2_Informatica

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PC: apparecchio elettronico che svolge operazioni logico-matematiche e memorizza info. costituito da periferiche di input e di output e da un insieme di circuiti e dispositivi nei quali si svolgono le operazioni di elaborazione e controllo (CPU e chip installati sulle schede) e di memorizzazione (periferiche). Bus: trasferimento dei dati tra le unit; possono essere dati (trasferiscono dati tra CPU e memoria e CPU e unit di I/O), indirizzi (identificano le celle di memoria) e di controllo (fanno transitare i segnali di controllo). CPU: collocata su un singolo chip; microprocessore. composta dall'unit aritmetico-logica (ALU) e dall'unit di controllo (CU), che estrae le istruzioni dalla memoria, le decodifica e le esegue. REGISTRI: memorie di lavoro della CPU; i principali sono il contatore di programma (PC) che contiene l'indirizzo di memoria centrale in cui la cpu trova l'istruzione da eseguire1Deve essere inizializzato dall'esterno con l'indirizzo della prima istruzione da eseguire; viene poi aggiornato automaticamente dall'unit centrale per poter trovare correttamente le istruzioni successive.

; il registro delle istruzioni (IR), che contiene le istruzioni da seguire2Le istruzioni rimangono per il tempo necessario per essere eseguite.

; i registri accumulatori, usati come deposito temporaneo dei dati; il registro di stato, che contiene informazioni riguardanti lo stato del sistema. MEMORIA: componente in cui vengono immagazzinati dati e programmi; fornisce operazioni di lettura e scrittura; composta da celle o locazioni di memoria. Ogni cella pu memorizzare una sequenza di bit di lunghezza fissata ed caratterizzata da un indirizzo (numero che identifica la cella e ne consente l'accesso) ed un valore (sequenza di bit memorizzati nella cella). La memoria centrale pu essere acceduta direttamente dal processore; le sue caratteristiche principali sono: capacit (numeri di bit che possono essere memorizzati); velocit d'accesso; volatilit. MEMORIA CACHE: pi veloce della ram ma con capacit di memorizzazione pi basse. Si trova tra la memoria centrale ed il microprocessore e mantiene una copia delle informazioni pi richieste fino allo spegnimento. La gestione della cache trasparente all'utente; se il dato si trova nella cache, la memoria centrale lo legge direttamente altrimenti la cache copia il blocco di memoria centrale contenente il dato e lo fornisce all'unit di elaborazione; nella scrittura di un dato in memoria centrale, il dato viene scritto in memoria centrale e poi copiato nella cache (meccanismo write throug). MEMORIA DI MASSA: Componente digitale che consente di registrare, conservare e rileggere i dati, salvarli e riutilizzarli anche dopo lo spegnimento del dispositivo. Possono essere fisse o rimovibili, riscrivibili o di sola lettura. UNITA' DI MISURA INFORMATICA: ogni informazione memorizzata consiste in una sequenza di 1 e 0 (presenza o assenza di un segnale); la quantit minima di informazione che si pu memorizzare (un 1 o uno 0) detta bit; per avere informazioni complete si usano raggruppamenti di 8 bit che prendono il nome di byte (unit minima indirizzabile in memoria). Tutte le unit minime derivano da potenze di 2: kb = 1024 byte; MB = 1024 kb; GB = 1024 MB; TB= 1024 GB. Ogni byte contiene una particolare informazione quindi ogni dato composto da una successione di byte (stringa di caratteri) di cui indispensabile conoscere il punto della memoria in cui immagazzinato (indirizzo di memoria). HARDWARE: tutto ci che in un computer si riconosce fisicamente. SOFTWARE: programmi in grado di produrre o eseguire determinate funzioni. Pu essere di base o di sistema (componenti basilari per il funzionamento dell'elaboratore: so, coordina il collegamento tra le varie componenti del pc, programmi legati alla formattazione e per la manutenzione dell'hardware e programmi di utilit) o applicativo (programmi che risolvono i problemi specifici dell'utente: elaborazione di testi, foglio elettronico, gestione di basi dati, disegno, gestione audio e video, programmazione). I sw possono essere classificati in base alla loro funzione ed al grado di apertura della loro licenza (sw libero o proprietario). LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE: linguaggio in grado di determinare una sequenza di operazioni del computer; ha regole di sintassi, lessico e semantica e permette di scrivere programmi che realizzano algoritmi. Tutti i linguaggi hanno almeno due caratteristiche comuni: le variabili e le istruzioni; possono essere suddivisi a seconda di quale metodo si usa per tradurre il testo delle istruzioni in linguaggio macchina. LINGUAGGI INTERPRETATI: sono eseguiti direttamente tramite la lettura del codice sorgente da parte di un apposito sw interprete. LINGUAGGI COMPILATI: eseguibili solo dopo aver trasformato il codice sorgente in linguaggio macchina; l'operazione di compilazione viene effettuata da appositi sw compilatori. PROGRAMMAZIONE IMPERATIVA: paradigma di programmazione secondo cui un programma viene inteso come un insieme di istruzioni (di lettura e scrittura, di assegnamento e di controllo), ovvero ordini impartiti alla macchina virtuale del lp usato. ASSEMBLY: lp pi vicino al linguaggio macchina; i suoi programmi sono veloci ma poco portabili. PASCAL: lp basato su comandi base, formule e variabili. C: lp di livello medio-basso, molto potente, permette di creare qualsiasi genere di programma. PERL: lp interpretato, dinamico e versatile, adatto alla gestione dei server; possiede numerose librerie3Applicazioni che permettono ai file di funzionare.

