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Aspetti di sicurezza convenzionale in Piave ALPI, cartellonistica 21 settembre Sala Villi Sergio Sartor Corso di aggiornamento sull'operazione delle macchine acceleratrici

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Aspetti di sicurezza convenzionale in Piave

ALPI, cartellonistica

21 settembre Sala Villi Sergio Sartor

Corso di aggiornamento sull'operazione delle macchine acceleratrici

Il Datore di lavoro

Chi è Cosa fa’/obblighi del DL

Valuta TUTTI i rischi… compresi quelli legati a: Stress lavoro-correlato; Differenza di genere; Differenza di età; Provenienza da paesi esteri;

INCIDENTE

INFORTUNIO

È sanzionato penalmente

Obblighi del datore di lavoro non delegabili (Art. 17 - D.lgs. 81/2008)

La valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento di valutazione dei rischi La designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi

Il datore di lavoro è sanzionato per la violazione di questa lettera con arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro

I soggetti del Sistema di prevenzione aziendale

Datore di Lavoro Dirigenti Preposti I lavoratori Rappresentante dei Lavoratori per

la Sicurezza (RLS) Responsabile del Servizio di

prevenzione e Protezione (RSPP) Addetti al SPP Medico Competente Addetti emergenze

Rischio e pericolo

pericolo un oggetto o un insieme di circostanze potenzialmente in grado di arrecare un danno

rischio è la probabilità che una persona sia danneggiata da un particolare pericolo

Esempio: Un'auto è un potenziale pericolo per la salute. Guidare un'auto è un rischio. Tanto più alta è la velocità, tanto più rischioso è guidare.

La percezione del rischio

Pericolo

Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni. (D.lgs 81/08, art. 2)

In altre parole: la presenza di sostanze chimiche, agenti biologici, fenomeni fisici, oggetti, azioni o relazioni caratterizzati dalla possibilità di nuocere quando raggiungono una certa dimensione o forza.

Danno Una qualunque alterazione, transitoria o

permanente, dell'organismo, di una sua parte o di una sua funzione.

Esempi: - una frattura - la perdita di una mano - un'infezione delle vie urinarie - la silicosi - una gastrite da stress

Rischio

Probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione (D.lgs 81/08, art. 2)

PERICOLO RISCHIO

Familiarità

Il grado di rischio che viene percepito può aumentare notevolmente se vi è una non completa comprensione scientifica del potenziale effetto sulla salute di una particolare situazione o tecnologia.

+ percezione - percezione

10 La percezione del rischio

GLI INTERVENTI DEVONO QUINDI RIDURRE IL RISCHIO FINO A:

Rischio tollerabile: rischio accettato in seguito alla ponderazione del rischio. Il rischio tollerabile è anche detto “rischio non significativo” o “rischio accettabile”. Il rischio tollerabile non dovrebbe richiedere ulteriore trattamento

Rischio residuo: Rischio rimanente a seguito

del trattamento del rischio. Il rischio residuo comprende anche i rischi non identificabili

(UNI 11230 – Gestione del rischio)

Diversi tipi di Rischi

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Occasione di lavoro

Rischio per la sicurezza (macchine, impianti, incendio,

esplosioni, ecc.)

Infortunio (evento traumatico)

Riconoscimento “agevole” delle cause

Occasione di lavoro

Rischio per la salute (agenti fisici, chimici, biologici

sostanza, rumore ecc.)

Malattia professionale (evento progressivo)

Riconoscimento complicato delle cause

Occasione di lavoro

Rischio trasversale (fattori psicologici,, organizzazione ecc.)

Malattia professionale (stress, disagio ecc.)

Riconoscimento complicatissimo delle

cause

Rischi per la sicurezza: legati a danni acuti e fatti esterni che agiscono rapidamente sulla persona e costituiscono un nesso di causa/effetto con la lesione.

Infortunio: evento dannoso che si verifica in occasione di lavoro per una causa violenta e che pregiudica, temporaneamente o permanentemente, la capacità lavorativa.

Rischi per la sicurezza Strutture (scale, pareti, aperture ecc.) Macchine, apparecchiature, attrezzature Mezzi di trasporto Sostanze pericolose Impianti elettrici Incendi, esplosioni

Cosa sono gli infortuni?

Rischi per la salute: legati a danni progressivi e cronici provocati da fattori esterni che agiscono lentamente sulla persona addetta alle specifiche lavorazioni pericolose.

Rischi per la salute Rumore Vibrazioni Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti Condizioni climatiche Polveri e fibre Fumi, nebbie, gas, vapori

Malattie professionali: alterazione dello stato di salute di un lavoratore originata da cause inerenti allo svolgimento della prestazione di lavoro.

Cosa sono le malattie professionali?

Classificazione dei rischi

RISCHI CONVENZIONALI “Legati alle strutture e agli impianti, sono generalmente più noti in quanto presenti nella totalità degli ambienti di lavoro.” Esempi di rischi convenzionali sono quelli legati a:

• impianti elettrici, termici e tecnologici • stato delle strutture • barriere architettoniche

Classificazione dei rischi

RISCHI SPECIFICI “Legati alla presenza di specifici agenti fisici, chimici, biologici. ” Esempi di rischi specifici sono quelli legati a:

• agenti fisici: rumore, vibrazioni, radiazioni ...

