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SOCIETA’ ITALIANA DI NEFROLOGIASEZIONE CALABRIA
Analisi dei dati del 2000
IX REPORT DEL REGISTRO CALABRESE
DI UREMIA, DIALISI E TRAPIANTO
Comitato di Registro: Il consiglio direttivo della Sezione Calabria della Società Italiana di Nefrologia
(Presidente Dr. Gregorio Mazzitello
Consiglieri: Dr. Giovanni Amendola, Dr.ssa Teresa Cicchetti, Dr. Michele Milei, Dr. Vincenzo Rondanini)
Manager: M. PostorinoProgrammatore: D. RaffaData handling: C. Marino, G.MarinoChairman: C. Zoccali
A cura del Centro di Fisiologia Clinica C.N.R. di Reggio Calabriawww.cfc.cs.cnr.it
Nei primi mesi del 2002 la tranche del Progetto Telcal dedicata al Registro Calabrese Dialisi e Trapianto ha raggiunto la sua scadenza naturale. L’interruzione dei finanziamenti ha impedito la piena realizzazione della parte più importante del progetto, cioè il passaggio da registro informatico a registro on line. Tuttavia grazie a questo progetto tutti i centri calabresi sono stati informatizzati, tutti dispongono di personal computer con buona dotazione di software, di una o più caselle di posta elettronica e sono connessi ad internet. Inoltre il programma di cartella clinica (Gepadial) è operativo nella maggior parte dei centri di più grosse dimensioni, mentre negli altri è attivo il programma di Registro (Regdial) che molti usano come cartella clinica. La disponibilità di tali apparecchiature sul posto di lavoro ha fatto si che molti dei colleghi iniziassero ad utilizzarle acquisendo autonomamente ed in breve tempo le conoscenze necessarie all’utilizzo essenziale delle funzionalità Internet, della cartella clinica, dei Word processor ecc..Quindi, seppur il progetto Telcal ha fallito uno dei suoi obiettivi più importanti, esso ha avuto il merito di fornire una dotazione informatica a tutti i centri e, ancor più importante, di diffondere la cultura informatica presso i nefrologi Calabresi. Preso atto di ciò è verosimile che in un prossimo futuro si potrà programmare la creazione di un software di esportazione dati che consenta ai centri di inviare via posta elettronica i dati di registro archiviati sulla cartella clinica. Tuttavia ciò prevede che i dati archiviati presso i singoli centri siano completi ed aggiornati, quindi che vi sia una continuità nell’impegno da parte di tutti i nefrologi calabresi. Per questo durante il prossimo anno ad ogni centro sarà richiesta una verifica continua della qualità dei dati inseriti nella cartella clinica e il progetto di trasmissione informatica sostituirà quello ormai usuale (con dischetto) solo quando ogni centro confermerà che i suoi dati sono corretti e completi. Oggi il Registro Calabrese di Uremia Dialisi e Trapianto è una realtà consolidata e vive per il continuo impegno dei Referenti di centro e di tutti i nefrologi calabresi. I suoi dati sono consistenti e consentono una produzione scientifica costante e di qualità. Il report, disponibile sul sito internet, è letto e “downloadato” non solo dai nefrologi calabresi, ma da molti colleghi in diversi centri d’Italia. Tutto ciò deve costituire uno stimolo a perseverare nella raccolta dati consolidando la base dati.
2
STATISTICHE GENERALI
I dati analizzati in questo report riflettono la situazione della popolazione dialitica calabrese al 31.12.2000. In quell'anno hanno fornito risposte complete 32 centri calabresi dei 34 centri pubblici esistenti in Calabria. Il Registro pertanto raccoglie dati di 1216 dei 1293 (94%) pazienti in dialisi in Calabria al 31.12.2000
Centri DialisiLa tabella 1 riporta il numero di medici ed infermieri in servizio nelle diverse unità operative aggiornati al 7/2002 ed il numero di pazienti in trattamento al 31.12.2000. L’apertura di 2 Centri privati, uno in provincia di Cosenza e di uno in provincia di Reggio Calabria, e di un centro pubblico in provincia di Crotone ha portato ad oggi il numero di centri dialisi in Calabria a 37 (33 pubblici e 3 privati, considerando tutti i centri con personale medico in organico). Considerato che la popolazione calabrese è di 2.043 milioni di abitanti i centri dialisi sono 18.1 PMP. Il numero di posti dialisi è oltre 200 per milione di abitanti.
UNITA’OPERATIVE
POSTI LETTO NEFROLOGIA
POSTIDIALISI#
PAZIENTI CAPD
PAZIENTIED
MEDICI* INFERMIERIDialisi
Reggio Cal. 24 24 35 75 11 22di cui CAL 8 16 4
Cosenza 15 26 14 113 13 23di cui in CAL 8 32 7
Rossano 12 13 4 51 7 12Trebisacce - 12 - 31 4 12Cariati 8 - 30 3 8Castrovillari - 13 3 37 4 12Lungro - 8 - 27 3 9S.M.Argentano - 8 4 25 3 6Catanzaro 12 15 7 55 5 16Crotone 18 17 40 68 10 19Palmi 7 13 11 47 5 11Taurianova - 14 - 51 4 12Locri - 19 - 72 7 22Vibo 8 11 2 35 6 10Nicotera - 6 - 14 2 6Lamezia - 13 7 51 4 13Soveria M. - 9 - 8 **Paola - 8 - 28 4 9Amantea - 5 - 7 2 4Soverato - 8 4 32 4 7
di cui in CAL 3 4 2Cz lido - 8 - 15 2 5Melito - 8 - 31 4 9Scilla - 8 - 13 1 5Praia a M. - 8 - 29 4 8Serra S.B. - 8 - 22 2 5Soriano - 6 - 10 2 3S. Giov.Fiore - 8 - 16 3 8Chiaravalle - 7 - 15 3 5Cetraro - 8 13 21 3 7Acri - 8 - 22 4 8Tropea - 13 2 24 4 10Nefrodial (CZ) - 9 - 26 3 4Catanzaro Pol. - 7 - 8 5 5Cosenza ASL 4 - 8 - 26 3 8Euro 2000 (CS) 22 12 3 4Mesoraca ASL5§ 4 1 3Siderno§§ 12 5 5
#Intesi come tecnici dialisi* Per i Centri che hanno anche la nefrologia è riportato il totale dei medici in servizio, compreso il primario** l’organico è in comune con il centro di Lamezia § In funzione dal maggio 2002 §§ Questo centro è presso una struttura privata con personale medico in consulenza proveniente dall’ospedale di Locri. I pazienti non
sono stati inseriti nel computo dei prevalenti 2000 in quanto il Centro non sempre è stato attivo.
