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D Liceo Linguistico – Liceo Scientifico – Liceo Scientifico delle Scienze Applicate – Liceo Scientifico Sportivo Istituto Tecnico: Amministrazione Finanza e Marketing – Relazioni Internazionali – Informatica e Telecomunicazioni Via Roma, 77/A - 50012 Bagno a Ripoli (FI) Tel 055 630087 / 6510107 Fax 055 630138 Cod. fisc. 94219850487 www.gobettivolta.gov.it [email protected] [email protected] [email protected] DOC E/26f Rev.01 del 30/04/2016 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2017/2018 CLASSE QUINTA SEZIONE B INDIRIZZO ISTITUTO TECNICO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING ARTICOLAZIONE: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING (AFM)

Documento 15 Maggio 5B AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING · Liceo Linguistico – Liceo Scientifico – Liceo Scientifico delle Scienze Applicate – Liceo Scientifico Sportivo

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Liceo Linguistico – Liceo Scientifico – Liceo Scientifico delle Scienze Applicate – Liceo Scientifico Sportivo Istituto Tecnico: Amministrazione Finanza e Marketing – Relazioni Internazionali – Informatica e Telecomunicazioni Via Roma, 77/A - 50012 Bagno a Ripoli (FI) Tel 055 630087 / 6510107 Fax 055 630138 Cod. fisc. 94219850487

www.gobettivolta.gov.it [email protected] [email protected] [email protected]

DOC E/26f

Rev.01 del 30/04/2016

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

ESAME DI STATO

ANNO SCOLASTICO

2017/2018

CLASSE QUINTA SEZIONE B

INDIRIZZO

ISTITUTO TECNICO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING

ARTICOLAZIONE: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING (AFM)

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

ELENCO CANDIDATI Classe V BFM A. S. 2017/2018

CANDIDATI

CANDIDATI

1.Adamo Niccolò 16.Misuri Niccolò

2.Aragoni Leonardo 17.Nanni Francesco

3.Baldini Niccolò 18.Pastacaldi Filippo

4.Bianchi Manfredi 19.Sarci Gianna

5.Bianciardi lapo 20.Sartoni Dario

6.Caliani Tancredi 21.Tirapelle Asya

7.Cherubini Federico 22.Toni Filippo

8.Corri Federica 23.

9.Cortellini Paolo 24.

10.Fabiani Federico 25.

11.Floris Romina 26.

12.Mangani Leonardo 27.

13.Mehmetaj Kristina 28.

14.Milano Alessia 29.

15.Mirto Giuseppe 30.

All. 0 – Per eventuali alunni BES,DSA e certificati L.104 presenti nella classe si rimanda alla documentazione depositata in segreteria.

Anno scolastico Classe/sezione Studenti inseriti Totale alunni Esito scrutinio finale

- terzo - 2015/2016

3 BFM

* interni 7 esterni ...

29

ammessi 23 non ammessi 6 ritirati 1

- quarto - 2016/2017

4 BFM

interni 1 esterni

25

ammessi 21 non ammessi 4 ritirati

- quinto - 2017/2018

5 BFM

interni ... esterni 3

22

ritirati 2

* provenienti da altra sezione o indirizzo o ripetenti dell’Istituto

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Il consiglio di classe, nella componente dei docenti, è risultato nel corso del triennio come di seguito indicato:

ISTITUTO TECNICO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING ARTICOLAZIONE AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING (AFM)

Materia Terza Quarta Quinta

NOME DOCENTE NOME DOCENTE NOME DOCENTE

Lingua e Letteratura Italiana

Maria Bartoletti Maria Bartoletti Maria Bartoletti

Lingua e Cultura Inglese

Maria Pia Migliore Rossana Monticelli Pot.

Mauretta Bernardini

Nelly Bascio

Storia Maria Bartoletti Maria Bartoletti Maria Bartoletti

Matematica Nicoletta Cambini Nicoletta Cambini Nicoletta Cambini/ Sara Santarnecchi

Scienze Motorie e Sportive

Daniela Ferrantini Patrizia Papini Michela Marchi

Seconda Lingua

Comunitaria Spagnolo

Francese

Angela Tozzi Sp. AnnaLisa Failla Sp. Pot. Ivana D’Amico Fr.

Livia Camiciottoli Sp. Immacolata Forlano Sp. Marianna Bellettini Fr.

Livia Camiciottoli Sp. Carmela Falco

Informatica Daniela Battaglino Lucia Fibbi

Daniela Battaglino Lucia Fibbi

Economia Aziendale Maria Antonietta Roberti

Maria Antonietta Roberti

Daniela Castrati

Diritto Elisa Malentacchi Elisa Malentacchi Elisa Malentacchi

Economia Politica Elisa Malentacchi Elisa Malentacchi Elisa Malentacchi

Religione Cattolica Marco Carraresi Marco Carraresi Marco Carraresi

Attività Alternativa

Filomena Stanziola Filomena Stanziola Filomena Stanziola

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CARATTERISTICHE DELLA CLASSE Gli studenti che si accingono a sostenere l’esame di maturità, sono il prodotto finale di una storia di classe tanto tormentata quanto particolare e, allo stesso tempo, di una politica dell’inclusione della precedente dirigenza scolastica che ha ritenuto ( a torto o a ragione ) l’indirizzo FM una ancora di salvezza per tutti quegli alunni in difficoltà e poco adusi allo studio provenienti da altri indirizzi della scuola e/o da altri istituti. Dati alla mano, del nucleo originario degli elementi che hanno finito con successo il biennio, ne restano meno della metà a seguito di numerose bocciature. Il resto della classe è composto da un gruppo di studenti ripetenti ( talvolta pluri ripetenti ) inseriti insieme a non pochi altri ( molti dei quali non giunti alla fine del loro percorso ) in tempi e modalità diverse tra la terza e la quinta. Questo non ha certo giovato a creare un clima omogeneo né stimoli tra gli alunni, sia per la differenza di età sia anche e soprattutto per l’ atteggiamento poco propositivo manifestato dai nuovi arrivati assieme ad un comportamento non idoneo alla vita scolastica, a cominciare dalle tante assenze più o meno strategiche, dai sistematici ritardi, uscite anticipate ecc.. che hanno comportato, nel triennio, diverse sospensioni anche per comportamenti scorretti durante le lezioni. Del resto anche il nucleo originario, al di là di un comportamento tranquillo, mostrava, oltre a prerequisiti mediamente poco brillanti, una scarsa attitudine al lavoro domestico e, in generale, un approccio poco attivo al dialogo educativo anche a causa dell’estrema riservatezza di alcuni. Non c’è da stupirsi se le promozioni a giugno senza debito sono sempre state raggiunte soltanto da pochi studenti. Alle difficoltà della classe non ha certo giovato una serie di situazioni “oggettive” non certo imputabili agli studenti, a cominciare dalla mancanza di continuità didattica in diverse dicipline, ( in particolare delle lingue straniere ), ai ritardi fisiologici dell’arrivo di supplenti e al cambiamento di questi nell’arco dei primi mesi di scuola ed ben oltre, per finire a periodi di malattia di alcuni insegnanti. Entrando adesso nello specifico di quest’anno scolastico ormai al termine, la classe si è attestata su di un livello di comportamento mediamente corretto anche perché quasi tutti gli alunni ( in particolare il gruppo femminile ) sono riusciti a creare con i docenti un clima sereno e piacevole. Da questo punto di vista gli insegnanti hanno sottolineato la positività del dialogo educativo. A fronte di esso però il livello del profitto risulta globalmente modesto. Con l’eccezione di un gruppetto motivato e capace che presenta un buon profitto, la maggioranza dei maturandi manifesta ancora quelle difficoltà sia di metodo di studio sia di tipo più oggettivo che li hanno caratterizzati nel corso del triennio. Eppure, durante le lezioni in classe, gli studenti si sono impegnati e hanno seguito con diligenza spiegazioni e quant’altro ma, purtroppo, laddove si richiedeva un salto di qualità e/o una marcia in più per giungere ad un esito positivo, venivano al pettine i nodi di un livello modesto di prerequisiti e capacità, in particolare di autonomia e rielaborazione. Il tutto affiancato da uno scarso senso di responsabilità verso lo studio e i “doveri” che la scuola prevede. Ciò non toglie che ciascun alunno, seppur in maniera diversa, abbia saputo giungere ad un gradino più alto rispetto ai livelli di partenza. Gli obiettivi minimi si possono dire raggiunti per la maggioranza della classe anche se non per tutte le discipline

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DESCRIZIONE SINTETICA DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE DI ESAME TIPO PROVA

DATA DURATA MATERIE

I PROVA 7/05/’18 5 ore ITALIANO

II PROVA 8/05/’18 5 ore ECONOMIA AZIENDALE

III PROVA

TIPOLOGIA B

27/03/’18 2 ore

STORIA-MATEMATICA-

DIRITTO

SPAGNOLO/FRANCESE

III PROVA

TIPOLOGIA B

27/04/’18 2 ore e mezzo

MATEMATICA-ECONOMIA

POLITICA -INGLESE-

SPAGNOLO/FRANCESE

III PROVA

TIPOLOGIA………

Si allegano: All. 1 - le griglie di valutazione per la Prima, Seconda e Terza Prova utilizzate dal consiglio di classe per la correzione delle simulazioni effettuate; All. 2 – i testi delle prove di simulazione effettuate.

Allegato 1 : Griglie di Valutazione

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA ITALIANO: TUTTE LE TIPOLOGIE

Candidato/a................................................................................... Tipologia...................................................

INDICATORI

DESCRITTORI LIVELLO

Basso Suff alto

1.ADEGUATEZZA

Aderenza alla consegna; rispetto dei vincoli formali

richiesti nella prova Pertinenza all’argomento proposto

Efficacia complessiva del testo Tipologia A e B:

Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta ( tipo testuale,

scopo, destinatario, destinazione editoriale,ecc.)

1 2

3

2.ORGANIZZAZIONE

DEL TESTO

Articolazione chiara e ordinata del testo Equilibrio fra le parti

Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni) Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni.

3.CARATTERISTICHE

DEL CONTENUTO

Ampiezza della trattazione Padronanza dell’argomento

4.RIELABORAZIONE

CRITICA DEI

CONTENUTI

(IN FUNZIONE ANCHE

DELLE DIVERSE TIPOLOGIE

E DEI MATERIALI FORNITI)

Tipologia A: comprensione ed interpretazione del

testo proposto. Tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro

utilizzo coerente ed efficace; esattezza e appropriatezza delle citazioni e dei riferimenti ai testi;

capacità di argomentazione Tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso; capacità di contestualizzazione e di argomentazione.

Per tutte le tipologie: pertinenza, compiutezza e originalità delle informazioni, delle idee e delle

interpretazioni.

5.CORRETTEZZA

ORTOGRAFICA,

MORFOSINTATTICA

LESSICO E STILE

Correttezza ortografica Coesione testuale

Proprietà e ricchezza lessicale Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al

destinatario, ecc

TOTALE

……………/15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

SECONDA PROVA SCRITTA ( ECONOMIA AZIENDALE)

Candidato ……………………………………………………………………

Classe 5

Descrittori Livello Punteggio assegnato

Scala di valutazione

Comprensione della traccia e correttezza delle argomentazioni

Fino a 6 punti Fino a 4 Nullo

5 Molto scarso

6 Scarso

Coerenza nell’utilizzo dei contenuti e strumenti specifici

Fino a 6 punti 7 Gravemente ins.

8 Insufficiente

9 Mediocre

Correttezza e fluidità nell’utilizzo del lessico specifico

Fino a 3 punti 10 Sufficiente

11 Più che suff.

12 Discreto

Punteggio totale assegnato alla prova

13 Buono

14 Ottimo

15 Eccellente

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA

Descrittori Livello PUNTEGIO ASSEGNATO

Scala di valutazione

Correttezza e completezza

dei contenuti

Fino a 6

punti

Fino a 4 Nullo

5 Molto

scarso

Organizzazione, pertinenza

del contenuto e capacità di

sintesi

Fino a 5

punti

6 Scarso

7 Gravem.

Insuff.

Qualità linguistiche e uso di

un linguaggio tecnico

Fino a 4

punti

8 Insuff.

9 Mediocre

Punteggio assegnato per ogni disciplina

10 Sufficiente

Discipline

11 Più che suff:

12 Discreto

Punteggio assegnato alla prova (media) 13 Buono

14 Ottimo

15 Eccellente

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Allegato 2 : I testi delle prove di simulazione effettuate.

ISIS GOBETTI VOLTA – Bagno a Ripoli

SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO ANNO SCOLASTICO 2017/2018

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

P.Levi, da I sommersi e i salvati, cap .III, La vergogna, 1986 P.Levi, (Torino 1919-Torino 1987), scrittore, partigiano, chimico italiano. Deve la sua fama, oltre a romanzi e racconti di vario genere, alla pubblicazione nel 1947 di Se questo è un uomo e, nel 1963, de La tregua, tra le più drammatiche e straordinarie testimonianze della letteratura europea nata nei campi di sterminio. Nel 1981, L. pubblica I sommersi e i

salvati, ritornando, con una nuova lucidità determinata dal tempo ormai intercorso, a interrogarsi sui perversi meccanismi dei campi di sterminio compreso il rapporto tra vittima e carnefice ma anche tra chi è ritornato e chi non ce l’ha fatta. “Nella maggior parte dei casi, l’ora della liberazione non è stata lieta né spensierata: scoccava per lo più su uno sfondo tragico di distruzione, strage e sofferenza. In quel momento, in cui ci si sentiva ridiventare uomini, cioè responsabili, ritornavano le pene degli uomini: la pena della famiglia dispersa o perduta; del dolore universale intorno a sé; della propria estenuazione, che appariva non più medicabile, definitiva; della vita da ricominciare in mezzo alle macerie, spesso da soli. Non «piacer figlio d’affanno»: affanno figlio d’affanno. L’uscir di pena è stato un diletto solo per pochi fortunati, o solo per pochi istanti, o per animi molto semplici; quasi sempre ha coinciso con una fase d’angoscia. L’angoscia è nota a tutti, fin dall’infanzia, ed a tutti è noto che spesso è bianca, indifferenziata. É raro che rechi un’etichetta scritta in chiaro, e contenente la sua motivazione; quando la reca, spesso essa è mendace. Si può credersi o dichiararsi angosciati per un motivo, ed esserlo per tutt’altro: credere di soffrire davanti al futuro, e soffrire invece per il proprio passato; credere di soffrire per gli altri, per pietà, per compassione, e soffrire invece per motivi nostri, più o meno profondi, più o meno confessabili e confessati; talvolta così profondi che solo lo specialista, l’analista delle anime, li sa disseppellire. All’uscita dal buio, si soffriva per la riacquistata consapevolezza di essere stati menomati. Non per volontà né per ignavia né per colpa, avevamo tuttavia vissuto per mesi o anni ad un livello animalesco: le nostre giornate erano state ingombrate dall’alba alla notte dalla fame, dalla fatica, dal freddo, dalla paura, e lo spazio di riflettere, per ragionare, per provare affetti, era annullato. Avevamo sopportato la sporcizia, la promiscuità e la destituzione soffrendone assai meno di quanto ne avremmo sofferto nella vita normale, perché il nostro metro morale era mutato. Inoltre, tutti avevamo rubato: alle cucine, alla fabbrica, al campo, insomma «agli altri», alla controparte, ma sempre furto era; alcuni (pochi) erano discesi fino a rubare il pane al proprio compagno. Avevamo dimenticato non solo il nostro paese e la nostra cultura, ma la famiglia, il passato, il futuro che ci eravamo rappresentato, perché, come gli animali, eravamo ristretti al momento presente. Da questa condizione di appiattimento eravamo usciti solo a rari intervalli, nelle pochissime domeniche di riposo, nei minuti fugaci prima di cadere nel sonno, durante la furia dei bombardamenti aerei, ma erano uscite dolorose, proprio perché ci davano occasione di misurare dal di fuori la nostra diminuzione. Credo che proprio a questo volgersi indietro a guardare l’«acqua perigliosa» siano dovuti i molti casi di suicidio dopo (a volte subito dopo) la liberazione. Era sempre un momento critico, che coincideva con un’ondata di ripensamento e di depressione. Per contro, tutti gli storici dei Lager, anche di quelli sovietici, concordano nell’osservare che i casi di suicidio durante la prigionia erano rari. Del fatto sono state tentate diverse spiegazioni; da parte mia, ne propongo tre, che non si escludono a vicenda.

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Primo: il suicidio è dell’uomo e non dell’animale, è cioè un atto meditato, una scelta non istintiva, non naturale; ed in Lager c’erano poche occasioni di scegliere, si viveva appunto come gli animali asserviti, che a volte si lasciano morire, ma non si uccidono. Secondo: «c’era altro da pensare», come si dice comunemente. La giornata era fitta: c’era da pensare a soddisfare la fame, a sottrarsi in qualche modo alla fatica e al freddo, ad evitare i colpi; proprio per la costante imminenza della morte, mancava il tempo per concentrarsi sull’idea della morte. Ha la ruvidezza della verità la notazione di Svevo, in La coscienza di Zeno, là dove descrive spietatamente l’agonia del padre: « Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte. Tutto il suo organismo era dedicato alla respirazione». Terzo: nella maggior parte dei casi, il suicidio nasce da un senso di colpa che nessuna punizione è venuta ad attenuare; ora, la durezza della prigionia veniva percepita come una punizione, ed il senso di colpa (se punizione c’è, una colpa dev’esserci stata) veniva relegato in secondo piano per riemergere dopo la liberazione: in altre parole, non occorreva punirsi col suicidio per una (vera o presunta) colpa che già si stava espiando con la sofferenza di tutti i giorni. Perciò, sul piano razionale, non ci sarebbe stato molto di cui vergognarsi, ma la vergogna restava ugualmente, soprattutto davanti ai pochi, lucidi esempi di chi di resistere aveva avuto la forza e la possibilità; vi ho accennato nel capitolo L’ultimo di Se questo è un uomo, in cui si descrive l’impiccagione pubblica di un resistente, davanti alla folla atterrita ed apatica dei prigionieri. E un pensiero che allora ci aveva appena sfiorati, ma che è ritornato «dopo»: anche tu forse avresti potuto, certo avresti dovuto; ed è un giudizio che il reduce vede, o crede di vedere, negli occhi di coloro (specialmente dei giovani) che ascoltano i suoi racconti, e giudicano con il facile senno del poi; o che magari si sente spietatamente rivolgere. Consapevolmente o no, si sente imputato e giudicato, spinto a giustificarsi ed a difendersi.”

