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Ufficio Stato Giuridico e Trattamento Economico del personale www.uarc.rm.cnr.it Pagina 1 Paese culturalmente seducente ed esteticamente ammaliante, Cuba non smette di sorprendere per il suo fascino ipnotico e decadente e per le sue mille sfaccettature. La bellezza e il magnetismo di Cuba risiedono soprattutto nella complessità della sua storia e nell’intraprendenza dei cubani, popolo di poeti, musicisti, saggi e sognatori. ….Intrappolata nel passato, CUBA è come un principe vestito da povero. Dietro le facciate dismesse luccica l’oro… Preparatevi a sconcerto, sorpresa, perplessità e senso di meraviglia! 21 aprile -1 maggio 2016 (11 giorni – 9 notti) Livello nazionale fino ad esaurimento posti disponibili iscrizioni fino al 25/01/2016 COSTO DIPENDENTI € 1.480,00 (+ tasse aeroportuali, visto, tassa di uscita) COSTO AGGREGATI 1.760,00 (+ tasse aeroportuali, visto, tassa di uscita) Circolare sul sito

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Paese culturalmente seducente ed esteticamente ammaliante, Cuba non smette di sorprendere per il suo fascino ipnotico e decadente e per le sue mille sfaccettature. La bellezza e il magnetismo di Cuba risiedono soprattutto nella complessità della sua storia e nell’intraprendenza dei cubani, popolo di poeti, musicisti, saggi e sognatori.

….Intrappolata nel passato, CUBA è come un principe vestito da povero. Dietro le facciate dismesse luccica l’oro… Preparatevi a sconcerto, sorpresa, perplessità e senso di meraviglia!

21 aprile -1 maggio 2016 (11 giorni – 9 notti)

Livello nazionale fino ad esaurimento posti disponibili

iscrizioni fino al 25/01/2016 COSTO DIPENDENTI € 1.480,00 (+ tasse aeroportuali, visto, tassa di uscita)

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L’ufficio Attività Culturali e Ricreative del CNR, organizza a livello nazionale IL “TOUR

DI CUBA”

dal 21 aprile 1 maggio 2016 (11 giorni – 9 notti)

Avana

Definita la “Chiave del Golfo" dai colonizzatori spagnoli per la sua posizione strategica, all’imboccatura

del golfo del Messico Cuba, la più grande e affascinante isola delle Antille, è un luogo straordinario e

suggestivo reso leggendario dalla sua storia, dalla natura, dal folklore, dal suo popolo allegro e cordiale.

“Cuba si riconosce negli occhi della sua gente, nei sorrisi dei suoi bambini,

nelle mani dei vecchi che suonano la chitarra, il tamburo o fumano un

sigaro...» La vita scorre a ritmi lenti e l'allegria è contagiosa e perdersi per i “paseos” e

per le strette viuzze è il modo migliore per incontrare, conoscere e capire il

popolo cubano e la loro vita.

LA MUSICA Cubana è senza dubbio la forma d'arte che più influenza la

personalità dei cubani. Si dice che a Cuba si parla cantando, si cammina

ballando e ci si innamora con le parole di una canzone…

STORIA DI CUBA Fu nel corso del suo primo viaggio alla scoperta dell'America che Cristoforo

Colombo, il 27 ottobre del 1492, dopo aver toccato San Salvador, sbarcò per

la prima volta su Cuba, rivendicandone il dominio spagnolo.

All'isola venne dato il nome di Juana, in onore del figlio del re di Spagna, ma gli indigeni continuarono a

chiamarla Cuba.

L'isola era abitata da tre etnie amerinde che vennero sterminate in pochi anni dagli Spagnoli: i Guanajatebey,

raccoglitori, i Siboney, cacciatori e pescatori ed i Taìno, agricoltori e cacciatori.

Tra il 1510 ed il 1514, infatti, Diego Velazquez de Cuellar, incaricato del figlio di Colombo, diede inizio

allo sfruttamento dell'isola riducendo in schiavitù i nativi che, per la loro scarsa resistenza fisica, morirono

rapidamente a causa del duro lavoro e delle malattie europee contro le quali non avevano anticorpi.

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Intorno al 1512 Velazquez cominciò a fondare le prime città: Baracoa, prima

capitale dell'isola, San Salvador, attuale Bayamo, San Cristobàl ora L'Avana),

Santisima Trinidad, oggi Trinidad, Sancti Spiritus, Santiago de Cuba e Santa

Maria del Puerto del Principe, oggi Camagüey.

Decimata la popolazione indigena, gli Spagnoli avviarono la tratta degli schiavi

africani, ma insoddisfatti dalla scarsità di oro presente, decisero di usare l'isola

come base di appoggio per la conquista di nuove terre americane e come scalo per

le navi dirette in Spagna.

Diego Velazquez passò alla storia come un uomo crudele e sanguinario. La prima

casa costruita nell'isola di Cuba fu la sua, a Santiago de Cuba.

Rappresentazione di una donna Taino.

I PIRATI

Nonostante la sua scarsa importanza economica, vista la scarsità dell'oro, l'isola non perdette mai

d'importanza: la sua posizione era fondamentale per il sistema difensivo delle colonie spagnole in America

contro le mire espansionistiche di Francia, Inghilterra ed Olanda.

L'Avana, principale scalo delle navi che trasportavano i tesori del nuovo mondo verso la Spagna, divenne

ben presto un bottino ambito dai pirati che spesso la mettevano a ferro e fuoco già dalla seconda metà del

1500.

Nel tentativo di sottrarre alla Spagna le sue colonie, Francia, Inghilterra ed Olanda si servirono infatti della

“guerra di corsa”, sovvenzionando i corsari per attaccare le navi loro nemiche.

Solo nel 1967 il trattato di Ryswyk, stipulato tra Spagna, Francia ed Inghilterra, pose fine alla “guerra di

corsa” nel Mar delle Antille.

LA PARENTESI INGLESE

Nel 1600 e nella prima parte del 1700 la popolazione di Cuba ricominciò a crescere per l'arrivo sia di nuovi

Spagnoli che di schiavi africani, ma l'isola rimase per lungo tempo una colonia marginale.

Nel 1762 L'Avana fu conquistata e controllata per un anno dagli Inglesi. Aboliti i vincoli economici della

Spagna, Cuba cominciò a commerciare con le colonie inglesi del Nord America e s'intensificò la tratta degli

schiavi impiegati nelle piantagioni della canna da zucchero.

Nel 1763, in seguito al trattato di Parigi, L'Avana ritornò agli Spagnoli in cambio della Florida.

NASCITA DELL'IDENTITA' NAZIONALE - LA GUERRA DEI DIECI ANNI

A poco a poco cominciò a crearsi nella borghesia cubana l’insofferenza verso il governo spagnolo e il

desiderio di maggiore autonomia; verso la metà del 1700 nacque un movimento culturale volto ad affermare

un'identità nazionale che andava sempre più affermandosi. Seguirono anni di lotte represse nel sangue (le

due guerre d’indipendenza cubane), ma la nuova borghesia creola era ormai decisa a staccarsi dalla Spagna.

Il 10 ottobre del 1868 il proprietario terriero Carlos Manuel de Céspedes chiamò il popolo

all'insurrezione contro la Spagna. Conquistò Bayamo e creò un governo rivoluzionario che lo elesse

Presidente della Repubblica. Per la prima volta in quell'occasione si cantò l'inno nazionale cubano.

