Upload
others
View
9
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Fisica dello Stato Solido
Lezione n. 8
1
Vibrazioni reticolari Corso di Laurea Magistrale
Ingegneria Elettronica
a.a.14-15
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
SommarioAssunzioni – Energia potenziale del reticolo – reticolo
monoatomico monodimensionale – condizioni al contorno –
reticolo monodimensionale con base 2 – curve di dispersione ––
modi di vibrazione del reticolo : acustico e ottico.
Vibrazioni reticolari
2
Curve di dispersione fononiche per semiconduttori e metalli –
fononi e vibrazioni reticolari - calore specifico di un solido:
relazioni di Dulong - Petit, Debye , Einstein.
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Fino ad ora abbiamo considerato fisso il reticolo ionico
(approssimazione statica). In realtà, a T ≠ 0 per agitazione termica gli
ioni oscillano intorno alle posizioni di equilibrio : si instaurano così dei
modi di vibrazione collettivi che coinvolgono tutti gli atomi del reticolo.
Vibrazioni reticolari
ASSUNZIONI
3
1. La posizione di equilibrio di ciascuno ione è data da un sito del
reticolo cristallino : r(R) = R + u(r)
2. L’ampiezza di oscillazione è molto minore della costante reticolare
(APPROSSIMAZIONE ARMONICA) : u(r) << R
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Energia potenziale del reticolo
Sia Φ l’energia coesiva tra due atomi del cristallo ( e.g. energiapotenziale di Lennard – Jones ). Allora l’energia potenziale totale delcristallo può essere vista come somma dei termini Φ corrispondentia tutte le coppie di atomi del cristallo:
In approssimazione statica: ∑ −Φ=',
)'(2
1
RR
RRU
Dove è il contributo al potenziale della)'( RR −Φ
ρλR
e−
Φ
r
4
Dove è il contributo al potenziale della
coppia di ioni in R ed R’.
)'( RR −Φ
Nel caso di vibrazione: r(R) = R + u(r) e quindi:
∑ −+−Φ=',
))'()('(2
1
RR
RuRuRRU
R
qM
2
−
r
RU0
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Approssimazione armonica u(R) << R. Allora l’energia potenziale U ha
andamento parabolico, tipico di un moto armonico.
Φ
F = -Kx U = ½ Kx2
Allora possiamo immaginare che la forza
tra ioni adiacenti del reticolo sia di tipo
elastico con costante K:
5
r
RU0
u(R) m kk m m
Se u(R) non è piccolo rispetto a R l’energia potenziale U si discosta
dall’andamento parabolico e non siamo più in approssimazione armonica.
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Dove: r = R - R’ e b = u(R) - u(R’). Otteniamo:
( ) ( ) ( ) )(!3
1)(
2
1)()()(
32rfbrfbrfbrfbrf ∇⋅+∇⋅+∇⋅+=+
Poiché u << R possiamo espandere U nel suo valore di equilibrio
usando la formula tridimensionale del Teorema di Taylor:
6
[ ]( ) [ ]( ) )()'()'()(2
1)'()'()()'(
2
1 3
',
2uRRRuRuRRRuRuRRU
RR
Ο+
−Φ⋅∇⋅−+−Φ⋅∇⋅−+−Φ= ∑
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Analizzo i vari termini:
[ ]∑ −Φ',
)'(2
1
RR
RR = Ueq nel caso statico
∑ −Φ∇'
)'(R
RR = è la forza esercitata sull’atomo in R da tutti gli atomi
quando ciascuno è posto nella posizione di equilibrio.
Poiché è forza interna la somma di questo termine su
tutti gli R del reticolo deve essere complessivamente
7
nulla.∑ =−Φ∇
',
0)'(RR
RR
[ ]( )[ ]∑ −Φ⋅∇⋅−',
2)'()'()(
4
1
RR
RRRuRu termine quadratico, dà il contributo
armonico all’ energia potenziale: Uarm.
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Reticolo monoatomico monodimensionale
Per semplicità consideriamo ora un reticolo monodimensionale conbase di un solo atomo. Un insieme di ioni di massa M è distribuitolungo una linea di punti discreti separati dalla costante reticolare a.
R = na ; n Є N; u(na) = spostamento dello ione in R.