1. Comprensione del testo. Riassumi brevemente il contenuto informativo del testo 2. Analisi del testo

2.1 Perché l’ora della liberazione non produceva un senso di gioia? 2.2 Riconosci la citazione “piacer figlio d’affanno”? Perché L. la modifica in affanno figlio

d’affanno? 2.3 Cosa vuole intendere lo scrittore con “ha coinciso sempre con una fase d’angoscia”? 2.4 Cosa intende L. per “livello animalesco”? In quali momenti del testo viene riproposto ta-

le concetto? 2.5 “Aveva sopportato la sporcizia… perché il nostro metro morale era mutato”. Cosa sta a

significare? 2.6 Che rapporto viene a definirsi per un deportato tra passato, presente e futuro? 2.7 Quali vocaboli rendono meglio il senso di regressione dell’essere umano? 2.8 Cosa significa “ridiventare uomini e responsabili”? 2.9 Da dove trae L. la citazione de “l’acqua perigliosa”? Per esprimere cosa? 2.10 Delle tre spiegazioni date da L. circa il mancato suicidio del prigioniero, quale ti

sembra più percorribile? 2.11 Cosa vuole intendere lo scrittore quando sottolinea il senso di punizione prima e di

colpa poi dei prigionieri? 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti

Sulla base dell’analisi da te condotta dai un’interpretazione complessiva del testo e indivi-duane le tematiche principali. Puoi arricchire l’interpretazione anche con tue considerazioni personali nonché con tue conoscenze sull’argomento, tratte anche dalle tue letture, dalla vi-sione di film o altro.

TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)x

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Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e

nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua

trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale»,

indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO

Argomento: mura/muri nelle diverse accezioni

DOCUMENTI

Le mura di Babilonia entro il Pergamon Museum di Berlino G. Fattori, Il muro bianco, 1878

“Il vecchio gemette e il capo con le mani percosse levandole in alto, e fra i gemiti urlò pregando il figlio: ma lui davanti alle porte era dritto, bramando ostinato di lottar con Achille: e il vecchio parlava da far pietà, stendendo le mani: ≪Ettore, figlio mio, non m’affrontare quell’uomo da solo, lontano dagli altri, ché troppo presto tu incontri la fine, vinto dal figlio di Peleo(…) Ah fra le mura rientra, figlio mio, per proteggere Teucri e Troiane : non dar gloria immensa al Pelide, non perder la cara vita tu stesso.≫ Omero, Iliade, XXII, vv.33-40 e 56-9.

“Meriggiare pallido e assorto Presso un rovente muro d’orto, ascoltare tra i pruni e gli sterpi schiocchi di merli, frusci di serpi. (…) E andando nel sole che abbaglia sentire con triste meraviglia com’è tutta la vita e il suo travaglio in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.” (E. Montale, Meriggiare pallido e assorto vv.1-4 e 13-7 in Ossi di

Seppia, 1924) Senza riguardo, senza pudore né pietà, m'han fabbricato intorno erte, solide mura. E ora mi dispero, inerte, qua. Altro non penso: tutto mi rode questa dura sorte.

“Nascondi le cose lontane, nascondimi quello ch’è morto! Ch’io veda soltanto la siepe dell’orto, le mura ch’ha piene le crepe di valeriane.”

Da G. Pascoli, Nebbia vv. 7-12, in Canti

di Castelvecchio,1903.

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Avevo da fare tante cose là fuori. Ma quando fabbricavano fui così assente! Non ho sentito mai né voci né rumori. M'hanno escluso dal mondo inavvertitamente.

Da K. Kavafis, Mura, 1935.

“Quanti anni sono passati da quel remoto pomeriggio di giugno? Più di trenta: Eppure se chiudo gli occhi, Micòl Finzi-Contini sta ancora là, affacciata al muro di cinta del suo giardino, che mi guarda e mi parla. Nel 1929 Micòl era poco più che una bambina, una tredicenne magra e bionda con grandi occhi chiari, magnetici; io un ragazzetto in calzoni corti, molto borghese e molto vanitoso, che un piccolo inconveniente scolastico bastava a gettare nella disperazione più infantile. Entrambi ci fissavamo. Al di sopra della sua testa il cielo era azzurro e compatto, un caldo cielo già estivo senza la minima nube. Niente avrebbe potuto mutarlo, sembrava, e niente infatti l’ha mutato nella memoria.” G. Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini, 1962.

“We don’t need no education – Non abbiamo bisogno di alcuna istruzione We dont need no

thought control – Non abbiamo bisogno di alcun controllo mentale No dark sarcasm in the classroom – Nessun cupo sarcasmo in aula Teachers, leave them kids alone – Insegnanti, lasciate in pace i bambini Hey! Teachers! Leave them kids alone! – Ehi! Insegnanti! Lasciate in pace i bambini! All in all it’s just another brick in the wall. – Tutto sommato è solo un altro mattone nel muro. All in all you’re just another brick in the wall. – Tutto sommato sei soltanto un altro mattone nel muro.” Da Pink Floyd ,Part 2 (“Education”)in Another Brick in the Wall,1979.

“Ma il muro non ha solo uno scopo difensivo. Proteggendo dalle minacce esterne, permette anche di controllare ciò che accade all’interno. I muri hanno passaggi, porte, cancelli. Sorvegliare questi muri significa controllare chi entra e chi esce, informarsi, verificare che i permessi siano in regola, annotare nomi, osservare facce, imprimerle nella memoria. Il muro diventa così scudo e trappola, riparo e gabbia. Il lato peggiore del muro è quello di sviluppare in alcune persone un atteggiamento da difensore del muro, di creare una mentalità per la quale il mondo è attraversato da un muro che lo divide in dentro e fuori: fuori ci sono i cattivi e gli inferiori, dentro i buoni e i superiori.” R. Kapuscinski, In viaggio con Erodoto, 2004.

2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO Argomento: Quale politica per l’immigrazione?

1)Secondo i dati Istat, al 1 gennaio 2017 gli stranieri residenti in Italia sono 5.047.028, pari all’8,3% della popolazione. (….) 2,5 milioni sono cittadini europei, di cui 1,5 comunitari e 1 milione di non comunitari. 1,1 milioni sono i cittadini africani residenti in Italia, di cui circa 700 mila nord africani e 400 mila provenienti dall’Africa subsahariana. Un milione circa sono anche gli asiatici e 400 mila gli americani, quasi tutti del centro-sud America. (Quanti sono gli immigrati in Italia e in Europa? 8

febbraio 2017 di Fabio Colombo https://www.lenius.it/quanti-sono-gli-immigrati-in-italia-e-in-Europa/)

2) Il Consiglio europeo di Tampere (15-16 ottobre 1999) riconobbe la necessità di una politica comune in materia di asilo e immigrazione e auspicò un avvicinamento delle legislazioni nazionali relative all’ammissione e al soggiorno dei cittadini dei Paesi terzi. Secondo il Consiglio, bisognava operare sulla base di una valutazione comune della situazione demografica ed economica sia dei

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Paesi dell’Unione Europea, sia dei Paesi di origine, senza trascurare i legami storici e culturali eventualmente esistenti fra loro, e favorire l’immigrazione legale anche per meglio contrastare quella clandestina. Fu segnalata altresì l’esigenza di assicurare agli immigrati da tempo legalmente residenti diritti e doveri simili a quelli dei cittadini e fu decisa l’introduzione di misure comuni per combattere il razzismo, la xenofobia e ogni forma di discriminazione. (Politica e migrazioni di Umberto Melotti Università di Roma “La Sapienza”, 2012)

3) Il testo della legge approvata dalla Camera nel 2015 ma non confermata dal Senato prevedeva due nuovi modi per acquisire la cittadinanza: -Lo ius soli temperato.Rispetto allo ius soli classico, che attribuisce la cittadinanza di un Paese a chiunque nasca nel suolo nazionale, quello temperato pone delle condizioni. Saranno cittadini italiani per nascita i figli, nati nel territorio della Repubblica, di genitori stranieri se almeno uno di loro ha un permesso di soggiorno Ue di lungo periodo e risulta residente legalmente in Italia da almeno 5 anni. Il principio dello ius soli non si applicherà, però, ai cittadini europei, visto che il permesso di lungo periodo è previsto solo per gli Stati extra Ue. -Lo ius culturae. Possono ottenere la cittadinanza anche i minori stranieri nati in Italia, o entrati entro il 12esimo anno, che abbiano “frequentato regolarmente per almeno cinque anni uno o più cicli presso istituti scolastici del sistema nazionale, o percorsi di istruzione e formazione professionale triennali o quadriennali”. La frequenza del corso di istruzione primaria deve essere coronata dalla promozione. I ragazzi arrivati in Italia tra i 12 e i 18 anni, poi, potranno avere la cittadinanza dopo aver risieduto legalmente in Italia per almeno sei anni e aver frequentato “un ciclo scolastico, con il conseguimento del titolo conclusivo”. (Ius soli, cosa prevede la legge in discussione sulla cittadinanza http://tg24.sky.it/politica/2017/06/15/ius-soli-

italia.html) 4) Il diritto del suffragio che fa perno sul diritto del sangue è un problema. Si potrebbe almeno desiderare che con quella passione (a giudizio di chi scrive mal posta) con la quale si è difesa la causa del voto agli italiani all’estero, si difenda oggi la causa della cittadinanza riconosciuta a chi è nato nel nostro paese, da genitori non italiani (e con almeno uno dei due residente in Italia) e a chi, pur non essendo nato qui, ha frequentato la scuola in Italia per almeno 5 anni. Questa è una legge minima (moderata) e giusta. (Nadia Urbinati, Ius soli, la politica divisa e il valore della cittadinanza, la Repubblica, 17 Giugno 2017)

5) Perché la maggior parte degli italiani, come indicano tutti i sondaggi, sono contrari alla nuova legge sulla cittadinanza nota come ius soli? (…) Secondo me legislatori saggi e pur favorevoli in generale alla legge dovrebbero provare a vedere che cosa c’è nella legge che lascia dubbiosi. Provo a dirlo io secondo il mio giudizio: è il fatto che per la sua parte centrale la legge sullo ius soli è pen-sata e scritta secondo una prospettiva diciamo così astrattamente individualista, indipendente da o-gni realtà culturale. È centrata esclusivamente sul candidato alla cittadinanza in quanto singolo. (…). La legge insomma prescinde del tutto dal contesto culturale familiare o di gruppo in cui il fu-turo cittadino è cresciuto, e tanto più da qualunque accertamento circa l’influenza che tale contesto può avere avuto su di lui, sui suoi valori personali, sociali e politici. (…) A proposito della nuova legge le preoccupazioni dell’opinione pubblica nascono in specie in relazione ad una categoria par-ticolare di immigrati: gli immigrati di cultura islamica. Sono preoccupazioni realistiche. È in tale ambito, infatti, che si registra la presenza di un fortissimo vincolo familiare e di gruppo, cementato e per così dire sublimato da un altrettanto forte comandamento religioso: entrambi in grado di con-dizionare in misura decisiva mentalità e comportamenti del singolo. (E.Galli della Loggia, Corriere della sera , 17 settembre 2017)

6) Lo stop alla legge sullo Ius soli è il nostro regalo di Natale agli italiani. La cittadinanza va meritata, va voluta, va scelta al compimento del 18esimo compleanno. Qualcuno voleva usarla come merce di scambio elettorale, la Lega anche se era all'opposizione è riuscita a ottenere più di

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una vittoria. Lo stop allo ius soli è una vittoria degli italiani e degli immigrati regolari che vogliono un paese più sicuro e con più dignità.” Matteo Salvini, "Cittadinanza va meritata". Il Giornale.it 24/12/2017

7) Per noi cristiani, l’ospitalità offerta al forestiero bisognoso di riparo è offerta a Gesù Cristo stesso, immedesimatosi nello straniero: «Ero straniero e mi avete accolto» (Mt 25,35). È dovere di solidarietà contrastare la cultura dello scarto e nutrire maggiore attenzione per i più deboli, poveri e vulnerabili. Per questo «è necessario un cambio di atteggiamento verso i migranti e rifugiati da parte di tutti; il passaggio da un atteggiamento di difesa e di paura, di disinteresse o di emarginazione – che, alla fine, corrisponde proprio alla “cultura dello scarto” – ad un atteggiamento che abbia alla base la “cultura dell’incontro”, l’unica capace di costruire un mondo più giusto e fraterno, un mondo migliore». (Discorso di Papa Francesco ai partecipanti al Forum Internazionale “Migrazioni e pace”, 21/2/ 2017)

3. AMBITO STORICO POLITICO

Argomento: il settantesimo anniversario della Costituzione italiana

Il 1° gennaio del 1948 la Costituzione italiana entra in vigore. È una data che segna uno spartiacque nella storia d’Italia. Il Paese è da poco uscito dal fascismo, nel 1946 si autodetermina in Repubblica con il referendum istituzionale aprendo così la strada ai lavori dell’Assemblea Costituente che, appunto, compirà la sua missione con l’approvazione del testo che entrò in vigore proprio settanta anni fa. (…) La Costituzione italiana ha garantito settant’anni di pace, libertà e convivenza civile; viviamo il periodo di pace più lungo che l’Italia e l’Europa ricordino. La Costituzione italiana ha superato brillantemente la prova dei fatti; ha settant’anni ma non li dimostra. In questi decenni è stata modificata in alcune sue parti, ma l’impianto dei valori fondamentali è stato il caposaldo dello sviluppo democratico del Paese. Questo è il patrimonio che ci hanno lasciato i costituenti e – tra loro – i toscani che hanno svolto un ruolo di primo piano. È un’eredità di grande valore. Eugenio Giani (Presidente del Consiglio regionale della Toscana), I deputati toscani all’Assemblea Costituente,

Gennaio 2018

“Quindi voi giovani alla Costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come vostra, metteteci dentro il senso civico, la coscienza civica, rendersi conto (questa è una delle gioie della vita), rendersi conto che ognuno di noi nel mondo non è solo, non è solo, che siamo in più, che siamo parte, parte di un tutto, un tutto nei limiti dell’Italia e del mondo. Ora, vedete, io ho poco altro da dirvi. In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, tutte le nostre sciagure, le nostre glorie. Sono tutti sfociati qui in questi articoli e, a sapere intendere, dietro questi articoli ci si sentono delle voci lontane […] Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, è un testamento, un testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione.”

Piero Calamandrei, Discorso sulla Costituzione, Milano, 1955.

Si è da più parti mossa a questo progetto di costituzione la critica che esso rappresenti il frutto di un compromesso. […] Se con questo si vuol dire che il progetto di costituzione è il frutto di uno sforzo di diversi partiti per trovare un’espressione della volontà della grande maggioranza degli italiani, questo non è un difetto. […] Noi diciamo che la costituzione non può rispondere a un modello, non

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è mai una cosa perfetta, ma è una traduzione di realtà sociali, è il frutto dell’incontro di diverse correnti, rappresenta il punto di equilibrio delle forze sociali che sono in atto in un determinato momento. […] costituzione, quindi, aperta verso tutte le trasformazioni democratiche future e costituzione che sia riflesso delle trasformazioni già avvenute o in atto ed espressione della coscienza popolare collettiva: ecco la costituzione che noi vogliamo. [...] Io credo di non poter essere contraddetto se affermo che, nelle circostanze presenti, all’indomani del fascismo e della guerra mondiale, quello che la coscienza popolare collettiva in Italia e fuori d’Italia chiede è essenzialmente la difesa di due principi: da un lato la difesa della persona umana che i regimi tirannici hanno avvilito e sacrificato, dall’altro la coscienza, specialmente dopo il fallimento delle democrazie pre-fasciste, che questa dignità umana, questa persona umana, questi diritti di libertà non si difendono soltanto con gli articoli di una legge scritta sulla carta, ma traducendo in realtà effettiva gli articoli della legge, cioè sostituendo ad una democrazia puramente formale una democrazia sostanziale, rendendo effettivi i principi di libertà che da secoli sono sanciti nelle carte costituzionali. Lelio Basso, Discorso alla costituente 7 marzo 1947 La costituzione è la base su cui poggiano le nostre libertà, i nostri diritti, i nostri doveri. Ma non si tratta soltanto di un corpo di norme giuridiche. È anzitutto un patrimonio condiviso di principi e valori che unisce la comunità di cui facciamo parte. Nasce da una storia di popolo, segna un traguardo che il Paese ha conquistato, anche con grandi sacrifici grazie a generazioni che ci hanno preceduto, e indica una direzione nel cammino comune. Attuare la costituzione è un impegno che non può dirsi mai esaurito: le istituzioni, le formazioni sociali, i singoli cittadini sono continuamente chiamati a rimuovere gli ostacoli che si frappongono a una piena inclusione, a una partecipazione responsabile, allo sviluppo integrale della persona. S. Mattarella, “I 70 anni della Costituzione della Repubblica italiana”, Discorso agli studenti sulla Costituzione,

gennaio 2018 Penso che la nostra Costituzione rappresenti oggi un patto tra le diverse anime politiche e culturali della storia italiana (personalismo cattolico, solidarismo socialista, civismo liberale) che ha garantito sessant'anni di democrazia, di sviluppo economico, di consolidamento delle libertà e di riconoscimento reciproco: un caso di successo, quindi. Per questo ritengo che, della nostra Costituzione, andrebbe cambiato molto poco (mentre fuori della Costituzione, invece, andrebbe cambiato molto, a partire dalla legge elettorale...). Poco, però, non vuol dire "nulla"(…) In effetti, la realtà è molto cambiata, direi soprattutto a causa del fattore "tempo". Alle origini della nostra Repubblica l'intenzione era del tutto diversa; occorreva che le decisioni fossero essenzialmente "ponderate", per questo si prendeva tutto il tempo necessario. Oggi, invece, i "tempi" non sono più "disponibili". È questo il motivo per cui, nel tempo il governo - organo certamente più snello del Parlamento, anche se non necessariamente meno litigioso - ha assunto un ruolo leader nelle decisioni, a dispetto della figura liberale di mero "proponente" o "esecutore". Un governo oggi è sempre più misurato per la sua capacità di decidere e non limitarsi a fare proposte al Parlamento aspettando i tempi della "complessa" decisione legislativa. Questa necessità pratica ha fatto sì che l'esecutivo abbia cominciato ad utilizzare poteri legislativi concepiti come eccezionali come la "decretazione d'urgenza"; così facendo, siamo arrivati alle abnormi condizioni attuali in cui, da un lato, il governo agisce "normalmente" per decreto-legge, dall'altro, la gran parte del lavoro del Parlamento si riduce ad approvare una legge sola (la cosiddetta "finanziaria") che finisce per assommare il contenuto di decine di leggi e che - per i soliti motivi di tempo - viene deliberata con una o due sole votazioni (attraverso l'escamotage della "questione di fiducia"), in maniera tale che i parlamentari non sanno praticamente nulla di quello che approvano. Qui occorre cambiare. I meccanismi di decisione parlamentare e governativa vanno rivisti e aggiornati.

