36
anno III n. 2 - Febbraio 2015 - Poste italiane s.p.a. sped in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1 comma 1 - DCB - Caserta

Backstage Press Febbraio 2015

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Mensile di Musica, Arte, Cultura & Spettacolo

Citation preview

  • anno

    III n

    . 2 -

    Febb

    raio

    201

    5 -

    Pos

    te it

    alia

    ne s

    .p.a

    . spe

    d in

    abb

    . pos

    tale

    D.L

    . 353

    /200

    3 (c

    onv.

    in L

    . n. 4

    6 de

    l 27/

    02/2

    004)

    art.

    1 c

    omm

    a 1

    - DC

    B -

    Cas

    erta

  • Sanremo, secondo Carlo Conti

    Come ogni tradizione che si rispetti, anche questanno il Festival di Sanremo fa parlare di se, nel bene e nel male, chi contro e chi a favore, ognuno dice la sua sulla manifestazio-ne canora pi attesa dellanno.

    Sicuramente possiamo dire che il vero vincitore della ses-santacinquesima edizione stato Carlo Conti, che dopo aver accettato la sfida di pre-sentarlo, ha creduto e si bat-tuto fino alla fine per le sue idee ed stato premiato dal pubblico, registrando ascolti che non si riscontravano da alcuni anni.

    In questo numero, parliamo anche del grande ritorno del-la cantantessa, Carmen Con-

    soli torna sulla scena musi-cale con un nuovo album di inediti Labitudine di torna-re, ne scopriamo i contenuti attraverso la recensione del nostro Francesco Ruoppolo. Incontriamo poi Amara, una delle rivelazioni della mu-sica emergente italiana, che ci parla della sua esperienza sanremese e del nuovo album Donna Libera.

    Incontriamo poi Riky Anelli e Valentina Mattarozzi.

    Aces in My Book ci presen-ta una interessantissima in-tervista a Daniel H. Wilson , Tempo di Musica ci fa fare un viaggio nel Rock an Roll Italiano, mentre la rubrica Arte ci porta alla scoperta del Quirinale e della mostra Il Principe dei sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pon-

    tormo e Bronzino.

    Ci piace, ricordare con la ru-brica Teatro, la riapertura del Teatro dei Piccoli, tempio per bambini e ragazzi di Na-poli.

    Uno spazio rimasto troppo al lungo chiuso e solo da poco tornato al suo splendore e fruibile per i ragazzi. Le arti come il teatro, la musica, il ci-nema che aiutano i bambini e i ragazzi ad esprimere se stes-si e le loro potenzialit assu-mono un ruolo determinante in questo processo di crescita.

    editoria le

    pres

    s

    febbraio due

    milaquindici

    www.backstagepress.it

  • FESTIVAL DI SANREMO

    CARMEN CONSOLI

    TEMPO DI MUSICA

    AMARA

    PIAZZA DELLE ARTI

    IL PRINCIPE DEI SOGNI

    EMERGIAMO

    ACES IN MY BOOK

    TEATRO

    RIKY ANELLI

    REDAZIONE Alfonso Morgillo, Wanda DAmico, Alfonso Papa, Marica Crisci, Domenico Ruggiero, HANNO COL-LABORATO: Michela Drago, Alessan-dro Tocco, Francesco Ruoppolo, Alfon-so Papa (To), Giuseppe Maffia, Ambra De Vincenzi. REGISTRAZIONE n. 815 del 03.07.2013 presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE). Co-municazione Editore: Il Sogno Sem-pre Onlus Sede Legale: Via Botteghino, 92 81027 San Felice a Cancello (CE) Sede Operativa: Via Giacomo Matteotti, 20 81027 San Felice a Cancello (CE) Fax. 0823.806289 [email protected] www.backstagepress.it Distribuzione: Gratuita Stampa: Pieffe Industria Grafica

    7

    12

    16

    19

    21

    24

    27

    28

    30

    34

    TUTTI I DIRITTI SONORISERVATIBackstage Press edito dallas-sociazione culturale Il Sogno Sempre Onlus. Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscrit-ti, articoli, disegni e fotografie non si restituiscono anche se non pub-blicati. Nessuna parte di questa pubblicazione pu essere ripro-dotta in alcun modo senza lau-torizzazione scritta preventiva da parte delleditore. Gli autori e le-ditore non potranno in alcun caso essere responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dalluso improprio delle informazioni contenute.

    sommario

    pres

    s

    febbraio due

    milaquindici

  • Un Festival dove vince la musicaSanremo

    tx Alfonso Papa

    ph Alessandro Tocco

    7

  • Il 65 Festival di San-remo il primo delle-ra Carlo Conti ed a manifestazione conclusa si pu dire che stato un successo sotto ogni punto di vista. Carlo Conti, ha riportato al centro dellat-tenzione la musica e le canzoni, rendendole prota-goniste assolute.

