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Valutazione del rischio ambientale Valutazione del rischio ambientale sulla salute: sulla salute: Il contributo dell’Epidemiologia Il contributo dell’Epidemiologia Ambientale Ambientale _________________________________________ _________________________________________ ________ ________ Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte Master Economia Ambientale e Sanitaria Alessandria, Univ. Piemonte Orientale 10/5/2002 Ennio Cadum

Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

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Valutazione del rischio ambientale sulla salute: Il contributo dell’Epidemiologia Ambientale _________________________________________________. Ennio Cadum. Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte Master Economia Ambientale e Sanitaria - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Valutazione del rischio ambientale sulla salute: Valutazione del rischio ambientale sulla salute: Il contributo dell’Epidemiologia AmbientaleIl contributo dell’Epidemiologia Ambientale

__________________________________________________________________________________________________

Area di Epidemiologia Ambientale

Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Master Economia Ambientale e Sanitaria

Alessandria, Univ. Piemonte Orientale 10/5/2002

Ennio Cadum

Page 2: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

1997è l’anno d’istituzione dell’Arpa

L.R. 13 aprile 1995, n. 60

Page 3: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Attività istituzionali Attività istituzionali dell’ARPAdell’ARPA

• Controllo ambientale• Promozione e sviluppo della ricerca di base e

applicata sull’ambiente • Promozione e diffusione di tecnologie e sistemi di

produzione sostenibili• Assistenza tecnico – scientifica agli enti

pubblici nei processi normativi, decisionali e pianificatori

• Organizzazione sistematica di flussi informativi • Organizzazione, verifica e promozione di programmi

di sensibilizzazione e formazione

Page 4: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Compiti operativi dell’ARPACompiti operativi dell’ARPA

• Attività di controllo ambientale

• Attività di prevenzione ambientale

Page 5: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Compiti operativi dell’ARPACompiti operativi dell’ARPA

Attività di controllo ambientale

• Sopralluoghi, ispezioni, prelievi, campionamenti, misure

• Analisi di laboratorio dei campioni prelevati• Gestione reti monitoraggio• Formulazione di pareri e proposte in forma di

relazioni• Elaborazione di un rapporto annuale sullo stato

dell’ambiente

Page 6: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Compiti operativi dell’ARPACompiti operativi dell’ARPAAttività di prevenzione ambientale

• Ricerche ed indagini su aria, acqua, suolo, ecosistemi ... e relative forme di degrado

• Acquisizione di dati e loro organizzazione in banche dati

• Aggiornamento sullo stato delle conoscenze, delle ricerche, della sperimentazione e delle innovazioni tecnologiche in campo nazionale ed internazionale

• Cooperazione con l’ANPA

Page 7: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Articolazione dell’ARPAArticolazione dell’ARPA

• SEDE CENTRALE

• STRUTTURE PERIFERICHE: 10 Dipartimenti provinciali o sub-provinciali (Provincia di Torino)

Page 8: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Organigramma Sede centraleOrganigramma Sede centrale

STAF F

D ipartim entoAm m inis tra tiv o

Serv iz io d i p revenzionee p rotez ione

U ffic io S tam pa U ffic ioR elaz ion i is tituz ionali

U ffic io R elaz ion icon il pubb lico - U R P

C E D A PC entro docum entaz ione

Area F unzionalePP PS

Area F unzionaleR icerca e s tud i

A rea F unzionaleF orm azione/In form azione

Area F unzionaleEp idem io log ia

D IR E TTO R E G EN ER A LE U F F IC IO D I D IR EZ IO N E

Page 9: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Organigramma DipartimentoOrganigramma Dipartimento

Ufficiam ministrativ i

S icurezza

S istem a inform ativo Docum entazione

U fficioRelazioni con il pubblico

Qualità

Sportello unicoper le attiv ità produttive

S istem a geografico e cartografico

Valutazione di Im patto Am bientale Formazione

Inform atica e te lem atica R ischio tecnologico

C iclo dell'acqua

Conservazione della natura

Suolo e rifiuti

Agenti fisici

Qualità dell'aria

.... a ltre....

A ree tem atiche

Am bito biologico

Am bito chim ico

Laboratori strum entali

Sedi operative

Serv izio territoria le

D IRETTOR E D I D IPARTIMEN TO

Page 10: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

La rete di servizi di La rete di servizi di epidemiologia in Piemonteepidemiologia in Piemonte

S erviz io d iep id em io log ia

U S L G ru g liasco

S erviz io d iep id em io log ia

U S L A lessan d ria

S erviz io d iep id em io log iaU S L N ovara

S erviz io d iep id em io log ia

U S L C u n eo

A rea d iep id em io log ia

am b ien ta le

C en tro p er laP reven z ion eO n co log ica

Page 11: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

15

16

17

18

22

2019

21

8

10

7

5

6

9

11

12

13

14

1-4

SSEPISSEPIGrugliascoGrugliasco

SSEPISSEPIAlessandriaAlessandria

SSEPISSEPINovaraNovara

SSEPISSEPICuneoCuneo

EpidemiologiaEpidemiologiaoccupazionaleoccupazionale

OsservatorioOsservatorioEpidemiologicoEpidemiologico

DipendenzeDipendenze

DimissioniDimissioniospedaliereospedaliere

SorveglianzaSorveglianzamalattie infettivemalattie infettive

Centro Centro prevenzione prevenzione OncologicaOncologica

Area epidemiologiaArea epidemiologiaambientale (ARPA)ambientale (ARPA)