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Questa modifica avrebbe, a mio avviso, un pregio non trascurabile: quello di essere una riforma "possibile"; sul tema dell'efficienza dell'azione pubblica, infatti, penso che si potrebbe trovare facilmente un consenso ampio tra gli opposti schieramenti.

A. Simoncini (professore ordinario di diritto costituzionale presso l’Università di Firenze), in Il Riformista,

14/1/2008

4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Quali scenari per il terzo millennio? Modelli per il futuro, ruolo della

tecnologia.

1. Il mondo che immaginiamo è un mondo in cui ogni paese gode di una crescita economica duratura, aperta a tutti e sostenibile [..]. Un mondo in cui i consumi, i processi di produzione e l’uso delle risorse naturali [..] sono sostenibili. [..]. Un mondo in cui lo sviluppo e l’impiego della tecnologia sono sensibili al clima, rispettano la biodiversità e sono resilienti. Ci riuniamo in un periodo di enormi sfide per gli sviluppi sostenibili. Miliardi dei nostri concittadini continuano a vivere nella povertà e sono privati di una vita dignitosa. La disuguaglianza è in crescita sia fra i diversi paesi, sia all’interno degli stessi. [..] Le minacce globali che incombono sulla salute, [..] la crescita vertiginosa dei conflitti, [..] le crisi umanitarie e lo sfollamento forzato delle popolazioni che ne consegue, minacciano tutti i progressi allo sviluppo degli ultimi decenni.[..] Il cambiamento climatico è una delle sfide più grandi della nostra epoca e il suo impatto negativo compromette le capacità degli stati di attuare uno sviluppo sostenibile.[..] La sopravvivenza di molte società e dei sistemi di supporto biologico del pianeta è a rischio. […] Allo stesso tempo, la nostra è un’epoca di grandi opportunità. […] Nelle generazioni passate, decine di migliaia di persone sono uscite da una povertà estrema. L’accesso all’istruzione è notevolmente aumentato sia per i ragazzi che per le ragazze. La diffusione dei mezzi di comunicazione e d’informazione di massa e l’interconnessione globale permettono di accelerare il progresso dell’uomo, di colmare il divario digitale e di sviluppare società basate sulla conoscenza, così come lo consentono le scoperte scientifiche e tecnologiche anche in settori tanto diversi fra loro quali medicina ed energia. Organizzazione delle Nazioni Unite, Assemblea Generale, Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, 21 ottobre

2015

2. Dunque, professor Latouche, lei sostiene che persino l'idea stessa di sviluppo è in crisi. Latouche: Senza dubbio. La crisi della teoria economica dello sviluppo, iniziata negli anni Ottanta, si è ormai aggravata. […] l'avvento della globalizzazione ha mandato in frantumi il quadro statale delle regolamentazioni, permettendo alle disuguaglianze di svilupparsi senza limiti e segnando la comparsa del cosiddetto "trickle down effect", ossia la distribuzione della crescita economica al Nord e delle sue briciole al Sud. Dal 1950 la ricchezza del pianeta è aumentata sei volte, eppure il reddito medio degli abitanti di oltre cento Paesi del mondo è in piena regressione e cosi' la loro speranza di vita.[…] In simili condizioni, lei comprende che non è piu' di attualita' lo sviluppo, ma solo piccoli aggiustamenti strutturali. Che passano sotto il nome di "sostenibilita'" e sono invece una spaventosa mistificazione. Perché, professore? Latouche: Perche' tutte le varie espressioni "sviluppo sostenibile", "vivibile" o "sopportabile" sono solenni imposture: negli ultimi due secoli, lo sviluppo e' sempre stato contrario all'idea di sostenibilita', poiche' ha cinicamente imposto di sfruttare risorse naturali e umane per trarne il massimo profitto. Oggi il vecchio concetto e' stato rivestito con una patina d'ecologia, che tranquillizza l'Occidente e nasconde la lenta agonia del pianeta. Lo sviluppo cambia pelle, insomma, ma resta se stesso. […] Qual è la cura, allora, a suo parere?

Latouche: C'è un vecchio proverbio che suona piu' o meno cosi': "Se hai un martello conficcato in testa, tutti i tuoi problemi avranno la forma di chiodi". Dobbiamo levarci dalla testa il martello

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dell'economia, decolonizzare il nostro immaginario dai miti del progresso, della scienza e della tecnica. Far tramontare l'onnipotenza dell'"assolutismo razionale" che crede di poter assoggettare ogni cosa al suo volere, e sostituirlo col ragionevole, che si adegua alle mutate condizioni della natura. Questo è il primo sforzo a livello concettuale. Concretamente, poi, bisogna proseguire nell'opera di contrasto della "megamacchina" dello sviluppo. (Intervista a Serge Latouche, in

“Avvenire”, 12 febbraio 2000).

Serge Latouche (1940), economista e filosofo francese, è autore di numerosi saggi di economia e sostenitore della decrescita. 3. Il modello economico va certamente ripensato, superando […] quell’intreccio tra sviluppo tecnologico, economia e politica attento al solo profitto, senza prestare attenzione a eventuali conseguenze negative per l’essere umano e per l’ambiente; ma lo sviluppo sostenibile è praticabile o è un ossimoro? Le nostre abitudini sono già più verdi […]. L’Ingegneria della transizione promuove progetti e azioni di sostenibilità ambientale, sociale, ed economica. Il cambiamento che riteniamo oggi urgente e necessario è possibile soltanto con un ampio coinvolgimento delle persone, anche nella loro quotidianità, a partire dallo stile di vita domestico o dalle singole scelte che riguardano i consumi, l’alimentazione, l’abbigliamento, la mobilità, attraverso l’applicazione di tecnologie verdi in ambito urbano, a basso impatto ambientale e a ridotta impronta ecologica, di contenimento dei consumi e di rispetto dell’ambiente. www.viveresostenibile.net 4. Il termine transizione significa processo di trasformazione, cambiamento. In ambito internazionale un nuovo ambito di ricerca denominato Transizione Sostenibile (Sustainability Transition) si sta sempre più affermando con l’obiettivo di studiare e sviluppare processi di innovazione sistemica multi-dimensionali e a lungo termine verso nuove modalità di produzione e consumo sostenibile. […] Al fine di mitigare gli impatti ambientali prodotti dall’uomo, si è adottato primariamente un approccio correttivo improntato a mitigare gli impatti già prodotti, il così detto approccio end-of-pipe. Questo tipo di orientamento non ha portato a una totale soluzione del problema ma solo a una sua parziale mitigazione. Conseguentemente è nata la necessità di porsi in un’ottica preventiva con l’obiettivo di evitare la produzione degli impatti fin dalla fase di progettazione di un qualunque intervento antropico sull’ambiente. (Francesca Cappellaro, Alessandra

Bonoli, Ingegneria di transizione: nuovi approcci per un cambiamento di sistema, dal sito energiaplus.it, 29

gennaio 2016) 5. Ci sono altri motivi d’inquietudine, naturalmente. Ci sono sempre. Dopo tre anni in cui, pur rimanendo ad alti livelli, le emissioni di anidride carbonica erano rimaste stabili, adesso hanno ripreso a salire. E si è verificato un inspiegabile aumento di emissioni di metano nei tropici, non causato dall’uso di combustibili fossili, il che ha spinto alcuni scienziati a sospettare che uno dei temuti processi di retroazione abbia cominciato a manifestarsi. Gli effetti di retroazione sono lo spauracchio che aleggia su tutta la questione dei cambiamenti climatici. È possibile fare tutto come si deve, far progressivamente calare le emissioni, essere avviati alla fine del riscaldamento climatico appena prima che la temperatura globale raggiunga i due gradi centigradi d’aumento, e poi all’improvviso tutto il sistema mondiale si rivela comunque in accelerazione. Gwynne Dyer, La lotta al riscaldamento globale prosegue malgrado Trump, da Internazionale, 16/11/2017

TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO

«Le razze umane esistono. La esistenza delle razze umane non è già una astrazione del nostro spirito, ma corrisponde a una realtà fenomenica, materiale, percepibile con i nostri sensi. Questa realtà è rappresentata da masse, quasi sempre imponenti di milioni di uomini simili per caratteri fisici e psicologici che furono ereditati e che continuano ad ereditarsi. Dire che esistono le razze

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umane non vuol dire a priori che esistono razze umane superiori o inferiori, ma soltanto che esistono razze umane differenti». (dal Manifesto della razza, 1938)

Il candidato sviluppi il tema delle leggi razziali sulla base del breve documento proposto e delle

conoscenze storiche acquisite.

TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE “Nel 1976 il linguista Tullio de Mauro, di recente scomparso, aveva fatto una ricerca per vedere quante parole conosceva un ginnasiale: il risultato fu circa 1600. (…) Oggi io penso che i ginnasiali se la cavino con 300 parole, se non di meno. E’ un problema? Sì, è un grosso problema, perché, come ha ben evidenziato Heidegger, noi riusciamo a pensare limitatamente alle parole di cui disponiamo, perché non riusciamo ad avere pensieri ai quali non corrisponde una parola. Le parole non sono strumenti per esprimere il pensiero, al contrario sono le condizioni per poter pensare.” (U. Galimberti, La parola ai giovani: dialogo con la generazione del nichilismo attivo, Milano, Feltrinelli, 2018.)

Partendo da queste considerazioni del sociologo Umberto Galimberti, il candidato esprima una

propria riflessione critica al riguardo, anche sulla base dei propri studi e letture personali.

Simulazione II prova - ECONOMIA AZIENDALE - 08/05/2018

CANDIDATO ________________________________________ CLASSE 5 BFM

TEMA DI ECONOMIA AZIENDALE

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.

PRIMA PARTE

Stralcio tratto dal report redatto dai responsabili delle funzioni aziendali al 3/12/2015 della Klepa spa, impresa

operante nel settore siderurgico

- Analisi di mercato …………………… il buon andamento della domanda di mercato ha indotto l’azienda a costruire un sistema di budget che prevede un incremento delle vendite nell’anno successivo …………………….

- Andamento economico, patrimoniale e finanziario

…………………………….. La struttura patrimoniale e finanziaria dell’azienda è decisamente equilibrata con possibilità di aumentare gli investimenti strutturali per poter far fronte all’incremento della produzione programmata. Le immobilizzazioni in bilancio rappresentano il 55% del totale degli impieghi che risulta di 4.336.000 euro e si prevede un incremento delle stesse del 10% rispetto ai costi storici con dismissione di alcuni macchinari del costo storico di 220.000 euro, tale operazione è prevista per l’inizio di marzo. …………………………………………….

Il candidato, dopo avere analizzato il testo, tragga da questo gli elementi necessari per la redazione del budget degli investimenti.

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SECONDA PARTE

Il candidato svolga due dei seguenti quesiti e presenti per ognuno le linee operative, le motivazioni delle soluzioni pro-spettate e la produzione dei relativi documenti, ove richiesto.

1. Dato il seguente stralcio di Stato patrimoniale della Serra spa presentare le tabelle della Nota integrativa relative al patrimonio netto e alle immobilizzazioni, tenendo conto che:

- all’inizio del 2016 sono stati patrimonializzati costi di sviluppo; - i brevetti al 31/12/2015 risultano ammortizzati per il 60% e all’inizio del 2016 si acquistano diritti per 22.000

euro; - il valore degli edifici al 31/12/2015 è pari a 1.575.000 euro e rappresenta il 75% del costo storico dei fabbrica-

ti; - il valore di bilancio del 2015 degli impianti e macchinari è pari al 60% del costo storico e all’inizio del 2016 si

cede un impianto del costo storico di 500.000 euro, coefficiente annuo di ammortamento 12%; - all’inizio del 2016 si acquistano nuove attrezzature industriali e la quota di ammortamento al 31/12/2016 è pari

a 60.000 euro (coefficiente annuo di ammortamento 10%); - il costo storico degli altri beni è di 280.000 euro (non ci sono state nuove acquisizioni o cessioni durante

l’anno)

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STATO PATRIMONIALE (estratto)

ATTIVO PASSIVO

2016 2015 2016 2015

………………………… A) Patrimonio netto

B) Immobilizzazioni I - Capitale 2.410.000 2.200.000

I Immobilizzazioni immat II - Riserva da soprap. delle azioni 63.000 -

2) costi di sviluppo 380.000 - IV - Riserva legale 173.800 164.000

3) diritti di brevetto 27.600 20.000 V – Riserva statutaria 117.840 110.000

Totale 407.600 20.000 VI - Altre riserve:

Riserva straordinaria 193.000 185.000

II Immobilizzazioni materiali VIII- Utili portati a nuovo 3.160 -

1) terreni e fabbricati 1.462.750 1.510.000 IX - Utile dell’esercizio 208.000 196.000

2) impianti e macchinario 1.614.000 1.950.000 Totale 3.168.800 2.855.000

3) attrezzature ind. e comm.li 390.000 300.000 ……………………….

4) altri beni 120.000 155.000

Totale 3.586.750 3.915.000

Totale immobilizzazioni (B) 3.994.350 3.935.000

……………………..

2. La Serra spa prevede di effettuare nel 2017, nuovi investimenti per ampliare l’attività produttiva. Analizzare la situa-zione economica dell’azienda calcolando opportuni indici di bilancio necessari per valutare l’ipotesi di finanziare i nuo-vi investimenti ricorrendo a fonti esterne. Nel 2016 il capitale investito è di 6.514.000 euro, il reddito operativo è di 582.000 euro e gli oneri finanziari sono di 186.000 euro. Nel 2015 il capitale investito è di 6.320.000 euro e il reddito operativo è di 537.000 euro e la pressione fiscale è pari al 44% del reddito lordo. 3. La Klepa spa realizza, tra le altre, la produzione di due varianti del prodotto OMEGA, codificate OMEGA X e OMEGA Y, per le quali si hanno le seguenti informazioni:

OMEGA X OMEGA Y

Materia prima per unità di prodotto kg 2,8 kg 2,3

Manodopera per unità di prodotto 45 minuti 30 minuti

Unità prodotte n. 3.800 n. 2.200

Determinare il costo industriale totale e il costo industriale unitario dei due prodotti, imputando i costi indiretti pari a 76.800 euro sia su base unica sia su base multipla aziendale.

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PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA: 27-03-2018

SIMULAZIONE TERZA PROVA FRANCESE DEL 27/03/2018 Nom........................Prénom...............................Classe..........................Date.................. 1)Un contrat de vente entraîne des obligations pour les deux signataires. Quelles sont les obligations d’un fournisseur qui a reçu une commande et que doit faire l’acheteur? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................ 2) Le contrat de vente peut être modifié soit par le vendeur soit par l’acheteur. Quelles sont les modifications du contrat de vente? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................ 3) Quels sont les fleuves français les plus importantes? ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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SIMULAZIONE TERZA PROVA SPAGNOLO

1. Relacionadas a la Bolsa, ¿Qué son las inversiones y qué tipos de inversiones hay?

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2. ¿Qué es la franquicia?

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3. ¿Qué es el telemarketing y cuáles son sus ventajas?

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SIMULAZIONE TERZA PROVA 27 MARZO 2018 STORIA

Classe V B FM NOME_______________________

1. Il candidato definisca le cause che a lungo e breve termine hanno determinato lo scoppio del primo conflitto mondiale

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2. Il candidato indichi la nascita e lo sviluppo del fascismo in Italia dall’immediato dopoguerra alla marcia su Roma

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3. Il candidato ricostruisca la politica antisemita di Hitler dal ’33 all’38

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SIMULAZIONE TERZA PROVA - DIRITTO PUBBLICO 1 Illustra i principi costituzionali che regolano l’attività della P.A. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2 Illustra le diverse funzioni del Governo, distinguendo la funzione politica, quella esecutiva e quella normativa: …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 3 Illustra i principi costituzionali del diritto di voto: …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA MATEMATICA del 27/03/18

E’ consentito l’uso della calcolatrice non programmabile.

1- Determina gli asintoti e classifica eventuali punti di discontinuità per la

funzione 2

3 3

5 4

xy

x x

−=− +

.