La Spagna reagì duramente e dopo qualche anno di lotte interne, durante i quali fu anche emanata la

prima costituzione cubana, la guerra, chiamata “Guerra dei Dieci Anni”, si concluse nel 1878 con il patto

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di Zanjòn che segnò la resa dei ribelli. Alcuni rivoluzionari, tra cui il generale Antonio Maceo, rifiutarono

la resa e furono costretti all'esilio.

Segui una guerra lampo, chiamata “ Guerra Chica ”, che ebbe come risultato l'abolizione definitiva della

schiavitù.

LA RIPRESA DELLE OSTILITA ' E LA FINE DELLA GUERRA

Il cubano Josè Martì, in esilio negli Stati Uniti, nel 1892 fondò il Partido Revolucionario Cubano. La

guerra riprese il 24 febbraio del 1895.

Martì, ideatore ed ispiratore delle lotte di indipendenza cubane, oltre che grande poeta e scrittore, prese

parte alle battaglie e cadde il 19 maggio del 1895, lasciando come protagonisti delle successive lotte il

dominicano Maximo Gomez ed il generale Antonio Maceo, figure che si erano già distinte nella Guerra dei

Dieci Anni.

Il 15 febbraio del 1898, quando la vittoria era ormai praticamente in mano ai cubani, un incrociatore

statunitense, inviato nella baia dell'Avana con il compito ufficiale di tutelare i cittadini e le proprietà

statunitensi a Cuba, esplose misteriosamente. Accusata la Spagna, gli Stati Uniti intervennero nel conflitto

ponendo fine alla guerra il 3 luglio del 1898.

Il 10 dicembre 1898 il trattato di pace di Parigi, a cui presero parte Spagna e Stati Uniti, escludendo

Cuba, sancì la fine del dominio coloniale spagnolo ed il 1 gennaio del 1899 la Spagna consegnò l'Avana

agli Stati Uniti.

Gli statunitensi, che avevano occupato Cuba nel corso della guerra, v'insediarono un governo di

occupazione, che a seguito delle pressioni delle forze indipendentiste cubane e dell'opinione pubblica degli

USA contraria all'occupazione, indisse elezioni per l'Assemblea Costituente che approvò la Costituzione.

Al dominio spagnolo subentrava la supervisione statunitense.

CUBA E IL PROTETTORATO STATUNITENSE

Nel 1901 l'assemblea costituente approvò la prima costituzione cubana e Tomas Estrada Palma fu eletto

presidente. Tuttavia i delegati furono COSTRETTI ad introdurre nella legislazione l'emendamento Platt e

con esso il protettorato americano su Cuba.

Ufficialmente finalizzato a tutelare la pace nell'isola, l'emendamento sanciva il diritto statunitense di

intervento a Cuba, di supervisione sugli accordi commerciali cubani con altre nazioni e l'usufrutto di parte

del territorio dell'isola per costruire basi navali. La più famosa di queste è quella di Guantanamo, che gli

Stati Uniti avrebbero posseduto per almeno 99 anni e comunque, fino a quando entrambe le parti non

avessero voluto porre fine all'accordo. Per questo gli Stati Uniti dovevano pagare una somma al governo

cubano che una volta salito al potere, Fidel Castro smise di accettare chiedendo la restituzione dei

territori.

Ogni anno gli Stati Uniti hanno inviato 2000 dollari al governo cubano, cifra che regolarmente è stata

restituita al mittente, ormai dal 1959.

Negli anni seguenti, con la scusa di tutelare i cittadini e gli investimenti americani, gli Stati Uniti inviarono a

Cuba, a più riprese, i Marines.

Nei primi 25 anni della Repubblica si succedettero presidenti fantoccio, guidati dagli Stati Uniti, anche

se il secondo presidente, Josè Miguel Gomez, chiamato “ Tiburòn ” (pescecane), ebbe comunque il merito

di introdurre la scuola gratuita, la libertà di espressione e associazione, la separazione tra stato e chiesa e

la legge sul divorzio.

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L'indipendenza, però, non aveva portato alcun giovamento alla popolazione e il diffuso malcontento non

tardò a far sentire le proteste.

Si formarono così le prime organizzazioni operaie e studentesche e nel 1925 fu fondato il Partito

Comunista Cubano.

Nello stesso anno salì al potere, dando inizio ad una lunga tirannia, il presidente Gerardo Machado che,

alterata la costituzione per rinnovare il suo mandato, governò con il pugno di ferro fino al 1933.

Dopo Machado, nel 1934, si alternarono al potere diversi presidenti, tutti guidati dal sergente Fulgencio

Batista, a sua volta presidente dal 1940 al 1944, sempre appoggiato dagli Stati Uniti.

Tuttavia, in questi anni, si riuscirono a raggiungere alcune importanti conquiste sociali: la soppressione

dell'emendamento Platt, il voto alle donne e le otto ore lavorative.

LA DITTATURA DI BATISTA

Il 10 marzo del 1952 Batista realizza un colpo di stato. Il golpe fu accolto

da manifestazioni di protesta che vennero represse nel sangue. Ottenuto

l'appoggio degli Stati Uniti, il governo di Batista si trasformò in una vera

e propria dittatura, spregiudicata e violenta. Mentre una stretta cerchia

di privilegiati si arricchiva, la maggior parte della popolazione era sempre

più povera, e Cuba divenne “ L'isola del Piacere ”, meta ambita da mafiosi

e stelle del cinema, turisti e uomini d'affari.

Cuba divenne così la patria del gioco d'azzardo, della prostituzione e della

droga, impero della malavita statunitense, che gestiva casinò ed alberghi di

lusso, riciclando denaro sporco.

Fidel Alejandro Castro Ruz, giovane avvocato e dirigente studentesco ai

margini del Partito Ortodosso, denunciò inutilmente l'illegittimità del

nuovo governo alla magistratura.

Che Guevara e Fidel Castro nel 1961, fotografati da Alberto Korda.

Fallita la via pacifica, il 26 luglio del 1953, tentò di assaltare la Caserma Moncada di Santiago di Cuba,

al fine di procurarsi le armi per iniziare la lotta, ma venne arrestato.

Settanta guerriglieri furono massacrati, ma l’episodio divenne in seguito l’evento che segnò l’inizio della

rivoluzione cubana. Dopo l’assalto alla caserma Castro fu condannato a quindici anni e incarcerato. Di

fronte al Tribunale che lo processò con l’accusa di “attentato ai Poteri Costituzionali dello Stato e

insurrezione”, avvocato di se stesso, Fidel Castro pronunciò un famoso discorso, noto oggi come “La

storia mi assolverà”:

«Nascemmo in un paese libero che ci lasciarono i nostri padri, e sprofonderà l’Isola nel mare prima che

acconsentiremo ad essere schiavi di qualcuno (…). In quanto a me so che il carcere sarà duro come non lo è

mai stato per nessuno, pieno di minacce, di vile e codardo rancore, però non lo temo, così come non temo la

furia del tiranno miserabile che ha preso la vita a settanta fratelli miei”

Condannatemi, non importa, la storia mi assolverà».

Due anni dopo, grazie ad un'amnistia concessa dal Presidente Batista per ottenere consenso popolare, venne

rilasciato ed esiliato in Messico dove cominciò ad organizzare le forze rivoluzionarie e dove incontrò il

giovane medico argentino Ernesto Guevara.

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Il 2 dicembre del 1956 Castro e Guevara, insieme ad altri 81 rivoluzionari, partirono dal Messico alla volta

di Cuba a bordo dello Yacht Granma.