• agenti chimici: vapori, fumi, liquidi, gas …

PROBABILITÀ 1 Bassissima L’evento dannoso è improbabile. La sua manifestazione è legata al contemporaneo verificarsi di più eventi indipendenti e poco probabili. L'evento non si è mai presentato durante l'attività produttiva. 2 Medio – bassa L’evento dannoso è poco probabile ma possibile. E’ legato al contemporaneo verificarsi di più eventi non necessariamente indipendenti e di probabilità non trascurabile. L'evento si è presentato raramente durante l'attività produttiva.

LA STIMA DEL RISCHIO

PROBABILITÀ

3 Medio – alta L’evento dannoso è probabile. Tipicamente legato a funzionamenti anomali delle macchine e degli impianti, non rispetto delle procedure di lavoro, non utilizzo dei mezzi di prevenzione e protezione. L'evento si è presentato con una certa frequenza durante l'attività produttiva. 4 Elevata L’evento dannoso è altamente probabile. Con le stesse caratteristiche precedenti, tende a verificarsi diverse volte. L'evento si presenta molto frequentemente nell'attività produttiva.

LA STIMA DEL RISCHIO

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MAGNITUDO o DANNO

1 Trascurabile “Il danno è rapidamente reversibile e di scarsa entità. Non comporta l’abbandono del posto di lavoro”.

2 Modesta “Il danno comporta una parziale limitazione funzionale reversibile in pochi giorni con completo ripristino della capacità lavorativa”.

3 Notevole “Il danno comporta una limitazione funzionale reversibile solo dopo un certo tempo con eventuale riduzione della capacità lavorativa”.

4 Ingente “Il danno è irreversibile e comporta una notevole e permanente riduzione della capacità lavorativa, o l’inabilità, o la morte”.

LA STIMA DEL RISCHIO

La segnaletica di sicurezza nel decreto legislativo 81 artt. 161 e 162

• Il decreto legislativo 81/08 dà disposizioni riguardanti la segnaletica di sicurezza che deve essere presente in tutte le aziende e unità produttive. Tali disposizioni fanno sempre parte dell’informazione dei lavoratori, infatti la segnaletica serve a indicare loro dove si trovano i rischi e dove si trovano le attrezzature o le vie di fuga nel caso in cui si verifichi un pericolo.

La segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro, è una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro, e che utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale;

A) segnale di divieto:

un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

B) segnale di avvertimento:

C) segnale di prescrizione:

D) segnale di salvataggio o di soccorso:

un segnale che avverte di un rischio o pericolo

un segnale che prescrive un determinato comportamento

un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

E) segnale di informazione: un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate alle lettere A) e D)

L’uso dei dispositivi di protezione collettiva è prioritario rispetto a quello di protezione individuale. Il mancato uso di un DPC costituisce colpa nel caso di un infortunio sul lavoro collegato all’utilizzo di un DPI inadeguato. Cassazione Penale Sezione IV – Sentenza n. 34789 del 27 settembre 2010 (u. p. 22 giugno 2010) – Pres. Campanato – Est. Iacopino– P.M. Delehaye – Ric. C.C.L.:

Articolo 15 - Misure generali di tutela 1. Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro sono: i) la priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale;

DPC (Dispositivi di Protezione Collettiva) Per DPC si intendono , generalmente, quei sistemi che intervengono direttamente sulla fonte prima che sia coinvolto il singolo lavoratore

DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o ridotti da:

MEZZI di protezione collettiva

MISURE TECNICHE di prevenzione

MISURE, METODI o PROCEDIMENTI

di ORGANIZZAZIONE del lavoro

Dpi (Dispositivi di Protezione Individuale) Sono “qualsiasi attrezzatura destinata ad essere

indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza e la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”. (D.Lgs. 81/08 art.74)

OBBLIGO D’USO “I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono

essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro”.

(D.Lgs. 81/08 art.75) Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente

Art. 75: arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.740,00 a 7.014,40 euro [Art. 87, co. 2, lett. d)]

I PRINCIPALI RISCHI DA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE SONO:

Meccanici •cadute •urti •colpi, impatti •compressioni •perforazioni •tagli •abrasioni •vibrazioni •scivolamenti

RISCHI CHIMICI Aerosol •polveri •fumi •nebbia Gas,vapori Liquidi •immersioni •schizzi, proiezioni

RISCHI BIOLOGICI •Batteri patogeni

•Virus patogeni

•Funghi responsabili di micosi

•Antigeni biologici non microbi

RISCHI FISICI Rumore

Elettrici Radiazioni •non ionizzanti •ionizzanti

Termici •calore, fiamme •freddo

RISCHI FISICI Rumore Cuffie Auricolari Meccanici Casco Guanti Scarponi Termici Guanti Indumenti Elettrici Guanti Scarponi

RISCHI CHIMICI Aerosol Maschera

Gas,vapori Maschera Indumenti Liquidi Guanti Occhiali

RISCHI BIOLOGICI Indumenti Maschera Guanti

ESEMPI DI DPI

Il personale ha diritto a lavorare in sicurezza e il diritto-dovere di collaborare alla sua “gestione”

Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato (Art. 44 - D.lgs. 81/2008)

Il lavoratore che, in caso di pericolo grave, immediato e che non può essere evitato, si allontana dal posto di lavoro ovvero da una zona pericolosa, non può subire pregiudizio alcuno e deve essere protetto da qualsiasi conseguenza dannosa.

Grazie dell’attenzione