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2- Scrivi l’equazione della retta tangente al grafico della funzione ( )ln 2y x= +

nel suo punto di ascissa 0 1x = −

3- Enuncia il Teorema degli zeri e danne una rappresentazione grafica.

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SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA: 27-04-2018

Simulazione terza prova Francese del 27/04/2018

Nom…………………….Prénom……………………Classe………..Date………

Répondez aux questions suivantes:

1) Quels sont les différents modes de transport. Expliquez-en au moins deux.

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2) Écrivez quels sont les différents types de factures et les éléments qu’elles contiennent. …………………………………………………………………………………………

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3) La France physique: expliquez les plaines et les plateaux, les massifs anciens et les montagnes jeunes.

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IIA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SPAGNOLO

NOME…………………………….. COGNOME……………………………..

1. ¿Qué son los Incoterms y qué prevé el Incoterm FOB?

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2. ¿Qué son las aduanas y qué establece el Acuerdo de Shengen?

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3. ¿Qué tipo de documento es la factura y cuáles son las principales tipologías de factura que se pueden encontrar?

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SIMULAZIONE TERZA PROVA - ECONOMIA PUBBLICA 1. Definisci, anche con esempi, il concetto di “tassa”: …………………………………........…………………………………………………………………………………………

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2 . Illustra i soggetti passivi e l oggetto imponibile dell’Irpef : …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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3 Illustra le differenze fra bilancio di previsione annuale e pluriennale : …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA MATEMATICA dell’ 27/04/18

1- Calcola gli eventuali massimi e minimi relativi della seguente funzione:

f(x)

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2- Determina le equazioni degli eventuali asintoti della seguente funzione:

f(x) = .

3- Enuncia il teorema di Weierstrass fornendo un’esemplificazione grafica.

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Simulazione terza prova Lingua Inglese Nome e Cognome_________________________ Classe ___________ Data: _________________ Tipologia B ( quesiti a risposta singola - max 10 righe)

Nowadays markets are global and highly competitive. As a result, most companies are market orientated and market segmentation is essential to a successful marketing strategy. Describe the process of market segmentation. _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Can you explain what the Stock Exchange is, illustrate how it works and give brief information about the London and New York Stock Exchange?

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3.Write a brief text in which you describe the International Trade and the most common

instruments used by governaments to promote it. ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Durata massima della prova: 6 ore. Sono consentiti la consultazione del Codice Civile non commentato e l’uso di calcolatrici tascabili non programmabili. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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ATTIVITA’ CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI Vengono di seguito riportate le attività progettuali più significative sul piano culturale, praticate nel corso del triennio dall’intera classe e/o da gruppi di studenti e/o da singoli alunni. TERZA

Attività Per tutta la classe Per gruppi USCITE

PROGETTI Educazione alla salute Giornata della consapevolezza europea Educazione alla legalità economica Mediazione tra le parti Aziende del Cilento

“Fare impresa”. Gruppo dell’ora di alternativa

VIAGGI ISTRUZIONE/ STAGE/ SCAMBI

Roma. Conferenza ESRI

PLURIDISCIPLINARI

QUARTA

Attività Per tutta la classe Per gruppi USCITE Visita aziendale alla Ferrero di

Alba

PROGETTI Educazione alla salute Simulazione di un’associazione cooperativa scolastica

Ecoturismo

VIAGGI ISTRUZIONE/ STAGE/ SCAMBI

ORIENTAMENTO

PLURIDISCIPLINARI

QUINTA

Attività Per tutta la classe Per gruppi USCITE

PROGETTI

LA GIUSTIZIA RIPARATIVA IL DISARMO. FOND.CASSOLA FIDI TOSCANA

PROGETTO FICO

VIAGGI ISTRUZIONE/ STAGE/ SCAMBI

VIAGGIO DI ISTRUZIONE NELLA GRECIA CLASSICA

ORIENTAMENTO

PLURIDISCIPLINARI

CLIL

DIRITTO

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Relazione alternanza scuola lavoro classe V B fm

Nel corso del triennio sono stati attivati percorsi di alternanza scuola-lavoro per gli studenti, così come previsto dalla normativa vigente. Sono stati programmati e svolti: interventi formativi e di orientamento profes-sionale in classe, esperienze in azienda, progetti di simulazione d’impresa pro-mossi da enti esterni, esperienze all’estero. L’insieme delle azioni ha avuto come obiettivo principale quello di favorire negli studenti l’acquisizione e il consolidamento di competenze relazionali e profes-sionali specifiche. Tutti gli studenti hanno effettuato più esperienze di inserimento in aziende pri-vate e pubbliche del territorio sulla base di progetti formativi concordati tra scuola e struttura ospitante. Nel corso del terzo anno alcuni studenti della classe hanno partecipato al Pro-gramma Impresa in Azione (simulazione d’impresa con concorso), promosso da Junior Achievement. Il quarto anno, tutta la classe ha partecipato al progetto “A scuola di …Impresa Cooperativa”, (Confcooperative e Banca di Credito Cooperativo), nell’ambito del quale è stata realizzata una Associazione cooperativa scolastica per l’organizzazione di tornei di calcetto e pallavolo per gli studenti della scuola (fondi raccolti devoluti a Croce Rossa Italiana). Il quinto anno alcuni studenti della classe hanno partecipato al progetto “FICO” (EatItaly e Ramstad) con la progettazione di un’idea innovativa per la promo-zione del made in Italy agroalimentare. Gli studenti hanno partecipato ai percorsi organizzati in modo diverso a secon-da delle loro caratteristiche personali e della maturazione, via via acquisita nel corso del triennio. Nelle attività formative di orientamento professionale, effettuate anche con la partecipazione di esperti e professionisti esterni, parte della classe ha avuto un atteggiamento di impegno costante e di interesse verso tutte le attività propo-ste, mentre altri studenti hanno avuto una partecipazione più superficiale e meno costruttiva. Per quanto riguarda i percorsi in realtà aziendali, l’esito è stato positivo per tutti gli studenti, con casi di eccellenza evidenziati dai referenti aziendali. Du-rante lo svolgimento delle esperienze gli studenti hanno mostrato responsabili-tà, buone capacità, autonomia e originalità. Caratteristiche emerse anche dal riscontro avuto con i referenti esterni.

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VALUTAZIONE (dal P.O.F. 2015-2016) Modalità, criteri, voti Il Collegio dei docenti stabilisce i criteri generali di valutazione dell’efficacia della programmazione educativa e didattica e quelli di promozione o non promozione degli studenti. Esso è consapevole che la valutazione non è un atto unilaterale e separato da qualsiasi contesto, ma è parte integrante del rapporto educativo e didattico, che implica l’interazione tra chi insegna e chi impara. La valutazione degli studenti, pertanto: - è parte della programmazione didattica; - è elemento fondato su criteri omogenei in ordine agli obiettivi formativi e culturali da raggiungere. Per questo motivo, il provvedimento di promozione, non promozione o sospensione del giudizio alla fine dell’anno scolastico, attesta il raggiungimento degli obiettivi e lo svolgimento dei percorsi idonei ad una più agevole prosecuzione degli studi. Modalità e criteri per la valutazione di fine anno scolastico 1. Per le classi dalla prima alla quarta, il Consiglio di classe, a fine anno valuta se lo studente

abbia acquisito conoscenze e competenze che gli consentano di proseguire senza difficoltà nella classe successiva.

2. Nel complesso del ciclo di studi tutte le materie concorrono alla formazione culturale e personale dello studente.

3. Per tutte le classi, vengono considerati prioritari gli elementi relativi al profitto scolastico che derivano dalla proposta di voto di ogni docente. Al voto sintetico espresso dal docente concorrono:

4. Il docente utilizza, in linea di massima, la seguente scala di riferimento per l’attribuzione dei

voti:

la MISURAZIONE delle verifiche effettuate relativamente ai requisiti cognitivi di: - comprensione - riconoscimento di

linguaggi e strumenti di acquisizione dei contenuti;

- produzione - uso di linguaggi e strumenti in considerazione anche dell’ampiezza, completezza e correttezza dell’elaborato;

- organizzazione - capacità di controllo logico e progettuale del proprio lavoro e capacità di contributi pertinenti e

personali.

la VALUTAZIONE di: - progressione dell’apprendimento; - autonomia, come capacità di

organizzazione del proprio lavoro; - partecipazione ed impegno nelle

specifiche attività didattiche.

e

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SCALA DI RIFERIMENTO PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI

GIUDIZIO DESCRIZIONE VOTO

in decimi

NEGATIVO

Competenze per niente rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze non misurabili.

3

GRAVEMENTE

INSUFFICIENTE

Competenze non rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze confuse e frammentarie.

4

INSUFFICIENTE

Competenze parzialmente rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze superficiali e generiche;

espressione con qualche errore e poco chiara.

5

SUFFICIENTE

Competenze rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze essenziali;

espressione con imprecisioni, ma chiara;

6

DISCRETO

Competenze pienamente rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze precise;

espressione chiara.

7

BUONO

Competenze soddisfacenti e rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze sicure e ampie;

espressione appropriata e fluida.

8

OTTIMO

Competenze pienamente soddisfacenti e rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze ampie e approfondite;

espressione fluida, appropriata, brillante; originalità e contributi personali.

9 - 10

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In ogni caso il Consiglio di classe può tener conto:

• degli effettivi apporti formativi e culturali che la scuola ha potuto fornire,

• delle risposte dello studente relativamente al rendimento scolastico, all’impegno nello studio ed alla partecipazione alle iniziative didattiche e formative;

• delle fondate possibilità che lo studente consegua gli obiettivi nel tempo rimanente del ciclo, attraverso ulteriori e specifiche sollecitazioni della scuola;

• dell’incidenza delle materie di indirizzo per la definizione di conoscenze e competenze fondamentali riguardanti lo specifico profilo professionale

Il Consiglio di classe considera, quando ve ne sia la necessità, tutti gli elementi, anche non strettamente scolastici, che “possono” aver incidenza sul rendimento scolastico.

5. Per le classi dalla prima alla quarta, secondo le disposizioni vigenti (decreti ministeriali 42 e 80

del 2007, O.M. del 5/11) in occasione degli scrutini finali, il Consiglio di classe, in base al numero e alla tipologia delle eventuali insufficienze, delibera:

a) La promozione alla classe successiva quando gli allievi presentano la sufficienza (6/10) in ciascuna disciplina

b) La non promozione alla classe successiva degli alunni i quali, pur avendo usufruito delle opportunità di recupero offerte dall’Istituzione scolastica,

� abbiano ottenuto al termine dell’a.s. il giudizio di “ netta insufficienza” in più discipline;

� abbiano rivelato ancora gravi carenze sia nell’apprendimento delle conoscenze di base (i contenuti e le abilità fondamentali indicati nella programmazione di ogni docente), sia nell’acquisizione di un metodo di studio per procedere autonomamente sulla strada di un recupero in tempi brevi;

� non siano, quindi, in grado di poter frequentare con una minima possibilità di successo la classe successiva considerata la gravità delle lacune;

� non abbiano partecipato con convinzione al dialogo educativo.

Gli esiti ottenuti potranno dar luogo anche ad un riorientamento da parte del Consiglio di classe verso un indirizzo di studi più idoneo alle attitudini dello studente.

c) la sospensione del giudizio nel caso sia possibile per gli studenti raggiungere obiettivi formativi/contenutistici nelle varie discipline prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo (insufficienze recuperabili in tempi brevi). Il Consiglio informerà la famiglia relativamente ai voti proposti nelle materie risultate insufficienti e su:

1) natura delle carenze (comprensione-produzione-organizzazione-autonomia-impegno); 2) attività di recupero proposta dalla scuola; 3) modalità e tempi della verifica per il superamento del debito assegnato.

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CRITERI PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO

Per le classi quinte, il Consiglio di classe, in piena autonomia deciderà se ammettere all’esame di stato gli alunni per i quali i docenti presentino proposte di voto non sufficienti, valutando complessivamente l’impegno dell’alunno, la qualità del percorso formativo che lo studente ha compiuto nel suo insieme e nell’intero anno scolastico corrente, e quindi la possibilità che lo studente possa comunque affrontare positivamente l’esame. Per la valutazione delle simulazioni delle prove scritte dell’Esame di Stato si utilizza la seguente tabella: TABELLA DI CONVERSIONE VOTI IN DECIMI – VOTI IN QUINDICESIMI

Voto in decimi Voto in quindicesimi

1 - 3 1 - 4

3,5 5

4 6

4,5 7

5 8

5,5 9

6 10

6,5 11

7 12

7,5 13

8 - 8,5 14

9 - 10 15

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Ai sensi del Decreto 16 gennaio 2009, n. 5 del MIUR, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno. Inoltre la valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno.

La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.

I criteri per l’attribuzione del voto di condotta sono i seguenti:

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10

Frequenza Regolare

Puntualità Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica

Rispetto del regolamento Condivisione e assunzione di responsabilità nei diversi momenti della vita scolastica

Partecipazione all’attività didattica

Ruolo propositivo e/o attivo sostenuto da particolare interesse

9

Frequenza Regolare

Puntualità Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica

Rispetto del regolamento Condivisione e assunzione di responsabilità nei diversi momenti della vita scolastica

Partecipazione alla attività didattica

Ruolo attivo sostenuto da interesse

8

Frequenza Sostanzialmente regolare

Puntualità Sostanziale rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica

Rispetto del regolamento Osservanza sostanziale delle regole della vita scolastica

Partecipazione alla attività didattica

Atteggiamento prevalentemente responsabile

7

Frequenza Non sempre regolare

Puntualità Discontinuo rispetto degli orari e/o delle consegne nella attività scolastica

Rispetto del regolamento Episodi di mancata applicazione delle regole delle vita scolastica

Partecipazione alla attività didattica

Atteggiamento poco responsabile, eventualmente già segnalato su registro di classe

6

Frequenza Assenze strategiche

Puntualità Mancato rispetto degli orari e/o delle consegne nella attività scolastica

Rispetto del regolamento Violazioni delle regole delle vita scolastica o segnalate da rapporti sul registro di classe o sanzionate da provvedimenti disciplinari del C.d.C.

Partecipazione alla attività didattica

Atteggiamento passivo, disinteresse e/o episodi di disturbo nella attività didattica

5

In presenza di comportamenti di particolare gravità per i quali siano previste sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto) e quando nel corso dell’anno l’alunno sia stato destinatario di almeno una di tali sanzioni disciplinari e, successivamente, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione. Nella valutazione del trimestre il cinque in condotta potrà essere attribuito anche in presenza di sospensioni inferiori ai quindici giorni se opportunamente motivate dal C.d.C.

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IL SISTEMA DEI CREDITI

I anno II anno III anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

Il credito scolastico è un punteggio che viene attribuito dai Consigli di classe, nello scrutinio finale delle classi terza, quarta e quinta, ad ogni alunno promosso tenendo conto del:

- grado di preparazione complessiva, con riguardo al profitto conseguito nelle varie discipline;

- assiduità della frequenza scolastica;

- interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo,

- partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate nell’ambito scolastico;

- esistenza di crediti formativi esterni.

* Il punteggio viene attribuito in base alla tabella sotto indicata. Non viene attribuito alcun punteggio per gli anni in cui l’alunno non consegue la promozione. La somma dei punteggi ottenuti negli ultimi tre anni (25 è il massimo dei punti attribuibili), costituisce un credito scolastico che si aggiunge ai punteggi ottenuti nelle prove scritte ed orali di esame per formare il voto finale in centesimi. Per aspirare alla lode nell’esame di Stato è necessario avere il credito massimo e nessun voto inferiore ad otto decimi per ogni anno del triennio.

* il credito formativo

Il credito formativo consiste in una “qualificata esperienza” acquisita fuori della scuola in ambiti della società civile relativi ad attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.

L’esperienza deve essere documentata da parte degli enti o associazioni presso i quali è stata effettuata.

I Consigli di classe, sulla base dei criteri deliberati dal Collegio dei docenti in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri del corso di studio, valutano se riconoscere il credito formativo presentato nell’attribuzione del punteggio complessivo del credito scolastico, che comunque non può eccedere la fascia individuata in base alla media dei voti (vedi tabella sotto riportata)

Criteri per l’attribuzione del credito formativo: sono valutabili

le esperienze artistiche e culturali strutturate come corsi di lingue, di grafica, di musica ecc.

corsi di formazione professionale

esperienze di lavoro significative

esperienze nell’ambito delle associazioni del terzo settore

sport a livello agonistico

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NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e all’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del

secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto

di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di

discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla

determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno

scolastico.

Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente

tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti,

anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo

educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il

riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento

della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

Indicazioni date dal Collegio Docenti ai Consigli di classe per l’attribuzione del credito:

Se la media dei voti è uguale o superiore allo 0,5 si attribuisce il credito più alto della fascia

• Se la media dei voti è inferiore a 0,5 si può attribuire il punteggio massimo della fascia se vi sono almeno due elementi positivi tra i seguenti:

• assiduità nella frequenza,

• partecipazione al dialogo educativo,

• partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola,

• crediti formativi esterni.

si attribuisce il punteggio minimo di fascia allo studente ammesso all’esame di stato a maggioranza

si attribuisce il punteggio minimo di fascia, nel caso di promozione alla IV o V, allo studente che a giugno ha avuto la sospensione di giudizio in due o più materie.

N.B. sono da considerarsi attività complementari ed integrative:

• l’insegnamento della religione cattolica

• l’insegnamento della materia alternativa

• studio aggiuntivo di una disciplina o potenziamento disciplinare

• il Centro sportivo scolastico

• tutte le attività extracurriculari organizzate dalla scuola che il c.d.c. considera rilevanti per

il loro impegno orario

• attività di tutoraggio agli alunni

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NORMATIVA SULLE ASSENZE AI FINI DELLA VALUTAZIONE Limite massimo delle assenze per la valutazione.