Grazie al maltempo e ad un ritardo di due giorni persero l'effetto sorpresa e furono nuovamente sconfitti

dall'esercito di Batista. Solo pochi sopravvissuti riuscirono a fuggire sulle montagne della Sierra Maestra,

dove diedero inizio alla guerra di guerriglia, la quale, grazie all'appoggio popolare dei contadini, trionfò

sull'esercito del dittatore.

La vittoria venne consacrata il gennaio del 1959 con la conquista di Santa Clara da parte del Comandante

Che Guevara e la fuga del dittatore Batista.

Le relazioni diplomatiche fra il governo cubano e gli Stati Uniti furono

molto conflittuali sin dall'inizio. Il governo di Castro promosse una

rivoluzione sociale ed economica i cui principali obiettivi furono la

compagna di alfabetizzazione del 1961 e la riforma agraria che pose

fine al latifondismo straniero espropriando i latifondi e riunendo in

cooperative le piccole aziende. L'industria venne nazionalizzata,

privando così le imprese statunitensi della proprietà delle raffinerie di

zucchero.

L'EMBARGO E LA BAIA DEI PORCI

Il 17 aprile del 1961 un gruppo di esuli cubani e di mercenari addestrati

dalla CIA sbarcò a Playa Giròn, nella Baia dei Porci, per invadere

l'isola. L'attacco, grazie anche all'appoggio della popolazione civile,

contrariamente alle aspettative degli Stati Uniti, venne prontamente

respinto.

Otto giorni dopo, il 25 aprile 1961 il Presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy, decretò il

blocco economico (embargo) contro Cuba con il conseguente avvicinamento politico ed economico

all'Unione Sovietica. Un anno dopo, in piena “Guerra fredda” gli Stati Uniti scoprirono postazioni per

missili nucleari sovietici in territorio cubano, decretarono il blocco navale militare intorno all'isola,

intimando l'immediato smantellamento delle basi missilistiche

(cosiddetta Crisi dei missili di Cuba).

Al culmine della tensione, quando ormai si stava rischiando la

guerra nucleare, il premier russo Nikita Krusciov (allora segretario

del Pcus) ordinò il ritiro dei missili.

IL PERIODO ESPECIAL

La Russia fu per molto tempo l'unica nazione del mondo ad

appoggiare e sostenere il Governo cubano, ma il crollo del muro di Berlino dell'89 ed il conseguente

sfaldamento dell'Europa dell'Est privarono Cuba di referenti economici. L'interruzione degli aiuti fu un colpo

durissimo per l'economia cubana che il governo fronteggiò imponendo un programma di austerità

economica. Nel 1990 iniziò così il Periodo Especial, che ha richiesto grandissimi sforzi per essere sostenuta

e che tuttora non risulta superata. Inizialmente, alcuni accordi commerciali con la CINA hanno contribuito

a mitigare gli effetti della crisi economica; più recentemente, l'istituzione dell'accordo internazionale

ALBA (Alternativa Bolivariana para América Latina y el Caribe) promosso da Cuba e Venezuela nel 2004 e

la sua estensione a un numero crescente di stati latino-americani, hanno avviato per l'isola caraibica una

lenta ripresa degli scambi commerciali, in particolare, delle importazioni di petrolio. Per sopravvivere

Cuba ha dovuto aprirsi al mondo ed al turismo.

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Il 31 luglio del 2006 Fidel Castro si dimise dagli

incarichi di segretario del Partito Comunista di Cuba,

presidente del consiglio di stato, presidente del consiglio

dei ministri e capo delle forze armate a causa dei suoi

problemi di salute.

A succedergli fu il fratello Raul, che il 28 febbraio

2008 venne anche eletto presidente: finora egli ha

effettuato alcune riforme economiche che hanno

portato alla liberalizzazione del mercato delle "nuove

tecnologie" come DVD, telefoni cellulari, computer e

altro. Sono state annunciate altre riforme, come la

fusione dei due sistemi monetari cubani, moneda nacional e cuc. È stata lanciata una campagna per il

superamento di lentezze burocratiche e inefficienze interne.

Dal 14 gennaio del 2013 i cittadini dello Stato caraibico possono uscire liberamente da Cuba con il solo

passaporto senza formalità particolari (come accadeva in passato).

Il 17 dicembre 2014, il presidente statunitense Barack Obama annuncia l'intenzione di porre fine

all'embargo e la riapertura delle Ambasciate a Cuba. Il 10 aprile 2015 in presenza del segretario generale

delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon e di moltissime persone, il presidente degli USA Obama ha avuto la

prima stretta di mano informale con il presidente cubano Raul Castro. Si prevede un avvicinamento tra

Cuba e gli USA.

Il 30 giugno 2015 Cuba e gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo per la riapertura delle ambasciate

nelle rispettive capitali, puntualmente avvenuta il 20 luglio 2015. Il 14 agosto 2015, alla presenza del

Segretario di Stato americano John Kerry, centinaia di cubani hanno assistito alla cerimonia

dell'alzabandiera americana davanti all'ambasciata statunitense sul lungomare del Malecon all'Avana.

21 aprile - 1° giorno: Roma - Avana Ritrovo in aeroporto a Roma Fiumicino. Disbrigo delle formalità doganali e partenza per Cuba con

volo di linea SwissAir delle h. 9:35 via Zurigo (11:20 – 12:20). Arrivo ad Avana alle h. 17:15. Incontro con la guida e trasferimento in hotel H10 Panorama 4* o similare. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento.

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22 aprile - 2° giorno : Avana

L’AVANA

Habanaguanex era il nome del capo degli

indigeni che abitavano i territori dove i

Conquistadores spagnoli fondarono il primo

villaggio all'Avana.

Fondata il 16 novembre 1519 è stata

l'ultima delle sette principali città coloniali

fondate a Cuba dai conquistadores.

Fino al 1975 la capitale cubana faceva

parte dell'antica provincia de La Habana,

che poi fu suddivisa ufficialmente nelle due

province della Ciudad de La Habana (il

territorio cittadino) e de La Habana (il

territorio campagnolo). La Ciudad de La

Habana non è solo la capitale di Cuba, è la

città simbolo dell’isola, ma anche una provincia metropolitana costituita da 15 municipi urbani autonomi.

Non esiste un sindaco della capitale, ma 15 sindaci dei 15 comuni urbani, per cui le funzioni di primo

cittadino della capitale cubana vengono svolte dal Presidente della provincia de La Ciudad de la Habana.

L’attuale capitale di CUBA era in passato un importante punto di passaggio nella rotta d’oro tra la

Spagna e l’America, soggetta ad attacchi dei pirati. Al fine di proteggere la città , fu costruito un sistema di

difesa nel XVII secolo, con la fortezza : La Fuerza, El Morro e la Punta.

Nel 1982 l'UNESCO ha dichiarato l'Avana Vecchia patrimonio culturale dell'umanità e ne ha finanziato

alcuni restauri. Cuore della città, ricchissima di edifici coloniali eretti a partire dal Cinquecento, qui si vive

la più verace atmosfera della città. La capitale cubana ha quasi 3 milioni di abitanti (di cui due milioni

bianchi e un milione tra neri e mulatti, con qualche migliaio di persone di origine cinese e di stranieri

residenti).

