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A nche il 2009 è pronto per es- sere archiviato. Un anno ric- co di traguardi per Atripalda- News, mentre si avvicina un 2010 con tante novità in cantiere. In questi mesi che ci lasciamo alle spalle la nostra testata si è raffor- zata e radicata sempre di più, una piattaforma multimediale di gior- nalismo tra reportage, videointervi- ste, speciali, sondaggi ed il primo Tg flash settimanale interamente de- dicato ai principali avvenimenti del- la cittadina del Sabato. Una sfida partita tra timori, preoccupazioni e anche un generale scetticismo ma con il tempo divenuta realtà forte, apprezzata e seguita quotidiana- mente da oltre mille contatti gior- nalieri per centocinquantamila visi- tatori in un anno. AtripaldaNews è diventata così giornale online di confronto e riferimento per le altre testate provinciali, per quanto ri- guarda i fatti della città. Ma le sfide non sono finite qui. Dopo il grande successo riscosso dei primi due nu- meri, ecco il nuovo cartaceo. Due le novità di questa edizione: la for- mula dell’annuario attraverso la quale ripercorrere i principali fatti accaduti durante l’anno ed il calen- dario 2010 dedicato alle bellezze femminili della nostra città. Cosa cercheremo di fare nel 2010? Ad i- nizio dell’anno partiranno nuovi progetti, procederemo al potenzia- mento della redazione, dando sem- pre più spazio ai voi lettori attra- verso forum e sondaggi, fiori al- l’occhiello della nostra community. Come sempre non posso esimermi dal ringraziare tutti quelli che lavo- rano nell’ombra, poco conosciuti ma altrettanto vitali per tutta la struttura, nonché ai nostri inserzio- nisti che hanno creduto in noi no- nostante lo scetticismo iniziale. Un grazie anche alla giovane redazione per il loro tempo, la passione, la pa- zienza e l’amore che quotidiana- mente ha messo a disposizione nel redigere gli articoli e gli speciali e ai quali va il mio più sincero grazie; al pool editoriale dell'associazione cul- turale "Amica", che ha impresso u- na spinta enorme alla qualità ed al- la crescita del nuovo portale e del- le edizioni cartacee, al pool grafico sempre pronto a creare una veste moderna, semplice da consultare, completa e molto bella. Detto que- sto non mi resta che augurarvi, da parte mia e da tutta la redazione, i più sinceri auguri di un sereno Na- tale e uno splendido 2010. In uno speciale, i principali avvenimenti dell’anno appena trascorso Il 2009 di Atripalda Una scommessa vincente Fiume Sabato, Parco Archeologico, Centro distribuzione urbana (Cdu), sono questi i principali progetti che Atripalda ha presentato nell’ambito dei finanziamenti europei che saranno destinati al Piano Strategico. I tavo- li di concertazione si sono chiusi soltanto po- chi giorni fa e hanno segnato una vera e pro- pria svolta per i comuni dell’area metropo- litana ovvero Avellino, Atripalda, Aiello del Sabato, Mercogliano e Monteforte Irpino. In palio molti milioni di euro che la cittadina del Sabato potrebbe utilizzare per rilanciare la sua economia (il Cdu dovrebbe essere rea- lizzato nell’area a ridosso del Fenestrelle, tra via Filande e via Pianodardine consentendo la riqualificazione e la messa in sicurezza di un tratto di strada spesso soggetto a eson- dazioni ), la sua storia (nel progetto del Fe- nestrelle dovrebbe essere inclusa anche la ri- qualificazione dello storico palazzo Carac- ciolo, ormai abbandonato da decenni nel de- grado e nell’abbandono) e il suo ambiente (due sono i progetti presentati per la rinatu- ralizzazione del fiume Sabato e del fiume Fe- nestrelle). Il principio guida individuato nel corso dei tavoli di confronto è stato quello della mobilità: la metropolitana leggera pas- serà proprio per Atripalda che, negli anni ‘50 vide nascere la prima linea urbana di mez- zi pubblici. Altro punto qualificante sarà il Parco Archeologico: il Comune è riuscito a in- serire il progetto del finanziamento del se- condo lotto degli scavi archeologici soltanto in extremis. Ovviamente Avellino, comune capoluogo, farà la parte del leone: ospiterà, infatti, la Cittadella del Sociale, la Cittadella Scientifica e le principali strutture di servizi ai cittadini (progetto cablaggio e reti wire- less). «Nel corso dei tavoli - dichiara il con- sigliere delegato all’urbanistica Luigi Tuccia - abbiamo seguito il principio ispiratore del- l’inclusione di Atripalda nel panorama pro- vinciale, non solo attraverso l’implementa- zione dei mezzi di trasporto, ma anche cer- cando di ammagliare culturalmente la citta- dina del Sabato con il resto della Provincia. La sfida del Piano Strategico si gioca proprio sull’interazione fisica e culturale di diverse realtà cittadine». I principali fatti e avvenimenti che han- no caratterizzato l’anno appena tra- scorso scanditi dal passare dei mesi: l’i- dea dell’annuario nasce da qui. La visi- ta del giudice Cassese, lo scippo del- l’Antica Abellinum, lo sdoppiamento e il trasferimento del mercato, la vendita del Centro PMI, la crisi economica, la scon- fitta alle elezioni provinciali e l’arrivo di Gianni Morandi, queste le più im- portanti vicende che hanno animato la vita di amministratori e cittadini, in al- cuni momenti anche tra polemiche e manifestazioni eclatanti. Dodici pagine che raccontano l’anno appena trascor- so ad Atripalda. LO SPECIALE ALL’INTERNO IL CALEND IL CALENDARIO ARIO Dodici mesi insieme alle nostrebellezze Dodici ragazze per dodici mesi, novità assoluta per la terza edizio- ne del cartaceo di AtripaldaNews e in generale per la cittadina del Sabato. Il calendario della più belle ragazze del nostro paese: stu- dentesse, commesse, modelle, impiegate e professioniste seleziona- te dalla nostra redazione. Tutte rigorosamente atripaldesi nella loro quotidianità e tutte accomunate dallo stesso entusiasmo e voglia di accompagnare la nostra avventura editoriale. ALLE PAGG. 12-13 Punti di vista differenti della politica atripal- dese rispetto all’anno appena trascorso. «Non sono soddisfatto di quello che è stato fatto fino ad oggi, inutile nasconderlo. Mi pia- cerebbe essere anco- ra più vicino alle fa- sce deboli della po- polazione, agli an- ziani, a chi vive nel- le periferie. Mi piace- rebbe garantire una casa dignitosa a tutti quelli che ne hanno bisogno, senza dover ricorrere a graduatorie o selezioni», così il sindaco nella sua lettera inviata ai cittadini. «Consegniamo al 2010 una città triste e con tanti problemi, vecchi e nuovi, irrisolti. L’op- posizione ha tentato di dare un contributo segnalando problemi grandi e piccoli, pro- ponendo soluzioni ma, quasi sempre, è stata inascoltata», co- sì Del Mauro, mentre Prezioso: «L’anno che si sta per conclu- dere sarà ricordato da me e dai miei so- stenitori, come anno della trasformazione di Alleanza Nazionale in Popolo della Li- bertà». ALLE P ALLE PAGINE 2 E 3 GINE 2 E 3 La città punta su Parco Archeologico, Centro distribuzione urbana e fiume Sabato Sono terminati i tavoli tecnici di concertazione per la presentazione dei progetti in Regione La sfida del Piano Strategico «Il mio anno politico» L ’EDIT ’EDITORIALE ORIALE di ALFONSO PARZIALE PRIMO PIANO PRIMO PIANO Anno I Numero III 8 Dicembre 2009 Distribuzione gratuita di Francesca des Loges

atripaldanews dicembre 2009

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Il mensile di AtripaldaNews

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Page 1: atripaldanews dicembre 2009

Anche il 2009 è pronto per es-sere archiviato. Un anno ric-co di traguardi per Atripalda-

News, mentre si avvicina un 2010con tante novità in cantiere. In questi mesi che ci lasciamo allespalle la nostra testata si è raffor-zata e radicata sempre di più, unapiattaforma multimediale di gior-nalismo tra reportage, videointervi-ste, speciali, sondaggi ed il primoTg flash settimanale interamente de-dicato ai principali avvenimenti del-la cittadina del Sabato. Una sfidapartita tra timori, preoccupazioni eanche un generale scetticismo macon il tempo divenuta realtà forte,apprezzata e seguita quotidiana-mente da oltre mille contatti gior-nalieri per centocinquantamila visi-tatori in un anno. AtripaldaNews èdiventata così giornale online diconfronto e riferimento per le altretestate provinciali, per quanto ri-guarda i fatti della città. Ma le sfidenon sono finite qui. Dopo il grandesuccesso riscosso dei primi due nu-meri, ecco il nuovo cartaceo. Due lenovità di questa edizione: la for-mula dell’annuario attraverso laquale ripercorrere i principali fattiaccaduti durante l’anno ed il calen-dario 2010 dedicato alle bellezzefemminili della nostra città. Cosacercheremo di fare nel 2010? Ad i-nizio dell’anno partiranno nuoviprogetti, procederemo al potenzia-mento della redazione, dando sem-pre più spazio ai voi lettori attra-verso forum e sondaggi, fiori al-l’occhiello della nostra community.Come sempre non posso esimermidal ringraziare tutti quelli che lavo-rano nell’ombra, poco conosciutima altrettanto vitali per tutta lastruttura, nonché ai nostri inserzio-nisti che hanno creduto in noi no-nostante lo scetticismo iniziale. Ungrazie anche alla giovane redazioneper il loro tempo, la passione, la pa-zienza e l’amore che quotidiana-mente ha messo a disposizione nelredigere gli articoli e gli speciali e aiquali va il mio più sincero grazie; alpool editoriale dell'associazione cul-turale "Amica", che ha impresso u-na spinta enorme alla qualità ed al-la crescita del nuovo portale e del-le edizioni cartacee, al pool graficosempre pronto a creare una vestemoderna, semplice da consultare,completa e molto bella. Detto que-sto non mi resta che augurarvi, daparte mia e da tutta la redazione, ipiù sinceri auguri di un sereno Na-tale e uno splendido 2010.

In uno speciale, i principali avvenimenti dell’anno appena trascorso

Il 2009 di Atripalda

Una scommessavincente

Fiume Sabato, Parco Archeologico, Centrodistribuzione urbana (Cdu), sono questi iprincipali progetti che Atripalda ha presentatonell’ambito dei finanziamenti europei chesaranno destinati al Piano Strategico. I tavo-li di concertazione si sono chiusi soltanto po-chi giorni fa e hanno segnato una vera e pro-pria svolta per i comuni dell’area metropo-litana ovvero Avellino, Atripalda, Aiello delSabato, Mercogliano e Monteforte Irpino. Inpalio molti milioni di euro che la cittadinadel Sabato potrebbe utilizzare per rilanciarela sua economia (il Cdu dovrebbe essere rea-lizzato nell’area a ridosso del Fenestrelle, travia Filande e via Pianodardine consentendola riqualificazione e la messa in sicurezza diun tratto di strada spesso soggetto a eson-dazioni ), la sua storia (nel progetto del Fe-nestrelle dovrebbe essere inclusa anche la ri-qualificazione dello storico palazzo Carac-ciolo, ormai abbandonato da decenni nel de-grado e nell’abbandono) e il suo ambiente(due sono i progetti presentati per la rinatu-ralizzazione del fiume Sabato e del fiume Fe-nestrelle). Il principio guida individuato nelcorso dei tavoli di confronto è stato quellodella mobilità: la metropolitana leggera pas-serà proprio per Atripalda che, negli anni ‘50vide nascere la prima linea urbana di mez-zi pubblici. Altro punto qualificante sarà ilParco Archeologico: il Comune è riuscito a in-serire il progetto del finanziamento del se-condo lotto degli scavi archeologici soltantoin extremis. Ovviamente Avellino, comunecapoluogo, farà la parte del leone: ospiterà,infatti, la Cittadella del Sociale, la CittadellaScientifica e le principali strutture di serviziai cittadini (progetto cablaggio e reti wire-less). «Nel corso dei tavoli - dichiara il con-sigliere delegato all’urbanistica Luigi Tuccia- abbiamo seguito il principio ispiratore del-l’inclusione di Atripalda nel panorama pro-vinciale, non solo attraverso l’implementa-zione dei mezzi di trasporto, ma anche cer-cando di ammagliare culturalmente la citta-dina del Sabato con il resto della Provincia.La sfida del Piano Strategico si gioca propriosull’interazione fisica e culturale di diverserealtà cittadine».

