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Modelli di business e di servizio digitali nell’industria dell’informazione Chiara Frantini 720385 Sara Minoli 757088 Sistemi Informativi Teoria e Tecnologia della comunicazione Prof. Carlo Batini A.A. 2012-2013

Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

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Il settore dell’informazione e il giornalismo stanno radicalmente cambiando i propri modelli organizzativi e di erogazione dei servizi in seguito all’adozione di modelli di business digitale, come nel caso del quotidiano britannico The Guardian, l’affermarsi di aggregatori come Huffington Post, il crescente rilievo di user-generated contents, applicazioni di mash-up, la disponibilità di dati pubblici in formato aperto. In questo lavoro ci proponiamo di analizzare il modello di business di tre giornali online:The Guardian, Corriere della sera e Huffington Post (versione italiana e americana).

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Modelli di business e di servizio digitali nell’industria dell’informazione

Chiara Frantini 720385Sara Minoli 757088

Sistemi InformativiTeoria e Tecnologia della comunicazioneProf. Carlo Batini A.A. 2012-2013

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Il settore dell’informazione e il giornalismo stanno radicalmente cambiando i propri modelli organizzativi e di erogazione dei servizi in seguito all’adozione di modelli di business digitale, come nel caso del quotidiano britannico The Guardian, l’affermarsi di aggregatori come Huffington Post, il crescente rilievo di user-generated contents, applicazioni di mash-up, la disponibilità di dati pubblici in formato aperto.

In questo lavoro ci proponiamo di analizzare il modello di business di tre giornali online: The Guardian, Corriere della sera e Huffington Post (versione italiana e americana).

IntroduzioneModelli di Business Digitali

Sistemi Informativi A.A. 2012-2013 - Chiara Frantini, Sara Minoli

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Gli obiettivi che ci poniamo in questo lavoro sono i seguenti:

• Analizzare e confrontare il modello di business di The Guardian, Corriere della Sera, e Huffington Post.

• Porre particolare attenzione ai modelli di pricing.

• Individuare sfide e opportunità derivanti dall’uso di dati pubblici aperti.

IntroduzioneObiettivi

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Il picco medio della velocità di connessione nel 2012 è aumentato rispetto al 2011, di oltre il 10% in tutta Europa. Casi particolarmente rilevanti sono stati quelli del Regno Unito (dove il picco è aumentato del 44% attestandosi ai 30,5 Mbps), Spagna (+40%, oggi a 27,8 Mbps) e Austria (+40%, oggi a 25,9 Mbps). Il picco di velocità di connessione raggiunto in Italia è pari a 19.4 Mbps.

Il numero degli utenti smartphone in cinque Paesi UE (Spagna, Germania, Italia, Francia e UK) è cresciuto del 30% nell’ultimo anno, totalizzando 136.2 milioni di unità nel trimestre finale del 2012. A dicembre tutti i Paesi europei hanno superato il 50% di penetrazione da parte degli smartphone.

Al primo posto si piazza la Spagna con il 66% di utenti mobili che possiedono uno smartphone , seguiti da Gran Bretagna con il  64%. Entrambi questi Paesi superano la media europea del 57%. In Francia ed Italia, gli smartphone detengono il 53% del mercato mobile, mentre la Germania chiude l’elenco al 51%. I dati si riferiscono al trimestre chiuso a fine dicembre 2012.

Fonte: comScore, Future in Focus 2013

Analisi Preliminare

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Quota di tempo speso sui mediaAnalisi Preliminare

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Possesso di smartphone e tabletAnalisi Preliminare

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Analisi PreliminareQuote di tempo speso online

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Un Business Model spiega come un’organizzazione crea, fornisce e acquista valore che può essere di tipo economico, sociale, culturale o di altre forme.Il processo di elaborazione del business model è parte integrante della formulazione della business strategy di un’azienda.

Il Business ModelCos’è?

