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Consiglio Comunale 25/02/2010 1 CONSIGLIO COMUNALE Seduta del 25 febbraio 2010 1) Comunicazioni del Presidente del Consiglio Comunale PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI: grazie Segretario, saluto i consiglieri, saluto gli assessori e saluto il pubblico presente. Avviamo i lavori di questa seduta del consiglio comunale con una comunicazione, comunicazione ai sensi dell’articolo 116, comma 2 del Decreto Legislativo 267 del 2000 che disciplina l’utilizzo del fondo di riserva, la comunicazione è relativa ad un atto di giunta del 16 febbraio 2010 con il quale è stato approvato un prelievo dal fondo di riserva per emergenze per neve e per ghiaccio verificatesi nei giorni dal 22 dicembre 2009 al 1° febbraio 2010 per un importo complessivo di 185.235 euro. Fatta questa comunicazione, così come previsto dalla legge, procediamo con i lavori dell’ordine del giorno. Procediamo con la nomina degli scrutatori, come sempre, due scrutatori di maggioranza e uno di minoranza, se ci sono volontari, li accettiamo, molto bene consigliere Balzoni si offre, consigliere Macchini, grazie, consigliere Cappelli, grazie, lei è stato nominato scrutatore per la minoranza. LLE/CONS03

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Verbale del Consiglio Comunale di Cesena, tenutosi il 25 febbraio 2010

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CONSIGLIO COMUNALE Seduta del 25 febbraio 2010

1) Comunicazioni del Presidente del Consiglio Comun ale

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie Segretario, saluto i consiglieri, saluto gli assessori e saluto il pubblico

presente. Avviamo i lavori di questa seduta del consiglio comunale con una

comunicazione, comunicazione ai sensi dell’articolo 116, comma 2 del Decreto Legislativo 267 del 2000 che disciplina l’utilizzo del fondo di riserva, la comunicazione è relativa ad un atto di giunta del 16 febbraio 2010 con il quale è stato approvato un prelievo dal fondo di riserva per emergenze per neve e per ghiaccio verificatesi nei giorni dal 22 dicembre 2009 al 1° febbraio 2010 per un importo complessivo di 185.235 euro.

Fatta questa comunicazione, così come previsto dalla legge, procediamo con i lavori dell’ordine del giorno. Procediamo con la nomina degli scrutatori, come sempre, due scrutatori di maggioranza e uno di minoranza, se ci sono volontari, li accettiamo, molto bene consigliere Balzoni si offre, consigliere Macchini, grazie, consigliere Cappelli, grazie, lei è stato nominato scrutatore per la minoranza.

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4) Interpellanza consigliere L. Ferrini (PRI) su La boratorio Analisi di Area Vasta

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : vi do alcune informazioni relative all’ordine dei lavori, noi abbiamo tre

interpellanze all’ordine del giorno più una che è stata approvata in conferenza dei capigruppo, oggi, però mi ha comunicato la sua assenza il consigliere Macori, per cui le sue interpellanze verranno rinviate alla prossima seduta.

Procediamo con la prima interpellanza che è quindi quella del consigliere Ferrini su Laboratorio Analisi di Area Vasta, risponderà a questa interpellanza l’assessore Benedetti.

CONSIGLIERE FERRINI (Gruppo PRI) : grazie Presidente. I tempi che ho Presidente? PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : lei ha cinque minuti per la presentazione e la replica. Consigliere Ferrini : perfetto. Sarò molto breve nella presentazione perché credo di avere

sottoposto all’attenzione del Sindaco e dell’assessore competente una serie di quesiti su una materia ritengo di grande interesse e rilievo per tutta la popolazione di Cesena e non solo, quello che chiedo, ed è la ragione per la quale ho interpellato il Sindaco, è di conoscere attualmente il funzionamento e anche gli esiti di questo funzionamento per quanto attiene al Laboratorio Analisi Unificato che ha sede a Pievesestina.

In questi giorni, è quasi un anno che risulta aperto questo Laboratorio, sia al sottoscritto che anche alla stampa locale sono giunte delle allarmate lamentele per quanto riguarda la conduzione del Laboratorio.

Vi è un primo punto di criticità che è dato dal raggiungimento costante e continuo da varie parti di tutta l’Area Vasta attraverso mezzi che non sappiamo se attrezzati all’uopo o meno, presso il Laboratorio. Sappiamo che intercorrono anche molte ore tra l’arrivo del materiale biologico e lo scrutinio dello stesso e quindi ci si interroga su quanto possono essere fedeli e se esistono delle criticità su questi risultati.

Un dato sicuramente certo è una disaffezione da parte della popolazione nei confronti della struttura sanitaria del Laboratorio che fa parte del Servizio Sanitario Nazionale e vi è invece una costante emorragia diciamo nei confronti di laboratori privati che ovviamente sono molto più costosi per i cittadini. Questa è una prima domanda e un primo quesito che formulo all’assessore per conoscere lo stato dell’arte.

La seconda parte dell’interpellanza invece riguarda il Laboratorio ospedaliero, cosiddetto “a risposta rapida”, perché anche in questo che non si trova a Pievesestina ma si trova presso il nosocomio cesenate il Bufalini, è emersa in questi giorni una criticità, e cioè prima si aveva la costante presenza come guardia attiva di personale medico che potesse validare i risultati, mentre pare che ci sia stata una svolta, probabilmente per diminuire certi tipi di costi, e si è arrivati al medico non presente ma meramente reperibile. Vorremo sapere

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dunque questa reperibilità come è utilizzata, chi valida materialmente i risultati in questo Laboratorio a risposta rapida e quindi di conseguenza chi si assume la responsabilità dell’attendibilità, se è vero che sussista un sistema attraverso Smart Card per questa validazione e, soprattutto, ci interesserebbe, e questo è il lato politico, sapere se è vero o non è vero che i sindacati di categoria abbiano preso una posizione molto convinta, dura e esplicita nei confronti della dirigenza dell’ASL su questo punto.

Termino chiedendo al nostro assessore che mi risponderà, così lo dico prima, e stante la franchezza che contraddistingue i nostri rapporti, le dico che mi aspetto, poi mi dichiarerò soddisfatto o meno, e non se la prende se non dovessi essere soddisfatto, mi aspetto una risposta tecnica, assessore, mi aspetto delle risposte con dei numeri come io le ho chiesto nella interpellanza, se fosse possibile non avere, come è stato in altre occasioni anche da parte dei vertici dell’ASL, una semplice risposta che sorvoli sui problemi e sui quesiti che io ho posto dicendo che tutto va bene madama la marchesa, che il nostro sistema sanitario è sempre eccellente rispetto ad altri, sostanzialmente una risposta politica generica che non soddisfa veramente in questo caso le esigenze dei cittadini.

La ringrazio e poi mi riservo di replicare, di dichiararmi soddisfatto o meno della risposta.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Ferrini, la parola all’assessore Benedetti per la risposta. ASSESSORE BENEDETTI : consigliere Ferrini, parto dalla fine, nel senso che è evidente, lei ha ragione,

essendo le domande che lei ha formulato nell’interpellanza di natura tecnica, è chiaro ed evidente che le risposte che daremo sono di natura tecnica; è anche vero che non riuscirò nel tempo che ho a rispondere esaustivamente a tutte le domande, proprio per la loro complessità dal punto di vista numerico e anche tecnico-scientifico e quindi mi riservo anche di darle copia della risposta come ho fatto ancora per correttezza e trasparenza.

Allora, partendo e seguendo l’ordine di arrivo dell’interpellanza che poi è quello che lei ha seguito nella sua presentazione, dico che i campioni biologici arrivano attualmente oltre che dagli ospedali da 93 punti di prelievo distribuiti sul territorio di Area Vasta.

Tutti i punti dove vengono effettuati i prelievi sono informatizzati, ossia sono dotati di un sistema di accettazione che consente ad ogni provetta di essere associata al paziente e identificata su sistema informatico mediante un’etichetta con codice a barre, credo che a nessuno sfugga, perché a tutti più o meno è capitato di fare delle analisi che poi per ogni tipologia di esame di laboratorio è previsto che il prelievo venga effettuato utilizzando specifiche provette che sono identificate con colori differenti. Le provette vengono inserite in un porta-provette, che, a loro volta, inserite in un contenitore a tenuta e consegnato per il trasporto veicolare su gomma in conformità a quanto è avvenuto anche prima dell’avvio del Laboratorio Unico. Poiché il sistema informatico del Laboratorio è unico fra le quattro aziende, è evidente che, quando le provette giungono a Pievesestina, sono già accettate su sistema informatico e quindi l’identificazione

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informatizzata deriva dal controllo dal codice a barre. Per completezza, inoltre, va precisato poi sono volutamente veloce, come ho detto all’inizio, che al termine del percorso analitico di accettazione, il sistema riunisce e di espletazione dell’analisi, il sistema riunisce tutti i risultati dello stesso paziente, indipendentemente dal numero di provette utilizzate assieme al referto che è unico.

Per quanto riguarda i tempi di trasporto dei campioni, a questo proposito si evidenzia che per quanto riguarda l’azienda ASL di Cesena, i tempi di percorrenza tra i punti di prelievo presenti sul territorio e quindi San Piero in Bagno, Mercato Saraceno, Cesenatico, Savignano, Gambettola e il Dipartimento di Cure Primario di Corso Cavour a Cesena e Pievesestina naturalmente, non differiscono significativamente da quelli precedenti tra gli stessi punti e il Bufalini. Così naturalmente come, a maggior ragione, non incidono i dieci minuti che servono per portare oggi a Pievesestina i campioni biologici prelevati all’ospedale Bufalini.

Naturalmente, non è la distanza che determina i tempi che intercorrono tra i prelievi e l’arrivo del campione al Laboratorio, ma è ovviamente l’organizzazione dei trasporti e quindi naturalmente i requisiti che questi trasporti che devono avere e che hanno, ovvero, una adeguata frequenza dei collegamenti, un’adeguata tipologia dei mezzi e naturalmente la scelta del percorso più appropriato e è proprio sulla base di questi requisiti che erano tutti sussistenti che si è potuto accentrare a Pievesestina il servizio di Laboratorio Unico.

Parlando poi della qualità del servizio di trasporto, è doveroso ricordare che proprio la riorganizzazione e la nascita del Laboratorio ha consentito tra l’altro di regolamentare i tempi di arrivo dei campioni a Pievesestina, rispetto al momento del prelievo. Tale regolamentazione è peraltro presente dacché c’è il Laboratorio Unico nel senso che non era presente precedentemente presso le quattro aziende USL romagnole, è evidente che questo non significa che in precedenza non fossero seguite modalità di buona pratica di pre-analisi, ma certamente queste pratiche non erano codificate né monitorate.

Per questi motivi, anche perché la prassi a cui si fa riferimento, è una prassi consolidata in molte parti d’Italia e del mondo, i tempi che oggi intercorrono tra il prelievo e l’esecuzione dell’esame sono predeterminati in conformità con le regole nazionali e internazionali che regolamentano i tempi di trasporto.

Per quanto riguarda, invece, il lasso temporale che intercorre tra l’acquisizione, il trasporto e l’analisi dei campioni, che è altro tema che lei ha sollevato, è evidente, giustamente, che lei solleva una considerazione legittima perché per molti campioni esistono requisiti temporali che non sono i medesimi che devono essere rispettati per l’avvio dell’analisi.

Proprio nel redigere la regolamentazione del rispetto dei tempi di cui ho appena detto si è tenuto conto anche nel regolamento sui tempi da rispettare per i trasporti, delle diverse caratteristiche dei campioni da parametrare, in tal senso, si segnala che in condizioni normali, esistono campioni che devono essere sottoposti ad analisi entro due ore dal prelievo e altri che necessitano di tempi via via crescenti fino ad arrivare a tipologie che possono essere analizzate anche dopo 72 ore. In ogni caso, anche per i campioni che in condizioni normali devono arrivare entro le due ore possono, dico possono,

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essere attuati semplici trattamenti subito dopo il prelievo, la cosiddetta centrifugazione delle provette che allungano senza conseguenze fino a 48 ore i tempi entro i quali è necessario procedere all’analisi, quindi l’arrivo al Laboratorio.

In ogni caso, l’attuale programmazione dei viaggi prevede che le provette che devono arrivare entro le due ore dal prelievo siano inviate solo quando il collegamento tra i punti di prelievo e la sede di Pievesestina consente il rispetto di questa tempistica, mentre in caso contrario le provette sono sottoposte a centrifugazione già nel punto di prelievo in una stazione intermedia vicina per evitare disguidi nei referti.

Per quanto riguarda la validazione dei risultati del medico biologo responsabile e della situazione della reperibilità da lei sollevata, va detto che l’assetto notturno di tutti i Laboratori di analisi presenti negli ospedali di Area Vasta prevede la presenza del Tecnico Sanitario di Laboratorio in guardi attiva, mentre il responsabile laureato è effettivamente in pronta disponibilità e quindi così come accade sostanzialmente in tutti i reparti, in grado di rientrare in servizio ogniqualvolta si rende necessario validare esami che richiedono la sua competenza professionale.

Tale assetto è stato determinato in coerenza a quanto accade nella nostra regione e anche in altre regioni sull’evidenza che il set di esami che necessitano della diagnostica d’urgenza, che necessitano della presenza del professionista laureato, ne comprende pochissimi esami, peraltro si tratta di esami richiesti con frequenza estremamente sporadica e quindi si ritiene idoneo anche da un punto di vista organizzativo e economico l’istituto della pronta disponibilità piuttosto che quello della guardia attiva.

Per quanto riguarda le garanzie di controllo della validazione, va detto che il personale operativo del Laboratorio entra nel sistema informatico con password nominale a garanzia della continua permanente tracciabilità sul sistema informativo di ogni operazione che egli stesso esegue. Naturalmente, oltretutto, questi operatori procedono alla validazione di specifiche prestazioni, ho finito Presidente, per le quali sono stati specificatamente autorizzati.

Per quanto riguarda, finisco, la questione della disaffezione come lei l’ha indicata, quello che possiamo dire con estrema sintesi ma credo in maniera efficace è che in questo ultimo anno di tempo, che è quello che anche lei ricordava, come l’anno intercorrente dall’inaugurazione del nuovo Laboratorio Unico di Pievesestina, la richiesta di esami al Laboratorio Unico è percentualmente aumentata di circa 10% della domanda complessiva negli ultimi dodici mesi….si è aumentata del 10%…

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie assessore Benedetti per la risposta un po’ lunghina, ma certamente

l’interpellanza era complessa. Darei la parola al consigliere Ferrini per la replica.

CONSIGLIERE FERRINI (Gruppo PRI) : innanzitutto, esordisco dicendo che la risposta è stata effettivamente di

natura tecnica e questo sicuramente la rende più interessante di una risposta appunto meramente politica, ma sono abituato ad ascoltare l’assessore anche

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in altre occasioni e anche in questo caso non si è smentita, tuttavia, assessore, ma questo probabilmente non è colpa di questa amministrazione ma è semmai una responsabilità di altri e di chi guida questa struttura insieme all’ASL di Cesena e alle altre ASL, se devo dire che le risposte tecniche abbiano fugato tutti i miei dubbi e le perplessità in gran parte della cittadinanza, almeno di quella che si è rivolta al sottoscritto e alla nostra forza politica, non posso affermarlo, perché è vero lei ci ha detto è stato fatto uno studio approntato proprio sul legame, sull’associazione tra provetta e il nome della persona che si rivolge a questo servizio, è vero che è stato tutto informatizzato, ma il problema delle conseguenze anche nel caso della centrifugazione del sangue rispetto al momento del prelievo in corrispondenza al momento dell’esame materiale del campione biologico, sono delle affermazioni che lei oggi qui ha fatto, ne prendiamo atto e credo che, più che lei, chi ha materialmente riferito questa informazione alla sua persona, ne dovrà prendere responsabilità, perché è dato scientifico che altre persone, che altri studiosi si sono permessi di contrastare e opinare diversamente, soprattutto, ripeto, per quanto riguarda il lasso temporale tra il momento di arrivo, il trasporto su gomma stesso, che è da molte parti discusso come capace di inficiare poi il responso finale, e questo rispetto degli orari e addirittura, questo non lo sapevo, oggi scopro che ci sarebbe da parte delle ASL quando non riescono a portare entro le due ore il sangue, una centrifugazione preventiva, quindi se abbiamo il problema di sapere se effettivamente fino in fondo questa centrifugazione non causa problemi, addirittura qui siamo di fronte a una incapacità del sistema di provvedere entro le due ore e quindi già in previsione di questo il sangue viene centrifugato preventivamente, o come dice lei, addirittura, il mezzo si ferma in una postazione, quasi fosse un cambio di cavalli di posta come avveniva un tempo, si fermano in una postazione a mezzo del tragitto per essere centrifugato e poi rimesso di nuovo per arrivare a Pievesestina.

Io spero veramente verranno fatti ulteriori studi su tutto questo che sia questo un sistema fidabile, lo verificheremo anche dal punto di vista scientifico, le chiedo però e vado a concludere, di avere quello scritto che lei mi ha promesso, assessore, che credo là sia la risposta del dirigente, di qualcuno che faccia parte del vertice di ASL per avere poi anche i riferimenti scientifici.

Termino con una considerazione assessore, io le avevo inserito anche una domanda per quanto riguarda il Laboratorio ospedaliero a risposta rapida che segnalava o non segnalava la posizione assunta dai sindacati che lavorano all’interno, come? da voi non è arrivata, allora le posso garantire che esiste un atto datato 16 ottobre 2009, che le farò pervenire, indirizzato al dirigente generale ASL di Cesena, la dott.ssa Maria Basenghi, sottoscritto dal segretario regionale ds ds Snadi, segretario regionale di Anaoassomed, il segretario aziendale ds ds Snadi, il segretario aziendale di Anaossomed, cognomi anche sottoscritti, che semplicemente prende il nome di “Diffida alla direzione generale dell’ASL di Cesena” a perseguire e continuare questa linea di condotta, che lei ci ha detto di essere diffusa ovunque, pare che non sia così e pertanto chiedono che si provveda, e non sto a leggerlo tutto, ma glielo farò avere, soprattutto in relazione all’attuale modello di refertazione cartacea dei risultati di laboratorio che dicono contravvenendo alle disposizioni di tutto l’ordinamento in materia di atti sanitari e da quanti imposto dalla legge e le sue successive

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modificazioni, non riporta, questo è il dato, il nome, il cognome del dirigente che ne è diretto e unico responsabile in termini amministrativi, civili e penali, noi siamo di fronte a referti che non sono sottoscritti dal dirigente medico che proprio perché solo reperibilità, lascia che vengano sottoscritti dal personale tecnico-sanitario, il personale tecnico-sanitario ha preso già nell’ottobre 2009 e mi dispiace che questa amministrazione non lo sappia e soprattutto le persone che avete probabilmente interrogato e che avrebbero dovuto dirvi come stanno le cose, non vi abbiano riferito che i sindacati dei tecnici di laboratorio sono sul piede di guerra per questo problema perché non vogliono più assumersi responsabilità che per legge sono altrui, i referti vanno firmati dai dirigenti medici, questa è una vicenda sulla quale io chiedo che il Sindaco, la giunta tutta, faccia piena luce.

Io ripresenterò qui a un mese un ‘altra interpellanza di questo genere per sapere e questo che questo caso la reticenza da parte degli uffici dell’ASL venga invece chiamata in causa e venga anche risolta, facendo chiarezza su questo punto, io chiedo che su questo problema di responsabilità di chi firma il referto oltretutto urgenti e cioè quello che dovrebbe essere il personale medico, venga di nuovo a rispondere, l’assessore, o chi per lei, assessore, con dei dati veramente che conoscano completamente la materia, se qualcuno vi ha taciuto dei dati, non è colpa nostra, non è colpa sua, sarà colpa di quello che si dovrà prendere le responsabilità.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Ferrini, se lei ripresenterà altre interpellanze, le sarà data

risposta. LLE/CONS03

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Interpellanza consigliera A. Celletti (Lega Nord) s u cessazione H12 Farmacia Giardino

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : procediamo con l’interpellanza successiva presentata dalla consigliera

Celletti del gruppo Lega Nord su: cessazione H12 Farmacia Giardino, cioè su cessazione del servizio di 12 ore nella Farmacia Giardino, la parola alla consigliera Celletti per la presentazione.

CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord) : grazie Presidente. La Farmacia Giardino da questo mese non è più

autorizzata dall’amministrazione comunale ad offrire il servizio 12 ore come è accaduto fin dal 1° febbraio 2007; questa data, la farmacia era stata autorizzata ad offrire questo servizio 12 ore che significava un orario continuato 8.30-20.30 nei giorni di apertura naturalmente senza ulteriori costi per l’amministrazione comunale, almeno da quanto è dato di sapere, la Farmacia è in prossimità di un ambulatorio nucleo di cure primarie H12 che è considerata una delle grandi novità della sanità regionale e le cui finalità sono quelle di prolungare il tempo in cui è disponibile l’assistenza sanitaria di base all’utenza, questo anche per ovviare, anche se ancora non è riuscito questo progetto, agli accessi inappropriati al Pronto Soccorso nei momenti soprattutto di intervallo quando gli ambulatori di base non prestano servizio.

Questo servizio di farmacia 12 ore ha rappresentato, almeno fin che è durato, una parte integrante ed indispensabile di un nucleo di cure primarie H12, nel senso che l’utente, il paziente andava dal medico di base a turnazione, quindi è un turno molto vasto di pazienti, naturalmente uscendo con una ricetta avevi immediatamente il servizio, non doveva prendere la macchina, andare a cercare la farmacia di turno ma aveva immediatamente la farmacia vicino che poteva dargli subito i medicinali richiesti dal medico e quindi impediva giri ulteriori magari con pazienti doloranti, cioè un servizio veramente importante ed era considerato una certezza, tant’è che dal momento in cui è stata assunta questa decisione, si è cominciato a muovere un’associazione di consumatori, molti pazienti e per questo motivo ci è stato segnalato questo problema, per cui io ho fatto una serie di domande per capire se si possa fare qualcosa in questo senso e se l’amministrazione ritenga che sia opportuno privare i cittadini di questo servizio e naturalmente noi siamo a conoscenza che si è giunti all’accordo di un servizio sostitutivo in cui viene aggiunto un servizio 12 ore con un’altra farmacia di turno che prima non c’era, però il progetto sostitutivo non riuscirà certamente, scusate il gioco di parole, a sostituire quel servizio che c’era prima che era veramente ottimale per i pazienti, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Celletti. La parola all’assessore Benedetti per la risposta. ASSESSORE BENEDETTI : le recenti disposizioni assunte dall’azienda ASL di concerto con

l’amministrazione comunale noi riteniamo che abbiano oggettivamente ampliato il servizio offerto dalle farmacie della città, proverò a dire come.

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Nell’atto con il quale nel gennaio 2009 è stata rinnovata la farmacia Giardino, la autorizzazione in deroga ad effettuare l’orario continuato, le 12 ore, come detto dalla consigliera Celletti, in quell’atto era già stato evidenziato che poiché i servizi di medicina di base del nostro territorio stavano ancora attraversando una complessa ed articolata fase di riorganizzazione che avrebbe potuto portare a mutamenti nelle esigenze complessive dei cittadini, e quindi delle esigenze farmaceutiche, era comunque nell’intenzione di questa amministrazione rivedere nel suo complesso la disciplina degli orari di apertura delle farmacie del territorio comunale.

Bisogna infatti rammentare che le normative di riferimento dicono specificatamente che il sindaco ha competenza, sentiti i servizi competenti dell’azienda ASL, ma anche l’ordine provinciale dei farmacisti e le organizzazione di categoria interessate, nel fissare gli orari di apertura e di chiusura delle farmacie e mentre l’azienda ASL disciplina i turni festivi e notturni delle farmacie medesime. E questo perchè?

Perché trattandosi di attività di evidente rilevanza e di interesse pubblico, è chiaro che le responsabilità individuate dalla normativa in capo al sindaco e all’azienda ASL, rappresentano e devono rappresentare per i cittadini elemento di garanzia affinché il sistema complessivo delle farmacie comunali si distingua per ampia diffusione territoriale ed ampia condivisione fra le parti dei livelli qualitativi e quantitativi dei servizi offerti a beneficio di tutti i 96 mila e rotti residenti della città.

Coerentemente quindi a questo obiettivo, fin dall’autunno scorso, questa amministrazione ha intrapreso un confronto tra le parti e quindi le cito nuovamente, azienda ASL, Federfarma, ordine dei farmacisti, e Facies Spa, allo scopo proprio di analizzare i bisogni latenti e quindi eventualmente di incrementare il servizio.

La proposta scaturita, approvata da tutte le parti coinvolte, ha portato effettivamente alla definizione di un nuovo calendario dei turni e all’apertura di un ulteriore turno H12 dal lunedì al venerdì, che affianca ora le due storiche farmacie H24 e H12 che già da anni garantiscono il servizio alla città.

Si tratta quindi di un nuovo calendario che tiene conto con grandissimo equilibrio delle diverse esigenze anche organizzative delle farmacie di Cesena che va nella direzione di tutelarle tutte, non certo che non sono di certo uguale per struttura, per ubicazione, per numero di dipendenti e che vanno messe tutte in egual misura nelle condizioni di lavorare, perché tutti i 23 possano erogare le medesime prestazioni.