I principali fatti e avvenimenti che han-no caratterizzato l’anno appena tra-scorso scanditi dal passare dei mesi: l’i-dea dell’annuario nasce da qui. La visi-ta del giudice Cassese, lo scippo del-l’Antica Abellinum, lo sdoppiamento e iltrasferimento del mercato, la vendita delCentro PMI, la crisi economica, la scon-fitta alle elezioni provinciali e l’arrivodi Gianni Morandi, queste le più im-portanti vicende che hanno animato lavita di amministratori e cittadini, in al-cuni momenti anche tra polemiche emanifestazioni eclatanti. Dodici pagineche raccontano l’anno appena trascor-so ad Atripalda.

LO SPECIALE ALL’INTERNO

IL CALENDIL CALENDARIOARIO

Dodici mesi insiemealle nostre bellezze

Dodici ragazze per dodici mesi, novità assoluta per la terza edizio-ne del cartaceo di AtripaldaNews e in generale per la cittadina delSabato. Il calendario della più belle ragazze del nostro paese: stu-dentesse, commesse, modelle, impiegate e professioniste seleziona-te dalla nostra redazione. Tutte rigorosamente atripaldesi nella loroquotidianità e tutte accomunate dallo stesso entusiasmo e voglia diaccompagnare la nostra avventura editoriale. ALLE PAGG. 12-13

Punti di vista differenti della politica atripal-dese rispetto all’anno appena trascorso. «Nonsono soddisfatto di quello che è stato fattofino ad oggi, inutilenasconderlo. Mi pia-cerebbe essere anco-ra più vicino alle fa-sce deboli della po-polazione, agli an-ziani, a chi vive nel-le periferie. Mi piace-rebbe garantire unacasa dignitosa a tuttiquelli che ne hannobisogno, senza doverricorrere a graduatorie o selezioni», così ilsindaco nella sua lettera inviata ai cittadini.

«Consegniamo al 2010 una città triste e contanti problemi, vecchi e nuovi, irrisolti. L’op-posizione ha tentato di dare un contributo

segnalando problemigrandi e piccoli, pro-ponendo soluzionima, quasi sempre, èstata inascoltata», co-sì Del Mauro, mentrePrezioso: «L’annoche si sta per conclu-dere sarà ricordatoda me e dai miei so-stenitori, come annodella trasformazione

di Alleanza Nazionale in Popolo della Li-bertà». ALLE PALLE PAAGINE 2 E 3GINE 2 E 3

La città punta su Parco Archeologico, Centro distribuzione urbana e fiume Sabato

Sono terminati i tavoli tecnici di concertazione per la presentazione dei progetti in Regione

La sfida del Piano Strategico

«Il mio anno politico»

LL’EDIT’EDITORIALEORIALE

di ALFONSO PARZIALE

PRIMO PIANOPRIMO PIANO

Anno I Numero III 8 Dicembre 2009Distribuzione gratuita

di Francesca des Loges

Page 2: atripaldanews dicembre 2009

Massimiliano Del Mauro (Pdl - Adc): «Con-segniamo al 2010 una città triste e con tantiproblemi, vecchi e nuovi, irrisolti. L’opposi-zione ha tentato di dare un contributo segna-lando problemi grandi e piccoli, proponendosoluzioni ma, quasi sempre, è stata inascolta-ta. Abbiamo chiesto noi la regolamentazionedel patrimonio comunale e quella relativa alconferimento di incarichi e consulenze. Dal-l’inizio della consiliatura abbiamo indicatoproblemi di bilancio e deficit di gestione ri-scontrati, poi, da tutti. Sarebbe troppo lungo e-lencare le tante interrogazioni ed interpellan-ze prodotte, da quelle riguardanti i problemiminori a quelle relative a questioni urbanisti-che o finanziarie. Concentriamoci a parlare delnuovo anno, di quello che ci aspettiamo e quel-lo che si dovrebbe fare. Sarebbe il caso di co-minciare a studiare soluzioni ai problemi del-le periferie, dai tanti gravi di c.da Alvanite, aquelli che pure meritano attenzione di c.daGiacchi, via Serino e Cerzete, anche se non rea-lizzabili tutti nell’immediato. Sarebbe bello seriuscissimo a coinvolgere, com’era anni fa, i cit-tadini nelle questioni amministrative. Questaè una sfida per l’intero Consiglio Comunale. Unanno fa con il capogruppo del PD ipotizzam-mo di convocare sedute monotematiche con al-l’ordine del giorno le sole interrogazioni ed in-terpellanze. Si immaginò di convocarle nei po-meriggi in cui il municipio è aperto per conte-nere i costi e che sarebbe bastata la sola pre-senza degli interroganti e dei delegati destina-tari dell’interrogazione anche senza numero le-gale. Insomma un question time in piena re-gola. Speriamo di introdurre questanovità per Atripalda nel 2010.Ad oggi, da questa maggio-ranza non una parola emai un provvedimento asostegno di un settore pro-vato, come quello delcommercio, ma solo inter-venti penalizzanti. A giu-gno 2009 abbiamo pro-posto l’istituzione diuna commissioneconsiliare per la veri-fica della convenzio-ne fra Comune e Co-smari, la maggioranzaha respinto la richiesta,ma i problemi restanosotto gli occhi di tutti. Icittadini stanno pagan-do molto caro un servizio oggettivamente sca-dente. Il Sindaco ha pensato di risolvere qual-che problema con un estem-poraneo rimpasto di giunta. Ilrisultato? Di male in peggio. Inconclusione l’elenco delle coseda fare è molto lungo. Vannoaffrontati i problemi della via-bilità e dei parcheggi speran-do che si riesca finalmente aparlare dei lavoratori della coo-perativa che, ad oggi, hannoun futuro molto incerto. C’è darisolvere quelli delle periferie,quelli del commercio e del mer-cato, quelli dell’edilizia scola-stica che necessita di interventi al pari della bi-blioteca. Va gestito meglio il notevole patri-monio comunale evitando così la vendita delcentro servizi. Va migliorato il servizio di rac-colta e smaltimento dei rifiuti rendendolo pos-sibilmente meno costoso. Bisogna bonificarevia San Lorenzo procedendo allo smantella-mento delle baracche. Non sarebbe sbagliatoinstallare telecamere ( possibilmente vere) percontrollare la villa comunale ( il bullismo è unfenomeno dal quale non siamo immuni). Vabonificato il fiume Sabato. Circa quest’ultimopunto occorre ricordare che il fiume lungo il

suo corso tocca più comuni ed Atripalda è a val-le del problema. Quindi un progetto serio di ri-

qualificazione prevede il coin-volgimento di almeno cinqueamministrazioni. Noi inveceabbiamo sprecato soldi perl’affissione di cartelli lungo leringhiere che indicano il di-vieto di gettare rifiuti nel fiumecome se davvero ci fosse chipensa sia consentito, in stileselvaggio west dove si chiede-va di non sparare al pianista.Le cose da fare elencate sonotante e purtroppo non sonotutte. L’opposizione tutta ne è

consapevole ed ha voglia di contribuire a mi-gliorare Atripalda. Speriamo quindi finisca l’ar-roccamento della giunta Laurenzano».Antonio Prezioso (Pdl): «L’anno che si sta perconcludere sarà ricordato da me e dai miei so-stenitori, come anno della trasformazione di Al-leanza Nazionale in Popolo della Libertà. La na-scita della casa comune del centrodestra, ha de-terminato la costituzione del gruppo consilia-re del PDL, che vede in me l’unico coerente edorgoglioso rappresentante nel comune di Atri-palda.Un anno di opposizione, un anno di battaglie

contro gli sprechi. Questo il tema portante, del-l’azione consiliare, dalla miadura opposizione a quel mal-costume fatto di sprechi dellerisorse finanziarie dei contri-buenti. Questo è stato un annoall’insegna della svendita deibeni immobili di Atripalda, ab-biamo assistito al continuo im-poverimento del patrimonioimmobiliare del nostro comu-ne. Prima la messa in venditadell’area PIP di via Appia, gliappartamenti di via Belli, lascuola di san Gregorio e perultimo il Centro Servizi di contrada san Lo-renzo. La mia azione in consiglio ha cercato intutti i modi di vanificare tali alienazioni, che dasole servono a tamponare momentaneamentei problemi di liquidità del nostro comune, mase non si interviene sulla qualità della spesa,non si arriverà mai a creare quella inversionedi tendenza nella spesa pubblica, che tutti ci a-spettiamo.Ho puntato più volte il dito sulle spese legali delnostro ente, che sono in continuo aumento espesso sono irrazionali: ad esempio per op-porci alla richiesta di risarcimento danni di po-

che migliaia di euro di un sinistro, piuttosto chefare una transazione “pacifi-ca”, andiamo a spendere ildoppio, per pagare anche lespese legali. Non sono manca-te le mie continue segnalazio-ni di quelli che sono i grandipiccoli disagi quotidiani che gliatripaldesi sono costretti a su-bire: questioni legate alla via-bilità, alla pulizia delle strade,al traffico, alla manutenzionedegli impianti di illuminazio-ne.Ultima in ordine di tempo, è la

battaglia per il ritorno del Mercato del Giovedìin piazza Umberto I in ossequio all’esito del re-ferendum consultivo del 2004, nel rispetto del-la tradizione centenaria, nel rispetto delle ri-chieste dei commercianti e dei cittadini atri-paldesi. Purtroppo tutti sappiamo come è an-data a finire, io, insieme ad un altro consiglie-re, sono stato l’unico a votare contro l’ipotesiparco delle Acacie - via San Lorenzo - via Fer-rovia. Ora sono al fianco, senza strumentaliz-zazioni di sorta, di quel gruppo di cittadini chevuol tenere alta l’attenzione sulla questionemercato».

Un annoininComune

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02 - 03 primo piano 2-12-2009 17:10 Pagina 1

Page 3: atripaldanews dicembre 2009

Lettera aperta del sindaco Laurenzano, al giro di boa della sua Amministrazione

«Emergenze e difficoltàma tante soddisfazioni»«Caro concittadino,mi sforzo quotidianamentedi ascoltarti, di parlarti e dicercare di capire le tue idee,le tue sensazioni e la soddi-sfazione rispetto al lavorofatto dall’Amministrazione erispetto a quello che resta darealizzare. Mi scuso, se nonsempre sono riuscito ad in-terpretare i tuoi bisogni, letue aspirazioni e i tuoi desi-deri. Sappi che le mie gior-nate e quelle di tutta la miagiunta sono trascorse alla ri-cerca di uno sforzo, di unoslancio e di un impegno chepotesse migliorare la nostracittadina: non ho nulla darimproverare a nessuno inquanto a impegno e dedizio-

ne. Ho perce-pito la sensibilità, ho acqui-sito la disponibilità e la vo-glia di lavorare di tutti gli a-mici della maggioranza, no-nostante le difficoltà econo-miche e organizzative, lega-te ad una difficile situazio-ne delle finanze comunali ead un personale che conti-nua ad invecchiare e che nonè possibile sostituire in tem-

pi rapidi. Non ho intenzionedi nascondermi dietro a ca-renze o difficoltà ma è giustoche tu sappia tutta la verità:sin dal mio arrivo nella casacomunale ho preteso chia-rezza e trasparenza. Per fronteggiare queste gravidifficoltà, abbiamo imboc-cato due strade molto difficilie anche impopolari: la valo-rizzazione e alienazione delpatrimonio comunale e lalotta all’evasione tributaria.Il Comune si è impegnato inprima persona, in questosenso, con il trasferimentodel Comando di Polizia Mu-nicipale dall’attuale sede nel-la casa comunale: un’azio-ne che ci permetterà di ri-sparmiare denaro pubblico edi garantire la sicurezza de-gli impiegati comunali. Manon solo, va in questa dire-zione anche il trasferimentodel Centro per l’Impiego inuna parte dell’appartamen-to comunale di via Belli, og-gi abbandonato: i comuniconsorziati e la Provinciaparteciperanno alle spese difitto, utenze e manutenzio-

ne. Una task force comunale, co-stituita ad hoc, avrà il com-pito di contrastare l’evasionedella tasse Ici e Tarsu e ci aiu-terà a realizzare una politicafiscale finalmente equa, giu-sta e solidale.Amministrare, sai bene però,significa anche programma-re, ideare, sperimentare esensibilizzare. Il mio sogno è

ridare dignità e splendore alsalotto buono della città:piazza Umberto I. Siamopartiti dal cinema Ideal che,dopo anni di degrado e ab-bandono, si appresta a ritor-

nare alla luce: la famigliaTroncone ha ultimato, in si-nergia con il nostro Utc, il la-voro burocratico e quello diprogettazione. Atripalda ria-vrà uno dei suoi simboli sto-rici e culturali di sempre. Ilsecondo passo è rappresen-tato dal monumento ai ca-

duti: realizzeremopresto la

re-

cinzione che è stata rimossascelleratamente qualche an-no fa e ristruttureremo com-pletamente la statua, grazieanche alla filantropia di a-ziende e cittadini atripaldesiemigrati all’estero. Il terzopasso, infine, è la Dogana deiGrani: continuerò la mia bat-taglia affinché Atripalda siriappropri dell’edificio chedovrà diventare luogo di in-contro e di cultura, una gal-leria di collegamento trapiazza Umberto I e piazzaSparavigna. Finalmente il mercato setti-manale ha acquistato di-gnità, ordine e disciplina: lasistemazione nel Parco delleAcacie rappresenta una con-quista di civiltà per tutti noie per quegli atripaldesi co-stretti da anni a subire ban-carelle, caos, smog e inqui-namento, prigionieri nelleproprie abitazioni.I giovani sono e restano ilnostro futuro: a loro abbia-mo dedicato attenzione e i-niziative di sensibilizzazio-

ne. Dibattiti - convegni con-tro l’abuso di alcol e droghe,incontri culturali e appunta-menti formativi sono stati al-l’ordine del giorno nel corsodell’anno.