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CASO STUDIO (I)theguardian.comIntroduzione

The Guardian è un quotidiano britannico, nato nel 1821 con sede a Londra, di proprietà del Guardian Media Group. La sua versione online è fruibile gratuitamente tramite web e applicazioni per tablet e mobile.

theguardian.com è uno dei giornali online più popolari d’Inghilterra. Il sito è composto da una sezione di notizie principali, e da una serie di sezioni riguardanti differenti argomenti (media, ambiente, tecnologia, sport, istruzione, settore pubblico,...).

The Guardian è stato uno dei primi a rendere i contenuti generati dagli utenti una parte fondamentale della sua attività, e a cercare di trasformarsi in una piattaforma veramente aperta per la condivisione dei dati.

Il redattore Alan Rusbridger ha lanciato una campagna volta a rafforzare l'impegno del theguardian.com all’open journalism. Il fulcro della campagna è un grande video che reinventa la storia dei tre porcellini come un moderno racconto morale.

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1.1 Pianificazione strategica

theguardian.com vuole fornire ai propri clienti il massimo dell’accessibilità attraverso una piattaforma di servizi integrati con l’obiettivo di fidelizzare i propri clienti costruendo relazioni a lungo termine in modo coerente e affidabile.

Il quotidiano ha una forte indipendenza e si pone come “open platform”, rendendo disponibili i dati ad utenti e giornalisti e creando un’interazione tra i vari soggetti coinvolti.

L’utente non usufruisce più passivamente delle informazioni, ma è parte attiva del processo.

CASO STUDIO (I)theguardian.comFase 1.0: Pianificazione

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1.2 Raccolta Requisiti e segmentazione utenza

The Guardian offre costantemente ai suoi utenti notizie aggiornate, la possibilità di condividerle, commentarle, e di partecipare attivamente alla creazione di contenuti.

Utenti (lettori)

Una volta aperto il sito l’utente può navigare scegliendo di scorrere le notizie in primo piano, di accedere ad una sezione tematica specifica, o ad uno degli ulteriori servizi offerti (guardianjobs, guardianwitness, multimedia, ecc...).

Effettuando la registrazione è possibile accedere alla sezione personale, interagire con gli altri utenti della community e commentare, partecipando a dei dibattiti.

Accedendo alla piattaforma GuardianWitness l’utente può caricare contenuti, contribuendo a generare informazione.

CASO STUDIO (I)theguardian.comFase 1.0: Pianificazione

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Giornalisti

Interagiscono col sistema per caricare contenuti e usufruire di quelli postati dagli utenti.

Aziende/servizi

Le aziende pagano per pubblicizzarsi sul sito, ottenendo visibilità grazie all’alto numero di visualizzazioni.

The Guardian:

Il giornale stesso ottiene dei vantaggi monitorando le attività degli utenti (numero di visualizzazioni, commenti, condivisioni social) e ricavando informazioni utili al mantenimento e al miglioramento del sistema (feedback).

CASO STUDIO (I)theguardian.comFase 1.0: Pianificazione

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2.1 Ricostruzione dello stato di sistema

Attraverso la registrazione dei suoi utenti alla piattaforma, theguardian.com raccoglie vari dati (anagrafici, indirizzo IP, browser utilizzato, sistema operativo,...), che vengono utilizzati per creare un database di “lettori” e per monitorare le loro “azioni” all’interno del sistema (commenti, argomenti preferiti, permanenza sulle pagine). Inoltre se l’utente dà il suo consenso, i suoi dati verrano utilizzati a scopi di marketing.

In conformità con le leggi europee sulla protezione dei dati personali, vengono osservate rigide procedure per evitare che i dati vengano consultati o utilizzati in modo improprio o senza autorizzazione. The Guardian si impegna a rispettare la privacy dei suoi utenti utilizzando tecnologie di sicurezza appropriate.

CASO STUDIO (I)theguardian.comFase 2.0: Ricostruzione

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2.1 Ricostruzione dello stato di sistema

L’apertura ai contenuti generati dagli utenti può portare ad una serie di problematiche. Per questo, è previsto un sistema di monitoraggio e censura di quei contenuti che non rispettano le linee guida della community.