    Che piaccia o no, il Festival di questanno stato popo-lare, riportandolo alla tra-dizione ed allessenza delle sue origini e forse stata proprio questa la mossa vincente degli organizzato-ri della sessantacinquesima edizione. Il ritorno sul pal-

    co dell Ariston della cop-pia Albano e Romina Po-wer che a distanza di pi di ventanni hanno ripropo-sto alcuni dei loro succes-si, il travolgente Tiziano Ferro, Biagio Antonacci, Giovanni Allevi, Gianna Nannini i super ospiti ita-liani. I comici Alessandro Siani, Pintus, Gabriele Ci-rilli, Luca e Paolo, Gior-gio Panariello. Ancora la band americana degli Ima-gine Dragons, Conchita Wurst, vincitrice austria-ca dellEurovision 2014, i Saint Motel, il cantante in-glese Ed Sheeran, la PFM con la banda dellEsercito, i giovani protagonisti del

    cast di Braccialetti Ros-si, ed ancora Will Smith, Charlize Theron, il dj The Avener, il cantante Mar-lon Roundette, il ct della nazionale Antonio Conte, il ciclista Vincenzo Nibali, Pino Donaggio fino ad ar-rivare al collegamento con lo spazio ed incontrare la-stronauta italiana Saman-tha Cristoforetti.

    Per quanto concerne la gara dei Big tornata le-liminazione, infatti partiti in venti solo sedici artisti sono approdati alla sera-ta finale. La vittoria finale andata al trio de Il Volo con il brano grande amo-

    ph A

    less

    andr

    o Tocco

    8

  • ph Alessandro Tocco

    9

  • Riproduzione riservata

    re. Fin dalle prime battu-te della gara si notato il grande interesse da parte del pubblico verso di loro. Piero, Ignazio e Gianluca partirono proprio da que-sto parco, circa sei anni fa, partecipando allo show Ti lascio una canzone di An-tonella Clerici. Secondo posto per Nek con Fatti avanti amore e terzo po-sto per Malika Ayane con Adesso e qui (Nostalgico presente). A seguire, An-nalisa Una finestra tra le stelle, Chiara Straor-dinario, Marco Masini Che giorno , Dear Jack Il mondo esplode (tranne noi), Gianluca Grignani Sogni Infranti, Nina Zil-li Sola, Lorenzo Fragola Siamo uguali, Alex Brit-ti Un attimo importante, Irene Grandi Un vento senza nome, Nesli Buo-

    na fortuna amore, Bianca Atzei Il solo al mondo, Moreno Oggi ti parlo cos, Grazie di Michele e Mauro Coruzzi Io sono una finestra.

    La gara delle nuove pro-poste, ha visto la novit - fortemente voluta da Carlo conti - di far esibire gli ar-tisti di questa categoria ad inizio serata e non pi alla fine come accadeva negli anni scorsi. Scelta premia-ta dal pubblico. Gli otto finalisti: Amara Credo, Serena Brancale Galleg-giare, Giovanni Caccamo Ritorner da te, Chanty Ritornerai, Kaligola Ol-tre il giardino, Kutso Eli-sa, Enrico Nigiotti Qual-cosa da decidere, Rakele Io non lo so cos lamore, si sono affrontati in sfide a due fino ad arrivare alle se-

    mifinali e finali che hanno visto avere la meglio a Gio-vanni Caccamo che oltre a vincere la gara, si aggiu-dica anche il Premio della Critica ed il Premio della Sala Stampa.

    Che il primo festival di Carlo Conti dovesse far meglio delledizione prece-dente era abbastanza pre-vedibile, ma un successo cos schiacciante forse po-chi se lo aspettavano. Tutte e cinque le serate della ma-nifestazione canora hanno avuto uno share di spetta-tori quasi del 50% .

    A pochi giorni dalla chiu-sura delledizione 2015 gi cominciato il Toto-Sanremo per la prossima edizione e voci dicono che stato chiesto a Carlo Conti di presentare anche ledizione 2016, ma per le conferme di ci c ancora tempo, ora lasciamo spazio alla musica che dal palco dellAriston di Sanremo arriva nelle case di tutti gli italiani, nelle piazze e nei palazzetti delle varie citt.

    Il primo appuntamento quello dellEurofestival, ove saremo rappresentati da Il Volo.

    10

  • Carmen Consolitx Francesco Ruoppolo

    Labitudine di tornare

    In agricoltura, per mille-naria tradizione, si lascia un campo a riposo; questa tecnica si chiama maggese, il terreno si rigenera, ricarica. Il maggese di Carmen Consoli durato cinque anni, tanti quan-ti quelli passati da Elettra. Un lustro di maggese precisamen-te, ecco come ha scritto sul suo profilo Facebook annunciando il suo ritorno: Cinque anni: un lustro, il lasso di tempo che nellAntica Roma in-tercorreva tra un censimento e laltro. Era un tempo per con-tarsi, per contare le ricchezze, per contare le strade percorse e quelle ancora da percorrere. Durante lestate scorsa la can-tantessa tornata a compor-re canzoni, a registrarle, fino ad anticipare col singolo La-bitudine di tornare che ha iniziato a girare per le radio a dicembre luscita del nuovo omonimo album, comparso nei negozi il 20 gennaio 2015, su etichetta Universal.Cosha fatto in questi anni Carmen? Prima di tutto di-

    ventata mamma, poi si data del tempo, per stare con s, la famiglia e so-prattutto per stare tra la gente, guardandosi in-torno, riuscendo a racco-gliere pensieri, urgenze, emozioni che incontrava negli altri; quindi il mo-mento della scrittura ha avuto gi alle spalle un terreno fertile, lo stesso messo a maggese.La cantautrice catanese oggi ha 40 anni e si sento-no, pi che altro si ascol-tano, nelle dieci tracce di quello che a piena ragio-ne pu essere considerato come lalbum della matu-rit.Di base continua, in un solco di coerenza comu-ne a pochi, la ricerca della parola, letteraria quanto basta, meno costruita di un tempo e pi diretta, pi musicale e meno fine a s stessa. Carmen rac-conta cos lItalia vista nei tigg, ma soprattutto negli sguardi incrociati per strada, la condizio-ne della donna, lamore, tra il nascondimento