L'art. 14, co. 7, del DPR 122/09 recita: "A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della

riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico ...

omissis ... è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato."

Il Collegio Docenti, nella seduta del 27/11/2012, ha deliberato quanto segue:

il limite massimo delle assenze sarà calcolato aggiungendo ai 50 giorni (un quarto del monte

orario annuale curricolare) anche un quarto dell'orario delle attività extracurricolari

frequentate dall'alunno;

in casi eccezionali, è prevista una motivata e straordinaria deroga al suddetto limite, purché

tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere

alla valutazione degli alunni interessati.

Sono da considerarsi deroghe in caso di superamento del limite massimo delle ore di

assenza nell'anno scolastico:

A) gravi motivi di salute;

1.5 terapie e/o cure programmate;

1.6 donazioni di sangue;

1.7 partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal

CONI;

1.8 adesione a confessioni religiose per le quali esistano specifiche intese che considerano il

sabato come giorno di riposo;

1.9 assenze per gravissimi ed eccezionali motivi personali e/o familiari (lutti, malattie, gravi

impedimenti tempestivamente comunicati ).

La famiglia dovrà, in questi casi, presentare domanda di deroga, tramite il modello presente nel

sito dell'Istituto, allegando la documentazione relativa.

ATTIVITA’ DI RECUPERO, SOSTEGNO, INTEGRAZIONE (dal P.O.F. 2015-2016) Nel corso del triennio sono stati effettuate attività di sostegno, recupero e integrazione come: corsi di recupero, sportelli, S.O.S. ecc. ATTIVITA’ DI RECUPERO Per gli alunni in difficoltà nel corso dell’anno si realizzano varie attività di recupero e di

consolidamento:

• interventi di recupero effettuati nel corso di tutto l’anno, quando ve ne sia la necessità, con

l’affiancamento di un docente al docente curricolare e la possibilità di dividere la classe in

gruppi di livello;

• interventi di recupero, organizzati nei periodi successivi agli scrutini del trimestre e del

pentamestre;

• pausa didattica (PAD), nella prima settimana del pentamestre: le lezioni di tutte le

discipline sono incentrate sulla revisione dei contenuti svolti;

• sportelli didattici tenuti dai docenti dell’Istituto, ai quali gli studenti possono rivolgersi, su

prenotazione, per chiarimenti, spiegazioni riguardanti gli aspetti teorici e applicativi;

• interventi di emergenza (SOS), che consistono in ore di sostegno pomeridiano decisi dal

docente delle classe in accordo con i propri studenti in caso di esigenze particolari.

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Per creare le condizioni più idonee ad un recupero efficace, che sia in armonia con le lezioni

curriculari senza costituire per gli studenti eccessivo aggravio, da qualche anno il piano annuale

dell’Istituto prevede nel mese di febbraio una breve sospensione dalla didattica ordinaria per dare

la possibilità agli studenti, che ne abbiano necessità, di concentrarsi nello studio finalizzato al

superamento delle prove di recupero.

In seguito al Decreto Ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007/O.M. 6 novembre 2007 sulle attività

di recupero da attuarsi nel corso dell’anno scolastico l’Istituto ha elaborato un piano annuale.

Periodo Descrizione intervento Destinatari

In tutto l’anno scolastico

S.O.S. : interventi di sostegno effettuati dal

docente delle classe in accordo con i propri

studenti

Singoli studenti (con un minimo di 3)

Ottobre/Novembre Interventi di recupero classi prime nelle discipline di area comune

Alunni segnalati dai docenti

Novembre/Dicembre Aprile/Maggio

Sportelli: alcuni docenti saranno disponibili in orari e giorni programmati per interventi di sostegno in alcune discipline

Singoli studenti che lo richiedono, con un minimo di 5 alunni

Ultima settimana del trimestre e prima settimana del pentamestre

P.A.D. - Attività di recupero in tutte le discipline in orario ordinario con sospensione temporanea dello svolgimento regolare del programma e l’attivazione di opportune operazioni di revisione e ripasso.

Tutte le classi

Gennaio/Febbraio Interventi di recupero sulle discipline con maggiori carenze e caratterizzanti l’indirizzo

Studenti indicati dai consigli di classe

Metà Febbraio

Prove di verifica per tutte le discipline in cui si sono registrate insufficienze nella pagella del trimestre. Le prove possono essere effettuate anche in orario pomeridiano.

Studenti con insufficienze nella pagella del trimestre

Fine Giugno – Luglio

Verranno attivati in alcune discipline interventi di recupero, che serviranno ad indicare agli studenti strumenti, metodo ed obiettivi del percorso di recupero estivo. Le famiglie potranno, dandone comunicazione scritta, non avvalersi dei corsi di recupero.

Studenti con sospensione del giudizio

Gli studenti si sottopongono alle verifiche programmate prima dell’inizio del successivo anno scolastico.

In base alle verifiche finali, oltre che ai risultati dell’intero anno scolastico il Consiglio di classe riaprendo lo scrutinio deciderà l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva e l’assegnazione del credito (per le classi del triennio).

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Allegato 3: Percorsi Formativi delle varie discipline

PERCORSO FORMATIVO CLASSE 5BFM Materia: ITALIANO Docente: MARIA BARTOLETTI

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica - Modulo

Contenuti Tempi

1. IL PRIMO OTTOCENTO

Leopardi

G. Leopardi la vita,la personalità e l’evoluzione artistica; il rapporto con il contesto storico-culturale. Il pensiero “filosofico “ leopardiano.

Letture

• Canti:, l’Infinito, La sera del dì di festa, A Silvia, , Il sabato del villaggio, La quiete dopo la tempesta, Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, A se stesso.

• Operette morali: Dialogo della Natura e di un islandese; Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggiere;

Settembre -ottobre

2. IL SECONDO OTTOCENTO IN ITALIA E FRANCIA

Narrativa:

L’età borghese e il positivismo. Naturalismo e verismo Poesia: Carducci

-G. Verga:la vita, la personalità e l’ l’evoluzione artistica; il rapporto con il contesto storico-culturale; la stagione verista dalla raccolta Vita dei campi ai Malavoglia e dalla raccolta Novelle rusticane a Mastro-don Gesualdo

-La crisi d’identità dei letterati: la Scapigliatura e il rapporto con il modello della bohème parigina.

Letture

• G. VERGA, da Vita dei campi: Prefazione all’Amante di Gramigna , , Fantasticheria,.

• G. VERGA, Prefazione a I Malavoglia

• G. VERGA, I Malavoglia conoscenza dei contenuti generali e delle tematiche

• G. VERGA, da Novelle rusticane: La roba, Libertà.

• Mastro don Gesualdo, conoscenza dei contenuti generali e delle tematiche.

E.Zola, Il romanzo sperimentale e il naturalismo francese G.Carducci, La vita,la personalità e l’opera nel contesto storico-culturale del tempo. La funzione del classicismo. Letture Dalle Odi barbare, Alla stazione in una mattina d’autunno;

Fine Ottobre Novembre

4.IL DECADENTISMO ITALIANO ED EUROPEO

-Il significato critico del Decadentismo. Caratteri generali -Estetismo e Decadentismo. Cenni sugli aspetti significativi dei modelli europei di romanzo decadente .La figura dell’”eroe” decadente: Wilde, Huysmans e D’Annunzio. -G. D’Annunzio: La vita e la personalità nell’ “Italietta giolittiana”.Il rapporto con il contesto storico-culturale; edonismo, estetismo ed etica del superuomo; produzione

Dicembre Gennaio Febbraio

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poetica e stile. -G. Pascoli: l’evoluzione artistica; il rapporto con il contesto storico-culturale; la poetica e il fanciullino; la rivoluzione

nella struttura, nel linguaggio e nella metrica.

Letture

• C. BAUDELAIRE, L’albatro, Corrispondenze,Spleen

• G. D’ANNUNZIO, da Il piacere, sintesi dettagliata del romanzo e lettura de L’attesa sul libro di testo.

• G. D’ANNUNZIO, da Alcyone: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto, Pastori.

• G. PASCOLI, Il fanciullino, (pezzo antologizzato)

• G. PASCOLI, da Mirycae:, L’assiuolo, Temporale, Il lampo, Il tuono,

• G. PASCOLI, da I Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno, L’ora di Barga

3.

LUIGI PIRANDELLO

La, vita, la personalità e l’evoluzione artistica; il rapporto con il contesto storico-culturale; i temi pirandelliani nelle Novelle per un anno, nei romanzi in particolare Il fu Mattia Pascal e Uno, nessuno e centomila; la scrittura teatrale e il

“teatro nel teatro” Lettura integrale di Sei personaggi …; successiva analisi e discussione in classe.

Letture

• Poesia: Gli occhiali,.

• da Novelle per un anno:, Ciaula scopre la luna, Il treno ha fischiato; La trappola

• Il fu Mattia Pascal conoscenza dei contenuti generali

Febbraio Marzo

4. ITALO SVEVO

La vita, la personalità nel clima mitteleuropeo. La triestinità .L’evoluzione artistica, il rapporto con il contesto storico-culturale; l’evoluzione della figura dell’inetto nei tre romanzi. -autoanalisi, inettitudine e ironia ne La coscienza di Zeno

Letture dal libro di testo

• I. SVEVO, da Senilità, “Il ritratto dell’inetto”

• I. SVEVO, da La coscienza di Zeno, “La morte del padre”; “la scelta della moglie”; “la salute malata di Augusta”, “Psico-analisi” “la profezia di un’apocalisse cosmica.

Aprile

7. La poesia italiana nel primo Novecento.

Percorso di letture

Ungaretti

Saba

Montale

Brevi cenni sulla vita e la produzione dei tre autori Letture

• G. UNGARETTI, da Il porto sepolto: Mattina; Sono una creatura; In memoria; Veglia; Soldati; Fratelli; San Martino sul Carso; I fiumi.

Letture

• E. MONTALE, da Ossi di seppia:, Meriggiare pallido e assorto; Non chiederci la parola che squadri da ogni lato; Spesso il male di vivere ho incontrato; cigola la carrucola nel pozzo

U.SABA, da Trieste e una donna, Città vecchia, Trieste, Ritratto della mia bambina

Maggio

8. LA SCRITTURA

Varie tipologie di testo: analisi del testo poetico e narrativo; saggio breve; articolo di giornale; tema di ordine generale

Settembre maggio

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2. LIBRI DI TESTO BALDI-GIUSSO_RAZETTI-ZACCARIA, IL PIACERE DEI TESTI, MILANO-TORINO, PARAVIA, VOLL LEOPARDI, 5, 6.

3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE LEZIONI FRONTALI LETTURA DEI TESTI IN CLASSE

4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE INTERROGAZIONI ORALI VERIFICHE SCRITTE A RISPOSTA APERTA E CON ANALISI DEL TESTO COMPONIMENTI SCRITTI IN BASE ALLE DIVERSE TIPOLOGIE TESTUALI PREVISTA ALL’ESAME DI STATO

5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI CONDIVISI NEL COLLEGIO DEI DOCENTI e/o NEI VARI DIPARTIMENTI E INSERITI NEL POF): vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F Sono rientrati nella valutazione anche:

− La qualità del lavoro svolto a casa

− L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni

− L’atteggiamento generale verso lo studi

6. OBIETTIVI PROGRAMMATI - Comprendere l'intreccio dei fattori individuali e sociali nella biografia dell’autore - Inquadrare un’opera nel suo contesto storico – culturale con sicurezza - Orientarsi nel rapporto fra influenze e originalità - Confrontare prodotti dello stesso genere, distanti nel tempo, e legati a diverse concezioni

culturali e Riconoscere persistenze e variazioni - Riconoscere gli aspetti formali del testo letterario nelle sue varie realizzazioni e

comprenderne la funzionalità - Identificare le scelte stilistiche individuali nell'ambito della codificazione di genere - Distinguere comprensione ed interpretazione - Fornire un’interpretazione complessiva e metodologicamente fondata sul testo letterario - Saper formulare un giudizio in base al gusto personale o in base ad una interpretazione

storico-critica - Riconoscere analogie tematiche e di funzione tra le poesie del passato e quelle attuali - Acquisire il piacere della lettura - Strutturare argomentazioni in modo logicamente sequenziale e grammaticalmente corretto,

sia sul piano dell’espressione orale, sia su quello della scrittura - Realizzare forme di scrittura diverse, funzionali agli scopi e alle situazioni.

7. OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe ha mantenuto anche in questo anno conclusivo, un profilo piuttosto basso determinato, in parte, da oggettive difficoltà di diversi alunni verso le discipline letterarie, in parte da un atteggiamento poco interessato e partecipativo alle lezioni. Sul piano del comportamento “formale” gli studenti hanno seguito (con l’eccezione di diversi elementi avulsi dal clima della classe) in maniera diligente e ineccepibile, prendendo appunti con tenacia. Ma quando si trattava di andare oltre le “cose dette in classe” per completare e irrobustire i vari argomenti ( a cominciare dai testi letterari non spiegati in classe), ecco che emergevano quegli ormai cronici e insuperabili difetti: studio sommario e superficiale concentrato in pochi giorni e spesso non puntuale e sistematica tendenza a rimandare all’infinito le prove di verifica. Questo non ha impedito ad un gruppetto di allievi/e della prima generazione di impegnarsi con costanza e convinzione e raggiungere risultati soddisfacenti ( e talvolta brillanti, seppur sempre di tipo più nozionistico che rielaborativo ), ma la maggioranza della classe si attesta su di un profitto appena sufficiente e, per alcuni, a tutt’oggi non ancora sufficiente. Un discorso a sé merita l’elaborazione scritta nella previsione della prima prova di maturità. Nella classe ancora oggi ci sono elementi con carenze morfo-sintattiche e logico-concettuali che, a partire dalla classe prima, sono state sicuramente colmate ma non ancora azzerate. I prerequisiti con i quali non pochi alunni iniziavano il loro percorso di scuola di secondo grado erano infatti molto modesti e le loro prove di verifica scritta nettamente insufficienti.

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Concludendo, si deve onestamente sottolineare che la maggioranza della classe ha raggiunto soltanto gli obiettivi minimi mentre una minoranza non li ha ancora raggiunti. Occorre invece ribadire la presenza di un gruppo che è andato ben al di sopra.

Il Docente

Maria Bartoletti ________________________________

PERCORSO FORMATIVO Classe 5B FM Materia:

STORIA Docente: Maria Bartoletti

8. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica -

Modulo Contenuti Tempi

0 L’Italia e l’Europa nella prima metà dell’800.

. Sintesi del periodo compreso tra Il Congresso di Vienna e le rivoluzioni del ‘48 Modulo I. Il pocesso di unificazione italiana . Le principali correnti politiche

settembre

1

L’Europa, l’Italia e il

mondo nella seconda

metà dell’800

-Il ventennio 50-70 in Francia, Germania e Italia. I rapporti tra Stato e Chiesa I problemi dell’Italia unita L’ultimo trentennio dell’800 Caratteristiche, politiche, economiche e socali L’inizio dell’imperialismo e del protezionismo La seconda rivoluzione industriale Lo sviluppo del pensiero socialista L’Italia dall’avvento della Sinistra al potere alla crisi di fine secolo Gli Stati Uniti ed il Giappone

Ottobre novembre

2.

L’età giolittiana

La belle epoque Le contraddizioni del primo ‘900 La nascita della società di massa La cultura antipositivistica

Dicembre

3.

La prima guerra

mondiale

La rivoluzione russa

Le cause del primo conflitto mondiale La guerra di trincea Il 1917 Caporetto Dalla rivoluzione del febbraio alla rivoluzione d’ottobre “Le conseguenze della pace”:il trattato di Versailles

Gennaio

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4. Il primo dopoguerra nel mondo

Il primo dopoguerra in

Italia e l’avvento del

fascismo

La crisi economica europea La guerra civile in Russia Dalla vittoria mutilata al fascismo Mussolini e l’Italia fascista

Febbraio-

5 Gli Usa e la crisi del ‘29

Dagli anni ruggenti al crollo della Borsa La grande depressione

Inizi marzo

6 Gli anni Trenta E lo sviluppo del nazismo La seconda guerra mondiale

La divisione del

mondo

La Repubblica di Weimar L’inizio dell’ascesa politica di Hitler Il totalitarismo perfetto Le leggi di Norimberga e le leggi razziali Dal ghetto ai campi di concentramento Lo scoppio del secondo conflitto mondiale Svolgimento e fasi La caduta di Mussolini e lo sbarco degli alleati Il nazifascismo e la Resistenza in ItaliaYalta. L’inizio della divisione del mondo

Marzo aprile

7

Il secondo dopoguerra nel mondo e in Italia Gli anni cinquanta La guerra fredda

Il referendum del ’46 e le elezioni del ’48 in Italia .I blocchi contrapposti. Usa e Urss Da Stalin a Krusciov: La “destalinizzazione” Le tensioni internazionali. Dalla Corea a Cuba Cenni agli anni sessanta

maggio

9. LIBRI DI TESTO

FOSSATI, LUPPI, ZANETTI, LE CITTA’ DELLA STORIA 3, PEARSON

10. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

LEZIONI FRONTALI PROIEZIONE DI DOCUMENTARI 2 CONFERENZE SULLA GIUSTIZIA RIPARATIVA E RIFLESSIONI IN CLASSE INTERROGAZIONI ORALI VERIFICHE SCRITTE A DOMANDE APERTE

11. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

CONDIVISI NEL COLLEGIO DEI DOCENTI e/o NEI VARI DIPARTIMENTI E INSERITI NEL POF): vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F Sono rientrati nella valutazione anche:

− La qualità del lavoro svolto a casa

− I lavori di gruppo

− L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni

− L’atteggiamento generale verso lo studio

12. OBIETTIVI PROGRAMMATI

- Individuare e contestualizzare i concetti portanti dell’economia, della politica e della società del periodo studiato

- Mettere i fatti storici in relazione con le conoscenze dei contesti economici, sociali, istituzionali, culturali ed ambientali in cui si svolsero

- Analizzare e confrontare le diverse tipologie di organizzazione politica e di organizzazione dello stato

- Cogliere la complessità della dimensione storica, anche attraverso l’interconnessione con altri ambiti culturali

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- Riconoscere nelle interpretazioni divergenti degli storici le differenze in ordine alle ricostruzioni fattuali, alle concettualizzazioni, alle problematizzazioni e spiegazioni.