Centro Centro DocumentazioneDocumentazione

DoRSDoRS

Servizi sovrazonali di epidemiologia

Altri servizi in rete

Funzioni specializzate di interesse regionale

RegistroRegistroTumoriTumori

Osservatorio Epidemiologico RegionaleOsservatorio Epidemiologico Regionale

ScreeningScreening tumori tumori

mammellamammella

EpidemiologiaEpidemiologiaeziologicaeziologica

EpidemiologiaEpidemiologiaclinicaclinica

EpidemiologiaEpidemiologiavalutativavalutativa

ScreeningScreeningtumoritumori

collo uterocollo utero

ASL 1ASL 1

ASOASOS.GiovanniS.Giovanni

BattistaBattista

Page 12: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

ambiente salutsalutee

stili di vita

assistenza sanitaria

ambiente di vita e lavoro

attributi individuali(genetica, sesso, età, istruzione …)

salute

L’area di epidemiologia ambientale:L’area di epidemiologia ambientale:

Page 13: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Interrelazioni ambiente società Interrelazioni ambiente società individuiindividui

• Modello OCSE (PSR):Pressione => Stato => Risposta

• Modello AEA (DPSIR):Forza => Pressione => Stato => Impatto => Risposta

• Modello OMS:Forza => Pressione => Stato => Esposizione => Effetto => Azione

Page 14: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Esempio di Interrelazioni:Esempio di Interrelazioni:la matrice ariala matrice aria

Page 15: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Epidemiologia ambientaleEpidemiologia ambientale

• E’ una disciplina a se stante?

• Si delinea una tendenza a tematiche peculiari, come la “valutazione del rischio”, ed a rivalutare il ruolo degli studi geografici e di correlazione

• Si profila la necessità di ricercatori particolarmente abili nell’uso degli strumenti corrispondenti

Page 16: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Epidemiologia ambientaleEpidemiologia ambientale

• Quale rapporto ha con l’azione di controllo sui rischi ambientali?

• Può fornire criteri per la definizione degli obiettivi

• E’ un metodo di osservazione applicabile a popolazioni non umane

• Ha una tradizione di interdisciplinarietà

Page 17: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Epidemiologia ambientaleEpidemiologia ambientale

• La salute umana è buon criterio per definire i confini della prevenzione ambientale?

• Limiti delle conoscenze tossicologiche ed epidemiologiche

• Piena dignità di obiettivi non riguardanti la salute umana

• Stima dell’effetto sull’uomo come termine di confronto tra situazioni dissimili

Page 18: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Gli obiettiviGli obiettivi__________________________________________________________________________________________________

• I fattori di nocività degli ambienti di vita sono anche fattori di nocività per l’uomo.

• Obiettivo dell’epidemiologia ambientale è mettere a disposizione metodi e conoscenze utili non solo per individuare i fattori di rischio per la salute presenti nell’ambiente e, indissolubilmente, della salute delle popolazioni che nell’ambiente vivono, ma anche per la valutazione degli interventi effettuati.

L’area di epidemiologia ambientale:L’area di epidemiologia ambientale:

Page 19: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Le funzioni Le funzioni __________________________________________________________________________________________________

Valutazione dell’esposizione ambientale (individuazione fattori di rischio e loro misurazione)

Sorveglianza epidemiologica degli effetti sulla salute

Esecuzione, promozione e partecipazione a studi epidemiologici specifici

Comunicazione del rischio per la salute

L’area di epidemiologia ambientale:L’area di epidemiologia ambientale:

Page 20: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Le attivitàLe attività__________________________________________________________________________________________________

Manutenzione di basi dati ambientaliPredisposizione di dati sanitari per la valutazione delle esposizioni ambientaliConduzione studi epidemiologici (protocollo, raccolta dati, valutazione qualità, analisi, discussione dei risultati)Conduzione corsi e seminariGestione della comunicazione del rischio ambientaleSupporto epidemiologico e tossicologico ai Dipartimenti territoriali ARPA e ASL (VIA e VAS)Valutazione efficacia interventi preventivi e di bonifica

L’area di epidemiologia ambientale:L’area di epidemiologia ambientale:

Page 21: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Modello di malattiaModello di malattia

• Aspecificità

• Multifattorialità

Fumo di tabacco

Tumori polmone, laringe

Bronchite cronica, enfisema

Cardiopatia ischemica

Tumore polmone

Fumo di tabacco

Amianto

Sali di cromo esavalente

Page 22: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Cause (Rothman) - 1Cause (Rothman) - 1

Uno schema per interpretare le cause di malattie multifattoriali

A

B

C

DE

Causasufficiente

A

C

F

IJ

Causasufficiente

I

A

B

F

GH

Causasufficiente

II III

Tipo di complesso causale Prevalenza tra i malati

Causa sufficiente I 50%

Causa sufficiente II 30%

Causa sufficiente III 20%

Cause componenti Descrizione

A Fumo di tabaccoB Consumo eccessivo di alcoolC Insufficiente esercizio fisicoD Alimentazione ricca di grassiE Alimentazione povera di fibreF Eccessivo esercizio fisicoG Carattere di tipo AH Stress: alto carico/basso controlloI Consumo di caffèJ Insufficiente riposo

Page 23: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Cause (Rothman) - 2Cause (Rothman) - 2

• Idea di causa componente

• Idea di causa sufficiente

• Idea di causa necessaria

Page 24: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Limiti, tossicologia - 1Limiti, tossicologia - 1

