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 · Web viewLaboratorio creativo per sviluppare creatività ed abilità di coordinazione oculo manuale, oltre alla motricità fine. Laboratorio linguistico per potenziare le capacità

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Scuola dellinfanzia M. O. Masaccio

Poggiana di Riese Pio X

Via Brigata Martiri del Grappa 4

31039 Poggiana di Riese Pio X (TV)

decreto Parit n488-5113 del 28/02/2001

PTOF

( Piano Triennale dellofferta formativa)

2016 - 2019

La nostra Scuola dellInfanzia si prefigge di concorrere, definire e promuovere leducazione integrale ed armonica del bambino/a, secondo una concezione delluomo come persona, in una visione cristiana della vita, nel rispetto del primario diritto educativo dei genitori e della pluralit delle loro prospettive valoriali.

P.IVA:01969460268

Tel/Fax 0423 485696

Cod. mec. TV1A142005

e-mail: [email protected]

sito internet: www.scuolainfanziamasaccio.it

Premessa La scuola dellinfanzia: proposta educativa e servizio pubblico

Legge 13 luglio 2015 n. 107. Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, +ha ridefinito la durata e le modalit di stesura e approvazione del Piano dellofferta Formativa delle scuole che diventa Piano Triennale dellOfferta Formativa (PTOF).

Piano triennale dellofferta formativa: caratteristiche e contenuti

Il Piano Triennale dellOfferta Formativa (P.T.O.F.) attua e da vigore al Progetto Educativo (P.E.), documento fondante delle nostre scuole dellinfanzia paritarie, parte integrante, unitamente allo Statuto, in armonia con i principi della Costituzione Italiana.

Il P.T.O.F. intende favorire il pieno sviluppo delle potenzialit dei bambini che la frequentano in un adeguato contesto cognitivo, ludico e affettivo, garantendo, cos, il loro diritto ad avere pari opportunit di educazione, di cura, di relazione, di gioco e di istruzione anche attraverso labbattimento delle disuguaglianze e le eventuali barriere territoriali, economiche, etniche e culturali per attuare una vera inclusione, favorendone la crescita armonica.

Il P.T.O.F.:indica gli obiettivi cognitivi ed educativi determinati a livello nazionale, raccoglie linee dazione ed interventi educativi per raggiungere gli obiettivi, riflette le esigenze del contesto territoriale locale nei suoi aspetti culturali, sociali ed economici.

E redatto in conformit alla Legge n. 107/2015 e tiene conto della legge sullAutonomia Scolastica (D.P.R. 275 del 8-3-99) e dallo Statuto.

Il PTOF uno strumento di pianificazione e si propone obiettivi su base pluriennale, che trovano progressiva realizzazione nelle progettazioni annuali, mantenendo la sua caratteristica di flessibilit: uno strumento aperto, pertanto nel corso del triennio saranno possibili integrazioni e modifiche annuali.

Il PTOF il documento che richiama al principio di corresponsabilit ed alleanza educativa tra Famiglia e Comunit Educante (Legale Rappresentante/Presidente, Amministratori, Coordinatrice, Docenti, Educatrici, Personale non Insegnante, Volontari) intesa come assunzione di precisi stili educativi e compiti per il conseguimento delle finalit condivise con le famiglie.

Il comitato di gestione ha approvato questo P.T.O.F. in data: ________________

Il presidente ______________________________

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1 . IDENTITA DELLA SCUOLA E TERRITORIO

1. Principi ispiratori

La scuola dellinfanzia paritaria dispirazione cattolica, nasce dalla volont delle parrocchie di contribuire alleducazione dei bambini, di essere di supporto alle famiglie e di vivere concretamente, attraverso laccoglienza dogni persona, in riferimento ai principi fondanti del cristianesimo.

Possono frequentare la scuola tutti i bambini di et prescolare: dai 2 ai 6 anni, senza distinzione alcuna di credo religioso, cultura, nazionalit, o altro.

Il rispetto della persona, laccoglienza indiscriminata, il servizio e la cura dellaltro, caratterizzano la scuola ad ispirazione cristiana, senza per tralasciare la professionalit di tutto il personale coinvolto nellorganizzazione della struttura.

2.Finalit del progetto educativo-didattico

La finalit della scuola dellinfanzia la promozione dello sviluppo armonico ed integrale del bambino. Le aree di sviluppo della personalit riguardano laspetto cognitivo, sociale, morale, psico-affettivo, relazionale e religioso, corporeo.

Si consolida inoltre, lidentit della persona attraverso il senso di appartenenza alla famiglia ed alla comunit. Si sviluppa lautonomia trasmettendo il rispetto di s, degli altri e dellambiente; la solidariet, la lealt e limpegno ad agire per il bene comune. Si sviluppa, infine, la competenza come primo approccio alle conoscenze ed agli strumenti culturali (linguaggi, scienze, arte).

Lo sviluppo del senso di cittadinanza: Scoprire laltro da s e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessit di stabilire regole condivise, implica il primo esercizio del dialogo che fondato sulla reciprocit dellascolto, lattenzione al punto di vista dellaltro e alle diversit di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dellambiente e della natura.(Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellinfanzia)

Si pongono al primo posto i valori della vita, della pace e di tutto ci che pu rendere pi serena la convivenza, ci si attua attraverso i Piani Personalizzati.

Fondamentale per la condivisione dei valori, la partecipazione delle famiglie che, con la loro presenza costruttiva, e la loro collaborazione, concorrono allo sviluppo ed alla maturazione dei bambini.

Mission La nostra scuola, ispirandosi ai valori evangelici, accoglie, ascolta e osserva la realt di ogni bambino e di ogni famiglia per poter rispondere positivamente ad ogni loro bisogno.

Si propone inoltre come ambiente educativo, affettivo, socializzante che cerca di rispondere a tutti i bisogni di crescita del bambino dando significato ad azioni e comportamenti.

Accoglie tutti i bambini indipendentemente dalla cultura, religione o che incontrano difficolt nell'apprendimento a causa di svantaggi socio-culturali o di handicap.

Mira a integrare e ad accogliere ogni bambino nella sua unicit.

Collabora con le famiglie e gli enti, i servizi presenti sul territorio.