, facilit di codificazione dei programmi ed un potente supporto nativo alle espressioni regolari. PROGRAMMAZIONE ORIENTATA AGLI OGGETTI: paradigma di programmazione che prevede di raggruppare in un'unica entit (classe) sia le strutture dati che le procedure che operano su di esse, creando un oggetto sw dotato di propriet (dati) e metodi (procedure) che operano sui dati dell'oggetto stesso. particolarmente indicata per realizzare interfacce grafiche. C++: condivide con il C la sintassi generale ma non la filosofia di base. C#; VB.NET; JAVA: dalla compilazione si ottiene del bytecode che per essere eseguito ha bisogno di una java virtual machine; ci comporta una maggiore portabilit tra architetture diverse ed un rischio molto basso di crash fatali. RUBY: semplice e potente; un lp pseudocompilato; l'interprete liberamente scaricabile e fornito di numerose librerie per facilitare la creazione di programmi potenti e leggeri; si diffonde il suo utilizzo anche come lato server. DELPHI: lp ed ambiente di sviluppo molto usato per applicazioni desktop ed aziendali che utilizzano database. SIMULA; PROGRAMMAZIONE FUNZIONALE: paradigma di programmazione in cui il flusso di esecuzione del programma assume la forma di una serie di valutazioni di funzioni matematiche. Il suo punto di forza la mancanza di effetti collaterali delle funzioni, il che comporta una pi facile verifica della correttezza e della mancanza di bug e la possibilit di una maggiore ottimizzazione. Pone maggiore accento sulla definizione di funzioni ed immutabile: i valori non vengono trovati cambiando lo stato del programma ma costruendo nuovi strati a partire dai precedenti. HASKELL: per il suo utilizzo esistono sia compilatori che interpreti; possiede le lazy evaluation. FORK o DIALETTI HASKELL; LISP: lp pseudocompilato usato in campo scientifico per la realizzazione di intelligenze artificiali e come lato server, grazie alla sua capacit di generare pagine html velocemente. FORK o DIALETTI LISP. PROGRAMMAZIONE ORIENTATA AGLI EVENTI: VISUAL BASIC: sviluppato da microsoft, la sua sintassi deriva dal basic. PROGRAMMAZIONE LOGICA: PROLOG: impiegato in molti programmi di intelligenza artificiale, la sua sintassi e la sua semantica sono molto semplici e chiare. PROGRAMMAZIONE PROCEDURALE: FORTRAN: usato soprattutto in campo scientifico, grazie alle sterminate librerie ed alla predisposizione all'elaborazione di grandi quantit di dati. LINGUAGGI IBRIDI: PYTHON: lp multiparadigma che permette di scrivere programmi seguendo il paradigma object, la programmazione strutturata o quella funzionale; un linguaggio pseudocompilato e produce un file in bytecode dal codice di sorgente. ADA: unisce in una soluzione unica principi e tecniche provenienti da diversi paradigmi, in particolare programmazione modulare, orientata agli oggetti, concorrente e distribuita. SISTEMI OPERATIVI: sw di base che consente la gestione dei dispositivi hw del pc e l'esecuzione dei sw applicativi. La gestione delle risorse hw slegata dallo sviluppo del sw ma i sw applicativi possono essere eseguiti solo sui so per i quali sono stati progettati. Deve essere caricato nella memoria del pc prima degli altri sw tramite la lettura da hd. Dal punto di vista informatico un insieme di sottoprogrammi (subroutine) e dati ed composto dai seguenti elementi: KERNEL (modulo, gruppo di funzioni di base che permette di far funzionare tutte le altre componenti del so; caricato nella memoria del pc al momento dell'accensione), SHELL (interfaccia utente del so), FILE SYSTEM (sistema di gestione e accesso alle memorie di massa), MEMORIA VIRTUALE (spazio di memoria a disposizione per registrare dati temporanei durante l'esecuzione del so o dei programmi), SCHEDULER (sistema che alloca le risorse di elaborazione del processore e stabilisce il tempo di esecuzione dei processi in memoria), SPOOLER (sistema che gestisce i dati nella coda di stampa, interfaccia logica tra dispositivi hw con diverse velocit di esecuzione/trasmissione); i primi so sono caratterizzati solo dal kernel e da un'interfaccia interattiva testuale per elaborare i comandi in chiamata diretta; successivamente viene introdotto anche il sistema multitask per consentire l'esecuzione contemporanea dei processi. I so sono suddivisi in STRATI: agli strati pi bassi si interfacciano con le risorse hw, a quelli pi alti con l'utente finale. INTERFACCIA GRAFICA: modalit di colloquio dell'utente con il so che consente di eseguire i principali comandi attraverso rappresentazioni grafiche accoppiate all'uso di un dispositivo di puntamento; si oppone alla modalit operativa tipica del so MS-DOS che prevede la selezione di un'operazione tramite scrittura alfanumerica di un comando che individua l'operazione. MICROSOFT WINDOWS: famiglia di so commercializzata a partire dal 1985 che permette di ricercare, attivare ed utilizzare le risorse di un pc in modalit grafica attraverso l'uso di men di scelta, finestre di dialogo, apertura di icone... L'interfaccia isola l'utente dai processi interni di sistema, rendendo pi difficile controllarlo e configurarlo. AMBIENTI OPERATIVI A 16 BIT: forniscono un'interfaccia grafica, detta desktop, e richiedono un so per i servizi essenziali, che solitamente era MS-DOS (win1.0, 2.0, 3.0, 3.1 e 3.11). SO IBRIDI 16/32 BIT: i servizi di dos vengono integrati in win in modo da non richiedere un'installazione separata (win 95, 98, ME). SO A 32 BIT: progettati per il mercato professionale, sono la famiglia windows nt (3.1, 3.51, 4, 2000, xp). SO A 64 BIT: versioni aggiornate di win 2000, xp e server 2003. WINDOWS 7: interfaccia grafica basata sulle finestre. Le caratteristiche peculiari sono: indipendenza dal so MS-DOS, maggior orientamento agli oggetti, nomi di files fino a 255 caratteri, gestione dei processi basata su multitasking preemptive (esecuzione simultanea di pi processi assegnando e togliendo cpu) e su multithreding (ogni processo pu eseguire operazioni in parallelo), presenza di strumenti che consentono la gestione della rete e delle connessioni, gestione facilitata dell'installazione e della rimozione di componenti hw, struttura di sistema pi robusta che garantisce un minor rischio di crash e perdita di dati. DESKTOP: costituito da 3 elementi: SFONDO, BARRA DI AVVIO e ICONE. BARRA D'AVVIO: parte bassa del desktop; contiene il pulsante start, icone e titoli delle finestre aperte, il controllo per data e ora ed altri elementi posti nella try area. Cliccando con il tasto dx su una porzione libera della barra compare il relativo men di scelta rapida; l'opzione propriet consente di richiamare una finestra di dialogo all'interno della quale si possono specificare una serie di personalizzazioni tra le quali quella che permette di nascondere automaticamente la barra d'avvio quando vengono eseguiti i programmi o di raggruppare/non raggruppare i pulsanti di accesso agli applicativi nella task bar. BOTTONE START: fornisce la modalit standard per eseguire applicativi e funzionalit ed personalizzabile in alcune sue parti. Permette di far comparire una serie di men e sottomen per scegliere la funzionalit da eseguire; caratterizzato da una struttura ad albero che viene mostrata come struttura di cartelle e sottocartelle nella finestra aperta. STRUTTURA DELLE FINESTRE: possono avere struttura e natura diversa a seconda della funzione richiesta e del programma in esecuzione; la forma generale prevede: BARRA DEL TITOLO, posta nella prima riga, che contiene il men di controllo, il titolo, i box di minimizzazione (riduzione a icona) e massimizzazione (riduzione o espansione) ed il pulsante di chiusura; BARRA DEI MEN, posta nella seconda riga; AREA CLIENTE, che contiene elementi diversi a seconda del programma o della finestra; SCROLL-BAR, poste all'estrema destra ed in basso; BORDI DELLE FINESTRE, che consentono di modificare la dimensione; BARRA DEI BOTTONI O DEGLI STRUMENTI, posta all'inizio dell'area cliente; BARRA DI STATO, posta alla fine dell'area cliente. PARTI DELLE FINESTRE: men di controllo (icona posta in alto a sx; cliccando su di esso compare un men con le funzionalit chiudi, sposta, ridimensiona, riduci a icona, ingrandisci), BOX DI RIDUZIONE A ICONA (primo dei 3 quadratini posti in alto a dx), BOX DI ESPANSIONE/RIDUZIONE DELLA FINESTRA (cliccando quando raffigura una sola finestra si ottiene la massimizzazione, quando raffigura una doppia finestra si ottiene la minimizzazione). FINESTRE MULTI-DOCUMENT INTERFACE: possono contenere altre finestre, aperte o chiuse, dette finestre figlie; solitamente la finestra di un applicativo che consente di gestire documenti ed ogni finestra figlia presente all'interno rappresenta un documento. La struttura generale tipica uguale a quella delle finestre normali ma l'area cliente contiene le finestre figlie. FINESTRE DI DIALOGO: permettono di dialogare con il sistema attraverso mouse e tastiera. Solitamente mancano men di sistema e box di minimizzazione e massimizzazione e non possibile modificarne la dimensione; l'area cliente contiene oggetti dalla struttura specifica che hanno lo scopo di consentire il dialogo tra utente e sistema permettendo di gestire (visualizzare, immettere e modificare) informazioni di cui una delle parti ha bisogno per iniziare o eseguire un'elaborazione. FINESTRE DI SEGNALAZIONE: contengono un messaggio ed uno o pi bottoni. OGGETTI: tra gli oggetti tipici di 7 ci sono le CASELLE DI TESTO (aree rettangolari di editing del testo), le CASELLE DI RIEPILOGO (liste di nomi tra cui scegliere), le CASELLE DI RIEPILOGO A DISCESA (date dall'unione dei due oggetti precedenti), RADIO BUTTON (bottoni di tipo on/off che consentono di selezionare e deselezionare opzioni), BOTTONI (oggetti grafici che consentono di attivare operazioni con il mouse), ETICHETTE (visualizzate come normali scritte in una dialog box che servono per dare indicazioni all'utente e non sono modificabili), BARRE DI SCORRIMENTO (consentono di eseguire spostamenti, selezionare o cambiare dei valori...), FINESTRE A LINGUETTE (solitamente collocate nelle dialog box, la trasformano visivamente in uno schedario; la linguetta consente l'accesso alla relativa scheda ed ai rispettivi oggetti). CARTELLE: contenitori che alloggiano files, collegamenti e cartelle; una cartella chiusa rappresentata da un'icona mentre una cartella aperta rappresentata da una finestra. OPERAZIONI SU FILES E CARTELLE: creazione di una nuova cartella; creazione di un collegamento (click su un'area libera nuovo