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Centro Studi C.N.I. - 29 gennaio 2016

Centro Studi C.N.I. - 29 gennaio 2016 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. - 29 gennaio 2016 Pagina I PARTITE IVA Corriere Della Sera 29/01/16 P. 11

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Centro Studi C.N.I. - 29 gennaio 2016

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 29 gennaio 2016

Pagina I

PARTITE IVA

Le nuove partite IvaCorriere Della Sera 29/01/16 P. 11 Enrico Marro 1

Un segnale di attenzione (e di modernità) per il ceto medioCorriere Della Sera 29/01/16 P. 1 Dario Di Vico 3

PROFESSIONISTI

Professionisti nel nuovo regime fiscale del forfaitItalia Oggi 29/01/16 P. 32 5

APPALTI PUBBLICI

Appalto esecuzione lavori, la variante è legittimaItalia Oggi 29/01/16 P. 43 7

Contratti pubblici in bilicoItalia Oggi 29/01/16 P. 43 Andrea Mascolini 8

JOBS ACT PROFESSIONISTI

Formazione, deducibilità pienaItalia Oggi 29/01/16 P. 29 Andrea Bongi,Beatrice Migliorini

9

Dagli sgravi fiscali alla maternità Ecco le nuove tutele per le partite IvaStampa 29/01/16 P. 14 Paolo Baroni 11

PREVIDENZA PROFESSIONISTI

Casse a caccia di chiarezza per investire nel paeseItalia Oggi 29/01/16 P. 37 13

START UP

Boom di startup, PoliHub Milano aumenta gli spaziSole 24 Ore 29/01/16 P. 12 Luca Orlando 14

Le startup sono un affare non solo per i più giovaniSole 24 Ore 29/01/16 P. 31 Luisanna Benfatto 15

FONDI EUROPEI

Fondi Ue per lo sviluppo urbanoItalia Oggi 29/01/16 P. 46 Massimiliano Finali 17

RIFORMA APPALTI PUBBLICI

Troppe le indicazioni aggirabiliItalia Oggi 29/01/16 P. 12 DomenicoCacopardo

18

CYBER SICUREZZA

Israele ha la sua cybercapitaleItalia Oggi 29/01/16 P. 15 Simonetta Scarane 20

JOBS ACT

Più tutele per 2 milioni di professionistiSole 24 Ore 29/01/16 P. 6 Giorgio Pogliotti,Claudio Tucci

21

SIDERURGIA

L'acciaio ha perso il 23% del prodottoSole 24 Ore 29/01/16 P. 11 Matteo Meneghello 23

EDILIZIA

Consumo del suolo, il ddl penalizza municipi e pmiItalia Oggi 29/01/16 P. 45 25

STUDIO E LAVORO

Gli studenti erasmus? Italiani da premioCorriere Della Sera 29/01/16 P. 24 Beppe Severgnini 26

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 29 gennaio 2016

Pagina II

SEMPLIFICAZIONI

I burocrati che salvano se stessiCorriere Della Sera 29/01/16 P. 1 Sergio Rizzo 27

AGENZIA DELLE ENTRATE

Studi di settore, l'ipotesi esenzione per i professionisti Via alla semplificazioneCorriere Della Sera 29/01/16 P. 41 29

PARI OPPORTUNITÀ

Il sorpasso in magistratura Ci sono più donne che uominiStampa 29/01/16 P. 16 Francesco Grignetti 30

REGIMI FISCALI

Spazio nel forfettario per chi non lo aveva sceltoSole 24 Ore 29/01/16 P. 41 Gian Paolo Tosoni 32

MEDICI

Medici, ok al Ddl sulla responsabilità professionaleSole 24 Ore 29/01/16 P. 52 Barbara Gobbi 33

SERVIZI PUBBLICI

Rifiuti, Ato inattuati in sei casi su dieciSole 24 Ore 29/01/16 P. 52 34

NORME TECNICHE

Se vince la lobby perde l'utenteItalia Oggi 29/01/16 P. 39 35

SINDROME NIMBY

Così la scienza contesta il ParlamentoSole 24 Ore 29/01/16 P. 12 Jacopo Giliberto 36

I diritti ' per il lavoro autonomo, dalla maternità alla m malattiaPoverta, arriva ' «sostegno 'versale» per 1,1 milioni di persone

ROMA Un sostegno universale per ipiù poveri, che inizialmente do-vrebbe interessare una platea di unmilione 15omila persone. Riordinodelle prestazioni assistenziali, sen-za toccare quelle in essere e in ognicaso quelle per i disabili. Estensio-ne delle tutele contrattuali, di ma-lattia e maternità e sgravi fiscalispecifici per i lavoratori autonominon imprenditori. Una prima di-sciplina di base per il cosiddetto«lavoro agile» o smartworking,quello subordinato ma svolto inparte fuori dai locali aziendali, gra-zie ai nuovi strumenti tecnologici.Sono questi i temi affrontati neidue disegni di legge approvati dalconsiglio dei ministri.

Il primo riguarda il contrastodella povertà ed è un disegno dilegge delega, che quindi, dopol'approvazione in Parlamento, ri-chiederà una serie di decreti di at-tuazione che saranno emanati dalgoverno entro sei mesi. Il secondo,quello su lavoro autonomo e smar-tworking, è un disegno di leggesemplice, che entrerà in vigore do-po che Camera e Senato lo avrannoapprovato.

«Istituiamo una misura nazio-nale di contrasto alla povertà, indi-viduato come livello essenzialedelle prestazioni da garantire sututto il territorio nazionale», hadetto il ministro del Lavoro, Giulia-

no Poletti. «L'intervento ha ag-giunto è previsto su due binari.Un sostegno al reddito della perso-na e una presa in carico per far siche la famiglia in condizione dipovertà possa uscire da quella con-dizione».

La platea interessata è stimata incirca 28omila famiglie con55omila figli minori, per un totaledi 1.15o.ooo persone. Per quest'an-no la legge di Stabilità ha stanziato

L'assistenzaUn aiuto di 2.142 euroin media a famigliaEcco quali sono i requisitiper ottenerlo

Le partite IvaII peso dei lavoroprofessionale in Italia

wi d El -i id ALE--

L'andamento degli occupati negli ultimi anni

6oo milioni, che possono quindifinanziare un intervento del valoredi 2.142 euro in media a famiglia. Ilfondo salirà a un miliardo dal 2017.Ma la delega prevede anche la ra-zionalizzazione delle prestazioniche fanno capo a Regioni ed entilocali e la riforma dell'assistenza,dalla quale arriveranno altre risor-se. Nel mirino ci sono le maggiora-zioni sociali e le integrazioni al mi-nimo sulle pensioni degli italianiresidenti all'estero. E potrebbe es-sere esteso l'utilizzo dell'Isee, l'in-dicatore della ricchezza familiare(anziché individuale), per ottenerele prestazioni assistenziali.

Il secondo disegno di legge 1 ri-

guarda invece i lavoratori autono-mi non imprenditori. Una platea di220.550 partite Iva iscritte alla ge-stione separata Inps, secondo laCgia di Mestre. «Cerchiamo di farein modo che i soggetti non venga-no colpiti da contratti capestro, af-ferma il ministro. Tra le misure: lapossibilità di dedurre le spese diformazione fino a lomila euro l'an-no e quelle per le certificazioniprofessionali fino a 5mila eurol'anno; l'indennità di maternità per5 mesi anche se il professionistanon si astiene dal lavoro; la possi-bilità di sospendere i contributi incaso di malattia grave.

Enrico Marro© RIPRODUZIONE RISERVATA

Partite Iva Pagina 1

Le misure

Più garanziesu maternitàe malattia,rinvioper i contributi

artworkingTutele e paritàdi retribuzioneper l'occupazione«agile»

Arriva l'assegnoper 280 milafamiglie,collocamentoal lavoro

Le prestazioniassistenziali

saranno legatealla dichiarazione

IseeII Consiglio

dei ministriha approvatoieri due disegnidi legge: unosul contrastoalla povertà,l'altro sullavoroautonomo e losmartworking

Per il primoil testodisciplina unsostegnouniversale peri più poveri, cheinizialmentedovrebbeinteressarecirca 280 milafamiglie

È previstoanche unriordino delleprestazioniassistenziali,senza toccarequelle in esseree quelle per idisabili

Nel secondodisegno dilegge èprevistaun'estensionedelle tutelecontrattuali,

1 disegno di legge sul lavoro autono-mo prevede il rafforzamento della

tutela della maternità e della malattiaper i lavoratori autonomi non impren-ditori. In particolare, si stabilisce ildiritto di percepire l'indennità di ma-ternità spettante per i due mesi ante-cedenti la data del parto e i tre mesisuccessivi, indipendentemente dallaeffettiva astensione dall'attività lavorativa. Finora, invece, la corresponsionedell'indennità era legata all'obbligo dinon lavorare. Vincolo che metteva in

La seconda parte del ddl introducetutele per il «lavoro agile» o smar-

tworking, cioè quello subordinato masvolto in modalità flessibili rispetto ailuoghi e ai tempi di attività.

F previsto che: r) il lavoratore chepresta l'attività di lavoro subordinatoin modalità agile ha diritto di ricevereun trattamento economico e normati-vo non inferiore a quello complessiva-mente applicato ai lavoratori che svol-gono le medesime mansioni esclusi-vamente all'interno dell'azienda.

1 disegno di legge delega il governo aemanare entro sci mesi dall'approva-

zione del provvedimento in parlamentoun decreto attuativo per l'introduzionedi «una misura nazionale di contrastoalla povertà basata sul principio dell'in-clusione attiva». Verrà cioè predispostoper ogni famiglia beneficiaria un pro-getto di inclusione sociale e lavorativasostenuto non solo da un assegno diintegrazione del reddito ma anche daun'offerta di servizi di formazione ecollocamento nel mercato del lavoro.

Per reperire nuove risorse per finan-ziare l'assegno universale di con-

trasto alla povertà e i servizi connessi,il governo è delegato a riformare leprestazioni assistenziali e quelle previ-denziali «sottoposte alla prova deimezzi», ovvero condizionate al posses-so di determinati requisiti economici.In particolare, potrebbe arrivare unastretta sulle integrazioni al minimo esulle maggiorazioni sociali delle pen-sioni degli italiani residenti all'estero.

Più in generale, il governo studierà

di malattiae maternitàe sgravi fiscalispecifici peri lavoratoriautonomi nonimprenditori

Sulcosiddettolavoro agileil testodisciplinail lavorosubordinatoma svolto inparte fuori dailocali aziendali

L'interventosul lavoroautonomoriguardacirca 250 milapartite Ivaiscritte allagestioneseparata Inps,secondi i calcolidi Cgia Mestre

Potrebbeessereanche estesol'utilizzodell'Isee

difficoltà molte lavoratrici autonomerispetto agli impegni presi con i com-mittenti. Il provvedimento estendeanche la durata e l'arco temporale en-tro il quale tali lavoratori possono go-dere dei congedi parentali: fino a unmassino di sei mesi entro i primi treannidi vita del bambino.

In caso di malattia grave (oltre 6ogiorni) è prevista la sospensione delversamento dei contributi sociali finoa un massimo di due anni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2) Gli incentivi di carattere fiscale econtributivo eventualmente ricono-sciuti in relazione agli incrementi diproduttività ed efficienza del lavorosubordinato, siano applicati anchequando l'attività lavorativa sia prestatain modalità di lavoro agile.

3) Il datore di lavoro garantisce allavoratore che svolge la prestazione inmodalità smartworking il rispettodelle norme in materia di salute e si-curezza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La platea interessata, secondo lestime del ministero del Lavoro, è dicirca 28omila famiglie con 55o milafigli minori, per un totale di 1.150.000persone. In Italia i soggetti in condizio-ni di povertà assoluta, cioè non in gra-do di acquistare un paniere di beniessenziali, sono 4,1 milioni, secondol'Istat. La legge di Stabilità stanzia 6oomilioni per il contrasto alla povertà nel2o16, che saliranno a un miliardo dal2017.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

come utilizzare maggiormente l'Isee,l'indicatore sintetico della ricchezzafamiliare, che tiene conto non solo deiredditi ma anche della situazione pa-trimoniale. Di conseguenza i requisitiper alcune prestazioni assistenzialiche oggi si esauriscono nel redditoindividuale potrebbero diventare piùseveri con l'Isee. Tuttavia, la delegaesclude che la riforma possa colpire leprestazioni in essere e quelle a benefi-cio dei disabili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Partite Iva Pagina 2

IL LAVORO AUTONOMO

Un segnaleattenzione

(e di modernità)per il ceto medio

di Dario Di Vico

enire a capo della «questio-ne del ceto medio» co-

me la definisce il titolo dell'ulti-mo libro del sociologo ArnaldoBagnasco vuol dire dotarsi di«un racconto del cambiamentosociale» (ancora Bagnasco). Edè quello che in qualche manierail governo sta lodevolmentecercando di fare almeno nelcampo del lavoro autonomo. Etesto licenziato ieri dal Consi-glio dei ministri è sicuramenteinnovativo e riguarda una plateadi più di 2 milioni di persone.Sono quelli che una volta veni-vano definiti «liberi professio-nisti» e oggi più prosaicamentevengono identificati come «pro-fessionisti ordinisti» ovveroiscritti a un Ordine professiona-le. Ma ci sono anche i «nuovi»professionisti non ordinisti chesiamo abituati ormai a classifi-care con l'elegante termine an-glosassone difree lance. E sipuò constatare come ancorauna volta il termine «libero»ritorni. Accanto a loro il disegnodi legge sul lavoro autonomoriguarda anche le collaborazionicoordinate e continuative men-tre restano fuori gli imprendito-ri, artigiani e commercianti.

continua a pagina 11con un articolo di Enrico Marro

Partite Iva Pagina 3

r-nmnento

Il mercatoche cambiae l'attenzioneal ceto medio

di Dario Di Vico

In sostanza mentre imutamenti del mercatodell'occupazionecontinuano a un ritmoimpressionante e siparla addirittura dilavoro on demand o allaspina la politica provaa scattare un'istantaneadel mutamento sociale ea normarlo. Non èun'operazione da poco eil colore politicodell'esecutivo in questocaso conta poco perchétutto sommato èun'operazione che giovaa tutti, evita che il cetomedio moderno si sentadel tutto marginalizzatoe fuori registro. Lematerie su cui intervieneil disegno di legge sonoimportanti perchériguardano innanzituttola correttezza e latrasparenza dei rapportidi lavoro con icommittentiriequilibrando inqualche modo l'evidenteasimmetria di chipassando «dal salarioalla fattura» (copyrightdi Sergio Bologna) nongode delle protezionitipiche del Novecentodel Lavoro. Ma poi cisono norme che

SEGUE DALLA PRIMA

estendono alcuni istitutidi welfare aiprofessionisti nonordinisti e vari articoli dilegge che riconoscono lacreazione del valoretipica del lavorointellettuale, unprocesso che necessità diformazione continuadentro un mercato -come quello del sapere -che è inesorabilmenteglobale. Speriamo chel'iter parlamentare siaveloce e che quindialmeno questa tesseravada al suo posto neitempi giusti . E chiaro iproblemi deiprofessionisti nell'Italia2016 che riparte a faticanon si possono risolveresolo con un colpo dipenna , anche se inquesto caso ha la dignitàdi un jobs act-bis: ilfuturo previdenziale euna normativa fiscaleche non li costringa alnanismo restano nodi daaffrontare in un domaniche non può esseretroppo lontano.Ma ci sarà tempo e modoper tornaresull'argomento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Partite Iva Pagina 4

Profession isti nel nuovo regime iselcle .elfOrf rtItaliaOggi pubblica le risposte degliesperti ai quesiti posti dal pubblicoin occasione del Videoforum del 21gennaio sulle novità fiscali e previ-denziali del 2016.

PROFESSIONISTINEL FORFAITUn professionista contribuente

minimo fino al 2011, dal 2012 al2014 ex minimo (reggime regolare conIva ma con la possibilità di pagarel'Iva in sede di dichiarazione Iva) enel 2015 in regime semplificato, nel2016 può diventare forfettario?