3.Riferimenti sintetici alla storia della scuola

A cavallo del secolo le famiglie sono molto numerose, nel 1926 fu preparato un progetto di una sala asilo-monumento con il duplice scopo di provvedere ai bambini e di onorare la memoria dei padri morti in guerra. A tale scopo vennero raccolte molte offerte ma non ne fu possibile lesecuzione per la mancanza di un luogo adatto, tuttavia ne rimase il desiderio in tutta la popolazione. Nel 27 , non esiste ancora lasilo, ma i bambini vengono custoditi da una donna in unaula scolastica; nel 35, don G. Turcato, parroco di Poggiana, affitta una casa colonica a lato della canonica che, dopo adeguamenti, diviene anche la sede della scuola di religione e delle associazioni di Azione Cattolica. Nel 1943 le suore domenicane, per fuggire al pericolo dei bombardamenti, si rifugiano da Treviso a Poggiana, dove, con la loro opera, creano le condizioni per lapertura di una comunit stabile e lapertura di un asilo infantile. Il 20 ottobre del 1943, con 72 bambini, venne inaugurato lasilo che nel 62 venne trasferito nel nuovo edificio, costruito in collaborazione con il comune di Riese Pio X. Le vicende di questo edificio risalgono al 1945, quando i compagni darma di Primo Visentin, appartenenti alla brigata partigiana Martiri del Grappa, costituiscono un comitato per raccogliere fondi per la costruzione dellopera che ricorder leroica vita del loro compagno detto Masaccio ; nome di battaglia che deve alla sua cultura e capacit artistica, che mette per da parte per organizzare le resistenza. Fu colpito a morte il 29 aprile del 1945 quando si stava recando a Loria per trattare la resa dei tedeschi in fuga, con le sue gesta eroiche merit la medaglia doro, ed il ricordo e la riconoscenza che non sfuma nel tempo.

4.Situazione Economica e Demografica

Il territorio comunale di Riese Pio X, lambisce la Pedemontana, territorio pianeggiante e composto di 4 frazioni: Riese, Vall, Poggiana e Spineda.

Per misurare landamento delleconomia insediata sul territorio di Riese Pio X, si fa riferimento alle analisi basate sul 9 Censimento generale dellindustria condotto dallISTAT(dati-censimentoindustriaeservizi.istat.it)

5.Risorse culturali

Il territorio di Riese Pio X usufruisce delle risorse culturali sia del Comune di appartenenza che quelle della cittadina limitrofa Castelfranco Veneto.

Sono presenti:

Scuola primaria

Scuola secondaria di secondo grado

Biblioteche collegate con il sistema bibliotecario nazionale

Gruppi culturali che sviluppano iniziative di carattere socio-culturale e attivit ricreative che coinvolgono ragazzi, adulti e anziani

Pro loco

Centri Noi Associazione

Impianti e gruppi sportivi.

La vicinanza a Castelfranco Veneto, Montebelluna, e Bassano del Grappa (VI) offre la possibilit di importanti riferimenti culturali per quanto riguarda la scuola secondaria di secondo grado con diversi indirizzi, ma anche con cinema, teatro, e mostre.

2.ORGANIZZAZIONE

1. Organizzazione della scuola:

La scuola dellinfanzia M. O. Masaccio sita nei pressi della chiesa di Poggiana di Riese di fronte alla scuola primaria, dispone di un ampio giardino a sud della struttura, fornito di attrezzature adeguate al gioco dei bambini, nel giardino presente anche una piccola pista per dare la possibilit ai bambini di sperimentarsi con tricicli e biciclette.

2. Caratteristiche dellambiente :

al pian terreno la scuola costituita di unentrata-atrio, dove i bambini ed i genitori vengono accolti; fornita di un luminoso salone adibito pure a palestra per lattivit motoria, subito accanto c la segreteria; ci sono poi, due luminose ed accoglienti aule, un bagno per i bambini, laula insegnanti, la sala da pranzo e una nuova e funzionale cucina; sempre al pian terreno vi laula per il riposo pomeridiano. Al primo piano trovano posto altre tre aule, per le attivit creative, un bagno per i bambini ed uno per il personale, un ripostiglio, il magazzino ed una stanza per i genitori dove questi possono incontrarsi, organizzare e creare.

3. Risorse Umane

La scuola dellinfanzia M. O. Masaccio una scuola paritaria parrocchiale e, come tale, il presidente e legale rappresentante il Parroco pro-tempore.

Le risorse umane allinterno della scuola vengono organizzate al fine di soddisfare al meglio i bisogni dei bambini, rispondendo di volta in volta alle diverse esigenze che si vengono a creare.

Nella scuola sono presenti quattro insegnanti, una coordinatrice, una cuoca ed unausiliaria, ed una autista per il servizio del pulmino. La scuola si avvale anche del prezioso contributo di volontari.

Il volontariato nella scuola, svolto anche da mamme per il servizio pulmino al mattino, da alcuni pap e nonni per lavori di manutenzione dei giochi e del giardino, dal gruppo teatro , e dal gruppo delle mamme del mercatino che coadiuvano anche il personale nellorganizzazione e gestione delle feste..

Oltre al personale in servizio, a progetto entrano nella scuola degli specialisti in diverse attivit ludico espressive; oltre ad accogliere gli studenti del territorio in alternanza scuola/lavoro (stage).

ORGANIGRAMMA della comunit educante

Ruoli ed incarichi sono specificati nel regolamento

4. Alunni:

La scuola pu accogliere novanta bambini, divisi in tre sezioni della scuola dellinfanzia e dieci bimbi nella sezione primavera (bambini dai 2 ai 3 anni) In diversi momenti della giornata si ritrovano tutti assieme, ad esempio nel momento dellaccoglienza, del gioco libero, del pranzo; in altri occasioni ( nei momenti di laboratorio) vengono divisi in gruppi omogenei, per favorirne sia la socialit, la collaborazione, la responsabilit, la curiosit

5. Criteri per la formazione delle sezioni

La scuola dellinfanzia accoglie tutti i bambini dai due ai sei anni, dando priorit ai residenti nelle frazioni di Poggiana e Spineda e, se c disponibilit, quelli delle altre frazioni, fino a raggiungere il numero di bambini prestabilito.

Lorganizzazione delle sezioni un elemento dimportanza fondamentale, poich lambiente influenza latteggiamento del bambino nello sviluppo affettivo, sociale e cognitivo.

Quindi il risultato di scelte educative attente e consapevoli, fondate su esperienze e riflessioni. La sezione non deve essere intesa come un semplice contenitore, essa costituisce una precisa risorsa educativa e relazionale.

Ogni anno il numero di bambini, delle tre fasce di et, che si iscrivono nella nostra scuola risulta variabile, cos non possibile a livello organizzativo avviare sezioni omogenee. Pertanto, per una migliore organizzazione e distribuzione numerica nelle sezioni, al mattino si lavora per gruppi eterogenei, al pomeriggio invece vengono attivati laboratori secondo il criterio di omogeneit.

Nella formazione delle sezioni, ad inizio anno scolastico, viene posta attenzione:

presenza equilibrata di alunni nelle classi;

continuit del gruppo dei pari

continuit delladulto di riferimento

Particolare attenzione viene prestata allinserimento degli alunni diversamente abili.

Per lanno scolastico 2016/2017 sono attive tre sezioni eterogenee (due et per classe) che accolgono 27 bambini ciascuna, pi una sezione primavera (bambini dai 2 ai 3 anni) composta da 10 bambini.

