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tommaso-destefanis
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Una volta avete pregato la pioggia. Una volta avete pianto vicino al fiume. Una volta avete giurato guardando il mare.
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una volta avete pregato alla pioggia. Una volta avete pianto vicino al fiume. Una volta avete
giurato guardando il mare.
Siamo la goccia che vi ha ascol-tati. Siamo la corrente che ha
portato le vostre parole.
Siamo il tempo che è giunto.
Noi ti conosciamo, ragazza. Ci hai scelti. Cosa ti porta a svegliarci
ora?
La ragazza vuole vedere la fine.
La ragazza sa che non c’è ritorno,
dalla fine.
Dormi, ora. Par-leremo al tuo popolo per te.
Ci Avete
chiamati, abbia-mo risposto. Ora
devo sapere.
Per il bene di tutto il
vostro popolo, mostratemi l’onda. Mostratemi il nostro
destino.
Si sta prepa-
rando qualcosa di grande.
“non ci posso credere...”
“...Dovevo capirlo prima. Sei fortuna-
to, ragazzo.”
Sì, è così.
L’odore è il suo.
hanno bec-
cato due fessi in una pozza sotterra-
nea... uno puzza ancora dell’altro mondo.
dite che è
passato da que-sta parte insieme
allo slavo?
heh! questo
ce lo dirà lui!
E io che
pensavo di avere chiuso
con te...
rasoio!
il solo e unico!
dragan!
ho detto non chiamarm…
ahhh!!
Non ancora,
Dragan. Se sconfiggi la Torre ora, il
ragazzo fuggirà.
At-tendi, e
stai pronto a saltare.
“il ragazzo è qui...”
“e se... e se potesse por-tarmi da lei? da fiore?”
“se fra i due ci fosse un legame po-
trei...”
“...potrei...”
“dovevo capirlo prima,
ragazzo…”
“…sei fortunato. dannatamente
fortunato.”
oh-oh!
im-magino che
il depistaggio non sia andato
così bene...
zit-zi, zkara-
fag-gi!
grauuur!!
graaa!
ragazzi...
scusa-te gente... di
solito questi idioti abboccano...
va’ a sapere
che oggi si sono ricordati di pren-dere le vitamine!
onda! onda! crol-la il soffitto!
crolla il sof-fitto!
oh, signore...
“...giù la testa. svelti!”
Ver-bena! Non è
ancora uscita!
presto!presto! salvala! salvala!
no-n ti z-muo-
ve-re, zkara-fag-gio!
ti-prend-oh!
ti ztrap-po il kuo-re!
conosciamo il ragazzo, ci ha scelti. Viene a
prendere te.
I suoi sentimenti cambia-no il corso del fiume, in-contrano l’onda, creano per lui la sua visione del
destino.
“...fiore?!!”
ma cosa...?
Ezra, ti prego...
quello... quello che
ho...
che abbiamo...
quello che abbiamo
visto è...
ezra, dobbiamo
andarcene da qui!
ver-bena, io non
le farò del male... io non... permette-rò che le succeda
qualcosa... io...
ti dirò io
cosa farai adesso, bambo-
lotto...