    e la noia. Uno sguardo solo apparentemente im-pietoso e negativo sulla storia odierna, dico ap-parentemente, perch in ogni canzone sempre presente il filo rosso della speranza, della primave-ra evocata in E forse un giorno. Dal punto di vista mu-sicale, tutto scorre tra le sonorit classiche alla Consoli, tra una grande presenza acustica, con ritmica (chitarre, basso e batteria) in primo piano, elettronica mai invaden-te, il tutto morbido ed accogliente, mai sopra le righe, spesso a sottoli-neare i testi, dove regna lironia tutta siciliana di raccontare anche le tra-gedie, che somiglia ad un cinismo senza catti-veria, ma lucido. La can-tantessa nel disco suona basso, chitarra acustica e percussioni; il resto della band composta dai mu-sicisti di sempre, perch come appunto ama dire le cose riescono meglio se si fanno con le persone 12

  • 13

  • Riproduzione riservata

    cui vuoi bene, specie se si tratta della famiglia musi-cale allargata. In Oceani deserti al basso troviamo Max Gazz, coautore, col fratello Francesco, del bra-no stesso. Le venature rock di melodie ed arrangia-menti ben si compensano con episodi pi vari, come il tempo ternario, quasi un valzer moderno, di Eser-cito silente, la marcetta ne La notte pi lunga (che si scioglie nei violini del ri-tornello, in contrasto con la durezza delle parole) o la bossa nova del brano dedi-cato al figlio Carlo: Questa piccola magia, saudade et-nea. Passiamo allanalisi dei brani, uno per uno.Labitudine di tornare. Singolo di lancio del di-sco, dove si racconta di un uomo indeciso tra la mo-glie e lamante; il verso sa-rai tu a decidere se vorrai la dice lunga sul personag-gio ritratto nella canzone.

    Ottobre. Idealmente am-bientata nellItalia degli anni 50, anche se oggi cer-te differenze non sono ancora viste con locchio della normalit, differen-ze che nella canzone sono rappresentate da due ra-gazze adolescenti che sco-prono lamore, un amore

    omosessuale difficile da tollerare allepoca e anche oggi. Il verso pi bello: Il paradiso poteva an-che attendere / fosse sta-to il prezzo della libert

    Esercito silente. la de-nuncia dellomert che la base silenziosa del potere mafioso. In questa canzo-ne presente il verso pi duro e vero del brano e credo del disco: lo stato assai spiacente / che posa una ghirlanda / tricolo-re con su scritto assente

    Sintonia imperfetta. La noia di una vita in due sen-za novit, stimoli, quando i colori sfioriscono nel gri-gio, nel passare da un di-vano allaltro. cos che la protagonista pensa a quan-to fosse sognante lamore al tempo dei suoi nonni, evocato con la citazione di Voglio vivere cos, brano del 1941, scritto da Gio-vanni DAnzi e Tito Manlio ed interpretato da Ferruc-cio Tagliavini.

    La signora del quinto pia-no. Si affronta qui il tema del femminicidio, ma an-che della distrazione di chi ci dovrebbe difendere, da quella questura, i cui funzionari continuano a dire / che non c alcu-

    na ragione di avere paura.

    Oceani deserti. Forse il brano pi delicato del di-sco, un addio amaro, la fine di un amore che vor-rebbe nutrirsi dellentu-siasmo degli inizi, di un passato che non passa mai.

    E forse un giorno. Ancora lattualit, la crisi economi-ca che costringe una fami-glia a dormire in unauto; una madre che racconta la vergogna di dover dire ai figli di stringere i denti. Il verso pi duro: alla lotte-ria questanno in palio un buono per la spesa, quello che apre alla speranza: Ma la primavera torner nei nostri poveri cuori avvili-ti e ammalati e li guarir.

    Continua a leggere suwww.backstagepress.it

  • Il tuo ultimo lavoro di-scografico Conside-razioni Notturne in distribuzione da qualche mese. Possiamo fare un pri-mo bilancio? Come sta an-dando?

    Possiamo dire che sta andan-do bene, che un certo interes-se verso lalbum sia da parte di un pubblico pi attento e che ascolta un certo tipo di musi-ca e sia da quello che ascolta musica pop italiana. Non es-

    sendo di estrazione pop, mi fa piacere che sia ap-prezzato anche da quella parte di pubblico.

    Nellalbum si parla di amore, tasse, politica, guerra. Secondo te, la musica, in un tempo come quello attuale, pu contribuire a risollevarsi ed a far credere in un do-mani migliore?

    Non credo, nel senso che

    Riky Anellitx Alfonso Papa

    Considerazioni Notturne

    non credo che possa dare delle risposte ai grandi e potenti della terra. Non penso si possa fare la rivo-luzione con la canzone, ma penso sia un buon metodo per muovere la massa.

    Hai partecipato alle sele-zioni per Sanremo arri-vando ad un soffio dalla fase finale. Eri gi stato al Festival di Sanremo nel 2001. Come cambiato - se cambiato - Sanremo dal 2001 ad oggi?

    Per quanto riguarda la mia esperienza personale, nella partecipazione del 2001 ero troppo giovane, inesperto e mi sentivo ab-bastanza inadatto per quel momento. Forse fa strano a dirlo, perch oggi molti ar-tisti giovanissimi si sento-no pronti, arrivati o come se fossero dei professionisti di vecchia data.