Le sezioni eterogenee promuovono lapprendimento sociale, cio danno la possibilit ai bambini di imparare gli uni dagli altri, spesso secondo procedure imitative, in unatmosfera che pi collaborativa piuttosto che competitiva. Le differenti prospettive in gioco in una sezione eterogenea stimolano infatti i bambini a confrontarsi; in presenza di compagni pi piccoli i grandi infatti diventano socialmente pi attivi coinvolgendo i piccoli nelle attivit scolastiche.

La sezione lo spazio di riferimento per i bambini, i genitori e le insegnanti ed uno spazio fisico ed affettivo perch ricco di emozioni.

Le insegnanti hanno strutturato degli spazi allinterno delle sezioni, curandone lallestimento, i materiali e le modalit dazione.

Sezione Primavera

La Sezione Primavera caratterizzata da spazi che rispondono ai bisogni dei bambini nella fascia di et 2/3 anni: manipolare, costruire, travasare, correre, strisciare ecc. utilizzando materiali scelti per qualit e diversificazione di stimoli, in un approccio sia individuale che di piccolo-grande gruppo.

Alcuni spazi (sala mensa, dormitorio, salone) della Scuola dellInfanzia sono condivisi anche dalla Sezione Primavera.

6. Organizzazione della giornata:

La strutturazione della giornata scolastica pensato per dare al bambino punti di riferimento sicuri e costanti, salvaguardare il suo benessere psicofisico, proporre un armonico alternarsi di attivit che richiedono una diversa intensit di impegno: attivit libere e strutturate che permettono di fare e riflettere.

Dalle ore 7.30 alle ore 9,30 entrata dei bambini, sia accompagnati dai genitori che con il pulmino. Questo momento da la possibilit alle insegnanti di osservare i bambini in momenti di attivit destrutturata e di gioco libero, di conversare con loro e stimolarli alla relazione. Vengono intrattenuti nellangolo delle costruzioni, langolo della cucina, della lettura, langolo morbido.

Dalle ore 9,30 alle ore 10.00 allarrivo di tutti i bambini, vengono organizzati momenti di conversazione guidata, canti e bans di gruppo, e merenda.

Dalle ore 10.00 alle 10.30 attivit di routine: bagno ed igiene personale, in questi momenti i bambini vengono guidati a sviluppare lautonomia personale ed alla cura di s stessi e delle loro cose.

Dalle ore 10.30 alle ore 11,30 attivit di sezione o di laboratorio

Dalle ore 11,30 alle ore 12.00 riordino degli spazzi utilizzati, attivit di routine in preparazione al pranzo.

Dalle ore 12,00 alle ore 13.00 momento del pranzo, in sala da pranzo i bambini dellultimo anno si rendono disponibili in piccoli compiti di sostegno alle insegnanti, ad esempio la distribuzione e raccolta dei bicchieri e le posate ecc. in questi momenti le insegnanti provvedono alla distribuzione del pranzo e incoraggiano i piccoli ad unadeguata attenzione alimentare.

Dalle ore 13.00 alle ore 13,30 Prima uscita - gioco libero o guidato, in salone o in giardino.

Dalle ore 13.00 alle ore 14.45 riposo per i pi piccoli

Dalle ore 13,30 alle ore 14,45 attivit di sezione per i medi ed i grandi

Dalle ore 14,45 alle ore 15,00 merenda

Alle ore 15,00 partenza del pulmino

Dalle ore 15.30 alle 16.00 uscita con i genitori

Dalle ore 16.00 alle 18.00 tempo gioco prolungato

Per il buon funzionamento ed il raggiungimento degli obiettivi, si auspica il rispetto degli orari in entrata ed in uscita dei bambini, oltre ad una frequenza costante.

7. Responsabilit

I bambini devono essere accompagnati a scuola o al pulmino dai genitori o tutori che ne hanno la prima responsabilit. Una volta affidati al personale della scuola o del pulmino, la responsabilit di questi ultimi.

I bambini devono essere sempre affidati a mano al personale.

Lo stesso vale anche per luscita da scuola alla fine della giornata. Per uscire in orari diversi occorre avvisare il personale docente ed in caso di reale necessit.

Nel caso il genitore fosse impossibilitato a prelevare il figlio, deve compilare un modulo dove indica

la persona delegata al ritiro del bambino.

Qualora nessuno si trovasse pronto alla fermata del pulmino per accoglierli, i bambini verranno

riportati a scuola e dovranno essere ritirati quanto prima, perch il personale conclude il suo servizio.

Si avverte che il personale della scuola non autorizzato a somministrare antibiotici o altri farmaci.

Si chiede a chi accompagna i bambini e a chi li ritira, di non soffermarsi oltre il tempo necessario

allinterno della scuola o dei giardini

Per ragioni di sicurezza si ricorda che i giochi esterni non possono essere utilizzati in assenza del

personale docente

Oggetti personali nella scuola tutti i bambini usano un piccolo zaino, bavaglia con elastico e asciugamano con fettuccia, un cambio completo, e per i pi piccoli la copertina per il riposo pomeridiano, bene che tutto il materiale abbia nome e cognome scritto.

E' opportuno usare soltanto indumenti con elastici, per rendere il bambino pi autonomo, capace di vestirsi da solo. Evitando cinture nei pantaloni o bretelle.

Si consiglia vivamente di tenere a casa catenine, anelli e orecchini doro IN CASO DI SMARRIMENTO LA SCUOLA NON RISPONDE

I bambini non vengano a scuola con caramelle, bibite o dolciumi vari.

8. Laboratori ed attivit

Le attivit della scuola tendono a rafforzare lidentit, stimolare lautonomia e sviluppare le competenze del bambino, in ambito: intellettivo, sociale, linguistico, motorio, senso-percettivo.

Nella progettazione di tali attivit, si fa riferimento alle aree di sviluppo approfondite nelle indicazioni della riforma : il s e laltro; esplorare, conoscere e progettare; corpo, salute e movimento e fruizione e produzione messaggi ( in allegato le mappe concettuali).

Per espandere tali aree, nella scuola si attivano diverse possibilit di sperimentazione per i bambini :

Attivit motoria per sviluppare la percezione e la consapevolezza del proprio corpo, riconoscere su s stessi e sugli altri le diverse parti.

Laboratorio creativo per sviluppare creativit ed abilit di coordinazione oculo manuale, oltre alla motricit fine.

Laboratorio linguistico per potenziare le capacit di ascoltare, comprendere, rielaborare e raccontare, la capacit di comunicare.

Laboratorio scientifico per stimolare nei bambini la curiosit, linteresse, le capacit logico-matematiche, la voglia di esplorare

Laboratorio teatrale-espressivo per aiutare il bambino a rielaborare i vissuti anche a livello emotivo.

