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05/11/2016 1 LE NUOVE REGOLE DELLA TERAPIA DEL DOLORE NELL’ ANZIANO Dr. Sandro Mariani FIMeG FEDERAZIONE ITALIANA DI MEDICINA GERIATRICA XI CONGRESSO NAZIONALE NAPOLI, VILLA WALPOLE, 22-23-24 SETTEMBRE 2016 “Il BENESSERE NELL’ ANZIANO. METODOLOGIA PREDITTIVA, PREVENTIVA E TERAPEUTICA” INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE 60 milioni e 626 abitanti censiti in Italia al 01/01/2011 Consistente l’ aumento degli ottantenni • 0,7 % nel 1901 • 5,6 % nel 2009 • 9,0 % nel 2030 Nel 2011 20,3% Età > 65 aa Nel 1901 6,2% Età > 65 aa La speranza di vita alla nascita nel 2009 78,8 aa per gli uomini 2009 84,1 aa per le donne A 65 aa si stima una sopravvivenza 17,9 aa per gli uomini 21,6 per le donne Relazione dello stato di Salute del Paese 2009-2010 Ministero della Salute IL DOLORE Il dolore cronico è un dolore che perdura oltre il tempo di guarigione di una patologia acuta e comunque persiste per oltre mesi 6 dal suo esordio Care D.B. Goudas L.C. : Lancet 1999: 353: 2051-2058 Il dolore è un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un danno tessutale effettivo o potenziale EPIDEMIOLOGIA DEL DOLORE CRONICO NELL’ ANZIANO con dolore cronico moderato o severo nella popolazione generale europea (Painin EuropeSurvey2003) con dolore cronico moderato o severo nella popolazione generale italiana (Painin EuropeSurvey2003) con dolore cronico nella popolazione con più di 65 anni (Brochet, 1991) con dolore cronico moderato-severo non oncologico in un campione di anziani istituzionalizzati (SIGOs2009) (ArchGerontolGeriatr. 2009 Dec21) 19% 26% 74% 65%

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05/11/2016

1

LE NUOVE REGOLE DELLA TERAPIA DEL

DOLORE NELL’ ANZIANO

Dr. Sandro Mariani

FIMeG – FEDERAZIONE ITALIANA DI MEDICINA GERIATRICA

XI CONGRESSO NAZIONALE NAPOLI, VILLA WALPOLE, 22-23-24 SETTEMBRE 2016

“Il BENESSERE NELL’ ANZIANO. METODOLOGIA PREDITTIVA,

PREVENTIVA E TERAPEUTICA”

INVECCHIAMENTO DELLA

POPOLAZIONE • 60 milioni e 626 abitanti censiti in Italia al 01/01/2011

• Consistente l’ aumento degli ottantenni

• 0,7 % nel 1901

• 5,6 % nel 2009

• 9,0 % nel 2030

Nel 2011 20,3%

Età > 65 aa

Nel 1901 6,2%

Età > 65 aa

La speranza di vita alla nascita nel 2009

78,8 aa per gli uomini 2009 84,1 aa per le donne

A 65 aa si stima una sopravvivenza

17,9 aa per gli uomini 21,6 per le donne

Relazione dello stato di Salute del Paese 2009-2010 – Ministero della Salute

IL DOLORE

Il dolore cronico è un dolore che

perdura oltre il tempo di guarigione di una patologia

acuta e comunque persiste per

oltre mesi 6 dal suo esordio

Care D.B. Goudas L.C. : Lancet 1999: 353: 2051-2058

Il dolore è un’esperienza

sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un danno

tessutale effettivo o potenziale

EPIDEMIOLOGIA DEL DOLORE

CRONICO NELL’ ANZIANO

• con dolore cronico moderato o severo nella popolazione generale europea

(Painin EuropeSurvey2003)

• con dolore cronico moderato o severo nella popolazione generale italiana

(Painin EuropeSurvey2003)

• con dolore cronico nella popolazione con più di 65 anni

(Brochet, 1991)

• con dolore cronico moderato-severo non oncologico in un campione di anziani istituzionalizzati

