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Quotidiano / Anno XLV / N. 159 CiES'gSKi?) Martedì 11 giugno 1968 / L. 60 *
Campagna della stampa
35 milioni dei
parlamentari Deputati e senatori
del PCI hanno sotto
scritto per la stampa
comunista 35 milio
ni 424 mila lire.
All'Italia la Coppa Europa Battuta la Jugoslavia (2-0)
ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO
LA DC ISOLATA ALLE PRESE CON LA CRISI POLITICA
SI TENTA CON RUMOR Il segretario de ammette la «difficoltà di rifare un governo di centro-Saragat gli ha affidato una missione » esplorativa » — Ipotesi sul «monocolore» — La vittima più illustre del voto del 19 maggio: Moro — La sinistra socialista: « I] PSU non tornerà sulle decisioni prese»
La Nazionale di calcio italiana ha battuto ieri sera la Jugoslavia per 2-0 nella ripetizione (sabato le due squadre avevano pareggiato: 1-1) della finale per il primo e II secondo posto della Coppa Europa di calcio. Le reti degli azzurri sono state segnate nel primo tempo da RIVA e da ANASTASI Nella foto: FACCHETTI mentre solleva la Coppa.
NELLE PAGINE SPORTIVE
I SERVIZI SULLA PARTITA
MODENA — La manifestazione contadina per le vie del centro (Telefoto)
er reclamare la sospensione del AAEC
Migliaia di contadini manifestano a Modena
Trattori e animali portati nel centro della città durante la clamorosa protesta — Distribuiti i prodotti ai cittadini sottolineando l'enorme di
vario fra prezzo al produttore e al consumatore
Dal Mitro infìtto • MODENA, 10
IM protesta contadina con-(tro gli accordi MEC è esplo-laa stamani per le vie della icitta, paralizzando 11 traffico •lungo la via Emilia che taglia Ili centro, richiamando l'atten-hione di migliaia di persone [che si sono fermate lungo 1 •bordi dei marciapiedi colpite •dal carattere insolito, fragoroso • colorito della manifestazione. E anche perché carelli e parole d'ordine dei con
tai si rivolgevano diretta-ate agli operai, alle masse
lei consumatori che la politi-i del governo, degli agrari degli industriali colpisce non
> del lavoratori delle cam-*, Un corteo Imponente
aperto da un enorme striscio-e giallo con scritte rosse e
.ere con la richiesta prima e più urgente: « Vogliamo la so
stane dei trattati MEC, ^^ che favoriscano Io svi
luppo dell'azienda contadina e io sviluppo democratico dell'agricoltura ».
Coltivatori diretti, mezzadri. .ifittuari. compartecipantt e braccianti delle cooperative.
1cole, che stamani hanno _.peso fi lavoro in tutta la provincia dalle 8 alle 13, sono
miti a nugnaia in città — calcola fossero 8-9 mila —
solo per protestare con-una situazione che ogni
;lorno diventa più grave, ma er chiedere al nuovo Parla
mento che discuta subito del problemi dell'egricoltura e non
etti gli accordi Ormati da jtivo a Bruxelles — tra l'ai-a nome di un governo di-
_isionarto — e che dovreb-ero entrare in vigore tra ven-
giomi rendendo ancora più ^astrosa la situazione nel
_«ttore del latte, formaggio i,Sgrana», carne, di tutu la ri zootecnia insomma. Analoga-tò mente 1 contadini chiedono la
revisione degli accordi MEC per la bieticultura.
A dare più forza alla loro decisione di lottare e per meglio fare comprendere al consumatori, agli operai l'interes- ~ se comune della dura battaglia in corso, 1 contadini sono venuti In città con decine di trattori, carri su cui avevano caricato mucche e maiali, bidoni di latte, forme di formaggio «grana*, sacchetti di zucchero.
Lungo la via Emilia, tra 11 frastuono del motori delle macchine agricole, dei campa-nacd (quelli che si attaccano al collo dei bovini) agitati con forza, delle trombe, dei fischietti, proprio nel centro de:>a città bidoni interi di latte sono stati versati sul selciato della strada, gruppi di maialeUl sono stati lasciati andare e si sono Infilati In un caffè e in altri negozi diligentemente Inseguiti dalla polizia. In più punti del percorso sono stati distribuiti alla gente sacchettini di zucchero e pezzetti di buon formaggio
parmigiano-reggiano, insieme a bigliettini con le cifre dei prezzi che riceve il contadino produttore e quello che paga Il consumatore. Un volantino distribuito a migliata di copie riporta su due colonne parallele il confronto: poco più di 300 lire al chilo per 1 suini è quanto prendono 1 contadini; 1 consumatori pagano 11 prosciutto 3.700 lire al kg.; 2.400 lire al Kg. U salame. 1.200 lire e più la mortadella, oltre 1.300 lire al Kg. la carne fresca di maiale. Lo stesso discorso vale per le mele, lo zucchero, la carne bovina. Il formaggio (930 lire al Kg. al contadini, 3J000 0 presso («fato dal consumatori).