Laboratorio naturalistico: bambini avranno la possibilit di essere a contatto con gli ambienti naturali, osservarne le caratteristiche, familiarizzare con i ritmi naturali della natura

Laboratorio alimentare e del benessere: luso della cucina e del bagno, per acquisire una corretta alimentazione e lautonomia nelligiene personale.

Laboratorio di lingua Inglese: attraverso giochi, canzoni ed altre strategie ludiche, i bambini familiarizzeranno con la lingua straniera

9. Progetti curricolari

Durante lanno scolastico vengono attivati anche alcuni progetti:

Pedagogista a scuola : unesperta collaborer con le insegnanti migliorando le strategie operative, con i bambini coadiuvando le insegnanti nellosservazione e nel miglioramento degli interventi mirati, con i genitori, a richiesta, supportandone la formazione

Continuit: momenti di collaborazione tra scuole dello stesso grado e vicine nel territori, con scuole primarie per facilitare il passaggio dei bambini; con le famiglie per rendere veramente la scuola una comunit educante, condividendo lidea di bambino e di scuola.

Strada sicura: momento della primavera che la sezione dei grandi dedica alleducazione stradale, in collaborazione con le altre scuole dellinfanzia del territorio comunale

Acquaticit: anche questo momento dedicato ai bambini dellultimo anno che familiarizzano con lacqua nella piscina del Montebellunese

Scuola-territorio: in vari momenti dellanno, vengono accolti nella scuola esperti che incuriosiscono e stimolano i bambini ad argomenti specifici ( ad esempio il pediatra), a questo vengono accostate uscite didattiche in cui i bambini possono approfondire argomenti o essere stimolati da situazioni nuove.

Musicale: la musica ed il ritmo stimolano i bambini alla partecipazione, ravviva linteresse, motiva ed incuriosisce, per questo momenti di musica, canzoni e ritmi, accompagneranno tutte le attivit ed i vari momenti dellanno come una colonna sonora

Grandi insieme: i bambini dellultimo anno, attraverso un percorso di crescita e di responsabilizzazione arriveranno a fine anno con la voglia di essere Grandi e coroneranno questo viaggio con una notte insieme a scuola con i loro amici

Insegnamento della Religione Cattolica: nei vari momenti scanditi dal calendario liturgico, i bambini verranno accompagnati alla conoscenza della figura di Ges, attraverso, anche la lettura delle parabole, faranno propri i valori condivisi. Ma il progetto IRC pregnante in tutto il percorso formativo e trasversale a tutte le aree .

10. Progetti extra curricolari

La scuola, rispondendo ai bisogni dei bambini e in base alla richiesta delle famiglie, attiva alcuni progetti extra-curricolari svolti da personale qualificato (con costo a carico delle famiglie), come :

-Progetto psicomotricit relazionale

-Musica

-Lingua inglese

Inoltre la scuola offre sia il servizio gratuito di apertura anticipata ( 7.30/8.00) affidata al personale ausiliario che il servizio di prolungamento orario ( 16.00/18.00 ) in collaborazione con la scuola dellinfanzia di Poggiana.

11. Risorse finanziarie

RISORSE FINANZIARIE da bilancio 2015:

Iscrizioni e Rette Materna e Primavera +prolungato62%

Contributo COMUNE 14%

Contributo REGIONE 7%

Contributo MIUR 14%

Contributo MIUR X SEZ. PRIMAVERA 3%

3. FUNZIONAMENTO

1. Regolamento per la frequenza a scuola

La scuola aperta dalla seconda settimana di settembre fino a fine giugno; viene seguito il calendario indicato dallUfficio Scolastico Regionale.

I bambini vengono accolti a scuola dalle ore 7,30 alle ore 16.00. In risposta alle richieste del territorio, vi la possibilit di lasciare i bambini a scuola al tempo gioco assistito, dalle 16.00 alle 18.00.

Le iscrizioni alla scuola sono aperte presso la scuola secondo indicazioni ministeriali e disponibilit orarie della scuola.

Possono essere iscritti alla scuola, tutti i bambini che compiano gli anni entro il 31 dicembre dellanno scolastico, senza distinzione di cultura, etnia, religione. Dando la precedenza ai bambini che compiano i 3 anni entro il 31 dicembre, e residenti nel territorio Comunale. Alla sezione primavera hanno accesso i bambini dal compimento del 2 anno entro il 31 dicembre dellanno in corso.

Il modulo discrizione che si compila con la coordinatrice, lautocertificazione dei dati personali, il modello della legge sulla privacy, firmate dal genitore, rimangono alla scuola, tutelati dalla normativa sulla tutela dei dati personali. Con liscrizione la famiglia accetta il regolamento ed il progetto educativo-didattico ad ispirazione cristiana della scuola.

Liscrizione si completa con il versamento della quota che per lanno in corso 2016/17, di 80 (che, alloccorrenza, pu essere aggiornata dal comitato di gestione) questa somma viene usata per la quota assicurativa e lacquisto del materiale didattico e di consumo, usato dai bimbi durante lanno.

Il contributo mensile di 150, per la frequenza alla scuola va versato entro il 10 di ogni mese; per i bambini che non frequentino per lintero mese (anche un solo giorno considerato frequenza), la quota da versare di 90.

Nel caso in cui ci siano due fratelli, la quota da pagare sar di 235.00. In caso di assenza per malattia (oltre i 6 giorni consecutivi compresi sabato e domenica) la riammissione avviene con presentazione del certificato medico. ( dati riferiti allanno scolastico 2016/17)

Assicurazione

I bambini sono coperti da una specifica assicurazione infortuni, della quale, si fa carico la scuola. In caso di infortunio gli insegnanti (se avvenuto durante lattivit scolastica) o il genitore (se avvenuto durante il tragitto casa-scuola) dovranno informare tempestivamente la scuola e comunque entro 3 giorni, e compilare lapposito modulo da inviare alla compagnia assicurativa, completo di documentazione medica. Successivamente i genitori dovranno prendere contatto con lufficio sinistri della compagnia Assicuratrice.

2. Organi collegiali e partecipazione dei genitori.

Assemblee generaliSono presenti allassemblea i genitori di tutti i bambini. Vengono la presentati del progetto annuale i laboratori e le varie attivit proposte. Sono occasione di confronto e di verifica sullandamento generale delle proposte educative.

(* collaborazione scuola famiglia per una comunit educante- ruolo del comitato)

Comitato di gestione ed assemblee di sezione

Momento congiunto tra docenti e rappresentanti dei genitori, per concordare ed organizzare,uscite ,visite guidate e momenti di festa .

Secondo la legislatura vigente i rappresentanti vengono eletti dallassemblea dei genitori, sono uno per sezione ed hanno incarico annuale, rinnovabile .