L’utilizzo di dati aperti porta con sé il rischio di interpretazioni inadeguate dovute alla mancanza di dialogo tra fornitori di dati e riutilizzatori.

CASO STUDIO (I)theguardian.comFase 2.0: Ricostruzione

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2.2 eReadiness

Il servizio offerto da theguardian.com è efficace ed efficiente solo se vi è un’infrastruttura ICT di base adeguata. Si tratta di un sistema usufruibile online che richiede quindi la disponibilità di rete nel luogo in cui si utilizza.

In qualità di giornale on line si rivolge ad un’utenza interessata a questioni di attualità ed è disponibile in tre versioni (UK, US, AU). Il bacino di utenza di The Guardian risulta molto vasto anche grazie aIla lingua di pubblicazione.

CASO STUDIO (I)theguardian.comFase 2.0: Ricostruzione

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2.3 Assessment della qualità e del valoreGuardianWitness Caricamento di un contenuto (foto)

CASO STUDIO (I)theguardian.comFase 2.0: Ricostruzione

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PROCESSO DIMENSIONE QUALITÀ METRICA VALORE ATTUALE

GuardianWitness Caricamento di un contenuto

(foto)

Efficienza Temporale User Time 1.15 min

GuardianWitness Caricamento di un contenuto

(foto)

Usabilità

Facilità di apprendimento alta

GuardianWitness Caricamento di un contenuto

(foto)

Usabilità

Efficacia d’uso altissima

CASO STUDIO (I)theguardian.comFase 2.0: Ricostruzione

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2.4 Valutazione Qualità - Processo

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CASO STUDIO (I)theguardian.comFase 3.0: Progettazione

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Il business model di theguardian.com risulta un’avanguardia in Europa, grazie alle sue attività chiave che presentano un alto valore innovativo nel campo del giornalismo online. Oltre a garantire gratuitamente informazione aggiornata e di qualità, theguardian.com rende gli utenti stessi co-creatori dei contenuti attraverso GuardianWitness, la sua piattaforma di giornalismo partecipativo.

theguardian.com offre agli utenti la possibilità di navigare gratuitamente sulle sue piattaforme (sito, apps). I guadagni derivano dalla vendita di spazi pubblicitari e abbonamenti alla digital edition, che permette di sfogliare in digitale la versione cartacea di The Guardian e The Observer. È inoltre evidente il tentativo di fidelizzare i clienti, promuovendo formule di abbonamento auto rinnovabili.

CASO STUDIO (I)theguardian.comCommenti al Business Model

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Il Corriere della Sera è uno storico quotidiano italiano che ha sede a Milano ed è pubblicato da RCS Mediagroup.

Intorno alla testata ruota un sistema multimediale di comunicazione e intrattenimento, che comprende magazine settimanali e mensili, edizioni locali, prodotti collaterali, contenuti web e mobile.

La sua versione online, è fruibile gratuitamente tramite web. E’ inoltre disponibile un’applicazione gratuita che permette di consultare brevi notizie, ma solo se l’utente è abbonato al servizio Corriere Mobile.Il servizio Digital edition è visualizzabile attraverso un’altra applicazione a pagamento.

CASO STUDIO (11)corrieredellasera.itIntroduzione

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1.1 Pianificazione strategica

La strategia di corriere.it vuole potenziare l’esperienza del lettore attraverso l’innovazione editoriale, il rafforzamento qualitativo dei power brand e lo sviluppo ed ampliamento digitale dell’offerta.

Un punto chiave della strategia di corriere.it consiste nel dare importanza al punto di vista dei lettori, proponendo un nuovo modo di leggere le notizie e di navigare sul sito, offrendo un luogo virtuale di discussione che mette insieme digitale e social.

Grazie alla piattaforma di social news “Passaparola”, gli utenti dopo la registrazione possono esprimere il proprio sentiment sulle notizie, interagire con gli altri lettori sia votando che rispondendo ai loro commenti e condividendo gli articoli. Inoltre è possibile creare un archivio personale dei contenuti «da guardare».  