E O latte? Un gruppo di donne ferme sul marciapiede mentre due contadini ne rovesciavano sulla strada un intero bidone, commentavano dan-
Romano Bonifacci (Segue in ultima pagina)
Richieste dalla CGIL in difesa dell'agricelnira
Urgenti misure contro le conseguenze del MEC Le conseguenze del MEC sull'aarlcettura italiana rendine at
tuale ed arsente un amale sviluppo del movimento rìvendteativo del lavoratori della terra die ateia alla sua base la remunerazione del lavoro e l'occupazione, o si accompagni alla richieste di un riesame di tutta le politica agricole comunitaria, e di misure per tutelare gli Interest! della nostra agricoltura. Il direttive della CGIL, che ha discusso ieri II problema, ha proposto: 1) la subordinazione del finanziamenti pubblici ei piani di zona; Z) la liquidazione del patti agrari; 3) la riforma dei patti agrari con cooperativo In alternativa alla Federconserzi. « „ . . . «
# A PAGINA I
Tocca a Rumor < l'incarico di prendere i necessari contatti per la formazione del nuovo governo >. Glielo ha affidato Saragat ieri mattina < ritenendo opportuno un ulteriore esame degli orientamenti delle varie forze parlamentari sulla base degli elementi di giudizio emersi nelle consultazioni >. Rumor che ha accettato di compiere questa missione esplorativa dovrà riferire al Presidente della Repubblica e con la maggiore sollecitudine possibile», . . .
Fin qui il comunicato del Quirinale . reso • noto alla stampa poco dopo le dieci di ieri. Il segretario de è stato a colloquio con Saragat per tre quarti d'ora. Alle 10,50 ha letto ai giornalisti una dichiarazione nella quale sottolinea che svolgendo « la delicata missione di accertare le possibilità di formare un governo > ha presenti «gli orientamenti dei partiti del centro sinistra » e in particolare quelli della DC. E aggiunge di non nascondersi e le obiettive difficoltà esistenti». Queste difficoltà stanno nel fatto che mentre la DC propone ai socialisti di rientrare subito nel governo il PSU dichiara il proprio « disimpegno » e aspetta di prendere al congresso le sue decisioni riguardo alle prospettive del centro sinistra: ecco le «obiettive difficoltà» richiamate da Rumor e che testimoniano della profonda crisi politica in cui il voto del 19 maggio ha gettato la DC e i suoi alleati. Questa crisi ha già fatto una vittima illustre: Moro in persona, il leader per eccellenza del centro sinistra. presidente del consiglio per cinque anni filati e ora messo in disparte tra le possibili « carte di riserva ».
Rumor si è poi recato — come vuole la prassi — a Montecitorio e a Palazzo Madama per informare i presidenti delle due assemblee parlamentari dell'incarico ricevuto. Dopo il colloquio con Pertìni è stato avvicinato dai giornalisti e ha detto loro che ha in programma per oggi un calendario di incontri con gli esponenti degli altri partiti: alle 11 coi socialisti (Nenni, Tanassi, De Martino, Ferri e Zannier) e alle 18 coi repubblicani (La Malfa e Salmoni). Ha detto anche che non convocherà la direzione perché « per il momento non ce n'è bisogno, c'è un deliberato di tre giorni fa ». Non ha accennato a una riunione del Consiglio nazionale che è sollecitata dalla corrente di sinistra e che viene data per probabile a fine settimana. A questo punto la •>vv»«t*>e>* F Ì n V f A ^ M t i i » A I I A D r » w » f t F }+m u»**k»e a a«.e*e^%*«- « «a ^-• •«- » » * * • • • * * •
facesse una visita al presidente del Consiglio dimissionario, e Rumor infatti si è diretto a Palazzo Chigi. Ma Moro non c'era, si trovava in quel momento all'Università dove stava tenendo esami. Questo singolare disguido ha fatto rinviare l'incontro al pomeriggio. Poi Q segretario de. ha convocato i due « vice » Piccoli e Forlani, il presidente del Consiglio nazionale del partito Sceiba e i capigruppo Gava e Sullo. In serata si è visto con Nenni mentre si riuniva il direttivo dei deputati de Frattanto si
ro. r. (Segu* in ultima pagina)
Un sipario di omertà, contraddizioni ed equivoci indiz i protegge g l i « assassini senza volto »
Il «giallo Kennedy si complica bum*. Ilf^t. «wsh. è * * , L'attentatore di Los Angeles vuole un grande avvocato — Un Soliman Sirhan spia di Israele?
Un visitatore proveniente dagli Stati Uniti fa cambiare idea al vecchio
COLLINA 990 Un americano ferite attende sulle macerie di un bunker di essere evacuato. Pur ém giorni,
gli elicotteri americani non sono nemmeno riusciti ad avvicinarsi a questa baso, tante intense ed efficace mrm II fuero dello truppe del FNL A PAGINA 12
0 LE INDAGINI SULL'ASSASSINIO di Robert Kennedy non hanno compiuto alcun passo avanti. Da alcuni giorni, tutta la stampa americana e mondiale ha accettato la tesi del complotto, sulla base dei noti indizi. E* comunemente ammessa l'esistenza di complici. D giovane giordano (ammesso che sia proprio lui l'autore materiale del delitto) non ha agito da solo, ha avuto dei complici e dei mandanti. Ma su questo punto le indagini segnano il passo. Gli < uomini senza volto » a cui ha alluso Edward Kennedy sembrano protetti da un muro invalicabile di complicità e omertà. Le domande: chi sono i complici e i mandanti? restano senza risposta. # FRATTANTO il e giallo » si complica, invece di dipanarsi. Un sensazionale dispaccio dell'agenzia egiziana MEN da Bagdad afferma che un fratello di Sirhan, Soliman, è stato arrestato mesi fa in Irak per spionaggio a favore di Israele. La notizia ha ricevuto due smentite: la prima dal presunto padre di Sihran, il quale ha dichiarato di non avere un figlio che si chiama Soliman; la seconda dal governo giordano, il quale ha dichiarato che un beduino a nome Soliman Sirhan fu effettivamente arrestato per aver involontariamente varcato la frontiera, ma fu poi rilasciato perchè innocente. / # DA LONDRA si apprende che il presunto assassinò di Luther. King, James Early Ray è stato rinviato a giudizio < per porto abusivo dì un'arma e uso di passaporto falso ». L'udienza è durata solo un minuto e venti secondi.
