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Il cinema del carbone via Oberdan 11, Mantova tel. 0376.369860 [email protected] www.ilcinemadelcarbone.it COMUNICATO STAMPA 22 FEBBRAIO 2019 Dialoghi di Teatro Contemporaneo A partire dal 25 febbraio 2019, Il cinema del carbone di Mantova propone la sesta edizione di Dialoghi di teatro contemporaneo, progetto che offre al pubblico uno sguardo attento e approfondito sulle tendenze e sui principali protagonisti del Teatro Contemporaneo. Anche questa edizione di “Dialoghi di teatro contemporaneo” vede come protagonisti alcuni dei migliori artisti delle scene nazionali ed internazionali, premiati da critica e pubblico: Tindaro Granata, drammaturgo e interprete (candidato al Premio UBU 2018 come “miglior attore”), Sotterraneo (compagnia di teatro di ricerca che ha vinto il Premio UBU 2018 per il “miglior spettacolo dell’anno”), Maria Paiato, attrice camaleontica, una delle migliori sulle scene italiane che ha lavorato con grandi registi (Luca Ronconi), Lino Guanciale che, nato come attore di teatro, ha raggiunto il grande pubblico grazie al successo di alcune fiction televisive, portando comunque avanti la sua passione per il palcoscenico, suo quest’anno il Premio UBU 2018 come “Miglior attore”. In una conversazione-spettacolo informale ed empatica, rievocando il proprio percorso tramite brani recitati all’improvviso, brevi video e fotografie, ogni artista si svela, si confida e condivide col pubblico in sala emozioni e pensieri sul “fare teatro”. Drammaturgia, ricerca, pratica attoriale, maestria registica sono i primi spunti da cui partire per affrontare con gli spettatori la tematica più ampia di cosa voglia dire essere “Artistaoggi. Dialoghi 2019, che favorisce la partecipazione di un pubblico giovane praticando agli studenti un biglietto ridotto a 5 euro, rientra nel progetto di Educazione Teatrale che il cinema del carbone sta realizzando, anche attraverso un percorso di alternanza scuola-lavoro in cui alcuni studenti delle scuole superiori della città sono coinvolti nell’attività della sala; lo scopo è anche quello di formare un pubblico giovane consapevole di ciò che offre il teatro contemporaneo, considerato spesso come una realtà lontana ed estranea, ed ampliare quindi la partecipazione del pubblico adolescente (fascia debole del pubblico teatrale) alle offerte culturali in genere, in una maniera autonoma e non necessariamente orientata dal contesto scolastico.

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COMUNICATO STAMPA

22 FEBBRAIO 2019

Dialoghi di Teatro Contemporaneo

A partire dal 25 febbraio 2019, Il cinema del carbone di Mantova propone la sesta edizione di

Dialoghi di teatro contemporaneo, progetto che offre al pubblico uno sguardo attento e approfondito

sulle tendenze e sui principali protagonisti del Teatro Contemporaneo.

Anche questa edizione di “Dialoghi di teatro contemporaneo” vede come protagonisti alcuni dei

migliori artisti delle scene nazionali ed internazionali, premiati da critica e pubblico: Tindaro

Granata, drammaturgo e interprete (candidato al Premio UBU 2018 come “miglior attore”),

Sotterraneo (compagnia di teatro di ricerca che ha vinto il Premio UBU 2018 per il “miglior spettacolo

dell’anno”), Maria Paiato, attrice camaleontica, una delle migliori sulle scene italiane che ha lavorato

con grandi registi (Luca Ronconi), Lino Guanciale che, nato come attore di teatro, ha raggiunto il

grande pubblico grazie al successo di alcune fiction televisive, portando comunque avanti la sua

passione per il palcoscenico, suo quest’anno il Premio UBU 2018 come “Miglior attore”.

In una conversazione-spettacolo informale ed empatica, rievocando il proprio percorso tramite brani

recitati all’improvviso, brevi video e fotografie, ogni artista si svela, si confida e condivide col pubblico

in sala emozioni e pensieri sul “fare teatro”. Drammaturgia, ricerca, pratica attoriale, maestria registica

sono i primi spunti da cui partire per affrontare con gli spettatori la tematica più ampia di cosa voglia

dire essere “Artista” oggi.