 

     

 

CASO STUDIO (11)corrieredellasera.itFase 1.0: Pianificazione

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Page 22: Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

1.2 Raccolta Requisiti e segmentazione utenza

Il Corriere offre costantemente ai suoi utenti notizie aggiornate, sezioni multimediali (tv, radio) e la possibilità di condividerle e commentarle.

Utenti (lettori)

Una volta aperto il sito l’utente può navigare scegliendo di scorrere le notizie in primo piano, di accedere ad una sezione tematica specifica, visualizzare le notizie in base alla città, o accedere ad uno degli ulteriori servizi offerti.

Effettuando la registrazione, è possibile commentare gli articoli, intervenire nelle discussioni dei forum e dei blog, iscriversi alle newsletter tematiche gratuite e partecipare a concorsi e iniziative di Corriere.it.

L’utente può scegliere di abbonarsi per usufruire del servizio digital edition, che consiste nella possibilità di consultare la versione digitale del quotidiano cartaceo.

CASO STUDIO (11)corrieredellasera.itFase 1.0: Pianificazione

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Page 23: Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

Aziende

Le aziende pagano per pubblicizzarsi sul sito, ottenendo visibilità grazie all’alto numero di visualizzazioni. Inoltre, attraverso la strategia di diversificazione della pubblicità, il consumatore finale viene raggiunto dai contenuti di comunicazione in differenti momenti e contesti di fruizione, instaurando una relazione stabile con la marca che lo accompagna in un prolungato arco temporale.

Corriere della Sera

Il giornale stesso ottiene dei vantaggi monitorando le attività degli utenti (numero di visualizzazioni, commenti, condivisioni social), e ricavando informazioni utili al mantenimento e al miglioramento del sistema (feedback).

CASO STUDIO (11)corrieredellasera.itFase 1.0: Pianificazione

Sistemi Informativi A.A. 2012-2013 - Chiara Frantini, Sara Minoli

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• 2.1 Ricostruzione dei servizi

Durante la navigazione sul sito web, vengono acquisiti alcuni dati (indirizzo IP, orario della richiesta, dimensione del file ottenuto in risposta, ed altri parametri relativi al sistema operativo e all’ambiente informatico dell’utente), la cui trasmissione è implicita nell’uso dei protocolli di comunicazione di Internet. Queste informazioni per loro stessa natura potrebbero permettere di identificare gli utenti. I dati potrebbero essere utilizzati per l’accertamento di responsabilità in caso di ipotetici reati informatici ai danni del sito.

I dati personali forniti dall’utente verranno registrati e conservati su supporti elettronici protetti e trattati con adeguate misure di sicurezza.

Il direttore di un giornale on line non è responsabile dei contenuti diffamatori pubblicati sul sito, perché la sua figura non è equiparabile a quella del direttore responsabile di un periodico cartaceo, (legge sulla stampa n.47 del 1948).

CASO STUDIO (11)corrieredellasera.itFase 2.0: Ricostruzione

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2.2 eReadiness e segmentazione dell’utenza

A fine 2012, in Italia, la quota di famiglie che disponeva di un accesso a Internet è del 55,5%, il 59,3% dispone di un personal computer, il 46,5% accede al web mediante la banda larga. Dai dati Istat 2012 risulta che le famiglie con almeno un minorenne sono le più tecnologiche.

Nell’ambito della telefonia mobile, in Italia gli utenti sopra i 16 anni che possiedono un telefono cellulare sono il 97%. La metà di questi possiede uno smartphone (più di 20 milioni a inizio 2013). La connessione mobile avviene grazie alla copertura di rete 3G o grazie al WI-FI. Gli abbonati 3G sono 50,8 milioni, con una penetrazione dell’83% (fonte Informa WCIS 2012).