In particolare, io vorrei specificare che la nuova apertura H12 che supera il regime di deroga che attribuiva la Farmacia Giardino che, peraltro, ricorderei, è ubicata in una zona né di ampio transito, anche in una zona per alcune ore della giornata traffico limitato, e non particolarmente accessibile, la possibilità di un’apertura continuativa, e quindi supera quella deroga e finalmente attribuisce a tutte le farmacie e soprattutto ai tutti i cittadini pari diritti nell’accesso al servizio farmaceutico che diviene più diffuso, più articolato e più equo nel territorio.

Il nuovo calendario, inoltre, supporta più fattivamente l’erogazione dei servizi sanitari territoriali, in questo senso, vorrei fare ricordare che in questa città sono attualmente attivi due, non uno, ambulatori di medici di medicina generale che

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offrono un servizio continuativo di 12 ore e che altri servizi analoghi saranno aperti a breve sia in centro urbano che in periferia.

L’occasione è, inoltre, utile per ricordare che contestualmente alla definizione del nuovo turno aggiuntivo H12, su sollecitazione di questa amministrazione, le parti hanno convenuto altri impegni, il primo: di attivare un tavolo di confronto semestrale che per la prima volta si attiva in città per verificare i livelli qualitativi e anche quantitativi dei servizi offerti dalle farmacie.

Secondo, di avviare un nuovo metodo di comunicazione, che attiva già e che probabilmente avete visto in città, di comunicazione giornaliera dei turni delle farmacie che prevede oltre alla storica e solita diffusione sui quotidiani locali e all’ingresso delle farmacie, l’utilizzo dei siti istituzionali, quindi Comune, azienda ASL, dei pannelli luminosi ubicati in varie zone della città, della rete di comunicazione interna monitor ecc. della sede comunale e dell’ospedale Bufalini, della pubblicazione in Cesena Informa, così come della diffusione presso gli ambulatori di medicina generale tutti.

Per ultimo, di intraprendere nel corso del 2010, un confronto per l’estensione nelle farmacie del servizio di prenotazione per visite ed esami diagnostici, quello che tutti conosciamo come Farma Cup, allo scopo di agevolare l’accesso di tutti i cittadini alle prestazioni sanitarie fornite dal servizio sanitario nazionale.

Questo, ripeto, con l’accordo di tutte le parti. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie assessore Benedetti, tempistica perfetta, la replica alla consigliera

Celletti. CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord) : la risposta non mi ha dato dei dati di valutazione ulteriori in realtà, perché

l’assessore ha fatto delle dichiarazioni che non possono che essere condivisibili quando dice di garantire pari diritti di accessibilità, a garantire pari diritti a tutte le farmacie, però questo è un caso specifico. E’ verissimo che ci sono due ambulatori H12, questo ambulatorio H12 aveva la peculiarità di avere questa forma di vicinanza con questa farmacia a cui era già stato garantito, era già stata consentita questa deroga, proprio per fornire un servizio migliore e noi credo come amministrazione e come amministratori dobbiamo avere come faro che conduce il nostro lavoro e la nostra attività quello che è il benessere dei cittadini, soprattutto pazienti, soprattutto utenti. Il fatto di questa vicinanza era proprio una situazione a mio avviso ottimale, perché, certo ci sarà un nuovo turno H12, però lei mi insegna che per un paziente, già è difficile arrivare lì, accede alla cura poi magari dover andare in una farmacia che è lontana chilometri, chiaro uno prende la macchina e lo fa, ma in quel caso lì dove c’era una situazione ottimale, io mi chiedo ma per quale motivo noi dobbiamo andare a togliere un servizio? Certo, io capisco le esigenze di tutti gli attori seduti attorno al tavolo, non lo metto in dubbio che ci siano delle esigenze tali alle quali bisogna venir incontro, però nello stesso tempo noi andiamo a privare di un servizio, a limitare i servizi anziché ampliarli perché ovviamente la nuova H12 non mi dà assolutamente lo stesso servizio che avevo prima ma me lo va a limitare, su questo non c’è alcun dubbio e non a caso, ed è vero lei mi dice è un accesso abbastanza difficoltoso, sta di fatto che è un H12 e su questo H12

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gravitano migliaia di pazienti, già la scelta forse è stata quella sbagliata ma su questo ambulatorio H12 gravitano migliaia di pazienti, hanno considerato ma è un numero che non considero io, mi hanno detto circa 70 mila pazienti, per cui non è che noi andiamo a togliere un servizio a dieci persone, andiamo a toglierlo a un bacino di utenza non da poco. Insomma e questo secondo me bisogna starci molto attenti in un momento in cui sappiamo bene quali siano le difficoltà che hanno le persone di accesso.

Quindi, io credo che l’amministrazione comunale forse un pensiero in più l’avrebbe dovuto fare, forse fra sei mesi quando, spero che ci teniate informati, ci sarà un nuovo confronto, di tenere in conto sia le rimostranze che sono state fatte proprio dagli utenti e dall’associazione consumatori di cui ho avuto notizia ma anche da parte dei medici che non a caso hanno scritto una lettera al Sindaco per spigargli quale era l’importanza dell’apertura di questa farmacia, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Celletti. Complimenti anche a lei per il rispetto dei tempi. A

questo punto, dato che le ulteriori interpellanze sono rinviate alla prossima seduta, procediamo con le proposte di delibera.

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Proposta di delibera relativa a conferimento Cittad inanza Onoraria a Mons. Lanfranchi

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : la prima proposta di delibera è quella relativa ad una notifica aggiuntiva

dell’ordine del giorno che è pervenuta ai consiglieri e riguarda il conferimento della cittadinanza onoraria a Mons. Lanfranchi è stata valutata in conferenza dei capigruppo del 23 febbraio, approvata dalla giunta il giorno successivo, il 24, e oggi viene proposta la voto del consiglio comunale subito dopo la presentazione del Sindaco; la parola al Sindaco per la presentazione di questa proposta di delibera.

SINDACO: grazie Presidente. In realtà, ritengo che la concessione di una cittadinanza

onoraria e in particolare a Mons. Lanfranchi meriterebbe un momento ufficiale che, a dir il vero, si svolgerà quando il consiglio comunale avrà deciso se la proposta di delibera verrà accettata, quindi in questa fase, se siete d’accordo, dando per acquisito che con tutta probabilità i consiglieri hanno letto per esteso la proposta di delibera e quindi le motivazioni per le quali si propone al consiglio comunale la cittadinanza onoraria al Vescovo Lanfranchi, mi limito solo a ricordare due informazioni ed ad aggiungere due motivazioni che sono quelle di carattere finale.

Intanto Mons. Lanfranchi è dal 27 gennaio 2010 è arcivescovo abate della Diocesi di Modena Nonantola e farà il suo ingresso nella stessa il 14 di marzo, è rimasto a Cesena, lo è ancora, a partire dal 3 dicembre del 2003, quando è stato nominato da Papa Giovanni Paolo II vescovo della Diocesi di Cesena-Sarsina e si insediò nella nostra città il 25 di gennaio del 2004.

Credo che sia evidente a tutti e a chi ha avuto la fortuna di poter avere dei contatti diretti con lui così come invece a chi ha avuto contatti diretti, come il vescovo, nel corso di questi anni, si sia impegnato costantemente con una caratteristica di fondo nel suo rapporto con la città, quello di ritenersi vescovo tra la gente, quindi a me viene da aggiungere, in questo caso fuori da delibera, con un atteggiamento assolutamente lieve che non gli ha fatto mancare di assumere posizioni rilevanti rispetto alla sua idea di città e quindi di confrontarsi direttamente oltre che con il Comune, con le forze politiche oltre che con i cittadini, ma, d’altra parte, lo ha sempre fatto con un profondo rispetto della nostra comunità, all’interno della quale, proprio per questo, io credo si sia inserito e integrato alla perfezione, tanto che mi pare di poter dire con un’assoluta precisione come vi sia da parte di tutti noi la consapevolezza che non avremo più tra di noi una persona importante per questa città.

In conseguenza di questo, e arrivo alla parte ufficiale della delibera, la proposta è quella di conferire, quindi, a Mons. Antonio Lanfranchi la cittadinanza onoraria quale riconoscimento per il suo impegno e per la concreta attenzione con la quale ha partecipato allo sviluppo, al bene della città e della sua gente, promovendo nella vita religiosa e pascolare condividendo le vicende che hanno connotato la nostra storia cittadina.

La proposta di delibera e credo il pensiero di tutti noi è quello che la concessione della cittadinanza onoraria possa avvenire attraverso una

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cerimonia pubblica quale gesto di cordiale stima a una figure illustre che ha operato a Cesena con abnegazione e spirito di servizio e credo che quella potrà essere l’occasione nella quale la città in maniera assolutamente coinvolta potrà lasciare a Mons. Lanfranchi un segno tangibile del rapporto che si è costruito.

Vorrei, in questa sede, ringraziare i capigruppo i quali nell’ultima riunione dei capigruppo, mi è capitato, insieme alla Presidente del consiglio comunale, Rita Ricci, di avanzare la proposta di cittadinanza onoraria per Mons. Lanfranchi, trovando in tutti pur con i tempi rapidi che ci sono stati imposti dal fatto che il consiglio comunale sarebbe stato convocato, era già convocato a dir il vero per la giornata odierna, però di trovare una unanimità di giudizio e una volontà comune di procedere con i tempi rapidi e un po’ inusuali con i quali la proposta è stata avanzata.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie Sindaco. Come dicevo all’inizio, questa proposta di delibera viene

inviata in consiglio con richiesta di voto, quindi chiedo ai consiglieri che intendono partecipare al voto di portarsi nelle loro postazioni e chiedo agli scrutatori di dare una mano per l’espletamento del voto, infine, chiedo a coloro che sono favorevoli a questa proposta di delibera di alzare la mano:

votano a favore quindi : il Gruppo PD, Italia dei Valori, Lega Nord, PDL, UDC, Cesena 5 Stelle.

Chi vota contro: nessuno Chi si astiene: nessuno Questa delibera viene approvata alla unanimità. Colleghi vi ringrazio e colgo l’occasione anche per darvi una informazione, la

cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria avverrà all’interno della convocazione del prossimo consiglio comunale in data 9 marzo alle ore 18.00. arriverà comunque una convocazione.

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6) Regolamento per la disciplina e la gestione dell e sponsorizzazioni PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : procediamo con la successiva proposta di delibera, al punto 6 dell’ordine del

giorno che ha per oggetto Regolamento per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni; questa proposta di delibera è stata presentata e discussa in prima commissione consiliare il 16 febbraio 2010, viene presentata in consiglio con richiesta di dichiarazione di voto. La parola al Vice Sindaco per la presentazione, prego Vice Sindaco Battistini.

VICE SINDACO BATTISTINI : grazie Presidente; la proposta di delibera riguarda l’istituzione di un

regolamento che stabilisca le procedure con le quali vengono effettuate le sponsorizzazioni che già, per la verità, l’amministrazione realizza per quanto riguarda l’organizzazione degli eventi, iniziative culturali, artistiche, sportive, ma anche poi per il futuro si può pensare a iniziative che riguardino la gestione e la manutenzione del verde e di altre attività.

La regolamentazione di tutto questo costituisce credo un passo avanti in un’attività che per il momento è stata svolta finora dai singoli servizi, dai singoli uffici, e quindi in questo modo possa trovare una sua unitarietà e un suo coordinamento complessivo da parte di tutta la struttura organizzativa da un lato e l’amministrazione dall’altro.

In commissione già si è affrontato, si è discusso, si è esaminato il Regolamento, sono state proposte alcune osservazioni che sono recepite nel Regolamento, quindi io ringrazio per il lavoro che è stato svolto dalla commissione e per quanto riguarda l’amministrazione devo dire che c’è molta soddisfazione per il testo che è emerso.

Io ho finito, grazie Presidente. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie al Vice Sindaco. A questo punto, possiamo aprire lo spazio per le

dichiarazione di voto. Ricordo che per la dichiarazione di voto sono previsti cinque minuti per ogni gruppo consiliare. Prego consigliere Di Placido.

CONSIGLIERE DI PLACIDO (Gruppo PRI) : Presidente grazie; in realtà, prima della dichiarazione di voto avrei bisogno di

un chiarimento dal Vice Sindaco e cioè se era stata accettata una nostra proposta di leggero emendamento all’articolo 4, cioè sulla trasformazione dalla possibilità per la giunta di predisporre un piano annuale delle sponsorizzazioni ad una previsione invece ufficiale che la giunta predispone un piano annuale delle sponsorizzazioni informandone i capigruppo?…

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : infatti, in commissione, era stato richiesto di fare alcuni aggiornamenti che mi

sembrava fossero stati accettati…

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Consigliere Di Placido : allora, se mi permette Presidente, faccio già dichiarazione di voto addirittura.

Noi crediamo che questo Regolamento disciplini una modalità di finanziamento per quello che riguarda l’amministrazione comunale che necessita della massima trasparenza e da questo punto di vista e come segnale di apertura di credito a quella che è una volontà comunque di andare incontro a trasparenza da parte dell’amministrazione comunale, noi ci asterremo, speriamo anche che, come abbiamo sollecitato nella competente commissione consiliare, ci possa essere un puntuale e preciso coinvolgimento dei gruppi consiliari tramite i capigruppo o tramite la commissione consiliare su quello che sarà poi il procedere di questa disciplina e delle sponsorizzazioni delle quali il Comune sarà beneficiario, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie a lei consigliere Di Placido. Chiedo ai consiglieri che intendo prendere

la parola per la dichiarazione di voto di fare un cenno. Dal momento che non vedo consiglieri interessati, metto al voto questa proposta di delibera…consigliere Lattuca le do la parola.

CONSIGLIERE LATTUCA (Gruppo PD) : grazie Presidente, stavo aspettando le altre dichiarazioni di voto, dico la

verità mi stupisce un po’ anche la dichiarazione di astensione da parte del Gruppo del PRI su un Regolamento che, come veniva ricordato prima, è stato discusso e sul quale c’è stata la massima apertura da parte del Vice Sindaco Carlo Battistini nell’accogliere quelle che sono state le modifiche, noi riteniamo che sia, anche se riguarda una cosa forse di dimensioni non eccessivamente rilevanti, un ottimo segnale, questo dell’amministrazione, di volere appunto pianificare annualmente quella che è il piano dei finanziamenti attraverso le sponsorizzazioni, sappiamo e credo che tutti ne sono consapevoli che grazie alle sponsorizzazioni già in questi anni l’amministrazione ha potuto porre in essere delle iniziative che sono importanti e che fanno bene a questa città, quindi la necessità di reperire finanziamenti anche attraverso questo strumento direi abbastanza evidente e chiaro e tutti ne sono consapevoli, il fatto di volere regolamentare assicurandone la massima trasparenza queste procedure, credo che sia un ottimo segnale che questa amministrazione dà, quindi ripeto che mi stupisce un po’ il voto di astensione, perché credo che su un argomento del genere, credo che per la disponibilità e per l’importanza di questo atto ci poteva essere anche una convergenza insomma totale anche da parte delle minoranze.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Lattuca e grazie anche per queste precisazioni di

estensione positiva, negativa, ragioniamoci. Io non ho altri iscritti a parlare, per cui…consigliera Pagni le do la parola, però sarò terribile da ora in avanti, prego consigliera Pagni.

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CONSIGLIERA PAGNI (Italia dei Valori) : dato il ritardo e il segnale del microfono, la mia è una dichiarazione di voto

brevissima, ltalia dei Valori aveva fatto degli emendamenti al testo originale, sono stati recepiti tutti quanti, emendamenti a favore della trasparenza, dell’etica, della moralità ecc. quindi esprimiamo la nostra soddisfazione su questa garanzia che diamo all’immagine del nostro Comune e ai nostri cittadini.

Quindi, a seguito del testo emendato, il nostro voto sarà a favore in modo molto convinto, grazie e mi scusi.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Pagni. Allora, mettiamo ai voti la proposta di delibera al

punto 6 dell’ordine del giorno che ha per oggetto Regolamento per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni:

chi vota a favore alza la mano: PD, Italia dei Valori, Cesena 5 Stelle chi vota contro: chi si astiene: UDC, PDL, Lega Nord, PRI benissimo, grazie. Colleghi, dal momento che, a questo punto, c’è una serie di proposte di

delibera, se ci sediamo tranquilli, facciamo queste proposte di delibera e procediamo con i voti.

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7) Proprietà comunale sita nel Comune di Cesenatico denominata Parco di Levante, alienazione in parte al Comune di Cesen atico per la realizzazione di opere di viabilità

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : procediamo con la proposta di delibera al punto 7 dell’ordine del giorno che

ha per oggetto Proprietà comunale sita nel Comune di Cesenatico denominata Parco di Levante, alienazione in parte al Comune di Cesenatico per la realizzazione di opere di viabilità, questa proposta di delibera è stata presentata e discussa in prima commissione consiliare il 16 febbraio e viene presentata in consiglio con richiesta di voto, per cui, Colleghi, metto ai voti questa proposta di delibera di cui ho appena letto l’oggetto,

chi vota a favore di questa proposta di delibera al punto 7 dell’ordine del giorno alza la mano: PD, Italia dei Valori, UDC, Cesena 5 Stelle

chi vota contro: nessuno chi si astiene: PDL, PRI, Lega Nord Per questa proposta di delibera è richiesta la immediata esecutività, per cui

chiedo ai colleghi: chi vota a favore per la immediata esecutività alza la mano: PD, Italia dei

Valori, UDC, Cesena 5 Stelle chi vota contro: nessuno chi si astiene: PDL, PRI, Lega Nord benissimo, vi ringrazio. LLE/CONS03

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8) Integrazione del Regolamento dell’Istituto di Cu ltura Musicale “A. Corelli”. Approvazione

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : procediamo con la proposta di delibera al punto 8 dell’ordine del giorno che

ha per oggetto Integrazione del Regolamento dell’Istituto di cultura musicale “A. Corelli”, approvazione; questa proposta di delibera è stata presentata e discussa in terza commissione consiliare il 17 febbraio e viene proposta al consiglio comunale con richiesta di voto. Se non ci sono integrazioni, assessore Gualdi, nulla, quindi possiamo procedere al voto di questa proposta di delibera di cui ho appena letto l’oggetto:

chi vota a favore alza la mano: PD, Italia dei Valori, PRI, Lega Nord, UDC, PDL e Cesena 5 Stelle

chi vota contro: nessuno chi si astiene: nessuno questa proposta di delibera viene approvata alla unanimità. LLE/CONS03

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9) Azienda agricola e apicola Amaducci Oberdan. App rovazione piano di riconversione e miglioramento aziendale

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : procediamo con il punto 9 all’ordine del giorno che ha per oggetto Azienda

agricola e apicola Amaducci Oberdan, approvazione piano di riconversione e miglioramento aziendale; questa proposta di delibera è stata presentata e discussa in seconda commissione consiliare il 15 febbraio e viene presentata in consiglio con richiesta di voto:

chi vota a favore di questa proposta di delibera alza la mano: PD, Italia dei Valori, PRI, UDC

chi vota contro: chi si astiene: Cesena 5 Stelle, PDL, Lega Nord viene approvata a maggioranza. Si richiede anche l’immediata esecutività, per cui chiedo ai colleghi Chi vota a favore per la immediata esecutività : PD, Italia dei Valori, PRI,

UDC Chi vota contro: chi si astiene: PDL, Cesena 5 Stelle, Lega Nord. LLE/CONS03

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10) Azienda Agricola Severi e C. Società Agricola. Approvazione piano di riconversione e miglioramento aziendale

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : procediamo con il punto 10 all’ordine del giorno che ha per oggetto Azienda

agricola Severi e C. Società Agricola. Approvazione piano di riconversione e miglioramento aziendale; presentata e discussa in seconda commissione consiliare il 15 febbraio, viene presentata in consiglio con richiesta di voto:

chi vota a favore di questa proposta di delibera alza la mano: PD, Italia dei Valori, UDC, PRI

chi vota contro: chi si astiene: Cesena 5 Stelle, PDL, Lega Nord la proposta di delibera viene approvata a maggioranza. Viene richiesta anche l’immediata esecutività: chi vota a favore alza la mano: PD, Italia dei Valori, PRI, UDC chi vota contro: chi si astiene: PDL, Cesena 5 Stelle, Lega Nord. LLE/CONS03

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11) Mercato riservato agli imprenditori agricoli. D .M. 20.11.2007. Istituzione, approvazione Regolamento e planimetria

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : procediamo con il punto 11 all’ordine del giorno che ha per oggetto Mercato

riservato agli imprenditori agricoli. D.M. 20.11.2007. Istituzione, approvazione Regolamento e planimetria; questa proposta di delibera è stata presentata e discussa in seconda commissione consiliare il 15 febbraio e viene presentata in consiglio con richiesta di discussione. Se l’assessore deve fare una presentazione gli diamo il tempo, prego, assessore Moretti, per la presentazione di questa proposta di delibera.

ASSESSORE MORETTI: molto brevemente, perché l’abbiamo vista credo abbastanza nei dettagli in

commissione, ma per dare alcuni elementi fra i principali, allora, come sapete, tutto nasce dalla legge 296 del 2006, alcuni segue il decreto attuativo del ministero dell’agricoltura nel fine 2007, che consente alle amministrazioni comunali di istituire questi mercati agricoli, ciò è consentito attraverso tre modalità: una è quella per autonoma iniziativa dell’amministrazione, l’altra può essere su richiesta di singole imprese, l’altra ancora tramite un rapporto con le associazioni rappresentative di quelle imprese e in questo caso ovviamente quella degli imprenditori agricoli.

L’amministrazione ha scelto questa terza ipotesi ed è la ragione per la quale l’affidamento in convenzione di questo mercato agricolo è appunto affidato alle associazioni che, fra l’altro, già dall’anno scorso avevano avviato con la precedente amministrazione un dialogo, affinché si arrivasse all’obiettivo dell’istituzione di questo mercato agricolo.

Ovviamente, l’operazione è finalizzata alla valorizzazione e alla promozione dei prodotti, come abbiamo detto in commissione, l’obiettivo è quello di rendere più trasparente e più diretto il rapporto fra venditore e compratore, ovviamente questo in una situazione di crisi che sta attraversando l’agricoltura da tempo, non è ovviamente la soluzione dei problemi dell’agricoltura, ma è un segno di attenzione fra le cose che un’amministrazione può fare verso quel mondo e che quindi abbiamo ritenuto di dimostrare e, anche attraverso un rapporto di fiducia, proprio per il tipo di scelta che è stata fatta, e cioè attraverso il mondo associativo.

Sono state avanzate una serie di ipotesi, modalità sull’attuazione di questo mercato e anche alcune considerazioni sulla localizzazione di questo mercato, abbiamo teso con l’individuazione, che è stata scelta, sostanzialmente, quella lungo l’argine del fiume Savio, praticamente nei pressi o di fronte alla caserma della Polizia Stradale, di contemperare due esigenze, l’una, quella di evitare una particolare congestione del centro storico, posto che era abbastanza evidente, utile, rendere fruibile questo spazio nello stesso orario del mercato chiamiamolo così normale, e cioè nelle mattinate del mercoledì e del sabato, e contemporaneamente comunque mantenerlo vicino a quello che è il cuore del mercato ambulante di Cesena, questa scelta è ricaduta in quel luogo anche perché toglierlo completamente dal centro storico può avere il vantaggio di consentire tutti i tipi di spesa, sia quella minuta che viene realizzata, la dico così

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un po’ banalmente, attraverso la sportina per così dire, ma anche chi volesse fare una spesa un pochino più consistente e ovviamente in quella zona trova la possibilità di fare anche un piccolo carico e scarico proprio in funzione del fatto che la scelta che abbiamo fatto è quella di dedicare alcuni posti auto in quella zona proprio con la funzione del carico-scarico di questi stalli che sono stati individuati, nel numero di 15, affinchè per la stima che è stata fatta per ora, dovrebbero essere sufficienti, si possa essere anche una rotazione fra le imprese quindi non sempre l’affidamento dello stallo sarà un affidamento a una singola impresa, anche perché, come sapete ma qui non la voglio tirare troppo lunga, ci sono delle regole abbastanza precise che consentono di vendere prodotti locali tipici con un cosiddetto raggio d’azione molto minimo e quindi di conseguenza ci possono essere dei produttori che hanno interesse a partecipare a quelle attività in un certo periodo dell’anno piuttosto che altri a seconda del prodotto che vendono in un altro periodo dell’anno, per cui è stimabile che nei 15 stalli individuati, ci possono essere un giro di operatori che supera anche il numero di 20 appunto attraverso la rotazione che viene regolata tramite le associazioni agricole.

