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idee personaggi e tendenze che muovono la Sicilia FLASH Sicilia Next Top Model? GIOCHI DI CARTE Settebello addio! La febbre del poker in Sicilia BENESSERE Quando il massaggio è un'arte MODA Quest'inverno che mi metto? OROSCOPO 2011 Non è vero ma ci credo... 5 MENÙ PRATICI PER TUTTE LE TASCHE E TUTTI I GUSTI Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.p. - D.L: 353/2003 (conv.n.46 art.1 comma 1 - SUD2 Palermo) bimestrale gratuito | numero 19 dicembre/gennaio 2011 PER LE FESTE CUCINO IO

Balarm Magazine | Idee, personaggi e tendenze che muovono la Sicilia | numero 19

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Bimestrale di approfondimento culturale e di costume (nuovo formato 16,7x21,2cm, da 60 a 72 pagine + copertina, tutto a colori, carta patinata opaca da 115 gr interna, copertina 200 gr plastificata lucida) stampato in 10-12.000 copie e distribuito

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idee personaggi e tendenze che muovono la Sicilia

FLASHSicilia NextTop Model?

GIOCHI DI CARTESettebello addio!La febbre del poker in Sicilia

BENESSEREQuando il massaggioè un'arte

MODAQuest'invernoche mi metto?

OROSCOPO 2011Non è veroma ci credo...

5 menù PRATICI PeR TuTTe le TAsChe e TuTTI I gusTI

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L'Arte “AI mArGInI”: LA rIvIStA DeLL'OSServAtOrIO OUtSIDer Art«Questa rivista è dedicata ai viandanti che, aven-do a cuore il cammino più della meta, privilegia-no le vie laterali, ai curatori dei margini e degli sconfinamenti. È una rivista di storia dell’arte che si occupa dell’arte senza storia, l’arte che fiorisce negli orti clandestini lontano dalla strada maestra o che si nasconde tra le erbacce. Arte di vagabondi, matti, marginali, eccentrici o semplicemente senza scuole alle spalle»: con queste parole Eva di Stefa-no, direttore scientifico, apre il primo numero della Rivista dell'Osservatorio Outsider Art dell'Università di Palermo, aperta ai contributi degli studiosi, degli esperti, dei giovani ricercatori e degli “esploratori dei margini”. Il periodico è a cadenza semestrale ed è disponibile gratuitamente sul sito web outsiderart.unipa.it. (F.V.)

COnCOrSO Per CAntAUtrICI BIAnCA D’APOnte: trIOnfA LA PALermItAnA LAUrA CAmPISIÈ stata una palermitana, Laura Campisi, a trionfare alla VI edizio-ne del Premio Bianca d’Aponte, concorso per cantautrici che si è concluso sabato 23 ottobre ad Aversa. Con il brano “Cuorefi-sarmonica” Laura ha ottenuto anche la targa per la miglior inter-pretazione mettendo d’accordo pubblico e giuria. Formatasi alla scuola “Musica Insieme” di Palermo sotto la guida di Loredana Spata e laureatasi in Discipline della Musica, vanta collaborazioni con gli "Amici della Musica" di Palermo ed è già stata vincitrice, nel 2009, del Premio Lucca Jazz Donna (con il trio “Feelmood”). Intervistata dalla conduttrice Roberta Balzotti, ha dichiarato: «Al Premio Bianca d’Aponte non è importante vincere, ma vivere queste emozioni e respirare questa aria». Il suo MySpace è www.myspace.com/lauralallacampisi. (F.V.)

È USCItO “SUIte SICILIAnA”, IL nUOvO CD DI mIrIAm PALmACogliere l’aspetto più peculiare della musicalità e del canto siciliano, guardando a quella grande vocalità di appartenenza medio-orientale da cui trae origine: le sfumature, i melismi, i quarti e ottavi di tono che lo rendono particolare e affascinante. È il tentativo di “Suite Siciliana”, nuovo album di Miriam Palma (www.miriampalma.it), cantante, voca-list e ricercatrice che vive a Palermo. Al suo fianco un nutrito carnet di artisti, siciliani di nascita o di adozione: Maurizio Norrito alla chitarra classica, Michele Ciringione al contrabbasso, Emanuele Buzi e Nino Giannotta al mandolino. Uno sguardo alla nostra terra, alla sua natu-ra complessa e multiforme, dove gli estremi, primitività e raffinatezza, convivono apparentemente tranquilli anche negli arrangiamenti curati da Mauro Schiavone. Formatasi come ricercatrice studiando diverse tecniche canore praticate nel mondo (canto armonico, emissione di diplo e triplofonie) e come attrice partecipando ai laboratori teatrali di Vincenza Modica e Leo De Berardinis, Miriam Palma ha partecipato con i suoi spettacoli ai più importanti festival internazionali, ed è fon-datrice del centro di Vocalità-Canto-Teatro “Il Corpo della voce”. (F.V.)

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IL PremIO "PAOLO BOrSeLLInO" 2010A mAUrIzIO ArtALe e StefAnIA PetyxUno è il presidente del Centro di Accoglienza Padre No-stro, fondato a Brancaccio da Padre Puglisi, l'altra è una nota inviata di “Striscia la Notizia”, autrice di numerose inchieste sul malgoverno palermitano: due personalità molto diverse, entrambe però ritenute meritevoli di un encomio. Maurizio Artale e Stefania Petyx (nella foto) sono stati insigniti a Roseto degli Abruzzi del Premio Paolo Borsellino per l’impegno sociale e civile. Il pre-mio, presieduto dal magistrato Antonio Ingroia e rice-vuto dalle mani del giornalista Sandro Ruotolo (nella foto), intende testimoniare ammirazione, gratitudine ed affetto a quelle personalità italiane che hanno offerto una testimonianza d’impegno, di coerenza e di coraggio particolarmente significativa nella propria azione socia-le e politica contro la violenza e l’ingiustizia. (F.V.)

[ a cura di FABIO VENTO / CLAUDIA D'ALESSANDRO ]

tre SICILIAne ALLe SeLezIOnI nAzIOnALI DI ItALIAn next tOP mODeL Per partecipare a Italian Next Top Model, il reality talent di Sky alla ricerca di aspiranti top model, non basta essere belle: lo sanno bene Alice Amato (in alto a sinistra), Marcella Ruvolo (in alto al centro) e Tania Bambaci (in alto a destra), che hanno passato la selezione regionale, svoltasi lo scorso 27 ottobre a Palermo, e organizzata dall'agenzia bmodel Palermo (di cui Tania e Alice fanno parte). Hanno infatti sfoderato charme e carattere, a dispetto di chi crede che serva un fisico mozzafiato per fare questo mestiere. Tania, nata a Barcellona Pozzo di Gotto 20 anni fa, studia lingue a Pisa: «Ho sem-pre desiderato trovarmi al posto di quelle ragazze ecco perché mi sono presentata ai casting». Alice invece, palermitana 19enne: «Se all'inizio ero dubbiosa sul partecipare o meno, ora voglio andare fino in fondo, ma se non andrà bene vorrei diventare uno stimato chirurgo». Marcella, neo diciottenne, studia moda a Palermo, e non nasconde il timore per questa nuova esperienza: «Sono felice ma so che lasciare casa e gli affetti sarà dura». A queste ragazze le attendono Milano, book fotografici, sfilate, lezioni di inglese e di recitazione. Per diventare il nuovo volto di Italian Next Top Model occorre soprattutto il carisma; d'altronde e per fortuna nella vita non conta solo l'apparenza. (di Giorgia Sorrisi - foto di Dario Bruno, Cristiano Mattina Interguglielmi e Alessandro Fontana)

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rIPArtOnO Le rIPreSe DeLLA SOAP “AGrODOLCe”Dopo tre false ripartenze, da qualche giorno sono ricominciate le riprese della fiction “Agrodolce”: con 24 milioni di euro di budget, metà finanziato dalla Regione, saranno girate 460 puntate che copriran-no due stagioni televisive. In onda da marzo 2011 su RaiTre e per far riprendere “il filo” della storia agli spettatori, dopo la lunga pausa, saranno utilizzati dei flashback. I luoghi principali dove saranno girate le scene restano sempre Porticello, Santa Flavia, l’area di

Termini Imerese per gli interni, e a queste si aggiungono dieci extralocation nei principali luoghi d’arte dell’isola. Giovanni Minoli, l'ideatore della serie, mani-festa la sua soddisfazione, dedicando questa notizia a colei che ha suggellato l'incontro con la Sicilia, Elvira Sellerio. (C.D.) (nella foto l'attore Orio Scaduto)

nUOve InIzIAtIve In CASA ADDIOPIzzOIl comitato Addiopizzo continua a combattere la mafia con nuo-ve inziative: innanzitutto il 10 di-cembre si è inaugurata la nuova sede in via Lincoln, che servirà a promuovere nuovi incontri ed ini-ziative. Altra novità è la nascita di due nuovi portali internet, www.pagochinonpaga.org e www.addiopizzo.com: “Pago chi non paga” è curato dalla Fai per promuovere il consumo critico nazionale, per aiutare i cittadini a scegliere consapevolmente di non sostenere la mafia e aiutare quegli imprenditori, esercenti e professionisti che non pagano il pizzo; mentre “Addiopizzo Com-munity” sarà un nuovo sito ani-mato dal comitato in cui gli utenti potranno interagire, comunicare, promuovere eventi, veicolare contenuti multimediali (testi, foto, filmati, audio): un social network dell'impegno sociale. (C.D.)

nASCe IL nUOvO CentrO COmmerCIALe “LA tOrre”Ventiquattromila metri quadrati, cinquantotto negozi e tra questi il secondo punto Ipercoop della città; sei i punti di ristoro, millesettecento i posti auto e nuovi servizi, come la parruccheria e una clinica odontoiatrica. È nato il nuovo centro commer-ciale La Torre di Palermo (via Attinelli, traversa di via Michelangelo), in zona Borgo-nuovo. Un centro commerciale "innovativo e verde", perché utilizzerà un impianto fotovoltaico per alimentare la galleria commerciale e l’Ipercoop. Anche questo spazio commerciale ospiterà brand nazionali e internazionali: ecco quindi negozi di abbigliamento (da Conbipel a Bugatti), intimo (da Tezenis a Golden Point), beni per la casa (come Kasanova e Kisenè), calzature (come Scarpe & Scarpe), elettronica (con il punto Expert), servizi e ristorazione (con McDonald’s, la pizzeria Vulkania e la caffetteria Sharbat). (C.D.)

PrOSeGUe LA StAGIOne DeL teAtrO DeLLe BALAteLa Stagione del Teatro delle Balate (via delle Balate 3/5, Palermo) è partita il 10 novembre e continue-rà fino al 25 maggio. Una stagione che segna il decimo anno di attività dello stabile e che, nelle parole dei direttori artistici Dario Ferrari e Nina Lombardino (nella foto), «propone una selezione significativa di spetta-

coli, tra nomi già affermati e altri da scoprire. Il Teatro delle Balate vuole proprio essere uno spazio di incontro e di confronto, per instaurare un dialogo importante con la città». Tra gli spettacoli in programma c'è "Skatò 2001/2011" di e con Dario Ferrari e Nina Lombardino, e "Carne 'e Maciello" da un'idea di Carmine Califano e Luciano Salviati. Il prezzo dei biglietti è 10 euro (intero) e 8 euro (under 25, over 60 e residenti nella provincia di Palermo). Per informazioni telefonare al numero 091.2735135, mentre per maggiori dettagli sugli spettacoli consultare il sito www.liberiteatri.it. (C.D.)

mAreneGAtO: Un DOCUmentArIO Per rACCOntAre IL mAre DeI PALermItAnIRaccontare il rapporto, personale e collettivo, in ogni caso unico, tra la città di Palermo e il suo mare: questo l'obiettivo di “Marenegato - Volevo solo fare un tuffo”, progetto di docu-mentario del regista Ruggero di Maggio e della fotografa Ma-tilde Incorpora. Attraverso la Collezione di fotografie storiche Incorpora, ma anche vecchi film 8mm e Super8, ripercorre il lento e inesorabile degrado della costa di Palermo, delle sue spiagge e del suo litorale. Lungo i ventisei chilometri della co-sta da Est a Ovest, il mare si coglie per frammenti, tra cumuli di rifiuti, case abusive, capannoni industriali, divieti di balnea-zione: un’esile striscia di terra, offesa e deturpata dall’interven-to dell’uomo, dove vivono e lavorano persone che hanno de-dicato la loro vita a un mare che, giorno dopo giorno, muore. Il sito del progetto è www.marenegato.it e raccoglie numerosi contributi fotografici e video: chiunque può contribuire. (F.V.)

“SICILIA QUeer fILmfeSt”: IL BAnDO Palermo ospiterà il "Sicilia Queer Filmfest", il primo Festival cinematografico internazionale di cinema d'autore a tema-tica glbt (gay, lesbica, bisex e transgender) che si svolgerà dal 20 al 26 giugno 2011, guidato da Alessandro Rais (nella foto di Gaia Anderson). Il Festival comprenderà la sezione competitiva dei "Queer Short", cortometraggi italia-ni e stranieri che siano riconducibili a tematiche glbt o che riguardino anche l’eterosessualità secondo una prospettiva queer. Sono ammessi tutti i generi con una durata massima di 20 minuti. Per iscriversi al concorso bisognerà compilare la scheda ufficiale di iscrizione, dal sito Web del Festival www.queerfestival.it e spedita entro e non oltre il 4 marzo 2011 (farà fede il timbro postale), con l’attestazione del pagamento della tassa d’iscrizione di 10 euro. Per scaricare il bando completo visitare il sito www.queerfestival.it. (C.D.)

LUttO neL mOnDO DeLLA mUSICA: ADDIO A frAnCeSCO AGneLLO«Non c’è dubbio che non sia trattato di un fulmine a ciel sere-no. Certo è stato un fulmine che ci ha colpiti come istituzione, ma anche sul piano personale: Francesco Agnello lascia un vuoto che sarà difficile, se non impossibile colmare». Così Dario Oliveri, il direttore artistico degli Ami-ci della Musica, esprime il suo cordoglio in riferimento alla scomparsa, lo scorso novembre, di Francesco Agnello, barone di Siculiana, presidente dal 1973 dell’associazione Amici della Musica di Palermo e del Cidim (comitato nazionale italiano musica del Cim/Unesco). Il barone, che nella sua lunga carriera, è stato presidente dell’Orchestra sinfonica, consulente del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali quando era ministro Giuliano Urbani e, nel 2006, consulente del Comitato Problemi dello Spettacolo del Mibac, aveva 79 anni. Era vice presidente dell'Agis e faceva parte del consiglio direttivo della Scuola di Musica di Fiesole e del Centro Tempo Reale.«Per quanto riguarda gli Amici della Musica, nell’immediato la nostra inten-zione è, dopo aver superato i primi giorni difficilissimi, di trasmettere al pub-blico un messaggio di continuità e di fiducia. L’Associazione saprà trovare la migliore soluzione possibile, in merito alla sostituzione, sebbene in senso ide-

ale appaia impossibile. Il messaggio che ci lascia Francesco Agnello è un messaggio che suggerisce alle istituzioni culturali di interrogarsi costantemente sulla propria utilità rispetto alla crescita della società civile. In questo senso gli Amici della Musica intendono proseguire lungo un cammino già tracciato potenziando i propri rapporti con il pubblico, ma soprattutto con i giovani, con il mondo della scuola e tutti gli ambiti di maggiore criticità sociale della nostra città».

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rIPArtOnO Le rIPreSe DeLLA SOAP “AGrODOLCe”Dopo tre false ripartenze, da qualche giorno sono ricominciate le riprese della fiction “Agrodolce”: con 24 milioni di euro di budget, metà finanziato dalla Regione, saranno girate 460 puntate che copriranno due stagioni televisive. La soap opera tornerà in onda da marzo del prossimo anno su RaiTre e per far ri-prendere “il filo” della storia agli spettatori, dopo la lunga pausa, saranno utilizzati dei flashback. I luoghi principali dove saranno girate le scene restano sempre

Porticello, Santa Flavia, l’area di Termini Imerese per gli interni, e a queste si aggiungono dieci extralocation nei principali luoghi d’arte dell’isola. Giovanni Minoli, l'ideatore della serie, manifesta la sua soddisfazione, dedicando questa notizia a colei che ha suggellato l'incontro con la Sicilia, Elvira Sellerio. (C.D.)