- Utilizzare le conoscenze acquisite per orientarsi in modo consapevole nelle problematiche del mondo contemporaneo e della società civile

- Comprendere e utilizzare in modo opportuno il lessico specifico della disciplina

13. OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe ha seguito con diligenza e spesso con interesse gli argomenti svolti riuscendo a raggiungere risultati mediamente discreti e , in alcuni casi, buoni. Purtroppo un gruppo di allievi presenta a tutt’oggi delle lacune a causa di uno studio scarso e non sistematico. Si aggiungono talvolta ( anche in studenti dal rendimento positivo) difficoltà logico-concettuali e di collegamento nonché di esposizione. Soltanto pochi elementi hanno raggiunto gli obiettivi programmati: altri in forma non completa ed altri ancora minima .In alcune singole individualità invece permangono lacune sia di studio che di rielaborazione.

Il Docente Maria Bartoletti

_____________________________________________

PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE

A.S. 2017/2018 classe:5BFM Materia: LINGUA E CULTURA

INGLESE

Docente: Nelly Bascio

1.10 PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica – Contenuti Tempi

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Modulo 1 International

Trade • What is international trade? (p.42) • The Balance of Payments and the Balance of Trade (p.43) • Controlling foreign trade (p. 44) • Trading blocs • Organisations promoting international trading (p.45) • Documents in international trade (p.48) • Commercial invoice (p.49) • Certificate of origin (p.50) • Delivery note (p. 51) • Incoterms (p. 52-53) • Home practice (p.54-55) • Exam Practice (p. 56-57) • Topics “What is The International Trade Organization?� • NAFTA in difficulty (p 288-289) Grammar Revision • Simple past • Present perfect •Simple past vs. Present perfect • Linking words

Ottobre

Novembre

Modulo 2-Banking

• Banking services to businesses: current accounts; savings accounts; business loans and mortgages; factoring; leasing; advice (p.76) • Looking at documents: Statement of Account(p. 77) • Press file Bank accounts offered by RBS (p.78) • Accessible banking (p. 80) • Press File: Internet Banking Guide; Advantages of banking online; Online security (p. 83) • Methods of payment: CWO;COD;Open account; CAD;(p. 84-85) • Bank transfer (p. 86) • Draft (p. 87) • Letter of credit (p. 88) (approfondimento sulla lettera di credito, video in lingua sulla struttura della lettera di credito e sulle modalità di pagamento mediante questo documento) • Home practice (p.91) • Exam Practice(p. 92-93)-Lettura e traduzione del brano “Confused about credit cards, puzzled by Pin? You're not alone” • The London Stock Exchange (p. 98) Grammar Revision • Modal Verbs • Conditional sentences-If clause type I-II-III

Dicembre

Gennaio

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•Linking word part II • Semi modal verbs

Module3

Finance • The Stock Exchange (p. 96) • Who operates on the Stock Exchange? (p. 97) • The London Stock Exchange (p. 98) • TheNew York Stock Exchange(p. 99) • Press file (p. 100-101)

Febbraio

Marzo

Module 4 Marketing

and advertising

• Marketing(p. 108) • Market research(p.109) • The marketing mix: product, price, place, promotion (p. 110-111) • Online marketing (p. 113) • Viral marketing (p.114) • Advertising (p. 115) • The power of advertising (p. 116) • Trade fairs (p.117) • Watching while you surf (p.118)

Aprile

Module 5

Cultural Profiles • The United States of America (fotocopia p.90-91) • The Country and the people (fotocopia p.92-93) • Government and politics (fotocopia p. 98-99) • The presidential elections (fotocopia p. 100-101) Grammar Revision • The passive voice

Maggio-

Giugno

2. LIBRI DI TESTO

f.Bentini; b. richardson;v.vaugham, in Business digital edition, pearson longman 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE lezione frontale orale esercitazioni simulazioni ricerche individuali esercizio di scrittura testo in adozione approfondimenti da altri testi internet / sussidi multimediali 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE verifiche orali verifiche scritte simulazioni Terza Prova 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F Concorrono alla valutazione anche:

B) La qualità del lavoro svolto a casa C) L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni D) L’atteggiamento generale verso lo studio

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6. OBIETTIVI PROGRAMMATI Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare il linguaggio commerciale, relativo al percorso di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. Utilizzare i dizionari, compresi quelli settoriali, multimediali e in rete, ai fini di una scelta lessicale appropriata ai diversi contesti. Produrre, in forma scritta e orale, testi tecnico professionali coerenti e coesi, relativi al proprio settore di indirizzo 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe 5^ BFM è formata da 22 studenti, di cui uno studente con Bisogni Educativi Speciali seguito dagli insegnanti di sostegno, con un programma diversificato, come previsto dal PEI. La classe si presenta come un gruppo unito sul piano delle relazioni personali, ma non omogeneo per quanto riguarda il comportamento in classe durante le lezioni e per l'interesse nei confronti dello studio. La programmazione è stata svolta, tenendo conto del livello medio-basso della classe, come risultato dell'avvicendarsi di diverse insegnanti del corso dei cinque anni. Tutto questo ha contribuito a una formazione frammentaria e non omogenea, causando numerose lacune, che ho potuto riscontrare fin dal primo giorno della presa di servizio, nella seconda metà del mese di ottobre. . L’andamento didattico della classe è stato, durante l’anno scolastico, poco soddisfacente a causa dello scarso interesse e dell'attegiamento poco propositivo. Buona parte della classe ha frequentato regolarmente, rispettando orari di ingresso e di uscita, mostrandosi seria e collaborativa, alcuni studenti hanno partecipato alle lezioni con contributi significativi, esponendo con un linguaggio appropriato ed è in grado di rielaborare i contenuti. Invece, un gruppo di alunni, via via nel corso dell’anno si è mostrato poco puntuale nella presenza scolastica, con una certa tendenza a distrarsi in classe, ed ha conseguito una conoscenza superficiale delle tematiche trattate, senza approfondimenti né una rielaborazione critica dei contenuti proposti, e si è molto adagiato, creando un clima poco proficuo al dialogo educativo. I risultati conseguiti da questa minoranza di alunni sono ad oggi insufficenti, a causa dello studio saltuario e superficiale. Alcuni tuttavia hanno mostrato una adesione più seria nei confronti dello studio, verso la fine dell'anno. Un’altra minoranza di studenti, infine, pur mostrando incertezze e difficoltà, e impegnandosi in modo non sempre continuativo, ha raggiunto gli obiettivi minimi, è in grado di riformulare con semplici concetti quanto appreso. La classe ha conseguito quindi livelli diversificati di preparazione in relazione agli obiettivi prefissati. Il gruppo ristretto degli alunni che si sono impegnati con costanza e continuità ha rivelato uno studio completo o una buona capacità di esposizione, ed altri anche un approfondimento critico e personale degli argomenti svolti. Costoro hanno rappresentato per tutto l’anno un punto di riferimento per l’insegnante, ed un traino per i compagni che volessero lavorare in maniera più utile e proficua.

Docente

Prof.ssa Nelly Bascio

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PERCORSO FORMATIVO classe: 5BFM

Materia: MATEMATICA Docente: Nicoletta Cambini

1. Programma disciplinare 2017-2018 UNITA’ DIDATTICA CONTENUTI TEMPI

CALCOLO INFINITESIMALE

Ripasso: Operazioni sui limiti; Forme indeterminate; Asintoti : asintoto verticale, orizzontale, obliquo.

Settembre Ottobre

CONTINUITA’

Definizione di continuità e punti di discontinuità. Teoremi sulle funzioni continue: teorema di Weierstrass; teorema degli zeri.

Novembre Dicembre

DERIVATA

Concetto di derivata: definizione e suo significato geometrico; derivate elementari; algebra delle derivate; continuità e derivabilità; punti angolosi, cuspidi e flessi a tangente verticale.

Gennaio Febbraio

Marzo

MASSIMI E MINIMI

Massimi e minimi, Teorema di Fermat ; Problemi di ottimizzazione. Marzo

Aprile

APPLICAZIONE DELL’ANALISI A

FUNZIONI ECONOMICHE.

Ottimizzazione del profitto: Profitto di un’impresa in un mercato di concorrenza perfetta, profitto di un’impresa in condizioni di monopolio.

Maggio

(da svolgere)

2. Libri di testo “La matematica a colori. Edizione Rossa” vol 4 di L. Sasso. Ed. Petrini

3. strumenti e metodologie didattiche

Durante la lezione ho cercato di stimolare gli alunni verso il ragionamento e la risoluzione di quesiti

semplici ma nuovi che costituissero tappe intermedie di una deduzione più ampia e generale.

Talvolta la classe è stata organizzata in gruppetti per consentire una preparazione più omogenea e

fornire occasione di ripasso. Come strumento è stata utilizzata la lavagna interattiva multimediale

LIM con vantaggi notevoli per rappresentazioni grafiche più accurate e per il recupero di lezioni

"salvate".

4. tipologia delle verifiche

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L'anno scolastico è stato articolato in un trimestre ed un pentamestre, in cui ho svolto prove scritte (

con prova di recupero per assenti o talvolta per chi volesse migliorare risultati negativi),

interrogazioni.

test oggettivi X prove semistrutturate

X prove aperte X compiti di recupero per gli assenti

X colloqui • relazioni individuali

X interrogazioni

• lavori di gruppo

5. criteri di valutazione adottati

In accordo con i criteri condivisi nel collegio Docenti e nei dipartimenti e inseriti nel POF

(vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F) , ho preso in

considerazione anche la qualita’ del lavoro svolto a casa, l’attenzione prestata e la

partecipazione alle lezioni, l’atteggiamento generale verso lo studio, il miglioramento delle

proprie conoscenze.

6. obiettivi programmati • Risolvere equazioni e disequazioni algebriche • Individuare le principali proprietà di una funzione • Operare con rette e parabole nel piano dal punto di vista della geometria analitica • Individuare le strategie applicate per la risoluzione dei problemi;

• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi usando

consapevolmente gli strumenti di calcolo ;

• esporre in modo chiaro e appropriato utilizzando il linguaggio formale;

• utilizzare il linguaggio specifico e saper operare con il simbolismo matematico;

• valutare i risultati ottenuti.

7. obiettivi raggiunti Sotto il profilo comportamentale la classe ha avuto un deciso miglioramento nel corso del triennio tanto da

avere un atteggiamento fondamentalmente corretto e rispettoso con il docente, cosa che ha permesso la

formazione di un clima sereno. Purtroppo sotto il profilo didattico la maggior parte della classe ha avuto

una certa carenza nell’assiduità e nella sistematicità dello studio, che si è dimostrata, a volte, superficiale e

discontinua. Alla luce di ciò, sul piano del profitto la classe presenta la seguente situazione:

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1) un gruppo ristretto di alunni evidenzia un soddisfacente risultato conseguente all’impegno

progressivamente crescente;

2) un secondo gruppo costituito dalla maggior parte degli studenti oscilla da una preparazione

generalmente accettabile, ma non completa, ad una sufficiente padronanza delle conoscenze

e del lessico, anche se solo saltuariamente raggiunge una problematizzazione autonoma di

quanto studiato;

3) infine un numero di allievi presenta alcune difficoltà nel controllo dell’informazione e dei

concetti fondamentali, soprattutto in termini di consapevolezza; l’esposizione, sia orale che

scritta, per questi ragazzi, risulta frammentaria e approssimativa anche in conseguenza di

lacune non superate

Docente

Nicoletta Cambini

PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE

A.S. 2017-2018 classe: 5bfm Materia: Scienze Motorie Sportive Docente: Prof.ssa Michela Marchi

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Percezione di sé e potenziamento fisiologico generale

Ginnastica a corpo libero singoli e a coppie, esercizi di stretching, es. di mobilizzazione delle principali articolazioni del corpo umano, es. di coordinazione neuromotoria, es. di potenziamento muscolare e di ginnastica posturale, es. di equilibrio ed orientamento spazio-temporale, andature dell’Atletica leggera: skip, calciata, balzi e saltelli. Utilizzo di piccoli attrezzi. Corsa nelle varie forme. Posizioni Yoga.

Tutto l’anno

Consolidamento del carattere e della socialità

Organizzazione e gestione di attività e giochi di gruppo in cui è fondamentale l’interazione tra gli studenti. Questo con lo scopo di sviluppare la consapevolezza delle proprie capacità e della possibilità di migliorarsi.

Tutto l’anno

Norme antinfortunistiche Norme di comportamento in caso di infortunio durante lo svolgimento di attività fisiche e sportive.

Tutto l’anno

Giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, calcetto, pallatamburello.

Palleggi, passaggi, tiri, strategie tecnico tattiche del gioco di squadra, rispetto delle regole.

Tutto l’anno

2. LIBRI DI TESTO

“Competenze motorie” - G.D’ANNA - Zocca, Gulisano, Manetti, Marella, Sbragi. (consigliato).

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3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

Il lavoro è stato svolto con lezioni frontali, talvolta con la ripetizione e correzione a coppie o in gruppo di progressioni ginniche da me precedentemente proposte; la metodologia utilizzata prevede un primo approccio di tipo globale scomposto poi nell’analisi del gesto e sua rielaborazione successiva in base alle capacità e caratteristiche degli studenti. L’obiettivo è far comprendere agli studenti che un gesto motorio eseguito correttamente non è mai un’azione puramente meccanica e fine a se stessa, ma un’azione che porta beneficio al nostro corpo. Per questo necessita di comprensione e corretta esecuzione.

4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

Le verifiche sono state effettuate attraverso prove pratiche e test motori.

5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

Le valutazioni finali tengono conto in parte del risultato oggettivo dei test proposti in base a griglie di valutazione standardizzate; in parte del miglioramento dello studente nell’esecuzione dei gesti motori, ed in parte della partecipazione attiva alle lezioni e continuità, rispetto delle regole, dell’ambiente, delle attrezzature, delle consegne e disponibilità ad aiutare i compagni in difficoltà. Fondamentale l’impegno che permetterà anche ai meno dotati dal punto di vista motorio di raggiungere buoni risultati comprendendo che l’ora di scienze motorie non ha l’obiettivo di creare “campioni” ma di valorizzare le capacità che ogni persona possiede.

6. OBIETTIVI PROGRAMMATI

Conoscenza dei benefici legati ad una attività fisica corretta e costante nel tempo; conoscenza delle capacità motorie e della loro possibilità di miglioramento tramite esercitazioni generali e specifiche; organizzazione di una seduta di attivazione muscolare; utilizzo di piccoli e grandi attrezzi; attività in ambiente naturale, giochi sportivi.

7. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli alunni, pur nella loro eterogeneità, hanno raggiunto la consapevolezza dell’importanza di un’attività fisica regolare per un corretto equilibrio e stile di vita; gli obiettivi raggiunti sono stati in generale discreti. Il comportamento tenuto dalla classe durante l’ora di Scienze Motorie è stato sostanzialmente corretto e partecipativo.

Docente

Michela Marchi

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PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE A.S. 2017/2018 CLASSE: 5AB FM Materia: seconda lingua straniera: spagno-

lo Docente: Livia Camiciottoli

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica - Modulo

Contenuti Tempi

Repaso gramati-cal

Tiempos del pasado, subjuntivo, condicional y futuro

Ottobre

Gramática y cul-tura

Periodo hipotético, acentos, lectura y traducción de artículos

Novembre/ Di-ciembre

Unidad 8 Bancos y Cajas de ahorro, Productos financieros, microcrédito, Banca Ética y Bancos online

Gennaio

Unidad 6 La Bolsa, los índices bursátiles y las inversiones, cartas comerciales: la carta de oferta

Febbraio

Unidad 4 El marketing, Productos y precios, Empresas y promociones, El telemarketing, La publicidad, El comercio y la distribución, La franquicia, El comercio por internet, El comercio justo

Marzo

Unidad 6 Ventas y exportaciones, Los embalajes, Los Incoterms, Los entes, La documentación, Enviar presupuestos, El albarán, La factura y la factura electrónica, Las Cámaras de Comercio locales y la Cámara de Comercio Internacional, Las aduanas.

Aprile

Unidad 7 La atención al cliente, Los Seguros, diferentes tipologías de cartas comerciales

Maggio

2. LIBRI DI TESTO: TRATO HECHO, ZANICHELLI:

3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE: LIBRO DI TESTO, ARTICOLI DI GIORNALE, LEGGERE, TRADURRE E COMMENTARE UN TESTO.

4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE: DURANTE L’ANNO SCOLASTICO SI SONO SVOLTE VA-RIE TIPOLOGIE DI VERIFICHE: ESERCIZI GRAMMATICALI E PRODUZIONE DI TESTI, COMPRENSIONE DI TESTO E SIMULAZIONI DI TERZA PROVA

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: (CONDIVISI NEL COLLEGIO DEI DOCENTI e/o NEI VARI DI-

PARTIMENTI E INSERIT I NEL POF): vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F

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5. OBIETTIVI PROGRAMMATI: GLI OBIETTIVI PROGRAMMATI INTENDEVANO TRASMET-TERE ALL’ALUNNO LE CONOSCENZE ADEGUATE DEL MONDO DELL’IMPRESA, DEL

MARKETING, DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE, DELLE BANCHE E DELLA BORSA

APPROFITTANDO DEGLI ARGOMENTI PER RAFFORZARE LA GRAMMATICA

6. OBIETTIVI RAGGIUNTI: UN RISTRETTO NUMERO DI ALUNNI HA LAVORATO COSTAN-TEMENTE DURANTE TUTTO L’ANNO PER RAGGIUNGERE IN PIENO GLI OBIETTIVI PREFISSATI; UN ALTRO BUON NUMERO DI ALUNNI HA RAGGIUNTO, SEPPUR CON

DIFFICOLTÁ, TUTTI O IN PARTE GLI OBIETTIVI PROPOSTI IMPEGNANDOSI SOPRAT-TUTTO NELL’ULTIMA PARTE DELL’A.S., UN PICCOLO GRUPPO, INFINE, HA FATTO FA-TICA A SEGUIRE IL RITMO DELLA CLASSE.