3
Tab. 1
Pazienti in Registro
Il numero di pazienti dializzati in Calabria negli anni 93-2000 è riportato nella Fig. 1.Si conferma un aumento medio di 30-40 pazienti/anno (15-20 pazienti PMP) paragonabile a quello di altre regioni (ad es. Toscana 25 PMP)
Pazienti in dialisi in Calabria
*i dati del 1999 sono da considerarsi incompleti per la mancata risposta di alcuni centri e sono stati approssimati ritenendo stabile rispetto al 1998 il numero di pazienti trattati presso i Centri che non hanno risposto.
Fig. 1
Il numero di pazienti in trattamento negli ultimi anni presso i centri Calabresi è riportato nella tabella a pag. 21.
4
Anni
Dinamica della popolazione dialitica negli anni 1993 – 2000
La Tab. 2 riporta il numero dei pazienti in dialisi in Calabria al 31.12 di ogni anno. Nel 2002 la prevalenza è di 627 pazienti per milione di abitanti.
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000Numero pazienti in trattamento
ED
CAPD
842
160
914
190
964
154
1060
144
1069
171
1119
159
1114*
137*
1147
146Popolazione residente (milioni di abitanti)
2.075 2.079 2.077 2.074 2.071 2.069 2.050 2.043
Paz in dialisi PMP 483 531 538 581 599 618 610 633
*Dati di stima (Vedi nota Fig. 1)
Tab. 2
La prevalenza dei pazienti in dialisi cresce nel tempo a un ritmo del 3-4%/anno (Fig. 2) L’aumento della prevalenza si conferma ancora lineare nel lungo periodo.
Prevalenza dei pazienti in dialisi in Calabria
*Dati di stima (Vedi nota Fig. 1)
Fig. 2
5
N. paz. per milione di ab.
*
Consistenza del Registro
La Tab. 3 riporta il numero di pazienti i cui dati sono inseriti nel registro. Da questa e dalle analisi successive sono stati esclusi i centri che hanno inviato solo i dati aggregati senza fornire il dettaglio dei singoli pazienti.
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000
Nuovi ingressiED
CAPD
144
48
140
53
172
35
194
37
143
63
201
37
172
23
184
58
DecedutiED
CAPD
81
18
80
25
102
43
87
26
129
25
147
36
134
29
168
21
Trapiantati nell’anno 39 34 29 36 46 48 42 51
Numero pazienti in registro (prevalenti al 31.12)
ED
CAPD
842
160
914
190
963
154
1060
144
881
157
937
150
1006
137
1070
146
Tab. 3
La tabella 4 da’ un riepilogo dei pazienti in Registro in rapporto al sesso ed al tipo di trattamento
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000M% F% M% F% M% F% M% F% M% F% M% F% M% F% M% F%
Emodializzati
58 42 58 42 58 42 57 43 56 44 56 44 56 44 57 43
CAPD 54 46 57 43 55 45 60 40 57 43 58 42 57 43 57 43Trapiantati 67 33 63 37 61 39 64 36 65 35 65 35 66 34 66 34Uremici 57 43 54 46 55 45 54 46 59 41 59 41 59 41 57 43 Tab. 4
6
Dialisi peritoneale
Il numero di pazienti che hanno iniziato dialisi in un programma di CAPD nel 2000 è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente. Tale incremento, tuttavia, compensa il numero dei pazienti deceduti e rientrati in dialisi extracorporea, per cui il numero di pazienti in CAPD non è variato di molto.La percentuale di pazienti in dialisi peritoneale dopo aver subito un sensibile decremento negli anni 93-96 è rimasta negli ultimi anni e’ stabile intorno all’11-12% (Fig. 3)
Fig. 3
Dei 13 centri che hanno un programma di dialisi peritoneale solo 5 hanno più di 10 pazienti, tuttavia oltre il 50% dei pazienti in CAPD è trattato presso due centri (Reggio Calabria e Crotone). Confrontando i dati del 1999 con quelli del 2000 si può osservare che a fronte di centri in cui il programma di CAPD è in netta riduzione, vi sono Centri (ad es. Cetraro), in cui il numero di pazienti in CAPD è più che raddoppiato.
7
Trapianto
Il numero di pazienti con trapianto di rene funzionante seguiti presso i Centri calabresi è in costante aumento (Fig. 4), mentre rimane stabile il numero di pazienti calabresi trapiantati (40-50 pazienti/anno, tab. 3).
Fig. 4
La tabella 5 riporta i dati riguardanti l’attività dei Centri trapianto Calabresi.
V = da
donatore vivente, C = da donatore cadavere Tab. 5
Il programma Regionale di trapianto è cresciuto nel 2000 e i pazienti trapiantati in quest’anno sono 25 comprendendo fra questi anche i 4 trapiantati da donatore vivente. Il numero di pazienti in lista d’attesa e idonei al trapianto pur essendosi lievemente ridotto (da 196 nel 2001 a 168 al 1.9.2002) permane elevato. L’importanza di un programma Regionale di trapianto si evince dalla Fig. 5. Infatti il numero di pazienti trapiantati ogni anno presso centri al di fuori della nostra regione si riduce progressivamente e pertanto il numero di pazienti trapiantati rimane stabile solo grazie all’incremento del numero di pazienti trapiantati presso i Centri Regionali di Trapianto (Dati forniti dal Centro di Riferimento Calabrese per i Trapianti di Rene, Dott. V. Misefari, Dott.ssa C. Degli Espositi).
Fig. 5
1996 1997 1998 1999 2000 2001V C V C V C V C V C V C
Trapianti eseguiti nei centri calabresi - 15 - 14 1 11 - 19 4 21 1 21Trapianti eseguiti in pazienti calabresi - 15 - 14 1 11 - 19 1 21 1 19Trapianti eseguiti in pazienti extra regione
- - - - - - - - 3 - - 2
8
Età media della popolazione dialitica.
La tabella 6 riporta l’età media dei pazienti in trattamento sostitutivo e dei pazienti che hanno iniziato o terminato il trattamento (per decesso o trapianto) negli anni di attività del registro.