    Musicalmente parlando, invece cambiato perch oggi ci sono molti pi mez-zi di fruizioni a partire dai tanti social o canali web

    ph T

    ania Alineri

    16

  • dedicati alla musica.

    Personalmente credo che la forza della musica, deb-ba essere ricercata pi che nella vendita dei dischi nel live.

    Riguardo al fare musica, il tuo album autopro-dotto attraverso una piat-taforma di raccolta fondi. In Italia c la giusta at-tenzione verso i giovani talenti?

    In Italia c attenzione per i giovani talenti se passa-no per i Talent Show, non c attenzione per i giovani talenti se non passano per i Talent Show.

    Io frequento molto lam-biente indipendente che pi vicino al mio mondo. Li c molta attenzione ver-so i nuovi talenti.

    Qual il tuo rapporto con il palco e con le persone che seguono la tua musi-ca?

    E vitale ed essenziale. Il mio rapporto con il pub-blico molto buono, che sia un concerto in una ve-nue grande o in un locale il confronto con il pubblico il vero metro di misura per chi fa musica.

    Quali i prossimi impegni e progetti futuri?

    Il progetto principale quello di continuare a scri-vere canzoni, quindi fare dischi e portarli in giro per lItalia e soprattutto anche allestero dove esistono dei posti ove rispettano mag-giormente i cantautori; po-sti dove puoi suonare la tua musica ed essere apprezza-to senza la necessit di do-ver ricorrere alle cover.

    Riproduzione riservata

    ph T

    ania

    Ali

    neri

    17

  • Abbiamo da poco finito di parlare del rock pro-gressive italiano, una corrente durata quasi vent anni, molti hanno provato a raggiun-gere le profondit della musica progressive italiana ma, ahim, non ha uguali.

    Altra importante corrente e contaminazione della musica italiana fu il Rock n roll. Que-sto genere musicale cominci a suonare in Italia grazie al Quar-tetto Certa nel 1956, furono loro ad aprire le porte a questo

    genere cos travolgente, in-cisero una versione italiana del brano Rock around the clock, il brano fu riadattato nel testo da Tata Giacobetti che gli diede il titolo Lorolo-gio matto.

    Torniamo un attimo in-dietro a quelle che sono le origini del Rock and roll in se, nasce in America, con il sopracitato brano che di-venta un vero e proprio tor-mentone. Mentre lItalia intenta a riprendersi dalla

    botta inflitta dalla seconda guerra mondiale, oltreocea-no, impazza un irrefrenabile Elvis. In quel periodo, co-lonne portanti della musica italiana sono Claudio Villa, Nunzio Gallo, Gino Latilla, Achille Togliani capitanati dalla regina indiscussa Nil-la Pizzi. Il modo romantico e lento della musica italiana di quel periodo sta bene a tutti, discografici compresi, il ritmo attuale fa sognare, mantiene lequilibrio di cui

    tx Wanda DAmico

    Rock and Roll Italiano

    temp

    o di

    musica

    pres

    s

    febbraio due

    milaquindici

    19

  • litaliano ha bisogno e nessu-no pensa allo scatenato rock and roll degli Stati Uniti.

    La calma piatta delle note ita-liane dura poco per e basta un attimo che Elvis comincia a girare tra le nuove leve del Bel Paese, Adriano Celenta-no, Little Tony, Bobby Solo.

    Tra il 1955 e il 1959 comin-ciano a riecheggiare i brani di due band che faranno la sto-

    ria del rock and roll italiano, i Rock Boys di Adriano Celen-tano e i Little Tony and his brothers. Il primo incider brani come Rip it up, Jailhou-se rock, Tutti frutti e Blueberry hill per poi passare a brani di propria composizione come Il tuo baci come un rock , Teddy girl, Il ribelle. Anche Little dar vita a diversi sin-goli tra il 1958 e il 1960 come Lucille, Johnny B.Good, Shake rattle and roll per passare poi

    Riproduzione riservata

    a brani pi melodici.

    Altri importanti precursori del rock and roll italiano fu-rono Tony Renis, Ricky Gan-cio (Ricky Sanna), la meteora Roby Milioni e la sua Rock Staana e gli Erranti, furono marginali ma diedero comun-que il loro contributo.

    Il fenomeno cresce e conta-gia un po tutti, basti pensare agli Happy Boysguidati dalla voce di Mina, prima chiamata Mina Georgi, poi Baby Gate, tra il 1958 e il 1960 incise-ro una serie di 45 con alcuni brani assolutamente rock n roll come Be bop a lula, Splish splash o Nessuno e Tintarella di luna.

    Il rock and roll italiano rag-giunge il suo apice nel 1957 quando, a Milano, si tenne il Primo Festival del Rock n Roll con la partecipazione dei Rock Boys di Celentano (che vinsero il festival), Tony Re-nis, Little Tony, Betty Curtis, Tony Dallara, Clem Sacco, Ghigo.

    Questo articolo ci serve per fare una panoramica iniziali di quelli che furono gli esponenti italiani di questa corrente, nei prossimi articoli entreremo nel vivo di ognuno di loro, ripercorreremo la carriera di coloro che gettarono le fonda-menta e costruirono la storia del Rock n roll made in Italy.

    20

  • Amaratx Alfonso Papa

    Donna Libera

    Il video del brano che Amara ha presentato al Festival di Sanremo, ha registrato in pochi giorni pi di 260.000 visualizza-zioni, secondo solo al vi-deo del vincitore.