CASO STUDIO (11)corrieredellasera.itFase 2.0: Ricostruzione

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2.3 Assessment della qualità e del valorePassaparola - Vota Sentiment

CASO STUDIO (11)corrieredellasera.itFase 2.0: Ricostruzione

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PROCESSO DIMENSIONE QUALITÀ METRICA VALORE ATTUALE

Vota Sentiment

Efficienza Temporale Tempo richiesto > 3 minuti

Vota Sentiment

Usabilità

Facilità di apprendimento alta

Vota Sentiment

Usabilità

Efficacia d’uso altissima

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2.4 Valutazione Qualità - Processo

CASO STUDIO (11)corrieredellasera.itFase 2.0: Ricostruzione

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CASO STUDIO (11)corrieredellasera.itFase 2.0: Ricostruzione

Sistemi Informativi A.A. 2012-2013 - Chiara Frantini, Sara Minoli

2.3 Assessment della qualità e del valoreAcquista copia singola in formato digitale

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PROCESSO DIMENSIONE QUALITÀ METRICA VALORE ATTUALE

Acquista copia singola in formato digitale

Efficienza Temporale Tempo richiesto > 1.40 min

Acquista copia singola in formato digitale

Usabilità Efficacia d’uso sufficienteAcquista copia singola in formato digitale

Sicurezza Buona reputazione nellaprotezione dati

alta

CASO STUDIO (11)corrieredellasera.itFase 2.0: Ricostruzione

Sistemi Informativi A.A. 2012-2013 - Chiara Frantini, Sara Minoli

2.4 Valutazione Qualità - Processo

Page 30: Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

CASO STUDIO (11)corrieredellasera.itFase 3.0: Progettazione

Page 31: Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

Corriere.it si propone di coinvolgere e fidelizzare l’utente offrendo una vasta gamma di servizi, dalle notizie di qualità, a contenuti di svago, ma anche al merchandising attraverso lo store.

Corriere.it offre agli utenti la possibilità di navigare gratuitamente sul sito web. I guadagni derivano dalla vendita di abbonamenti e di spazi pubblicitari. L’abbonamento alla Digital Edition consente di sfogliare la versione cartacea in formato digitale, mentre il servizio Corriere Mobile permette di visualizzare delle brevi notizie ad un prezzo ridotto.

La pubblicità occupa uno spazio ingente, ed è molto più invasiva rispetto a quella di altri quotidiani, arrivando addirittura ad occupare il background della pagina, interferendo con la lettura delle notizie.

CASO STUDIO (11)corrieredellasera.itCommenti al Business Model

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The Huffington Post (noto anche come HuffPost) è un quotidiano online e aggregatore statiunitense fondato nel 2005 da Arianna Huffington, Kenneth Lerer e Jonah Peretti, e in breve tempo diventato uno dei siti più seguiti del mondo (20 milioni di utenti unici al mese).

Dopo il successo riscontrato negli USA l'Huffington Post si espande al di fuori dei confini statunitensi aprendo edizioni localizzate in Canada, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Italia, Giappone e Maghreb. Le successive localizzazioni saranno Germania, Brasile e India.

CASO STUDIO (111)The Huffington PostIntroduzione

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Tra le varie versioni locali figura anche quella in lingua italiana, con il nome L'Huffington Post, edita in collaborazione con Huffington Post Mediagroup e il gruppo editoriale L’Espresso, diretta da Lucia Annunziata.

La redazione è composta da 11 giornalisti e una decina di collaboratori freelance. I blogger chiamati a partecipare all'edizione italiana sono noti esponenti del mondo politico, giornalistico, dell'economia e dell'arte in generale, oltre a molti altri meno famosi. L’Huff Italia gestisce oltre 300 blog.

CASO STUDIO (111)The Huffington PostIntroduzione

Sistemi Informativi A.A. 2012-2013 - Chiara Frantini, Sara Minoli

Page 34: Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

1.1 Pianificazione strategica

L’Huffington Post si impegna ad offrire informazione, cultura, opinioni e intrattenimento aggregando notizie, secondo i principi di indipendenza, libertà e rispetto delle persone, nella consapevolezza di avere una grande responsabilità nella formazione di valori etici e morali del proprio pubblico.