Non posso ancora non ricor-dare il progetto per la realiz-zazione di un centro diurnonell’area dell’ex Volto Santo(i lavori cominceranno a bre-ve), la riqualificazione delCentro Aprea, il nuovo pianotraffico e sicurezza stradaleche ha coinvolto il centrostorico, l’approvazione dellanuova toponomastica.

Non sono

mancate, purtroppo, le e-mergenze che insieme ab-biamo dovuto affrontare. Igiorni terribili successivi al-l’ordinanza di chiusura del-la clinica Santa Rita, emessadai Nas, per carenze igienico– sanitarie. Fui costretto asospendere le attività di al-cuni reparti ma, parallela-mente e grazie all’ottimo la-voro svolto dagli uffici co-munali, fummo in grado diattivare le procedure buro-cratiche e amministrativeche ci permisero di salva-guardare i livelli occupazio-nali. I lavori di riqualifica-zione portati avanti dallaproprietà, poi, ci permiserodi restituire in tempi rapidi ate e alla città una clinica mo-derna e tecnologica. L’incendio dell’azienda Irpi-nia Recuperi ha destato al-larme e preoccupazione perl’inquinamento del territorioe dell’ambiente: abbiamochiesto immediatamentecontrolli e rilevazioni atten-te e periodiche sull’aria e sul

terreno. Il livello di atten-zione è stato subito alto e idati dell’azione di monito-raggio sono stati resi pubbli-ci, dandone comunicazionea tutto il consiglio comunale,ai mass media e, ovviamen-te a te. Per fortuna, ma anchegrazie alla professionalità divigili del fuoco, tecnici Ar-pac, uomini della Protezio-ne Civile, Forze dell’Ordine eal senso civico della pro-prietà dell’azienda è stato e-vitato un disastro ambienta-le, così come ci confermanoi rilevamenti dell’Arpac. Le sfide per il futuro si chia-mano Parco Archeologico efiume Sabato, entrambi in-seriti nei finanziamenti eu-ropei destinati alla realizza-zione del Piano Strategico. Ildestino di Atripalda passadalla valorizzazione dellepotenzialità del territorio edella sua cultura: continue-ranno gli scavi dell’antica A-bellinum, un vero e propriopatrimonio archeologico del-l’umanità che difenderemoad ogni costo. Il nostro futu-ro occupazionale è forte-mente legato allo sviluppo

della Civita. Così co-me è legato al fiu-me Sabato, cherinascerà graziealla rinaturaliz-

za-

zione del suo letto e ai con-trolli attenti e mirati control’inquinamento selvaggioche ormai lo segnano da an-ni. Non sono soddisfatto diquello che è stato fatto finoad oggi, inutile nasconderlo.Mi piacerebbe essere ancorapiù vicino alle fasce debolidella popolazione, agli an-ziani, a chi vive nelle perife-rie. Mi piacerebbe garantireuna casa dignitosa a tuttiquelli che ne hanno bisogno,senza dover ricorrere a gra-duatorie o selezioni; mi pia-cerebbe offrire un sussidioalle famiglie indigenti e unposto di lavoro ai giovani cheogni giorno di ricevimentomi chiedono aiuto. Non mi èpossibile, purtroppo. Nonho mai fatto promesse as-surde e non comincerò certoadesso con te: posso solocontinuare a garantirti ilmassimo impegno, la massi-ma dedizione e un amore in-condizionato per la nostraterra e la nostra città ancheper il 2010 e per tutti gli an-ni a venire».

Aldo Laurenzano

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«Gli amici della maggio-ranza hanno lavorato conimpegno e dedizione peril bene di Atripalda, ma resta ancora tanto lavo-ro da fare per centrare gli obiettivi del nuovo anno»

«Il 2009 è sta-to molto in-tenso: mi a-spetto di piùin futuro»

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Registrazione Tribunale di Avellino n° 7/08 del 30/10/2008

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AAttrriippaallddaaNNeewwss..iittQQuuoottiiddiiaannoo oonn--lliinnee ddii AAttrriippaallddaa

I principali avvenimenti che hanno segnato l’anno appena concluso, tra lacrisi economica, trasferimento del mercato settimanale, scippo dell’anticaAbellinum, vendita del patrimonio comunale e l’arrivo di Gianni Morandi

AAtripalda, il rtripalda, il raccontoaccontodi dodici mesidi dodici mesi

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6ATRIPALDANEWSMartedì 8 Dicembre 2009

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E’ stata una giornata surreale quella del 23 gen-naio nella cittadina del Sabato. Gli atripaldesi han-no accolto nella cittadina del Sabato Sabino Cas-sese, giudice componente della Corte Costituzio-nale, un vero e proprio luminare, un punto di ri-ferimento per le istituzioni nazionali. Lui e altriquattordici giudici hanno il compito di custodirela cosa più preziosa della Repubblica Italiana: laCostituzione. C’è anche la sua firma nella boccia-tura del Lodo Alfano che tanto ha fatto discuteree farà discutere negli anni a venire la politica ita-liana. Un incontro che ha visto la partecipazionecompatta ed entusiastica della maggior parte degliatripaldesi, di studiosi, amministratori, consiglierima anche semplici cittadini, curiosi ed entusiastidi ascoltare un loro paesano che svolge un ruolodi primissimo piano nel Paese. E lui, Sabino Cassese non ha deluso le aspettative:è stato cordiale, disponibile, umile e immensa-mente istruttivo. «Il professore Marenghi mi ha chiesto di parlarvi deltema misterioso intitolato “Tra ricordi e diritto”, inpratica mi chiede di parlare di me stesso. Ma sa-rebbe troppo riduttivo, ecco perchè voglio soffer-marmi sugli irpini e sulla metafora mutuata dal

Piccolo Principe del geografo e dell’esplo-

ratore. Lo si trova nel passaggio in cui il principearriva al settimo pianeta, nel momento in cui siconfronta con un geografo intento nello studiare,seduto al suo tavolo, le cartine. Il geografo non simuove, ma affida all’esploratore il compito di ap-profondire e di visitare i luoghi che lui studia e ve-de soltanto attraverso le cartine. Ebbene, noi atri-paldesi e irpini sappiamo essere bravi esploratorie geografi: io stesso ho insegnato per quasi cin-quant’anni ma allo stesso tempo sono stato no-minato in numerose commissioni e università ditutto il mondo. Tuttavia, il buon esploratore – geo-grafo deve avere tre caratteristiche: una buonascuola e dei buoni maestri (personalmente ho stu-diato alla Scuola Normale di Pisa, ho vissuto in-sieme a Sturzo i suoi ultimi tre anni di vi-ta, ho insegnato nell’Univer-sità di Roma con giuristidel calibro di Galasso ealla facoltà di Economiadella Università di Anco-na con Andreatta. La se-conda caratteristica èquella di mantenere unforte legame con il pas-sato da un lato e un al-

trettanto accentuato senso del progresso dall’altro.Dobbiamo fare in modo che chi viene a visitare ilnostro Paese sia attratto da ciò che abbiamo rea-lizzato noi e non solo dalle opere dei nostri ante-nati. Per far sì che ciò avvenga, dobbiamo recu-perare il senso del diritto come studio della societànel suo complesso, abbandonando i limiti del na-zionalismo e del nozionismo. La terza caratteri-stica è quella di essere dei buoni maestri e, per-tanto, essere disposti a rischiare il tradimento e lebugie da parte dei discepoli. Ma un maestro nonè tale senza discepoli, pertanto, ho sempre avutotanti discepoli, correndo i rischi correlati ma cer-cando di reinterpretare la sua funzione stessa. Sedovessi ricapitolare in una formula la metafora digeografo – esploratore ricorrerei a quella cheho trovato in un documento americano

(la metafora del giardi-niere): il giardiniereha successo nel suolavoro, quando il se-me piantato provieneda una pianta robu-sta, il terreno è fertile,il vento e la pioggia

sono clementi

e la sua pianta riesce a sopravvivere nella lotta con-tro le altre piante. Solo se si verificano queste con-dizioni, allora la sua pianta potrà crescere e allostesso tempo il geografo – esploratore».

E’ stato questo il suo in-tervento: una vera e

propria lezione u-niversitaria resasemplice e ac-cessibile ad u-na platea cheha ascoltatoentusiasta e ra-pita.

GennaioL’ANNUARIO

«Nella mia vita sono stato esploratore e geografo. Puntiamo sui nostri giovani»

Il giudice della Corte Costituzionale è stato protagonista nell’aula consiliare

Tutti in piedi... c’è Cassese

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7ATRIPALDANEWSMartedì 8 Dicembre 2009

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Che Atripalda abbia rischia-to seriamente di perdere ilparco archeologico di Abel-linum resterà per sempre undubbio. Ma la mobilitazionecittadina e provinciale che siè generata testimonia con-cretamente quanto siano im-portanti gli scavi dell’anticaCivita di via Manfredi. Tutto è cominciato con unacomunicazione della Soprin-tendenza ai Beni Archeolo-gici di Avellino e Salerno cheriportava la notizia di unasentenza del Tar di Salerno -depositata il 12 gennaio 2009- che stabiliva che, entro 40giorni, l'area di Abellinum e-spropriata alla famiglia Del-lo Iacono dal Ministero per iBeni Culturali ed oggetto, so-lo negli ultimi 25 anni, di nu-merose e fruttuose campa-gne di scavo, va restituita dalMinistero che la detiene sinetitulo. Una notizia che hasollevato inizialmente un co-ro di sconcerto e di polemi-che e poi una vera e propriamobilitazione provinciale dicittadini e istituzioni. Imme-diatamente l’Amministrazio-ne comunale di Atripalda,quella di Avellino e la stessaSoprintendenza si sono mo-bilitati per evitare un vero eproprio scippo alla comunitàdi un patrimonio di inesti-mabile valore storico e ar-cheologico. Il sindaco Aldo Laurenzano,l’assessore alla Cultura Ada-mo, l’assessore alla Culturadi Avellino Salvatore Biazzoe l’architetto Matteo Sessa

della Soprintendenza dei Be-ni Culturali di Avellino e Sa-lerno hanno mostrato la fer-ma determinazione a mette-re in campo tutte le iniziati-ve utili per evitare il peggio.La Sovrintendenza, in tempirapidissimi, aveva presenta-to al Ministero la richiesta diun nuovo esproprio.A lasciare perplessi, oltre al-la inusualità della decisione,anche la tempistica: il con-tenzioso tra la famiglia DelloIacono, proprietaria del fon-do, e il Ministero dei beniculturali si trascinava oramaida anni. La sentenza del Tar,esecutiva a febbraio, era sta-ta emessa circa un anno fa enon aveva trovato alcuna op-posizione. Insomma, una si-tuazione con molta lati o-scuri e, probabilmente, conmolte responsabilità da par-te della stessa Soprintenden-za che aveva trascurato, piùo meno colpevolmente, unasentenza esecutiva del Tar. Ma le istituzioni hanno fattoquadrato, mobilitando ancheil Parlamento: la senatriceDiana De Feo produce un’in-terrogazione parlamentareche fa molto parlare e discu-tere anche gli ambienti isti-tuzionali della capitale. Il sin-daco Laurenzano convoca u-na conferenza stampa chevede la partecipazione com-patta non solo della maggio-ranza ma anche di esponen-ti dell’opposizione e del-l’Amministrazione comuna-le del capoluogo. La mobili-tazione sortisce gli effetti