Habana non è solo capitale ma vera e propria istituzione di Cuba. Essere ‘habanero’ è un marchio di

riconoscimento per tutti coloro che sono nati e vissuti in questa città che regala emozioni ad ogni angolo. Il

Malecòn (ossia il lungomare) che viene spazzato da onde gigantesche durante i temibili momenti degli

uragani, è una scenografia perfetta non solo per i fotoamatori. In questo posto, le vecchie case di epoca

coloniale dipinte con colori pastello di ogni tipo, sono da considerare come un merletto che abbellisce il

mare che si affaccia dirimpetto e dove, bambini gioiosi, amano tuffarsi e giocare tra le onde. La bellezza di

questa città la si gode pienamente girando per le vie

dell’Habana Vieja e di Centro Habana,

confrontandosi con la Plaza de la Catedral, il

celebre bar frequentato da Hemingway della

Bodeguit del Medio o anche dal più elegante

Floridita, il Capitolio, i tanti musei che raccontano

la storia e la cultura di Cuba o anche l’elegante

barrio del Vedado, caratterizzato da villini un tempo

abitati dalla borghesia cubana e da ricchi stranieri.

All’Avana potete vivere il sapore di una città

brillante che conserva intatte atmosfere di un tempo

che vi trasporteranno dentro ad un sogno.

Avana Piazza vecchia

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Dopo la prima colazione , city-tour panoramico della città moderna; visita alla Fabbrica Ron Bocoy ,

produttore del marchio leggendario di rum Bocoy;la fabbrica ha un negozio al secondo piano che

vende sigari , caffè e rum con gingilli turistici; panoramica del quartiere del Vedado, centro

economico e finanziario della città, sede di attività straniere, oltre a gallerie d'arte e musei. La visita prosegue con soste alla Plaza de la Rivoluzione ed al Campidoglio. Pranzo in ristorante. Passeggiata attraverso le storiche vie della città coloniale: visita al Palazzo dell’Artigianato, alla Cattedrale e al Parco Militare Morro-Cabana. Cena e pernottamento in hotel. Piazza della rivoluzione La piazza costruita ai tempi di Fulgencio Batista è il cuore

politico di Cuba, circondata da edifici governativi, sulle cui

facciate campeggiano le immagini gigantesche di Che

Guevara scolpita da Enrique Ávila e di Camilo Cienfuegos.

Al centro della piazza c'è il

monumento a Josè Martì, uno dei

tanti che Cuba gli ha dedicato, ma

questo è senza dubbio il più

imponente. Con i suoi 138,5 metri

è la costruzione più alta de

l'Avana.

Nato qui a L'Avana, Martì è sepolto a Santiago de Cuba, nel Cementerio Santa

Efigenia, lo stesso dove Fidel Castro ha già dato disposizioni affinché gli venga

costruita la sua ultima dimora. Il monumento di plaza de la Revoluciòn è anche

un museo dedicato al più grande eroe nazionale cubano. Martì, poeta e

scrittore, fu infatti anche uno dei leader del movimento per l'indipendenza

cubana. Una delle sue composizioni è stata messa in musica ed è diventata la

canzone cubana più famosa al mondo, provate a indovinare quale... si è proprio

lei… Guantanamera!

Il Campidoglio (El Capitolio)

Il Campidoglio (Capitolio Nacional) è un imponente edificio costruito nel 1929 sotto la direzione

dell'architetto Eugenio Raynieri Piedra. Divenuto uno dei simboli di Cuba, ai tempi del presidente

Fulgencio Batista era la sede ufficiale della Camera dei Rappresentanti e del Senato cubano; poi dopo la

rivoluzione cubana del 1959 il Campidoglio divenne sede dell'Accademia Cubana delle Scienze e della

Biblioteca Nazionale delle Scienze e della Tecnologia.

Vista sul Capitolio

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Il Capitolio è caratterizzato da alte colonne di granito, un’enorme scalinata e una grande cupola

sormontata da una replica di una scultura fiorentina del cinquecento del dio Mercurio.

Al di sotto della cupola del Capitolio, alta 62 metri, troviamo la copia di un diamante da 24 carati (il

diamante originale è stato rubato nel 1946) da qui vengono calcolate tutte le distanze fra L'Avana e le altre

località.

Nella sala principale, domina la Statua della Repubblica, è una rappresentazione idealizzata del

nazionalismo cubano ed ha le forme di una donna. Alta 17 m e pesante 49 tonnellate è la terza statua in

bronzo, posta internamente, più grande del mondo ed è superata solo dal Buddha di Nava in Giappone e dal

Lincoln Memorial di Washington.

Palacios de la Artesanìa - Palazzo dell'artigianato Il Palacio de la Artesanìa - Palazzo

dell'artigianato, all'Avana vecchia, è un

edificio ben riconoscibile dall'esterno coi

colori bianco e celeste, di due piani più il

piano terra.

Al piano terra potete vedere diversi tipi di

tamburi decorati, e spesso ci sono dei

gruppi musicali ad intrattenervi con

musiche e canzoni cubane. E’ possibile

trovare stampe molto belle, soprattutto

ispirate alla Santeria Cubana ed alla vita

comune a Cuba e negozietti di gadget anche

simpatici.

Curiosità: è l'unico posto dove all'Avana si può acquistare un cavatappi

decorato, in quanto nei negozietti e nelle bancarelle sparse nell'intera

città, questo viene considerato solo come oggetto di uso corrente da

cucina e non come gadget turistico.

Plaza de la Catedral

I bellissimi palazzi barocchi di

questa piazza sono stati

costruiti nel XVIII secolo e

comprendono la Catedral de la

Habana, descritta dallo

scrittore cubano Alejo

Carpentier, come "musica

composta in pietra" .

La cattedrale - è un edificio

dalle forme barocche la cui

costruzione fu voluta dai

Gesuiti e dopo la loro

espulsione nel 1767, la chiesa

La cattedrale

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terminata per incarico del re di Spagna nel 1777, divenne la cattedrale dell'Avana .

E’ il più importante edificio religioso della capitale cubana: con la sua facciata in calcare corallino,

domina l’antica piazza cittadina. Ai lati della facciata, una delle più raffinate dell’isola, la Catedral mostra i

suoi due campanili volutamente asimmetrici: la torre di sinistra è infatti sensibilmente più sottile di quella

posta sulla destra perché in caso contrario, sarebbe stato necessario chiudere una stradina laterale.

Quando Santo Domingo cadde nelle mani dei Francesi (1795) vi furono trasportate le ossa ritenute di

Cristoforo Colombo che vi rimasero fino al 1898, anno in cui furono trasferite nella cattedrale di Siviglia.

All’interno sono presenti anche numerose opere d'arte di artisti italiani. Nella piazza antistante si tiene un

mercato di prodotti artigianali.

L’unico pontefice che ha visitato questa Cattedrale Cattolica, è stato Papa Giovanni Paolo Secondo, il

polacco Karol Woityla, il 25 gennaio 1998.

Parque Histórica Militar Morro-Cabaña (Parco Storico Militare di Morro-Cabaña

Uno dei più importanti siti di interesse storico a Cuba, è il

complesso costituito dai massicci forti merlati che sorgono lungo il

Canale del Porto. Da segnalare il castello del Morro, costruito tra

il 1589 e il 1630 e la fortezza di San Carlos de La Cabana,

costruita verso la metà del 1700. L'interno del El Morro offre

alcune belle stanze adibite a piccoli musei. Le antiche strade della

fortezza e il faro del 19° secolo sono molto affascinanti da visitare

e la veduta dalla cima del faro è davvero spettacolare. La Fortezza La Cabana

è in se stessa una piccola città che offre diverse sale mostra storiche, punti di

osservazione, negozi regalo e caffè. Queste due fortezze hanno contribuito a

difendere l'Avana per centinaia di anni dai numerosi attacchi da parte dei

pirati francesi, olandesi e inglesi per 150 anni, grazie anche alla sua

straordinaria batteria di 12 cannoni che portano il nome dei 12 apostoli.