- AB testing è una metodologia utilizzata per la scelta del miglior titolo in base alla preferenza di click espressa dagli utenti, che per metà visualizzano il titolo A, e per metà il titolo B. L'obiettivo è quello di identificare i titoli che suscitano maggior interesse.

CASO STUDIO (111)The Huffington PostFase 1.0: Pianificazione

Sistemi Informativi A.A. 2012-2013 - Chiara Frantini, Sara Minoli

Page 35: Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

CASO STUDIO (111)The Huffington PostFase 1.0: Pianificazione

Sistemi Informativi A.A. 2012-2013 - Chiara Frantini, Sara Minoli

- SEO strategy, processo di miglioramento dell’indicizzazione del sito, mediante l’uso di parole chiave, titoli accattivanti, sistema di condivisioni, link e tag.

- Social Media strategy: puntare ad una forte presenza sui social media (facebook, twitter), allo scopo di coinvolgere l’utente, richiamando la sua attenzione attraverso post curiosi e di basso profilo. In quest’ambito, si colloca HuffPost Social News, nato da una collaborazione tra L'Huffington Post e Facebook, allo scopo di permettere la visualizzazione degli articoli letti dai propri amici.i

Page 36: Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

- Sistema di Badges: un badge è un distintivo che viene dato agli utenti per riconoscere e concedere loro dei poteri. Maggiore è il livello di attività dell’utente, maggiore sarà il riconoscimento ottenuto. Gli scopi di questo sistema sono la connessione con gli altri utenti, l’interazione con i contenuti e la moderazione di questi.

- Cummunity Pundit: membro della community dell’Huffington Post riconosciuto per aver contribuito con commenti informativi e coinvolgenti. Il giornale decide di promuovere questi soggetti per portare maggior dinamismo alle conversazioni che ruotano intorno ad un tema. Ognuno è benvenuto e incoraggiato a esprimere la propria opinione a prescindere dalla propria identità, dall'orientamento politico o religioso, dall'ideologia.

- La community si gestisce da sola: se da un lato, il giornale attribuisce valore a commenti e opinioni dei lettori, dall’altro ribadisce il concetto di gratuità di qualsiasi partecipazione volontaria al progetto.

CASO STUDIO (111)The Huffington PostFase 1.0: Pianificazione

Sistemi Informativi A.A. 2012-2013 - Chiara Frantini, Sara Minoli

Page 37: Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

1.2 Raccolta Requisiti e segmentazione utenza

Utenti lettori

Usufruiscono delle notizie attraverso il sito web o l’app gratuita per smartphone e tablet. Effettuando la registrazione possono commentare e guadagnare dei distintivi per la loro attività sul sito.

Blogger

Sono tutti coloro che scrivono in un loro blog, e che occasionalmente pubblicano anche all’interno del sito, contribuendo ad arricchire l’offerta informativa.

Aziende

Le aziende pagano per pubblicizzarsi sul sito, ottenendo visibilità grazie all’alto numero di visualizzazioni.

CASO STUDIO (111)The Huffington PostFase 1.0: Pianificazione

Sistemi Informativi A.A. 2012-2013 - Chiara Frantini, Sara Minoli

Page 38: Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

2.1 Ricostruzione

Un sistema di moderazione costituito da uno staff e dai moderatori della community, garantisce un controllo sui contenuti al fine di mantenere conversazioni rispettose, entusiasmanti e informative. Gli utenti sono invitati a rispettare alcune linee guida generali.

L’Huffington Post detiene tutti i diritti sul Sito e sui contenuti.L’utente, responsabile dei contenuti pubblicati, ne concede tutti i diritti dopo l’invio. L’Huffington sarà libero di mostrare, pubblicare e rieditare tali contenuti per qualsiasi periodo di tempo, anche in seguito all’eventuale cancellazione del profilo.

“Il Sito (compresi tutti i testi, le fotografie, le grafiche, i contenuti video e audio contenuti sul nostro sito) è protetto da copyright come lavoro collettivo”. 