(SIGOs2009) (ArchGerontolGeriatr. 2009 Dec21)

19%

26%

74%

65%

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DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO:

CAUSE

7

6

4

4

4

3

34

15

12

8

0 5 10 15 20 25 30 35 40

Arthritis/osteoarthritis

Herniated/deteriorating discs

Traumatic injury

Rheumatoid arthritis

Migraine headaches

Fracture/deterioration of spine

Nerve Damage

Cartilage Damage

Whiplash

Surgery

Le cause più frequenti sono rappresentate dalle patologie muscolo-scheletriche (2/3 dei casi)

L’artrite e l’osteoartrite rappresentano il 34%

SOURCE: Pain In Europe

Survey 2003

INVECCHIAMENTO E DOLORE

CRONICO La prevalenza del dolore

aumenta con ogni decade di

vita, ma il dolore, benché frequente, non è parte

dell’invecchiamento

fisiologico.

Il dolore non è semplicemente

un sintomo, bensì una

complessa entità somato-

psichica.

IL DOLORE NEL PAZIENTE ANZIANO

Nel paziente anziano, il sintomo dolore è spesso

sottovalutato e sottotrattato, questo accade in

misura maggiore se il paziente è affetto da

declino cognitivo.

I motivi sono riconducibili all’atteggiamento del

paziente stesso nei confronti del dolore:

i pazienti stessi tendono a sottovalutare il dolore,

accettandolo come se fosse parte inevitabile

dell’invecchiamento.

IL DOLORE NEL PAZIENTE ANZIANO

Da una parte la minore necessità di ricorrere ad analgesici può essere dovuta all’aumento della soglia di tolleranza al dolore: il progressivo deterioramento delle aree cerebrali implicate nella rielaborazione e nella trasmissione dei segnali nocicettivi causerebbe in alcune forme di demenza un’alterazione dell’esperienza algica che sembrerebbe condurre i pazienti a richiedere meno farmaci.

Dall’altra, invece, i deficit di comunicazione presenti in questi pazienti precluderebbero la possibilità di riferire adeguatamente la presenza del dolore conducendo ad una sottostima causata dall’inadeguatezza degli strumenti di analisi e quindi al minore accesso ai trattamenti.

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DOLORE CRONICO:

IMPATTO SULLA QUALITA’ DELLA VITA

DOLORE

CRONICO

Fisico Debolezza

Disturbi del sonno

Disturbi dell’appetito

Disturbi del movimento

Psicologico Paura

Depressione

Ansia

Ridotta aspettativa di vita

Sociale Isolamento

Dipendenza

Senso di colpa

Economico Perdita del lavoro

Consumo di farmaci

Bisogno di assistenza

Visite specialistiche

SOURCE: Pain In Europe Survey 2003

IL DOLORE NEL PAZIENTE ANZIANO

E’ assolutamente necessario per non

innescare un circolo vizioso tra dolore ed

insorgenza di altri disturbi, che ne sono

essi la causa, formulare una diagnosi più

possibile accurata, per instaurare

tempestivamente una terapia adeguata.

Complessità nella gestione del dolore

La legge 38 del 15 marzo 2010 rappresenta una vera e propria

rivoluzione nella concezione e nella gestione del dolore in Italia

Sostenendo il “ diritto di non soffrire “ di ogni cittadino, la legge riconosce che il dolore, da solo, può costituire

malattia

Legge 8 febbraio 2001, n.12

“ Norme per agevolare l’impiego dei farmaci

analgesici oppiacei nella terapia del dolore “

Introduzione:

a) l’allegato. III/bis (medicinali per la terapia del dolore)

b) la RMR (Ricetta Ministeriale a Ricalco) per la prescrizione di

questi medicinali

- Buprenorfina

- Codeina - Diidrocodeina

- Fentanyl

- Idrocodone

- Idromorfone

- Metadone - Morfina

- Ossicodone

- Ossimorfone

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Provvedimento 24 maggio 2001

“Ospedale senza Dolore” Ospedale senza dolore

Fine anni ’90, in Italia si diffonde nei primi Ospedali, ispirato ad analoghi progetti internazionali, allo scopo di migliorare il processo assistenziale rivolto al controllo del dolore