    Nellambito del Festival, Amara, risulta seconda sia nella classifica per lasse-gnazione del Premio della Critica Mia Martini sia in quella per lassegnazione del Premio della Sala Stam-pa Radio-Tv-Web Lucio Dalla.

    Hai partecipato al 65 Fe-stival di Sanremo con il brano Credo, un inno

    alla speranza ed al non ar-rendersi mai.

    Credo un pezzo talmen-te vero, che si racconta in ogni singola parola. Perso-nalmente c stato un mo-mento in cui sono caduta ed ho sentito lesigenza di raccontarmi nel profondo.

    In questo brano, davvero ho ritrovato la forza che temevo di perdere. Conti-nuare a credere nei valori umani, nelle cose sempli-ci della vita, per esempio: i sogni, i bambini, i colori mi ha fatto in un certo sen-so rinascere.

    Oggigiorno spesso ci capi-ta di volere sempre di pi, di cercare chiss cosa ma poi ci si accorge che sono le cose semplici che servo-no e che colorano la vita.

    Volendo conoscerti un po meglio, ci racconti come mai la scelta del nome Amara?

    Amara una cosa senza aggiunta, una cosa pura, cos com. Poi si dice che noi siamo il risultato di quello che viviamo e se cos non potevo non chia-marmi Amara.

    Compresa lultima, sono

    21

  • ph Alessandro Tocco

    22

  • ben 5 edizioni che vinci Area Sanremo. Questan-no sei approdata sul palco dell Ariston, tra i finali-sti delle nuove proposte. Come ti sei preparata per questo appuntamento e quali erano le tue aspetta-tive?

    Mi sono preparata, perch oltre a quello che si pu im-maginare dietro quellap-puntamento c tanto la-voro da fare. La chiusura del disco, la preparazione di tutto quanto si vive in quei giorni in cui sei al cen-tro dellattenzione e tutti ti cercano. Ti confesso per che sono stata abbastanza serena e non mi ero prefis-sata aspettative particolari, perch le aspettative spes-so deludono. Credo che in questi casi si debba prende-re quello che viene, del re-sto Sanremo non deve esse-re visto come un arrivo ma come un punto di partenza.

    Il brano che ho presentato, Credo, stato accolto posi-tivamente sia dalla critica sia dal pubblico e ci non pu che rendermi felice.

    Tu sei una cantautrice, racconti storie di vita quo-tidiana. In momento di crisi come quello attuale, ritieni che la musica possa dare una mano?

    Sicuramente pu aiuta-re. Quando scrivo come se scrivessi a me stessa, ci sono momenti in cui ho bi-

    sogno di sentirmi dire certe cose, cerco risposte, cerco una forza. Quella voce che parla attraverso le parole di una canzone una voce amica che mi da quella for-za e spero che possa esserlo anche per gli altri, per chi ascolta le mie canzoni e pi in generale per chi ascolta musica.

    Il sogno nel cassetto di Amara?

    Fino a poco tempo fa, pen-savo che i sogni erano rap-presentati solo da quelle cose che non si sarebbero mai realizzate. Ma devo ricredermi. Uno si gi realizzato ed quello delle-sperienza di Sanremo, una cosa che inseguivo da tan-to. Laltro quello di diven-tare una stilista di moda, mi piacerebbe tanto ma quello credo sia un po pi difficile da realizzare.

    Il tuo nuovo album - usci-to da qualche giorno -

    Donna Libera, ce ne parli?

    Donna Libera un disco che contiene dieci brani ed privo di censure, nel senso che non segue uno standard particolare. Rac-chiude un percorso durato cinque anni ed ogni pez-zo ha la sua storia, la sua parte emotiva, la sua parte letteraria. Ogni pezzo un pezzo a se e racconta quel-lo che ho visto e vissuto in questi ultimi anni.

    Quali i prossimi impegni e dove i tuoi fans potran-no ascoltarti?

    Nei prossimi giorni ci saranno una serie di ap-puntamenti in cui presen-teremo dal vivo Donna Libera. Partiremo il 24 febbraio dalla Mondadori Multicenter di Milano, il 25 saremo alla Discoteca Laziale di Roma ed il 26 alla Mondadori di Firenze.

    Riproduzione riservata

    23

  • Attraverso il sito www.piaz-zadellearti.it i potenziali mecenati possono trovare le opere che preferiscono (fotografie, dipinti, sculture, disegni, fumetti, collezioni e qualunque altra forma dar-te), mettersi in contatto con gli artisti e creare cos, nei propri spazi, mostre colletti-ve o personali.

    Con www.piazzadellearti.it sia gli artisti (professioni-sti e non) sia i mecenati non

    Un sogno, una scom-messa, una piccola, grande rivoluzione: tutto questo Piazza delle Arti.La piattaforma web che met-te in contatto artisti e mece-nati. Un progetto che rompe gli schemi e che porta larte in luoghi nuovi e inusuali come negozi, alberghi, cine-ma, uffici, supermercati, fab-briche, ristoranti, palestre, ospedali, mobilifici, etc. In-somma, ovunque ci sia uno

    spazio che possa mettere in mostra delle opere.

    Circa 2700 gli artisti che in pochi mesi hanno caricato e messo in mostra oltre 17.000 opere sulla piattafor-ma.

    Grazie a Piazza delle Arti, infatti, chiunque pu di-ventare un mecenate. Non servono grandi capitali. Bastano solo la passione e un po di coraggio.