*(per la completa specifica sugli organi collegiali si rimanda a Regolamento e Statuto della scuola, in allegato)

Colloqui individuali

Incontri fra genitori e docenti nei quali sono presentate informazioni sul percorso formativo riguardanti i singoli bambini.

I colloqui si effettuano, indicativamente nel mese di aprile, ma a richiesta nelle mattine del marted e venerd dalle ore 9.00 alle 12.00 ( le insegnanti sono a disposizione per colloqui individuali)

Feste della scuola

I momenti di festa organizzati ed allestiti nella nostra scuola e le ricorrenze annuali richiamano momenti significativi, che riportano alla identit della nostra realt educativa e sono per i bambini esperienze importanti per rafforzare il sentimento di appartenenza, consolidare le relazioni interpersonali ed evidenziare lidentit di ciascuno. Inoltre, sono anche occasioni per coinvolgere i genitori, promuovendo uno spirito di collaborazione e di rete tra di loro, e per condividere esperienze di gioia, di serenit, di solidariet, di collaborazione, di divertimento tra i bambini, e tra bambini e adulti. Alcune di queste sono:

- gita dellaccoglienza delle famiglie

- festa dei nonni

- la festa di Natale con recita e canti di tutti i bambini

-genitori in maschera, simpatica rappresentazione dei genitori e pasticcini per tutti

-Festa dellintercultura

- festa di fine anno, momento aperto a tutti, in convivialit e simpatia

- ed altre situazioni progettate strada facendo

3. Continuit e rapporto con il territorio.

La nostra scuola collabora attivamente con le strutture del territorio quali:

-AMMINISTRAZIONE COMUNALE: la nostra scuola ha stipulato una convenzione con il comune, nella quale viene riconosciuto il servizio pubblico della stessa e si impegna ad erogare per ogni bambino residente nel comune un contributo;

-PARROCCHIA: offre alcuni servizi alla vita della scuola tra cui la formazione cristiana dei genitori e la possibilit di trascorrere momenti di festa allinterno degli ambienti parrocchiali;

-COOPERATIVA SERVIZI SCUOLE MATERNE: eroga alcuni servizi riguardanti la parte contabile;

-UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE VENETO: costituisce un autonomo centro di responsabilit amministrativa, al quale sono assegnate tutte le funzioni gi spettanti agli uffici periferici dellamministrazione della pubblica istruzione. LUSR si articola sul territorio a livello provinciale negli USP-uffici scolastici provinciali. La direzione Generale annualmente indica gli obiettivi prioritari che informano la propria attivit e che servono quali linee guida di indirizzo per le istituzioni scolastiche autonome.

Gli obiettivi prescelti sono: sostenere i processi di innovazione, garantire il diritto-dovere allistruzione e alla formazione, innalzare la qualit dellistruzione, favorire lintegrazione di alunni diversamente abili e con cittadinanza non italiana.

-SCUOLA DEL TERRITORIO: la nostra scuola opera nel territori comunale in stretta collaborazione e costante confronto con le altre scuole dellinfanzia del territorio comunale, oltre a questo con altre dieci scuole dei territori vicini. Questo allo scopo di promuovere un linguaggio educativo comune e operare sinergie di ricerca formativa.

CONTINUITA SCUOLA DELLINFANZIA SCUOLA PRIMARIA Viene realizzata attraverso proposte ogni anno sempre diverse per avvicinare i bambini dellultimo anno al nuovo ambiente che gli accoglier oltre a familiarizzare con personale, nuove proposte e modalit formative.

Al termine dellanno scolastico i docenti dei due gradi di scuola si incontrano per uno scambio di informazioni sui bambini ed i loro stili di apprendimento.

4. Rapporti con la F.I.S.M. Provinciale

La Scuola dellInfanzia M. O. Masaccio di ispirazione cristiana federata alla F.I.S.M. provinciale di TV, di questa ne condivide e segue le direttive. La F.I.S.M., ossia Federazione Italiana Scuole Materne, rivolge alle scuole federate proposte educative, dove il bambino viene considerato protagonista del proprio processo di sviluppo in quanto soggetto di diritti, rispettandone le personali caratteristiche, favorendone la maturazione globale nellambito di una concezione cristiana della vita e del mondo.

Svolge una azione guida orientando le scuole materne in molteplici direzioni, facendo proprie le istanze pi stimolanti della cultura e della pedagogia,

Organizza convegni di studio, corsi di aggiornamento e di formazione per il personale docente e non; cura il coordinamento pedagogico - didattico seguendo le scuole per zone, operando per migliorare i livelli qualitativi. Favorisce lo scambio tra scuole avendo attivato reti tra le diverse strutture del territorio.

Le docenti della scuola, usufruendo delle proposte della Fism, annualmente seguono dei corsi di formazione e di approfondimento in ambito didattico-educativo. Oltre a questi, data lidentit ad indirizzo Cristiano della scuola, seguono un corso IRC (Insegnamento Religione Cattolica) attraverso il quale acquisiscono nuove metodologie e linguaggi.

5. Rete dei collegi docenti di zona

La FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) della provincia di Treviso ha organizzato la rete delle scuole dell'infanzia paritarie suddividendo il territorio in 22 Collegi che coinvolgono Docenti e Coordinatrici promuovendo in condivisione con Coordinatrici e Docenti, numerose iniziative di formazione ed aggiornamento.

La nostra scuola appartiene al Collegio della zona di 3 ed formato da tutte le Docenti e le Coordinatrici delle scuole appartenenti a questa zona.

E convocato e presieduto dalla coordinatrice di zona e si riunisce quattro volte allanno per:

approfondire le linee generali della programmazione educativa e didattica;

o individuare e suggerire riferimenti contenutistici comuni e/o itinerari di lavoro su tematiche di interesse generale;

o prendere in esame strumenti di osservazione del comportamento degli alunni, modalit di verifica, modelli e procedure di monitoraggio/valutazione dei processi e degli esiti;

o prendere in considerazione o studiare gli strumenti per verificare la qualit del servizio e della proposta formativa delle singole scuole, finalizzati alla loro autovalutazione;

o suggerire modalit di documentazione dellattivit didattica in modo da rendere concretamente visibile a tutti i soggetti interessati e coinvolti litinerario di lavoro e il progetto educativo;

o analizzare ed elaborare strategie e programmi per il miglioramento dei rapporti scuola-famiglia, onde favorire la pi completa condivisione del progetto educativo;

o rendere possibile larticolazione in gruppi di lavoro autogestiti nei quali collaborino insegnanti di scuole diverse della zona;

o - approfondire o ipotizzare progetti di innovazione/sperimentazione metodologico-didattica, di collegamento con altre scuole, anche statali e di collegamento fra scuola ed extrascuola;

o studiare e dibattere argomenti culturali/professionali, anche in relazione a documenti modificativi della gestione della scuola;

o scegliere di propria iniziativa o fra quelli proposti dalla FISM provinciale, gli argomenti su cui riflettere e dibattere negli incontri.