A PAGINA f
Rientrata da Hanoi la delegazione della CGIL
Soluzione politica solo dopo la cessazione dei bombardamenti
A pagina 2
Impegno dei comunisti italiani e
romeni per il rafforza
mento dell'unità antimperialista
A pagina 12
OGGI drammi di miliardi
OGGI parliamo un po' dei miliardari. 1 qua
li, americani o non, sul piano economico hanno sempre saputo e sanno difendersi benissimo da
. soli, avendo le munizioni, per cosi dire, a
• portata di mano. Ma sul piano spirituale si sentono debolissimi e così, ogni tanto, noleggiano qualche patrocinatore. Questa volta sono ricorsi a un famoso cavaliere dell'ideale, Mario Missi-roli, il quale tiene uno scrittoio nei pressi del « Messaggero » (domenica 9), vicino a un banco della Lotteria di Monza. Uno va lì e gli dice: « Scrivere non è il mio forte. Ma mi piacerebbe
' far sapere questo e questo. Faccia lei l'articolo,
. poi ci rivediamo ». Se è ' arrivato in macchina, con Vautista, Missiroli . non chiede altre referenze e
: Io accontenta subito. Questa volta Mario Mis
siroli • ha dedicato uno scritto poetico al « dram-:
' ma dei miliardari, perchè anche i miliardari, nonostante le apparenze e il fasto, oggetto della universale invidia, hanno le loro segrete amarezze e i loro inconsolabili do*
lori. Non sorridete ». Si figuri se sorridiamo, illustre Maestro. Siamo qui, anzi, con le lacrime agli occhi, perchè tutte le volte che abbiamo visto un miliardario, dai Kennedy, che lei cita, agli Agnelli, dai Johnson ai Pesenti, sempre abbiamo avuto l'impressione di trovarci di fronte a uomini straziati e, in più, privi di fantasia: chi vieterebbe loro, infatti, di passare i miliardi che possiedono agli edili delle borgate romane o ai metalmeccanici, di Sesto
, San Giovanni, che sono stanchi di soffrire di miseria e vorrebbero tanto provare almeno una volta, nella vita, a patire di ricchezza? • Lei ci spiega, con parole alate, che i miliardari trovano consolazione nella carità, praticata dopo avere affrontato il « tormento di innalzare
' una fortuna favolosa ». E' questione di intendersi. Da una certa cifra in su, la restituzione (sempre parziale) della refurtiva, si chiama beneficenza. Quello che ci fa rabbia i che, secondo lei, dovremmo anche riu> graziare. Fortebraccie
PAG. 12 / fatti nel m o n d o l ' U n i t à / martedì 11 giugno 1968
Conclusa la visita di Pajetta
e Galluzzi a Bucarest « - • — • ' - •.
Impegno dei comunisti italiani e romeni per
il rafforzamento della unità antimperialista
Dal nostro corrispondente BUCAREST, 10.
Si è conclusa stasera la visita a Bucarest dei compagni Giancarlo Pajetta e Carlo Galluzzi, membri della direzione del nostro partito, visita che ha avuto luogo su invito del Comitato centrale del Partito comunista romeno.
Un comunicato stampa, che apparirà domattina sulla Scin-teia afferma che il compagno Nicolas Ceaucescu, segretario generale del Comitato centrale del Partito comunista romeno, unitamente ai compagni Paul Niculescu-Mizil, membro del Comitato esecutivo, del presidium permanente, segretario del Comitato centrale e e Mihai Dalea, segretario del Comitato centrale, ha ricevuto lunedi mattina i compagni Giancarlo Pajetta, membro della direzione e dell'ufficio politico del Partito comunista italiano e Carlo Galluzzi membro della direzione, responsabile della sezione esteri del PCI. Ha partecipato anche la compagna Ghizela Vass, membro del Comitato centrale.
Nel quadro dei colloqui, che si sono sviluppati in una atmosfera calda, fraterna, ha avuto luogo una informazione reciproca dell'attività e le preoccupazioni attuali dei due partiti ed è stato fatto uno scambio di pareri in merito alla situazione internazionale e al movimento comunista e operaio.
A questo riguardo è stata sottolineata la necessità di intensificare gli sforzi destinati a sviluppare la coesione e la solidarietà del movimento comunista ed è stata rilevata in particolare l'importanza del rafforzamento continuo dell'unità di lotta di tutti i distaccamenti del movimento operaio democratico contemporaneo, dell'intero fronte antimperialista, nell'interesse della causa del socialismo, del progresso e della pace nel mondo.
