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CHIMICA ANALITICA VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI Un insieme limitato di misure permette di calcolare soltanto i valori di media e deviazione standard del campione, ed s. E’ però possibile valutare la probabilità che la media della popolazione, , si trovi entro una distanza definita dalla media misurata, . I limiti di fiducia sono i valori intorno ad che definiscono l’intervallo di fiducia della media, ovvero l’intervallo all’interno del quale ci si aspetta che cada con una certa probabilità o grado di fiducia il valore vero, Per un insieme di N dati sperimentali, l’intervallo di fiducia è dato dall’espressione: dove s è la deviazione standard del campione e t è un parametro numerico, detto t di Student, il cui valore si può trovare in opportune tabelle. Il valore di t aumenta all’aumentare del livello di fiducia richiesto ed al diminuire dei gradi di libertà (ovvero del numero delle misure). x N ts x x x

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

Un insieme limitato di misure permette di calcolare soltanto i valori di media e deviazione standard del campione, ed s.

E’ però possibile valutare la probabilità che la media della popolazione, , si trovi entro una distanza definita dalla media misurata, . I limiti di fiducia sono i valori intorno ad che definiscono l’intervallo di fiducia della media, ovvero l’intervallo all’interno del quale ci si aspetta che cada con una certa probabilità o grado di fiducia il valore vero,

Per un insieme di N dati sperimentali, l’intervallo di fiducia è dato dall’espressione:

dove s è la deviazione standard del campione e t è un parametro numerico, detto t di Student, il cui valore si può trovare in opportune tabelle. Il valore di t aumenta all’aumentare del livello di fiducia richiesto ed al diminuire dei gradi di libertà (ovvero del numero delle misure).

x

N

tsx

x

x

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

Questo test permette di confrontare una media sperimentale con il valore vero .

Per effettuare questo test si calcola a partire dai dati sperimentali un valore tsperim

dato dalla:

Questo valore viene poi confrontato con il valore teorico tteor che viene ricavato

dalla tabella dei valori del parametro t di Student, per un certo numero di gradi di libertà ed un certo livello di fiducia.

Se tsperim > tteor si può concludere che, a quel determinato livello di fiducia, esiste

una differenza significativa (ovvero un errore determinato) fra e .

Se invece tsperim < tteor l’eventuale differenza fra e è, a quel livello di fiducia, non

significativa, ovvero dovuta ad errori casuali.

x

s

Nxtsperim

Test t - Confronto fra media sperimentale e valore vero

x

x

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

Si sottopone un campione a concentrazione (c) notaAd un determinato metodo analitico. Si vuole quindideterminare se tale metodo dà il risultato atteso.

Eseguendo 3 misure si ottiene:

X1= 38.9 ppb X2= 37.4 ppb X3= 37.1 ppb Quindi: xmedio= 37.8 ppbs=0.964 ppb

ttab= 4.3 per livello confidenza 95% e numero gradi di libertà=2toss= 1.98

Poichè toss<ttab , H0 è accettata, cioè non c’è diffeerenza significativa tra il risultato ottenuto ed il valore vero ad un livello di confidenza del95%. X = 37.8±4.3(0,964/(3)1/2)= 37.8± 2.4

Test t - Confronto fra media sperimentale e valore veroEsempio

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

Per verificare la validità di un’analisi occorre spesso confrontare i risultati ottenuti con due diversi metodi od in condizioni sperimentali differenti.

A questo scopo si può utilizzare il test t per confrontare due diverse medie sperimentali e . Il valore tsperim è in questo caso dato dall’equazione:

dove s1-2 è la deviazione standard complessiva dell’insieme dei dati, data dalla:

Il valore calcolato tsperim viene confrontato con quello teorico, ricavato per un certo livello di fiducia e per N1 + N2 -2 gradi di libertà.Come in precedenza, se tsperim > tteor si può concludere che a quel livello di fiducia esiste una differenza statisticamente significativa fra le due medie; in caso contrario, la differenza è dovuta ad errori casuali.

21

21

21

21sperim NN

NN

s

xxt

1x 2x

2NN

xxxxs

21

)2(i

22)2(i)1(i

21)1(i

21

Test t- Confronto fra medie sperimentali

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

Due metodi hanno dato i seguenti risultati sullo stesso campione:

X1= 28.0 ppm s1= 0.3 ppm n° misure= 10X2= 26.3 ppm s1= 0.2 ppm n° misure= 9

S= 0.258

toss = (28.0-26.3)/[0.258(1/10+1/9)1/2] =14.3

ttab = 2.11 con un livello di confidenza pari a 95% e con 17 gradi di libertà

Poichè toss>ttab , H0 è rifutata, cioè c’èdiffeerenza significativa tra i due risultati

Test t- Confronto fra medie sperimentaliEsempio

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

Il test F viene utilizzato per stabilire se esiste una differenza significativa fra le precisioni di due serie di misure. Ad esempio, può essere utilizzato per stabilire se due metodi analitici hanno una differente precisione.

Se le precisioni sono statisticamente differenti non è possibile, ad esempio, confrontare le medie delle due misure utilizzando il t-test.

Per questo test si calcola il parametro F, dato da:

dove s1 ed s2 sono le deviazioni standard delle due serie di dati (s1 > s2).

I valori di Fteor sono disponibili in tabelle statistiche in funzione dei gradi di libertà 1 e 2 (il numero di misure può essere diverso per i due metodi) e del livello di fiducia richiesto.