E redatto un verbale al termine di ogni incontro.

6. Calendario scolastico.

Il Comitato di Gestione dispone il calendario scolastico, al fine di comunicare ai collegi docenti con vincolo di impegno il numero delle ore da destinare alle attivit extracurricolari.

Per quanto riguarda le attivit connesse si intendono tutte le attivit: sia individuali

(preparazione delle attivit didattiche e ludiche, rapporti individuali con le famiglie) che a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, documentazione, valutazione, ricerca, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali (partecipazione alle riunioni del collegio dei docenti, ivi compresa l'attivit di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l'informazione alle famiglie sull'andamento delle attivit educative; partecipazione alle attivit collegiali dei consigli di sezione e di intersezione; i corsi di aggiornamento promossi dalla scuola, delle riunioni di coordinamento zonale e provinciale della FISM, della partecipazione alla realizzazione di feste e manifestazioni programmate dalla scuola, delle attivit di accoglienza e della partecipazione alle commissioni di continuit, dell'organizzazione di visite didattiche).

I Collegi docenti sono tenuti a deliberare, secondo le disposizioni dellart. 42 del vigente CCNL Fism, prima dellinizio dellanno scolastico, in condivisione con i rispettivi Enti Gestori, il calendario delle attivit didattiche e connesse allinsegnamento.

7. Men

Ogni anno il comitato e la cuoca rivedono insieme il men della scuola, con lintento di migliorare sempre pi il servizio e rispondere alle esigenze alimentari dei bambini in crescita. La Scuola opera nel rigoroso rispetto di un protocollo di igiene HCCP utilizzando ingredienti di prima qualit. Tutti i cibi vengono preparati in giornata.

La carne certificata e proviene da allevamenti locali. Il pesce, a salvaguardia delle caratteristiche organolettiche ed igieniche, esclusivamente di tipo surgelato. Viene inoltre fatto ampio uso di verdure cotte e crude di stagione, queste sono pure usate come naturale insaporitore dei cibi.

Il ricorso a piatti unici, una volta alla settimana su indicazione FISM, contribuisce alleducazione alimentare del bambino.

La Scuola in grado di garantire men separati in caso di allergie ed intolleranze certificate.

Del men viene data copia alle famiglie al momento delliscrizione. (vedi allegato)

8. Servizio di trasporto

Servizio a carico della scuola pure il trasporto dei bambini con mezzo adeguato e personale incaricato per laccompagnamento. Il percorso del pulmino attraversa le vie della frazione di Poggiana ed alcune delle principali vie del comune di Riese, suddiviso in due giri, la partenza dalla scuola al mattino alle ore 8.15 e alle ore 15.00 il Pomeriggio.

Il servizio garantito se rientrante nelle ordinarie percorrenze.

PIANO PER INCLUSIONE SCOLASTICA

Nel Piano Annuale per lInclusivit viene ipotizzata una serie di azioni volte al miglioramento del grado di inclusivit della nostra scuola dellinfanzia. ll presente Piano costituisce un concreto impegno programmatico ed uno strumento di lavoro, pertanto sar soggetto a modifiche ed integrazioni. La scuola garantisce un sistema inclusivo dapprendimento continuo, finalizzati:

al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignit e dellautostima ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libert fondamentali e della diversit umana;

allo sviluppo, anche da parte delle persone con diverse abilit, della propria personalit, dei talenti e della creativit, come pure delle proprie abilit fisiche e mentali, sino alle loro massime potenzialit

porre le persone con disabilit in condizione di partecipare effettivamente a una societ libera.

(Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilit, art. 24)

Tutti i cittadini hanno pari dignit sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libert e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. (Costituzione italiana, art.3)

LINEE GUIDA DEI PERCORSI EDUCATIVI DIDATTICI

1- Introduzione ( dal PEI)

Alla base dei progetti educativi che caratterizzano tutte le scuole cattoliche lidea di bambino; necessario riconoscere la centralit della persona: del bambino, dei genitori, della comunit in cui la scuola inserita.

Fondare lintervento educativo sui principi di una pedagogia attiva che si caratterizza per:

Saper ascoltare

Prestare attenzione

Accompagnare a nuove forme di conoscenza

La Scuola dellInfanzia allora diviene il luogo nel quale ogni bambino apprende a conoscere se stesso e gli altri attraverso lascolto di s e degli altri, impara a conoscere le proprie emozioni e i propri sentimenti imparando ad esprimerli e ad ascoltarli riesce a fare esperienze cariche di significato e di messaggi educativi, divenendo attore e riuscendo a modulare

in modo armonico la sua crescita. Diventa costruttore del suo sapere condividendo strategie con i suoi amici e gradualmente gli permesso di imparare e imparare. In tal modo la Scuola dellInfanzia diventa la scuola dove lo star bene del bambino si accompagna allo star

bene dellinsegnante che pu coniugare professionalit, competenza e fantasia.

Linsegnante diventa regista delle meravigliosa storia dellapprendere e dellinsegnare nella quale ciascuno attore principale e dove le caratteristiche di ognuno sono amplificate per permettere a tutti di esprimere, in un percorso sempre pi differenziato, la propria originalit, concertandola con quella dellaltro.

Una scuola dove non esiste il bambino pi bravo, ma esistono bambini che insieme si avviano

a percorrere quellitinerario che giorno dopo giorno li porter a diventare grandi. Una scuola nella quale tutte le componenti dellazione educativa concorrono ad un obiettivo comune, ricavando ciascuno il proprio ambito, senza invadere spazi altrui.

Una scuola dove il giudicare lascia il posto al comprendere.

2-Percorso Irc

LInsegnamento della Religione Cattolica (I.R.C.) occasione di sviluppo integrale della

personalit dei bambini, perch apre alla dimensione religiosa, promuove la riflessione sul patrimonio di esperienze di ciascuno e contribuisce a rispondere al bisogno di significato.

La Nuova Intesa sullInsegnamento della Religione Cattolica nelle scuole pubbliche

(statali e paritarie) stata firmata da CEI e MIUR il 28 giugno 2012 ed emanata con il DPR 175 del 20.8.2012, accompagnata dalla Nota del 6.11.2012 recante norme per lesecuzione dellIntesa.

LI.R.C. parte integrante del nostro Progetto Educativo secondo il dettato della L.62/2000 e deve essere accettato da chi sceglie di iscrivere i propri figli nella nostra scuola dell'infanzia paritaria, inteso come momento culturale alla portata di tutti i bambini della sezione.