collegamento inserire il nome del file nella finestra di dialogo o usare il bottone sfoglia avanti nome da attribuire all'icona fine. Dal men di scelta rapida possibile, attraverso il comando propriet, cambiare l'icona standard associata al file e la directory di lavoro); eliminazione di file e cartelle; spostamento di file e cartelle. Men di scelta rapida: compare cliccando con il tasto dx su un oggetto; le sue voci dipendono dall'oggetto di riferimento; sono quasi sempre presenti le opzioni apri (o apri con), propriet, taglia-copia-incolla, elimina, rinomina, nuovo... NOTE PAD: editor di testo. PAINT: strumento grafico che consente di creare e modificare grafici di tipo bitmap a partire da primitive basilari di disegno; ha assunto l'interfaccia a nastro tipica di Office 2007. ACCOUNT UTENTE: permette di cambiare password, icona e nome utente e tipo di account e di gestire altri account. Per la gestione pi particolareggiata degli account e dei gruppi occorre aprire la voce strumenti di amministrazione dal gruppo sistema e sicurezza e quindi l'opzione gestione computer. In presenza del file system NTFS i diritti degli utenti sulle risorse possono essere modificati dalla linguetta protezione (o sicurezza) nella finestra delle propriet di file e cartelle. GESTIONE DELLA RETE: si attua attraverso la voce connessione alla rete locale. Il bottone propriet consente di modificare i parametri sw di gestione della rete (configurazione degli indirizzi ip). Dal bottone start si accede ai pc collegati alla rete. INTERNET INFORMATION SERVICES: server internet standard della microsoft. Pu essere installato dalla voce aggiungi o togli caratteristiche di windows dal gruppo programmi presente in pannello di controllo. Da strumenti di amministrazione (sistema e sicurezza in pannello di controllo) si possono configurare gli aspetti dei server web, ftp ed smtp. SERVER WEB: creazione, modifica delle caratteristiche e cancellazione di virtual directory, applicazioni asp. STRUMENTI DI AMMINISTRAZIONE: nella maggior parte dei casi abbiamo una finestra che nella parte sx ha la struttura ad albero dei servizi del sistema che sono configurabili mentre nella parte dx compaiono le icone relative al servizio selezionato. Le operazioni principali sono la navigazione nella struttura ad albero e l'uso del men di scelta rapida per accedere alle funzionalit di amministrazione. Nella parte dx si pu trovare un elenco delle attivit disponibili per l'oggetto selezionato. GESTIONE COMPUTER: configurazione dei principali aspetti del sistema. CRITERI DI PROTEZIONE LOCALI: impostazione dei parametri relativi alla protezione della macchina. ORIGINE DATI: creazione e configurazione delle varie sorgenti dati. SERVIZI: avviare, arrestare e configurare i servizi di sistema. VISUALIZZATORE EVENTI: visualizzazione degli eventi che regolano il funzionamento del sistema e dei programmi ivi eseguiti. CONFIGURAZIONE DI SISTEMA: configurazione di parametri generali come il tipo di boot ed i servizi da caricare.MICROSOFT WORD: la BARRA MULTIFUNZIONE contiene tutti i pulsanti disponibili; il PULSANTE OFFICE: consente di aprire un men nel quale compaiono le funzioni fondamentali nella gestione del documento sulla sx ed i documenti recenti sulla dx. BARRA DI ACCESSO RAPIDO: contiene comandi sempre visibili e personalizzabili. SCHEDA: contiene comandi relativi ad un tipo di attivit (home, inserisci, layout di pagina, riferimenti, lettere, revisione, visualizza). GRUPPO DI COMANDI DI HOME: appunti, carattere, paragrafo, stili, modifica. APPUNTI: area temporanea in cui si possono memorizzare fino a 24 elementi tagliati o copiati. Comprende le funzioni taglia, copia, incolla, copia formato; per richiamare appunti premere sulla freccetta accanto ad appunti. Per incollare un elemento, spostare il cursore nel punto in cui si desidera aggiungere il testo e sull'icona dell'elemento nel riquadro appunti; per eliminare un elemento, cliccarlo e selezionare elimina dal men che si apre selezionando la freccia a dx del riquadro che lo rappresenta; per incollare tutti gli elementi degli appunti nello stesso ordine con cui sono stati copiati cliccare su incolla tutto; per svuotare gli appunti cliccare sul pulsante cancella tutto. CARATTERE: consente di applicare tipo, dimensione, posizione, colore e stile ed effetti ai caratteri di una selezione. PARAGRAFO: comprende i comandi per l'impaginazione. STILI: consentono di personalizzare il testo. SELEZIONE: consente di selezionare tutto il testo, oggetti o un testo con stessa formattazione. VISUALIZZA: permette di scegliere tra lettura a schermo intero, layout web, layout di stampa (si pu visualizzare il righello, la griglia, le anteprime delle pagine del documento), struttura e bozza. ZOOM: dal men visualizza si pu fissare la % preferita; possibile scegliere di visualizzare una o due pagine per schermata; larghezza pagina modifica le dimensioni di visualizzazione in modo che la larghezza della pag corrisponda a tutta la finestra oppure visualizza l'intera pag scritta. DISPONI TUTTO: dispone sullo schermo tutte le finestre con i documenti aperti. DIVIDI: divide la finestra in due parti, visualizzando anche il righello4Premendo rimuovi divisione si torna a schermo intero.