Limiti intrinseci delle conoscenze tossicologiche• 3.4 milioni di strutture di composti chimici semplici in

CAS

• 63,000 stimate in uso corrente da CAS

• 20,000 registrazioni circa in NIOSH-RTECS

• alcune centinaia di agenti oggetto di Monografie IARC, 56 cancerogeni umani, di cui: 13 attività industriali, 19 farmaci, 5 agenti biologici

Page 25: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Limiti, tossicologia - 2Limiti, tossicologia - 2

L’esempio degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA): diffusione

• numero imprecisato di strutture a 3 o più anelli condensati riscontrato in natura

• miscele di uso corrente: greggio, asfalti, bitumi, peci, catrami, oli minerali e prodotti a base di oli minerali, combustibili pesanti (diesel marino)

• componenti formati durante la combustione: fumo di tabacco, fumi di saldatura, emissioni veicoli diesel, emissioni da impianti termici

Page 26: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Limiti, tossicologia - 3Limiti, tossicologia - 3

L’esempio degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA): cancerogenicità

• fuliggine e cancro scrotale degli spazzacamini di Londra (Pott, 1775): prima nozione di cancerogenesi chimica e professionale

• gli IPA sono stati i primi composti oggetto di studio di cancerogenesi sperimentale (spennellatura cute di topo con catrame di carbone, Tsutsui 1918 e Passey 1922)

Page 27: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Limiti, tossicologia - 4Limiti, tossicologia - 4

L’esempio degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA): cancerogenicità, IARC

• 57 IPA e composti oggetto di monografia IARC

• dati sperimentali (estrapolazione animale/uomo): 3 classe 2A,13 classe 2B,41 classe 3

• dati umani: non per singoli IPA. Esposizione a miscele complesse: es. industria della gomma, fonderie.

• studio quantitativo: industria primaria Al in Canada

Page 28: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Limiti, tossicologia - 5Limiti, tossicologia - 5

L’esempio degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA): cancerogenicità, EPA

• 11 IPA oggetto di scheda in IRIS

• dati sperimentali:7 classe B2 (*)4 classe D

• disponibilità di dati sulla relazione dose - effetto, quantificazione del “fattore di potenza”: solo per Benzo[a]Pirene

(*) 4 dei quali valutati in termini di potenza relativa al B[a]P da Clement Associates

Page 29: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Limiti, tossicologia - 6Limiti, tossicologia - 6

Dall’ambiente di lavoro a quello generale• Estrapolazione dalle alte alle basse dosi

• Complessità e varietà dell’ambiente di vita

• Maggiore mobilità delle persone

• Difficoltà di caratterizzare le esposizioni anche solo qualitativamente

• Maggiore durata potenziale delle esposizioni

• Arbitrarietà dei modelli di esposizione (vie, durate, dosi)

Page 30: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Limiti, tossicologia - 7Limiti, tossicologia - 7

Dall’ambiente di lavoro a quello generale• Protezione lavoratori + Emissione di agenti =

Avvicinamento delle concentrazioni esterne a quelle interne

• Necessità di eseguire studi di valutazione del rischio: dare priorità agli interventi:

– di protezione

– di bonifica

Page 31: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

La valutazione tossicologica del rischioLa valutazione tossicologica del rischio__________________________________________________________________________________________________

E’ la stima delle conseguenze di un evento potenzialmente dannoso, in termini di probabilità che le stesse

conseguenze si verifichino

R: rischio associato all’evento

P: probabilità di accadimento

D= danno provocato

Nel caso di siti contaminati:D=Fp x Fe

Fp: fattore di pericolositàFe: fattore di contatto

R=PXD

Paradigmi in epidemiologia ambientaleParadigmi in epidemiologia ambientale

Page 32: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

La valutazione tossicologica del rischioLa valutazione tossicologica del rischio__________________________________________________________________________________________________

Rischio=Esposizione X Tossicità

BWxAT

CxCRxEFxEDE

E= Esposizione (mg/kg - giorno)

CR= Tasso di contatto (kg-suolo/giorno)

EF=Frequenza dell’esposizione (giorni/anno)

ED=Durata dell’esposizione (anni)

BW= Peso corporeo (kg)

AT= Tempo di mediazione (anni)

C=Concentrazione del contaminante (mg/kg-suolo)

Dove:

Paradigmi in epidemiologia ambientaleParadigmi in epidemiologia ambientale

Page 33: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Accettabilità tossicologica del rischioAccettabilità tossicologica del rischio__________________________________________________________________________________________________

•Rischio < 1/1.000.000: viene considerato nullo o insignificante

•Rischio tra 1/1.000.000 e 1/10.000: azione di ripristino da valutare caso per caso in relazione alle sostanze presenti

•Rischio >1/10.000: azioni di bonifica sicuramente necessarie, per riportare il rischio entro valori di

accettabilità

•L’EPA associa all’esposizione ambientale complessiva un rischio carcinogenico compreso tra 1/100 e 1/1.000

Paradigmi in epidemiologia ambientaleParadigmi in epidemiologia ambientale

Page 34: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Limiti, epidemiologia - 1Limiti, epidemiologia - 1

Mettere in relazione fenomeni: indici di associazione

Mortalità per tumore pleurico maligno, 1988 – 1992, maschi in Piemonte

Comune Rapporto standardizzato dimortalità

Numero di casi

Ozzano Monferrato 2727 3

Casale Monferrato 1806 41

Condove 1538 4

Ovada 909 7

Carmagnola 545 6

Torino 159 78

Page 35: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Limiti, epidemiologia - 2Limiti, epidemiologia - 2

