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Jfl/m/ 309‘
(ML
TRATTATO
ISTRUMENTAZIONE PER BANDA
Q0 SQQQQQXM
AD USO
IIEI IIIAESTIII III BAIIIIE IIIVIIIIE E MILITARI
G a puhb icato nel Giornal
IL PIRATA
W‘QW
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www.adrianoamore.it
8TRATTATo D'IBTRUMENTAZIoNE PBB BANDA
______________________._.____-_-_-_-__-_-
dovrebbero eziandio esaltare il soldato ed ecci- che dei clarini in Si bemolle, in Mi bemolle ed
tarlo alla pugna.
Riassumendo cio che si e detto circa la famiglia
in La bemolle.
La voce più simpatica, più nobile ed espressiva
dei flauti, presentiamo, per maggior chiarezza, la è. senza dubbio, quella del clarino in Se" bemolle;
seguente tavola sinottica:
USATI SPECIALHENTE
I cui conmsroxnono
FLAUTI IN nanna _ GLI OT l‘AVlNl
m e detti impropriamente in in
D0 Do
Re bemolle . . Mi bemolle . . . Re bemolle
(U
Ml bemolle . . Fa Mi bemolle
l
CAPITOLO I.
S 4. - istrumenti ad anela.
Vi sono istrumenti ad ancia doppia, e ad ancia
semplice. - I primi, come lagotti, oboe , ecc.,
sono stati quasi interamente aboliti nelle musiche
militari; ma vi sono stati introdotti altri istru
menti di maggiore utilità, come i sawofoni, la cui
voce essendo d‘una sonorità più intensa ed amal
gamandosi meglio colle masse d’istrumenti d'ottone,
ne risultano nuove combinazioni ed eiîetti speciali.
- A suo luogo ci occuperemo d’essi.
g 5. - Il Glarino.
I clarini in banda sono come i violini in or
chestra; per cui un buon numero di clarini e
d,assoluta necessità, se vuolsi ottenere una sod
disfacente esecuzione.
La famiglia di questo istrumento è molto nume
rosa, e si compone:
Piccolo Clarino in La bemolle
in Fa acuto
in Mi bemolle
in Da naturale
in Si bemolle
in La naturale
in Fa basso o come bassetto
in Si bemolle.
Clarino
Clarone
ed i pezzi, che gli convengono di più, sono quelli
di color patetico, e di carattere epico. La maestà
delle sue voci gravi, la limpidezza ed espressione
del registro di mezzo , e le sue voci acute spe
cialmente lo rendono atto ad esprimere le diverse
passioni del cuore umano.
Nelle musiche militari poi esso è di grand’ef
letto; giacche essendovi un numero maggiore di
istrumenti d'ottone, il cui timbro aspro e lacerante
viene temperato e raddolcito da quello dei clarini,
ne risulta l'assieme ed il hell'impasto di voci che
caratterizzano le bande militari.
E qui cade in acconcio riportare un brano di
Berlioz, che si riferisce all'ell'etto de‘ clarini nelle
bande:
e La sua voce (egli dice parlando del clarino)
è quella dell'amore eroico ; e se le masse di stru
menti di metallo, nelle grandi composizioni mili
tari, ridestano l'idea d'una truppa guerriera coperta
di scintillanti armature, che marcia alla gloria ed
alla morte, inumerosi unisoni dei clarinetti, intesi
contemporaneamente, sembrano rappresentare le
donne amate, le amanti dall'occhio superbo, dalla
passione profonda, che il l'ragor delle armi esalta,
che cantano nella battaglia, che coronano i vinci
tori o muoiono coi vinti. Non ho mai potuto udire
da lontano una banda militare, senza rimanere
vivamente commosso da cotesto timbro lemminino
de’ clarinetti, e preoccupato da imagini , quali va
destando la lettura delle antiche epopee. Questo
bel soprano strumentale così sonoro, cosi ricco
d’accenti penetranti allorche adoperasi in massa ,
impiegato solo, guadagna in delicatezza, in tinte
sfumate, in sentimenti misteriosi, quanto perde in
forza ed in possenti slanci n.
il clarino in Si bemolle appartiene. alla classe
degli strumenti traspositori, e si scrive in chiave
di violino, ma le note segnate corrispondono alla
Il piccolo clarino in Fa è totalmente abolito, chiave di tenore , in quanto alla loro denomina
e quelli in Do ed in La naturale si usano nelle
sole orchestre; quindi non ci resta a discorrere
zione.
