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Quesiti referendari N.1 e 2 (sull’acqua) www.quattrogatti.info Giugno 2011

Referendum n.1&2 -Acqua - Giugno 2011

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Quesiti referendari N.1 e 2(sull’acqua)

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Giugno 2011

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Ci chiede se vogliamo cancellare le recenti norme sulla privatizzazione di alcuniservizi pubblici locali, tra cui il servizio idrico integrato (gestione degli acquedotti, della depurazione e delle fognature).

N.B. Le leggi in questione non “privatizzano” l’acqua in sé, che è e resta un benepubblico, bensì “privatizzano” la gestione dei servizi legati all’acqua.

La privatizzazione dei servizi era gia’ iniziata negli anni ’90: quando agli enti pubblici(le cosiddette “municipalizzate”) vennero sostituiti enti formalmente privati – s.p.a. , s.r.l- ma con capitale spesso interamente pubblico. Questo passaggio ha permesso alle societa’ di avere scopo di lucro e allo stessotempo le ha sottoposte a tassazione.

Ma allora cosa c’e’ di nuovo nelle norme recenti?Vediamo meglio…

Scheda 1 (rossa)

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Con le leggi approvate nel 2008 e nel 2009 si fa un passo più sostanziale verso la privatizzazione dei servizi. Le norme stabiliscono che:

-In generale, chi gestisce oggi i servizi idrici deve ridurre (in diverse forme e tempi) la quota di capitale pubblico se vuole mantenerne la gestione.-In caso contrario, e per tutti gli altri casi, si stabilisce l’obbligo di gara pubblicaper scegliere a quali societa’(pubbliche, private o miste) affidare la gestione deiservizi idrici integrati. Questo dovrebbe favorire l’ingresso di nuovi capitali privatiin queste società.- Tuttavia, in casi straordinari, si può evitare di fare un bando di gara ed affidaredirettamente la “gestione dell’acqua” ad una società a capitale interamentepubblico. Per farlo però bisogna spiegarne adeguatamente le ragioni e chiedereun parere all’ Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Scheda 1 (rossa)

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L’obbligo di gara ed una gestione maggiormente privata ci si aspetterebbe:

1. Una maggiore efficienza e competenza specifica rispetto ad una gestioneinteramente pubblica.

2. Maggiori capacità di attirare i capitali necessari ad effettuareinvestimenti nel settore idrico.

3. Una maggiore responsabilità nel consumo. Con una gestione privata chi usa l’acqua ne paga il costo. Con una gestione pubblica è più probabile cheparte della tariffa sia scaricata su chi paga le tasse.

Approfondimenti:• Acqua: quale gestione per un bene comune? (dalla slide 35)• Referendum sull’acqua: le domande giuste (LaVoce.info)• I dati sul servizio idrico integrato in Italia (Blue book)

Gli argomenti a favoredella “privatizzazione” del servizio idrico:

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Gli argomenti controla “privatizzazione” del servizio idrico:

• Le società attive a livello nazionale per gestire i servizi idrici integrati (SII) sono molto poche. In queste condizioni, anche l’obbligo di gara non garantirebbe una vera concorrenza: si passerebbe semplicemente da un "monopolio naturale" ad un monopolio privato.

• Negli ultimi anni, le tariffe sono aumentate (questo non e’ necessariamente dovutoalla privatizzazione) e non si è registrato un aumento degli investimentieffettuati, come invece ci si aspettava.

•In generale, se da un lato le gestioni pubbliche delle aziendemunicipalizzate sono state spesso inefficienti, dall’altro la gestione privatanon è stata in grado di migliorare le condizioni critiche in cui versa ilservizio idrico in Italia.

•Infine molti sottolineano il principio per cui non si dovrebbe lucrare su un bene comune come l’acqua. “L’acqua non si vende”.

Approfondimenti:•Acqua: quale gestione per un bene comune? (dalla slide 35)•Referendum sull’acqua: le domande giuste (LaVoce.info)• I dati sul servizio idrico integrato in Italia (Blue book) www.quattrogatti.info

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Ricapitolando: Scheda 1Con questo quesito referendario si chiede agli Italiani se vogliono cancellare le

leggi sulla “privatizzazione” del servizio idrico integrato

Se sei contro la “privatizzazione” del servizioidrico integrato voterai SÌ per cancellare le attuali norme in vigore.

Se sei a favore della“privatizzazione” voterai NO per lasciare la legge cosìcom’è.

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Ci chiede se vogliamo cancellare la norma secondo cui le tariffedell’acqua si determinano tenendo conto “dell‘adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.

Cosa significa?Chi gestisce un servizio locale come l’acqua investe dei capitali(propri o presi in prestito). Remunerare questo capitale significaconsiderare nelle tariffe gli interessi per ripagare i debiti ed un profitto per remunerare il rischio di impresa.

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Prima della privatizzazione le “municipalizzate” eranonotoriamente in perdita perche’ gli utenti pagavano solo il costo digestione, scaricando sui contribuenti (tasse) tutti i costi diinvestimento.

Con la legge Galli (1994) le tariffe devono tenere in conto anchedei costi di investimento e della remunerazione del capitaleinvestito. Dal 1996, in Italia noi paghiamo per legge qualcosa in piu’ nelle bollette per garantire ai gestori il 7% del loro capitaleinvestito.

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•Questa norma è necessaria per trovare finanziamenti adeguati per gli investimenti. Inoltre la remunerazione dovrebbe essere “adeguata” perche’ un investitore non deciderebbe di investire in una società del servizio idrico se questa offrisse una remunerazione minore di altre simili attività reali o finanziarie disponibili nel mercato. Tutto ciò, si afferma, è fondamentale per risolvere uno dei problemi piu’ gravi del settore: il sottoinvestimento.

•La remunerazione del capitale investito è una pratica standard nei paesi economicamente piu’ avanzati.

Approfondimenti: • Referendum sull’acqua: le domande giuste (LaVoce.info)

Gli argomenti a favoredella “remunerazione del capitale investito”:

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•La remunerazione del capitale stabilita per legge (per es. oggi al 7% ) potrebbe risultare superiore a quella di mercato, traducendosi in un danno per i cittadini.

•La remunerazione del capitale dovrebbe essere almeno legata alla maggiore o minore efficienza del servizio erogato piuttosto che essere garantita e fissata per legge.

•Non si dovrebbe ricavare profitto da un bene comuneessenziale come l’acqua. “Con l’acqua non si dovrebbe lucrare”.

Approfondimenti:• Referendum sull’acqua: le domande giuste (LaVoce.info)

Gli argomenti controla “remunerazione del capitale investito”:

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Ricapitolando: Scheda 2Con questo quesito referendario si chiede agli Italiani se vogliono cancellare le

leggi che permettono al gestore del servizio idrico di ottenere la remunerazionedel capitale investito:

Se sei contro la possibilità di garantire per legge la remunerazione del capitaleinvestito ai gestori del servizioidrico, voterai SÌ per cancellarele attuali norme in vigore.

Se sei a favore voterai NO per per lasciare la legge cosìcom’è.

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Ricordiamo che il risultato del referendum è valido solo se si raggiunge il ‘quorum’, ovvero se vota la maggioranza degli elettori (almeno il 50% +1).

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