sperati e, qualche giorno do-po, la stessa Soprintenden-za, in un comunicato uffi-ciale, fa sapere di aver otte-nuto un nuovo decreto di e-sproprio, «notificato al Com-missario ad Acta, all'Avvo-catura Distrettuale di Saler-no, ai legali dei Signori Del-lo Iacono e che a parere del-l'Avvocatura Generale delloStato, paralizzerebbe gli ef-fetti della sentenza del Tar diSalerno», è questo il passag-gio più significativo della no-ta che il Soprintendente Ar-cheologo Maria Luisa Navaha inviato al primo cittadinoAldo Laurenzano, sulla vi-cenda del Parco Archeologi-co di Abellinum. Allegata al-la nota della Soprintendenteanche il parere dell'Avvoca-

tura di Stato e una ulterioreprecisazione della Nava sullavoro svolto nell'intera vi-cenda: «In merito al fatto chequesta Soprintendenza pos-sa essere considerata tardivanell'attivarsi contro gli effet-ti della sentenza, le facciopresente che questa Soprin-tendenza, allorchè il 16 feb-braio le è stata notificata lasentenza - continua la notadella Nava - si è immediata-mente attivata sia pressol'Avvocatura distrettuale diSalerno, sia presso l'Avvoca-tura Generale dello Stato, eche, solo dopo che le stesseavevano risposto negativa-mente, ha potuto agire, cosìcome consigliato dall'Avvo-catura Generale dello statonella nota del 18 febbraio. In

definitiva, tutto quanto sopraesposto sta ad indicare chia-ramente come la Soprinten-denza si sia più che tempe-stivamente ed assiduamenteadoperata per la difesa del-l'area archeologica di Atri-palda e dei nostri comuni in-teressi». Si chiude così unavicenda paradossale che ha

ancora degli aspetti oscuriche non sono stati chiariti eche, probabilmente, ha ge-nerato più confusione del ne-cessario. Il Parco Archeolo-gico resta una risorsa impor-tante per la cittadina del Sa-bato e per l’intera provinciama, nonostante il lavoro del-le due istituzioni, non si rie-scono a reperire i fondi ne-cessari per la sua rivaloriz-zazione e per completare gliscavi del decamus che po-trebbe riservare scoperte fon-damentali per capire il mododi vivere dei Romani. Unadenuncia che è stata fattaproprio dal Soprintendente

capo Maria Luisa Nava cheha lamentato la mancanza difondi e lo scarso interessa-mento da parte delle istitu-zioni nazionali. Atripalda, in-tanto, aspetta i finanziamen-ti per oltre due milioni di eu-ro che potrebbero far rina-scere tutta l’area della Civi-ta.

FebbraioL’ANNUARIO

Una vera e propria mobilitazione politica trasversale e sociale ha evitato lo scippo

Una sentenza del Tar ha rischiato di strappare il Parco Archeologico ad Atripalda

Giù le mani da Abellinum

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8ATRIPALDANEWSMartedì 8 Dicembre 2009

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radosso che vive una struttu-ra enorme (circa 12.400 me-tri quadrati) che oggi versa in

condizioni di degrado e di ab-bandono. Vetri rotti, internicompletamente fuori uso, giar-dino esterno ricoperto di er-bacce e di rifiuti di ogni gene-re caratterizzano questa strut-tura ormai da anni, sin dal-l’abbandono dell’ex Asl A-

vellino 2. Attualmen-te la struttura è oc-

cupatain parte (una mi-nima parte in ve-rità) dall’Arpac

di Avellinoma, ben pre-sto, anche

l’Agenziadi

tutela e difesa del territorio tra-slocherà ad Avellino, lasciando

l’immobile com-pletamente abbandonato.«Il caso della struttura di viaTiratore è un esempio classi-co di come siano sperperati isoldi pubblici - chiarisce il sin-daco Aldo Laurenzano - ab-biamo cercato più volte unasoluzione insieme ai verticiprovinciali e regionali dell’I-nail, ma ci siamo trovati sem-pre di fronte ad un muro digomma, bloccati da processiburocratici ormai obsoleti.L’Amministrazione comunaleha cercato di fare da tramitetra Enti pubblici, individuan-do anche due soggetti che a-vevano manifestato un inte-resse concreto per avere lastruttura. Mi riferisco al Di-stretto Sanitario di Atri-palda e alla Facoltà diGiurisprudenza del-

l’U-

niversità degli Studi di Saler-no, ma il fitto chiesto dall’I-

nail, quarantamila euro al-l’anno per una strut-tura in pessime con-dizioni è assoluta-mente impropo-nibile. Insommasi preferiscespendere sol-di per lamanuten-zione,pocainve-

rità e lasciare abbandonata u-na struttura, piuttosto che far-

la fruttare in qualche modo.Un atteggiamento che mi

trova in

forte disaccordo. E’ chiaro cheun Ente pubblico non può

sborsare quelle cifre astrono-miche e, sicuramente, la miaAmministrazione comunale

non farà speculazioni e cam-bi di destina-

zione che qualcuno, in ma-niera irresponsabile, ha pure i-potizzato». L’Inail, intanto, hapromesso una messa in sicu-rezza entro l’anno e l’installa-zione di alcune telecamere disorveglianza lungo il perime-tro della struttura, facendo in-tendere che, in un prossimofuturo, l’edificio potrebbe o-spitare alcuni uffici della sedecentrale di Avellino.

MarzoMarzoL’ANNUARIO

I residenti chiedono interventi urgenti di messa in sicurezza di tutto il perimetro

La struttura di via Tiratore giace da anni in uno stato di degrado e abbandono

Ennesima cattedrale nel desertoPer l’Inail, proprietaria dellostabile, l’edificio di via Tirato-re vale 7,9 milioni di euro. Perl’Amministrazione comunalee per la stragrande maggio-ranza dei cittadini che vive neisuoi pressi, non vale assoluta-mente nulla. E’ questo il pa-

LLee pprroobbaabbiillii

ssoolluuzziioonnii

L’UNIVERSITA’ DI SALERNOLa Facoltà di Giurisprudenza vo-leva dislocare alcuni laboratori

IL DISTRETTO SANITARIOL’ex Asl Av2 voleva ampliare i servizi offerti

Sembra definitivamente tramontata la suggestiva ipotesi Università: l’Inail chiede 40mila euro di fitto al mese

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AprileAprileL’ANNUARIO

La crisi economica e la reces-sione si abbatte anche sullacittadina del Sabato. Emer-genza lavoro alla «Tecno-stampi» del nucleo industria-le di Pianodardine, dove la-vorano decine di famiglie a-tripaldesi e la "Fma" di Pra-tola Serra, altra grande indu-stria in cui lavorano centinaiadi atripaldesi, dove gli operaie i sindacati sono da mesimobilitati a difesa del postodi lavoro.Esplode la vertenza alla "Pro-gress" di via Circumvallazio-ne con la protesta delle di-pendenti: per ben sedici la-voratrici l'azienda del gruppoCapaldo Spa firma la proce-dura di licenziamento collet-tivo per riduzione di perso-nale. La protesta, andata inscena dinanzi al centro com-merciale di via Circumvalla-zione, tra cartelloni e distri-buzione di volantini, ha ri-chiamato l’attenzione e l’in-teresse provinciale.Le cassiere sono pronte allamobilitazione per difendere il

Tecnostampi, Fma, Almec e anche Progress costrette a ridurre il proprio personale

La situazione economica nazionale mette in difficoltà numerose aziende cittadine

La crisi arriva anche in città

LLaa ccrriissii

iinn IIrrppiinniiaa

Le fabbriche irpi-ne subisconol’onda della crisinazionale che ri-duce notevol-mente le com-messe, costrin-gendole ad ab-battere la produ-zione e ricorrere

alla Cassa Integrazione

La protesta pub-blica delle cassie-re di Progresscontro la decisio-ne dell’azienda diavviare le proce-dure di licenzia-mento, a causadella difficile si-

tuazione economica

proprio posto di lavoro ma al-lo stesso tempo si auguranoche l’azienda riveda le pro-prie scelte. A fianco ad unarappresentanza delle dipen-denti, il sindacato dell'Ugl,con i dirigenti nazionali Gio-vanni Centrella e Ornella Pe-tillo.«La vertenza Capaldo ha unduplice significato - dichiaraCentrella, dirigente naziona-le del Settore Metalmeccani-ci – non solo quello di voleresternalizzare il servizio dicassiere che è il fulcro dei o-gni centro commerciale maanche penalizzare il lavorodelle dipendenti che conti-nuerebbe sotto un’altra so-cietà prima attraverso il li-cenziamento, poi il riassorbi-mento dalle liste di mobilità,perdendo così tutti quelli chesono gli istituti che hanno a-vuto in dieci. Perciò non me-ritano questo trattamento. Inun momento di crisi comequesto in cui tante aziende a-vrebbero davvero bisogno diusufruire di fondi pubblici,

l’operato di Capaldo alloranon è corretto. Un imprendi-tore che si rispetti non do-vrebbe fare una cosa del ge-nere».Accanto alle lavoratrici anchela dirigente nazionale Ornel-la Petillo. «Abbiamo deciso diesserci – ha spiegato la Petil-lo del Dipartimento dei Dirit-ti e Pari Opportunità – perchéqui è in gioco il posto di la-

voro di lavoratrici madre, al-cune di loro monoreddito econ figli a carico e questacondizione deve essere rico-nosciuta. Lavoratrici che han-no dato tanto e che hanno fat-to crescere l’azienda per oltrequindici anni. Chiediamo per-ciò che vengano rispettate».Ma non si fa attendere la re-plica dell’azienda con un co-municato stampa. «La Capal-

do Spa non licenzia ma e-sternalizza. E chi vuole puòcontinuare a lavorare! Il ri-fiuto di soluzioni di media-zione portate avanti dall’ot-tobre 2007, il rifiuto anche delmantenimento dello statusquo, formalizzato nel verbaledel 5 novembre 2008, ha in-dotto l’Azienda a decidere perla esternalizzazione come l’u-nica strada per ovviare alla

indisponibilità delle dipen-denti addette e parimenti con-seguire la maggiore efficien-za voluta senza aggravio dicosti, anzi con una riduzione.Come previsto dal CCNL, laprocedura di esternalizzazio-ne aperta dall’Azienda conlettera del 2 febbraio 2009 haintrodotto, su richiesta dellequattro OO.SS. presenti, l’a-pertura di un tavolo di con-fronto con l’Appaltatore delservizio, previsto proprio dalCCNL con l’obiettivo di sal-vaguardare l’occupazione; daltavolo è emersa la disponibi-lità dell’appaltatore e l’inte-resse di alcune lavoratrici aconservare il posto di lavoro.Precisato che alle Organizza-zioni Sindacali, né singolar-mente né collettivamente,non è dato di impedire chel’Azienda attui una misura or-ganizzativa che rientra nellasua sfera di autonomia e re-sponsabilità, la via del nego-ziato resta la sola capace ditutelare concretamente gli in-teressi delle lavoratrici».

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MaggioMaggioL’ANNUARIO

Alla fine a rimetterci è statala cittadina del Sabato: inconsiglio provinciale non sie-de nessun rappresentante diAtripalda. Questo è stato ilverdetto delle urne a maggio,dopo la campagna elettoraleper le provinciali che ha vi-sto trionfare il candidato delCentrodestra Cosimo Sibilia.Una cavalcata trionfale favo-rita principalmente da due a-spetti: il bassissimo gradi-mento di Alberta De Simonein Alta Irpinia e nella zonadel Tricolle - Ufita (dove ilsuo concorrente ha fatto re-gistrare risultati bulgari) emolte scelte sui candidati chesi sono rivelate degli errori

politici grossolani e determi-nanti ai fini del risultato e-lettorale. Un esempio ecla-tante è rappresentato proprioda Atripalda, dove la discesain campo dell’attuale asses-sore Maurizio De Vinco(“pretesa” dai piani alti delPartito Democratico) ha im-pedito, di fatto, al candidatoufficiale del Pd GioacchinoGuerriero di conquistare unposto nell’assise provinciale.Giuseppe Moricola ha senti-tamente ringraziato i candi-dati atripaldesi e ha occupa-

to un posto tra gli scranni dipalazzo Caracciolo. Atripal-da resta con nulla in mano ele difficoltà sono anche mag-giori se si considera che ilsindaco Aldo Laurenzanoguida l’Amministrazione conuna maggioranza di Centro-sinistra. Processi, polemichee discussioni che si sono sus-seguite dopo le elezioni nonhanno risolto l’equivoconei partiti: le posi-zioni restanotutt’ora divi-se sia al-l’internodel Cen-trodestrache delCentrosini-stra, dovetutti scarica-

no le responsabilità dellamancata elezione sull’altro.Insomma resta l’amarezzaper l’esclusione ma nessunoha intenzione di assumersenela responsabilità politica edare conto ai cittadini. I proclami, nel corso del-la campagna elettorale,non erano certo manca-ti: i candidati avevanopromesso che si sareb-

bero occupati di tut-to e di tutti, contanto di pro-gramma elet-

torale e co-mizi pub-blici. Ha

di che recriminare il candi-dato del Pd Gioacchino Guer-riero che è stato il più votatodella cittadina del Sabato e

della sua circo-scrizione, ma

il pessimo ri-sultato fattoregistraredalla De Si-mone gli haletteralmen-

te taglia-

to le gambe. Discorso simileper Antonio Prezioso che,pur potendo contare sul“marchio” Popolo della Li-bertà, associato al nome diSilvio Berlusconi resta fuoridalla maggioranza provincia-le per incomprensioni all’in-terno del gruppo atripaldese.I suoi rapporti politici noncerto idilliaci con l'altro con-sigliere del Pdl MassimilianoDel Mauro gli hanno negatoquelle risorse che si sarebbe-ro potute rivelare indispen-sabili per l’ascesa politica.Paolo Spagnuolo, nono-stante la dispendiosa cam-

pagna elettorale ha sol-tanto sfiorato l’impresa,ma anche lui sconta unmancato accordo conil candidato di Mpa,Vincenzo Moschel-la che gli sarebbepotuto tornaremolto utile in chia-ve voti e percen-tuali. Il giovane dicasa Moschella(suo zio è consi-gliere comunale)ha colto un buonrisultato, cullan-do, pure lui, sognidi gloria poi sfu-mati.

