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PROSA 2005-2006 martedì 4, mercoledì 5, giovedì 6, venerdì 7, sabato 8, domenica 9 aprile ore 21 TEATRO CAVALLERIZZA Teatro del Carretto BIANCANEVE da Jacob e Wilhelm Grimm da JACOB e WILHELM GRIMM BIANCANEVE “...un brutto giorno, lo specchio diede una risposta diversa: “Esiste una bambina, è figlia di un re ed è più bella di te”. Come udì che si trattava di Biancaneve, la regina andò su tutte le furie...” Animatori dei pupazzi Nicoletta Menconi, Giacomo Pecchia, Giacomo Vezzani Attrice Maria Teresa Elena Creatore dei pupazzi e scene Graziano Gregori Regia Maria Grazia Cipriani

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PROSA 2005-2006

martedì 4, mercoledì 5, giovedì 6, venerdì 7, sabato 8, domenica 9 aprileore 21TEATRO CAVALLERIZZA

Teatro del Carretto

BIANCANEVE da Jacob e Wilhelm Grimm

da JACOB e WILHELM GRIMMBIANCANEVE

“...un brutto giorno, lo specchio diede unarisposta diversa: “Esiste una bambina, èfiglia di un re ed è più bella di te”. Come udìche si trattava di Biancaneve, la regina andòsu tutte le furie...”

Animatori dei pupazzi Nicoletta Menconi, Giacomo Pecchia, Giacomo Vezzani

Attrice Maria Teresa Elena

Creatore dei pupazzi e scene Graziano Gregori

Regia Maria Grazia Cipriani

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“…Mai vista tanta grazia, tanta virtù tecnica,tanta poesia inventiva in un teatrogiocattoloche dando fondo a raffinatezze adulte riescea sincronizzare l’arte dei marionettisti con gliautomi con un’attrice vera in pose da “masque”e, non ultimo, sa trasformare tutto il mini-deterrente scenografico in meraviglia magica,d’una magia non infantile…”

Rodolfo di Giammarco, “La Repubblica”

“…La struttura in legno costruita per Biancaneveha il fascino di una “boite à surprise”; intornoal boccascena centrale, dove si svolgono leazioni principali, si aprono una serie di finestrellee porticine. Ne esce la matrigna, alta pochicentimetri o a grandezza naturale, interpretatada un’attrice coperta da una maschera; entranoi sette nani, in legno, che arrivano a sorpresadalla platea tirati da una fune. Quando lavoranoin miniera e si danno un gran daffare in unascenografia cupa e minacciosa comeun’incisione di Piranesi, più che Walt Disneyfanno venire in mente Wagner, i nibelunghidell’Oro del Reno, sia pure in un “Ring” messoin scena dal Teatro dell’Opera di Lilliput...

Rita Cirio, “L’Espresso”

... L’ambiguità è l’effetto del nostro segno, non è statoperseguito né durante la progettazione, né durante larealizzazione dello spettacolo, semplicemente èaccaduto. In Biancaneve è sufficiente l’incontro fra unattore in carne ed ossa ed una figura in carta pesta afar nascere l’ambiguità. Nel momento in cui io,spettatore, vedo in scena una matrigna alta quasi unmetro e settantacinque interagire con una piccolacreatura alta venticinque centimetri, ecco nascerel’ambiguità. Lo stesso vale per l’uso e il rapporto conla musica. La fuga nel bosco è accompagnata da“Sola, perduta e abbandonata” della Manon Lescaut,così, immediatamente, Biancaneve s’innalza ad eroinadel melodramma. Sono scelte intuitive edassolutamente inconsapevoli: l’ambiguità è il risultatodel nostro lavoro.

Lo spazio ricorda le scatole magiche del Seicento.Ce ne vuole parlare…

La scenografia non è decorazione ma un elementodrammaturgico come lo sono gli altri elementi dellospettacolo. Lo spazio teatrale scandisce momentiemotivi, scandisce i l tempo, scandisce ladiversificazione delle proporzioni. Un semplice armadiocon porte, sporti e sportellini si presta ad infinitetrasformazioni. I nani, ad esempio, arrivano dal fondosala, sono nani a grandezza naturale, belli grandi, edentrano dentro l’armadio. Subito dopo li vediamoscorrere lungo il boccascena molto più piccoli, adimensione di quel boccascena.