Nel corso dei colloqui è stata manifestata soddisfazione per le relazioni fraterne, di stima e di rispetto reciproco esistenti fra il Partito comunista romeno e il Partito comunista italiano, ed espresso il desiderio di sviluppare ulteriormente tali legami ne/li interessi dei due partiti e dei due popoli.
Delegazione economica
cecoslovacca a Mosca
Dalla nostra redazione MOSCA, 9.
Mentre la delegazione parlamentare cecoslovacca in visita nell'Unione Sovietica, e che si trova da qualche giorno a Riga. prosegue il suo viaggio nel paese, il vice presidente del Consiglio cecoslovacco Ludovic Strugal è sceso oggi all'aeroporto di Scieremietevo accolto dal vice Primo ministro Bai-bakov e dal ministro per il Commercio con l'estero Pato-licev.
Strugal guida un gruppo di dirigenti dell'economia cecoslovacca che hanno il compito di discutere coi sovietici problemi riguardanti lo sviluppo dei rapporti economici fra i due paesi. Questi temi sono stati già affrontati, sia pure in termini generali, nel corso di incontri recenti fra esponenti dei due Paesi nel corso dei quali si parlò fra l'altro della probabile concessione alla Cecoslovacchia di un credito sovietico di trecento milioni di dollari.
In un articolo pubblicato qualche tempo fa su e Tempi Nuovi > l'economista cecoslovacco Zdilav Sulc ha illustrato la situazione economica del suo paese elencando le linee direttrici di possibili interventi da parte dell'Unione Sovietica e degli altri paesi socialisti, e II nostro problema principale — ha scritto tra l'altro — rimane il ristabilimento di un equilibrio dinamico nell'economia (sviluppo armonioso) e la creazione di condizioni utili per trasformare il mercato di produzione in mercato di consumo. Da qui la necessità di investimenti a lungo termine per ottenere una relativa riduzione del nostro sforzo nei settori dell'estrazione del carbone e della metallurgia e un aumento nei servizi, nell'agricoltura, nelle costruzioni edilizie e nelle industrie chimiche e alimentari ».
Mutamenti cosi profondi richiedono inevitabilmente una diversa articolazione nei rapporti economici fra la Cecoslovacchia. l'Unione Sovietica e gli altri paesi del Comecon e quindi anche la revisione di un certo numero dei vecchi impegni. L'arrivo a Mosca della delegazione economica cecoslovacca dimostra che si lavora concretamente su questa strada.
a. g.
Waldeck Rochet parla a un grandioso comizio a Versailles
Il PCF apre la campagna elettorale chiamando ad abbattere il gollismo
PARIGI — Si raccolgono fondi per I lavoratori in sciopero.
X
Il vice presidente della commissione per i crimini di guerra smaschera Johnson ^ • • i •" I ' • • • i l • i i • • • . • • » — - i • • y • . • , • • • . • • • • - • - • - • . - • • i . . — — • — ^ - • - — • • . . _ • - • — — I — - I • • —
Drammatica conferenza stampa a Hanoi: gli USA intensificano i bombardamenti
Dopo la « limitazione » degli attacchi aerei, sono state effettuate 3.500 incursioni in aprile e 4.700 in maggio su seimila obiettivi • Westmore-land (che lascia il comando) chiede nuovi passi sulla via della «scalata»
SAIGON. 10. Duemilanovecentosessantotto
aerei americani sono stati abbattuti sul Nord-Vietnam da quando gli Stati Uniti hanno iniziato, 0 5 agosto 1964, la loro aggressione. Oggi, nella RDV è stata lanciata una «campagna di emulazione» tra tutte le unità dell'aviazione da caccia, della contraerea e della milizia popolare per l'abbattimento del tremillesimo aereo. Non occorrerà molto tempo. Forse basteranno poche ore. poiché il ritmo delle incursioni aeree sul nord continua a mantenersi elevato, cosi come si mantiene elevato il ritmo col quale gli aerei incursori vengono abbattuti.
L'intensificazione deue incursioni è stata messa oggi in rilievo ad Hanoi dal vice presidente della commissione per le indagini sui crimini di guerra americani. Pham Can Bat, il quale, nel corso di una conferenza stampa, ha dichiarato fra l'altro: « Nel corso dei mesi di aprile e maggio di questo anno, dopo la dichiarazione del presidente Johnson sulla * limitazione dei bombardamenti " sul Vietnam del Nord, l'aviazione
americana ha fortemente inten-sificeto il numero delle incursioni sulla RDV. Se in marzo, su 21 province e 5 città della RDV. vennero compiute 2500 incursioni. in aprile su 4 province meridionali e sulla regione di Vinh Linh sono state effettuate 3500 incursioni. In maggio su 3 province — Nghe An. Ha Tinh, Quinh Linh — e sulla regione di Vinh Linh sono state effettuate 4700 incursioni ».
«In marzo — ha detto ancora Pham Can Bat — sull'intero territorio della RDV erano stati bombardati e cannoneggiati 2000 obbiettivi. In aprile. sulle regioni meridionali della RDV. i colpi sono stati diretti su 2300 obbiettivi, e in maggio su 3700».
«Noi chiediamo — egli ha detto — che gli USA cessino la politica di aggressione e di guerra nel Vietnam, che cessino immediatamente e incondizionatamente i bombardamenti e tutte le altre azioni di guerra contro la RDV».