Quando Fsperim > Fteor si conclude che a quel determinato livello di fiducia s1 ed s2 sono differenti, mentre quando Fsperim < Fteor non c’è differenza significativa fra s1 ed s2.

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21

sperim s

sF

Test F-Confronto della varianza s2

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

Il test 2 viene utilizzato per determinare se la frequenza con la quale avviene un

evento è statisticamente diversa da quella attesa.

La quantità 2 è definita dalla:

dove fi ed Fi sono la frequenza osservata e quella aspettata di ogni evento, mentre la

sommatoria si estende a tutti i possibili eventi.

Opportune tabelle danno i valori di 2teor per un determinato livello di fiducia ed un

certo numero di gradi di libertà . Se 2sperim > 2

teor si conclude che a quel determinato

livello di fiducia uno (o più) eventi hanno una frequenza differente da quella attesa.

Viceversa, se 2sperim < 2

teor si può concludere che, a quel livello di fiducia, gli eventi si

presentano con le probabilità attese.

ii

2ii2

sperim F

Ff

TEST CHI-QUADRO 2 -Verifica della probabilità di un evento

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

Talvolta un dato può sembrare incompatibile con tutti gli altri. Il test Q permette di stabilire se questo dato deve essere considerato egualmente, oppure scartato in quanto inattendibile.Per eseguire questo test, i dati vengono disposti in ordine crescente e si calcola il valore del parametro Qsperim, definito come:

dove il divario è la differenza fra il dato incerto (che sarà necessariamente il più alto od il più basso) e quello più vicino.Si cerca poi in tabella il valore di Qteor corrispondente al numero di osservazioni considerato ed al grado di fiducia richiesto. Se Qsperim > Qteor il dato in esame dovrebbe essere scartato in quanto, con una probabilità almeno pari al livello di fiducia considerato, non appartiene alla popolazione in esame.

Se necessario, l’operazione può poi essere ripetuta per il dato immediatamente precedente, e così via.

Il test Q dovrebbe essere comunque applicato con cautela per campioni estremamente piccoli (N < 5).

intervallo

divario

ervalloint

iovardiQsperim

TRATTAMENTO DI DATI SOSPETTI

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

N Q90% Q95% Q99%

3 0,94 0,98 0,99

4 0,76 0,85 0,93

5 0,64 0,73 0,82

6 0,56 0,64 0,74

7 0,51 0,59 0,68

8 0,47 0,54 0,63

9 0,44 0,51 0,06

10 0,41 0,48 0,57

Valori di Q in funzione del numero di dati e del livello di fiducia

TRATTAMENTO DI DATI SOSPETTI

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

Curve di calibrazione

Regressione lineare:y = mx + bm (y/x) è la pendenza della retta e b è la sua intercetta sull’asse y

Concentrazione

Seg

nale

A1 A2 A3

Concentrazione

Seg

nale

Sx

Ax

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

i i

2

i

2i

2

i i2i

i i ii iii

i

22ii

22i

i ii

]yyN][xxN[

yxyxN

)yNy)(xNx(

yxNyxr

i

|r|1 |r|-1

|r|0 |r|0

COEFFICIENTE DI CORRELAZIONE LINEARE (R)

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

Calibrazione esterna:X = soluzioni standardY0=segnale della soluzione incognitaX0= concentrazione incognita

x1 xi xn

y1

yi

yn

y

0

x

0

Concentrazione aggiuntaS

egna

leA1 A2 A30-Ax

Campione

Campioni addizionatidi analita

Calibrazione per aggiunte standard:

Calibrazione con standard interno

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

Un metodo analitico può essere caratterizzato attraverso le seguenti grandezze:

•Accuratezza

•Precisione

•Specificità/selettività

•Limite di rilevabilità (LOD)

•Limite di quantificazione (LOQ)

•Robustezza (Robustness)

•Solidità (Ruggedness)

Esistono anche variabili più direttamente connesse all’applicazione pratica del metodo, quali ad esempio la definizione dei costi e dei tempi richiesti per l’analisi o lo studio della stabilità dei rettivi.

CARATTERISTICHE DI UN METODO ANALITICO

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

Accuratezza: concordanza del risultato ottenuto con unvalore accettato come valore “vero” (valore di riferimento).

Precisione: riproducibilità dei risultati ottenuti da una serie di misure ripetute dello stesso campione.

Limite di rivelabilità (LOD): la minima concentrazione di analita rivelabile, ma non quantificabile (test di presenza/assenza). (la concentrazione di analita in grado di dare un segnale pari al segnale del bianco più tre volte la sua deviazione standard)

Limite di quantificazione (LOQ): la minima concentrazione di analita determinabile con precisione ed accuratezza accettabili.(la concentrazione di analita in grado di dare un segnale pari al segnale del bianco più dieci volte la sua deviazione standard )

CARATTERISTICHE DI UN METODO ANALITICO

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VALUTAZIONE DEI DATI ANALITICI

Sensibilità: pendenza della curva di calibrazione, nel caso in cuiessa sia lineare o comunque linearizzabile, e rappresenta una misura della capacità di un metodo analitico di discriminare piccole variazioni della concentrazione dell’analita.

Specificità: capacità di un metodo di determinare in modo inequivocabile l’analita in presenza degli altri componenti del campione.

Robustezza: misura della capacità di un metodo analitico di non essere influenzato da piccole variazioni dei parametri sperimentali nell’intorno dei loro valori ottimali.

Solidità: grado di riproducibilità, ovvero la precisione di una serie di misure effettuate con lo stesso metodo analitico, ma in differentilaboratori.

CARATTERISTICHE DI UN METODO ANALITICO