In seguito all’adesione di molti Ospedali, nel 2001 sono state presentate Le Linee Guida per la realizzazione del progetto “Ospedale senza dolore” che comprendono gli interventi, le tempistiche e le modalità necessarie per controllare il dolore e le sofferenze evitabili

Finalità del Comitato

“Ospedale senza dolore”

Assicurare un osservatorio specifico del dolore nelle strutture sanitarie

Promuovere l’educazione continua del personale sull’uso

dei farmaci e sulle modalità di valutazione del dolore

Promuovere la disponibilità dei farmaci analgesici

in particolare degli oppioidi

Promuovere protocolli di trattamento delle differenti tipologie del dolore

Finalità del Comitato

“Ospedale senza dolore”

Predisporre materiale informativo per i pazienti

Diffondere linee guida per il trattamento del dolore

Verificare i risultati: misurazione e registrazione dei dati in cartella, conoscenza degli operatori, analisi del consumo dei farmaci, indagine di soddisfazione dei pazienti e del personale

Attuare eventuali interventi correttivi

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Legge 38 del 15 marzo 2010

Il 9 marzo 2010 viene approvata,

in via definitiva alla camera, la legge

recante disposizioni per garantire

l’accesso alle cure palliative e alla

terapia del dolore

Articolo 1

Tutela e garanzia dell’accesso alle

cure palliative e alla terapia del

dolore, da parte del malato

nell’ambito dei livelli assistenziali

Legge 38 del

15 marzo 2010

Articolo 2

Definizione di cure palliative e terapia del dolore

Le cure palliative sono definite come l’insieme di interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici

La terapia del dolore è definita come l’insieme di interventi diagnostici e terapeutici volti ad individuare e applicare alle forme morbose croniche idonee ed appropriate terapie farmacologiche, chirurgiche, strumentali, psicologiche e riabilitative, tra loro variamente integrate, allo scopo di elaborare idonei percorsi diagnostico-terapeutici per la soppressione ed il controllo del dolore

Legge 38 del

15 marzo 2010

Articolo 4 Campagne di informazione

Lo scopo delle campagne informative è quello di promuovere la cultura della lotta contro il dolore ed il

superamento del pregiudizio relativo all’utilizzo dei

farmaci per il trattamento del dolore, illustrandone il

fondamentale contributo alla tutela della dignità della

persona umana e al supporto per i malati e per i loro familiari.

Legge 38 del

15 marzo 2010

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Articolo 6

“Progetto Ospedale –Territorio senza dolore”

Viene ripresa e finanziata l’ attività dei Comitati

“ ospedale senza dolore “ (COSD)

strutture sanitarie aventi lo scopo di promuovere

la terapia del dolore, programmando interventi

indirizzati al miglioramento del processo

assistenziale nate in virtù di un accordo tra

Ministero della Salute e Regioni del 2001

Legge 38 del

15 marzo 2010

Articolo 7

“Obbligo di riportare la rilevazione del dolore all’interno della cartella”

All’ interno della cartella clinica in uso presso tutte le strutture sanitarie,dovranno essere riportate le caratteristiche del dolore rilevato e della sue evoluzione nel corso del ricovero, nonché la

terapia antidolorifica eseguita, i farmaci utilizzati ed il risultato ottenuto.

Legge 38 del

15 marzo 2010

SCHEDA PER LA VALUTAZIONE E

MONITORAGGIO DEL DOLORE

Articolo 8

“Formazione ed aggiornamento del personale medico e sanitario in materia di cure palliative e di terapia del dolore”

• Istituzione di Master in cure palliative e terapia del dolore

• Aggiornamento periodico del personale medico, sanitario e socio-

sanitario, impegnato nella terapia del dolore connesso alle malattie neoplastiche e degenerative,in particolare medici ospedalieri, medici specialisti ambulatoriali territoriali, medici di medicina generale di continuità assistenziale e pediatri di libera scelta, mediante il conseguimento di crediti formativi su percorsi assistenziali multidisciplinari e multiprofessionali

