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Istituto Statale Istruzione Secondaria “Segato- Brustolon” VIA JACOPO TASSO, 11 – 32100 BELLUNO Tel. 0437 940 159 – 0437 943 258 Fax 0437 940 973 WWW.ITISEGATO.IT E-MAIL: [email protected] [email protected] UFFICIOTEC- [email protected] ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE QUINTA ARTICOLATA INDIRIZZO TECNOLOGIA DELL'OCCHIALE BELLUNO 15 MAGGIO 2016

ESAME DI STATO - itisegato.it€¦ · ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2015 ... individuare le proprietà dei materiali in relazione all'impiego, ... in Ingegneria,

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Istituto Statale Istruzione Secondaria “Segato- Brustolon” VIA JACOPO TASSO, 11 – 32100 BELLUNO

Tel. 0437 940 159 – 0437 943 258 Fax 0437 940 973 WWW.ITISEGATO.IT

E-MAIL: [email protected] [email protected] [email protected]

ESAME DI STATO

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

CLASSE QUINTA ARTICOLATA

INDIRIZZO TECNOLOGIA

DELL'OCCHIALE

BELLUNO 15 MAGGIO 2016

INDICE

1. COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI CLASSE

2. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO E PROGRAMMAZIONE

DELL’ATTIVITÀ DIDATTICO – DISCIPLINARE

3. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

4. ATTIVITA’ CULTURALI e VISITE GUIDATE

5. PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICO – DISCIPLINARE

5.1 SIMULAZIONI PROVE D’ESAME

5.2 CRITERI DI VALUTAZIONE

5.3 CREDITO SCOLASTICO

5.4 CREDITI FORMATIVI

6. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DELLE SINGOLE DISCIPLINE

6.1 LINGUE E LETTERE ITALIANE

6.2 STORIA

6.3 LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

6.4 MATEMATICA

6.5 MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA

6.6 TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PRODOTTO

6.7 DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

6.8 SISTEMI ED AUTOMAZIONE

6.9 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

6.10 RELIGIONE

ALLEGATO N°1: SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE D’ESAME E GRIGLIE DI

VALUTAZIONE

1. Il Consiglio di Classe della 5^ Articolata sez. Occhiali è composto dai seguenti

insegnanti:

MARRELLA Venera LINGUA E LETTERE ITALIANE e STORIA

CAPOCCETTI Liliana LINGUA STRANIERA (INGLESE)

MAZZELLA Lucia MATEMATICA

DURANTE Fausto MECCANICA MACCHINE ED ENERGIA

DALLA BALLA Giuseppe

DA ROLD Mauro TECNOLOGIE MECCANICHE PROCESSO E PROD.

PETERLE Faustino

ZANCANARO Michele DISEGNO, PROGETTAZIONE ORGANIZZAZIONE IND.

PETERLE Faustino

DA ROLD Mauro SISTEMI E AUTOMAZIONE

DALLA BALLA Giuseppe

SOVILLA Franco SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

GRANZOTTO Fabio RELIGIONE

2. INDIRIZZO TECNOLOGIA DELL'OCCHIALE

PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICO-DISCIPLINARE

Obiettivi generali per la specializzazione tecnologia dell'occhiale

Preparare una figura professionale capace di inserirsi in attività produttive dell'occhialeria, sia dal

punto di vista tecnologico sia da quello dell’organizzazione del lavoro, in grado di proporsi come

anello di collegamento tra le industrie del settore dell'occhialeria e la costante innovazione degli

impianti di produzione verso l’automazione più sofisticata, con competenze anche in altri campi come

l’Automazione Industriale e la Robotica.

In particolare a conclusione del percorso quinquennale il diplomato nell'indirizzo “Meccanica

meccatronica ed energia” opzione “tecnologia dell'occhiale” consegue i seguenti risultati in termini

di competenze:

individuare le proprietà dei materiali in relazione all'impiego, ai processi produttivi e ai

trattamenti;

misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna

strumentazione;

organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di

controllo e collaudo del prodotto;

documentare e seguire i processi di industrializzazione;

progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici e analizzare le

risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura;

progettare, costificare e prototipare l'occhiale con ausilio di software parametrici; scegliere ed

utilizzare i materiali specifici delle industrie dell'occhiale;

organizzare e gestire i processi di industrializzazione dell'occhiale; produrre i vari

componenti; realizzare le operazioni di assemblaggio, finitura e collaudo dell'occhiale nel

rispetto delle normative internazionali.

Per indicazioni più puntuali si rimanda ai percorsi formativi delle singole discipline, in cui vengono

definiti gli obiettivi raggiunti in termini più specifici.

Discipline e quadro orario

L’articolazione del corso di studi completo prevede:

- un biennio comune alle altre specializzazioni presenti nell’Istituto;

- un triennio di specializzazione.

Quadro orario del triennio ad indirizzo Tecnologia dell'occhiale

2° BIENNIO 5°ANNO

DISCIPLINE 3°ANNO 4°ANNO 5°ANNO

Religione 1 1 1

Letteratura e lingua italiana 4 4 4

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2

Lingua straniera inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Complementi di matematica 1 1 -

Disegno, progettazione ed Organizzazione industriale 3 4 5

Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 5 5 5

Meccanica, Macchine ed Energie 4 4 4

Sistemi e automazione 4 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Totale ore settimanali 32 32 32

In compresenza 27

Prosecuzione degli studi e sbocchi professionali

Il diploma di perito consente l’iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria. La preparazione ottenuta al

termine del corso di studi privilegia in ogni modo i corsi di laurea di tipo scientifico ed in particolare

in Ingegneria, con ulteriore specializzazione nel campo meccanico e produttivo. In alternativa ai corsi

di laurea il perito può optare per i corsi post diploma o per corsi di formazione professionale.

Per quanto concerne gli sbocchi lavorativi il perito in tecnologia dell'occhiale potrà essere inserito

come quadro tecnico-direttivo nel settore industriale, come impiegato tecnico nel settore pubblico e

privato, come personale docente e tecnico nella Pubblica Amministrazione. Il diploma consente

inoltre, dopo aver effettuato il tirocinio biennale e dopo aver superato l’esame di abilitazione,

l’iscrizione all’Albo dei Periti e l’esercizio della libera professione.

3. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe V^ articolata “Tecnologia dell’Occhiale” e “Costruzioni” è composta da ventinove

alunni, sette iscritti nel corso Tecnologia dell’Occhiale e ventidue nel corso Costruzioni.

Le materie comuni in cui gli allievi seguono le lezioni delle stesse discipline sono: Italiano, Storia,

Inglese, Educazione fisica e Religione. Nelle altre materie le due classi sono separate.

L’articolazione Tecnologica dell’Occhiale ha iniziato in terza con sette allievi (1 ragazza e 6

maschi) che sono stati tutti successivamente ammessi alla classe quinta.

Nel complesso la classe, nel corso del triennio, ha manifestato un comportamento corretto,

partecipando in modo sufficiente al dialogo educativo; ma ha evidenziato un atteggiamento non

sempre attivo e propositivo rispetto alle attività didattiche ed attitudini più rivolte alla pratica che alla

teoria; tuttavia essendo il numero di allievi limitato, è stato possibile da parte dei docenti, in

particolare nelle materie di indirizzo, intervenire a livello individualizzato per motivare e determinare

un atteggiamento più consapevole.

In particolare qualche alunno, che si è applicato con continuità e serietà, ha acquisito risultati

discreti, soprattutto nelle materie tecnico- professionali; per il resto della classe i risultati sono da

considerarsi proporzionali all’impegno, non sempre costante e soprattutto finalizzato alle verifiche;

si può affermare tuttavia che nel secondo periodo dell’anno scolastico uno studio ed interesse più

puntuali hanno determinato qualche miglioramento.

La classe ha effettuato l’Alternanza Scuola- lavoro in terza e quarta.

Nel corso del triennio è stata sostanzialmente rispettata la continuità didattica, pur essendo cambiati

alcuni insegnanti, come riportato nella sottostante tabella:

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL CORSO DEL TRIENNIO

DISCIPLINE CLASSI

3^ 4^ 5^

Religione Prof. Granzotto Prof. Granzotto Prof. Granzotto

Lingua e lettere italiane Prof.ssa Corò Prof.ssa Marrella Prof.ssa Marrella

Storia Prof.ssa Marrella Prof.ssa Marrella Prof.ssa Marrella

Lingua straniera (Inglese) Prof.ssa Capoccetti Prof.ssa Capoccetti Prof.ssa Capoccetti

Scienze motorie e sportive Prof. Sovilla Prof. Sovilla Prof. Sovilla

Matematica Prof.ssa Mazzella Prof.ssa Mazzella Prof.ssa Mazzella

Meccanica, Macchine ed

Energia Prof.Schiocchet Prof. Durante Prof. Durante

Lab. Meccanica Prof. Sacchet Prof. Maccagnan Prof. Dalla Balla

Sistemi ed Automazione Prof. De Pasqual Prof. Zancanaro Prof. Da Rold

Lab.Sistemi Prof. Bontempo Prof. Dalla Balla Prof. Dalla Balla

Disegno e Progettazione Prof. Zancanaro Prof. Zancanaro Prof. Zancanaro

Lab.Disegno e

Progettazione Prof. Peterle Prof. Peterle Prof. Peterle

Tecnologie meccaniche Prof. Da Rold Prof. Da Rold Prof. Da Rold

Lab.Tecnologie Prof.Spada Prof.Spada Prof. Peterle

I docenti che compongono il Consiglio di Classe nel corrente anno scolastico sono:

Marrella Venera (Italiano-Storia); Capoccetti Liliana (Lingua Straniera); Mazzella Lucia

(Matematica), Meccanica, Macchine ed Energia (Durante Fausto) Lab.Meccanica (Dalla Balla

Giuseppe) Sistemi ed Automazione (Da Rold Mauro) Lab. Sistemi (Dalla Balla Giuseppe) Disegno e

Progettazione (Zancanaro Michele) Lab. Disegno e Progettazione Peterle Faustino) Tecnologie

meccaniche (Da Rold Mauro) Lab. Tecnologie (Peterle Faustino) Sovilla Franco (Scienze motorie e

sportive); Granzotto Fabio (Religione). Fa parte del Consiglio, oltre al Dirigente Scolastico Prof

Salvatore Russotto, anche l’allievo Brandalise Fabio in qualità di rappresentante degli studenti,

mentre non è presente la componente dei rappresentanti dei genitori.