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000Emodialisi* 54.6 54.8 56.6 57.4 58.3 58.9 59.8 60.4 60.7Dialisi peritoneale* 59.9 59.7 60.8 59.3 61.7 61.7 60.9 59.7 62.1Trapiantati* 40.3 40.7 42.2 42.4 42.5 42.1 43.1 42.8 43.5Uremici* 61.2 62.6 63.4 63.4 62.1 64.6 62.3 65.6 65.8Deceduti in ED** 64.7 63.3 65.2 65.9 67.4 66.7 65.7 68.2 68.9Deceduti in CAPD** 68.5 72.5 68.1 70.8 71.0 69.9 68.1 71.7 70.4Nuovi ingressi ED* 56.7 57.7 57.4 60.2 59.4 61.2 62.9 60.7 60.2Nuovi ingressi in CAPD* 60.7 60.6 60.2 61.9 65.1 62.6 63.5 57.0 65.1 * età media al 31.12 dei pazienti in trattamento a quella data
** età media al decesso Tab. 6
Si conferma il progressivo incremento dell’età media della popolazione dialitica che tuttavia appare in questi ultimi anni più lento rispetto ai precedenti. L’età media dei pazienti in CAPD ha subìto quest’anno un incremento notevole verosimilmente legato all’aumento dell’età dei pazienti che hanno iniziato questo tipo di trattamento. Per tale motivo nel 2000 i pazienti in CAPD tornano ad essere sensibilmente più anziani di quelli in emodialisi.Si conferma inoltre l’incremento dell’età media al decesso dei pazienti in emodialisi e la relativa stabilità dell’età dei pazienti che hanno iniziato questo tipo di trattamento.La figura 6 riporta la distribuzione della popolazione in dialisi (emodialisi e CAPD) nelle diverse classi di età negli ultimi anni.
Fig. 6
(dati al 31.12.di ogni anno)
Il dato più evidente il progressivo incremento dei pazienti nell’ottava decade di vita, mentre è ormai da tempo stabile (intorno al 5%) il numero degli ultra ottantenni .
9
Distribuzione per classi d’età dei pazienti in dialisi
Mortalità
La figura 7 riporta la percentuale di pazienti deceduti ogni anno fra quelli che al momento del decesso praticavano emodialisi e CAPD. Tale percentuale in emodialisi ha subito nell’ultimo anno un incremento (dal 14 al 16%), mentre in CAPD è passata dal 17 al 14%. Per tale motivo, per la prima volta, la percentuale di pazienti deceduti è maggiore in emodialisi rispetto alla dialisi peritoneale. È evidente tuttavia che mentre la percentuale di pazienti deceduti in emodialisi ha subito negli ultimi 5 anni un incremento più o meno costante, in CAPD tale dato subisce delle oscillazioni più o meno ampie dovute al ridotto numero di pazienti. Peraltro un preciso confronto fra le due metodiche risulta impossibile dal momento che non è infrequente che i pazienti cambino trattamento al variare delle condizioni cliniche.Mediamente la percentuale dei decessi è quest’anno intorno al 16%
Percentuale pazienti deceduti negli anni in ED e CAPD
Fig. 7
La figura 8 riporta la distribuzione percentuale dei decessi nelle diverse classi d’età
Fig. 8
10
Cause di decesso
La figura 9 riporta le cause di decesso dei pazienti dal 1994 al 2000.La causa è “non nota” in una percentuale compresa fra il 10 ed il 18%. Tale percentuale è molto più elevata di quella riportata da altri Registri. Inoltre per alcune patologie vi è una notevole variabilità. Ad esempio, guardando al dato del 1996, si osserva un notevole incremento dei decessi per neoplasia a cui corrisponde una riduzione dei decessi per cachessia. È ipotizzabile che alcuni decessi per cachessia siano in parte causati da neoplasie occulte e tale differenza sia da attribuire ad una diversa accuratezza diagnostica.Per tali motivi è importante concertare al più presto una standardizzazione diagnostica delle cause di morte per dare maggiore solidità interpretativa a queste rilevazioni così fondamentali.
Fig. 9
11
I TRATTAMENTI EMODIALITICI
Tipo di trattamento
Dati sul tipo di trattamento extracorporeo praticato erano disponibili in 870 pazienti (90% dei pazienti in registro). Il trattamento con bicarbonato rimane quello più comune mentre circa 18 pazienti praticano emodialisi con acetato verosimilmente per motivi tecnici e circa 100 pazienti praticano emofiltrazione ed altri trattamenti extracorporei ad alta efficienza.
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000% % % % % % % % %
Emodialisi con acetato 17 12 8 7 4 3 3 2 2Emodialisi con bicarbonato 62 67 71 75 80 78 88 87 85Emodiafiltrazione 15 15 17 15 15 8 8 10 11Altri trattamenti extracorporei 6 6 4 3 1 12 1 2 2Totale pazienti analizzati (numero) 758 821 843 887 925 878 782 848 870
Tab. 7
Tipo di membrana
I dati delle membrane (Fig. 10) erano disponibili in 933 pazienti (85%) nel 1996, in 806 (75%) pazienti nel 1997, in 923 (92%) pazienti nel 1999 e 674 (63%) nel 2000.
Fig. 10
Si conferma il dato rilevato negli anni precedenti, cioè che il Polisulfone è la membrana in assoluto più utilizzata (20% dei pazienti). Questo è dovuto anche ad una progressiva riduzione dell’uso del Cuprophan la cui percentuale di utilizzo si è ulteriormente ridotta nell’ultimo anno. Ciò comporta anche che la percentuale di pazienti che utilizzano membrane a bassa biocompatibilità e biocompatibili a costo basso è ormai meno del 50% del totale.
12
Bassa biocomp. Membrane
bioc. a costo relativamente
basso
Membrane biocomp. a costo elevato
L’OSPEDALIZZAZIONE
Numero di ricoveri
La tabella 8 riporta i dati sull’ospedalizzazione dei pazienti in trattamento conservativo e sostitutivo ed il confronto fra la percentuale dei ricoverati nei due ultimi anni.