Docente

Prof.ssa Livia Camiciottoli _____________________________________________

PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE

A.S. 2017/2018 classe: 5A Rim Materia: LINGUA FRANCESE Docente: FALCO CARMELA

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica - Modulo

Contenuti Tempi

Répétition unité 1,2,3

-Le monde des entreprises pag.11 -Le sociétés pag.19 -Le commerce pag.29 -La communication écrite pag.45

Ottobre

LA VENTE -Aspects techniques et juridiques pag.113 -Passer une commande pag.123 -Recevoir et traiter une commande pag.134

Ottobre/Novembre

LA MODIFICATION ET L’ANNULATION D’UNE COMMANDE

-Modifier une commande pag.147 -Annuler une commande pag.157 -Répondre à une demande d’annulation pag.164

Dicembre/Gennaio

LA GÉOGRAPHIE -La France physique pag.303 -Les Institutions pag.306 -La France administrative pag 308 L’économie pag.309

Febbraio

LES TRANSPORTS ET LA LIVRAISON

-Les transports pag.173 -La livraison pag.185

Marzo

LE RÈGLEMENT -Les modes de paiement pag.225 Aprile GRAMMAIRE -L’expression du but pag.130

-Les pronoms relatifs pag.142 -L’expression de la condition et de l’hypothèse pag.160

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-Le subjonctif pag.199

2. LIBRI DI TESTO

SYSTÈME ENTREPRISE LÉGER LIDIA PARODI/MARINA VALLACCO

3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

LEZIONE FRONTALE ORALE ESERCITAZIONI SIMULAZIONI TESTO IN ADOZIONE

4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE VERIFICHE ORALI VERIFICHE SCRITTE SIMULAZIONI TERZA PROVA

5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI (CONDIVISI NEL COLLEGIO DEI DOCENTI e/o NEI VARI DIPARTIMENTI E INSERITI NEL POF): vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F. Concorrono alla valutazione anche: − La qualita’ del lavoro svolto a casa − L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni − L’atteggiamento generale verso lo studio

6. OBIETTIVI PROGRAMMATI Padroneggiare la lingua francese per scopi comunicativi e utilizzare il linguaggio commerciale , relativo al percorso di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. Utilizzare i dizionari, compresi quelli settoriali, multimediali e in rete, ai fini di una scelta lessicale appropriata ai diversi contesti. Produrre, in forma scritta e orale, testi tecnico professionali coerenti e coesi, relativi al proprio settore di indirizzo

7. OBIETTIVI RAGGIUNTI Molti studenti si sono impegnati ed hanno seguito con attenzione e costanza lo svolgimento del programma manifestando interesse e partecipazione e conseguendo risultati pienamente sufficienti e buoni . Altri faticano ad esprimersi in forma scritta e orale in modo adeguato o per deboli capacità linguistiche o per scarsa qualità del lavoro svolto a casa e un’ attenzione e partecipazione alle lezioni non sempre costante ed adeguata.

Docente

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Falco Carmela

PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE

A.S. 2017/2018 classe: 5BFM Materia: ECONOMIA AZIENDALE Docente: Benedetta CASTRATI

14. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica - Modulo

Contenuti Tempi

La Contabilità generale Le scritture di assestamento e le valutazioni di fine esercizio, le scritture di completamento, di integrazione, di rettifica, di ammortamento e la rilevazione delle imposte dirette. Le scritture di epilogo e chiusura

Settembre

Bilancio d’esercizio

Il Bilancio di esercizio, il sistema informativo di bilancio, la normativa sul bilancio, i criteri di valutazione, i principi con-tabili, la relazione sulla gestione, la revisione legale, la rela-zione e il giudizio sul bilancio.

Ottobre

Analisi di bilancio Analisi per indici, lo Stato Patrimoniale riclassificato, il conto economico riclassificato, gli indici di bilancio, l’analisi della redditività, l’analisi della produttività, l’analisi patrimoniale, l’analisi finanziaria Analisi per flussi, flussi finanziari e flussi economici, il Ren-diconto Finanziario, le variazioni del PCN Il Bilancio socio ambientale Bilancio con dati a scelta

Novembre

Dicembre

Gennaio

Contabilità gestionale

La contabilità gestionale, la classificazione dei costi, la contabilità a

costi diretti, la contabilità a costi pieni, il calcolo dei costi basato sui

volumi, il metodo ABC.

La contabilità gestionale a supporto delle decisioni aziendali, l’accettazione di un nuovo ordine, il mix produttivo da realiz-zare, l’eliminazione di un prodotto in perdita, il make or buy, la break even analysis.

Febbraio Marzo

Strategie, pianificazione e

programmazione aziendale

Strategie aziendali. Creazione di valore e successo dell’impresa, il concetto di strategia, la gestione strategica, analisi dell’ambiente esterno, l’analisi dell’ambiente interno, le strategie di corporate, le strategie di business, le strategie funzionali, le strategie di produzione, le strategie del mercato globale. La pianificazione strategica ed aziendale, il controllo di ge-stione, il budget, i costi standard, il budget economico, il bu-dget degli investimenti fissi, il budget finanziario, l’analisi degli scostamenti, il reporting.

Aprile

15. LIBRI DI TESTO

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CASA EDITRICE TRAMONTANA – AUTORI: ASTOLFI, BARALE & RICCI – ENTRIAMO IN AZIENDA OGGI 3

16. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Sono state utilizzate le seguenti metodologie: lezione frontale, esercitazioni, simulazioni, problem solving, cooperative learning. Sono stati utilizzati come strumenti didattici, oltre al testo in adozione, fotocopie di approfondimento ed internet.

17. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Le verifiche sono state svolte scritte, con prove strutturate e non strutturate, ed orali.

18. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F. Concorrono alla valutazione anche:

• La qualita’ del lavoro svolto a casa • L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni • L’atteggiamento generale verso lo studio

19. OBIETTIVI PROGRAMMATI Gli obiettivi programmati sono quelli di saper redigere, leggere e interpretare il bilancio aziendale in funzione dei diversi fini conoscitivi da perseguire attraverso l’analisi, saper trattare i dati per utilizzarli nei processi decisionali, saper analizzare ed elaborare piani e programmi, conoscere e utilizzare strumenti di controllo di gestione, saper cogliere l’evoluzione in atto nelle tecniche di gestione aziendale ed utilizzare il lessico specifico della disciplina. La disciplina vuol favorire negli alunni la comprensione dei problemi che saranno chiamati ad affrontare nel loro futuro lavorativo, sia in qualità di imprenditori sia che abbiano il compito di fornire all'azienda le loro capacità e le loro energie come dipendenti, come consulenti o come collaboratori autonomi. Altro obiettivo è quello di far comprendere che l'ottenimento di un profitto da parte delle aziende deve essere perseguito con una condotta giusta e responsabile.

20. OBIETTIVI RAGGIUNTI La maggior parte degli alunni della classe hanno lavorato con costanza ed impegno, raggiungendo gli obiettivi programmati; una parte non ha pienamente raggiunto quanto programmato, in parte a causa di un impegno discontinuo, in parte a causa di difficoltà oggettive.

Docente

Benedetta Castrati

PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE

A.S. _2017-2018____ classe: V B FM Materia: ECONOMIA E SCIENZA DELLE

FINANZE___________________________ Docente: MALENTACCHI

ELISA__________________

21. PROGRAMMA DISCIPLINARE

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Unità didattica -

Modulo Contenuti Tempi

L’ATTIVITA’ FINANZIARIA

I bisogni collettivi e i servizi pubblici. Evoluzione dell’attività finanziaria pubblica: il sistema liberista e la finanza neutrale. La crisi del 1929 e la finanza funzionale e congiunturale. In generale: le ragioni dell’intervento pubblico in economia: la correzione dei fallimenti del mercato, la funzione redistributiva del reddito, la funzione di stimolo allo sviluppo, il Welfare State.

settembre

LE POLITICHE ECONOMICHE

Le politiche economiche: in generale : politica dei redditi, politica dei prezzi, politica fiscale, politica della spesa pubblica.

Ottobre

LE POLITICHE ECONOMICHE E IL RUOLO DELLO STATO

Attività istituzionale ( difesa, ordine pubblico, giustizia) Attività sociale (prestazioni previdenziali e assistenziali, servizi ai cittadini, redistribuzione del reddito) Attività economica (investimenti pubblici, imprese pubbliche)

Ottobre

LE SPESE PUBBLICHE

Nozione delle spese pubbliche. Il fabbisogno finanziario e la capacità contributiva. La classificazione della spesa pubblica: spese ordinarie e straordinarie. Spese di governo e di esercizio. Spese correnti, Spese in conto capitale. L’incremento e il controllo della spesa pubblica: cenni a spending review.

novembre

LE ENTRATE PUBBLICHE

Nozione di entrate pubbliche: La classificazione delle entrate pubbliche: entrate ordinarie e straordinarie. Entrate originarie e derivate. Entrate di diritto privato e di diritto pubblico. Le entrate originarie: i prezzi. Le entrate derivate: I tributi: imposte e tasse. I contributi. La pressione tributaria e la pressione fiscale globale.

novembre

LE ENTRATE ORIGINARIE

Entrate originarie: prezzi privati, pubblici e politici. dicembre

IL DEBITO PUBBLICO

I prestiti pubblici e la formazione del debito pubblico. Debito fluttuante e debito consolidato.

dicembre

LINEAMENTI GENERALI DI BILANCIO STATALE

I bilancio statale: nozione, caratteri e principi. La classificazione del bilancio: Bilancio di previsione annuale e triennale, e rendiconto consuntivo. Anno finanziario ed esercizio finanziario. Bilancio di competenza e bilancio di cassa. Residui attivi e passivi. I principi di redazione del bilancio. Le teorie di bilancio: in generale: teoria del bilancio in pareggio, teoria del doppio bilancio, teoria del bilancio ciclico, teoria del bilancio funzionale (Keynes e il deficit spending). L’art. 81 della Cost. riformulato dopo la legge

Gennaio febbraio

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costituzionale 20 aprile 2012 n. 1. In generale: la manovra finanziaria pubblica e i documenti finanziari che il Parlamento è chiamato ad approvare. Il bilancio annuale di previsione, il bilancio pluriennale scorrevole. Cenni alla legge di stabilità. L’esercizio provvisorio di bilancio. Il controllo sul bilancio: controllo preventivo e successivo della Corte dei Conti: caratteristiche principali. La Ragioneria Generale dello Stato: cenni.

LE IMPOSTE: ELEMENTI E CLASSIFICAZIONE

Le imposte. Gli elementi del rapporto giuridico d’imposta. Tipi di imposta: imposte dirette. Imposte indirette, Imposte reali e personali. Imposte generali e speciali. Imposte proporzionali, progressive e regressive. Il principio di progressività (art. 53 Cost.). La progressività per scaglioni.

Marzo

I PRINCIPI GIURIDICI E COSTITUZIONALI DELLE IMPOSTE

La ripartizione del carico tributario. La teoria della capacità contributiva. I principi costituzionali della tassazione: generalità dell’imposta e uniformità dell’imposta.

Marzo aprile

STORIA E ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO

Nozione di sistema tributario. Il sistema tributario italiano dopo la riforma del 1971. Accertamento analitico dei redditi: caratteri generali L’anagrafe tributaria e il codice fiscale. Organizzazione dell’amministrazione finanziaria italiana e le Agenzie: in generale. L’IRFEF: caratteristiche del tributo. Personalità e progressività. I soggetti passivi. L’imponibile Irpef e le categorie di redditi. La determinazione del reddito imponibile. Il calcolo dell’imposta: reddito complessivo e oneri deducibili. La base imponibile. Aliquote e progressività per scaglioni. Calcolo dell’Irpef. Irpef lorda. Detrazioni d’imposta. L’imposta sostitutiva e la ritenuta alla fonte sui redditi da capitale: in generale. La ritenuta alla fonte da parte del sostituto d’imposta sui redditi da lavoro dipendente e il rilascio annuale del Cud (certificazione unica). L’IRES : caratteristiche generali del tributo. Soggetti passivi. Base imponibile: cenni L’IVA: caratteristiche del tributo. Generalità, proporzionalità. Il valore aggiunto. Il meccanismo dell’Iva: la traslazione in avanti, la rivalsa verso lo Stato e la deduzione di imposta da imposta. Il contribuente di diritto e il contribuente di fatto. LIva sugli acquisti e l’Iva sulle vendite: il diritto al rimborso. I soggetti passivi dell’Iva e la classificazione delle operazioni. Operazioni imponibili, non imponibili (esportazioni) ed operazioni esenti: cenni ed alcuni esempi. Base imponibile: definizione. Le aliquote Iva e l’Iva agevolata.

Aprile maggio

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Obblighi dei contribuenti: in generale cenni a : la dichiarazione di inizio attività, la fatturazione delle operazioni, la registrazione delle vendite e degli acquisti, la liquidazione e i versamenti, la dichiarazione annuale. Lo scontrino fiscale e la ricevuta fiscale in generale. Le altre imposte indirette: Solo definizione ed esempi di: imposte di fabbricazione o accise. Imposte doganali. Monopoli fiscali. Le imposte sui trasferimenti di ricchezza e sugli affari: cenni a imposte di registro e imposta di bollo Cenni a : la finanza locale in riferimento agli enti territoriali. In generale : I tributi della Regione: la tassa di circolazione e l’Irap. L’addizionale regionale Irpef. La partecipazione a tributi statali. (Iva) Cenni a Imposta Comunale Unica: IMU, TASI, TARI .

L’AUTOTASSAZIONE L’accertamento analitico dei redditi. In generale: l’auto accertamento e l’autotassazione. La dichiarazione dei redditi obbligatoria, ed i modelli: Modello Unico. Modello 730 per i lavoratori dipendenti. Il versamento in Banca tramite F24

Maggio Giugno

Per il Clil sono è stato letto un testo in lingua inglese sulla definizione di finanza pubblica (“ Public finance” ) in allegato al presente programma.

22. LIBRI DI TESTO Gilibert, ECONOMIA POLITICA 2, Lattes

GILIBERT, ECONOMIA POLITICA 1, Lattes pagg. 204 – 209 per : Le politiche economiche

23. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

Strumenti: LIBRO DI TESTO, QUADERNO APPUNTI. LAVAGNA LIM. PROIETTORE.

SLIDES. INTERNET. Metodologie: LEZIONE FRONTALE. COLLOQUI CON GLI ALUNNI.

ESERCIZI DA SVOLGERE IN CLASSE E A CASA. POTENZIAMENTO DEL LESSICO

SPECIFICO DELLA DISCIPLINA. MAPPE CONCETTUALI E SCHEMI ALLA LAVAGNA AL

FINE DI PROMUOVERE PERCORSI DI SINTESI E DI INTERDIPENDENZA FRA FENOMENI

SOCIALI, ECONOMICI E GIURIDICI IN AMBITO LOCALE, NAZIONALE E EUROPEO. USO

DEL QUADERNO DEGLI APPUNTI, DEL LIBRO DI TESTO E DI INTERNET PER

REALIZZARE SINTESI, CONFRONTI, APPROFONDIMENTI DISCIPLINARI PER SEGUIRE

LE ATTUALI VICENDE ATTUALI NAZIONALI E INTERNAZIONALI. BREVI DISCUSSIONI IN

CLASSE.

24. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

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Prove semi strutturate scritte programmate, interrogazioni programmate, colloqui informali non programmati, una simulazione scritta di terza prova. CADENZA TEMPORALE DELLE PROVE: alla fine delle unità didattiche

25. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

NELLE VERIFICA SOMMATIVA SI E’ TENUTO CONTO DEI RISULTATI OTTENUTI NELLE PROVE ORALI (ACQUISIZIONE DI PRINCIPI E TEORIE ED ESPOSIZIONE FLUIDA) E NELLE PROVE SCRITTE IL CUI VOTO VA ALL’ORALE. SONO STATI ACCOLTI ANCHE I CONTRIBUTI DATI DAGLI ALUNNI PIU’ SERI E PARTECIPI DURANTE L’ANNO. SI E’ TENUTO CONTO DELLA DELLA PROGRESSIONE POSITIVA DURANTE L’ANNO SCOLASTICO, DELLA MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE AL LAVORO IN CLASSE, DEL CONTRUBUTO DATO, DELLO STUDIO INDIVIDUALE A CASA COMPRESI : LO SVOLGIMENTO DEGLI ESERCIZI E DEI LAVORI ASSEGNATI, LA CAPACITA’ DI ORGANIZZARE IL PROPRIO LAVORO, LA QUALITA’ DELL’IMPEGNO PROFUSO, IL MATERIALE RICHIESTO E PORTATO A SCUOLA, L’ATTENZIONE DURANTE E LEZIONI, LA QUALITA’ DEGLI INTERVENTI, DI OPINIONI PERSONALI E DEI QUESITI POSTI IN CLASSE.