    Piazza delle Arti

    tx Domenico Ruggiero

    La piattaforma web che mette in contatto artisti ed aspiranti mecenati.

    24

  • Riproduzione riservata

    hanno pi alibi: con pochi click del mouse, possono liberare nuove energie e aprire migliaia di nuovi spazi alla creativit. Provate a immaginare a quale rivoluzione potrem-mo dare vita se nel vostro ufficio, nel vostro giorna-le o nella vostra emittente radiofonica o televisiva, apriste le porte e i muri a decine e decine di artisti. E provate a immaginare se tutto questo accadesse per ogni esercizio commer-ciale, ufficio o spazio del nostro Paese. un sogno? Una follia? Sicuramente una meravigliosa, elettriz-zante scommessa: aiutare gli artisti nella ricerca di nuovi spazi dove esporre e individuare persone dispo-ste a esaltare il loro talento attraverso uno strumento concreto e facilmente ac-cessibile.

    Con www.piazzadellearti.it non ci sono pi scuse. Chiunque pu mettersi in mostra. E chiunque pu aiutare larte e il bello a farsi largo nel nostro Pa-ese. Non servono grandi capitali. Perch, tra il dire e il fare - soprattutto in momenti come questo - c di mezzo soprattutto una cosa: il coraggio.

    Tra le iniziative speciali, vi segnaliamo Ligabue, Eli-sa, Eugenio Finardi, Red Canzian, Red Ronnie, Niccol Agliardi, Gianlu-igi Paragone e Stefano Se-nardi. Tutti loro sono di-ventati Mecenati di Piazza delle Arti, scegliendo uno-pera tra quelle caricate sul-la piattaforma da ospitare in un luogo da loro scelto.

    Rudy Zerbi ha invece sele-zionato alcune opere di ar-tisti iscritti a Piazza delle Arti creando cos una mo-stra che potr essere scel-ta dai Mecenati per essere esposta in una delle loca-tion che hanno aderito alla piattaforma. La selezione di Rudy Zerbi accompa-gnata da sue note generali e singole per ogni opera.

    Il direttore della rivista Hestetika Marco De Cre-scenzo ha selezionato die-ci opere presenti su Piazza delle Arti che sono state pubblicate sul numero di luglio del magazine.

    In occasione del MEI 2.0 (Meeting delle Etichette Indipendenti), la pi im-portante manifestazione italiana dedicata alla scena musicale indipendente che si svolge nel centro storico

    della citt di Faenza, stato realizzato un Art Contest dedicato alla musica italia-na. Gli artisti hanno cari-cato gratis su www.piazza-dellearti.it le proprie opere legate al tema della musica italiana. Le pi meritevoli sono state esposte a Faenza durante il MEI 2.0.

    25

  • P.zza Caduti di Nassiriya (ex P.zza Mercato) - Airola info: 328. 6763077

    - Chimica generale- Chimica organica- Stechiometria

    - scuole superiori- universitari

    corsi collettivie individuali di: per studenti:

    CHIMICAndo

  • tx Marica Crisci

    Il Salone dei Corazzieri del Palazzo del Qui-rinale accoglie dal 17 febbraio al 12 aprile 2015 la mostra Il Principe dei sogni. Giuseppe negli araz-zi medicei di Pontormo e Bronzino che raduna, dopo centocinquanta anni, i venti arazzi che raffigu-rano la storia di Giuseppe, figlio di Giacobbe, narrata nella Genesi(37-50).

    Gli arazzi, divisi per vole-re dei Savoia nel 1882 tra Firenze e il Palazzo del Quirinale, tornano, gra-zie allimpegno della Pre-sidenza della Repubblica Italiana e del Comune di Firenze, a essere esposti in-sieme in una mostra unica. Questa serie di panni mo-numentali, oggetto di un complesso e pluridecenna-le restauro presso lOpificio delle Pietre Dure di Firen-ze e il Laboratorio Arazzi del Quirinale, rappresenta una delle pi alte testimo-nianze dellartigianato e dellarte rinascimentale.

    Gli arazzi con le Storie di Giuseppe vennero com-

    missionati da Cosimo I de Medici tra il 1545 e il 1553 per la Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio a Firenze. I disegni preparatori furo-no affidati ai maggiori ar-tisti del tempo, primo fra tutti Pontormo. Ma le pro-ve predisposte da questul-timo non piacquero a Cosimo I, che decise di ri-volgersi ad Agnolo Bronzi-no, allievo di Pontormo e gi pittore di corte, e a cui si deve parte dellimpianto narrativo della serie. Tessu-ti alla met del XVI secolo nella manifattura grandu-cale, tra le prime istituite in Italia, furono realizzati dai maestri arazzieri fiam-minghi Jan Rost e Nicolas Karcher sui cartoni forniti da Agnolo Bronzino, Jaco-po Pontormo e Francesco Salviati.

    Cosimo de Medici nutriva una particolare predilezio-ne per la figura di Giusep-pe, nelle cui fortune vede-va rispecchiate le alterne vicende dinastiche medi-cee: Giuseppe, figlio pre-diletto di Giacobbe, tradito e venduto come schiavo

    Riproduzione riservata

    Il Principe dei sogni.

    arte

    pres

    s

    febbraio due

    milaquindici

    Il Faraone accetta Giacobbe nel regno(1553)

    Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino.

    dai fratelli, fatto prigionie-ro in Egitto, riesce comun-que, grazie alle sue rare doti intellettuali, a sfuggire alle avversit, a perseguire una brillante carriera politica e a raggiungere posizioni di potere. Abile parlatore, con-sigliere e interprete dei sogni del Faraone, mette in salvo unintera popolazione dalla carestia e, infine, d prova di clemenza e magnanimit, perdonando i fratelli che lo avevano tradito.