L’ultima questione che volevo affrontare senza entrare troppo nel dettaglio, è che abbiamo allestito quegli spazi sostenendo una spesa minima, come vedete si tratta di 10 mila euro per rendere il più fruibile possibile quella zona contenendo nei limiti di quello che è l’esigenza minimale e cioè l’approvvigionamento di acqua, luce e quanto serve per dare piena funzionalità e rispettare le regole che è necessario rispettare anche in questi casi, ma non abbiamo voluto fare l’investimento molto importante almeno per ora, proprio perché riteniamo non tanto la realizzazione del mercato agricolo su cui siamo assolutamente convinti ma casomai la individuazione del sito che a noi pare appropriato ma che comunque consideriamo sperimentale. Così come sperimentale è una tariffa ridotta, proprio anche qui per andare incontro al mondo agricolo, della cosa, che si propone di sempre in via sperimentale per un anno ridurre di una piccola percentuale. Se dovessimo fare i conti, avremo che l’equivalente di uno stallo nella sua complessità ha un costo presumibilmente reale di 500 euro all’anno rispetto ai quasi 800 che avrebbero i criteri del pagamento normale della cosa.

Tengo quindi a ribadire che parliamo sia di un aspetto sperimentale sia dal punto di vista localizzativo, sia dal punto di vista del pagamento della cosa ma non è sperimentale la volontà di voler fare il mercato agricolo, si tratta solo di valutare se l’individuazione che a noi concordata con le associazioni pare la più appropriata crea delle problematiche e nel caso questo avvenga, potremo anche valutare ipotesi diverse, ma non certamente quella di rinunciare all’azione che oggi vi proponiamo che è quella dell’istituzione del mercato contadino.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie assessore Moretti. Direi che con questi ulteriori elementi possiamo

aprire la discussione. Chiedo ai consiglieri che intendono partecipare alla discussione di prenotarsi non quando scadono i tempi, bravissima consigliera Celletti, ma di prenotarsi, bravissimo consigliere Di Placido, ottimo, bravissimo, ottimo e prego consigliera Celletti.

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CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord) : la ringrazio Presidente. È stato detto da un’associazione di categoria che a

livello globale un pasto medio di una persona percorre più di 1900 km con camion, nave e aereo prima di arrivare alla tavola del consumatore e quindi il fatto di avvicinare il contadino, quindi i prodotti della terra della propria regione o di regioni circostanti vicini o comunque della propria regione, questo nuovo modo di fare filiera serve per favorire il contatto proprio tra produttori e consumatori e per trovare prodotti si spera genuini a chilometro zero, quindi dove il percorso sia molto minore.

Diceva l’assessore che questa non è la soluzione per la crisi dell’agricoltura, non è la soluzione però noi dobbiamo considerare che in Italia il mercato dei farmer market esiste già da tempo e non è solo quello dei mercatini come intendiamo noi e ha un fatturato di 2,7 miliardi di euro con 18mila agriturismi, 60780 tra frantoi, malghe, cascine, che fanno in effetti una vendita diretta dei prodotti che, scusate il gioco di parole, producono, più 251 farmer market sparsi per il territorio e il 43% del giro d’affare di questi farmer market è dato dal vino, quindi le cantine, l’ortofrutta, i formaggi, l’ortofrutta il 23%, i formaggi al 12% fino alle piante ornamentali che fanno parte anch’esse di una produzione locale, noi abbiamo molti vivai, perché anche i vivai sono praticamente farmer market, uno si reca dal vivaista e compra e è a chilometro zero anch’esso, cioè il vivaista locale, anche le piante ornamentali sono al 5%. Sono dati recentissimi che il 10% degli acquisti effettuati nei farmer market di circa 600 mercati attivi che ci sono in Italia sono fatti in questi mercatini.

Una cosa importantissima è l’aspetto culturale cioè il fatto che il cittadino consumatore si riappropri del significato della produzione della propria regione, dei prodotti tipici, della stagionalità, quindi valorizzando sia l’identità territoriale ma anche privilegiando la stagionalità dei prodotti, noi sappiamo che prodotti fuori stagione sono sempre prodotti anche se adesso abbiamo delle produzioni nel Meridione anche fuori stagione che sono molto curate e su questo non c’è dubbio con le nuove tecniche delle serre ecc, che producono prodotti che anche fuori stagione sono molto buoni, però non vengono certamente dall’estero, non sono riempiti di quei prodotti che ci fanno a tutti paura, quindi quella dei farmer market che la Lega Nord sostiene senza timore di smentita da tempo, è una grande operazione culturale ed è un’operazione che può aiutare molto il settore agricolo alimentare, non risolve tutti i problemi ma certamente dà un’indicazione per risolverlo. Noi vediamo che in Lombardia ci sono già più di 30 farmer market, oltre a tutti quelli che dicevo prima, cioè cascine, produttori locali ecc. dai quali si va, che non si riuniscono in dei punti specifici come quello che noi oggi stiamo discutendo. Nel Veneto ce ne sono addirittura 42 e anche questi 50% sono di ortaggi e frutta come probabilmente pensiamo sarà qui a Cesena.

Quindi questo Regolamento comunale, questa iniziativa ci trova d’accordo culturalmente e come progetto al cento per cento, abbiamo avanzato diverse perplessità però soprattutto sulla localizzazione di questo mercato, a noi sembra che quella zona che è stata individuata non sia assolutamente facilmente fruibile da parte della persona, della signora, che va a fare la spesa la mattina, è una zona che sì è vicina al mercato bisettimanale di Cesena, però, la zona è difficilmente raggiungibile da certi punti della città e anche per la

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questione delle auto come diceva l’assessore, se uno vuole ritirare delle cassette di frutta ecc., nei giorni di mercato quell’area lì è molto frequentata dalle auto, voi sapete che ci sono giri continui per cercare il parcheggio, per cui non è così agevole fermarsi in quella area, noi avremo preferito che si individuasse una zona più centrale, magari una piazza o un’altra localizzazione che diventasse un po’ un appuntamento per tutte le persone che vogliono servirsi di questo nuovo e importante servizio, in una zona naturalmente che non vada a contrastare con quelle che sono le esigenze dei negozianti, perché bisogna tenere in considerazione anche le esigenze ma la questione dei farmer market non è conflittuale con quella dei negozi al minuto, ci sono i negozi di prossimità, che noi conosciamo, non deve essere conflittuale con loro, casomai chi conflige sia con i farmer market che con i negozi di vicinato è il grande centro commerciale, la spersonalizzazione totale di quello che è il rapporto tra la propria identità, tra il coltivatore, tra il piccolo negoziante e quella che è la spersonalizzazione invece del grande centro commerciale quindi è noto che ci sono anche delle tensioni tra commercianti e questa ipotesi di farmer market, ma secondo me la battaglia che si potrebbe combattere tra di loro non è valida, perché si aiutano l’un con l’altro in realtà, quindi la perplessità sulla loro localizzazione rimane tutta.

Io però apprezzo che l’assessore abbia detto che è un’ipotesi questa, si valuterà fra sei mesi mi sembra se la localizzazione è giusta, anche se queste prove a me non è che dicano molto cioè io avrei forse perso un minuto in più a confrontarsi sulla localizzazione e poi decidere e lì si fa invece un bel allestimento, perché quello che noi pensiamo sia opportuno è anche quella dell’appeal che hanno questi farmer market, che non deve essere la cassetta buttata lì, che non deve essere il posto un po’ decentrato e anche abbandonato ma deve avere un aspetto anche esteticamente gradevole, anche per promuovere proprio la nostra cultura culinaria.

Noi sappiamo che una gran parte del turismo adesso è anche attirato dal prodotto alimentare tipico, quindi da questo punto di vista la questione delle attività accessorie che è stata molto limitata nel Regolamento, l’articolo 9 è molto superficiale, secondo me, era da approfondire di più, anche magari sollecitando la pubblicazione, non se voi non avete mai visto quei piccoli libretti dove si parla dei outlet, avere anche una mappa di quelli che sono non solo i farmer market ma gli agriturismi, i caseifici, le aziende vinicole ecc. che vendono anche al minuto a chi va con la macchina, questo è un aiuto direi ancora maggiore ai produttori, agli agricoltori, questa sarebbe stata un’iniziativa secondo me molto importante.

A questo punto, noi voteremo questo progetto però certamente con queste raccomandazioni, cioè di approfondire la questione dell’ubicazione, di approfondire la questione dell’articolo 9, cioè delle attività accessorie che secondo noi sono fondamentali e soprattutto quella dei controlli, perché la questione dei controlli che è stata sollevata anche in commissione è molto importante, perché l’articolo 10 dove si parla di sanzioni legittime, però non si capisce bene chi è che controlli tutte queste violazioni, perché la responsabilità che viene data, il responsabile della corretta applicazione del Regolamento che è scelto dalle associazioni che lo gestiscono in realtà, ma poi chi è che controlla il controllore che quindi verifica se effettivamente tutte le prescrizioni che sono

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fatte da questo Regolamento sono effettivamente e sui controlli io sarei assolutamente inflessibile, perché oltre che si dà questa facilitazione però cerchiamo di non turlupinare….

VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE BARONIO : consigliera, può presentare un emendamento eventualmente su questo

punto, visto che ce n’è già un altro pronto… Consigliera Celletti : …di turlupinare ulteriormente il consumatore, grazie. VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE BARONIO : grazie a lei. Si è prenotato Luigi Di Placido, prego. CONSIGLIERE DI PLACIDO (Gruppo PRI) : non l’ho tocco neanche perché forse così… grazie Presidente; ma devo dire

è troppo importante cercare di dare il nostro modesto contributo a risollevare il comparto agricolo dalla grande crisi nella quale versa per soffermarsi troppo su una serie di perplessità che comunque questa delibera ci lascia, quindi preannuncio già il nostro voto favorevole, però, vorrei lasciare agli atti alcune perplessità che io credo vadano risolte quanto prima.

La prima perplessità è una perplessità sulla quale convengo con la collega Celletti e cioè che questa location non ci entusiasma, in una battuta in commissione consiliare ho detto che questo probabilmente potrebbe essere anche un modo per fare funzionare il nuovo parcheggio del CAPS, perché vengono tolti degli stalli per i parcheggi e quindi si rende quella zona ancora più problematica per quello che riguarda la questione dei parcheggi e vedremo come il CAPS impatterà su questo, per cui la location sinceramente non ci fa impazzire ma anche noi registriamo la disponibilità dell’assessore a rivederla eventualmente un domani e quindi su questo non dico altro.

Le altre due considerazioni che voglio fare sono una di carattere meramente economico se vogliamo e cioè io avevo già sollecitato l’assessore a prendere in considerazione l’ipotesi di annullare completamente la tassa di occupazione di suolo pubblico per queste attività e un po’ perché noi l’abbiamo detto già nella campagna elettorale dell’anno scorso, crediamo che sia una tassa iniqua e che va abolita in generale nella nostra città, perché molte volte si paga occupazione di suolo pubblico per abbellire una città che deve essere sempre più turistica e quindi se qualcuno rende turistica una città o appetibile è giusto che non paghi una tassa per un servizio che comunque dà alla città e questo, il non far pagare la tassa di occupazione di suolo pubblico, in questo caso specifico, avrebbe il duplice significato di aiutare ulteriormente le imprese agricole che in questo farmer market dovessero collocarsi e dare un segnale ulteriore del fatto che, siccome anche questo diventerebbe, perché no, un’attrattiva, passatemelo in termine molto lati del territorio cesenate anche questo farmer market potrebbe in qualche maniera contribuire ad uno sviluppo dell’offerta turistica del nostro territorio.

Proprio per questo, assessore, io segnalo anche come sia per quanto riguarda i controlli che per quanto riguarda la selezione di chi parteciperà a

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questo farmer market, mi sembra che la presenza del Comune sia un po’ troppo sfumata, io avrei preferito una presenza più corposa, proprio perché riprendendo e sviluppando qualche considerazione anche della collega Celletti, questo può essere un importante volano per la promozione turistica e commerciale del nostro territorio, e quindi sta al Comune sicuramente, non alle confederazioni dell’agricoltura che pure devono legittimamente doverosamente partecipare quella di dare un quadro di insieme che possa inserire questo farmer market in un’offerta più ampia che comprenda gli agriturismi, ma che comprenda non solamente l’aspetto meramente agricolo ma che comprenda quello che è l‘offerta turistica complessiva del Comune di Cesena che si potrebbe arricchire anche con questo farmer market e che questa cosa possa essere fatta esclusivamente sotto la regia del Comune, visto che tra l’altra una competenza, quella del turismo, che il Sindaco, se ben ricordo, ha vocato a se e ancora mantiene, quindi la presenza del Comune non tanto perché non ci sia fiducia nei confronti delle associazioni di categoria, che promuoveranno fisicamente questo farmer market, ma perché il Comune, con la sua presenza, dava un segnale dal nostro punto di vista di credere veramente a questa nuova scommessa e di inquadrarla in una visione più ampia dell’offerta commerciale turistica della città che, a mio modo di vedere, della quale potrebbe beneficiare la città stessa, ma della quale potrebbe beneficiare il farmer market stesso che inserito in un’offerta più ampia sicuramente potrebbe diventare un punto di passaggio tra i tanti che l’amministrazione comunale dovesse in qualche maniera mettere a sistema ed organizzare.

Da questo punto di vista spero che le sollecitazioni vengano raccolte, noi ovviamente siamo disponibili anche a dare il nostro contributo per qualificare ulteriormente l’offerta turistica che continuiamo a dire ci sembra ancora non all’altezza della nostra città, ma non è questo l’argomento di oggi e quindi non ci entreremo.

Concludo dicendo che il Gruppo Repubblicano voterà questa delibera però seguirà con attenzione lo sviluppo di questo farmer market, perché non sia né una cattedrale nel deserto né un’occasione persa né per gli agricoltori, né per la città ma che possa in qualche maniera essere un ulteriore volano di sviluppo per Cesena, grazie.

VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE BARONIO : grazie consigliere Di Placido. Consigliere Prati, prego. CONSIGLIERE PRATI (UDC) : ma io direi: finalmente! questa è una legge che è in vigore da un po’ di

tempo, il decreto stesso qualche anno, non starò qui a tediarvi in quanto i dati ve li ha già dati la consigliera Celletti della quantità e della corposità di tutto questo movimento. Su questa possibilità di costituire il mercatino dei contadini, meglio dire oggi degli imprenditori agricoli, e non chiamarlo farmer market, noi siamo sempre abituati a copiare terminologie estere, in particolare l’inglese, perché magari ci dà un determinato tono, io su questo apprezzo anche la scelta che è stata fatta da parte dell’amministrazione comunale.

Dicevo già l’anno scorso di questi tempi si era in procinto di varare la possibilità di questi mercatini poi tutto è stato rinviato, c’erano le elezioni di

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mezzo e quant’altro, quindi, oggi, con questa delibera si va finalmente a creare anche a Cesena la possibilità per un certo numero, anche se poco, limitato, mi associo anch’io alle considerazioni fatte che non è che attraverso questi mercatini riusciamo a risolvere i problemi dell’agricoltura come tutti sappiamo sono estremamente gravosi e periodi di grande difficoltà per i bilanci aziendali.

Io credo che va sottolineato in particolare il discorso della prossimità, il famoso discorso del chilometro zero, e quindi la possibilità di vendere e da parte dei consumatori di avere la possibilità di appropriarsi e di approvvigionarsi da produttori locali, ecco questo è un altro dei punti che prevede la legge che è quello della provenienza dei prodotti e quindi questi mercati siamo sicuri che i prodotto è di provenienza nel limite della regione.

Ecco così come abbiamo garanzie per quanto riguarda la solubrità dei prodotti, per quanto riguarda la qualità, nel Regolamento questo è richiamato, in particolare per quanto riguarda prodotti biologici certificati, prodotti ottenuti con la lotta guidata, i prodotti con i marchi di tutela, DOP, DOC, GP…e via dicendo, tutta la sfilza di sigle che oggi abbiamo, ma anche per i prodotti tradizionali, noi siamo abituati anche nelle fiere che si fanno sia a Cesena ma anche negli altri Comuni della zona, trovare alcune ricette cosiddette della nonna che comunque valorizzano alcuni prodotti del nostro territorio.

Ecco, io non è che voglio tenerla molto lunga, anche perché molte cose sono già state dette. Anch’io per quanto riguarda la tassa di occupazione del suolo pubblico, riterrei che una riduzione del 25% non sia un granché, si potrebbe vedere di fare qualcosa di meglio.

Per quanto riguarda anche la localizzazione, io avevo suggerito un’altra sede, che voi tutti sapete che era quella della piazza di Sant’Agostino, perché tradizionalmente era una piazza che veniva utilizzata dagli agricoltori per il loro mercato, detto in dialetto era “la piaza dei garneli”, di cui si faceva il mercato delle sementi, il mercato dell’uva nei mesi di settembre, ottobre, quindi la città si riappropriava anche di una certa tradizione, poi ci saranno stati altri ostacoli, non so quali per cui non si è potuto utilizzare.

Comunque, l’importante è partire, anche l’assessore ha detto che è in via sperimentale e vedere anche nell’esperienza quotidiana di portare quelle migliorie che possono migliorare i servizi sia per gli operatori agricoli che peri cittadini.

Per quanto riguarda il discorso delle organizzazioni che gestiscono questo tipo di attività, il problema deriva semplicemente dalla legge, cioè è la legge stessa che dà la facoltà alle organizzazioni di categoria di organizzare questi mercatini rionali.

Io direi che questo problema sarebbe stato forse utile approfondirlo maggiormente nella Consulta Agricola, però, purtroppo, il problema che abbiamo affrontato nelle prime riunioni di insediamento del consiglio comunale e nelle commissioni, ancora il problema langue, non siamo riusciti a riprendere il discorso e a nominare questa benedetta Consulta per questioni di bottega io dico che noi tutti sappiamo.

Quindi, pur essendoci alcune cose che potevano essere certamente migliorate, però, l’importante è quello di partire e il mio voto sarà favorevole a questa delibera con l’attenzione a migliorare nel periodo dell’anno in pratica dell’annata agraria e il prossimo anno fine, non di questi giorni, ma a fine

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annata agraria, rivederci per vedere quali sono le cose che hanno funzionato e che non hanno funzionato per far sì che il mercatino sia sempre più un punto di riferimento sia per gli imprenditori ma anche per tutti i cittadini, grazie.

VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE BARONIO : grazie capogruppo Prati. Capogruppo Guidazzi, Guiduzzi, Guidazzi è di là… CONSIGLIERA GUIDUZZI (Cesena 5 Stelle) : non sa il mio nome perché è abituato a chiamarmi per nome, giusto… Il nostro territorio è la nostra risorsa, valorizzare i prodotti che ci offre e le

persone che se ne occupano, è la prerogativa principale per la costruzione di un nuovo equilibrio economico all’interno di esso.

Il settore agricolo è forse uno dei primi che ha risentito di questa crisi, è quindi necessario favorire e incentivare le imprese e i produttori agricoli locali al fine di conservare energia e capitali in un flusso circolare constante all’interno del nostro territorio.

La creazione del mercato del contadino non può che accogliere un plauso dal gruppo che rappresento. Allo studio del Regolamento che c’è stato consegnato è emerso che l’intenzione reale è quella di portare sul mercato solo prodotti locali, prodotti tipici e favorire le produzioni del territorio.

Il concetto di riferimento che abbiamo trovato presente nel Regolamento è quello della cosiddetta filiera corta intesa come favorire l’incontro fra la domanda e l’offerta, riducendo i passaggi di intermediazione, che porterà numerosi vantaggi.

Nel Regolamento trova il nostro più ampio consenso la volontà di differenziare i prodotti posti in vendita e la rotazione dei venditori che farà in modo che il mercato offra sempre prodotti diversi in linea con la stagionalità, ottima anche la scelta di favorire la presenza di aziende dedite alla vendita di prodotti biologici certificati o di prodotti ottenuti con l’adozione della lotta integrata, nonché aziende che vendono prevalentemente prodotti protetti da marchi di tutela come DOP, IGP, DOC e così via.

L’unica nota che stride in questo buon lavoro, mi accodo alle scelte degli altri, è stata quella dell’ubicazione del mercato, la posizione scelta sulle rive del Fiume non è certo delle migliori, e qui mi accodo alla scelta del consigliere Prati che parlava della piazza Sant’Agostino, mi auguro che l’amministrazione che ha promosso questa iniziativa sperimentale per il periodo di un anno possa trovare in questi mesi un luogo più consono dove promuovere il mercato del contadino al fine di favorire l’economia locale.

Come si può vedere, pur essendo il mio schieramento seduto nei banchi dell’opposizione, non ci facciamo scrupolo di riconoscere quando l’amministrazione propone cose giuste e ben fatte. Ho concluso.

VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE BARONIO : grazie Natascia, Macchini prego. CONSIGLIERE MACCHINI (Gruppo PD) : grazie Vice Presidente; io innanzitutto volevo in qualche modo partire da

dove è nata l’idea dei mercatini contadini, che fanno riferimento a quel

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cosiddetto patto del consumatore che era stato sottoscritto e firmato da più di 1500 persone nel territorio in occasione della campagna amica nata nel 2000.

Fatta questa precisazione, considerazione, è chiaro che i mercatini hanno uno scopo per quello che riguarda i produttori ma soprattutto volto a fare conoscere ai consumatori il prodotto locale.

Perché questo? Perché in molti casi con la globalizzazione, trovando tutto l’anno tutti i prodotti, diventa sempre più difficile distinguere quelli che possono essere i prodotti di stagione da quelli che invece sono in contro stagione, da quelle che possono essere le produzioni locali a fronte di quelle che invece vengono da fuori, e soprattutto per fare conoscere e per fare ritornare in mente alcune vecchie varietà che purtroppo per ragioni di delicatezza non sono più commerciabili e faccio riferimento anche a quel monumento che è stato messo nella rotonda che riguarda la Bella di Cesena, questo è una di quelle vecchie varietà dove richiama gusto, richiama sapore tipico della zona che purtroppo nei mercati e nei negozi è sempre molto difficile da trovare e da andare a ricercare, per cui anche questo voler valorizzare e ritornare un attimo a quei vecchi sapori che c’erano e per la maggior parte dei consumatori cesenati, penso che sia ancora vivo il ricordo di quelle varietà, quindi questa è un’altra funzione per la quale questi mercati debbono funzionare.

Altra cosa è chiaro che chi va in questi mercati, i produttori che vanno in questi mercatini sono i produttori che a un certo punto ci mettono la propria immagine, perché il consumatore che va a fare l’acquisto se il prodotto non risponde alle aspettative, oppure per qualche motivo ha qualche problema, non si mantiene, tutto quello che volete, è chiaro che il consumatore si ricorda che lo ha acquistato da quel produttore, dopo di ché fare le sue dovute considerazioni, quindi un’altra problematica che è legata sì al mondo agricolo è il fatto che comunque chi si prende l’impegno sa anche quale rischio corre.

Altra cosa che sicuramente dovrebbe in qualche modo mettere in competizione è il fatto che sui banchi della grande distribuzione purtroppo troviamo prodotti sempre più scadenti e di maggior costo, per cui diciamo che in qualche modo il produttore potrebbe portare a casa qualche centesimo, qualche soldino in più e quindi salvare la propria azienda e mi riferisco ad aziende che sicuramente sono aziende di dimensioni ridotte, perché si parla di una media della zona di tre ettari, tre ettari e mezzo, e quindi sicuramente questo potrebbe essere un aiuto.

Altra cosa che mi viene in mente è il fatto che comunque a questo progetto hanno già aderito, o comunque hanno intenzione di aderire circa 25 aziende e le domande sembra che siano in aumento, per cui penso che da parte del mondo produttivo sia un aspetto abbastanza sentito e soprattutto la voglia di intraprendere qualche strada innovativa per cercare di fare reddito nelle proprie aziende.

Per quello che riguarda il luogo, io francamente in un primo momento avevo pensato che non era forse un luogo adatto, perché avrei preferito più una zona centrale, poi però mi sono reso conto che se un consumatore avesse intenzione di acquistare che ne so, sei bottiglie di vino, una cassettina di frutta o di verdura, portarsela a 200, 300 metri, dove ha posizionato la macchina, l’autovettura penso che sia un problema soprattutto anche per persone di una certa età, penso che alla fine sia un problema che è un po’ più oneroso con il

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rischio che chi fa l’acquisto a quel punto lo fa solo con qualche chilo perché poi deve fare la strada per portarselo in macchina.

Un’altra cosa che mi viene in mente è l’informazione che questi produttori possono dare al prodotto che loro vendono, come viene fatto, come può essere consumato, come può essere conservato, come può avvenire la scelta in funzione di quello che uno vuol fare, mi viene da pensare che uno che vuol fare delle marmellate, a uno che vuol fare il te alla pesca, tanto per intenderci, il formaggio di fossa, il formaggio con le pere, tutti quegli accorgimenti cosiddetti della nonna se vogliamo, tutte piccole cose, mi vien da pensare che in questi giorni qualcuno mi è venuto a chiedere se avevo la famosa pera volpina che una volta era considerata un toccasana per chi aveva problemi di digestione, tutte queste piccole cose che potrebbero essere di supporto a chi va a fare l’acquisto in questo farmer market.

Altra cosa, è vero quello che diceva prima la consigliera Celletti, una statistica dice che i prodotti prima di arrivare sulla tavola percorrono più di 1900 km, questo è determinato dalla globalizzazione come dicevo prima, dal fatto che comunque si trova di tutto, in tutto l’arco dell’anno, per cui non tutti i prodotti hanno quella strada lì, ma sicuramente con questa tipologia di mercato, si dovrebbe cercare di avere questo prodotto a chilometro zero.