4. ATTIVITA’ CULTURALI E VISITE GUIDATE

La classe durante l’anno scolastico ha partecipato alle seguenti attività extracurricolari:

- Incontro con l’autore del libro” Morire a Mattmark” Toni Ricciardi, storico delle migra-

zioni- 02 ottobre 2015

- Incontro con tecnici ditte “Piazza Rosa” e “Meccanostampi”- marzo 2016

- Visita guidata a Praga-Salisburgo 17-22 marzo 2016

- Visita guidata alla Birreria di Pedavena - 26 aprile 2016

- Seminari Orientamento Lavoro - 27 aprile e 4 maggio 2016

5. PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICO –

DISCIPLINARE

5.1 SIMULAZIONI PROVE D’ESAME

Nei programmi delle singole discipline sono specificati i tipi di verifiche svolte.

Alla data attuale, 15 maggio 2016, sono state effettuate:

due simulazioni di PRIMA PROVA SCRITTA con tutte le tipologie previste dalla normativa

(v. allegato n° 1), in data 11.12.2015 e 08.04.2016.

due simulazioni di TERZA PROVA SCRITTA:

il 20.02.2016 su quattro discipline (Lingua straniera-Inglese, Matematica, Meccanica e

Macchine, Sistemi ed Automazione) con tipologia B (“3 quesiti a risposta singola per ogni

disciplina”) da svolgersi nel tempo di due ore (v. allegato n° 1)

il 21.04.2016 su quattro discipline (Lingua straniera-Inglese, Matematica, Disegno e

Progettazione, Sistemi e automazione) sempre con tipologia B (tre quesiti a risposta singola

per ogni disciplina) da svolgersi nel tempo di due ore e mezza (v. allegato n° 1)

due simulazioni di SECONDA PROVA SCRITTA:

il 04.03.2016 disciplina principale: Tecnologie meccaniche, processo, prodotto industriale

Occhiale (v. allegato n° 1)

il 06.05.2016 disciplina principale: Tecnologie meccaniche, processo, prodotto industriale

Occhiale (v. allegato n°1)

Da un’analisi critica conclusiva della simulazione di terza prova scritta è risultato che la tipologia B

della seconda simulazione è adeguata alle esigenze della maggior parte delle discipline coinvolte e

alla preparazione media della classe, inoltre la durata adeguata della prova è risultata essere di due

ore e mezza.

5.2 CRITERI DI VALUTAZIONE

Il Consiglio di classe, per quanto riguarda la corrispondenza fra elementi di verifica e valutazione

numerica, si è attenuto alle seguenti tabelle, concordate dal Collegio dei docenti e indicate nel POF.

Materie letterarie

1 – 2 l’alunno rifiuta la prova (non vuole essere interrogato o consegna in bianco un compito

scritto);

3 abilità di base pressoché inesistenti, contenuti insufficienti o assenti, gravissime lacune

nell’ambito argomentativo e logico-formale;

4 conoscenze carenti; il messaggio prodotto è disorganizzato nei concetti e scorretto

nell’esposizione, tanto da risultare scarsamente intelligibile; l’alunno appare disorientato

anche di fronte alle richieste più semplici ed inutili risultano i tentativi di aiuto da parte

dell’insegnante;

5 conoscenze superficiali e non ancora sufficienti; difficoltà nell’applicazione delle abilità;

mancanza di autonomia nell’esecuzione di compiti semplici; l’allievo giunge a conclusioni

solo parziali;

6 il discorso ha una struttura semplice, ma sostanzialmente corretta e linguisticamente

appropriata; la conoscenza è completa, ma non approfondita; sufficienti capacità di analisi;

sintesi approssimativa; l’alunno talora ha bisogno di essere aiutato;

7 il discorso è preciso, pertinente, con una struttura sufficientemente articolata dei contenuti ed

è espresso in forma corretta e linguisticamente appropriata; non sono necessari particolari

interventi;

8 il discorso è organizzato in modo autonomo e logicamente strutturato, con ricchezza di

argomentazioni ed in forma linguisticamente appropriata, corretta e fluente; conoscenze ampie

e sicure;

9 piena conoscenza dei contenuti e padronanza dell’uso degli strumenti; presenza di motivazioni

e di attitudine per la materia; uso del linguaggio specifico con competenza e proprietà;

capacità di valutare e rielaborare in modo autonomo ed approfondito;

10 alla padronanza concettuale e linguistica indicata al punto precedente, si aggiungono

originalità di pensiero e un notevole bagaglio di conoscenze personali

Materie tecnico-scientifiche

2-1 (NULLO): l’alunno rifiuta la prova orale o consegna l’elaborato senza alcun cenno di

risoluzione.

3 (SCARSO): conoscenza molto limitata degli argomenti con notevoli difficoltà di applicazione

e di esposizione dei contenuti;

4 (GRAVEMENTE INSUFFICIENTE): conoscenza limitata degli argomenti, applicazione dei

contenuti stentata, difficoltà nell’esposizione, numerose imprecisioni nei calcoli;

5 (INSUFFICIENTE): conoscenza parziale e superficiale degli argomenti, incertezza

nell’applicazione dei contenuti, esposizione stentata, diverse imprecisioni nei calcoli;

6 (SUFFICIENTE): conoscenza degli argomenti principali, qualche incertezza

nell’applicazione dei contenuti, esposizione che presenta talora superficialità ed insicurezza,

qualche imprecisione nei calcoli;

7 (DISCRETO): conoscenza completa ma non particolarmente approfondita degli argomenti

affrontati, correttezza, anche se con qualche imprecisione, nell’applicazione dei contenuti,

esposizione non del tutto appropriata, calcoli sostanzialmente corretti con qualche errore

dovuto a disattenzione;

8 (BUONO): conoscenza completa degli argomenti affrontati, giusta scelta dei metodi di

risoluzione, esposizione non completamente approfondita sul piano teorico, calcoli corretti;

10-9 (OTTIMO): conoscenza completa ed approfondita degli argomenti affrontati, conseguente

scelta dei metodi di risoluzione più appropriati, esposizione chiara e rigorosa dei fondamenti

teorici richiesti, calcoli corretti;

5.3 CREDITO SCOLASTICO

Per l’attribuzione del punteggio in riferimento al credito scolastico il Consiglio si atterrà ai criteri

stabiliti dalla normativa vigente.

In particolare terrà conto:

dei voti dell’anno scolastico in corso;

dell’assiduità della frequenza scolastica;

dell’interesse e dell’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività

complementari e integrative;

di eventuali crediti formativi.

5.4 CREDITI FORMATIVI

Per la valutazione dei crediti formativi ci si è attenuti a quanto previsto dalla normativa vigente.

In particolare, secondo i criteri generali stabiliti dal Collegio docenti, saranno valutati quelli relativi:

alle attività sportive, la cui valutazione è affidata all’insegnante di Educazione fisica;

esperienze lavorative, che devono essere inerenti al corso di studi seguito dall’allievo e devono

essere documentate con una dichiarazione da parte della ditta presso cui è stata svolta l’attività,

con l’indicazione dell’ente presso il quale sono stati versati i contributi assicurativi;

alle esperienze di volontariato, che saranno valutate caso per caso, documentate con dichiarazione

della società di appartenenza, con l’indicazione dell’impegno, dei tempi, delle modalità di

svolgimento.

6. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DELLE SINGOLE

DISCIPLINE

6.1 LINGUA e LETTERE ITALIANE

Insegnante: Prof.ssa MARRELLA Venera

Ore settimanali: QUATTRO

OBIETTIVI

a) Lettura

- Saper leggere autonomamente, analizzare e interpretare il significato di qualsiasi tipo di te-

sto

b) Esposizione orale

- Conoscere le correnti letterarie, gli autori ed i testi più significativi che hanno

caratterizzato la storia letteraria della seconda metà dell’Ottocento e del Novecento

- Saper utilizzare un registro linguistico adeguato alla situazione comunicativa

- Saper analizzare le vicende letterarie italiane mettendole in rapporto con fatti storici e cultu-

rali ed esprimere il proprio pensiero in modo coerente ed originale

c) Esposizione scritta

- Saper strutturare il discorso in modo logico e coerente, utilizzando una forma gram-

maticalmente corretta ed un lessico appropriato

- Saper produrre testi scritti rispondenti alle tipologie previste per la prima prova dell’Esame

di Stato, dimostrando di saper utilizzare tecniche compositive e registro coerenti alla tipolo-

gia scelta

METODO D’INSEGNAMENTO

L’attività didattica ha previsto le seguenti metodologie d’insegnamento:

- Lezione frontale e\ o dialogata

- Attività di lettura e d’analisi testuale

- Esercitazioni guidate dal docente, per comprendere e individuare i nuclei fondamentali della

storia letteraria.

Sono state effettuate esercitazioni in funzione della proposta delle tipologie di scrittura dell’Esame di

Stato.

MEZZI E STRUMENTI

Libro di testo in adozione:

Guido Armellini - Adriano Colombo Letteratura Letterature , Il Secondo Ottocento e il Novecento,

volume terzo, Zanichelli

Schemi di sintesi e appunti delle lezioni, fotocopie.

VALUTAZIONE

L’insegnante ha valutato l’alunno in base a:

- situazione di partenza e progressi realizzati

- impegno ed interesse alle attività didattiche

- interrogazione orale breve o lunga

- quesiti a risposta aperta e prove semistrutturate

- prove scritte secondo le modalità dell’Esame di Stato

Nella produzione orale sono state valutati i seguenti aspetti:

- aderenza alla consegna

- correttezza morfosintattica e lessicale

- uso del linguaggio specifico

- analisi e rielaborazione personale dei contenuti

Nella produzione scritta i criteri di valutazione sono stati i seguenti:

- padronanza della lingua italiana (correttezza morfosintattica e ortografica, punteggiatura,

proprietà lessicale)

- capacità espressive (chiarezza espositiva e fluenza)

- capacità logico linguistiche (aderenza alla traccia, organizzazione, coerenza,

uso di un registro linguistico adeguato)

- controllo dei contenuti (padronanza ed uso adeguato dei contenuti, anche in

funzione delle diverse tipologie delle prove, comprensione dei materiali forniti

e loro utilizzo)

SITUAZIONE DELLA CLASSE

La classe V^ Tecnologia dell’Occhiale ha manifestato, a livello disciplinare, un atteggiamento

sufficientemente corretto. La difficoltà più evidente è derivata dal fatto che gli alunni hanno

evidenziato spesso un atteggiamento piuttosto passivo rispetto alle proposte didattiche. Lo studio e

l’impegno, soprattutto a livello domestico, non sono sempre stati costanti e puntuali, comunque per

quanto riguarda la produzione linguistico- letteraria, con qualche differenziazione, si può affermare

che gli obiettivi previsti siano stati conseguiti.