Mary Culotta

Risponde Andrea BongiTutto dipende dalla condizione

2015. Cioè se il regime semplificatoè frutto di una opzione in quanto ilcontribuente era naturalmente unforfettario allora occorre attendereil compimento del triennio perché sitratta di opzione per il regime ordi-nario Iva e dirette di cui al comma70 della legge 190/2014. Se invece ilregime semplificato 2015 era il regi-me naturale di questo contribuente(che quindi non aveva i requisiti peressere naturalmente un forfettario)allora nel 2016 può essere forfetta-rio se rispetta i requisiti.

CONTRIBUENTIFORFETTARIHo la partita Iva dal 2008 come

consulente e sono stato da sempre uncontribuente ordinario . Nel 2014 hoavuto un fatturato di 25 mila euro enon ho potuto beneficiare del nuovoregime forfettario per il 2015. Essen-do aumentato il limite di fatturatodal 2016 a 30 mila euro, fermi re-stando gli altri paletti (beni stru-mentali sotto i 20 mila euro e nessundipendente), posso aderire al regimeforfettario dal 2016 considerato esse-re questo un regime naturale?

Vincenzo Daria

Risponde Andrea BongiSi. L'unico problema potrebbe es-

sere costituito da eventuali obblighitriennali di permanenza nel regimeordinario esercitati nei periodi d'im-posta immediatamente precedenti.In assenza di tali opzioni essendo ilregime a forfait un regime naturale,il contribuente transita naturalmen-te allo stesso grazie all'innalzamen-to della soglia dei ricavi 2015 da 15a 30 mila euro stabilito dalla legge208/2015. Del resto la stessa Agen-zia delle entrate ha recentementechiarito che per effetto delle rilevan-ti modifiche al regime operate dal-la stabilità 2016 i soggetti che, nel2015, avevano optato per il regime

ordinario , ovvero avevano scelto diapplicare il regime fiscale di vantag-gio, possono , dal 1° gennaio 2016,revocare detta opzione e accedereal regime forfettario. Nel caso, poi,in cui ne sussistano i presupposti, imedesimi soggetti possono sceglie-re di applicare le disposizioni di cuial comma 65 previste per le nuoveattività economiche , per il periodoche residua al compimento del quin-quennio dall'inizio dell 'attività.

PROFESSIONISTIE IL NUOVO FORFAITUn, professionista (ex minimo) che

nel 2015 è entrato nel regime ordina-rio (pur avendo per il 2015 i requisitiprevisti per il regime forfettario) nel2016 può aderire al nuovo regimeforfettario, considerato che la finan-

ziaria 2016 ha profondamente mo-dificato i requisiti per l'accesso e lapermanenza in tale regime? Oppureè vincolato alla permanenza nel regi-me ordinario per almeno un triennio(quindi 2015, 2016 e 2017)?

Stefano Boi

Risponde Andrea BongiIl contribuente oggetto del quesi-

to era «naturalmente» un forfettarionel 2015 ma ha deciso di rinunciareallo stesso applicando sia l'Iva chele imposte dirette in maniera ordi-naria. Tale opzione, come precisa ilcomma 70 della legge 190/2014 èvalida per almeno un triennio.

Tuttavia grazie ai recenti chiari-menti delle Entrate, per effetto dellerilevanti modifiche al regime ope-rate dalla stabilità 2016, i soggetti

che, nel 2015 , avevano optato per ilregime ordinario , ovvero avevanoscelto di applicare il regime fiscaledi vantaggio , possono, dal l° gennaio2016 , revocare detta opzione e acce-dere al regime forfettario.

APPLICAZIONEREGIME FORFETTARIOUn artigiano che per l'anno 2015

non è entrato nel regime forfettariopur avendone i requisiti, può acce-dervi nel 2016 viste anche le modifi-che apportate alla disciplina?

Omar Corradi

Risponde Andrea BongiIdem come la precedente

CONTRIBUENTI A FORFAITColoro che pure avendone i requi-

siti nell'esercizio 2015 non hanno op-tato per il regime a forfait (avendoadottato il regime trimestrale sem-plificato) possono nel 2016 fruiredel regime agevolativo, non avendosuperato i limiti dimensionali nel2015?

Davide Taraborelli

Risponde Andrea BangiIdem come la precedente

PROFESSIONISTAPENSIONATO E MINIMISono un professionista pensiona-

to. Ho un reddito prevalente dellaprofessione di circa 21 mila curo euna pensione di circa 11 mila euro.Cumulati superano di poco i 30 milaeuro. Per rientrare nei nuovi minimi,devo cumulare i redditi o prendo inconsiderazione solo il reddito pre-valente della professione? Rientro,dunque, o no, nei minimi?

A. Comini

Professionisti Pagina 5

Risponde Andrea BongiGrazie alle modifiche introdot-

te dalla legge n.208/2015 (stabilità2016) al regime a forfait la proble-matica relativa alla prevalenza fralavoro autonomo e reddito di lavorodipendente e assimilato è ora supe-rata. La nuova lettera d-bis del com-ma 57 della legge 190/2014 prevedeinfatti che non possono avvalersidel regime forfettario i soggetti chenell'anno precedente hanno percepitoredditi di lavoro dipendente e redditiassimilati a quelli di lavoro dipenden-te, di cui rispettivamente agli articoli49 e 50 del Testo unico delle impo-ste sui redditi, eccedenti l'importo di30.000 euro; la verifica di tale sogliaè irrilevante se il rapporto di lavoroè cessato. Il nostro lettore quindi nondeve effettuare nessun cumulo fra idue redditi. Poiché il reddito di pen-sione è assolutamente inferiore ai 30mila giuro sopra ricordati, in presenzadegli altri requisiti potrà tranquilla-mente avvalersi del regime a forfaitper l'attività professionale.

REGIME DEI MINIMIAvendo, nel 2014, realizzato un vo-

lume di affari inferiore a 15 mila euro,nel 2015 ho usufruito del regime deiminimi. Alla luce dell'introduzione delnuovo regime forfettario, posso ancorausufruire del regime agevolato? Qualela dicitura da inserire in fattura?

Antonella Braico

Risponde Andrea BongiPur non avendo la legge di stabilità

provveduto ad aggiornare la clauso-la di salvaguardia prevista al comma88 della legge 190/2014 ai sensi dellaquale i soggetti che nel periodo di im-posta in corso al 31 dicembre 2014 siavvalgono del regime fiscale di van-taggio di cui all'articolo 27, commi 1e 2, del decreto legge 6 luglio 2011,n. 98, convertito, con modificazioni,dalla legge 15 luglio 2011, n. 111,possono continuare ad avvalerseneper il periodo che residua al comple-tamento del quinquennio agevolatoe comunque fino al compimento deltrentacinquesimo anno di età, a pa-rere di chi scrive è comunque ancorapossibile avvalersi del regime deiminimi anche per coloro che vi sonoentrati nel 2015. Tale permanenzasarà ovviamente condizionata dallapresenza dei requisiti e fino al com-pimento di uno dei due parametri(quinquennio o compimento 35° annodi età). La dicitura da inserire in fat-tura non cambia, sarà sempre quelladel regime dei minimi ovvero: « Ope-razione senza l'applicazione dell'Iva

ai sensi dell'art. 1 comma 100 dellalegge n. 244/2007, regime fiscale divantaggio dell'imprenditoria giova-nile e per i lavoratori in mobilità exartt. 27 commi 1 e 2 dl 98/2011».

In merito al nuovo regime forfet-tari o, un lavoratore dipendente conreddito inferiore a 30 mila giuro, stessosettore di attività del datore di lavoro,luogo di svolgimento attività diversoda quello del datore di lavoro e clien-tela diversa, può usufruire dell'impo-sta agevolata del 5%?

Cristina Carollo

Risponde Andrea BongiPer rispondere al quesito della let-

trice in merito al requisito della prose-cuzione dell'attività di cui alla letterab) del comma 65 della legge 190/2014e in assenza di chiarimenti sul puntoda parte dell'Agenzia delle entrate, sipuò fare riferimento alla circolare n.17/e del 30 maggio 2012 in materiadi regime dei minimi. Anche per taleregime infatti vige la stessa condizio-ne inerente alla prosecuzione di altraattività svolta sotto forma di lavorodipendente o autonomo. Nella stes-sa si è infatti precisato che l'indaginediretta ad accertare la novità dell'im-presa, va effettuata caso per caso conriguardo al contesto generale in cuila nuova attività viene esercitata. Lapreclusione ha finalità antielusiveed è volta a evitare che si continui,di fatto, a esercitare una precedenteattività, modificandone unicamentela veste giuridica in impresa o lavoroautonomo, al solo fine di godere delleagevolazioni tributarie previste dalnuovo regime. In tale ottica si ha unamera prosecuzione della stessa atti-vità in precedenza esercitata quandoquella intrapresa presenta il caratteredella novità unicamente sotto l'aspet-to formale ma viene svolta in sostan-ziale continuità, per esempio nellostesso luogo, nei confronti degli stes-si clienti e utilizzando gli stessi benidell'attività precedente. E un'ipotesidi sostanziale continuità quella di unlavoratore dipendente con qualifica difalegname che intenda iniziare l'atti-vità di imprenditore i ivolgendosi allostesso mercato di riferimento (si pensiall'ipotesi in cui l'ex datore di lavoroo i clienti dello stesso siano di fatto laparte prevalente dei suoi clienti). Nelcaso ipotizzato dalla lettrice occorrepertanto analizzare con attenzionequanto richiesto dall'Agenzia delleentrate. Se la decisione di mettersi inproprio è reale e non ci sono pericolidi vedersi contestare un intento elu-sivo, risulta allora possibile avvalersidel regime start-up ad aliquota 5%.

VECCHIO REGIMEDEI MINIMIChi non ha applicato il regime per

cinque anni e non ha 35 anni, puòcontinuare ad applicare il regime deiminimi previsto nel 2011 ?

Enza Ruggiero

Risponde Andrea BongiSì. Il regime dei minimi può esse-

re continuato, in presenza dei rela-tivi requisiti, anche nel 2016 e finoal raggiungimento del quinquenniodall'inizio dell'attività o del compi-mento del35° anno se successivo.

4-continuaLe precedenti puntate sono

state pubblicate su ItaliaOggidel 26, 27 e 28 gennaio 2016

Professionisti Pagina 6

Per l'Autorità anticorruzione è conforme alla norma vigente

Appalto esecuzione lavori,la variante è legittima

Jn un appalto di sola esecuzione dei lavori èlegittima la richiesta di varianti migliora-tive e l'obbligo per il progettista incaricatodall'impresa di sottoscrivere gli elaborati e

i grafici, allegati all'offerta tecnica dell'impresastessa. E quanto ha affermato l'Anac, con il pa-rere n. 220 del 16 dicembre 2015, relativo a unappalto di sola esecuzione di lavori, contenentevarianti migliorative in sede di offerta chiestein un appalto di sola esecuzione.

Nel caso sul quale si è espressa l'Anacsi trattava dì verificare la conformità allanormativa vigente di una prescrizione contenutanel bando di gara, relativa alla richiesta di sot-toscrizione da parte del professionista abilitatoe incaricato dal concorrente, delle relazioni e deigrafici allegati all'offerta tecnica presentata dauna impresa per un appalto di sola esecuzionedei lavori.

Secondo l'Autorità la clausola è legittimain considerazione degli aspetti tecnici contenutinegli elaborati, relativi a varianti progettualimigliorative e le ragioni di tale legittimità vannoindividuate nel fatto che la stazione appaltan-te ha optato per aggiudicare il contratto di solaesecuzione con il criterio dell'offerta economica-mente più vantaggiosa, ai sensi dell'art. 83 dlgs163/2006, con prevista applicazione del metodoaggregativo-compensatore di cui all'allegato Gdel dpr 207/2010 (regolamento attuativo delcodice dei contratti pubblici). Generalmentequesti contratti si affidano con ricorso al prezzopiù basso, ma nulla esclude che si utilizzi l'al-tro criterio, scelto dalla stazione appaltante. Suquesto punto l'Authority ha confermato che lascelta del criterio «è rimessa, caso per caso, allastazione appaltante» così come «la scelta del peso

da attribuire a ciascun criterio di valutazionedell'offerta in relazione alle peculiarità specifi-che dell'appalto e, dunque, all'importanza che,nella specifica ipotesi, hanno il fattore prezzo ei contenuti qualitativi, garantendo comunque,con riferimento al peso complessivo, un rapportodi prevalenza dei criteri qualitativi rispetto aquelli quantitativi».

Di conseguenza , ha asserito l'Autorità,le scelte contenute nelle clausole della lexspecialis (nello specifico la richiesta di sot-toscrizione degli elaborati parte dal pro-gettista incaricato dall 'impresa) rientranonella discrezionalità della stazione appal-tante, «che può essere sindacata», come ribaditodalla giurisprudenza amministrativa, «solo semanifestamente illogica o irragionevole».

Riguardo alle varianti l'Autorità ha ri-cordato i seguenti quattro punti : 1) ammis-sibilità di varianti migliorative riguardantile modalità esecutive dell'opera o del servizio,purché non si traducano in una diversa ideazio-ne dell'oggetto del contratto, che si ponga comedel tutto alternativo rispetto a quello voluto dal-la p.a; 2) l'importanza che la proposta tecnicasia migliorativa rispetto al progetto base e chel'offerente dia contezza delle ragioni che giusti-ficano l'adattamento proposto e le variazioni allesingole prescrizioni progettuali; 3) l'esistenzadella prova che la variante garantisca l'efficien-za del progetto e le esigenze della p.a. sottesealla prescrizione variata; 4) il riconoscimento diun ampio margine di discrezionalità alla com-missione giudicatrice, trattandosi dell'ambitodi valutazione dell'offerta economicamente piùvantaggiosa.

- © Riproduzione riservata

Appalti pubblici Pagina 7

Risch io ricorsi nel periodo di. transizione,fra la disciplina in vigore e lattuazione della riförrna

Contratti pubblici in b-icolicertezza normativa ín attesa e nuovo codice i fieriPagina a cura

DI ANDREA MASCOLINI

proroga a fine anno enon più a luglio perla qualificazione delleimprese e dei proget-

tisti e per l'anticipazione con-trattuale al 20%; evitare vuotinormativi in attesa del nuovocodice dei contratti pubblici.Sono queste le richieste avan-zate dalla commissione am-biente della camera nel corsodell'esame del decreto legge192/2015 «milleproroghe» econtenute nelle diverse pro-poste emendative depositate.

Il quadro che emergevede la normativa suicontratti pubblici in bili-co fra disposizioni in vigore,essenziali per il settore, euna nuova disciplina in fieriche ha l'ambizioso compito diriunire in un unico testo di-rettive, nuovo codice e partidell'attuale regolamento. Unasituazione complessivamen-te di difficile gestione ancheperché il rapido avvio della«consultazione pubblica» suldecreto delegato attuativo del-

parere che ha dato la com-missione ambiente dellacamera con riguardo allaterza norma di particolareinteresse per la tutela delleimprese in questa difficilecontingenza economica cheè quella che eleva dal 10 al20% l'anticipazione dell'im-porto contrattuale . Nel de-creto legge si prevede il diffe-rimento del norma introdottanel 2014 dalla legge 192 finoalla fine di luglio. Ma i moltiemendamenti, spesso identici,presentati presso le commis-sioni competenti sono finaliz-zati a spostare l'efficacia dellanorma a dicembre 2016.

E stata la commissioneambiente, territorio e la-vori pubblici della camera,nel parere reso alle commis-sioni competenti, a sollecitareil differimento a tutto il 2016per evitare ogni ipotesi divuoto normativo legando laproroga anche all'effettiva en-trata in vigore del complessodisegno di riforma. Va infattitenuto presente che è la leggedelega a prevedere, in caso diunico decreto delegato (ed èquesta la scelta compiuta dal-la commissione ministeriale)che il decreto sia emanatoentro il 18 aprile, ma che neldecreto debba essere previstauna disciplina transitoria adhoc (oltre a «opportune dispo-sizioni di coordinamento e fi-nali») di cui ovviamente nonsi può sapere il contenuto el'arco temporale. A valle poidovranno entrare in vigore lelinee guida Mit-Anac. Il cheproietta il settore verso unperiodo non breve di coabi-tazione di norme diverse e dipossibili incertezza normativelegate anche all'impostazioneeccessivamente discreziona-le dell'operazione di riforma,con rischi di ricorsi e di altri

la legge delega (ufficialmenteil testo non c'è) che dovrebbeconcludersi, in prima fase, do-menica 31 gennaio, dimostral'intenzione del governo diarrivare rapidamente (al finedel rispetto del termine del 18aprile) al decreto unico attua-tivo che recepirà le direttive eriformerà il codice attuale.

