62
COMMISSIONE EUROPEA Eppure i bambini si muovono Il futuro appartiene ai bambini? Dimostratelo! Prendete oggi un’iniziativa per cambiare il modo in cui vostra città si muoverà con le generazioni future. UFFICIO DELLE PUBBLICAZIONI UFFICIALI DELLE COMUNITÀ EUROPEE L-2985 Luxembourg 9 7 8 9 2 8 9 4 1 8 8 9 8 14 7 KH-32-00-031-IT-C Verificare le tariffe dei trasporti pubblici per i bambini. Sono realmente preferenziali? Fino a quando un bambino può viaggiare gratuitamente? Consultare le statistiche sugli incidenti che hanno coinvolto i bambini nella vostra città negli ultimi dieci anni o da quando è nato il vostro primo bambino, se ha più di 10 anni. Farsi un’idea del numero e della lunghezza totale delle strade dove la velocità massima è adattata alla presenza di bambini (cioè 30 km/h). Raccogliere una documentazione generale sulla mobilità dei bambini. Scegliere una persona che faccia per voi il giro dei siti Internet. Scrivere a tutte le scuole della vostra città inviando loro una copia di questo opuscolo e proponendo di incontrare quelle che desiderano agire con voi per creare buone condizioni di spostamenti autonomi dei bambini (per ordinare questo opuscolo, cfr. pag. 2). Ispirarvi per la vostra città alle campagne di sensibilizzazione esistenti (cfr. pag. 51). Designare un responsabile «percorsi della scuola» nel vostro gruppo ed affidargli come primo compito lo svolgimento di un’indagine presso gli scolari (cfr. pagg. 21 e 58). Designare un responsabile «Bambini e mobilità» nel vostro gruppo ed incaricarlo di indire una prima riunione di un gruppo di lavoro che riunisce i servizi di urbanistica e pianificazione, un istituto di sicurezza stradale, il mondo della scuola, le associazioni di genitori, rappresentanti dei giovani (movimenti giovanili, centri per i giovani ecc.), il settore sanitario, il mondo associativo (cfr. pag. 21). Decidere di realizzare un parlamento dei bambini e un parlamento dei giovani. ISBN 92-894-1889-3 Eppure i bambini si muovono

Eppure i bambini si muovono - European Commission | Choose ...ec.europa.eu/environment/archives/youth/original/air/kids_on_the... · Eppure i bambini si muovono. ... particolarmente

Embed Size (px)

Citation preview

COMMISSIONE EUROPEA

Eppure i bambini simuovono

Il futuro appartiene ai bambini? Dimostratelo!Prendete oggi un’iniziativa per cambiare il modo in cui vostra città si muoverà con le generazioni future.

UFFICIO DELLE PUBBLICAZIONI UFFICIALIDELLE COMUNITÀ EUROPEE

L-2985 Luxembourg 9 789289 418898

14 7 K

H-32-00-031-IT-C

� Verificare le tariffe dei trasporti pubblici per i bambini.Sono realmente preferenziali? Fino a quando unbambino può viaggiare gratuitamente?

� Consultare le statistiche sugli incidenti che hannocoinvolto i bambini nella vostra città negli ultimi diecianni o da quando è nato il vostro primo bambino, se hapiù di 10 anni.

� Farsi un’idea del numero e della lunghezza totale dellestrade dove la velocità massima è adattata alla presenzadi bambini (cioè 30 km/h).

� Raccogliere una documentazione generale sulla mobilitàdei bambini.

� Scegliere una persona che faccia per voi il giro dei sitiInternet.

� Scrivere a tutte le scuole della vostra città inviando lorouna copia di questo opuscolo e proponendo diincontrare quelle che desiderano agire con voi per crearebuone condizioni di spostamenti autonomi dei bambini(per ordinare questo opuscolo, cfr. pag. 2).

� Ispirarvi per la vostra città alle campagne disensibilizzazione esistenti (cfr. pag. 51).

� Designare un responsabile «percorsi della scuola» nelvostro gruppo ed affidargli come primo compito losvolgimento di un’indagine presso gli scolari (cfr. pagg.21 e 58).

Designare un responsabile «Bambini e mobilità» nelvostro gruppo ed incaricarlo di indire una prima riunionedi un gruppo di lavoro che riunisce i servizi di urbanisticae pianificazione, un istituto di sicurezza stradale, ilmondo della scuola, le associazioni di genitori,rappresentanti dei giovani (movimenti giovanili, centriper i giovani ecc.), il settore sanitario, il mondoassociativo (cfr. pag. 21).

Decidere di realizzare un parlamento dei bambini e unparlamento dei giovani.

ISBN 92-894-1889-3

Epp

ure i b

amb

ini si m

uo

von

o

Eppure i bambini si muovono

Numerose altre informazioni sull’Unione europea sono disponibili su Internet tramite il server Europa (http://europa.eu.int).

Una scheda bibliografica figura alla fine del volume.

Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, 2002

ISBN 92-894-1889-3© Comunità europee, 2002

Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.

Printed in Belgium

STAMPATO SU CARTA SBIANCATA SENZA CLORO

DistribuzioneCommissione europea, DG AmbienteFax (32-2) 299 61 98Posta elettronica: [email protected]

Coordinamento: C. Bochu (DG Ambiente); posta elettronica: [email protected], redazione: U. SchollaertRilettura: C. Coppieters (Ecf), J. Dekoster (Lega delle famiglie), A. Tsouros e F. Racioppi (OMS)

Concezione e realizzazione grafiche: C. Hilgers, N. Muñarriz (EUR-OP)

Fotografie: fotografie dei grafici e dell’autore; i nostri ringraziamenti a Transport 2000 (pag. 8), Pro Vélo (pag. 12), MartinLeuzinger/VCS (Burgdorf, CH; pagg. 25, 28, 29), EvoBus Austria (pag. 27), Verkehrs-Club der Schweiz VCS (pag. 28), Verkehrs-Club-Österreich (pag. 30), Sustrans (pag. 30), Ecole Van Belle (Anderlecht) (pag. 36), Luc Degraer/GRACQ (pag. 35), Sustrans(pag. 35), Jacques Varlet/Énergie-Cités (pag. 37), municipio di Larissa (pag. 42), Vélo Québec (pag. 43)

Disegni di bambini al concorso «Settimana verde» 2001: Denise Assmann, Jessica Franke, Tanja Galdipuor, Kevin Löffer, EleniPantzartzi, Raffaele Scarlatti, There Schulz, Sofia SironiDisegno pag. 32: Erik Liebermann

Grazie ad Alessandro Yano per la sua collaborazione.

COMMISSIONE EUROPEADirezione generale dell’Ambiente

Eppure i bambini si muovono

Margot WALLSTRÖMCommissaria europea per l’Ambiente

4

e siete un rappresentante locale eletto, un insegnante, un direttorescolastico, un genitore o se, semplicemente, volete seguirel’evoluzione dell’ambiente attorno a voi e vi interessa la mobilità e la

salute di 90 milioni di bambini europei, questa nuova pubblicazione viconcerne.

Condividiamo lo stesso clima, la stessa aria e la stessa acqua dei bambiniche come noi adulti subiscono gli effetti dell’inquinamento sull’aria cherespiriamo o l’acqua che beviamo. I bambini non sono però adulti inminiatura. Spesso sono più vulnerabili al degrado dell’ambiente, inparticolare nelle città, e pagano un tributo più pesante allo sviluppo nonsostenibile.

Tuttavia, i bambini non devono apparire soltanto come le vittime innocentidella situazione attuale, poiché hanno un potenziale enorme, ancora troppopoco sfruttato, per creare un ambiente migliore e più sano. In base alla miaesperienza personale, posso affermare che i bambini sono in grado disvolgere un ruolo estremamente importante per la difesa dell’ambiente.

Nonostante le molte dichiarazioni internazionali o convenzioni, i bambini e igiovani non partecipano in genere attivamente al processo decisionale dipianificazione e hanno quindi poche possibilità di influire sul presente o diorientare il futuro. In altri termini, abbiamo, come adulti, una responsabilitàenorme, responsabilità che dobbiamo assumere con molta più serietà diquanto abbiamo fatto finora.

Il presente opuscolo fornisce esempi pratici di ciò che è stato fatto permeglio tenere conto delle esigenze dei bambini, in materia di mobilità e di

ambiente, da alcuni enti locali e scuole. Alcune fra esse hanno adottatomisure per invertire una tendenza recente particolarmente spiacevole, cioèla forte diminuzione, nel corso degli ultimi dieci anni, del numero di bambiniche vanno a scuola in bicicletta o a piedi. Spero che questi esempi visaranno utili.

Presenta un’iniziativa che ho lanciato alcuni anni fa in collaborazione connumerosi partners: la giornata europea senza auto, organizzata il 22settembre di ogni anno, in centinaia di città e località di tutta Europa.Questo evento dà ai bambini la possibilità di apprendere e di partecipare aldibattito sul migliore modo di lottare contro uno dei principali pericoli dellaloro vita quotidiana: il traffico automobilistico.

I bambini apprezzano anche di potere usufruire, anche soltanto un giorno,di una libertà totale di movimento nella città senza che si debbanocontinuamente ricordare loro i pericoli della circolazione automobilistica.Dobbiamo creare un ambiente rispettoso dei bambini, poiché sono i futuricustodi dell’ambiente e i responsabili di domani. Ciò che è buono per i nostribambini è buono per la società e il pianeta.

5

Prefazione

S

Ci si pensa poco, ma la grandemaggioranza dei bambini e giovani

vive «in città» e può così usufruiredelle numerose e svariate possibilità dievoluzione personale che offrel’ambiente urbano. Il 15-20 % deglispostamenti è fatto da giovani!

Ma le nostre città sono troppo spessoluoghi concepiti senza tener conto deibambini e dei giovani. Gli spazipubblici e i mezzi di trasporto, pensatida adulti in buona forma fisica peradulti a loro volta in forma, trascuranole esigenze dei bambini e di altre«minoranze». L’autonomia dei bambinine è minacciata, con un impatto

negativo sulle loro capacità di sviluppoe sul loro benessere.

Il degrado dell’ambiente si faparticolarmente sentire in città, dovel’inquinamento atmosferico e acusticopreoccupa seriamente gli europei.Oggi, si sa che i bambini non sonosemplicemente adulti in miniatura esono più sensibili degli adulti aglieffetti dell’inquinamento. Gli entilocali devono quindi intervenire conurgenza per ripristinare la qualitàdell’ambiente urbano.

7

INDICE

I BAMBINI, I GIOVANI E LA CITTÀ

CHE COSA FARE?

Come tenere conto dei bambini?Non siamo in un vicolo cieco? Un

ambiente «bambini ammessi» èconcepibile? Effettivamente, i decisorie gli eletti locali devono operaredelle scelte e hanno a lorodisposizione una panoplia distrumenti.

Si pensa, naturalmente, in primoluogo al percorso casa-scuola. Questoapproccio è facilitato dal fatto che sitratta di spostamenti quotidiani sutragitti comuni a molti bambini overso destinazioni precise. Unoschema presenta questo approcciointeressante e dove gli esempi disuccesso sono numerosi.

Non bisogna però trascurare il fattoche la maggioranza degli spostamentidei bambini e dei giovani non èlegata alla scuola (attivitàextrascolastiche, sport, svaghi, visite,gioco ecc.).

Numerose associazioni (di città, dicittadini ecc.) che lavorano per la

tutela dei diritti dei bambini possonoaiutarvi.

Questo capitolo vi segnalerà anchenumerose pubblicazioni, CD-ROM esiti Internet dove trovareargomentazioni ed idee perprogredire efficacemente erapidamente sulla strada dellosviluppo sostenibile nel vostrocomune.

Icasi esposti in questo capitoloillustrano come un comune può

diventare «bambini ammessi» graziead una serie di «attenzioni» rivoltespecificamente alle esigenze deibambini e dei giovani.

Si va dalla partecipazione dei giovanialla pianificazione urbana e allaconcezione di particolari accorgimentio sistemazioni stradali, fino a misuredi discriminazione positiva a favoredei bambini! Società di trasportopubblico usano Internet percontattare i giovani o organizzanotirocini per insegnare ai bambinicome utilizzare al massimo la lororete! Polizie locali trasformanoquartieri in terreni d’apprendistatosu scala naturale dove sono gliautomobilisti a fare da cavie! Infondo, per inventare, basta chiedereproprio ai bambini...

ESEMPI

RISORSE

Pagina 10

Pagina 20 Pagina 38 Pagina 50

8 Quali diritti per i nostri bambini?

Secondo voi, quale posto si lascia per i giochi dei bambini nella città,rispetto allo spazio accordato dai pubblici poteri al parcheggio o allacircolazione? Quali diritti hanno i bambini in materia di libertà dimovimento e d’accesso a luoghi dove sviluppare una vita sociale eculturale, conoscenze, un benessere fisico? Esiste un diritto allamobilità autonoma per i bambini? E quale è il suo peso di fronte allescelte imposte da adulti che preferiscono spostarsi in automobile a tuttii costi?

Alcuni fatti: pensiamo tutti di dovere proteggere i bambini contro imaltrattamenti, gli abusi sessuali, lo sfruttamento economico.Certamente, sembra elementare proteggere l’integrità morale, psichicae fisica di un bambino da individui che «possono» fargli torto. Citiamoanche il diritto all’istruzione che deve essere garantito. La convenzionedelle Nazioni Unite sui diritti del bambino, adottata nel 1989, è unaprova tangibile del consenso su alcuni diritti fondamentali. Purtroppo, ildiritto alla mobilità non ne fa ancora parte.

A parte questi diritti fondamentali, che cosa pensare del «potere» cheha il mondo adulto di fare valere le sue priorità e le sue esigenze ascapito delle attese, della salute e del benessere dei bambini?

Un sabato del 1997, nel Regno Unito, Darren, di 8 anni, è rimastovittima di un incidente stradale mentre andava in bicicletta da unamico. C’è voluta la pressione di una campagna nazionale condotta da

un gruppo di persone fortemente motivate, a sostegno dei genitoristraziati dall’accaduto, perché la società di assicurazionidell’automobilista in causa rinunciasse infine a tentare di fare valere il«suo buon diritto» dinanzi ad un tribunale.

Quale buon diritto?

Quello di considerare che ricade sui genitori la presunzione dinegligenza, dal momento che hanno l’imprudenza di autorizzare unbambino di questa età a spostarsi solo, in bicicletta e senza casco.

Se non si fa attenzione, saranno biasimati i genitori — in modocolpevolizzante e moralizzatore — per non aver previsto unaccompagnatore, avere permesso un tipo di spostamento considerato«inadeguato», senza munire il bambino di un casco di protezione. Sipassa invece sotto silenzio l’incoscienza o la «disattenzione»dell’automobilista, l’assenza di sistemazioni ciclabili soddisfacenti o dimisure di moderazione della velocità. L’ambiente è quello che è, tantopeggio per il bambino... A seguire questa logica, tutti i pedonidovrebbero presto munirsi di un casco e tutti i ciclisti di una strutturaprotettiva...

E nella vostra città? Quanti sono ogni anno i bambini vittime dellastrada? Quanti sono i bambini frustrati per non poter circolare ogiocare in libertà?

9

INTRODUZIONE

QUALI DIRITTI PER I NOSTRI BAMBINI?

10 I bambini, i giovani e la città

«Bisogna ripensare la città in funzione deibambini, da una visuale a un metro e diecidi altezza».Walter Veltroni, sindaco di Roma

11

CAPITOLO 1

I BAMBINI, I GIOVANI E LA CITTÀ

URGENZE

I bambini e gli adolescenti fino all’età di 18 annirappresentano un po’ più del 21 % della popolazionedell’Unione europea, con variazioni nazionali che vanno dal15 al 24 %. Se si includono i giovani fino alla fine degli studisecondari, che corrisponde quasi all’età dove si puòottenere la patente di guida, si può considerare che — senzacontare gli adulti che non si spostano in automobile — unquinto della popolazione europea per spostarsi ècompletamente dipendente dall’andare a piedi o inbicicletta, dai mezzi pubblici... o dai genitori che loaccompagnano in auto.

I bambini e i giovani sviluppano abitudini che generalmenteconserveranno in età adulta. «Abituati» ad una mobilitàcondizionata dall’automobile dei genitori o ad un ambienteche dà la precedenza all’automobile, questi cittadini didomani tenderanno a prendere «naturalmente»l’automobile come riferimento.

D’altra parte, va constatato che il diritto alla mobilità deibambini e dei giovani pone dei problemi. Ci si muove nellapropria città per accedere a luoghi dove trovare beni eservizi, attività sociali e culturali, corsi di formazione di basee scolastica superiore, intellettuale, professionale o artistica,attività sportive e fisiche ecc. Questo diritto d’accesso alla

Nei paesi dell’Unione europea, circa il 70-80 % della popolazione abita inambiente urbano dove circa il 70-80 % dei bambini e giovani troveranno onon troveranno buone condizioni evolutive a seconda che esso sia statoconcepito tenendo conto o meno di loro.

La città è naturalmente il luogo ideale di sviluppo dei bambini, poiché inessa si trovano a portata di mano il maggior numero di servizi e istituzioniche li concernono. La città può però risultare ostile ai bambini e ai giovani,che spesso non vi trovano il loro posto nello spazio pubblico o nell’offerta dimezzi di spostamento, in gran parte concepiti ed organizzati in funzionedegli adulti e dell’automobile.

I giovani: un quinto dellapopolazione la cui mobilitàdipende dall’andare a piedi oin bicicletta, dai mezzipubblici... o da un genitoreche li accompagna».

12 I bambini, i giovani e la città

città è particolarmente importante nel gruppo dei giovani dacui dipende il futuro economico e sociale delle nostresocietà: per formare adulti che possono apportare il loropieno contributo alla costruzione del futuro, è essenzialegarantire loro un accesso facile a ciò che può costruire illoro futuro individuale.

Ma i bambini e i giovani sono spesso confrontati ad unambiente urbano che tiene scarsamente conto delle loroesigenze di mobilità. Nelle città, in cui la densità e la varietàdelle attività sono maggiori, le possibilità di un accessoautonomo a questa attività sono limitate da una politicadegli spostamenti dettata dalle esigenze, dalle abitudini edai mezzi degli adulti, in particolare quelli che si spostano inautomobile.

I BAMBINI E I GIOVANI SI MUOVONO

I bambini e i giovani (5-18 anni) effettuano il 15-20 % ditutti gli spostamenti. Questa percentuale corrisponde più omeno alla parte della popolazione che rappresentano.

Durante la settimana, la scuola è il motivo di settespostamenti su dieci. Se si includono i fine settimana e igiorni di vacanza, gli spostamenti verso la scuola hannofinalmente quasi lo stesso peso degli spostamenti per glisvaghi (si può stimare che due bambini su tre abbianoattività extrascolastiche) o per «questioni private»

(consultazioni mediche, visite alla famiglia o ad amici ecc.),cioè quattro spostamenti su dieci.

Sempre più spesso i bambini sono accompagnati da unadulto o accompagnati in automobile da un adulto.

Nel Regno Unito, ad esempio, nella fascia di età da 5 a 10anni, solo un bambino su nove va ora a scuola da solo,rispetto a uno su cinque di appena dieci anni fa.

Il ministero britannico dei Trasporti ritiene che, nell’ora dipunta della mattina, quasi il 20 % del traffico sia dovuto altrasporto in automobile dei bambini verso la scuola.

In un’indagine presso donne francesi di età compresa tra 25e 49 anni, mentre il 74 % dichiara che la scuola è a meno di5 km dal domicilio, il 46 % accompagna in genere i figli ascuola in auto. Ma, fra queste ultime, circa tre su diecisegnalano che avrebbero una soluzione di sostituzionecompletamente accettabile se non potessero accompagnareo far accompagnare i figli a scuola.