Divisioni, polemiche e malumori hanno frammentato il voto e generato confusione

La tornata elettorale per la Provincia è stata dominata dal candidato del Pdl Sibilia

Una sconfitta per AtripaldaII ccaannddiiddaattii

aattrriippaallddeessii

La nostracomunitànon avràpropri rap-presentanti in Provincia

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GiugnoGiugnoL’ANNUARIO

Il fiume Sabato e l'ambienteritornano prepotentemente alcentro dell'attenzione pub-blica e dell'agenda politica.Complice anche il rimpastoin giunta voluto dal sindacoAldo Laurenzano che ha av-vicendato Franco Landi conMaurizio De Vinco, il setto-re ambiente ha ricevuto unnuovo impulso e slancio. Tut-tavia, le sorti del torrente cherappresenta il simbolo di A-tripalda sembrano segnate datempo, a causa del livello diacqua troppo basso e del li-vello di inquinamento trop-po alto. I progetti proposti siadall'Amministrazione comu-nale che dall'Amministrazio-ne provinciale non hanno vi-sto ancora la luce, per unaserie di problemi sia di natu-ra burocratica che politica.L'ultima chance per riporta-re in vita il fiume è legata adoppio filo ai finanziamenti

del Piano Strategico: il pro-getto è stato inserito tra quel-li che richiedono il finanzia-mento europeo, ma tutto re-sta ancora in bilico. Nel me-se di ottobre, le sue acque so-no diventate improvvisa-mente rosse a causa del tan-nino, una sostanza vegetalesimile a quella che si deposi-ta sul fondo delle bottiglie divino rosso, utilizzata nella la-vorazione delle ca-stagne. Un episo-dio che ha solle-vato un coro dipolemiche e disdegno sia nell'o-pinione pubblicache tra i consiglie-ri comunali e pro-vinciali. In quell’occasione,l’assessore delega-to all’AmbienteMaurizio De Vinco presentòuna formula denuncia ai ca-

rabinieri dellastazione di Atripalda chehanno avviato u-na serie di con-trolli su tutto il

territorio provinciale per ri-salire ai responsabili degli

sversamenti abusivi nel fiu-me.Parallelamente l’assessore hapromosso un sistema di con-trollo e di videosorveglianzanei punti più delicati dellacittadina del Sabato, con loscopo di limitare al minimo

lo sversamento abusivo checaratterizza non solo le peri-ferie ma anche molte zonedel centro cittadino. «Il terri-torio e l’ambiente è un patri-monio della collettività e de-ve essere difeso e tutelato -ha spiegato l’assessore De

Vinco - stiamo attuando unaserie di iniziative di sensibi-lizzazione, perché siamoconvinti che le istituzionipossono fare molto poco,senza la collaborazione dellapopolazione». Al fianco del-la popolazione e della stessaAmministrazione comunale,il corpo di Protezione civilecomunale che ha svolto unaserie di iniziative fondamen-tali proprio per il controllo ela tutela del territorio. «Dob-biamo ripartire dal simbolodella nostra cittadina, il fiu-me Sabato, per rilanciare ilterritorio e l’ambiente di A-tripalda che rappresenta unavera e proprio risorsa cultu-rale e turistica - concludel’assessore De Vinco - mi au-guro che i progetti presenta-ti possano trovare un rapidofinanziamento. Noi, nel frat-tempo, continueremo a vigi-lare il territorio».

I progetti elaborati da Provincia e Comune sono dimenticati. Si spera nel Piano Strategico

Uno dei simboli di Atripalda vive uno stato di profondo degrado e abbandono

Il Sabato si tinge di rosso

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LuglioLuglioL’ANNUARIO

La nuova sede del mercatosettimanale del giovedì saràParco delle Acacie. Lo ha de-ciso il consiglio comunale,nel corso di una movimenta-ta seduta che è stata il cul-mine di due mesi di tensioni,polemiche, scioperi, manife-stazioni e guerre di manifestiche hanno visto coinvolticommercianti aderenti ad As-socia e cittadini residenti nel-l’area di contrada Santissimo.Tutto è cominciato lo scorso 3settembre quando un’ispe-zione congiunta dei Nas diSalerno (il Nucleo antisofisti-cazione dei Carabinieri) e l’A-sl di Atripalda, alla fiera set-timanale del giovedì in con-trada Santissimo, decretò l’i-nidoneità dell’area ad ospita-re il mercato. La mancatachiusura totale del trafficoveicolare, l’assenza di servi-zi igienici in numero adegua-to ai visitatori e agli ambu-lanti e la mancanza di puntiacqua e luce per i venditoriittici: queste le motivazioniprincipali che spinsero i Nasad emettere un’ordinanza dichiusura del mercato o di tra-sloco degli alimentaristi. Unadecisione perentoria che nonlasciava margini di azione al-

l’Amministrazione comunaleche fu costretta, con un’ordi-nanza del sindaco Laurenza-no, a far traslocare, in viatemporanea, gli alimentaristiin Parco delle Acacie. Questa,infatti, era l’unica area at-trezzata presente sul territo-rio atripaldese quindi l’unicaad ospitare il mercato per im-pedirne la chiusura. Nè il Sin-daco, nè l’Amministrazionecomunale hanno il potere perpoter trasferire tutta la fierasettimanale. La decisionespetta al Consiglio comuna-le. In realtà, la vicenda delmercato era già stata portataall’interno dell’assise cittadi-na dall’assessore delegato alcommercio Elio Di Pietro chedenunciava proprio le caren-ze igienico - sanitarie in cuiversava la fiera: in quell’oc-casione fu costituita unacommissione consiliare cheavrebbe dovuto esaminare trepossibili progetti di sistema-zione della fiera. Piazza Um-berto I, contrada Santissimoe Parco delle Acacie: l’Ufficiotecnico comunale ha elabo-rato tre proposte progettualiche sono state esaminate afondo dalla Commissioneconsiliare, costituita da mem-

bri della maggioranza e del-l’opposizione, nel corso di ol-tre due mesi di lavoro. Leproposte sono state presen-tate nel corso del consigliocomunale del 23 novembrescorso: i consiglieri, a mag-gioranza, hanno deciso dispostare la fiera settimanale

nel Parco delle Acacie. Ma ladecisione ha lasciato nume-rosi strascichi polemici tra ivenditori ambulanti e Asso-cia, l’associazione dei com-mercianti di Atripalda, chevolevano che la fiera tornas-se nella storica sede di piaz-za Umberto I, nonostante il

rifacimento della stessa e lespese per attrezzarla, moltopiù ingenti rispetto alle altredue soluzioni. In realtà, i mesi che hannopreceduto la decisione delconsiglio comunale sono sta-ti molto movimentati, con irappresentanti sindacali degli

ambulanti che hanno “di-chiarato guerra” all’Ammini-strazione comunale, chie-dendo a gran voce che il mer-cato restasse prima in con-trada Santissimo e poi che ve-nisse portato in piazza Um-berto I. Addirittura i vendito-ri ambulanti hanno deciso discioperare, lasciando i proprimezzi chiusi nel corso dellafiera settimanale del giovedìe manifestando pubblica-mente per le strade cittadinecon un corteo, nonostante ilrogo che aveva colpito, pro-prio quel giovedì, lo stabili-mento di trattamento e sele-zione dei rifiuti di contradaTufarole, Irpinia Recuperi. Nemmeno un incontro svol-tosi alla presenza del Prefet-to di Avellino Ennio Blasco edel Questore Antonio De Ie-su è servito a far calmare leacque e aiutare a trovare unadecisione condivisa dall’Am-ministrazione comunale,preoccupata di tutelare i cit-tadini e di far rispettare l’or-dinanza dei Nas e i vendito-ri ambulanti, preoccupati peril futuro stesso della fiera. Se-condo questi ultimi, infatti,la destinazione del Parco del-le Acacie non sarebbe idonea,perché troppo lontana dalcentro cittadino e quindi po-co facilmente raggiungibile.Secondo l’Amministrazionecomunale, invece, il Parco èun’area attrezzata che rispet-ta i dettami imposti dalla leg-ge (c’è anche il conforto di unparere formale dell’Asl) e noncostringe i residenti del cen-tro cittadino a “subire” lastessa fiera. La questione del mercato set-timanale ha tenuto banconella cittadina del Sabato peroltre due mesi anche con u-na piccola “guerra” di mani-festi che ha visto contrappo-sti quelli “funerari” di Asso-cia che dichiaravano la mor-te del mercato settimanale equelli di “liberazione” dei re-sidenti di contrada Santissi-mo che, invece, sottolineava-no che finalmente l’Ammini-strazione comunale avevatrovato una degna sistema-zione per le bancarelle. A te-stimonianza di quanto siastata sentita la questione sul-la sistemazione definitiva del-la fiera, un vero e propriosimbolo storico e qualifican-te per Atripalda, da sempreconosciuta come città deimercanti. La vicenda, co-munque, potrebbe essere de-stinata a continuare, ancheperché gli ambulanti nonsembrano propensi ad accet-tare la decisione, nonostantequalcuno sia cominciato adentrare nell’ottica della nuo-va sistemazione, mentre altrihanno deciso di abbandona-re l’appuntamento del gio-vedì.

I venditori ambulanti chiedono il ritorno in piazza, ma i residenti non ci stanno

Dopo oltre due mesi di polemiche e scontri, il Consiglio sposta la fiera a Parco Acacie

Mercato, la città si spacca

L’ispezione dei Nas determina la chiusura della fiera

La protesta dei venditori ambulanti per il trasloco

Il consiglio comunale decide la nuova sede

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15ATRIPALDANEWSMartedì 8 Dicembre 2009

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AgostoAgostoL’ANNUARIO

Il centro storico cittadino è stato completamente cambiato da un provvedimento che ha diviso