Pazienti analizzati Pazienti ricoverati nel 2000
Variazione rispetto al 1999
N. %* N. % %Emodialisi con bicarbonato 395 53 194 49 -Emodiafiltrazione/altri trattam. 72 64 30 42 +6Emodialisi 526 49 251 48 -1CAPD/IPD 34 23 25 74 -1Trapiantati 118 29 30 25 +7Uremici 86 39 35 41 -10 Tab. 8*Percentuale dei pazienti in trattamento al 31.12.2000, inseriti in registro, con dati relativi alla degenza
La percentuale di riposta al quesito si è ridotta rispetto agli anni precedenti. Considerando i gruppi più cospicui di pazienti, ed in particolare i pazienti in emodialisi, ed osservando il trend storico (Tab. 9) la percentuale di pazienti ricoverati negli anni è rimasta pressoché invariata. Il dato della flessione dei ricoveri dei pazienti in CAPD nel 1997 non ha trovato conferma negli anni successivi.È invece difficile trarre conclusioni negli altri gruppi di pazienti (ad esempio nei trapiantati) in quanto la bassa numerosità dei campioni fa si che pochi ricoveri determinino ampie oscillazioni nella percentuale di pazienti ricoverati. È tuttavia evidente che i pazienti in CAPD vengono ospedalizzati con maggiore frequenza rispetto a quelli in emodialisi.
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000Emodialisi 43 51 48 51 51 43 45 49 48CAPD 78 74 77 82 80 58 77 75 74Trapiantati -- 23 22 32 24 27 36 18 25Uremici -- 49 56 61 55 43 59 51 41 Tab. 9
13
Durata della degenza
La variazione del numero di giorni di degenza dei pazienti (Tab. 10) in registro nel 2000 rispetto all’anno precedente è molto contenuta. Questa stabilità dei dati negli anni ne conferma la validita’.
Paz. Analizzati Degenza media nel 2000 (range)
Variazione rispetto al 1999
N. Giorni GiorniEmodialisi con bicarbonato 193 15 (1-74) -1Emodiafiltrazione/altri trattam. 26 16 (2-75) +5Emodialisi 252 16 (1-80) +1CAPD/IPD 25 21 (4-63) +2Trapiantati 27 17 (3-57) 0Uremici 35 15 (5-50) +1Totale 339 16 (1-80) 0
Tab. 10
Il trend storico (Tab. 11) fa rilevare una generalizzata riduzione della durata delle degenze più facilmente rilevabile nel grafico in figura 10 che riporta i dati dei pazienti in ED e CAPD.
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000Emodialisi 21 20 19 17 19 15 16 15 16CAPD 26 25 23 16 23 17 14 19 21Trapiantati -- 25 21 15 18 12 19 17 17Uremici -- 16 15 16 14 17 14 14 15
Tab. 11
Fig. 11
14
DATI CLINICI
Accesso Vascolare
La figura 12 riporta il tipo di accesso vascolare rilevato nei pazienti che al 31.12 di ogni anno praticavano emodialisi. Sebbene la percentuale di riposta al quesito si sia ridotto nell’ultimo anno (63% nel 2000 contro 91%) sembra di poter rilevare una lieve riduzione della percentuale di pazienti con fistola prossimale e con cannula a beneficio di quelli con fistola distale.
Fig. 12
La figura 13 riporta il numero di pazienti con 1 o più infezioni dell’accesso vascolare negli ultimi tre anni secondo il tipo di accesso vascolare. Tali dati presentano ampie oscillazioni verosimilmente dovute, almeno in parte, a differenti metodi di valutazione da parte dei diversi osservatori. È necessario standardizzare i metodi di rilevazione delle infezioni dell’accesso vascolare al fine di avere dati più consistenti. Si conferma tuttavia la maggiore frequenza di infezioni nei pazienti portatori di cannula o protesi rispetto a quelli con accesso vascolare distale o prossimale, ma senza impianto di protesi.
Fig. 13
15
Ematocrito ed eritropoietina
La figura 14 riporta la media dell’ematocrito dei pazienti in trattamento sostitutivo negli anni 1996-2000.È confermata la tendenza ad un più efficace controllo dell’anemia e il valore medio dell’ematocrito dei pazienti in emodialisi è adesso identico a quello nei pazienti in CAPD.Il miglior controllo dell’anemia è verosimilmente dovuto ad un più estensivo uso dell’eritropoietina che adesso è utilizzata anche in un gran numero di pazienti in CAPD.
Fig. 14
Esporre i dati in termini di media può avere dei limiti e creare qualche confusione. Infatti dire che l’ematocrito medio è 33.4% significa affermare che circa la metà dei pazienti ha un ematocrito inferiore a tale valore. Considerato che il target consigliato dalle linee guida della Società Italiana di Nefrologia è 33%, ad una lettura approfondita dei dati, sembrerebbe che tale risultato sia raggiunto solo nella metà circa dei pazienti. Per una valutazione più precisa della percentuale di pazienti correttamente trattati risulta molto utile la visualizzazione grafica che prende il nome di “curva di percentuale cumulativa”. Nella figura 15 è riportata la curva di percentuale cumulativa dell’ematocrito nei pazienti in dialisi al 31.12.2000. Identificando il punto della curva che corrisponde ad un ematocrito di 33 a tale valore corrisponde sulle ordinate una percentuale di 48. Ciò significa che il 48% dei pazienti analizzati ha un ematocrito inferiore al target consigliato. È evidente quindi che il dato di media (33.4%) può trarre in inganno e che nel 52% dei pazienti in dialisi in Calabria l’anemia non è adeguatamente corretta.
Fig. 15
16
La percentuale di pazienti trattati con Eritropoietina è progressivamente aumentata negli anni e tale farmaco è ora utilizzato in oltre il 90% dei pazienti in emodialisi. Tutti i pazienti non trattato con EPO hanno ematocrito superiore a 33%.Tuttavia l’insufficiente correzione dell’anemia in oltre il 50% dei pazienti fa pensare che tale farmaco possa essere sottodosato o che carenze di ferro o vitamine non siano adeguatamente corrette.
Fig. 16
17
Pressione arteriosa
La tabella 12 riporta la pressione arteriosa (media e deviazione standard) nei pazienti in trattamento dialitico in Calabria negli ultimi tre anni.
Tab. 12
Anche in questo caso può essere importante osservare le curve di percentuale cumulativa. Infatti, considerando un target di 135/85 mmHg, da queste si evince che la pressione arteriosa sistolica è mal controllata nel 57% dei pazienti, mentre la diastolica nel 24% di essi.La discrepanza fra tali dati e quanto farebbe pensare la semplice osservazione della media dei valori pressori conferma l’utilità di questo tipo di analisi.