Le InIzIAtIve ImmInentI DI ADDIOPIzzOIl comitato Addiopizzo continua a combattere la mafia con nuove inziative: innanzitutto il 10 dicem-bre alle 21 sarà inaugurata una nuova sede in via Lincoln, che ser-virà a promuovere nuovi incontri ed iniziative. Altra novità sarà la nascita di due nuovi portali inter-net, www.pagochinonpaga.org e www.addiopizzo.com: “Pago chi non paga” è curato dalla Fai per promuovere il consumo critico nazionale, per aiutare i cittadini a scegliere consapevolmente di non sostenere la mafia e aiutare quegli imprenditori, esercenti e professionisti che non pagano il pizzo; mentre “Addiopizzo Com-munity” sarà un nuovo sito ani-mato dal comitato in cui gli utenti potranno interagire, comunicare, promuovere eventi, veicolare contenuti multimediali (testi, foto, filmati, audio): un social network dell'impegno sociale. (C.D.)

nASCe IL nUOvO CentrO COmmerCIALe “LA tOrre”Ventiquattromila metri quadrati, cinquantotto negozi e tra questi il secondo punto ipercoop della città; sei i punti di ristoro, millesettecento i posti auto e nuovi servizi, come la parruccheria e una clinica odontoiatrica. È nato il nuovo centro commer-ciale La Torre di Palermo (via Attinelli, traversa di via Michelangelo), in zona Borgo-nuovo. Un centro commerciale "innovativo e verde", perché utilizzerà un impianto fotovoltaico per alimentare la galleria commerciale e l’ipercoop. Anche questo spazio commerciale ospiterà brands nazionali e internazionali: ecco quindi negozi di abbigliamento (da Conbipel a Bugatti), intimo, (da Tezenis a Golden Point), beni per la casa, (come Kasanova e Kisenè), calzature, (come Scarpe & Scarpe), elettronica, (con il punto Expert), servizi e ristorazione, (con McDonald’s, la pizzeria Vulkania e la caffetteria Sharbat). (C.D.)

PrOSeGUe LA StAGIOne DeL teAtrO DeLLe BALAteLa Stagione del Teatro delle Bala-te (via delle Balate 3/5, Palermo) è partita il 10 novembre e continuerà fino al 25 maggio. Una stagione che segna il decimo anno di attività dello stabile e che, nelle parole dei diretto-ri artistici Dario Ferrari e Nina Lom-bardino, «propone una selezione si-gnificativa di spettacoli, tra nomi già

affermati e altri da scoprire. Il Teatro delle Balate vuole proprio essere uno spazio di incontro e di confronto, per instaurare un dialogo importante con la città». Alcuni artisti in scena saranno Sabrina Petyx con “Volevo dirti”, Dario Ferreri e Nina Lom-bardino con il loro spettacolo “Skatò 2001/2011” o “Carne 'e macello”, da un'idea di Carmine Califano e Luciano Salviati. Il prezzo dei biglietti è 10 euro (intero) e 8 euro (under 25, over 60 e residenti nella provincia di Palermo). Per informazioni telefonare al numero 091.2735135, mentre per maggiori dettagli sugli spettacoli consultare il sito www.liberiteatri.it. (C.D.)

On-LIne I nUOvI BAnDI DI SUBwAy-LetterAtUrA 2011Anche nel 2011 torna Subway-Letteratura, la manifestazione letteraria che promuove le creatività e premia il talento di scrit-tori, poeti e illustratori esordienti, ideata e curata da Davide Franzini e Oliviero Ponte di Pino. Sono aperti i nuovi bandi di concorso Subway-Letteratura, Premio Speciale Università IULM Under19 e Copertine al Tratto: racconti, poesie e copertine dovranno essere inviati entro e non oltre il 28 febbraio 2011 (farà fede il timbro postale) a: Subway Edizioni, Piazza Cador-na, 10 - 20123 Milano (tel. 02.8054324). Tutte le modalità di partecipazione sono indicate nei bandi, scaricabili gratuita-mente dal sito www.subway-letteratura.org. Inoltre, su impulso della Fondazione Banco di Sicilia, anche nel 2011, per il quin-to anno ecco il "Premio Speciale Città di Palermo", dedicato alla creatività letteraria dei giovani siciliani, all’etica del suo territorio e alle particolarità culturali e dei costumi. (C.D.)

“nInnArò”, IL fILm DOCUmentArIOEra il 1995 quando Rosa Mistretta e Vito Par-rinello mettevano in scena “Ninnarò”, rappresentazione della nascita di Gesù, che traeva spunto da antichi canti del Natale popolare siciliano e aveva come protagonista Turidduzzu, sacrestano contastorie. Oggi “Ninnarò” è di-ventato un documentario di 38 minuti, diretto da Vincenzo Pirrotta, con Filippo Luna, insieme a Rosa Mistretta, Vito, Elisa e Giovanni Parrinello accompagnati dalla Compa-gnia di Canto Popolare del Teatro Ditirammu (www.tea-troditirammu.it). Il docu-film è disponibile nelle librerie col titolo “Teatro di Carta”, edito da Pietro Vittorietti Edizioni: fumetti del disegnatore Ignazio Piacenti, ma anche un DVD con la versione integrale dello spettacolo, già trasmessa da RAI News24 lo scorso natale. Un CD audio con le musiche originali di Giuseppe Milici completa il progetto. (C.D.)

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12eLODe, DODICI SICILIAnI Per LA rICerCADodici siciliani saranno i protagonisti del calendario 2011 a favore della Fondazione Umberto Veronesi: ecco "12eLode", che ritrae sicilia-ni famosi in Italia e nel mondo, il cui ricavato sarà devoluto per soste-nere la ricerca contro il cancro. Il calendario, stampato in 2000 copie,

si può acquistare a Palermo presso Giglio In (via Libertà 44) , Pick-Up (via Catania 16), lo studio fotografico di Pucci Scafidi (via Gaetano Daita 42/b) e presso l'Audi Zentrum Palermo (viale Regione Siciliana 1514). Il calendario porta la firma di Iolanda Riolo, alla guida di Audi Zentrum Palermo, e di Pucci Scafidi che in un viaggio fra Palermo, Roma e Milano ha fotografato: Giuseppe Ajala, Antonino Bevilacqua, Antonio Calabrò, Marco Glaviano, Filippo La Mantia, Gaetano Mic-cichè, Agostino Randazzo, Nicola Riolo, Angelo Sajeva, Alberto Tasca, Giuseppe Tornatore e Pif. Tutti hanno prestato la loro immagine a titolo gratuito. (C.D.)

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[ a cura di FABIO VENTO / CLAUDIA D'ALESSANDRO ]

ArCeS OrIent@LAvOrO: COnSULenzA e InfOrmAzIOneUn servizio per i giovani degli Istituti Tecnici e Professionali e le loro famiglie, ma anche per disoccupati, soggetti in condizione di disagio sociale, e studenti universitari: è appena nato lo Sportello ARCES Orient@Lavoro, promosso dall'Assessorato Regionale della Fa-miglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro. Lo sportello offre un servizio gratuito di informa-zione e orientamento con colloqui informativi sui temi del lavoro e dell'Università, momenti di incontro con imprese e amministrazioni locali e incontri con le famiglie e gli operatori scolastici. Il servizio è operativo a Palermo nella sede ARCES in via Volontari Italiani del Sangue 36, all’Istituto Tecnico Statale per il Turismo “Marco Polo”, all’I.P.S.A.R. “F. P. Ca-scino”, e all’Istituto Tecnico Commerciale “L. Sturzo”, a Bagheria. Info www.arces.it. (C.D.)

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una città gestita in modo illuminato e contemporaneo. Pulita e vivibile. Sensibile ai problemi delle giovani generazioni e alla condizione di chi vive nel disagio sociale. Con uno sguardo rivolto a un futuro di investimenti e nuove risorse per la cul-tura. È l'augurio dei tanti palermitani che ancora oggi non

hanno perso la capacità di indignarsi e sperano che il 2011 sia l'anno della rinascita e del cambiamento. Per noi di Balarm, invece, l’augurio è anche quello di smorzare gli affanni e godere dei sensi: al piacere del gusto è infatti dedicato il nostro primo pia-no che vede protagonista Natale Giunta, uno degli chef siciliani più amati d’Italia, che ci consiglia diverse soluzioni culinarie da mettere in pratica nei giorni di festa, da Natale all’Epifania. Rimandiamo ad un nuovo concetto di "vista", ampliando lo sguardo sulla lettura: sul nuovo libro dei giornalisti Enrico Del Mercato e Emanuele Lauria che raccontano i paradossi dello spreco della Regione Sicilia, e più in particolare una lente di ingrandimento su titoli e proposte letterarie, alcune delle quali, provengono da chi "i libri li conosce". Si prosegue con l’arte, con la nuova collettiva del Museo Riso che presenta la fisionomia della Sicilia attraverso l'attuale panorama artistico isolano. E in tema di festività abbiamo dedicato spazio al gioco delle carte: un focus sul Poker e il Burraco che hanno di gran lunga soppiantato le carte siciliane. C’è anche la buona musica, un ascolto sperimentale, ricco di echi e contaminazioni come quello del nuovo album di Ramya & Nuk, progetto parallelo dei Nuklearte, oltre alle note dell’opera Mons Regalis, all'officina-laboratorio Mob, al Vokalmusik Academy, alla Guitar Academy e La Botte-ga delle Percussioni. Si continua con il benessere, per il piacere di conce-dersi un momento di relax lontano dal caos quotidiano, vi proponiamo una mini-guida sulle principali tecniche di massaggio. Ed ancora il piacere di "toccare" le stoffe e i tessuti più in voga per questo inverno 2011 tra consigli e abbinamenti per essere alla moda. Infine, se tutto questo non bastasse a procurarvi la sensazione olfattiva di un'aria diversa, in cui spaziano pas-sione e creatività, ci pensa Marco Amato a instillare i buoni auspici con un oroscopo un pò "culturale", in cui abbiamo coinvolto tanti amici di Balarm. Non potevamo che concludere con la rubrica di satira “Gli incricchiati: tutta cricca da sgranocchiare” di Gianpiero Caldarella. Infine, un ultimo pensie-ro ricorrente: crediamo che la nostra crescita passi anche dall'interazione, dal coinvolgimento e dal confronto con i lettori, per cui, chiunque volesse fare delle proposte o suggerire delle idee o argomenti per nuovi servizi può farlo inviando una e-mail all'indirizzo [email protected]. Non mi resta che augurarvi una buona lettura, un felice Natale e un luminoso 2011.

[ di FABIO RICOTTA ]

IntroSperanza, rinascita e buoni auspici per il 2011

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14 PER LE FESTE CUCINO IO5 menù pratici per le cene delle feste

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ECCO LA "ZAVORRA" DELLA SICILIAil libro sugli sprechi di "mamma" regione

SCRIPTA MANENTconsigli per gli acquisti letterari

42 LA "TERRA ESTRANEA"il nuovo disco di ramya & nuk

66 MORGANTINA'S VENERE STORYun pacco colossale che ritornerà in sicilia

32 PPS: PAESAGGIO E POPOLO DI SICILIAla fisionomia dell'isola attraverso i suoi artisti

56 QUEST'INVERNO CHE MI METTO?le tendenze dell'inverno 2011

48 MOB P'ARTEquando la musica è un progetto

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24 I LIBRAI CONSIGLIANOi "titoli" di chi i libri li conosce

30 LA BOTTEGA DELLE PERCUSSIONIvoce ai tamburi

46 MONS REGALISl'opera sacra diventa disco e dvd

36 SETTEBELLO ADDIO!la febbre del poker in sicilia

60 OROSCOPO 2011non è vero ma ci credo...

50 QUANDO IL MASSAGGIO è UN'ARTEmini-guida per il relax e il benessere

balarm magazineidee personaggi e tendenze che muovono la siciliabimestrale gratuito, anno IV n°19 dicembre-gennaio 2011 registrazione al tribunale di palermo n° 32 del 21.10.2003

editoreassociazione culturale balarm partita iva 05226220829 iscritta al ROC, registro degli operatori di comunicazione, al numero 18155

direttore responsabilefabio ricotta

coordinatricesveva alagna

progetto grafico & impaginazionemassimiliano della sala (grafishdesign.it)

progetto web & webmasterfabio pileri

stampa officine grafiche riunite (palermo)

tiratura e distribuzione numero stampato in 10.000 copie e distribuito gratuitamente in circa 150 punti di aggregazione culturale e mondana a palermo, monreale e bagheria

redazionevia nicolò garzilli 26 - 90141 palermotel. 091.334780 - fax [email protected] www.balarm.it

pubblicità tel. 091.334780 - mob. 328.5351236 [email protected]

hanno collaboratoadriana falsone, alessandra guarino, alessandra sciortino, claudia d'alessandro, cristiana rizzo, daniele sorvillo, fabio vento, gianpiero caldarella, gigi razete, giorgia sorrisi, giusi spica, marina giordano, marco amato, piera zagone, sveva alagna

fotografi di redazionealberto romano, federico maria giammusso

prossima usciten°20 (febbraio-marzo 2011) n°21 (aprile-maggio 2011)tutti i numeri sono scaricabili e sfogliabili in pdf all’indirizzo www.balarm.it/magazine

abbonamenti per ricevere il magazine via posta ordinaria in tutta italia è possibile abbonarsi online su www.balarm.it o da master dischi, in via xx settembre 38 a palermo

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C’è chi comincia a pensarci anche un mese prima e chi invece si affida all’improvvisazione dell’ulti-mo minuto. C’è chi lo vuole low cost e chi invece per le “occasioni importanti” non bada a spese. Parliamo, ovviamente, dei menù delle grandi fe-

ste, un argomento che, in preda ai mille preparativi rischia spesso di trasformarsi in famiglia in un grande punto inter-rogativo. E dunque ecco per voi tre interessanti risposte da uno degli chef siciliani più amati dello Stivale che abbiamo voluto far calare nei panni e nel portafoglio di una massaia comune. Natale Giunta, volto noto della trasmissione “La prova del cuoco” di Antonella Clerici, consiglia soluzioni diverse per tre budget di spesa da 15/20/25 euro a persona. Tre menù che potrete realizzare da Natale a Capodanno e perfino nel giorno dell’Epifania con un solo denominatore comune: la semplicità di ingredienti e preparazioni.

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Ecco i trucchi e gli ingredienti giusti per semplici, abbordabili e gustosi menù delle feste:dalle ricette di Natale Giunta alle trovate vegetariane, celiache e persino la cucina equa e solidale.Bon appetit!

[ di PIERA ZAGONE ]

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Per il secondo farete cuocere in umido in forno a 100° circa 500 gr. di ricciola pulita e priva di lische e pelle. A parte preparate delle lamelle di patate (250 gr) aroma-tizzate con 40 gr. capperi da mettere in forno a 180°. Adagiate il composto nel fondo del piatto e ponetevi so-pra la ricciola.

Il menù da 25 euroInfine il menù leggermente più costoso. Circa 25 euro a persona per un antipasto di Baccalà cotto in lastra di sale con riduzione d’arancia, un primo di Cason-celli con molluschi, pesto di basilico e scaglie di coc-co ed un secondo di filetto di cernia cotto con salsa di franciacorta e Corallo Rosso. Ancora una volta gli ingredienti sono per 4 persone. Per l’antipasto pulite e mettete a bagno 300 gr. di baccalà per 24 ore e poi fate sgocciolare in una teglia forata per 30 minuti. A parte preparate in una padella sale grosso, aromi, bucce di

limone ed aglio e fate riscaldare il tutto a fuoco modesto. In un altro tegamino fate ridurre il succo di un limone. Aggiungete sale e pepe e ritagli di baccalà. Quindi fate delle lastre di carta stagnola e mettete sopra i tocchetti di baccalà. Riponete in padella, coprite e fate cuocere per 15 minuti. Spruzzate con succo d’arancia.Preparate i Casoncelli (300 gr.) mettendo sul fuoco una pentola con acqua già salata dove farete cuocere la pa-sta per 8 minuti. A parte in una padella fate un soffritto ed aggiungete i molluschi (300 gr) precedentemente puliti e cuocete per circa 15 minuti. Gustate con pesto di basili-co. Passate in padella i casoncelli e terminate la cottura. Infine, decorare con cocco grattugiato. Infine per il secondo piatto pulite 500 gr di filetto di cer-nia. A parte preparate la salsa al Franciacorta con del brodo di pesce ridotto. Cuocete il trancio di pesce in padella a temperatura sostenuta. Decorate il piatto con salsa allo champagne e corallo rosso.