Si è constatato in Lussemburgo che l’accompagnamento diuna persona rappresenta quasi il 9,5 % dei motivi dispostamenti degli adulti (18 anni e più); la grandemaggioranza delle persone accompagnate sonoindubbiamente bambini, poiché tre quarti degli spostamentidi «scorta» sono effettuati da adulti di età compresa tra 25 e44 anni, cioè persone in età di essere genitori.

Quattro volte su dieci, la ragione di spostamento è la scuola

Il percorso casa-scuola

Un’indagine svolta dalla città di York tra 15 500 scolari(66 % della popolazione scolastica) è rivelatore.

Fra gli alunni della scuola elementare, il 34 % èaccompagnato in automobile a scuola, ma appena il15 % apprezza questo tipo di trasporto, il 40 %vorrebbe andare a scuola in bicicletta, mentre oggi lo fasoltanto il 3 %.

Nell’insegnamento secondario, il 15 % degli allievi èaccompagnato in automobile. Gli atteggiamenti diquesti giovani si avvicinano tuttavia alle inclinazionidegli adulti in termini di facilità e di comodità:l’automobile sarebbe per il 20 % di essi il modopreferito di trasporto. L’8,5 % utilizza attualmente labicicletta, ma questo modo di trasporto potrebberaggiungere il 15 %.

Interrogati su ciò che amano meno sul percorso casa-scuola, quasi il 60 % dei bambini delle elementariindica innanzitutto la congestione del traffico, seguitadall’eccessiva velocità delle automobili e dal timore diavere un incidente. Fra gli alunni della scuolasecondaria, il 48 % dichiara che c’è troppo traffico equindi anche per loro il ruolo dall’automobileindividuale è il principale problema nel tragitto perrecarsi a scuola

13

I CITTADINI PREOCCUPATI DALL’AMBIENTE

Secondo una parte degli europei, il livello di potere chedovrebbe impegnarsi maggiormente per garantire la tuteladell’ambiente è il comune: il 29 % attende in modoprioritario azioni dai poteri locali, il 22 % dal livellonazionale, il 10 % dal livello regionale e, rispettivamente, il 7e 24 % dai livelli europeo e mondiale.

Ma tra il 1995 e il 1999 c’è stata una flessione nella fiduciache gli europei ripongono nei pubblici poteri in materiad’azione per la tutela del loro ambiente.

Parallelamente, i cittadini dell’Unione europea, in particolaregli abitanti di città, si dichiarano sempre più preoccupatidello stato del loro ambiente e della sua evoluzione futura.

Fra dieci fonti di preoccupazioni che riguardano l’ambientedel luogo di abitazione, le due più importanti riguardanoprevalentemente l’ambiente urbano: l’intensa circolazioneautomobilistica e l’inquinamento atmosferico. Il rumore è inquinta posizione, dopo la problematica dei rifiuti e i dannicausati al paesaggio. La questione della qualità dell’aria, cheera «soltanto» la quinta preoccupazione degli europei nel1995, è diventata la prima nel 1999...

I BAMBINI IN PERICOLO

Gli europei classificano la salute come la seconda grandepreoccupazione dopo la violenza (rispettivamente, 66 e79 % degli intervistati). L’ambiente viene al quinto posto(45 % degli intervistati) su un elenco di undici.

La cattiva qualità dell’aria è riconosciuta da tutti come unafonte tangibile di minaccia per la salute; ma anche il rumoresi configura sempre più come un problema per la salute o ilbenessere.

Tenuto conto che i bambini sono generalmente più sensibilidegli adulti all’inquinamento e che hanno particolarmentebisogno di un’aria respirabile — considerato che il loroorganismo è in piena crescita — si può ritenere che lepreoccupazioni generali degli europei in materia di salutesono certamente più vive con riferimento ai bambini.

È oggi difficilmente contestabile che l’aria inquinata nuocealla salute e che il pubblico, pur se in parte di malavoglia,riconosce la necessità di misure di tutela generale dellasalute, anche se esse comportano cambiamenti allamobilità. Oltre a questo buon senso comune, anche il buonsenso economico impone di intervenire con decisione: inSvizzera, uno studio del dipartimento dei trasporti edell’energia del ministero dell’Ambiente rivela che il soloinquinamento dovuto al traffico automobilistico privatocausa costi di salute di circa 83 euro pro capite e all’anno.

I problemi urbani

Vi preoccupano i problemi urbani (circolazione, rumore,inquinamento)?Per questa domanda che comportava quattro rispostepossibili, il punto mediano si situa a 2,5 e corrisponde a«preoccupato, ma moderatamente». Si può ritenere che in tuttigli Stati membri la popolazione è come minimo benconsapevole dell’esistenza di un problema e interessata alleazioni dei pubblici poteri.

Grafico 1.1

1

2,5

4

UE15

GRIEPFBUKDNLIRLALDKFINS

Fonte: Eurobarometro,1999 (51.1).

14 I bambini, i giovani e la città

Può fare meglio!

Queste cifre sono confermate da studi a lungo terminecondotti negli Stati Uniti e in Europa (cfr. «I costi esterni deitrasporti») e restano prudenti: ad esempio, non includono ilcosto dei cancri, mentre una parte delle sostanze inquinantidovute al traffico automobilistico è fortemente cancerogena,come mostra uno studio americano del 1989 che mette inluce una correlazione tra la densità del trafficoautomobilistico e la frequenza dei cancri nei bambini[rischio di leucemia tre volte più elevato se il bambino abitain un luogo dove transitano più di 10 000 veicoli al giornorispetto ad un luogo dove ne passano soltanto 100 (citato inGesundheitsrisiko Auto)].

Bambini fisicamente non in forma

Le preoccupazioni per la salute aumentano con i progressidella ricerca scientifica. Nel settore della mobilità inparticolare, si scoprono gradualmente i numerosi problemiper la salute e il benessere generale dei bambini.

Negli Stati Uniti, il 25 % dei ragazzi di età compresa tra 6 e17 anni è affetto da obesità, cioè 1,5 volte di più che neglianni ’60. Si constata una tendenza simile in Europa, dovedue bambini su dieci sono in sovrappeso.

Nei bambini, l’obesità è meno legata alle abitudinialimentari che alla mancanza di esercizio. A breve termineessa provoca nei bambini che ne sono colpiti problemi

I pubblici poteri agiscono efficacemente per proteggerel’ambiente?Nessun livello di potere è percepito come sufficientementeimpegnato a proteggere l’ambiente. L’aumento dellepreoccupazioni degli europei si riflette in un aumento del lorolivello d’insoddisfazione quanto all’azione dei pubblici poteri trail 1995 e il 1999.

Grafico 1.2 Grafico 1.3

1

2,5

4

GRPIFBEIRLUKDFINSLADKNL

UE15

0 %

10 %

20 %

30 %

40 %

50 %

60 %

70 %

80 %

Locale Regionale Nazionale Dell’UE Mondiale

19991995

L’inquinamento atmosferico

Vi preoccupa l’inquinamento atmosferico?Per questa domanda che comportava quattro risposte possibili,il punto mediano si situa a 2,5 e corrisponde a «preoccupato,ma moderatamente».Si può ritenere che in tutti gli Stati membri la popolazione ècome minimo molto sensibilizzata e in attesa di azioniconcrete e di soluzioni da parte dei pubblici poteri.

Fonte: Eurobarometro, 1999 (51.1).

Fonte: Eurobarometro, 1999 (51.1).

15

considerevoli di integrazione psicosociale. A lungo termine,prepara il terreno per l’obesità in età adulta, ma anchenumerose affezioni connesse, a volte molto gravi (malattiecardiovascolari, problemi ormonali, problemi allearticolazioni ecc.).

Accanto all’obesità dichiarata, numerosi bambini sono insovrappeso e presentano un cattivo sviluppo corporale acausa della mancanza di esercizio, con grave pregiudizio peril loro sviluppo corporeo.

L’esercizio fisico è naturalmente legato ad attività sportive oludiche, ma una parte non trascurabile è frutto delleabitudini di spostamento acquisite nell’infanzia. Non è piùcontestato che l’integrazione dell’esercizio nel corso normaledelle attività quotidiane durante l’infanzia è il miglioremezzo per garantire una quantità sufficiente d’esercizioquotidiano nello stile di vita dell’adulto. In altre parole, latendenza attuale a trasportare i bambini in automobile vaesattamente contro un’igiene sana di vita.

Disordini respiratori

I bambini accompagnati in auto sono esposti a tassid’inquinamento estremamente elevati registratinell’abitacolo, che superano le concentrazioni esistentinell’aria all’esterno dove le sostanze inquinanti sono diluite

in una massa d’aria nettamente più grande e che si rinnovamolto più rapidamente che in un’automobile.

Gli studi che comparano l’inquinamento subito da adultimostrano che i ciclisti e i pedoni, anche quando respiranoun volume d’aria più grande a causa dello sforzo fisicofornito se si spostano rapidamente, inalanocomplessivamente meno sostanze inquinanti dai gas discappamento e sono solo marginalmente esposti ad alcuneemissioni direttamente dovute al motore (e non al tubo discappamento) e concentrate nell’abitacolo. Inoltre, ilmigliore stato generale di salute dei pedoni e dei ciclistipermetterebbe loro di reagire meglio agli effettidell’inquinamento.

L’effetto salutare di un esercizio fisico quotidiano — comel’andare a scuola a piedi o in bicicletta — non può cheessere benefico per molti bambini che soffrono di problemirespiratori direttamente collegati all’inquinamentoatmosferico dovuto al traffico automobilistico. Il rischio dimalattie respiratorie è aumentato di circa il 50 % neibambini che vivono in prossimità di arterie a grande traffico(OMS 2000). Nel 1996 in Francia, Austria e Svizzera sonostati registrati nei bambini di meno di 15 anni 300 000 casidi bronchite e 160 000 di crisi asmatiche supplementari,unicamente dovute all’inquinamento dei trasporti (OMS). Ilbiossido di azoto (NO2) aumenta la tosse e le infiammazionirespiratorie nei bambini e l’ozono (O3) riduce la capacità

I rischi di danno alla salute

Integrare l’esercizio quotidiano nello stile di vita dei bambini è il migliore mezzo per perpetuare la pratica sana dell’esercizioin età adulta.

In quale misura ritiene che gli elementi seguentipotrebbero minacciare la sua salute in futuro?Per questa domanda che comportava tre possibili risposte, ilpunto mediano si situa a 2 e corrisponde a «moderatamente». Glieuropei si preoccupano quasi altrettanto dei rischi legati aldegrado della qualità dell’aria che di quelli dovutiall’inquinamento chimico e alle ripetute crisi che hanno colpitol’agricoltura e il settore alimentare negli ultimi anni.

1 2 3

Materiali di costruzione

Rumore

Cambiamenti climatici

Rifiuti

Qualità dell’acqua

Qualità dei prodotti alimentari

Qualità dell’aria

Prodoti chimici

Grafico 1.4

Fonte: Eurobarometro, 1999 (51.1).

16 I bambini, i giovani e la città

polmonare, in particolare nei giovani e soprattutto neibambini. Le particelle microscopiche riducono la capacitàpolmonare e sono direttamente legate all’aumento diaffezioni respiratorie come la bronchite e l’asma.Quest’ultima colpisce circa il 20 % degli adolescenti e unostudio britannico segnala che la frequenza è quasiraddoppiata tra il 1974 e il 1986! Tra il 1971 e il 1991 ètriplicato il numero di adulti britannici che consultano il loromedico per problemi d’asma.

Sviluppo ed equilibrio psichici

La salute mentale è una questione di grande importanza.Numerosi bambini ed adolescenti accusano disordiniemozionali e mentali chiaramente definiti e diagnosticati(preoccupazione, depressione ecc.), suscettibili di portare alconsumo di droghe. L’esercizio fisico ha il grande vantaggiodi combattere la comparsa e lo sviluppo di tali disordini.Studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico ha effetti a voltedel tutto simili ad un lavoro psicoterapeutico (James F. Sallise Neville Owen, Physical Activity and Behavioral Medicine,Sage publications, 1999). Ciò si spiega con il fatto che leattività fisiche hanno un effetto sull’immagine di sé,sull’amor proprio, sul sentimento di efficienza, altrettantifattori che influenzano il successo scolastico o lo sviluppo dicomportamenti antisociali.

2 Gli spostamenti dei bambini

L’accompagnamento sistematico dei bambini sul percorsocasa-scuola o altre destinazioni abituali fino ad un’etàavanzata, e in particolare il fatto di trasportarli, ha impatticonsiderevoli sul loro sviluppo psicomotorio:

• i bambini restano dipendenti dai genitori, cosa che nuoceall’apprendistato dell’autonomia e riduce la capacità diadattamento a nuove situazioni;

• i bambini perdono numerose occasioni di socializzazione(frequenza di altri bambini con cui stringere legami,frequenza di altri genitori ed adulti sul percorso casa-scuola, scoperta dell’ambiente ecc.). Ciò contrasta il lorosviluppo psicosociale;

• in automobile, i bambini sviluppano atteggiamenti apatici,mancano di tonicità e di attenzione; ciò influisce inparticolare sui loro risultati scolastici, poiché la mancanzad’esercizio ha un effetto sull’umore e la capacità diconcentrazione, come risulta da studi che comparano lacapacità lavorativa di «pendolari» automobilisti e ciclisti;nel Regno Unito, il ministero dei Trasporti finanzia ricerchesul legame tra capacità conoscitive e modo di trasporto(cfr. capitolo «Risorse»); in automobile, i bambinisubiscono lo stress del conducente; i bambini in tenera etàsono d’altra parte sottoposti a stimoli troppo rapidi che

Nel Regno Unito, la National Asthma Campaign esorta gli asmatici a fare pressione sui politici perché si adoperinoa migliorare la qualità dell’aria e a tutelare quindi la lorosalute.

Tabella 1.1

Medie massime delle concentrazioni di sostanzeinquinanti respirate in un’ora nello stesso momento da ciclisti e automobilisti su uno stesso tragitto

Ciclisti Automobilisti(µg/m3) ((µg/m3)

Monossido dicarbonio (CO) 2 670 6 730

Biossido di azoto (NO2) 156 277

Benzene 23 138

Toluene 72 373

Xilene 46 193

Fonte: The exposure of cyclists, car drivers and pedestrians to traffic-related air-pollutants, Van Wijnen/Verhoeff/Henk/Van Bruggen,1995 (Int. Arch. Occu pag. Environ. Health 67: 187-193).

Questo studio, come molti altri, rivela che gli automobilistisono esposti a livelli di inquinamento elevati. Anchetenuto conto dello sforzo (un ciclista respira in media unvolume 2,3 volte più considerevole di un automobilista), ilciclista esce vincente dal raffronto, tanto più che l’eserciziofisico rafforza la sua capacità di resistenza agli effettidell’inquinamento. Le cifre sono ancora più favorevoli peri pedoni, che sono più distanziati dalla carreggiata (dovel’inquinamento è massimo) o scelgono strade con menotraffico.

17

non riescono ad assimilare e diventano frustrati, nervosi,poco fiduciosi nelle loro capacità.

2 I giochi

Ancora prima che un bambino raggiunga l’età scolastica,dove si porrà la questione degli spostamenti quotidiani, ilsuo sviluppo psicologico e psicosociale può risentireseriamente di un ambiente dominato dall’automobileindividuale.

Uno studio approfondito sui bambini di 5 anni a Zurigorivela che i bambini che possono giocare in strada giocanomolto più a lungo e «meglio» di quelli che sono confinatiall’interno o in un giardino e che possono uscire soltantoaccompagnati da un adulto.

L’indagine segnala che non è la personalità dei genitori o lanatura della loro relazione con i figli (iperprotettrice omeno) a determinare se i giochi nella strada sono autorizzatio no. Il fattore principale è la percezione del pericolo dovutoalla circolazione automobilistica.

In un ambiente non dominato dall’automobile (ad esempio,misure di moderazione della velocità e/o del traffico, omarciapiedi sufficientemente ampi per permettere i giochi), ibambini possono approfittare interamente dell’eserciziofisico e psicosociale che è il gioco. Proprio attraverso l’attivitàludica, i bambini stringono legami, si fanno dei compagni,

imparano a risolvere i conflitti ecc. I giochi facilitano anche icontatti fra genitori che possono sostenersi a vicenda. Lostudio di Zurigo constata che i bambini che giocano nellastrada hanno una cerchia di amici più ampio e che anche iloro genitori hanno relazioni più estese. Sottolinea che è ilfatto di giocare nella strada che è determinante: le variabilisociologiche e il carattere dei bambini o genitori non sonocorrelati a questa caratteristica.

«Non si può tollerare che, in occasione dei picchi estivi di smog, i bambini debbano restare bloccati in casa mentre le automobiliescono dai garage!».Ekin Deligöz, deputato al Parlamento federale tedesco

18 I bambini, i giovani e la città

Giocano oltre2 ore

Giocanomeno di un’ora

Giocano da unaa 2 ore

Giocano piùdi 2 ore

Non giocanomai fuori

Giocanomeno di un’ora

Giocano da unaa 2 ore

55 %

50 %

10 %

35 %

25 %

15 %

10 %

Frequenza dei bambini (accompagnati o no) che giocanoregolarmente un’ora, una-due ore al giorno o più di due ore nel loro quartiere

Il peso del traffico nella vita di un bambinoUno studio approfondito sui bambini di 5 anni aZurigo (Svizzera) sottolinea le restrizioni chesubiscono i bambini che abitano in una strada«non favorevole», dove il traffico automobilisticocostituisce un ostacolo e una minaccia per i giochi(cfr. programma nazionale di ricerca «Città etrasporti» n. 70, «Lebensräume für Kinder»).

Il grafico 1.5 indica la percentuale dei bambini di5 anni che giocano di solito un’ora, una- due ore opiù di due ore nel loro quartiere, che sianoaccompagnati o no. Fra quelli che abitano instrade «non favorevoli», il 50 % non gioca maiall’esterno; invece, più del 50 % di quelli cheabitano in una strada «favorevole» giocanoregolarmente più di due ore nel quartiere. Ladisparità tra i due gruppi riflette il fatto che non sipuò contare sulla disponibilità di un genitore che lisorvegli (50 % di casi dove non ci sono uscite) eche, se c’è un genitore disponibile, lo è soltantoper una durata limitata (solo il 10 % di uscitesupera due ore): moltiplicare i parchi giochi nonbasta quindi a contrastare l’effetto dellasupremazia del traffico nelle strade. Esiste inoltreuna precisa correlazione tra la frequenza e ladurata dei giochi all’esterno in funzione del tipo distrada e la frequenza delle interazioni che

plasmano le abilità sociali (giocare in bande, farevisita ad altri bambini, conoscere e parlare con altriadulti, essere affidato ad altri adulti per svolgereattività). Inversamente, l’esistenza di interazionisociali «forti» non dipende dalle variabili esplicativeclassiche (origine etnica, sesso, categoria socio-professionale, genitori che lavorano). Infine, siconstata che i genitori dei bambini che esconomeno hanno automaticamente meno contatti conaltri genitori e sono quindi più sfavoriti in termini dipossibilità di babysitting. Anche in questo caso lacorrelazione è legata al tipo di strada e non adaltre variabili classiche.

Il grafico 1.6 indica i tipi di attività o di giochi deibambini abituati a frequentare soltanto parchigiochi e di quelli abituati a giocare anche nellaloro strada. Questi ultimi hanno esperienzenettamente più differenziate e più ricche.

Grafico 1.5

Strada «favorevole» ai giochi dei bambini

Strada «non favorevole» ai giochi dei bambini

19

Il rumore, una fonte di inquinamento

Nell’Unione europea si ritiene che 80 milioni di cittadini sianoesposti al loro domicilio a livelli di rumore superiori a 65 db(A), potenza sonora inaccettabile e potenzialmente pericolosaper la salute e 170 milioni a livelli di rumore che causano unfastidio innegabile («L’ambiente europeo» — Relazione Dobrise il libro verde «Politiche future in materia di inquinamentoacustico» della Commissione europea, 1996). Una parte diquesto rumore è dovuta al traffico stradale. Nei Paesi Bassi,ad esempio, il 27 % della popolazione accusa un disturboreale a causa del rumore del traffico stradale e questapercentuale rischia di aumentare con l’aumento del trafficoprevedibile in assenza di interventi entro il 2030 (Inter-Noise2001, Nijland, Rivm). In Svezia, il rumore è il secondoproblema ambientale citato da insegnanti e alunni.