Intervista di Francesca Cabrini a Maria Grazia Cipriani

“…la Biancaneve del Teatro delCarretto è forse lo spettacolo piùambiguo che abbia visto negli ultimianni. E quando dico “ambiguo”voglio dire che ha raggiuntol’essenza del teatro: ambiguo èl’Amleto (essere o non essere?),ambiguo è il miglior Carmelo Bene,ambiguo è Mozart e il suo Flautomagico, ambiguo è Fellini, etc…E ambigua è Biancaneve: uno

spettacolo per bambini, ma anche per tutte le persone intelligenti dai 5 agli 80 anni; ambigua èla matrigna, talvolta personaggio reale, che raggiunge l’astratto; ambigui sono i nani che arrivanodal fondo sala, grandi come veri nani per poi diventare piccoli piccoli una volta entrati nel teatrinodi mezzo. Ambigua è anche quella meravigliosa scatola teatrale che all’inizio si presenta comeun normale teatro di marionette e che poi a poco a poco si apre come un armadio magico, facendoapparire teste, o paesaggi, personaggi veri, oggetti misteriosi di grandezza spropositata, o laminiera dei nani, che sempre si prendono l’applausoa scena aperta. E infine ambigua è la colonna sonora, così raffinata, dove anche l’arcinoto coroa bocca chiusa della Butterfly assume un significato, e pur con una sottile ironia, torna acommuoverci per tutt’altre strade.”

Lele Luzzati

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La “Biancaneve” prodotta dal Teatro del Carretto è uno spettacolo per adulti... accompagnatidai bambini e vuol narrare con il sapore e l’immediatezza del racconto diretto, la notissimafiaba nella versione dei fratelli Grimm, rimanendo fedele alla loro devozione verso latradizione orale.Il “racconto” procede attraverso un’orchestrazione dell’azione che si sviluppa su diversipiani scenici con la sincronia del gioco degli oggetti, la pantomima, la musica, la parola.Grossi pupi in cartapesta, attori con maschera e piccole marionette entrano ed escono daun armadio i cui sporti sono boccascena teatrali animati da quinte mobili e piccoli sipari:giocattolo di immagini in cui il contrasto di dimensioni tra il piccolo e il grande attore, trala sua fragilità e la potenza dei brani del melodramma che lo esaltano a grande personaggioda palcoscenico, vuol dare il senso dei conflitti più elementari della fiaba.Progettato e realizzato nell’83, primo spettacolo allestito dal teatro del Carretto, accolto finda subito come un piccolo capolavoro, si è confrontato nell’arco di questi venti anni con ilpubblico appartenente alle culture più diverse, dall’Egitto al Giappone, da Israele allaFinlandia... raccogliendo ovunque e sempre entusiasmi autentici e dimostrando di superarenaturalmente ogni ostacolo linguistico ed ogni trascorrere del tempo.Lo spettacolo rappresenta quasi un Manifesto de la poetica teatrale elaborata poi dallaCompagnia: con l’orchestrazione di quegli elementi che in seguito verranno sviluppati eche sono tutti quelli dell’artigianato rappresentativo — componenti scenografiche, oggetti,corpi e moti, linee musicali, voci e rumori, luci, superfici e colori — semplici tasti di unatastiera magica organizzata per realizzare i “sogni del teatro”.

“...una Matrigna impersonata da una vera attrice e una microscopica Biancaneve,i nani a grandezza naturale che arrivano a sorpresa dal fondo sala per diventarepiccolissimi una volta entrati nella mutevole scatola teatrale che si apre comeun magico armadio dell’immaginario svelando scomparti, celando trabocchetti,rinnovando continuamente e simultaneamente l’idea di palcoscenico, facendoapparire teste, paesaggi, personaggi veri, oggetti misteriosi di grandezzaspropositata: il tessuto narrativo si fa gioco scenico, attraverso il contrasto diuniversi che nasce dal rapporto tra attori e creature in cartapesta, personaggiveri ed oggetti smisurati o lillipuziani (miniaturizzati), verità della materia e finzionedel corpo, elementarità della parola e potenza dei brani del melodramma, rivelandosottilmente la sua natura di camera dell’inconscio...”