Dialoghi 2019, che favorisce la partecipazione di un pubblico giovane praticando agli studenti un

biglietto ridotto a 5 euro, rientra nel progetto di Educazione Teatrale che il cinema del carbone sta

realizzando, anche attraverso un percorso di alternanza scuola-lavoro in cui alcuni studenti delle scuole

superiori della città sono coinvolti nell’attività della sala; lo scopo è anche quello di formare un

pubblico giovane consapevole di ciò che offre il teatro contemporaneo, considerato spesso come una

realtà lontana ed estranea, ed ampliare quindi la partecipazione del pubblico adolescente (fascia debole

del pubblico teatrale) alle offerte culturali in genere, in una maniera autonoma e non necessariamente

orientata dal contesto scolastico.

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I protagonisti LUNEDÌ 25 FEBBRAIO 2019 - ORE 21.15 TINDARO DA TINDARI con TINDARO GRANATA in dialogo con Nicola Arrigoni

Nel 2009 lascia Roma e si trasferisce a Milano dove incontra Carmelo Rifici, col quale inizia un felice

sodalizio che lo porta a lavorare in diversi spettacoli come Giulio Cesare al Piccolo Teatro di Milano e

Fedra di Euripide per il festival del Dramma Antico di Siracusa; con Proxima Res, associazione di cui

fa parte e della quale diventa direttore artistico, viene diretto in Buio e in Chi resta. In veste di

drammaturgo/regista/attore Tindaro Granata esordisce nel 2011 con Antropolaroid, uno spettacolo sulla

storia della sua famiglia. Per questo spettacolo vince il Premio “ANCT 2011” dell’Associazione

Nazionale dei Critici di Teatro come “Miglior spettacolo d’ innovazione” e il premio “FERSEN” in

qualità di “Attore creativo”. Nel 2013 mette in scena Invidiatemi come io ho invidiato voi col quale,

ispirandosi a un fatto di cronaca, affronta un tema difficile come quello dell’abuso sessuale dei minori.

Lo spettacolo gira decine di teatri e consente a Tindaro di ricevere il premio Mariangela Melato con

“Miglior attore emergente”. Nel 2015 viene diretto da Serena Sinigaglia nella messa in scena de Il libro

del buio e l’anno seguente nell’allestimento di un testo di Michele Santeramo: 32 secondi e 16,

mentre Andrea Chiodi lo dirige, ne La Locandiera di Carlo Goldoni. Nel giugno del 2016 arriva il

debutto del suo terzo spettacolo, Geppetto e Geppetto, dove Tindaro Granata affronta a modo suo il

tema della stepchild adoption. Allo spettacolo viene conferito il Premio UBU 2016 come “Miglior

novità o progetto drammaturgico”, cui segue, il premio HYSTRIO Twister 2017 come “Miglior

Spettacolo dell’anno”. Nel 2017 ha debuttato a Lugano, con la direzione di Carmelo Rifici, nella

produzione di LuganoInScena/Piccolo Teatro di Milano Ifigenia, liberata. Dal 2018 è in tournée con

La bisbetica domata, nel ruolo della protagonista femminile, per la regia di Andrea Chiodi, per il quale

ha avuto la nomination come miglior attore protagonista per il premio UBU 2018. Nel 2019 debutta

all'Elfo Puccini il suo Dedalo e Icaro in cui viene descritta una famiglia con un figlio autistico.

Tindaro nasce a (ME) e si diploma all’Istituto per Geometri

di Patti; appena ventenne si imbarca su Nave Spica, in

qualità di Meccanico Artigliere. Nel 1999 si trasferisce a

Roma col sogno di poter fare teatro e per vivere lavora come

commesso e come cameriere. Artisticamente non ha una

formazione accademica ma il suo percorso teatrale inizia nel

2002 con Massimo Ranieri, in occasione della messa in

scena dello spettacolo Pulcinella dove viene scelto per il

ruolo di co-protagonista.