PROGRAMMA D’ ITALIANO

Il Positivismo. Naturalismo e Verismo

E. Zola

“Il romanzo sperimentale”: Il romanzo sperimentale

“L’ Assomoir”: La stireria

G.Flaubert

“Lettere a Louise Colet”: Rappresentare e basta

La Scapigliatura: caratteri generali

Giovanni Verga: biografia, opere, poetica

“Vita dei campi”:

Rosso Malpelo

Fantasticheria: ‘L’ideale dell’ostrica’

L’amante di gramigna: ‘Un documento umano’

“Novelle rusticane”: Libertà

“I Malavoglia”: La fiumana del progresso, Come le dita della mano, Mena e

Alfio, Non voglio più farla questa vita, Ora è tempo d’ andarsene

“Mastro-don Gesualdo”: Mastro- don Gesualdo ricorda, L’asta delle terre comunali, Morte di

don- Gesualdo

La crisi della ragione

F. Nietzsche

“Così parlò Zarathustra”: Dio è morto

S.Freud

“Sommario di psicoanalisi”: L’apparato psichico

Il Decadentismo. Simbolismo ed Estetismo

C.Baudelaire :

“Lo Spleen di Parigi”: Perdita dell’aureola

“I fiori del male”: L’albatro, Corrispondenze, Spleen

P. Verlaine: Languore

A.Rimbaud: Bisogna essere veggente

O.Wilde

“Il ritratto di Dorian Gray”: Un nuovo edonismo

Giovanni Pascoli: biografia, opere, poetica

“Patria e umanità”: La grande proletaria si è mossa

“Il fanciullino”: ‘ E’ dentro noi un fanciullino’

“Myricae”: L’assiuolo, X Agosto, Temporale, Novembre, Lavandare, Arano

“Canti di Castelvecchio”: Il gelsomino notturno, La mia sera

Gabriele D’Annunzio: biografia, opere, poetica

“Il Piacere”: Il verso è tutto, La vita come un’opera d’arte, Don Giovanni e Cherubino

“Le Vergini delle rocce”: Pochi uomini superiori

“Alcyone”: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto

“Il Notturno”: Scrivo nell’oscurità

Il movimento futurista.

F. Marinetti Manifesto del futurismo, Correzione di bozze+ desideri di felicità

Italo Svevo: biografia, opere, poetica

“Senilità”: Prove per un addio, La metamorfosi di Angiolina

“La coscienza di Zeno”: Prefazione, Preambolo, Il fumo

Luigi Pirandello: biografia, opere, poetica

“Novelle per un anno”: La carriola

“L’umorismo”: Il ‘sentimento del contrario’ (prima parte), Non è una l’anima individuale, La

“vita” e la “forma”

Il fu Mattia Pascal: Un caso strano e diverso, Lo strappo nel cielo di carta

“Uno, nessuno, centomila”: Quel caro Gengè

Il teatro: caratteri generali

“Sei personaggi in cerca d’ autore”: Siamo qua in cerca di un autore

“Enrico VIII”: Fisso in questa eternità di maschera

Giuseppe Ungaretti: biografia, opere, poetica

“L’allegria”: Commiato, Italia, Nostalgia, Fratelli, I fiumi, San Martino del Carso, Veglia, Mattina,

Soldati, Sono una creatura, Porto sepolto, In memoria

“Il sentimento del tempo”: La madre

Eugenio Montale: biografia, opere, poetica

“Ossi di seppia”: Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere, Meriggiare pallido e assorto, I

limoni, Cigola la carrucola

“Le occasioni”: La casa dei doganieri

Il neorealismo: caratteri generali

Cesare Pavese

“La luna e i falò”: Il ritorno

Vasco Pratolini

“Metello”: Metello in carcere

Beppe Fenoglio

“La malora”: Il contadino delle Langhe

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________

(prof.ssa Venera Marrella)

___________________________

6.2 STORIA

Insegnante: Prof.ssa MARRELLA Venera

Ore settimanali: DUE

OBIETTIVI

- Conoscere gli avvenimenti storici più significativi

- Saper ricostruire i fatti storici in rapporto alle conseguenze sul piano politico, economico e

sociale

- Saper esporre, in modo coerente, fatti e problemi relativi agli eventi studiati

- Saper usare alcuni termini fondamentali della disciplina e concetti propri del linguaggio

storiografico

- Comprendere e valutare le relazioni fra dati, concetti e fenomeni

- Recuperare la memoria del passato per acquisire la capacità di orientarsi nel presente

- Analizzare e rielaborare in modo personale i contenuti storici

MEZZI E STRUMENTI

Lezione frontale e \ o dialogata

Letture guidate dal docente, per comprendere e individuare i nuclei fondamentali degli avvenimenti

storici, schemi di sintesi ed appunti delle lezioni

Libro di testo in adozione: A.Brancati, Trebi Pagliarani DIALOGO con la storia e l’attualità, volume

terzo, La Nuova Italia

VALUTAZIONE

L’insegnante ha valutato l’alunno in base a:

- situazione di partenza e progressi realizzati

- impegno ed interesse alle attività didattiche

- interrogazione orale breve o lunga

- quesiti a risposta aperta e prove semistrutturate

Nelle prove di verifica sono stati seguiti i seguenti criteri di valutazione:

- conoscenza ed analisi dei principali fatti storici

- capacità di collegare e confrontare gli avvenimenti

- acquisizione di un linguaggio storiografico corretto

- esposizione logica ed ordinata dei concetti appresi

SITUAZIONE DELLA CLASSE

La classe ha partecipato in modo sufficiente alle attività didattiche. In particolare qualche allievo si

è dimostrato interessato e più motivato acquisendo una discreta conoscenza degli argomenti storici,

tuttavia nel gruppo classe altri alunni, a causa di un metodo di studio non sempre adeguato o di un

impegno alterno ed incostante, hanno acquisito i contenuti storici in modo più frammentario e

superficiale.

PROGRAMMA DI STORIA

La seconda rivoluzione industriale e la nascita della questione sociale; l’Italia del secondo

Ottocento (quadro storico generale)

L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO e LA PRIMA GUERRA MONDIALE

L’Imperialismo e la crisi dell’equilibrio europeo

L’Imperialismo: cause e conseguenze

La Germania di Guglielmo II e il nuovo sistema di alleanze

La “Belle époque”

La Russia tra modernizzazione e opposizione politica

La guerra tra Russia e Giappone (quadro sintetico) e la Rivoluzione del 1905

La rapida crescita economica degli Stati Uniti

L’Italia giolittiana:

I progressi sociali e lo sviluppo industriale dell’Italia

La politica interna tra socialisti e cattolici

La politica estera e la guerra di Libia

La prima guerra mondiale:

La fine dei giochi diplomatici

1914: Il fallimento della guerra lampo

L’Italia dalla neutralità alla guerra

1915-1916: la guerra di posizione

Il fronte interno e l’economia di guerra

Dalla caduta del fronte russo alla fine della guerra (1917-1918)

La rivoluzione russa:

La rivoluzione di febbraio

La rivoluzione d’ottobre

Lenin alla guida dello Stato sovietico

La Russia fra guerra civile e comunismo di guerra

La Nuova politica economica e la nascita dell’Urss

L’Europa e il mondo all’indomani del conflitto:

La Conferenza di pace e la Società delle Nazioni

I trattati di pace e il nuovo volto dell’Europa

L’ETA’ DEI TOTALITARISMI e LA SECONDA GUERRA MONDIALE

L’Unione Sovietica di Stalin

L’ascesa di Stalin e l’industrializzazione dell’Urss

La Russia fra guerra civile e comunismo di guerra

Il terrore staliniano e i gulag

Il consolidamento dello Stato totalitario

Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo

Le difficoltà economiche e sociali all’indomani del conflitto

Nuovi partiti e movimenti politici del dopoguerra

La crisi del liberalismo: la questione di Fiume e biennio rosso

L’ascesa del fascismo

Verso la dittatura: delitto Matteotti, discorso alla Camera del 3 gennaio 1925.

La crisi del’29 negli Stati Uniti ed il New Deal

Il nuovo ruolo degli Stati Uniti e la politica isolazionista

Gli anni Venti e cambiamenti sociali

La crisi del’29: dagli Usa al mondo

Roosvelt e il New Deal

La crisi della Germania repubblicana e il nazismo

La nascita della repubblica di Weimar

Hitler e la nascita del nazionalsocialismo

Il nazismo al potere

L’ideologia nazista e l’antisemitismo

Il regime fascista in Italia

La nascita del regime

Il fascismo fra consenso e opposizione

La politica interna ed economica

I rapporti tra Chiesa e fascismo

La politica estera

Le leggi razziali

L’Europa e il mondo verso una nuova guerra

Quadro geo-politico dell’Europa fra le due guerre

Il riarmo della Germania nazista e l’alleanza con l’Italia e il Giappone

La guerra civile spagnola (quadro generale)

L’Escalation nazista: verso la guerra

La seconda guerra mondiale

Il successo della guerra lampo (1939-1940)

La svolta del 1941: la guerra diventa mondiale

L’inizio della controffensiva alleata (1942-1943)

La caduta del fascismo e la guerra civile in Italia

La vittoria degli alleati

La guerra dei civili

Lo sterminio degli Ebrei

Il bipolarismo Usa-Urss e la guerra fredda

Egemonia USA- URSS

La guerra fredda

La crisi di Corea

La guerra del Vietnam

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________

(prof.ssa Venera Marrella)

__________________________

6.3 LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

Insegnante: Prof.ssa CAPOCCETTI Liliana

Ore settimanali: TRE Obiettivi

Competenze - saper rendere in buon italiano i testi affrontati (sia tecnici che di civiltà), saper

comprendere domande sugli argomenti trattati e riferire sugli stessi.

Conoscenze - Argomenti tecnici o di civiltà: conoscenza dei contenuti, del lessico e delle strutture

grammaticali relative agli argomenti affrontati.

Capacità - Saper rielaborare in modo personale i contenuti attraverso l’utilizzo di sinonimi e linkers

Obiettivi raggiunti – la maggior parte della classe è in grado di comprendere un testo scritto

cogliendone i punti fondamentali, ma solo qualche alunno è in grado di riferire riguardo gli

argomenti trattati in modo più autonomo e personale (“capacità”), mentre gli altri rimangono legati

al testo di partenza (studio mnemonico). La stessa differenziazione si rileva nelle abilità orali e nella

correttezza grammaticale.

Presentazione della classe.

Gli alunni sono sicuramente più portati per le materie di indirizzo per cui lo studio della lingua ne ha

risentito. La mancanza di continuità nello studio e la presenza di alcune lacune pregresse hanno

comportato spesso difficoltà nell’affrontare gli argomenti proposti.

Metodi

Le abilità scritte sono state affrontate attraverso varie “reading strategies” che comprendevano sia

questionari che la compilazione di griglie / tabelle/mappe concettuali anche al fine di avere poi uno

strumento di revisione dei vari argomenti e di supporto per le abilità orali. Gli alunni hanno

lavorato più frequentemente in modo individuale. Sono stati usati i libri di testo, fotocopie tratte da

altri testi, appunti, questionari, griglie/tabelle. La produzione orale è stata sviluppata attraverso

attività più guidate come rispondere a domande aperte su un argomento di civiltà o tecnico.