Fig.17
Fig.18
Non vi erano differenze significative fra i valori pressori rilevati nei pazienti in emodialisi e quelli rilevati nei pazienti in CAPD
1998 1999 2000N. casi analizzati 997 1033 713Pressione sistolica (Media ±SD) 139±23 138±23 136 ±20Pressione diastolica (Media ± SD) 80±11 79±11 80±10
18
Body mass index
La tabella 13 riporta il body mass index in Kg/m2 dei pazienti in dialisi al 31.12 di ogni anno.Considerando obesi i pazienti con BMI superiore a 29 e sottopeso quelli con BMI minore di 19, si può osservare (fig. 19) che, mentre la percentuale di soggetti obesi è costante negli anni, quella di pazienti sottopeso si riduce progressivamente. Ciò verosimilmente è segno di una maggiore attenzione ai problemi nutrizionali dei pazienti in dialisi.
Tab. 13
Fig. 19
1995 1996 1997 1998 1999 2000N. casi analizzati 886 986 812 829 832 706BMI (media± SD) 23.54±4.1 23.4±4.0 23.5±4.0 23.6±4.3 23.7±4.3 23.8±4.0N (%) pazienti con BMI <19
125(14.1) 118(12.0) 84(10.3) 92(11.0) 86(10.3) 61(8.6)
N (%) pazienti con BMI >29
78(8.8) 85(8.6) 77(9.5) 76(9.2) 77(9.3) 63 (8.9)
19
Markers virali
La risposta ai quesiti riguardanti i markers dell’epatite C e B è sempre stata superiore al 95%. Le Fig. 20 e 21 riportano rispettivamente la percentuale di pazienti HCV e HBSAg positivi fra quelli in emodialisi e CAPD.Come meglio si può osservare analizzando il trend storico (Fig. 22), la percentuale di pazienti HCV positivi si è ridotta negli anni. Nel 2000 i pazienti HCV positivi sono 225 pazienti in emodialisi e in 6 CAPD. La percentuale di pazienti HBSAg positivi in dialisi è molto stabile nel tempo (3% circa) e, nel 2000, gli HBSAg positivi sono 35 in emodialisi e 3 in CAPD.
Fig. 20
Fig 21
Fig 22
20
Diabete mellito
Nel Registro Calabrese sono stati da tempo inseriti quesiti riguardanti le comorbidità. Vengono pertanto considerati diabetici tutti i pazienti che al momento del censimento presentano tale patologia indipendentemente dalla diagnosi della patologia di base. Tale classificazione è sensibilmente differente da quella effettuata da altri registri che, tenendo conto della diagnosi della nefropatia di base, definiscono diabetici solo i pazienti con diagnosi di nefropatia diabetica. La percentuale di pazienti diabetici è stabile nel nostro Registro intorno valori del 12% (Fig. 23).
Fig. 23
Dalla Fig. 24 risulta evidente che, la dove esiste un programma di CAPD, il trattamento di scelta per i pazienti diabetici è la dialisi peritoneale. Infatti la percentuale di pazienti diabetici in CAPD è in media del 18.7% negli ultimi 7 anni, mentre in emodialisi tale percentuale è dell’11% ed è verosimile che ciò sia dovuto ad una selezione dei pazienti da avviare alla CAPD.
Fig. 24
21
PAZIENTI IN TRATTAMENTO IN CALABRIA DAL 1995 AL 2001(dati al 31.12 di ogni anno)
I dati al 31.12.2001 sono ancora incompleti e sono da considerarsi preliminari
EMODIALISI CAPD TRAPIANTATI UREMICI ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 ‘99 ‘00 ‘01 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 ‘99 ‘00 ‘01 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 ‘99 ‘00 ‘01 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 ‘99 ‘00 ‘0
1REGGIO CAL. 75 74 69 73 75 75 75 43 45 53 42 32 35 35 65 73 7 75 83 91 48 29 42 46 36 23 COSENZA 91 86 84 97 115 113 118 19 14 22 25 25 14 15 53 51 60 63 81 97 21 18 31 28 47 47 CATANZARO 78 74 62 56 57 55 14 12 - - 2 7 7 28 32 37 48 51 57 45 38 37 27 30 15 CROTONE 70 74 75 72 68 68 19 23 31 32 34 40 15 14 14 19 23 27 21 17 19 16 8 10 LOCRI 62 62 68 64 68 72 - 1 1 3 2 - 9 11 19 21 20 20 12 20 10 18 14 27 PALMI 35 41 43 42 48 47 17 14 13 10 9 11 - - - 1 3 2 3 1 6 5 14 14 ROSSANO* 45 51 59 54 n.p. 51 11 14 13 9 n.p. 4 17 17 18 n.p. n.p. 15 4 5 5 n.p. n.p. 9 VIBO VALENTIA 39 42 38 40 39 35 44 7 6 7 4 3 2 10 4 4 8 7 7 7 13 11 7 8 5 3 LAMEZIA 46 48 46 43 49 51 42 5 2 5 6 5 7 8 16 20 21 24 27 27 11 16 11 5 9 7 CASTROVILLARI 42 43 42 46 40 37 38 1 2 3 3 3 3 6 4 8 8 7 7 9 8 8 11 14 14 16 MELITO P.S. 29 30 24 26 33 31 32 6 4 3 3 2 - 1 7 10 15 10 10 10 3 3 4 1 2 1 PAOLA 31 29 36 35 30 28 26 - - - - - - - 5 5 7 7 - 1 11 7 5 6 3 3 SOVERATO 27 31 26 28 32 32 30 - 1 5 9 7 4 1 2 3 4 4 4 5 2 3 2 1 1 1 S.MARCO ARG. 23 23 24 29 22 25 5 3 8 6 5 4 2 2 1 2 2 2 1 - 8 6 5 5 TAURIANOVA 28 34 40 46 48 51 - - - - - - 1 1 1 2 2 2 6 7 9 6 3 8 TREBISACCE 29 35* 35* 32* 30 31* 32 - - - - - n.p. - - - 1 n.p. 2 n.p. - - 1 n.p. 2 - NICOTERA 13 12 12 13 14 14 1 1 1 1 - - - - - - - - - - - - - - ACRI* 16 23 26 28 20 22 26 1 - - - - - - - - - - 2 1 1 5 n.p. n.p. - - LUNGRO 24 29 33 37 33 27 25 - - - - - - - - - 2 2 4 7 1 1 7 9 13 11 CARIATI* 19 23 26 34 n.p. 30 1 1 n.p. n.pSERRA S.B. 15 16 13 12 19 22 1 1 - 1 - - 1 1 - 1 1 0 - 9 16 11 6 5 CETRARO 19 22 23 29 22 21 1 1 4 5 5 13 1 - - - - 1 - 1 1 1 - 2 CATANZARO L. 19 23 20 19 18 15 13 - - - - 2 - - - 2 2 1 1 0 - 1 - - - - S.GIOVANNI IN F. 18 22 22 24 17 16 14 - - - - - - - 5 7 5 5 5 5 - - - - - - CHIARAVALLE 18 20 21 19 17 15 13 - - - - - - - 1 2 1 4 4 4 - - - - - - PRAIA A MARE 21 25 25 30 31 29 - - - - - - - 1 1 3 4 3 2 6 6 4 6 3 TROPEA 17 15 16 19 21 24 1 - - - 1 2 - 2 4 4 3 7 4 6 - 6 8 6 SCILLA 7 12 8 11 14 13 18 2 - - - - - - - - - - - - - - 1 - - - SOVERIA MANN. 5 9 12 11 10 8 - - 1 - - - - - 1 1 - - 2 - 1 1 - -
EMODIALISI CAPD TRAPIANTATI UREMICI
22
‘95 ‘96 ‘97 ‘98 ‘99 ‘00 ‘01 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 ‘99 ‘00 ‘01 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 ‘99 ‘00 ‘01 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 ‘99 ‘00 ‘01
SORIANO 3 6 5 8 10 10 - 1 - 11 13 12 6 2 NEFRODIAL* n.a. 19 29 34 n.p. 26 n.a. - - - - - n.a. - - - - 3 n.a. - AMANTEA n.a. 7 7 8 7 7 n.a. - - - - - n.a. - - - - - n.a. - - 3 4 - CATANZARO POLICLINICO n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. 8* 13 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. - - n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. 1 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. - COSENZA TERRTITORIO n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. 26 30 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. - - n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. 1 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. - MESORACA n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.n.a.n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.n.a.n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.
