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40 Colore funzionale: il benessere psicofisico negli ambienti sanitari Il corretto e mirato uso dei toni cromatici può essere un aiuto terapeutico di grande rendimento, intervenendo sui parametri biologici, psicologici, culturali e simbolici. la relazione tra colore e agio psicologico sono noti universalmente: colore e ·luce giocano un ruolo fondamentale per il benessere psico-fisico degli utilizzatori degli spazi. Daniela De Biase * L a qualità ambientale è un presupposto fon- damentale per la valid ità delle costruzioni, superan do i l imi ti dell'"edilizia malata" e garanten do anche un'architettu ra ecosostenibile. Si esprime soprattutto attraverso la corretta percezione degli elementi sensoriali e il colore, insieme alla luce, rappresenta un elemento chiave nel rapporto tra gli esseri umani e il loro habitat. Gli stimoli "isivi ch e riceviamo da ll'esterno producono effetti e reazioni di tipo fisico-intellettuale-emozionale che, mediante uno studio mirato, collaborano positivamente a migliorare la quali della vita, soprattut LO in ambienti pa rt ico- larmente disagiati come quelli sanitari. "Il colore non può essere considerato soltanto una questione di arte e bellezza o un semplice elemento decorativo" (Frank Mahnke). In realla funzione del colore, specialmente se fina li zzato al benessere ambientale, è molto più PROGETIARE PER LA SANITÀ. Maggio 2014 importante poiché coinvolge fattori umani e psico- logici. Sebbene la qualità dell'ambiente da sola non abbia ovviamente il potere di far guarire, il corretto e mirato uso dei toni cromati ci pessere un aiuto terapeuti co di grande rendimento, intervenendo sui parametri biologici, psicologici, culturali e simbolici. La relazione tra colore e agio psicologico sono noti universalmente: colore e luce giocano un ruolo fonda- mentale per il benessere psico- fisico degli utilizzato ri degli spazi. Il colore è un linguaggio di comunicazione non verbale che informa, fa intervenire le emozioni, condiziona l'umore, contribuisce a valorizzare la qualità de ll 'of- ferta: è un efficace mezzo espressivo e uno strumento d i sorrile persuasione, che influenza la re lazione tra l'individuo, l'ambiente e i suoi interlocutori. I.J nnuenza psicofi.siologica è subita inconsapevolmente.

Colore funzionale: il benessere psicofisico negli ambienti sanitari · Il colore è un linguaggio di comunicazione non verbale che informa, fa intervenire le emozioni, condiziona

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Colore funzionale: il benessere psicofisico negli ambienti sanitari Il corretto e mirato uso dei toni cromatici può essere un aiuto terapeutico di grande rendimento, intervenendo sui parametri biologici, psicologici, culturali e simbolici. la relazione tra colore e agio psicologico

sono noti universalmente: colore e ·luce giocano un ruolo fondamentale per il benessere psico-fisico degli utilizzatori degli spazi.

Daniela De Biase *

L a qualità ambientale è un presupposto fon­

damentale per la valid ità delle costruzioni,

superan do i limit i dell'"edilizia malata" e

garantendo anche un'architettura ecosostenibile. Si

esprime soprattutto attraverso la corretta percezione

degli elementi sensoriali e il colore, insieme alla luce,

rappresenta un elemento chiave nel rapporto tra gli

esseri umani e il loro habitat. Gli stimoli "isivi che

riceviamo dall'esterno producono effetti e reazioni di

tipo fisico-intellettuale-emozionale che, mediante uno

studio mirato, collaborano positivamente a migl iorare

la qualità della vita, soprattutLO in ambienti partico­

larmente d isagiati come quelli sanitari. "Il colore non

può essere considerato soltanto una questione di arte

e bellezza o un semplice elemento decorativo" (Frank

Mahnke). In realtà la funzione del colore, specialmente

se finalizzato al benessere ambientale, è molto più

PROGETIARE PER LA SANITÀ . Maggio 2014

importante poiché coinvolge fattori umani e psico­

logici. Sebbene la qualità dell'ambiente da sola non

abbia ovviamente il potere di far guarire, il corretto

e mirato uso dei toni cromatici può essere un aiuto

terapeutico di grande rendimento, intervenendo sui

parametri biologici, psicologici, culturali e simbolici.