Teatro Del Carretto

Il Teatro Del Carretto nasce nel 1983 dall’incontro tra la registaMaria Grazia Cipriani e lo scenografo Graziano Gregori.Insieme elaborano il primo spettacolo Biancaneve, sulla cuiscena si fondono tutti gli elementi del sogno teatrale. Il successodi Biancaneve ne fa uno degli spettacoli teatrali più rappresentatiall’estero, ospite in Spagna, Belgio, Lussemburgo, Finlandia,Jugoslavia, coronando la propria tournée al Teatro Chaillot diParigi per il prestigioso Festival d’Automne.Nel 1985 il Teatro del Carretto presenta la seconda produzione,Romeo e Giulietta, lo spettacolo prende forma dalla sovrappo-sizione dell’opera belliniana I Capuleti e i Montecchi alla tragediashakesperiana, cui si aggiungono echi della mediterraneanovella di Matteo Bandello.Nel 1988 il Teatro del Carretto presenta a Spoleto Iliade:l’incontro con l’ampio orizzonte omerico diviene percezionedell’eco lontana della grande giostra eroica portatrice nelpatrimonio mitico occidentale dell’emergere della tragicitàumana. La forza e le invenzioni sceniche di Romeo e Giuliettae di Iliade trovano l’adesione unanime della critica.Gli spettacoli vanno in tournée in Italia. Per il linguaggio riccodi elementi visivi, si prestano benissimo anche per un pubbliconon italiano: così essi seguono le orme di Biancaneve e vengonopresentati all’estero in diverse manifestazioni di rilievo (Festivaldi Madrid, di Gerusalemme, di Mosca).Nel 1991 debutta Sogno di una notte di mezza estate: meta-morfosi drammatica di forme colori suoni che accompagnal’amore attraverso l’oscura zona dell’animalità e rivela lameravigliosa confusione — e separazione — fra realtà e sogno.Lo spettacolo programmato in molti teatri italiani riceve il premioUBU 1991 per la ricerca drammaturgica e visiva.Nel 1992 il Sogno di una notte di mezza estate è ospite delFestival Internacional Cervantino in Messico.Nel 1992 la Compagnia mette in scena La metamorfosi diKafka realizzato in coproduzione con il Mittelfest di Cividaledel Friuli, presso cui lo spettacolo debutta il 18 luglio: lospettacolo viene ospitato in alcuni dei maggiori teatri italianiriportando notevole successo di critica e pubblico e, nel 1993,termina la propria tournée partecipando al progetto “L’Italia perl’Europa” debuttando a Praga e Budapest.Nel 1995 il Teatro del Carretto allestisce Le Troiane da Euripide,che è stato ospite di molti tra i più prestigiosi teatri italiani esempre nel 1995 la Compagnia riceve il premio “Aldo Trionfo”.Nel corso della stagione 96/97 Biancaneve è stata ospite inGiappone, in Francia e al Battersea Art Center di Londra inoccasione dell’International Meeting of Moving Art. Mentre siè realizzato il riallestimento di Romeo e Giulietta, programmatosu territorio nazionale. Durante la stagione 97/98 Romeo e

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arrivederci allaprossima stagione

Giulietta e Biancaneve sono stati rappresentati in Italia ed all’Estero — Francia e Germania per una tournéedella durata di 4 mesi circa. La stagione 98/99 si è aperta con la partecipazione di Romeo e Giulietta e Biancaneveal Festival International de Teatre Visual di Barcellona. Si è realizzato inoltre il riallestimento dello spettacoloIliade, programmato su territorio nazionale. Nell’autunno 1999 la Compagnia è ospite dell’International ItalianFestival di Belfast e Londra con gli spettacoli Romeo e Giulietta e Biancaneve.Nel gennaio 2000 debutta La Bella e la Bestia, elaborazione drammaturgica delle varie fonti del racconto. Nellastagione 2000/2001 lo spettacolo è stato rappresentato in alcuni dei maggiori teatri italiani ed ospitato dal TeatroSociale di Bellinzona e dallo Schauspielhaus di Colonia. Nel corso della stagione 2002 La Bella e la Bestiaviene rappresentata ancora in Italia e presso alcune delle Scènes Nationales francesi nei mesi di Marzo e Aprile,oltre che al Theater de Wintethur in Svizzera. Da sottolineare la partecipazione, nel settembre 2002, dellospettacolo Biancaneve alla 14° edizione dell’International Festival for Experimental Theater del Cairo - Egitto.Ultimo allestimento del Teatro Del Carretto è Odissea: un nuovo confronto con un mito vivo ancor oggi nellanostra cultura. Lo spettacolo vede il suo debutto al Teatro Del Giglio di Lucca nel dicembre 2002 e le sue tournéenel corso della stagione teatrale 2003/2004. Sempre nel 2003 viene assegnato il Premio Hystrio “Altre Muse”.Nel 2004, Odissea riceve la candidatura al premio Eti per il miglior spettacolo del teatro d’innovazione. Nell’aprile2005 il Teatro Del Carretto è invitato dal Ministero degli affari Esteri alla seconda fase della manifestazione“Italia in Russia 2005” ed è ospite del Baltijskij Dom di San Pietroburgo e del Galina Vishnevskaya Opera Centredi Mosca. Nell’ottobre 2005 la Compagnia è stata ospite dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga e del GripsTheater di Berlino in occasione del Festival Italiano di Teatro e Danza promosso dall’ETI e dall’Istituto Italianodi Cultura di Berlino.