LI.R.C. concorre alle esigenze sollecitate dai mutamenti della societ sempre pi multietnica e multi religiosa e va ricordato, ancora una volta, che stiamo parlando di qualcosa che riguarda lessenziale della nostra proposta educativa, propria ed identitaria delle scuole dellinfanzia cattoliche o di ispirazione cristiana.

Nella scuola, che nel tempo andata gradualmente cambiando, sollecitata dalle trasformazioni di nuovi modelli culturali, si sviluppato un costante impegno per rendere lI.R.C. sempre pi efficace e adeguato.

L'I.R.C. pregnante di tutta la vita scolastica. Viene svolta sia nel grande gruppo che in ogni sezione con cadenza settimanale.

3-Le fasi della programmazione

Il collegio docenti della scuola, elabora e condivide annualmente la programmazione educativo - didattica con la stesura di unit di apprendimento e quindi attraverso una didattica per competenze.

Con la programmazione educativo si vanno ad individuare le competenze comportamentali e gli atteggiamenti utili al positivo sviluppo di tutte le componenti: affettiva, emotiva, relazionale, sociale e metacognitiva della personalit degli alunni. Con la programmazione didattica invece gli obiettivi educativi vengono declinati negli obiettivi e strumenti contenuti nei campi di esperienza allinterno delle Indicazioni per il Curricolo (C.Cornoldi).

La programmazione triennale 2016-2019 pu essere aggiornata/adeguata annualmente per contenuti ed obiettivi d apprendimento e viene conservata agli atti della scuola, a disposizione di chi intenda prenderne visione.

Viene condivisa con i genitori prima dell'/all'inizio dell'anno scolastico con incontri/assemblee.

Attivit didattiche :

attivit di sezione

attivit di intersezione attivit di classi aperte

per fasce di et

attivit in laboratorio

Ognuna offre diverse opportunit per il bambino di fare esperienze sia a piccolo che a grande gruppo, sia per et omogenee che eterogenee.

.6. OFFERTA FORMATIVA

1. Le finalit

Lazione educativa si basa sulle seguenti finalit:

concorrere al raggiungimento dell'identit personale del bambino

promuovere la progressiva conquista dellautonomia

sviluppare le potenzialit e le competenze del singolo nel rispetto delle diversit.

Vivere le prime esperienze di Cittadinanza

2. Il profilo del bambino

Il bambino proviene da un proprio vissuto famigliare, e da esso necessario partire.

Dopo un breve periodo di inserimento nella scuola, le docenti attiveranno una serie di osservazioni mirate per valorizzare le abilit e le autonomie gi acquisite dai bambini, e svilupperanno un percorso volto a ampliare le potenzialit di ciascuno. Fondamentale nel cammino, sar la collaborazione scuola-famiglia, nel continuo confronto e supporto reciproco

3. I bambini accolti

La Scuola dell'infanzia accoglie tutti i bambini dai 2 ai 6 anni della Parrocchia e se c disponibilit, anche i non residenti, fino a raggiungere il numero che viene determinato dal Comitato di Gestione.

I bambini iscritti vengono divisi in sezioni miste : piccolissimi, piccoli , medi e grandi( due et per sezione al mattino, ed omogenee nei laboratori pomeridiani, di medi e grandi, mentre piccoli e primavera riposano)

4. Modalit per la stesura della programmazione didattica.

Data la fondamentale importanza che la programmazione riveste nella scuola dellinfanzia, essenziale avere ben chiari i percorsi che portano alla sua stesura:

Analisi della situazione di partenza, verificando il vissuto e le competenze gi in possesso dei bambini e accertamento dei loro bisogni.

Scelta degli obiettivi educativi, in base anche alle indicazioni ministeriali.

Scelta ed organizzazione dei contenuti che possano essere motivanti per lagire del bambino.

Scelta delle metodologie educative e didattiche, in modo tale che siano i pi diversificati possibili, per coinvolgere ed interessare tutti i bambini.

Verifica e valutazione degli indicatori e degli obiettivi raggiunti, valorizzazione degli elementi che hanno favorito lacquisizione di competenze, studio delle situazioni che hanno reso la programmazione meno efficace.

I principi della programmazione sono :

- Realt: la programmazione ha significato se declinata in una situazione reale.

Razionalit: le scelte e le modalit devono essere motivate.

Socialit: la programmazione frutto della collegialit, dalla condivisione delle competenze delle docenti.

5. Strumenti e metodi

Le metodologie educativo-didattiche si rifanno alle nuove indicazioni ministeriali per la scuola dellinfanzia e primaria del 2012. Gli strumenti e i metodi vengono adeguati, dopo adeguata osservazione, ai bisogni dei bambini ed alle varie unit didattiche programmate

6.Metodologia educativa

Le esperienze che i bambini vivono a scuola vengono realizzate secondo una metodologia che valorizza:

-Lesperienza del gioco individuale e di gruppo (metodologia del Cooperative learning)

-lesplorazione e la ricerca

-la vita di relazione

-la mediazione didattica

Le insegnanti danno particolare importanza al gioco, perch la strutturazione ludiforme dellattivit didattica assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalit. A tal fine le proposte educative, vengono presentate in maniera graduale, in un ambiente stimolante e rassicurante tale da favorire il raggiungimento degli obiettivi fissati e la socializzazione, come elemento trasversale a tutti i campi di esperienza.

Le attivit partono comunque dalle conoscenze ed esperienze dei bambini (tenendo presente le loro necessit) e sono effettuate secondo modalit concrete e motivanti.

7.Documentazione e verifica

Documentazione individuale:

Documentazione dei percorsi e delle esperienze didattiche pi significative del bambino raccolte

nella cartella personale

Documentazione per i docenti:

progetti di lavoro ed esperienze,

uso di griglie di osservazione e verifica,

libri, riviste, dispense, guide.

Documentazione per la famiglia:

raccolta delle creazioni grafico pittoriche e manuali pi significative,

raccolta delle fotografie dei momenti essenziali della vita scolastica.

Documentazione per la Scuola

fascicolo personale (dati anagrafici, disegni del bambino, verifiche di pregrafismo, scheda di valutazione basata sugli obiettivi specifici dapprendimento), osservazioni varie

Documentazione per larchivio:

copie della programmazione annuale, pof e progetto educativo,

schede di iscrizioni e cartelle personali dei bambini,

verbali Organi Collegiali, verbali Comitato di Gestione e delle assemblee

8.La verifica

La valutazione del percorso del bambino viene effettuata in tre tempi:

allinizio dellanno scolastico,

durante i vari percorsi didattici,

al termine dellanno scolastico.

La valutazione viene realizzata attraverso:

conversazioni guidate, schede, elaborazioni grafico pittoriche plastiche, osservazioni sistematiche, griglie di osservazione predisposte.