6. OBIETTIVI PROGRAMMATI Per l’economia pubblica abbiamo avviato lo studio partendo dal: ruolo dello Stato in economia in epoche storiche differenti, attuale governance dell’economia pubblica nazionale e internazionale e analisi delle politiche economiche pubbliche con particolare attenzione alla politica fiscale e alla politica della spesa pubblica. La classe mostra un interesse discontinuo e talvolta lamenta la difficoltà dei contenuti, in particolare gli argomenti relativi alla manovra di approvazione del bilancio di previsione, dei documenti che lo accompagnano e degli organi coinvolti. Cerco perciò di utilizzare una metodologia didattica che è sempre volta alla sensibilizzazione degli allievi e ad una più attiva partecipazione, sollecitando l’attenzione verso le attuali vicende politiche e agli impegni del nostro Stato in materia di vincoli di bilancio. Tuttavia l’impegno profuso non è omogeneo fra i vari gruppi di allievi, anche se emerge qualche interesse. Gli obiettivi che mi propongo sono i seguenti: la conoscenza e la comprensione dell’importanza della politica di bilancio dello Stato e della manovra finanziaria e le caratteristiche fondamentali delle principali imposte dirette e indirette del nostro sistema tributario . Gli obiettivi minimi sono legati alla conoscenza elementare del bilancio dello Stato e delle principali imposte vigenti, all’uso di una terminologia sufficientemente corretta e alla capacità di effettuare qualche collegamento con la realtà politica e istituzionale. Abilità più elevate (di analisi, sintesi, correttezza e completezza nell’esposizione ) comporteranno valutazioni più alte. Per il Clil è stata fatta una breve lettura tratta dal libro di testo, dove viene esposta la definizione di finanza pubblica e il ruolo del Governo in economia. OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe si è assestata durante l’anno, e ad oggi risulta formata da 22 studenti. All’interno del gruppo classe troviamo alunni piuttosto fragili e non sempre impegnati come dovrebbero. Tuttavia, alcuni di loro, più seri, diligenti e responsabili, spesso riservati, hanno manifestato atteggiamenti di collaborazione con l’insegnante, ascolto delle lezioni e svolgimento dei compiti assegnati. Un secondo gruppo appare meno impegnato nelle attività didattiche, più scostante e meno rispettoso delle regole. Per questi ultimi, anche lo studio a casa è stato discontinuo, benché la partecipazione e l’interesse verso le tematiche affrontate, sia pure senza approfondire, siano andati crescendo nel corso dell’anno, almeno per alcuni di loro. La programmazione è stata svolta complessivamente come previsto, adattando metodi di lavoro, di insegnamento e approfondimento degli argomenti proposti, all’intero gruppo classe, al cui interno troviamo anche alunni discontinui e poco puntuali e/o alunni con difficoltà di metodo di studio e di lavoro. I risultati conseguiti sono eterogenei, nell’insieme modesti o accettabili. Complessivamente gli alunni appaiono poco propensi e interessati all’approfondimento e alla rielaborazione dei contenuti, soprattutto di quelli più astratti. La classe infatti ha lamentato più volte le difficoltà dei contenuti, in particolare gli argomenti relativi alla manovra di approvazione del bilancio di previsione, dei documenti che lo accompagnano e degli organi

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coinvolti. I contenuti della disciplina sono stati svolti partendo dai saperi fondamentali tramite mappe concettuali che hanno favorito l’ analisi, la sintesi e una visione d’insieme, anche interdisciplinare, dei vari aspetti toccati. Lo studio non è stato sempre regolare, nè assiduo, per cui la classe nell’insieme, pur con qualche eccezione positiva, ha conseguito nel complesso i così detti obiettivi minimi ed è in grado di riformulare con semplici concetti quanto ha appreso. Numerosi studenti sono stati apprezzati nel percorso scuola lavoro. L’alunno P.C. non svolgerà l’esame di Stato in quanto ha seguito un percorso differenziato. Il Consiglio di Classe provvederà a rilasciare un attestato delle competenze acquisite.

Docente

Elisa Malentacchi _____________________________________________

PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE

A.S. _2017-2018 classe: V B FM Materia: DIRITTO___________________________ Docente: MALENTACCHI

ELISA____________

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica -

Modulo Contenuti Tempi

LO STATO I caratteri dello Stato: sovranità, indipendenza, originarietà . Lo Stato e i suoi elementi costitutivi: territorio, popolo e sovranità. Forme di Stato: Stato assoluto, Stato liberale, Stato liberal-democratico, Stato democratico; lo Stato sociale. Forme di governo: monarchia assoluta, costituzionale pura, parlamentare; repubblica parlamentare. Cenni a: repubblica presidenziale. Cenni a: Stato unitario, federale, regionale.

Settembre, ottobre

L’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE

Le fonti del diritto internazionale: i trattati e consuetudini. L’Italia e il diritto internazionale. Le grandi organizzazioni internazionali: cenni all’ONU e alla NATO (solo finalità perseguite) L’Unione Europea: il percorso di integrazione. Caratteristiche principali su : L’organizzazione della U.E.: il Consiglio europeo, il Consiglio dei Ministri, la Commissione europea, il Parlamento europeo. La Banca Centrale Europea. Le norme della U.E.: regolamenti e direttive.

Novembre

LO STATO ITALIANO E LA COSTITUZIONE

Lo Statuto Albertino e i suoi caratteri: concesso dall’alto, breve, flessibile. Dal periodo fascista al referendum istituzionale.

Dicembre, Gennaio, Febbraio

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L’Assemblea costituente. Caratteri della Costituzione Repubblicana: votata dal popolo attraverso i propri rappresentanti, lunga, rigida, programmatica, compromissoria. I primi 12 articoli e i principi fondamentali: principio repubblicano, democratico e lavorista, i diritti inviolabili e il principio di solidarietà, l’uguaglianza formale e sostanziale, il diritto al lavoro, l’indivisibilità della repubblica (autonomie locali e decentramento amministrativo), la tutela delle minoranze linguistiche, lo Stato e la Chiesa cattolica, lo Stato e le altre chiese, il paesaggio, il diritto internazionale, la guerra. Aspetti generali: i rapporti civili: la libertà personale, la l libertà di riunione e di associazione. La manifestazione del pensiero. Capacità giuridica, cittadinanza e nome. Aspetti generali: i rapporti etico-sociali: il diritto di famiglia, il diritto alla salute e all’istruzione. Aspetti generali:i rapporti economici: il sistema economico, la tutela del lavoro. Il sindacato e il diritto di sciopero. I rapporti politici: i partiti politici. Il diritto di voto. Caratteri del voto.

GLI ORGANI COSTITUZIONALI

Gli organi costituzionali: Il Corpo Elettorale. Cenni a sistemi elettorali maggioritario e proporzionale. Il Parlamento: struttura bicamerale e funzioni. Elettorato attivo e passivo. Durata della legislatura. Articolazione interna: Presidente, gruppi e commissioni. Il mandato parlamentare, le immunità parlamentari (solo insindacabilità), l’iter legislativo ordinario, la navetta, il voto palese o segreto. Promulgazione e pubblicazione di legge ordinaria ; Linee fondamentali: iter legislativo costituzionale aggravato. Il referendum abrogativo e il referendum approvativo.

Marzo

Il Governo: struttura e funzioni. Nascita di un Governo. Funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri e funzioni dei Ministri. I Ministri senza portafoglio. Il potere normativo del Governo ( decreto legge e decreto legislativo) . I regolamenti. La mozione di sfiducia. Il controllo del Parlamento sul Governo.

Aprile

Gli organi di garanzia: Il Presidente della Repubblica: elezione, attribuzioni, atti formalmente presidenziali, atti sostanzialmente presidenziali e atti dovuti. Le responsabilità: cenni La Corte Costituzionale e sue funzioni in generale. Il giudizio di costituzionalità: cenni. Sentenze di

Maggio

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accoglimento e di rigetto: cenni.

L’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA

La funzione giurisdizionale: Magistratura ordinaria: giurisdizione civile e penale. Magistratura speciale: cenni. Autonomia e indipendenza dei giudici. Il CSM: cenni. I gradi di giudizio. La Corte di Cassazione e la sentenza definitiva. I principi costituzionali della giurisdizione: il diritto alla difesa. La giurisdizione penale: i reati e le pene. I principi costituzionali della giurisdizione penale: la riserva di legge, l’irretroattività della legge, la responsabilità penale personale, l’obbligatorietà dell’azione penale. Il Pubblico Ministero e gli organi giudicanti.

Maggio

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: STRUTTURA

Le fonti del diritto amministrativo. Le fonti europee. I regolamenti: regolamenti governativi e ministeriali. Regolamenti esecutivi, regolamenti attuativi-integrativi, e di organizzazione. I principi costituzionali della P.A.: in generale legalità, buon andamento e imparzialità. L’organizzazione della P.A.: enti pubblici ed organi. Pubblica amministrazione diretta statale: Il Governo e i Ministri: l’esercizio della funzione esecutiva e amministrativa. L’attività di diritto pubblico della P.A.: cenni ad organi attivi, consultivi e di controllo. Organi centrali ed organi periferici: definizione ed esempi. Organi individuali e collegiali: cenni . La P.A. indiretta non statale: i principali enti pubblici territoriali e le caratteristiche fondamentali di alcune autonomie locali: Regioni e Comuni

Settembre, Novembre

ATTIVITA’ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La funzione amministrava. L’attività della P.A: l’attività di diritto pubblico e i principali atti della P.A.: caratteristiche principali dei meri atti e dei provvedimenti amministrativi. Il potere autoritativo della P.A. e il suo potere discrezionale nella individuazione dei mezzi per realizzare le scelte della politica. Cenni a: la trasparenza amministrativa, la semplificazione, e la Scia. Cenni all’autocertificazione dei dati personali. L’attività di diritto privato della P.A.: cenni all’attività contrattuale della P.A. Gli strumenti della P.A. : beni demaniali e beni patrimoniali.

Marzo Aprile

LA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA

Rapporti tra P.A. e cittadini: l’interesse legittimo e il diritto soggettivo: cenni e aspetti generali. Cenni a: ricorso avverso i provvedimenti della P.A.:

Maggio

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ricorso in via in via gerarchica e ricorso giurisdizionale al Tar e al Consiglio di Stato.

2. LIBRI DI TESTO

Paolo monti, iuris tantum, fino a prova contraria, diritto pubblico, zanichelli

la costituzione italiana

3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

Strumenti: LIBRO DI TESTO, COSTITUZIONE QUADERNO APPUNTI. LAVAGNA LIM.

PROIETTORE. SLIDES. INTERNET. Metodologie: LEZIONE FRONTALE. COLLOQUI CON

GLI ALUNNI. ESERCIZI DA SVOLGERE IN CLASSE E A CASA. POTENZIAMENTO DEL

LESSICO SPECIFICO DELLA DISCIPLINA. MAPPE CONCETTUALI E SCHEMI ALLA

LAVAGNA AL FINE DI PROMUOVERE PERCORSI DI SINTESI E DI INTERDIPENDENZA

FRA FENOMENI SOCIALI, ECONOMICI E GIURIDICI IN AMBITO LOCALE, NAZIONALE E

EUROPEO. USO DEL QUADERNO DEGLI APPUNTI, DEL LIBRO DI TESTO E DI

INTERNET PER REALIZZARE SINTESI, CONFRONTI, APPROFONDIMENTI DISCIPLINARI E

PER SEGUIRE LE VICENDE POLITICHE ATTUALI NAZIONALI E INTERNAZIONALI. BREVI

DISCUSSIONI IN CLASSE.

4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

Prove semi strutturate scritte programmate, interrogazioni programmate, colloqui informali non programmati, una simulazione scritta di terza prova. CADENZA TEMPORALE DELLE PROVE:

alla fine delle unità didattiche

5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

NELLE VERIFICA SOMMATIVA SI E’ TENUTO CONTO DEI RISULTATI OTTENUTI NELLE PROVE ORALI (ACQUISIZIONE DI PRINCIPI E TEORIE ED ESPOSIZIONE FLUIDA) E NELLE PROVE SCRITTE IL CUI VOTO VA ALL’ORALE. SONO STATI ACCOLTI ANCHE I CONTRIBUTI DATI DAGLI ALUNNI PIU’ SERI E PARTECIPI DURANTE L’ANNO. SI E’ TENUTO CONTO DELLA DELLA PROGRESSIONE POSITIVA DURANTE L’ANNO SCOLASTICO, DELLA MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE AL LAVORO IN CLASSE, DEL CONTRUBUTO DATO, DELLO STUDIO INDIVIDUALE A CASA COMPRESI : LO SVOLGIMENTO DEGLI ESERCIZI E DEI LAVORI ASSEGNATI, LA CAPACITA’ DI ORGANIZZARE IL PROPRIO LAVORO, LA QUALITA’ DELL’IMPEGNO PROFUSO, IL MATERIALE RICHIESTO E PORTATO A SCUOLA, L’ATTENZIONE DURANTE E LEZIONI, LA QUALITA’ DEGLI INTERVENTI, DI OPINIONI PERSONALI E DEI QUESITI POSTI IN CLASSE.

6. OBIETTIVI PROGRAMMATI

Per il diritto abbiamo avviato lo studio dalla definizione di Stato apparato e Stato comunità, forme di Stato e forme di Governo, vicende storiche e istituzionali del paese, lettura della Costituzione, organizzazione e funzionamento delle istituzioni, anche in rapporto con alcuni organismi

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internazionali come l’Unione Europea. La classe ha seguito con una certa fatica, mostrando qualche interesse verso i collegamenti interdisciplinari con la storia e per i fatti di attualità. Per quanto attiene alla studio della Stato, si è voluto porre l’attenzione sull’importanza dell’organizzazione e della complessità dell’apparato politico e amministrativo statale e non statale e i suoi rapporti con i cittadini. Perciò ho cercato di utilizzare una metodologia didattica volta alla sensibilizzazione degli allievi per una più attiva partecipazione. Tuttavia l’impegno profuso non è stato omogeneo fra i vari gruppi di allievi. Gli obiettivi che mi sono proposta sono i seguenti: la lettura e lo studio della Costituzione e i principi della nostra forma di Stato e di governo. La conoscenza e la comprensione dello Stato, i suoi elementi, gli organi costituzionali, le vicende storiche e istituzionali del nostro paese. Le fonti del diritto interne ed esterne , le vicende legate all’Unione Europea e la complessità dei rapporti fra il cittadino e la Pubbliche Amministrazioni. Gli obiettivi minimi programmati sono legati alla conoscenza elementare di principi ed elementi dello Stato, delle istituzioni ed organi nazionali, locali e internazionali, e delle regole che attengono il funzionamento della P.A. e i suoi rapporti con i cittadini. Inoltre si è richiesto l’uso di una terminologia sufficientemente corretta e la capacità di effettuare qualche collegamento interdisciplinare. Abilità più elevate ( di analisi, sintesi, correttezza nell’esposizione, conoscenze più complete) comporteranno valutazioni più alte.

7. OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe si è assestata durante l’anno, e ad oggi risulta formata da 22 studenti. All’interno del gruppo classe troviamo alunni piuttosto fragili e non sempre impegnati come dovrebbero. Tuttavia, alcuni di loro, più seri, diligenti e responsabili, spesso riservati, hanno manifestato atteggiamenti di collaborazione con l’insegnante, ascolto delle lezioni e svolgimento dei compiti assegnati. Un secondo gruppo appare meno impegnato nelle attività didattiche, più scostante e meno rispettoso delle regole. Per questi ultimi, anche lo studio a casa è stato discontinuo, benché la partecipazione e l’interesse verso le tematiche affrontate, sia pure senza approfondire, siano andati crescendo nel corso dell’anno, almeno per alcuni di loro. La programmazione è stata svolta complessivamente come previsto, adattando metodi di lavoro, di insegnamento e approfondimento degli argomenti proposti, all’intero gruppo classe, al cui interno troviamo anche alunni discontinui e poco puntuali e/o alunni con difficoltà di metodo di studio e di lavoro. I risultati conseguiti sono eterogenei, nell’insieme modesti o accettabili. Complessivamente gli alunni appaiono poco propensi e interessati all’approfondimento e alla rielaborazione dei contenuti, soprattutto di quelli più astratti. Tuttavia la classe ha mostrato curiosità per le attuali vicende politiche e per le procedure istituzionali in atto. I contenuti della disciplina sono stati svolti partendo dai saperi fondamentali tramite mappe concettuali che hanno favorito l’ analisi, la sintesi e una visione d’insieme, anche interdisciplinare, dei vari aspetti toccati. Lo studio non è stato sempre regolare, nè assiduo, per cui la classe nell’insieme, pur con qualche eccezione positiva, ha conseguito nel complesso i così detti obiettivi minimi ed è in grado di riformulare con semplici concetti quanto ha appreso. Numerosi studenti sono stati apprezzati nel percorso scuola lavoro. L’alunno P.C. non svolgerà l’esame di Stato in quanto ha seguito un percorso differenziato. Il Consiglio di Classe provvederà a rilasciare un attestato delle competenze acquisite.

Docente

Elisa Malentacchi _____________________________________________

Bagno a Ripoli, 15 Maggio 2018

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IL CONSIGLIO DI CLASSE

ISTITUTO TECNICO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING

ARTICOLAZIONE AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING (AFM)

DISCIPLINE DOCENTI FIRMA

Lingua e Letteratura Italiana

Maria Bartoletti

Lingua e Cultura Inglese

Nelly Bascio

Storia

Maria Bartoletti

Matematica

Sara Santarnacchi supplente di Nicoletta Cambini

Scienze Motorie e Sportive

Monica Marchi

Seconda Lingua Comunitaria

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Livia Camiciottoli

Economia Aziendale

Benedetta Castrati

Diritto

Elisa Malentacchi

Economia Politica

Elisa Malentacchi

Religione Cattolica

Carraresi

Attività Alternativa

_________________

Filomena Stanziola

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Data _____________________ IL COORDINATORE IL DIRIGENTE SCOLASTICO Maria Bartoletti Simone Cavari