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1 2 3 4 5 6 7 La presenza di numerosi ulivi secolari sul tracciato del metanodotto SNAM Massafra - Biccari ha comportato l’espianto ed il successivo reimpi anto degli alberi oltre la trincea di scavo. Nelle varie buche destinate al reimpianto degli ulivi, trasformate in altrettanti saggi di scavo, si sono rinvenute nove tombe a fossa di età ellenistica intatt e - di cui sette infantili - e parte di un insediamen to di IV-III secolo a.C., il che ha reso necessaria l’esecuzione di un’indagine più estesa mediante l’apertura di un unico grande settore di scavo, de- nominato Settore III (1-3). Si è in tal modo intercettat o lungo tutto il limite meridionale del sito, in prossimità di un salto di quota, un grande muro di terrazzamento (4) largo cinque metri, con paramenti esterni realizzati con grossi conci tufacei squadrati e riempimento a sacco costituito da frammenti calcarenitici eterogenei. Il muro, nella porzione orientale, si interrom- pe per la presenza di un ambiente (Ambiente 1) di cui si conservano i muri di fondazione ed il crollo di tegole della copertura (5). Tale vano, identificabile come cucina o deposito, è posto direttamente in comunicazione con la corte antistante con pozzo, accanto a cui sono emerse cinque tombe infantili ( 6). L’area a NE del settore di scavo è provvi- sta di un sistema di drenaggio delle acque meteoriche che, mediante canalette scavate nel banco geologico limo- argilloso, erano convogliate all’esterno della cinta muraria e nel pozzo attraverso appositi varchi ricavati al di sotto delle strutture, nettamente in pendio verso valle. Le costruzioni si conservano solo a livello di fondazioni realizzate in pietra, mentre l’elevato era presumibilmente in mattoni crudi e la copertura in tegole. Tagli per grandi contenitori fittili come pithoi e dolia si attestano a ridosso del muro nord dell’Ambiente 1. A strutture con fondazioni in blocchi si affiancavano probabilmente strutture lignee per il bestiame o attività artigia- nali, di cui si sono riscontrate tracce nel banco roccioso a NO del settore di scavo, con il rinvenimento di buche di palo, pozzetti circolari e canalette. Lo scavo ha inoltre restituito, nella zona settentrionale, parte di una sistemazione stradale realizzata con strati di pietrame, che serviva ad agevolare il transito in un punto in cui la roccia sale gradual- mente da sud verso nord. Tale sistemazione si appoggia ad una struttura muraria con soglia di accesso e con orien- tamento est-ovest, davanti a cui è stata rinvenuta una sepoltura infantile di epoca successiva, scavata in uno strato di terreno che ricopriva parzialmente la struttura stessa. Progettazione ed esecuzione delle attività archeologiche: archeoRes s.r.l. di Avezzano (L’Aquila) (sotto la direzione tecnica di Roberta Cairoli) Archeologi: Cosima Castronovi (coordinamento Settore III), Giacomo D’Elia (coordinamento Settori I-II), Marialucia Amadio, Michele Baldo, Antonella Cassano, Francesca Delle Grazie, Alessandra De Natale, Serena De Simone, Marco D’Onofrio, Raffaella Guerrieri, Claudia Loffredo, Alessandro Marsilio, Andrea Pedone, Alessandra Ricci, Cinzia. Romani, Lorena Trivigno Rilievi e documentazione grafica: Andrea Pedone, su matite di Marialucia Amadio, Alessandra De Natale, Alessandra Ricci, Lorena Trivigno, Francesca Delle Grazie, Raffaella Guerrieri, A lessandro Lupi, Andrea Pe done Committente: Snam Rete Gas e Tre Colli SpA Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia Direzione scientifica: Teresa Schojer; Assistenza tecnica: Sandro Spinazzola Panoramica dello scavo: a sinistra, in alto, cinta muraria; in basso, l’ambiente 1(deposito o cucina). A destra, in alto, sistemazione stradale in pietrame; in basso, sepolture infantili e cisterna. Al centro, canalette scavate nel banco argilloso per lo smaltimento delle acque meteoriche. Panoramica dello scavo, da ovest. Panoramica dello scavo, da est. Cinta muraria a doppia cortina con sviluppo i n direzione est-ovest. Ambiente 1 (deposito o cucina) con grande blocco in testata nell’angolo NO. A ridosso del muro occidentale, fosse per l’alloggiamento di  pithoi (grandi contenitori per derrate alimentari o acqua). Ad est, un secondo ambiente nel quale si può riconoscere la stanza con il telaio, dal rinvenimento di numerosi oscilla negli strati di superficie. Cortile esterno: necropoli infantile, cisterna e sistema di canalizzazione delle acque meteoriche con diramazioni a pettine verso il pozzo. Sistemazione stradale con pietrame informe che serviva ad agevolare il transito in un punto in cui la roccia sale gradualmente da sud a nord. Il piano di calpestio è delimitato a sud da una struttura muraria in blocchi, oltre la quale si apre la Tomba 1 in uno strato grigiastro, che a sua volta ricopriva un piano realizzato con materiale lapideo. 1 2 3 4 5 6 7 Castellaneta Palagianello Contrada Le Grotte Contrada Le Grotte SS7 S    S    7         A      1      4   S C 6   5 SP13  S      P      1       3       S   P 1 5        S       P       1       4      S      P      2      6 Leporano Pulsano Faggiano Roccaforzata Monteparano Lizzano Fragagnano Carosino San Giorgio Jonico Monteiasi San Marzano di San Giuseppe Oria Sava Manduria Torricella Maruggio Avetrana Taranto Montemesola Grottaglie Villa Castelli Francavilla Fontana Latiano Ceglie Messapica San Michele Salentino Statte Crispiano Massafra Palagiano Mottola Palagianello Castellaneta Contrada Le Grotte

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La presenza di numerosi ulivi secolari sul tracciato del metanodotto SNAM Massafra - Biccari ha comportato

l’espianto ed il successivo reimpianto degli alberi oltre la trincea di scavo.