Interpretare la relazione causa effetto• Variabilità biologica

• Variabilità casuale nella misura

• Significatività statistica

• Potenza statistica

• Misclassificazione dell’esposizione: i suoi effetti

Page 36: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Limiti, epidemiologia - 3Limiti, epidemiologia - 3

Studi “impossibili”: esempio degli effetti dell’inquinamento da DDT nel Lago Maggiore

• non noti effetti umani per esposizione a basse dosi di DDT e derivati

• non noti i profili di esposizione della popolazione generale ai residui riscontrati in sedimenti e pesci

• non disponibili studi sulla popolazione bersaglio della concentrazione di DDT e metaboliti e del loro rapporto con i possibili determinanti

Page 37: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Paradigmi in epidemiologia Paradigmi in epidemiologia ambientaleambientale

Successo: spiega quota tumori “ambientali”Proporzioni di tumori spiegata da esposizioni ambientali (incluse

professionali e voluttuarie)Sede Sesso % tumori (*) Agenti Rischio att. %Polmone Maschi 24 Fumo di

sigaretta80

Fumo passivo 1 – 10

Radon indoor 1 – 10

Esposizioniprofess.

2 – 50

Asbesto 1 – 15

Vescica Maschi 13 Fumo disigaretta

70

Esposizioniprofess.

1 – 20

Grossointestino

Maschi 13 Alimentazio-ne

50

(*) Basato su incidenza cumulativa 0-74, Torino, maschi, 88-92

Page 38: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Paradigmi in epidemiologia Paradigmi in epidemiologia ambientaleambientale

Gli studi di correlazione• correlazione temporale

• correlazione spazialeMortalità per leucemia, età fino a 25 anni, 1959 – 1978

Distrettorurale

Periodo Decessi Rapportostand.

95% IC

Ennerdale(sito diSellafield)

1959 – 1967

1968 – 1978

3

4

91

121

19 – 266

33 – 310

Millom(villaggio diSeascale)

1959 – 1967

1968 – 1978

1

6

63

435

16 – 348

160 – 946

Page 39: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Correlazione temporale :Correlazione temporale : Effetti dell’inquinamento atmosferico Effetti dell’inquinamento atmosferico

Lo studio APHEALo studio APHEA__________________________________________________________________________________________________

pm10

Stoccolm

aB

irminghamP

arigiH

elsinkiLondra

Ginevra

Basilea

Madrid

ZurigoLione

AteneB

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el-AvivT

epliceM

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racoviaB

arcellonaR

oma

Torino

Praga

0

10

20

30

40

50

60

70

Page 40: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Correlazione temporale :Correlazione temporale : Effetti dell’inquinamento atmosferico Effetti dell’inquinamento atmosferico

Lo studio APHEALo studio APHEA__________________________________________________________________________________________________

O3

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Page 41: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Correlazione temporale :Correlazione temporale : Effetti dell’inquinamento atmosferico Effetti dell’inquinamento atmosferico

Lo studio APHEALo studio APHEA__________________________________________________________________________________________________

NO2

Sto

cc

olm

aW

roc

law

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o

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Page 42: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Correlazione temporale :Correlazione temporale : Effetti dell’inquinamento atmosferico Effetti dell’inquinamento atmosferico

La valutazione del rischioLa valutazione del rischio__________________________________________________________________________________________________

Utilizzo di Modelli statistici di regressione autoregressiva secondo PoissonPTS

giorni

ug

/m3

-50

50

150

250

350

450

550

0 365 730 1095 1460 1825 2190

TOTALE

giorni

de

ce

ssi

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

0 365 730 1095 1460 1825 2190

Page 43: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Correlazione temporale :Correlazione temporale : Effetti dell’inquinamento atmosferico Effetti dell’inquinamento atmosferico

La valutazione del rischioLa valutazione del rischio__________________________________________________________________________________________________

Gruppo di cause (ICD IX)Incrementi di concentrazione lag RR 95% I.C

Mortalità totale (naturale) (0-799)50 g/m3 PTS 1 1.038 1.026-1.05050 g/m3 SO2 2 1.096 1.067-1.1242 mg/m3 CO 1 1.030 1.023-1.03750 g/m3 NO2 1 1.056 1.038-1.07550 g/m3 O3 0 1.016 0.994-1.039

Mortalità cardiovascolare (390-459)50 g/m3 PTS 0 1.047 1.028-1.06650 g/m3 SO2 2 1.117 1.073-1.1612 mg/m3 CO 1 1.035 1.024-1.04650 g/m3 NO2 1 1.071 1.043-1.10150 g/m3 O3 0 1.034 0.999-1.070

Mortalità respiratoria (460-519)50 g/m3 PTS 2 1.084 1.029-1.14150 g/m3 SO2 2 1.201 1.079-1.3382 mg/m3 CO 2 1.052 1.021-1.08350 g/m3 NO2 2 1.125 1.043-1.21350 g/m3 O3 0 1.026 0.928-1.135

Rischi relativi per incremento di concentrazione degli inquinanti

Page 44: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

RISULTATI STUDIO MISA*incremento percentuale di mortalità (IC 95%) per incremento della

concentrazione del PM10 (10 g). Anni 1995-1998

Phase I estimates Bayesian estimates e.r. (CI 95%) e.r. (CI 95%)

Milan 0.57 (-0.14,1.29) 0.75 (0.05,1.39) Turin 0.91 (0.45,1.38) 0.96 (0.51,1.40) Bologna 0.94 (-0.12,2.01) 1.06 (0.16,1.92) Florence 1.02 (-0.31,2.38) 1.12 (0.08,2.16) Rome 1.21 (0.51,1.91) 1.21 (0.59,1.85) Palermo 3.31 (2.23,4.41) 2.46 (1.10,3.78)

Table 7. Effect estimates of PM10 (lag 0-1) on mortality from natural causes in each city by separate phase 1 analyses and bayesian posterior estimates. The effects are expressed as percent increase in risk (e.r.) by 10 g/m3 increase in pollutant concentration.