Poiché la classe è articolata con la 5 CO, grazie alla docente di potenziamento (Prof. Bardo)

abbiamo potuto sdoppiare le due specializzazioni e lavorare con due gruppi per un’ora alla settimana

per una parte del secondo quadrimestre. Con la Prof. Bardo gli alunni hanno affrontato “Machine

Tools” ed hanno rivisto alcuni argomenti grammaticali.

Verifiche

La verifica delle abilità orali è stata affrontata sia attraverso interrogazioni individuali, sia tenendo

conto di interventi ed attività svolte in classe, valutando interesse e partecipazione oltre che l’abilità

nel comprendere il tema o il quesito proposto e la capacità di esprimersi con pronuncia

sufficientemente adeguata, in forma corretta e lessicalmente appropriata. Per quanto riguarda le

abilità scritte, queste sono state verificate attraverso prove che prevedevano quesiti di tipo B, la

traduzione dall’inglese e il completamento di frasi e definizioni. Le simulazioni della terza prova

(quesiti di tipologia B)sono state considerate momento di verifica e valutate.

Criteri di valutazione

Per quanto riguarda l’orale il criterio adottato è conforme al documento P.O.F. Allo scritto i tests

sono stati valutati con una base a punteggio oggettivo stabilito per tipo e livello di difficoltà

dell’esercizio.

Per quanto riguarda le domande a risposta aperta e/o le reading comprehensions la valutazione ha

tenuto conto dei seguenti indicatori e descrittori:

indicatori Punteggio

in decimi Descrittori decimi

Comprensione e conoscenza dei contenuti

5

Nulla Scarsa o incompleta Essenziale Adeguata e completa

1 2 3 4-5

Correttezza formale e lessicale

3

Scelte lessicali inadeguate e diffusi errori formali qualche improprietà lessicale e forma sufficientemente corretta (errori che non pregiudicano la comprensione) Adeguato utilizzo delle strutture e del lessico specifico

1 2 3

Capacità di organizzazione espositiva

2

Rielaborazione personale dei contenuti attraverso l’utilizzo di linkers

2

indicatori Punteggio in

quindicesimi Descrittori quindicesimi

Comprensione conoscenza dei contenuti

7

-Nulla -Scarsa o incompleta -Essenziale -Adeguata e completa

1 2-3 4-5 6-7

Correttezza formale e lessicale

6

-Scelte lessicali inadeguate e diffusi errori formali -qualche improprietà lessicale e forma sufficientemente corretta (errori che non pregiudicano la comprensione) -Adeguato utilizzo delle strutture e del lessico specifico

1-2 3-4 5-6

Capacità di organizzazione espositiva

2

Rielaborazione personale dei contenuti attraverso l’utilizzo di linkers

1-2

15 15

Contenuti

Il programma di lingua inglese è stato svolto in conformità con il programma standard comune

aggiornato dal Gruppo Disciplinare di Lingue Straniere nel settembre 2015.

Dal testo “Basic English Tools for Technical Communication” sono state svolte le seguenti unità:

Unit 8 : A greener environment

- talking about the environment/renewable and non-renewable energies

- past simple passive/defining and non-fefining relative clauses

Unit 9: Live to work or work to live?

- Facing a job interview

Dal testo di civiltà (A.Redaelli, D. Invernizzi, “Eyewitness”, Pearson-Longman ) sono state

affrontate le seguenti letture:

“ All people are equal”, pg. 18 e 19

- United Nations Millenium Development Goals

- The United Nations

- What is the Universal Declaration of Human Rights ?

“Grameen Bank: a successful action plan against hunger and poverty” pg, 137

Attraverso fotocopie ed altro materiale, sono stati inoltre trattati i seguenti argomenti:

1- Gandhi’s salt march

2- The Great Depression

3- Corrosion

4- Looking for a job ( how to prepare a C.V., job ads, copying with an interview )

5- Machine Tools

6- Nine Eleven

7- The Third Industrial Revolution

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________

(prof.ssa Capoccetti Liliana)

___________________________

6.4 MATEMATICA

Insegnante: MAZZELLA Lucia

ore settimanali: TRE

PROFILO DELLA CLASSE

Seguo la classe dall’inizio del triennio di studi. Gli obiettivi di lavoro del corrente anno scolastico

proseguono l’attività iniziata in precedenza: una iniziale proposta di contenuti, di cui valutare la

comprensione e la padronanza del linguaggio specifico puntando però all’autonomia nell’affrontare

criticamente i problemi e alla promozione delle competenze di cittadinanza.

Questo obiettivo di ordine superiore richiede un’abitudine allo studio (se non puntuale almeno

frequente) e soprattutto curiosità e motivazione rispetto alle informazioni.

In classe, stimolati con insistenza dall’insegnante, questa modalità di ragionamento è talvolta emersa.

La mancanza di regolare lavoro domestico ha impedito che diventasse nel tempo un approccio critico

alle informazioni, che consentisse di padroneggiare modelli che consentono la lettura dei fenomeni.

Nella seconda parte dell’anno tutti gli studenti hanno comunque avviato un percorso di studio per

superare le proprie lacune, lavorando per raggiungere risultati, se non solidi, almeno adeguati.

METODOLOGIE

Gli argomenti trattati sono stati presentati sia con lezione frontale, integrata da continue applicazioni

grafiche, sia servendosi di situazioni sulle quali l’allievo è stato chiamato a lavorare, in prima persona

e con modalità collaborative, nell’ottica della promozione della competenza di cittadinanza “risolvere

problemi” e “collaborare e partecipare”, rilevate in modo sistematico.

Nello svolgere la lezione si è cercato di mantenere viva l’interazione tra insegnante e studenti,

abituandoli ad esprimere dubbi e perplessità, facendoli intervenire con richiami ad argomenti già

studiati ed invitandoli a trarre conclusioni a conseguenza di quanto esposto. Ogni lezione si è conclusa

con una schematizzazione che potesse favorire il processo cognitivo ed esercizi sull’argomento

trattato.

Rilevanti sono state le trasposizioni a livello grafico dei concetti affrontati algebricamente, per

visualizzare gli argomenti affrontati da altro punto di vista, ricercando un’effettiva comprensione che

evitasse la mera ripetizione di procedure di calcolo. Questo lavoro sulla molteplicità dei linguaggi,

legato alla promozione della competenza “comunicare”, è stato proposto in modo sistematico

nell’arco del triennio, anche con attività interdisciplinari (“algebra e poesia”) ed a classi aperte

(“linguaggio ed infinito”).

Nel corso dell’anno alle attività curricolari sono stati affiancati momenti di rinforzo e recupero in

orario antimeridiano. In particolare la classe è stata coinvolta nella prima parte dell’anno in un

percorso a classi aperte, concordato con l’insegnante dell’articolazione “costruzioni, ambiente e

territorio”. Con cadenza bisettimanale le classi si riunivano, per attività da svolgere in parallelo o per

attività di recupero con divisione del gruppo classe per livelli.

Nella fase finale dell’anno il lavoro è stato orientato alla promozione della competenza “progettare”,

ed “imparare ad imparare” con la realizzazione di una unità di apprendimento e di una prova esperta,

il cui prodotto è stato presentato nell’ambito dell’attività a classi aperte.

MATERIALI DIDATTICI

Testo in adozione: P. Baroncini, R. Manfredi, I. Fragni: “Lineamenti.MATH VERDE”, Edi-

trice Ghisetti e Corvi

Materiali forniti dall’insegnante

Smartphone per la ricerca in rete

App per la visualizzazione grafica

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

La valutazione ha tenuto conto del processo di apprendimento relativo alle competenze di cittadinanza

“acquisire ed interpretare l’informazione” ed “individuare collegamenti e relazioni”, della

partecipazione al lavoro, dell’impegno costante e del metodo di studio per “imparare ad imparare”.

Le competenze di cittadinanza sono state rilevate con opportune rubriche.

Prima dell’inizio di ciascun modulo è stato effettuato un accertamento dei prerequisiti sulla base dei

risultati ottenuti da prove precedenti. Per ogni modulo erano previste alcune verifiche allo scopo di

valutare in itinere il raggiungimento degli obiettivi e l’eventuale attivazione di un recupero. La

valutazione finale di ciascun modulo è stata effettuata con verifica sommativa o come sintesi delle

formative, valutate in maniera criteriale e quindi oggettiva.

Considerando la sequenzialità degli argomenti, specifica del programma di questo anno scolastico,

ho spesso potuto valutare, con il superamento di un modulo, anche quello dei precedenti, effettuando

in tal modo le opportune verifiche di recupero.

In calce a ciascuna prova sono specificati gli indicatori di valutazione (tassonomia di Bloom rivista).

Per gli altri aspetti relativi alla valutazione si fa riferimento al PTOF.

Le tipologie di verifica, proposte con cadenza mensile, sono state di varia natura:

1. Verifiche scritte di tipo destrutturato (quesiti a risposta singola) che è servita a valutare la capacità

dell’alunno di giungere alle soluzioni in maniera corretta, veloce evidenziando le capacità di tipo

operativo, piuttosto che il mero possesso mnemonico di nozioni.

2. Le prove scritte sono state sempre utilizzate per accertare la preparazione teorica, proprio per

affiancare allo svolgimento degli esercizi un riferimento che ne fornisca giustificazione.

Per questo, accanto ai quesiti operativi, esiste la richiesta di motivare quanto effettuato, per evitare lo

scollamento tra la “pratica” e la “teoria”, ritenuta dai ragazzi estranea al procedimento utilizzato.

3. Per valutare l’acquisizione di abilità ho richiesto di determinare alcune soluzioni utilizzando con-

clusioni già ottenute in esercizi precedenti, trasformando la capacità operativa in spirito critico e

scelta di opportune strategie, nonché in rielaborazione delle conoscenze acquisite.

Ogni prova scritta è stata valutata in base ai parametri descritti: ho assegnato quindi valutazione

sufficiente al ragazzo che ha svolto correttamente la parte relativa agli obiettivi minimi (legati a

quesiti di basso livello tassonomico), aumentando il livello delle categorie cognitive degli obiettivi

ho assegnato un voto superiore, la valutazione massima richiedeva l’originalità della soluzione

proposta in coerenza con i criteri del PTOF.

Nella fase di verifica teorica sono stati indagati soprattutto: la conoscenza di definizioni e concetti

che dovevano essere esposti con chiarezza, ordine ed un certo rigore. In secondo luogo sono state

analizzate le capacità di deduzione sulla base di premesse date e quelle di connessione fra gli

argomenti trattati.

In particolare per l’esposizione orale è stata condivisa con gli studenti una rubrica valutativa che ha

favorito l’autovalutazione.