a.SIDERNO n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.p. 5 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.p. - n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.p. - n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.p. -TOTALE 964 1060 1069 1119 1007 1135 154 144 171 159 137 146 236 266 305 311 346 403 217 222 254 235 236 218 n.a.= non attivo n.p.= dato non pervenuto * dati inviati senza il dettaglio dei singoli pazienti
Dei pazienti su riportati al 31.12 2001dializzavano in CAL:
Centro Dipende dal Centro N° pazienti
Reggio Calabria Reggio Calabria 16
Cosenza Mariano Santo Cosenza 32
Squillace Soverato 4
2317
24
Centri Dialisi operativi in Calabria al 1.9.2002
CENTRO COD REFERENTE PRIMARIO/RESPONSABILE TELEFONO/FAX INDIRIZZO E-MAIL
LUNGRO 10 MAIMONEIGINA
MAIMONEIGINA
0981/947172-947221
fax 947383
Servizio DialisiC/da San Leonardo 87010 Lungro (CS)
[email protected] Maimone [email protected]
CASTROVILLARI 11 MINELLAMARIA
SCARPINOLORENZO
0981/485245-485272
fax 491527
Serv. Dialisi Ospedale Ferrari Viale del Lavoro,
87012 Castrovillari (CS)
ROSSANO 13 FIGOLI CICCHETTITERESA
0983/517276-217-339 PRIM 267
fax 515055
Div. Nef. E Dialisi Osp. GiannettasioSalita Ospedale,
87067 Rossano CS
Teresa Cicchetti [email protected]@mediterranea-net.it
Francesco Mollica [email protected]
S. MARCO ARG. 14 SAPIOCARLO
GALLOGIANCARLO
0984/510233fax 510233
Servizio DialisiVia Belvedere 87018 S.Marco Argentano (CS)
[email protected] Gallo [email protected]
ACRI 15MINISCI
ANTONIO FRANCESCO
MUSACCHIOROMANO
0984/9131-913256fax 893362-913240
Servizio DialisiVia Viola 6, 87041
Acri (CS)
Romano Musacchio [email protected]
Rita Roberti [email protected] Antonio [email protected]
PAOLA 16 PITITTOROBERTO
ROVITOMARCELLO
0982/583585fax 582793
Serv. Nefr.e Dial. – Osp. S. Franc. Da
PaolaVia Primontesta 97027 Paola CS
Dario Montera [email protected] Rovito [email protected]
COSENZA 17 MARTIREVINCENZO
DE NAPOLINICOLA
0984/681512-506-417-399-480
fax 73156
Div. Nef. E Dial. Osp.
“dell’Annunziata”Via F. Migliori 14,
87100 Cosenza
Vincenzo Martire [email protected]
PRAIA A MARE 38 FRANCOFABIANO
PIZZINIMARIO
0985/7041 – 704205fax 704241
Serv. Dialisi Presidio
OspedalieroVia Santo Stefano, 87028 Praia a Mare
(CS)
Mario Pizzini,Franco Fabiano
S. GIOV. IN FIORE 18 NICOLETTIANTONIO
RIZZUTOGIUSEPPE
0984/9790-979204 – 979295
fax 979240
Servizio Dialisi Ospedale Civile
Via Gramsci, 87055 S.G. in Fiore (CS)
Giuseppe [email protected]@myline.it
CETRARO 19 AMENDOLAGIOVANNI
AMENDOLAGIOVANNI
0982/977200 -201fax 977200
Servizio DialisiContrada Testa,
87022 Cetraro (CS)
CARIATI 35 SCURAMARIO
CICCHETTITERESA
0983/9411-941257-941259
fax 941241 – 517267
Servizio DialisiVia Nazionale,
87062 Cariati (CS)
M.Scura, T.Urso, P.Privitera [email protected]
TREBISACCE 36 DE GAUDIOMAR IA
MILEIMICHELE
0981/509309-509213
fax 509324/281
Servizio DialisiVia Nazionale,
87075 Trabisacce (CS)
Antonio [email protected]
Michele [email protected]
CROTONE 20 SANTOROOFELIA
CUZZOCREAGIOVANNI
0962/20829-924348fax 924346
Div. Nefrol. E Dial. Osp. S. Giovanni di
Dio-Via XXV Aprile, 88074
Crotone
Giovanni [email protected]
CATANZARO 21 LOMBARDI LUIGI
LOMBARDILUIGI
0961/883417-883280-3065-3039
fax 727424
Div Nefrologia e Dialisi Osp. Pugliese Viale Pio X, 88100
Catanzaro
Luigi Lombardi [email protected]. Chiarella [email protected]
SOVERATO 22 GRANDINETTIFRANCESCO
MAZZITELLOGREGORIO
0967/539294-539288
fax 539267
Div. Nefrol e Dialisi Ospedale Civile
Via De Cardonai, 88068 Soverato
Francesco [email protected]
LAMEZIA 23 D’AGOSTINOFRANCESCO
CANTAFIOSALVATORE
0968/208522-208514
fax – 461123
Servizio Nefr. E Dial. Ospedale
CivileVia Ospedale 2, 88046 Lamezia
Francesco D’Agostino, Salvatore [email protected]
CHIARAVALLE 24 MELLACEAGAZIO
LOIACONOFRANCESCO
0967/999151-92494fax 999152-999195
Servizio Nefrologia e Dial. Osp. Zonale
Via Ceravolo, 88064 Chiaravalle
(CZ)
Agazio [email protected]
Francesco [email protected]
VIBO VAL. 25 ASCOLIGIUSEPPE
CASUSCELLIANTONIO
0963/962258-962260
Servizio Nefr. E Dialisi Osp.