•* Epidemiol Prev 2001, 25 (2) suppl 1-72

Correlazione temporaleCorrelazione temporale

Page 45: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

LE ANALISI A TORINORR di impatto sfavorevole sulla salute stimato (IC 95%) per

incremento della concentrazione degli inquinanti (10 g per NO2, SO2 e PTS, 2mg per CO). Torino,1995-1998

à NO2 (lag 1-2) SO2 (lag 1-2) CO (lag 1-2) PTS (lag 0-1)

naturale1.012

1.006-1.0181.018

1.004-1.0321.038

1.020-1.0561.005

1.003-1.008

vascolare1.013

1.004-1.0221.006

0.985-1.0281.043

1.015-1.0711.005

1.000-1.009

atoria1.015

0.992-1.0381.054

1.002-1.1081.037

0.973-1.1061.009

0.999-1.020NO2 (lag 0-3) SO2 (lag 0-3) CO (lag 0-3) PTS (lag 0-3)

ovascolari1.007

1.000-1.0141.010

0.994-1.0261.022

1.001-1.0431.001

0.998-1.005

atori1.034

1.026-1.0431.027

1.008-1.0461.098

1.072-1.1241.013

1.009-1.016

Correlazione temporaleCorrelazione temporale

Page 46: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Risultati: patologie cardiovascolari

% variazione ricoveri (95% IC) per incremento di inquinante analizzato(lag 0, lag1, lag2, lag3 e distributed lag 0-3 per ogni inquinante)

PM10 NO2 SO2 CO O3

-2

-1

0

1

2

3

4

0 1 2 3 03 0 1 2 3 03 0 1 2 3 03 0 1 2 3 03 0 1 2 3 03

Page 47: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

-10

-9

-8

-7

-6

-5

-4

-3

-2

-1

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

0 1 2 3 03 0 1 2 3 03 0 1 2 3 03 0 1 2 3 03 0 1 2 3 03

Risultati: Angina Pectoris

PM10 NO2 SO2 CO O3

% variazione ricoveri (95% IC) per incremento di inquinante analizzato(lag 0, lag1, lag2, lag3 e distributed lag 0-3 per ogni inquinante)

Page 48: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Risultati: bronchite cronica

PM10 NO2 SO2 CO O3

-4

-3

-2

-1

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

0 1 2 3 03 0 1 2 3 03 0 1 2 3 03 0 1 2 3 03 0 1 2 3 03

% variazione ricoveri (95% IC) per incremento di inquinante analizzato(lag 0, lag1, lag2, lag3 e distributed lag 0-3 per ogni inquinante)

Page 49: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

• .

L’impatto: Torino, 1998 (OMS)

Esito Numero casi attribuibiliN° 95% IC

Mortalità (>=30 anni) 420 154 - 658Ricoveri cardiovascolari 275 185 - 391Ricoveri respiratori 243 200 - 300Bronchite cronica (>=25 anni) 84 11 - 129Bronchite acuta (<=15 anni) 3360 2229 - 3776Attacchi d’asma (<=15 anni) 3341 3117 - 3559Attacchi d’asma (>15 anni) 1601 0 - 3160Giorni di restrizione dell’attività 377305

331621 - 419506Casi di sintomatologia respiratoria 1391577

464487 -1948848

Page 50: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Gli studi descrittivi epidemiologici in campo ambientale richiedono analisi di tipo geografico per rappresentare il profilo sanitario in aree giudicate ad alto rischio o intorno a punti sorgente di inquinamento ambientale presunto.

Scopi:

L’attività di epidemiologia geografica GEOSIS punta allo sviluppo di un sistema informativo geografico adattato a scopi epidemiologici descrittivi e di un software per il calcolo e la rappresentazione di indicatori epidemiologici di occorrenza e di rischio.

Obiettivi:

… un impianto concettualeArchitettura: … un sistema strutturato di basi di dati

… una applicazione software per la redazione rapida di rapporti

Correlazione spaziale: progetto GEOSISCorrelazione spaziale: progetto GEOSIS

Page 51: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

La distribuzione geografica degli eventi sanitari è casuale?

L’analisi epidemiologica geografica si chiede se:

È proporzionale alla popolazione sottostante?

È influenzata solo da fattori extra ambientali (stili di vita, attributi individuali, assitenza sanitaria)?