(1) Per queste due specie di flauti si usa la chiave di vio
lino , ma. le note segnate corrispondono, in quanto alla loro
denominazione, pel primo alla chiave di contralto, e pel se
condo a quella di basso.
Gler'mo ai» effetto
îafi
PARTE PRIMA ' ' S)
La sua estensione e di tre ottave e mezzo.
Le ultime cinque note, cio'c La, Si bemolle, Si
naturale, Do e Ii’e acutissime, si scrivono rarissi
mamente, perche sono assai pericolose.
Le note Fa, Sol, La, Si bemolle, nel penta
gramma, sono generalmente d'una debole sonorità.
i passi indicati dall'esempio li sono d‘ottimo el
t'etto e di facile esecuzione.
Quelli dell'esempio lll sono al contrario difiicili.
V,hanno molti trilli difficili assai, od impossibili;
ne accenniamo i principali (Esempio iv).
il signor Egidio Forni di Milano, merce un
semplice ed ingegnoso meccanismo, ha modificato
il clarinetto ordinario; di lIlollo che diversi passi
e trilli che erano ineseguibili, ora riescono prati
cabilissimi, come all'esempio V.
Però le digitazioni delle note Fa naturale, ,Fa
diesis, nel rigo, Do e li'e bemolle sopra il penta
gramma, essendo totalmente cambiate, e neces
sario, per servirsi di questo nuovo clarinetto, stu
diarc per pochi giorni il metodo scritto per il
medesimo.
Anche per i clarinetti, come per tutti gli stru
menti di legno, si può adottare il sistema di
Boehm, e con esso molte diflìcolta vengono a scom
parire.
Abbiamo detto che i clarini nelle bande lanne
l,uflicio di violini nelle orchestre, per cui, quando
si riducono pezzi dilficili, che sono appoggiati a
10
questi strumenti, fa d'uopo scegliere i modi più
favoriti, che sono, Si bemolle, Fa, Mi bemolle,
La bemolle ed i loro relativi minori, che corri
spendono a‘ modi di Do, Sol, Fa, Si bemolle del
clarino in Si bemolle.
. In certi casi il modo da preferirsi è quello di
Fa, che si scrive, po’ detti clarini, con un diesis
in chiave. La sinfonia dell'opera Guglielmo Tcll,
per esempio, il cui allegro e specialmente appog
giato ai violini, e che riduceiulola viene a corri
spondere ai clarini, riescirebbe per questi molto
più comoda se venisse ridotta nel modo di Fa
maggiore che in quello di Mi bemolle.
Spessissimo avviene che il riduttore debba a
dettare ai clarini de, tre-moli, che sono successioni
rapidissime di più note simili, e siccome riesce
assai difficile ai suonatori di clarini battere la
lingua con molta celerità, così consigliamo di
scrivere il tremolo diviso come .indichiamo qui
appresso:
E qui giova avvertire che non sempre si pos
sono scrivere sifîatti tremoli, perch‘e ve ne sono
molti difficili ed anche impossibili ad eseguirsi.
in seguito daremo una tavola con l'indicazione di
tutti quelli che sono praticabili.
E poi cattivo sistema lo scrivere note lunghe
invece del tremolo, giacche esse distruggono l'ef
fetto desiderato dal compositore; il tremolo si usa
per esprimere il turbamento, l'agitazione, il ter
rore, ed ognun vede che con note lunghe e im
possibile esprimere siffatte passioni.
il piccolo clarino in Mi bemolle, detto anche
quartine, perchè le sue voci corrispondono una
quarta sopra a quelle del clarino in Si bemolle,
è un istrumento più adatto all'idillio che all'epico;
nè bisogna dargli un'estensione maggiore di tre
ottave ed una terza, quantunque parecchi suona
tori con molta sicurezza ed intuonazione cavino
dei Sol diesis, La, Si bemolle acutissimi.
un istrumento traspositore, e si scrive in chiave
di violino; ma le note segnate corrispondono alla passi'facili e difficili,
chiave di basso in quanto alla loro denominazione.
Esso è
TRATTATO n‘tsraumeu'razioxn pan BANDA
Estensione .