In sede parlamentareinvece si sta affrontandol'iter di conversione deldecreto legge «milleproro-ghe» (decreto legge 30 dicem-bre 2015, n. 210) in cui sonocontenute alcune importantinorme per le imprese di co-struzioni e per i progettisti.

In particolare sono trele norme di rilievo del de-creto: la prima prevede laproroga a fine luglio (datain cui secondo la legge delegadovrebbe chiudersi il recepi-mento e la riforma del codiceappalti laddove si scegliessedi emanare due decreti, ipo-tesi che sembra accantonata)della disposizione dell'attualecodice dei contratti pubbliciche consente alle imprese di

dimostrare la cifra d'affari inlavori, nonché le attrezzaturee dell'organico facendo riferi-mento all'ultimo decennio an-tecedente la sottoscrizione delcontratto con la Soa (societàorganismo di attestazione).

La seconda disposizioneè di interesse dei progetti-sti che fino al 31 luglio po-tranno qualificarsi nelle garecon i migliori cinque anni deldecennio (fatturato) e con imigliori tre anni del quin-quennio (personale). I diversiemendamenti presentati nellecommissioni di merito (affaricostituzionali e bilancio) spo-stano il termine da fine luglioa fine dicembre.

Questa richiesta di mo-difica viene poi espressain termini netti anche nel

problemi.-© Riproduzione riservata-

Appalti pubblici Pagina 8

CONSIGLIO DLI MI_ 'Ì SÌI II1iVel (MI sulle partite Iva anche le i/usure sul lavora agile

Formazione, deducibilità pienail limite a o di spesa é fissato mila enro

Di ANDREA BANGI

E BEATRICE MIGLIORINI

- ntegralmente deducibile,ma nel limite annuo di die-cimila euro, la formazionedei lavoratori autonomi. Le

spese sostenute per la parteci-pazione a convegni, congressi esimili diventeranno infatti in-tegralmente deducibili ma soloentro il limite annuo di spesapari ad euro 10 mila. Ammes-se alla deducibilità integrale,ma nel limite annuo di 5 milagiuro, anche le spese che il la-voratore autonomo sosterràper certificare le proprie com-petenze o per l'orientamentola ricerca e il sostegno dellasua attività. Diverranno inve-ce integralmente deducibili,in questo caso senza limiti dispesa, le assicurazioni contro ilrischio dei mancati pagamen-ti delle prestazioni effettuate.Sono queste, in estrema sinte-si, le principali modifiche alladisciplina del reddito di lavoroautonomo apportate dal dise-gno di legge sulle partite Ivaapprovato ieri dal consiglio deiministri. Pronta, quindi, unamodifica delle disposizioni con-tenute nel comma 5 dell'artico-lo 54 del Tuir che presenta lucie ombre e che, soprattutto, nonriesce a superare quell'antica eingiustificata discriminazionefra lavoro autonomo e redditod'impresa in ordine alla dedu-cibilità fiscale delle spese diaggiornamento e formazione.

Spese per la formazioneprofessionale . Nonostanteche per la maggior parte dellecategorie professionali italianela formazione sia obbligatoriaed inderogabile, per il fisco taletipologia di oneri continua adessere indigesta. La riformain commento prevede infattiil superamento dell'attualeregime di deducibilità limi-tata del 50% di tali spese manon manca di porre, diversa-mente da quanto avviene peri redditi d'impresa, un tettomassimo all'ammontare dellespese per la formazione profes-sionale annua oltre il quale lestesse diventano automatica-mente indeducibili dal reddi-to di lavoro autonomo. E seil tetto di 10 mila euro annui

può apparire sufficiente inrelazione a certe tipologie dieventi formativi, esso appareinvece del tutto inadeguatoper categorie professionali aelevata specializzazione, sipensi al settore sanitario, perle quali la partecipazione amaster e corsi di formazionepuò avere costi di iscrizioneper i quali il tetto fissato dallegislatore rischia di essereassolutamente inadeguato. Lariforma in commento non hainoltre ritenuto di confermarela deducibilità delle spese ac-cessoi.°ie alla formazione qualiquelle di viaggio e soggiornoche diventeranno dunque nonpiù deducibili. Luci ed ombre

sulla nuova deducibilità per lespese di convegni e congressidei professionisti che anchedopo la riforma in commentocontinuerà a mantenere unregime fiscale di svantaggioe discriminazione del lavoroautonomo rispetto al redditod'impresa dove le spese peraggiornamento sono intera-mente deducibili senza alcunlimite di spesa.

Spese per la certifica-zione delle competenze.Il disegno di legge di riformadel lavoro autonomo inseriscenell'articolo 54 del Tuir la pos-sibilità per i professionisti didedurre le spese sostenute per«i servizi personalizzati di cer-

tificazione delle competenze,orientamento , ricerca e soste-gno all'autoimprenditorialità,mirate a sbocchi occupazionalieffettivamente esistenti e ap-propriati in relazione alle con-dizioni del mercato del lavoroerogati dagli organismi accre-ditati ai sensi della disciplinavigente». Anche per questespese la deducibilità sarà inte-grale nel limite annuo di euro5 mila. Nella versione attualedell'articolo 54 del Tuir talioneri non sono elencati percui la deducibilità di tali spesedeve ritenersi ammessa, senzalimitazioni di sorta, qualora lestesse rispettino i requisiti diinerenza rispetto all'attività

esercitata.Copertura del rischio in-

solvenza . L'ultima novità inarrivo riguarda infine la de-ducibilità integrale e stavoltasenza limiti annuali, degli one-ri corrisposti dal professioni-sta per la garanzia, anche as-sicurativa, contro il mancatopagamento delle prestazionidi lavoro autonomo. L'attualeversione dell'articolo 54 delTuir non indica espressamentetali tipi di oneri che tuttavia,come nel caso delle spese perle certificazioni, non possonoche essere considerate dedu-cibili qualora inerenti all'atti-vità esercitata.

-O Riproduzione riservata

Jobs act professionisti Pagina 9

Transazioni Estesa l'applicazione del dlgs 231/2UU2 alle transazioni commercialitra lavoratori autonomi e imprese o tra lavoratori autonomiSono prive di effetto le clausole che attribuiscono al committente la

Pagamenti facoltà di modificare unilateralmente le condizioni del contratto aventead oggetto una prestazione continuativa e quelle che stabilisconotermini di pagamento delle prestazioni superiori a 60 giorni

diritti di utilizzazione economica degli apporti originali e delle inven-Invenzioni zioni spetta al lavoratore autonomo a meno che l'attività inventiva

sia prevista come oggetto del contratto di lavoroSpese per la formazioni deducibili integralmente nel limite annuo di10 mila euro. Deducibili nel limite di 5 mila euro l'anno le spese per

Formazione la certificazione delle competenze e dell'orientamento professiona-le. Deducibili senza limiti le polizze assicurative contro il rischio deimancati pagamenti

centri per l'impiego e i soggetti accreditati che offrono servizi perImpiego il lavoro sono tenuti a dotarsi di uno sportello ad hoc dedicato al

lavoro autonomo

Appalti Le p.a. devono promuovere la partecipazione dei lavoratori autonomi

e Fondi Ue agli appalti pubblici. Equiparati i lavoratori autonomi alle pmi perl'accesso ai fondi UeLe lavoratrici iscritte alla gestione separata Inps hanno diritto di

Maternità percepire l'indennità di maternità indipendentemente dalla effettivaastensione dall'attività lavorativaEsteso l'arco temporale entro il quale i lavoratori iscritti alla gestione

Congedi separata Inps possono usufruire dei congedi parentali. L'indennitàparentali può essere corrisposta per un periodo massimo di sei mesi entro i

primi tre anni di vita del bambino

Gravidanza, rapporto di lavoro dei lavoratori autonomi in caso di gravidanza,

malattiamalattia e infortunio, rimane sospeso fino a 150 giorni. In caso di

e infortuniomalattia e infortunio gravi, il versamento dei contributi e dei premiassicurativi è sospeso fino a un massimo di due anni

Malattia Per gli iscritti alla gestione separata i trattamenti terapeutici di ma-lattie oncologiche sono equiparati alla degenza ospedalieraSi ha collaborazione coordinata quando, nel rispetto delle modalità di

Cpc coordinamento stabilite di comune accordo dalle parti, il collaboratoreorganizza autonomamente l'attività lavorativa

Lavoro agile• Il lavoro agile consiste in una prestazione di lavoro subordinato eseguita in parte

all'interno dei locali aziendali e in parte all'esterno, tramite l'utilizzo di strumentitecnologici. L'accordo deve essere stipulato per iscritto e deve esplicitare lecondotte connesse all'esecuzione della prestazione lavorativa all'esterno deilocali aziendali

• Il trattamento economico deve essere pari a quello applicato agli altri lavoratori• Il datore di lavoro deve adottare misure atte a garantire la salute e la sicurezza

del lavoratore oltre che la protezione dei dati utilizzati• Il lavoratore ha diritto alla tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie profes-

sionali connesse alla prestazione lavorativa resa all'esterno dei locali aziendalie alla tutela contro gli infortuni sul lavoro occorsi durante il percorso di andata eritorno dal luogo prescelto per lo svolgimento della prestazione lavorativa

• I contratti collettivi possono introdurre ulteriori previsioni finalizzate ad agevolarei lavoratori e le imprese che intendono utilizzare la modalità di lavoro agile

Jobs act professionisti Pagina 10

Dagli sgravi fiscali alla maternità ,Ecco le nuove tutele per le partite IvaIl ministro Poletti: "Stop ai contratti capestro". Regole per chi lavora da casa

PAOLO BARONIROMA

Il governo dà lo stop ai contratticapestro che per troppo tempohanno penalizzato le partiteIva. Vara un nuovo pacchetto dimisure e di tutele, di fatto il pri-mo pezzo del «Jobs act dei lavo-ratori autonomi», compreso unimportante pacchetto di detra-zioni fiscali, e scrive finalmenteregole precise per il lavoro agi-le, lo «smart working» che oggista prendendo sempre più pie-de anche in Italia. «Colpiamoclausole e condotte abusive»,ha spiegato ieri il ministro delLavoro Giuliano Poletti al ter-mine del consiglio dei ministri

che ha dato il via libera al nuovodisegno di legge. «Cerchiamo diaumentare le tutele per questolavoro nelle transazioni com-merciali e fare in modo che isoggetti non vengano colpiti dacontratti capestro perché es-sendo lavoratori autonomi han-no poche alternative».

Obiettivo della legge: «Co-struire per prestatori d'operamateriali e intellettuali non im-prenditori un sistema di dirittie di welfare moderno capace disostenere il loro presente e ditutelare il loro futuro».

Agevolazioni fiscaliQuesta è una delle misure piùattese. Prevede la possibilità didedurre dalle tasse il 100% del-le spese sostenute per i servizipersonalizzati di certificazionedelle competenze, orientamen-to, ricerca e sostegno all'auto-imprenditorialità finalizzate al-l'inserimento o reinserimentonel mercato del lavoro ed il100% delle spese relative allapartecipazione a convegni, con-gressi e corsi di aggiornamentoprofessionale, come pure il100% delle spese assicurativedestinate a garantire questi la-voratori contro il mancato pa-gamento delle prestazioni di la-voro autonomo. Si ipotizza untetto massimo di 10 mila euro.

Appalti e orientamentoSportelli dedicati sono previstinelle amministrazioni pubbli-che per dare pubblicità e favo-rire la partecipazione agli ap-palti, come pure nei centri perl'impiego e per tutti i soggettiaccreditati che offrono serviziper il lavoro, per raccogliere do-mande ed offerte di lavoro, for-nire informazioni su avvio delleattività, agevolazioni pubblichee accesso al credito.

Fondi strutturaliI lavoratori autonomi vengonoequiparati ai piccoli imprendi-tori e quindi potranno accedereai fondi strutturali europei.MaternitàLe lavoratrici autonome nonsaranno più obbligate a so-spendere del tutto l'attività la-vorativa durante i 5 mesi dimaternità previsti dalla leggee percepiranno l'indennità dimaternità indipendentemen-te dalla effettiva astensionedall'attività lavorativa.

Malattia graveI trattamenti terapeutici di ma-lattie oncologiche sono equipa-rati alla degenza ospedaliera. Ecomunque in caso di malattiasuperiore a due mesi si potràsospendere il pagamento deicontributi sociali fino a due an-ni. Li si potrà saldare a rate altermine della malattia per unperiodo pari al triplo della fasedi sospensione del pagamento.

Lavoro agileIl «lavoro agile», lo smartworking che oggi va tanto dimoda, precisa come prima cosala nuova legge, «non consiste inuna nuova tipologia contrattua-le ma in una modalità flessibiledi svolgimento del lavoro su-bordinato finalizzata ad incre-mentare la produttività agevo-lando al contempo la concilia-zione dei tempi di lavoro e di vi-

ila euroII tetto

per dedurreal 100 per 100

le speseeffettuate per

parteciparea convegni,

congressie corsi

di aggiorna-mento pro-

fessionale

ta». Può essere eseguito in par-te all'interno dei locali azienda-li e in parte all'esterno, «entro isoli limiti di durata massimadell'orario di lavoro giornalieroe settimanale, derivanti dallalegge e dalla contrattazione col-lettiva». Anche «al fine di evita-re equivoci interpretativi» è poiprevisto che il lavoratore chepresta attività di lavoro subor-dinato in modalità agile abbiadiritto di ricevere un tratta-mento economico e normativo«non inferiore a quello com-plessivamente applicato ai la-voratori che svolgono le mede-sime mansioni esclusivamenteall'interno dell'azienda». Quin-di gli incentivi di carattere fi-scale e contributivo, eventual-mente riconosciuti grazie agliincrementi di produttività edefficienza, dovranno esserecorrisposti anche quando l'atti-vità lavorativa è prestata in mo-dalità di lavoro agile. Ed infine ildatore di lavoro è tenuto a ga-rantire al lavoratore la salute ela sicurezza, consegnandogli, atal fine, un'informativa scrittanella quale sono individuati i ri-schi generali e i rischi specificiconnessi allo smart working.

Twitter @paoloxbaroni

,« , „- ,,: , •

mesiPer malattie

che superanoi 60 giorni ilversamento

dei contributiviene sospeso

fino a unmassimo di

due anni.Toccherà poial lavoratore

versare ildovuto

mesiLa maternità

per i lavorato-ri autonomi

Ad entrambii genitori

vienegarantito

inoltreun congedo

di sei mesientro

i primi treanni di vita

del bambino

Jobs act professionisti Pagina 11

C,101, nlal t,k,_' ro ì~u-Icowo-krro

Secondo leCgia di Mestresono poco me-no di 220.500 lepartite Iva chesaranno interes-sate dal nuovostatuto deilavoratori auto-nomi licenziatoieri dal Consigliodei Ministri

L'associa-zione ricordache tra il 2010 eil 2014 la cate-goria di contri-buenti iscrittaalla gestioneseparata Inps alivello nazionaleè cresciuta del19,2 per cento

Jobs act professionisti Pagina 12

Casse a caccia di chiarezzaper investire nel paese

Sbrogliare la matassa del decreto sul credito d'impostaper investire nell'economia reale: è l'obiettivo delle Cas-se previdenziali , incerte sulla tempistica . E ansiose disciogliere i dubbi (specie di carattere fiscale ) che ridu-cono l'«appeal» dello strumento attuativo di una normadella Legge di stabilità 2015 (190/2014 ). Al dipartimentodelle politiche fiscali del Mef è stato chiesto di chiarireil «concetto di prevalenza», giacché si legge che l'investi-mento agevolato è quello effettuato in strumenti finan-ziari emessi da società ed Enti «operanti prevalentementenella elaborazione, o realizzazione di progetti relativi» avari settori (infrastrutturali turistici , culturali , sanitari,ferroviari , etc), però non si specifica come tale prevalenzavada misurata. Inoltre, come ha riferito ieri il presidentedell'Adepp (associazione delle Casse ) Alberto Oliveti a unseminario nella sede dell'Ente degli infermieri (Enpapi),a Roma, il decreto «non specifica cosa deve intendersi pereffettuazione dell'investimento» e nemmeno quando deb-ba essere fatto , così come «non è chiaro se nella definizio-ne di investimento devono essere ricompresi gli impegniassunti , o le somme richiamate». Inoltre, non si capiscese gli investimenti (agevolati con il bonus del 6% per leCasse e del 9% per i Fondi pensione , ndr) attuati in undeterminato periodo di imposta «possono essere utilizzatiper determinare il credito erariale anche nei periodi diimposta successivi , oppure se ogni anno occorre aggiunge-re investimenti ulteriori a quelli presenti nel patrimonioper poter richiedere il credito di imposta». E occorre nonsbagliare , ha precisato Oliveti, per «evitare sanzioni». Ladotazione è di 80 milioni , «a noi spetterebbero le briciole,però se c'è la possibilità di avere un risparmio ben venga,lo useremo per ottemperare al meglio al nostri compitidi previdenza e assistenza», ha dichiarato a ItaliaOggi ilpresidente della Cnpadc (dottori commercialisti), RenzoGuffáxtti . Dal sottosegretario all'economia Pierpaolo Ba-retta, intanto, è giunta la proposta (accolta , dall'Adepp)di discutere di investimenti e di «aggiustamenti norma-tivi» che per il numero uno dell'Enpapi Mario Schiavonsarebbero opportuni, assieme a un «monitoraggio» delmetodo contributivo.