Altra cosa che avevo sottolineato era il fatto della presentazione del prodotto, cioè se io a un certo punto produttore che frequento questi mercatini, non mi presento bene, io faccio fatica a trovare il consumatore che ritorna, è come un po’ quando tu vai in un ristorante, se vedi che c’è una brutta accoglienza, difficilmente ci ritorni, e così vale per il prodotto agricolo, sicuramente una buona presentazione, un modo, se vogliamo intelligente da parte del produttore, di presentarlo, di presentarsi, e di avere un colloqui con chi deve acquistare il suo prodotto, io penso che sia uno di quegli aspetti che permetta al produttore di fare ritornare il consumatore e dare al consumatore quel rapporto umano, quella sensazione di genuinità del prodotto.

Altra cosa sui controlli, è chiaro che le organizzazioni promotrici sicuramente al loro interno avranno e faranno sottoscrivere dei regolamenti aggiuntivi per far sì che questo progetto non crolli subito, perché magari qualcuno vuol fare il furbo, quindi i primi controllori sicuramente sarà chi ha proposto, chi ha sostenuto questa iniziativa, perché altrimenti il rischio è di un fallimento.

Faccio anche un’altra considerazione, la dichiarazione, pardon. Sul discorso della tassa, sicuramente è un altro aspetto importante dove è vero che avremo volentieri fatto a meno però allo stesso tempo è un aspetto che chi si impegna a partecipare sa che comunque paga perché altrimenti uno dice partecipo poi dopo non ci va, non ha voglia, e tutte queste cose qui.

A questo punto, io penso di aver parlato abbastanza, vorrei dire che il nostro voto sarà pienamente favorevole perché riteniamo che sia una di quelle cose che il Comune può fare per aiutare questo settore e in considerazione di questo votiamo favorevole.

VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE BARONIO : grazie. Si è prenotato il consigliere Manzo, ne ha facoltà, prego.

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CONSIGLIERE MANZO (Gruppo PDL) : grazie Presidente. Una premessa, abbiamo presentato un emendamento alla

proposta che abbiamo fatto girare, è una premessa questa, allora l’iniziativa del mercato

VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE BARONIO : scusa un attimo consigliere, Segretario, abbiamo un emendamento, questo

verrà votato dopo? Benissimo, quindi l’emendamento suo verrà votato prima della votazione della delibera. Prego

Consigliere Manzo : grazie, l’iniziativa del mercatino degli agricoltori non può che essere

condivisibile, visto che è già da un po’ di tempo che se ne parla, nel condividere ampiamente il Regolamento, si vuole porre l’accento su alcuni aspetti, allora, nelle premesse che sono poi gli intenti politici dell’iniziativa, è da ricordare come il mercato degli agricoltori non debba risultare come una spasmodica esigenza di vendere prodotti a prezzi minori rispetto al mercato tradizionale, è necessario che l’offerta garantisca il miglior rapporto qualità-prezzo, non deve essere quindi una forzatura commerciale, politica del minor costo, ma una novità commerciale.

Secondo luogo, sempre in termini di premessa politica, il mercato degli agricoltori non si deve porre, così come citato nelle premesse della delibera, lo scopo di determinare una maggiore redditività per le imprese; nel territorio del solo Comune di Cesena risultano attive, presso la Camera di Commercio, circa 2200 aziende agricole, figuriamoci se l’intento paventato fosse quello di natura economica, il mercato infatti avrà 15 piazzole e potrà al massimo interessare 25 imprese a rotazione. Lo scopo vero è quindi relativo all’intento politico è quello di generare un’occasione di incontro fra il produttore e il consumatore per fare capire a quest’ultimo la differenza fra un prodotto che è stato nella sua stagionalità e coltivato nelle vicinanze, è questa la vera funzione del mercato degli agricoltori. Se questo è l’input che politicamente si vuole dare, allora non si può che condividere l’iniziativa.

Passando all’esamina del Regolamento, si possono fare le seguenti considerazioni. Il Regolamento ha una struttura solida se si vogliono mettere in atto le premesse prima riportate, soprattutto quando pone come pregiudiziale il fatto che i prodotti siano stati ottenuti esclusivamente nell’ambito del nostro territorio regionale. Su questo punto ci si trova perfettamente in accordo così come non si può che convenire sul fatto che siano le rappresentanze di categorie ad organizzare il mercato, ovviamente ciò non deve creare nessuna preclusione agli agricoltori che non appartengono alle due associazioni che lo gestiranno, … e Coldiretti.

Completo accordo anche sui parametri che permetteranno alle due associazioni di poter stilare una graduatoria degli agricoltori che aderiranno all’iniziativa.

L’unica cosa che manca nel Regolamento è l’attività di controllo. E’ vero che il Regolamento proposto prevede che siano le stesse organizzazioni a gestire l’attività in una sorta di autocontrollo, ma questo secondo me non basta, serve quindi da parte del Comune l’impegno ad effettuare una vigilanza attenta, quindi

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un vigile che periodicamente si rechi a verificare il rispetto delle merci proposte in vendita, tale controllore deve ovviamente essere preparato al fine di poter verificare la provenienza delle merci al fine di poter monitorare il rispetto del Regolamento.

Si pone inoltre l’accento su tale attività di verifica perché non è rare incappare in qualche caduta di stile come capita in taluni mercatini dove vengono vendute, troviamo sui banchi banane, ananas, pompelmi, ecc. cioè produzioni chiaramente non della nostra regione. L’attività, lo ripeto, è un elemento vincente di questa nuova forma, e questo non può essere rimandato per ovvie difficoltà di applicazione, alle stesse organizzazioni che lo gestiranno.

Per quanto concerne la localizzazione, secondo noi, sembra al momento la migliore, purchè si dia la possibilità di facilitare lo scarico e il carico delle merci da parte dei consumatori.

In ultimo, l’aspetto promozionale, si spera e lo sarà sicuramente, che il mercato sia sicuramente capace di attrarre soprattutto nei primi momenti di apertura un grande interesse da parte dei consumatori, per questo il Comune deve pensare di investire qualche risorsa pubblicitaria al fine di divulgare la nuova opportunità, ma soprattutto far capire al consumatore che cosa può trovare in questo nuovo spazio commerciale.

Ci auspichiamo inoltre che se si dovesse riscontrare il successo dell’iniziativa, di portare le giornate da due a un maggior numero di mercati.

Infine, per evitare che sui banchi finiscano prodotti non provenienti dal nostro territorio, auspichiamo un controllo anche da parte degli enti preposti tra cui la Polizia Annonaria, a tal fine, abbiamo preparato un emendamento all’articolo 6 del Regolamento di cui facevo riferimento all’inizio. Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Manzo. Io non ho altri iscritti a parlare, se non ci sono altri

iscritti a parlare, inviterei l’assessore Moretti per eventuali repliche rispetto agli interventi prima di aprire la parte che riguarda la dichiarazione di voto. Prego assessore Moretti.

ASSESSORE MORETTI: io più che una replica, volevo, ovviamente, siccome non capita sovente,

ringraziare i gruppi per la collaborazione e anche per il tipo di dibattito a cui su questo punto abbiamo assistito. Molto, molto collaborativo non tanto nel merito sul voto che non fa mai male, quando penso da quanto ho capito probabilmente si voterà alla unanimità questa proposta, ma anche proprio per il taglio che è stato dato dei gruppi nei rispettivi interventi dei loro rappresentanti.

Faccio tesoro, facciamo tesoro di alcune raccomandazioni che sono venute sia sul funzionamento, la localizzazione, la severità dei controlli, perché ovviamente abbiamo tutti l’interesse che questo avvenga effettivamente con le garanzie che, a mio modo di vedere, prima di tutto, si daranno essi stessi gli operatori, ma poi alla fine a noi interessa che questo avvenga quindi ci sarà un controllo severo affinchè poi la tutela di quello che è il consumatore che è l’obiettivo vero di questa proposta ci sia.

Come anche quello di mettere in collegamento alcune altre iniziative che ci sono già, ci sono diversi agriturismi che fanno la vendita diretta, ci sono alcuni

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imprenditori agricoli principali che già fanno la vendita diretta e quindi mettere insieme queste iniziative che sono partite in forma singola a quella che è l’iniziativa che viene proposta oggi che fra un mese e poco più o comunque circa, si avvierà, è un elemento che può aiutare anche i fini di chi diceva qualcuno, per migliorare la nostra offerta turistico-culturale e quant’altro, quindi da questo punto di vista solo per ringraziare dei contributi che verranno.

Ovviamente noi consideriamo questo un avvio sperimentale per un anno, è evidente che poco prima di confermare o meno questa richiesta, sarà utile verificare se ci sono le condizioni per continuarle in quella localizzazione o meno. Qualora questo non fosse consentito non ci ridurremo l’ultimo minuto per trovare una soluzione alternativa, e colgo anche l’occasione non polemica, la prendo così, dell’intervento di Prati quando ha citato la Consulta, siccome credo che di qui a poco riusciremo a nominarla, potrebbe essere proprio la verifica del funzionamento del mercatino agricolo, anch’io continuo a chiamarlo in italiano, infatti, nella mia relazione non ho mai parlato volutamente inglese, e in modo tale che la Consulta stessa possa essere il primo momento di verifica del funzionamento di questo mercato.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : ringrazio l’assessore Moretti, colleghi, vi sento abbastanza rumorosi, a

questo punto, aprirei lo spazio per le dichiarazioni di voto, considerato che queste possono comprendere anche l’emendamento a cui faceva riferimento il consigliere Manzo, che metteremo ai voti alla fine delle dichiarazioni di voto, di cui è stata data copia ai colleghi.

La giunta approva l’emendamento mi dicono. Prego, colleghi, se ci sono richieste, consigliere Marchi prego per la

dichiarazione di voto, se intanto altri si vogliono prenotare, prendo nota, prego. CONSIGLIERE MARCHI (Gruppo PD) : visto che la dichiarazione l’ha fatto il collega, solo per dire che come gruppo

voteremo a favore dell’emendamento proposto. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Marchi. Consigliere Manzo prego. CONSIGLIERE MANZO (Gruppo PDL) : a questo punto posso fare la dichiarazione di voto? Posso anche leggere

l’emendamento, non so? Si. L’emendamento: la proposta mercato riservato agli imprenditori agricoli,

articolo 6, in calce: I controlli sulla conformità delle tipologie dei prodotti ammessi alla vendita e effettuata ai sensi dell’articolo 1 del presente Regolamento.

Allora concordo già con il fatto che era secondo noi un’iniziativa valida questa qui dei mercati, avremo comunque votato a favore, a maggior ragione con l’emendamento approvato, due volte votiamo a favore. Grazie.

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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Manzo. I controlli sulla tipologia dei prodotti ammessi alla

vendita sono effettuati ai sensi dell’articolo 4, si, si, va bene, d’accordo, molto attento il consigliere Marchi. Articolo 6, l’emendamento all’articolo 6, si, è: “I controlli sulla conformità delle tipologie dei prodotti ammessi alla vendita sono effettuati ai sensi dell’articolo 1 del presente Regolamento”, OK.

Non sono pervenute altre richieste a parlare, consigliera Celletti prego. CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord) : si, stiamo parlando dell’emendamento, si, secondo me, cioè è un cane che si

morde la cosa questo, non è che vada nel senso che io avevo auspicato e cioè di un’ulteriore specificazione sui documenti comunque i controlli ci devono essere per rassicurare il consumatore, mi sembra che sia pleonastico questo emendamento, almeno per come lo capisco io, non so vorrei capire anche l’assessore che cosa ne pensa o lo ha già detto che è d’accordo, non so, secondo me, non è che chiarisce di più, non è che incute ulteriore controlli, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Celletti, l’assessore aveva detto che era d’accordo

sull’emendamento. Se non ci sono altri iscritti a parlare, metterei ai voti nell’ordine prima

l’emendamento, chiedo ai consiglieri di prendere posto per favore, metterei prima ai voti l’emendamento poi la proposta di delibera.

Colleghi, scrutatori, mettiamo ai voti l’emendamento letto di cui non rido lettura che ho letto un attimo fa proposta dal gruppo PDL :

chi vota a favore alza la mano: PD, Italia dei Valori, Cesena 5 Stelle, UDC, PDL, PRI

chi vota contro: nessuno chi si astiene: Lega Nord Viene approvato quindi a maggioranza. A questo punto, metto ai voti la proposta di delibera così come integrata con

l’emendamento approvato : chi vota a favore della proposta di delibera così come integrata: PD, Italia dei

Valori, Cesena 5 Stelle, UDC, PDL, Lega Nord, PRI chi vota contro : chi si astiene: questa proposta di delibera è approvata alla unanimità. Viene richiesta anche la immediata esecutività per cui vi chiedo un altro voto: chi vota a favore l’immediata esecutività di questa proposta di delibera alza la

mano: PD, Italia dei Valori, Cesena 5 Stelle, UDC, PDL, Lega Nord, PRI. Molto bene. Colleghi vi ringrazio. LLE/CONS03

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12) Variante al PRG cartografica e normativa n.1/20 08- controdeduzione alle osservazioni pervenute, alle riserve degli ent i e approvazione ai sensi dell’art.15 con le procedure di cui all’art.21 dell a L.R. n.47/78 e SMI e adozione del verde pubblico delle fasce di rispetto della circonvallazione di Calabrina

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : procediamo con la proposta di delibera al numero 12 del nostro ordine del

giorno che è la Variante al PRG cartografica e normativa n.1/2008- controdeduzione alle osservazioni pervenute, alle riserve degli enti e approvazione ai sensi dell’art.15 con le procedure di cui all’art.21 della L.R. n.47/78 e SMI e adozione del verde pubblico delle fasce di rispetto della circonvallazione di Calabrina; questa proposta di delibera è stata presentata e discussa in seconda commissione consiliare il 15 febbraio e viene presentata in consiglio con richiesta di discussione.

Credo che l’assessore debba dire qualcosa su questa variante consistente, quindi do la parola all’assessore Moretti per la presentazione, dopodiché procederemo con la discussione.

ASSESSORE MORETTI: io cercherò di essere breve, anche se l’oggetto è un oggetto abbastanza

consistente e non è possibile tracciarne dettagli in poco tempo, però, forse conviene che alcuni elementi vengano ricordati a partire dal fatto che concludiamo almeno in gran parte l’iter della variante urbanistica che il consiglio comunale precedente ha adottato nel novembre del 2008.

Allora, fu presentata come una variante che si collocava a metà della vita del piano, e cioè dopo cinque anni dalla variante generale adottata nel 2000, poi approvata nel 2003.

E’ il caso, credo, visto che si vanno a concludere degli iter che sono stati avviati un anno e mezzo fa quelli che sono gli elementi principali contenuti nell’adozione, non tanto e solo le controdeduzioni e le osservazioni contenute nella delibera di oggi, in particolare, gli elementi erano la manifestata esigenza da parte di alcune aziende di estendere le loro attività, in buona parte, questo avveniva attraverso su degli ampliamenti dove le aziende erano già esistenti e solo in parte attraverso una nuova collocazione.

Il secondo argomento importante dei contenuti la variante era l’inserimento di alcune opere pubbliche, poi, un duplice elemento che riguardava il recepimento di alcune norme sovra-ordinate, per esempio, quelle sul commercio che definivano le taglie di competenza comunale, 1500 metri alimentari e 2500 metri extra alimentari rispetto all’indifferenziato 1500 di prima, o anche pure come l’adeguamento alle norme sull’agriturismo, anche in questo caso, recependo norme sovra-ordinate con particolare riguardo alla nuova legge regionale che era sopra avvenuta.

Inoltre, la riproposizione di alcuni, esattamente 12, lotti nel verde che già nella variante generale del 2003 erano stati stralciati a seguito di una serie di pareri contrari, non ultimo quello della provincia.

Dalla pubblicazione di quella delibera, sono arrivate circa 300 osservazioni e ovviamente sono anche giunti i pareri degli enti competenti sull’intera variante,

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pareri che in taluni casi incidono anche in maniera significativa sulla variante stessa e come dicevo all’inizio, arriviamo alla conclusione di quasi tutto il pacchetto contenuto in adozione poiché non vengono concluse alcune questione che come si usa dire in gergo, avranno una coda e cioè verranno concluse solo successivamente.

La prima di queste questioni che non si conclude con questa delibera è proprio relativa alle opere pubbliche, parto dalla più importante e cioè la circonvallazione di Calabrina. Su questo punto, il parere della provincia non prevede modifiche di tracciato, ma prevede fra le altre cose l’acquisizione delle fasce di rispetto stradale allo scopo di utilizzare ai fini della necessaria mitigazione ambientale dell’opera stessa. Questa è la ragione per la quale è necessario adottare e trovate che nel titolo della delibera c’è questa dicitura, le fasce di rispetto non tanto il progetto in quanto già esistente, ma la modifica che è stata richiesta e cioè le fasce di rispetto a verde pubblico, invariante a quello precedente.

Su questo punto specifico, stante la delicatezza dell’intervento, abbiamo anche ritenuto di formalizzare non solo attraverso degli incontri, anche attraverso degli scritti, un rapporto con la provincia e anche perché non dobbiamo dimenticare che si tratta di una strada provinciale, quindi di sua competenza, abbiamo scritto alla provincia in novembre scorso e abbiamo avuto una risposta abbastanza precisa della provincia, direi anche perentoria, dove in sostanza la provincia conferma la volontà di realizzare l’opera, ha intenzione però di assoggettarla a valutazione di impatto ambientale attraverso la via volontaria regionale, quindi in sostanza sottopone questo progetto a una valutazione di impatto ambientale che in questo caso viene chiamata regionale perché, come sapete, la legge prescrive che ogni opera di competenza di un ente, se svolge una valutazione di impatto ambientale, quella valutazione la svolge l’ente sovra-ordinato a chi la propone e quindi in questo caso non può essere che una via regionale.

In sostanza, questo significa che in seguito all’esito di questa valutazione di impatto ambientale, a cui la provincia ha deciso di sottoporsi volontariamente, ci sarà un progetto definitivo, il progetto definitivo che consentirà l’inserimento nel nostro PRG in automatico di quel progetto, e cioè con o senza le mitigazioni che oggi la provincia chiede, con maggiori mitigazioni, con minori mitigazioni, anche perché a questa valutazione di impatto ambientale parteciperanno tutti gli enti preposti alla tutela della salute dell’ambiente e quindi vedranno il progetto e esprimendosi sul progetto, potranno definire tutti gli aspetti nei particolari.

E’ evidente che chi conosce le norme, sa anche che la via regionale costituisce automaticamente variante e quindi di conseguenza il progetto che sarà … sarà il progetto che sarà definitivamente inserito nel piano regolatore sia dal punto di vista del tracciato, sia dal punto di vista delle modifiche a tutela dell’ambiente che e se ci saranno.

Questa è la ragione per la quale oggi questa partita non si conclude in maniera definitiva. E’ evidente per logica che nel brogliaccio delle osservazioni che sono pervenute su questo tema sono sospese tutte le istanze osservazioni che su questa questione, su questa partita, su questa tematica sono state proposte, poiché è evidente che non si può dare una risposta definitiva a coloro che chiedono delle cose che riguardano un oggetto che non viene

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sostanzialmente definito, quindi è evidente, per dirla in un linguaggio il più comprensibile possibile, che oggi sia la variante della circonvallazione di Calabrina non si conclude, così come di conseguenza non si decidono e definiscono le osservazioni ad essa riferite.

La seconda cosa sospesa, o almeno in parte sospesa, riguarda i lotti nel verde o i 38bis come vengono comunemente chiamati.

Tre di questi hanno avuto il parere favorevole della provincia, dei nostri uffici, mentre per otto di questi, la provincia chiede lo stralcio, a questi vi è la proposta di controdedurre disponendo la valutazione di sostenibilità ambientale e quindi in conseguenza alla VAS e ai suoi risultati positivi o negativi, saranno definitivamente accolti come in sostanza si propone in delibera, o in caso negativo, ovviamente questi 38bis, otto in particolare, saranno stralciati.

Per uno invece di questi dodici, come è evidenziato in delibera, lo stralcio è da subito inevitabile già in questa fase, perché è stato proposto in un’area di tutela fluviale, articolo 17 del PTCP, di questo solo tardivamente è stato chiesto di valutarne un’eventuale ricollocazione e spostamento, ovviamente, in maniera tardiva non è possibile occuparsi in questo procedimento, eventualmente di questo sarà possibile occuparsene in futuro se e quando se ne presenterà l’occasione.

Infine, sulle osservazioni, va detto che a ottobre la commissione ha valutato i criteri, ricorderete che erano abbastanza semplici e banali, criteri sui quali si è basati in particolare l’istruttoria tecnica per definire le osservazioni.

Il primo riguarda l’impossibilità di accogliere la quasi totalità di richiesta di residenziale stante che come abbiamo più volte detto, il cosiddetto dimensionamento residenziale di questo PRG è stato già esaurito in sede di adozione nel novembre 2008 e quindi di conseguenza al di là del merito di alcune proposte, non era tecnicamente possibile andare oltre a un dimensionamento già consumato dal punto di vista residenziale e quindi accogliere tutte quelle che propongono un ulteriore dimensionamento del suolo.

La possibilità invece parziale, molto parziale è stata quella di accogliere alcune richieste sul versante produttivo, su questo versante c’è ancora, al netto di questa delibera, un piccolo residuo di produttivo, ovviamente in questo caso parliamo di carattere minimale che non incidono in maniera significativa e fanno comunque riferimento ad aziende esistenti e quindi non a nuove localizzazioni, e quindi di attività già presenti per la migliore riorganizzazione delle attività stesse.

Infine, e quindi rivolgo al Segretario, abbiamo la necessità di fare alcune precisazioni in delibera che io adesso provo a descrivere nella maniera più formale e dettagliata possibile, poi se non è chiara, ci possiamo tornare.

In buona sostanza, la prima è molto banale nel senso che all’interno della delibera sono contenuti proprio degli errori materiali di battitura, faccio un esempio, in terza pagina è scritto 289 osservazioni, in realtà sono 291; sono state depositati ulteriori 130, in realtà sono 132; poi, successivamente, a un certo punto, prima della fase preliminare e prima del deliberato c’è riferimento a maggiori cosi anziché maggiori costi; quindi proprio aspetti formali. A un certo punto, sulla pagina successiva, produttivo 8, si dice con preventivamente assoggettato a procedure di valutazione ambientale strategica, e invece è con obbligo di verifica di assoggettibilità a valutazione ambientale strategica, e cioè,

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da una parte si diceva deve fare la VAS, in realtà, la disposizione giusta è deve fare la verifica sulla fattibilità o meno della VAS; poi un altro errore, nella pagina successiva c’è a metri 100, in realtà sono 75, quindi davvero errori materiali, poi nella delibera non ne vedo altri, poi, possiamo entrare nel dettaglio.

Le altre due questioni delle tre che vi ho anticipato sono un pochino più complicate perché in parte modificano il corpo della delibera, o meglio complicate dal punto di vista della lettura perché parliamo di due paginette, perché modificano in maniera sostanziale una questione, dopo magari forse conviene fare girare quello che potrebbe essere chiamato un vero e proprio emendamento, però vi dico la sostanza, dopodiché su questo possiamo tornarci.

Per quanto riguarda le proposte o meglio le controdeduzioni o il parere della provincia in relazione del Consorzio Agrario, le questioni in realtà sono due, una nell’attuale sede, una nella sede di San Giorgio, in questo caso parliamo della sede più centrale per capirci, la provincia disponeva una verifica di VAS puntuale per la parte commerciale. È stato erroneamente scritto che si dispone il PUA assoggettato a VAS, normalmente un PUA funziona quando un’area è da realizzare, lì c’è uno stabile già realizzato e quindi va corretta quella disposizione, non è un PUA che va a VAS, ma semplicemente va fatta la VAS, però, questo dispositivo cambia in maniera significativa altre tracce della delibera e quindi c’è un canovaccio di due pagine che in qualche modo viene corretto, ma il significato è questo.

L’ultima correzione invece assai più semplice ma potrebbe anche essere questo un emendamento, riguarda la risposta all’osservazione n. 104, l’osservazione 104 era stata considerata respinta in base al criterio 1-1, cioè quello del dimensionamento, in realtà, l’interpretazione era stata quella di un lotto sostanzialmente sul retro, in realtà, c’era una proposta alternativa a quella osservazione e cioè quella di limitare per un semplice ampliamento del fabbricato esistente a 4 metri di zonizzazione che sostanzialmente non ha incidenza sul dimensionamento, per cui in questo caso la proposta di modificare da respinto in base al criterio 1-1 la osservazione 104 ha parzialmente accolta a limitatamente all’accoglimento di un ampliamento del tessuto di espansione anni 60 e 70 articolo 34 delle norme, per una profondità di 4 metri a nord dell’attuale urbanizzazione, ovviamente su questo va dato mandato all’Ufficio di modificare le tavole che erano state predisposte secondo il recepimento di questa modifica che noi proponiamo di accogliere.