Non sappiamo comprendere come essendo stato
generalmente soppresso il piccolo clarino in Fa,
si conservi ancora da talune bande il piccolo
clarino in La bemolle o Sestino. Esso è un istru-'
mento eccessivamente stridulo, insopportabile, e
di poca o nessuna utilità; giacche i clarini in Mi
bemolle e gli oltavini sono più che sufficienti per
ottenere tutti gli effetti nelle diverse tonalità or
dinariamente usate per gl,istrumenti a fiato; ed
‘e necessario inoltre tutto il talento d'un bravo
suonatore per nascondere i molti suoi difetti. Le
sue voci gravi sono deboli e stuonate; quelle a
cute sono sibili frizzanti e molesti; per cui, vo
lendo scrivere per quest‘istrumento, non bisogna
dargli un'estensione maggiore di due ottave ed una
settima. '
Esempio:
don gl,intervalli cromatici.
il piccolo clarino in La bemolle e un istru
mento traspositore e si scrive in chiave di viO
lino; ma le note segnate corrispondono alla chiave
di soprano in quanto alla loro denominazione.
Esempio:
È inutile avvertire che ciò che s'è detto par
lando del clarino in Si bemolle in ordine ai trilli,
di più o meno effetto, vale
eziandio per l'intiera famiglia de, clarini.
.\r
PARTE PRIMA
g 6. -_ ll clarone.
clarone o clarinetto basso è un istrumento
molto utile ma poco generalizzato; e desidereremmo
che fosse un po' più conosciuto ed apprezzato,
assegnandogli quel posto che la natura e l'arte gli
hanno destinato. Esso e per la banda ciò che sono
il violoncello ed il fagotto per l'orchestra; per cui,
dopo la soppressione di quest'ultimo , il bisogno
di avere in banda due claroni si fa maggiormente
sentire, tanto più che senza di essi il quartetto
a legno sarebbe incompleto, e la famiglia de‘ cla
rini mancherebbe d'un membro necessario.
Vi sono claroni in Fa, in Mi bemolle ed in Si
bemolle, cioe alla quarta, alla quinta ed all'ottava
bassa de, clarini in Si bemolle (l); e perche il
lettore si faccia un'idea precisa della forma degli
istrumenti in discorso, gliene presentiamo qui ap
presso i disegni.
La figura prima rappresentano clarone in Fa,
sistema Boehm ,' tutto di legno tranne l'estremità
ch'è d'ottone; e la figura seconda rappresenta un
clarone in Si bemolle (medesimo sistema), pari
menti di legno col padiglione metallico un po, curve
e piegato all'insù, di forma conica allungata. Il
clarone in Mi bemolle ha la medesima forma‘ di
quello in Fa, ma e costrutto in dimensioni un po,
più grandi.
Detti claroni hanno tutti l'estensione del clari
netto in Si bemolle. Essi sono istrumenti traspo
sitori e si scrivono in chiave di violino, ma le note
segnate corrispondono, in quanto alla loro deno
minazione, per il primo alla chiave di mezzo so
prano, per il secondo a quella di basso e per il
terzo a quella di tenore, com'è dimostrato dall'e
sempio seguente:
(1) "'hanno anche de, claroni in De. ma di questi non ce
ne occupiamo perché vengono adoperati nelle sole orchestre.
E qui avvertiamo una volta per sempre che non parleremo
mai di questi strumenti, il cui cortile o diapason sia escluso
dalle tonalità ordinarie usate in banda.
Figura I].
La voce del clarone partecipa di quelle del cla«
rino, del fagotto e del corno inglese, _e conviene
molto ai pezzi di carattere grave e solenne; esso
non e un istrumento nato per eseguire passi ra
pidi, ma e stato inventato unicamente per ottenere
.certi effetti speciali e per continuare la scala del
clarino verso il grave. Le sue belle voci gravi
hanno un non so che di penoso e di patetico , e
qualche volta assumono un carattere ruvido e sel
vaggio. - In certi pezzi la mancanza di detto
Figura I.
12
istrumento riesce di detrimento all'effetto, perchè
il riduttore è costretto, suo malgrado, a traspor-'
tare per altri istrumenti la parte grave del quar-_
tetto di legno. Il primo tempo della sinfonia‘
dell'opera Gugliclmo Tell ce n'offre un esempio.‘
Come si farà a ridurre per gl'istrumenti di legno,
senza i claroni, il bellissimo andante che Ros
sini scrisse per soli violoncelli? Vi si do anno
necessariamente introdurre gl,istrumenti d'ottone
alterandone e guastandone tutto l'effetto: _ne ri
ducendolo per soli ‘istrumenti d'ottone si potrà
ottenere un effetto soddisfacente, giacche es
sendo il pezzo in discorso delicatissimo , mal si
converrebbe al suo carattere l'asprezza di questi.