Il menù da 15 euroPer il menù low-cost per quattro persone lo chef Giunta propone come antipasto un flan di ricotta con carciofi, funghi e coulis di pomodoro, un primo di Tortelli alle castagne su fonduta di pecorino ed un secondo di fi-letto di maialino nero in salsa di liquirizia. Per la preparazione dell’antipasto sarà sufficiente siste-mare in uno stampino un composto di ricotta (400 gr.), carciofi (200 gr.) e funghi (200 gr.) precedente rosolati. Quindi fate cuocere a inforno 180° e predisponete il tutto nel piatto dove alla base metterete un coulis di pomodo-ro, ovvero un concentrato di ottenuto dopo aver lavato, fatto a pezzi e messo a cuocere per una decina di minuti 200 gr. di pomodori fin quando non avranno raggiunto una consistenza “cremosa”. A quel punto basterà lavora-re con il frullatore ad immersione e filtrate quindi il com-posto con uno scolapasta a maglia stretta. Per il primo bisognerà preparare in una padella una fonduta di 200 gr. pecorino dove aggiungerete alcune castagne ammollate in precedenza in acqua calda. Met-terete quindi 300 gr. di tortelli a cuocere per 6 minuti, li passerete in padella e li salerete. Infine aggiungete del pepe nero. Tre ingredienti base anche per il secondo: 600 gr. di ma-ialino nero, 1 lt. di birra e 200 gr. di demi Glace alla liquirizia preparata precedentemente. Tagliate a rondelle il maialino e lasciatelo ad aromatizzare per 12 ore nella birra. Saltate il maialino in padella e spruzzarlo con al-cool alla liquirizia. Infine, aggiungere la demi glasse e cuocere per 5 minuti.

Il menù da 20 euro Innalzando leggermente il budget previsto per la spesa a 20 euro a persona ecco la proposta dello chef Natale Giunta per menù di pesce: antipasto di uovo croccan-te in pastella di birra, primo di Busiati con basilischi, dentice e finocchietto selvatico e secondo di Ricciola cotta in umido con lamelle di patate e capperi. «Per l’antipasto - suggerisce Giunta - prendete quattro uova e mettetele in piccoli stampini di alluminio. Quindi inserite la pastella preparata con 100 gr. di farina, un bic-chiere di birra e sale. Mettete il tutto in friggitrice, dorate e servite caldo».Per la preparazione del primo piatto saltate 400 gr. di dentice in padella aggiungendo vino bianco. Quindi rosolate una cipolla matura, 300 gr. di funghi basilischi tagliati a lamelle, brodo di pesce legato ed un ciuffo di finocchietto tritato. A parte, bollite 300 gr. di busiati e cuoceteli per circa 7 minuti. Saltate in padella e servite.

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Lo Chef Natale Giunta

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E infine...i dessért! Non potevamo non dedicare uno spazio anche al piatto più goloso… il dessert. Lo chef Natale Giunta consiglia la Panna cotta con frutti di bosco e bacche di vaniglia. Una preparazione meno difficile di quanto non si creda. Come primo passo portare a bollore un litro di panna fresca con 10 gr. di cannella in polvere e una bacca di vaniglia. Quando avrà raggiunto l’ebollizione aggiunge-te 20 gr. di colla di pesce precedentemente ammollata con acqua. Versate il composto in degli stampini e ripo-nete in frigo per circa 2 ore. Cucinate 300 gr. di frutti di bosco con 125 gr. di zucchero e fate raffreddare in frigo. Sformate la panna cotta, aggiungete sopra la salsa di

frutti di bosco e decorate con granelli di pistacchi e una stecca di cannella.Per chi invece proprio non riesce a rinunciare al ciocco-lato ecco i passi per realizzare il Tortino caldo freddo al cacao con crema di ricotta. Passate al setaccio 300 gr. di ricotta con 100 gr. di zucchero. In seguito montate 4 uova intere con altri 200 gr. di zucchero, appena pronto aggiungete 200 gr. di burro leggermente sciolto, 250 gr. di farina di mandorle e montate il tutto. Non appena la pasta è omogenea mettetela negli stampini imburrati e cucinate il tutto a 180°. Sciogliete, infine, 100 gr. di cioc-colata al 70% di cacao con 30 gr. di panna, mettetela nel piatto e sovrapponete il tortino caldo con sopra la ricotta fredda.

I vini da abbinaremenù da 15 euro Nero d'Avola Conte Tasca D’Almerita

menù da 20 euro Sant’Agostino Firriato

menù da 25 euro Le Chiare Maurigi

Per i dessert Ben Ryé Donna Fugata

CuriositàUn particolare che non potrebbe mai man-care sulla tavola delle feste dello chef: “Una cosa semplice - confida Natale Giuta - che, però, quasi sempre manca sulla tavola…. Il Menage. Per chi non lo conoscesse: Olio, sale e pepe. Un piccolo accorgimento che farà sentire più a proprio agio i commensali”.

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Sì vegetariano; no glutineUn menù per ogni esigenza. Sì perché in questo lungo excursus di ricette e idee per le feste natalizie che ormai sono alle porte non potevamo dimenti-care di dare qualche consiglio a chi ha scelto uno stile di vita vegetariano o per chi soffre della diffusa intolleranza al glutine. Lo spunto lo fornisce lo chef Lorenzo Muratore, patron del ristorante palermita-no Bellotero. «A tavola soprattutto in un giorno di festa - dice - è importante che tutti i commensali stiano bene, bastano pochi accorgimenti per far sì che questo accada senza rinunce per nessuno». Le indicazioni degli ingredienti delle ricette sono tutte per quattro persone. Un simpatico antipasto è il Cappuccino ai formag-gi, cornetto salato e pinzimonio di verdure. Met-tere 400 grammi di panna fresca in un pentolino e farla riscaldare fino al bollore, aggiungere i for-maggi (50 gr. Emmental, 50 gr. Svizzero, 100 gr. Grana padano, 50 gr. Fontina) fino alla completa fusione. Quindi si dovrà togliere dal fuoco il com-posto e aggiungere 2 tuorli d’uovo e un po’ di sale e pepe. Versate, infine, la fonduta in una tazza da cappuccino e comporre il piatto con le verdurine (carota, cetriolo e finocchio) tagliate a listarelle e un cornetto salato a commensale (per gli invitati celiaci scegliere un prodotto adatto in qualsiasi rivenditore specializzato). Come primo piatto lo chef propone l’interessante Riso carnaroli carciofi e zucca al pesto leggero. Per prepararlo fate soffriggere 100 gr. cipolla con dell’olio extravergine d’oliva, pulite e tagliate a ju-lienne 4 carciofi e soffriggerli insieme a 200 gr. di zucca rossa a cubetti e lasciate stufare con un po' di brodo vegetale, quindi tosterete il riso con la restan-te cipolla e farete cuocere fino a ¾ di cottura quan-do aggiungerete la salsa di carciofi e zucca. Finire la cottura e mantecare con circa 100 gr. di burro, pe-sto a piacimento e un pò di parmigiano. Un secon-do leggero? sformatino di patate e asparagi su letto di funghi, che otterrete schiacciando 400 gr. di patate lesse e unendo 2 uova, 200 gr. di parmi-giano, 100 gr. di pangrattato, sale e pepe. Quindi pulite e lessate 8 asparagi, tagliateli a cubetti e uni-teli alle patate. Imburrate degli stampini e disponete l’impasto e infornate a 180 ° per circa 15 minuti. A parte soffriggete 100 gr. di cipolla, 300 gr. di funghi e aggiungere del brodo vegetale. Frullare con 20 gr. di farina 00 (in caso soffriate di celiachia sostituite con la farina ad hoc) e formare una lega che faccia addensare la salsa. Servite con la salsa sotto.

Come dessert lo chef Muratore propone la mousse di ricotta e pere candite in salsa cioccolato. Semimontate 200 gr. di panna fresca e aggiungete la stessa quantità di ricotta zuccherata insieme a 4 fogli di colla di pesce precedentemente sciolti. Riponete la mousse in una te-glia non troppo alta foderata con pellicola trasparente e mettete in frigo. Pelate una pera, tagliatela in 12 spic-chi e fate candire con 100 gr. di zucchero e acqua in un pentolino fino a farle diventare quasi trasparenti. In un pentolino a parte preparare la salsa cioccolato con 200 gr. di panna, 150 gr. di zucchero e 50 gr. di cacao amaro e portare ad ebollizione. Componete il piatto con la salsa sotto la mousse tagliata a rettangolo e le pere candite sopra. Il piatto deve essere servito freddo con la salsa tiepida.

Durante le feste, si sa, si tende a non badare troppo alla linea e già a partire dal giorno dopo la festa dell’E-pifania ci si trova a fare i conti con i sensi di colpa e soprattutto con la bilancia.

Ma niente paura. Ci si può facilmente liberare del paio di chili messi su in non troppi giorni e senza troppa fatica. Oltre all’attività fisica, infatti, basterà riprendere una dieta equilibrata dopo aver concesso però, al proprio organismo alcune giornate “disintossicanti” proprio come consiglia la dottoressa Valeria Sacco, esperta dietista: «Una giornata disintossicante tipo - dice - dovrà prediligere alimenti freschi e di stagione, ricchi di fibre e sostanze antiossidanti come frutta e verdura fresca, cereali integrali e legumi, semi e frutta a gu-scio, spezie ed erbe aromatiche, tè verde e tisane». È importante, inoltre, mantenere un’adeguata idra-tazione attraverso un apporto quotidiano di almeno 1,5/2 litri d’acqua e diminuire le ore di sedentarietà facendo lunghe passeggiate, svolgendo lavori dome-stici o dedicandosi ad attività ricreative o di svago. Passando ad un esempio pratico, una giornata ali-mentare post-festività prevede al risveglio un bicchie-

re d’acqua a temperatura ambiente. Per colazione la dietista consiglia di bere un tè verde accompagnato da due fette biscottate con un po’ di miele o marmel-lata biologica o in alternativa una spremuta d’aran-cia (o pompelmo) e due gallette di riso. A metà mat-tina è previsto uno spuntino con uno yogurt bianco naturale accompagnato da quattro mandorle o noci o due cucchiaini di semi di lino o girasole. Il pranzo della dieta disintossicante è costituito da un primo a base di riso, integrale, orzo o farro, conditi in modo semplice con verdure oppure un minestrone di verdure e legumi (preferibilmente non quelli in scato-la), un’insalata fresca mista condita con olio e succo di limone ed infine una macedonia di frutta fresca. A metà pomeriggio sarà bene mangiare un frutto di stagione o un centrifugato fresco di frutta e verdura. A cena la dieta prescrive un secondo a scelta tra pe-sce magro, carne bianca ai ferri o formaggio fresco (ricotta, crescenza o mozzarella) con contorno di ver-dure miste, cotte al vapore o al forno e due fettine di pane integrale. Per i condimenti sarà possibile usare due cucchiai al giorno di olio extravergine d’oliva a crudo, succo di limone, spezie ed erbe aromatiche. Infine la dietista raccomanda di bere durante la gior-nata, o la sera, una tisana diuretica e depurativa (ta-rassaco, cardo mariano, finocchio...).

E DOPO? I CONSIGLI POST-FESTE DELLA DIETISTAdottoressa Valeria sacco

Lo Chef Lorenzo Muratore

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Il menù equo e solidaleSapori della nostra terra si mischiano a profumi di luoghi lontani. Concedersi il tempo di un ristoro evocativo; gustare un cibo su cui fermarsi, giocando tra tradizione e curiosità. Un’esperienza del gusto, ma non solo. Attraverso il com-mercio equo e solidale, queste ricette vogliono aprirvi ai luoghi della dignità; luoghi dove il lavoro umano - di rac-colta e trattamento dei frutti della terra - per una volta non attraversa le vie dello sfruttamento. Di più: anche questo è un menu vegetariano.Iniziamo con una Vellutata di Zucca, preparata con un soffritto di cipolla di Tropea, anacardi al naturale del Sene-gal (Libero Mondo), uvetta sultanina del Sud Africa (Libero Mondo) e cannella in bastoncini dello Sri Lanka (Commer-cio Alternativo). Come primo piatto un Riso al Thè Ver-de, preparato con del riso Thai Aromatico della Thailan-dia (Ctm Altromercato), lessato in un thè verde Darjeeling dell'India (Ctm Altromercato) con un pizzico di sale; condito con salsa di arance sanguinella (preparare in una padella una roux di burro di cocco sciolto con aggiunta di farina di riso precedentemente tostata e un pizzico di coriandolo del-lo Sri Lanka (Commercio Alternativo). Diluire la roux con del succo filtrato di arance rosse, cuocere fino a quando non si ottiene una crema). Guarnire il piatto con pistacchi di Bron-te. A seguire una Ziqqurat di fagioli, dove un quadrato di pasta di mais fritto ricopre dei fagioli neri dell'Ecuador (Ctm Altromercato) lessati in acqua non salata con delle foglie di alloro, conditi con olio, aceto di riso, miele, chili maci-nato dello Sri Lanka (Commercio Alternativo), erba cipolli-na, coriandolo fresco, da servire tiepidi con un contorno di Broccoli al Curry dello Sri Lanka (Commercio Alternativo) saltati in padella con dell’aglio rosso nostrano e una In-salatina di Avocado, Pompelmo Rosa e Cavolo rosso, condita con una vinagrette di olio extravergine d’oliva, sale, cardamomo, pepe dello Sri Lanka (Commercio Alternativo), noci dell'Amazzonia (Libero Mondo) e datteri tritati della Palestina (Ctm Altromercato). Il nostro viaggio termina con delle Pere spinelle della Dea cotte al forno con zucchero di canna Dulcita dell’Equador (Ctm Altromercato) ricoperte da una salsa di latte di mandorle di Avola, noce moscata dello Sri Lanka (Commercio Alternativo), zenzero candito e melissa fresca, e da piccole gelatine di Caffè e Cacao con caffè dell'Etiopia Sidama Union (Ctm Altromercato) e cacao Conacado amaro della Repubblica Domenicana (Ctm Altromercato) preparate con dell'alga agar agar.Se cercate la precisione delle ricette dettagliate e i punti vendita degli ingredienti, fate un salto sul sito web www.bibigas.it e li troverete.

A cura di Delia Russo e Massimiliano Cecconi del Gruppo d'Acquisto Solidale “Bi.Bi.Gas” di Palermo

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I librai consigliano

Fabrizio Piazza della Modu-svivendi consiglia la lettura di “Cofanetto Zoo - scritture

animali” della duepunti edizioni. «I primi cinque volumetti della nuova collana diretta da Giorgio Vasta e Dario Voltolini. Tutti scrittori italiani che esplorano il rapporto tra la re-altà animale e quella umana. Tra loro il palermitano Davide Enia». E ancora il libro di Cristiano Cavina ”Scavare una buca” della Marcos y Marcos: «Da uno dei migliori giovani autori italiani una storia di miniera che insegna ad evitare scorciatoie e compromessi nella vita. Lo consiglio ai genitori e agli insegnanti per dare regole sane ai ragazzi». Oppure di Mercé Rodo-reda il libro “Giardino sul mare”: «Il vecchio giardiniere protagonista del libro rievoca con sguardo sem-plice ma molto sensibile il dramma di un amore mai finito. Per tutti gli animi romantici e i sognatori».

Giuseppe Flaccovio della libreria Flaccovio di via Ruggero Settimo suggerisce la lettura di Gianrico Carofiglio in “La Manomissio-ne delle Parole”, «Un libro che fa riflettere sull'uso delle parole,

spesso sciatto e inconsapevole, che ne determina un progressivo logora-mento». Per chi ama il brivido l'ultimo libro di Lars Kepler “L'Esecutore”, “Il thriller che ha scalzato Millennium dalle classifiche svedesi”. E ancora “Cult moments . Events etched in our memory”, “una galleria di momenti tragici, felici e magici mentre agli amanti del romanzo storico consiglia-mo l'ultimo libro di Susan Vreeland, “Una ragazza da Tiffany” «Un ro-manzo che cattura abilmente l'età d'oro di New York e la sua atmosfera».

Cettina Castellana della libreria Kalòs consiglia per gli appassionati collezionisti “Vacanze siciliane. Viaggio attraverso le etichette degli alberghi” di Giuseppe Alba, «Un’immagine inedita della Sicilia at-

traverso una collezione unica: le etichette da viaggio. Ogni albergo noto aveva la sua etichetta, spesso simile ad una cartolina illustrata». Un genere più classico è “Il cimitero di Praga” di Umberto Eco, «Ottimo di stile otto-centesco, tra l’altro illustrato come i feuilleton di quel tempo». Un regalo adatto a tutti i gusti è “La monaca” di Simonetta Agnello Hornby, e ancora “Attraverso il paesaggio. L'immagine della Sicilia (1861-1921)” di Davide Lacagnina. «Fatti, luoghi e protagonisti in una storia fatta per immagini».