Indice di vecchiaia

popolazioneeventi

Page 52: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

… oppure si osservano ‘eccessi’ localizzati (cluster)

mortalità 82-98per MESOTELIOMAuomini, 35 e + anni

… oppure si osservano ‘eccessi’

diffusi (eterogeneità)mortalità 82-98

per LEUCEMIEuomini, donne, tutte le età

Page 53: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

… oppure si osservano ‘associazioni’ tra occorrenze sanitarie e misure ambientali

(correlazione spaziale)dimissioni ospedaliere 97-99

per M.ACUTE DELLE PRIME VIE AEREE) uomini, donne, 0-14 anni

Concentrazione del PM10 95-99(modello diffusivo:

medie mobili)

Page 54: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

… oppure ancora si osservano ‘concentrazioni’ di occorrenze sanitarie intorno ad un punto sorgente noto o ipotizzato (distribuzione

spaziale)

SCORE test=2.78, significativo 95%

mortalità 82-98 per MESOTELIOMAIn un raggio di 25 Km intorno a Balangero,

uomini e donne, 35 e + anni

Progetto di analisi delle dimissioni ospedaliere 95-00 per cause correlate all’esposizione a discariche di rifiuti

Page 55: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Lavoratori esposti in ambiente di lavoro Mortalità 1988-0997

Correlazione spaziale :Correlazione spaziale : Asbesto e mesoteliomiAsbesto e mesoteliomi

__________________________________________________________________________________________________

Page 56: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Correlazione spaziale :Correlazione spaziale : Asbesto e mesoteliomi - l’alta Valle SusaAsbesto e mesoteliomi - l’alta Valle Susa

__________________________________________________________________________________________________Lo studio mesoteliomi dell’Alta Valle di Susa :

il problema è nato durante la valutazione del sito per la costruenda pista da bob olimpica (Olimpiadi Torino 2006)

Sul sito è stata rilevata presenza naturale di tremolite, minerale di amianto particolarmente pericoloso, in ampi affioramenti naturali

lo studio è stato deciso in seguito a notizie diffuse nei primi mesi del 2002 sui mezzi di informazione circa un aumento dei decessi per mesotelioma maligno in residenti a Sauze d’Oulx e Oulx

Si è trattato di uno studio epidemiologico ambientale di tipo geografico, condotto con analisi di correlazione spaziale

È stato presentato alle autorità regionali e alla popolazione

Ha contribuito alla decisione di scegliere un altro sito per la costruzione della pista

Page 57: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Area in studio

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Zona in dettaglio

Page 59: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Mesotelioma pleurico Anni 1981-1990 Anni 1991-1998 81-98M F TOT M F TOT TOT

GEN.Oulx 2 2 4 0 0 0 4Bardonecchia 0 0 0 1 0 1 1Chiomonte 0 1 1 0 0 0 1Cesana Torinese 0 0 0 1 0 1 1Pragelato 0 0 0 1 0 1 1Sauze d’Oulx 0 0 0 1 0 1 1Totale 2 2 5 4 0 4 9

Mesotelioma peritoneale Anni 1981-1990 Anni 1991-1998 81-98M F TOT M F TOT TOT

GEN.Chiomonte 0 1 1 0 0 0 1Oulx 1 0 1 0 0 0 1Totale 1 1 2 0 0 0 2

Dati per Comune e periodo:Dati per Comune e periodo:MortalitàMortalità

Page 60: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Correlazione spaziale :Correlazione spaziale : Asbesto e mesoteliomi - l’alta Valle SusaAsbesto e mesoteliomi - l’alta Valle Susa

__________________________________________________________________________________________________

Circostanza di esposizione Cause Osservazioni

Attività industriali non locali Occupazione in unità produttivedel torinese, o della Bassa Valledi Susa, di lavorazionedell’amianto

Plausibile; addetti possono avermantenuto residenza in Comunidell’Alta Valle o essersiritrasferiti dopo la pensione

Occupazione in unità produttivedel torinese, o della Bassa Valledi Susa, utilizzatrici di materialiin amianto

Plausibile; addetti possono avermantenuto residenza in Comunidell’Alta Valle o essersiritrasferiti dopo la pensione

Attività industriali locali Occupazione in edilizia stradalee di altre grandi opere, consbancamenti che abbianointeressato vene contaminate

Plausibile; addetti hanno dicerto mantenuto residenza inComuni dell’Alta Valle

Occupazione in cave, concoltivazioni che abbianointeressato vene contaminate

Plausibile; addetti hanno dicerto mantenuto residenza inComuni dell’Alta Valle

Esposizione domestica Contaminazione casa: abiti dalavoro (conviventi di lavoratoridell’amianto), uso di materialidi cava contaminati

Possibile

Esposizione ambientale Vicinanza abitazione a opere disbancamento o a coltivazioni inzone contaminate, conesposizione durante i lavori oda smaltimento residui

Possibile

Ipotetiche circostanze di esposizione della popolazione ad amianto

Page 61: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Correlazione spaziale :Correlazione spaziale : Asbesto e mesoteliomi - l’alta Valle SusaAsbesto e mesoteliomi - l’alta Valle Susa

__________________________________________________________________________________________________Analisi di mortalità: cerchio di 25 chilometri di raggio

Page 62: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Correlazione spaziale :Correlazione spaziale : Asbesto e mesoteliomi - l’alta Valle SusaAsbesto e mesoteliomi - l’alta Valle Susa

__________________________________________________________________________________________________Analisi di mortalità: cerchio di 50 chilometri di raggio

Page 63: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Correlazione spaziale :Correlazione spaziale : Asbesto e mesoteliomi - l’alta Valle SusaAsbesto e mesoteliomi - l’alta Valle Susa

__________________________________________________________________________________________________Analisi di mortalità: cerchio di 75 chilometri di raggio

Page 64: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Correlazione spaziale :Correlazione spaziale : Asbesto e mesoteliomi - l’alta Valle SusaAsbesto e mesoteliomi - l’alta Valle Susa

__________________________________________________________________________________________________Analisi di mortalità: cerchio di 100 chilometri di raggio

Page 65: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Paradigmi in epidemiologia Paradigmi in epidemiologia ambientaleambientale

Gli studi analitici• coorte

• caso controllo

Leucemia e altri tumori, coorti di nascita e scolastica di Seascale, 1950 – 86

Diagnosi Coorte Decessi Rapportostand.