Nelle varie buche destinate al reimpianto degli ulivi, trasformate in altrettanti saggi di scavo, si sono rinvenute novetombe a fossa di età ellenistica intatte - di cui sette infantili - e parte di un insediamento di IV-III secolo a.C., il che ha

reso necessaria l’esecuzione di un’indagine più estesa mediante l’apertura di un unico grande settore di scavo, de-

nominato Settore III (1-3).

Si è in tal modo intercettato lungo tutto il limite meridionale del sito, in prossimità di un salto di quota, un grande

muro di terrazzamento (4) largo cinque metri, con paramenti esterni realizzati con grossi conci tufacei squadrati e

riempimento a sacco costituito da frammenti calcarenitici eterogenei. Il muro, nella porzione orientale, si interrom-

pe per la presenza di un ambiente (Ambiente 1) di cui si conservano i muri di fondazione ed il crollo di tegole della

copertura (5). Tale vano, identificabile come cucina o deposito, è posto direttamente in comunicazione con la corte

antistante con pozzo, accanto a cui sono emerse cinque tombe infantili ( 6). L’area a NE del settore di scavo è provvi-

sta di un sistema di drenaggio delle acque meteoriche che, mediante canalette scavate nel banco geologico limo-

argilloso, erano convogliate all’esterno della cinta muraria e nel pozzo attraverso appositi varchi ricavati al di sotto

delle strutture, nettamente in pendio verso valle. Le costruzioni si conservano solo a livello di fondazioni realizzate

in pietra, mentre l’elevato era presumibilmente in mattoni crudi e la copertura in tegole. Tagli per grandi contenitori

fittili come pithoi e dolia si attestano a ridosso del muro nord dell’Ambiente 1.

A strutture con fondazioni in blocchi si affiancavano probabilmente strutture lignee per il bestiame o attività artigia-

nali, di cui si sono riscontrate tracce nel banco roccioso a NO del settore di scavo, con il rinvenimento di buche di

palo, pozzetti circolari e canalette. Lo scavo ha inoltre restituito, nella zona settentrionale, parte di una sistemazione

stradale realizzata con strati di pietrame, che serviva ad agevolare il transito in un punto in cui la roccia sale gradual-mente da sud verso nord. Tale sistemazione si appoggia ad una struttura muraria con soglia di accesso e con orien-

tamento est-ovest, davanti a cui è stata rinvenuta una sepoltura infantile di epoca successiva, scavata in uno strato

di terreno che ricopriva parzialmente la struttura stessa.

Progettazione ed esecuzione delle attività archeologiche:archeoRes s.r.l. di Avezzano (L’Aquila) (sotto la direzione tecnica di Roberta Cairoli)Archeologi: Cosima Castronovi (coordinamento Settore III), Giacomo D’Elia (coordinamento Settori I-II), Marialucia Amadio, Michele Baldo, Antonella Cassano, Francesca DelleGrazie, Alessandra De Natale, Serena De Simone, Marco D’Onofrio, Raffaella Guerrieri, Claudia Loffredo, Alessandro Marsilio, Andrea Pedone, Alessandra Ricci, Cinzia. Romani,Lorena TrivignoRilievi e documentazione grafica: Andrea Pedone, su matite di Marialucia Amadio, Alessandra De Natale, Alessandra Ricci, Lorena Trivigno, Francesca Delle Grazie, RaffaellaGuerrieri, A lessandro Lupi, Andrea PedoneCommittente:Snam Rete Gas e Tre Colli SpA

Soprintendenza per i Beni Archeologici della PugliaDirezione scientifica: Teresa Schojer; Assistenza tecnica: Sandro Spinazzola

Panoramica dello scavo: a sinistra, in alto, cinta muraria; in basso,

l’ambiente 1(deposito o cucina). A destra, in alto, sistemazione stradale

in pietrame; in basso, sepolture infantili e cisterna. Al centro, canalette

scavate nel banco argilloso per lo smaltimento delle acque meteoriche.

Panoramica dello scavo, da ovest.

Panoramica dello scavo, da est.

Cinta muraria a doppia cortina con sviluppo i n direzione est-ovest.

Ambiente 1 (deposito o cucina) con grande blocco in testata

nell’angolo NO. A ridosso del muro occidentale, fosse per

l’alloggiamento di pithoi (grandi contenitori per derrate alimentari o

acqua). Ad est, un secondo ambiente nel quale si può riconoscere la

stanza con il telaio, dal rinvenimento di numerosi oscilla

negli strati di superficie.

Cortile esterno: necropoli infantile, cisterna e sistema di canalizzazione

delle acque meteoriche con diramazioni a pettine verso il pozzo.

Sistemazione stradale con pietrame informe che serviva ad agevolare il

transito in un punto in cui la roccia sale gradualmente da sud a nord. Il

piano di calpestio è delimitato a sud da una struttura muraria in

blocchi, oltre la quale si apre la Tomba 1 in uno strato grigiastro, che a

sua volta ricopriva un piano realizzato con materiale lapideo.

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CarosinoSan GiorgioJonico

Monteiasi

San Marzano di San Giuseppe

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Sava Manduria

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Ceglie Messapica San MicheleSalentino

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