Simona D 'Alessio

Previdenza professionisti Pagina 13

L'incubatore arriva a quota 70

Boom di startup,PoliHub Milanoaumenta gli spaziLuca OrlandoMILANO

-m Lacrisiimmobiliare,qui,non

esiste. Fortuna doppia, per la ve-

rità. Non tanto perché uno spa-

zio sfitto è sempre improduttivo

ma soprattutto per via della fon-

te della domanda: startup, idee

innovative, nuove aziende. Per

PoliHub,l'incubatore della Fon-

dazionePolitecnicodiMilano,la

richiestadinuove aree èinconti-

nuo aumento, tanto da richiede-re l'apertura di un nuovo piano

del palazzo, spazi già quasi inte-

ramente prenotati. «E guardi

che siamo selettivi - spiega il

consigliere delegato della strut-

tura Stefano Mainetti - perché

qui può restare solo chi ha chan-

ce reali di andare sul mercato».

La crescita di PoliHub, pre-

miato come quinto miglior incu-

batore universitario al mondo,

secondo in Europa, è in effetti la

somma algebrica di due flussi

opposti: 4o nuovi ingressi nel

2015 a fronte di 21 cessazioni. Se-

lezione darwiniana necessaria

per un'area del sapere che per

definizione si incammina su ter-

reni nuovi e inesplorati, «e se in

questa attività nessuno fallisce

davvero - commenta Mainetti -

vuol dire che di innovazione non

ce n'è poi molta: ecco perché

cerchiamo di "spaventare" i

nuovi soggetti,non deve passare

il concetto che tutto sia facile e

automatico, non basta autodefi-

nirsi startup per avere successo.

Qui puoi entrare solo semi porti

un cliente che dice: sì, questo

prodotto mi interessa».

Le domande, comunque, con-tinuano apervenire, così come ècrescente la richiesta di spazi daparte delle aziende incubate chegià fatturano (15) oche hanno giàottenuto finanziamenti per svi-luppare idee (36). «Quest'annosistemeremo il quinto piano delpalazzo - aggiunge Mainetti -ma di questo passo credo che

dovremo aggiungerne uno inpiù all'anno, saturando entro 3-4anni l'intero edificio».

Struttura, già oggetto di unraddoppio degli spazi nel 2014,che si inserisce all'interno delpolo Bovisa del Politecnico diMilano e che deve il proprio suc-cesso anche all'integrazione conaltri luoghi del sapere. Il labora-torio di ricerca congiunta per lastampa additiva (Polifactory) èad esempio un "produttore" dinuovi candidati all'incubazione,anche se le idee provengono so-lo per H 5o-/ò dall'area Politecni-co. «Aver raggiunto la secondapiazza europ ea tra gliincubatoriuniversitari - spiega Mainetti -

Aggiunto un intero piano,già opzionato dalle aziendeIl ceo Mainetti: svilupposano, qui resta soltantochi può stare sul mercato.........................................................................

cihain effetti dato unabuonavi-sibilità: lo scorso anno abbiamovalutato 1250 idee».

Altro servizio chiave fornito èl'inserimento nel circuito dei fi-nanziamenti, conoltrelomilionidi curo raccolti lo scorso anno,cifra che verrà quasi certamentesuperata «Attraverso unpaio dioperazioni invia di finalizzazio-ne - aggiunge Mainetti - arrivia-mo già quasi alla metà dell'im-porto 2015. Devo dire che adessoanche nei round iniziali, quelliper definizione più problemati-ci, gli investitori istituzionaliini-ziano avedersi». Il futuro abrevevede una moltiplicazione di"call",per selezionare le miglioriidee nelle biotecnologie oppurenella applicazione concreta del-le novità ("Switch2product", inpartenzaafebbraio).

(J RI PRO DIPIO NE RISERVA.TP

Start Up Pagina 14

Le startup sono un affarenon solo per i più giovaniIl 44,2®/0 di chi ha avviato una azienda ha da 36 a 50 anni

Luisanna Benfatto

mon Avere 95 anni e parlare di fu-turo si può. Lo fa Marino Goli-nelli, imprenditore e fondatoredella casa farmaceutica AlfaSigma, che investe di filantropooffre formazione gratuita ai gio-vani che aspirano a creare im-prese. Se Golinelli è una figuraunica, non sono invece pochi gliimprenditori senior che, per ne-cessità o voglia di cambiamen-to, decidono di dare seguito allaloro esperienza professionaleattraverso una startup. Ecco idati del fenomeno. Una ricercadel 2o15 condotta da Italia Star-tup ha evidenziato ilprofilo tipi-co dello startupper italiano: il66% ha un'età compresa fra i30e i 49 anni dove però gli over 50sono il 14,4% egli over 6o i13,8° o.I numerici dicono che il neoim-prenditore, quando crea unanuova azienda, è stato spessoimpegnato per un periodo inun'altra attività. Altri studi delGlobal Entrepreneurship Mo-nitor, citati dall'Osservatorio

Senior, hanno riportato che nel-la fascia 55-64 anni si concentrail 14% circa della nuova impren-ditorialità. Secondo i dati diUnioncarnere, poi, il 44,2% dichi ha avviato una nuova impre-sahada36a5oanni,i137°roda18ai35 anni, il 18,8%io più di 55. Per Al-berto Carpaneto, direttore dellafondazione Human+, il dato in-teressante è proprio quello deisenior: «Questi signoritestimo-nian o ch enon esiste un'e tà ide a-le per fare impres a, e se c'è, non èquella deiventenni. Gli impren-ditori "anta" sono molto spessolavoratori dipendenti, managero quadri che importano il loroknow how in nuove startup (ili9°o dei dirigenti che perde l'in-carico ritrovaunlavoro come ti-tolare e/o socio di un'impresa -dato Manageritalia). I seniorstartupper sono anche profes-sori universitari che mettono afrutto anni di ricerca creandonuovi prodotti, persone dallagreen mentality o che hanno uninteresse specifico per l'ICT ca-

paci di trasformare questa pas-

sione in un business, oppure

quelli che provengono da espe-

rienze nel settore no profit».

Tutti questi profili hanno un

elemento in comune: la capaci-

tà di creare squadre di lavoro

miste per competenze e età. Ti-

picamente le startup create dai

senior si avvalgono dell'appor-

to tecnico scientifico innovati-

vo di giovani professionisti. E

proprio a team così eterogenei

che gli angel investors sono in-

teressati, come Giancarlo Roc-

chietti, presidente del Club de-

gli Investitori: «Un esempio di

startup riuscita che finanziamo

è Directa Plus, azienda pioniera

del grafene, fondata da Giulio

Cesareo, classe `55. Ingegnere

con 3o anni di esperienza che a

Como si è attorniato di uno staff

di giovani per dare vita a una

startup che ora è già un'impre-

sa». Nonostante i settori che be-

neficiano dei finanziamenti de-

gli investitori siano ICT 40%,

terziario 15% e commercio lo%,

e l'età degli startupper su cui siinveste non vada oltre i 55 anni,sembraesserci spazio per lo svi-luppo di una Silver Valley. Adaffermarlo, Paolo Anselmo,presidente di Iban (Italian Busi-ness Angel Network): «Gli in-vestitori fino ad ora hanno cre-duto poco al segmento non-profit, sanità, welfare, cura deglianziani, poiché si ritiene non siascalabile e generi pochi ricavi,anche se penso potrebbe averemargini interessanti di crescita.Nutriamo invece dubbi versogli startupper sessantenni. Riu-sciranno a dedicarsi con lo stes-so entusiasmo per altri 5 0 7 anniallo sviluppo delle proposteavanzate e con quali ritmi?». Ilmercato c'è, come pure la for-mazione. Manageritalia propo-ne agli ex manager diverse of-ferte per il reinserimento siaperlo sviluppo di neoimprese, siaper il supporto volontario aonlus e startup.

startup i(sole24ore.comORI PRO DI ZIO NE RISE RVATAJ

Start Up Pagina 15

La fotografia

L'IDENTIKIT LE MOTIVAZIONI

L'età livello di istruzione Cenere Nazionalità eonosCen7,3opporti!nità di mercato

100% 100ß® Ir;s+ 6 100%Fino Licenza Uomo Italianaa 35 anni media 71,2% 94,8°o37,0% 19,6%

Da 36a 50 anni

44,2%

Oltre50 anni

18,8%

[Fonte: Unionces ere

Qualificaprofess.13,4%

I Diploma48,5°o

Laurea

18,6%

Donna

28,8%

Ue 28

2,3%

Extra-Ue-12,9%

j or ace.am rtizeed e I rrie ir_c )er sali

r_onseg,nre il suo_:essooersonale ed economico

Insodriistazìo e verso< il precedente Lavoro

Idea innovativa 4.0

Necessità di trov;_reI7,6"oo un nuovo iavorea

Uiliicoltä a trcn'areur lavoro dipendente

xx Altro 12,2":,

Start Up Pagina 16

La scadenza é íl 313. Accesso riservato a città o aggregaz IOní con almeno 50 rníla abitanti

Fondi Ue per 1o sviluppoStanziati 80 min per i progetti innovativi dei comuni

Pagina a curaDI MASSIMILIANO FINALI

mmonta a 80 milionidi euro lo stanzia-mento per il primo

.bando comunitariodell'iniziativa Urban inno-vative actions (Uia), volta aindividuare e a testare nuovesoluzioni che affrontino i pro-blemi relativi allo sviluppourbano sostenibile e che sia-no rilevanti a livello europeo.L'obiettivo principale dell'ini-ziativa è quello di offrire alleautorità urbane europee spa-zi e risorse per testare nuovee audaci idee per affrontaresfide interconnesse e verifica-re come tali idee rispondanoalla complessità delle realtàsociali. I progetti da sosteneredovranno essere innovativi, dibuona qualità, concepiti e re-alizzati con il coinvolgimentodei soggetti interessati, orien-tati ai risultati e trasferibili.La data di scadenza per lapresentazione dei progetti èil 31 marzo 2016.

Accesso riservato a cittào aggregazioni con alme-no 50 mila abitanti

Possono richiedere finan-ziamenti per realizzare azioniinnovative le autorità urba-ne di un'unità amministra-tiva locale definita, in baseal grado di urbanizzazione,come città, cittadina o sobbor-go e comprendente almeno 50mila abitanti. Può presentareun progetto anche qualsiasiassociazione o gruppo di au-torità urbane di unità ammi-nistrative locali definite, inbase al grado di urbanizzazio-ne, come città, cittadina o sob-borgo e con popolazione totaleminima di 50 mila abitanti;in questo caso, può trattarsi

anche di associazioni o gruppitransfrontalieri, associazionio gruppi di diverse regioni e/ostati membri. Tutte le autori-tà urbane devono trovarsi nelterritorio di uno stato mem-bro dell'Ue.

Progetti per povertà,migranti , energia e occu-pazione

Questo primo bando Uiaaccoglierà proposte di pro-getti che affrontino quattroproblematiche. La prima pro-blematica è la povertà urba-na, con particolare attenzioneper i quartieri più disagiati.La seconda problematica èl'integrazione di migrantie rifugiati, mentre la terzaproblematica è la transizioneenergetica. La quarta e ulti-ma tematica è rappresentatada occupazione e competenzenell'economia locale. L'inten-zione del bando è quella diattrarre proposte di progettiche portino avanti soluzionicreative, innovative e duratu-re che affrontino le varie sfi-de individuate. Dal momentoche l'iniziativa Uia costituiràanche un laboratorio di nuoveidee, il bando mira a incorag-giare esperimenti innovati-vi basati sull'esperienza inun'ampia serie di discipline.

Contributo fino a 5 mi-lioni di euro per progetto

Ciascun progetto potrà ri-cevere un cofinanziamentocomunitario fino a 5 milioni dieuro. Non è previsto un bud-get minimo per i progetti Uia,ciononostante, i progetti di di-mensioni ridotte che richiedo-no finanziamenti comunitariinferiori a un milione di euroavranno minori possibilitàdi essere selezionati, data ladifficoltà di dimostrare che

le azioni siano realizzabili suscala sufficiente per produr-re conclusioni significative.La realizzazione del progettodeve durare al massimo treanni. Saranno ammissibilile spese di personale, ufficioe amministrazione, viaggi ealloggio, consulenza e serviziesterni, attrezzature, infra-strutture e interventi edilizi.Il cofinanziamento comunita-rio copre fino all'80% dei co-sti ammissibili del progetto.Ogni partner beneficiario delcofinanziamento comunitariodovrà essere in grado di ga-rantire un contributo pubbli-co o privato che copra il restodel budget, pari ad almeno il20%, sia con risorse proprie oprovenienti da altre fonti.

Domanda telematica,preferibilmente in ingle-se

L'accesso al bando è al100% privo di supporti car-tacei, dovendosi utilizzarela piattaforma elettronica diregistrazione Eep (Electronicexchange platform) dell'Uia.La domanda comprende unmodulo di domanda e unascheda di conferma firmata escannerizzata. All'interno delbando, è raccomandato viva-mente ai richiedenti di com-pilare il modulo di domandain inglese, in modo correttoe comprensibile, anche se èconsentito l'uso di una qual-siasi delle lingue ufficialidell'Unione europea.

Fondi europei Pagina 17

3 - Inchiesta. sulla pasticcia,ta. Rifórrua degli appalti pubblici che è stata approra,ta. cla poco

Troppe le indicazioni aggirabiliRiduttiva la capacità economico finanziaria delle imprese

DI DOMENICO CACOPARDO

NOM ggi si parte con i beniUculturali. Non voglio

privare i lettori dellospasso (e dell'indigna-

zione) che deriva dalla letturadella norma: riordino ... con-tratti ... beni culturali ... anchetenendo conto della particolarenatura di questi beni (se nonl'avesse detto questa pessimalegge-delega nessuno avrebbetenuto conto) e della peculiari-tà delle tipologie di interventi,prevedendo altresì modalitàinnovative per le procedure diappalto relative a lavori, servizie forniture e di concessione diservizi, comunque nel rispettodelle disposizioni di tutela previ-ste dal codice dei beni culturalie del paesaggio ...garantendola trasparenza e la pubblicitàdegli atti.

Anche questa è una ripeti-zione, lessicalmente obbrobrio-sa, di indicazioni già formula-te, che non aggiunge nulla altesto precedente, salvola confusione (ai fini diuna lettura razionale ecoordinata) derivanteda concetti generici lacui applicazione vedre-te- sarà così elastica dapermettere le peggiorinefandezze.

Non possiamo il-luderci : l'esperienza ciinsegna che, dove ci sonoindicazioni verbali, con-cetti, non numeri, si entra nelcampo della peggiore discrezio-nalità, quella che permette ditruccare le gare, di truccare ilavori, di truccare i conti perfare intascare più del dovuto albeneficato di tu no. Così è ancheper il successivo punto p) chevuole garantire la sostenibïlitàenergetica e ambientale facen-do anche ricorso al criterio diaggiudicazione basato sui costidel ciclo di vita e stabilendo unmaggiore punteggio per i beni, ilavori e i servizi che presentanoun minore impatto sulla salutee sull'ambiente.