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GIOVEDÌ 4 APRILE 2019 ORE 21.15 TALK SHOW SOTTERRANEO SOTTERRANEO in dialogo con Nicola Arrigoni

Con opere trasversali e stratificate nella ricerca su forme e contenuti, Sotterraneo si muove attraverso i

formati – dallo spettacolo frontale al site-specific passando per la performance – focalizzando le

contraddizioni e i coni d’ombra del presente, secondo un approccio avant-pop che cerca di cantare il

nostro tempo rimanendo in equilibrio fra l’immaginario collettivo e il pensiero più anticonvenzionale,

considerando la scena un luogo di cittadinanza e gesti quotidiani di cultura che allenano la coscienza

critica del pubblico, destinatario e centro di senso di ogni nostro progetto. Sotterraneo negli anni riceve

alcuni tra i più importanti riconoscimenti teatrali a livello nazionale e internazionale: Premio Lo

Straniero (2009), Premio Ubu Speciale (2009), Premio Hystrio Castel dei Mondi (2010), Silver Laurel

Wreath Award / MESS Festival di Sarajevo (2011) per lo spettacolo Dies irae, Eolo Award (2012) per

La Repubblica dei Bambini, ACT Festival Prize (2012) e BE FESTIVAL 1st Prize (2012) per Homo

ridens, Best of Be Festival (2016) per Overload/studio, Premio Ubu Spettacolo dell’anno 2018 per

Overload. Sotterraneo si forma attorno allo spettacolo 11/10 in apnea (Premio Scenario 2005). Negli

anni successivi produce spettacoli che circuitano nelle più importanti piazze italiane e internazionali:

Post-it, La Cosa 1, il Dittico sulla specie composto da Dies irae _ 5 episodi intorno alla fine della

specie e L’origine delle specie _ da Charles Darwin, Homo ridens, lo spettacolo di teatro infanzia La

Repubblica dei bambini, il Daimon Project composto da BE LEGEND! e BE NORMAL!, lo spettacolo

WAR NOW!, Il giro del mondo in 80 giorni e Overload che toccano le principali città della penisola e

anche all’estero. Negli stessi anni Sotterraneo cura anche progetti di altro formato: corti teatrali,

performance in site-specific, mise-en-espace, progetti su commissione. Nel 2012 il collettivo viene

scelto dal prestigioso Rossini Opera Festival di Pesaro per dirigere Il signor Bruschino di Gioachino

Rossini. Sotterraneo si occupa anche di formazione teatrale, curando progetti laboratoriali per varie

strutture. Dal 2007 entra a far parte del progetto Fies Factory creato da Centrale Fies, dal 2013 è

compagnia residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese e nel 2017 entra a far parte del network

europeo Apap – Performing Europe 2020.

Sotterraneo si forma a Firenze nel 2005 come

gruppo di ricerca teatrale composto da un nucleo

autoriale fisso cui si affianca un cluster di

collaboratori che variano a seconda dei progetti.

Ogni lavoro del gruppo è una sonda lanciata a

indagare le possibilità linguistiche del teatro,

luogo a un tempo fisico e intellettuale, antico e

irrimediabilmente contemporaneo.

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LUNEDÌ 6 MAGGIO 2019- ORE 21.15 MARIA E LE ALTRE Con Maria Paiato in dialogo con Nicola Arrigoni

Maria ha poi interpretato Ida Marangon nel film di Luca Guadagnino Io sono l'amore, al fianco di Tilda

Swinton ed ha recitato ne Il testimone invisibile (2018). Maria Paiato è considerata una delle migliori

interpreti del teatro italiano, ha infatti ricevuto numerosi riconoscimenti quali il Premio Flaiano, il

Premio Olimpici del Teatro, la Maschera d'oro, e due Premi Ubu (2005 e 2006) e il premio intitolato a

Eleonora Duse come migliore attrice per la stagione teatrale 2008-2009. Magistrali le sue

interpretazioni ne La Maria Zanella di Sergio Pierattini, Erodiade di Giovanni Testori, Stabat Mater di

Antonio Tarantino, per citarne alcuni. Forte il sodalizio con Luca Ronconi che l’ha vista protagonista di

opere quali Il silenzio dei comunisti, Santa Giovanna dei macelli, Celestina. Nel 2019 è in tournée nei

principali teatri italiani con Così è (se vi pare) di Pirandello per la regia di Filippo Dini e Nemico del

Popolo, regia di Massimo Popolizio.

Diplomatasi all'Accademia Nazionale Silvio

D’Amico nel 1984, Maria Paiato ha recitato con

importanti registi come Luca Ronconi, Mauro

Bolognini, Giancarlo Sepe, Maurizio Scaparro,

Antonio Calenda, Nanni Loy, Valerio Binasco. Al

cinema è stata diretta, tra gli altri, da Francesca

Archibugi (Lezioni di volo, 2007) e Marco Martani

(Cemento armato, 2007). È stata poi interprete nel

2009 del ruolo di magistrato nel film della

Comencini Lo spazio bianco.