8
na (n+1)a (n+2)a (n+3)a(n-3)a (n-2)a (n-1)a
u(na)
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
[ ]( )[ ]∑ −Φ⋅∇⋅−=',
2)'()'()(
4
1
RR
arm RRRuRuU
diviene:
[ ]∑
Φ−=
',2
22
)'()(2
1
2
1
RR
arm
dx
dRuRuU
Consideriamo tutte le coppie descritte da R = na, R’ = (n+1)a con n intero
inoltre sia: 2Φ
L’energia potenziale armonica:
9
inoltre sia:
2
2
dx
dk
Φ=
[ ]∑ +−=n
armanunaukU
2
))1(()(2
1Otteniamo:
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Osserviamo che k può essere interpretata come costante elastica
di una molla di lunghezza a riposo a:
xkF −= dxFd ⋅−=Φ kdx
dF
dx
d=−=
Φ2
2
kM M k M k M k M k M
10
na (n+1)a (n+2)a(n-1)a
Allora per lo ione in posizione R = na abbiamo:
F = Ma ;)(
2
2
dt
naudMF =
du
dUF
arm
−=du
dU
dt
udM
arm
−=2
2
F = forza di richiamo della molla
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
[ ]∑ +−−=−==n
arm
anunauKdu
dU
dt
naudMF ))1(()(
)(2
2
Dalla somma su tutti gli ioni passo ad una forma semplificata dove è
considerata rilevante solo l’interazione tra primi vicini:
[ ]))1(()())1(()()(
2
2
anunauanunauKdt
naudM −−++−−=
k kF F
11
k
M
k
na(n+1)a(n-1)a
F F
Che diviene: [ ]))1(())1(()(2)(
2
2
anuanunauKdt
naudM −−+−−= (*)
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Condizioni al contorno per la catena lineare
Poiché la catena di ioni è finita ( N numero totale di ioni ), bisogna
applicare le condizioni di Born Von Karman. Per far ciò conviene
considerare di unire le due estremità della catena. Allora: u(0) = u(Na).
La soluzione dell’equazione (*) è un’onda piana:
( )tqnaietnau
ω−∝),(
12
Otteniamo: 1=iqNae nqNa π2=
N
n
aq
π2=
Quantizzazione del vettore d’onda della
vibrazione reticolare:
n intero da 0 a N - 1
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Poiché se q varia di 2π/a lo spostamento u(na) risulta invariato,
abbiamo esattamente N soluzioni distinte con 0 < n < N - 1. Possiamo
sceglierle in modo che esse si trovino tra –π/a e +π/a (I zona di
Brilluoin ). Risolviamo l’equazione (*) utilizzando la forma della
soluzione come onda piana.
[ ]))1(())1(()(2)(2
anuanunauKnaud
M −−+−−=
13
[ ]))1(())1(()(22
anuanunauKdt
M −−+−−=
( ) ( ) ( ) ( )[ ]tanqitanqitqnaitqnaieeeKeM
ωωωωω −−−+−− −−−=− )1()1(2 2
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
( ) ( )[ ]iqaiqatqnaitqnai eeKeeM −−− −−−=− 22 ωωω
)cos(2 qaee iqaiqa =− −Dato che:
[ ])cos(122 qaKM −=ωotteniamo:
Questa equazione fornisce l’espressione di ω per ogni q permesso
14
(curva di dispersione):
=
−=
22
))cos(1(2)(
qasen
M
K
M
qaKqω
Dove abbiamo utilizzato:2
cos1
2
αα −=
sen
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Onde vibrazionali acustiche
Osserviamo che per q piccolo:2
)2
(qaqa
sen ≈
qM
Kaq =)(ω
=
22)(
qasen
M
Kqω
È funzione lineare, come per le onde sonore
nel cristallo. Questo significa che velocità diω
15
nel cristallo. Questo significa che velocità di
fase e di gruppo dell’onda collettiva
vibrazionale coincidono e sono indipendenti
dalla frequenza (MODO ACUSTICO):
M
Ka
qdq
d==
ωωa
π−
a
π q
M
K2
0
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Reticolo monodimensionale con base 2
Abbiamo due ioni per cella di stessa massa M con
posizioni na e na + d. Sia d ≤ a/2. La forza di coesione tra
ioni primi vicini è diversa se essi sono separati del tratto d
o (a-d). Esprimiamo questo concetto utilizzando due
costanti della molla di intensità diverse: K e G.
d a-d
base
16
na (n+1)a (n+2)a (n+3)a(n-3)a (n-2)a (n-1)ana+d (n+1)a+d (n+2)a+d (n+3)a+d(n-3)a+d (n-2)a+d (n-1)a+d
na (n+1)a (n+2)a
K G K GK GK GK G K G K G
Assumiamo K > G. Siano:
u1(na) = spostamento dello ione 1 in na;
u2(na) = spostamento dello ione 2 in na + d.