Qualcuno potrebbe ricor-darmi che questa è una legge-delega, una legge, non di dispo-sizioni precise, ma di principi.Ma quando i principi non sonochiari, le norme delegate non losaranno a loro volta: si realizzacosì la catena viziosa intorno

alla quale si è sviluppata e sisvilupperà la corruzione. C'è poiil punto q) dedicato ai cardinidella trasparenza e della lottaalla corruzione. Vediamoli davicino: individuare i casi in cui-in via eccezionale- (ma comesi delimita l'eccezionalità? Lodovremmo vedere nei decretidelegati) è possibile ricorrerealla procedura negoziata sen-za precedente pubblicazionedel bando di gara; unificazionedelle banche dati; previsionedi poteri di vigilanza e di con-trollo (finalizzati a evitare lacorruzione e i conflitti di inte-resse, favorendo trasparenza edigitalizzazione). La legge vuolepoi la definizione di un sistemapremiale e punitivo per chi de-nuncia o non denuncia le richie-ste estorsive e indicazione dellenorme del codice (penale?) la cuiviolazione determinerà la com-minazione di sanzioni ammini-strative da parte dell'Anac.

Con il punto r) si dovrebbeentrare, finalmente, nel cuoredelle questioni, si parla, infat-ti, della capacità economico-fi-nanziaria, ivi compresa quellaorganizzativa e professionaleattinenti e proporzionali all'og-getto dell'appalto.Questa normava letta con la successiva, puntoqq) che prescrive il riassetto, larevisione dei sistemi di garanziaper l'aggiudicazione e l'esecuzio-ne degli appalti pubblici, al finedi renderli (i sistemi di garanzia)proporzionati e adeguati alla na-tura delle prestazioni. In questeprescrizioni, si nasconde l'inten-to di reiterare i vizi del sistemain vigore. Infatti le garanzie (chedovrebbero essere bancarie e aprima chiamata) sono il cuoredel sistema, quel cuore che puòpermettere il peggio corruttivoo, viceversa, garantire la rego-larità delle prestazioni.

La proporzionalità , forte-mente difesa dal sistema delleimprese, significa la limitazio-ne dell'impegno di garanzia allaquota di lavoro corrispondentea uno stato d'avanzamento. Perchiarire: se un contratto preve-de che i pagamenti avvenganoogni volta che si raggiunge l'im-porto di 1 miliardo, ecco che lagaranzia che l'appaltatore deve

Riforma appalti pubblici Pagina 18

prestare corrisponde a quellafrazione di lavoro, salvo le ulte-riori ritenute cautelative. Il me-todo in vigore nei tender (bandi)internazionali prevede,invece, che la ditta pre-sti all'Amministrazioneuna garanzia (bancariaa prima chiamata) parial valore complessivo deilavori da svolgere. Que-sto ha non solo un effettosull'esecuzione dell'ope-ra, ma ha altresì uneffetto (da sempre nongradito in Italia) mora-lizzatore della concor-

delle eventuali deviazioni.Il punto t) vuole attribuire

all'Anac le più ampie funzionidi promozione dell'efficienza, del

Qualcuno potrebbe ricordarmi chequesta è una legge-delega, una legge,

non di disposizioni precise, ma diprincipi. Ma quando i principi non

sono chiari, le norme delegate non losaranno a loro volta: si realizza così lacatena viziosa intorno alla quale si è

sviluppata e si svilupperà la corruzione

renza. Nel senso che se una dit-ta ha una documentata capacitàfinanziaria, organizzativa e tec-nica (tre concetti diversi tra loroche questa pessima legge inveceriunisce nell'ambito unico dellacapacitò economico-finanziariagiacché precisa - come abbia-mo visto - ivi compresa quellaorganizzativa e professionaleattinenti e proporzionali all'og-getto dell'appalto) per 10 miliar-

di, potrà concorrere aun solo appalto da 10miliardi avendo tuttol'interesse di comple-tarlo presto e bene, perpoter poi concorrere aun altro appalto e viadicendo.

Se invece , avendouna capacità da 10miliardi , le è consen-tito di concorrere a 10appalti da 10 miliardi

in quanto la sua garanzia rima-ne ancorata all'entità di stati diavanzamento da 1 miliardo,sarà evidente che, in questomodo, sarà aggirata ogni misuradi prudenza nell'affidare i lavo-ri e sarà permessa un'attivitànettamente superiore a quellacapacità economico-finanziariache, a parole, la legge vorrebbedifendere. Poiché queste sceltenon avvengono a caso, la logicaconseguenza (quod dixit voluit)che il legislatore è ben consape-vole delle conseguenze delle sueprescrizioni e, quindi, complice

sostegno allo sviluppo delle mi-gliori pratiche, della facilitazio-ne dello scambio di informazionitra stazioni appaltanti compresipoteri di controllo, raccomanda-zione, intervento cautelare di de-terrenza e sanzionatorio, nonchéadozione di atti di indirizzo ...dotati di efficacia vincolante ...A prima vista, sembra trattarsidi un'abnorme espansione dei

compiti dell'Anac che si appre-sta a diventare una burocraziasovrapposta alla normale buro-crazia che, essa sì avrebbe biso-

gno di obblighi precisistabiliti dalla legge. Se,com'è sicuro, le regionivorranno mantenerela loro autonomia, ri-fiutando di contribui-re alla realizzazione diuna banca dati 100%,sarà difficile che l'Anacpossa esercitare le pro-prie funzioni su tuttigli appalti. Finirà perintervenire in ritardo

e, più frequentemente, su segna-lazioni (denunce), riproponendoquel controllo successivo attri-buito alla Corte dei conti, la cuimorte venne stabilita in nomedella rapidità delle procedure.

3 - Continua. Le prece-denti puntate sono state

pubblicate su ItaliaOgginei giorni 27 e 28 gennaio

www.cacopardo.it

Dopo aver coperto te statue dei Musei capitolini, per non urtare lasensibilità dei dignitari musulmani in visita, il governo italiano use-rà particolare attenzione anche sull'arte moderna. Sono a rischio:* Amedeo Modigtiani: colli nudi. E come se non bastasse pure più

lunghi del normale;* Renato Guttuso: vuoi che nella Vucciria non cifosse anche carne

di maiale?Giorgio Morandi: bottiglie. Era emiliano, di certo non ciacqua;

etteva

Umberto Boccioni: futurista. Non va bene, un musulmano timoratoguarda al passato non alfuturo;Lucio Fontana: buchi e fessure. Alludono;Giorgio De Chirico: piazze vuote. Istigano a sommosse popo-lari;

* Giovanni Segantini: può andar bene solo togliendo la prima metàdel cognome;Pippo Oriani: ricorda troppo quella tizia che parlava male diKhomeini;Michelangelo Pistoletto: specchi , inutili. Dietro un burga siamotutti uguali;Mimmo Rotella: anche strappatalascivi;

indzccepensieri

Aligi Sassu: se ne può parlare. I pezzi piccoli potrebbero venir buoniper le lapidazioni;Carlo Carrà: non per lui ma per la sorella . Ombelico al vento etroppo scosciata.

Non possiamo illuderci: l'esperienzaci insegna che, dove ci sono indica-zioni verbali, concetti, non numeri,si entra nel campo della peggiore

discrezionalità, quella che permette ditruccare le gare, di truccare i lavori,di truccare i conti per fare intascarepiù del dovuto al beneficato di turno

Riforma appalti pubblici Pagina 19

Beer•s/tel>a, urt terrtpo agricola, diventercx urt polo rrtondiale per la sicurezza in /or-natica

Israele ha la sua cybercapitaleDeterminante la presenza delle forze arinate di Gerusalemme

DI SIMONETTA SCARANE

i chiama Beersheba esarà la futura cyber-capitale di Israele. Ilcomplesso immobilia-

re, denominato CyberSpark èstato inaugurato due anni fadal primo ministro israelia-no Benjamin Netanyahu.Ma non è che una parte del-lo sviluppo complessivo del-la città che si estenderà su13 mila chilometri quadrati.L'obiettivo è farne un centronazionale di ciberdifesa, maanche uno dei poli mondialidella sicurezza informatica,sviluppando anche la regio-ne desertica del Negev. Uninvestimento pubblico da 7miliardi di euro.

volta terminata la propriamissione.

Si, perché , il progettodel governo israelianoprevede anche di inse-diare in questa aerea di-verse basi militari. Unasvolta epocale per il paese.La prestigiosa unità 8200,che recluta ogni anno i piùbrillanti informatici, si in-stallerà in quest'area entroil 2019. A regime, 30 mila mi-litari popoleranno il desertoe contribuiranno al risveglioeconomico di questa regionesinistrata. La sfida principalenon è affrontare le forze ostilialle frontiere, ma conquista-re alla scienza e allo spirito

pionieristico di Israele l'areaselvaggia del Negev. Unanuova ambizione che frutta:250 imprese specializzate chel'anno scorso hanno fatturato3,5-4 miliardi di dollari. TelAviv sta arrivando a satu-razione e Beersheba vienesempre più percepita comeun'interessante alternativadal momento che concentranello stesso luogo sia l'eserci-to che l'università e l'impresaprivata.

batore Jvp ha messo a segnoun colpo da maestro venden-do al gigante dei pagamentionline PayPal la start-upCyActive. Questa impresadomiciliata a Beersheba èspecializzata nella creazio-ne di algoritmi a difesa delleimprese, prevedendo il tipo diciberattacco che potrebberosubire. Il successo di questiimprenditori di appena 28anni, che hanno vendutol'impresa per una decina dimilioni di dollari, costituiscela migliore pubblicità perquello che si fa a Beersheba,la capitale del Neguev, che siaugura un futuro simile allaSilicon Valley.

cC Riproduzione riservata

L'operazione Cyber-Spark , che è soltanto unaparte del progetto, contribu-irà a sviluppare l'economiadi quell'area così tanto chela città dove adesso gli uffi-ciali stentano a trasferirvisidiventerà, invece, molto at-traente. Beersheba, 220 milaabitanti, con i suoi palazzi divetro e acciaio, appare comeun miraggio dalla sabbia, nelbel mezzo della strada drittae monotona che attraversa ildeserto. Qui, all'università diBen Gourion del Negev è sta-to creato il primo programmaisraeliano di insegnamentodedicato alla cibersicurez-za. Qui, un battaglione digiovani informatici arrivatidai quattro angoli del paesebracca i virus informatici,immagina «parafulmini» e siingegna a anticipare le nuoveciberminacce.

Un logo rosa segnala l'in-gresso al centro di ricercacreato da Deutsche Tele-com. Quelli di LockheedMartin , Emc, Ibm occupa-no altri piani. In totale, sono15 le multinazionali che sisono insediate in questi uf-fici insieme a qualcosa come1.500 geni dell'informatica.Sarà anche un incubatore distart-up dove potranno tro-vare lavoro gli informaticireclutati dall'esercito una

Uno studio dell 'univer-sità americana Brandeisl'ha indicata a inizio 2015come uno dei poli emergentiin materia di nuove tecnolo-gie. Due mesi più tardi l'incu-

Una veduta di come sarà CyberSpark a Beersheba quando sarà completato lo sviluppo immobiliare.Al momento soltanto due edifici dei complesso High-tech sono operativi

Cyber sicurezza Pagina 20

t , r . . -'g

,v AL L,., -Via libera del governo al «jobs act» delle partite Iva Poletti: dalla Stabilità risorse per 280milarafforzati i diritti sulla maternità e gli infortuni famiglie, in tutto circa un milione di persone

Più tutele per 2 ' 'oni di professionistiNel disegno di legge contrasto alle clausole contrattuali abusive, formazione deducibile - Varato anche il piano anti-povertà

Giorgio Pogliotti

Claudio Tucci

ROMA

Deducibilità al ioo°io dellespese per formazione e aggior-namento professionale entro iiomila curo. Indennità di mater-nità che si potrà percepire anchecontinuando alavorare. Congediparentali di sei mesi fino ai tre an-ni di vita del bambino. Sospen-sione del rapporto di lavoro (finoa i5o giorni) anche in caso di ma-lattia e infortunio.

Il Consiglio dei ministri ha ap-provato ieri i1 D dl sul l avoro auto-nomo- conunprimo pacchetto ditutele per oltre due milioni di par-titeIvaeprofessionisti, compresiicollaboratori coordinati e conti-nuativi - che disciplina anche illa-voro agile, insieme ad un secondoDdl delega sulla povertà. I dueprovvedimenti viaggeranno inParlamento come collegati allalegge di Stabilità, per accelerarel'approvazione.

Sul fronte del lavoro autono-mo, in primo luogo si sancisce lo«stop ai contratti capestro», haspiegato al termine dellariunionedi Governo il ministro del lavoro,Giuliano Poletti. Il Ddl, infatti,prevede l'espressa nullità delleclausole che attribuiscono alcommittente la facoltà di modifi-care unilateralmente (o recederesenza preavviso) dal contratto edi quelle che fissano termini di pa-gamento superiori a 6o giorni dal-la fattura. Il provvedimento disci-plina poi il delicato tema delle in-venzioni del lavoratore autono-mo. In cas o di app o rti originali o divere e proprie invenzioni fatte inesecuzione o in adempimento delcontratto, si stabilisce che i relati-

vi diritti di utilizzo economicospettino al professionista, e non alcommittente, che al più ne puòtrarre un vantaggio.

Si interviene anche sulle speseper la formazione introducendol'integrale deducibilità degliesborsi, nei limiti di iomila eurol'anno, sostenuti per la partecipa-zione a convegni, congressi e cor-si di aggiornamento professiona-le (è escluso l'incentivo fiscale perle spese di viaggio e soggiorno).Deducibilità sempre al ioooio, manei limiti di 5mila euro, anche per

Il committente non puòprevedere modificheunilaterali dell'accordo néimporre tempi di pagamentosuperiori ai 60 giorni

È una modalità flessibile diesecuzione del rapporto di lavorosubordinato. La prestazionelavorativa viene svolta in parteall'esterno dei locali aziendali,senza una postazionefissa e construmenti tecnologici. Il Ddlprevede che i limiti di duratamassima dell'orario di lavoro sianoquelli derivanti dalla legge e dallacontrattazione collettiva.

le spese peri s ervi zip er il lavor o; sipotranno dedurre anche le speseper gli oneri sostenuti per la ga-ranzia contro il mancato paga-mento delle prestazioni di lavoroautonomo fornita da forme assi-curative o di solidarietà. Con que-sto provvedimento «si amplianole tutele per oltre 2 milioni dilavo-ratori autonomi - sottolineaMau-rizio Del Conte, giuslavorista allaBocconi di Milano e neo presiden-te dell'Anpal -. Confidiamo ades-so in un percorso parlamentare ilpiù rapido possibile». Per partiteIva e professionisti si dovrannoaprire anche le porte dei centri perl'impiego e delle agenzie private«che dovranno aiutarli, conservi-zi dedicati», aggiunge Marco Le o-nardi, economista alla Statale diMilano, e neo consigliere dipalaz-zo Chigi peri temi del lavoro.

Nello stesso Ddl viene disci-plinatoillavoro agile,modalità dilavoro subordinato svolto inpar-te da "remoto", con smartphoneo computer: il lavoratore hadirit-to di ricevere un trattamentoeconomico e normativo non in-feriore a quello dei suoi colleghiche svolgono la stessa mansione,così come potrà beneficiare delladetassazione del premio di pro-duttività. Il lavoratore ha dirittoalla tutela contro gli infortuni sullavoro e le malattie professionalidipendenti darischi connessi allaprestazione lavorativa resa al-l'esterno dell'azienda. Per Mau-rizio Sacconi (Ap) l'esame parla-mentare «potrà consentire di ap-profondire tutti i profili del cam-biamento dall'orario di lavoroalla smaterializzazione del luogofisico alla retribuzione a risulta-to». Cesare Damiano (Pd) sotto-

linea «ladeducibilitàfiscale dellespese per la formazione ma chie-de il blocco dell'aliquota previ-denziale al 27% oltre il 2o16 ed inmodo strutturale».