La rivoluzione del trafficoE’ stata una vera e propriarivoluzione del traffico quel-la che ha interessato il cen-tro storico della cittadina delSabato.Via Belli, via Cammarota, vi-co Carlo e via San Giovan-niello sono state le arterie in-teressate dal primo vero “di-spositivo della circolazionestradale” che è stato attuatonegli ultimi dieci anni ad A-tripalda. Una decisione che,vista la portata e le numero-se persone interessate, nonha accontentato tutti. Anzi.Ci sono state molte proteste,soprattutto da parte di alcu-ni commercianti di via A-versa, preoccupati che ilnuovo piano traffico potesseridurre il loro giro d’affari.Dapprima molto vibranti,poi affievolitisi con il passa-re delle settimane. Lo stesso

consigliere di minoranzaMassimiliano Del Mauro haincontrato più volte l’Ammi-nistrazione comunale, allaguida di un gruppetto dicommercianti, per chiederemaggiori spiegazioni e, co-munque, un ripensamentodel provvedimento. Ma sial’assessore Elio Di Pietro(che gestiva la delega al traf-fico, prima del rimpasto vo-luto dal sindaco) che lo stes-so primo cittadino Aldo Lau-renzano sono rimasti asso-lutamente inamovibili. «Il principio che ci ha gui-dato in questo provvedi-mento è stato quello di ga-rantire la sicurezza dei pe-doni e dei residenti, lungodue strade che, per la lar-ghezza della carreggiata,non permettevano il transi-to contemporaneo di due au-tomobili», ha sempre soste-nuto l’assessore Elio Di Pie-tro.«Il provvedimento dell’Am-ministrazione è assoluta-mente inutile e dannoso peri commercianti. Sarebbe sta-to sufficiente far rispettare ildivieto di sosta, che pure e-siste lungo via Cammarota egarantire controlli rigidi e pe-riodici», è stato il punto divista sostenuto dal consi-gliere di opposizione DelMauro.In realtà, con il passare del-le settimane, il punto di vi-sta di alcuni commercianti èmutato o quantomeno i giu-

dizi negativi si sono affievo-liti, complice la grande sod-disfazione dimostrata, in piùoccasioni, dai residenti e daipedoni che hanno avuto lapossibilità di sfruttare almassimo la strada.«L’intervento è stato realiz-zato con il solo scopo di tu-telare il pedone sia da unpunto di vista di sicurezzache di fruizione della strada- ha spiegato l’assessore de-legato ai lavori pubblici TonyTroisi - lungo via Cammaro-ta e via Belli, infatti, sonostati realizzati dai canali diraccolta delle acque piovanee dei collettori che evitano

la creazione di pozzanghe-re. Inoltre sono stati instal-lati dei paletti dissuasori e disicurezza sui lati della stradaper tutelare i percorsi pedo-nali ed evitare la sosta sel-vaggia lungo il lato dellastrada».I sensi unici ipotizzati pre-vedono: via Belli, senso u-nico di marcia in discesaper chi proviene da via Se-rino, in direzione via Aver-sa, o via Cammarota o viaRapolla; via Cammarota,senso unico di marcia in u-scita verso Manocalzati; vi-co Carlo, senso unico dimarcia in salita per chi pro-

viene da via Aversa; viaSan Giovanniello, senso u-nico di marcia in salita ver-so piazza Municipio; piaz-za Municipio, senso unicodi marcia in salita in dire-zione via Belli o via Serino,via Fiumitello, senso unicodi marcia in uscita versoManocalzati.Da un punto di vista della si-curezza veicolare, tuttavia,sono necessari ulteriori “ag-giustamenti” al dispositivosoprattutto nei pressi del-l’incrocio tra piazza Munici-pio e via Belli. In questo trat-to di strada la visibilità nonè massima e, già in diverse

occasioni, si è rischiato unincidente tra le automobiliche arrivano dalla zona delserinese e quelle che arriva-no da piazza Municipio.Intanto, si prevedono nuoviinterventi alla viabilità atri-paldese, soprattutto graziealla realizzazione di due fon-damentali rotatorie che, difatto, hanno sostituito i se-mafori. La prima si sta realizzandoproprio al confine tra il ter-ritorio del comune di Atri-palda e quello del comunedi Manocalzati, nell’incrocionei pressi del centro com-merciale Progress. Un prov-

vedimento di fondamentaleimportanza per migliorarecircolazione e sicurezza stra-dale e pedonale. La seconda rotatoria, benpiù importante e grande del-la prima, invece, si realiz-zerà all’incrocio di via Appiacon la variante che collegaAtripalda con Salerno. Unarotatoria che sostituirà com-pletamente l’attuale segna-letica davanti al centro com-merciale Famila. Il progetto esecutivo è statoapprovato da tempo ma ilComune è ancora in attesadei fondi che sono bloccatiper intoppi burocratici.

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SettembreSettembreL’ANNUARIO

«Avevamo un paese bellissimo, ora deturpato da palazzi come quello in piazza»

In occasione della presentazione del libro “Immagini” l’imprenditore è tornato nella sua città

Enzo Angiuoni e la sua AtripaldaCamminando per le strade diAtripalda non è soddisfatto,c’è qualcosa che non và, nonriesce più a ritrovare quei luo-ghi che ricordava da bambi-no. Così arriva la voglia di fa-re qualcosa per il proprio pae-se anche se da oltre 50 anni lasua casa non è più qui. EnzoAngiuoni, affermato impren-ditore tessile nel nord Italiadalla vocazione filantropa, de-cide così di dedicare parte delproprio tempo e delle proprierisorse alla Cittadina del Sa-bato. Proprio in occasione del-la presentazione del libro dalui stesso sponsorizzato “Atri-palda, storia e immagini del‘900” di Raffaele La Sala, An-giuoni ci ha raccontato dellasua Atripalda. «E’ con grandepiacere che ritorno ad Atripal-da, per ritrovare tanti amici,sono molto legato alla mia ter-ra. Già questo mi appaga mol-

tissimo per tutto il lavoro fatto.Un’idea, quella del libro, nataparlando con gli amici LelloLa Sala e Carmine Cioppa. In-sieme pensammo di chiederea tutti i cittadini le foto storichedi Atripalda e di raccoglierlein un volume interamente de-dicato alle nostre radici collet-tive. Ne è venuto fuori un ca-polavoro di ricordi ed emozio-ni legate a persone e immagi-ni che ormai non esistono più.E’ stato bello davvero», conqueste parole Enzo Angiuoniricorda l’ultima visita fatta incittà, a fine settembre».Lei stesso ha conservato neltempo alcune delle storicheimmagini atripaldesi…«Immagini della mia famiglia,mie di quando ero piccolo, deimiei nonni, le conservo per far-le vedere ai miei cinque nipo-ti. Mi piace mostrare lorocom’era la mia vita qui. Ho dei

ricordi bellissimi di vita vissu-ta qui».Quali sono le immagini a cuilei è più legato?«Difficile dirlo, sono tutte bel-

le le immagini diquesta città e deisuoi cittadini. Cer-tamente io sono le-gato, in modo par-ticolare ai miei a-mici e ai miei cono-scenti più vicini e,soprattutto, ai mieifamiliari».Lei stesso ha con-tribuito a miglio-rare la Cittadinadel Sabato, dalportone in bronzodella Chiesa Ma-dre alla facciatadella Chiesa di SanGiovanni Batti-sta…«Non so se ho con-

tribuito in qualche modo adabbellire la città, avevo vogliadi fare queste cose per lasciareanche una traccia di me vistoche, ormai, sono via da oltre

50 anni. C’era bisogno di farealcune opere nelle chiese ed hodato la mia disponibilità congrande piacere».Anche la sua famiglia è le-gata ad Atripalda, i suoi figlisono professionisti afferma-ti…«Io e i miei fratelli siamo tuttinati qui, i miei figli a Milanoe i miei nipoti sono nati traNew York, Londra e Milano.Loro purtroppo non vengonomai qui perché non sono mairiuscito a portarli con calmaad Atripalda, spero in futurodi poterlo fare».Un suo ricordo personale le-gato alla città?«Il mio ricordo più caro più chealla città và agli amici che mitengono legato a questa terra.In particolare il mio amicoCarmine Cioppa con cui misento tutte le settimane. E’ luiche mi fa da cronista diretto e

mi racconta le vicende e le no-vità che riguardano Atripal-da».Cosa c’è secondo lei che, in-vece, non và qui?«Non vivo la città, ma non mipare che ci siano grossi pro-blemi da quello che sento.Quello che a me non è maipiaciuto è il fatto che questacittà sia stata davvero dissa-crata. Avevamo un paesinobellissimo, purtroppo non lo èpiù, ma devo dire che anchenel resto del mondo i paesi pic-coli sono stati stravolti. ForseAtripalda un pochino di più».Come la vorrebbe in futuro?«Se potessi metterei della di-namite sotto alcuni palazzi chehanno deturpato il paesaggio,come quello in piazza Umber-to I e altri, per poi ricostruiredelle case più degne della città,in modo da renderla più bellae accogliente».

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OttobreOttobreL’ANNUARIO

Il Consiglio comunale del 6ottobre sarà ricordato neglianni a venire, perché il Con-siglio comunale decide dimettere in vendita il CentroServizi Pmi di contrada SanLorenzo. Una decisione det-tata dagli enormi debiti cheaffliggono le casse comunalie che, di fatto, impedisconoall’Amministrazione comu-nale di programmare un bi-lancio di lungo corso che ga-rantisca una corretta gestio-ne delle finanze dell’Ente euna politica di programma-zione futura. Ma la decisioneè votata soltanto dalla mag-gioranza in maniera compat-ta, mentre l’opposizione (e-scluso il consigliere EmilioMoschella, espulso dal grup-po per divergenze politiche)abbandona l’aula in segno diprotesta. La decisione è for-temente osteggiata anche daGerardo Iannaccone, presi-dente di AssoCiA, l’associa-zione dei commercianti del-la cittadina del Sabato (vedibox a lato). La valutazione dell’Ufficiotecnico comunale è di 4,3 mi-lioni di euro per la strutturacollocata in contrada San Lo-renzo, proprio di fronte alparco delle Acacie. Una va-lutazione veritiera ma troppofredda e distaccata rispettoalla realtà circostante: trova-re un acquirente, insomma,sembra una cosa quanto maiimprobabile di questi tempi. «La nostra cittadina ha unampio patrimonio immobi-liare che non può essere ge-stito facilmente nell’attualesituazione di difficoltà eco-nomiche e finanziarie chestiamo vivendo - ha spiegatol’assessore delegato al Patri-

monio Luigi Adamo che harelazionato sull’argomento -la valutazione dell’immobileè pienamente congrua e ri-sponde alle nostre esigenze.La proposta di AssoCiA, puressendo dettagliata, sviluppasoltanto le potenzialità com-merciali del Centro e non pre-scinde assolutamente dall’u-tilizzo del Parco delle Acacie,ciò a dimostrazione di quan-to sia difficile sfruttare da so-lo la struttura di contrada SanLorenzo. Su questa proposta,quindi, è necessario fare am-pia chiarezza». «Molti comu-ni attraversano gravi situa-zioni economiche e si stannoavviando lungo la strada chenoi abbiamo già intrapreso -

“Giù le mani dal Centro Servizi” e “Saldissimi”: sono sta-ti questi i due striscioni che i commercianti iscritti ad “As-soCiA” hanno esposto martedì sera nell’aula durante ilconsiglio comunale. Una protesta forte contro la decisio-ne assunta dalla maggioranza di mettere in vendita il Cen-tro Pmi di contrada San Lorenzo. In prima fila il presi-dente dell’associazione atripaldese Gerardo Iannaccone.AssoCiA chiedeva che la struttura restasse di proprietà co-munale e fosse utilizzata per ospitare manifestazioni ed e-sposizioni, anche nel settore commerciale. A rafforzaretale destinazione la presentazione anni fa da parte del-l’associazione atripaldese di uno studio di fattibilità. E pri-ma dell’avvio della seduta che ha di fatto sancito il via li-bera alla vendita del Centro Pmi ed al cambio di destina-zione d’uso della struttura, il presidente Iannaccone hadistribuito una lettera a tutti i consiglieri comunali (vedifoto) chiedendo di «Compiere un atto d’amore per la Cittànon deliberando l’alienazione del Centro Pmi di via SanLorenzo».

Nel corso della discussione in consiglio comunale, i com-menti e gli interventi dell’opposizione sono stati molto du-ri sul punto all’ordine del giorno, relativo alla vendita delCentro Servizi Pmi di contrada San Lorenzo.Lello La Sala(Adc): «Il Centro Servizi doveva essere inserito nel PianoStrategico e valorizzato, piuttosto che venduto. Per quan-to riguarda la sua valutazione, sarebbe il caso di parlare disvendita e, per questi motivi, sono emotivamente, con-cettualmente e amministrativamente contrario alla vendi-ta. Massimiliano Del Mauro (Pdl), invece: «Stiamo scri-vendo una pagina triste della storia di Atripalda: sarebbestato il caso di ultimare la ricognizione del patrimonio co-munale e poi decidere di vendere immobili meno strate-gici». Arturo Iaione (capogruppo di Al Centro per Atripal-da): «Questa maggioranza è sorda a qualsiasi proposta,non è questo il modo di governare. Ci proponete in con-siglio comunale, l’ennesima alienazione per risanare undebito che continua a crescere e che non riuscite a gesti-re».

ha chiarito l’assessore Anto-nio Troisi nel corso del suointervento - vogliamo garan-tire tranquillità a chi verràdopo di noi. La domanda chemi pongo, in maniera provo-catoria, è una: sono stati in-capaci gli amministratori chesi sono susseguiti negli ulti-mi dieci anni a valorizzare ilcentro servizi, oppure essonon risponde alle esigenzereali del territorio e del tes-suto comunale?». «Stiamo at-tuando un’operazione comu-ne a tantissime altre realtà i-taliane, il nostro compito èquello di perseguire la mi-gliore gestione organizzativae finanziaria dell’Ente. Nonpossiamo e non vogliamo la-sciare alle generazioni futureun paese indebitato e in gra-ve crisi finanziaria», ha pre-cisato nel suo intervento il vi-cesindaco Enzo Aquino.La decisione della maggio-ranza, tuttavia, non ha tro-vato il favore della maggiorparte dei lettori di Atripalda-news, nel sondaggio che ab-biamo proposto, subito dopola decisione della maggio-ranza. Seppur con uno scar-to minimo (il 52% dei vo-tanti) gli atripaldesi avrebbe-ro preferito che il Consigliocomunale (in questo caso lamaggioranza) decidesse direspingere la variazione delPiano di valorizzazione e a-lineazione del patrimonio co-munale. La scarsa differenzadi percentuale sta a testimo-niare come la vicenda abbiadiviso la cittadina del Saba-to. Non resta che aspettare,quindi, che il Comune pub-blichi un bando e che si fac-cia avanti un potenziale ac-quirente.