Legge 38 del

15 marzo 2010

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Punto fondamentale

della legge 38/2010

Articolo 10

“Semplificazione delle procedure di accesso ai medicinali impiegati nella terapia del dolore”

Viene semplificata la prescrizione dei farmaci stupefacenti per il trattamento del dolore severo: in luogo del ricettario speciale ( a ricalco, in duplice copia) potrà essere utilizzato il ricettario del

Servizio Sanitario Nazionale ( ricettario rosso )

Legge 38 del

15 marzo 2010

DUROGESIC 100 mcg/h cerotto transdermico

1 cerotto per via td ogni 72 ore

Una confezione - 3 cerotti

3 confezioni – terapia per 30 giorni Legge 38 del

15/03/2010

ROSSI MARIO

Decreto del Commissario ad acta del 30 settembre 2010

( delibera del Consiglio dei Ministri del 23 Aprile 2010)

Rete integrata ospedale territorio

per il trattamento

del dolore cronico non oncologico

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OBIETTIVI DELLA RETE

• Equità nell’accesso ai servizi e ai trattamenti

• Miglioramento della qualità delle cure e dell’appropriatezza

• Presa in carico dell’assistito nell’intero percorso assistenziale,

attuando percorsi- diagnostico terapeutici adeguati e tempestivi

• Integrazione tra i vari livelli: promozione della salute, prevenzione,

diagnosi e cura ospedaliera e territoriale, riabilitazione, assistenza

psicologica e sociale

• Realizzazione della comunità assistenziale fra i centri di

eccellenza, presidi ospedalieri, strutture distrettuali, medici di

medicina generale

• Condivisione di strumenti da parte delle figure professionali

• Formazione degli operatori

• Informazione ai cittadini

LA RETE:

articolata in tre livelli di cura e di intervento

( come previsto dal Consiglio Superiore della Sanità , Sez I, del 13 luglio 2010)

1)Centro Hub: compito di ricerca, formazione del personale

sanitario, di informazione per la popolazione e di assistenza per le forme rare e complesse ( Policlinici Universitari, IRCCS)

2) Spoke: Centri di Riferimento per area geografica

Spoke 1: attività di tipo ambulatoriale medico

multidisciplinare, eventuale supporto alle unità di

degenza

Spoke 2: attività di tipo ambulatoriale anche chirurgico e

approccio multidisciplinare, supporto alle unità di degenza

3) Aggregazione Funzionale Territoriale (AFT) di medici

di medicina generale

SCOPO DELLA RETE:

la presa in carico del paziente SCHEMA DELLA RETE

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LA VALUTAZIONE E LA GESTIONE DEL

DOLORE NELL’ ANZIANO COSTITUISCE

UNA SFIDA NON FACILE

La valutazione del dolore nell’ anziano

E’ COMPLESSA per la frequente concomitanza di condizioni cliniche cronicizzate, la presenza di

più cause di dolore, l’ assunzione di più farmaci

e la presenza di deficit visivi,uditivi oltre ai deficit

cognitivi.

Il dolore è soggettivo e può venire

influenzato da:

• Età

• Sesso

• Cultura

• Comunicazione/capacità di linguaggio

• Precedenti esperienze

VALUTAZIONE DEL DOLORE

VALUTAZIONE DEL DOLORE

• ANAMNESI

• ESAME OBIETTIVO

• VALUTAZIONE DELL’ INTENSITA’ E DELLE CARATTERISTICHE DEL DOLORE

SCALE DI VALUTAZIONE

• RIVALUTAZIONE PERIODICA

VALUTAZIONE DEL DOLORE

Per un’ attenta valutazione del dolore si DEVE considerare:

• sito del dolore

• quantità del dolore

• qualità e tipologia (cercare “attivamente” le caratteristiche correlabili

a dol. neuropatico)

• fattori esacerbanti e migliorativi

• episodi di BTP (dolore episodico intenso)

• pattern temporale

• risposte ai pregressi trattamenti

• sintomi e segni associati

• interferenza sul modello e la qualità di vita quotidiana e sull’autonomia del soggetto

• impatto sull’assetto psicologico

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VALUTAZIONE DEL DOLORE

• VAS “Scala analogica visiva”