Il rumore ha effetti sui bambini e sui giovani. L’esposizione alrumore cronico rallenta l’apprendistato della lettura neibambini (Inter-Noise 2001, Hygge). Il rumore è fonte didisordini del sonno e può incidere sui risultati scolastici. Ilrumore in classe influenza la capacità di concentrazione e lacomunicazione orale. Molti studi segnalano che il rumore cuisono esposti i bambini a casa aumenta la loro pressionearteriosa, con conseguenze non ancora studiate. Gliadolescenti sottoposti a rumori di fondo invasivi sviluppanodisturbi del comportamento.

La moderazione della velocità e del traffico ha un effettoconsiderevole sulla qualità dell’ambiente sonoro, poiché ilrumore del traffico è il principale inquinamento acusticocausato dai veicoli in città.

I giochi dei bambini di 5 anni a ZurigoGiochi e attività citati da bambini abituati a frequentare soltanto parchi giochi o abituati agiocare anche nella loro strada.

Grafico 1.6

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 %

Giochi inventati

Guardare la televisione

Giocare al pallone

Giocare in gruppi

Raccogliere fiori

Disegnare col gesso

Arrampicarsi

Altalena

Giocattoli portati da casa

Costruire capanne

Giocare con l’acqua

Sabbionaia

Pattini a rotelle

Bicicletta/triciclo

Gridare, fare rumore

Correre

Gioca soltantoin parchi giochi

Gioca anche nella stradae nel quartiere

20 Che cosa fare?

21

Le constatazioni fatte sopra indicano quanto l’ambiente urbano è un luogo di vita importante per i bambini e i giovani, ma anche come, sotto il profilodella gestione della mobilità, quanto sia inadatto alle loro esigenze. Lagioventù vede la sua autonomia rimessa in causa, la sua salute minacciata.Anche le basi dello sviluppo psicosociale, ad un livello così fondamentalecome il gioco, sono minacciate dalla dominanza dell’automobile in città.

CAPITOLO 2

CHE COSA FARE?

La non rispondenza della città alle esigenze dei bambini edei giovani non è un dato inevitabile del mondo moderno.La città non è in sé un ambiente ostile al bambino, anzi! Simoltiplicano gli esempi di città che restituiscono spazio ailoro abitanti, giovani, adulti o anziani, ridefinendo lo spazioumanamente ed economicamente accettabile per iltrasporto individuale in automobile (cfr. capitoli 3 e 4). NelRegno Unito, in alcuni anni di azioni tra il 1995 e il 2001, laquota degli scolari di età compresa tra 6 e 11 annitrasportati in automobile è passata dal 37 al 36 % e quellada 11 a 16 anni è passata dal 21 al 19 %. Una tendenzaapparentemente inevitabile è stata non solo fermata, mainvertita!

I progressi possibili in materia di spostamenti scolasticiriscuotono facilmente successo presso i mass media. Inoltre,affrontare la questione della mobilità e dell’ambiente dalpunto di vista dei bambini e dei giovani presenta ilvantaggio di attenuare alcune opposizioni. Sarà difficile

trovare un gruppo di pressione che vorrà opporsi ad unapolitica che mira a difendere i diritti dei bambini.

Nelle pagine che seguono sono presentati schematicamenteil contenuto concettuale di un programma di azioni a favoredi una mobilità «bambini ammessi» e una descrizionegenerica di ciò che può essere fatto, in una politica deglispostamenti, per rispettare i diritti dei bambini e dei giovaniin materia di mobilità e di benessere in città. Ciascuno vitroverà il suo cavallo di battaglia, le sue priorità, in unprogramma di adattamento della città ai bambini.

Dopo questo capitolo una serie di esempi più specifici èdestinata a stimolare l’immaginazione illustrando l’inventivadi cui danno prova alcune città, spesso con il contributo deibambini stessi.

22 Che cosa fare?

2� DECISIONI DI PRINCIPIO

� Riconoscimento politico dellarealtà del problema: la mobilitàdei bambini è un fattore di qualitàdella vita per gli adulti e i bambini equindi un fattore d’attrazione e dicompetitività per la vostra città.

2 Tale dichiarazione di principiooltre a situare il tono riguardo ai

mass media e a tutti i soggettiinteressati, raccoglierà anchel’unanimità di un’ampia parte dellospettro politico.

� Impegno politico: per marcareconcretamente il riconoscimento delproblema, la vostra città può fissareobiettivi di principio (dimezzare ilnumero di vittime, sviluppare ilricorso ai modi di spostamentopositivi per i bambini sul percorsocasa-scuola ecc.), associarsi ad unclub di città attive, creare unacommissione politica multipartito sultema.

2 Questi primi atti generaliforniscono un quadro che

prepara e facilita le azioni concrete.

� MISURE DI INQUADRAMENTO

� Legittimazione delle azioni:per cogliere bene i problemi, leattese, gli spunti frontali piùinteressanti per la vostra politica, èottimale un’indagine generale pressogli alunni di tutte le scuole; con taleindagine, si può caratterizzare lamobilità dei bambini sul percorsocasa-scuola (40 % dei motivi dispostamento) e per altre ragioni.

2 Un’indagine su grande scalarivolta contemporaneamente a

tre categorie: bambini, istituzioniscolastiche e genitori. È questa unamisura di sensibilizzazione, cheservirà anche a far emergere ipotenziali aderenti all’iniziativa (èessenziale lavorare con fautoriconvinti della vostra causa).

� Strutture: per garantire uncoordinamento a lungo termine dellevarie azioni, è preferibile prevedereun responsabile (o un gruppo disegreteria), ma anche un forum cheriunisca regolarmente tutti i soggetti.

2 Queste strutture, anche seinizialmente sembrano pesanti,

sono il mezzo migliore per catalizzare

tutte le energie pronte a contribuireall’avanzamento di un progetto sugrande scala e a lungo termine.

� AZIONI

� Pianificazione e urbanistica:città compatta (urbanistica dei tragittibrevi), trattare le zone di accesso allescuole, trattare i quartieri (zone a 30km/h, soppressione del traffico ditransito parassitario), adattare leinfrastrutture sui grandi assi.

2 Un approccio basato su«trattamenti di fondo» di questo

tipo contribuiscecontemporaneamente a moltiobiettivi pubblici (sicurezza deibambini e degli adulti, qualità dellavita per tutti gli abitanti, miglioreaccessibilità dei negozi nellevicinanze ecc.).

� a) Organizzare un concorsotra scuole (ad esempio sul tema diun piano di spostamenti per glialunni o per gli insegnanti...).

2 Organizzare un concorsorichiede energia, ma suscita

un’emulazione, e... c’è sempre unvincitore nella vostra città!

� b) Partecipare ad eventiesistenti («In città senzal’automobile «, il 22 settembre, «Al’école pedibus» o «Walk to School

Day», settimane della sicurezzastradale ecc.).

2 Gli eventi esistenti forniscono ingenere un quadro in cui è

abbastanza facile inserirsi e ciò vigarantisce risorse, appoggi, ilvantaggio dell’esperienza altrui, unadiffusione mediatica.

� c) Organizzare esperienzepilota (trasporto scolastico inbicicletta, organizzazione di un«pedibus»).

2 Si può raggiungere una grandeefficacia con queste azioni

mirate, circoscritte, che possonoincanalare le buone volontà epermettono di riprodurre l’esperienzain seguito su vasta scala.

� d) Partecipare a contributiesistenti (temi: il percorso casa-scuola, scuola ed ambiente ecc.).

2 Le energie da mobilitare sonoridotte: si tratterà ad esempio di

sostenere una scuola che si lancia inun concorso nazionale.

Tabella 2.1

Il contenuto concettuale di un programma «Mobilità bambini ammessi»

Un vantaggio in più...

Misura degli effetti: sonoopportune delle valutazioni perfare il punto sui risultaticonseguiti (cfr. progetto diindicatori di sviluppo sostenibile)o gli adattamenti necessari.

2 Un programma divalutazione può fungere da

incentivo per garantire unamigliore partecipazione alprogramma di azioni, grazie adun certo spirito di concorrenzache si può suscitare nei giovani.

Tabella 2.2

In caso di conflitto tra le esigenze dei ciclisti/pedoni/trasporti pubblici e quelle degli automobilisti nella gestione del traffico, chi bisogna privilegiare?

Belgio 77,8 86,7 74,3Danimarca 86 87 78,6Germania 72,1 81,1 85,1Grecia 71,5 85,4 85,7Spagna 66,3 88,9 90,5Francia 69,2 81,2 75,8Irlanda 68,3 75,4 67Italia 78,4 89,5 89,5Lussemburgo 71,1 82,1 84,8Paesi Bassi 86,6 85,5 84,9Portogallo 54,8 86,4 90,1Regno Unito 75 86,8 82,6Europa (12) 73,1 85,1 83,8

Privilegiare: = ciclisti = pedoni = trasporti pubblici

Fonte: Eurobarometro, 1991. (1 000 persone per paese; eccetto Austria, Svezia, Finlandia).

23

Il contenuto concettuale di un programma «mobilità bambini ammessi»

Questa tabella illustra i vari livelli cui bisogna prestareattenzione e situa le azioni in un quadro concettuale.

Il rischio è grande, quando ci si lancia in un programma diazioni, di passare direttamente alle azioni specifiche escoprire lungo il percorso i vari risvolti sul piano delledecisioni di principio e delle misure di inquadramento.

Non è necessario avere fin dall’inizio un programma moltostrutturato e completamente finalizzato. Molto spesso, siavranno effettivamente soltanto i mezzi e l’energia perlanciare un’azione specifica, realizzabile principalmentegrazie al volontariato. Tuttavia, con un minimo dipreparazione sugli altri livelli, si faciliterà lo svolgimento diquesta esperienza avendole dato un quadro di riferimentopolitico e strutturale.

Prendiamo l’esempio di un’esperienza «pedibus». Si potràfacilitare molto il compito dei volontari che organizzerannol’azione dando una legittimità politica all’esperienza con lasua presentazione al consiglio comunale e garantendo unsupporto amministrativo mediante la designazione di unfunzionario che desidera contribuire al progetto. Questi dueinterventi possono aprire molte porte e molti ambiti efornire al contempo un segnale di riconoscimento chestimoli i promotori volontari.

Questi pochi sforzi supplementari «inquadrano» e motivanoil lavoro concreto in loco. Rompere l’impressione

d’isolamento aiuta al buon svolgimento delle operazioni,soprattutto quando l’azione comporta un lungo periodo ditempo di preparazione e di attuazione. La partecipazione adun concorso o ad un evento esistente presentaprecisamente questo vantaggio: un quadro prestabilito.

DECISIONI DI PRINCIPIO

MISURE DI INQUADRAMENTO

AZIONI

24 Che cosa fare?

UN AMBIENTE URBANO BAMBINI AMMESSI

Quasi sette cittadini europei su dieci pensano che la tuteladell’ambiente e la lotta contro l’inquinamento costituiscanoproblemi immediati ed urgenti e un po’ più di cinquecittadini su dieci ritiene che occorra modificare a fondo ilnostro modo di vita e di sviluppo se si vuole fermare ildegrado dell’ambiente.

Una città compatibile con i bambini è anche una città chesoddisfa le legittime richieste di tutela della salute e dellaqualità della vita di tutti i suoi abitanti. Molte autorità localihanno mostrato la strada decidendo di soddisfare leesigenze del traffico automobilistico soltanto nella misura in

cui non è in contraddizione con il diritto ad un ambientesano. Tali iniziative che consentono ai bambini di poternuovamente giocare in città sono spesso attese dallamaggioranza dei genitori per autorizzare i figli a spostarsisoli, in particolare sul percorso casa-scuola.

Per risolvere più efficacemente i problemi ambientali legatialla circolazione delle automobili in città, è necessariocombinare misure di stimolo e misure restrittive (metododel bastone e della carota, in inglese pull and push): la cosamigliore è programmare ed introdurre gradualmente misurecome una migliore osservanza delle aree riservate a pedoni,ciclisti e trasporti pubblici mediante il rafforzamento deicontrolli di polizia; riqualificare gli spazi urbani mediante lariduzione delle possibilità di parcheggio o creando zone

pedonali — almeno di giorno — in alcune strade cheformano una rete; migliorare la velocità commerciale deitrasporti pubblici mediante la riduzione dello spazioriservato all’automobile, creando corsie riservate ai trasportipubblici; migliorare la rotazione del parcheggio nei quartiericommerciali con un sistema di tariffazione del parcheggioecc.

Naturalmente, bisogna curare molto la comunicazione con ilpubblico. Questo lavoro di comunicazione è necessario,anche se dalle indagini risulta già che le misure più attesedal pubblico per migliorare le condizioni di vita in città sonoprecisamente il miglioramento dei trasporti pubblici, lacreazione di aree ciclabili e le restrizioni alla circolazionedelle automobili (cfr. Eurobarometro).

Le principali iniziative per risolvere i problemi legatialla circolazione automobilistica

Quasi il 24 % degli europei crede ancora che occorra costruirepiù infrastrutture stradali per risolvere i problemi dicircolazione. Una percentuale uguale di europei ritiene inveceche occorra limitare fortemente il parcheggio nei centri urbanie il 42 % ritiene che si debba limitare fortemente lacircolazione delle automobili. Ciò è un buon motivo perrispondere alla forte richiesta di migliorare le tre altrealternative all’automobile: i trasporti pubblici, l’andare a piedi ein bicicletta.

A questo riguardo, non bisogna dimenticare che un’urbanisticadei tragitti brevi (città compatta) è il mezzo più efficace perrendere l’automobile superflua per la maggior parte deglispostamenti (cfr. raccomandazioni del libro verdesull’ambiente urbano della Commissione europea).

Tabella 2.3

A vostro parere, quale tra queste iniziative permetterebbedi risolvere meglio i problemi ambientali legati al trafficoautomobilistico nelle città?

. Migliorare i trasporti pubblici . . . . . . . . . . . . . . . . .68,3 %

. Creare più spazi pedonali . . . . . . . . . . . . . . . . . . .45,7 %

. Limitare fortemente la circolazione delle automobili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .42,2 %

. Creare più piste ciclabili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32 %

. Limitare fortemente le possibilità di parcheggio in centro città . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24,1 %

. Costruire nuove strade rapide urbane . . . . . . . . . .23,8 %

Tabella 2.4

Come giudicate l’azione delle autorità in materia di gestione della circolazione?

Troppo favorevole Troppo contrariaSoddisfacente all’automobile all’automobile

Belgio 21,5 53 25,5Danimarca 44,9 35,4 19,7Germania 22,5 49,3 28,1Grecia 21,9 54,3 23,8Spagna 28,4 50,6 21Francia 32,5 47,1 17,7Irlanda 36,2 48,3 15,5Italia 16 56,7 27,3Lussemburgo 33,2 48 18,8Paesi Bassi 30,2 43,7 26,1Portogallo 36,3 46,2 17,5Regno Unito 29,7 49,4 20,9Europa (12) 26,9 49,5 23,6

25

Relazione tra velocità e gravità dell’incidente

Grafico 2.2

60 50 40 30 20 km/h

Conseguenze dell’incidente

La velocità dell’impatto è legata in modo esponenziale ai rischiincorsi dalla vittima. Moderare la velocità è il migliore mezzoper garantire la sicurezza.

Moderare la velocità

Il traffico automobilistico provoca più morti tra i bambini dialtre forme di aggressione. Per tre bambini morti sullastrada, si conta un bambino che è stato vittima di violenze.Nei paesi dell’OCSE, il 41 % dei decessi di bambini di menodi 14 anni è dovuto ad incidenti stradali: due volte su tre ilbambino andava in bicicletta o a piedi e, una volta su tre,era a bordo di un’automobile. La quota dei decessi dovutialla violenza è del 14 %.

La gravità delle ferite e il rischio di decessi aumentanofortemente con la velocità d’urto. Nelle città e nei quartieridove la velocità è limitata a 30 km/h al di fuori dei grandiassi si constata un calo della frequenza e della gravità degliincidenti che coinvolgono pedoni o ciclisti.

La frequenza degli incidenti può essere ridotta dal 20all’80 %. Ridurre la velocità in generale significa ancheridurre la gravità delle lesioni subite da tutte le vittime deltraffico automobilistico, con un vantaggio nettamentesuperiore rispetto ad una misura isolata come l’usoobbligatorio del casco per i soli ciclisti.

Il guadagno di sicurezza tramite una moderazione dellavelocità non è affatto in conflitto con le «esigenze» deltraffico automobilistico: la moderazione della velocità noninfluenza l’accessibilità dei quartieri e ha soltanto un effettominimo sulla velocità media degli automobilisti.

0 2 4 6 8 10

S

UK

I

NL

D

F

DK

E

A

IRL

FIN

B

GR

P

2,5

2,9

3,3

3,4

3,6

3,8

4,0

4,0

4,0

4,1

4,2

4,3

4,7

8,7

I bambini da 1 a 14 anni di età morti in incidenti stradalinell’Unione europea(bambini morti/100 000 bambini/anno)

Grafico 2.1

Gli incidenti stradali sono la prima causa di mortalità fra ibambini. Per tre bambini vittime di incidenti, si conta unavittima d’aggressione. Le vittime di incidenti sonopasseggeri di automobili in un caso su tre. Fra i ciclisti e ipedoni, i ragazzi sono sovrarappresentati. Si constataun’evoluzione favorevole del numero delle vittime dellastrada, ma essa è almeno in parte dovuta al fatto che ibambini «sono meno esposti», poiché sono sempre piùspesso trasportati in automobile. Questo «vantaggio» haquindi conseguenze pesanti sul piano della qualità dellavita (perdita d’autonomia, deterioramento della salutefisica e mentale). Una revisione radicale delle politiche ditrasporto e di sicurezza si impone.

Fonte: Tabella sui decessi dei bambini a seguito di lesioni nelle nazionericche (Unicef).

26 Che cosa fare?

Le situazioni che fermano o rallentano il traffico in città sonole manovre per parcheggiare, i semafori, dare la precedenzaecc. A Graz (Austria), dove si è adottato il principio della«città a 30 km/h» (i 50 km/h sono autorizzati soltanto suigrandi assi), misure precise effettuate durante l’elaborazionedel piano di moderazione della velocità hanno dimostratoche un tragitto che dura in media quindici minuti èprolungato appena di un minuto quando sulle strade localivige il limite di velocità di 30 km/h. Questo fatto è statosfruttato nella campagna d’informazione che ha precedutola generalizzazione del limite di 30 km/h, istituita in unanotte, alla vigilia della ripresa scolastica: a Graz, il rispettodel limite di 30 km/h è stato ottenuto non grazie asistemazioni costose — a parte i cartelli stradali e lasegnaletica orizzontale — ma mediante controlli radaraccompagnati da una grande sensibilizzazione del pubblico.

Si è potuto dimostrare che la moderazione della velocità edel traffico ha un effetto benefico sulla vita commercialelocale e dei centri-città: gli abitanti sono incoraggiati a fare iloro acquisti a breve distanza da casa (cfr. Strasburgo, maanche uno studio del 1991 del Deutsches Institut fürUrbanistik che riguarda trentotto località). Andare a farealcuni acquisti, depositare una lettera alla posta o ritirare unapparecchio che si è fatto riparare nel quartiere sono i tipicicompiti che si possono affidare ad un bambino quando

l’ambiente è sicuro e sono compiti che contribuiscono aresponsabilizzarlo e fargli acquisire sicurezza in sé stesso.