    27

  • Valentina Mattarozzitx Alfonso Papa

    emergiam

    o

    pres

    s

    febbraio due

    milaquindici

    28

  • Riproduzione riservata

    E appena trascorso San Va-lentino, festa per eccellenza degli innamorati. Questa ricorrenza nasconde ancora qualcosa di vero o come per molte feste moderne solo occasione per scambiarsi re-gali?Per me San Valentino sempre stata una festa, sono nata in quel giorno. Tutte le feste possono essere vere o finte, dipende che valore diamo noi ad esse. E che cosa desideriamo noi in quel momento, se siamo davvero innamorati il San Valentino lo potremmo vivere come un giorno normale Per-ch tutti i giorni passati con amore si sono trasformati in un San Valentino. Le ri-correnze non sono inutili, ci ricordano che forse do-vremmo dare dei valori che non diamo pi. Viviamo di fretta, respiriamo la fretta e non siamo pi in grado di contemplare la nostra vita

    e quelle dei nostri cari. Il farsi dei doni, come a Nata-le, labbiamo reso noi con-sumistico. Quando si dice basta il pensiero un pen-siero giusto. Un fiore, un sorriso, possono illuminare le nostre giornate, ma Per-ch regalarli solo un giorno o due allanno?

    A proposito di regali, il 14 febbraio ci hai regalato il video del tuo inno dei di-vorziati, da te stessa ideato e scritto. Ci racconti come nato e perch la scelta del 14 febbraio per presentarlo?Ho scelto di presentarlo il giorno di San Valentino per mettere il dito nella piaga Se la canzone mal-grado il tema amarissimo ironica, il video comico. A volte grottesco. Parla di una coppia che scoppia in modo trash, in ambien-ti kitch, utilizzando mo-menti clich Punto il dito

    sul modus operandi che abbiamo dato alle nostre vite, facendocele delineare in modo indegno da que-sta societ. Il soggetto lho scritto io e sono riuscita a realizzarlo con laiuto del mio amico Mirko Mira-bella, bravissimo fotografo nonch videomaker. Gli attori principali, la coppia che scoppia, Letizia Gori e Jack Gallo, due attori ecce-zionali, sono riusciti a cre-are proprio quellambiente grottesco e dissacrante che per fa scoppiare come una bomba la risata frago-rosa. Credo che lironia e la comicit possano avere davvero molta pi presa e comprensione da parte del pubblico e se la bellezza salver il mondo, lironia salver luniverso! Pian-gersi addosso non aiuta certo ad rialzarsi. Il mio inno dei separati anche un modo per dire alziamo-ci e proviamo a capire dove abbiamo sbagliato, ma so-prattutto iniziamo a voler-ci bene davvero. A smette-re di fare le cose tanto per farle Perch ce le dicono gli altri.

    Continua a leggere suwww.backstagepress.it

    29

  • Spielberg. Ovviamente, per naturale curiosit, ho letto subito il romanzo e ammet-to che mi ha colpito. Daniel H. Wilson uno scritto-re visionario, il cui lavoro si inserisce perfettamente nella tradizione del gene-re sci-fi, da Asimov a Dick, da Crichton a Heinlein. Le sue storie di robot sono inquietanti quanto perfetta-mente credibili, perch Da-niel anche un ingegnere con una specializzazione in robotica, il che, per confe-zionare storie dellimpatto di Robocalypse (e del seguito Robogenesys, per ora non ancora pubblicato in Italia), evidentemente non guasta.

    Per lavoro e soprat-tutto per passione, qualche mese fa mi sono imbattuto nel bel cor-tometraggio di fantascien-za The Nostalgist, diretto da Giacomo Cimini e che, tra laltro, ha fatto incetta di premi in tutto il mondo. Giacomo un regista ita-liano, che alcuni anni fa ha fondato una societ di pro-duzione a Londra. Insom-ma un cervello in fuga, se si vuole assecondare questa locuzione piuttosto abusa-ta e un po retorica. Ad ogni modo, dopo la visione del film, ho sentito la necessit di approfondire e sono riu-scito a fare due chiacchiere

    molto piacevoli con il regi-sta, scoprendo che il sog-getto di The Nostalgist era in realt ladattamento del racconto di uno scrit-tore americano: Daniel H. Wilson. A essere sinceri, fino a quel momento - ben-ch io sia un lettore piutto-sto compulsivo - non ne avevo sentito parlare. Ep-pure Wilson lautore del best-seller Robocalypse, pubblicato in Italia da Riz-zoli; lavora anche per il ci-nema (attualmente sta col-laborando nientemeno che con la societ di Brad Pitt) e i diritti del suo Robo-calypse sono stati acqui-stati dalla DreamWorks di

    E se il futuro fosse Robot? Intervista a Daniel H. Wilson

    tx Alfonso [email protected]

    aces in

    my book

    pres

    s

    febbraio due

    milaquindici

    30

  • Daniel inoltre un ragazzo molto simpatico e disponi-bile e il suo successo non ha scalfito la sua curiosit e il suo desiderio di con-fronto. Cos gli ho chiesto unintervista ed eccola!