Contemporaneamente si è saputo dall'Agenzia di liberazione che 1*8 maggio scorso acrei americani hanno bombardato
Accuse della BIR all'America
Lo guerra nel Vietnam causa la crisi degli USA
GINEVRA, 10. La guerra del Vietnam ha una
preponderante influenza sull'aggravamento della bilancia dei egamenti statunitense e sull'in-
rione della domanda e dei corti di produzione negli Stati Uniti. Essa è inoltre fonte di
preoccupazione negli ambienti intemazionali. L'accusa agli Stati Uniti è contenuta nel rapporto annuale della Banca internazionale dei regolamenti presentato oggi a Basilea durante l'assemblea generale della BIR.
nel villaggio sud-vietnamita di Vinh Khanh una scuola nella quale erano radunati un gran numero di civili. Cinquantadue persone sono state uccise, e altre 57 sono rimaste ferite. In due altri villaggi bombardati il 7 e il 25 maggio sono stati uccisi altri 4 civili.
Stanotte e stamane all'alba il FNL ha nuovamente bombardato obbiettivi militari a Saigon. E" stata bombardata anche la base americana di Bien Hoa. una trentina di chilometri a nord della capitale, dove secondo ammissioni americane almeno due aerei sono stati distrutti a terra. Bombardate sono state anche alcune posizioni americane attorno a Saigon.
A nord, nel settore di Kbe Sanh, una posizione americana è stata sottoposta ad un attacco che ha causato sette morti e 45 feriti tra gli americani, mentre un convoglio USA è caduto in una imboscata.
Domani a Saigon il geo. West-moreland passerà ufficialmente le consegne al nuovo comandante del corpo di spedizione americano. Creighton Abrams. Parlando oggi alla televisione, il comandante uscente ha ripetuto le sue solite allucinanti affermazioni secondo cui «la posizione militare americana non è mai stata cosi buona come ora ». E* una affermazione che Westmo-reland va ripetendo da quattro anni, al termine dei quali si è ritrovato con la sua stessa abitazione privata bombardata dal FNL e il suo posto di comandante occupato da un altro generale. Stavolta ha tuttavia avuto il buon senso di ammettere che « non è realistico attendersi una disfatta rapida ed a breve scadenza del nemico» data, ha perà aggiunto. «Fattuale politica di non estensione della guerra ». In sostanza, il generale battuto ha voluto cosi concludere la sua carriera nel Vietnam con un nuovo irresponsabile appello ad una nuova «scalata».
Giappone
Migliaia in piazza
contro le basi USA Manifestazioni in tutto il paese — Diecimila persone a Fukmka — Decine di migliaia a Okinava Un artìcolo della Pravda sul patto nippoamericano
- TOKIO. 10. Allontanare i bombardieri nu
cleari B-52 e le basi militari degli Stati Uniti dal Giappone; vietare le visite nei porti giapponesi dei sommergibili ' atomici americani: SODO queste le richieste avanzate nel corso di due gigantesche manifestazioni popolari a cui hanno partecipato centinaia di migliaia di persone in tutto 0 Giappone. Ad Ofci-nawa decine di migliaia di persone. al termine di m comizio. hanno dato vita a cortei che si sono spinti fino alle porte del-la base aerea americana di Ka-neda. Qui a febbraio erano stati trasferiti un gran numero di B-52.
A Fukuoka Dell'isola di Khuhu si sono svolti un comizio e una manifestazione alla quale baino preso parte oltre diecimila persone. I rappresentanti di 45 sindacati. di organizzazioni giova. nili e di altre associazioni hanno chiesto l'immediato smantellamento della base di Fukuoka. situata in una regione densamente popolata. Una settimana fa un caccia-bombardiere americano era precipitato sul centro di calcolo della locale università e solo per un puro caso non vi erano state vittime.
Un forte movimenta *\ proto
sta contro quel «patto di sicurezza» nippoamericano che legittima la permanenza di basì USA in Giappone, è in atto in tutto il paese. < Tutta una serie di Jatti allarmanti — scrive il corrispondente della Prordo da Tokio — costrìngono ora ogni giapponese, a prescindere dalle sue conrinrioni politiche, a ricordare oli ammonimenti di coloro i Quali, nel burrascoso I960. si dichiararono contrari alla ratifica del patto di sicurezza.
€ Quegli stessi B-52 americani caduti con le loro bombe H in Spagna ed in Groenlandia. tengono trasferiti ad Okinava. La base nucleare gaUeggiante. la portaerei " Enterprise " compare a Sasebo. E" subito dopo che le acque di questo stesso porto vengono inquinate dalle scorie radioattive del sottomarino " Suxrrdfish ", la sua unità gemella " Scorpion " scompare per cause ignote in un punto del rAtlantico »
D patto dì sicurezza — conclude la Pronta — costituisce un pericolo per il popolo giapponese per Q fatto che, per quanto Tokio e Washington parlino di « partnership egualitaria > i militari americani continuano a comportarsi sul suolo giapponese da padroni che hanno l'ultima parola nelle discussioni.
Le parole d'ordine: « Per la vittoria dei lavoratori in lotta. Per la disfatta del gollismo. Per il successo delle candidature comuniste » — Proseguono gli scioperi degli operai dell'auto, dei marinai, portuali, insegnanti e radiogiornalisti — Annega uno studente caduto (o gettato?) nella Senna
durante uno scontro con la polizia
Dal nostro corrispondente PARIGI. 10.