La relazione tra colore e agio psicologico sono noti

universalmente: colore e luce giocano un ruolo fonda­

mentale per il benessere psico-fisico degli u tilizzatori

degli spazi. Il colore è un linguaggio di comunicazione non verbale

che informa, fa intervenire le emozioni, condiziona

l'umore, contribuisce a valorizzare la qualità dell'of­

ferta: è un efficace mezzo espressivo e uno strumento

d i sorrile persuasione, che influenza la relazione tra

l'individuo, l'ambiente e i suoi interlocutori .

I.J nnuenza psicofi.siologica è subita inconsapevolmente.

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Il colore è portatore auraverso la luce dì stati di be­

nessere, ma anche di tensioni. Per questo è necessario

riflettere sull'uso del colore soprattutto negli ambienti

della salute, poiché può diventare elemento di distur­

bo, di aggressione ftsica e visiva, che può condurre al

rifiuto dei cromatismi.

AZIENDA OSPEDAUERA SAI'-'T'ANDREA, ROMA. Progetto cromatico per l'umaniz:z:azjoru: -Wayfinding I fntitori acquisiscono autonomia nell'orie111arsi all'interno di 1111 conneuivo duttile, stimolante, equilibralO. Le auribu::.ioni cromatiche sono relative alle funzioni e ogni singolo "clima cromatico" rende riconoscibile il piano. I:uso e l'inrerazione di colori di alta lumino~ità e saturazione favoriscono il rispannio energetico.

Attraverso l'uso del colore funzionale è possibile rea­

lizzare uno scenario ambientale che faccia cogliere agli

utenti una maggiore sensibilità e partecipazione umana

ìn~ieme alla professionalità degli operatori e a un ele­

vato grado dì tecnologia. le nuove tecnologie hanno

aumentato le possibilità di guarigione e la durata della vita, modificando le aspettative dell'offerta sanitaria.

11 paziente diventa attore cosciente e panecipativo, al

quale si richiede di collaborare e reagire per una rapida guarigione, che accorci i tempi di cura e ottimizzi la

produttività dell'azienda sanitaria. Per contro, si rende

necessario un cambiamento dell'ambiente che diventi

un luogo più sensibile alle esigenze degl i uùlizzatori,

che sono in grado dì osservarlo e giudicarlo prima

ancora di verificare la qualità del servizio offerto. Tale

ambiente "curato" crea benefici anche per il personale sanitario, sottoposto ad attività, orari e rapporti con

la struttura e con i pazienti molto stressanti. !\e de­

riva un'esigenza di "umanizzazione ambientale" che

si concreta nel predisporre uno spazio armonioso

in cui profondere attenzione e qualità ambientale.

insieme a linguaggi e contenuti emozionali positivi,

stemperando gli aspetti freddi della tecnologia: "Più

alta è la tecnologia intorno a noi , più si ha bisogno di

un tocco umano" Uohn l\aisbitt).

La rilevanza del progetLo del colore funzionale è data

dallo studio degli effeui che il colore, nella qualità

fisica di onda elettromagnetica, produce sull'individuo

e nell'ambiente, in particolare: gli effetti fotobiologici (\rìSione, luce, variazioni del sistema nervoso autono­

mo), comunicati vi (infonnazioni verbali c non verbali,

interazione sensoriale) , psicologici (comportamenti,

modelli culturali, sinestesie percettive, scelta dell'ab­bigliamento o dell'appartenenza), terapeutici (medi­

cina psicosomatica, cromoterapia, tecniche antistress,

Maggio 2014 - PROGETTARE PER LA SANITÀ

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AZ/E, DA OSPEDALIERA S. G IOVANNI ADDOLORATA, ROMA. DIP. ONCO-EMATOLOGIA-TOMOTERAPIA Progetto di restyling pa l'umanizz.azione Dentro il "temuto" bunl1er della Tomoterapia, le sensazioni di isolamenro e costrizione sono mitigate dall'uso di gradatio111 arancio e n1rdrese per ouenere urta \•islone perije1i ca dolce ma solida. Il clima cromatico del reparto passa dal freddo al caldo nell'avvicinarsi ai luoglri eli attesa per la terapia.