I soli saxofoni potrebbero sostituire i claroni in
questo caso.
E prima di passare oltre aggiungiamo due parole
circa il perfezionamento del clarinetto.
Quest'istrumento, che e il più ricco per esten
sione, non aveva nel secolo decorso che solo
cinque chiavi, ed in seguito si conobbe la no
cessita d'aumentarne il numero onde facilitare
l'esecuzione de' pezzi diflicili. Oggi vi sono dei
clarini che hanno fino a tredici chiavi, ma col
sistema Boehm essi hanno raggiunto un grado
eminente di perfezionamento. Però tutte queste
innovazionise facilitano di molto l'esecuzione dei
pezzi difficili e migliorano l'intuonazione delle sue
voci, non sono sufficienti per correggere il difetto
principale, che risulta dalle voci Fa, Sol, La, Si
bemolle, in chiave di violino nel pentagramma ,
coi loro intervalli cromatici: dette voci costitui
scono il così detto registro cltalttmeau, e sono
senza sonorità e stuonate.
l clarinetti ed i claroni sono istrumenti ad
ancia semplice perché il suono si produce per
mezzo d'un pezzo di canna americana assotti
gliata alla sua estremità superiore e grossa in
fondo , il qual pezzo di canna, detto ancìa, si
so appone ad un'apertura longitudinale praticata
lateralmente ad una specie di becco forato in
ternamente, che chiamasi col nome generico di
bocchino.
L'ancia de, claroni dev'essere molto più debole
di quella de‘ clarinetti , altrimenti l'aria, vibrando
invece del suono, produce un sibilo.
Le fabbriche de'clarini più accreditate sono
quelle di Adolfo Sax e Buffet-Crampon di Pa
rigi; SimiobBrelet di Lione e llfa ura di fili
lano.
TRATTATO D'lSTRUMEX'f'AZlONE PER BANDA
.Pe, claroni si sono distinti oltre di Sax e Mal
dura anche Vinatieri di Torino , il quale trasloco
ultimamente il suo stabilimento a Parigi.
5 7. - lt Saxefone.
Allorche vennero eliminati dalle bande mili
tari gli oboe ed i fagotti, perche la loro debole
sonorità- mal corrispondeva alle esigenze ed ai
‘progressi dell'arte dei tempi moderni, si rico
nobbe pure la necessità d'avere altri istrumenti
che potessero riempire il vuoto lasciato da quelli.
Non v' ha dubbio che gli oboe ed i fagotti
sono istrumenti d'un vantaggio immenso e d, una
utilità incontestabile per le orchestre; ma altro
e orchestra ed altro e banda; l, orchestra e
destinata a suonare ne, teatri, nelle sale ed. in
altri siti chiusi ove le onde sonore si propagano
con più o meno intensità secondo la maggiore
o minore sonorità del sito; quindi gli effetti più
delicati, le sfumature, le mezze tinte e tutte le
piccole gradazioni del colorito possono essere ap
prezzate e gustate dal nostro udito. Ma non cosi
può dirsi delle bando che sono destinate a suo
nare quasi sempre nelle pubbliche piazze, ove
tutti gli effetti musicali vengono modificati dalla
località. e dalle circostanze atmosferiche; ed an
drebbero certamente perduti se l, istrumentale
non fosse ben nutrito, ricco e qualche volta fra
goroso. Dopo siffatto considerazioni il lettore può
scorgere di leggieri che gli oboe ed i fagotti,
attesa la loro debole sonorità, non sono istrumenti
di gran vantaggio nelle moderne musiche mili
tari.
lllolti studi furono fatti e molte accurate ricerche
da pazienti e solerti meccanici e costruttori d'i
strumenti, onde ottenerne di quelli che riunissero
alla robustezza della voce anche i pregi degli
oboe e dei fagotti; e fortunatamente gli sforzi di
questa classe benemerita non andarono perduti
ed ebbero esito felicissimo che superò l'aspetta
zione generale.
Il primo a distinguersi in queste innovazioni fu
Adolfo Sax nato nel Belgio e stabilito in Parigi,
il quale ebbeil merito di arricchire le bande e le
orchestre d'una lunga serie d'istrumenti di sua
particolare invenzione, fra cui e degna di speciale
menzione la famiglia dei saxofoni.