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Il potenziale armonico diventa:
[ ] [ ]∑∑ +−+−=nn
arm anunauG
naunauK
U2
12
2
21 )))1(()(2
)()(2
na (n+1)an(a+d)
u1(na) u2(na) u1((n+1)a)
(n-1)(a+d)
u2(n-1)a)
17
[ ] [ ]))1(()()()()(
12122
2
2
anunauGnaunauKdt
naudM +−−−−=
[ ] [ ]))1(()()()()(
21212
1
2
anunauGnaunauKdt
naudM −−−−−=
K GG
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Cerchiamo soluzioni del tipo: ( )tqnaietnau ωε −= 2,12,1 ),(
Con ε1, ε2 costanti da determinare. Sostituendo otteniamo:
( ) ( ) ( )[ ] ( ) ( )[ ]tanqitqnaitqnaitqnaitqnai eeGeeKeM ωωωωω εεεεεω −−−−−− −−−−=− )1(
21211
2
( ) ( ) ( )[ ] ( ) ( )[ ]tanqitqnaitqnaitqnaitqnai eeGeeKeM ωωωωω εεεεεω −+−−−− −−−−=− )1(
12122
2
18
[ ] [ ]eeGeeKeM εεεεεω −−−−=− 12122
[ ] [ ]iqaeGKM
−−−−−=− 21211
2 εεεεεω
[ ] [ ]iqaeGKM 12122
2 εεεεεω −−−−=−
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
[ ] [ ] 02
2
1 =−−+++− −iqaGeKGKM εωε
[ ] [ ] 02
21 =++−+−− +GKMGeK
iqa ωεε
Si ha soluzione se il determinante dei coefficienti è nullo:
A. Relazione ω(q)
19
= 0][2
GKM +−ωiqaGeK
+++
iqaGeK
−+][2GKM +−ω
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
( ) ( )( ) 0][22 =++−+− − iqaiqa
GeKGeKGKMω
( )( ) )cos(2)( 2222qaKGGKeeKGGKGeKGeK
iqaiqaiqaiqa ++=+++=++ −−
Dato che:
Abbiamo:
( ) )cos(2][ 2222qaKGGKGKM ++=+−ω
20
)cos(2][ 222qaKGGKGKM ++±=+−ω
)cos(21 222 qaKGGKMM
GK++±
+=ω
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Abbiamo due soluzioni per ogni q permesso, abbiamo perciò un numero
totale di soluzioni 2N di modi di vibrazione. Le due soluzioni ω(q) portano
a due diverse curve di dispersione.
)cos(21 222
qaKGGKMM
GKacustico ++−
+=ω
)cos(21 222
qaKGGKMM
GKottico +++
+=ω
Modo ottico
Modo acustico
ω
21
a
π−
a
π q
ω
M
G2
0
M
K2
M
GK +2
ottico
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
B. Espressioni di ε1, ε2
[ ] [ ]iqaGeKGKM
−+=++− 2
2
1 εωε
[ ] [ ]iqaGeKGKM
++=++− 1
2
2 εωε
Dividendo membro a membro:
[ ][ ]iqa
iqa
GeK
GeK+
−
+
+= 21
ε
ε
ε
εiqa
iqa
GeK
GeK+
−
+
+=
2
2
1
ε
ε
22
[ ]iqaGeK
++12 εε GeK +2ε
Moltiplicando numeratore e denominatore per e rovesciando
la frazione:
iqaGeK
++
2
2
2
1
2
2
||
)(iqa
iqa
GeK
GeK++
+=
ε
ε
||1
2
iqa
iqa
GeK
GeK++
+±=
ε
ε
Il rapporto ε1/ε2 esplicita le relative ampiezze e fasi di vibrazione dei due
ioni all’interno della cella.