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MERCOLEDÌ 29 MAGGIO 2019 - ORE 21.15 UTOPIE PRATICABILI Lino Guanciale in dialogo con Nicola Arrigoni

In seguito Lino collabora con alcuni tra i più

importanti nomi del palcoscenico italiano, da Luca Ronconi (Atti di guerra) a Walter Le Moli (Gli

incostanti, Antigone), da Massimo Popolizio (Ploutos, o della ricchezza) a Michele Placido, che dopo

averlo diretto in Fontamara gli affida il ruolo di Nunzio nel film Vallanzasca – Gli angeli del male.

Al lavoro in teatro affianca dal 2005 l’attività di insegnamento e divulgazione scientifico-teatrale negli

istituti scolastici medi superiori e nelle Università (è nel corpo docenti dello IUAV di Venezia).

Al cinema esordisce nel 2008, interpretando Wolfgang Amadeus Mozart in Io, Don Giovanni di Carlos

Saura, cui segue La prima linea di Renato De Maria. In seguito è nel cast, oltre che del citato

Vallanzasca, dei film Il gioiellino di Andrea Molaioli, Il sesso aggiunto di Francesco Antonio Castaldo,

Il mio domani di Marina Spada, To Rome with Love di Woody Allen, La scoperta dell’alba di Susanna

Nicchiarelli. Nel 2012 è stato protagonista di Happy Days Motel di Francesca Staasch, coprotagonista

de Il volto di un’altra di Pappi Corsicato e nel cast corale de L’estate sta finendo di Stefano Tummolini

e di Maraviglioso Boccaccio di Paolo e Vittorio Taviani. Nel 2017 è protagonista dei film I Peggiori di

Vincenzo Alfieri e La casa di famiglia di Augusto Fornari, mentre nel 2018 è in sala con Arrivano i

prof di Ivan Silvestrini.

In tv ha interpretato le fiction Il segreto dell’acqua di Renato De Maria, le tre stagioni di Una grande

famiglia (per la regia di Riccardo Milani e Riccardo Donna) ed è stato protagonista maschile di alcune

serie di grande successo in onda sulle reti Rai: Che Dio ci aiuti 2 e 3, La dama velata, le due stagioni di

Non dirlo al mio capo, L’Allieva e La porta rossa.

In teatro, dopo il successo de La resistibile ascesa di Arturo UI di Bertolt Brecht (Premio

dell’Associazione Nazionale Critici Teatrali come Migliore spettacolo dell’anno), de Il Ratto d’Europa

(Premio UBU 2013) e di Istruzioni per non morire in pace, tutti per la regia di Claudio Longhi, nel

2016 ha inaugurato la stagione del Teatro Argentina di Roma con Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini,

portato in scena da Massimo Popolizio. Nella stagione 2017/2018 è il protagonista della trasposizione

teatrale di La classe operaia va in paradiso, per la regia di Claudio Longhi, che gli vale il Premio UBU

e il Premio dell’Associazione Nazionale Critici Teatrali come miglior attore, e alla fine del 2018 è il

protagonista maschile di After Miss Julie, per la regia di Giampiero Solari.

Nel 2015 ha ricevuto il Premio Flaiano come Personaggio rivelazione dello spettacolo italiano

I Dialoghi sono condotti da:

Nato nel 1979 ad Avezzano (L’Aquila), dopo alcuni

trascorsi rugbistici (selezione Nazionale under 16 e

under 19), Lino Guanciale si iscrive all’Accademia

Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, dove

si diploma nel 2003 e ottiene il Premio Gassman come

miglior allievo degli ultimi dieci anni. Subito dopo

inizia a lavorare in teatro, prima con Gigi Proietti

(Romeo e Giulietta, spettacolo inaugurale del Globe

Theatre di Roma), poi con Claudio Longhi (Il

Matrimonio di Figaro, La solitudine dei campi di

cotone, Sallinger, Prendi un piccolo fatto vero) e

Franco Branciaroli (tra gli altri spettacoli: La peste,

Cos’è l’amore, Lo zio).