Adatta per valutazioni rapide

Semplice Limiti:difficile da usare per pazienti con livello culturale più basso e

con gli anziani

Può non essere sensibile nel valutare gli effetti delle terapie che modificano la componente affettiva del dolore

VAS : Visual Analogue Scale

Nessuno Il peggior dolore

VALUTAZIONE DEL DOLORE

SCALA UNIDIMENSIONALE

NRS “scala numerica intensità del dolore”

•Il dolore può essere valutato con una sola

domanda:considerando una scala da 0 a 10 in

cui 0 corrisponde all’assenza di dolore e a 10 il

massimo dolore immaginabile, quanto valuta

l’intensità del suo dolore

•Rapide semplici e di comune impiego

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Nessun dolore

Peggior dolore

possibile

VALUTAZIONE DEL DOLORE SCALA UNIDIMENSIONALE DEL DOLORE

VRS “scala descrittiva intensità del dolore”

•Il livello di intensità del

dolore si valuta con degli

aggettivi

•Sono disposti per gradi

(nessun dolore, lieve

moderato, forte, fortissimo)

•Limite:possono non

comprendere tutti i livelli del

dolore

•La distanza tra un grado e

l’altro non è sempre uguale

•Nessuno 1

•Molto lieve 2

•Lieve 3

•Moderato 4

•Forte 5

•Molto forte 6

VALUTAZIONE DEL DOLORE

•SCALA UNIDIMENSIONALI DEL DOLORE

•E’ costituita da disegni raffiguranti diverse,

espressioni facciali, è una variante della VAS,che

può essere utilizzata sia dai bambini che dagli

anziani affetti da deficit cognitivo.

•Di facile somministrazione

Scala delle facce di Wong-Baker

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VALUTAZIONE DEL DOLORE

•QUESTIONARI MULTIDIMENSIONALI DEL DOLORE

” MPQ “Mc Gill Pain Questionairre”

78 descrittori del dolore che

comprendono 3 dimensioni:

•Sensoriale: 13 sottoclassi

•Affettiva: 5 sottoclassi

•Valutativa: 2 sottoclassi

Il paziente definisce il suo

dolore con degli aggettivi con

ordine crescente di intensità

(periodico, persistente

bruciante, ecc.)

VALUTAZIONE DEL DOLORE

•QUESTIONARI MULTIDIMENSIONALI DEL DOLORE

” Brief pain inventory ”

•Valuta l’interferenza del dolore con le

abituali attività (psicosociali e fisiche)

•È basato su scale da 0 a 10

•Dolore peggiore,medio e minimo

nelle 24 ore precedenti e dolore

attuale

•Sollievo da 0 a 100

•Valido sia per DCB che per dolore

neoplastico

•Dolore diventa significativo sopra 5

VALUTAZIONE DEL DOLORE

Espressioni facciali

Mimica sofferente

Cambiamento di umore

Lamentosità

Pianto

Ansia

Irrequietezza ed irritabilità

Isolamento, riduzione comunicazione

Insonnia

Confusione mentale

Disorientamento

Inattenzione

VALUTAZIONE DEL DOLORE NELL’ANZIANO CON DEFICIT COGNITIVO

ATTRAVERSO LE MANIFESTAZIONI CLINICHE

VALUTAZIONE DEL DOLORE

VALUTAZIONE DEL DOLORE NELL’ANZIANO CON DEFICIT

COGNITIVO ATTRAVERSO LE MANIFESTAZIONI CLINICHE

Peggioramento funzionale

Rigidità muscolare

Rifiuto del movimento

Permanenza a letto

Cambiamento alimentare

Inappetenza

Turbe neurovegetative

Pallore cutaneo

Sudorazione

Nausea, vomito

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SCALA NOPPAIN

VALUTAZIONE

DEL DOLORE NELL’ANZIANO

CON DEFICIT

COGNITIVO

SCALA NOPPAIN

L’operatore deve effettuare

l’assistenza quotidiana

osservando i comportamenti

che suggeriscono dolore

SCALA NOPPAIN

• CHECK LIST DELLE ATTIVITA’