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Analizziamo il caso q = 0
22 )(1
GKMM
GK+±
+=ω
M
GK += 22ω
otticoacustico
0=ω
12 εε = εε −=
i. All’interno della cella
23
12 εε =12 εε −=
I due ioni della base si muovono in
fase: o
I due ioni della cella si muovono sfasati
di 180° : o
),(),( 211 tnauetnauti == − ωε ),(),( 211 tnauetnau
ti −== − ωε
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Quindi il moto di celle successive è in fase.
ii. Per celle contigue
),)1((),( 222 tanuetnauti ±== − ωε
),)1((),( 111 tanuetnau ti ±== − ωε
In entrambi i casi:
24
ACUSTICO OTTICO
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Caso q = π/a
22 )(1
GKMM
GK−±
+=ω
otticoacustico
.12 εε = .12 εε −=;2
M
G=ω ;
2
M
K=ω
i. All’interno della cella
25
I due ioni della base si muovono in
fase: o
I due ioni della cella si muovono sfasati
di 180° : o
)(
22
)(
11 ),(),( tnitnietnauetnau
ωπωπ εε −−−− === )(
22
)(
11 ),(),( tnitnietnauetnau
ωπωπ εε −−−− −=−==
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Il moto di celle successive è sfasato di 180°
ii. Per celle contigue
)(
11 ),( tnietnau
ωπε −−=
πωπε itnietnauetanu
−−+− ==+ ),(),)1(( 1
))1((
11
),(),)1(( 11 tnautanu −=+
In entrambi i casi:
26
ACUSTICO OTTICO
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
A. Cristallo con base di un atomo
Tre modi normali caratterizzati da valori permessi di
ωi(q) ed εi
(q) con i = 1,2,3. Le tre curve di dispersione
sono di tipo acustico, cioè con ωi → 0 per q → 0. Una di
esse corrisponde alla vibrazione longitudinale, lungo la
direzione di q studiata, mentre le altre due sono
trasversali a tale direzione.
ω
ottico
Vibrazioni reticolari in reticolo tridimensionale
27
B. Cristallo con base di due atomi
Oltre ai tre modi acustici si hanno tre modi ottici,
caratterizzati da ωi ≠ 0 per q = 0, anch’essi si
suddividono in uno longitudinale e due trasversali.
)111( )100( qΓ
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Se la base è costituita dai due ioni del cristallo ionico, e.g. NaCl,
possiamo considerare il momento di dipolo elettrico p = qd. Dato che
nel modo ottico i due atomi della base vibrano sempre in opposizione
di fase, durante l’oscillazione il dipolo elettrico varia poiché varia la
mutua distanza degli ioni (dipolo elettrico oscillante). Poiché un dipolo
elettrico oscillante ha la caratteristica di interagire con le onde
elettromagnetiche, questo modo di oscillazione si dice OTTICO.
d d
28
+ -
d
+q -q + -
d
+q -q
OTTICO ACUSTICO
Nel modo acustico invece, caratterizzato da oscillazione in fase degli
ioni, il momento di dipolo rimane costante.
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Onde trasversali ottiche e acustiche in reticolo biatomico
Se il cristallo è ionico il modo ottico corrisponde ad avere dipolo elettrico
oscillante, da qui deriva la denominazione ‘modo ottico’ . Per estensione il
termine ‘ottico’ si usa anche nel caso dei cristalli non ionici quando ωi ≠ 0
per q → 0.
Onde trasversali acustica e ottica in un
reticolo ionico lineare biatomico
29
reticolo ionico lineare biatomico
corrispondenti a stessa lunghezza
d’onda ( stesso valore di q) illustrante
il moto in fase ( acustico ed
opposizione di fase (ottico ) di cationi
e anioni ( da Kittel, Boringhieri, 1982).
q
q
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Germanio GaAs
Esempi di curve di dispersione per un materiale semiconduttore
30
Confronto tra curve di dispersione di Ge e GaAs(a) Entrambi sono reticoli FCC con base 2 percui si ha sia branca ottica che acustica.
(b) Per l’equivalenza dei due modi trasversali si hanno solo due modi ottici e due acustici.
(c) La differenza di ω a π/a per modo ottico ed acustico si annulla in Ge mentre in GaAs esse sono
dovute alla differenza di massa di As e Ga
(d) La differenza di ω a q = 0 per modo ottico longitudinale e trasversale si annulla in Ge, mentre
nel GaAs è dovuta alla ionicità di legame.