Moderare il volume del traffico

Moderare il traffico significa soprattutto incanalare il trafficosu alcune arterie principali ed impedire il transito delleautomobili nei quartieri residenziali o nelle zone sensibilicome i centri-città o le zone attorno alle scuole.

La chiusura di strade o l’organizzazione della circolazionesecondo circuiti, ad esempio, contribuiscono fortemente arendere sicuri gli spostamenti o i giochi dei bambini. Iltraffico automobilistico può così essere limitato ad untraffico principalmente locale e può trasformarsi in untraffico ridotto e meno rapido di quello di transito.

La moderazione del volume del traffico è preferibile su vastascala, nel quadro di un piano di circolazione. Ma può ancheessere fatta puntualmente, a titolo d’esperienza. Si possonochiudere le strade che danno accesso a scuole la mattina ela sera per evitare la loro ostruzione con le automobili deigenitori (organizzando eventualmente zone d’attesa instrade vicine) o vietare un senso di circolazione a questeore. Si possono anche chiudere strade o grandi assi (come iviali lungo la Senna a Parigi) alla circolazione per alcune ore,durante alcuni giorni, o per alcuni periodi dell’anno(vacanze scolastiche d’estate) per favorire i giochi nelle

Adolescenti e ciclomotori

Soprattutto nei paesi meridionali, i ciclomotori sono untipo di trasporto frequentemente usato dagli adolescentifin dall’età di 14 anni. Apprezzati dai giovani possonosembrare una soluzione ideale, tra l’automobile, troppocostosa, e la bicicletta che offre una minore autonomia.

Ma i ciclomotori, e in particolare i modelli con motori adue tempi, sono rumorosi ed inquinanti (particelle,benzene, composti organici volatili).

Inoltre, il bilancio dei ciclomotori è catastrofico sul pianodella sicurezza. Questo tipo di trasporto è di gran lunganettamente più pericoloso della bicicletta,indipendentemente dal paese considerato. In Italia, ilpaese dove il numero di ciclomotori è il più alto, nel2000 vi sono stati circa 45 000 incidenti, con più di45 000 feriti (di cui 43 % di meno di 20 anni) e 574morti (di cui 30 % di meno di 20 anni). Questasituazione è in particolare dovuta alla velocità raggiuntada questi veicoli e al fatto che possono generalmenteessere utilizzati senza un’educazione stradale rigorosa.

27

strade di quartiere o la passeggiata in bicicletta, a piedi ocon i pattini a rotelle in tutta una città.

Reti pensate in funzione dei bambini

2 Trasporti pubblici

Molti dettagli possono contribuire a rendere i trasportipubblici attraenti per i genitori con figli, i bambini che sispostano da soli, gli adolescenti e i giovani.

L’introduzione di veicoli a pianale ribassato e di marciapiedialla salita che permettono un accesso facile ai piccoli o aigenitori con passeggini è fondamentale, poiché soddisfaanche le esigenze di numerosi altri gruppi di persone condifficoltà (persone anziane, cariche, sofferenti, malvedenti,con valigie a rotelle ecc.). Lo stesso vale per gli accessi allestazioni sotterranee o in superficie (ascensori, scale mobili,scale fornite di scivoli o rampe per i passeggini). Tuttoquanto contribuisce alla comodità e al comfort deipasseggeri assume un valore particolare per i bambini (ripari,buona illuminazione, frequenze, lotta contro l’affollamentonei veicoli, spazi di sistemazione, sorveglianza ecc.).

Ma accanto a queste esigenze tecniche non bisognasoprattutto trascurare la comunicazione.

I bambini e i genitori con figli devono sentirsi «desiderati»,ben accolti, considerati.

Questa comunicazione può assumere molte forme. La piùsemplice consiste nel pubblicare gli orari dei trasportipubblici nelle scuole, ad esempio. Ma si può andare fino aimessaggi pubblicitari da presentare alla giovane clientela, oagli inviti agli utenti di dare la precedenza ai bambini o aigenitori. Alcune società di trasporto pubblico mettono inservizio autobus ad hoc o decorati, nella fascia oraria dientrata o di uscita delle lezioni, oppure su determinatelinee.

Soprattutto, bisogna rendere interessanti le tariffe per ibambini. Un bambino dovrebbe potere viaggiaregratuitamente almeno finché è in età di essereaccompagnato. La gratuità dovrebbe eventualmente essereestesa al primo grado dell’insegnamento secondario,intorno a 14-15 anni, età alla quale gli adolescenti iniziano afrequentare scuole fuori del loro quartiere e devono quindiavere un abbonamento, valido anche per gli spostamentinon scolastici. Il governo della regione di Bruxelles-Capitale,ad esempio, ha appena preso una decisione in questosenso.

Un autobus decorato e personalizzato secondo i desideri deibambini.

Intermodalità: dal parcheggio per biciclette alle stazioni o aicapolinea di tram e autobus.

E ancora abbastanza tempo per fare i compiti: pubblicità deitrasporti pubblici viennesi.

28 Che cosa fare?

2 Attraversamenti pedonali e spazi di vita e di giochi

Camminare è in ultima analisi il modo di spostamento ditutti. Nelle città c’è anche sempre un grande numero dipersone che si spostano soprattutto a piedi, perché possonosoddisfare l’essenziale delle loro esigenze quotidiane nellazona. L’andare a piedi rappresenta generalmente il 25-35 %di tutti gli spostamenti in ambiente urbano, in funzione delladimensione della città, della sua struttura e degli spazidedicati alla bicicletta.

I bambini sono molto spesso pedoni «puri», poichépartecipano ad infrastrutture in genere bene distribuite neltessuto urbano (in particolare gli istituti scolastici, sportivi eculturali) e vivono piuttosto nel loro quartiere, dove ci sonoi compagni di classe, gli amici, ma anche i negozi di primanecessità dove i genitori possono inviarli a fare alcuniacquisti.

Vedere la città e il traffico dalla prospettiva di un bambino èrivelatore: bisogna farsi piccoli (inginocchiarsi) e disfarsidella propria dimensione di adulto per cominciare a capirequanto le nostre città siano piene di ostacoli per i bambini.

Si capisce allora perché bisogna sistematicamente pensaread impedire il parcheggio per alcuni metri prima di ogniattraversamento pedonale; a fornire isole di traffico suarterie veloci che permettano un attraversamento in due

tempi; a prevedere semafori con pulsante agli incrocipericolosi e tenere conto dei bambini nellaprogrammazione dei semafori; ad allargare i marciapiediagli incroci e nei punti affollati come le fermate di trasportipubblici; ad abbassare i marciapiedi agli incroci (per ipasseggini, ma anche per i bambini che possono andare inbicicletta sui marciapiedi); a collocare l’arredo urbano fuoridai passaggi e liberare i marciapiedi dai segnali stradalidestinati al traffico automobilistico; a fornire un passaggiocomodo e sicuro per i pedoni su ogni lato della strada incaso di cantieri; a prevedere un rivestimento comodo, benmantenuto, senza cavità propizie alle pozzanghere; astabilire dispositivi che impediscono l’invasione di veicoli efurgoni in sosta quando manca un controllo reale delleinfrazioni ecc.

I marciapiedi sono posti di passaggio per i pedoni ma sonoanche spazi di giochi e di incontro. La larghezza deimarciapiedi è proporzionale alla larghezza della strada? Cisono degli slarghi o mini spazi pubblici in corrispondenza diogni strada? Si è cercato di moderare la velocità del trafficoper consentire senza pericolo i giochi, in particolare i giochiin bicicletta, sulla carreggiata?

Infine, tra il modo di spostamento e il gioco, non bisognadimenticare pattini a rotelle, skateboard e monopattini. Ipattini a rotelle sono apprezzati dai bambini e dai giovani,ma si scopre a volte che il codice stradale non prevede

Bisogna inginocchiarsi per immaginarsi meglio la strada vistada un bambino. Quando si misura appena un metro, gliangoli di visione sono molto diversi: occorre una visibilitàperfettamente sgombra (parcheggio arretrato almeno dicinque metri prima di un passaggio pedonale, ad esempio).

Un’automobile vista da un bambino è come questaautomobile vista da un adulto.

29

questi utenti... o che le società di trasporti pubbliciproibiscono l’accesso ai loro veicoli ai pattinatori! Tuttavia,dal momento che il rivestimento dei marciapiedi o dellepiste ciclabili è adattato, i pattini da strumento di svagodiventano un modo di spostamento molto efficace sullebrevi e medie distanze, che alcuni preferiscono allabicicletta.

2 Sistemazioni ciclabili e scolarità

I bambini amano la bicicletta che è contemporaneamenteun gioco, uno strumento di indipendenza, un mezzo persviluppare attitudini psicomotorie e fisiche.

Il codice della strada autorizza generalmente la circolazionesui marciapiedi fino ad una certa età e vieta ai bambini dicircolare sulla carreggiata. Si deve tener conto di ciò nellasistemazione specifica dei marciapiedi in prossimità dellescuole o di centri sportivi e ricreativi.

A livello di quartieri, la moderazione della velocità e deltraffico e la riduzione del parcheggio sui posti pubblicipermettono sia il libero svolgimento dei giochi in biciclettache gli spostamenti in bicicletta per destinazioni locali.

A livello di città, sono naturalmente i grandi assi e le pisteciclabili che permettono ed incoraggiano gli spostamenti inbicicletta. La situazione più logica è quella dove sipredispongono sulle grandi arterie itinerari ciclabili pur

sviluppando per quanto possibile una rete parallela diitinerari ciclabili «calmi» lungo strade locali attraverso iquartieri: è un approccio seguito a Colonia, ad esempio.

È importante tenere conto del fatto che i giovani ciclisti sonofra i più vulnerabili. A metà strada tra due gruppi di adulti, le«lepri» e le «tartarughe»: hanno spesso l’energia e la rapiditàdei primi, ma le attitudini «stradali» (livello d’attenzione,capacità di prevedere in anticipo ecc.) dei secondi, senzaaverne la prudenza e la circospezione. Le statistichedimostrano del resto che i ragazzi, generalmente più sbadatio fanfaroni delle ragazze, formano la maggioranza dellevittime di incidenti di bicicletta. Le attrezzature devonoquindi essere adattate a questa categoria nella misura delpossibile e in particolare sui tragitti dove transitano moltigiovani.

Parallelamente all’attenzione da conferire alle sistemazioni,bisogna comunque organizzare un programma diformazione alla bicicletta. L’apprendistato della bicicletta èun obiettivo complesso che esige un programma articolatosu più anni scolastici (cfr. capitolo «Risorse») e che appuntoin questo quadro sarà facile da organizzare e continuare.

In primo luogo, la sicurezza dei ciclisti dipende dallacapacità di gestire le situazioni complesse che si presentanonella circolazione, dalla padronanza tecnica della bicicletta edalla sensazione di sicurezza. Quest’ultima è un fattore

Inversione del diritto di precedenza — In Belgio, il codicedella strada impone ormai agli automobilisti di dare laprecedenza ai pedoni che manifestano l’intenzione diattraversare su un passaggio protetto. È quindi ilmarciapiede che diventa «continuo», mentreprecedentemente era considerata preminente lacarreggiata, e quindi il traffico automobilistico. La misuraè ancora rafforzata dal fatto che, per principio, unautomobilista belga è ritenuto responsabile della morte edelle lesioni subite da un pedone o un ciclista in casod’incidente. Tale inversione della preminenzageneralmente accordata al traffico automobilistico si èanche prodotta in molti paesi con (re)introduzione deisensi unici aperti a doppio senso per i ciclisti o conl’introduzione della limitazione di velocità a 30 km/h.Questi esempi di rimozione di barriere istituzionaliesprimono un capovolgimento di tendenza a favore deimodi di spostamento detti «soft».

30 Che cosa fare?

Circolare in bicicletta è un modo dispostamento che piace alle ragazze: vitrovano autonomia, libertà, sicurezza. Nellacircolazione, il loro comportamento è piùragionevole di quello dei ragazzi.

Una buona metà dei genitori che conducono i bambini a scuola in automobile torna direttamente a casa.

importante: il timore è un cattivo consigliere (quantol’intrepidità) e un ciclista «pauroso» non può essere«prudente», poiché la sua mente non si concentra sullaguida e sull’attenzione da portare alla circolazione eall’ambiente. In Austria, ad esempio, dove tre bambini da 10a 12 anni di età su quattro passano un esame organizzatodalla polizia (prova dell’entusiasmo per la bicicletta aquest’età), il 62 % di quelli che hanno superato l’esame «sisentono abbastanza sicuri»; questa percentuale è pari al52 % tra gli altri, ma si può supporre che ci sia fra loro unaparte di intrepidi, che sono in realtà male informati dei rischireali non avendo beneficiato dei consigli di uno specialistadella circolazione.

La sicurezza dei ciclisti dipende anche da una buonaconoscenza e da una buona comprensione delle norme suldiritto di precedenza. Gli studi condotti in Austria (universitàtecnica di Vienna e Istituto di sicurezza stradale)sottolineano che questo elemento è una delle maggiori fontidi pericolo (ciò vale del resto anche per gli adulti).L’apprendistato di queste norme e la loro messa in pratica èessenziale in una formazione degli scolari. Anche lesistemazioni devono rendere evidente il diritto diprecedenza. Al riguardo, gli studi tendono a mostrare l’utilitàdi una revisione dei regolamenti (ad esempio, è dimostratoche la segnaletica al suolo che indica sistematicamente il

diritto di precedenza nel Regno Unito è un’informazionemolto più visibile dei cartelli stradali).

Una volta predisposto l’apprendistato teorico e tecnico dellabicicletta, la pratica deve assolutamente avere luogo nellastrada e non su tracciati appositi. Il Lussemburgo applicaquesto metodo da molto tempo.

La formazione di istruttori in numero sufficiente perrispondere alla domanda è raramente prevista. Citiamo alriguardo la Regione vallona che ha appena realizzato una«Scuola vallona di istruttori di bicicletta».

La città di York (175 000 abitanti) dispone di dodici istruttoriad orario ridotto, cosa che rappresenta un bilancio di dueposti di lavoro a tempo pieno. Gli istruttori sono formati nelcorso di un ciclo di cinque-sei settimane. All’inizio dell’annoscolastico, un istruttore accompagnato da uno o duegenitori può assistere sei bambini. I genitori accettanovolentieri di pagare la tariffa di 15 euro per bambino pervari anni di seguito, nella misura in cui la formazionerichiede «revisioni» prima che le abitudini sianoperfettamente assimilate. Da poco tempo a York sonoofferte anche lezioni in famiglia.

Strade e luoghi per giocare e incontrarsi

Spesso alcune strade vengono chiuse al traffico per alcunigiorni in occasione di un mercato. Di conseguenza, perché

Nella vostra città non dovrebbe esisterealcun posto che renda la vita difficile aibambini, ai genitori con passeggini (o allevarie categorie di persone a mobilitàridotta).

31

non si potrebbero temporaneamente chiudere strade perautorizzare i giochi di bambini il fine settimana o in periododi vacanze? Questa misura a carattere temporaneo è talvoltaaddirittura integrata nel codice della strada (Belgio).

Meglio ancora, in quartieri particolarmente «calmi» dove sitrovano soprattutto abitazioni, le strade possono essereriorganizzate completamente per integrarecontemporaneamente la moderazione del traffico e dellavelocità. La circolazione automobilistica e il parcheggio nonsono vietati, ma la circolazione è subordinata alle esigenzedei pedoni e in particolare ai giochi dei bambini. Questomodello è in particolare previsto nel codice della strada deiPaesi Bassi (ove il principio woonerf è stato inventato), nelRegno Unito (home zones) e in Belgio (zone résidentielle).

Non è logico riservare al parcheggio i luoghi che hannospesso una funzione di «nodi» nei quartieri. Essi devono

restare sgombri e utilizzabili, in particolare per i giochi deibambini.

Alt! Zona pedonale, bambini che giocano!!

IL TRAGITTO VERSO LA SCUOLA

La mobilità autonoma degli scolari come programma

Una politica degli spostamenti scolastici può offrire molto.

Gli scolari che chiedono una maggiore autonomia sonovettori dinamici che possono contribuire a sensibilizzare igenitori.

Spesso pronti a mobilitarsi attorno a progetti legatiall’ambiente, gli scolari ricavano grandi vantaggi dallapartecipazione ad un progetto di mobilità attorno alla loroscuola. Lo studio dei tragitti scolastici, delle difficoltà e dellesoluzioni, la partecipazione all’organizzazione di giornated’informazione, la trasmissione dell’informazione ai genitorisono altrettante occasioni di formazione intellettuale e diformazione alla cittadinanza attiva.

Un progetto ben concepito e che entusiasma beneficeràautomaticamente della collaborazione essenziale deigenitori, che possono assumere compiti disinteressati nellapreparazione e nell’esecuzione del progetto e che possonoinoltre fungere da tramite verso il resto della popolazione.

Gestire gli spostamenti scolastici è un’operazione complessa(cfr. schema pagine 34 e 35).

La designazione di un responsabile dei tragitti scolasticipresso la scuola o l’amministrazione permette di incanalareal massimo l’interesse e le energie dei genitori e deibambini pronti ad impegnarsi. È anche il migliore mezzo perpartire alla ricerca di finanziamenti che permettano unlavoro fondamentale a lungo termine.

Nel Regno Unito, ad esempio, bilanci, pubblicazioni eresponsabili incaricati della mobilità degli scolaricontribuiscono all’applicazione di una politica a livello locale.La città di York è andata oltre: destinando circa 15 000 euroad un’indagine approfondita presso gli scolari (15 000bambini interessati), ha non soltanto posto le basi diun’azione sistematica, ma ha anche manifestatochiaramente l’importanza che attribuisce ai bambini e aigiovani.

Sistemazioni sicure nei dintorni delle scuole

Le zone di accesso alle scuole sono luoghi importanti per igenitori e i bambini. È qui che si forma l’impressione che ilbambino è in sicurezza sul percorso casa-scuola.

Migliorare la sicurezza davanti alle scuole è indubbiamenteuna priorità. È certo che la presenza di persone chesorvegliano la circolazione alle ore d’arrivo e d’uscita deglialunni garantisce un aumento di sicurezza.

32 Che cosa fare?

L’indagine scolastica di York ha rivelato che più del 20 %degli incidenti segnalati dai bambini sul percorso casa-scuola hanno avuto luogo dinanzi all’edificio.

Tuttavia, il ricorso a questa sorveglianza non giustifica che cisi astenga da realizzare sistemazioni o moderare la velocitào il volume del traffico.

Oltre alla creazione di ampi marciapiedi con divieto di sosta,l’installazione di semafori e di dossi artificiali, la creazione diisole del traffico che permettono di attraversare lacarreggiata in due tempi ecc., è importante eliminare ilpericolo che rappresentano le automobili dei genitori cheaccompagnano o vanno a prendere i figli. È possibile gestirequeste operazioni con un’altra entrata o con un sistema dipaletti amovibili, ma la soppressione di qualsiasi possibilitàdi sosta davanti alla scuola è il migliore mezzo per metteretutti i bambini su un piano d’uguaglianza: creando una zonadi sosta in un’altra strada, ad esempio, si potrà liberarel’entrata della scuola dalle ostruzioni e l’accompagnamentodei bambini in automobile, senza essere vietato, non saràpiù privilegiato.

Partire dagli spostamenti a piedi... o in pattini

Camminare è una buona opzione per bambini che abitanoad una distanza da 1 a 2 km dalla loro scuola.

Gli esempi di raccolta scolastica a piedi (pedibus, conriferimento al concetto inglese walking autobus) sono oranumerosi. È un po’ il vecchio approccio degli anni ’60, maquesta volta organizzato dai genitori stessi.