Quanto al secondo Ddl sul con-trasto alla povertà, contiene unadelega al governo per l'introdu-zione di un'unica misura nazio-nale che fissi il livello essenzialedelle prestazioni da garantire sulterritorio nazionale. L'interven-to è duplice perché il sostegnoeconomico è condizionato al-l'adesione ad un progetto perso-nalizzato di attivazione e inclu-sione sociale e lavorativa volto alsuperamento della condizione dipovertà. Il piano dunque com-prende anche l'offerta di servizialla persona. Con uno o più Dlgs,il governo dovrà anche raziona-lizzare le prestazioni assistenzia-li (insieme a quelle di natura pre-videnziale), e riordinare la nor-mativa dei servizi sociali. «Ragio-niamo su risorse previste nellalegge stabilità - ha spiegato il mi-nistro Poletti -. L'intervento ri-guarda 28omila famiglie e58omilabambini, intutto circaunmilione di persone Stiamo scri-vendo il decreto sull'uso delle ri-sorse e preciseremo la platea».Per il 2016 sono stanziati 6oo mi-lioni di curo - che serviranno perl'Asdi (l'assegno di disoccupa-zione che spetta quando, dopo lafine della Naspi, si resta in situa-zione di difficoltà) e per estende-re a tutto il territorio il Sostegnoall'inclusione attiva - ma insiemeai risparmi e fondi pregressi si sti-ma che le risorse disponibili su-peranoimiliardo. Dal 2017 è stan-ziato rmiliardo.

(V RIVRO DD ZIONE RISERVAI A

Jobs act Pagina 21

Le nuove misure

Il Ddl sul lavoro autonomo elevaa[ 100% la deducibi lità dellespese, entro un limite annuo di10mila euro, perlapartecipazione a convegni,congressi ecorsi diaggiornamento professionale. Siprevede anche l'integralededucibilità delle spese periservizi di ricollocazione (pressocentri per l'impiego e agenzieprivati dovrà esserci unosportello dedicato agli autonomi)

Sono prive di effetto le cla usoleche attribuiscono alcommittente la facoltà dimodificare unilatera [mente lecondizioni del contratto(com preso il recesso). Sonon u [le anche le cla usole chestabiliscono termini dipagamento delle prestazionisuperiori a 60 giorni dallafattura. Il rifiuto del com mittentedi stipulare il contratto in formascritta si considera abusivo

Partite Ivae professionistipotranno dedurre fiscalmente glioneri sostenuti perla garanziacontro i l rischio di insolvenza.L'incenti vofiscale si applica allespese per i l pagamento di premiper polizze assicurativefacoltative contro il rischio dimancato pagamento delleprestazioni di lavoroautonomo(tali spesesi distinguono daquelle per l'assicu razioneobbligatori peri danni)

In caso di malattia e di infortuniodi gravità ta [e da impedire losvolgimento dell'attivitàlavorativa per oltre 60 giorni ilversamento di contributiprevidenziali e premi assicurativiè sospeso per l'intera durata dellamalattia e infortu nio fino a unmassimodi 2anni,decorsi i qualiil lavoratore è ten uto a versa re icontributi e premi sospesi in unnumero di rate mensili pari a trevolte i mesi di stop

Le lavoratrici iscritte allagestione separata Inps hannodiritto a [['inden nità di maternità,continuando a lavorare. Sempregli iscritti alla gestione separatapossono usufruire dei congediparentali massimo di 6 mesientro i primi 3 a noi dei bambino.In caso di gravidanza, malattia einfortunio il rapporto di im piegonon si estingue ma rimanesospeso, senza retribuzione, perun periodo massimo 150 giorni

Il lavoratore che svolge laprestazione in modalità dilavoro agile ha diritto di ricevereun trattamento economico enormativo non inferiore a quellocomplessivamente applicato aisuoi colleghi che svolgono lestesse mansioni all'internodell'azienda, e di beneficiareanche degli incentivi fiscali sulpremio di produttività.L'accordo deve essere stipulatoper iscritto

Jobs act Pagina 22

In quattro anni la produzione è passata da 28,7 a 22 milioni di tonnellate

L'acciaio ha persoi123% del prodottoNel 2015 registrato calo del 7,2%: decisiva l'ilvaMatteo Meneghello

MILANO

Scende a22 milioni di tonnel-late, nel 2015, la produzione italia-na di acciaio. Il calo rispetto al-l'anno scorso è del 7,1 per cento. Ilbilancio finale conferma un anda-mento che sièmostrato critico finda inizio anno (soprattutto perledifficoltà dei piani legate alle in-certezze produttive di Ilva), sal-vo poi migliorare negli ultimi me-si. A dicembre l'output è stato di1,496 milioni, i12,1% inpiù rispettoal corrispondente mese dell'an-no prima (macomunque al di sot-to dei livelli mensili medi deglianni scorsi). Positivo anche no-vembre, con 1,859 milioni di ton-nellate (+o4%), di cui 943mi1a dilunghi (-4,4%) e 946mila di piani(+nper cento).

Il recupero dei piani, legato contutta probabilità alla parziale ri-presa produttiva di Taranto, con-ferma l'anomalia del dato italiano(comunque appesantito da unacrisi di sovraproduzione che stacoinvolgendo l'intero mercatomondiale, Cina compresa: il 2015,come conferma Worldsteel, si èchiuso con una flessione del 2,8%,con Pechino in calo per la primavolta da34 anni). Ilunghi, insoffe-renza da anni a causa delle diffi-coltà del mercato delle costruzio-ni, sono solo in parte responsabilidel dato negativo: nei primi n mesidel 2015 la produzione è stata di10,5 milioni, il2,3%inmeno rispet-

to al corrispondente periodo del2014 e unmilione e mezzo inmenorispetto a quattro anni fa. A soffri-re sono ipiani (4 milioni di tonnel-late perse, soprattutto in coils e la-miere da treno), e non per ragionidi mercato , visto che l'import cre-sce (+54,4%daipaesiextraUeano-vembre), superando nei primi 1omesi la produzione interna (8,6milioni contro 10,6).

Per questo motivo, se Ilva nonriesce a riprendersi il ruolo che lespetta sul mercato dell'acciaio, lasoglia dei 22 milioni raggiuntal'anno scorso è un punto di mini-mo che sancisce la trasformazio-ne strutturale (matto) del settore,alivelloitaliano ed europeo.Negliultimi io anni l'output siderurgicoitaliano ha raggiunto anche livellipiù bassi : nel 2009 la produzioneprecipitò da3o,6 a19 ,9 milioni. Maquello fu uno shock legato alla cri-si, con un calo del18 ,8% afine 2008e del40%nel primo trimestre del-l'anno successivo, chiuso a-35 percento. Le aziende chiesero la cas-sa integrazione per 25mila addettisu 65mila.Il recupero l'anno dopofu immediato , ma, secondo le pa-role dell 'allora presidente di Fe-deracciai, Giuseppe Pasini, conuna crescita «non significativa inmodo tale da potere cogliere unchiaro segnale concreto e stabi-le».Dopounbalzo a25,8miioni ditonnellate (+30°o sul 2009), e unulteriore recupero l'anno dopo(+11,6% a quota 28,7), la frenata:

dopo 4 anni il «chiaro segnaleconcreto e stabile» ancora nonc'è, complici le difficoltà della Ci-na e il mutato quadro sul frontedelle materie prime. Nell'ultimoquadriennio l'acciaio italiano haperso 7 milioni di tonnellate, il 23per cento.

L'anno in corso, secondo le va-lutazioni recentemente espressedal presidente diFederacciai, An-tonio Gozzi, non dovrebbe disco-

I coils sono semi lavoratidell'industria siderurgica: sitratta di prodotti piani (lamiere)che appaiono sottoforma dienormi rotoli. L'Ilva èspecializzata nella produzione diprodotti piani come i coils (oltrealle lamiere e i nastri). I coils acaldo e a freddo dell'Ilvarappresentano oltre il sessantaper cento della produzionenazionale e vengono utilizzati indiversi settori: auto,elettrodomestici, strutturemetalliche, macchine movimentoterra, recipienti, caldaie.

starsi da quello appena archiviato.«Non vedo all'orizzonte una

robusta ripresa del settore in Eu-ropa: al massimo nei prossimimesi potremo sperare in qualcherimanenza, gli stock sono prossi-mi allo zero. Al di là del consumoapparente, però, non c'è ripresa».La situazione avalle resta diversi-ficata: cresce l'automotive, beneanche il movimento terra nono-stante le preoccupazioni nel mi-ning.Iprezzibassi del petrolio pe-nalizzano invece l'oil&gas, e lecostruzioni restano al palo, «no-nostante qualche trave si venda -aggiunge Gozzi -: si è arrivati tal-mente al fondo che è facile regi-strare piccoli incrementi». Perquanto riguarda l'effetto-Eva, « ladinamica resterà strutturale an-che nel 2o16 - spiega Gozzi -, conl'Afo5 fermo importeremo anco-ra4-5 milioni di piani aggiuntivi».Il presidente di Federacciai restaconvinto del fatto che l'Europanecessiti di «un piano concorda-to di riduzione» di capacità. «Ab-biamo battagliato in sede di ac-tion plan, ottenendo nulla. L'Uecontinua a dimostrare di non es-sere capace di fare politica indu-striale».Il 15febbraioFederacciai,insieme ad Eurofer e ai sindacati,promuoverà una manifestazioneaBruxellesperdenunciareirischidi un eventuale riconoscimentoalla Cina, da parte dell'Ue, dellostatus di economia di mercato.

01 RIP RODD ZIO NE RISERVATA

Siderurgia Pagina 23

La produzione siderurgica

LA DINAMICA ITALIANAI dati della produzione nazionale mensile in milioni di tonnellate

2010 2011

25.75DIC

NOV

2012

-5,2%,,

27,25

2013

-1I,6% ♦

24,09

2014 2015

OTT

SET

AGO

LUG

GIU

MAG

APR

MAR

FEB

GEN

I BIG MONDIALIProduzione nel 2015 in milioni di tonnellate

22.02

Cina 803,83 Russia Turchia

Giappone .105,15 Sud Corea § 69,67 i Ucraina ' 22,93

India 89,58 Germania 42,68 Italia 22,02

Siderurgia Pagina 24

Consnino del suolo, il lpenalizza municipi e prni

Consentire l'utilizzo senza limiti dei proventi dei titoliedilizi rilasciati per la manutenzione ordinaria e straordi-naria delle opere di urbanizzazione realizzate . Opere chealtrimenti andrebbero incontro a sicuro degrado , dequali-ficando l'ambiente urbano circostante e rendendo neces-sari ulteriori interventi di manutenzione con conseguentimaggiori oneri economici . Il ddl sul consumo del suolorischia inoltre di essere troppo penalizzante , soprattut-to per i piccoli comuni . Perché per esempio renderebbeillegittima la rivendicazione dell'Imu su diritti edificatoriprevisti ma non più attivabili. Prospettiva questa «dalleconseguenze economiche insostenibili per i comuni chesi vedrebbero coinvolti in contenziosi fiscali infiniti, de-stinati a produrre mancate entrate per cif e esorbitanti».Sono queste le due osservazioni critiche mosse dall'Anpcial testo del disegno di legge in materia di «Contenimentodel consumo di suolo e riuso del suolo edificato» (AC n.2039) che, presentato quasi due anni fa dall'ex ministrodelle politiche agricole Nunzia De Girolamo , è ancoraall'esame delle commissioni ambiente e agricoltura dellacamera. Le osservazioni sono contenute in uno schemadi ordine del giorno che l 'Anpci ha predisposto per i co-muni associati affinché i rispettivi sindaci lo trasmetta-no al premier Matteo Renzi , ai ministri dell'ambiente edell'agricoltura Gian Luca Galletti e Maurizio Martina e aipresidenti delle commissioni VIII e XIII di Montecitorio.L'Anpci, pur apprezzando l'impianto generale del ddl, ritie-ne assolutamente indispensabile che vengano garantiti idiritti acquisiti. Perché una loro compressione si porrebbein contrasto con la «generale politica di incentivo dellacrescita e dell'occupazione , obiettivo da tutte le istitu-zioni riconosciuto come un'esigenza vitale per il Paese».Sulla stessa lunghezza d'onda Franco Biraghi, presidentedi Confindustria Cuneo . «Questo testo sarebbe una iat-tura per l'economia e le pmi perché nessuno di noi potràpiù programmare la propria attività e il proprio sviluppoaziendale . Da un giorno all'altro , infatti , potremmo sen-tirci dire che il terreno industriale acquistato in passatonella prospettiva di ampliare il nostro capannone improv-visamente è diventato agricolo . Chi investirà più?». Il nodiBiraghi al dd12039 non è un rifiuto a priori , né tantomenoun atteggiamento favorevole al consumo del suolo, masolo una ferma opposizione all'approccio sanzionatoriodel testo «basato su una pioggia di divieti per le attivitàeconomiche e soprattutto industriali».

Edilizia Pagina 25

STUSTUDIO E LAVORO

GLI STUDENTI E1 i . _TJS?ITALIANI I)A PRF MI0

di BeppeSevergnini

opo iltiroci-n i oEra -smus+ ,

i il 51%dei ragazzi italiani riceveun'offerta di lavoro dall'im-presa che l'ha ospitato. La me-dia europea è del 3091». Sor-prendente? Per nulla. Impor-tante? Ovviamente. Motivod'orgoglio? Certo. E causa d'al-trettanto imbarazzo.

Significa che, all'estero, i ra-gazzi italiani trovano il terre-no adatto: e crescono. Vengo-no dalle nostre buone scuolesuperiori, dove s'impara;escono da università dove sistudia con molti bravi docentie si lotta con alcuni altri, sciat-ti ed egoisti; provengono dafamiglie dove, a cena, si discu-te e si ragiona; arrivano da cit-tà dove secoli di genio hannolasciato traccia, e lanciano sfi-de silenziose.

Il successo internazionaledei nostri giovani connazio-nali, quindi, non stupisce. Intrent'anni di viaggi - e inquasi diciott'anni di «Ita-liani» su Corriere.it! - horaccolto innumerevoli provedelle loro qualità.

I diciassettenni che trascor-rono il quarto anno delle su-periori all'estero risultano,quasi sempre, tra i miglioridella classe (dovunque siano,nonostante le difficoltà postedalla nuova lingua). Le univer-sità sono piene di giovaniconnazionali, che non hannoalcuna difficoltà a emergere,anche nelle sedi più competi-tive. Nel mondo della ricercaaccade la stessa cosa. Soprat-tutto in campo scientifico.L'ho visto a Cambridge (UK) e

a Cambridge (Massachuset-ts), in California e in Svezia, inSpagna e in Olanda. Aprite laporta di qualsiasi laboratorio:ci troverete un computer, unapianta verde e un giovane ita-liano.

Alcuni Paesi - più abili opiù lungimiranti: fate voi -hanno capito la preparazionee l'elasticità mentale dei gio-vani italiani, e hanno comin-ciato a reclutarli in modo si-stematico. Il drenaggio deinostri medici verso la Svizze-ra, la Germania e in RegnoUnito è evidente. Noi li for-

PreparazíonePaesi più lungimirantihanno capitol'elasticità mentaledei nostri giovani

miamo e li educhiamo, a uncosto collettivo non indiffe-rente. A Basilea, Bellinzona,Londra e Monaco di Bavieragli danno un lavoro: e se litengono.

Qualcuno dirà: si chiamaEuropa! Vero: ma l'Europa èuna rotatoria, non un sensounico. Un modo per trattene-re i giovani italiani e attirare igiovani stranieri esiste, ovvia-mente. Basta coinvolgerli, esmettere di pensare che oc-corra avere 40 anni per pro-porre cose sensate. Basta re-tribuirli adeguatamente,quando le proposte diventanoun lavoro (medici e ingegneriguadagnano il 30% in menorispetto alla Germania). Bastagratificarli, assegnando ruoli,gradi e qualifiche opportune.Il «sentimento italiano senzanome» di cui parlava Goffre-do Parise - la trama sensuale

e imprevedibile della nostravita quotidiana - farà il resto.