Parque Historico y Morro Cabana

Da non perdere , la cerimonia tradizionale con i soldati in costume che si svolge tutte le sere alle ore 21.00.

El Morro, è stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

23 aprile - 3° giorno: Avana/Cienfuegos/Trinidad

Cienfuegos, città dal sapore francese Cienfuegos capoluogo della provincia omonima è una delle più antiche colonie spagnole a circa 250

chilometri dalla capitale Avana. La città, soprannominata La Perla del Sur, si affaccia sulla meravigliosa

baia i cui fondali sono ricchi di coralli fra i quali la più grande formazione corallina mai scoperta e

battezzata simbolicamente “Notre Dame “ per le formazioni che ricordano le guglie di una cattedrale.

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Cienfuegos all'ingresso della quale si trova la

fortezza di Jagua ( Castillo de Nuestra Señora

de los Angeles de Jagua), costruita nel 1745

come protezione dai pirati dei Caraibi.

Cienfuegos è per importanza, il terzo porto di

Cuba principalmente attivo nel commercio di

zucchero, caffè e tabacco.

Nel suo comprensorio sorge infatti il più gran

silo di raccolta dello zucchero e sempre qui,

su indicazione di Che Guevara fu costruito

alla fine degli anni ’60 il più grande impianto

per l’imbarco dello zucchero sfuso, il

Tricontinental. - La presenza e l’influenza architettonica francese hanno origini lontane:

Le autorità spagnole dell’isola, con l’intento di favorire la crescita della popolazione bianca, concessero al

colonnello dell’esercito spagnolo Luis De Clouet y Pietre il permesso di fondare una nuova città sulla

sponda orientale della baia. De Clouet, dopo un viaggio nella terra dei suoi genitori, Bordeaux, ritornò

accompagnato da una quarantina di compatrioti.

Nella primavera del 1819, inoltre, numerosi coloni francesi abbandonarono la Lousiana conquistata dagli

americani e si stabilirono in questa insenatura meridionale dove fondarono la colonia.

La città colpisce per il suo aspetto coloniale perfettamente mantenuto con la sua caratteristica pianta a

scacchiera le case, generalmente assai basse, compongono il centro urbano, con il classico porticato, che

gravita lungo il vecchio Prado.

E’ stata dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2006.

Prima colazione in hotel. Partenza per Cienfuegos, una cittadina incantevole situata sull’omonima

baia. All’arrivo, visita panoramica: Parco Martì, Teatro Terry, Casa del Fondo de Bienes Culturales e Cattedrale della Purissima Concezione. Pranzo in ristorante. Continuazione del viaggio fino a Trinidad. Sistemazione in hotel Brisas Trinidad del Mar 4*. Cena e pernottamento.

Municipio -Parco Martì

Il parco, un tempo piazza d’armi, come nelle maggiori città cubane (Plaza de Armas), è il cuore del

centro storico. La Piazza è dedicata all’omonimo eroe nazionale, la cui statua è al centro del

giardino.

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Cienfuegos Teatro Terry A lato della Plaza José Martí, si trova questo

piccolo gioiello con influenze italiane e francesi

visibili sia all'interno che all'esterno. Costruito tra il

1887 e il 1889 in onore del venezuelano industriale

Therry Thomas, è decorato con pavimenti in marmo

di Carrara e affreschi scolpiti a mano. Il portico

della facciata principale è sormontato da tre mosaici

della casa veneziana Salviati, allegorie alle muse

della tragedia, commedia e musica e rappresentano

uno dei pochi esempi nel paese dell'influenza

dell'arte bizantina. Nel 1895 il teatro fu inaugurato

con la rappresentazione dell’Aida di Verdi e da

allora ha visto molte pietre miliari della musica cubana e le esibizioni di star come Enrico Caruso e Anna

Pavlova . 24 aprile - 4° giorno: Trinidad/Santa Clara

TRINIDAD un variopinto luna park dove si vive la magia del tempo che non è passato.

Trinidad. Trinidad fu fondata da Diego Velazquez de Cuèllar nel 1514 con il nome di Villa De la

Santísima Trinidad. È una delle città meglio conservate di tutti i Caraibi, dall'epoca nella quale lo

zucchero era il principale commercio in questi luoghi. Sono proprio i resti di quel periodo coloniale e

schiavista, nel quale fiorì Trinidad, ad essere la

principale attrazione dei visitatori e il motivo stesso

del prestigioso riconoscimento che l'UNESCO ha

conferito alla città e a tutta l'area circostante più

direttamente interessata alla coltivazione della canna

da zucchero (la Valle de los Ingenios). Oggi la voce

principale dell'economia di questi luoghi è costituita

dalla lavorazione del tabacco.

Basta immergersi nella magnificenza

dell’architettura coloniale spagnola, per capire

come mai Trinidad sia stata soprannominata “la

città museo di Cuba”.

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La città, così meticolosamente preservata, apre una finestra sul passato, con i suoi palazzi coloniali e le

piazze che si estendono in modo irregolare , le pittoresche strade di pietra a portata di pedone, i resti di

antichi zuccherifici e le capanne degli schiavi, appartenenti ad un’altra era.

La parte più vecchia della città è quella meglio preservata ed è oggetto di visite turistiche mentre, diverse

zone al di fuori del circuito turistico, anche molto centrali, versano in stato di semi-abbandono e sono lo

specchio di un disagio diffuso nella città e in tutto il Paese.

La maggior parte dei suoi splendidi edifici, incluso il Museo Histórico Municipal e il Museo de Arquitectura

Trinitaria, si trovano intorno Plaza Mayor, la piazza principale della città.

Dopo la prima colazione Visita a piedi della città di Trinidad: cocktail nel locale “Canchánchara”, il nome di una tipica bevanda locale a base di rum, miele e limone; visita al Palacio Cantero e alla Piazza Mayor. Pranzo in ristorante. Al termine partenza per Santa Clara

Trinidad Plaza Mayor

Proseguiamo il tour alla volta di Santa Clara

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Santa Clara

Santa Clara. Graziosa città sulle colline situata nella provincia di Villa Clara di cui è capoluogo. Prodotto

principe dell'economia è la canna da zucchero che viene lavorata negli oltre 30 impianti ubicati in

provincia.

Abitata in origine dagli indios Tainos e Siboney, vide nel 1514 la

costruzione del primo villaggio da parte dei conquistadores.

In seguito, a causa delle incursioni dei pirati verificatesi

continuamente nei secoli XVI, XVII e XVIII, una parte delle

popolazione si rifugiò all'interno, fondando nel 1689 la città di

Santa Clara.

Durante buona parte del periodo coloniale, come in altre ricche

città anche qui bianchi e neri dovevano vivere e camminare in

luoghi separati, tanto che nel centralissimo Parco Vidal si

snodavano due marciapiedi separati , divisi da transenne.

La piazza, cuore della città è intitolata a Leòncio Vidal Y Caro,

ucciso il 23 marzo 1886 durante lo scoppio della guerra contro gli

spagnoli.

Santa Clara partecipò attivamente a tutte e tre le guerre di

indipendenza. Ma, questa provincia e, soprattutto il suo capoluogo,

vengono ricordate per le gesta di Che Guevara.

La città di Santa Clara è passata alla storia, perché fu teatro

dell’ultima battaglia tra i militari del dittatore Batista e la terza

colonna di ribelli, comandata da Ernesto Che Guevara.

Nella settimana del Natale 1958, i ribelli, fecero deragliare un treno

blindato pieno di armi e militari destinato a Santiago de Cuba per

neutralizzare il comando di Fidel Castro situato sulla Sierra Maestra.