COMPETENZE DI CITTADINANZA

Osservazione sistematica:

─ Individuare collegamenti e relazioni

─ Acquisire ed interpreatare le informazioni

─ Risolvere problemi

─ Spirito di iniziativa ed imprenditorialità

─ Collaborare e partecipare

─ Imparare ad imparare

Unità di apprendimento:

─ Progettare

─ Imparare ad imparare

─ Comunicare

Prova esperta:

─ Risolvere problemi

─ Imparare ad imparare

─ Comunicare

OBIETTIVI DEL QUINTO ANNO

Obiettivi generali dell’insegnamento della matematica:

─ Formalizzare il percorso di soluzione di un problema attraverso modelli algebrici e grafici

─ Convalidare i risultati conseguiti sia empiricamente, sia mediante argomentazioni

─ Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa

Obiettivi specifici della disciplina e programma svolto

LE DERIVATE (Ripasso)

Derivate di funzioni elementari

Derivate di funzioni composte

Operazioni tra derivate

Significato geometrico della derivata

Relazione tra il grafico di una funzione e quello della sua derivata

GLI INTEGRALI

Unità n°1: L’Integrale indefinito:

CONTENUTI

Primitiva di una funzione reale - Integrale indefinito e proprietà – Regole di integrazione (Integrali

immediati – Integrali di funzioni composte – Integrali per parti - Integrali delle funzioni razionali

fratte)

OBIETTIVI

Conoscenze (obiettivi minimi sottolineati)

Conoscere i concetti di integrale indefinito, primitiva.

Conoscere le proprietà dell’integrale indefinito.

Conoscere le formule per risolvere integrali la cui primitiva è una funzione composta.

Conoscere la formula per risolvere un integrale per parti.

Confrontare le caratteristiche delle applicazioni dell’integrale per parti.

Conoscere la primitiva della funzione y=ln(x).

Conoscere i principali casi di integrazione di una funzione razionale fratta (denominatore di se-

condo grado, superiore al numeratore, con discriminante positivo o nullo).

Riconoscere il metodo più opportuno per risolvere un integrale.

Dimostrare la formula utilizzata per risolvere integrali la cui primitiva è una funzione composta.

Dimostrare la formula utilizzata per risolvere integrali per parti.

Dimostrare la primitiva della funzione y=ln(x).

Abilità (obiettivi minimi sottolineati)

1. Calcolare integrali indefiniti immediati

Integrare funzione potenza, seno, coseno, esponenziale con base e

2. Calcolare integrali indefiniti applicando le proprietà di linearità

Trasportare costanti all’interno o all’esterno del segno di integrale

Trasformare un integrale in somma di altri che sia risolvibili con i metodi affrontati

Operare con opportune costanti per rendere gli integrali risolvibili con i metodi affrontati

3. Calcolare integrali indefiniti la cui primitiva è una funzione composta

Integrare funzione potenza, seno, coseno, esponenziale con base e

Calcolare integrali di questo tipo (con primitiva non nota) se fornita la formula di integrazione

4. Calcolare integrali indefiniti utilizzando il metodo per parti

Integrali che contengono la funzione potenza associata a seno, coseno, esponenziale (base e),

logaritmo naturale

Utilizzare il metodo per parti per risolvere integrale ricondotti all’integrale di partenza

5. Calcolare integrali indefiniti che contengono funzioni razionali fratte

Integrali di funzioni con grado del numeratore minore del grado del denominatore: denominatore

di secondo grado, con discriminante nullo o positivo

Integrali con denominatore di secondo grado, superiore al numeratore, con discriminante negativo

Proporre strategie di generalizzazione del problema (denominatore di grado maggiore di 2 ma

superiore al numeratore)

Unità n°2: L’integrale definito:

CONTENUTI

Integrale definito – Funzione integrale - Teorema fondamentale del calcolo integrale – Applicazioni

dell’integrale definito (area di una superficie piana delimitata da una curva, area compresa fra due

curve, volume di un solido ottenuto dalla rotazione di una figura piana)

OBIETTIVI

Conoscenze (obiettivi minimi sottolineati)

Conoscere i concetti di integrale definito

Conoscere il concetto di funzione integrale

Conoscere il teorema fondamentale del calcolo integrale

Conoscere il concetto di integrale improprio

Conoscere le due tipologie di integrale improprio

Conoscere l’applicazione dell’integrale definito al calcolo di area sottesa una curva

Conoscere l’applicazione dell’integrale definito al calcolo di area compresa fra due curve

Rappresentare l’area compresa fra due curve, specificando la relazione con l’integrale definito

Conoscere l’applicazione dell’integrale definito al calcolo del volume del solido di rotazione,

lunghezza di curva piana (con formulario)

Abilità (obiettivi minimi sottolineati)

Calcolare il valore di un integrale definito (per difficoltà funzioni vedi unità 1)

Calcolare integrale ed area di funzione nota o rappresentata

Risolvere semplici integrali impropri in un intervallo illimitato

Utilizzare l’integrale per determinare superfici e volumi

Calcolare integrale ed area di una funzione studiando le caratteristiche del grafico

LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI

Unità n°1: Generalità:

CONTENUTI

Definizione di equazione differenziale – Forma generale di equazione differenziale - ordine di

un’equazione differenziale - soluzione generale e particolare – problema di Cauchy

OBIETTIVI

Conoscenze (obiettivi minimi sottolineati)

Conoscere la definizione di equazione differenziale ed ordine della stessa

Conoscere la forma generale di un’equazione differenziale

Riconoscere una equazione differenziale coerente con la definizione

Conoscere la definizione di soluzione generale e soluzione particolare

Conoscere la forma generale delle soluzioni di un’equazione differenziale

Riconoscere il grafico della soluzione generale e particolare di un’equazione differenziale

Conoscere la forma generale delle equazioni differenziali note

Conoscere il teorema di Cauchy

Abilità (obiettivi minimi sottolineati)

Determinare l’integrale particolare soddisfacente una condizione

Verificare se una funzione è soluzione di una equazione differenziale

Unità n°2:Equazioni del primo ordine:

CONTENUTI

Definizione di equazione differenziale del primo ordine – soluzione particolare del primo ordine -

equazioni del primo ordine a variabili separate, a variabili separabili, lineari omogenee.

OBIETTIVI

Conoscenze (obiettivi minimi sottolineati)

Conoscere la forma generale di un’equazione differenziale di primo ordine

Conoscere la forma della soluzione di un’equazione differenziale del primo ordine

Riconoscere una equazione differenziale del primo ordine

Conoscere la forma generale delle equazioni differenziali note

Abilità (obiettivi minimi sottolineati)

Risolvere equazioni differenziali del tipo )(xfy

Risolvere equazioni differenziali a variabili separate e separabili

Risolvere equazioni differenziali lineari omogenee

Unità n°3: Equazioni differenziali del secondo ordine:

CONTENUTI

Integrale generale ed integrale particolare- equazioni del secondo ordine lineari omogenee a

coefficienti costanti - equazioni del secondo ordine lineari non omogenee a coefficienti costanti con

termine noto un polinomio di grado n.

OBIETTIVI

Conoscenze (obiettivi minimi sottolineati)

Conoscere la forma generale di un’equazione differenziale del 2° ordine immediata

Riconoscere una equazione differenziale del secondo ordine immediata

Abilità (obiettivi minimi sottolineati)

Risolvere equazioni differenziali immediate (con formulario)

Determinare l’integrale particolare che soddisfa le condizioni poste

Rappresentare graficamente le soluzioni di un’equazioni differenziale coerenti con ciascun vin-

colo del problema di Cauchy

Modulo 3 LA STATISTICA E IL CALCOLO DELLE PROBABILITA’

Unità n°1:

CONTENUTI

Elementi di calcolo combinatorio – Definizioni di probabilità (diretta, inversa, composta,

condizionata) –- La formula delle probabilità totali – Il teorema di Bayes

OBIETTIVI

Conoscenze (obiettivi minimi sottolineati)

Conoscere le definizioni di probabilità (diretta, inversa, congiunta, condizionata)

Conoscere il concetto di variabile casuale

Conoscere la formula delle probabilità totali

Conoscere l’enunciato e la formula del teorema di Bayes

Abilità (obiettivi minimi sottolineati)

Riconoscere il modello di probabilità associato ad un problema

Impostare e risolvere un problema utilizzando la formula delle probabilità totali

Impostare e risolvere un problema utilizzando il teorema di Bayes

Unità n°2: Interpolazione:

CONTENUTI

Concetto di interpolazione, regressione, correlazione – metodo dei minimi quadrati – retta di

regressione (parametri) – correlazione e indice di determinazione lineare -

CONOSCENZE (obiettivi minimi sottolineati)

Conoscere i concetti di interpolazione, regressione, correlazione

Conoscere la differenza tra i diversi concetti

Conoscere il metodo dei minimi quadrati

Conoscere la differenza di utilizzo tra gli indici ed coefficienti studiati

ABILITÀ (obiettivi minimi sottolineati)

Interpretare il significato di r

Interpretare il significato di r2

Interpretare il significato dei coefficienti della retta di regressione

Proporre modifiche del protocollo elementare che consentano modifiche significative agli indici

calcolati

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________

(prof.ssa Lucia Mazzella)

___________________________

6.5 MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA

Insegnanti: Fausto DURANTE

Giuseppe DALLA BALLA

Ore settimanali: QUATTRO

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La Classe Quinta Tecnologia Occhiale è composta da 7 allievi, sono stato docente della Classe della

materia Meccanica e Macchine al Quarto e Quinto Anno

Dal punto di vista disciplinare non ci sono mai stati problemi.

La partecipazione è sempre stata continua.

il profitto deve ritenersi tra il discreto e il buono.

DIDATTICA

Dato il numero di ore a disposizione ho scelto di trattare solo la materia Meccanica che è

caratteristica dell' Indirizzo Tecnologia dell’ Occhiale.

Facendo sempre riferimento al testo in adozione all' introduzione dei vari argomenti è seguita la

trattazione teorica con applicazioni di difficoltà crescente integrata ove possibile dal Laboratorio.

VALUTAZIONI E CRITERI

Le valutazioni sono state prevalentemente di tipo scritto, assegnando importanza alla corretta

schematizzazione dei problemi e successiva soluzione con utilizzo del Manuale.