Al Palazzo dello Sport della Porta di Versailles, davanti a migliaia di parigini, in una atmosfera di alta passione politica, il PCF ha ufficialmente aperto questa sera la campagna elettorale. Il segretario generale del Partito, Waldeck Rochet ha chiamato i francesi a battere col loro voto il regime del potere personale, del disordine, della politica antipopolare e a contribuire con i loro suffragi alla formazione di un governo di unione democratica, il solo capace di risollevare la Francia dalla crisi in cui il gollismo l'ha gettata.
« De Gaulle — ha detto Waldeck Rochet in una forte requisitoria contro il regime — ha minacciato i lavoratori in sciopero, ha aggravato il carattere del potere personale e autoritario del suo regime. Ma i lavoratori hanno battuto con la loro calma e con la loro forza i calcoli del potere. In questo momento diffìcile l'atteggiamento del nostro Partito ha permesso di evitare l'urto violento che il potere cercava e forse cerca ancora per instaurare un regime di dittatura militare. Coscienti delle nostre responsabilità davanti alla classe operaia e al paese, noi abbiamo agito guidati da una sola preoccupazione: creare le condizioni che dessero la vittoria alla lotta operaia senza concedere al potere i mezzi per soffocarla ».
Nella immensa sala del Palazzo dello Sport, decorata di bandiere rosse e tricolori, campeggiavano i tre slogans centrali della campagna elettorale del PCF: « Per la vittoria dei lavoratori in lotta »: « Per la disfatta del gollismo ».' « Per il successo delle candidature comuniste alle elezioni legislative ».
Alla presidenza, oltre a Waldeck Rochet, il poeta Louis Aragon che ha aperto la manifestazione con un nobile discorso, il direttore dell'* Hu-manité » e membro dell'Ufficio politico Etienne Fa]on e il capo del gruono parlamentare comunista Ballanger.
Non è vero, ha aggiunto l'oratore. che il nostro programma mette in pericolo l'economia del paese. Questo programma può e deve essere realizzato attraverso misure concrete che riducano radicalmente il potere dei monopoli attraverso la nazionalizzazione delle grandi imprese, la riforma della fiscalità, l'applicazione di un piano democratico di sviluppo per l'insieme del paese.
« 7 francesi — ha concluso Waldeck Rochet — sanno che non si può fare in Francia una vera politica di sinistra e di progresso sociale, senza il concorso dei comunisti. Per questo il PCF vi chiama a votare fin dal primo turno per la sua chiara e leale politica di unione e per i suoi candidati ».
Sempre in tema di elezioni, la chiusura a mezzanotte delle candidature non ha dato luogo ad alcuna sorpresa. Oggi appare chiaro che due soli partiti saranno presenti in tutte le 4S6 circoscrizioni elettorali: quello comunista e l'Unione per la difesa della Repubblica (gollista),
La federazione dette sinistre ha iscritto circa 450 candidati. un centinaio il Partito socialista unificato (PSU). 26 il raggruppamento centrista « Progresso e democrazia moderna*. 120 i repubblicani indipendenti di Gifcard d'Estaing (apparentati più o meno ai gollisti), 76 una nuova formazione politica che si è definita « Club tecnico e democratico » (tendenza di centrosinistra) e infine 42 U Movimento per la riforma, recentemente fondato dal gollista dissidente Pisani.
La sóla sorpresa, del tutto teatrale, è stata quella fornita dall'ex capo dell'organizzazione terrorista OAS Georges Bidault che, arrivato spettacolarmente a Parigi sabato scorso dopo sei armi di esuio in Belgio, è tornato oggi a Bruxelles «per finir? un libro di memorie » annunciando di non avere alcuna intenzione di partecipare come candidato alla imminente battaglia elettorale.
E' probabile che Bidault non abbia trovato nessun partito centrista disposto ad includerlo nella propria lista. cioè ad assumersi il peso di un alleato così poco producente. D'altro canto ti regime, permettendo a Bidault di ritornare liberamente in patria. ha pensato di avere dato una prova sufficiente della sua volontà di « riconciliazione » con l'estrema destra fascista. senza bisogno di andare óltre. Del resto se le nostre infor
mazioni sono esatte il giorno 18 verrebbe annunciato un decreto presidenziale di grazia che metterebbe in libertà tutti i membri dell'OAS ancora detenuti, compresi il gen. Salan e il colonnello Argoud.
Così Bidault è nuovamente uscito di scena (ma per quanto tempo?) consigliando i suoi eventuali sostenitori «di votare per il centro o per la Federazione della sinistra », cioè per quella terza forza che era stata la sua politica di governo negli anni cinquanta, prima dell'inizio della sua avventura fascista. Che Bi-daidt abbia lanciato questo invito per vendicarsi degli anni di esilio cui De Gaulle lo aveva costretto o per discreditare malignamente la Federazione è diffìcile dire: ma è certo che il « centrismo » non potrà menare vanto di questo inopinato appoggio dell'ex capo dei terroristi dell'OAS.