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Curve di dispersione e velocità del suono : Le linee solide nel grafico indicano le
pendenze delle corrispondenti velocità del suono calcolate dalle costanti elastiche
del materiale
31Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato Solido
Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Pb (FCC) Al (FCC)
Γ
Esempi di curve di dispersione per un materiale semiconduttore
32
Abbiamo reticolo monoatomico FCC quindi solo branca acustica. Notiamo
che i due modi trasversi sono degeneri in direzione [100] Γ → X ma non
nella direzione [110] ( k → Γ → k ).
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8- Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Fononi come quanti dell’oscillatore armonico
Per analogia con i fotoni , quanti dello spettro elettromagnetico, è possibile
introdurre i fononi come quanti dell’energia di vibrazione reticolare.
Nell’approssimazione armonica da noi adottata il reticolo è visto come
oscillatore armonico con energia quantizzata. Il quanto di energia
dell’oscillatore armonico è il fonone, particella di momento
ed energia E =
qp h=
ωh
33
ed energia E = ωh
dove ω=ω(q) è dato dalle curve di dispersione con q valore permesso
secondo le condizioni di Born Von Karman.
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8- Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Ricordiamo che i livelli energetici per un oscillatore armonico
monodimensionale sono dati da :
ωh
+=
2
1nEn
Si noti che E0 ≠ 0 (energia di punto zero) mentre per ogni stato
eccitato viene aggiunto un quanto all’energia. Si parla perciò
di stato En del sistema corrispondente ad avere eccitato n fononi di
ωh
energia . Questa nomenclatura evidenzia il punto di vista
corpuscolare e tiene conto della natura discreta dell’eccitazione. Nel
caso classico, l’energia del sistema era determinata dall’ampiezza di
vibrazione e poteva avere valori arbitrari nel continuo. Questo non e’
piu’ possibile per l’oscillatore quantomeccanico.
ωh
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8- Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
L’energia dovuta alle vibrazioni reticolari è dovuta a 3N oscillatori armonici di
frequenza ω(k). Nella approssimazione armonica i 3N modi sono
completamente indipendenti tra loro e contribuiscono all’energia mediante il
termine .La differenza fondamentale dal gas di elettroni indipendenti
( con energia εn(k) da ciascuno stato (n,k) ), è che per gli elettroni ogni stato (qui
“ogni modo” ) può esssere occupato da un solo elettrone ( due tenendo conto
)(kiωh
In tre dimensioni:
“ogni modo” ) può esssere occupato da un solo elettrone ( due tenendo conto
dello spin). Nel gas di fononi ogni modo può essere eccitato con un numero
arbitrario di fononi indistinguibili, i.e. ni(k) non è ristretto ai valori 0 e 1. Questo
si esprime dicendo che i fononi sono bosoni. Il numero di fononi non è però
costante ma è dettato dall’energia del reticolo. A T = 0 K non ci sono fononi
(ni(k)≡0), ed il reticolo è statico ( anche se l’energia del reticolo non è nulla ma
pari al contributo dell’energia di punto zero ). All’aumentare della temperatura
sempre più fononi vengono creati e l’energia del reticolo aumenta.
L’eccitazione media di ogni particolare
modo di energia alla
temperatura T è data dalla statistica di Bose Einstein
)(kiωh
E’ conveniente ridurre le somme sui modi e sui vettori d’onda ad un solo
integrale su ω, il che si ottiene introducendo una densità di modi normali ( o
Quindi:
integrale su ω, il che si ottiene introducendo una densità di modi normali ( o
densità di stati fononici) g(ω)dω, definita così che g(ω) è il numero totale di
modi per unità di volume con frequenze nel range infinitesimo tra ω e ω +
dω:
il che implica:
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8- Fisica dello Stato Solido
Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Con questa definizione di g(ω) l’energia totale dovuta a tutte le
vibrazioni reticolari alla tempertura T di un solido di M atomi nel
volume V prende la forma:
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8- Fisica dello Stato Solido
Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Contributo fononico al calore specifico Prendere in considerazione solo le eccitazioni discrete nella forma dei modifononici ha profonde conseguenze sul comportamento a bassa temperaturadel calore specifico dei solidi.
(nell’ultimo passaggio
abbiamo trascurato
l’energia di punto zero.)