Diciamolo: è ora di cambia-re. Da anni l'Italia s'è inventataun nuovo, masochisticosport: il salto triplo generazio-nale. I nostri ragazzi lascianoil sud, rimbalzano a Milano oa'T'orino e finiscono sparsi perl'Europa. Oppure partono daPiemonte, Lombardia e Vene-to e finiscono prima a Londrapoi negli Usa o in Asia. Moltinon torneranno. Li abbiamoeducati e delusi: ci meritiamoquanto è accaduto. Ma non ètardi per rimediare. Ripetia-molo: basta apprezzarli, moti-varli, pagarli. E tenerli al ripa-ro dalle patetiche astuzie chesegnano la nostra vita colletti-va. A quaranta o a sessant'anniun italiano, ormai, certe cosele sopporta. A venticinque no:e fa bene.

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studio e lavoro Pagina 26

I U C TICHE S VSE STESSIdi Sergio Rizzo

n nessun Paese almondo le burocrazie sisuicidano. Fra tutte leleggi fondamentali cheregolano l'esistenza della

pubblica amministrazione,ecco la più importante.Dunque per impedire che unariforma abbia successo c'è unmetodo infallibile: affidarnel'applicazione agli stessiburocrati. Viene deciso che lapubblica amministrazione sideve avvalere per i rapporticoni cittadini della postaelettronica certificata? Eccoche salta fuori qualchemisteriosa disposizioneinterna per cui la richiesta agliuffici si può certamente fareper mai], ma la domanda èritenuta valida solo sepresentata di persona otramite raccomandata conricevuta di ritorno. Siintroduce lo sportello unicoperle imprese, chedovrebbero poter svolgeretutte le pratiche per viatelematica con un risparmio

enorme di tempo e denaro?Ecco allora che qualcheRegione alza un muro a difesadella propria piattaformainformatica, ovviamentediversa da quella dellaRegione accanto: con ilrisultato di complicare ancoradi più le cose. Vale per leburocrazie locali, come perleamministrazioni centrali. Valeper aprire un attività,dismettere un'utenza,ottenere una cartella clinica,chiedere un permesso dicostruzione, regolare i conticon il Fisco... E la politica, qui,ha enormi responsabilità.Non perché siano i politici ascrivere regolamenti ecircolari che stabilisconocome si devono compilare imoduli o le procedure persmaltire una tettoia di eternit.Ma perché la politica delegadecisioni frutto della volontàpopolare, come le leggiapprovate dal Parlamento, aglistessi che dovrebbero subirle.

continua a pagina 25

Semplificazioni Pagina 27

CHE SALVANO SE STES SIdi Sergio Rizzo

SEGUE DALLA PRIMA

1 caso del regolamentoedilizio unico per tutti iComuni italiani è una mi-cidiale cartina al tornaso-le.

Finalmente il governo pren-de atto che è impossibile farfunzionare come in tutti i Paesicivili un sistema per cui ognu-no degli 8.003 municipi italianiamministra questa materia connorme differenti l'uno dall'al-tro, sovente contraddittorie. Si

arriva all'assurdo che neppurele circoscrizioni di uno stessoComune capoluogo applicanole stesse regole. Non sono di-verse soltanto le altezze dei pa-rapetti o le cubature minimedelle stanze, ma le definizionistesse: in un Comune con «su-perficie utile» si indica una de-terminata cosa, mentre nel Co-mune confinante lo stesso ter-mine indica una cosa diversa.Per non parlare di certe follie dicui è disseminatolo sterminatopanorama di articoli, commi elettere, conseguenza quasisempre di qualche solerzia am-ministrativa la cui logica è però

raramente ritracciabile nellepieghe del buon senso.

Un caso? L'articolo 31 del re-golamento edilizio del Comu-ne di Fiumicino afferma che «èpermessa la costruzione di cor-tili secondari o mezzi cortili al-lo scopo di dare luce e aria ascale, latrine, stanze da bagno,corridoi e a una sola stanzaabitabile per ogni apparta-mento, nel limite massimo diquattro stanze, per ciascunpiano, sempreché l'alloggio, dicui fanno parte, consti di nonmeno di tre stanze oltre l'in-gresso e gli accessori». Tuttoquesto, però, «fatta eccezione

per le case di tipo popolare». Ilche starebbe a significare che ilcortile, a parte la maniacale de-scrizione dei limiti (perché almassimo quattro stanze perpiano, e perché l'alloggio deveaverne almeno tre?) è una cosada ricchi.

Insomma un guazzabuglioinfernale, al quale si ritiene dimettere conclusione impo-nendo, come in Germania, re-gole uniche valide su tutto ilterritorio nazionale. Regolesemplici e facilmente attuabi-li. L'intenzione è lodevole. Sicommette però il solito errore:siccome la questione è moltocomplicata e oltre alle legginazionali ci sono di mezzocentinaia di norme locali perdecine di migliaia di disposi-zioni, il compito di mettere apunto il testo viene assegnatoa un pool di funzionari com-petenti. Ma sono gli stessi che

hanno le chiavi del labirinto, icustodi dei segreti delle buro-crazie regionali e comunali, ilcui potere e la cui funzionesvanirebbero se il regolamen-to unico vedesse effettivamen-te la luce, fosse semplice e fa-cilmente applicabile in tutti iComuni italiani. Comincianoallora le eccezioni, i distinguo,i cavilli. Ognuno butta in facciaall'altro un dpr, una legge re-gionale, un ingorgo urbanisti-co, una specifica costruttiva,un divieto lessicale, un ostaco-lo strutturale, un compendionormativo, una deroga altime-trica... E dopo un anno tutto èancora fermo. La burocraziaha raggiunto il suo obiettivo. Ilresto degli italiani, che peròsono la stragrande maggio-ranza, purtroppo no.

Che serva di lezione, ma sial'ultima. Lo diciamo ai politici:le riforme non possono esau-

rirsi, come quasi sempre acca-de, in un annuncio roboanteche all'atto pratico si sgonfiamiseramente. Se voglionodavvero cambiare le cose, sirimbocchino le maniche assu-mendosi l'onere di compierele scelte. Perché di scelte poli-tiche si tratta. Se poi la mate-ria, come in questo caso, appa-re troppo complicata, si faccia-no pure aiutare dagli esperti,ma indipendenti: ce ne sonodappertutto, bravissimi e conle idee chiare. Basta guardarsiintorno, le nostre universitàabbondano di intelligenzepronte all'uso.

Di sicuro non si può preten-dere che a semplificare sia chiè pagato per complicare, ecomplicando assicura la so-pravvivenza al proprio ruolo.Perché allora è assicurato an-che il fallimento.

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Semplificazioni Pagina 28

Agenzia delle k Entrate

Studi ' settore, l'ipotesiesenzione per i professionistiVia alla semplificazione

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RossellaOrlandi,direttricedell'Agenziadelle Entrate(nella foto), haannunciatol'imminentediffusione deglistudi di settore,

gli strumenticoni quali 3milioni diprofessionisti,autonomi,commercianti epiccoliimprenditori

pagano le

tasse. Gli studi,

oltre 200,

saranno ridotti

di numero e

semplificati.

Forse saranno

anche aboliti

peri

professionisti

ROMA Arriveranno tra oggi e domani i nuovi stu-di di settore che saranno usati da quasi 3 milio-ni di contribuenti per pagare le tasse, anche seuna parte di loro, circa 8oo mila professionisti,potrebbero venirne esentati nel corso dell'an-no. Rispetto al passato gli studi di settore saran-no semplificati e ridotti di numero. «Sono unostrumento che ha 20 anni e ha bisogno di unamanutenzione straordinaria» ha detto il diret-tore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlan-di, annunciando il via libera ai nuovi studi,pronti «con quattro mesi di anticipo» rispettoall'anno scorso nel corso del Telefisco organiz-zato dal Sole 24 Ore.

La Orlandi ha confermato che nel 2015 l'in-casso della lotta all'evasione sarà superiore ai14,2 miliardi del 2014, rappresentando un nuo-vo record, sottolineato dal premier Renzi conun Tweet: «Un abbraccio a chi ci definiva filo-evasori». «Per il 2016 non faccio previsioni, maprocediamo con forza e determinazione» hadetto il direttore dell'Agenzia, negli stessi mi-nuti in cui la Guardia di Finanza notificava a Go-ogle un accertamento milionario. Una nuovaoffensiva contro le grandi multinazionali, dopoquella condotta con successo a carico della Ap-ple, che ha pagato 318 milioni «aderendo ad unverbale, senza accordi - ha detto la Orlandi - nétantomeno sconti».

La conferma di una prossima abolizione de-gli studi di settore per i professionisti è giuntadal vice ministro dell'Economia, Luigi Casero.«Per i professionisti con la contabilità di cassapotremmo intervenire già da quest'anno», hadetto Casero, spiegando che l'alternativa sarà latrasmissione elettronica di fatture e corrispetti-vi ed annunciando un lavoro avanzato per arri-vare alla dichiarazione precompilata dell'Iva.

Gli studi di settore, che oggi sono 204 e basa-ti su oltre duemila aggregati statistici, sarannointanto ridotti quest'anno di una decina, graziead alcuni accorpamenti, ed ulteriormente sem-plificati. Anche con l'abbandono dei duemila"cluster", sostituiti da altri indicatori.

M. Sen.(1) RIPRODUZIONE RistRVnTn

Agenzia delle entrate Pagina 29

Il sorpasso in magistraturaCi sono più donne che uomini

n procuratore generale della Cassazione: hanno raggiunto il 50,7 per centoIl cambiamento più significativo nelle nomine agli incarichi direttivi

A ila notizia non è stata da-ta l'enfasi che meritava,eppure è possibile leg-

gerla nella relazione del procu-ratore generale della Cassazio-ne, sua eccellenza Pasquale Cic-colo: «Rispetto agli anni prece-denti - scrive - nella popolazio-ne dei magistrati in servizio siribalta il rapporto tra uomo edonna, pur rimanendo attornoalla parità: 50,7% di donne, e49,3% di uomini».

E una piccola grande rivolu-zione. Alle donne, come ricor-dava qualche tempo fa a unconvegno la presidente dell'As-sociazione donne magistratoitaliane, Carla Marina Lenda-ro, è stato aperto l'accesso inmagistratura appena 50 annifa. Perciò fecero una festa inCassazione «per ricordarequelle prime otto temerarie -diceva Lendaro - che affronta-rono, vincendolo, il duro primoconcorso dei 1965».

Molta acqua nel frattempo èpassata sotto i ponti. Da qual-che anno, al concorso per magi-stratura le donne straccianoregolarmente gli uomini. Ê unadonna il capo dell'ufficio degliispettori ministeriali, Elisabet-ta Cesqui. Ci sono due donnenel consiglio direttivo dellaScuola superiore della magi-stratura. Sono molte le donneai vertici delle correnti dellamagistratura associata. Ed èlontano il tempo in cui le (po-che) donne che entravano inmagistratura finivano confina-te nella riserva indiana dellagiustizia minorile.

La svoltaDelle 252 nomine fatte dalConsiglio superiore della ma-gistratura negli ultimi 15 mesisotto l'impulso del vicepresi-

dente Giovanni Legnini, se siguarda agli incarichi direttivisi vede che 101 sono uomini e25 sono donne; se si esamina-no i vicedirettivi, 83 sono uo-mini e 43 sono donne. Il cam-biamento dei vertici della ma-gistratura è in effetti una mez-za rivoluzione. «Un passaggio

storico e un'autentica palinge-nesi», lo definisce Legnini.

Il cambio di rotta - più don-ne, più giovani, più attenzioneal merito - ha del clamorosoper un mondo tradizionalistacome quello delle toghe. Dice-va ieri il ministro Andrea Or-lando intervenendo all'inau-gurazione dell'Anno giudizia-rio: «Si sta rompendo il tettodi cristallo che impediva alledonne l'accesso alla guida de-gli uffici giudiziari. Dobbiamoandare avanti su questa stradapartendo dal dato che vede or-mai un sostanziale equilibriodi genere nella composizionedella magistratura».

Evidentemente stanno me-ritando i loro successi, le don-ne in toga. C'è un'altra statisti-ca fondamentale nella relazio-ne del procuratore generale, inuna materia che gli competestrettamente: se uomini e don-ne in magistratura sono in nu-mero pressoché uguale, saltaperò agli occhi che i magistratioggetto di procedimenti disci-plinare sono al 69,2% uomini e30,8% donne. A controprova dicome sia aumentato il pesospecifico femminile in magi-

stratura, però, c'è anche un ca-so negativo. È una donna, infat-ti, anche la protagonista dellavicenda più dolorosa che la ma-gistratura sta vivendo: l'ex pre-sidente delle Misure di preven-zione del Tribunale di Paler-mo, Silvana Saguto, indagatadai colleghi di Caltanissettaper un uso spregiudicato deibeni confiscati alla mafia, so-spesa dal Csm. Guarda caso,ha trascinato nello scandaloanche due prefette, amichesue. Uno scandalo, quello di Pa-lermo, tutto in rosa.

O BYNC NDALCUNI DIRITTI RISERVATI

Si sta rompendoil tetto di cristallo cheimpediva alle donnel'accesso alla guidadegli uffici giudiziariContinuiamo così

Andrea Orlandonistro

ìustizia

annoII primo

concorsoaperto alle

donne è del1963: nel

'65 in ottoentrarono

nel ruolo

al topDelle 252

nomine delCsm negliultimi 15mesi, 43

donnehanno

avuto unincarico

vicedirettivo(83 uomini)

percentoTra i magi-

strati sotto-posti a

procedi-mento

disciplinareil 69,2%

sono uomini

Pari opportunità Pagina 30

«confino»È ormaipassato iltempo in cuile donne cheentravanoinmagistraturavenivanodirottatequasi sempreverso lagiustiziaminorile

Pari opportunità Pagina 31

La convenienza non riguarda i giovani che sono nei «minimi»

Spazio nel forfettarïoper chi non lo aveva sceltoGian Paolo Tosoni

Il regime forfettario di deter-minazione del reddito potrà esse-re applicato dal 2016 anche daicontribuenti che negli anni prece-denti abbiano optato perun regi-me fiscale o contabile diverso.

L'importante chiarimento è

stato fornito dalla agenzia delle

Entrate in occasione dell a manife-

stazione Telefisc0 2016.

Il regime forfetario introdottodalla legge 190/2014 è l'unico vi-gente dal 2o16 per le persone fisi-che che svolgono attività di im-presa o dilavoro autonomo inizia-te da quest'anno.

Si ricorda chetale regime è con-sentito in presenza di alcuni re-quisiti di accesso, quali per esem-pio l'aver conseguito nell'annoprecedente unammontare dirica-vi o compensi in misura non supe-riore a quello indicatonell atabellaall egata allaleggefmanziaria delloscorso anno e modificata dal com-ma m della legge 208/2015. Trat-tandosi del regime naturale, i sog-getti che ne12o15hannorispettatoirequisiti di accesso dal2o16posso-no applicare il regime forfetario.

L'agenzia delle Entrate ha esa-minato due casi in cui il contri-

buente nel2o15 ha applicato iiregi-me dei contribuenti minimi (arti-colo 27 de1D198/ton) frutto diunaopzione da comunicare nel rigoV034 del quadro della dichiara-zione Iva 2016 (da allegare al mo-dello Unico 2016) oppure un altroregime contabile come ad esem-pio quello semplificato (Dpr600/1973), pur avendo realizzatonel 2014 un ammontare dei ricaviinferiore a quello previsto perl'ammissione al regime forfetario.

Trattandosi di opzioni scatte-rebbe il vincolo triennale di cui alDpr 442/97. Le Entrate sostengo-no che rilevano le modifichefisca-liintrodotte da12o16; sitratta infat-ti della misura dell'imposta sosti-tuivaperle nuove attività, il perio-do minimo di applicazione, latassazione agevolata ora fissatoper cinque anni anche nel regimeforfetario. Per queste ragionil'Agenzia sostiene che, per chi haesercitato l'opzione anche me-diante comportamenti conclu-denti, non si applica il vincolotriennale ai sensi dell'articolo i delmedesimo decreto n.442.

Possiamo quindi avere le se-guenti situazioni:

1- contribuente che ha iniziato

la attività negli anni precedentiapplicando il regime dei contri-buenti minimi; questo contri-buente può transitare nel regimeforfetario ed applicare per gli annimancanti al quinquennio l'impo-sta sostitutiva dei 500. Questo pas-saggio è comunque vantaggiosoin quanto nel regime forfetario ilreddito si determina con un coef-ficiente e quindi non rilevano i co-sti, i contrlbutiprevidenzial i sonoridotti del35°io e d il regime si appli-ca per l'intero anno anche in casodi superamento dellimite di ricavinel corso del periodo di imposta.Ha interesse a rimanere nel regi-me dei minimi chi è giovane, inquanto lo può mantenere fino altrentacinquesimo annodi età.