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Nicola Arrigoni: Critico militante di teatro, danza e redattore del quotidiano La Provincia di Cremona,

collabora inoltre ai periodici Sipario, Hystrio ed è autore di numerosi saggi tra i quali Alle origini del

Piccolo Teatro. Gli articoli di Paolo Grassi e Giorgio, Passaggi e paesaggi Testoriani, Lo sguardo

dell'altro sul nulla che opprime. Componente della giuria dei Premi Ubu e dell'Associazione Nazionale

Critici di Teatro, collabora a progetti formativi presso diverse istituzioni teatrali ed artistiche italiane -

Conservatorio di Brescia, Teatro GiocoVita di Piacenza, Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli- e

tiene il corso di Tecnica della comunicazione e management musicale presso il Conservatorio di

Cremona.

Alla realizzazione di DIALOGHI 2019 collaborano:

BIGLIETTI

Biglietti: intero 10 euro; ridotto a 7 euro soci de il cinema del carbone e dipendenti Marcegaglia spa;

ridotto a 5 euro per studenti delle scuole superiori, delle scuole di teatro e dell’Università di Mantova.

CONTATTI:

il cinema del carbone - 0376.369860 – [email protected]

www.ilcinemadelcarbone.it – facebook il cinema del carbone

ARTISTI PRESENTI NELLE PRECEDENTI EDIZIONI:

Nelle precedenti edizioni sono stati ospiti di DIALOGHI artisti riconosciuti a livello nazionale e

internazionale come tra i più interessanti del panorama teatrale contemporaneo per le tematiche

affrontate (Saverio La Ruina), la ricerca (Antonio Latella, Socìetas Raffaello Sanzio, Babilonia Teatri,

Danio Manfredini, Virgilio Sieni, Roberto Latini), la maestria attoriale (Anna Bonaiuto, Elisabetta

Pozzi, Peppino Mazzotta, Iaia Forte, Milvia Marigliano, Anna Della Rosa, Ermanna Montanari), la

riscoperta e la rivitalizzazione di autori classici (Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Andrea Renzi, Arturo

Cirillo). Vincitori di numerosi premi prestigiosi assegnati dai critici teatrali, questi attori hanno spesso

collaborato anche con registi, maestri del cinema italiano e del teatro (Martone, Servillo, Ronconi,

Sorrentino).

DIALOGHI 2014: Saverio La Ruina, Peppino Mazzotta, Socìetas Raffaello Sanzio (Chiara Guidi),

Enzo Vetrano e Stefano Randisi

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Il cinema del carbone – via Oberdan 11, Mantova – tel. 0376.369860 – [email protected] – www.ilcinemadelcarbone.it

DIALOGHI 2015: Anna Bonaiuto, Babilonia Teatri, Elisabetta Pozzi, Andrea Renzi

DIALOGHI 2016: Iaia Forte, Milvia Marigliano, Danio Manfredini, Arturo Cirillo

DIALOGHI 2017: Anna Della Rosa, Antonio Latella, Virgilio Sieni, Cristina Donadio.

DIALOGHI 2018: Ermanna Montanari, Compagnia Scimone e Sframeli, Roberto Latini, Mario

Martone

IL CINEMA DEL CARBONE:

Il cinema del carbone è un’associazione di volontariato culturale nata del 2002 quando nel centro di

Mantova le numerose sale cinematografiche hanno iniziato a chiudere. Un gruppo di cittadini si è

quindi esposto, anche economicamente, per sistemare prima la cabina di proiezione di uno spazio

teatrale, il Teatreno, e successivamente un vecchio cinema per dare vita a quella che ora è una tra le

realtà culturali più vive della città. Il cinema del carbone è attivo infatti tutti i giorni della settimana

grazie al lavoro di una quindicina di volontari che nella propria vita “civile” svolgono professioni

differenti (maestra, libraia, impiegato, elettricista, assistente sociale, insegnante, tanto per citarne

alcuni). In una sorta di “presidio culturale” che cerca di mantenere vivo il centro storico tutto l’anno,

al cinema Oberdan, sede de il cinema del carbone, circolo che conta oggi più di 900 soci all’anno, si

proiettano film d’essai, prime visioni, si organizzano corsi di cinema, si svolgono attività di alternanza

per gli studenti, si pianificano attività con bambini ed anziani, oltre a rassegne con molte associazioni

del territorio in cui si affrontano tematiche differenti (scienza, arte, attualità, fine-vita, diritti civili,

ambiente, etc), si parla di teatro contemporaneo e, ogni tanto, si fa musica.

Il cinema del carbone è affiliato alla UICC, è sala d’essai, fa parte del circuito Europa Cinema ed è una

sala FICE.