Antonio [email protected]
25
fax 962367-962398Jazzolino
Piazza Fleming, 88018 Vibo Val.
NICOTERA 27 FORNACIARICESARE v. VIBO 0963/81668-82191
fax 82191
Servizio DialisiVia Nuovo Liceo, 88034 Nicotera
(CZ)
Cesare [email protected]
SERRA S. B. 28 GALATI DOMENICO
REGIORAFFAELE
0963/71354fax 70347
Servizio Dialisi Ospedale CivileVia A. Scrivo
88029 Serra S. B. (CZ)
Domenico [email protected]
TAURIANOVA 30 BRUZZESEVINCENZO
CANDITOCARMELO
0966/613111 -613217
fax 613216 (dir. San.)-611901
Servizio Dialisi-Osp. Principe di
PiemonteVia Alighieri 46,
89029 Taurianova (RC)
Vincenzo [email protected]
PALMI 31 PLUTINO DOMENICO
RONDANINIVINCENZO
0966/45471/418274-1
fax 46283
Servizio Nefr. E Dialisi – Osp.
PentimalliVia B. Buozzi,
89015 Palmi (RC)
V.Rondanini,Pugliesi,[email protected]
Domenico [email protected]
LOCRI 32 FRANCOCORRADO
IERACIGIANNI
0964/21391-399393fax 20086
Servizio Dialisi Ospedale Zonale
C/da Verga, 89044 Locri (RC)
Non utilizza la posta elettronica
REGGIO CAL. 33 POSTORINOMAURIZIO
ZOCCALICARMINE
0965/397002fax 593341-56005
Unità Operativa di Nefrologia e DialisiVia Sbarre Inf. 39, 89100 Regglo Cal.
Unità Operativa Nefrologia Reggio Calabria
MELITO P.S. 34 CANDELAVINCENZO
LABATECARLO
0965/774120-774125 –
amb.771527fax 774125
Servizio Nefrologia e Dialisi Osp. Evoli
Via Garibaldi, 89063 Melito P.S.
Vincenzo [email protected]
SCILLA 39 MARZOLLAONOFRIO v. MELITO
0965/7909210-79091-7909252-259fax 7909208-790492
Servizio Dialisi P.O. Scilla
Via Tripi Sup., 89058 Scilla (RC)
Onofrio Marzolla,Giuseppe Battaglia
[email protected]@telcal.it
SORIANO 29 PUGLIESEANTONIO
PUGLIESEANTONIO
0963/357433-248fax 352287
Servizio DialisiVia Ospedale
88017 Soriano (CZ)
Antonio [email protected]
TROPEA 26 PUGLIESECAMILLO
GIOFRÈFRANCESCO
0963/61522-215fax 61690 INTERNO
209
Servizio Dialisi – Ospedale 26agliaVia Provinciale,
88038 Tropea (CZ)
Francesco Giofrè[email protected]
SOVERIA MANN. 37 GUIDOAGAZIO v.LAMEZIA 0968/662171- 210
fax 666168
Servizio Dialisi Ospedale CivicoViale dei Pini, 88049 Soveria
Mann.(CZ)
Maurizio [email protected]
CATANZARO LIDO 40 PILEGGI
VITTORIO v. SOVERATO 0961/33825fax 330825
Servizio DialisiVia Cosenza 88063
Catanzaro LidoNon utilizza la posta elettronica
VILLA SANT’ANNA(NEFRODIAL)
41 BOVINOMARGHERITA
BOVACARMELO
0961/701507-743274
fax 743274
Centro Dialisi Villa S. Anna
Viale Pio X, 105 – Catanzaro
Margherita [email protected]
AMANTEA 42 PITITTOROBERTO v.PAOLA 0982/491220
fax 425006
Servizio DialisiVia S. Maria 87032
Amantea
Dott. A. [email protected]
CATANZARO(POLICLINICO) 43 MAZZA
GIUSEPPEFUIANOGIORGIO 0961/712459
Servizio Dialisi Policlinico
“MaterDomini”Via T. Campanella – 88100 Catanzaro
Alfredo [email protected]
COSENZA (CENTRO DIALISI
ASL 4)44 ROBERTI
RITAMUSACCHIO
ROMANO0984/893363-4
Fax 74661
Centro Dialisi Territoriale
Piazza Amendola 1 – 87100 Cosenza
Rita [email protected]
EURO 2000 S.R.L. MONTALTO UFFUGO (CS)
45 PALUMBO TERESA
FILICE GIOVANNI
0984/937572Fax 0984/927050
Centro Dialisi Euro 2000
Via Benedetto Croce – 87046
Montalto Uffugo (CS)
Palombo Teresa Filice [email protected]
MESORACA (CENTRO DIALISI
ASL 5)46 SELLARO
ARCANGELOCUZZOCREAGIOVANNI
0962/489280 Fax 0962/45241
Centro Dialisi ASL 5 Localita’ CampizziMesoraca (KR)
Arcangelo [email protected]
CENTRO MATTEO CAVENATI
47 FRANCO CORRADO
IERACI GIOVANNI
0964/384109Fax0964/384790
Via Turati, 3989048 SIDERNO
26
SIDERNO MARINA (RC) CENTRI ASSISTENZA LIMITATA: SQUILLACE (SOVERATO) - RC( (RC) - CS (CS)
27
ATTIVITÀ SCIENTIFICA DEL REGISTRO
I dati contenuti nel registro, integrati con altri richiesti ai Centri, hanno consentito di produrre nel 2002 due abstract, uno presentato al XXXIX congresso dell'EDTA e uno presentato al XXXIII Congresso della Società Italiana di Nefrologia. Nel 2001 è stato pubblicato sul Giornale Italiano di Nefrologia (2001; 6:701-707l) l’articolo “Disfunzioni sensitive e motorie nella popolazione dialitica: un'indagine estensiva nel registro Registro Regionale Calabrese”.