Pietro Onorato della libreria dello spettacolo Broadway di via Ro-solino Pilo consiglia la lettura di “Adan Buenosayres”. «Esce per la prima volta in edizione italiana edito da Vallecchi, il romanzo-

chiave dello scrittore argentino Leopoldo Marechal. È una delle opere piu’ importanti della letteratura latino-americana di tutti i tempi. Con-siderato il capolavoro della letteratura argentina del Novecento. Cam-biando genere, un ritratto curioso e diverso della diva bionda e pati-nata è “Fragments. Poesie, appunti, lettere” di Marilyn Monroe. Ancora “La mia puttana francese” di Gene Wilder, esilarante e divertente». La libreria dello spettacolo non può non consigliare “Star Cocktail” per unire insieme due piaceri della vita: il buon cinema e il buon bere, con i cocktail preparati dalle dive del cinema. «Tra i libri siciliani consiglio la lettura di “Auguri Don Gesualdo” di Franco Battiato, un docu film interessante su Gesualdo Bufalino».

Barbara di Silvestre della libre-ria Mondadori suggerisce la lettura di “Le luci nelle case

degli altri” di Chiara Gamberale, «Una bambina che in un condomi-nio deve fare luce sul suo passato e scoprire quale sarà il suo futuro. Un libro raffinato e forte sulla scoperta dell'essere e del significato della fa-miglia» oppure “Momenti di trascu-rabile felicità” di Franceso Piccolo «Una raccolta di abitudini e manie in cui ogni lettore puo' facilmente riconoscersi, episodi della vita di tutti i giorni descritti con ironia che pur considerati da molti trascurabili alleviano la monotonia della routi-ne quotidiana». Tra i libri siciliani, invece, “Rosanero” di Maria Tron-ca, «Il rosa e il nero: i colori che simboleggiano la città di Palermo e nel romanzo l'innocenza di una bambina nello scontro con l'ani-ma nera della mafia, da leggere in un fiato» ma anche “Conseguenze inattese” di Vincenzo Messina «Un giallo particolare e ben articolato con tutti i suoi personaggi in cui un cane e' la chiave di lettura che ci stupirà fino alla fine. Ideale per rilassarsi nel weekend».

Tante idee regalo consigliate da Roberta Cusimano della Feltrinelli di via Cavour. Si comincia con “Come ho perso la guerra”, «È il romanzo d'esordio, un po' comico ma infine epico, di Filippo Bo-

logna. Prende corpo, pagina dopo pagina, un'insolita guerriglia contro chi ha intenzione di privatizzare l’acqua». E poi ancora “Agrò e la de-liziosa vedova carpino”, «Un composto ed elegante giallo italiano in cui Domenico Cacopardo si conferma narratore di stile. Un pamphlet che fa davvero riflettere è invece “Sulla lingua del tempo presente”. Gustavo Zegrebelski passa in rassegna i luoghi comuni linguistici che strutturano le nostre esperienze». Tra i libri siciliani consiglia “L'assag-giatrice” di Giuseppina Torregrossa. «Una storia d'amore, di cibo con ricette della tradizione pronte all'uso, e sesso di ambientazione sicilia-na. Per i golosi della vita».

[ di ADRIANA FALSONE ]

Quale libro mettere sotto l'Albero? I consigli agli acquisti di chi i libri li conosce...

Fabrizio Piazza Giuseppe Flaccovio

Cettina Castellana

Barbara Di Silvestre Pietro Onorato

Roberta Cusimano

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Enrico Del Mercato e Emanuele Lauria

raccontano i paradossi dello spreco di

"Mamma" Regione

Todos los ricos, nobles y los delinquentes. Il 3 novembre del 1577 il nuovo viceré di Sicilia, Marco Antonio Co-lonna, eroe della battaglia

di Lepanto, scrive al sovrano di Spagna, Filippo II, per spiegargli perché nell'Iso-la è così difficile governare. Tutti ricchi, nobili e delinquenti. Taglia corto. Sono i membri del Sant'Uffizio della sede sicilia-na dell'Inquisizione. E sono decisamente tanti: almeno 24 mila. Insomma un bel carrozzone. Basterebbe aggiungere giusto qualche dipendente per pensare all’oggi. Ma la filosofia è la stessa. Ad esempio: la Regione Sicilia conta 3.500 geometri e ingegneri assunti 23 anni fa per il disbri-go di pratiche di sanatoria che non sono mai state esaminate. La Regione ha un parlamento i cui membri si fregiano del titolo di onorevole e guadagnano quan-to i senatori del governo nazionale, con un bonus da 6.400 euro annuo spettan-te agli ex deputati come aggiornamento culturale. Ma permette anche che gli

amministrativi vadano in pensione anticipata con meno di 25 anni di servizio, guadagnando una cifra fino al 108 per cento dell'ultimo stipendio. Ancora, sempre la Regione concede all'ex segretario generale di mettersi a riposo a soli 47 anni per accudire il papà malato. E subito dopo gli consente di fare l'assessore regionale. E poi, consente che l'ex presidente dell'agenzia per i rifiuti, con i suoi 41.300 euro al mese - ben 1.358 al giorno - si guadagni il titolo di pensionato pubblico più ricco d'Italia. La Regione Sicilia a cominciare dal 1946, con la creazio-ne dello Statuto autonomista, fino ai giorni nostri, è tutto un gran raccontare di piccoli scandali. Qui si è sviluppata la prima forma di federalismo che, a gran dispetto della Lega, è la più avanzata forma di autonomia finora esi-stente in Italia, con competenze esclusive in tema di tasse, personale, urbanistico e perfino di ordine pubblico. Com-petenze esclusive che spesso hanno prodotto molti sprechi. Così i giornalisti palermitani Emanuele Lauria ed Enrico Del Mercato, colleghi al quotidiano La Repubblica e amici, hanno messo insieme aneddoti e numeri in un unico libro: “La zavorra, Sprechi e privilegi nello Stato libero di Sicilia” «L’idea di questo libro - spiegano Del Mercato e Lauria - è nata grazie al “burocrate zero”, come dire, al primo assunto della regione. Quando siamo entrati in possesso

del memoriale di Pino Orlandi, ex segretario generale del-la Regione scomparso nel 2009. Qui raccontava la sua Sicilia, a partire dal 1943, e tutte le vicende legata alla creazione della Regione moderna e dello statuto. Il suo racconto ci ha colpito e abbiamo deciso di partire da qui per raccontare cosa succede oggi».“La zavorra”, con la prefazione di Gian Antonio Stella, è suddivisa in tre parti. “Il palazzo di Bengondi” ovvero la sede del potere: “La Fortezza si trova in cima al lungo corso che dal mare arriva fin quasi alle colline che vegliano su Palermo. Al Qasr, la chiamarono gli arabi, che sfruttandone la posizione ne fecero roccaforte difensiva. Poi, arrivò Gu-glielmo d’Altavilla e in quella fortezza insediò la magione sua e dei nuovi sovrani di Sicilia. - si legge nel libro - Era il 1072 e il Cassaro, l’Al Qasr degli arabi, diventò Palazzo dei Normanni”. Qui si accumulano le vicende di burocrati e onorevoli: nell’isola c’è un deputato ogni 55.746 abitanti, in Lom-bardia il rapporto è di uno ogni 118.440. La seconda parte è “Cittadini a statuto speciale” dove non si risparmia nessuno e, ovviamente, non si dimentica né “L’epopea di Totò” Cuffaro né “La tecnoclientela di Raffaele” Lombardo. Infine si parla de “L’Isola del socialismo reale”, il sogno in frantumi della Regione imprenditrice.

Ecco la "Zavorra"dElla nostra sicilia

[ di ADRIANA FALSONE ]La Regione Sicilia a cominciare dal 1946, con la creazione dello Statuto autonomista, fino ai giorni nostri, è tutto un gran raccontare di piccoli scandali

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Emanuele Lauria ed Enrico del MercatoLa zavorra, SprEchi E priviLEgi nELLo Stato LibEro di SiciLia150 pagg / 14 €Edizioni Laterza

Nulla è più definitivo del provvisorio. E la Regione Si-cilia con le sue leggi ne sa qualcosa. Sprechi di denaro pubblico e privilegi per pochi. I giornalisti enrico Del mercato ed emanuele Lauria ne “La zavorra” mettono in fila tutti i paradossi e le furbizie della cattedrale dello spreco di mamma Regione. Il 22 febbraio del 1951, i pionieri della Regione infilarono l’immunità in una legge votata ad ampia maggioranza dall’Ars. Il commissario dello Stato Antonio Cesare vittorelli impugnò la norma davanti all’Alta Corte e ricordò che l’immunità per i membri del Parlamento nazionale è un diritto singolare, una prerogativa specialissima. e bocciò qualsiasi deroga al basilare principio che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge: tutti, anche i deputati siciliani.

dacia MarainiLa SEdUzionE dELL’aLtrovE 176 pagg / 17,50 € rizzoli

Di se stessa ha detto di essere nata viaggiando. La scrittrice bagherese Dacia maraini, autrice anche del celebre romanzo “marianna Ucria” torna in libreria con “La seduzione dell’altrove”. Articoli ma anche racconti, itinerari di viaggio che portano il lettore dall'Afri-ca nera delle savane alle baraccopoli, dall’europa all'Oriente. Un’acuta analisi di società e culture diverse e lontane al di là della maschera comunemente offerta al turista. L'eso-tismo come l'altra faccia della paura per il diverso che l'autrice interpreta annotando durante i suoi viaggi conflitti, aspirazioni, nuove forme di spiritualità, nuove filosofie di vita e nuovi progetti, confrontan-do situazioni e problemi e indagando i rapporti tra i paesi più lontani e quelli più vicini.

antonio pagliaro i cani di via LincoLn275 pagg / 16,50 € Laurana

Otto persone svengo-no massacrate a colpi di Kalashnikov in un ristorante cinese di via Lincoln, una donna è in fin di vita. A indagare sulla strage saranno il tenente Cascioferro, il giornalista Lo Coco e il sostituto pro-curatore Rubicone. Mafia, massoneria e politica in “I cani di via Lincoln” di An-tonio Pagliaro un intreccio di azione tutta siciliana. Com’è possibile che non si celebrano mai funerali cinesi? Dietro la strage c’è molto di più di una sempli-ce vendetta. C’è un gioco di interessi che non rispar-mia nessuno, soprattutto la politica del malaffare che si appropria di tutto e di tutti. Traffico d’organi, giustizia sommaria e sanità corrotta e distorta. fatti veri, o quantomeno assolutamente verosimili.

a. ziniti e F. viviano i MaLEdEtti E gLi innocEnti 240 pagg / 16 €aliberti

Una vita da pedofilo nata sulle ceneri di abusi subiti durante un’infanzia poco felice. Alessandra Ziniti e francesco viviano sono in libreria con “I maledetti e gli innocenti”. C’è la storia "maledettamente" vera a di enzo, ex seminarista poi in-segnante di doposcuola per i ragazzi della parrocchia, e poi ancora pedofilo. E c’è quella "innocentemente" romanzata a di milena, una delle sue giovanissime vittime, che si ritrova a fare i conti con una ferita mai rimarginata ma tenuta silenziosamente segreta fino a quando un fatto di cronaca non la costringe ad affrontare il suo passato. Un libro duro ma attuale che costringe a entrare in contatto con un problema silente ma sempre presente nella società, la pedofilia.

aldo Sarullo iL vEnditorE di pEnSiEri160 pagg / 13 €novantacento Edizioni

Ricordi, riflessioni, in una parola “pensieri”. ecco “Il venditore di pensieri” il li-bro di Aldo Sarullo dove c'è il miliardario in odor di ma-fia, Vito Roberto Palazzolo, che lo convoca in un altro continente per curare la sua immagine, c'è l'ufficiale dei carabinieri, Carmelo Canale, ingiustamente accusato di intelligenza con Cosa nostra, che gli chiede una consulenza. e poi ancora ci sono anche gli incontri con Giulio Andreotti e con i boss del maxiprocesso, come michele Greco, ognuno dei quali avanza singolari, e a volte irricevibili, richieste. Il regista alterna il registro della poesia al teatro, spaziando della prosa alla satira. Un viaggio sugge-stivo nel quale "nessuno sa nulla tranne che si parte", informa sin dalle prime battute.

LA ZAV RRAOSPRECHI E PRIVILEGI

NELLO STATO LIBERO DI SICILIA

ENRICO DEL MERCATOEMANUELE LAURIAprefazione di

GIAN ANTONIO STELLA

Editori Laterza

La Regione Sicilia conta 3.500 geometri

e ingegneri assunti 23 anni fa per il disbrigo

di pratiche di sanatoria che non sono mai

state esaminate; ha un parlamento i cui

membri si fregiano del titolo di onorevole

e guadagnano quanto i senatori della

Repubblica, con un bonus da 6.400 euro

annui spettante agli ex deputati a titolo

di aggiornamento culturale; permette che

gli amministrativi vadano in pensione

anticipata anche con meno di 25 anni

di servizio, guadagnando una cifra fino al 108

per cento dell’ultimo stipendio; concede

all’ex segretario generale di mettersi a riposo

a 47 anni e subito dopo gli consente di fare

l’assessore regionale; ammette che l’ex

presidente dell’agenzia per i rifiuti, con i suoi

1.358 euro al giorno, si guadagni la palma

di pensionato pubblico più ricco d’Italia:

una cifra dietro l’altra, una pagina dietro

l’altra, ed ecco ricostruito nel dettaglio

il caso-scandalo della Regione Sicilia

a cominciare dal 1946, con la creazione dello

Statuto autonomista, fino ai giorni nostri.

La Sicilia è di fatto la prima forma di

federalismo e la più avanzata finora esistente

in Italia con competenze esclusive in tema di

tasse, personale, urbanistica, perfino di ordine

pubblico. Una autonomia speciale indicata

come esempio anche dalla Lega che ha

prodotto negli anni una incredibile macchina

che divora soldi e produce privilegi altrove

sconosciuti.

Enrico del Mercato è nato a Napoli

nel 1963. È stato cronista parlamentare

al “Giornale di Sicilia” e attualmente

è caposervizio della politica a “la Repubblica”

di Palermo, per la quale ha firmato inchieste

sulla politica e l’economia nell’isola.

Emanuele Lauria è nato a Palermo nel 1970.

È stato cronista parlamentare al “Giornale

di Sicilia” e attualmente si occupa di politica

ed economia nella redazione palermitana

di “la Repubblica”. Ha firmato decine

di inchieste sui costi della politica e sugli

sprechi della pubblica amministrazione.

Editori Laterza

ENRICO DEL MERCATO EM

ANUELE LAURIA LA ZAVORRA

Progetto grafico:

Raffaella Ottaviani

Il libro di Enrico del Mercato ed Emanuele Lauria

è nella scia di quel grande giornalismo

meridionale che, pagando spesso a carissimo

prezzo questa scelta (ricordiamo, tra gli altri,

i sacrifici di Giuseppe Fava, Mario Francese,

Mauro De Mauro, Peppino Impastato...),

ha dato formidabili esempi di correttezza,

capacità professionale, indipendenza di giudizio,

onestà intellettuale nel raccontare tutte le cose

che non vanno proprio in nome dell’amore

per la propria terra. Perché la rabbia

e l’indignazione sono maggiori quando si ha

a che fare con qualcuno o qualcosa che si ama.

Per questo Emanuele ed Enrico hanno scritto

questo libro – documentato, denso, ironico,

irriverente, coraggioso – sulla ‘loro’ isola.

Gian Antonio Stella

€ 14,00 (i.i.)

94630_Del Mercato 1110 NEW.indd 1

18/10/10 10.32

Scripta manent[ a cura di ADRIANA FALSONE ]

b_libri b_libri

andrea camilleri iL SorriSo di angELica 272 pagg / 14 € Sellerio

È in arrivo una nuova sfida per il commissario montalbano. Lo scrittore Andrea Camilleri torna in libreria con “Il sorriso di Angelica”: una banda di ladri ripulisce gli appartamenti di alcuni facoltosi professionisti di Vigàta. Le modalità dei furti si ripetono sempre uguali. tra le vittime c’è anche Angelica Cosulich, “trintina” di bell’aspetto, da pochi mesi trasferita nella locale sede della Banca siculo-americana. Per il commissario, Ange-lica sembra quasi l’eroina dell’Orlando furioso così come se l’era immaginata quando era sui banchi di scuola ed è proprio il poe-ma dell’Ariosto a scandire i punti salenti dell’intera vicenda che si snoda tra fantasia ed emozioni. Non mancano i colpi di scena.

vincenzo Messina conSEgUEnzE inattESE 280 pagg / 12 €pietro vittorietti Editore

È il secondo capitolo delle avventure di un trio: il maresciallo romano, il parroco Don Liborio e il medico condotto del paese, nicola Lo Cascio. Ambien-tato a Isola delle femmine, “Conseguenze inattese” di vincenzo messina racconta la storia di una piccola bor-gata. nel primo capitolo “Lo sguardo del granchio”, il trio si trovava a dover risolvere il giallo di una donna morta fra gli scogli. Al centro di “Conseguenze inattese”, invece, c’è la sparizione del farmacista del paese, il ritrovamento di un cane, un dogo argentino, con un microchip nella zampa e l’omicidio di una donna straniera e, ovviamente, molto bella. Immancabile l’infermiere tuttofare e “tutto sapere” del dottor Lo Cascio, il fedele Minuzzo.