    Quando ho lopportunit di parlare con autori o ar-tisti, in qualsiasi ambito, la mia prima curiosit quella di indagare bre-vemente sulla loro espe-rienza personale. Cio, nel tuo caso, mi piacereb-be provare a ricostruire come e quando hai capito che scrivere era davvero quello che volevi fare. Se stato difficile allinizio il rapporto con gli edito-ri, oppure no. Tra laltro tutta la tua scrittura sia i primi libri umoristici, sia i racconti e i romanzi fortemente segnata dai tuoi studi di ingegneria robotica, quindi suppon-go che i tuoi studi innan-zitutto siano stati carat-terizzati da una grande passione per largomento, oltre ovviamente alla tua grande competenza in merito

    Sono cresciuto leggendo fantascienza in modo vo-race e volevo fare lo scien-ziato. Ho studiato informa-tica al College perch nella mia testa programmare era in qualche modo la mede-

    sima cosa che dipingere o scrivere romanzi era comunque un modo per esprimere se stessi. Ma un programma per computer intrappolato allinterno di un dispositivo, cos ho scelto di studiare robotica, perch pensavo mi offris-se lopportunit di creare qualcosa che poteva anche essere liberato nel mondo. Al termine dei miei studi di robotica ho poi avuto lopportunit di vendere un piccolo libro. How to Sur-vive a Robot Uprising mi ha catapultato quasi per caso nel mondo delleditoria. stato molto divertente tra-sporre in fiction ci che avevo imparato allUniver-sit. Alla fine sono diven-tato un ragazzo che scrive fantascienza anzich fare scienza. E fortunatamente amo entrambe le cose.

    Come sai, ho seguito il recente lavoro del regista italiano Giacomo Cimini che con il cortometraggio tratto dal tuo racconto The Nostalgist ha ri-scosso premi a apprezza-menti in tutto il mondo. Credo che a un autore faccia sempre un certo effetto particolare vedere un proprio lavoro adat-tato in un media diverso dalloriginale. Cosa pensi di questo adattamento in particolare? So che sono

    state trovate soluzioni che non cerano nel raccon-to hai collaborato alla stesura dello script o ti sei affidato totalmente al talento di Giacomo? In-somma come nata e come si sviluppata questa esperienza?Amo ci che Giacomo ha fatto con il cortometraggio The Nostalgist! In primo luogo stato un onore per me avere una mia storia adattata (e ho potuto con-statare in prima persona la quantit di lavoro che occorre per creare un film di qualsiasi lunghezza). Giacomo mi ha contattato di punto in bianco dimo-strandomi grande passione e cos ci siamo accordati per lutilizzo del racconto. La sua sceneggiatura era fantastica ho giusto pro-posto un paio di piccole modifiche per la versione definitiva, ed era a posto. Giacomo ed io siamo di-ventati amici nel corso de-gli anni. A questo punto, mi piacerebbe sviluppare con lui The Nostalgist in un lungometraggio, ma dovremo aspettare e vede-re

    continua a leggere suwww.backstagepress.it

    Riproduzione riservata

    31

  • concerti

    pres

    s

    febbraio due

    milaquindici

  • 33

  • teatro

    pres

    sProgetto Sonora e il Teatro dei Piccoli, tempio artistico per bambini e ragazzi di Napoli.tx Francesco Ruoppolo

    Era il 1939 quando larchitetto Luigi Pic-cinato fu incaricato di progettare inserendo la costruzione nella grande opera della Mostra dOltre-mare, a Napoli una sala teatrale che avesse come pre-cisa destinazione spettacoli di marionette e cinema per bambini. Distrutta durante la seconda guerra mondiale, la struttura fu ricostruita nel 1952, su progetto di Delia Maione e Elena Mendia, ma col tempo andata in disuso. Nel 2013 una nuova ristrut-turazione ha restituito alla citt questa meraviglia de-dicata a bambini e ragazzi: il

    Teatro dei Piccoli, 500 posti, uno spazioso palco, con tan-to di cavea per lorchestra.Promossa dal Comune di Napoli e dalla Mostra dOl-tremare, tale liniziativa stata ideata e realizzata da quattro imprese napoletane, Le Nuvole, I Teatrini, Pro-getto Sonora e CineTeatro La Perla chiamate a realizzare e gestire un articolato progetto artistico dedicato alla produ-zione e promozione cultura-le per linfanzia e la giovent. cos nel dicembre 2014 partito il primo cartellone di spettacoli.

    Per i primi cinque mesi del

    Riproduzione riservata

    febbraio due

    milaquindici

    2015 sono stati promossi oltre 25 titoli di spettacoli teatrali, musicali e cinematografici, ai quali si andranno ad aggiungere i progetti speciali e le attivit di formazione e laboratorio.

    Oltre alle produzioni delle as-sociazioni, ci saranno tanti alle-stimenti di storiche compagnie primarie della scena nazionale per ragazzi come Ruotalibera Teatro di Roma, Teatro Pirata di Jesi, Fontemaggiore di Peru-gia, Fondazione AIDA di Vero-na, LUovo de LAquila, giusto per citarne qualcuna, e quelli di Assiemi (Associazione Ita-liana Educazione Musicale per lInfanzia) di Bologna, di cui presidente onorario il maestro Riccardo Muti, che sar ospite del Teatro dei Piccoli con due spettacoli musicali, Chichibio, la gru e altre storie e Lusignolo dellimperatore rispettivamente in aprile e in maggio

    Continua a leggere larticolo sul sito www.backstagepress.it