2 - contribuente che nel 2015 Si ècollocato in regime di contabilitàsemplificata avendo realizzatonell'anno precedente un ammon-tare di ricavi non superiore ai limi-tiper l'ammissione alregime sem-plificato. In questo caso l'opzionesarebbe vincolante per altri dueanni ma il contribuente può tran-sitare nel regime forfetario; inquesto caso deve essere effettuatala rettifica della detrazione Iva.

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Regimi fiscali Pagina 32

Via libera della Camera in prima lettura

Medici, ok al Ddlsulla responsabilitàprofessionaleBarbara Gobbi

Il codice penale ritoccato, lenorme sulla responsabilità civiledi strutture eprofessionistiridise-gnate, il tentativo obbligatorio diconciliazione, polizze assicurati-ve p er tutte le aziende S sn, struttu-re ed enti privati che operano inregime autonomo o di accredita-mento, inclusi i medici di medici-nagenerale. E ancora, lapossibili-tà per il paziente che si ritengadanneggiato di avviare un'azionediretta nei confronti della compa-gnia di as sicurazione.

Sul pianeta medici&Co arrivala rivoluzione: dopo oltre un de-cennio di stand-by, ieri la Came-ra ha approvato inprima letturaildisegno di legge sulla responsa-bilità professionale del perso-nale sanitario. li via libera è arri-vato con un consenso bipartisan:il testo, in 15 articoli, è passato con307 voti favorevoli, inclusi quellidiLegaeForzaltalia, 84no- serra-tal'opposizionedel Movimento 5Stelle, secondo cui conilDdl«lie-vitano i costi e diminuiscono letutele» - e 12 astensioni.

L'okinprimaletturasièconcre-tizzato con una mini-maratonadell'Aula sui 15 articoli delprovve-dimento, che in ogni caso su espli-cita condizione posta dalla com-missione Bilancio andrà attuato arisorse invariate. Relatore, Fede-ricoGelli,cheèancheresponsabi-le Sanità del Pd e che insieme allaministra della Salute Beatrice Lo-renzinhaimpressounaforteacce-lerata al testo. «Questa legge -spiega Gelli - ci permette di au-mentare garanzie e tutele per glioperatori delle professioni sanita-rie e nello stesso tempo di assicu-rare ai pazienti lapossibilità di es-sere risarciti in tempi brevi e certiper gli eventuali danni subiti».Mentre per Lorenzinlalegge saràutilissima «soprattutto per contrastare la piaga d ella me dicina di-fensiva» - costi stimati sui 13 mi-liardi - che porta il medico a pre-scrivere troppo o al contrario adomettere atti particolarmente ri-schiosi,pur dinonincapparenelladenuncia di un paziente.

MacosacambieràunavoltacheIl Ddl, dopo il passaggio al Senatoatteso entro la fine dellaprimave-ra,saràlegge?lnnanzitutto,lasicu-rezzadelle cure diventa«parte co-

stitutiva del diritto alla salute».Quindi obbligo di massima tra-sparenza per le aziende, tenute apubblicare sul proprio sito inter-net i dati sui risarcimenti erogatinegli ultimi 5 anni. Incentivata an-che l'emersione degli errori: il sa-nitario che denuncerà i cosiddetti«eventi sentinella» avrà la garan-zia che verbali e atti non sarannoutilizzatinelle aule di tribunale.

Ma la nuova legge ribalta so-prattutto l'orientamento giuri-sprudenziale prevalente negli ul-timi anni: il medico non sarà re-sponsabile neanche più per colpagrave se avrà rispettato le lineeguida prodotte da società scienti-fiche accreditatepressoilministe-ro della Salute e «bollinate» dal-l'Istituto superiore di sanità E soloincasodidolo odicolpagrave,sarà

Sulla responsabilità civileinvertito l'onere della prova:spetta al pazienteDimezzamentodei termini di prescrizione..........................................................................

ammissibile l'eventuale azione dirivalsadellastrutturaneiconfron-ti del profe ssionista s anitario.

Cambiafacciaanchelarespon-sabilità civile: quella in capo allastruttura resterà di natura con-trattuale, mentre diventa extra-contrattuale la responsabilità ditutti medici, esclusii liberi profes-sionisti.Neconseguel'inversionedell'onere della prova, che spettaal paziente, e il dimezzamento deitermini di prescrizione.

Scatta poi il tentativo obbliga-torio di conciliazione, condizionedi procedibilità di ogni domandadi risarcimento e per curi è previstala partecipazione di tutte le parti,incluse le imprese di assicurazio-ne. Queste ultime, in fuga dal set-tore sanitario proprio per l'esplo-dere del contenzioso, dovrannofarfronteallanormache consenteal danneggiato di esperireun'azione diretta di risarcimentoe al meccanismo del Fondo di ga-ranzia, che prevede il risarcimen-to dei danniper il valore ecceden-te i1 massimale di p olizza.

® RIPRCS ZION E RISERVATA

Medici Pagina 33

I dati del Green Book di Utilitatis

Rifiuti, Ato inattuatiin sei casi su dieci

Il settore dell'igiene urbanasi presenta all'appuntamentocon la riforma Madia con 463societàincampo e con oltre millegestioni «in economia», cioè ef-fettuate direttamente dai Comu-ni. Gliambiti territoriali ottimali,previsti da cinque anni per sepa-rare il servizio dai singoli comu-ni e costruire economie di scala,mancano ancora in quattro Re-gioni (FriuliVenezia Giulia, Mo-lise, Sardegna, oltre allaLombar-dia che segue in pratica ambitiprovinciali in deroga) e nellaProvincia autonoma di Bolzano,e soprattutto solo nel 41% dei 4casi si è completata l'adesionedei Comuni che rappresenta ilpassaggio fondamentale perpassaredallateoriaallapraticadiaffidamenti e gestione.

Sono questi i numeri chiavedel Green book 2016, la Bibbiadel settore ambientale realizza-ta dalla fondazione Utilitatiscon il contributo scientifico diCassadepositi eprestitichesaràpresentato questa mattina a Ro-ma. I numeri fotografano il bas-so stato di attuazione delle rego-le scritte in questi anni, e si tra-ducono in un quadro spezzetta-to che comprime risultati,investimenti e produce gare mi-gnon, innove casi su diecirelati-ve a un solo Comune e in otto sudieci perunadurataf no atre an-ni. Dal 2oio a oggi, invece, le gareper l'affidamento in sono statecinque in tutto, due delle qualisono ancora incorso.

Per superare lo stallo i decretiattuativi della riforma Madia in-tervengono in due modi. All'Au-toritàperl'energiaelettrica, gas eservizio idrico, destinata a cam-biare nome, viene affidato ilcompito della regolazione indi-pendente, che porterà alla crea-

zione di bandi tipo e soprattuttoa un sistema tariffario omoge-neo; il sistema degli ambiti, poi,viene rilanciato, nel tentativo dirafforzare ipoteri sostitutivi chedovrebbero sanzionare gli entiterritoriali inadempienti e che fi-nora sono rimasti di fatto blo cca-ti. «Agli investimenti servonopolitiche nazionali e un sistemadi finanziamento stabile- sostie-ne il presidente di HerambienteFilippo Brandolini, vicepresi-dente di Utilitalia - e in questosenso l'introduzione di un'Au-thority è fondamentale».

La prova del nove del legamefra dimensioni aziendali e risul-tati economici è nelle analisi deibilanci.Marginieredditivitàme-di crescono insieme all'aumentodel peso aziendale, mentre glioperatori in perdita, che sono il15% del totale, si concentrano frale imprese più piccole: spessomicroscopiche, poi, sono le oltremille ge s tioni dirette da parte deiComuni, cheperil55°%« sono nelleRegioni del Sud. All'altro capodella piramide ci sono le 20aziende maggiori, che da sole as-sorbonoi140%deilo,5miliardidifatturato prodotti ogni anno dalsettore. Il risultato è un livello diinvestimentiintornoai2miliardinel 2011-2015, contro un fabbiso-gno almeno triplo per recupera-re il gap di infrastrutture e im-pianti e spingere la raccolta dif-ferenziata: come mostra il rap-porto Isspra, solo Veneto eTrentino Alto Adige superanol'obiettivo dilegge del 65°A di dif-ferenziata, mentre il collegatoambientale appena approvatoprospetta l'aumento dell'Fco-tassanegli enti che continuano arestare indietro.

G.Tr.C RIPRODU 7 ON 1 RISERVATA

Servizi pubblici Pagina 34

Professionisti e norme tecniche a rischio esclusione dal mercato della contabilizzazione del calore

Se vince la lobby perde l 'utente

p rofessionisti e norme tecni-che fuori dal mercato dellacontabilizzazione del calo-re. Quella che sembra una

provocazione potrebbe essere in re-altà la diretta conseguenza di una(maldestra) azione di governo chepunta ad assecondare le richiestedi qualcuno, invece di rispondere aiprincipi per i quali sono concepitele norme in materia, e cioè sicurez-za, efficienza e risparmi. Il puntodi partenza è il decreto legislativo10212014, lo strumento cioè con cuiil governo italiano nel luglio 2014(fuori tempo massimo) ha recepitola direttiva europea (27/12) Ener-gy efficiency directive 27 e su cuipende una procedura di infrazioneUe nella quale si sostiene che taledecreto non avrebbe correttamenterecepito le disposizioni della diret-tiva. Per rispondere alla bacchetta-ta di Bruxelles, il governo approvauno schema di decreto legislativofinalizzato, almeno in teoria, a sa-nare tutti i rilievi evidenziati dallaCommissione europea nella proce-dura di infrazione.

Il Consiglio dei ministri nell'esta-te del 2015, quindi, da il suo ok al

testo che può iniziare il consuetoiter parlamentare. E qui arrivanoi primi problemi. La X commissionedel Senato nelle osservazioni (nes-suna ha a che fare con la proceduradi infrazione) proposte all'atto delgoverno ha suggerito di inserireun chiaro riferimento alla normaEn 834 (riguardante i ripartitoridei costi per la contabilizzazionedel calore), chiedendo quindi disostituirla con quella indicata neldlgs 102, e cioè la norma Uni10200che invece ha riferimenti più ampiagli standard europei sulla conta-bilizzazione del calore. Si tratta diuna richiesta di modifica insensatache, come si legge in una letterache il Cnpi ha inviato al ministe-ro dello sviluppo economico (con-dividendone le argomentazioni emotivazioni espresse dall'Associa-zione Nazionale Termotecnici edAerotecnici, dalla ConfederazioneNazionale dell'Artigianato, dalComitato Tecnico Italiano e infinedalla relazione della Conferenzadelle regioni) «svilirebbe comple-tamente l'impianto della normanazionale Uni 10200 sui criteri diripartizione delle spese di clima-

tizzazione invernale e acqua caldasanitaria». Inoltre, come risultatoindiretto delle modifiche eventual-mente accolte, si troverebbero a es-sere emarginati dal mercato alcuniprodotti nazionali, perfettamentein linea con i principi regolamenta-ri della norma Uni 10200, favoren-do in alternativa prodotti stranieriprivi di ogni garanzia di equità etrasparenza.

Inoltre non si può dimenticareche la norma Uni 10200 costitui-sce una regola tecnica di sistema,finalizzata agli scopi primari dellalegislazione e regolamentazione diriferimento, mentre la norma Uni834 (che è una norma europea diprodotto) non consente il perse-guimento degli stessi obiettivi. Sequest'ultima prevalesse sulla pri-ma, aggiunge ancora il Cnpi, ver-rebbero meno tutte «le garanziedi sicurezza a tutela del cittadino,garanzie che sono un patrimoniodella nostra attuale regolamenta-zione».

Sembra quasi che si voglia tro-vare un modo per sgombrare incampo dalle norme tecniche, nel-lo stesso modo in cui si cerca ogni

tanto di far fuori i professionisti daun fetta di mercato. La vicenda vadi pari passo con quanto accadu-to nella Regione Lombardia, doveuna recente delibera (n. 4427/15)sembrava mettere in discussione(salvo, poi, specificare il contrario,su sollecitazione della categoria)la necessità della progettazioneper i sistemi di termoregolazio-ne e contabilizzazione del calore.La speranza, quindi, ha spiegatoRenato D'Agostin, consigliere delCnpi delegato alla materia, «è cheil ministero accolga le osservazioniche come professionisti insieme atutti gli addetti ai lavori abbiamopresentato in maniera congiunta.In gioco non c'è solo un danno ver-so una fetta di produttori, ma lapossibilità che operatori disinvoltipossano agire in contrasto con lalegislazione italiana, diffondendoquasi la convinzione che sia sba-gliato operare rispettando le leggi.Senza considerare che in questomodo si opererebbe in contrastocon quanto prevede il codice civile.Siamo quindi certi che un legisla-tore lungimirante non potrà chetenerne conto».

Norme Tecniche Pagina 35

Uno studio conferma il possibile blocco di tutti i depositi di metano voluto dalla Legge di Stabilità

Così la scienza contesta il Paridi Jacopo Giliberto

li scienziati confermano.Gli stoccaggi di metanopotrebbero essere blocca-

ti daungiorno all'altro . Colpa del-la sindrome nimby (l'opposizio-ne locale alle nuove realizzazio-ni) che - complici l 'emotività, lascarsa competenza e la disatten-zione del Parlamento - è entratanell a Legge di Stabilità.

Per la paura che nel Modenesepotesse essere realizzato unostoccaggio di metano mai nem-

meno autorizzato, nella legge èstato inserito un comma quasi in-visibile: «Ritenere precluse le at-tività distoccaggio digas naturaleinacquiferiprofondi». Secondo ilsenatore Stefano Vaccari del Pd

Secondo gli espertinon ci sono differenzedi sicurezza tra i depositinegli ex giacimentie quelli nelle rocce

emiliano, «l'emendamento che iostesso ho presentato» vuole im-pedire che venga realizzato quelprogetto «dal momento che de-positi di questa natura - precisail parlamentare - non esistonosul nostro territorio».

Una ricerca realizzata dascienziati eminenti (traiqualiEn-zo Boschi e Fedora Quattrocchi),ricercache è invia dipubblicazio-ne su riviste scientifiche, affermache gli stoccaggi di gas in Italia enel mondo sono in presenza diquegli "acquiferi profondi" appe-

entonavietati dallaLegge di Stabilità.

Tranne i pochi casi di serbatoidi metano realizzati scavando nelsalgemma (ce n'è qualcuno peresempio in Germania), negli altricasiinsieme algas c'è semprel'ac-qua.Il metano e l'acqua sempre sicontendono lo spazio nelle rocceo nelle sabbie che impregnano.Lo conferma - dice la ricercascientifica-il caso deigiacimen-ti italiani vuotati dal gas e non an-corariutilizzati come stoccaggio:l'acqua «negli anni diinattivitàvaad occupare lo spazio lasciato li-

bero dal gas estratto».In altre parole, «sia che non ci

sia mai stato gas prima (modalitàquindi "acquifero profondo"), oche ci si trovi alla fine della vitaproduttiva di un giacimento digas (modalità "giacimento de-pleto"),lasituazione èlamedesi-ma, cioè laroccia serbatoio è (o ètornata ad essere) pur sempre unacquifero profondo». E cioè daquasi due mesi in Italia gli stoc-caggi di gas sono «preclusi», co-me dice la legge.

Larelazione degli scienziati di-ce che «attualmente sono in fun-zione al mondo circa 630 siti distoccaggio, di cui circa 117 in Eu-ropa e circa 394 negli Stati Uniti,utilizzando tecniche diverse».

I serbatoi digas più diffusi nelmondo sono in giacimenti vuo-ti (i175"ie) e in "acquiferi profon-di" (14%). In Europa, la percen-tuale degli acquiferi profondisale al 200/. e inFrancia sono ad-dirittura l'8o"io.

«E arbitrario distinguere, al-l'interno della categoria dellostoccaggio gas in roccia natural-mente porosa- conclude lo stu-dio scientifico - lo stoccaggioin giacimento depleto e in acqui-fero profondo».

01 RIPRODD7JOPdERLSERVP.TA

Sindrome Nimby Pagina 36