. CAMBIA FINESTRA: consente di passare da un documento all'altro. PARAGRAFO: unit distinta di informazioni con specifiche caratteristiche di formattazione (allineamento, spaziatura, stili). Il simbolo di P rovesciata d informazioni sui paragrafi; per rimuovere un paragrafo si usa il tasto canc davanti al simbolo di paragrafo oppure il tasto backspace sopo il simbolo del paragrafo. Per andare avanti con il testo senza aprire un altro paragrafo si usa maiuscole+invio. Per formattare il paragrafo si possono usare i comandi della barra di formattazione o quelli del men formato|paragrafo. RIENTRI: il righello diviso in un'area bianca (del testo) ed una grigia (dei margini di stampa). I parametri di rientri e spaziatura possono essere settati nel men paragrafo o dai triangoli posti agli estremi del righello. INTERLINEA: si modifica dal men paragrafo|spaziatura o dal tasto nella barra della formattazione. TABULAZIONI: possono essere impostate dall'estremit sx del righello. ELENCHI PUNTATI: si inseriscono dalla barra della formattazione. LAYOUT DI PAGINA: permette di impostare il tipo di foglio e le dimensioni, i margini di stampa, l'orientamento, le colonne, le interruzioni, i numeri di riga, la sillabazione, le note di chiusura, le intestazioni a pi di pagina, i numeri di pagina. DISEGNO E IMMAGINI: disponibile una raccolta di elementi grafici e clipart precostruiti e raccolti per categorie. Possono essere inserite anche immagini da altri files o grafici excel. RIFERIMENTI SOMMARIO: si possono scegliere vari tipi di sommario e, una volta inseriti, possibile aggiornarli. EXCEL: i file di excel vengono chiamati cartelle di lavoro ed hanno l'estensione .xls; ogni cartella pu contenere pi fogli di lavoro5Il nome della scheda del foglio attivo viene visualizzato in grassetto.