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Tra djembé, congas, cajon, tamburi a cornice e batteria, la Bottega delle Percussioni si presenta: connubio musica/corpo in movimento

Una favola africana narra che al principio tutto era nulla e noia. L’immaginazione sug-gerì allora a Nyambe, cre-atore dei Bantù, di costruire

un tamburo. E la noia svanì. Il battito del cuore ci svela come il rit-mo sia la radice della vita, codice an-cestrale di comunicazione. Ma perché il ritmo non degeneri in rumore caotico è necessario studiarlo, per trasformarlo in traduzione del silenzioso pensiero.Per questo, ispirati dal magistero di John Cage, Salvo Compagno, Danie-le Schimmenti, Santo e Claudia Vitale hanno dato vita a Palermo, in Cortile del Fosso 7, all’Associazione culturale Accademia LA BOTTEGA DELLE PER-CUSSIONI che, in collaborazione orga-nica dal 2008 con il DRUMINSTITUTE, si propone di diventare punto di riferi-mento per chi vuole accostarsi al mon-do delle percussioni, intraprendendone uno studio approfondito. Entrambe le realtà permettono di apprendere teorie e tecniche relative al vario settore delle percussioni, differenziandosi per la tipo-logia di progetto perseguito. L’Accade-mia nasce nel 2006: un musicista (Salvo Compagno), un insegnante (Daniele Schimmenti) e un artigiano (Santo Vita-

le), sostenuti dalle capacità manageriali di Claudia Vitale, decidono di sintetizzare la ricchezza della loro diversità, mettendo a disposizione la propria conoscenza ed espe-rienza, illuminate da viva passione. Creatività, sviluppo delle potenzialità e professionalità solo le parole d’ordine della scuola: Salvo Compagno, perno degli Akkura, è un multipercussionista e concertista, insegnante di tecniche tradizionali e moderne di cajon, esperto di percussioni afrocubane; Daniele Schimmenti è un educatore, specializzato nell’aggiornamento e forma-zione degli insegnanti, percussionista di musica popolare siciliana; infine Santo Vitale, liutaio e percussionista dei Jambo Sana, porta il suo valore aggiunto: tutti gli stru-menti sono figli della sua preziosa arte. A lui il compito di insegnare le tecniche di costruzione e manutenzio-ne di uno strumento. L’obiettivo è quello di trasmettere l’importanza del suono delle proprie mani come mezzo privilegiato di espressione musicale. Per far ciò, oltre l’a-spetto ludico e comunicazionale-emotivo delle attività la-boratoriali, vengono curate attentamente la disciplina e la costanza nello studio dei rudimenti e delle tecniche. La scuola organizza per tutto l’anno corsi articolati in incontri settimanali, individuali o di gruppo. Tuttavia, per venire in-contro alla filosofia inclusiva dei fondatori, e quindi anche a coloro che desiderano una formazione intensiva, sono previsti corsi concentrati in 5/6 giorni. Quest’ultimi sono

organizzati dal DRUMINSTITUTE, istituto di cultura ritmica che articola le sue attività in cinque sezioni differenti: mu-sicisti, ragazzi, insegnati, operatori sociosanitari e trainers. L’intento è quello di valorizzare l'individuo, la comunità dove vive, i gruppi in cui lavora, attraverso percorsi di crescita personale e trainings, divulgativi degli argomenti utili alla gestione dei gruppi attraverso l’apprendimento esperienziale delle forme metaforiche della musica e delle sue modalità organizzative. Coadiuvato da un gruppo di lavoro di alto valore, responsabile del progetto didattico è Massimo Carrano, percussionista, formatore, educatore, inventore del metodo di sensibilizzazione ritmica: «quello che propongo - afferma Carrano - è un metodo per il recupero dell’istinto ritmico che favorisca la familiarizza-zione con la musica: una serie di attività che, avvalendosi del connubio musica/corpo in movimento, permettono di elaborare intuitivamente una precisa teoria musicale che, superando la porta d’acciaio della teoria matematica, of-fre la luce di un solfeggio naturale per mezzo del corpo». Un learning esperienziale, quindi, che sfrutta situazioni autentiche di carattere musicale per armonizzare i mec-canismi del lavoro di squadra in qualsiasi settore. Per in-formazioni è possibile chiamare i numeri 091.5084381, 388.0558294 (segreteria), 328.3172205 (manage-ment), o consultare i siti: www.labottegadellepercussioni.it e www.druminstitute.eu.

vocE ai tamburi

IN ALTO DA SINISTRA - Salvo Compagno, Santo Vitale e Daniele Schimmenti de La Bottega delle Percussioni.

SOPRA DA SINISTRA - Claudia Vitale de La Bottega delle Percusioni; un momento delle lezioni presso il Centro.

b_drummer b_drummer

[ di DANIELE SORVILLO ]

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b_arte

Tempi duri per i musei d’arte contemporanea, vittime sempre più frequenti di tagli e limitazioni economiche in tutto il territorio nazionale. Appare, dunque, saggia la scelta di Riso. Museo d’arte contemporanea della Sicilia, di attingere alle proprie ri-sorse interne per il prossimo evento espositivo, ospitato dal 17

dicembre 2010 al 31 marzo 2011 presso gli spazi del Museo a Palazzo Riso (corso Vittorio Emanuele, 365, Palermo; orari: da martedì a domenica dalle ore 10 alle 20; il giovedì e il venerdì dalle 10 alle 22. L'ingresso è di 6 euro, ridotto 3 euro, 1 euro per i residenti a Palermo e provincia).Si intitola “PPS. Paesaggio e popolo della Sicilia” e riunisce ventitré artisti siciliani selezionati tra i sessanta inclusi nel SACS (Sportello per l’Arte Con-temporanea della Sicilia), il database di Riso, in continuo aggiornamento, dedicato alla giovane (sino alla generazione dei quarantenni) arte isolana, diretto quest’anno dal critico romano residente a Milano Giovanni Iovane, che ne è assiduo frequentatore e conoscitore ormai da anni.Iovane è anche il curatore della mostra "PPS", nella quale, attraverso una pluralità di linguaggi, sguardi e voci, o come lui stesso afferma, un mon-taggio di stili, tecniche e soprattutto di esperienze artistiche differenti, così

come si addice a una collettiva, ha voluto rendere l’articolata fisionomia del paesaggio naturale, fisico ma anche antropico e soprattutto sociale siciliano, affidando agli artisti, pittori, disegnatori, fotografi, vi-deomaker, il ruolo di restituirne un’immagine che non sia evanescente o frutto di stereotipi o manipolazioni. Essi, infatti, parole di Iovane, appartengono tutti ad una generazione che, generalmente, sperimenta un linguaggio artistico non più autoreferenziale ma pro-fondamente radicato nella realtà. L’opera d’arte non rappresenta più un paesaggio ma è parte in causa del paesaggio, del territorio, della sua realtà. Parlare, dunque, della Sicilia e della sua gente attraverso i si-ciliani, ispirandosi, come dichiara lo stesso curatore, all’approccio descritto da uno dei più celebri storici dell’arte italiana, Federico Zeri, nel suo saggio "La percezione visiva dell’Italia e degli italiani attraverso la storia dell’arte", e passando per un’ampia varietà di registri, dalla denuncia alla narrazione, dalla de-scrizione al riso, spesso amaro.Scopriamo, allora, questi nomi: Adalberto Abbate, barbaragurrieri group, Federico Baronello, Alessan-dro Bazan, Manfredi Beninati, Marco Bonafè, Davide Bramante, Canecapovolto, Benny Chirco, Gabriella Ciancimino, Francesco De Grandi, Alessandro Di Giugno, Andrea Di Marco, Laboratorio Saccardi, Francesco Lauretta, Domenico Mangano, Sebastia-no Mortellaro, Paolo Parisi, Alessandro Piangiamore, Maria Domenica Rapicavoli, Sandro Scalia, Croce Taravella, Sandra Virlinzi.Alcuni possono essere ormai chiamati "i soliti noti" della scena artistica palermitana, sempre ben grade-voli da rivedere e immediati da riconoscere, legati

come sono a una cifra stilistica personale, inconfon-dibile e rassicurante, nel ductus pittorico, nella scelta degli stessi soggetti (da cui difficilmente si spostano), nel tono e nelle atmosfere delle loro composizioni, tra il surreale, il grottesco, l’iperrealista, il silenzio-so, il passionale, il caustico disinvolto, il cromatica-mente lussureggiante. La mostra sarà, al contempo, un’occasione per conoscere meglio una serie di au-tori e autrici provenienti dalla Sicilia orientale - già noti all’interno del sistema ma meno presso il grande pubblico cittadino - nei quali affiora un approccio più spiccatamente concettuale, calibrato soprattutto nel disegno e nell’installazione.Ne esce fuori, dunque, un’interessante ricostruzio-ne dell’attuale panorama artistico isolano, agile nei linguaggi, affezionato al ricorrere di alcuni scenari - simbolo - dal vulcano al mare, dal warterfront portua-le agli interni domestici popolari, dalla spiaggia alla campagna – ma scevro da retorica e da stereotipi.All’interno del cortile d’ingresso di Riso, presso la Galleria SACS accompagnerà l’esposizione la proie-zione del film di Giuseppe Tornatore "Lo schermo a tre punte" (1995), una ricostruzione della storia della Sicilia attraverso i fotogrammi di cinquecento film.

L’opera d’arte non rappresenta più un paesaggio ma è parte in causa del paesaggio, del territorio, della sua realtà

La nuova collettiva del Museo Riso

presenta la fisionomia della

Sicilia attraverso l'attuale panorama

artistico isolano

[ dI MARINA GIORDANO ]

PPs. PaEsaggio E PoPolo dElla sicilia

b_arte

A. Piangiamore / La terra è pesante ma si può sollevare

f. Baronello / Portopalo D. Bramante / my own rave Siracusa G. Ciancimino / Dalla terronia col furgone A. Di Giugno / ritratto per il nemico P. Parisi / Under the bridge

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b_poker

Che siano siciliane o napoletane, da Poker o da Burraco, tascabili o "digitali", poco importa. Resistere al loro fascino arcano è pratica-mente impossibile. Il sortilegio delle carte da gioco non risparmia nessuno. Specialmente a Natale. Forse ad attrarre è la sfida sem-piterna dell’uomo con la fortuna, l’agone psicologico con l’avver-

sario, il brivido di rischiare il tutto per tutto. Una cosa è certa: tutti almeno una volta nella vita ci siamo ritrovati intorno a un tavolo da gioco.Briscola, sette e mezzo e ramino. Chemin de fer, baccarat e black jack. Ecco i giochi più popolari sotto l’albero di Natale, irrinunciabili in famiglia o con gli amici. Su tutti svetta - re indiscusso del tavolo verde ovale - il poker. Classico o d’importazione. Sì, perché la variante più in voga del momento, il Texas Hold'em, è esploso negli States da circa dieci anni e ha contagiato il mondo, spopolando anche in Sicilia. Il panorama pokeristico dell'Isola è molto vivace. In pochi anni la Federazione Nazionale del Poker Sportivo ha tesserato più di 1500 persone. Un record che pone la Sicilia al secondo posto in Italia. Il grande consenso tra i nuovi giocato-ri siciliani fa del Texas Hold'em una vera e propria disciplina sportiva. Giocato con 2 sole carte in mano che non possono essere cambiate a differenza del vecchio poker classico, ne vengono messe a terra altre 5 che possono essere utilizzate insieme alle proprie 2 per creare la migliore combinazione e quindi vincere il "piatto".

settebello addio! la febbre del PokEr in siciliaGiocate record in Sicilia: Texas Hold'em o Burraco hanno di gran lunga soppiantato i classici delle carte siciliane, tanto che tra i campioni mondiali di Poker figura anche un giovanissimo palermitano

[ di GIUSI SPICA ]

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Scendono con entusiasmo sul campo siciliano associazioni o circoli di Poker sportivo come Etnapoker, Holdemsicilia, All in Palermo, Pa-lermo in Poker, Hold'em Club, e Poker D'assi l'associazione Reale di Cuori, Nuova Patti e Badbeat poker, solo per citarne alcune. Que-ste istituzioni organizzano tornei interni, tornei satelliti per i "Main Event" nazionali ed interna-zionali e corsi per coloro che vogliono iniziare. Un ambiente ricco di idee che diventa presto terreno fertile per buoni giocatori, alcuni di fama internazionale, come Dario Alioto, in arte “Ryu”. Dopo un inizio in discesa, è arrivato l’anno nero: nel 2009 molte sale da gioco “live” ven-gono chiuse o multate, l'Italia non ha recepito la direttiva europea che regolamenta il poker “live” e molte associazioni muoiono o si ricon-vertono nel gioco online. Alcuni organizzano per i loro iscritti gite nei quattro casinò italiani. Forse è meno adrenalinico, ma il Burraco è senz'altro il gioco preferito dai frequentatori dei circoli nautici e sportivi. Piace ai più maturi, ma è apprezzato anche dai giovani. È un gioco a coppie fisse, il cui scopo è quello di calare combinazioni che danno diritto a bonus. A Pa-lermo è praticato ovunque: basta un breve tour su internet e si è aggiornati in tempo reale dei tornei, dei corsi e degli eventi. A differenza del Poker, non è considerato gioco d'azzardo e si può praticare nelle sale da gioco. Il gioco on-line è l'unico modo legale per gio-care in Italia. Oltre 4,6 miliardi di euro puntati e 139 milioni di incassi per l'Erario: questo il giro d’affari attuale. Teoricamente c'è un limi-te di denaro che si può giocare (il buy-in più alto è 100 euro) ma non c'è nessun limite di giocate. E il rischio bancarotta è sempre dietro l’angolo. Ecco gli operatori italiani più cliccati: Gioco Digitale, Microgame, Leonardo Service Provider, Lottomatica, Bwin, Snai, Sisal, Coge-tech ed Eurobet.

Il panorama pokeristico dell’Isola è molto vivace.

In pochi anni la Federazione Nazionale del Poker Sportivo ha

tesserato più di 1500 persone

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IL POKERISTA PALERMITANOQuattro chiacchiere con Dario Alioto alias RyùIl suo nome è Dario Alioto (nella foto a sinistra), ma sui ta-voli verde ovali di tutto il mondo è semplicemente Ryù. Clas-se1984, palermitano, della sua passione per il Poker ha sa-puto fare un vero e proprio business. La sua vocazione da campione era già evidenti ai tempi in cui praticava judo e lotta libera: per sei anni di fila è salito sul podio dei campionati italiani. Dalle arti marziali alle carte il passo è stato breve. Per lui il Texas Hold'em, scoperto on-line nel 2005, è un vero e proprio sport, oltre che una fonte di reddito. Da cinque anni ha fatto ingresso sul panorama internazionale. Oggi vive a Roma e fa parte del team Sisal. Tra il 2007 ed il 2009 vince ben 10 ITM alle WSOP (mondiali di poker), di cui ben 5 final table, e il titolo di campione Wsope a Londra. È stato il primo italiano a fare un final table sia all'EPT che alle WSOP e ad oggi le sue vincite in carriera ammontano a circa 1.1 milioni di dollari. Ecco com’è nata la sua passione.Quando hai preso in mano il tuo primo mazzo di carte?Fin dai dodici anni non perdevo occasione di giocare tutte le volte che potevo con i parenti. Ricordo con nostalgia sfide epi-che con mio nonno. Quando ho imparato a giocare a poker, sono rimasto folgorato: è l'unico gioco dove si può vincere anche senza avere le carte, bluffando. Allora si giocava il po-ker all'italiana. Ho conosciuto il Texas Hold'em a vent'anni per caso, navigando in internet, scoprendo che si poteva giocare