• Mettere a letto l’assistito oppure

• osservare l’assistito che si sdraia

• •Girare nel letto l’assistito

• •Passaggi posturali (letto-sedia;sedia-wc;sedia-inpiedi,ecc)

• •Mettere seduto l’assistito oppure osservare l’assistito che si siede

• •Vestire l’assistito

• •Alimentare l’assistito

• •Aiutare l’assistito a stare in piedi oppure osservare l’assistito mentre è in piedi

• •Aiutare l’assistito a camminare oppure osservare l’assistito che cammina

• •Fare il bagno l’assistito oppure fare una spugnatura al letto

SCALA NOPPAIN

L’operatore deve riferire ciò che

vede o sente durante

l’assistenza.

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SCALA NOPPAIN

•Parole che esprimono dolore

(“Che male!”“Ahi!”“Vai via!”“Basta!”)

• Espressioni del viso che esprimono dolore

(smorfie,sussulti,corrugamento della fronte)

• Stringere una parte dolente

(irrigidirsi, proteggersi, tenere fermo un arto)

• Versi che esprimono dolore

(gemiti,singhiozzi,lamenti,borbottii,ansimi,pianti)

• Sfregare o massaggiare una parte dolente

•Irrequietezza

(frequenti cambi diposizione ,impossibilità a stare fermo,opposizione alle

cure)

VALUTAZIONE DEL DOLORE

Nella valutazione del dolore è importante la documentazione del dolore

Una cartella giornaliera che aiuta il pazienti o il caregiver a documentare il

dolore fra una visita ospedaliera e l’altra. Per fornire un quadro utile,

che contenga le seguenti informazioni:

• Dov’è il dolore?

• Com’è il dolore?

• Quali sono i sintomi e i segni associati al dolore?

• Il dolore varia durante il giorno?

• Quando è iniziato il dolore?

• Quali fattori rendono il dolore migliore – peggiore?

• Come il dolore influenza la vita quotidiana?

• Come il dolore influenza la vita del paziente?

• Come il dolore influenza l’atteggiamento del paziente?

• Come il dolore risponde alla terapia?

TRATTAMENTO TRATTAMENTO

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TRATTAMENTO TRATTAMENTO

TRATTAMENTO STUDIO

condotto presso il Centro UVA e presso l’Ambulatorio di Terapia del Dolore del Policlinico Umberto I, nel periodo compreso tra aprile 2014 e maggio 2016

Tutti i pazienti sono stati quindi valutati

al tempo zero (t0), a distanza di tre mesi (t1), di sei mesi (t2) e di 12 mesi (t3).

gruppo 1 - caso 15 pazienti

trattati

con terapia analgesica specifica

( Oppiodi )

gruppo 2 - controllo

15 pazienti

che hanno continuato

la propria terapia domiciliare

( Paracetamolo / FANS )

30 pazienti

affetti da declino cognitivo di grado lieve (CDR1)

in trattamento con inibitori dell’Acetilcolinesterasi

affetti da dolore cronico non oncologico

di grado moderato-severo di natura osteoarticolare

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Farmaci utilizzati nello studio Ossicodone : 10 mg ogni 12 ore; dosaggio massimo utilizzato

20 mg ogni 12 ore

Formulazioni:

- Oxicodone a rilascio prolungato (OxyContin)

- Oxicodone Cloridrato+naloxone Cloridrato Diidrato (Targin)

- Oxicodone Cloridrato+paracetamolo (Depalgos): azione più

rapida

Tapentadolo (Palexia) a rilascio prolungato: 50 mg ogni 12 ore;

dosaggio massimo utilizzato 150 mg ogni 12 ore non da

sedazione

In caso di dolore episodico intenso: Oramorph 10 mg flaconcino

per os

Farmaci adiuvanti:

Idratazione, laevolac, movicol, plasil

EVOLUZIONE NEI PUNTEGGI DELLE VARIE SCALE DI

VALUTAZIONE DURANTE IL FOLLOW-UP, NEL GRUPPO 2 - CONTROLLO -

Gruppo 2

T0 T1 T2 T3 P

MMSE

21.2±2.4 20.2±3.3 19.1±3.7 19.2±4.0 0.274

ADL 4.1±1.5 3.8±1.3 3.7±1.3 3.5±1.3 0.786

IADL 3.5±1.6 3.2±1.8 2.8±1.7 2.5±1.6 0.386

GDS 7.7±3.3 8.6±2.2 9.1±2.5 9.6±3.0 0.293

NPI 8.1±6.2 13.2±8.6 15.5±10.0 17.1±8.5 0.029

TINETTI 17.0±4.5 14.7±5.1 14.0±5.0 13.0±3.8 0.118

NRS 7.7±1.3 7.8±1.2 8.4±1.3 8.4±1.3 0.014

EQ-5D 0.30±0.3 0.03±0.3 -0.08±0.2 -0.16±0.3 <0.001

VAS 64.0±7.8 57.0±9.4 53.5±8.0 51.1±7.2 <0.001

EVOLUZIONE NEI PUNTEGGI DELLE VARIE SCALE DI

VALUTAZIONE DURANTE IL FOLLOW-UP, NEL GRUPPO 1 - CASO -

Gruppo 1 T0 T1 T2 T3 P

MMSE 19.5±3.0 22.5±3.1 22.4±2.2 23.0±2.6 0.004

ADL 4.3±1.1 5.0±0.9 5.1±0.8 5.0±1.0 0.094

IADL 3.5±1.6 4.5±2.0 4.8±1.6 4.7±1.8 0.172

GDS 11.2±1.9 8.0±2.0 6.7±3.1 6.3±2.7 <0.001

NPI 15.5±6.7 11.2±5.2 8.7±4.2 8.7±4.3 0.002

TINETTI 17.4±4.0 20.4±3.8 20.8±3.8 21.0±4.0 0.025

NRS 8.7±1.0 5.7±1.6 5.0±2.0 5.1±2.0 <0.001

EQ-5D 0.005±0.2 0.53±0.2 0.61±0.3 0.60±0.3 <0.001

VAS 50.3±9.0 65.8±7.3 69.1±12.1 68.6±12.4 <0.001

• Questi dati supportano l’ipotesi che il dolore cronico non

adeguatamente trattato interferisce con lo stato cognitivo e

comportamentale del paziente anziano fragile affetto da

demenza determinando un peggioramento delle funzioni

cognitive, dell’umore, dell’autonomia, dell’ autosufficienza e

della qualità della vita percepita dal paziente e dai

caregiver.

• L’uso corretto degli analgesici oppiodi determina un

miglioramento non solo della percezione del dolore, ma

anche delle capacità funzionali e cognitive, riduce i sintomi

depressivi e comportamentali e quindi migliora la qualità di

vita del paziente anziano affetto da deficit cognitivo a lungo

termine e dai caregiver.

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05/11/2016

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OPPIOIDI

• Utilizzare quelli ad emivita breve

(morfina, idromorfone, ossicodone)

• Iniziare con dosi giornaliere basse (50% della dose dell’adulto) e titolare lentamente

• Utilizzare gli adiuvanti per ridurre le dosi

RANGE DI DOSE correlata all’età e non al peso

fabbisogno giornaliero teorico

mg 100-età

MEDICAZIONE ULCERE /LESIONI DA

PRESSIONE

TERAPIA PROFILATTICA DEL DOLORE PER LE MEDICAZIONI

• Oppiacei tipo SAO (shorting acting oppioid )

es. Morfina solfato 4 -8 gtt = 5-10 mg

Oramorph 10 mg 1 flaconcino per os

40 minuti prima della medicazione

• Associazione di paracetamolo- tramadolo

• Associazione di paracetamolo-ossicodone

OPPIOIDI

• Gli oppioidi sono analgesici potenti in grado di alleviare, in tempi brevi,la maggior parte del dolore, a dosi adeguate.

• Sono farmaci non pericolosi, che devono essere utilizzati in modo appropriato, studiati e monitorati nel tempo.

• E’ importante personalizzare la terapia del paziente, valutandone le patologie di cui è affetto il paziente, le interazioni farmacologiche e la tipologia del dolore.

DOLORE NO

GRAZIE