Questa era l'ultima arma di difesa del regime dittatoriale che

governava Cuba e che sancì, con la sua distruzione, la fine di Batista.

La città venera il mito del guerrigliero eroico in diversi modi.

Innanzitutto, a memoria della battaglia finale, è stato eretto il Monumento al Treno Blindado, in cui tre di

33 vagoni originari sono esposti lungo la strada e trasformati in un museo espositivo.

Inoltre, nel 1987 fu eretto a Plaza de la Revolution un enorme complesso monumentale, dedicato a Che

Guevara con un museo storico che raccoglie alcune testimonianze della sua vita rivoluzionaria e che, fino

al ritrovamento dei suoi resti mortali, ospitava la sua tomba virtuale. Nei locali del museo, ogni ottobre, si

radunanoo i maggiori studiosi della sua opera per un approfondimento degli studi.

Arrivo a Santa Clara e visita della città: Piazza della Rivoluzione - dove si trova il Mausoleo “Comandante Ernesto Che Guevara”, enorme complesso scultoreo, inaugurato in occasione del XX anniversario della sua morte; visita al treno blindato e alla Piazza Leoncio Vidal. Sistemazione in hotel Los Caneyes 3* o similare. Cena e pernottamento.

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Plaza de la Revolucion, Piazza Leoncio Vidal

dominata dal monumento del comandante che imbraccia un fucile. Alto oltre 20 metri, è stato inaugurato il 9 ottobre 1967, nel ventennale della morte del Che. Nel basamento in pietra della statua è incisa la sua frase più famosa “Hasta la victoria siempre” e uno stralcio della lettera che scrisse a Fidel Castro, poco prima di affrontare il suo viaggio in Bolivia.

Piazza Leoncio Vidal La piazza, cuore della città è intitolata a Leòncio Vidal y Caro, ucciso il 23

marzo 1886 durante lo scoppio della guerra contro gli spagnoli.

In epoca coloniale il Parque Vidal era cinto da due sentieri paralleli divisi da uno steccato, uno per i bianchi

e uno per i neri. Oggi tutti i colori dell'arcobaleno etnico che è Cuba si mescolano in uno dei parchi più

pieni di vita di tutta la nazione: vero e proprio teatro all'aperto, simbolo della città.

Dal 1902 l'orchestra municipale suona con grande partecipazione nel gazebo del parco ogni giovedì e

domenica alle 20.

25 aprile - 5° giorno: Santa Clara/Camaguey/ Santiago di Cuba

Camagüey

La maggiore provincia di Cuba ,prevalentemente rurale, è situata al centro dell’isola. A nord si trovano il

magnifico ambiente costiero, con la ricca flora e fauna dell’arcipelago Sabana-Camagüey con la splendida

spiaggia di Santa Lucía e l’incontaminato arcipelago di Jardines de la Reina nel sud della provincia .

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Camaguey si contraddistingue anche per la sua natura perfettamente conservata che fa da habitat ad

importanti colonie di fenicotteri rosa.

Il centro storico di Camagüey – ritenuto il più esteso nonché il meglio preservato dell’isola – nel 2008 è

stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. I turisti rimangono incantati dalle sontuose chiese e

dal contorto labirinto di strade, concepito per disorientare i pirati predatori.

Iglesia Nuestra Señora del Carmen, Camagüey

Camagüey è la città natale del Poeta Nazionale di Cuba Nicolás Guillén e sede del Balletto de Camagüey,

rinomato in tutto il mondo. È ricca di affascinanti piazze lastricate di ciottoli, statue storiche e musei

intriganti. Una miriade di tinajones [vasi di terracotta] ornano le strade. Un tempo la gente di Camagüey

realizzava i vasi per raccogliere l’acqua piovana necessaria per affrontare i periodi di siccità. Oggi, sono

uno degli elementi caratteristici della città conosciuta anche con il nome di ‘Città dei Grandi Vasi”.

Merita una sosta la Cattedrale di Nuestra Señora de la Candelaria, capolavoro barocco dedicato alla

patrona della città, su Parque Ignacio

Agramonte, la piazza più antica della città a

ricordo del Generale Ignacio Agramonte,

patriota locale della guerra di indipendenza

cubana. A Plaza San Juan de Dios si possono

vedere la Chiesa e l’ex-ospedale di San Juan de

Dios, adibito a centro del patrimonio

provinciale, in stile barocco coloniale

settecentesco. In Plaza del Carmen, è

ottocentesca l’Iglesia de Nuestra Señora del

Carmen, l’unica a due torri campanarie nella

parte orientale di Cuba, con accanto il

Monasterio de las Ursalinas (Convento delle

Suore Orsoline).

Dopo la prima colazione Partenza per Camaguey. All’arrivo, breve percorso a piedi per la città dalla complicata struttura urbanistica da farla assomigliare ad un labirinto: piazze e chiese barocche in una fitta ragnatela di stradine che si perdono tra piazzette e viuzze sinuose. Visita alla Piazza de San Juan de Dios ed alla omonima Chiesa. Pranzo in ristorante. Proseguimento per Santiago di Cuba. Sistemazione in hotel Melià Santiago de Cuba 5*. Cena e pernottamento.

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Plaza San Juan de Dios . Questa piazza del XVIII secolo,

gioiello dell’architettura coloniale, è stata dichiarata

monumento nazionale. Qui si trovano la chiesa e

l’Hospital (oggi museo) di San Juan de Dios,

un’impressionante costruzione eretta nel 1728 e

modernizzata nel 1847. L’altare maggiore del 1992, è

fatto di legno pregiato e presenta una rara

rappresentazione antropomorfa dello Spirito Santo (una

delle due sole esistenti in tutta l’America Latina).

Plaza San Juan de Dios e omonima Chiesa

26 aprile - 6° giorno: Santiago de Cuba /Guardalavaca

SANTIAGO DE CUBA

Fondata nel 1514 per volere di Diego Velasquez, seconda

città per ordine di importanza, è ubicata nell’Oriente

cubano e abitata prevalentemente da gente di colore che

testimonia il suo passato di centro di raccolta di schiavi

provenienti dall’Africa. La sua vicinanza con la Jamaica

vide anche l’arrivo di coloni francesi durante il XIX secolo

e questo ha causato un incredibile incrocio di razze tutt’ora

presenti. E’ tra le città cubane quella che meglio rappresenta l’anima del suo popolo: è famosa per il suo

fervore culturale ed in particolare per la musica, si ritiene che proprio qui siano nati generi musicali come

il “son” ed il bolero latino americano. Totalmente differente dall’Avana è la sua gente, fiera di essere

santaghiera e di vivere in modo più scanzonato ed informale: è la provincia più calda e "nera" dell'isola;

infatti qui la popolazione è prevalentemente di colore e i

bianchi, contrariamente alle altre provincie, sono in netta

minoranza. Le sue vie che salgono e discendono la collina

dove è stata edificata, offrono scorci panoramici di grande

impatto specialmente in quei punti da dove si può ammirare

la baia che si stende ai piedi della città. E' un provincia

prevalentemente montuosa; al suo interno troviamo catene

montuose di rilevanza notevole come la Sierra Maestra e la

Cordillera de la Gran Piedra.

Il centro storico non è molto esteso ed è delimitato da quattro piazze che sono il parque Ajedrez, il parque

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Cespedes, la plaza Dolores e la plaza de Marte. Imperdibile il famoso Carnevale di Santiago: una

kermesse che trasforma la città in un fulcro di allegria e spensieratezza.