Questo tipo di iniziativa può essere attuata moltorapidamente, poiché non richiede neppure lariorganizzazione della zona attorno alla scuola. Questaforma molto semplice di collaborazione dei genitoririchiede principalmente un investimento di tempomodesto. La scuola può limitarsi ad organizzare lariunione dei genitori e suddividere i compiti con unsistema di rotazione. Una garanzia di funzionamento delpedibus può essere data dalla messa a disposizione di unnumero di telefono di emergenza, o di un telefonomobile e un membro del personale garantirà il cambio incaso di impedimento.

Su questa base, si potranno aggiungere degli «extra», comeun carrello per il trasporto delle cartelle — il carrello potràessere decorato con le sembianze di un animale daibambini stessi! — o rivestimenti fluorescenti, o unrafforzamento della sorveglianza della polizia ad alcuniincroci difficoltosi in presenza di un gruppo di bambini. Eperché non immaginare un pedibus a pattini con zainettifluorescenti?

Eliminare gli ostacoli all’uso della bicicletta

Il trasporto scolastico in bicicletta (alcuni utilizzano il termine«bicicletta-autobus»), molto apprezzato dai bambini e moltoefficace vista la rapidità di questo mezzo di spostamento in città,richiede una certa organizzazione. Bisogna garantirne lapermanenza come nel caso di un pedibus, sapendo che ilnumero di genitori ciclisti rischia di porre rapidamente limiti. Igenitori senza esperienza di bicicletta hanno delle apprensioniche li portano a scartare questa soluzione. La bicicletta è inoltreun investimento che i genitori desiderano vedereopportunamente protetto contro il furto.

Secondo l’età dei bambini che desiderano partecipare ad una«raccolta in bicicletta», bisognerà prevedere una formazione allacircolazione in bicicletta. La scuola dovrà dotarsi di adeguatiparcheggi per biciclette, ben sorvegliati e preferibilmente copertie prevedere scaffali per sistemare il materiale (mantella, casco).In questa maniera i quaderni o i libri possono restare a scuola,poiché il loro peso può costituire un ostacolo serio all’andare apiedi o in bicicletta. Si dovrebbe prevedere, parallelamenteall’introduzione del sistema, la collaborazione attiva della polizia(possibilmente in bicicletta...): ciò rassicurerebbe i genitori,darebbe credibilità «ufficiale» all’iniziativa e inculcherebbeabitudini di rispetto e di prudenza negli automobilisti cheincrociano o seguono il percorso dei bambini.

33

Le isole del traffico per l’attraversamento in duetempi facilitano e rassicurano i bambini: tutta lazona attorno alle scuole ne dovrebbesistematicamente essere dotata. Anche gli anzianine approfitteranno...

Quartieri mistie distanze medie

Percezione dell’ambiente da partedei genitori

Percezione dell’ambienteda parte dei bambini

Politica generaledegli spostamenti

Politica di sicurezza stradale

Azioni del mondoassociativo

Scelta liberao designazione dellascuola secondoil domicilio

Offerta di trasportipubblici o ditrasporti scolastici

Politica di promozionedella salute(ad esempio a scuola)

Ripartizione modale dei tragittiscolastici da misurare con un’indagine (1)

Analisi degli effetti e risultatidella ripartizione modaleconstatata

Analisi delle politiche comunali(trasporti, salute, gioventù,insegnamento ecc.)

Identificazione delle fontidi finanziamento.

Agenda locale 21

Responsabiledegli spostamentidomicilio-scuolaa livello comunale

Gruppo di lavorosugli spostamentidomicilio-scuolaa livello comunale

AlunniGenitori

PoliziaTrasporti pubblici

Scuola

Mondo associativo

Consultazione

(1) Indagine sugli spostamenti scolastici: cfr. indicatori comuni europei (capitolo «Risorse»)(fonte: ispirato da School travel strategies and plans).

Anál is islys

34 Che cosa fare?

GLI SPOSTAMENTI SCOLASTICI

35

Selezione di scuolepilota

Gruppo dicoordinamen-to interscuole

Soluzioniad hocper scuole

Gruppi di lavoro per scuoleIndagini specifiche (scolari e personale):scelte modali, motivazioni, attese ecc. (1)

Alunni

Residenti

Insegnanti

Genitori

Scelta di un programma «spostamentiscolastici», approvato e sostenuto dai principalipartecipanti• Sicurezza (moderazione della velocità, sistemazioni

ciclabili, isole del traffico per l’attraversamento in duetempi ecc.);

• spazio pubblico (panchine e ripari per i genitori,divieto di sosta davanti alla scuola, zona per depositarei bambini a 300-400 m ecc.);

• docce, scaffali personali, parcheggio per biciclette,parcheggio a pagamento o soppresso ecc.;

• formazione alla sicurezza stradale e alla mobilità;• tema dei trasporti nel programma scolastico;• organizzazione del trasporto scolastico a piedi o in

bicicletta/autobus scolastico;• gestione (bilancio della scuola, norme per il

parcheggio, spostamenti del personale ecc.);• informazione (personale, genitori, scolari, residenti);• organizzazione/partecipazione ad eventi o concorsi

(ad esempio «In città senza l’automobile») ecc.

Monitoraggio dei risultatie mantenimento della dinamica• Indagini di controllo;• campagne d’informazione sugli sviluppi successivi;• valutazione dei risultati;• adattamento o rafforzamento degli obiettivi o

del programma.

Definizione di obiettivie messa a punto di unapolitica comunale deglispostamenti scolastici

36 Che cosa fare?

Garantire trasporti pubblici attraenti

Si sa che i trasporti pubblici non rispondono alle esigenzedegli scolari. Le domande da porsi sono: le fermate sonodotate di pensilina d’attesa? Gli incroci sono perfettamentesicuri? Le fermate sono ben situate rispetto alle scuole? Itragitti sono ben adattati a scuole, la cui ripartizione in unacittà non risponde generalmente a logiche di spostamentoradiale, bensì più spesso a logiche di spostamenti periferici?I veicoli sono concepiti perché un bambino anche piccolo sisenta a suo agio e non soffocato da una massa di adulti?Bisogna predisporre un controllo specifico per le ore d’inizioe di fine delle lezioni per evitare fenomeni come litigi oaggressioni? Le fermate sono dotate di un parcheggio per lebiciclette?

In alcuni casi, l’introduzione di autobus scolastici chegarantiscono un servizio specifico (ore d’inizio e di fine dellelezioni, linea che passa per molti istituti o centri sportivi eculturali utilizzati da scuole) può essere una soluzioneinteressante, sia in ambiente rurale che in città.

Bisogna anche esaminare la questione dei costi. L’acquistodi più abbonamenti può incidere pesantemente su unbilancio (famiglie monoparentali, famiglie numerose,famiglie a basso reddito). Il prezzo degli abbonamenti èrealmente percepito come molto interessante? Tutti i periodidi vacanze scolastiche sono inclusi nell’abbonamento?

Non favorire il trasporto in automobile

Le misure che si adottano a favore di modi di trasporto soft(marcia a piedi, bicicletta, trasporti pubblici ed intermodalitàtra questi modi) non sono in genere pienamente efficaci senon rientrano in un insieme coerente di misure combinateche includono restrizioni eventuali all’uso dell’automobileper gli spostamenti scolastici. Chiaramente non si puòorganizzare tutto allo stesso tempo, a meno che esistanouna volontà politica molto marcata e risorse umane efinanziarie adeguate al progetto. È preferibile elaborare unprogetto di programmazione in cui si susseguono diversemisure ad un ritmo, ad esempio, di sei mesi o un anno.

Tale programmazione è auspicabile per preparare il terrenoin vista di introdurre con un massimo d’efficacia e unminimo di resistenza misure restrittive nei confronti degliautomobilisti.

Queste misure restrittive possono essere più o menointense: possono andare dal semplice divieto di stazionarenelle immediate vicinanze della scuola alla chiusura pura esemplice della strada predisponendo una zona di sosta e diattesa per i genitori ad una certa distanza dalla scuola,dall’introduzione della sosta a pagamento fino allasoppressione completa della sosta di automobili nell’areadella scuola.

Il costo dell’inquadramento dei bambini sul percorso casa-scuola

La ragione essenziale di accompagnare un bambino a scuolaè proteggerlo dai pericoli. Ma quale è il costo sociale diquesta «prestazione» indotta dal rischio dovuto al trafficoautomobilistico? Esistono alcuni punti di riferimento chepermettono di farsi un’idea dell’ampiezza dei servizi cosìforniti gratuitamente dalle persone che «compensano» ilpericolo. Ad esempio, in una città austriaca di 9 000 abitanti,si è potuto calcolare che l’accompagnamento rappresenta inmedia due ore alla settimana per bambino di età fino a 12-13 anni. Nel Regno Unito, per circa 1 356 milioni di ored’accompagnamento nel 1990 il costo sociale oscillava tra 15e 25 miliardi di euro. In Svizzera, sulla base di una forcella di40-60 milioni di ore d’accompagnamento all’anno, esupponendo che la metà soltanto sia dovuta alla sensazionedel pericolo, il costo sociale dell’accompagnamento raggiungelo stesso ordine di grandezza del costo sociale degli ingorghi.Queste cifre vanno raffinate, ma sono sufficienti a far suonareil campanello d’allarme. Esse appesantiscono ulteriormente icosti sociali del traffico automobilistico.

Fonte: «Institutionnelle Hindernisse im Fuss- und Veloverkehr» (programmafederale svizzero di ricerca, n. 41, trasporto e ambiente).

«Rallenta, sei vicino alla miascuola!»

37

Incoraggiare le formule di car sharing/car pooling

Sulla base di una mini-indagine che permette di eseguire lacartografia dei domicili, la scuola può scrivere ai genitori lecui abitazioni sono prossime per informarli della possibilitàdi condividere a turno l’automobile. I genitori chemanifestano interesse per questa formula possono inseguito organizzarsi per la ripartizione eventuale delle speseo dei compiti. Offrire un aiuto all’organizzazione di questosistema sarà un modo intelligente per rendere ancora piùaccettabili misure che scoraggiano l’accompagnamento deibambini in automobile (cfr. sopra).

Si può anche ricorrere a taxi, preferibilmente veicoli di otto-dieci posti. In questo caso, i genitori sono completamenteliberati dal trasporto scolastico, ma devono pagare questoservizio. In genere è possibile ottenere una tariffapreferenziale dal momento che si garantiscono circa 300corse per anno scolastico, soprattutto se la scuola funge da

intermediario. Il prezzo della corsa condiviso tra quattro ocinque famiglie può diventare molto concorrenziale tenutoconto del tempo risparmiato o della possibilità di non doverusare sempre la propria auto...

L’esistenza di un sistema di car sharing (auto inmultiproprietà, distribuite in tutti i quartieri e che gliabbonati al sistema possono affittare ad ore) offre ulterioripossibilità e vantaggi complementari.

38 Esempi

CAPITOLO 3

ESEMPI

Molte città sono state già ispirate dai bambini e dai giovani e apportanotestimonianze e consigli concreti su iniziative che volete sperimentare.Sarebbe quindi peccato trascurare le reti che si stanno formando chesono un canale di scambi particolarmente ricco.

La piccola selezione di temi ed esempi qui ripresi dovrebbe soprattuttoaiutarvi a determinare quale «cocktail» vorreste programmare — poichénon bisogna dimenticare che, a lungo termine, potrete sfruttare almassimo ogni idea programmando un insieme di misure concertate e chesi completano man mano che sono messe in atto.

In un progetto strategico come la considerazione delle esigenze deibambini e dei giovani nella vostra politica di mobilità, la cosa migliore èintervenire contemporaneamente (eventualmente combinandoli, sepossibile) sui quattro piani strategici seguenti:

E = EDUCATION = istruzione/informazione;E = ENGINEERING = sistemazione/urbanistica;E = ENCOURAGEMENT = incoraggiamento/discriminazione positiva;E = ENFORCEMENT = controlli/regolamentazione.

39

ALL’ASCOLTO DEI BAMBINI E DEI GIOVANI

I bambini e i giovani in assemblee

Le indagini presso i bambini e i giovani non sono il solomezzo per includerli in un processo partecipativo. Un modoindiretto, ma simbolicamente molto forte, di insegnare loroil senso civico e di ascoltarli consiste nel creare unparlamento di bambini e un parlamento di giovani. Questo«organi» di consultazione hanno una perennità e unaregolarità che conferiscono una dimensione viva allapartecipazione.

Consigli comunali di bambini esistono, ad esempio, aHelsinki (Finlandia), Lilla (Francia), Londra (dove unarisoluzione relativa alla mobilità dei bambini e dei giovani èstata direttamente indirizzata al primo ministro...). In Sveziaesiste un parlamento di bambini e di giovani a livellonazionale. In Italia, la prima sessione del congressonazionale dei bambini e dei giovani — organizzata nel 1994a Bologna con più di 300 partecipanti — indirizzavaall’insieme della classe politica una risoluzione in cui sichiedevano, tra l’altro, la moderazione della velocità nellecittà, sistemazioni ciclabili e marciapiedi sgombri daautomobili.

40 Esempi

Un’urbanistica partecipativa

A Lipsia (Germania), i bambini dispongono di una strutturache li associa direttamente alla pianificazione dell’assettourbano.

A Empoli (Italia), il piano regolatore generale si ispira allosviluppo sostenibile, alle esigenze dei giovani e alla qualitàdella vita. La partecipazione è specialmente imperniata suibambini e i giovani per discutere temi come lo spaziopubblico, i poli scolastici, un polo di esposizione e di attivitàper la gioventù, come pure gli orientamenti futuri per losviluppo e la gestione della città. È organizzata da una retedi laboratori pilota su scala ridotta (tre in classidell’insegnamento elementare e secondario, uno in ogniistituto superiore, uno in ambiente extrascolastico e due conadulti). C’è stato un consolidamento dei legami tra gliabitanti e l’amministrazione e un’appropriazione dei progettida parte dei residenti. Gli abitanti e i giovani hannoapportato un contributo concreto all’aspetto qualitativo deidettagli di realizzazione di alcuni progetti che hannopermesso di superare un approccio inizialmente tecnico equantitativo. E un asse stradale è diventato una stradaresidenziale con moderazione del traffico...

Informazioni:Comune di Empoli, assessorato all’urbanisticaTel. (39) 05 71 75 79 40E-mail: [email protected]

Indagini su Internet

Un’indagine come quella condotta a York presso quasi tuttala popolazione scolastica dà ovviamente risultati moltoprecisi e molto affidabili (cfr. pagina 12). Un’indagine in unsito Internet non può pretendere alla stessarappresentatività, ma presenta alcuni vantaggi: l’indagine èpermanente, facile da aggiornare, permette raffronti neltempo e permette di immaginare un questionario in piùparti, con un nucleo quantitativo per uso statistico e unallegato a carattere qualitativo riguardante la ricerca diopinioni, percezioni ecc.

«Young Transnet» (National Children’s Bureau, Regno Unito)è un progetto ambizioso il cui sviluppo è durato oltre treanni. Incoraggia i bambini a contribuire ad un sito Internet eli invita a partecipare ad indagini informatiche sulle loroscelte modali per gli spostamenti verso la scuola, conl’obiettivo di creare una banca di dati nazionale. Anche gliinsegnanti sono considerati come un pubblico target. Irisultati delle indagini e dei referendum sono consultabili inrete. Decisori e urbanisti possono consultarli per orientare illoro lavoro. Il sito comprende giochi legati alla mobilità. Un

gioco intitolato «Immagina Londra», sostenuto da «King’sFund», invita i giovani ad esprimere le loro idee sullaquestione dei trasporti nella capitale. Un calcolatoretascabile, «Carbonio», permette ai ciclisti di convertire ichilometri che percorrono in bicicletta in equivalenti di gas aeffetto serra evitati!

Estendendo questa esperienza, la NCB ha lanciatorecentemente un referendum in dodici lingue destinato aibambini, ai giovani e a scuole di tutta Europa (Netd@ys2001).

A Berlino, l’approccio è molto diverso: la città «è stataricostituita» in un sito Internet specialmente dedicato aibambini e ai giovani che possono partecipare alla suaelaborazione indicando possibili attività, modalità dispostamento e i miglioramenti necessari dal punto di vistadei giovani.

Informazioni:Internet: http://www.youngtransnet.org.ukInternet: http://www.youngtransnet.org.uk/netdays2001

«Insomma, vogliamo potere decidere ciò che li osserva!»(Conclusione della risoluzione finale presa dal primo congresso nazionaleitaliano dei bambini e dei giovani, Bologna, 1994)

41

I bambini hanno un potere di persuasione con cui gliadulti non possono competere. Hanno un certo «diritto»di non girare in tondo e di parlare senza peli sullalingua. Un funzionario romeno è stato richiamatoall’ordine da bambini di età compresa tra 10 e 15 annidisposti a molto per raggiungere i loro scopi ambientali...

Che cosa volevano? Buoni trasporti pubblici, sistemazioniper i pedoni e i ciclisti, la libertà di giocare nella strada,spazi pubblici sgombri da auto in sosta, un ambienteche permetta loro non di doversi sorbire i genitoriappena mettono il naso fuori di casa. Tutte idee che sisono cristallizzate attorno ad un «peccato originale» delcomune: il progetto di trasformare in strada a quattrocorsie, senza sistemazioni ciclabili e con marciapiediristretti per fare posto al traffico, la strada tranquilla incui si trovava la scuola...

Quello che era cominciato come una domandainnocente, in difesa di interessi molto specifici èdiventato un’azione nella quale i giovani hannomostrato una motivazione e un impegno degni diattivisti adulti, trascinando nella loro scia gli insegnanti ei genitori! Sulla base di un semplice sostegno logisticoda parte di due organizzazioni non governative, i giovani

hanno sviluppato le loro analisi, i loro interrogativi suiproblemi di trasporto e di ambiente e le loro strategie diorganizzazione, ripartizione dei compiti, comunicazione evalutazione.

Una lettera inviata dai bambini sul loro progetto famosoera rimasta senza risposta da settimane. Un giorno gliattivisti in erba decidono spontaneamente unaspedizione in comune! Il responsabile dell’urbanistica,poco abituato al dialogo, tenta di fermarli facendoosservare che non avevano preso appuntamento. Mache cosa può fare un servizio di guardia di fronte aquindici bambini che aspettano una risposta? Persbarazzarsene si promette loro di incontrarli nelpomeriggio del giorno dopo.

Trenta bambini si presentano all’appuntamento escoprono che sono stati bidonati: decidonoimmediatamente di trovarsi il giorno dopo alla stessaora davanti al domicilio di quel funzionario. Barricatodietro la porta di casa, il responsabile dell’urbanisticachiama la polizia... che non può che sorridere per esserestata chiamata alla riscossa in tali circostanze. Alcunipassanti si fermano. La stampa è messa in allarme. Undibattito ha luogo direttamente sul marciapiede e il

responsabile dell’urbanistica cede: i piani saranno rivisti!Ma i bambini ormai lanciati gli fanno altre domande.Perché si costruiscono garage nel parco che è dietro lascuola? Risposta: non ci saranno più nuovi garage findal mese prossimo... E i bambini: «Allora, possiamo faregraffiti e scriverci sopra “illegale”, se poi faranno nuovigarage? E possiamo demolirli? Mio fratello conosce unabanda di sfasciatori... E le auto parcheggiate sulmarciapiede davanti alla scuola? Possiamo salirci sopra,poiché è illegale?! E perché non punite il poliziotto chenon fa nulla?».

Dopo breve tempo, i bambini di un’altra scuola hannoscritto al sindaco: l’indomani stesso, un delegato delcomune si è recato in questa scuola per iniziare ildialogo.

«Bugiardo!»Il comune richiamato all’ordine dai bambini!

Informazioni: Posta elettronica: [email protected] Internet: http://www.ccn.ro

42 Esempi

GIORNATE SENZA AUTO

La giornata europea senza auto del 22 settembre

Alla fine dell’anno 2001 una trentina di Stati europei si eranoimpegnati a sostenere l’organizzazione di questo eventotramite i «loro» enti locali.