, che si presentano come fogli costituiti da tante celle disposte in righe e colonne. possibile eseguire calcoli basati su dati provenienti da pi fogli o cartelle di lavoro. CELLA: elemento fondamentale del foglio; le coordinate della singola cella sono visibili nella casella del nome in alto a sx6Le colonne sono indicate dalle lettere dell'alfabeto, le righe dai numeri arabi. Quando l'intervallo comprende un'intera colonna, il riferimento del tipo A:A; quando comprende un'intera riga dato da 1:1.

. La cella attiva solitamente evidenziata dai bordi ingrossati ed i riferimenti di riga e colonna sono evidenziati con colori diversi; le celle possono essere di input o di output (contengono formule che iniziano con = e mostrano il risultato delle operazioni indicate). TABELLE: consentono una maggiore chiarezza e permettono di correlare i dati tra loro. INTERVALLO: viene definito dagli indirizzi della sua cella in alto a sx (che resta sempre bianca) e della cella in basso a dx separati da due punti. Per selezionare un intervallo necessario che il cursore abbia l'aspetto di una piccola croce bianca; quando il cursore a forma di freccia, si ottiene uno spostamento dei dati, quando ha la forma di segmento con due frecce contrapposte si modificano le dimensioni della riga o della colonna. Per selezionare l'intero foglio, cliccare sull'angolo in alto a sx, all'intersezione tra le intestazioni di riga e di colonna. RIFERIMENTI: permettono di usare in una formula i dati contenuti nelle celle. Quando si fa riferimento a celle di altri fogli di lavoro o di altri documenti, davanti al riferimento di cella deve essere riportata l'indicazione del foglio o del file in cui la cella si trova seguita da ! (Foglio3!A5). RIFERIMENTO RELATIVO: riferimento ad una cella la cui posizione dipende dalla cella in cui si trova la formula; RIFERIMENTO ASSOLUTO: riferimento ad una cella la cui posizione indipendente dalla cella in cui si scrive la formula. RIFERIMENTO ESTERNO: riferimento a celle di altre cartelle di lavoro. RIFERIMENTO REMOTO: riferimento a dati di altri programmi. DENOMINARE GLI INTERVALLI: possibile assegnare dei nomi alle celle, agli intervalli o alle sezioni multiple. Il nome pu essere utilizzato come riferimento nelle formule al posto delle coordinate dell'intervallo di riferimento. I nomi degli intervalli sono visibili da qualunque foglio della stessa cartella di lavoro. Per assegnare un nome, selezionare l'intervallo di riferimento e, dal men inserisci, scegliere l'opzione nome|definisci; dalla casella riferito a, si pu modificare l'intervallo di riferimento. Con la stessa procedura si possono modificare o cancellare nomi gi esistenti o gli intervalli di riferimento. DENOMINARE LE CELLE USANDO ETICHETTE DI RIGA E COLONNA: dopo aver selezionato l'intervallo, incluse le etichette di riga e colonna, scegliere nome|crea dal men inserisci. REGOLE PER DENOMINAZIONE: i nomi possono contenere al massimo 255 caratteri; il primo carattere deve essere una lettera o un carattere di sottolineatura; non consentito l'uso di spazi; non possibile definire un nome uguale a un riferimento di cella; la differenza tra carateri maiuscoli e minuscoli non viene rilevata. INSERIMENTO DEI DATI NELLE CELLE: per modificare il contenuto di una cella senza cancellarlo, si possono apportare le correzioni nella barra della formula oppure fare doppio click sulla cella contenente i dati da modificare. L'inserimento dei dati termina solo con la pressione di invio o spostandosi dalla cella. Prima di premere il tasto invio, le modifiche possono essere annullate premendo il tasto esc. Finch si continua la fase di editing molte operazioni sono disabilitate ed alcuni comandi sono diversi da quelli originali in quanto si riferiscono solo al testo in fase di scrittura. CELLE DI INPUT: contiene costanti, che possono essere numeriche (contengono solo numeri, date, parentesi o + e -) o di tipo testo7Se si cerca di eseguire operazioni matematiche con costanti di testo viene visualizzato l'errore #VALORE!