28
L’INSUFFICIENZA CARDIACA NELLA POPOLAZIONE DIALITICA:VALORE PROGNOSTICO DELLA CLASSIFICAZIONE DELLA NEW YORK HEART
ASSOCIATION (NYHA)
Registro Calabrese di Uremia Dialisi e TrapiantoCNR, Centro di Fisiologia Clinica, Reggio Cal, ITALY
La popolazione dialitica ha un alto rischio cardiovascolare ed è rilevante identificare indicatori affidabili di questo alto rischio sia per paragonare popolazioni dialitiche diverse che per programmare interventi di prevenzione secondaria e terziaria. L’insufficienza cardiaca è una delle componenti principali del rischio cardiovascolare ed è importante stimarne la frequenza e valutarne gli esiti nella popolazione dialitica. Noi abbiamo applicato su vasta scala un indice clinico dell’insufficienza cardiaca [NYHA] nella coorte dei pazienti del Registro Calabrese di Dialisi [(1007 pazienti, 575 M e 432 F, età 5715 anni; età dialitica mediana 31 mesi] e abbiamo testato il valore prognostico di questo indicatore per predire la mortalità. I dati sono stati analizzati con la regressione di COX (univariata e multivariata) ed espressi in termini di rischio relativo (RR). Su 1007 pazienti studiati, 619 (61%) non presentavano segni clinici di insufficienza cardiaca mentre i rimanenti 388 pazienti (39%) presentavano insufficienza cardiaca di vario grado (classe di NYHA=1 in 318 casi; NYHA =2 in 41; NYHA =3 in 18; NYHA =4 in 11). All’analisi univariata le classi di NYHA correlavano direttamente con l’età anagrafica [r di Spearman (rs)= 0.29, P<0.001] ma erano indipendenti dall’età dialitica (rs= -0.03, P=0.26). La gravità dell’insufficienza cardiaca era strettamente associata al diabete (P<0.001), alla cardiopatia ischemica (P<0.001), alle malattie vascolari periferiche (P<0.001) e alle complicanze cerebro-vascolari (P<0.001) e più debolmente al sesso maschile (P=0.097) e alla modalità di trattamento (P=0.08). Durante il follow-up (durata media 43 mesi, range 0.5-64 mesi) si sono verificati 343 decessi. All’analisi univariata il rischio di mortalità totale aumentava in stretto parallelismo con le classi di NYHA e il rischio relativo di morte era 14 volte più elevato (IC 95%:6.9-28.9) nei pazienti della IV classe NYHA rispetto ai pazienti senza insufficienza cardiaca. Lo stretto rapporto tra le classi della NYHA e la mortalità totale veniva confermato in un modello multivariato di COX che includeva l’età, l’età dialitica, il sesso e il diabete. In questo modello l’aggiustamento per le covariate lasciava sostanzialmente inalterata la forza dell’associazione, emersa all’analisi univariata, tra le classi di NYHA e la mortalità totale . L’insufficienza cardiaca, valutata clinicamente con la classificazione di NYHA, è frequente nell’insufficienza renale cronica e rappresenta un forte predittore di mortalità totale in un ampia coorte di pazienti in dialisi. Questo indice può essere calcolato agevolmente ed è particolarmente utile per la stratificazione del rischio nei pazienti in dialisi.
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PROGNOSTIC VALUE OF THE NEW YORK HEART ASSOCIATION CLASSIFICATION (NYHA) OF HEART FAILURE IN DIALYSIS PATIENTS
The classification of the NYHA is widely used for grading the severity of cardiac insufficiency but the validity of this score has never been tested in dialysis patients. In this study we studied the predictive power of NYHA for all cause mortality in 1007 dialysis patients included in the Calabrian Registry of Dialysis. Data were analysed by univariate and multivariate COX regression analysis and were expressed as hazard ratio (HR) and 95% confidence interval (CI).At baseline, six-hundred and nineteen patients did not have clinical symptoms of CHF while the remaining 388 patients (39%) had CHF of various degree (NHAY I: 318; NHAY II: 41; NHAY III: 18 and NHAY IV: 11). On univariate analysis NYHA was directly related to age (Spearman rs=0.29, P<0.001) but was unrelated to the duration of RDT (rs=-0.03, P=0.26). The NYHA was associated to diabetes (P<0.001) as well as to the history of cardiac ischemia (P<0.001), peripheral (P<0.001) and cerebro-vascular diseases (P<0.001) and only slightly related to male sex (P=0.097) and to the treatment modality (P=0.08).During the follow-period (median 43 months, range 0.5-64 months) 343 patients died. On univariate COX regression analysis the risk for all cause mortality increased in parallel with the NYHA and the hazard ratio for all cause death was 14 times (95% CI: 6.9-28.9) higher in patients in the fourth NYHA than in those without clinical symptoms of heart failure (P<0.001). The relationship between the NYHA and survival was confirmed in a multiple COX regression model including age, sex, diabetes and duration of RDT. In this multivariate COX model the strength of the relationship between the NYHA and the mortality rate in dialysis patients remained substantially unchanged (HR: 11.3, 95% CI: 5.5-23.3) (P<0.001).The NYHA is a strong predictor of death in dialysis patients and can be used for the risk stratification in this population.
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1. STATISTICHE GENERALI1.1 Pazienti in Registro . pag. 41.2 Dinamica della popolazione dialitica negli anni 1993-2000 pag. 51.3 Consistenza del Registro pag. 61.4 Dialisi Peritoneale pag. 71.5 Trapianto pag. 81.6 Età media della popolazione dialitica pag. 91.7 Mortalità pag. 101.8 Cause di decesso pag. 11
2. I TRATTAMENTI EMODIALITICI2.1 Tipo di trattamento pag. 122.2 Tipo di membrana pag. 12
3. L’OSPEDALIZZAZIONE3.1 Numero di ricoveri pag. 133.4 Durata della degenza pag. 14
4. DATI CLINICI
4.1 Accesso Vascolare pag. 154.2 Ematocrito ed Eritropoietina pag. 164.3 Pressione arteriosa pag. 184.4 Body mass index pag. 194.5 Markers virali pag. 204.6 Diabete mellito pag. 21
5. PAZIENTI IN TRATTAMENTO pag. 22
6. CENTRI DIALISI IN CALABRIA pag. 25
7. ATTIVITA' SCIENTIFICA DEL REGISTRO pag. 28
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