PROGRAMMA SVOLTO

Richiami di Meccanica

Alberi Dimensionamento e verifica a torsione

Fenomeno della fatica Aspetto di una sezione di rottura

Diagramma di Wohler

Influenza della microgeometria

Influenza della macrogeometria

Collegamenti albero-mozzo

Chiavetta Linguetta Profili scanalati

Perni e cuscinetti

Classificazione generale

Perni di estremità con cuscinetti a strisciamento a carico radiale

Dimensionamento e verifica a resistenza a pressione media e a riscaldamento

Perni intermedi

Perni e cuscinetti a strisciamento a carico assiale

Cuscinetti a rotolamento Attrito volvente

Durata e carico dinamico

Scelta e verifica

Giunti saldati

Metodi di saldatura

Difetti di saldatura

Giunti bullonati

Classificazione Classi di resistenza

Forze assiali Forze trasversali

Giunti Classificazione generale

Giunti rigidi

Giunti elastici

Giunti mobili e articolati Giunto di Cardano

Trasmissione di potenza con cinghie

Classificazione generale

Cinghie trapezoidali

Schema di calcolo di una trasmissione di potenza con cinghie trapezoidali

Trasmissione di potenza con ruote dentate

Classificazione generale

Modulo Grandezze geometriche Proporzionamento modulare

Rendimento di trasmissione Forze scambiate

Dimensionamento a flessione delle ruote dentate cilindriche a denti diritti

Formula di Reuleaux

Molle Classificazione generale

Costante elastica Diagramma forza-allungamento

Molle in serie e in parallelo

Molle a elica cilindrica

Testo adottato:

G. Anzalone P. Bassignana G.B. Musicoro

Corso di Meccanica Solidi Vol. 3 e 2 Ed.HOEPLI

LABORATORIO

Alberi Chiavette Linguette

Spostamento piani morsa

Spostamento piani lavoro

Montaggio morse

Lavorazione alle macchine utensili su plastica

Cuscinetti a rotolamento

Lavorazioni di sgrossatura alla fresa

Lavorazioni alle macchine utensili

Foratura asola al trapano

Smontaggio e rimontaggio motore monocilindrico a 4 tempi

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________

(prof. Fausto Durante)

___________________________ L'insegnante tecnico pratico

______________________________

(prof. Dalla Balla Giuseppe)

6.6 TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PRODOTTO

Insegnanti: Mauro DA ROLD

Faustino PETERLE

Ore settimanali: CINQUE

Obiettivi

Nel corso di tecnologia meccanica e laboratorio l’allievo deve:

individuare le proprietà dei materiali in relazione all'impiego, ai processi produttivi e ai

trattamenti;

misurare elaborare e valutare grandezze caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione;

organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di controllo e collaudo del

prodotto, in particolare dell'occhiale;

gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e

della sicurezza;

Tali obiettivi sono stati per buona parte conseguiti.

Metodo d’insegnamento

Visto il carattere teorico di alcuni argomenti e la mancanza di attrezzature di laboratorio adeguate, è

stata utilizzata soprattutto la lezione frontale; gli argomenti per i quali erano disponibili le attrezzature

sono stati trattati con un alternarsi di lezioni frontali e dimostrazioni pratiche.

Mezzi e strumenti

I mezzi e gli strumenti utilizzati sono stati: le macchine, tornio e fresatrice CNC, le attrezzature e gli

utensili disponibili in laboratorio e nel reparto macchine utensili, software di disegno e CAM, il libro

di testo: “Nuovo corso di tecnologia meccanica” Di Gennaro, Chiappetta, Chillemi, Hoepli

editore,vol. 2 e 3, appunti dalle lezioni, dispense..

Verifiche

Dato il tipo di materia e l’andamento generale della classe non sono state effettuate iniziative di

recupero e sostegno.

Le verifiche sono state di tipo test a risposta breve, orale, durante le quali oltre alla verifica del grado

di conoscenza del programma svolto sono stati valutati gli approfondimenti personali realizzati da

ciascun allievo. Sono state svolte due simulazionmi di seconda prova.

Situazione della classe

La classe nel corso dei tre anni, in generale ha dimostrato un sufficiente interesse per la materia,

dimostrando di prediligere le attività pratiche, l'atteggiamento verso gli argomenti trattati non sempre

è stato adeguato risultando a volte apatico. L’attenzione e l’impegno non sono sempre stati

soddisfacenti e in alcuni casi l'approccio è stato superficiale e approssimativo. Solo pochi allievi

hanno raggiunto risultati più che soddisfacenti, per il resto della classe la valutazione risulta

sufficiente o appena sufficiente.

PROGRAMMA DI TECNOLOGIA

Rettificatrici

• mole

• lavorazioni

• classificazione delle macchine

• parametri di taglio

Corrosione

• generalità

- aspetti della corrosione

- corrosione a secco: cause, film protettivi,

- corrosione sotto tensione: cause, effetti, metodi di prevenzione

- corrosione per fatica: cause, effetti, metodi di prevenzione

- corrosione intergranulare: cause, effetti, metodi di prevenzione

- corrosione umida: meccanismo, serie elettrochimica, aspetti termodinamici, fattori

influenzanti la corrosione, corrosione per aerazione differenziale, per correnti vaganti,

passivazione

- protezione contro la corrosione a secco

- protezione contro la corrosione a umido: principio di funzionamento dei vari metodi,

rivestimenti non metallici, metallici anodici e catodici, protezione catodica (attiva), protezione

anodica (passivazione), protezione contro correnti vaganti

Lavorazioni speciali

• concetti fondamentali

elettroerosione: principio di funzionamento, prestazioni, impieghi tipici

lavorazione con fascio elettronico: principio di funzionamento, prestazioni, impieghi tipici

lavorazione al plasma: principio di funzionamento, prestazioni, impieghi tipici

lavorazione al LASER: principio di funzionamento, prestazioni, impieghi tipici,

classificazione degli impianti LASER

ultrasuoni: principio di funzionamento, prestazioni, impieghi tipici

taglio con getto d'acqua: principio di funzionamento, prestazioni, impieghi tipici;

lavorazione elettrochimica: principio di funzionamento, prestazioni, impieghi tipici;

tranciatura fotochimica

PVD, CVD (cenni)

Metodi di controllo non distruttivi

• generalità

metodo radiologico: principio di funzionamento, produzione, proprietà e assorbimento dei

raggi X, vantaggi e svantaggi del metodo

vantaggi e svantaggi del metodo

metodo magnetoscopico: principio di funzionamento, metodi di magnetizzazione, polveri

magnetiche, smagnetizzazione (cenni)

metodo con liquidi penetranti: principio di funzionamento, liquidi a contrasto di colore e

liquidi fluorescenti, vantaggi e svantaggi del metodo

metodo con ultrasuoni: generazione degli ultrasuoni , proprietà degli ultrasuoni, schema di un

impianto ad ultrasuoni a riflessione di impulsi, metodi di esame a contatto per trasparenza, a

riflessione di impulsi, a picchi multipli (cenni), esame in immersione, vantaggi e svantaggi

metodo delle correnti indotte: principio di funzionamento, tecniche d'esame, vantaggi e limiti;

Produzione di montature in metallo e acetato

ciclo di lavorazione dei particolari in metallo di un'occhiale

test e controlli sulle montature

ciclo di produzione dei particolari in acetato di un occhiale

assemblaggio dei componenti

Qualità

controllo statistico della qualità: controllo per variabili, carta di controllo x-R, controllo per

attributi, carte di controllo p, pn, d, tolleranza naturale.

collaudo con campionamento statistico, piani di campionamento

sistema di gestione della qualità

Macchine utensili a controllo numerico

Componenti controllabili, definizioni e tipi di assi, sistemi di coordinate, zeri e riferimenti,

modi di controllo

Struttura di un programma, istruzioni modali e autocancellanti, significato delle lettere di

indirizzo (N,X,Y,Z,I,J,K,A,B,C,R,F,S,T)

Funzioni preparatorie e miscellanee (M3,M4,M5,M6,M7,M8,M9,M13,M14,M30),

attivazione origine memorizzata G54-59, posizionamento da punto a punto G0;

interpolazione lineare G1; interpolazione circolare oraria e antioraria G2, G3;

compensazione del raggio utensile G43, G44, G41, G42, G40; ciclo fisso di foratura G81,

G79, ciclo fisso di foratura profonda G83, cicli fissi per tasche, filettatura.

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________

(prof. Da Rold Mauro)

___________________________ L'insegnante tecnico pratico

______________________________

(prof. Faustino Peterle)

6.7 DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

Insegnanti: Michele ZANCANARO

Faustino PETERLE

Ore settimanali: 5

Obiettivi

Buona parte degli allievi ha dimostrato di aver raggiunto i seguenti obiettivi:

Sviluppare cicli di lavorazione scegliendo adeguatamente le macchine utensili necessarie e le at-

trezzature, utilizzando il software SURFCAM;

Hanno acquisito una discreta mentalità progettuale nel proporzionamento di semplici comples-

sivi;

Hanno una conoscenza generale della struttura dell'impresa nelle sue principali funzioni e negli

schemi organizzativi più ricorrenti;

Hanno una conoscenza di base dei principali aspetti dell’organizzazione industriale;

Eseguire disegni alla stazione grafica computerizzata utilizzando i programmi di disegno Auto-

CAD e SolidWorks.

Metodo d’insegnamento

I vari argomenti sono stati presentati attraverso lezioni frontali, utilizzando esercizi per applicare e

spiegare meglio i concetti esposti. Sono state di seguito proposte agli allievi alcune esercitazioni per

chiarire eventuali dubbi ed accertare il processo didattico.

Nello sviluppare la parte scritto-grafica è stata data precedenza all’uso della stazione grafica

computerizzata (C.A.D. e ), per far assimilare agli allievi i programmi di disegno assistiti dal

computer. Durante le esercitazioni si sono ripassate, quando necessario, le norme del disegno

meccanico.

Mezzi e strumenti utilizzati

Nella spiegazione degli argomenti del programma è stato utilizzato il libro di testo: DAL

PROGETTO AL PRODOTTO: organizzazione della produzione industriale Ed. Paravia vol. B

e C, il Manuale di Meccanica ed. HOEPLI. Per il disegno al computer sono stati utilizzati i

programmi: AutoCAD, SolidWorks, SURFCAM, proiettore.

Verifiche

Esercizi di disegni di semplici particolari meccanici comprensivi di tolleranze geometriche e

dimensionali, gradi di rugosità e di cartiglio e distinta base; stesura di cicli di lavorazione; lettura di

disegni di assiemi meccanici. Inoltre sono state proposte due simulazioni per la seconda prova scritta

e per la terza prova.

Analisi della classe

La classe, in quest’ultimo anno scolastico, ha manifestato un discreto interesse nei confronti della

disciplina. La frequenza alle lezioni è stata nel complesso regolare. Il comportamento in aula e in

laboratorio è stato corretto. A fine corso la classe presenta alcuni di studenti con livelli di profitto

buono; gli altri sono nel complesso sufficiente o appena sufficienti.

Gli argomenti trattati sono in linea con i programmi ministeriali. Lo svolgimento del programma ha

comportato qualche limitazione nella parte relativa all’organizzazione industriale in quanto un certo

numero di ore sono state dedicate all’area di progetto, che prevedeva la progettazione e la

realizzazione dei frontali e delle aste degli occhiali. Di questa è stata sviluppata la parte relativa alla

progettazione e in parte anche della produzione. Alcune attività extrascolastica hanno ridotto il tempo

a disposizione.

PROGRAMMA SVOLTO di

DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE.