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benessere da contesto ambientale). li colore ha effetti

sull'attività corticale, stimola associazioni di tipo emo­

tivo, simbolico ed estetico. Durante il procedimento

coghitivo, percepiamo qualsiasi forma di stimolo che

ci perviene attraverso le cellule sensoriali con la mera

percezione ottica; tutto viene successivamente attivato nel nostro cervello, comprendendo quanto immagaz­

zinato e trasformando gli stimoli in percezioni consa­

pevoli. Le gradazioni cromatiche, determinate dalla

lunghezza d'onda elettromagnetica corrispondente,

agiscono in modi differenti sulle funzioni dell'orga­

nismo, sulla mente, sulle emozioni: sono esperienze

sensoriali che, interagendo con quelle connesse con gli

altri sensi, producono delle percezioni concomitanti:

i fenomeni sinestesici.

Questi , se usati in modo consapevole, possono es­

sere finalizzati ad ottenere sensazioni a catena qua­

li, ad esempio, l'aumento del senso di respirabilità,

(l'arancione), la stimolazione dell'appetito (i rossi),

l'attenuazione della percezione di rumore (l'indaco),

la predisposizione al riposo (il blu) o, al contrario, la

capacità di concentrazione (il giallo), la sensazione di

fresco (il blu e i verdi) o di calore (il rosso e i colori

caldi), l'auitudine alla socializzazione (il turchese)

o all'intimità (i rosati) e altre. E' così che il colore si

manifesta come un grande iiJusionista dai mille voi­d, in grado di indurci a provare una sensazione per

un'altra. Attraverso il colore funzionale, utilizzato in

base alla destinazione d'uso degli ambiemi e del tipo

di fruitore, creiamo nell'ambiente il "clima" più oppor­

tuno, adeguato al nostro fisico e alla nostra emotività,

che può influenzare l'umore, trasmettere serenità,

PROGETTARE PER LA SANITÀ - Maggio 2014

disponibilità ai rapporti interpersonali e predisporre

a sentimenti positivi.

l d.iiferenti colori e gli abbinamenti cromatici servono a

rilevare le diverse funzioni per il raggiungi mento degli

obieuivi che, ovviamente, variano secondo il reparto

o il tipo di servizio. Tutte le cromaticità devono essere

modulate con saturazioni e luminosità tali da non

disturbare il particolare stato del paziente.

La manipolazione della luce moltiplica le proprietà

fisiche del colore, arricchendo emotivamente lo spazio

e cancellando il più evidente e sconfonante squallore.

l e luci naturali e artificiali dovrebbero essere ubicate per non creare dannosi abbagliamenti e disturbi visivi ,

in ottemperanza con direttive e normative, nel rispetto

dell 'orientamento naturale e con le posizioni degli ar­

redi. lilluminazione, realizzata con opportuni calcoli

illuminotecnici che tengano conto delle funzioni degli

ambiemi, dei colori usati, della tipologia di menti e

della loro visuale, differenzia le zone anche attraverso

l'uso di diverse temperature colore delle lampade, cal­

de o fredde all'interno dei corpi illuminanti. Variando

in tal modo i gradi Kelvin si ottiene un progetto delle

ombre, da abbinare a quello delle luci, in grado di

proteggere l'utente da abbagliamenti nocivi e di pro­

durre risparmio economico ed energetico.