Lanciata dalla commissaria europea per l’Ambiente — lasignora Wallström — sulla base dell’esperienza acquisita inFrancia e in Italia, la giornata europea senza auto riunisce dadue anni più di un migliaio di città che, per l’occasione,riservano una parte del loro territorio a modi di trasportorispettosi dell’ambiente. Questa giornata molto popolarepresso il pubblico (indice di gradimento superiore all’80 %)è l’occasione per discutere e sperimentare in buonecondizioni mezzi di spostamento diversi dall’automobileindividuale. È anche l’occasione per un comune di farsi

un’idea più precisa delle reazioni della popolazione ad unanuova sistemazione di viabilità, ad un piano di circolazione,ad una nuova linea d’autobus, ad un itinerario ciclabile, aduna riduzione dei parcheggi ecc.

È interessante constatare che, gradualmente, gli enti localihanno colto l’occasione di questa giornata per annunciaremisure permanenti nel settore della mobilità sostenibile.Molte città hanno anche messo l’accento sugli spostamentidei bambini.

La città di Larissa (Grecia, 150 000 abitanti), molto attiva inmateria di promozione della «città senza auto», ha dedicatouna parte importante del suo ambizioso programma diazione «22 settembre» ai bambini. Gli scolari e i giovanisono stati un obiettivo centrale della campagna dipromozione: 25 000 volantini erano destinati a loro. Unalotteria gigante ha permesso a 400 bambini di vincere unabicicletta nuova e altre venti biciclette sono state date abambini minorati. Una passeggiata attraverso la città eraprogramma esclusivamente per loro. Un festival di unasettimana sul tema della bicicletta ha permesso loro discoprire 10 km di nuove piste ciclabili e nuovi parcheggi percirca 750 biciclette.

Le scuole sono state massicciamente coinvolte nellaconcezione e preparazione delle giornate senza auto.Risultato? Alla sera del 22 settembre 2000 i bambini

avevano organizzato una manifestazione simpatica intitolata«E gli altri 364 giorni?».

Il comune, non contento di iniziare i preparativi per il 22settembre successivo, si è messo ad organizzare domenichesenza auto: ve ne sono state tre tra settembre 2000 esettembre 2001. Una di esse è stata interamente dedicata altema «I bambini e l’ambiente».

Informazioni:Posta elettronica: [email protected]: http://www.mobilityweek-europe.org

Montreal: «B-Day»

Vélo Québec, la principale organizzazione di difesa e dipromozione della bicicletta nella provincia del Québec, èconosciuta per avere organizzato un evento annuale, il «Girodell’isola di Montreal», che riunisce decine di migliaia diciclisti da ormai quasi vent’anni. L’evento ha moltorapidamente assunto una tale importanza che Vélo Québecha creato un ramo autonomo, il «Giro dell’isola diMontreal», dedicato al tour dell’isola e ad altri eventi.

Così, dieci anni fa è stato lanciato un altro «megaevento», iltour dei bambini, riservato esclusivamente alla fascia di etàda 6 a 12 anni: nessun genitore vi è ammesso! Il successo è

43

immenso: ogni anno vi partecipano tra 8 000 e 10 000giovani ciclisti.

Il «Giro dell’isola di Montreal» cura anche una campagna dimarketing sociale destinata in particolare ad incoraggiare glialunni delle elementari a recarsi a scuola in bicicletta.Attualmente, circa il 4 % dei bambini della regione diMontreal usa la bicicletta sul percorso casa-scuola (ma il66 % di essi va in bicicletta ogni settimana nel quadro deiloro svaghi!). La maggior parte delle scuole incoraggia anchead andare alle lezioni in bicicletta!

Questa mobilitazione, chiamata «Giornata della bicicletta»(B-Day), comprende un grande evento mediatico al qualesono associati molte importanti società private, mass mediadi primo piano, molti ministeri e agenzie governative comepure la città di Montreal. L’evento comporta anche unamobilitazione in loco di insegnanti, genitori e alunni. Perprendere contatto con le scuole, gli organizzatori siavvalgono dei legami sviluppati in particolarenell’organizzazione del tour dei bambini.

Il B-Day si svolge nel quadro della Fiera della bicicletta diMontreal, una settimana intera dedicata alla bicicletta e allacittà, che inizia con il tour dei bambini (ultima domenica dimaggio) e culmina con il «Giro dell’isola di Montreal»(prima domenica di giugno). Una prima edizione test del B-Day si è svolta il 1º giugno 2000. Ha avuto immenso

successo anche se era ancora rivolta soltanto alle imprese.L’edizione 2001 ha integrato le scuole elementari in questapromozione della bicicletta come mezzo di trasporto.

Nel 2002 il B-Day figurerà nel calendario delle attivitàscolastiche del più importante distretto scolastico diMontreal. Sarà inoltre elaborato, con l’aiuto di insegnanti edi consulenti pedagogici, un programma sulla bicicletta chegli insegnanti potranno utilizzare in classe. Nelle scuole, il B-Day fornirà l’occasione di organizzare durante tutto il mesedi maggio attività sul tema generale della bicicletta, unmezzo eccellente per sensibilizzare l’ambiente scolastico aduna mobilità più ecologica. Per le imprese, l’obiettivo sarà diaumentare durante tutta l’estate il numero di persone che sirecano al lavoro in bicicletta.

Informazioni:Internet: http://www.velo.qc.ca

«Bimbimbici — I bambini alla riconquista della cittàin bicicletta»

Dal 1996 sono organizzate in Italia domeniche senza auto.Nel 2001 centocinquanta città tra cui Roma, Bologna, Napolie Palermo hanno vietato la circolazione delle automobili suuna parte del loro territorio il 10 giugno.

In compenso, è soltanto da alcuni anni che gli insegnantiiniziano a parlare della mobilità sostenibile come argomento

d’insegnamento. La Federazione italiana amici della bicicletta(FIAB) svolge un ruolo importante in questa presa dicoscienza.

Dal 2000 la FIAB conduce una nuova azione nazionale sottoil nome di «Bimbimbici». Il pubblico target sono i bambinida 3 ad 11 anni, considerati come i più aperti ai messaggiportati da questa campagna. Nel 2001 il tema scelto è stato:«In sicurezza sul cammino verso la scuola» (ispirato dal«Safe Routes to School» promosso da Sustrans nel RegnoUnito).

Circa quaranta comuni, tra cui Roma, Napoli, Bologna eFerrara, hanno partecipato all’evento: una grandepasseggiata attraverso ogni città, tradizionalmenteorganizzata una domenica in maggio, indipendentementequindi dalla domenica senza auto «tradizionale». Per questaseconda edizione, undici comuni avevano deciso diassumere a proprio carico le operazioni, pur facendo ancoracapo all’attività benevola dei membri del FIAB. Il ministerodell’Ambiente e l’Agenzia nazionale per la protezionedell’ambiente (ANPA) hanno nuovamente apportato il lorosostegno a questa azione lanciata sulla base del volontariato.

La passeggiata è un’ottima occasione per rimettersi in sella.Ma in margine a questa festa della bicicletta che è«Bimbimbici», la FIAB dà agli insegnanti e agli alunnil’occasione di partecipare ad un progetto educativo di

44 Esempi

sensibilizzazione alla mobilità alternativa. Alcune città hannodeciso di includere queste formazioni nel loro curriculum efinanziano ormai questo lavoro nelle loro scuole. Altrovesono organizzate sessioni ridotte a dieci ore al di fuori delleore di lezione. Tuttavia, in quattro scuole elementari, sonostate organizzate formazioni per un totale di novanta oreincluse nel programma scolastico! Il materiale didatticosviluppato per questi corsi è conservato nelle scuole anchein previsione degli anni successivi.

«Bimbimbici» inizia già a diventare una tradizione: allamanifestazione del 2002 parteciperà un maggiore numerodi città.

Informazioni:Posta elettronica: [email protected]: http://bimbimbici.org

I PARCHEGGI SOTTO TERRA, I BAMBINI SOPRA

La moderazione del traffico implica in particolare la chiusuradi strade per impedire il transito. Ma è raro che si decida dieliminare la carreggiata (e quindi le aree di sosta!) pertrasformare tutto lo spazio pubblico in uno spazio destinatoai giochi, al riposo e al verde, soprattutto in piena città equando non ci sono negozi che giustificano latrasformazione in zona pedonale.

Barcellona conta un certo numero di questi nuovi spazipubblici riacquistati da strade «classiche». I parcheggi sonosolo sotterranei, negli scantinati delle costruzioni. L’unicastrada carrozzabile che esiste serve soltanto alle entrate diquesti parcheggi e al passaggio dei ciclisti. Tutto spazioguadagnato per la vita urbana e in particolare per i giochidei bambini nel quartiere.

PENSARE COME PEDONI, IN PRIMO LUOGONEI DINTORNI DELLE SCUOLE

Ercolano (Italia) prosegue un programma intitolato«Trasformare la città in base ai bambini» attraverso dueobiettivi prioritari: migliorare le condizioni di spostamento apiedi per i bambini con una «rete di percorsi sicuri», cheincludono tutti i luoghi di destinazione dei bambini, eaggiungervi una serie di (piccole) aree verdi destinate aigiochi e al riposo.

I commercianti sono associati al progetto, in particolare neidintorni delle scuole, considerati come luoghi dove siconcentra una parte della vita sociale ed emozionale deibambini.

Un piano direttivo della rete guida la riorganizzazioneprogressiva della città mediante una combinazione dimisure simbolicamente forti (trasformazione in zonapedonale di strade, corsi urbani autorizzati ai giochi e dove

la velocità è limitata a 10 km/h, accessi delle scuoleinteramente ripensati, strade secondarie a 30 km/h) e dimicrointerventi (qualità dei materiali, dell’illuminazione,della segnaletica, delle piantumazioni, dell’arredo urbano) intutta la città e che intervengono parallelamente all’aperturadi cantieri di qualsiasi natura.

Secondo le raccomandazioni del libro verde sull’ambienteurbano del 1990 e della comunicazione sulla politica urbanadel 1998 della Commissione europea, la rete saràsoprattutto il prodotto di un approccio intersettoriale etrasversale, concretizzata da un comitato diaccompagnamento del progetto che riunisce consulenti eservizi amministrativi.

Naturalmente, i bambini partecipano al progetto: da unquestionario distribuito a 1 500 bambini delle scuoleelementari è emerso che i bambini avevano l’impressione dicontare meno delle automobili... Gli scolari sono stati invitatia pronunciarsi sugli edifici scolastici nel quadro di unprogetto didattico riguardante l’architettura e gli spazi verdi!

Informazioni:Tel. (39) 08 17 88 12 19 Atti del congresso «Azioni per città a misura di bambini»

45

I TRASPORTI PUBBLICI SI FANNOADOTTARE DAI GIOVANI

Ad Essen (Germania), la società di trasporto pubblico (Evag)sfrutta diversi strumenti per attirare e mantenere la giovaneclientela.

Per la fascia di età da 12 a 14 anni, Evag propone unacampagna di adozione degli autobus da parte di classi discolari. Uno degli scopi è ridurre il vandalismo. Ma lafamiliarizzazione e l’«identificazione» con i trasporti pubblicihanno certamente un effetto sulla percezione di un modo ditrasporto che faccia presa sui giovani. L’adozione di unautobus offre dei vantaggi (fotografie e nomi dei bambiniesposti nell’autobus, uscite scolastiche fatte con questoveicolo, feste di compleanno, partecipazione allamanutenzione dell’autobus nelle officine ecc.) e conferiscedelle responsabilità (distribuzione di regali ai passeggeri inoccasione di giorni speciali come il compleannodell’autobus o un miglioramento degli orari ecc.).

Per i giovani a partire da 15 anni è stato allestito un sitoInternet specifico con l’obiettivo di informare i giovani suiservizi di trasporto pubblico, ma anche conoscere i loroatteggiamenti in materia di mobilità. Il sito comprende carteove sono indicate le mete più popolari tra i giovani e i mezzidi trasporto pubblico per raggiungerle, un servizio d’orariopersonalizzato e d’informazione sugli autobus in servizio di

notte, guests list di una discoteca con sconti per gli utentidei trasporti pubblici, estratti di riviste, una «scatola asorprese» (premendo un tasto, si riceve a casoun’informazione su un’attività o un luogo insoliti), unquestionario e link verso altri siti non commerciali.

Informazioni:Posta elettronica: [email protected]

MOLTO PRIMA DELLA SCUOLA GUIDAIMPARARE AD USARE I TRASPORTIPUBBLICI

Ad Amburgo, le alternative all’automobile individuale sonooggetto di un lavoro pedagogico in classe e sono ancheoggetto di esperienze in situ. I bambini sono in particolareportati a scoprire e provare i trasporti pubblici attraversoraduni o circuiti di scoperta dove fanno l’esperienza dispostarsi in maniera autonoma.

Circa il 70 % degli scolari amburghesi da 9 a 13 anni di etàpartecipa ogni anno a tale programma. Tra i 14 e i 16 anni,gli scolari trattano la questione della mobilità per mezzo diun manuale scolastico pubblicato congiuntamente daldipartimento dell’istruzione della città e dalla società ditrasporto pubblico. I trasporti sono trattati con riferimento amolti corsi: geografia, scienze, educazione civica, educazionereligiosa/filosofica. Alla fine delle scuole secondarie, il tema

della mobilità è riproposto ai giovani tramite progetti diricerca su temi generali come i «grandi viaggi» o una«visione del futuro».

Informazioni:Posta elettronica: [email protected]:http://www.hamburger–bildungsserver.de/verkehrserz/

TRASPORTI PUBBLICI (QUASI) GRATUITI

Tradizionalmente un po’ ovunque sono propostiabbonamenti scolastici a prezzo ridotto. Tuttavia,l’abbonamento è a volte visto come una spesa inutile (ibambini sono accompagnati a scuola) o il suo costocostituisce un ostacolo, in particolare quando ci sono moltibambini o se la situazione della famiglia è precaria(disoccupazione, separazione o divorzio che gravano sulbilancio, basso reddito).

Per ridurre ulteriormente la «soglia d’accesso» ai trasportipubblici assicurandosi che tutti i bambini e i giovani abbianoun abbonamento, la città di Bonn prevede l’acquisto«collettivo» di abbonamenti da parte di tutte le scuole, conun forte sconto (50 %) sul prezzo ordinario di unabbonamento scolastico! Esattamente come un’impresa chenegozierebbe una tariffa preferenziale per i suoidipendenti....

46 Esempi

AUTOBUS + TAXI = TRASPORTI PUBBLICI

Che cosa è più naturale di una collaborazione tra trasportipubblici e taxi per garantire la mobilità dei giovani senzarischi e a prezzo moderato quando si è fatto molto tardi?

L’idea di partenza è che è preferibile interrompererelativamente presto le linee d’autobus meno frequentate(ad esempio, alle 23.30 a Salisburgo). Sostituendole con unservizio di taxi collettivi (o «taxi-bus»), le cui località dipartenza in centro città sono fisse, ma i cui punti di depositodei clienti sono a richiesta, si garantisce per un bilancioequivalente un servizio molto più apprezzato dalla clientela.Il sovraccosto (prezzo del tragitto: circa 2,5 euro) ècompensato dalla qualità del servizio (elasticità, sicurezza,orari fino alla una e mezza del mattino in settimana e finoalle 3 del mattino i giorni di «uscita»).

Tale sistema, con numerose alternative secondo lasituazione (dimensione e morfologia della città), esiste innumerose città, soprattutto in Germania e in Austria.

Informazioni:Salzburger Stadtwerke (Verkehr) et UITP

PROVARLO, È ADOTTARLO

Non si associa facilmente il trasporto dei bambini piccoliall’asilo e l’uso della bicicletta. Tuttavia, c’è un potenziale! Viha pensato il comune di Odense (Danimarca).

Odense è una vera città ciclabile dove più del 60 % degliscolari si sposta in bicicletta. La sua esperienza positiva èstata trasmessa a York tramite un gemellaggio di scuole. Igiovani inglesi, sedotti dal piacere dell’autonomia inbicicletta, si sono in seguito attivati per poter andareanch’essi in bicicletta a scuola! Questa cifra colpisce tantopiù sapendo che la legge danese impone la valutazionepreliminare della sicurezza sul tragitto domicilio-scuola diogni scolaro. Odense è ben equipaggiata sul piano dellesistemazioni ciclabili e applica in gran parte i principi dellamoderazione della velocità e del traffico, tutti elementi checreano un ambiente sufficientemente sicuro perché iltrasporto di bambini piccoli diventi anche uno sbocco per labicicletta.

Il comune ha quindi messo gratuitamente a disposizionedieci rimorchi per il trasporto dei bambini in modo che igenitori potessero sperimentarli prima di prevedere questoacquisto costoso, ma che presenta il vantaggio di aumentareconsiderevolmente le possibilità della bicicletta sia per glispostamenti quotidiani che per la passeggiata. Un terzo deicentocinquanta asili della città ha aderito all’operazione. Lacampagna ha interessato non meno di 3 000 bambini e iloro genitori in alcuni mesi. I ciclisti di Odense ne hannocertamente avvertito le ripercussioni economiche.

Citiamo ancora una campagna «Fun Family Cycling», chemira a raggiungere gli adulti tramite i loro bambini, e il «ciclo

Duckie» (Paperino della bicicletta), mascotte di unacampagna per contrassegnare le biciclette che fa concorrenzain popolarità con Babbo Natale presso alcuni bambini!

Odense si rivolge al pubblico dei giovani adulti (17-25 anni)con una campagna «Life stile», con slogan diversi per i duesessi.

Informazioni:Troels Andersen Posta elettronica: [email protected]

LA STRADA COME CIRCUITOD’APPRENDIMENTO

A livello di apprendimento, si può affermare che l’unicometodo pratico veramente valido consista nel fare circolare ibambini nella strada, e non su circuiti appositi.

Uno studio inglese ha apportato le prove scientifiche deglierrori che i bambini memorizzano quando «imparano» acircolare in un parco dove nulla corrisponde alla realtà(larghezze di viabilità, complessità delle situazioni e varietàdelle manovre degli automobilisti, posizione e leggibilitàdella segnaletica, presenza di veicoli di tipo diverso,presenza di pedoni ecc.).

A Rumst (Belgio), la polizia organizza ogni anno unaformazione alla guida della bicicletta per i bambini di 12-13

47

anni. Dalla metà degli anni ’80, la parte pratica si svolge instrada, in condizioni reali di circolazione.

Un quartiere relativamente calmo ma che presenta almassimo le situazioni critiche per i ciclisti in erba vienetrasformato in «zona di apprendimento» per tutto un giorno.La polizia fa appello alla collaborazione degli abitanti delquartiere, dei genitori e dei funzionari dell’amministrazionecomunale. Nelle strade d’accesso al quartiere sono appostipannelli per prevenire i conducenti di una situazione un po’insolita. Si modificano e si aggiungono i segnali stradali o lasegnaletica al suolo in più punti, in modo da creare lealternative eventualmente mancanti (incroci a precedenzavariata, strade a senso unico con o senza eccezione per iciclisti, piste ciclabili ecc.); i residenti sono naturalmenteinformati in anticipo di questa situazione eccezionale.

I test di reperimento e di conoscenza si svolgonosimultaneamente. L’unico ordine per i bambini è circolareliberamente in tutto il quartiere, passando davanti a punti dicontrollo prestabiliti e ritornare al punto di partenza alsegnale dato da una sirena alla fine del test. Ordini a«sorpresa» sono impartiti ad ogni bambino che si avvicinaad un punto di controllo (girare a sinistra ad un incrocio,prendere una strada che è forse a senso vietato, passaredavanti ad auto in sosta per verificare che il ciclistamantenga una distanza di sicurezza rispetto a portiere che si

possono aprire ecc.), ma controllori ambulanti sorveglianoanche i giovani ciclisti a loro insaputa.