La verifica degli obiettivi, verr effettuata anche tramite i colloqui individuali con i genitori per verificare ed esaminare il percorso effettuato dal bambino, i progressi avvenuti ed eventuali situazioni da supportare.

Nellambito del Collegio Docenti si valuta periodicamente la proposta formativa, verificando i risultati ottenuti, il raggiungimento degli obiettivi prefissati, la validit delle esperienze proposte, lefficacia dellazione educativa, limpegno, gli atteggiamenti assunti, le scelte operate e gli eventuali percorsi alternativi.

CURRICOLO IRC

1-Valenza educativa dellinsegnamento della Religione Cattolica

La scuola dellinfanzia concorre alleducazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini (L. 53/03, art. 2e); essa fa parte del sistema educativo di istruzione e formazione, il quale prevede per i suoi principi i criteri direttivi, anche il conseguimento di una formazione spirituale e morale (art. 2b).

La nostra Scuola dellinfanzia per concorrere alleducazione armonica e integrale dei bambini e delle bambine tiene presente e cura anche la dimensione religiosa dello sviluppo del bambino, in quanto una scuola di ispirazione cristiana, nella quale il Progetto Educativo sta alla base della proposta educativa che si ispira al Vangelo di Ges e quindi ancorata ad una precisa visione della vita e della persona. Coerentemente con quanto appena richiamato, la nostra scuola, contribuisce alla formazione integrale dei bambini e delle bambine e, in particolare, tende a promuovere la maturazione della loro identit e anche della dimensione religiosa, valorizzando le loro esperienze personali e ambientali, orientandoli a cogliere i segni espressivi della religione cristiana/cattolica, ed eventualmente di altre espressioni religiose, presenti nellambiente.

2-La dimensione religiosa nella proposta culturale nelle scuole dellinfanzia cattoliche

Le scuole dell'Infanzia cattoliche o di ispirazione cristiana paritarie come la nostra hanno la loro ragione d'essere nel fatto che sono nate con lo scopo di offrire una proposta educativa originale e specifica, rispetto alla proposta offerta da altri tipi di scuole dell'infanzia, come possono essere ad esempio le scuole dell'infanzia statali.

Il Progetto Educativo della scuola cattolica paritaria caratterizzato con aspetti specifici della sua proposta culturale: la scuola cattolica in quanto fa riferimento "alla vera concezione cristiana della realt. Di tale concezione Ges Cristo il centro. Nel progetto educativo della Scuola Cattolica il Cristo il fondamento."

L'identit cattolica emergere chiaramente:

onello Statuto della scuola, nel suo Progetto Educativo (PE),

onella proposta culturale;

onella testimonianza personale di tutta la Comunit Educante.

Questa identit viene condivisa con i Genitori che scelgono una scuola di ispirazione cristiana.

L'I.R.C. nella nostra scuola dell'Infanzia viene proposta da Persona che ha l'IDONEITA' all'I.R.C. rilasciata dal Vescovo.

Per la stesura del progetto di Insegnamento della Religione Cattolica, si richiamano il documento del decennio 2010-2020 della C.E.I. "Educare alla Vita Buona del Vangelo" e l'INTESA tra STATO ITALIANO e C.E.I. della Chiesa Cattolica del giugno 2012 ed al (D.P.R. 11 febbraio 2010 pubblicato sulla G.U. del 07.05.2010 n. 105):

Approvazione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento dellinsegnamento della religione cattolica per la scuola dellinfanzia e per il primo ciclo di istruzione.

FORMAZIONE, AUTOVALUTAZIONE ED INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO

1, Formazione

Le insegnanti sono munite di regolare titolo di studio e abilitazione, sono assunte con contratto F.I.S.M..

La scuola si impegna costantemente nella formazione del personale docente, pertanto garantisce annualmente la frequenza al convegno di studi di settembre e ai corsi di aggiornamento organizzati dalla F.I.S.M. e da altri enti (CTI).

Il personale docente inoltre partecipa a tutti gli incontri zonali, sempre proposti dalla F.IS.M. diretti da una coordinatrice interna.

La cuoca ha partecipato al corso di Applicazione del sistema di autocontrollo H.A.C.C.P. nella ristorazione scolastica (D.L. n 155/97) con regolare attestato. Ogni anno a settembre svolge formazione di ore 2 al personale docente che collabora nella distribuzione dei pasti.

2, Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

Con il D.Lgs. 3 agosto 2009 n.106 integrativo e modificativo del D.Lgs.81/2008 viene confermato il dovere da parte del datore di lavoro di assicurare a ciascun lavoratore la formazione adeguata e sufficiente in materia di sicurezza.

La scuola ha provveduto a formare tutto il personale attraverso una serie di corsi previsti dalla legge per le emergenze Antincendio e Primo Soccorso; alcuni corsi sono stati tenuti dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), anche la Coordinatrice stata formata in qualit di

Dirigente o Preposto.

Annualmente la scuola predispone una squadra per le emergenze con la nomina di addetti

Antincendio e di Primo Soccorso.

Tutto il personale svolge periodicamente i corsi di aggiornamento sulla sicurezza previsti dalla normativa vigente, i relativi attestati sono depositati nellarchivio della scuola.

Vettor don Daniele

Presidente

Zen Giuseppe

vice presidente

Gazzola Chiara

insegnante

Quaggiotto Caterina

volontaria

Contarin Angelo

rappresentante genitori

Crema Lorella

Coordinatrice

Dolzan Elena

insegnante

Geremia Roberta

insegnante

Marconato Giada

insegnate

Zandarin Elisabetta

segretaria

Baesso Sabrina

segretaria e post scuola

Civiero Silvia

cuoca

Bertapelle Nives

ausiliaria

Berlese Romina

Stage

Maggiotto Monica

autista e pre scuola

Bottos Manuela

rappresentante genitori

Berno Marika

Rappresentante genitori

Caon Luca

rappresentante genitori

Spazi nelle sezioni

Spazio creativo: manipolazione, disegno, etc.

Spazio affettivo simbolico: travestimenti, bambole, cucina

Spazio giochi strutturati: memory, puzzle, etc.

Spazio lettura (angolo morbido): libri di vario genere

Spazio gioco: macchine, costruzioni, piste, animali, etc.

Spazio comune: conversazione, presenze, calendario

R.L.S. Org Numeri

PREPOSTO

Crema Lorella

SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO

Geremia Roberta, Gazzola Chiara, Marconato Giada, Dolzan Elena

SQUADRA ANTICENDIO

Dolzan Elena, gazzola Chiara, Geremia Roberta

SQUADRA DI EMERGENZA

Tutto il personale

LEGALE RAPPRESENTANTE

e Parroco pro tempore Vettor don Daniele

Estfamigliecomuneregionemiur6214717Ovestfamigliecomuneregionemiur30.638.634.631.6Nordfamigliecomuneregionemiur45.946.94543.9

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