A proposito della manovra, svilupata in certi settori della socialdemocrazia e del radicalismo francese, per rilanciare il terzaforzismo come soluzione dell'attuale crisi politica (ne avevamo ampiamente riferito ieri riportando le dichiarazioni di Frangois Mitterrand) l'Humanité di questa mattina ricorda polemicamente al Presidente della Federazione che € questa terza via o terza forza non ha dato alla Francia in passato né il socialismo né la libertà ». L'ornano del PCF ricorda alla Federazione che presentandosi
Aumenta in Gran Bretagna l'opposizione
alMEC LONDRA. 10
Una campagna contro l'ingresso della Gran Bretagna nel MEC è in corso da qualche tempo nel Regno Unito. Una petizione che reca la firma di 97 mila persone sarà consegnata alla regina per chiedere l'immediato ritiro della richiesta del governo britannico di entrare a far parte del MEC. La raccolta delle firme in calce alla petizione è stata organizzata da un apposito Consiglio Nazionale che è composto da 73 membri fra cui 24 parlamentari, 15 professori universitari. 15 uomini d'affari e industriali. Esso è presieduto dallo storico sir Arthur Bryan. Oggi nel corso di una conferenza stampa, uno dei membri di questo Consiglio, l'ex presidente del Board of Trade (Ministro del Commercio), Douglas Jay, ha dichiarato che, a suo parere, le recenti perdite di voti per il governo vanno attribuite alla opposizione degli inglesi alla comunità economica europea.
L'entrata nel MEC, secondo il Consiglio, provocherebbe un aumento dei prezzi dei generi di consumo, il peggioramento della bilancia dei pagamenti inglese, il danneggiamento del rapporti commerciali tra la Gran Bretagna e i paesi del Commonwealth.
Direttori MAURIZIO FERRARA
ELIO QUERCIOLI Direttore responsabile
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all'elettorato come la « sola formazione politica capace di realizzare una alternativa democratica al regime attuale » essa dimentica che « soltanto l'unione di tutte le forze di sinistra attorno ad un programma comune può porre fine al potere personale e instaurare una democrazia ».
Il governo intanto ha registrato una grossa sconfitta sul piano sociale, mentre continua lo sciopero dei metallurgici, degli operai dell'industria automobilistica, del personale della marina mercantile e dei porti, degli insegnanti medi e superiori, della radiotelevisione. Ieri sera, davanti ad una decina di giornalisti convocati d'urgenza al Palazzo Matignon. il primo ministro Pompidou aveva chiesto a tutti i lavoratori ancora in sciopero, e particolarmente agli insegnanti, di ritornare immediatamente al lavoro. Ai genitori aveva paternallsticamente consigliato di rimandare nei licei i ragazzi perché a partire da stamattina l'attività scolastica sarebbe stata comunque normale. Ma stamattina non è accaduto nulla di quanto Pompidou aveva dato per scontato: la presenza degli insegnanti medi è stata insignificante e quella degli studenti addirittura nulla.
Nelle fabbriche in sciopero l'operazione *al lavoro* del primo ministro si è risolta in una vera catastrofe. Le poche centinaia di operai che erano entrati nelle officine automobilistiche Renault di Flins, tuttora circondate dalla polizia, ne sono usciti poco dopo per raggiungere i loro compagni raccolti attorno ai dirigenti sindacali sulla piazza centrale di Elizabethville.
A mani vuote, dunque, il ministro degli Affari sociali Schu-mann ha ricevuto stamattina prima i rappresentanti del padronato, ai quali sperava di dare qualche « buona notizia », poi quelli sindacali di categoria.
Oggi insomma, a ventisette giorni dall'inizio dei primi scioperi a Cleon. Flins e Bou-logne Billancourt. la situazione è ancora a un punto morto per oltre un milione di operai. cui si aggiungono le decine di migliaia di altri lavoratori dei settori che abbiamo più sopra indicato.
Stamattina la popolazione ha avuto la triste sorpresa di trovare il prezzo del pane aumentato del dieci per cento: la « baguette » (il classico sfilatino francese) è passata da 50 a 55 centesimi.
Attorno ai metallurgici e agli altri settori costretti a continuare lo sciopero si intensificano infatti gli episodi di solidarietà nazionale e internazionale sollecitati dalla CGT con l'apertura di una sottoscrizione pubblica: oltre alle decine di milioni che ha raccolto in tutta la Francia il fondo di aiuto agli scioperanti e alle loro famiglie, vengono ad aggiungersi oggi un milione e mezzo di franchi (circa duecento milioni di lire) versati dai sindacati sovietici e dieci milioni di lire della nostra Confederazione generale italiana del lavoro.
In nottata è stata diffusa una tragica notizia che rischia di provocare in tutti gli ambienti universitari una grave esplosione di collera. Un giovane di 17 anni di cui si ignorano ancora le generalità è annegato nella Senna dove si era gettato (o era stato gettato) a seguito di una carica della polizia.
La tragedia è avvenuta a Meulan nei pressi di Flins, teatro nei giorni scorsi di violenti incidenti tra studenti. operai e corpi di polizia che occupavano quella fabbrica della Renault.
Secondo versioni per ora non conlróllate alcune centinaia di giovani erano raccolti, questo pomeriggio, in un comizio quando un attacco in forze della polizia costringeva i manifestanti a disperdersi. Una decina di giovani si sarebbero gettati nella Senna per sfuggire alle cariche (i testimoni affermano che ri sarebbero stati gettati dall'impeto stesso della carica). Nove di essi riuscivano a stento a guadagnare la riva ma uno veniva travolto dalla corrente e annegava.