CASO STUDIO (111)The Huffington PostFase 2.0: Ricostruzione

Sistemi Informativi A.A. 2012-2013 - Chiara Frantini, Sara Minoli

Page 39: Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

2.2 eReadiness e segmentazione dell’utenza

Il pubblico di Huffington Post è un pubblico fortemente diversificato per fascia d’età, interessi e livello d’istruzione. Questa segmentazione è una conseguenza della scelta del giornale di proporre informazione di qualità unita a informazione di basso profilo.

In Italia, come in America, gli utenti dispongono delle strutture ICT necessarie per usufruire del servizio su larga scala. Nell’ambito della telefonia mobile, in Italia gli utenti sopra i 16 anni che possiedono uno smartphone sono più di 20 milioni (inizio 2013). La connessione mobile avviene grazie alla copertura di rete 3G (50,8 milioni di abbonati) o grazie al WI-FI (fonte Informa WCIS 2012).Negli U.S.A. gli smartphone hanno raggiunto a fine 2012 il 50% di penetrazione del mercato. comScore segnala in america 58 milioni di tablets posseduti da 52,4 milioni di americani. La connessione avviene tramite copertura 4G: il numero di utenti 4G è giunto a 33.1 milioni.

CASO STUDIO (111)The Huffington PostFase 2.0: Ricostruzione

Sistemi Informativi A.A. 2012-2013 - Chiara Frantini, Sara Minoli

Page 40: Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

CASO STUDIO (111)The Huffington PostFase 2.0: Ricostruzione

Sistemi Informativi A.A. 2012-2013 - Chiara Frantini, Sara Minoli

2.3 Assessment della qualità e del valoreDiventare fan di un utente

Page 41: Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

PROCESSO DIMENSIONE QUALITÀ METRICA VALORE ATTUALE

Diventare Fan di un utente Efficienza Temporale Tempo richiesto > 1.30 min

Usabilità Facilità di utilizzo alta

Portabilità Corrispondenza tra i vari device

alta

CASO STUDIO (111)The Huffington PostFase 2.0: Ricostruzione

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2.4 Valutazione Qualità - Processo

Page 42: Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

CASO STUDIO (111)The Huffington PostFase 3.0: Progettazione

Page 43: Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

Analizzando il business model di Huffington Post (US-IT) è evidente che l’unica fonte di guadagno è la pubblicità. Il modello pubblicitario non può però sostenere le grandi redazioni dell’editoria tradizionale, e per questo l’Huff Post riduce al minimo i costi di gestione, utilizzando l’enorme quantità di contenuti presenti in rete prodotti spontaneamente dagli utenti e dai blogger, che vengono così valorizzati. 

Il risvolto controverso è il fatto che Huff Post grazie all’altissimo numero di visualizzazioni, genera lauti guadagni, senza però pagare i creatori delle notizie.

CASO STUDIO (111)The Huffington PostCommenti al Business Model

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Page 44: Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazione

Confrontando le due versioni del sito, si può notare che l’impostazione è pressoché identica: l’utente è parte attiva del giornale, in Italia come in America. Può visualizzare notizie, blog, gallery foto e video, e registrarsi per commentare e condividere notizie.

Il grande successo dell'Huffington Post originale si deve all'introduzione nel panorama informativo americano della commistione tra alto e basso, della contaminazione tra politica e gossip, dell'abbattimento del muro di divisione tra fatti e opinioni. In America, il modello giornalistico di Huffington Post è l'eccezione. L’informazione è vista con serietà, senza dare spazio a pettegolezzi o intercettazioni.

In Italia invece questo modello è adottato già da tempo da molti quotidiani. Per questo riteniamo che modelli che ribaltano la filosofia tradizionale di Huffington Post, e puntano maggiormente alla qualità delle informazioni (come nel caso del Post.it), possano raccogliere consensi tra i lettori che faticano a trovare un giornale che si distanzi dal panorama attuale.