La decisione divide i consiglieri e l’intera cittadina tra favorevoli e contrari

Il Consiglio comunale decide di alienare la struttura per risanare i debiti in bilancio

Il Comune vende il Centro Pmi

AssoCiA: giù le mani dal Centro Servizi

L’opposizione: statefacendo un errore

LL’’eeddiiffiicciioo ddii vviiaa SSaann LLoorreennzzoo

èè vvaalluuttaattoo 44,,33 mmiilliioonnii ddii eeuurroo

Sopra e sotto due fotto degli striscioni di protesta di AssoCiA

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NovembreNovembreL’ANNUARIO

Erano quasi cinquemila i fansin delirio che lo hanno ac-colto in piazza Umberto I. Unvero e proprio bagno di follache nessuno si aspettava,nemmeno il suo staff e gli o-peratori della Rai. «Grazie A-tripalda. Ho trovato qui l’af-fetto e l’amore tipico di tuttele città del Meridione, sonodavvero felicissimo», cosìGianni Morandi ha salutatola piazza gremita, appenasceso dal suo pullman. Nonsi è fatto attendere e nem-meno si è fatto pregare: si ètuffato a capofitto in mezzoalla gente che circondava ilpullman e che gridava asquarciagola il suo nome. «Lapiazza mi rigenera, amo ilcontatto con la gente. Mi pia-ce ascoltare le persone, capi-re come e cosa pensano an-che gli abitanti di una citta-dina come Atripalda», ha det-to il famosissimo artista ita-liano nel corso delle intervi-ste rilasciate. Morandi è arrivato ad Atri-palda, “chiamato” dalla si-gnora Maria Sabina Lombar-di che era riuscita a telefona-re alla trasmissione televisi-va “Grazie a tutti” che Gian-ni Morandi conduce su Raiu-no la domenica sera in primaserata. «Ma che cosa ho com-binato? Sono sempre stata u-na grande fan di Atripalda,provavo e riprovavo a chia-marlo nel corso della tra-smissione, fino a quando so-

no riuscita a prendere la li-nea e a parlargli: un sognoche si è avverato», ha dettofelicissima ed emozionatissi-ma la signora Maria Sabina,sposata con due figli impie-gata come segretaria pressolo studio medico del dott. Al-do Laurenzano. La felicità, l’entusiasmo e an-che la gioia della folla inpiazza ha travolto il cantan-te bolognese: il servizio d’or-dine predisposto da carabi-nieri, vigili urbani e prote-zione civile non è stato suf-ficiente per difenderlo. MaGianni Morandi è stato sem-pre a suo agio, nonostante lespinte, le carezze, le urla:«Ma nessuno di voi lavoraoggi?», ha detto mentre scen-deva dal pullman in piazza.Purtroppo si sono registratianche dei piccoli incidentiche hanno coinvolto una si-gnora, caduta a terra, dopoessere stata spinta dalla follaimpazzita.«Dopo i due piccoli flop diCervia e Catanzaro, ci vole-va proprio questa visita ad A-tripalda per riscoprire il ca-lore diretto della gente e deifans», così lo staff dello Rai. Un delirio di gioia che è con-tinuato fino a via Circumval-lazione, dove vive la signoraMaria Sabina e dove Moran-di si è esibito per il concertoa domicilio insieme ai paren-ti della fortunata atripaldese.Quasi tre ore di musica e di

intrattenimento che hannovisto protagonista il cantan-te bolognese, vero e propriomattatore in grado di coin-volgere, emozionare e di-vertire contemporanea-mente, mentre la follasotto il balcone gri-dava il suo nome.Buona parte del ser-vizio nella cittadi-na del Sabato èstato trasmessonel corso dellatrasmissione“Grazie a tutti”per la felicitàdegli atripaldesiche hanno vis-suto una gior-nata memorabile, ma an-che per quanti erano as-senti oppure lontani. «Cipiacerebbe averti qui a set-tembre, in occasione della fe-stività di San Sabino», ha det-to il sindaco Laurenzano, cer-cando di strappare una mez-za promessa. «Non posso as-sicurarvelo, non prendo maiimpegni troppo lontani neltempo, ma viposso assicura-re che mi piace-rebbe tantissi-mo», ha assicu-rato Morandiche ha chiestoinformazionidettagliate sullacittadina del Sa-bato. La Doga-na dei Grani, lo

Specus Martyrum, le a-ziende vitivinicole: «So-no già stato ad Atripalda,ho degli amici. La miaultima volta risale aqualche mese, in

occasionedi

unconcertoche tenni

al teatroGesualdo di

Avellino. Uncomponente del mio

staff si fermò in un negoziodi via Roma per acquistare

un paio di scarpe: rima-si in macchina ad a-spettarlo». Morandi ama il calcio(ha giocato con lanazionale cantantiallo stadio Partenio),il vino e la buona cu-cina. Non a caso è stato o-spite del noto risto-rante “Valleverde daZì Pasqualina”. Unagiornata di festa chela cittadina del Saba-to dimenticherà mol-to difficilmente e,probabilmente, lostesso discorso varràanche per Morandi.

Atripalda in festa ha accolto il noto artista bolognese

Tutti pazziper Morandi

IIll ffoottoorraaccccoonnttoo ddii

PPiieerrssaabbiinnoo NNaazzzzaarroo

L’arrivo in pullman Gianni Morandi accolto in piazza

Piazza Umberto I gremita di fans A pranzo da Zì Pasqualina Via Circumvallazione dal balcone di Maria

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19ATRIPALDANEWSMartedì 8 Dicembre 2009

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DicembreDicembreL’ANNUARIO

Ricco di appuntamenti ilcartellone natalizio pro-mosso quest’anno nella cit-tadina del Sabato da "Ami-ca", l'associazione cultura-le editrice di Atripalda-News. Gli eventi che saranno pro-posti dall’Associazione diAlfonso Santosuosso e To-nino De Vinco saranno ingrado di accontentare tuttele fasce d’età.Si parte la sera dell’8 di-cembre con le melodie na-poletane e Pulcinella. Inscena, presso la sala conve-gni del centro Pmi di viaSan Lorenzo, “Anonimo na-poletano”.«Si tratta di una rivisitazio-ne del repertorio delle can-zoni classiche napoletane inchiave teatrale - spiega il te-soriere dell’associazioneAntonio De Vinco - ad e-sempio, Reginella, O Solemio e tante altre. Abbiamodeciso di invitare questo ar-tista napoletano perché èl’unico in grado di unirepoesia, musica, teatro nellenote dell’antica tradizionepartenopea».Secondo appuntamento èquella di Santo Stefano, il26 dicembre, ospitata nel-la Dogana dei Grani dipiazza Umberto I. Questavolta, è di scena “Carda-mone va in pensione”, com-media napoletana ideata escritta da Caiazzo. «E’ la classica commedianapoletana che si sviluppatra gag, equivoci e luoghi co-muni napoletani, incentra-ta sulle vicissitudini dellafamiglia di Tonino Carda-mone, un giovane che riescea truffare l’Inps, fingendosipazzo. Un intreccio esila-rante dal finale inaspetta-to».I festeggiamenti si chiude-ranno il giorno dell’Epifa-nia con l’arrivo in piazza

Umberto I della Befana,che distribuirà giochi edolci a tutti bambini.Spazio anche alla solida-rietà. AtripaldaNews ed A-mica in collaborazione conil Circolo didattico della cit-tadina del Sabato hanno or-ganizzato un concorso ri-servato agli alunni dellescuole materne ed elemen-tari della città “La foto piùbella dell’albero di Natalee del Presepe”. In palio tan-tissimi giocattoli offerti dal-la ditta “Eligio Romano”. Apremiare una commissionepresieduta dal direttore di-dattico Elio Parziale e dalcorpo docente. La premia-zione delle foto più belle ela consegna dei giocattoliavverrà la mattina del 22 di-cembre, alle ore 10, pressola scuola elementare “De A-micis” di via Roma. Infine le telecamere di A-tripaldaNews andranno afar visita il giorno 23 di-cembre a casa di una fa-

miglia di Atripalda per ri-prendere in cucina i pre-parativi per il pranzo diNatale.Per quanti volessero parte-cipare basta prenotarsi alnumero 0825/626879.«Un grande sforzo economi-co per l'associazione – con-clude Alfonso Santosuosso,presidente dell’associazio-

ne Amica - un cartellonecon eventi mirati con l’au-gurio che possa essere unNatale di gioia per tutti. Colgo l’occasione per rin-graziare tutti gli sponsor checi sono stati vicino per or-ganizzare gli eventi e quan-ti hanno creduto nelle no-stre iniziative durante tuttol’anno trascorso».

La commedia napoletana di Caiazzo e le melodie di Pulcinella illumineranno Atripalda

L’Associazione culturale ha allestito un cartellone natalizio di grandi appuntamenti

Sotto l’albero c’è... Amica

Cultura, artee informazione:3 anni di attivitàUn’avventura cominciata treanni fa, era il settembre 2006quando cinque amici deci-sero di fondare un’associa-zione culturale che fossepunto di riferimento per lacittadina del Sabato e nonsolo. Alfonso Santosuosso,Lorenza Esposito, Gerardo

Palladino, Anto-nio De Vinco ePiersabino Naz-zaro furono i socifondatori di Ami-ca. Oggi l’associa-zione atripaldesevanta ben quaran-ta iscritti, tra cuigiornalisti, artistiteatrali, commer-cialisti, architetti,avvocati e consu-lenti finanziari.«Lo scopo è quellodi promuovere ilnostro territorio, iprodotti della no-stra regione, la cul-tura e le usanze

che rendono Atripalda e l’Ir-pinia uniche nel panoramanazionale - spiega il presi-dente Alfonso Santosuosso -mi piace sottolineare la gran-de sfida editoriale che stia-mo portando avanti con A-tripaldaNews, la prima te-stata on line e cartacea dellacittadina del Sabato. Ma co-me non menzionare la ma-

nifestazione gastronomico -culturale “Shopping in Piz-za”, giunta alla sua terza e-dizione. La cinque giorni,che si svolge nel Parco delleAcacie, ha fatto registrare unvero e proprio boom di pre-senze e di espositori, tra cuipizzaioli, imprenditori, arti-giani e forze dell’ordine. Ilsuccesso di Shopping in Piz-za è stato clamoroso, al pun-to che anche altre città ita-liane ci hanno chiesto di po-ter ospitare la manifestazio-ne».Tra le iniziative dell’associa-zione anche pubblicazioni,brochure, eventi culturali eun calendario che, da tre an-ni, è presente nelle case, neinegozi e negli uffici della cit-tadina del Sabato e non.«L’idea del calendario nascedalla voglia di offrire qual-cosa che permetta agli atri-paldesi di ricordare e conser-vare nella memoria colletti-va - spiega Antonio De Vin-co - il patrimonio culturale -architettonico, le origini e lebellezze della nostra terra.Quest’anno, dopo il calen-dario “Ieri e oggi” dedicatoalle strade cittadine, quello“Portali e Portoni” incentra-to sugli androni dei nostripalazzi, arriva quello delle“Ragazze 2010 di Atripalda-News”».

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Le ricette di NataleLe ricette di NataleIN TAVOLA

Gli sfizi... ...e i dolci

PPPPiiiizzzzzzzzeeeelllllllleeee ccccoooonnnn ffffiiiioooorrrriiii ddddiiii zzzzuuuuccccccccaaaa

200 gr farina tipo 0; lievito dibirra; 100 ml acqua tiepida; sale qb;

fiori di zucca. Sciogliere il lievito in un po’d'acqua tiepida, mescolare insieme alla fari-

na e alla restante acqua fino a fare una pastel-la. Salare e aggiungete i fiori di zucca puliti e

tagliati a striscioline. Far lievitare il tutto vicinoa una fonte di calore per circa un’ora. Scal-

dare in una padella abbondante olio e acucchiaiate far cadere l’impasto. Ripor-

re le pizzelle su carta assorbenteprima di servire.