; un numero pu essere considerato come testo solo se si imposta in modo opportuno il formato della cella; quando invece si trattano testi nelle formule necessario inserirli sempre tra doppie virgolette. CELLE DI OUTPUT: contengono formule, che consentono di calcolare e visualizzare i risultati ottenuti compiendo operazioni logico-matematiche sui numeri o di testo sulle stringhe. Tutte le formule devono cominciare con il simbolo = altrimenti il risultato interpretato come testo. CANCELLAZIONE DI CELLE RIGHE COLONNE: si rimuove il contenuto ma le celle vuote restano sul foglio di lavoro; per rimuoverle necessario eliminarle ed in questo caso le celle, righe o colonne circostanti vengono spostate per riempire lo spazio lasciato vuoto. Le celle vuote o cancellate vengono interpretate come 0 nelle operazioni matematiche o come stringa vuota in quelle di testo. FORMATO CELLA NUMERO: modi per presentare il dato visualizzato. GENERALE: formati di default. NUMERO: numero di decimali da visualizzare anche se il numero mantiene le sue cifre reali perch si agisce solo sul formato8Il numero cambia quando si adopera una delle funzioni matematiche di arrotondamento, come ad esempio ARROTONDA(numero;decimali) che permette di ottenere un nuovo valore con un numero di cifre prefissato.