CASO STUDIO (111)The Huffington PostConfronto: IT/US

Sistemi Informativi A.A. 2012-2013 - Chiara Frantini, Sara Minoli

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The Guardian Corriere della Sera

Huffington Post italia

Huffington Post U.S.

websitetheguardian.com

guardianwitness.comcorriere.it

huffingtonpost.it huffingtonpost.com

digital editionApp The Guardian

(free)Corriere della Sera -

Digital Edition - -

prezzo mensileannuale

11,93 euro143,19 euro

19,99 euro189,99 euro

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altre app (mobile, tablet)

GuardianGuardianWitness

Corriere MobileCorriereTV

The Huffington PostHuff Post Live

The Huffington PostHuff Post Live

visitatori unici 10,201.000 uk 6,206,000 1.519.998 6,884,657

global rank 432 564 6,905 87

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Secondi)Molto lenta (4.449

Secondi)

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Tabella comparativa

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Sistemi Informativi A.A. 2012-2013 - Chiara Frantini, Sara Minoli

The Guardian Corriere della Sera

Huffington Post italia

Huffington Post U.S.

Attività chiave

CommunityLive Blogging

Fierce independenceOpen Journalism

Innovative storytellingGuardian Witness

CommunityPassaparola

InsertiBlog

CorriereTVDigital

CommunityA/B testing

Sistema di badgesEventi in tempo reale

CrowdsourcingSocial media strategy

CommunityA/B testing

Sistema di badgesEventi in tempo reale

CrowdsourcingSocial media strategy

Costi

ICTFormazione/retribuzione

redazione e staffCause

Comunicazione/pubblicità

ICTFormazione/

retribuzione redazione e staffCause

Comunicazione/pubblicità

ICTStaff

CauseComunicazione/

pubblicità

ICTStaff

CauseComunicazione/

pubblicità

Guadagni PubblicitàAbbonamenti

PubblicitàAbbonamenti

Pubblicità Pubblicità

Tabella comparativa

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Nei modelli di business digitali analizzati, è evidente il tentativo comune di mettere il lettore al centro del progetto, rinnovando la sua esperienza di fruizione e sfruttando sempre di più le sue potenzialità.Nella prima fase digitale dei giornali, gli utenti potevano commentare, oggi possono addirittura diventare co-creatori dei contenuti informativi (Guardian Witness).

Corriere e The Guardian continuano a puntare anche sulla versione digitale del quotidiano cartaceo come fonte di guadagno. Abbiamo constatato che si limitano ad offrire la possibilità di sfogliare il quotidiano cartaceo attraverso device digitali, senza arricchire l’esperienza utente, ma mantenendo la stessa modalità di fruizione.

È proprio la provenienza di questi quotidiani dal cartaceo, che aumenta la loro credibilità e la fiducia che il lettore ha nei loro confronti. Diversamente aggregatori di recente nascita come L’Huffington Post Italia, nonostante registrino un elevato numero di visitatori, hanno difficoltà ad affermarsi come fonti autorevoli, anche per la scelta di dedicare grande spazio a notizie di basso profilo come gossip, divulgate continuamente sui social network.

Conclusioni

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La pubblicità è una delle principali fonti di guadagno per i quotidiani analizzati. Nel caso del corriere.it questa occupa uno spazio ingente, ed è molto più invasiva rispetto a quella degli altri quotidiani, presentandosi diversificata in base alle sezioni.

Huffington Post, il cui guadagno si basa solo sulle pubblicità, sceglie di proporre banner e background generici e spazi interni alla pagina che presentano prodotti di gradimento per l’utente, che corrispondono alle sue ricerche negli shopping online.

Infine, The Guardian risulta il quotidiano più visitato con il maggior numero di utenti unici giornalieri; questo dato conferma l’alto gradimento della testata da parte degli utenti. Questo approccio risulta il più innovativo poiché garantisce agli utenti un servizio gratuito, e al tempo stesso di qualità e affidabile, in un’ottica open e partecipativa.

Conclusioni

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