Lo svolgimento del programma è stato coordinato con l’insegnante di Tecnologia Meccanica in

quanto la sua materia tratta l’argomento relativo alla qualità previsto anche nel programma di disegno

progettazione ed organizzazione industriale.

DISEGNO DI PROGETTAZIONE

Attrezzature: generalità, scopo di un’attrezzatura, elementi che costituiscono una attrezzatura,

elementi normalizzati di una attrezzatura, riferimenti ed appoggi, posizionamento dei pezzi.

Chiusure meccaniche a vite, ad eccentrico. Esercizio sul bloccaggio a vite e con eccentrico: staffa

di bloccaggio con vite e con eccentrico: irreversibilità della chiusura.

Attrezzi di foratura: boccole di guida e di riferimento.

Studio di semplici attrezzature con discussione del funzionamento.

Chiusura con leve articolate: irreversibilità della chiusura.

PRODUZIONE

Il tempo nella produzione: tempi normali, tempo a macchina ferma, tempo macchina. Rilevamento

diretto, efficienza dell'operatore, tempo normale, maggiorazione del tempo, preventivazione dei

tempi, tempo standard; metodo M.T.M..

Metodi e tempi di lavorazione nelle lavorazioni con le macchine utensili tradizionali.

Scelta degli utensili e definizione dei parametri di taglio.

Cicli di lavorazione: generalità sui cicli di lavoro, piccola serie, media serie, grande serie. Dal disegno

di progettazione a quello di fabbricazione. Operazione e fase nel ciclo di lavorazione. Cartellino

di lavorazione e foglio di analisi operazioni.

Criteri per l'impostazione di un ciclo di lavoro: scelta del grezzo da barra, per fusione, mediante

stampaggio; determinazione del fabbisogno di materia prima (da barra, da barra tagliata, da

stampaggio); scelta di superfici adatte al riferimento ed al fissaggio di un pezzo; riferimenti per

solidi di rivoluzione: da barra, da barra forata, da stampato; riferimenti per solidi di forma

generica.

Cicli di lavorazione degli elementi di un occhiale.

ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

Azienda, Funzioni, Strutture, Costi, Profitti

L’azienda: evoluzione storica e sistema.

L’organizzazione industriale: teoria di Taylor, Ford.

Funzioni aziendali: mercato, personale, produzione, ecc.

Strutture organizzative, organigramma, modelli organizzativi: gerarchico, funzionale, gerarchico -

funzionale, per prodotto, per cliente, per progetto.

Contabilità nelle aziende: contabilità generale, contabilità industriale, bilancio di esercizio: conto

economico e stato patrimoniale (ricavi, costi, giacenze, utile netto), costi in funzione del tempo

(costo corrente e futuro, interesse), tipologia di restituzione di interessi e capitali.

Costi diretti ed indiretti (differenze e tipi). Diagramma Utile-Volume di produzione: punto di

equilibrio.

Caratteristiche dei processi produttivi

Innovazione e ciclo di vita di un sistema produttivo. Tipi di produzione: produzione in serie, a

lotti, produzione per reparti e in linea

Cenni sul sistema qualità

Qualità, sistema di qualità, evoluzione storica, organizzazione aziendale, qualità nella

progettazione e produzione. Controllo statistico della qualità, carte di controllo, controllo per

attributi e variabili.

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________

(prof.Zancanaro Michele)

___________________________ L'insegnante tecnico pratico

______________________________

(prof.Peterle Faustino)

6.8 SISTEMI ED AUTOMAZIONE

Insegnanti: Mauro DA ROLD

Giuseppe DALLA BALLA

Ore settimanali: TRE

OBIETTIVI GENERALI

Al termine del corso l’allievo dimostra di:

avere maturato la tendenza al progressivo arricchimento del bagaglio culturale di conoscenze

personali;

saper consultare la documentazione tecnica del settore;

essere in grado di scegliere le attrezzature e la componentistica in relazione alle esigenze

dell’area professionale;

saper valutare le condizioni d’impiego dei vari componenti sotto l’aspetto della

funzionalità e della sicurezza;

saper utilizzare consapevolmente metodi di calcolo e strumenti informatici;

fornire la capacità di cogliere le interazioni del elettrico-elettronico con quelle più

specifiche del settore termotecnica.

OBIETTIVI SPECIFICI

Gli obiettivi del corso sono i seguenti:

saper interpretare la documentazione tecnica;

essere in grado di scegliere le attrezzature e la componentistica in relazione alle esigenze

professionali e saperne valutare sicurezza e affidabilità;

saper usare in modo consapevole metodi di calcolo e strumenti informatici;

aver acquisito conoscenze nei settori degli impianti (pneumatici, elettropneumatici) dei

sistemi programmabili (PLC), della componentistica elettrica ed elettronica;

conoscere i sistemi di regolazione e controllo relativamente agli impianti del settore

termotecnica.

METODO D’INSEGNAMENTO

I metodi di insegnamento utilizzati sono stati:

la lezione frontale: utilizzata per quanto concerne la spiegazione degli argomenti teorici previsti

dal programma. La lezione frontale non è comunque stata intesa in senso stretto in quanto è stato

stimolato l’intervento diretto ed attivo da parte degli allievi. Infatti gli allievi sono stati sollecitati

a risolvere autonomamente, sulla base di esercitazioni esemplificative svolte dall’insegnante,

ulteriori esercizi.

Le esercitazioni di laboratorio: ogni singolo allievo ha svolto singolarmente in laboratorio

esercitazioni inerenti la realizzazione di circuiti elettropneumatici programmabili. Alle

esercitazioni esplicative proposte e risolte dall’insegnante sono seguite esercitazioni svolte

autonomamente da ogni singolo allievo, sia nella stesura del programma del circuito di comando

che nel montaggio del circuito di potenza.

STRUMENTI

Gli strumenti didattici utilizzati sono stati:

fotocopie fornite dall’insegnante e riassuntive degli argomenti svolti in sostituzione del libro di

testo, appunti dalle lezioni.

GLI SPAZI

Gli spazi utilizzati sono stati:

l’aula utilizzata per lo svolgimento delle lezioni frontali;

il laboratorio d’informatica: utilizzato nelle attività di laboratorio per la stesura dei programmi

fuori linea dei circuiti di comando utilizzando il software V3.2 step 7;

il laboratorio di sistemi ed automazione industriale: utilizzato nelle attività di laboratorio per il

montaggio del circuito di potenza, per il trasferimento dei programmi dei circuiti di comando

realizzati fuori linea e per la verifica del corretto funzionamento del circuito nel suo insieme.

VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

Le verifiche sono state condotte al termine dello svolgimento di argomenti di contenuto omogeneo;

sono state svolte verifiche scritte con domande a risposta breve per abituare gli allievi alla tipologia

della terza prova, verifiche orali e pratiche.

Per i criteri di valutazione si rimanda a quanto definito nel POF.

SITUAZIONE GENERALE DELLA CLASSE

La classe, che ho preso quest'anno per questa disciplina, non ha sempre dimostrato interesse per

la materia a causa della difficoltà di alcuni argomenti e delle lacune nella preparazione. Alcuni

allievi hanno dimostrato un maggior entusiasmo nelle attività di laboratorio. In alcuni casi

atteggiamento verso gli argomenti gli argomenti trattati è stato superfiaciale e approssimativo, la

partecipazione al dialogo non è sempre stata adeguata. Il profitto generale è sufficiente, pochi

allievi, che si sono impegnati ed hanno partecipato alle lezioni, hanno conseguito discreti risultati;

sufficiente o appena sufficiente la preparazione degli altri.

PROGRAMMA DI SISTEMI AUTOMATICI E CONTROLLO

Elettropneumatica programmabile

Logica cablata e programmabile. Schema a blocchi. Alimentatore, CPU, memorie, moduli di

ingresso e uscita.

Programmazione

Programmazione del PLC Siemens 200. realizzazione di circuiti combinatori e sequenziali con e

senza segnali bloccanti. I temporizzatori. Esercitazioni.

Teoria dei sistemi di controllo

Definizioni di sistema, classificazione dei sistemi, modello, simulazione, processo, ingressi ed

uscite.

Sistemi di controllo

Definizione di sistemi di controllo, tipologie di sistemi di controllo (catena aperta e chiusa) e loro

caratteristiche, esempi di sistemi di controllo a catena chiusa: sistemi di controllo del livello di

liquido in un serbatoio, sistema di controllo della temperatura in un forno a resistenza.

Analisi dei sistemi di controllo

Sistemi del primo e del secondo ordine, ingressi elementari (gradino, rampa, sinusoidale); risposta

ad un ingresso a gradino dei sistemi del primo e secondo ordine, prontezza di risposta, costante di

tempo, tempo di risposta al 5%. Funzione di trasferimento ad anello aperto (definizione), studio

della precisione: sistemi tipo 0, 1, 2. Risposta ad un ingresso sinusoidale dei sistemi del primo e

secondo ordine: guadagno e fase; stabilità: definizione, criterio di Bode (enunciato), margine di

guadagno e margine di fase.

Tipologie di sistemi di controllo e regolatori

Tipologie di controlli: controllo a due posizioni (on-off), controllo proporzionale, controllo

proporzionale integrato PI, controllo proporzionale derivato PD, controllo proporzionale integrato-

derivato PID. I regolatori.

Componenti di un sistema di controllo

trasduttori: grandezze caratteristiche

trasduttori di posizione, di velocità, forza, pressione, portata, livello e temperatura

Robot industriali

Struttura meccanica, gradi di libertà, tipologie dei robot, compiti di un robot, estremità di un robot,

azionamenti, sensori e trasduttori.

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________

(prof. Mauro Da Rold)

___________________________ L'insegnante tecnico pratico

______________________________

(prof. Giuseppe Dalla Balla)

6.9 SCIENZE MOTORIE

Insegnante: FRANCO SOVILLA

Ore settimanali: DUE

OBIETTIVI SPECIFICI EDUCATIVI:

saper capire ed accettare il momento agonistico come arricchimento personale e non come

sopraffazione di un avversario; l’acquisizione di autocontrollo e correttezza nei rapporti

interpersonali, in palestra, nello spogliatoio, durante il trasferimento classe-palestra; l’uso di un

linguaggio corretto anche durante le attività di coinvolgimento agonistico e fisico-emotivo; il rispetto

delle attrezzature e degli ambienti di uso comune quale espressione di civismo; saper riconoscere le

proprie mancanze e inadempienze nei confronti dei compagni, degli impegni scolastici, di se stessi;

favorire il possesso dell’equilibrio emotivo, della sicurezza individuale e di positive attitudini alle

relazioni sociali favorendo il superamento di eventuali difficoltà.