Gli insuccessi non sono rari, a dimostrazione della validitàdell’esercizio. Succede abbastanza spesso che bambinisbaglino negli esercizi perché la loro bicicletta non è adattaalla loro taglia (telaio troppo alto, manopole del frenotroppo distanti per le mani). Ciò serve a ricordare ai genitoriil fatto che una bicicletta non è un giocattolo, ma unostrumento che deve essere adattato al bambino...

Informazioni: K. Vanderlinden, polizía di Rumst, Markt 1, B-2840 RumstTel. (32-3) 888 00 67

AZIONI PER I GIOVANI IMMIGRATI

A Tilburg (Paesi Bassi), il Centrum voor BuitenlandseVrouwen ha organizzato un programma di formazione allabicicletta specificamente destinato alle ragazze di famiglieimmigrate.

È frequente che queste ragazze siano «private» di mobilitàautonoma e la bicicletta può avere per loro un effettoimportante per l’autonomia o l’emancipazione.

Le specificità di questo gruppo sono in particolare una certafragilità sociale (famiglie immigrate, o rifugiate, con pochimezzi, in particolare per il trasporto), la mancanza

d’esercizio fisico e quindi una certa difficoltà a controllare labicicletta, ma anche una preferenza marcata, da parte deigenitori, a mantenere le ragazze in un ambienteprincipalmente femminile.

Questo lavoro si è basato su iniziative già realizzate per igiovani ragazzi immigrati, non esposti agli stessiatteggiamenti restrittivi delle ragazze, ma che hanno tuttosommato poca familiarità con la bicicletta perché questomodo di trasporto non fa parte della loro cultura.

Informazioni: Centrum voor Buitenlandse Vrouwen TilburgTel. (31-13) 535 90 43,E-mail: [email protected]

PEDIBUS E BICIBUS

Nell’agglomerazione di Grenoble (Francia), una scuolaelementare in un comune periferico è stata scelta per unaprima esperienza in materia di spostamenti scolastici,ispirata dall’esempio della campagna «Safe Routes toSchool» (Sustrans, Regno Unito).

In un ambiente favorevole (nessun rilievo, distanze brevi,traffico ridotto, ambiente sicuro), quasi il 50 % degli alunniresidenti a meno di 400 m dalla scuola e quasi l’80 % diquelli residenti a meno di 900 m erano accompagnati ascuola in auto! La perdita di tempo era invocata come un

48 Esempi

freno all’accompagnamento in bicicletta o a piedi. Ma, adistanza uguale, è risultato che il tempo di percorrenza eraequivalente, a prescindere dal modo di trasporto. L’indaginepresso i genitori rivelava anche che, man mano che ibambini crescevano, continuavano ad essere accompagnatia scuola per abitudine e non per timore del pericolo(circolazione) o insicurezza (aggressioni).

Il divieto di sosta a meno di 50 m dalla scuola, la creazionedi un parcheggio per biciclette, un lavoro pedagogico nelleclassi e la sensibilizzazione dei genitori, l’introduzione di unsistema bicibus (cfr. pagina 33) e pedibus (bus a piedi, cfr.pagina 33) sono tutte misure leggere che hanno modificatole abitudini. Gli automobilisti sono diventati rispettosi dellasicurezza e di una certa disciplina nei dintorni della scuola. Ein appena due anni l’uso dell’automobile si è dimezzato,con un passaggio quasi totale alla bicicletta.

Il principio del pedibus o del bicibus è semplicemente larivisitazione delle file scolastiche, questa volta sotto lasorveglianza di genitori. La scuola aiuta genitori che vivononello stesso quartiere ad incontrarsi ed organizzarsi pergarantire in modo permanente l’accompagnamento dibambini che si incontrano ad un punto dato. Secondo ladimensione del gruppo o il modo di spostamento, ènecessaria una permanenza di uno o più adulti. Grazie aitelefoni portatili, è facile segnalare al responsabile delpedibus l’assenza di un bambino malato o che è in ritardo e

che quel giorno non sarà presente. La scuola deve ancheintervenire nel caso (eccezionale) in cui un genitore ha unimpegno e non trova un sostituto.

Informazioni: Progetto «Alternativement vôtre» della Metro Rhône-Alpes Posta elettronica: [email protected]: http://www.rhonalpenergie-environnement.asso.fr/Pages/experi14.htm

RITIRARE TRE AUTOMOBILI,PARCHEGGIARE CINQUANTADUE BICICLETTE

A Leicester, l’esperienza comparata di tre scuole che hannoscelto soluzioni diverse per il parcheggio delle biciclettemette in luce l’interesse del parcheggio nella strada:

• lo spazio è disponibile: basta realizzare il parcheggio perbiciclette in sostituzione di aree per automobili edaumentarlo in funzione della domanda; lo spazio non puòmai essere guadagnato a scapito dei pedoni, poiché ciò dàun cattivo segnale di «concorrenza» tra modi di trasportosoft; spesso si è più limitati in termini di spazio e dipossibilità d’estensione se si prevede il parcheggio suiterreni stessi della scuola;

• il parcheggio nella strada è una misura molto«pubblicitaria», poiché molto visibile;

• il parcheggio per biciclette di una scuola può essereutilizzato in altri momenti da altri utenti, cosa che nonsuccede se è nel cortile della scuola;

• l’ubicazione deve essere ben pensata con riferimento alcontrollo sociale (visibile dalla segreteria o eventualmenteda molte classi) e si consiglia l’uso di una telecamera;quando il parcheggio per biciclette è sul terreno dellascuola, è preferibile uno spazio chiuso ed accessibilesoltanto a richiesta, cosa che è meno comoda per gliutenti ma auspicabile per evitare il rischio di vandalismo(oppure va prevista una telecamera);

• il parcheggio deve essere coperto; si può scegliere unarredo urbano classico su catalogo per la copertura e sulmodello «U rovesciato» per gli archetti;

• le idee devono essere sviluppate con la partecipazionedegli alunni e di uno o più fautori convinti della causa deiciclisti (un genitore, un insegnante o un altro membro delpersonale). È comunque indispensabile chiedere il pareredi un tecnico per non commettere errori sull’ubicazione ola scelta delle apparecchiature. La scuola di Leicester cheha avuto il più grande successo ha visto rapidamenteaumentare il numero dei ciclisti da 0 al 10 % dopo lacreazione di un grande parcheggio coperto percinquantadue biciclette in sostituzione di tre posti diparcheggio.

Informazioni:Leicester City Council E-mail: [email protected]: http://www.saferoutestoschools.org.uk

ACCOMPAGNATORI IN AUTO: ATTENDERE...

Alla Waingel Copse School, vicino a Reading (Regno Unito),non si può dire che i genitori che accompagnano i figli ascuola guadagnino in tempo o in comodità. Il trasporto deibambini in automobile è infatti scoraggiato da tre misure:

• tutti i bambini sono invitati ed incoraggiati a venire a piedio in bicicletta per ragioni di salute e d’igiene;

• il parcheggio dove si può accompagnare o andare aprendere un bambino in automobile è a circa 400 mdall’ingresso della scuola; ergo nessun fastidio per iresidenti che abitano vicino alla scuola, né per i bambinistessi;

• i genitori che scelgono comunque di accompagnare i figliin automobile fino alla scuola pagano questa scelta inquanto devono attendere a volte quindici minuti alparcheggio della scuola prima che si sollevi la barra cheblocca l’uscita, cioè il tempo che tutti gli altri scolariabbiano lasciato i luoghi senza problemi. Il personale dellascuola garantisce il rispetto di questo regolamento.

Informazioni:Waingel Copse School, Wokingham District Council Tel. (44-118) 974 63 04 Internet: http:// www.saferoutestoschool.org.uk

GLI INSEGNANTI CI RIMETTONO DI TASCA LORO!

Si può immaginare un’impresa che, pur avendo l’obiettivo diprestare servizi di riparazione e di emergenza per gliautomobilisti, lancerebbe un concorso destinato... a ridurrel’uso dell’automobile individuale? Invece sì! «Rac MotoringServices» (Regno Unito) è il principale promotore di «GrassRoutes Challenge». I gruppi di scolari — a volte di appena 14anni — sono invitati a sviluppare progetti di mobilità per leloro scuole. Si basano su una documentazione di base lorofornita, ma in seguito è lasciata libera la loroimmaginazione.

Nel 1998/99 il primo premio era di più di 6 000 euro. Nelnord della Scozia (Caithness), due scolari hanno avuto unpremio di consolazione di 1 500 euro per la loro scuolagrazie ad un’idea per lo meno radicale: un’indagine harivelato loro che gli insegnanti stessi, che abitano nellastessa città o fuori, ricorrevano in maniera massicciaall’automobile. I due hanno indotto la scuola ad instaurare ilparcheggio a pagamento e i redditi contribuiscono afinanziare misure a favore di altri modi di spostamento

(ripari per biciclette, ripari e panchine per i genitori cheaspettano all’uscita della scuola, segnaletica, modifica dellazona attorno ad uno degli accessi della scuola)!

Informazioni:Internet: http:// www.rac.co.uk

49

50 Risorse

51

CAPITOLO 4

RISORSE

Campagna delle città europee sostenibili

Più di 1 200 comuni aderiscono alla campagnaCittà sostenibili lanciata alla conferenza diÅlborg nel 1994 a seguito dell’adozione diAgenda 21 da parte dell’Unione europea e degliStati membri nel 1992 al vertice di Rio. Lacampagna delle città sostenibili si articola inuna dozzina di grandi reti di comunità locali.

Rue de Trèves 49-51Bte 3B-1040 BruxellesTel. (32-2) 230 53 51E-mail: [email protected]: http://www.sustainable-cities.org

Car Free Cities ‘/ACCESS’

Car Free Cities è una rete di città che scambianoesperienze ed informazioni su una politica deglispostamenti che promuove attivamente i modialternativi all’automobile. CFC ha sviluppato

molti settori d’attività ed organizza regolarmenteseminari.

c/o EurocitiesSquare de Meeûs 18B-1050 BruxellesTel. (32-2) 552 08 74E-mail: [email protected]: http://www.eurocities.org

Healthy Cities (Organizzazione mondialedella sanità)

La rete Healthy Cities dell’OMS conta 43membri, ma ci sono più di 1 000 comunimembri di reti nazionali nei vari Stati europei.

Dr. Agis TsourosWHO Regional Office for EuropeHealthy Cities & Urban GovernanceCentre for Urban HealthE-mail: [email protected]

Claire MitchamWHO Regional Office for EuropeUrban planning and transportE-mail: [email protected]: http://www.who.dk/healthy-cities/

Francesca RacioppiTransport, environment and health programmeRegional Office for Europe dell’OMS, RomaE-mail: [email protected]: http://www.euro.who.int/transport

Cities for cyclists

Questo club europeo di città ciclabili raccoglietrentun comuni che si sono impegnati adadottare una politica attiva di promozione dellabicicletta.

c/o Dansk Cyclist ForbundRomersgade 7DK-1362 København KTel. (45) 33 32 31 21E-mail: [email protected]: http://www.cities-for-cyclists.org

The Climate Alliance of European Cities

Questi 900 comuni (48 milioni di abitanti)hanno un progetto di lotta contro ilcambiamento climatico che supera gli impegniinternazionali: mirano a ridurre la loroproduzione di CO2 del 50 %, anziché dell’8 %previsto. L’alleanza ha sviluppato un catalogo dimisure ed indicatori di sviluppo sostenibile.

Galvanistrasse 28D-60486 Frankfurt-am-MainTel. (49-69) 71 71 39 21E-mail: [email protected]: http://www.klimabuendnis.org

EPA — Associazione europea dei genitoridi alunni

Rue du Champ de Mars 1aB-1050 BruxellesTel:(32-2) 514 05 99E-mail: [email protected]: http://www.epa-parents.org

European Children’s Network

Uno dei principi di Euronet è che «i bambinihanno diritto a che le loro esigenze e i lorointeressi siano considerati come priorità daglienti locali, regionali e nazionali e dalle istituzionieuropee ed internazionali». Euronet è unacoalizione di reti e di organizzazioni che lottanoper la difesa degli interessi e dei diritti deibambini, come definiti nella convenzione delleNazioni Unite sui diritti del bambino. Grazie allavoro di Euronet, il trattato di Amsterdam del1997 per la prima volta ha esplicitamente fattoriferimento ai bambini nella storia dell’Unioneeuropea.

EuronetRue Montoyer 39B-1000 BruxellesTel. (32-2) 512 45 00/512 78 51E-mail: [email protected]:http://europeanchildrensnetwork.gla.ac.uk/

Indirizzi di contatto e siti Internet

+

52 Risorse

ECF — Federazione europea dei ciclisti

La ECF riunisce le associazioni che lavorano allapromozione della bicicletta. Le associazionimembre hanno a volte pubblicato lavori diriferimento o hanno organizzato programmi diformazione. La ECF e i suoi membri possonoanche orientarle verso associazioni locali ometterle in contatto con città che hanno giàun’esperienza della promozione della bicicletta,in particolare con bambini e giovani.

Rue de Londres 15/3B-1050 BruxellesTel. (32-2) 512 98 27E-mail: [email protected]: http://www.ecf.com

European Federation of Asthma andAllergy Associations

Internet: http://www.efanet.org

Énergie-cités — Association européenne despouvoirs locaux pour une politiqueénergétique durable sur le plan local(Associazione europea dei poteri locali peruna politica energetica sostenibile sulpiano locale)

Bureau de BruxellesRue Paul-Émile Janson 29B-1050 Bruxelles

Tel. (32-2) 544 09 21E-mail: [email protected]: http://www.energie-cites.org

ETSC — European Transport Safety Council

Rue du Cornet 34B-1040 BruxellesTel. (32-2) 230 41 06E-mail: [email protected]: http://www.etsc.be

FEVR — Fédération européenne des victimes de la route (Federazioneeuropea delle vittime della strada)

Case postale 2080CH-1211 Genève 2 DépôtE-mail: [email protected]: http://www.fevr.org

Forum européen de la jeunesse (Forumeuropeo della gioventù)

Federazione delle associazioni nazionali digiovani degli Stati membri dell’Unione e anchedella maggior parte degli Stati europei

Rue Joseph II 120B-1000 BruxellesTel. (32-2) 230 64 90

Fax (32-2) 230 21 23E-mail: [email protected]: http://www.youthforum.org

IPA — International Association for theChild’s Right to play

Internet: http://www.ipaworld.org

INCHES — International Network onChildren’s Health, Environment and Safety

Marie Louise Bistrup E-mail: [email protected]

Peter van den HazelE-mail: [email protected]: www.inchesnetwork.org/about.html

ISDE — International Society of Doctors forthe Environment

ISDE raccoglie 400 associazioni nazionali dimedici per l’ambiente (35 000 membriindividuali). L’organizzazione internazionale e isuoi membri trattano l’informazione delpubblico, dei medici e dei politici sui diversilegami tra l’ambiente e la salute (inquinamentoatmosferico, rumore, sostanze inquinantichimiche, cambiamenti climatici ecc.).

Le ChâteauCH-1374 Corcelles-sur-ChavornayTel. (41-24) 441 56 50

Fax (41-24) 441 56 51E-mail: [email protected]: http://www.isde.org

Research Centre Childhood and society

Il centro prepara attualmente un piano sullapartecipazione dei bambini all’assetto delterritorio.

Internet: http://www.ndo.be/kindsl/index.htm

Transport et environnement (Trasporto e ambiente)

«Transport et environnement» — Federazionedelle associazioni che promuovono la tuteladell’ambiente attraverso una politica deitrasporti sostenibile.

Boulevard de Waterloo 34B-1000 BruxellesTel. (32-2) 502 99 09E-mail: [email protected]: http://www.t-e.nu

53

Union internationale des transports publics(UITP)(Unione internazionale dei trasportipubblici)

Rue Sainte Marie, 6B-1080 BruxellesTel. (32-2) 673 61 00Fax (32-2) 660 10 72Internet: http://www.uitp.com

European Child Friendly Cities Network

Nieuwenlaan 63B-1860 MeiseTel. (32-2) 272 07 50E-mail: [email protected]: http://www.ndo.be/kindsl

Bambini e ambiente

Internet:http://europa.eu.int/comm/environment/youth/index_en.html

Buone pratiche in materia di gestioneurbana e sostenibilità

Internet: http://europa.eu.int/comm/urban

CORDIS

Progetti di ricerca (Community research anddevelopment information service)

Internet: http://www.cordis.lu

ELTIS — European Local TransportInformation Service

Internet: http://www.eltis.org

EPOMM — European Platform On MobilityManagement´

Internet: http://www.epommweb.org

LEDA — Legal and Regulatory Measures forSustainable Transport in Cities

Internet: http://europa.eu.int/comm/transport/extra/ledaia.html

Indicatori europei di sviluppo sostenibile

Internet: http://www.sustainable-cities.org/indicators/

Sviluppati nel quadro del gruppo di esperti dellaCommissione europea sull’ambiente urbano, instretta concertazione con i rappresentanti di entilocali, questi indicatori devono permettere dimisurare i progressi eventuali di un ente localein materia di sviluppo sostenibile. La gamma diindicatori copre in particolare i trasporti e glispostamenti dei bambini verso la scuola(indicatore B.6).

La scelta dei genitori di permettere ai lorobambini di spostarsi in maniera autonoma inbicicletta o a piedi è direttamente influenzata

dalla percezione della sicurezza stradale e dellasicurezza personale. Questa scelta ha anche uneffetto diretto sulla qualità dell’ambiente. Leindagini devono non soltanto misurare la sceltamodale, ma anche le motivazioni della scelta equindi le basi di un cambiamento eventuale. Idati statistici dovranno basarsi su indaginiannuali. Da notare: nel quadro del progetto diricerca Tapestry, molti aspetti riguardano inparticolare la messa a punto di questionarispecificamente destinati ai bambini, che esigonoun approccio molto diverso da quelli destinatiagli adulti

Per maggiori informazioni:Andrew CookUniversity of Westminster, LondonE-mail: [email protected]

MOST — Progetto di sviluppo e di valutazione distrategie di gestione della mobilità che riuniscepiù di trenta partner che lavorano a circa venticasi d’applicazione.

Provider — Progetto di ricerca sulla gestionedella mobilità nelle scuole e inclusione di questotema nei corsi (Austria, Francia, Germania,Italia, Portogallo, Regno Unito e Romania)

Siti Internet creatidall’Unione europeao su iniziativa o con il sostegno della direzionegenerale dell´Energia e dei trasporti e delladirezione generale dell´Ambiente dellaCommissione europea

+

54 Risorse

Risorse Tapestry — Progetto di ricerca peranalizzare come organizzare nel modo migliorecampagne d’informazione o progetti dicomunicazione allo scopo di incoraggiare osostenere la scelta di modi di trasportosostenibili. Gli studi comprendono tre aspetti:promozione delle alternative all’automobile,marketing dei trasporti pubblici e ricorso ai temidella salute e dell’ambiente:

Internet: http://www.eu-tapestry.org

LIFE, lo strumento finanziario per l’ambiente

Internet:http://europa.eu.int/comm/life/home.htm

www.research.dtlr.gov.uk/research/index.htm

Informazioni sugli studi finanziati dal ministerobritannico dei Trasporti e che riguardano ilegami tra il modo di spostamento verso lascuola e lo sviluppo delle capacità conoscitivenel bambino.

www.whi.org.uk/home.asp

Informazioni su studi finanziati dalla Walkingyour way to health initiative (Regno Unito) allaOxford Brookes University e alla LoughboroughUniversity.

Organizzazione mondiale della sanità

Due programmi dell’OMS promuovono azionivolte a migliorare la salute dei bambiniattraverso politiche di trasporto cheincoraggiano l’andare a piedi e in bicicletta in

collegamento con i trasporti pubblici. Questiprogrammi, intitolati «Transport, environmentand health» e «Children’s health andenvironment», sono gestiti dal Centro europeoper l’ambiente e la salute, che fa partedell’Ufficio regionale per l’Europa dell’OMS.