. PERCENTUALE: permette di mostrare il numero arrotondato ai decimali specificati aggiungendo % (0,256 diventa 26% se non si vogliono i decimali oppure 25,6% se si vuole un solo decimale). DATA E ORA: excel tratta i valori di tempo come numero di rotazioni terrestri a partire da una data prefissata per cui la data e l'ora rappresentano un particolare formato di un determinato numero. I numeri interi (seriali) rappresentano i giorni trascorsi, mentre le parti decimali rappresentano ore, minuti e secondi intesi come frazione del giorno; tale soluzione facilit gli algoritmi di calcolo necessari agli utilizzatori finanziari. TESTO: formato usato per digitare numeri che vanno interpretati come testo; ad esempio, in una cella contenente una data il formato gggg permetter di visualizzare il giorno della settimana corrispondente. UTILIZZO DELLE FORMULE: le formule sono espressioni di calcolo che cominciano con il simbolo =; oltre ad operazioni come l'addizione, la sottrazione e la moltiplicazione eseguono il confronto tra valori costanti o valori contenuti in altre celle, in altri fogli o in altre cartelle di lavoro. CELLA DIPENDENTE: cella contenente la formula9Il valore in essa contenuto dipende dai valori contenuti in altre celle.

. VISUALIZZAZIONE DEL VALORE DI UNA CELLA DI RIFERIMENTO: sufficiente inserire nella cella desiderata le coordinate della cella di riferimento precedute da = (=A2). SINTASSI DELLE FORMULE: la formula inizia sempre con il simbolo = seguito dagli elementi del calcolo. Ogni operando pu essere un valore costante, una cella, un intervallo di celle, un'etichetta, un nome o una funzione del foglio di lavoro. Le formule vengono calcolate da sx a dx, rispettando l'ordine grarchico attribuito agli operatori; l'ordine di esecuzione pu essere modificato racchiudendo in parentesi le operazioni che devono essere eseguite per prime. OPERATORI DI CALCOLO: specificano il tipo di calcolo che si desidera eseguire sugli operandi di una formula. OPERATORI ARITMETICI: eseguono le operazioni matematiche di base; operano solo su numeri e generano risultati numerici. OPERATORESIGNIFICATOESEMPIO

+Addizione2+3

-SottrazioneNegazione31 -A6

*Moltiplicazione3*C8

/Divisione10/05/13

^Elevamento a potenzaB7^2

%Percentuale20,00%

OPERATORI DI CONFRONTO: confrontano due valori generando il valore logico vero o falso; operano sia su numeri che su testiOPERATORESIGNIFICATOESEMPIO

=Uguale aA1=3

>Maggiore diA1>3

=8