95% IC

Leucemia Nascita 6 10.0 3.7 – 21.8

Scolastica 0 0 0 – 6.2

Altri tumori Nascita 6 2.7 1.0 – 5.9

Scolastica 4 1.2 0.3 – 3.0

Rischio relativo di leucemia infantile in base alla distanza da Sellafield dellaresidenza di nascita

Distanza (km) Casi Controlli Rischiorelativo

95% IC

- 4 5 14 1

5 – 9 5 31 0.35 0.08 – 1.62

10 – 14 14 117 0.21 0.05 – 0.92

15 – 19 5 35 0.22 0.04 – 1.22

20 – 24 9 52 0.22 0.03 – 1.59

25 – 29 8 66 0.14 0.02 – 0.91

Page 66: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

La percezione del rischioLa percezione del rischio__________________________________________________________________________________________________

PPeerrcceezziioonnee ddeell rriisscchhiioo ddeellllaaPPOOPPOOLLAAZZIIOONNEE

AALLTTOO BBAASSSSOO

AALLTTOO

CCoonnccoorrddaannzzaa:: aazziioonnii ccoorrrreettttiivvee

CCoonnfflliittttoo:: nneecceessssiittàà ddii

iinnffoorrmmaarree llaappooppoollaazziioonnee

PPeerrcceezziioonnee ddeellrriisscchhiioo

ddeeggllii EESSPPEERRTTII

BBAASSSSOO CCoonnfflliittttoo:: NNeecceessssiittàà ddii

ttrraannqquuiilllliizzzzaarree llaappooppoollaazziioonnee

CCoonnccoorrddaannzzaa:: nneessssuunnaa aazziioonnee

Paradigmi in epidemiologia ambientaleParadigmi in epidemiologia ambientale

Page 67: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Fattori influenzanti la percezione del rischioFattori influenzanti la percezione del rischio__________________________________________________________________________________________________

•I rischi volontari sono più accettati degli involontari

•I rischi autogestiti sono più accettati dei rischi imposti

•I rischi largamente distribuiti sono più accettati dei rischi concentrati

•I rischi naturali sono più accettati dei rischi originati dall’uomo

•I rischi statistici sono più accettati dei rischi percepiti come catastrofici

•I rischi che ci sono familiari sono più accettati dei rischi esotici

•I rischi che interessano gli adulti sono più accettati dei rischi che interessano i bambini

Paradigmi in epidemiologia ambientaleParadigmi in epidemiologia ambientale

Page 68: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Paragonare i rischi per spiegarli meglioParagonare i rischi per spiegarli meglio__________________________________________________________________________________________________

•Paragoni di I grado (preferibili)stesso rischio in tempi diversiverso uno standardcon stime differenti dello stesso rischio

•Paragoni di II grado (meno preferibili)rischio di compiere un’azione verso il non compierlastesso rischio in luoghi diversi

•Paragoni di III grado (poco preferibili)rischio di una sorgente verso rischio di tutte le sorgentirischio medio verso rischio localizzato nel tempo e nello spazio

Paragoni di IV grado (poco accettabili)rischio/beneficiorischi ambientali verso occupazionalicon stime differenti dello stesso rischio

•Paragoni di V grado (inaccettabili)di rischi non correlati (fumare, guidare, bere)

Page 69: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Criticità - 1Criticità - 1

La definizione quantitativa dell’esposizione

• Indicatori utilizzabili con larga sistematicità o indicatori sofisticati

• La confrontabilità nel tempo e nello spazio

• Modelli di presenza umana e di assorbimento di dose

• Disponibilità di indicatori di dose interna

Page 70: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Criticità - 2Criticità - 2

La gestione delle emergenze ambientali

• Contesto politico e sociale tendenzialmente conflittuale

• Comunicazione di temi scientifici con aspetti controversi

• Margini di strumentalizzazione: lo studio epidemiologico come prova d’appello?

Page 71: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Fronteggiare situazioni ostiliFronteggiare situazioni ostili__________________________________________________________________________________________________

I rischi ambientali provocano spesso rabbia ed ostilità:

L’ostilità è diretta non verso l’individuo ma verso il rappresentante dell’Agenzia

Non saper fronteggiare efficacemente l’ostilità distrugge fiducia e credibilità

COSA FAREEssere preparatoEssere razionaleAscoltareComprendere le frustrazioni delle personeGuardare attentamente con i propri occhiAscoltare e rispondere con attenzione

Page 72: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

L’inquinamento della falda idrica superficiale di San L’inquinamento della falda idrica superficiale di San Fedele ad Asti Fedele ad Asti

__________________________________________________________________________________________________28/12/1999: segnalazione di acqua colorata (gialla) da parte del Sig. Ponchione all'ARPA Dip.to di Asti

esecuzione prelievi ed analisi dell'ARPA

nota informativa del Dip.to di Asti al Comune e all'autorità giudiziaria del risultato delle analisi: presenza di Cromo VI+ e solventi alogenati

9/5/2000 Richiesta all'Area di Epidemiologia Ambientale dell'ARPA di consulenza nell'attività epidemiologica necessaria da parte del Dip.to di Prevenzione dell'ASL 19

15/5/2000 Prima riunione sui problemi epidemiologici ARPA-ASL 19 con richiesta al Sindaco di costituzione di un'unità di coordinamento degli interventi sanitari ed ambientali

23/5/2000 Prima riunione dell'unità di coordinamento San Fedele.Decisione di intraprendere prima possibile un'analisi mirante alla valutazione oggettiva dell'esposizione nella popolazione.