Carta sul trasporto, l’ambiente e la saluteInternet:http://www.euro.who.int/eprise/main/WHO/Progs/TRT/Home

Dichiarazione della terza conferenzaministeriale sull’ambiente e la salute(1999)Internet:http://www.euro.who.int/eprise/main/WHO/Progs/TRT/Home

Rassegna delle prove scientifichedell’impatto dei trasporti sulla salute(2000)Internet:http://www.who.dk/document/e72015.pdf

Costi per la sanità pubblicadell’inquinamento atmosferico dovutoal traffico stradale (Francia, Austria eSvizzera)Internet: http://www.euro.who.int/

Raccomandazioni in materia di rumoreInternet:http://www.who.int/peh/noise/guidelines2.html

Serie di articoli dal titolo «Transport,environment and health in Europe:evidence, initiatives and examples»Internet: http://www.who.dk/healthy-cities/UrbanHealthTopics/20010912_1

www.kids-and-bikes.de

Questo sito (in tedesco) permette di scaricareun programma per insegnare ai bambini comeandare in bicicletta.

Altri siti Internet

+

55

«Best practice to promote cycling andwalking», CD-ROM, 1998

Questo CD-ROM riprende i risultati delprogramma di ricerca Adonis (Analysis anddevelopment of new insight into substitution ofshort car trips by cycling and walking —Progettodella DG Energia e trasporti della Commissioneeuropea). Presenta numerosi esempi di misureadottate in diverse città europee. Questarelazione è anche disponibile in versione sucarta.

Danish Road DirectorateNiels Juels Gade 13PO Box 1569DK-1020 København KTel. (45) 33 93 33 38E-mail: [email protected]

«Car Free Cities», CD-ROM

Cfr. elenco di indirizzi (sotto «Car Free Cities»).

«Mobirom», CD-ROM

Gioco interattivo che familiarizza i bambini e igiovani con le questioni di mobilità (in tedesco,inglese e olandese).

Forschungsgesellschaft Mobilität (FGM) & AustriaMobility Research (AMOR), Graz (Austria)Tel. (43-316) 81 04 51 20E-mail: [email protected] Internet: http://www.fgm-amor.at

«Energy Kids on their Way to School», CD-ROM

Sei servizi fotografici appassionanti chemescolano avventure, amicizie e autonomia sulpercorso casa-scuola, completati dainformazioni dettagliate su diverse azioni (intedesco, inglese e italiano).

Cfr. indirizzo sopra.

«Velo-city 2001», CD-ROM

L’edizione 2001 della conferenza biennale dellaFederazione europea dei ciclisti è stataorganizzata secondo cinque grandi temi, tra cui«I bambini e la mobilità» e «Salute e benessere».Gli atti di questa conferenza saranno disponibilisotto forma di CD-ROM.

Velo-city Conference 2001Conference Secretariat

C/o Meeting MakersJordanhill Campus76 Southbrae DriveGlasgow G13 1PPUnited KingdomE-mail: [email protected]: http://www.velo-city2001.org

«The Greening of Urban Transport:Planning for Walking and Cycling inWestern Cities», 1997 (seconda edizione,504 pagine), ISBN 04-719-6993-1

Questo lavoro presenta i principi del trasportosostenibile, affronta le questioni ambientali,sociali, economiche ecc., legate ai trasporti,analizza gli ostacoli allo sviluppo del trasportosostenibile e i concetti di gestione della mobilità,descrive le strategie di sviluppo dell’andare apiedi e in bicicletta e riporta numerosi esempi direalizzazioni.

«A League Table of Child Deaths by Injuryin Rich Nations», 2001 (25 pagine)

Questa relazione sulla mortalità dei bambini neipaesi dell’OCSE sottolinea il peso degli incidentistradali e le differenze tra paese (da 2,5 mortisu 100 000 bambini di età tra 1 e 14 anni inSvezia a 8,7 in Portogallo).

Unicef Innocenti Research CentrePiazza SS. Annunziata, 12

I-50122 FirenzeTel. (39) 05 52 03 30E-mail: [email protected]: http://www.unicef-icdc.org

«La giornata europea senza auto, 22 settembre», video (4 minuti)

Commissione europeaDirezione generale dell´AmbienteCentro de´informazioneRue de la Loi 200B-1049 BruxellesFax (32-2) 299 61 98E-mail: [email protected]

«Strade verdi», video (8 minuti)

Questo video riguarda la rete europea dellestrade verdi. Illustra lo sviluppo e lecaratteristiche di questa rete destinata inparticolare agli svaghi in bicicletta.

Cfr. indirizzo sopra.

«I costi esterni dei trasporti: costi degliincidenti, dell’ambiente e della congestionein Europa occidentale», 2000 (riassunto di28 pagine)

Questo studio aggiorna e completa studiprecedenti e giunge a risultati nettamentesuperiori di quanto considerato possibile alcunianni fa. Copre i quindici Stati membri dell’UE, la

Documenti/CD-ROM/Video

+

56 Risorse

Norvegia e la Svizzera. Per il 1995, costi dicongestione esclusi, i costi esterni dei trasportiraggiungono 530 miliardi di euro (7,8 % delPIL), di cui il 91,5 % imputabile al trasportostradale (persone e merci). A ciò si aggiungono128 miliardi di euro in costi di congestione,attribuibili esclusivamente ai trasporti stradali(cioè 1,9 % del PIL).

Communauté des chemins de fer européens(CCFE/CER)Tel. (32-2) 525 90 70Fax (32-2) 512 52 31E-mail: [email protected]: http://www.cer.be

«STAG Report»

La relazione dello School Travel Advisory Groupsegue l’evoluzione degli spostamenti scolastici inInghilterra (un’analoga relazione riguarda laScozia) e fa il punto su tutte le misure prese.Grazie agli sforzi già intrapresi, e che sono lungidall’essere generalizzati, è stato possibile ridurrel’uso dell’automobile per gli spostamenti versola scuola tra il 1995-1996 e il 2000-2001.

Internet: http://www.local-transport.dft.gov.uk/schooltravel/index.htm

«A safer Journey to School» (28 pagine)

Questo opuscolo si rivolge più specialmente agliinsegnanti e ai genitori.

Realizzato da The Transport 2000 Trust

The Impact Centre12-18 Hoxton StreetLondon N1 6NGUnited KingdomTel. (44-207) 613 07 43Internet: http://www.transport2000.org.ukDistribuito da The Department for Education andEmploymentFax (44-845) 603 33 60

«School Travel — Strategies and plans — Abest practice guide for local authorities»,1999 (70 pagine)

Questo documento descrive l’elaborazione diuna politica comunale degli spostamentiscolastici e dei piani degli spostamenti scolastici.Presenta molti esempi di misure concreteaccompagnati da commenti pratici per attuarlialtrove.

Department of the Environment, Transport andthe Regions (con il sostegno anche delDepartment for Education and Employment)Eland HouseBressenden PlaceLondon SW1E 5DUUnited KingdomTel. (44-207) 944 30 00Internet: http://www.local-transport.dft.gov.uk/schooltravel/index.htm

«Increasing Bus Use for Journeys to School— A Guide to Best Practice within ExistingLegislation», 2001 (70 pagine)

Questa relazione molto completa èparzialmente orientata alla legislazione in vigorenel Regno Unito, ma è tuttavia ricca di buoniesempi e di idee innovatrici.

Department of the Environment, Transport andthe Regions (con il sostegno anche delDepartment for Education and Employment)Cfr. indirizzo sopra.

«Personal Security Issues in PedestrianJourneys», 1999 (162 pagine)

Questa relazione è basata su indagini svolte insette tipologie di quartiere. Tratta soprattutto laquestione della «sensazione di sicurezza» didiversi gruppi di pedoni (scolari, donne/uomini,persone immigrate, persone anziane) e il lorolegame con le scelte di modo di trasporto. Sonoanche illustrate le strategie di diverse città inmateria di spostamenti a piedi, in particolare glispostamenti scolastici (York, Edimburgo,Glasgow ecc.).

Department of the Environment, Transport andthe Regions (DETR)Cfr. indirizzo che appare sopra.Mobility Unit:Internet: http://www.mobility-unit.dft.gov.uk

«Grass Routes»

Il contributo «Grass Routes» è organizzato efinanziato da Rac Motoring Services, una societàprivata che garantisce un servizio di riparazionee di emergenza per gli automobilisti. Il fascicoloinformativo comprende una decina di schedeche fanno riferimento a tutte le materie delprogramma scolastico in cui si può sfruttarecome strumento pedagogico la questione deitrasporti.

RAC House1 Forest RoadFeltham TW13 7RRUnited KingdomTel. (44-208) 917 27 55 (Rachel Rice, ExternalAffairs Manager)E-mail: [email protected]

«Improving Bicycle Safety (without makinghelmet-use compulsory)», 1998 (16 pagine)

Questo breve opuscolo eminentemente istruttivoespone tutte le argomentazioni pro e control’uso del casco. Raccomanda una sicurezzastradale che tratti le cause degli incidentipiuttosto che i sintomi. Indispensabile per farsiun’opinione ragionata sull’opportunità direndere obbligatorio l’uso del casco per i pedonie gli automobilisti, o al contrario su quella digarantire una moderazione generale della

57

velocità in ambiente urbano (disponibile ininglese, spagnolo, francese e sloveno).

Cfr. sito ECF Internet: http://www.ecf.com.

«Municipal Climate Protection Profiles»,2000 (80 pagine)

Relazione d’attività dell’alleanza climatica dellecittà europee (cfr. elenco di indirizzi).

Walking and cycling in the city — WHOReport, Series Town Planning, 1998

Internet: http://www.who.dk

«Concern for Europe’s Tomorrow», 1995

European Centre for Environment and Health(Organizzazione mondiale della sanità)European Series, n. 53Internet: http://www.euro.who.int/

«Transport, environnement et santé», 2002(64 pagine.)

Questo opuscolo dell’ISDE, basato sul lavorodell’OMS (cfr. articoli sul trasporto e l’ambientenel sito dell’OMS), è destinato a diffondere sottouna forma comprensibile per il grande pubblicoi risultati della ricerca scientifica sulle relazionitra la salute e i trasporti.

(Disponibile in tedesco, inglese, francese eitaliano, versione ridotta in danese).

Cfr. elenco di indirizzi.

Supporti di comunicazione sul tema«andare a scuola in bicicletta»

Opuscolo per i decisori + poster e volantino peri bambini.

Fédération des usagers de la bicyclette (FUBicy)Tel. (33) 388 75 71 90E-mail: [email protected]

«Jugend & Mobilität», 1999 (48 pagine)

Questo opuscolo del VCÖ è estremamentecompleto e molto ben documentato. Sottolineale specificità della domanda di trasporto deigiovani e le numerose ragioni (sicurezza, salute,costo sociale, spese individuali) di facilitare lorogli spostamenti con mezzi alternativiall’automobile individuale. Disponibile soltantoin tedesco.

Verkehrsclub Österreich (VCÖ)Tel. (43-1) 893 26 97E-mail: [email protected]

«Mobilitätsmanagement für Schulen —Wege zur Schule neu organisieren», 2001(52 pagine)

Questo documento molto ben fatto illustra inmodo approfondito tutti gli aspetti deglispostamenti domicilio-scuola e descrive moltiesempi innovatori. Disponibile soltanto intedesco.

Verkehrsclub Österreich (VCÖ)Tel. (43-1) 893 26 97E-mail: [email protected]

«Gesundheitsrisiko Auto», 1995(160 pagine), ISBN 39-254-9987-3

Mabuse-Verlag GmbHKasseler Str. 1 aD-60486 Frankfurt-am-MainTel. (49-69) 70 50 53

«Lebensräume für Kinder» — Relazionen. 70 del programma nazionale di ricerca«Città e trasporti» (Svizzera)

Internet:http://www.snf.ch/en/rep/nat/nat_nrp.asp

«Theoretische und praktische Ansätze zurMobilitäts- und Umwelterziehung imKindergarten» (43 pagine)

Questo opuscolo illustra il possibile ruolo dellabicicletta fra altri esercizi di motricità per ibambini della scuola materna. Comprende unaparte generale sullo sviluppo e la salute deibambini con riferimento alla mobilità.

Allgemeiner Deutscher Fahrrad Club (ADFC)BayernTel. (49-89) 55 35 75E-mail: [email protected]ädagogisches Projekt FahrradTel. (49-89) 55 86 90 09E-mail: [email protected]

«Searching for Evidence-based ResearchLiterature on Asthma», 1999 (8 pagine)

Informazioni sull’asma a cura della NationalAsthma Campaign (Regno Unito).

Tel. (44-207) 704 22 60Internet: http://www.asthma.org.uk

«York School Travel Survey Report», 2000(39 pagine)

Questa relazione è un buon esempiod’informazione sulle abitudini e le domande

58 Risorse

degli scolari. Contiene un modello diquestionario molto completo.

Daniel JohnsonTravelWise Officer City of York CouncilTel. (44-1904) 55 13 28E-mail: [email protected]: http://www.york.gov.uk

«Énergie-Cités Info»

Cfr. in particolare il supplemento al n. 17 di«Énergie-cités Info» sulla qualità dell’aria (aprile1999) e il supplemento al n. 20 sulla giornataeuropea «In città senza auto» (ottobre 2000)

Cfr. elenco di indirizzi.

«Safe Routes to School Newsletter»

Bollettino di collegamento della campagna Srsnel Regno Unito

Sustrans Head Office35 King StreetBristol BS1 4DZ United KingdomTel. (44-117) 926 88 93E-mail: [email protected]: http://www.sustrans.org.uk

Commissione europea

«L’UE e l’aria pulita», 2000 (18 pagine)

ISBN 92-828-4805-01 (disponibile nelle undicilingue ufficiali), Commissione europea.

«La direttiva quadro sulla qualità dell’ariaambiente — Un’aria pulita per le cittàeuropee», 1998 (18 pagine)

ISBN 92-828-1601-X (disponibile nelle undicilingue ufficiali, in ungherese e polacco),Commissione europea.

Informazioni generali sugli obblighi imposti alleagglomerazioni di almeno 250 000 abitanti(100 000 abitanti in alcuni Stati membri):valutazione periodica, misure in caso disuperamento dei valori limite e delle soglied’allarme, pubblicazione da parte dellaCommissione europea di una lista nera dellecittà dove la qualità dell’aria è insoddisfacente.

«Verso un quadro della sostenibilità alivello locale: Indicatori comuni europei»2000 (11 pagine)

ISBN 92-828-9495-9 (disponibile nelle undicilingue ufficiali e nelle lingue dei paesi

d’adesione), Commissione europea. Relazionetecnica sul progetto di indicatori europei disviluppo sostenibile delle città. Uno degliindicatori proposti è la ripartizione modale pergli spostamenti domicilio-scuola.

«Città in bicicletta, pedalando verso l’avvenire», 2000 (60 pagine)

ISBN 92-828-5726-3 (disponibile in tedesco,inglese, spagnolo, francese, greco, italiano,portoghese, catalano, croato, ungherese,polacco, serbo e sloveno), Commissioneeuropea.

Questo opuscolo informativo generale sullabicicletta espone in dettaglio tutte le ragioni persviluppare una politica a favore dei ciclisti eriporta numerosi esempi di successo.

«Città sostenibili europee»

Relazione del gruppo di esperti sull’ambienteurbano, 1996 (240 pagine), ISBN 92-828-4200-2, Commissione europea.

«L’ambiente europeo», relazione Dobris,Copenaghen, Agenzia europea dell’ambiente,1995.

«Politiche future in materia di inquinamentoacustico», libro verde della Commissioneeuropea, doc. COM(96) 540 def., 1996.

«Libro verde sull’ambiente urbano», doc.COM(90) 218 def., Commissione europea, 1990.

«Quadro d’azione per uno sviluppo urbanosostenibile nell’Unione europea», doc.COM(1998) 605, Commissione europea, 1998.

Direzione generale dell’AmbienteCentro d’informazioneRue de la Loi 200B-1049 BruxellesFax (32-2) 299 61 98E-mail: [email protected]:http://europa.eu.int/comm/environment/index_it.htm

59

L’organizzazione di manifestazioni sul temadella mobilità dei bambini (raduni a livello discuola o di città o giornata a scuola in biciclettaecc.) è un buono strumento di comunicazione edi sensibilizzazione del pubblico. Potetenaturalmente lavorare a livello della vostra città,in maniera indipendente, ma è spesso più facileassociarsi ad altre città o eventi già sperimentatialtrove.

Nella maggior parte dei paesi, ci sono eventinazionali regolari o sporadici ai quali la vostracittà può associarsi con particolare riferimentoai bambini. I temi sono, ad esempio, lasicurezza stradale (cfr. Road Safety Week nelRegno Unito), una «giornata senza auto» ascuola [cfr. Autofreies (Hoch-)Schultag inGermania], una giornata o una settimana «allavoro in bicicletta» (per il personaleinsegnante, cfr. Regione fiamminga in Belgio,

Danimarca, Regno Unito), una settimana«pedibus a scuola» (Walk to School Week nelRegno Unito), una settimana della biciclettaassociando diversi temi (cfr. National BicycleWeek nel Regno Unito), le domeniche senzaauto (cfr. Italia), un giorno di trasporti pubblici(cfr. giornata train/tram/bus in Belgio).

Come conoscerli? Contattando l’associazionenazionale membro, per il vostro paese, lediverse federazioni europee o internazionali (cfr.elenco di indirizzi), la vostra associazione dicittà e comuni, l’istituto della sicurezza stradaledel vostro paese, il ministero dei Trasporti o ilministero dell’Ambiente ecc.

«In città senza auto!» (Giornata europeasenza auto, 22 settembre) (Cfr. pag. 42)

Questa giornata ormai paneuropea offreun’occasione rara di testare in situ le alternativeall’automobile dei genitori per recarsi a scuola.Suggerisce anche temi comuni di dibattito eattività per tutti i bambini d’Europa.

In alcuni paesi, esiste ormai un materialedidattico per preparare la giornata con gliscolari che sono molto entusiasti. L’occasione èsfruttata per esposizioni e scambi tra classi. Ai

bambini sono proposti diversi tipi di animazioni:circuiti di scoperta della città, apprendistatodella bicicletta, sensibilizzazione al problemadell’inquinamento o anche «asili all’aperto»nelle piazze cittadine!

Un «manuale europeo per i poteri locali»riprende consigli ed informazioni perl’organizzazione dell’evento.

Informazioni:Internet: http://www.mobilityweek-europe.org

Pedibus verso la scuola (giornatainternazionale, inizio ottobre)

In molti paesi anglofoni esistono da alcuni anni«Walk to school days». Il 4 ottobre 2001 è statala prima giornata internazionale, con lapartecipazione di Australia, Canada, Irlanda,Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti.

Il sito Internet comprende in particolare:

• esempi di programmi nazionali, idee e risorseriprese un po’ ovunque;

• link con siti che trattano temi connessi;

• contatti nei diversi paesi;

• schede d’informazione scaricabili;

• controlli di qualità degli spostamenti pedonali;

• legami con numerose scuole che permettonoagli insegnanti e agli alunni di entrare incontatto e scambiare idee ed esperienze.

Informazioni:Internet: http://www.iwalktoschool.org

Eventi internazionali

+

I disegni qui di seguito sono stati scelti fra quelli sottoposti alla DG Ambiente nel quadro del concorso di disegni di bambini della Settimana verde 2001.

La DG Ambiente ringrazia vivamente questi giovani artisti:

Denise Aßmann, Jessica Franke, Tanja Galdipuor, Kevin Löffer, Eleni Pantzartzi, Raffaele Scarlatti, There Schulz, Sofia Sironi.

Commissione europea

Eppure i bambini si muovono

Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee

2002 — 60 pagg. — 29,7 x 21 cm

ISBN 92-894-1889-3