In sostanza, quindi, nel primo caso parliamo di errori materiali, nel secondo parliamo di una più corretta interpretazione di quella che era una disposizione della provincia, nel terzo e ultimo caso parliamo di accogliere parzialmente un’istanza inizialmente respinta per non avere colto anche la cosiddetta subordinata minore che non consente di realizzare un fabbricato come è stato negato ai più, per non dire a tutti, ma semplicemente di consentire un piccolo ampliamento del fabbricato esistente.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie assessore Moretti per le specificazioni, per le integrazioni alla

proposta di delibera e a questo punto, i colleghi che intendono intervenire alla

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discussione di questa proposta di delibera, se lo richiedono, possono farlo. Ho visto una mano alzata, consigliere Prati, prego.

CONSIGLIERE PRATI (UDC) : di questa variante se n’è parlato in una riunione di commissione, più che altro

sui temi generali e non si è sceso nello specifico. E’ una delibera che arriva da lontano, cioè l’argomento di variazione e con le successive osservazioni che sono state presentate come diceva l’assessore.

In linea generale, quando ci siamo trovati nella commissione alcuni mesi fa, sono stati dati dei criteri per esaminare le osservazioni. Questi criteri erano in pratica quelli che non si accettavano variazioni ex novo di ampliamento e quindi dovrebbero essere tendenzialmente da respingere, sia per quanto riguarda anche osservazioni che chiedevano nuove aree residenziale che creano squilibrio e quant’altro, poi sono tendenzialmente da respingere osservazioni che chiedono di non realizzare opere pubbliche, oggetto della variante, questo al punto 1.

Poi, al punto 2 ci sono eccezioni, sono tendenzialmente da accogliere le osservazioni pertinenti a tematismi nella variante che propongono migliori soluzioni procedurali e via dicendo.

Al 2.2 in particolare, sono tendenzialmente da accogliere le osservazioni riguardanti la città di ampliamento di riconversione del sistema produttivo commerciale.

Allora all’interno di questa seconda parte, al punto 2, ci sta la discrezionalità, io mi sono preso la briga di guardare l’elenco di queste osservazioni, alcune sono accettate, altre no, anche se fanno parte di quel 1-1 che dovrebbero essere respinte e non mi sono dato una risposta del perché alcune si e alcune no e quindi qui credo che ci sia stata molta discrezionalità nell’accettare alcune si, alcune no, poi ci avete dato anche il riepilogo in base alle categorie di appartenenza rispetto all’allegato A dove erano in ordine cronologico, per fare un esempio, nella A1 ce ne sono tre di cui due accolte, una respinta. Da parte di chi ha esaminato, l’ufficio della giunta, ci sono stati dei buoni motivi per aver fatto queste scelte, però, io personalmente non sono riuscito a capire quali siano veramente i motivi di fondo per cui ad alcuni si è detto si ed ad altri si è detto no. Come dicevo, molta discrezionalità nella decisione poi finale.

Per quanto riguarda alcuni temi in particolare, credo che quello più grosso riguarda la variante di Calabrina cosiddetta in cui ci sono tantissime osservazioni, saranno una quarantina, che come ha detto l’assessore, in questo momento vengono sospese, ma io direi che poi alla fine vengono più che sospese, annullate, perché come ci ha spiegato dal momento in cui la regione approverà il progetto tramite la VIA è un progetto definitivo, e quindi è un progetto che viene da un organismo superiore a quello anche provinciale, in pratica, è legge per tutti, dovremo pressoché applicarla.

Allora qui ci troviamo di fronte ad un’arteria che io ritengo sia necessaria per completare tutto il percorso della via Cervese, la vecchia Cervese Bis, che poi come tutti sappiamo è stata ridisegnata con la circonvallazione di Pioppa e di Calabrina, quindi vorrei entrare anche, conoscendo la zona, un po’ nel merito di questo progetto e nei tempi in cui è venuto avanti, anche perché, come tutti sappiamo, questo è un finanziamento regionale, che è stato definito più di due

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anni fa, quindi i tempi si allungano, non vorrei che poi si perdesse anche il finanziamento.

L’altro discorso, che poi è frutto delle lungaggini che ci sono state in questi anni, è quello della fascia di mitigazione. Noi andiamo ad operare e inserirsi in un tessuto fortemente abitato e quindi andare a proporre piuttosto che un esproprio di 20 metri, tale è la carreggiata della strada con annessi e connessi, in pratica, andiamo a finire a 80 metri, perché ci sono 30 metri da una parte e dall’altra di zona di rispetto, mentre una volta la zona di rispetto era esclusivamente di rispetto perché non si poteva edificare ma rimaneva di proprietà dei confinanti e potevano comunque utilizzarla per uso agricolo, cioè in questo caso, si tratta di espropriare non 20 metri ma 80 metri con l’aggravio di costi per l’amministrazione pubblica, perché questo deve essere piantumato se è di mitigazione, poi deve essere mantenuto, quindi un aumento di costi non indifferente.

E come dicevo andiamo ad inserire in questo contesto un’arteria di questo genere che non trova riscontri da nessun’altra parte, qualcuno dirà da qualche parte bisognerà iniziare, qui abbiamo un tratto della stessa strada a valle a Pioppa e, a monte, abbiamo deliberato qualche mese fa il discorso della Bretella. Il discorso della Bretella è un’opera sempre provinciale però non si è parlato di zone di mitigazione, quindi ci troviamo in una situazione abbastanza complessa con le difficoltà che dicevo prima, anche di passaggi, di percorsi abbastanza strozzati in mezzo alle case e quant’altro.

Poi dal punto di vista progettuale definitivo, la Secante, così chiamata di Calabrina, Bretella, chiamiamola come vogliamo, circonvallazione, diamo il nome che vogliamo, prevede l’inserimento a Villa Calabra con una rotonda e poi proseguendo verso Cesena il rientro nella vecchia Cervese, secondo me, questo è un grave errore, se questo è il progetto che poi sarà definitivo, perché? noi abbiamo la possibilità di allargare la via Calabria e di andare a utilizzare il sottopasso dell’autostrada che è lì da 40 anni libero, qualcuno mi ha detto ma quello è stretto, non si passa, questo è un’osservazione che non sta né in cielo né in terra, per il semplice motivo che lì c’è un sottopasso quattro corsie molto più largo di quello che viene utilizzato sulla via Cervese, questo è chiaro e pacifico, e non c’è questione di smentita, è lì, si vede, quindi vi invito a andare a vedere, anche perché poi c’è la possibilità di proseguire sulla Bretella che andiamo a costruire, quindi avere un percorso logico, uno che viene dal mare che deve andare a Cesena, attraverso questo percorso, lungo come dicevo la Calabria, il sottopasso, infila la Bretella e viene a Cesena, se invece lo facciamo rientrare nella vecchia Cervese facendo le due rotonde che ci sono, viene automaticamente di andare dritto per Villa Chiaviche e quindi rifare il vecchio percorso, perché ci sarebbe da fare 500 metri per passare davanti all’autostrada e andare a prendere la Bretella.

Io non sono un tecnico però credo che un po’ di buon senso ci faccia pensare che la soluzione di allargamento di via Calabria e utilizzare il sottopasso già esistente fosse una soluzione migliore di quella prevista, perché? perché già potremo dividere il traffico, perché la Cervese per quelli che vengono da Cervia e quant’altro, che vanno a lavorare nella zona industriale viene utilizzata parecchio anche con il discorso della Calcinaro, quindi una parte potrebbe a Villa Calabra prendere la vecchia Cervese e fare la Calcinaro,

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dall’altra parte, chi deve arrivare direttamente a Cesena o all’autostrada prende l’altra strada. Ecco, io non vorrei riportare quello che si dice in zona ecc. perché sarebbe scorretto, però non si riesce a capire il perché si utilizzi un progetto diverso da questo, anche perché la stessa provincia aveva fatto anche un’ipotesi del genere che, però, ultimamente è stata scartata.

Io credo che questo, anche dal punto di vista progettuale, sia un fatto estremamente importante, così come non capisco l’importanza di una rotonda sopra il Canale Emiliano Romagnolo, è stato fatto un asse che va nella zona artigianale di Villa Calabra, un asse nuovo per togliere il traffico, il traffico vuol dire passeranno dieci camion al giorno, non è che sia un traffico di chissà quale tipo, allora nel momento in cui noi andiamo a fare la Bretella, togliamo traffico dalla vecchia Cervese, qui si ipotizza di fare una rotonda proprio sull’asse del Canale Emiliano Romagnolo, cioè personalmente non ne vedo l’utilità di questa rotonda.

Detto questo, per quanto riguarda il discorso della tangenziale di Calabrina, alcune cose che riguardano per esempio i lotti 38 bis, cioè io credo che alcune situazioni che in passato erano state anche utilizzate che sono quindi riproposte, io mi auguro che da parte della provincia, nella valutazione di VAS su questi lotti venga cambiato il parere che ha espresso ultimamente, perché la regione si è espresso contro a questi lotti.

Per quanto riguarda gli emendamenti che poi diceva lei assessore, l’area del CAP qui vicino al cavalcavia del Foro Boario, la questione, lì non c’è un PUA, lì c’è un fabbricato che è stato rifatto, oggi esistente, quindi in pratica si tratta di una variazione commerciale di una parte di quell’edificio, mentre invece l’altra riguarda la possibilità di un richiedente di ampliare.

Di queste richieste, fra le osservazioni ce ne sono tante, allora è questo quando io dicevo all’inizio del discorso di non avere un metro uguale per tutti, perché su questo c’è stato, a mio parere, poi mi sbaglierò, molta discrezionalità nell’accettare alcune e respingere altre, o si diceva quelli che non hanno niente a che fare con il vecchio piano regolatore come osservazioni non ne accettiamo nessuna, questo è stato detto nella prima parte del regolamento, per l’esame delle osservazioni, poi dopo invece sono rientrate quelle che possono essere accolte assieme e via dicendo, allora, a questo punto, mi sembra che, come ho detto prima, su queste decisioni sono molto opinabili, io conosco degli esempi, non credo sia il caso qui di entrare uno per uno, forse non troppo ho detto l’altra sera nella capigruppo, chiederò la votazione pratica per pratica, se qualcuno aveva il fucile, mi sparava, però credo che alcune situazioni che io conosco personalmente che sono nella zona ecc. non hanno avuto risposta e altri l’hanno avuta senza un motivo spiegabile secondo il mio punto di vista, però, come ho detto, sono state deliberate in questo senso, sono state portate in consiglio comunale e quindi per chi le ha fatte forse credo che abbiano avuto qualche motivo per cui si è detto si e per cui si è detto no. grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie a lei consigliere Prati. Mentre i colleghi si prenotano a parlare, colgo

l’occasione per salutare chi è venuto a partecipare ai lavori del consiglio comunale dal momento che c’è stato un cambio nell’arco del pomeriggio, in modo particolare vorrei salutare Giuliano Pistocchi che per molti anni ha

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condiviso con noi questi momenti e queste giornate e lo ringrazio per esserci venuti a trovare, come ringrazio moltissimo coloro che sono qui con noi.

Come avrete visto dalla durata dell’intervento del consigliere Prati che non ho interrotto, ho dimenticato di dire all’inizio quali sono i tempi di discussione che erano stati concordati in sede di conferenza dei capigruppo per questa proposta di delibera, i tempi di discussione sono 5 minuti per i gruppi più piccoli, 10 minuti per i gruppi più piccoli, 15 per i gruppi medi e 20 per i gruppi più grandi, ho provato a vedere se eravate attenti, mi complimento, io se volete posso anche continuare a parlare, però, continuo a non avere iscritti, per cui se i colleghi si prenotano, do la parola, altrimenti metto ai voti la proposta di delibera.

Allora, l’assessore Moretti ha, nel suo intervento, evidenziato alcuni elementi di correzione ortografica o correzione di numeri e questi li diamo per assodati, insieme a questo c’erano anche due emendamenti di cui è stata data lettura, chiederei alla Segreteria se, per favore, mi passano il testo degli emendamenti, qui ne ho solamente uno, l’importante è che ne sia stata data copia ai consiglieri, quindi li chiamiamo emendamento 1 e allegato A, io sto procedendo con le procedure di votazione della proposta di delibera, OK, non avete avuto il documento che ha comunque presentato nella presentazione di proposta di delibera, io non ho nessuno iscritto a parlare, non ho nessuno iscritto a parlare, quindi sto procedendo, ho fatto saluti, ho fatto tante cose, prego consigliere Di Placido.

CONSIGLIERE DI PLACIDO (Gruppo PRI) : sono sinceramente un po’ meravigliato del fatto che una delibera del genere,

una variante di questo genere al piano regolatore, interessi al punto tale che si debba intervenire per non andare subito al voto, ma tant’è, apprezzo la grande sovrapposizione e feeling che c’è tra la giunta e la maggioranza che la esprime se quest’ultima non sente neanche la necessità di intervenire su questo argomento, speriamo che la senta a seguito di qualche nostra sollecitazione, non dovesse essere neanche così, ne prenderemo atto ma la cosa ci disturberebbe poco sinceramente.

Io vorrei ricordare come ci siamo lasciati l’ultima volta che in questo consiglio comunale discutemmo una grande partita urbanistica e lo vorrei ricordare perché può sembrare forse, assessore, lei non era presente, quindi glielo racconto io adesso insomma, una volta tanto non è colpa sua si potrebbe dire… per quello che riguarda il gruppo Repubblicano, quella seduta del consiglio comunale terminò prima della votazione di quella delibera, perché durante quella delibera, quasi già in fase di inizio di discussione di consiglio comunale, fu portato un emendamento che riguardava un’azienda che aveva necessità di ampliarsi della quale non si era mai fatto menzione nelle precedenti riunioni di commissioni consiliari e per quello che riguardò noi Repubblicani stravolse un po’ l’impatto di quella delibera urbanistica, perché denunciammo a gran voce come non fosse quello l’iter da seguire per delle partite così evidenti.

Da questo punto di vista, noi dobbiamo dire, assessore le rendiamo merito del percorso assolutamente trasparente che lei ha avuto in questa occasione, si possono condividere o meno alcune scelte, si potevano condividere o meno i principi con i quali abbiamo deciso dall’inizio di questa discussione di giudicare

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pertinenti o meno osservazioni e quant’altro, però io credo che la discussione ci sia stata, il materiale sia stato fornito, di questo credo che anche gli Uffici vadano coinvolti e per questo vadano ringraziati, la mia speranza e questa è una considerazione completamente politica che faccio, non tecnica, per cui da questo punto di vista escludo completamente gli Uffici dalla considerazione che sto per fare, la mia speranza è che questa nuova giunta abbia inaugurato un nuovo corso del gestire le pratiche urbanistiche, perché io vorrei ricordare che le ultime due volte che ci trovammo in questo consiglio comunale a discutere di urbanistica fu una volta per la delibera sul Sacro Cuore, e l’altra volta fu la delibera della quale ho poc’anzi accennato, nella quale venne infilata d’ufficio una voce che fino a cinque minuti prima non era presente, allora quando noi abbiamo per anni denunciato come l’urbanistica in questa città fosse diventato un servizio a domanda individuale nel quale contavano molto spesso più le aderenze e le vicinanze con il potere che la reale obiettiva valutazione delle esigenze ebbene noi ne abbiamo avuto numerose riprove dalle quali poi non abbiamo ricevuto smentita, non vorrei girare coltelli in piaghe che sono molto dolorose ma quello che sta succedendo per esempio al Sacro Cuore è sotto gli occhi di tutti e questo credo prima o poi dovrà meritare una considerazione più approfondita su quello che è stato anche l’urbanistica negli ultimi anni in questa città, fatto sta che se questo, assessore, sindaco è un nuovo corso dell’urbanistica, un nuovo corso che noi sposiamo, non perché questo vorrà dire che saremo sempre sistematicamente d’accordo, anzi, probabilmente ci saranno anche i momenti di disaccordo, ma perlomeno apprezziamo che ci sia una volontà di maggiore chiarezza e di maggiore trasparenza.

Anche perché, in questi anni, noi abbiamo avuto praticamente una unica grande variante continuamente in itinere, perché siamo stati sottoposti a varianti a modifiche che ci hanno fatto spesso sospettare che mancasse una visione generale unitaria, prospettica della città, perché venivano aggrediti spesso a spizzichi e bocconi aspetti importanti della città, tralasciando anche problemi ambientali e non solamente propriamente politici e tecnici, ora, se questa variante, che viene da lontano, chiude una fase e ne inaugura un’altra, chiude la fase inaugurandone una nuova con un metodo diverso, noi ne siamo felici, non voteremo questa variante al piano regolatore perché viene da un’impostazione che noi non abbiamo mai condiviso e che ci ha addirittura obbligato ad uscire dall’aula per mancanza di trasparenza rispetto al trattamento dei gruppi consiliari e credo che questo sia stato lo zenit e l’apice di una gestione sconsiderata dell’urbanistica nella nostra città, se questo è fare il punto zero e cominciare a ragionare di quello che serve veramente a questa città, cioè per esempio una variante della quale il Sindaco ha parlato più volte e anche l’assessore che riguardi soprattutto le necessità del mondo produttivo della nostra realtà o che si cominci anche a discutere di questo nuovo piano strutturale che dovrà disegnare per i prossimi dieci quindici vent’anni il Comune di Cesena, ebbene noi siamo pronti a cominciare a farlo, siamo pronti a cominciare a farlo dicendo che al di là degli azzardi progettuali, che hanno caratterizzati una stagione dell’urbanistica a Cesena nella quale sembrava che Cesena dovesse diventare addirittura un progetto pilota per un nuovo modo di intendere l’urbanistica, ecco, quando ci siamo accorti che questi azzardi progettuali cammin facendo venivano tutti cassati in nome della real politik e

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dell’essere più realisti del re, se invece questa città diventasse veramente coraggiosa e se avesse veramente voglia di fare degli sforzi progettuali, per noi non sarebbe male.

Dico che viene da lontano questa variante al piano regolatore, perché al suo interno ci sono una serie di vicende che qualcuno può aver dimenticato perché sono a cavallo tra un’amministrazione e un’altra, tra una legislatura e un’altra, ma che hanno un filo logico, all’interno di questa variante al piano regolatore, ci sono scontri e differenze di vedute fondamentali più volte tra i dirigenti e gli uffici di piano e la giunta, che vorrei ricordare, nella scorsa amministrazione comunicò e disse chiaramente che non prendeva in considerazione le perplessità dell’ufficio perché ci passava sopra dal punto di vista politico, salvo poi ritrovarci a dover affrontare quegli stessi problemi, articolo 38 bis, in maniera tale che con la gestione abbastanza disordinata degli ultimi anni, ci troviamo ancora adesso a non poter mettere la parola fine su quella vicenda perché qualcuno di quegli articoli 38 bis è stralciato, qualcun altro non è stralciato, e rimangono grandi problemi in questa città che noi sollecitiamo e solleviamo da tempo, per esempio la mancanza progettuale in termini assoluti della possibilità per i cittadini di costruirsi anche delle ville unifamiliari o comunque delle strutture di un certo tipo senza che questo debba necessariamente dire aggredire la collina, aggredire la campagna, e quindi inurbare ulteriormente il nostro territorio, così come ci sono delle partite che riguardano questa variante al piano regolatore che già interessano il mondo del produttivo che sarà oggetto anche di una futura variante, però, bisogna anche dire che noi arriviamo a una variante al piano regolatore come questa all’interno della quale c’è del produttivo perché sono 15 anni che nel nostro territorio non ci sono nuove aree a disposizione per gli insediamenti produttivi e che quindi ci tocca fare entrare dalla finestra quello che non riesce ad entrare dalla porta perché non c’è stata una programmazione logica e coerente anche per quello che riguarda lo sviluppo degli insediamenti produttivi.

Poi, è chiaro che, mettendosi una mano sulla coscienza, giustamente venendo incontro alle imprese, dove si può, le si fa entrare anche in una variante al piano regolatore perché comunque è un’occasione che si dà alla città per provare a rispondere a una serie di esigenze, ma non potremo continuamente ragionare di varianti al piano regolatore perché la miopia della politica non permette di andare oltre a una certa distanza e quindi un piano regolatore non è talmente lungimirante dal prevedere quello che succederà e deve continuamente dotarsi di varianti e di controvarianti per mettersi al passo, perché, da un certo punto di vista, ogni variante è una piccola sconfitta della politica, che non ha saputo prevedere quello che il territorio avrebbe richiesto e quello del quale il territorio avrebbe avuto necessità.

Allora, è un punto zero questo? e concludo Presidente, se è un punto zero, noi ne siamo felici, anche perché io voglio dare atto all’assessore che questa variante al piano regolatore per usare una metafora che usavamo prima scherzando con il Sindaco, è una variante al piano regolatore che, per usare un’immagine, potremo definire come un tappeto buono nel salotto di casa sotto il quale è stata messa per molto tempo un po’ di immondizia con la scopa finchè è diventato talmente evidente la consistenza di quello che era sotto il tappeto che in qualche maniera si è dovuto cercare di fare pulizia anche legittimamente.

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Ora, questa non è l’urbanistica come noi la intendiamo, preferiamo considerare che il tappeto sia troppo piccolo, troppo grande e che ne vada comprato uno nuovo, che vada aggiustato ma sempre considerando che quello è il tappeto sul quale bisogna ragionare, quindi se l’Assessore e il Sindaco hanno questa intenzione e hanno dato questo segnale con questa variante al piano regolatore che a noi pare aver inteso, e guardate non entro nello specifico, perché credo che delle 300 e più osservazioni che sono giunte, molte fossero concettualmente pertinenti e che sono state ritenute non pertinenti, il problema è che c’è sempre una tagliola temporale o normativa entro la quale bisogna dire anche quello che è pertinente non diventa pertinente, ma questo problema noi ce l’abbiamo anche e soprattutto quando, e lo ribadisco, abbiamo una continua variante a un piano regolatore nella quale il cittadino ormai non capisce più quale è il momento per presentare una domanda, per fare una richiesta o per inserirsi in una possibilità che il Comune dà e quando quella finestra temporale è chiusa. Allora definiamo meglio le finestre temporali e facciamo modo che si faccia punto zero perché, come diceva l’assessore, del produttivo qualcosa è rimasto ma poco, del residenziale non è più rimasto nulla, per cui dobbiamo veramente cominciare a ragionare di domani, allora oltre a ragionare di domani e a chiudere questa partita, quindi non solamente sul che cosa ragionare, sul domani, ma sul come ragionare, quindi cerchiamo di ragionare in maniera un po’ più prospettica e in maniera un po’ più lungimirante di quello che non si sia fatto sino ad oggi in questa città, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Di Placido. prego consigliere Brighi. CONSIGLIERE BRIGHI (Gruppo PD) : grazie Presidente. Beh, sulla bravura della giunta e di questo Sindaco, noi ci

avevamo scommesso prima e siamo contenti che altri gruppi politici se ne siano accorti oggi, noi ci avevamo creduto con beneficio di inventario, però noi ci avevamo creduto prima, certamente le varianti, per collegarmi alla conclusione del collega Di Placido, a volte sono un atto politico e a volte sono un atto tecnico, quindi si fanno varianti non solo come atto politico per togliere un po’ di polvere da sotto il tappeto, oppure fare delle varianti per mettere della polvere sotto il tappeto, a volte vengono fatte anche perché ci sono vincoli tecnici che ce le impongono e soprattutto il cittadino si appoggia a tecnici, quindi i tecnici sanno esattamente quando vengono messe le varianti, quali sono i termini; giustamente il collega diceva bisogna usare la tagliola, ma bisogna usare la tagliola perché i criteri vengano diffusi e quindi ovviamente qualcuno potrebbe essere favorito, noi abbiamo analizzato i criteri con i quali dovevamo vedere le osservazioni e quindi ovviamente non era più possibile controllare queste osservazioni una volta che i criteri erano già resi noti.

Come presidente della seconda commissione, vorrei però prima ringraziare gli Uffici e ringraziare l’assessore, perché, ogni volta che noi facciamo questo tipo di atti, loro sono sommersi da una molle incredibile di lavoro, vengono sommersi da tantissime richieste, molti tecnici vanno in Comune per fare ovviamente il loro lavoro e quindi devono produrre una molle importante di documenti per noi come consiglio comunale, come organo di controllo e di

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indirizzo, ma ovviamente anche verso la città come risposta e quindi come presidente vorrei ringraziarli per il lavoro che hanno fatto ad oggi.

La coerenza nei criteri. Io credo che e lo dico onestamente e a meno che come giustamente diceva il collega Ferrini, meno di una smentita, non siano stati commessi degli errori, ma errori tecnici, io credo ci sia stata molta coerenza nell’analizzare i criteri, non credo siano state fatte scelte così, questo può entrare, questo non può entrare, avevamo dati dei criteri, avevamo dato dei paletti, abbiamo analizzato quello che era giusto analizzare, non abbiamo analizzato quello che era uscito fuori.

Ovviamente, analizzando le osservazioni che erano pervenute, c’erano osservazioni che chiedevano un aumento del dimensionamento, altre che non lo chiedevano, è questa la sottile differenza e mi meraviglio che alcuni colleghi non abbiano capito il motivo per il quale apparentemente alcune osservazioni sono state accolte e altre non sono state accolte, perché è importante, l’assessore lo ha detto, gravare sul dimensionamento del nostro territorio, il residenziale è finito, nel produttivo è rimasto poco, il che significa che è diverso chiedere un aumento di superficie residenziale oppure una nuova superficie residenziale oppure chieder, che la legge lo permette, il passaggio come villa nel verde con un aumento della superficie del 20%, questo è importante.