L'economia è basata principalmente sul turismo, sulla produzione di tabacco, canna da zucchero, agrumi,

cacao e caffè e sull'estrazione mineraria. Santiago de Cuba è famosa anche per il Matusalem (il rum

prodotto in questa provincia), considerato da molti il migliore al mondo.

Prima colazione in hotel. Visita della città di Santiago: dopo l’Avana, è la città più importante del Paese ed è l’unica che possa fregiarsi del titolo ufficiale di “Città eroe della Repubblica di Cuba”, ma anche della fama di “Città ribelle” e “Culla della Rivoluzione”. Punto di riferimento è la caratteristica piazza della cattedrale, la Piazza Centrale Carlos Manuel de Céspedes. Visita alla Caserma Moncada e al Morro di Santiago. Pranzo in ristorante. Al termine, trasferimento a Guardalavaca all’hotel Playa Pesquero 5* per il soggiorno mare. Cena e pernottamento.

Piazza Parque Céspedes

Fulcro del centro storico, ospita la sede della Casa

de la Cultura e l’Ayuntamiento della città dal cui

balcone, nel 1959 Fidel Castro annunciò la vittoria

della rivoluzione. Non è azzardato dire che la

piazza è il cuore di Santiago,come Santiago è il

cuore di Cuba perché in fondo: “la storia dell'

isola è passata da qui, tutta”. La piazza è intitolata

a Carlos Manuel de Céspedes y del Castillo, piazza Cèspedes

colui che ha iniziato il combattimento anticoloniale. Avvocato di Bayamo, ha sacrificato i suoi beni e i suoi

affetti a favore dell’indipendenza (suo figlio Oscar viene catturato dagli spagnoli e fucilato, a causa del suo

rifiuto di negoziare sulla resa dei ribelli). La sua retta personalità rivoluzionaria, è stata una pietra miliare

nella categoria dei proprietari terrieri, che gli ha fatto guadagnare il soprannome di Padre della Patria.

La Demajagua, oggi monumento Nazionale: Il cartello all'ingresso e la ruota dello zuccherificio, uno dei pochi resti

rimasti dell'edificio. La campana e il monumento a Manuel.

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Il 10 ottobre del 1868, nel suo zuccherificio de La Demajagua, insorge con le armi contro il dominio

spagnolo, liberando i suoi schiavi e sottoscrivendo la “Dichiarazione d’Indipendenza”, con la quale ha

inizio la Guerra dei Dieci Anni. Issò un'altra versione della bandiera cubana, confezionata con gli stessi

colori e la fece sventolare durante la presa di Bayamo dichiarata capitale provvisoria e sede del Governo

della Rivoluzione.

Il 27 dicembre firma il Decreto sulla schiavitù, che mette in libertà gli schiavi presentati dai loro padroni

per il combattimento indipendentista e quegli schiavi appartenenti ad elementi di chiara opposizione alla

Rivoluzione. Cade durante un iniquo combattimento contro gli spagnoli il 27 febbraio 1874.

Caserma Moncada

Testimone del famoso assalto alla caserma

Moncada un episodio della “Rivoluzione

cubana” avvenuto il 26 luglio 1953, messo

in atto da un gruppo di ribelli guidati da

Fidel Castro. L'assalto fallì, perchè

condotto in modo maldestro e inefficace ma

fu celebrato in seguito come l'evento che

segnò l'inizio della rivoluzione cubana e la

data dell'episodio fu adottata da Castro

come nome del movimento che prese il

potere nel 1959, “ il Movimiento del 26

luglio”.

Caserma Moncaldo

Fidel Castro e suo fratello Raoul guidarono 160 ribelli male equipaggiati (armati per lo più con fucili da

caccia) e forse anche troppo vecchi per essere arruolati. Il risultato fu una netta inferiorità numerica dei

ribelli e quando si passò all'azione finale, l'assalto alla caserma Moncada si risolse in un disastro totale.

Sessantuno ribelli rimasero uccisi negli scontri ed un terzo di loro furono catturati. Metà dei catturati

furono torturati a morte. Solo pochi ribelli, tra cui Fidel Castro, riuscirono a fuggire, per essere poi

catturati dopo circa una settimana. La caserma conserva ancora sui muri i fori delle pallottole sparate

durante l'attacco.

Castro, che era avvocato, si difese da solo durante il processo pronunciando la celebre frase, "La storia mi

assolverà". L'orazione divenne il programma del

Movimento del 26 luglio e ispirò i piani dettagliati per le

riforme a Cuba. Fidel fu condannato a morte, ma Batista,

su richiesta del clero cattolico, abolì la pena di morte poco

prima dell'esecuzione e la condanna fu commutata in 15

anni di reclusione nell'Isola dei Pini (attuale Isla de la

Juventud). Venne poi successivamente liberato in seguito

al provvedimento di amnistia per tutti i prigionieri politici.

Dopo la vittoria del movimento rivoluzionario, la caserma

Moncada fu trasformata in un complesso studentesco e

rinominata "Città scolastica 26 luglio", con un museo

dedicato ai fatti della rivoluzione.

Fidel Castro in arresto dopo l'attacco alla Caserma Moncada

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. Il Castello del Morro di Santiago

Uno dei più singolari monumenti cubani e caraibici è il Castillo del Morro di Santiago di Cuba. Dichiarato

“Patrimonio dell‘Umanità” dall’UNESCO nel 1977, è attualmente la sede di un museo storico.

Il Castello del Morro, è situato approssimativamente a 15 km a sud di Santiago de Cuba, questa

fortificazione fu costruita nel 1638 per proteggere la baia della città dai pirati e da altri visitatori non

graditi.

Santiago - Castello del Morro

Questa struttura, di stile medioevale e rinascimentale, si affaccia sul mare da un precipizio roccioso, ha una

grandezza volumetrica impressionante e contiene al suo interno cinque livelli di celle, corridoi, ponti

levatoi, cannoni e mura spesse 1,5 metri.

La diversità delle sue altezze arricchisce l‘organicità interna, dove si sovrappongono cortili, rampe,

terrazze e palazzi, tutti adatti alle esigenze di controllo visivo e di artiglieria difensiva. La sua architettura,

intesa come monumento di arte difensiva, è uno dei posti più interessanti del patrimonio americano.

Dopo il pranzo , trasferimento a Guardalavaca all’hotel Playa Pesquero 5* per il soggiorno mare. Cena e pernottamento.

27, 28 e 29 aprile - 7°, 8° e 9° giorno:

Guardalavaca Giornate a disposizione per attività balneari. Trattamento All Inclusive.

Guardalavaca, località turistica su una spiaggia stupenda dove

curiosare nel mercatino di artigianato e nei negozi in centro. In

zona è stata scoperta la più grande necropoli degli indiani aborigeni. Guardalavaca diventò il rifugio di

pirati e corsari della regione nel corso dei secoli XVI e XVII, oltre che centro del contrabbando con

bucanieri, ma dagli anni ’90 è in rapida crescita economica in seguito alla costruzione di numerosi hotel di

lusso e all’impianto di infrastrutture turistiche.

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Il nome Guardalavaca è suggestivo e legato ad una leggenda. Si narra che i pirati del Mar dei Caraibi

erano soliti nascondere i loro bottini chiamati vacas nella zona nord-orientale di Cuba, giusto a ridosso di

dove oggi si trova questa destinazione. Guardar in spagnolo significa custodire, proteggere, salvare: ecco

che Guardalavaca letteralmente vuol dire "custodisci il bottino".!”.