A PALERMO OGNUNO SI DIVERTE COME PUò...di gaetano BasileForse non ci fate più caso, ma a Palermo si gioca. E pure tanto. Non nel senso di “babbìu”, ma nel vero significato della parola: a partire dal gioco d’azzardo da retrobottega sempre praticato e da sempre proibito dalla legge fino al videopoker da macchinetta. Pur se incoraggiati, poi, con Lotto, Superenalotto, Totocalcio o Totip che sempre giochi d’az-zardo rimangono. A scopa, scopone, briscola, poker e canasta, pensionati e signore si giocano spesso anche quello che non hanno. Quelli che possono, in mancanza di una casa da gioco legale, si trasferiscono a Malta, Sanremo o Venezia. I cui casinò pullulano di palermitani. Un inglese di spirito, in visita a Palermo un paio di secoli fa osservò che questa sfrenata passione dei palermitani di qualsiasi ceto per il gioco ha una conseguenza positiva: il continuo cambiamento di proprietario di beni altrimenti immobili. (…) Noi palermitani scommettemmo su tutto: arrivammo a puntare persino sul sesso di un na-scituro, quando non c’era ancora l’ecografia. Spesso allibratori disonesti, d’accordo con

la gestante, manovrarono il risultato giungendo fino allo scambio dei neonati. (…)Tutti i viaggiatori stranieri del Grand Tour si meravigliarono del numero di case da gioco attive a Palermo. Molti si stupirono vedendo “pescatori giocare a carte quando il tempo non consente di uscire le barche”. E pure tanta gente intenta a giocare a carte sulle scale del tribu-nale, davanti alle porte delle chiese, all’ombra di un albero, “senza curarsi del viavai circostante”. E che dovevano fare? Scrisse l’inglese Cockburn, a Palermo nel 1811, del suo stupore per la passione dei palermitani per gli aquiloni: “Sono veri e propri aquiloni da ragazzi: ho visto un vecchio ufficiale che ne faceva volare uno in un prato fuori città con l’entu-siasmo di uno scolaretto…” Sorry, a Palermo ognuno si diverte come può. Ancora oggi. Guardatevi attorno…

Per gentile concessione dell’Editore Dario Flaccovio

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Essere pokerista ti porta ad avere un modo di affrontare le cose che

nella vita è utilissimo per superare le mille difficoltà quotidiane

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a tutte le ore con persone lontane migliaia di chilometri, senza stanze fumose e senza sessioni interminabili.Che cosa ti ha spinto a farne un mestiere?I risultati. Ma sono stato anche fortunato. A molti può sembrare automatico il passaggio al professionismo in seguito ad una serie di risultati positivi e sostanziose vincite, ma in realtà il difficile viene quando arrivano gli inevitabili periodi sfortunati, ed è lì che si vede la differenza tra chi può fare del Poker un mestiere e chi dovrebbe lasciare che sia un hobby. Solo pochi hanno la capacità di gestire gli alti e bassi di una carriera po-keristica.Com'è il panorama pokeristico italiano? Che peculiarità ha rispetto a quello di altri Paesi?È lo specchio della società italiana, c'è una massa di giocatori ed operatori del settore che affrontano il poker in maniera super-ficiale, ma anche una élite di giocatori ed operatori competenti e preparati che fanno in modo che la comunità pokeristica ita-liana possa crescere rapidamente, magari emancipando ulteriormente il Poker all'in-terno della nostra società. Essere pokerista ti porta ad avere un modo di affrontare le cose che nella vita è utilissimo per superare le mille difficoltà quotidiane.Può diventare una dipendenza?Qualunque attività, anche la più innocua, se portata all'esasperazione può diventare deleteria e pericolosa, lo stesso vale per il poker. Quello che posso consigliare a chi vuole giocare a Poker per divertirsi - e conti-nuare a farlo a lungo senza che diventi una dipendenza - è giocare piccole cifre, farlo solo per divertimento e non con l'ossessione di dover vincere qualcosa, ma soprattutto non trascurare mai le cose importanti per una stupida partita di Poker. Il poker deve essere un piacere e rimane tale solo se non lo si fa diventare un vizio.

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Ramya & nuk / Terra estranea / CNI, 2010Più vicino alla forma canzone dei precedenti dischi targati Nuklearte, “Terra estranea”, progetto parallelo intestato a Ramya & Nuk, è un’intima riflessione della cantante paler-mitana sulla percezione delle cose che ci circondano e che appartengono ad un mondo in cui è difficile riconoscersi. E questo disagio, espresso senza intenti moralistici o di giudizio ma visto da una sorta di osservatorio neutrale e minimalista, lo distilla in canzoni segnate da testi di profonda suggestione narrativa, da melodie spesso felicissime e da un raffinato pop elettronico, delicatamente frizzante e magicamente sospeso tra passato e presente, cui danno un contributo prezioso sia Rinaudo e Cucuzza (i due Nuk) sia le trame sonore dei numerosi musicisti coinvolti con strumenti elettrici ed acustici, antichi e moderni.

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Tra elettro-pop, tribal dance, noise, trip

hop, nasce il nuovo progetto parallelo dei

Nuklearte

Il chiarore del suo fascino sa più di brina lunare che di sole e lo sguardo è trasparente acqua-marina. L’aspetto, insomma, è di quelli che rimandano a chi abita

paesaggi nordici, a chi pesca in mari che si insinuano profondamente nel frastagliato gioco di infiniti fiordi, a chi vive lunghi mesi in baite di legno spar-se in vaste distese di boschi innevati. Sorpresa dal raffronto, Ramya confes-sa di avere in famiglia un’ascendente scandinava ma aggiunge subito con dolce fermezza che non è di questo che vorrebbe parlare. Fa notare che siamo seduti, del tutto casualmente, proprio allo stesso tavolino dello stesso bar delle Magnolie in cui c’eravamo incon-trati, ben sei anni prima, per parlare dell’album “La via della sete”. La diffe-renza è che quel disco era intestato ai Nuklearte (evoluzione della precedente sigla Nuclearte), questo nuovo “Ter-ra estranea”, invece, a Ramya & Nuk (www.myspace.com/ramyanuk), ovvero il nucleo fondante del gruppo (la voce

di Ramya, il basso e le tastiere di Maurizio Cucuzza e le programmazioni elettroniche di Luca “Satomi” Rinau-do) cui si aggiunge un cospicuo stuolo di ospiti illustri tra i quali la celebre coppia (qui impegnata anche nella produzione artistica) costituita dai liguri Pivio e Aldo De Scalzi, noti per innumerevoli colonne sonore televisive (ad esempio, l’intera serie “Distretto di polizia”) e cine-matografiche (oltre quaranta, tra cui “Il bagno turco” e “Harem suare” di Ferzan Ozpetek). In quell’occasione Rossana Filippone, cantante del gruppo palermitano conosciuto in tutto il mondo grazie alla partecipazione a numerosi Womad internazionali, aveva da poco mu-tato il proprio nome in Ramya, che in sanscrito vuol dire “bellezza armonica tra dentro e fuori”. «Da molti anni mi dedico alla meditazione e seguo gli insegnamenti del maestro Sai Baba, mia guida spirituale, ed è da lui che ho ricevuto questo nome. Ormai mi chiamano tutti così».

Anche se messa temporaneamente da parte, la vicen-da dei Nuklearte, tuttavia, è lungi dall’essere conclusa. «Dopo esserci fatti notare in nove edizioni del Womad, tra cui quella del 1999 a Reading Rivermead, Londra, e del 2002 a Benoni, Sud Africa, e dopo la pubblicazione dell’album “Talè talè” da parte della Real World di Peter Gabriel, il gruppo ha cambiato produzione ed ha evo-luto il proprio linguaggio. Novità che hanno comportato un periodo di assestamento e anche di riflessione: per un po’ io e Maurizio, mio compagno artistico e di vita, abbiamo mollato tutto per ritirarci a coltivare la terra. In mezzo ci sono stati anche altri progetti, tra cui le mie par-tecipazioni a “Le vespe” di Aristofane, con Pino Caruso, e “Il dolce canto degli Dei”, con Giancarlo Giannini e Piccola Banda Ikona, che mi hanno impegnata per di-versi anni nei teatri antichi d’Italia. Inoltre, tre anni fa, ho scritto pure un libro, “Biancaneve ed i sette peccati del

"la tErra EstranEa" di ramya & nuk

[ di GIGI RAZETE ]Da molti anni mi dedico alla meditazione e seguo gli insegnamenti del maestro Sai Baba, mia guida spirituale, ed è da lui che ho ricevuto questo nome. Ormai mi chiamano tutti così

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DA SINISTRA - Luca “Satomi” Rinaudo, Ramya, Maurizio Cucuzza. ph. A

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Capitale”, una favola metropolitana in cui, attra-verso metafore, si ravvisano i peccati del moderno capitalismo. Adesso come Nuklearte stiamo già lavorando ad un nuovo progetto discografico che speriamo di portare presto a compimento». Ine-vitabile, allora, chiedersi il perché del cambio di ragione sociale per questo nuovo “Terra estranea”. «Perché volevamo evidenziare che è un progetto differente da quello dei Nuklearte; perché si trat-ta di qualcosa di molto più personale; perché mi è venuto fuori a cuor leggero; perché ho scritto i testi interamente in italiano invece che adoperare, come faccio nel gruppo madre, il fantasioso me-lange di inglese, italiano, siciliano, lingala zairese, duly della Costa d’Avorio, indi e sanscrito; perché canto anche in modo differente spingendo il mio contralto scuro naturale a tonalità più sopranili; perché, infine, “Terra estranea” appartiene ad un ambito musicale diverso, quello di un elettro-pop imbevuto di tribal dance, noise, trip hop ed altre forme di contaminazione. E questo, in fondo, è perfettamente in sintonia con la mia insopprimi-bile vocazione all’incontro di mondi diversi, con il mio essere fortemente figlia della Sicilia e della sua millenaria stratificazione culturale». Suo malgrado diva nell’aspetto e nel ruolo di front-woman di entrambe le formazioni, Ramya preferi-sce aderire al profilo defilato di antidiva ma non riesce a celare del tutto carisma e determinazione. «Penso che fascino e sensualità debbano espri-mersi unicamente attraverso il messaggio artistico. Tutto ciò che scrivo è frutto di una forte esigenza interiore. Ne “La via della sete” c’erano i temi le-gati al gravissimo problema planetario dell’acqua e paventavo già allora la criminale tendenza alla privatizzazione di un bene pubblico così indispen-sabile e che per molti popoli vale la differenza tra la vita e la morte. In “Terra estranea” c’è il senso di estraneità per un mondo come il nostro ma anche la voglia di ritrovarsi in un territorio neutro nel qua-le reinventare un nuovo modo di esistere».

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D opo l’esecuzione in prima assoluta al Duomo di Monreale nell’ambito della Settimana di musica sacra dello scorso anno, l’opera Mons Regalis diventa un disco con un dvd sul backstage in allegato, pubblicato dalla Sonzogno e distribu-

ito da Egea, inciso proprio all’interno dello scrigno musivo monrealese. Viaggio tra sacro e profano nella storia di «Mur-riali, lu munti di lu re» e del suo Duomo arabo-normanno, l’opera per soli, coro, orchestra da camera, strumenti etnici e voci recitanti è stata composta dalla cantautrice Lucina Lanzara su testo del teologo Salvino Leone e con l’orche-strazione di Massimo Sigillò Massara. A questo percorso attraverso la leggenda, la storia e l’archi-tettura musiva, si approccia con lo stupore del cuntastorie Salvo Piparo dinnanzi all’oro dei mosaici: oru…oru…oru / Oru di la truvatura / Mari d’oru ca si lassa iri di sutta /Cielu d’oru ca si spruvulazza di supra. La caratterizzazione timbri-ca di questo lavoro accoglie la zampogna a chiave tipica del monrealese suonata da Michele Piccione, lo chalumeau (voce dell’antico clarinetto) affidato a Giuseppe Viola e i te-sti intonati dal cantastorie arabo Jousif Latif Jaralla: perfetta mescolanza di sangue siciliano e svariate dominazioni. Fede laica e liturgia, eco gregoriana, ampi cantabili e ritmi po-

polari ci guidano, nella prima parte, attraverso la leggenda dell’apparizione della Madonna a Guglielmo il Buono e le vicende storiche sulla costruzione della chiesa e, nella se-conda, attraverso la rapsodia musiva che celebra la struttura teologica dei mosaici, dall’Antico Testamento al Cristo Pan-tocrator dell’abside: l’occhi chi nescinu sazziati di biddizza / parranu a lu cori e all’arma, in una nota di speranza per l’uomo d’oggi che vuole la Bellezza sinonimo di Salvezza. A guidarci in questo viaggio metaforico sono la voce di Ju-lie Kench, soprano dei Swingle Singer alle prese col brano estatico Silentium, la voce solista della stessa Lanzara e i SeiOttavi, qui nelle vesti di un coro tradizionale. Oltre alle introduzioni di ciascun brano ad opera di Piparo, mastro burattinaio che tiene le fila dell’opera, esplicativi sono anche gli interventi delle voci recitanti di Maurizio Spicuzza, Laura Geraci e Stefania Sperandeo. Ad accompagnare le voci, simbolo della portata dram-maturgica dell’opera musicale, ci sono l’Innovative String Quartet (composto da musicisti palermitani dell’Orchestra sinfonica siciliana), i flauti di Benedetto Basile e una nutrita sezione ritmica con percussioni siciliane e mediorientali (Ro-sario Punzo e Francesco Di Lisi). www.monsregalis.it.

Fede laica e liturgia, eco gregoriana, ampi cantabili e ritmi popolari: un disco con dvd sull'esecuzione al Duomo di Monreale

Mons Regalis[ di ALESSANDRA SCIORTINO ]

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Un'unione di intenti e professionalità genera un'officina-laboratorio dedicata alla musica e

all'arte in tutte le sue espressioni

Da un’idea di cinque giova-ni è nato a Palermo MOB, officina-laboratorio che racchiude le esperienze dei suoi fondatori, due tecnici

audio, un creativo, un’insegnante di scuola primaria e un dj, diversi per formazione ma uniti dalla volontà di promuovere l’arte e la cultura. All’interno della sua sede, in via Raf-faello n°2, MOB mette a disposizione dei suoi associati due sale prova rea-lizzate con un attento progetto acustico e dotate di strumentazione professio-nale, uno studio di registrazione, una live room e un reparto creativo (pro-gettazione grafica, siti web, montaggio video e post produzione). Come spie-gano Alessandro Tripi e Luca Manni-no, «MOB è una realtà unica: artisti e band possono provare, registrare e dare veste grafica al proprio progetto musicale; possono realizzare live e vi-vere spazi pensati per favorire la condi-visione e la contaminazione tra forme d’arte diverse, usufruendo di attrezza-ture tecnologicamente all’avanguardia

e di supporto tecnico qualificato». Proprio in virtù di ciò, il MOB si è aperto alla collaborazione con due impor-tanti realtà del panorama musicale siciliano: la Vokal-musik Academy e la guitar Academy, un’unione di intenti unica nel suo genere.Vokalmusik Academy è la prima scuola di musica vo-cale a Palermo che, con una ricca proposta di corsi, si propone di diffondere la cultura musicale attraverso lo studio approfondito dello strumento naturale che è la voce. Anima della scuola e insegnanti sono Vincen-zo Biondo ed Elisa Smeriglio, giovani artisti già maturi, componenti del gruppo vocale SeiOttavi. Essi hanno deciso di mettere al servizio dei giovani che decidono di entrare nel mondo del canto la loro com-petenza, accresciuta da importanti collaborazioni inter-nazionali, per sviluppare al meglio le capacità vocali e musicali dell’individuo: «la voce - afferma la Smeriglio - è uno strumento musicale e come tale va compreso, anche nella sua psicologia, attraverso un lungo eserci-zio accompagnato da studio tecnico e teorico costan-te». L’unione tra MOB e Vokalmusik Academy sottolinea Biondo, consente agli allievi di aver una possibilità di espressione di alto valore professionale e di confronto immediato: gli allievi, infatti, potranno esibirsi all’inter-

no della struttura in più serate musicali, preparate dagli insegnanti e organizzate dal MOB stesso.A completare ed arricchire il trittico è la Guitar Aca-demy, primo network di accademie specificatamente chitarristiche, presenti su tutto il territorio siciliano, fon-dato e diretto dal chitarrista e didatta Andrea Quarta-rone. Musicista di spessore internazionale, Quartarone, con il suo collaboratore responsabile di sede Giovanni Ligotti, propone un variegato spettro di corsi di forma-zione e laboratori di specializzazione: corsi Guitar Kids (5-12 anni), Light e Professional. Vengono inoltre orga-nizzati stages, clinics e un campus estivo, per immergere gli allievi nello studio dello strumento. L’efficacia del metodo utilizzato e l’alta qualità degli in-segnanti garantiscono un risultato dimostrato da anni di successi. Tutti i corsi hanno legale riconoscimento e permettono agli allievi di acquisire crediti formativi utili per il proseguo della loro formazione. La completa ma-turazione professionale acquisita all’interno dell’acca-demia, che da quest’anno ha trovato sede a Palermo, presso il MOB, a conclusione di ogni ciclo conduce alla produzione di un disco. Ciò permette ai partecipanti di avere una importante visibilità nazionale. Per ulteriori informazioni www.mobpalermo.com.

mob P'artE: quando la musica e un progetto

IN ALTO - Uno scorcio degli interni del MOB - SOTTO A DESTRA - Giovanni Ligotti durante una lezione.