Dicevo ci troviamo di fronte all’ultima variante del PRG in cui si chiude grandissima parte di quello che era rimasto nelle precedenti legislature, anche se, e questo mi dispiace davvero, rimangono fuori alcune cose che mi sarebbe piaciuto aver potuto chiudere prima, tra questa anche la variante di Calabrina, io abito lì vicino e mi ricollego all’intervento che è stato fatto dal collega Prati, perché mi è piaciuto molto, è stato molto interessante, anch’io condivido l’osservazione per la quale il tracciato forse è da rivedere, guardiamoci, vediamo se è possibile e lo dico come tecnico, guardiamoci proprio perché dentro-fuori, dentro–fuori, può arrecare fastidio, può arrecare danno, può essere anche difficoltoso, quindi invito la giunta, il Sindaco a prendere in esame anche un’ulteriore modifica di questo tracciato, proprio per rendere più snello e più fattibile il percorso fuori dal centro abitato, io abito a Villa Chiaviche, so la difficoltà di avere una strada che taglia di netto una frazione e mi rendo conto che diventa più facile fare un lavoro come quello che è stato fatto alla Pioppa, una variante che porta fuori il traffico dal centro della frazione e deve essere ancora più snello, questo, però, noi sappiamo potrebbe avere un problema insito, ovvero l’allungamento dei tempi e, come giustamente faceva notare, il progetto è finanziato anche con dei finanziamenti regionali, e quindi dobbiamo essere bravi a capire se la modifica della variante di Calabrina incide su questi tipi di finanziamenti qui.

Un ultimo appunto sui 38 bis che rimangono fuori, noi dobbiamo trovare, assessore, il modo di riuscire a risolvere queste problematiche e lo dico perché nonostante siano pochi, sono persone, sono cittadini che hanno chiesto la possibilità di fare degli ampliamenti, di fare delle costruzioni, noi dobbiamo riuscire a trovare la soluzione, dobbiamo dare una risposta certa e soprattutto una risposta veloce perché parliamo anche di investimenti, di investimenti futuri che loro fanno, dobbiamo essere bravi e veloci soprattutto a dare delle risposte, ed è per questo che la invito a predisporre subito, una volta votata questa

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delibera, affinché si parta con la nuova coda come lei ci ha detto e venga data una risposta il più possibile favorevole a questi nostri concittadini, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Brighi. Se ci sono altri interventi da parte dei consiglieri, io

do la parola, altrimenti, lascerei la parola all’assessore per la replica, dopodiché passiamo alle dichiarazioni di voto, no, no, interventi, non ho altre richieste di interventi per cui io do la parola, sono qui, prego assessore Moretti.

ASSESSORE MORETTI: si, ovviamente, non ho molte cose, ma non posso eludere alcune

considerazioni, che sono state fatte anche sul piano strettamente politico che, ovviamente, nel mio intervento telegrafico lascio per ultime.

Io ritengo che nella difficoltà che personalmente ho avuto, perché non è facile ereditare una variante che ha avuto un suo iter in adozione e, di conseguenza, trattare la parte delle osservazioni senza averne non tanto condiviso, ma generata in qualche modo le scelte che sono state fatte nella fase di adozione, non è sempre facile occuparsi di un oggetto che è stato confezionato e aver una coerenza rispetto alla sua impostazione.

Ciò detto e devo dire anch’io qui grazie agli uffici, non tanto per la molle di lavoro, ma per la valutazione nel merito che hanno fatto, io credo poi, non ho dubbi che, su 300 quasi osservazioni possa essere sfuggito qualcosa, ma io credo che noi siamo stati, non vorrei dire coerenti al cento per cento, ma credo di poter dire molto, molto, molto coerenti nell’esame delle osservazioni, da una parte era quasi impossibile non esserlo, perché, come è stato detto e ripreso, avendo sostanzialmente esaurito la parte della disponibilità residenziale, questa certezza che è stato fatto, perché noi abbiamo tentato e potuto accogliere qualche richiesta di ampliamento che non entrava nel dimensionamento e vi garantisco che anche negli ultimi giorni abbiamo, non io, ma i tecnici, fatto delle simulazioni addirittura sui metri che erano rimasti disponibili e credo quindi che questo ci possa garantire una determinata coerenza.

Le diversità che possono esserci non sono in funzione delle scelte, sono in funzione del fatto che in alcuni casi si è trovato una soluzione che è stata possibile solo per alcuni, perché quella soluzione non incide sul dimensionamento, quelle dove purtroppo e anch’io non ne voglio citare una, però, fino a ieri mattina una signora che ha avuto un grave incidente stradale solo qualche mese fa e ha una famiglia in uno stato di difficoltà da qualche mese, non siamo riusciti ad aiutarla proprio perché abbiamo questo problema tecnico e speriamo di poterlo fare in un altro modo, quindi io come dire rivendico, pur non avendo gestito dall’inizio questa cosa che, gli Uffici più di me, hanno avuto tutta la coerenza possibile per poter avere meno opportunità di poter essere attaccati da qualcuno a cui è stato dato qualcosa e ad altri no, poi ripeto, qualcosa può essere sfuggito e se ci viene segnalato, io personalmente ma credo anche gli altri sono disponibili a rivedere le proprie posizioni.

Detto questo, che è un problema più di carattere tecnico, la seconda considerazione che volevo fare è un po’ l’una e un po’ l’altra, e cioè vengo alla questione che è stata oggetto dell’intervento in particolare di Prati e cioè la questione di Calabrina. Ora, noi da questo punto di vista non avevamo molte

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altre scelte rispetto a quella che abbiamo fatto, devo anche dire che non è che non mi convinca al cento per cento quelle che sono le prescrizioni che sono arrivate, anche se questo è evidente che determina dei costi aggiuntivi, Prati citava la piantumazione ma ancora prima della piantumazione, lo stesso esproprio in particolare con due casi di persone che hanno dei problemi anche seri di vicinanza alla strada rispetto alla nuova viabilità, non so quanti, uno di questi lo vedo presente perché l’ho incontrato qualche giorno fa e conosco le difficoltà che quella scelta creerà nei confronti di alcune di quelle famiglie.

Voglio però chiarire un aspetto, non so se Prati che ha fatto un intervento che io giudico costruttivo da questo punto di vista, l’ha detta così per brevità, è vero che dalla VIA esce un progetto che costituisce variante, ma non è che la VIA la fanno in posto tanto lontano da non poter intervenire, è bene che gli enti preposti sorveglino quella valutazione di impatto ambientale e si esprimano anche su quella valutazione di impatto ambientale, io non disdegno dovendo in qualche modo condividere fondamentalmente quella scelta con una necessità per quella frazione e cioè la scelta della circonvallazione si possa migliorare quella situazione, confido anche che si possa migliorare per quelle famiglie o almeno per qualcuna di loro e, qui ammetto che probabilmente un approfondimento preventivo di quella scelta forse avrebbe un qualche modo causato meno disagi ma anche qui noi confidiamo di poter arrivare in tempo per, se non riparare, ma limitare quei danni, io personalmente qualche idea ce l’ho di come arrivare a migliorare quella situazione ma vedremo durante il percorso della valutazione di impatto ambientale cosa può succedere.

Prendo per elemento in discussione invece la valutazione che riguarda, la dico per farmi capire, guardando Prati, il resto del pezzo della strada, cioè quello che si riavvicina alla Cervese esistente per poi proseguire verso l’autostrada. Anch’io ho segnali che da quel punto di vista ci sia tecnicamente una certa disponibilità della provincia di magari se non rivedere riaffrontare il problema, perché rivedere spesso è una di quelle espressioni che usiamo cambiare, a volte rivedere può anche volere dire guardare e confermare, io credo che ci sia una ragione anche tecnica per poter valutare una scelta che possa in qualche modo essere un po’ diversa. Ovviamente, anche in quel caso, dovremo valutare i costi, però, per quella parte potrebbe anche essere che ci si possa in qualche misura ripensare.

Quello che invece è chiaro in questo atto deliberativo è che le risorse che altrimenti sarebbero andate perse, ammesso che bastino e ammesso che vengano confermate, non le possiamo disperdere rinunciando a un progetto che lì serve, poi possiamo migliorarlo, ma lì serve.

L’ultima considerazione invece tutta di natura politica, perché le sollecitazioni sono state molte, ma forse sarà il più breve delle mie risposte, in particolare a Di Placido.

Allora, io la dico così, sono in questi mesi talmente costretto a occuparmi di cose che abbiano una certa età che non di persone, parlo di pratiche ovviamente, mi avete capito benissimo, questioni amministrative, che tutte le volte che qualcuno prova a farmi guardare in avanti, io lo faccio molto volentieri e siccome si è parlato di come potrebbe essere un momento, un punto zero, ovviamente questa è una valutazione che io raccolgo positivamente, lo considero uno stimolo e quindi di conseguenza un impegno, sapendo bene che

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puntualmente come è successo in passato, i gruppi di minoranza tutti nonostante quelli che non perdono occasione per ricordarmelo non faranno sconti a questa giunta, lo dico perché preferisco evitare di esprimermi però devo ammettere che forse il solco tracciato è un pochino esagerato, io credo che questa città sia ancora in condizioni magari di riprendersi rispetto ad alcune scelte che potevano anche essere fatte, ma credo che sia assolutamente difendibile ancora la qualità urbana di Cesena e che grandissime violenze nel territorio non ne siano state fatte.

Quello che, invece, voglio valutare positivamente è come dicevo guardare in avanti, perché noi l’abbiamo dichiarato in campagna elettorale e abbiamo detto in maniera puntuale che occorreva una correzione con una variante al produttivo, se prendete i documenti, è già scritto lì, quindi non è un discorso di oggi, che in conclusione di questa variante confermiamo, fortunatamente abbiamo ancora un po’ di produttivo nel dimensionamento, ma abbiamo bisogno di aggiustare ancora un po’ il tiro da quel punto di vista e poi sapete che sono sopravenute anche altre esigenze, una di queste è stata oggetto di un documento votato da tutto il consiglio comunale relativamente a questioni ben note che entreranno in quella variante, e poi aprire la fase del piano strutturale, non perché c’è un giudizio negativo sul passato, ma perché va oggettivamente aperto una stagione nuova nell’ambito della pianificazione territoriale strategica di questa città, così come è stato negli anni passati, anche con scelte molto coraggiose e ovviamente questo piano che ha avuto una sua manutenzione giunge dal punto di vista delle scelte a conclusione, avrà e produrrà ancore degli effetti, ma noi abbiamo bisogno di mettere mano alla nuova strumentazione urbanistica non dopo che tutti quegli effetti si saranno esauriti, dobbiamo farlo prima, perché in questo caso non parliamo di una variante leggera, parliamo di una variante generale, di un piano strutturale che deve disegnare la Cesena dei prossimi venti, venticinque anni e quindi dovendo fare un’operazione di questo tipo, punto zero si fa per forza e quindi tutte le forze politiche con cui noi ci confronteremo, in particolare con la disponibilità dell’opposizione a fare insieme questo punto zero e aprirsi verso una strategia condivisa, io non chiedo altro e tutte le volte che vi sarà rappresentata questa possibilità senza guardare nessuno di noi troppo indietro, credo che potrà confrontarsi con me, con questa giunta nel migliore dei modi e non farò altro che apprezzare i contributi che da ogni parte da questo punto di vista dovrebbero e mi auguro arrivino.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie all’assessore Moretti per le precisazioni, per le esternazioni, per il

pathos anche; a questo punto, possiamo procedere con le dichiarazioni di voto comprensive anche dei due emendamenti presentati dall’assessore Moretti nel suo intervento iniziale che dopo voteremo, torno a ripetere non andremo al voto invece con quelle che sono le correzioni lessicali o correzioni di numeri.

Non vedo una folla di mani alzate, se non ci sono mani alzate, se non ci sono richieste di dichiarazione di voto, consigliera Celletti l’ho vista, se altri si vogliono prenotare nel frattempo…bene.

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CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord) : interverrò brevissimamente su questa materia visto che già colleghi che mi

hanno preceduto hanno detto cose condivisibili ecc., e anche perché come dico una materia tecnica, non mi addentro neppure nel merito tecnico della questione, noi non voteremo questa variante perché siamo da sempre critici nei confronti di questo piano regolatore, un piano regolatore che ha avuto una gestazione infinita a suo tempo, che non dà certezze, che ha dato certezze, continua a non dare certezze ai cittadini ma neppure ai tecnici esterni con il quale hanno a che fare, cittadini a cui servono risposte certe, concrete e soprattutto veloci. Ci sono tecnici che mi hanno detto che tre anni per l’approvazione di un PUA sono snervanti, non è possibile andare avanti in questo modo. Anche i regolamenti, questo forse anche con la complicità della regione Emilia-Romagna che non è certo una regione che semplifica ma di solito aggiunge burocrazia, regole, regole, sempre più analitiche, che vanno sempre più nel particolare, dicevo regolamenti che diventano carta straccia dall’oggi al domani e che con provvedimenti che cambiano continuamente che mettono in grave difficoltà operatori e anche le persone che li commissionano progetti e lavori.

Un piano arlecchino questo piano regolatore che in pochissimi anni ha avuto tra varianti piccole, piccolissime e grandi come questa 18 varianti che non sono poche in questi pochi anni, in più che ha avuto molti errori materiali, che ha destato non poche perplessità in molti suoi aspetti, in molti passaggi che ci sono anche in questa variante, di problemi ne rimangono moltissimi, violenza al territorio, le ricordava l’assessore ne sono state fatte e se ne faranno ancora altre, perché noi le prevediamo, quindi noi ci aspettiamo, l’assessore ha dato una prospettiva diversa, non so partendo dal punto zero se si potrà fare questo punto zero auspicato da alcune forze politiche e anche dall’assessore per arrivare a una strategia condivisa nella materia urbanistica, si, ci potrà essere una strategia condivisa solo se questa strategia si moverà nel piano delle certezze, delle regole chiare e trasparenti, delle regole soprattutto uguali per tutti perché da quello che ho visto in questi anni, sono rimasta seduta all’opposizione naturalmente su questi scranni, io ho avuto l’impressione che la materia urbanistica sia un continuo mercanteggiamento, dove chi ha più santi in paradiso, dove chi è più preparato, forse più accorto, forse anche più spregiudicato vince e dove magari il cittadino che segue le regole o che vorrebbe seguirle ci rimette sempre.

Per questo motivo qui noi abbiamo moltissimi dubbi, aspettiamo questo punto zero, aspettiamo le proposte di una strategia condivisa ma per ore non possiamo assolutamente approvare questa variante, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Celletti. La parola al consigliere Landi. CONSIGLIERE LANDI (Gruppo PD) : grazie Presidente. Io volevo aprire la mia dichiarazione di voto ringraziando i

tecnici e l’assessore Orazio Moretti per l’impegno profuso in questo lavoro, però, l’intervento che mi ha preceduto della consigliera Celletti, purtroppo mi solletica una risposta così, una battuta al volo, volevo dire che i condoni edilizi li

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fa il governo sostenuto dal proprio partito, non siamo noi qui che facciamo dei condoni edilizi, quindi che non si venga a parlare in tono polemico di questa edilizia arlecchinesca, non so se si può dire così il termine, giustamente riparto da quello che voleva essere il mio intervento.

Il mio intervento voleva ringraziare perché è un lavoro che è snervante, effettivamente come diceva l’assessore è spesso occupato in cose che vengono da lontano e in questa situazione riuscire a prevedere degli strumenti o comunque dei procedimenti nuovi per progettare i prossimi venti, venticinque anni di Cesena, ci vuole uno sforzo notevole e di questo ne va dato atto a lui e agli uffici competenti.

Detto questo, io osservo anche, sempre richiamandomi alla replica dell’assessore, due dati secondo me importanti, il discorso dell’apertura da parte della giunta, appoggiata da parte nostra sul discorso della variante Calabrina, chiamiamola così, tratto lato città, vicino all’autostrada in poche parole, quindi dell’apertura di considerare, se tecnicamente possibile, e se può essere anche più utile anche il percorso alternativo a quello disegnato.

Anche noi siamo d’accordo sul fatto che mentre sul pezzo della variante Calabrina l’opportunità di avere dei finanziamenti degli altri enti sia un’opportunità che anche se magari può comportare un’accelerata e comprimere un pochino la nostra scelta debba essere presa al volo, quindi non possiamo lasciarci sfuggire questa occasione qui.

Rispondendo alle sollecitazioni sempre interessanti del consigliere capogruppo Di Placido, mi ricollego all’intervento del consigliere Brighi, noi abbiamo creduto e crediamo in questa giunta che sosteniamo con entusiasmo ma non sono parole retoriche, perché proprio nel programma con il quale ci siamo presentati agli elettori e nel piano di mandato c’è anche l’umiltà e la determinazione di cercare strade nuove, strade nuove relativamente al metodo, strade nuove che possono portare a degli obiettivi migliori per la Cesena dei prossimi anni.

Detto questo, non butterei nel cestino tutta la pianificazione urbanistica degli ultimi anni, pianificazione urbanistica che ha avuto il rispetto dell’ambiente, pianificazione urbanistica che potrà aver avuto qualche pecca ma dietro ci sono state delle attente valutazioni quindi di consapevolezza del proprio territorio e di valorizzazione del tessuto cittadino.

Quindi il nostro voto sarà favorevole sia agli emendamenti che alla proposta di delibera, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Landi. Ha chiesto la parola il consigliere Prati. CONSIGLIERE PRATI (UDC) : grazie Presidente. Anch’io mi associo ai colleghi che hanno dato merito ai

dipendenti di avere fatto un lavoro improbo, abbiamo visto gli elaborati che sono stati presentati, le cartelle, insomma, del lavoro dietro ce n’è stato, forse ce ne poteva essere un po’ di meno se non si recepivano quelle osservazioni che non erano osservazioni, ma erano varianti che poi abbiamo detto tutta quella sfilata di no e pochi si.

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Comunque detto questo, io capisco anche la difficoltà dell’assessore Moretti nel gestire questa eredità che non è stata certamente copiosa, è stata copiosa di problemi da quello che emerge tutti i giorni, quindi su questo lo capisco, quindi l’impegno su cui è chiamato giornalmente a svolgere.

Prendo atto anche di quanto hanno detto il consigliere Brighi e l’assessore Moretti sul tracciato della variante di Calabrina, della circonvallazione, chiamiamolo come vogliamo, però io sono convinto che forse sarebbe stato meglio che alcuni cambiamenti, se c’è questa volontà, di averli fatti prima che non fare delle varianti alla VIA una volta approvata, per accorciare anche i tempi, mi sembra che tutti abbiano rilevato le difficoltà anche nel mantenere i finanziamenti che la regione più di due anni fa ha messo a disposizione di questo tratto di strada, secondo il mio modesto parere, poi come ho detto prima non sono un tecnico quindi faccio delle valutazioni così che mi sembrano abbastanza concrete. Così come anche il discorso dei lotti 38bis, alla fine sono otto mi sembra, non è che siano una enormità, quindi non stravolgono assolutamente il piano neanche il problema del residenziale.

Il prossimo piano strutturale, certamente, però io credo che se abbiamo la fotografia di quello che si è realizzato con questo piano, direi poco, perché di PUA che sono stati previsti, ce ne sono mi pare un paio che sono stati approvati, uno pochi giorni fa da questo consiglio comunale e quindi ce ne sono una infinità ancora che sono in itinere, quindi dal punto di vista residenziale non credo che ci siano possibilità anche nel nuovo piano strutturale di ampliare il residenziale.

Mentre invece tutt’un altro discorso si può dare per il produttivo, non dimentichiamoci il convegno che è stato fatto martedì scorso nell’aula magna di Psicologia sul discorso della E45, E55 e l’intersecazione con la A14 e quant’altro, quindi una opportunità anche per i discorsi che sono stati fatti, di un polo per il freddo ecc., quindi guardare un po’ avanti nel settore per cercare di portare nel nostro territorio attività, industrie e società in particolare per quelli che sono collegate alla viabilità che possiamo offrire in questo territorio con questo centro internodale che ci troviamo di fronte. A questo proposito, credo che su questa strada dovremo guardare particolarmente e far sì di attirare quegli investimenti che in questi anni non sono mai venuti, addirittura abbiamo trovato l’esodo di aziende del nostro territorio che sono andate o verso Mercato, o verso Forlì o in altre zone, quindi credo che il piano strutturale debba andare in questa direzione.

Per quanto riguarda il nostro voto, il mio voto, io non ho vissuto le vicende del piano nella sua nascita però credo che anche per quanto riguarda le ultime osservazioni che abbiamo fatto, non possa essere un voto positivo. Sugli emendamenti per esempio per quanto riguarda il discorso della sede del Consorzio Agrario, il problema di un errore cartografico in un certo senso perché non è mai stato un PUA e quindi su quello non c’è niente da dire.

Per l’altra variazione, anche qui un esempio, sulla 104 veniva chiesta l’applicazione dell’articolo 38, noi gli diamo l’articolo 34, non so se questo è lecito, sarà lecito perché lo avete fatto, quindi non ho motivo per mettere dubbio, cioè sta persona chiede una cosa, noi gliene diamo un'altra, allora ha tanto di accontentare in qualche modo qualcuno. Prima dicevo che le regole quando si fa una misura il metro deve essere un metro rigido, non di elastico,

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allora la mia sensazione è ancora rafforzata con questa variante dell’ultimo minuto perché non è venuta in commissione, arriva in consiglio comunale, mi ha tanto che utilizziamo un metro non rigido ma elastico a seconda, c’era un mio amico che giocava a biliardo con un altro suo amico e utilizzava l’elastico per misurare da una boccia all’altra, scusate il paragone che non c’entra però rende l’idea, quindi per queste cose come dicevo il mio voto sarà contrario.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Prati. Ho iscritto a parlare consigliere Di Placido e poi il

consigliere Marcatelli, prego. CONSIGLIERE DI PLACIDO (Gruppo PRI) : grazie Presidente. Noi non amiamo passare per quelli che l’avevano detto,

non ci piace neanche stimarci molto di questo, devo dire però che tanti dibattiti e tante discussioni che avemmo nella passata legislatura sulle questioni urbanistiche ci danno un minimo di soddisfazione non foss’altro per il tempo impiegato in questo consesso oppure fuori a scrivere o a parlare con i cittadini perché implicitamente questa sera ci viene riconosciuto che ci sono parecchie cose, cito testualmente l’assessore, di una certa età.

Assessore, io non le voglio mettere in bocca parole che lei non ha detto, anche perché ne dice già tante ultimamente, basta quelle che dice non perché ne dice troppe, ma perché ne deve dire molte, non voglio mettere in bocca a lei parole che non ha detto, però faccio un’interpretazione filologica repubblicana che poi lei potrà condividere o meno, ma il suo intervento è in parte un giudizio di valore e quindi per noi un giudizio politico su quella che è stata l’urbanistica in questa città fino ad oggi, perché quando in una città ci sono parecchie questioni urbanistiche che hanno una certa età delle due l’una o c’è una macchina amministrativa che non funziona, oppure c’è una incoerenza delle scelte che non permette di andare dritti, spediti verso l’obiettivo.

Poiché io credo e lo diciamo tutti, non credo sia il caso di rimangiarsi questa affermazione oggi che il livello qualitativo del nostro Ufficio Tecnico, dei nostri dirigenti è alto, allora probabilmente vorrà dire che molte partite hanno una certa età perché in questa città si è andato troppo spesso a zigzag, anziché andare dritti.

Io, assessore, le vorrei ricordare che l’ho detto prima, lo voglio ricordare non per polemizzare o per girare coltelli nella piaga, ma le grandi vicende che in questo momento stanno attraversando problematicamente l’amministrazione comunale di Cesena e la nostra città sono vicende che riguardano i temi urbanistici di questo territorio, perché noi abbiamo una vicenda legata al Sacro Cuore di un certo tipo, noi abbiamo una vicenda legata al problema delle autorizzazioni temporanee di un certo tipo, che sono dimostrazioni dal nostro punto di vista che la politica spesso ha abdicato rispetto alle decisioni che doveva prendere sui temi urbanistici e che si è lasciato un po’ guidare anche da influenze che provenivano dall’esterno. E noi è questo che non vogliamo che accada, perché più una amministrazione ha partite urbanistiche di una certa età e più noi ci ritroveremo in questo consesso a dover discutere di varianti al piano regolatore, perché meno noi avremo una visione prospettica e più dovremo adattare questa visione parcellizzata, piccola, del piccolo cabotaggio, del

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domani e neanche del dopodomani a quelli che sono gli strumenti urbanistici che invece ci siamo dati lavandoci la bocca dicendo che devono disegnare per decenni lo scenario del nostro territorio, le due cose non stanno insieme e gli aspetti più problematici che questa giunta si è trovata a dover gestire, siano legati a partite urbanistiche, questa la dice lunga e questo è un giudizio politico che noi diamo e non è un giudizio di apertura, è un giudizio come noi siamo soliti fare di apertura di credito e diciamo assessore Moretti e signor Sindaco, se questo è il modo di gestire l’urbanistica e le vicende legate all’urbanistica, così come abbiamo dimostrato accollandoci la responsabilità di una commissione come quella per le autorizzazioni temporanee, che ci avrebbe potuto vedere bellamente all’opposizione sparando ogni giorno su quella vicenda essendo stati quasi gli unici nella scorsa legislatura in consiglio comunale che dissero stiamo attenti perché stiamo facendo un errore, così come noi ci siamo presi quella responsabilità, così siamo pronti oggi a prenderci le responsabilità sulla variante al produttivo che il collega Landi non ha citato ma che credo non abbia citato per una pura dimenticanza, allora, la vogliamo fare la variante al produttivo, ma noi siamo non d’accordo e convinti, di più, perché non possiamo tollerare che le esigenze produttive della nostra città siano risolte con degli inserimenti all’ultimo momento delle aziende, cinque minuti prima che inizi una discussione! Questa non è urbanistica, questo è servizio a domanda individuale! Ed è quello che è successo in questa città, non succederà più? ce ne date la garanzia? Noi siamo pronti a collaborare, pur nella legittima e doverosa differenza tra maggioranza e minoranza, tra giunta e opposizione, perché quella noi riteniamo vera urbanistica.