Ma come tutte le leggende non sono mai certe e c'è chi è pronto a smentirle: altri studiosi, infatti, ritengono

che il nome sia in realtà il grido dall'allarme che gli indigeni erano soliti pronunciare alla vista dei

saccheggiatori e si riferisce all’abitudine dei pirati di fare razzia di bestiame nei luoghi di approdo; per tale

motivo gli abitanti del luogo erano soliti gridare: “Guarda la vaca!”, ovvero “attenti alle mucche. Non

bisogna infine dimenticare che nei primi anni del XX secolo quest’area era un’importante zona di

allevamento, nonchè il sito in cui sorgeva un piccolo villaggio (Guardalavaca infatti significa letteralmente,

“custodisci la vacca”).

Guardalavaca ha avuto anche un celebre estimatore nel corso della storia: Cristoforo Colombo,

addentrandosi nell'interno della provincia di Holguin, circondato da folta vegetazione tropicale sarebbe

rimasto a tal punto ammaliato da ritenere che quella fosse la "terra più bella che mai avesse visto". E non

c'è da stupirsi: la sabbia soffice e calda, le insenature armoniche, la vegetazione lussureggiante donano la

sensazione di essere in paradiso. Senza contare che la zona vanta vere e proprie paradisi naturalistici, come

il Parco Naturale di Bahia de Naranjo, assolutamente imperdibile per chi ama stare a contatto con la terra.

Ma il vero punto di forza è il mare: immenso, di un colore azzurro fantastico, ricco di grotte sottomarine

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che ospitano esemplari di fauna e flora davvero interessanti. Non è un caso che Guardalavaca sia una meta

cult per gli amanti delle immersioni. Ma in generale è una destinazione d'eccezione per tutti gli sportivi:

gite in bicicletta, sedute di pesca, nuotate con i delfini vi attendono.

Da Guardalavaca è anche possibile compiere una breve visita su di un trenino panoramico che porta alla

scoperta delle aree più interne, dove i pescatori sono sostituiti dai fattori.

30 aprile - 10° giorno: Guardalavaca / Havana

Prima colazione in hotel. Trasferimento all’aeroporto in tempo utile per il volo diretto a l’Havana. Disbrigo delle formalità di imbarco e partenza per Havana. All’arrivo disbrigo delle formalità di imbarco e partenza per Roma con volo delle h. 21:40 Via Zurigo (13:35 – 17:40). Pasti e pernottamento a bordo.

1° maggio - 11° giorno: Roma

Arrivo a Roma alle h. 19:10 e fine dei nostri servizi.

N.B: Per motivi tecnici l’itinerario potrebbe subire variazioni, mantenendo comunque le visite

indicate e le categorie degli hotel.

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE

€ 1.760,00 (per persona in camera doppia)

Supplemento singola: € 175,00

Riduzione 3 ° letto adulto € 30,00

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voli di linea Swissair in classe economica volo interno Guardalavaca / Havana franchigia bagaglio di kg 20 per persona tutti i trasferimenti all’estero in pullman GT sistemazione in camere doppie con servizi privati negli hotels indicati nel programma o

similari trattamento di pensione completa durante tutto il tour e di All Inclusive a Guardalavaca pasti a bordo durante i voli visite ed escursioni come da programma guida parlante italiano per tutto il tour e durante tutte le visite ingressi come da programma accompagnatore FUADATOUR dall'Italia Assicurazione AXA ASSISTANCE medico-bagaglio

tasse aeroportuali e fuel surcharge (€ 447,00 circa da confermare all’atto dell’emissione dei biglietti

tasse di uscita Cup 25,00 (€ 23,00) visto turistico € 25,00 Assicurazione annullamento viaggio facoltativa € 55,00 a persona bevande non specificate ed extra alberghieri personali mance per guida, autisti, ecc € 35,00 a persona quanto non indicato alla voce “la quota comprende”

IL CONTRIBUTO A CARICO DEL CNR SARÀ DI € 280,00 PER I DIPENDENTI

PARTECIPANTI E LORO FAMILIARI A CARICO SU BASE NAZIONALE.

Per i dipendenti e familiari a carico, la restante somma di € 2.030,00 ( 1.480,00 + 550,00)

per tasse aeroportuali, visto, tasse di uscita e assicurazione annullamento viaggio, sarà così

ripartita:

- € 406,00 a persona al momento dell’iscrizione e non oltre il 25 gennaio 2016 a

mezzo bonifico bancario

- € 1.624,00 in 4 rate a mezzo delega con trattenuta sullo stipendio a partire dal mese

di febbraio 2016

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Per eventuali partecipanti aggregati il costo di € 2.310,00 ( 1.760,00 + 550,00) per tasse

aeroportuali,visto, tasse di uscita e assicurazione annullamento viaggio,sarà così ripartito:

- € 579,00 a persona al momento dell’iscrizione e non oltre il 25 gennaio 2016

a mezzo bonifico bancario

- € 1.731,00 in 3 rate di pari importo alle scadenze indicate:

- € 577,00 entro il 25 febbraio a mezzo bonifico bancario

- € 577,00 entro il 25 marzo a mezzo bonifico bancario

- € 577,00 entro il 18 aprile a mezzo bonifico bancario

Per gli aggregati che effettueranno l’iscrizione entro dicembre, il pagamento potrà essere

ripartito come segue:

€ 462,00 a persona al momento dell’iscrizione e non oltre il 31 dicembre 2016

a mezzo bonifico bancario

€ 462,00 a “ “ entro il 25 gennaio 2016 a mezzo bonifico bancario

€ 462,00 a “ “ entro il 25 febbraio “ a mezzo bonifico bancario

€ 462,00 a “ “ entro il 25 marzo “ a mezzo bonifico bancario

€ 462,00 a “ “ entro il 18 aprile “ a mezzo bonifico bancario

Si potranno concordare diverse modalità di pagamento.

N.B. I partecipanti che non intendono sottoscrivere l’assicurazione annullamento

viaggio, possono detrarre il costo di € 55,00 dall’importo da versare in acconto.

21/04/16 Roma - Avana : SwissAir LX1727 h. 9:35 via Zurigo (11:20 – LX8032 h.12:20) - Arrivo ad Avana alle h. 17:15.

30/04/16 Avana – Roma : volo LX8033 delle h. 21:40 via Zurigo (13:35 – LX1732 h. 17:40) Arrivo a Roma alle h. 19:10.

N.B.: Operativo voli da confermare.

Saranno valutate possibili partenze da Milano e voli di avvicinamento su richiesta e previa

verifica della disponibilità.

Documenti necessari: passaporto con scadenza non superiore a 6 mesi dalla data di partenza.

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Le iscrizioni effettuabili entro il giorno 25/01/2016, dovranno pervenire via fax al numero: 06

4993 3018 o via mail e dovranno contenere:

1) modulo di iscrizione firmato

2) copia del bonifico effettuato

3) copia dell’eventuale delega alla ritenuta sullo stipendio

I bonifici dovranno essere effettuati alla società

FUADA TOUR S.r.l.

Presso Banca Nazionale del Lavoro Ag. 1 - Roma

IBAN: IT 19 C 01005 03201 000 000 0 14419.

CAUSALE: “CNR TOUR CUBA” Cognome, nome, n. persone prenotate.

previa conferma da parte di questo Ufficio della disponibilità dei posti. Copia del suddetto bonifico

e/o atto di delega dovrà essere trasmesso via fax all’Ufficio al n. 06 4993 3018 o via mail. Copia di

tutti i bonifici successivi all’acconto vanno trasmessi all’ufficio via fax o via mail

All. 1 Modulo iscrizione

All. 2 Modulo delega

Indirizzi mail da utilizzare: [email protected]; [email protected]