OBIETTIVI DIDATTICI:

1. rielaborazione degli schemi motori di base;

1.1 miglioramento dell’agilità e della destrezza;

1.2 miglioramento della strutturazione spazio-temporale;

1.3 miglioramento delle coordinazioni specifiche;

2. potenziamento fisiologico e affinamento delle funzioni neuro muscolari;

2.1 miglioramento della mobilità articolare;

2.2 miglioramento dell’elasticità e reattività muscolare;

2.3 miglioramento della tonicità generale e irrobustimento dei principali distretti muscolari;

2.4 miglioramento funzionale e conoscenza delle grandi funzioni organiche (resistenza

aerobica e anaerobica).

3. conoscenza e pratica delle specialità sportive;

3.1 consolidamento ed affinamento della tecnica esecutiva dei fondamentali individuali e di

squadra propri della pallacanestro, pallavolo, calcio a 5;

3.2 capacità della gestione logica delle situazioni di gioco;

3.2.1 capacità di interpretare le situazioni motorie proposte;

CONTENUTI: - esercizi a corpo libero e ai grandi e piccoli attrezzi;

- esercitazioni strutturate (circuiti, percorsi, etc. etc.)

- proposte didattiche vissute singolarmente, in coppia, in gruppo;

- attività agonistiche di pallacanestro, pallavolo, calcio etc. etc.

METODI:

- imitativo e analitico;

- globale centrato sullo scopo da raggiungere;

- induttivo e deduttivo;

- direttivo, quando necessario, nella strutturazione, organizzazione, conduzione delle attività.

MEZZI:

Corredo di attrezzature e spazi a disposizione della scuola e tutto quanto può essere utile per

rendere più complete, varie e stimolanti le proposte didattiche.

VERIFICHE:

- immediate e simultanee, tramite l’osservazione, sulla correttezza esecutiva delle esercitazioni

pratiche, sul grado di impegno, interesse e partecipazione;

- periodiche, sui miglioramenti funzionali ed organici, in relazione alle situazioni di partenza ed ai

ritmi di apprendimento.

VALUTAZIONE:

Sintesi tra verifiche progressive e terminali riguardanti le attitudini e le capacità individuali degli

alunni e i miglioramenti in rapporto alla situazione iniziale. Saranno valutate anche l’attenzione, la

partecipazione attiva e le capacità rielaborative.

INDICAZIONI SUL PROGRAMMA DI LAVORO SVOLTO

I contenuti disciplinari proposti nel triennio sono stati:

per l’obiettivo 1. rielaborazione degli schemi motori di base

1.1 miglioramento dell’agilità e della destrezza:

percorsi ad ostacoli, elementi e didattica di pre-acrobatica elementare, giochi ed esercizi manipolatori

di piccoli attrezzi, sviluppo del controllo dell’attrezzo palla nelle varie finalizzazioni sportive,

esercitazioni di preatletismo generale;

1.2 miglioramento della strutturazione spazio-temporale:

giochi in gruppo di percezione e controllo spazio-temporale dell’ambiente palestra, relativi alle

sensazioni propriocettive ed esterocettive con un punto di riferimento fisso o in movimento;

1.3 miglioramento delle coordinazioni specifiche:

didattica dei fondamentali individuali dei giochi sportivi con metodo globale ed analitico, percorsi

ad ostacoli e circuiti di destrezza;

per l’obiettivo 2. miglioramento delle qualità fisiologiche;

2.0 miglioramento della mobilità articolare:

esercitazioni attive e passive, sia individuali che in coppia, di tipo isotonico e isometrico, anche in

forma di circuit-training, di irrobustimento dei muscoli addominali, dorsali, degli arti

superiori e inferiori; a volte si è fatto uso anche di leggeri sovraccarichi;

per l’obiettivo 3. conoscenza e pratica delle specialità sportive;

3.1 consolidamento ed affinamento della tecnica esecutiva dei fondamentali individuali e di

squadra propri della pallacanestro, pallavolo, calcio a 5; esercizi e progressioni didattiche relative

all’apprendimento ed affinamento del controllo gestuale riferito ai fondamentali individuali e di

squadra della pallacanestro, pallavolo, calcio a 5; le proposte sono state prevalentemente di tipo

globale e finalizzate di preferenza ad un apprendimento per prove ed errori; proposte agonistiche

specifiche, introduzione ed apprendimento delle regole di gioco;

3.2 capacità della gestione logica delle situazioni di gioco;

3.2.1 capacità di “leggere” le situazioni; giochi e situazioni educative miranti alla valutazione delle

situazioni statiche e dinamiche di gioco da affrontare e le verbalizzazioni relative;

3.2.2 capacità di “decidere” strategie appropriate;

indicazioni verbali ed esercitazioni pratiche per l’introduzione e la fissazione dei concetti base

necessari ad elaborare una logica ed appropriata iniziativa personale di gioco, verbalizzazioni singole

e in gruppo di strategie di squadra.

Parte teorica

1. Definizione dei termini anatomia e fisiologia.

2. La respirazione ( capacità vitale ) e muscoli principali interessati.

3. I principi alimentari (lipidi, glucidi, protidi, sali minerali).

4. Metabolismo energetico e basale (definizioni e calcolo del consumo calorico giornaliero).

5. Piramide alimentare.

6. Disturbi alimentari ( anoressia e bulimia )

7. Assi e piani di riferimento negli esercizi ginnici.

8. Apparato scheletrico (ossa dello scheletro).

9. Sistema muscolare ( conoscere i muscoli principali del corpo umano )

10. Sistemi aerobici e anaerobici nelle attività fisico-sportive.

11. Formule di Lorenz e IMC( indice di massa corporea) per calcolare il peso ideale.

12. Il doping nello sport (classificazione delle sostanze dopanti ( stimolanti, narcotici, anabolizzanti,

diuretici, ormone della crescita, eritropoietina, insulina, doping ematico)

13. Norme di traumatologia e primo soccorso (incidenti sportivi a carico delle ossa e articolazioni e

respirazione artificiale).

14. Giochi sportivi (pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, calcio a 11), fondamentali e regole di gioco.

15. Atletica leggera: specialità previste dai programmi ministeriali vigenti.

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________

(prof. Franco SOVILLA))

___________________________

6.10 RELIGIONE

Inseganante: prof. Fabio GRANZOTTO

Ore settimanali: UNA

OBBIETTIVI RAGGIUNTI NELLA MATERIA

L’insegnamento persegue la natura e le finalità stabilite dai nuovi programmi di Insegnamento della

Religione Cattolica fissati a seguito del Concordato e dell’Intesa, esso tende a promuovere il pieno

sviluppo della personalità degli alunni e contribuisce ad un più alto livello di conoscenze e di capacità

critiche, proprio di questo grado di scuola.

Con riguardo al particolare momento di vita degli alunni ed in vista del loro inserimento nel mondo

professionale e civile, l’IdR offrirà contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico-

culturale in cui essi vivono; verrà incontro ad esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita;

contribuirà alla formazione della coscienza morale e offrirà elementi per la scelte consapevoli e

responsabili di fronte al problema religioso.

In particolare nell’anno scolastico 2015 - 2016 sono stati raggiunti questi obbiettivi: il fatto lavorativo

nella realtà umana; tempo, energia, sofferenza per un progetto; l'amore come esperienza fondamentale

nelle relazioni umane; la sessualità come impegno e dimensione relazionale; la famiglia strumento

primario di formazione individuale e sociale, temi di bioetica e morale familiare e sociale.

VERIFICHE FATTE

Gli allievi della classe, una volta nel primo trimestre, due volte nel secondo periodo, sono invitati a

rispondere a delle domande sugli argomenti trattati come verifica personale e come strumento di

conoscenza offerto all’insegnante.

METODO DI INSEGNAMENTO

La lezione si svolge prevalentemente in maniera frontale con possibili e auspicabili interventi degli

allievi; saltuariamente si affrontano argomenti per i quali si usano metodologie didattiche relative al

lavoro di gruppo. Alcune lezioni nascono da argomenti proposti dagli allievi e successivamente

discussi in classe.

MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI

Accanto al libro di testo in adozione si fa uso di riviste specializzate sul mondo giovanile, libri,

proiezioni di dvd e video, collegamenti a internet, proiezioni in power point, per un miglior

coinvolgimento ed apprendimento degli argomenti trattati.

NOTIZIE IMPORTANTI SULLA CLASSE IN GENERALE

La classe, formata da 18 allievi avvalentesi, provenienti da due specializzazioni articolate costruzioni

e meccanica dell’occhiale ha dimostrato buon interesse per la materia , partecipando in modo attivo

alle lezioni proposte. Il comportamento è stato sempre educato tranne episodi sporadici di immaturità

da parte di singoli allievi.

Il giudizio complessivo è più che buono.

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEGLI ARGOMENTI SVOLTI

Il fatto lavorativo: il lavoro come esperienza significativa del vivere umano; scelte di lavoro più o

meno legate alla famiglia; l’ambiente di lavoro condiziona la motivazione lavorativa; lavoro fisso o

lavoro che può cambiare; il cristiano e il lavoro; valori cristiani da portare nell’ambiente di lavoro.

Il progetto di una vita: scegliere una vita piena di valori; la sconfitta fa parte delle esperienze della

vita; il progetto come idea che si realizza nel tempo con sacrificio, sofferenza e soddisfazione.

L’amore nell’esperienza umana: l’amore non è possesso; la persona innamorata e la sua libertà;

innamoramento e amore vero; l’amore umano e l’amore divino; la Bibbia testimonia il vero amore

umano; un uomo non può vivere senza amore.

La sessualità nell’uomo: la sessualità è diversa dalla genitalità; convinzioni di base sul valore della

sessualità; il credente e il grande valore dato alla sessualità con la partecipazione di Dio; i mass media

e l’immagine imposta della sessualità; la famiglia e l’educazione sulla sessualità.

La famiglia: ruolo della famiglia all’interno della nostra società; cosa significa sposarsi, convivere,

stare insieme per i giovani odierni; valori nel matrimonio cristiano; la famiglia come cellula primaria

nel futuro dell’umanità; approfondimenti sul tema della sessualità nella coppia pre e post matrimonio;

la famiglia e l’avvenire dell’umanità nel terzo millennio.

Temi di bioetica: morale ed etica, aborto, eutanasia, testamento biologico, accanimento terapeutico.

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________

(prof. Fabio Granzotto))

___________________________

L’insegnante Gli studenti

FIRME DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Il Dirigente Scolastico Salvatore RUSSOTTO

Lingua e lettere italiane - Storia Venera MARRELLA

Lingua inglese Liliana CAPOCCETTI

Matematica Lucia MAZZELLA

Meccanica e macchine ed energie Fausto DURANTE

Giuseppe DALLA BALLA

Tecnologia meccanica processo e produzione Mauro DA ROLD

Faustino PETERLE

Disegno, progettazione ed organizzazione

industriale

Michele ZANCANARO

Faustino PETERLE

Sistemi e Automazione Mauro DA ROLD

Giuseppe DALLA BALLA

Scienze motoria e sportive Franco SOVILLA

Religione Fabio GRANZOTTO

Belluno, 15 maggio 2016