Allora c’è una qualità urbana difendibile, Assessore? Sicuramente, non vogliamo certamente noi dire benché non siamo esperti che c’è un problema urbanistico della città, ma se non c’è un problema urbanistico dal punto di vista tecnico, e su questo non ci potremo neanche permettere di avanzare più di tante perplessità perché non ne siamo in grado dal punto di vista delle conoscenze, c’è un problema urbanistico politico, cioè la città ormai non viene più coinvolta ma da tempo sulle grandi scelte, se le vede piovere addosso e molte volte negli anni passati non ha avuto la possibilità neanche di avere un contraddittorio perché si scontrava con un muro di gomma che negava qualsiasi tipo di dialogo e di confronto e, allora, fare varianti al produttivo cominciare a discutere oggi del piano strutturale, cioè quello che sarà il Comune di Cesena è quello che per noi ma ha buon senso, dovrebbe essere quello del quale si parla da anni ormai in questa città, cioè la ormai famigerata urbanistica partecipata, che cos’è l’urbanistica partecipata se non questo, se non portare in commissione, in consiglio comunale le esigenze di un territorio dicendo signori le esigenze sono queste, adesso troviamo tutti insieme le soluzioni migliori. Potrà essere che non saremo tutti d’accordo, ma sicuramente nessuno potrà dire di non avere avuto la possibilità di dire la sua. Senza queste varianti raffazzonate all’interno delle quali c’è tutto e il contrario di tutto e permettetemi, e concludo Presidente, le ultime due considerazioni.

Sulla variante di Calabrina, qui bisogna che ci intendiamo e qui l’assessore deve fare l’assessore di oggi e si deve ricordare che è stato l’assessore di ieri ma in termini dialettici, delle due l’una, se il Comune dal punto di vista urbanistico deve diventare il mero esecutore delle decisioni della provincia, e

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deve solamente in maniera notarile prendere atto di quello che dice la provincia perché lo spazio di autonomia, di decisione urbanistica dei Comuni sia ridotto anche per qualche volta la paura della politica o l’ignavia della politica, allora bisogna che anche qui si apra un terreno di confronto con l’amministrazione provinciale perché ci sono partite francamente che fanno il ping pong, l’elastico tra l’amministrazione comunale e la provincia perché sembra che 15 km di distanza in realtà siano 15 mondi di distanza perché 15 km sembra quasi impossibile che il mondo venga visto in due visioni con due visioni diametralmente opposte!

E la seconda è che non mi preoccupa tanto la variante di Calabrina se non in termini di questi rapporti con la provincia, perché altri casi come questo potrebbero nascere, ma il problema di questa variante al piano regolatore non è la variante di Calabrina sulla quale possiamo aprire un contenzioso con la provincia o possiamo metterci tutti d’accordo e decidere che da domani sbatteremo un po’ più il pugno su certe visioni anche un po’ troppo dogmatiche della provincia, il problema di questa variante al piano regolatore è tutto il resto, non sono le opere pubbliche, il problema della variante e tutto il resto, cioè una cozzaglia di arte varia che deve essere inserita perché rimasta talmente indietro nel tempo e non ha una visione strategica unitaria che per liberare un po’ i cassetti, mi perdoni la brutalità assessore, e cominciare finalmente a dire ragioniamo sul produttivo, ragioniamo sul piano strutturale futuro bisogna eliminare altrimenti non hai il modo mai di ragionare sul futuro perché si è sempre preso a ragionare dell’immediato, dell’oggi, anzi dello ieri.

Allora, abbiamo fatto in qualche maniera se non esaustivamente punto zero con questa variante, ma non solamente punto zero dal punto di vista dello svuotamento dei cassetti, abbiamo fatto punto zero anche dal punto di vista della gestione sia tra maggioranza e minoranza ma anche più generale della visione urbanistica di questa città, allora se questo è punto zero, dal punto 0,1 noi ci siamo, lo diciamo adesso, ci prendiamo tutte le responsabilità, sperando che non ci siano gli avanti e indietro che hanno caratterizzato l’urbanistica di questi ultimi anni.

Allora, da questo punto di vista, già ci rallegra il fatto che la volta scorsa non partecipammo neanche alla votazione per cui uscimmo, questa volta siamo contenti perché rimaniamo qui, non voteremo questa variante, ci asterremo su questa variante e ci asteniamo, e concludo veramente Presidente, perché con senso di responsabilità abbiamo notato che comunque all’interno di questa variante ci sono esigenze di famiglie e di imprese che devono essere soddisfate perché da troppo tempo aspettano, non sono esaustive perché ci vorrà la variante al produttivo e altre cose, ma almeno queste, senza fermarci sempre a dire ma perché queste si e altre no, almeno queste che hanno avuto un iter di anni, le portiamo a compimento perché è un segnale anche che diamo alla città di una maggiore trasparenza e di una volontà veramente di risolverli i problemi e guardate che la domanda che la città si pone, o perlomeno, finisco veramente, mi accaloro in queste cose Presidente, la domanda che alcuni cittadini mi fanno è questa, cioè quando un’amministrazione ha la capacità di gestire due grandi partite, due partite all’anno e di partite nel cassetto ce ne sono dieci, quali saranno le prime due partite che verranno gestite? E quali saranno le seconde due partite? E quali saranno le terze due partite? E chi si

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ritroverà invece ad essere gestito il quinto anno come nona e come decima? E quando in una città passa questo timore vuol dire che non c’è la sicurezza di essere gestiti e di avere la propria richiesta gestita secondo dei criteri di trasparenza.

Allora, se da domani riusciamo a sgombrare un po’ il campo della mente dei nostri cittadini di questi dubbi, credo che questa variante abbia dato, abbia fatto un grande servizio al nostro territorio, tocca a noi continuare su questa strada, grazie e chiedo scusa per la lunghezza.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Di Placido. Consigliere Marcatelli prego. Rinuncia alla

dichiarazione di voto? Va bene, quindi possiamo procedere con le votazioni. Innanzitutto mettiamo al voto i due emendamenti che l’assessore ha

presentato nella sua introduzione, che sono stati distribuiti ai consiglieri. Se sono sufficientemente chiari, mettiamo ai voti l’emendamento n.1, quello più corposo che si distribuisce su tre pagine, che riguarda la modifica di alcune parti della delibera sia nella premessa che nel dispositivo relativamente all’articolo 23 02 bis che come è scritto prevedeva di assoggettare a piano attuativo più VAS ogni previsione commerciale, come modificato con l’emendamento non c’è piano attuativo sull’esistente e rimane solo la VAS:

chi vota a favore di questo emendamento n.1 alza la mano: PD chiedo scusa alla Segreteria perché ero andata avanti in un eccesso di zelo allora chi vota a favore: PD, Italia dei Valori, PRI chi vota contro: Cesena 5 Stelle, Lega Nord, PDL chi si astiene: UDC questo emendamento viene approvato a maggioranza. Poi emendamento n.2, per intenderci quello molto più sintetico, relativo a una

modifica dell’allegato A e specificamente all’osservazione n. 104, chi vota a favore di questo emendamento alza la mano: PD, Italia dei Valori,

PRI chi vota contro: Cesena 5 Stelle, UDC, PDL, Lega Nord chi si astiene: anche questo emendamento viene approvato a maggioranza. A questo punto procediamo con le votazioni, per quel che riguarda le

votazioni, come voi sapete le osservazioni sono 300 circa? 297, allora queste osservazioni ne voteremo una singolarmente e cominceremo con l’osservazione n.30 per la quale il consigliere Prati ha detto che non avrebbe partecipato, dopodiché voteremo le altre due 296 con una unica votazione, dopodiché voteremo la delibera.

Adesso votiamo solamente l’osservazione n.30: chi vota a favore dell’osservazione 30 parte dell’allegato della delibera alza la

mano: PD, Italia dei Valori chi vota contro: chi si astiene: Cesena 5 Stelle, PDL, Lega Nord, PRI Il consigliere Balzoni non abbiamo capito se partecipava…rimane fuori

comunque, ok. Contrario nessuno

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Adesso mettiamo ai voti, attenzione, prego Venturi, c’è un problema? CONSIGLIERE VENTURI: …incompatibilità e mi astengo al solo articolo 64, si, alla sola osservazione

64 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : allora bisogna che la votiamo singolarmente… Consigliere Venturi : chiedo scusa, è stata comunque respinta, però chiedo anche come

procedura… PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : un attimo solo che ci documentiamo, osservazione n. 64… Consigliere Venturi : Infatti, chiedo solo per… PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : io farei una votazione distinta così come abbiamo fatto per l’osservazione

n.30…un attimo solo Consigliere Balzoni : mi trovo nella stessa situazione, adesso non ricordo il numero della pratica,

però sono nella stessa situazione del consigliere Venturi. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : quale numero? Questa era la 64, respinta… Allora, colleghi, vi chiederei nonostante l’ora, prego consigliere Landi… CONSIGLIERE LANDI (Gruppo PD) : sono osservazioni che vengono con un voto sfavorevole per questioni, non è

una propria e vera incompatibilità, è anche una questione anche di opportunità di stile politico, cioè l’astensione dei consiglieri, nel marasma non mi sembrava molto chiaro, comunque non avevo capito io, mi sono fatto mente locale.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : certo, è chiarissimo, io proporrei però di fare votazioni distinte così come

abbiamo fatto con l’osservazione n. 30, quindi colleghi, consigliere Ferrini c’era qualcosa prima? No. bene. assolutamente si e anche in conferenza dei capigruppo avevamo considerato questa possibilità e preso in esame questa possibilità…

A questo punto, abbiamo votato per l’osservazione n.30.

CONSIGLIERE LANDI (Gruppo PD) : votazione separata anche per la numero 21 e 22

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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : diamo tanti numeri questa sera, molto bene, diamo tanti numeri, attenzione,

allora mettiamo ai voti le osservazioni n.21 e 22: chi vota a favore delle osservazioni 21 e 22 alza mano: PD, Italia dei Valori chi vota contro: PDL, UDC, Cesena 5 Stelle stiamo votando le osservazioni, in questo momento 21 e 22, abbiamo fatto

un voto a favore, adesso chiedevo chi era contro le osservazioni 21 e 22, allora votavano

contro Cesena 5 Stelle, UDC, PDL, Lega Nord chi si astiene: PRI ci siamo? Adesso vi chiederei, per favore, cinque minuti di stare fermi ai vostri posti,

così agevoliamo gli scrutatori sono attenti vero e vigili, agevoliamo anche il lavoro della Segretaria

Mettiamo ai voti l’osservazione n. 64 Chi vota a favore dell’osservazione n.64 alza la mano: PD, Italia dei Valori Chi vota contro: Cesena 5 Stelle, UDC, PDL, Lega Nord Chi si astiene: PRI Poi votiamo le osservazioni 266 e 274 Chi vota a favore delle osservazioni 266 e 274 alza la mano: PD, Italia dei

Valori Chi vota contro: Cesena 5 Stelle e UDC Chi si astiene: PDL, PRI, io non ho capito Consigliera Celletti (Lega Nord) : mi scusi PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : stiamo votando Consigliera Celletti : appunto sul voto, perché noi su tutte queste ci asteniamo, scusateci ma è un

non sense votare contro in questo caso, dichiariamo che tutte queste … PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : non mi può però interrompere una votazione, chiedo scusa, chiedo scusa…

adesso non ammetto interruzioni, scusate, stiamo votando, io non ammetterei interruzioni…

intervento… PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : sono delle osservazioni singole, allora, consiglieri, scusate, vorrei precisare

che si tratta di osservazioni respinte, ci sono situazioni di non incompatibilità ma di inopportunità di presenza al voto abbiamo evidenziato, si tratta di

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osservazioni respinte, presumo che ogni consigliere abbia la documentazione, per cui sono molto facilmente reperibili.

Siamo solamente alle ultime due, che sono la 276 e la 274 facilmente reperibili, la 276 è respinta, in base al criterio 1.1, e la 274 si respinge la richiesta in base al criterio 1,1

Chiedo, per favore, ai consiglieri di ritornare al loro posto, avevo chiesto cinque minuti…e chiedo ai consiglieri di rinnovare il voto per queste due osservazioni che ho appena letto e sono la 276 respinta in base al criterio 1.1 e la 274 respinta in base al criterio 1.1.

Chi vota a favore alza la mano: PD, Italia dei Valori Chi vota contro: Cesena 5 Stelle, UDC Chi si astiene: PDL, Lega Nord, PRI A questo punto, mettiamo ai voti tutte le altre osservazioni in blocco Chi vota a favore delle restanti osservazioni ad eccezione delle sette che

abbiamo votato singolarmente, alza la mano: PD, Italia dei Valori Chi vota contro: Lega Nord, PDL, UDC, Cesena 5 Stelle Chi si astiene: PRI A questo punto, votate le osservazioni, mettiamo ai voti la proposta di

delibera: chi vota a favore della proposta di delibera al punto 12 del nostro ordine del

giorno, cioè Variante al PRG cartografica e normativa n.1/2008 – controdeduzione alle osservazioni pervenute, alle riserve degli enti e approvazione ai sensi dell’art. 15 con le procedure di cui art. 21 della L.R. n. 47 e adozione del verde pubblico delle fasce di rispetto della circonvallazione di Calabrina:

chi vota a favore di questa proposta di delibera alza la mano: PD, Italia dei Valori

chi vota contro: PDL, Lega Nord, UDC, Cesena 5 Stelle chi si astiene: PRI Da ultimo, votiamo la immediata esecutività per questa proposta di delibera: chi vota a favore della immediata esecutività alza la mano: PD, Italia dei

Valori, PRI chi vota contro: Lega Nord, PDL e Cesena 5 Stelle chi si astiene: UDC Perfetto, vi ringrazio. LLE/CONS03

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13) Nomina rappresentanti del consiglio per la comm issione tecnica per l’elezione dei consigli di quartiere

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : procediamo con l’ultima proposta di delibera all’ordine del giorno di oggi e

chiederei ai consiglieri di non allontanarsi, perché questa proposta di delibera ha per oggetto : Nomina rappresentanti del consiglio per la commissione tecnica per l’elezione dei consigli di quartiere; questa proposta di delibera prevede al suo interno l’individuazione di due consiglieri uno di maggioranza e uno di minoranza, dal momento che di questi due consiglieri mi sono stati comunicati i nominativi, io do lettura dei nominativi che mi sono stati comunicati e presumo siano stati concordati quindi facciamo una unica votazione palese, se siete d’accordo, prego consigliera Celletti, io ho finito

CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord) : io faccio una dichiarazione che il gruppo della Lega Nord non parteciperà al

voto per l’elezione dei rappresentanti per il consiglio per la commissione tecnica per l’elezione dei consigli di quartieri in quanto riteniamo tutta la partita dei consigli di quartiere, diciamo minata da una certa illegalità che noi ravvisiamo nel Regolamento, in particolare all’articolo 5.

Per questo motivo, noi, pur riconoscendo tutta la nostra vicinanza al nostro rispetto e ai due che verranno nominati, che io non conosco, conosco quello dell’opposizione, Prati, che ha… però non parteciperemo al voto, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : d’accordo, consigliera Celletti per la precisazione. Do lettura dei nominativi,

Andrea Pullini, rappresentante del gruppo di maggioranza, Antonio Prati, rappresentante del gruppo di minoranza.

In sede di conferenza dei capigruppo, si era convenuto che, a seguito di indicazione di nominativi concordati, la proposta di delibera venisse posta al voto con voto palese, do seguito a questa cosa, per cui metto ai voti questa proposta di delibera al punto 13 dell’ordine del giorno:

chi vota a favore della proposta di delibera n.13 alza la mano: PD, Italia dei Valori, Cesena 5 Stelle, PDL, PRI

chi vota contro: nessuno chi si astiene: il consigliere Prati- UDC e il consigliere Pullini – PD Con questa votazione abbiamo concluso per quel che riguarda le proposte di

delibera. LLE/CONS03

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14) Ordine del giorno Gruppo PD su interventi antic risi PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : procediamo con le proposte di ordine del giorno. Al punto 14, abbiamo una

proposta di ordine del giorno Gruppo PD e Italia dei Valori su interventi anticrisi; chiedo chi presenta questo ordine del giorno… non c’è presentazione, lo diamo per letto, va benissimo. In sede di conferenza dei capigruppo, per quel che riguarda la discussione di quest’ordine del giorno, abbiamo previsto 5, 10 e 15 minuti di tempo, ovviamente 5 minuti per i gruppi più piccoli, 10 per i gruppi medi e 15 minuti per i gruppi più numerosi.

Chiedo ai colleghi che voglio intervenire di manifestare questo intento, perché altrimenti metto ai voti la proposta di ordine del giorno.

Allora metto ai voti la proposta di ordine del giorno al punto 14 dell’ordine del giorno…data per letta…

CONSIGLIERE FERRINI (Gruppo PRI) : chiedo scusa, so che lei è andata avanti, pensavo PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : io sono andata avanti perché ho chiesto se c’erano… capita, succede, dopo

un po’ di tempo, allora vediamo se riusciamo ad attirare un po’ l’attenzione, siamo al punto 14 dell’ordine del giorno, approfitto per dire che in sede sempre dei capigruppo abbiamo individuato un orario di chiusura dei lavori e sono le 20.30, siamo al punto 14 dell’ordine del giorno che ha per oggetto Interventi anticrisi, presentato dal gruppo PD e Italia dei Valori, i gruppi che lo hanno presentato danno l’ordine del giorno per letto quindi non lo presentano qui in sala consiliare e per cui se ci sono interventi do la parola adesso al consigliere Ferrini che è prontissimo, e se ci sono altri che mi vogliono indicare la loro disponibilità ne prendo nota. Prego consigliere Ferrini.

CONSIGLIERE FERRINI (Gruppo PRI) : grazie Presidente. Chiedo ancora scusa per la mia momentanea distrazione

dai lavori. Voglio intervenire su questo ordine del giorno, Presidente, perché io credo

che non ci sia persona dotata di buon senso, al di là di una discussione, che si potrebbe aprire sulle cifre che vengono segnalate in premessa, anzi nel Considerato che di questo ordine del giorno e che attestano purtroppo una condizione di difficoltà dell’economia e del lavoro nel nostro paese, che non è sicuramente una difficoltà limitata all’Italia ma che coinvolge tutto il mondo e comunque prevalentemente il mondo occidentale.

Sarebbe bello potersi soffermare su questi interessanti argomenti, però, partendo da questo presupposto e cioè dal fatto che sicuramente è condivisibile lo scopo e forse poteva essere redatto in una maniera più completa con dei riferimenti più puntuali, quello che io non riesco a capire dal punto di vista dell’opposizione in consiglio comunale, è il perché in questa fase si sia sentito il bisogno di presentare un ordine del giorno che sostanzialmente impegna il Sindaco e la giunta a continuare a fare le stesse cose che secondo i presentatori avrebbero fatto sin qui.

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E’ una sottolineatura? è una maggiore attenzione che si vuole prestare? O non è invece la risposta politica a una polemica apparsa anche sui giornali in questi giorni? Perché in questi giorni c’è qualcuno non da questa sede, ma da una sede esterna probabilmente anche più vicina di noi ai problemi dei lavoratori e parlo ad esempio del vertice della CISL di questi giorni che ha lamentato il fatto che questo Comune spenda 80 mila euro o più o meno la cifra che sarà per delle consulenze esterne finalizzate sicuramente a un proficuo risultato e a una valutazione di determinate situazioni, ma lamenta il fatto che questi 80 o 100mila euro vengano spesi in questa direzione e non invece vengano assicurati alle famiglie bisognose e alle persone che hanno perso il lavoro.

Allora, mi pare che questo ordine del giorno che ripeto nelle sue premesse è condivisibile, anzi, forse è stato redatto con qualche pecca in difetto perché si poteva scendere molto di più nel particolare, un ordine del giorno che se non avesse questi riferimenti esterni e di risposta a polemiche a istanze che provengono dal mondo del lavoro, dico io probabilmente non avrebbe alcun significato. Allora siccome io un significato glielo vorrei dare a questo ordine, ma un significato che non sia di facciata, un significato che non sia il classico atteggiamento per dare una rispostina e magari cercare di uscire da un guado nel quale anche forze sindacali all’esterno di questa sede hanno voluto sottolineare l’assicurazione di un sussidio a certi capi di spesa piuttosto che ad altri. Diamogli un significato, e allora non mettiamo nell’impegno e nel dispositivo di questo ordine del giorno che, ripeto, è condivisibile, ma che se letto in assoluto e non all’interno del contesto del quale sicuramente nasce come risposta, non ha alcun senso. E’ sostanzialmente un ordine del giorno inutile, inutile perché impegnare il Sindaco ad impegnare nel dare priorità agli interventi, proseguendo ad utilizzare preminentemente gli strumenti, è scrivere un qualcosa che non è altro che la continuazione di qualcosa che c’è o ci sarebbe già.

Allora aggiungiamo con un certo coraggio una previsione per il futuro, mettiamo e scriviamo nero su bianco, aggiungendo una frasettina molto semplice, che dice: proseguendo sì ad utilizzare, prevedendo un maggiore impegno di spesa nel prossimo bilancio, magari tagliando proprio quelle che in questo momento, forse in altri potrebbero andare bene, in questo momento storico invece sono delle spese probabilmente che si potrebbero procrastinare dando sì vero risalto e priorità agli interessi dei cittadini che hanno perso il lavoro e si trovano in difficoltà.

Quindi io invito anche coloro che hanno steso questo ordine del giorno a esplicitare concretamente che cosa voglia dire questo impegno perché se impegno viene scritto deve essere un impegno maggiore rispetto a prima, perché altrimenti ripeto è inutile, non ha senso, in che cosa si concretizzerà questo impegno maggiore. Parliamo di soldi, parliamo di borsa, parliamo di danari, spostiamo dal capo A al capo B questi danari e probabilmente avrà un accoglimento anche da parte nostra, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie a lei consigliere Ferrini. La parola alla consigliera Celletti.

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CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord) : la ringrazio Presidente, si questo ordine del giorno ha ingenerato molte

perplessità anche nella Lega Nord, perplessità perché obiettivamente non dice assolutamente nulla se non ripetere pleonasticamente quello che ha già evidenziato il consigliere Ferrini, però io la vedo anche da un altro punto di vista e cioè che forse il PD si sarebbe potuto spendere un pochino di più facendo un’analisi, perché l’analisi dallo scorso 28 agosto è molto cambiata e quindi probabilmente ha ragione, si sarebbe potuto presentare un ordine del giorno molto più articolato, anche vedendo le situazioni sui vari settori che si sono venute a creare, perché il problema è che l’Italia non sta andando tutta alla stessa andatura, noi abbiamo il Triveneto che già vede una ripresa piuttosto impegnativa, il tunnel insomma lo vede, l’Emilia-Romagna no, l’Emilia-Romagna è in questo momento probabilmente incomincia a sentire la crisi vera, probabilmente il 2010 per l’Emilia-Romagna non sarà eccezionale anche se alcuni indicatori, la Confindustria invece parla di una ripresa ma solo per certe aziende.

Quindi, siamo d’accordo sui contributi straordinari per l’assistenzialismo immediato ecc. e qui siamo d’accordo nell’emergenza come eravamo d’accordo prima, i dati, per esempio, se io fossi stata nel PD, sempre in questo ordine del giorno, avrei affrontati i dati della disoccupazione, che sono appena stati prodotti dall’assessorato provinciale del lavoro e che ci danno dei numeri indicativi, per esempio che la disoccupazione è aumentata per i maschi del 21,8% rispetto al 2008, le donne naturalmente molto meno, e qui si potrebbero fare delle illazioni, delle motivazioni, ma il dato preoccupante è quello degli stranieri, il 23.6% è disoccupato in questo momento, quindi un ordine del giorno che voglia guardare un pochino in avanti deve farsi carico anche di questo problema, sono i problemi più grossi che noi abbiamo e poi si potrebbe vedere soprattutto nell’area della scarpa, l’area di San Mauro Pascoli, l’area vicino a noi ci sono dei problemi gravissimi in questo comparto come anche nel settore avicolo, quindi delle preoccupazioni in più ci sono da affrontare che non riguardano essenzialmente questi interventi anticrisi che sono interventi tampone, questo ce lo dobbiamo ricordare, non potranno essere procrastinati all’infinito, perché bisogna poi arrivare alla fine e trovare delle soluzioni alternative, strutturali però e quindi ci sono delle preoccupazioni per delle aziende che probabilmente non apriranno più, per delle aziende che adesso si salvano con gli ammortizzatori sociali ma alla fine della concessione ammortizzatori sociali dovranno chiudere.