Se opportunamente studiato e scelto nella giusta

tonalità, saturazione e luminosità, il colore diventa

un efficace strumento di progettazione, che modifica

le proporzioni e le percezioni degli spazi , determi­

na aspettative, differenzia situazion i di attenzione

AZIENDA OSPEDALIERA S. GIOVA!\ f1 ADDOLORATA. RO.\fA. S. MARIA -AMBUIATORIDI PREOSPEDALIZZAZIO:'-c E DI ORTOPEDIA. Progetto di restyling per l'umanizza;:ione Sale d'attesa con f unzioni diverse richiedono progeur croiiUlrici differenri. Un'inusuale scacchiera ve1•de e viola a pa1i111fliiO insiem~: all'indaco blu e al giallo sole sulle pareri creano uno scenario accoglifllle utile a trascorTere le molte ore necessarie allen111nerose visite. Di\ ersamemc '"'ccc. in Onopedia,i colori complementari arancio terracoua e wrde sonobosco trl1Sm€rtono uno stimolante messaggio dina mico.

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OSPEDALE S.EUGENIO, ROMA.PRONTO SOCCORSO. Progetto di restyling per l'w narù.zzazione Nel percorso "difje1ibili" e "/Jreve ossavazione" due tona lità eli tortora, chiaro e scuro,inclivitluano con il celeste la calma operativitcì e con uno stimolante giallo la fn:netica attività verso i codici rosso c giallo. Un quadro che rappresenta una galassia serena e profonda dcì il benvL'lm to e accompagna nel percorso di cura.

segnalando usi e funzioni. Pertanto, per ogni spazio

architettonico è fondamentale studiare, scegliere e

applicare non ·'un colore", ma il "suo colore", quello

più adatto, cioè, ad armonizzarsi allo scopo e all'uso

di quello spazio, con l'obieuivo finale di perseguire

un'ergonomia sensoriale.

E' indispensabile studiare e considerare dapprima il

"teatro del colore", e cioè l'azione e la relazione tra i colori, riflettendo sui processi che ne determinano le

scelte, poiché i complessi fenomeni, le ambiguità e

gli inganni cromatici sono tali per cui nessun colore

appare come sembra nella sua realtà ftsica, ma è modi-

tallili , attraverso l'uso di luci, colori, tecnologie ade­

guate e materiali prodotti nel rispetto della sosteni­

bilità. Costruiamo sensazioni, risvegliamo ricordi e

memorie inconsce, ricreiamo ambientazioni tramite

la conoscenza e l'uso mirato delle sinestesie percet­

tive. Simuliamo ciò che l'ambiente non è in grado di

fornirci: sensazioni di spazio apeno, di natura, di luce

solare, di aria fresca, di un ambiente sano, confortevole

e accogliente, in cui rigenerarsi.

[obiettivo da raggiungere è realizzare un luogo ospi­

tale in cui si abbia voglia di passare tempo, nostro

malgrado.

ficato da contrasti, rapporti quantitativi e di vicinanza Funzione e bellezza, dunque, camminano insieme di

con le altre tinte. pari passo e la dimensione puramente estehca della 43

rorgano visivo trasforma, quindi, i toni di colore at­

traverso l'influsso di quelli circostanti.

[uso superficiale del colore, un incoerente rapporto

con l'architettura, interventi slegati tra loro, effettuati

anche in modi e in tempi differenti, possono portare

ad abusi e inquinamenti cromatici realizzando atmo­sfere esageratamente colorate, squilibri tra immagine

e sostanza, monotonia o eccessi di stimoli, causando

disturbo e condizioni ambientali non onimali.

E' necessario, pertanto, riilettere in modo opportuno

sull'uso del colore, in particolare negli ambienti che in­

teressano la salute: eliminiamo le percezioni negative, dunque, non solo visive ma anche olfatti ve, sonore e

scelta cromatica viene a essere sostituita da quella

funzionale, finalizzata alla definizione della qualità

ambientale.

Di conseguenza, bisogna concentrarsi sulla "cultura

del colore", sulla divulgazione e sulla formazione spe­

cifica per scegliere qualità e dosi cromatiche idonee,

finalizzate alla realizzazione di una corretta umanizza­zione degli ambienti sanitari, a garanzia di uo d fetlivo

comfort ambientale.

"Il colore funzionale deve senrire gli scopi umani"

(Faber Birren).

• Architetto, Studio COLORE E ... - Color· Consultant I.A.C.C. (Associazione lntema:c:ionale Consulenti Colore)

Maggio 2014 - PROGETTARE PER LA SANITÀ