SOPRA DA DESTRA - Elisa Smeriglio e Vincenzo Biondo, durante una lezione al MOB.

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[ di DANIELE SORVILLO ]

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èil gesto curativo più naturale. Non appena sentiamo un do-lore, un fastidio, un prurito, ci viene istintivo toccare la par-te, frizionarla, impastarla. Il massaggio, la più antica forma di terapia fisica, utilizzata nel tempo da differenti civiltà per alleviare dolori e decontrarre la muscolatura, “è una musica

dell’anima, che si traspone dall’operatore alla persona, in una perfetta armonia di fisicità ed energia. È un’arte sottile, che unisce il potere delle mani alla forza dell’anima, la forza del cuore alla saggezza dello spirito e ristabilisce l’attimo della vita e la vita in un lungo attimo”, dice Giulia Romeo, massoterapista ed esperta di terapia del benessere, olos massage e kembiki.Nonostante il progredire delle tecniche e dei trattamenti per arginare lo stress e rimettersi in forma, il massaggio rimane un classico, ed è talmente popolare e sdoganato che ha trovato spazio, in versione

Quando il massaggioE un'artEPer un'idea regalo, o più semplicemente per il piacere di concedersi un momento di relax e di benessere lontano dal caos quotidiano, vi proponiamo una mini-guida sulle principali tecniche di massaggio

[ di CRISTIANA RIZZO ]

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“fast”, persino all’interno dei treni francesi, per allontanare lo stress dei pendolari d’oltralpe. I viaggia-tori opteranno sicuramente per un massaggio rilassante, ma ne esisto-no tantissimi tipi, con differenti fina-lità e derivanti da scuole di pensiero diverse: relax, decontratturante, lin-fodrenante, anticellulite, per arriva-re a tecniche terapeutiche orientali, talvolta praticate congiuntamente, come lo shiatsu, il massaggio thai, la riflessologia plantare, il kembiki, il massaggio ayurvedico, il massag-gio svedese, la tecnica di linfodre-naggio Vodder e via dicendo. Il mas-saggio si esegue con una tecnica che, attraverso il contatto corporeo manuale e con manovre precise e in sequenza, attenua dolore e tensione all'apparato muscolare. I movimenti vanno eseguiti nella direzione delle fibre muscolari e devono rispettare il senso della circolazione venosa, quindi dalle estremità verso il cuore e possono essere decisi e rapidi, per un effetto tonificante, oppure lenti e delicati, per un effetto calmante. I trattamenti durano da 20 a 90 mi-nuti, per un costo in genere va da 25 a 100 euro.

le mAnoVRe Del mAssAggIoDiversi i movimenti da applicare, in base alle diverse esigenze di ognuno. Si va dallo sfiora-mento (far scivolare il palmo o il polpastrello sulla pelle, attivando il ritorno venoso al cuore) alla percussione (una sequenza di colpi dati con il palmo o con il pugno chiuso che induce un effetto stimolante e tonificante); dall'impastamento (il sollevamento della pelle eseguito con un pizzicamento e una torsione), alla frizione (una pressione da associare a movimenti circolari); dalla pressione (per eliminare contratture) fino alla vibrazione. Esistono poi specifiche manovre per le donne in gravidanza, per i neonati o per gli anziani. Si utilizzano oli o creme appositi per facilitare lo scorrere delle mani sul corpo ma talvolta vengono eseguiti senza unguenti, talvolta anche attraverso un sottile strato di stoffa. In Occidente si effettua per lo più su appositi lettini, mentre in oriente è spesso in uso il futon o materassino a terra, così da sfruttare meglio il peso e le parti del corpo del massaggiatore nell'esecuzione delle "pressioni", tecnica ampiamente utilizzata nel massaggio orientale. La durata della seduta non deve essere inferiore a 30 minu-ti, al fine di garantire un beneficio e raramente è superiore alle due ore.

le TeCnIChe PRInCIPAlI Del mAssAggIo

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Massaggio svedeseÈ un massaggio classico occidentale. Generalmente viene eseguito su tutto il corpo, ma avendo manovre abbastanza libere fra loro e sequenze non rigide, può essere eseguito anche solo su singole parti. È considerato decontratturante, rilassante, tonificante e drenante. Agisce anche sul circolo emolinfatico ed è utile nella prevenzione di adipe e cellulite. Si esegue con olio da massaggi e generalmente su lettino.

KembikiDolcissimo e leggero, coinvolge corpo e viso promuovendo un'onda di distensione e appagamento, sia mentale che fisico. Il tocco non è sempre uguale: cambia a seconda dell'operatore ma anche della necessità. Benessere, bellezza e linea, perché ha anche un effetto linfodrenante. In questo caso, niente oli o creme: le mani del massaggiatore devono aderire perfettamente alla pelle, per individuare e sospingere delicatamente gli accumuli di liquidi.

AyurvedaLetteralmente “scienza della vita”, la medicina ayurvedica, nata in India circa 3000 anni fa, si basa su una concezione olistica dell’uomo, che considera il corpo inscindibile dalla mente. Buone abitudini di vita, un’alimentazione sana e il massaggio sono ritenute fondamentali per la prevenzione delle malattie. Fra le sue principali proprietà, la riattivazione della circolazione sanguigna e linfati ca, un’azione benefica sulla colonna vertebrale, tonifica i muscoli, rilassa.

ShiatsuÈ una tecnica di riequilibrio energetico del corpo, diffuso in Giappone sin dal VI secolo. Affonda le sue radici nelle forme di manipolazione e massaggio tradizionale cinese. Si basa su quattro "pilastri": il respiro, la postura, la perpendicolarità e la pressione ed è una tecnica manuale basata principalmente sulle pressioni portate con i pollici, le dita, i palmi delle mani, i gomiti, le ginocchia o i piedi.

Riflessologia plantareSi basa sul principio che sui piedi e sulle mani si trovino riflessi tutti gli organi, le ghiandole, e le parti del corpo. Appli-cando il massaggio riflessologico si può quindi avere un effetto o influire sull'organo corrispondente al riflesso stimolato. Diversi i meccanismi che spiegano, secondo le varie teorie, l’efficacia di questa terapia complementare. La stimolazione nervosa, la liberazione di ormoni, la stimolazione del sistema linfatico e del sistema circolatorio.

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E ternità di una domanda: cosa significa essere alla moda? Essere un (o più probabilmente... una) fashion victim, forse.Per molti, fortunatamente, lo status di fashion victim è ben lontano dalle nostre visioni di semplici fruitori della moda, ma non possiamo comunque non guardare, o peggio sotto-

valutare, tutti coloro che vanno alla ricerca spasmodica di quel capo o di quell’accessorio di una determinata griffe e, pur di assicurarselo, sarebbero disposti a tutto.Malgrado le apparenze, nella moda non esiste “in & out”. Esistono solo dei look azzeccati o meno. E poi parliamoci chiaro: la moda sia-mo noi, che la determiniamo, la viviamo e la condizioniamo. Siamo noi che la facciamo: insomma, ognuno di noi ha il proprio senso della moda.Un mito tanto radicato ma finalmente sfatato, quello che intende la moda in quanto tale, dalla passerella alla strada, poiché è vero l’e-satto contrario. Sono le stesse persone che, vivendo a proprio modo la moda, ispirano stilisti di tutto il mondo, in un vero mix&match tra griffe, vintage e perché no, il nostro caro e vecchio mercatino! Chi è convinto che gli abiti servono solo a coprirsi e non far tendenza, e quindi crede nell’inutilità della moda e nella sua intima frivolezza, ri-fletta: “Mai sottovalutare il potere dell’abito che si indossa!”. Del resto le tendenze di quest’autunno-inverno conciliano le esigenze e gusti più svariati. Ma procediamo con ordine.

[ di ALESSANDRA GUARINO ]

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QuEst'invErno chE mi mEtto?Le nuances, i tessuti, le griffes ma anche consigli e abbinamenti per essere alla moda: ecco a voi le tendenze dell'inverno 2011 pensate anche per l'uomo

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Per questa stagione possiamo dire “addio nero”, beninteso, almeno per il look da lavoro. Diamo il benvenuto a grigio perla, rosa antico, bianco latte ma in particolare al color cammello, bon ton per eccellenza, in tutte le sue sfumature. Molto utilizzato dagli stilisti soprat-tutto per cappotti e cappe; quest’ultime, protagoniste asso-lute, sono infatti l’alternativa al nostro tradizionale cappotto. Sempre in tema di colori non si può tacere sul rosso, sul blu e sul grigio: quasi tutte le collezioni hanno esibito almeno un capo di questi colori, utilizzati anche in scarpe e borse, che vanno a impreziosire il look di tutti i giorni. Come ogni anno tutte le sfilate riportano dei "must" intramon-tabili, come la pelle ad esempio, ma oggi non è più solo simbolo di look trasgressivi appannaggio di bikers o bad girls. Al contrario, come materiale versatile e plasmabile, si presta a mille utilizzi, dal tailleur al cappello, al cappotto e - perché no - anche al papillon, il tutto naturalmente condito in chiave sexy. Sarà forse per il fascino della divisa, ma lo stile milita-re non tramonta mai. Particolare attenzione è rivolta dagli stilisti ai capi spalla: giacche e cappotti la fanno da padroni quest’autunno, rivediamo infatti giacche doppiopetto in pan-no di lana con i classici bottoni metallici e cappotti stile gene-rale dell’esercito. Tutta questa austerità è mitigata però da un sapiente uso degli accessori, in particolare di scarpe e cinture che donano un tocco di vero glamour alla nostra militaressa. Volendo citare il ritornello di una famosa canzone di Cat Ste-vens - oh baby baby, it's a wild world - possiamo dire che lo stile animalier, nato negli anni ’50 con la stampa leopardo, si impone non come trend di stagione ma come classico di ogni anno. Tuttavia, per questo stile davvero “selvaggio”, si devo-no seguire alcune piccole regole, per non cadere così in total look davvero eccessivi. Colore che accompagna da sempre questo stile è il nero, ideale per spezzare l’eccentricità della stampa, leopardata tigrata o ancora zebrata.La scelta più consapevole e meno rischiosa, pare essere, appunto, quest’ultima: lo zebrato, per coloro che, non avendo mai indossa-to l’animalier e quindi forse un po’ in imbarazzo, lo trovano meno “vistoso” del leopardo. Il consiglio è di impiegare pochi elementi di questo stile per il proprio look, per citarne alcuni, il classico cappotti-no al ginocchio, leggings, borse cinture e - perché no - anche un bel paio di stivali raso terra.

E quando il freddo avanza, cosa c’è di più bel-lo e confortante che lasciarsi avvolgere da un bel maglione di lana, per i più fortunati il cashmere, la mohair o la merinos? In passerella la lana ci conquista in tutte le sue versioni: sottile, tricot, cot-ta, bouclé, traforata, macrotrecce, jacquard stile chalet di montagna. Il capo di lana per quest’in-verno è il cappotto, che sostituisce egregiamente quello classico, per le più modaiole il maxi pull è usato come abito, stretto con la cintura in vita, il cardigan è over e avvolgente e sostituisce anche la giacca. Altri componenti-chiave del look inver-nale, il tartan e il tweed, tipici di un modo di ve-stire all’inglese. Molto eleganti i tailleur di tweed doppiopetto, gonne con il tipico disegno dei kilt scozzesi, non solo nel classico colore rosso ma an-che nelle tonalità del giallo, blu e marrone, da indossare con dei bellissimi cuissardes in pelle, gli stivali alti fin sopra il ginocchio oggetto di culto delle amazzoni metropolitane. Infine, per le più nostalgiche, abiti stile anni ’30 di lana scozzese a quadretti stretti in vita da un cinturino. Ritorna prepotentemente alla ribalta anche il mon-tone risvoltato, lo shearling: dopo le ultime appa-rizioni sulle passerelle degli anni ’90, lo ritrovia-mo in versione rinnovata sotto forma di giacche e “chiodi”, ma anche di cappotti double face, oltre ai

classici stivali e manicotti, utili a riscaldare le mani nei giorni di intenso freddo. Per le neogarçonnes metropolitane, come poter far a meno della giacca doppiopetto total black da uomo, ma anche della cravatta, della bombetta e delle scarpe stringate, tipiche del guardaroba maschile? I tagli femminili e sinuosi si trasformano in lineari e puliti, ma sem-pre reinterpretati in chiave glamour, i colori vivaci del momento si sostituiscono con il nero, bianco e grigio, ed è subito Dietrich style.E i nostri uomini cosa metteranno adesso, derubati del loro guardaroba? Calma: sostituiranno le giacche con caldi cardi-gan, ma anche con giacconi, cappotti corti in vita che fungono da giacca appunto, o con il cappotto vestaglia, lungo fino al ginocchio. Il "british style" di quest’anno contagia anche l’uomo: lo vedremo in total look di Principe di Galles, all’insegna del black e white. Anche il nostro lui si concede i capi in pelle come giubbotti e giacche taglio sartoriale, ed è finalmente tornata di moda la cravatta, che non eclissa comunque il mai tramontato papillon, e deve essere comunque elegante, ma soprattutto lussuosa, non frivola ma con colori uniformi in net-to contrasto con il trend degli anni passati che le voleva appariscenti e vistose.

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E quando il freddo avanza, cosa c’è di più bello e confortante che lasciarsi avvolgere da un bel

maglione di lana, per i più fortunati il cashmere, la mohair o la merinos?

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Gli astri influenzano, ma non costringo-no. Fu Tommaso D’Aquino a sostene-re Astra inclinant, non necessitant… Molto e molto tempo prima di imporsi tra le pagine dei rotocalchi e negli

show televisivi, gli oroscopi hanno alle spalle millenni di storia. Non è un mistero che la pratica astrologica nacque tra gli Egizi intorno all’VIII secolo a.C. (circa 3000 anni fa, per essere più chiari). Ma al di là di digressioni filosofiche o storiche, eccoci oggi. Per le début de l'année, lenticchie, baci sotto il vischio e...previsioni astrologiche. Trattasi di lettura dei transiti planetari in rapporto alla posizione, appunto, dei pianeti nel tema natale, cioè il segno. A questo punto, abbiamo tutti bisogno di un marco Amato per capirne qualcosa. Perché facile, non è. C’è chi ci crede. C’è chi no. In realtà ad una sbirciatina, anche di sfuggita, in pochi resistono. A maggior ragione, che, in molti, sostengono che dal 2011 una nuova Era prende inesorabilmente forma…«Parlare del 2011 è esaltante e coinvolgente per noi astrologi - mi illumina il nostro - in quanto è un anno ben diverso dagli ultimi. Non si vedeva così tanto mo-vimento nel cielo da moltissimo: ben quattro grandi pianeti cambieranno la configurazione del cielo, se-gnando un passaggio ad una nuova epoca… Sicura-mente cambia il tempo astrologico, che comporterà l’avvio di una grande svolta…molto probabile che le configurazioni che suggeriscono l’astrologia vertano su un cambio generale di un modo di intendere la vita in maniera diversa»…Diversa? Mi incuriosisco. Pare si faccia riferimento ad una trasformazione dei sistemi sociali ed economici vigenti...un anno impre-vedibile, segnato da spinte contrapposte. «L’astrolo-gia infatti - mi spiega - non dimentichiamo che è una scienza millenaria che si occupa dell’uomo nel suo particolare universo interiore, ma non manca di ana-lizzare il macrocosmo planetario ed il mondo nelle sue infinite fenomenologie».Dato che per quanto riguarda profezie e calendari Maya meglio non entrar nel merito, mi concentro su questo

“universo interiore”. E chiedo a Marco di rintracciarmi, oltre le agognate previsioni astrali 2011, previa classifi-ca, alcune precise paroline chiave, che fanno riferimento alle caratteristiche distintive dei vari segni. A queste, ab-biamo accostato dei personaggi, amici, che si distinguo-no nella cultura Balarmiana. Anche se razionalmente si è seguaci di Margherita Hack e non si crede nell’astrolo-gia, può avvenire che si abbia voglia di sostituire catego-rie interpretative infallibili (per chi ne conosce) e si voglia ragionare in termini di: “…si arrabbia tanto perché è Leone”, “…è ordinatissima perché è della Vergine”. Giochiamo. Ogni tanto smorziamo gli affanni. E ottimo 2011. (svv)

2011non e VeRomA CI CReDo...