CCCCrrrrooooccccccccaaaannnntttteeeeMandorle o nocciole, zucche-

ro. Immergere le mandorle in acquabollente, per qualche minuto, pelarle, a-

sciugarle e disporle su una placca da forno,cuocere a 200° fino a tostarle. Sciogliere lo

zucchero sul fuoco in un tegame antiaderente,girarlo continuamente con un cucchiaio di le-gno fino a farlo diventare dorato, aggiungerele mandorle spezzettate continuando a me-scolare. Versare immediatamente il com-

posto su un piano di marmo untod'olio modellandolo con una

spatola unta.

ZZZZaaaammmmppppoooonnnneeee eeee lllleeeennnntttt iiiicccccccchhhhiiiieeee 1 zampone di 1/5 Kg; 350 g

di lenticchie; mezza cipolla; mezzacarota; mezza costa di sedano; vino

bianco; olio; sale; pepe. Far ammorbidire lelenticchie in acqua per 12 ore. Preparare un tri-

to di cipolla, carota e sedano e farlo stufare in 1cucchiaio e mezzo di olio e un po’ di vino. Unirele lenticchie scolate e coprire con abbondante ac-qua calda e portare a bollore. Cuocere a fuocolento per circa un'ora e mezza. Bucare con unaforchetta lo zampone in più punti, immer-

gerlo in acqua fredda e portarlo a un leg-gero bollore per due ore. Scolare le len-

ticchie e condirle con olio e pe-pe, affettare lo zampone.

SSSSccccaaaarrrroooollll eeee iiiimmmmbbbbooootttt tttt iiii tttteeee4 piccoli cespi di scarola li-

scia; 50 gr di olive nere; 20 grammidi capperi dissalati, 15 gr pinoli; 25 gr

uva sultanina; 2 alici salate, aglio, prez-zemolo, pepe, sale, olio extravergine d’oli-va, pane grattugiato. Lavare le scarole la-sciandole intere eliminando solo le foglie ester-ne. Sbollentarle e passarle sotto l’acqua fredda.In una terrina mescolare capperi, olive, uvet-ta, pinoli, filetti di alici, aglio, prezzemolo epane grattugiato. Riempire le scarole e ri-

chiuderle con lo spago. Condire conolio e infornarle in forno preri-

scaldato per 30 min circaa 180 gradi.

BBBBaaaaccccccccaaaallllàààà aaaallll sssseeeeddddaaaannnnoooo eeee ppppaaaattttaaaatttteeee

1,5 Kg baccalà bagnato0,5 Kg sedano rapa

0,5 Kg patate1 dl e mezzo olio3 sarde sottosale750 cc di latte

1 cipollina50 gr di burro

30 gr grana grattugiatoprezzemolo, sale, pepe, unamanciata di pinoli, aglio.

Immergere il baccalà in acquabollente leggermente salata e to-gliere appena riprende il bollore.Pulirlo da spine e pelle e spez-zettarlo. Pulire il sedano e le pa-tate e tagliarle a fette sottili. In u-na teglia da forno leggermenteunta alternare le fette di sedanoe patate e il baccalà fino a com-pletamento. Preparare un pestodi prezzemolo, cipolla, aglio, ac-ciughe, pinoli e olio e cospargerlosul baccalà. Lasciare riposare 20minuti. Coprire il tutto con il lat-te tiepido e infornare per circa 45minuti finché non si è assorbito.

di rum; scorza di mezzolimone grattugiata; unpizzico di sale; 400 gr

miele; 200 gr canditi, con-fettini colorati.

Impastate la farina con uo-va, burro, zucchero, scorzagrattugiata di mezzo limone,un bicchierino di rum e unpo’ di sale. Ottenuta un’amalgama omo-genea farla riposare mezz’o-ra. Lavorarla ancora breve-mente, tagliarla a pezzetti erullarli sul piano infarinatoper creare tanti bastoncellispessi un dito. Tagliateli atocchetti su un telo infarina-to. Friggeteli pochi alla vol-ta in abbondante olio bol-lente. Metteteli ad asciugaresu carta assorbente. Scio-gliete poi il miele a bagno-maria in una pentola, toglie-tela dal fuoco e unitelo aglistruffoli fritti, e poi aggiun-gere canditi e confetti.

SSSS tttt rrrruuuuffff ffff oooo llll iiii600 gr farina 00; 4 uova+ 1 tuorlo; 2 cucchiai

zucchero 80 gr burro; 1 bicchierino

Togliere dal forno e cospargere ilbaccalà con pezzettini di burroe formaggio grana e rimetterloin forno per 10 minuti. Il baccalàdeve risultare dorato e morbidoall’interno.

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23ATRIPALDANEWSMartedì 8 Dicembre 2009

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PallavoloPallavoloLO SPORT

E’ cominciata a settembre l’av-ventura della pallavolo Atripal-da in serie B1. Il titolo, ereditatodalla Pallavolo Avellino che hascelto la cittadina del Sabato pergarantire il prosieguo di un per-corso fatto di passione, compe-tenze e organizzazione, cata-pulta la squadra in un nuovomondo. Un passaggio d’onore edi onere che il team atripaldesedel presidente Franco Capaldo,da sempre nella pallavolo, ha ac-colto con grande entusiasmo eprofessionalità. In eredità dal ca-poluogo non solo il titolo ma an-che un atleta simbolo, Mario Ma-rolda. Si parte, infatti, con unpunto fermo: lo schiacciatoreMarolda nel duplice ruolo di al-lenatore-giocatore, una sorta dicontinuità per la B1 in Irpinia. U-na rosa, quella biancoblù, che ènata dalla volontà di mantenereun buon equilibrio fra giovani eveterani: Antonio Libraro pal-leggiatore affiancato al giovaneGuglielmo Capaldo, nel ruolo diopposto, Salvatore Roberti, libe-ro Julian Calero, schiacciatorecentrale Daniele Bassi, riconfer-mati, invece, Ivan Cuomo, lo sto-rico jolly della squadra JonathanZaccaria e il giovane avellinese

Losco. New entry nel team atri-paldese, l’airone di Bucarest Ma-rius Daniel Draghici, affermatonome del panorama nazionaledi serie B1. Il volley atripaldese siè così tuffato a capofitto in untorneo nazionale con trasfertedall'Umbria alla Sicilia, un per-corso sicuramente non facile, perdi più in un momento di crisi ge-nerale. Molte società, infatti, sisono trovate in difficoltà nel farei conti, per questo ogni singolascelta è stata valutata semprecon attenzione.A fine luglio arriva anche l’ec-cellente sponsor, la società Eu-roform, Centro Europeo di For-mazione, da quindici anni ad A-tripalda nel campo della forma-zione e dei servizi alle impresepubbliche e private. Un mix per-fetto di obiettivi tra squadra esponsor: valorizzare le proprierisorse umane e promuovere laconoscenza del territorio. Tuttipresenti gli ingredienti per unbuon avvio di campionato chehanno portato la squadra ad im-porsi da subito tra i primi postiin classifica.Da anni il team sportivo della cit-tadina del Sabato coltiva giova-ni talenti locali da proporre in pri-

ma squadra e guarda, ora, allastagione 2009/2010 con grinta evoglia di vincere, l’obiettivo è sta-to, infatti, fin da subito quello di

conquistare il prima possibile lasalvezza e creare entusiasmo ecoinvolgimento intorno allasquadra.

Costruita per l'obiettivo salvezza, la squadra naviga stabilmente in alta classifica

Il sestetto atripaldese guidato da Marolda ha sorpreso tutti all’esordio in campionato

La cavalcata dell’Euroform in B1

«Siamo legatidalla passioneper lo sport»«La collaborazione con la Pal-lavolo Atripalda nasce da unaserie di fattori: la condivisionedella passione per lo sport congli amici di sempre, l’iniziativasociale che rappresenta e la vo-glia di impegnarci per lo svi-luppo e il radicamento del no-stro territorio», spiega Pasqua-le Penza, amministratore dele-gato di Euroform.

La società nasce nel 1995 daun'idea di un gruppo di pro-fessionisti informatici, concompetenze ultradecennali,con l’idea di creare una strut-tura che facesse formazione so-prattutto nell'ambito del-l'informatica. In quindici annidi attività Euroform è diventa-ta una realtà locale consolida-ta nell’ambito della formazio-ne e consulenza, punto di rife-rimento per chi vuole adegua-re le proprie competenze e for-marsi per l'inserimento nelmercato del lavoro. «Il rispettodel ruolo dei nostri collabora-tori, la soddisfazione dei nostriutenti, le priorità sociali e la tu-tela delle pari opportunità e deisoggetti svantaggiati rappre-sentano i punti principali dellanostra mission aziendale», pro-segue Penza. Euroform colla-bora con importanti centri di ri-cerca: Consiglio Nazionale del-le Ricerche, dipartimenti uni-versitari, soprattutto di Salernoe Benevento, Sviluppo Italia edenti come la Provincia, diversiComuni irpini, tra i quali Atri-palda, con cui è in corso unodei cinque progetti pilota nel-l’ambito dell’Informagiovani,insieme al Dipartimento diScienze della Comunicazionee della Facoltà di Lettere e Fi-losofia dell’Università di Saler-no: tale progetto contribuirà aconfermare il ruolo guida di A-tripalda come comune capofila.

Per il terzo anno consecutivo la San FrancescoAtripalda è impegnata nel campionato di PrimaCategoria. La formazione, allenata allo stadio Val-leverde della cittadina del Sabato da Ciro Nie-spolo, attaccante classe 1970 e primo storico tes-serato della squadra, ha subito nel 2008 un ra-dicale rinnovamento. Numerosi giocatori sonostati, infatti, reclutati tra i giovanissimi allievi, maquello che fin da subito ha unito la squadra è lavoglia di lavorare sodo e crescere insieme. La so-cietà di Giulio Santosuosso, piazzatasi al terzo

posto nel torneo 2007/2008, avvia l’anno solare2009 con un punto fermo «Ci salveremo - diceNiespolo - la nostra rosa è composta da giocato-ri giovanissimi, con poca esperienza sì, ma conqualità eccezionali». E così è stato. La nuova sta-gione di prima categoria 2009/2010 è partita congrande entusiasmo e alcune novità. Nuovo il pre-paratore tecnico Gianni Lettieri e nuovi acquistianche in campo, dal bomber Rino De Luca, aTomasetti, Massimo D’Amelio, Daniele Dello Ia-cono e il difensore Iandoli. Una squadra rinfor-zata lanciata, ad ottobre di quest’anno, in uncampionato prevalentemente nostrano, ad ec-cezione delle salernitane Virtus Sarno e Inter-campania. «Il nostro obiettivo è quello di vincereil campionato, puntare sui giovani è stata la scel-ta vincente – conclude il patron Santosuosso».

Un difficile e importante campionato,quello di Promozione che ha visto un av-vio di campionato per il “Città di Atri-palda” decisamente sotto tono. Le diffi-coltà iniziali organizzative ed economi-che, hanno caratterizzato l’avvio dellastagione 2009/2010. Ma la squadra delpresidente Nicola Pastore non ha inten-zione di mollare. «Abbiamo messo insie-me un nuovo parco giocatori tutto irpinoe un nuovo allenatore, Natale, anche luiirpino, - dice Pastore, all’avvio di cam-pionato – il nostro impegno, insieme al-l’amministrazione cittadina che ci ha so-stenuto, è portare in alto il nome dellacittà di Atripalda». «Un girone difficilequest’anno, più della scorsa stagione - di-chiara il segretario Carmine Bagnara – perla prima volta hanno istituito i playoff persalire in eccellenza e i playout per la re-

trocessione. Il mio augurio è quello di benfigurare, mirando a raggiungere il centroclassifica. Il nome che portiamo è un no-me importante, ha una sua storia. Atri-palda ha sempre fatto campionati d’a-vanguardia, questa è una nuova avven-tura». Una squadra di ragazzi irpini, qualcunoproprio di Atripalda, tutti con la stessavoglia di fare una bella figura. Anche ilComune ha contribuito al sostegno dellasquadra a partire dalla sistemazione del-lo stadio Valleverde permettendo allasquadra di giocare in casa. Il loro lavoronon si è limitato soltanto alla manuten-zione ma anche al potenziamento dellastruttura sportiva, ne è una testimonian-za il nuovo sistema di illuminazione in-stallato nella struttura di contrada Valle-verde.

Il Città aspetta tempi miglioriLa squadra di Pastore a caccia del riscattoPROMOZIONE

La S. Francesco puntaai vertici della Prima

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