Allora non ci possono più bastare degli interventi tampone che fanno gli enti locali, bisognerà questi tavoli che dicono di fare in generale per la conservazione dei posti di lavoro ecc., diventino diversi, diventino dei tavoli per il lavoro, quindi anche per mettere insieme tutti i soggetti per vedere di quale tipo di lavoro ci sarà bisogno fra un anno, fra due anni, fra tre anni, fra cinque anni con il cambiamento strutturale che le aziende dovranno fare, perché ci saranno dei lavori e questo lo dicono tutti gli economisti, che non saranno più appetibili, non si faranno più.

Allora qui viene in campo, e l’ho sempre detto questo, la questione della formazione, la formazione continua della riqualificazione ecc. e allora vi dico una delle preoccupazioni per esempio che ci sono nell’area Gambetolla ecc. i

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lavoratori in crisi, in cassa integrazione oppure licenziati, che dicono ma noi andremo anche a fare la campagna al mare, vi dico un’ipotesi e ne ho sentiti tanti, ma abbiamo una concorrenza sfrenata dei lavoratori stagionali esteri che vengono a lavorare al mare per 500 euro al mese, allora è qui che noi dobbiamo incominciare a ragionare su questi problemi, perché è impensabile che un lavoratore italiano con tutti i diritti ecc., oppure il contrario che si dia da lavorare al mare agli stagionali per 500 euro, perché non c’è competizione, non esiste più competizione con i nostri lavoratori, i nostri lavoratori per forza rimangono a casa.

Allora su questi ragionamenti qui, un ragionamento bisognerà farlo, come bisognerà fare un ragionamento sul lavoro nero, perché gran parte e ve lo dice la questione dei redditi, la classifica del Sole 24 Ore dell’altro giorno che è stata commentata in questo senso anche da Zignani della UIL che ha detto: ma come, la provincia di Forlì-Cesena ha reddito uguale a Catanzaro? Il reddito pro capite uguale a quello di Catanzaro, Benevento? Rimini addirittura è in coda delle code? Però lo vediamo il tenore di vita che c’è a Rimini, lo vediamo a Cesena, lo dite voi, le automobili sono più degli abitanti, non è concepibile che abbiano un reddito così, allora, vuol dire che qui c’è un lavoro nero, c’è la piaga del lavoro nero che è enorme, su questo non c’è dubbio o l’evasione… allora dobbiamo anche intervenire su quello: lavoro nero ed evasione che sono collegati.

Questo è un altro problema e l’altro problema qual è? quando noi abbiamo dei tacchifici o delle aziende che magari per un pezzo in Italia per tutti i costi, per le regole, per l’essere in regola ecc. prende diciamo 3 euro a pezzo e poi abbiamo l’azienda abusiva di cinesi ecc. che, invece, prende 0,30, allora, voi capite che l’azienda italiana deve chiudere o deve licenziare, allora, anche questo è uno degli argomenti che noi dovremo affrontare, cioè guardare questo problema a 360 gradi, perché se continuiamo a parlare esclusivamente di aiuti pro tempore e diciamo a tampone, non riusciremo mai ad uscire da questa situazione.

Per questo io dico, e concludo Presidente, prima è stata più gentile con altri consiglieri, dico che questo ordine del giorno praticamente non dice nulla, io avrei sicuramente apprezzato, ma poi ogni gruppo fa quello che ritiene, ma mi sarebbe piaciuto discutere su degli argomenti che guardassero al futuro veramente, perché qui stiamo parlando di gente che dopo aver avuto l’aiuto una tantum, poi si dovrà confrontare con un mondo del lavoro che non esiste più e allora delle vere iniziative in questo senso nei settori, che ho appena citato, e poi ce ne sarebbero altri ma non ho tempo di citarli, bisogna prenderle.

Per questo motivo, noi, su questo ordine del giorno, ci asterremo, ma con l’invito di verificare che ci siano momenti in cui si possa parlare in maniera più laica di questo problema, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Celletti. Prego consigliere Marchi. CONSIGLIERE MARCHI (Gruppo PD) : grazie Presidente. Io vorrei tranquillizzare il consigliere Ferrini, capisco per

deformazione professionale è sempre teso a cercare il retroscena più nascosto,

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c’è un fatto cronologico, questo ordine del giorno è stato depositato prima che la corrispondenza a cui faceva riferimento Ferrini avvenisse e nasce essenzialmente dall’uscita sulla stampa, prima nazionale, poi locale, su quella nazionale di questi dati citati alla difficoltà di reddito delle famiglie dovute alla crisi, e sulla stampa locale sul primo rendiconto del cosiddetto, termine che non mi piace, pacchetto anticrisi messo in campo con il protocollo dell’agosto scorso; questo ci ha portato molto banalmente, forse banalmente non so, a fare un ragionamento di natura strettamente politica legato a quello che è il ruolo del consiglio comunale, che è quello di esprimere un indirizzo politico, un’esigenza che ci è voluta nascere forse in maniera eccessivamente spontanea di invitare, di impegnare la giunta a continuare ad utilizzare alla luce dei dati positivi sul funzionamento dello strumento messo in campo lo scorso 28 agosto, a continuare con quel tipo di strumento, a continuare a dare ossigeno a quel tipo di strumento, ad utilizzare quanto abbiamo previsto a bilancio lo scorso dicembre, in modo prioritario a quel tipo di strumento, può essere una banalità?

È il ruolo di un consiglio comunale dare questo tipo di indicazioni, non è la prima volta che lo facciamo in questa legislatura, non sarà neanche l’ultima. Non so se ho soddisfatto la curiosità di cosa avesse portato a scrivere questo ordine del giorno, poteva essere scritto diversamente, ci mancherebbe, tutto è migliorabile, tutto è perfettibile, rimane il fatto che nel suo essere asciutto, a nostro avviso, esprime i punti cardini di questo tipo di ragionamento.

Dato una premessa di una crisi economica che ancora fa sentire gli effetti della sua morsa; data la positività in termini di risultati, in termini di fruizione, di fruibilità di un certo tipo di intervento, messo in campo dall’amministrazione, ci siamo sentiti, e continuiamo a sentirci in questo momento, in dovere di porre all’amministrazione questo impegno: continua assolutamente su quel tipo di strada, su quel solco, anzi, se possibile, fai sì che sia possibile quel tipo di solco ad essere anche come punto di riferimento per chi in questo caso si trova in questa situazione di difficoltà.

Si badi, quello che ci preme sottolineare di quel tipo di strumento è che ha una mira ben specifica e ben puntuale che si rifa a chi già non era … a chi già non aveva usufruito dei servizi sociali, questo comporta una mira ben precisa sulle difficoltà dovute allo stato di crisi, può sembrare una banalità, invece si tratta di una … importante per questo ci teniamo a sottolineare la bontà di quel tipo di strumento, per questo abbiamo voluto presentare un ordine del giorno che vada ad impegnare la giunta a continuare in quel tipo di strumento.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Marchi. consigliere Prati prego. CONSIGLIERE PRATI (UDC) : ma il consigliere Marchi si è sforzato per spiegare questo ordine del giorno,

però, diceva una persona molto nota a cui ho fatto riferimento, faccio riferimento che pensar male si fa peccato, ma ci si indovina, il PD è solito anche in questi ultimi tempi a presentare ordini del giorno come quello della Costituzione, grossomodo siamo a quei livelli lì, perché? noi parliamo di un accordo fatto il 28 agosto 2009, nel momento in cui la crisi cominciava a mordere ma non è che oggi la situazione sia migliorata, la situazione è peggiorata dal punto di vista del

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lavoro, del posto di lavoro e quant’altro, allora se nel 2009 in agosto, nell’ultima parte, l’amministrazione ha messo a disposizione nuovi fondi per il settore all’assistenza alle famiglie e a coloro che hanno perso il lavoro, noi abbiamo dato atto anche nell’approvazione del bilancio e su questo capitolo l’amministrazione aveva fatto qualcosa di buono, però, la continuazione di quel tipo di apporto è proseguita con l’approvazione del bilancio in cui sono stati messi gli stessi soldi nel preventivo di quello che era stato messo i mesi prima, con gli interventi che sono stati fatti.

Ecco allora la strumentalizzazione era questa, qui, in pratica, non è che si aggiunge qualcosa. Io sono d’accordo con quello che dice Ferrini, siccome nel pre-consuntivo che abbiamo visto nel momento in cui abbiamo fatto il bilancio preventivo si prevede un avanzo di amministrazione, la Presidente del consiglio ha annunciato che da quel capitolo, non dall’avanzo, ma dagli accantonamenti sono stati utilizzati per la neve e per qualcos’altro, allora siccome questa possibilità c’è, perché se il pre-consuntivo eravamo al 23 dicembre mi sembra, arrivare a fine anno non mancava molto, quindi i dati non avranno subito delle grandi variazioni, allora forse c’era la possibilità se volevamo essere concreti di stanziare un’ulteriore somma che andasse in quella direzione.

Allora questo ordine del giorno cosa dice? Niente in pratica, perché, come dicevo, l’amministrazione e questo consiglio quando ha approvato il bilancio preventivo ha confermato, io ho detto in sede di approvazione del bilancio che a fine anno mettevamo gli stessi soldi, qualcuno sbandierava un milione in più, riferito al preventivo, ma siccome eravamo il 23 di dicembre, i soldi erano già spesi e mettevamo quelli quando io ho fatto quel confronto.

Allora, io ritenevo che le necessità non sono finite perché la crisi forse morde più di prima e che quindi forse era necessario, se si voleva fare veramente qualcosa di concreto, prevedere una spesa di qualche soldo in più, perché comunque è un settore che certamente ha delle necessità.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Prati. Consigliera Pagni prego. CONSIGLIERA PAGNI (Italia dei Valori) : io, invece, sarò breve, così come è l’ordine del giorno, non intendo

convincere sulla finalità, anche perché questo ordine del giorno era pensato a chi lo ha richiesto che non è nessun sindacato in particolare, chi lo ha richiesto sono i cittadini che davanti a nessun tipo di garanzia offerta dal governo, da chi dovrebbe offrire garanzia che finora è riuscito molto probabilmente con slogan in maniera palliativa, ora la favola non funziona più chiede e chi rappresenta, io sono un capogruppo di un partito che riceve molte segnalazioni di persone in difficoltà, sa perfettamente che questo ordine del giorno, così stringato, così limitato, comunque, è un ordine del giorno utile. A tutti noi e a tutti loro volevamo ricordare che c’era questa attenzione.

Poi, è evidente che questo non sarà sufficiente, è evidente che una giunta e un esecutivo deve offrire servizi alternativi, dalla formazione, alla ristrutturazione della città come visione generale economica, quello è evidente ma non faceva parte dell’ordine del giorno. Considero una fortuna il fatto di trovare questo ordine del giorno di poca importanza. Gli utenti di questo ordine

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del giorno sono convinta che in realtà apprezzeranno molto perché ce l’hanno richiesto, era un messaggio semplice a loro nel dire che gli enti, non tanto Cesena, gli enti locali ci sono come ci sono sempre stati nella storia rispondono e confermano la loro presenza pur considerando che questa crisi nel corso del 2010 peggiorerà notevolmente le condizioni economiche di tutti noi.

Questo era la finalità, non aveva altre storie o beautiful all’interno e mi dispiace anche l’associazione che ha fatto il capogruppo Prati sulla Costituzione, non sono storiacce, la Costituzione non la associo mai a storiacce o a qualcosa di così furbesco, sono cose serie, la Costituzione e non arrivare a fine mese, ve lo garantisco. Ho concluso.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Pagni. Se non ci sono altre richieste di interventi per la

discussione, direi che possiamo procedere con le dichiarazioni di voto. Prego consigliere Ferrini.

CONSIGLIERE FERRINI (Gruppo PRI) : Presidente, faccio soltanto un intervento non in replica, così in amichevole

bonaria risposta a quanto ha detto sia il consigliere Marchi che la consigliera Pagni, me lo sono posto il problema della tempistica, consigliere Marchi, però, questo ordine del giorno non reca la data, l’intervento della CISL è del 18, oggi siamo il 25, può essere stato scritto il 17, magari qualcuno ha la possibilità di leggere prima certe posizioni anche sindacali prima di me, ma non mi importa questo, fatto sta che comunque o diciamo avete azzeccato particolarmente la tempistica o comunque deve essere letto questo ordine del giorno all’interno di una nuova situazione creatasi dopo quell’intervento.

Chiuso il discorso, faccio soltanto un esempio perché la consigliera Pagni si ricorda che c’è sempre lo Stato che si deve occupare di tutto, perché per carità deve occuparsi della cassa integrazione, deve assicurare tutto quello che può, ma se questo è vero, non è altrettanto vero che dei problemi concreti non possa anche occuparsi l’ente di riferimento più vicino al cittadino, quindi perché non prevedere come diceva il consigliere Prati un ampliamento dell’impegno in questo senso.

Allora, vengo all’esempio, Presidente, perché io credo che si debba anche se si può imparare da realtà vicine a noi che magari hanno fatto delle scelte coraggiose e se volete anche virtuose, io vi porto un esempio che sicuramente conoscerete, mi piacerebbe che l’ascoltasse anche il Sindaco… ah lì, lo saprà sicuramente, il Comune di Sogliano al Rubicone che è da parecchi anni oggi da un’appartenente al PD ma che ha lunghe radici repubblicane ed è un uomo molto in gamba, potendosi giovare di un prospero bilancio del suo Comune in ragion del fatto che lì è stata realizzata una discarica che porta introiti molto importanti e su questo dirò qualcosa alla fine, probabilmente suscitando scandalo e scalpore, ma io me ne frego, potendosi giovare di quello che all’inizio fu considerata una sfortuna per il Comune di Sogliano, è stata combattuta, osteggiata e quant’altro, oggi, gli consente di avere degli introiti molto forti, il Sindaco ha preso la sua borsettina, dopo aver fatto delle ricerche a parlare credo non se in Finlandia o in Norvegia, con un particolare colosso assicurativo, ha pagato 20-30mila euro l’anno per questa assicurazione,

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assicurando una sorta di aiuto, di cassa integrazione per i cittadini del suo Comune che dovessero rimanere privi di lavoro, ovviamente, in questo periodo, qualcuno dei suoi cittadini ha avuto questa difficoltà e l’assicurazione puntualmente integra la cassa integrazione, quindi una parte di aiuto economico proviene dallo stesso Comune che ha trovato un modo virtuoso, guarda un po’, magari con qualche soldino in più, per favorire i suoi cittadini. E’ chiaro che Sogliano è un Comune molto piccolo, però se ci si ingegna, se si trovano gli strumenti, se si lavora su quello che diceva la consigliera Celletti, sulla formazione, sull’esclusione di alcune attività che oramai sono dissuete oramai si punta su altri aspetti, se si fa un lavoro di prospettiva cercando magari anche di copiare e di prendere degli insegnamenti più che valutazioni su quanto è buona la nostra amministrazione, facciamo delle spese su quello che potrebbe essere un domani, potrebbe fare la nostra amministrazione, in prospettiva in questo senso e concludo, se a Sogliano al Rubicone prima osteggiavano tanto la discarica che oggi gli consente di fare queste scelte, vuol dire che lì ci sono stati dei politici lungimiranti, allora, quando arriverà, Signor Sindaco, io lo so che non è d’accordo e non è d’accordo la sua maggioranza, anche gran parte dell’opposizione, ma come la discarica di Sogliano ha aiutato quel Comune a uscire da certi problemi, quando arriverà perché prima o poi arriverà che ci sarà da scegliere dove impiantare le future centrali nucleari, signor Sindaco, lei prende una bella bandierina e la metta sul nostro territorio, perché domani, visto che oramai sono sicure queste strutture, patteggiando con riduzione dei costi dell’acqua, riduzione dei costi del gas, riduzione di tutto, per poter avere qui un Comune virtuoso che magari si potrà permettere di pagarsi la cassa integrazione dei suoi cittadini, pensateci anche se so che siete contrari!

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : le dichiarazioni di voto, si alza la mano per fare dichiarazione di voto, prego

consigliere Prati. CONSIGLIERE PRATI (UDC) : sarà brevissimo, quello che diceva prima Ferrini, vi ricordo che ho qualche

anno che il Sindaco Fesani che era espresso dalla componente repubblicana perse le elezioni per fare la discarica, poi gli altri che sono arrivati ne hanno beneficiati dei miliardi della discarica, quindi vuol dire che per fare le opere a volte bisogna andare anche controcorrente e quindi se si perde anche l’amministrazione, però, alla fine, il Comune, la cittadinanza ne ha avuto dei grandi vantaggi.

Il mio voto sarà di astensione. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Prati. Avevo visto la mano della consigliera Celletti e anche

di Cappelli, prego. CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord) : l’intervento del collega Marchi mi ha soddisfatto non più di tanto perché

arrampicandosi sugli specchi ha cercato perché di giustificarsi nei confronti delle illazioni chiamiamole così del consigliere Ferrini, ma nella materia,

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secondo me questa è una materia che merita ben altro tipo di discussione, merita ben altro tipo di testo di ordine del giorno, di condivisione da parte di tutto il consiglio, cioè non è che possiamo ribadisco il liquidare il tema solamente pensando a delle elargizioni anche momentanee di tipo assistenziale emergenziali, per questo io ritengo che questo ordine del giorno che si stato fatto per un motivo politico, per piantare una bandierina su questo, in risposta alle critiche che io ho condiviso di alcune persone comparse sui giornali, che sia stato fatto per qualsiasi ragione è comunque povero, è comunque privo di significato, privo anche di prospettive per il futuro, non innesta in questo consiglio una discussione importante e innovativa anche su quelli che saranno i problemi della nostra collettività anche andando avanti che non certamente anche una ripresa dell’economia non risolveranno perché come è stato detto, come abbiamo detto ci saranno molti settori della nostra economia che non saranno più appetibili, quindi il problema ricadrà sull’intera collettività.

Per questo motivo, noi ci asteniamo ma proprio perché il testo dell’ordine del giorno è totalmente superficiale, inesistente, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Celletti, la parola al consigliere Cappelli. CONSIGLIERE CAPPELLI (Gruppo PDL) : grazie Presidente, il mio intervento sarà in linea con quanto affermato dai

colleghi dell’opposizione, noi chiaramente non siamo contrari a questi interventi anticrisi che l’amministrazione comunale ha messo in piedi ad oggi, tutto ciò che può fungere da paracadute per le famiglie, per i cittadini, contro questa crisi trova assolutamente il nostro accoglimento.

Certo, mi permetto di aggiungere, forse se la nostra provincia avesse la fortuna in questa fase così difficile di avere un presidente della Camera di Commercio a tempo pieno che invece si sta dividendo tra i comizi elettorali e i tavoli contro la crisi, probabilmente, sarebbe possibile anche mettere in campo qualche intervento più completo e più efficace.

Noi ci asterremo su questo documento, perché, come dicevo, non siamo contrari agli interventi messi in campo fino ora ma ci aspettiamo ben altro da questa amministrazione comunale, perché partiamo dal presupposto se si vuole distribuire la ricchezza, prima bisogna crearla e certamente non si può creare ricchezza prevedendo degli interventi di questo tipo, noi ci aspettiamo qualche risposta significativa ad esempio sulla semplificazione amministrativa per la quale a nostro parere, al di là di qualche proclama, non è stato fatto molto, quindi rimane un problema ancora irrisolto, un collo di bottiglia per le nostre imprese. Ci aspettiamo qualche intervento più significativo per i consorzi fidi che in questa fase stanno svolgendo un compito, un ruolo fondamentale e quindi dovrebbero essere a nostro avviso anche incrementati i contributi a loro favore.

Ci aspettiamo anche e su questo sarà discussa una interpellanza prossimamente qualche intervento, almeno a livello informativo maggiore, sul piano casa, cioè questa opportunità importante che il governo, poi successivamente la regione, hanno messo in piedi, ci aspetteremo da parte del Comune qualche informazione in più rivolta agli addetti ai lavori e anche ai

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cittadini, perché veramente questa misura può rappresentare una forma di volano importante per tutta l’economia.

Infine, come hanno chiesto anche recentemente alcune organizzazioni importanti di categoria del nostro territorio, vorremo discutere di qualche intervento in favore delle nuove imprese, perché appena sarà passata questa crisi, il tema all’ordine del giorno dovrà essere quello di mettere in piedi una serie di iniziative, una serie di interventi per favorire la nascita delle nuove imprese, ricordo che i rapporti sull’economia che tutti gli anni la Camera di Commercio ci presenta, evidenzia come la nostra classe imprenditoriale sia più anziana rispetto alla media regionale e nazionale, quindi sicuramente questo è un dato che ci deve fare riflettere. Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Cappelli. La parola al consigliere Marchi. CONSIGLIERE MARCHI (Gruppo PD) : molto velocemente, di fatto la materia trattata mi sembra si sia un po’

ampliata rispetto a quello che è l’oggetto dell’ordine del giorno, forse per quello vi è parso che non vi sia entrato appieno, certamente, anche in prospettiva del proseguo dei lavori di questo consiglio comunale, dove tratteremo anche un ordine del giorno legato ai problemi dell’agricoltura, se è un problema un presidente di Camera di Commercio che è anche candidato, è forse più un problema come un ministro dell’agricoltura che è pure candidato, così come il ministro della funzione pubblica e in tutta sincerità mi auguro anche che vinca in Veneto, in tutta sincerità mi auguro che vinca in Veneto Zaia. Io ho detto che mi auguro che vinca, poi ognuno fa le valutazioni e le interpretazioni che vuole.

Ciò detto non vorrei che si confondesse gli interventi sì di tampone in una fase di crisi legati alla necessità di dare delle risposte ai lavoratori, con un piano più generale strutturato sul sostegno alle imprese, c’è un legame certamente, sarebbe grottesco non vederlo e non coglierlo, ma è anche vero che sarebbe un po’ strumentale non cogliere quanto, sempre nel bilancio del 22 dicembre scorso, è stato fatto un grande passo in avanti in tanti degli interventi che indicava Cappelli, a partire dall’aumento delle risorse destinate ai consorzi fidi e alle cooperative di garanzia.

Ciò detto, ribadisco la natura squisitamente di indirizzo politico, visto che non credo che sia precluso da gruppi consiliari di porre le questioni in questo termine, ciò detto, voteremo positivamente l’ordine del giorno.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Marchi. direi di mettere ai voti questo ordine del giorno,

chiederei ai consiglieri che intendono di partecipare al voto di sedersi, ordine del giorno al punto 14 del gruppo PD più Italia dei Valori su interventi anticrisi:

chi vota a favore dell’ordine del giorno alza la mano: PD, Italia dei Valori chi vota contro: chi si astiene: UDC, PDL, Lega Nord, PRI benissimo, vi ringrazio. LLE/CONS03

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15) Ordine del giorno gruppo PD e Italia dei Valori su campagna informativa su sistema dell’affido familiare

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : a questo punto noi abbiamo altri tre ordini del giorno, mi chiede la parola il

consigliere Landi, prego. CONSIGLIERE LANDI (Gruppo PD) : volevo fare solo una proposta, se si poteva anticipare l’ordine del giorno

quello che abbiamo condiviso oggi sull’AVSI, perché alcuni consiglieri hanno necessità di andare via, ci abbiamo messo tutto l’impegno per farlo, quindi…grazie.

interventi che non si sentono PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : rimandiamo solo quello sull’agricoltura… allora, quindi procediamo, se ho

capito bene, faccio sintesi, AVSI e Affido al voto, giusto? Ok metto ai voti l’ordine del giorno, procederei però per ordine, n. 15 proposto dal gruppo PD più Italia dei Valori, su campagna informativa su sistema dell’affido familiare:

chi vota a favore di questo ordine del giorno alza la mano: PD, Italia dei Valori, PRI, Lega Nord, PDL, UDC

chi vota contro: chi si astiene: nessuno quindi voto unanime sull’ordine del giorno sull’affido familiare. rinviamo il punto 16 dell’ordine del giorno. Ordine del giorno relativo alla Fondazione AVSI pre sentato da tutti i

gruppi consiliari PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : metto ai voti, attenzione colleghi vi sento distratti, metto ai voti l’ordine del

giorno relativo alla vicenda Fondazione AVSI sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, non ne do lettura, metto ai voti questo ordine del giorno:

chi vota a favore alza la mano: PD, Italia dei Valori, Lega Nord, PRI, PDL, UDC

chi vota contro: chi si astiene: nessuno anche questo ordine del giorno viene approvato alla unanimità. Colleghi, vi ringrazio molto e arrivederci al 9 marzo, ore 18.00, buona serata. LLE/CONS03

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