Da notare che in nottata la polizia aveva arrestato 230 studenti che da Parigi si recavano a Flins per portare ai lavoratori in lotta la loro solidarietà. Mentre scriviamo circa duemila studenti della Sor-bona hanno formato un corteo di protesta al Quartiere Latino e si trovano ora faccia a faccia con gli sbarramenti di polizia.
Augusto Pancaldi
Dalla 1 Rumor
registrava anche un incontro De Martinc-Tanassi.
Ora l'impressione che prevale tra gli osservatori politici è che Rumor non si limiterà a sondare le possibilità di un governo di coalizione per il quale manca l'appoggio del principale alleato, il PSU. Da questo punto di vista egli avrebbe ben poco da « esplorare ». Ecco perché si ritiene che il segretario de trarrà occasione dai suoi contatti per giudicare se sarà o meno il caso di passare alla fase successiva dell'operazione, che è quella della formazione di un governo nionocoloro o bicolore (DC-PRI) col sostegno più o meno contrattato (lei socialisti. I quali continuano a escludere, nella loro grande maggioranza, una sconfessione delle decisioni prese dalla direzione e dal CC. Il gruppo che vorrebbe un ripensamento degli organi dirigenti (Mancini, l'erri. Preti, con la copertura di Pietro Nonni) resta isolato. « La speranza di farci tornare indietro attraverso pressioni, lusinghe e quinte colonne sarà certo dura a morire — dice una nota della sinistra socialista che pre-annuncia per sabato un convegno nazionale della corrente —, ma la maggioranza del PSU ha ormai preso una decisione che vale fino al congresso ». * Un cambiamento di indirizzo prima del congresso è impensabile » — ha detto a sua volta Hai/amo. E Le/zi. demartiniano. ha ripetuto che non ci sono le condizioni per un governo con la DC ed ha elencato alcuni punti per un governo che voglia guadagnarsi la « comprensione » dei socialisti: attuazione delle Regioni, riforma dell'Università e del pensionamento, lotta per la fine dei bombardamenti USA nel Vietnam, fare luce sul Sifar.
Ciò non significa che ven-cano meno, nella DC e nrl PSU. i tentativi per ricostituire il trinar!ito Una pir-te della sinistra de, la « Bn-se ». ribadisce con una dichiarazione di Galloni la sua ostilità ad un monocolore e ripropone un centrosinistra gestito da « una nuova maggioranza ». Nei fatti questo orientamento viene a coincidere — pur con diverse motivazioni — con le posizioni della destra « ministeriale » socialista. Ma l'ipotesi che prende sempre maggiore consistenza anche negli ambienti de. è un'altra. Rumor — si dice in questi ambienti — « farebbe presente a Saragat insieme con la impossibilità di procedere alla costituzione di un governo tripartito di centro-sinistra anche le alternative presentatesi come soluzioni possibili della crisi ». Non è detto — si fa osservare — che Rumor sia disponibile per queste « diverse soluzioni ». Si sa che egli accetterebbe di presiedere un gabinetto monocolore di transizione alla condizione di non perdere la sua carica di segretario de. fino al giorno in cui si renda possibile una riedizione del centro-sinistra « organico ».
Se questo non gli venisse concesso potrebbe farsi avanti per un monocolore o per un bicolore DC-PRI con l'appoggio socialista il ministro dell'Interno Taviani. Questi, forse per non scoprirsi anzitempo, fa professione di lealismo verso Rumor (fa dire, tra l'altro, che se Rumor forma il monocolore lui, Taviani, non pretende più di succedergli alla testa del partito). E se Rumor rinuncia all'incarico? Allora Taviani può essere tra i candidati al posto di premier.
Modena do ragione al manifestanti: fai campagna al contadino produttore secondo gli accordi MEC dovrebbero andare poco più di 60 lire al chilo mentre se ne sr«endono circa 80 per produrlo, e mentre i consumatori io paga00 125 e anche 130 lire Col prezzo per il latte accettato a Bruxelles da Restivo e dal governo di centro sinistra si arriva a una cifra che e la metà del prezzo di una bottiglietta di una bibita gassosa. LI colpo che in questo modo si viene a dar» aH'aericoltura è gravissimo, inaccettabile, come era scriv to sulle centinaia di cartelli che punteggiavano 11 corteo e come è stato ribadito nel comizio in Piazza Grande da Serafini segretario della Federbraccianti provinciale e dall'on. Ognibene segretario della Federmezzadri nazionale.
Che cosa chiedono i contadini di tutte le categorie subito è detto nel dettaglio e con chiarezza nel documento di cui accennavamo prima
Le richieste fondamentali per la zootecnia sono tra l'altro: non accettazione e immediata discussione da parte del Parlamento degli accordi MEC; fissazione di un prezzo minimo garantito del latte ai contadini di 73-80 lire al Kg.; controllo delle importazioni di carne e di prodotti lattiero-ca-seari per evitare le speculazioni In atto togliendone l'esclusiva agli industriali e alla Federconsorzi; finanziamenti pubblici •»:' ir.enda contadina singola e a >ociata per Io sviluppo degli allevamenti; riforma della rete distributiva stabilendo un rapporto diretto con la produzione. Nel documento vengono inoltre ribadite le richieste per sottrarre il produttore di birtoto agli arbitri del monopolio saccarifero.