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tra RITI e INFLUENZE ASTRALI, ecco PREVISIONI e LINEE GUIDA

attraverso la cLASSIFIcA ZODIAcALE del

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I movimenti dei pianeti nel 2011Ecco i quattro pianeti che sovvertono l’asset-to zodiacale: Saturno che tutti temono, ha già cambiato la sua posizione nel 2010, e per qualche anno esigerà una spartana e somma-ria giustizia dal cielo della Bilancia (era in Ver-gine); Giove, pianeta dell’abbondanza e del positivismo, si trova in opposizione nei gradi dell’Ariete dando così il via ad una nuovo giro zodiacale, in unione con Urano, anch’esso generazionale e lentissimo pianeta, che porta con sè il cambiamento a sorpresa, il vento del futuro e l’innovazione; l’esoterico e psichico Nettuno va in Pesci, promettendo sempre più forte tendenza alla spiritualità. Questi movimenti imporranno a tutti una nuo-va imprescindibile esigenza di credere in qual-cosa; ognuno di questi pianeti si esprimerà per anni in tutta la propria potenza. Speriamo che contribuiranno a farci vivere meglio...

[ di SVEVA ALAGNA & MARCO AMATO ]

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È tempo della riscossa! Siete il segno dell’anno ma per

molti anni ancora riuscirete a dominare la scena da capi naturali quali siete. Ariete segno della testa, del comandante che spinge i suoi uomini alla vittoria! Un bellissimo augurio per il nostro capitano di Balarm Fabio Ricotta, per un anno pieno di successi come l’astro-

logia prevede, e di estro e poliedricità con cui capitanare il nostro magazine. Il destino degli Ariete evolve sempre di più verso nuove forme di espressione che sembrano vestire le esigenze di un happening in continuo divenire; ci si distacca dal passato per compiere una storica rivoluzione. Nel segno dell’inizio arriva il pianeta dei venti e del cambiamento Urano, che con l’aiuto del magnanimo e magnificente Giove, sembra espandere un avvento di novità riformatrici, anche sentimentali, che tendono ad accontentare e liberare tutte le categorie di espressione.

ARIETEIl personaggio: fABIo RICoTTA (editore)

CAPITANO / PIONIERE / GUERRIERO

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Per voi che siete sorretti già da qualche mese da pianeti positivi le sorprese continuano! Siete tra i più favoriti dello

zodiaco nel lavoro e anche il vostro mondo affettivo sta per essere sconvolto da mille e più proposte che allieteranno il vostro animo, in cerca sempre di persone che affrontino la vita con un sorriso proprio come voi. Il periodo più fortunato sembra tra la fine dell' inverno e l’inizio dell’estate, quando dovrete decidere di nuovo su un po’ tutto nella vostra vita…

GEMELLIIl personaggio: PARIDe BenAssAI (attore)Cari amici di Balarm… Comunicativo sì, ma senza invadenza; introspettivo sino al punto di confondermi nella ricerca della verità a tutti i costi…Quanto alla contraddizione, beh, penso che la contraddizione sia anche alla base della vita, soprattutto quando s’ispira al principio che sostiene che "al meglio non ci sia mai fine..." Tanti beddi cosi e buon lavoro a tutta la redazione di Balarm!

COMUNICATIVO / INTROSPETTIVO / CONTRADDITORIO

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Cosa accadrà mai in questo anno specialissimo per i più buoni dello zodiaco?! Sempre alle prese con la loro ricer-

ca etica e morale? Non vi spaventa l’esservi sacrificati, e per dei positivisti come voi non ci si arena sicuramente sulla spiaggia delle lamentele. Un felicissimo inizio anno, una ricca e suggestiva stagione di raccolto e di fatiche premiate, i primi sei mesi dell’anno risultano magnifici: con il vostro nume tutelare Giove il grande ritorna in aspetto positivo.

SAGITTARIOIl personaggio: sAlVo PIPARo (attore)Comincio col dire che mi ritrovo molto, anzi fino al collo, negli aggettivi: istintivo più di ogni altra cosa...non avrebbe senso il mio modo di fare teatro; mi costa dirlo…generoso tanto da fare l’elemosina ai parrini che predicano miseria e carità e poi...; viaggiatore sempre, affinché Palermo non diventi mai il mio stagno ma la mia sorgente; orgoglioso soprattutto col mio direttore di banca, tanto da chiudere il conto (in rosso dall’86).

GENEROSO / ISTINTIVO / VIAGGIATORE / ORGOGLIOSO

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Urano, il vostro pianeta, promette sconvolgimenti piacevo-li ed appaganti. Arriva un periodo di viaggi e movimento

che vi farà spaziare, deponete un pò la vostra lotta da tutto ciò che è impersonale e datevi alla ricerca pura di tutto ciò che vi rende felici. Nei sentimenti, non aspettate più la favola di un amore fantastico ma viverlo pienamente. Non con-fondetevi di fronte a tutta questa abbondanza, ricomincia con il vostro pianeta in Ariete un nuovo giro dello zodiaco!

ACQUARIOIl personaggio: sTefAnIA PeTYX (giornalista)Sicuramente sono uno spirito libero, le cose non le mando certo a dire! Rispetto le regole, ma non sopporto le costrizioni. Io e il bassotto siamo senza dubbio una coppia molto fantasiosa e sorprendente: lo dimostrano le nostre “incursioni” tra uffici pubblici e palazzi del potere. Siamo una coppia decisamente originale anche perché, aggiungerei, non è comune andare in giro con un bassotto che si abbina perfettamente all'impermeabile.

LIBERO / FANTASIOSO / SORPRENDENTE / ORIGINALE

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Siete sempre in agguato…aspettate pieni di speranza quel moto energetico che vi farà balzare in primo piano nella

vostra lotta personale. Padroni di una creatività senza fine producete un nuovo ‘68, spiazzando tutti con il vostro acu-me adamantino ed l’irriducibile volitività. Poco prima dell’estate compirete il vostro balzo in avanti e sarete sorpresi di riscoprirvi innamorati in una maniera molto più matura, stanchi di sufficienze varie…

SCORPIONEIl personaggio: mARIo VenuTI (musicista)Beh, la creatività è il mio campo d’azione naturale. Eppure rimane un meccanismo per lo più misterioso. La visceralità sicuramente presente nel mio segno, però, è un elemento che è sempre più mediato dalla ragione, per fortuna, nonché da elementi culturali…Il carisma è un’altra di quelle entità misteriose che si ritiene una dote innata, ma che sicu-ramente si può imparare a volte con qualche successo.

CREATIVO / VISCERALE / CARISMATICO

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Il cielo dei Pesci è protagonista di uno dei grandi fenomeni astrologici che riguardano questo 2011 così complesso:

dopo 164 anni torna Nettuno in Pesci, il pianeta dei mari è finalmente tornato nel suo regno domiciliare. Tutti i Pesci trasformeranno il loro 2011 in una favola di infinito romanticismo: troveranno finalmente la formula alchemica per mutare il loro quotidiano in un sogno, e per dividere questo sogno con chi decideranno di legarsi in maniera profonda.

PESCIIl personaggio: sABAh BenZIADI (danzatrice)Mi ritrovo in pieno!!! Sono proprio così, direi, quattro aggettivi in una persona!! E questo modo di essere, per me si riproduce sottoforma di creazione: le mie coreografie. Il mio sentimentalismo, la mia spiritualità, il mio essere così sognatrice, genera una prospettiva in continua fase immaginativa, per cui se non “immagino”, cado in depressione…spero che Marco mi dia conferma che il 2011 sia un ottimo anno per i Pesci…

SENTIMENTALE / ETEREO E SPIRITUALE / SOGNATORE

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Sicuramente il sorriso è la vostra migliore dote, l’inegua-gliabile capacità che avete di essere assolutamente voi

stessi anche se a volte ne pagate un DURO scotto…il vostro cielo non vi ha riservato situazioni facili con un dispetto-sissimo Marte. Oggi è il momento di ottenere finalmente ciò che ritenete vi spetti; non era semplice ma siete riusciti a diventare indipendenti in campo lavorativo, in cui morite dalla voglia di esprimere la vostra inesauribile energia.

LEONEIl personaggio: Angelo DuRo (attore comico)Effettivamente mi definisco un tipo sorridente e positivo, che crede in questo atteggia-mento. Grazie all’amore per il teatro ho imparato a rivelare sensazioni, emozioni, a dire la verità e non nasconderla. Sono determinato e se voglio una cosa la ottengo, ma il mio passo è felpato e determinato, è sostenuto da una forte dose di rispetto per il prossimo; sono un tipo all’antica, credo nell’educazione, nell’importanza del confronto e dialogo.

SORRIDENTE / FIERO / ORGOGLIOSO / ACCENTRATORE

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Un po’ di respiro in più per voi che avete fatto i salti mortali per far quadrare il bilancio ed investire in tutti i sensi, nel

vostro lavoro e nella vostra qualità di vita. Assicurarvi tutto ciò di cui avete bisogno è il vostro obbiettivo…lo zodiaco vuole per voi le sicurezze di cui avete bisogno, anche il piacere di godere della buona tavola e della vostra amata famiglia che questo nuovo anno sembra stringersi di più affettivamente intorno a voi.

TOROIl personaggio: sTefAnIA BlAnDeBuRgo (attrice)Sono proprio una cuspide. So di avere molti pianeti in toro nel mia tema di nascita…Che questo possa spiegare una certa confusione?! Tradizionalista? Sì, anche se ormai esserlo è quasi una trasgressione. Golosa? Non di dolci ma se capita un panino con le panelle alle 18...niente ci fa! Amante degli agi? Di certo, mi adatto…mi stringo…m’accuccio, ma...cerco di rendere funzionale e gradevole l’ambiente in cui vivo.

TRADIZIONALISTA / GOLOSO / AMANTE DEGLI AGI

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Per voi, che ospitate Saturno, un triennio importantissimo da vivere, vi ricordo che la Bilancia è il segno dove Satur-

no si esalta. Compassati e diplomatici, nessuno si aspetta da voi la decisione di riuscire ad emanciparvi da qualunque contratto, patto o relazione che non vi fa sentire soddisfatti ed appagati. Addio dunque a tutto ciò che vi ha dato energia non fluida, adesso assaporerete il gusto dell’aiuto più efficace e risolutivo che possiate immaginare: il vostro!

BILANCIAIl personaggio: CInZIA gIZZI (conduttrice tv)Coco Chanel diceva "L'eleganza non consiste nell’indossare un vestito nuovo"...adoro lo stile, il buon gusto e l’attenzione per i dettagli. Credevo di avere ereditato dai miei geni-tori il senso del dovere. Oggi scopro che è una caratteristica degli appartenenti al mio segno zodiacale e di cui a volte farei volentieri meno...Credo nell’influenza degli astri. Ho due miti a cui credo fermamente...per esperienza: Paolo Fox e Marco Amato!

ELEGANTE / RICCO DI SENSO DEL DOVERE / FEDELE

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Siete il segno dei simboli e del purismo, la vostra filosofia un po' Kantiana vi porta sempre a mettere tutto in discus-

sione. Il vostro cielo è reduce da più di tre anni dal passaggio di Saturno nei vostri gradi…adesso è il momento di non credere solo alle verità che avete trovato dentro di voi, ma aprirvi di nuovo con fiducia agli altri e all' amore. Non cer-cate sempre le ragioni che muovano il cuore, ma cercate di nutrire il vostro sentimento con le ragioni che lo muovano.

VERGINEIl personaggio: mAssImo mInuTellA (conduttore tv)Sebbene non legga l’oroscopo, riconosco di essere molto ordinato e analitico: mi piace sapere che se poso una qualunque cosa in un posto la ritrovo lì dove era stata lasciata. Questo incide molto nel mio lavoro, mi piace sapere prima di una diretta che tutto è in ordine...per quanto riguarda i ricordi è vero sono molto legato ad essi, sia positivi che negativi, grazie ai quali di sicuro ho imparato qualcosa...i ricordi sono certezza.

ORDINATO / ANALITICO / MOLTO LEGATO AI RICORDI

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È stata dura sicuramente, soprattutto vicino all'estate dove la crisi si è fatta più acuta. La vostra inesauribile alacrità vi

spinge però a fare del vostro meglio, purché le vostre passioni sentimentali e gli obbiettivi possano continuare a vivere oltre le condizioni avverse. Gli stacchi definitivi tra voi ed alcune situazioni degli scorsi anni sono solo una parte della trasformazione che Plutone determina per voi: adesso vi troverete a definire e potenziare il vostro cambio di panorama.

CAPRICORNOIl personaggio: seRenA gAnCI (musicista)Sicuramente il 2010 è stato un anno di grande lavoro....sono una donna pigra ma nella musica non mi stanco mai! Credo di essere una buona economista, ma non mi faccio mancare i piccoli piaceri della vita...le scarpe!! Sono abbastanza razionale e pragmati-ca...ma mi basta poco per agire di cuore e d'istinto. Avrei bisogno di un po’ più di tempo per l'introspezione: guardarmi dentro sarebbe un buon auspicio per il 2011.

LAVORATORE ED ECONOMISTA / RAZIONALE / INTROSPETTIVO

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Delicati e specialissimi, i vostri sentimenti sono stati tartas-sati nell'ultimo anno da una grande instabilità che sembra

avere segnato delle difficili scelte. Seppure vi costerà un po’di fatica, è tempo che vi re-inventiate mille e più estrose soluzioni per proporvi in maniera cangiante e sempre elegante come la Luna, vostra signora, nelle sue molteplici fasi. In più, inizierete una storia importante che vi farà tribolare parecchio, ma che promette di essere il grande amore…

CANCROIl personaggio: DomenICo CAnnIZZARo (speaker Radio Time)Romantico, decisamente sì, magari purtroppo, visto che di questi tempi esserlo sembra quasi un difetto, quasi da doversi scusare...ma a me va bene così; mammone...la mam-ma è sempre la mamma e io sono legatissimo alla mia; lunatico...in effetti mi capita di esserlo, diciamo che essendo un iper-sensibile, i dettagli incidono sul mio umore…permaloso…un pochino sì, lo ammetto...ma davvero poco poco poco...giuro!!!

ROMANTICO / MAMMONE / LUNATICO / PERMALOSO

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forza di persuasione o al possibile riscatto pagato dall'Italia per ria-verla indietro oppure al fatto che i californiani non volevano rovinare l'immagine della spiaggia di Malibù offuscata dalle troppe delegazioni politiche italiane. Insomma, ormai la frittata è fatta. Dopo le feste di Natale la Venere sarà nostra, solo che ancora non c'è un posto dove metterla. O meglio, sem-bra che il Comune di Aidone abbia deciso di spendere ben 35.000 euro per allestire una sala del museo citta-dino dove ficcargliela dentro. 35.000 euro per la Venere di Morgantina. Chissà cosa ne penseranno le varie Noemi, Patrizia, Ruby, Nadia, insom-ma, tutte le veneri che hanno dovuto farsi in quattro -e non in tre come la

mala minchiata di Morgantina- per avere sempre e comunque meno di 10.000 euro. È proprio vero, la cul-tura in Italia non è fatta per i giova-ni. È rivoltante vedere spendere tutti questi soldi ad Aidone, e pensare che in un'altra sede, tipo Palazzo Grazioli, la Venere ci costerebbe molto meno. Si ribattezza Venere di Malibù, si al-lestisce sul lettone di Putin e i turisti pagherebbero pure cento euro per il biglietto di ingresso. Un'alternativa potrebbe essere quella di lasciarla a Palermo, a Palazzo d'Orleans, solo che a rimettere insieme i pezzi della statua, niente di strano che ci metto-no i piedi sopra la testa, tanto l'origi-nale qui non fa fede, un po' come le maggioranze parlamentari che non rispecchiano il voto.

Strana gente gli ameri-cani. Con 28 miliardi di lire in mano nel 1988 avrebbero potuto com-prare persino Marado-

na, e invece, cosa hanno fatto? Si sono portati a casa, cioè al “Paul Getty Museum” di Malibu, in Califor-nia, una statua vecchia di 2500 anni, la Venere di Morgantina. Ok, si tratta di un femminone di due metri e venti, ma è pur sempre un pacco colossale. Una statua divisa in tre pezzi, come i giocattoli della Lego, delicata come il marmo usato per il viso, friabile come il tufo usato per il drappeggio, mutilata perché gli manca una mano e pure vittima di tratta, visto che è stata trafugata dai tombaroli e al-lontanata dal territorio di Aidone, in provincia di Enna, senza i necessari documenti. E insomma, in un modo o nell'altro ce ne eravamo sbarazza-ti e invece siamo stati là per anni a scassargli gli zebedei, chiedendo di riaverla indietro. Alla fine, purtroppo, gli americani hanno ceduto. Ancora non si sa se il “successo” dell'allora ministro ai Mali Culturali, Francesco Rutelli, sia dovuto alla sua radicale

Un'americanata. Un pacco colossale che

ritornerà in Sicilia. Il nostro appello:

chiudete le frontiere, bloccate la clandestina!

Morgantina's Venere Story

[ a cura di GIANPIERO CALDARELLA ]

Gli incricchiatiTutta cricca da sgranocchiare

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(illustrazione di Leonardo Vaccaro)

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