31/5/2000 Invio dei questionari alle famiglie residenti

analisi questionari da parte dell'ASL e dell'Epidemiologia dell'ARPA

Page 73: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

L’inquinamento della falda idrica superficiale di San L’inquinamento della falda idrica superficiale di San Fedele ad Asti Fedele ad Asti

__________________________________________________________________________________________________15/6/2000-7/7/2000 Prelievi campioni sangue e capelli

25/7/2000 Trasmissione primo rapporto Area di Epidemiologia dell'ARPA, relativo all'acquisizione di tutte le conoscenze disponibili sugli effetti delle sostanze riscontrate

4/8/2000 Trasmissione esiti analisi eritrociti dal Laboratorio del CTO

analisi esiti cromo eritrocitario da parte dell'Epidemiologia dell'ARPA e consegna all'ASL

14/8/2000 Trasmissione risultati ai singoli abitanti e al Sindaco da parte dell'ASL 19 (Dip.to Prevenzione)

14/9/2000 Trasmissione esiti analisi cromo capelli dal Laboratorio del CTO

Analisi esiti cromo capelli da parte dell'Area di Epidemiologia dell'ARPA e consegna all'ASL

21/9/2000 Trasmissione risultati ai singoli abitanti e al Sindaco da parte dell'ASL 19 (Dip.to Prevenzione)

5/10/2000 Decisione di progettare uno studio epidemiologico approfondito per valutare i rischi passati e futuri della popolazione, soprattutto in relazione all'effetto dei solventi clorurati (in corso)

Page 74: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

L’inquinamento della falda idrica superficiale di San L’inquinamento della falda idrica superficiale di San Fedele ad Asti Fedele ad Asti

__________________________________________________________________________________________________

Lo studio sulla popolazione sull’esposizione a cromo esavalente :

è stato coordinato nelle sue fasi dall’Area di Epidemiologia dell’ARPA, (che ha coordinato anche le attività dell’unità di crisi)

è stato il primo studio eseguito in Italia di valutazione del cromo eritrocitario in una popolazione

Ha superato notevoli difficoltà tecniche e di rapporto con i media e i cittadini, inizialmente sospettosi ed ostili

Ha fornito elementi oggettivi di valutazione, tranquillizzando l’ansia della popolazione

Ha permesso di costruire un clima di fiducia e di credibilità con la popolazione, con le istituzioni comunali, con gli altri esperti

Page 75: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

L’inquinamento della falda idrica superficiale di San L’inquinamento della falda idrica superficiale di San Fedele ad Asti Fedele ad Asti

__________________________________________________________________________________________________

Cromo eritrocitario Cromo eritrocitario

media 24.30 media 25.60

se 5.17 se 7.90

lcl 14.17 lcl 10.12

ucl 34.44 ucl 41.08

* non rappresentato unvalore=62

San Fedele

-2

0

2

4

6

8

10

12

Fre

qu

en

za

Controlli *

0

2

4

6

8

10

12

121416182022242628303234363840

Fre

qu

en

za

Page 76: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

L’inquinamento della falda idrica superficiale di San L’inquinamento della falda idrica superficiale di San Fedele ad Asti Fedele ad Asti

__________________________________________________________________________________________________

Cromo nei capelli Cromo nei capellimedia 25.8 media 21.8se 14.9 se 11.2lcl 0 lcl -0.09ucl 54.9 ucl 43.7

San Fedele

0

0.5

1

1.5

2

2.5

3

3.5

4

4.5

Frequenza

Controlli

0

1

2

3

4

5

6

Frequenza

Page 77: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Criticità - 3Criticità - 3

La valutazione quantitativa del rischio

• Necessità di comparare situazione “chimicamente” differenti (es. siti contaminati) per fissare priorità, o

• intenzione di determinare obiettivi di risanamento basati sull’analisi del rischio (Risk Based Corrective Action: RBCA dell’ASTM)?

Page 78: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Criticità - 4Criticità - 4

Limiti intrinseci delle conoscenze epidemiologiche

• Limiti di potenza

• Intervallo di induzione - latenza

• Limiti alla conoscibilità dell’esposizione in studio e di quelle che possono interagire

Page 79: Area di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte

Criticità - 5Criticità - 5

Limiti intrinseci delle conoscenze epidemiologiche

• 3.4 milioni di strutture di composti chimici semplici in CAS

• 63,000 stimate in uso corrente da CAS

• 20,000 registrazioni circa in NIOSH-RTECS

• alcune centinaia di agenti oggetto di Monografie IARC, 56 cancerogeni umani, di cui: 13 attività industriali, 19 farmaci, 5 agenti biologici

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DocumentazioneDocumentazioneSiti web:• ARPA: www.arpa.piemonte.it

• ANPA: www.sinanet.anpa.it

• ISS: www.iss.it, www.epicentro.iss.it

• EPA: www.epa.gov

• NIEHS: www.niehs.nih.gov

• OMS: www.who.int, www.who.it, www.who.dk

• Piemonte: www.regione.piemonte.it/sanita/ep/indiriz.htm