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8- Fisica dello Stato Solido
Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Per T elevate abbiamo : ωh>>KT
Legge di Dulong-Petit
Quindi in questo dominio di temperatura il calore specifico è
costante, come previsto dalla trattazione classica.
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8- Fisica dello Stato Solido
Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
La diminuzione di cv a basse temperature può invece essere spiegata solo
sulla base della teoria quantistica. Il modello più semplice che va oltre quello
classico è dovuto ad Einstein. In approssimazione zero, ignorando qualsiasi
interazione tra gli atomi vibranti del solido, è ragionevole assumere che tutti
gli atomi di una specie vibrino con la stessa frequenza (oscillatori armonici
indipendenti) wE. Allora:
Il contributo di Einstein
con:
Per elevate T x ≪1 e il termine in parentesi si avvicina a uno, , perciò ritroviamo la
legge di Dulong-Petit, mentre per x>>1 ( T -> 0) tale termine va a zero. Il valore di cvcomincia a deviare significativamente dalla legge di Dulong Petit a temperature
intermedie , tali che x ∼ 1 , cioè per temperature vicine al valore:
= Temperatura di Einstein
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8- Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Nel modello di Einstein il calore specifico tende a zeroesponenzialmente, mentre l’andamento sperimentale tende azero con T3. Il problema nasce dalla semplificazione effettuata,per cui tutti i modi fononici sono supposti avere stessafrequenza.
Il modello di Einstein risulta abbastanza buono per temperatureintermedie, laddove il calore specifico è dominato dai contributidovuti ai modi ottici, di maggiore energia e con frequenza dioscillazione praticamente costante.
Diminuendo la temperaturaDiminuendo la temperaturaquesti modi tendono però acongelare ed a bassetemperature divengonoimportanti solo le oscillazionicorrispondenti alle brancheacustiche, caratterizzate da unafrequenza di oscillazionedipendente quasi linearmentedipendente da K .
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8- Fisica dello Stato Solido
Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Il contributo delle branche acustiche al calore specifico è preso in
considerazione nel modello di Debye. I modi di vibrazione acustica
sono responsabili dell’andamento di cv con T3 a bassa temperatura.
Il contributo di Debye
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8- Fisica dello Stato Solido
Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Per T → 0K saranno primariamente i modi a più bassa energia che
potranno ancora essere eccitati termicamente, i.e. la regione delle branche
acustiche vicine al centro della prima zona di Brillouin zone center. In
questa regione la dispersione è lineare in k, per tali modi, corrispondenti a
lunghezze d’onda molto lunghe, il solido si comporta come un mezzo
continuo elastico. Questa è l’’idea portante del modello di Debye model,
che approssima ωi(k) = vgk per tutti i modi, con vg velocità del suono
43
che approssima ωi(k) = v k per tutti i modi, con v velocità del suono
derivante dalla teoria lineare dell’elasticità. Con tale andamento lineare, la
densità degli stati fononici ha forma quadratica:
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8- Fisica dello Stato Solido
Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Visto che questa forma quadratica andrebbe a infinito per ω→∞ vieneinserita una frequenza di cut off ωD ( pulsazione di Debye ) il cui valore
è fissato dalla richiesta che l’intero integrale sulla g(ω) su tutte lefrequenze sia pari alla densità di modi totale 3(M/V). In analogia con il
modello di Einstein definiamo una temperatura di Debye
e per il calore specifico risulta valere la formula:
44Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato Solido
Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
e per il calore specifico risulta valere la formula:
Come nel modello di Einstein si ottiene Dulong Petit ad alta
temperatura e cv tende a zero per T che tende a zero. Tuttavia
l’andamento è ora con T3 per T << ΘD .
225
165
1860
366
Ag
Au
C diam.
Ge
Cu
ΘD [K] CV = AT3 + γ T
Ricordiamo che nei metalli, abbiamo anche la presenza del contributoelettronico al calore specifico, linearmente dipendente dalla temperatura:
45
339Cu
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
In un cristallo rigorosamente armonico la dimensione del solido all’equilibrio non
dipende dalla temperatura. E’ intuitivo, considerando che se siamo alla posizione di
equilibrio, ed espandiamo la serie di Taylor solo al secondo ordine, il potenziale
armonico risulta simmetrico rispetto ad entrambi i lati.
Ci sono un certo numero di effetti che non possono essere descrittidall’approssimazione armonica delle vibrazioni reticolari. Le due piùimportanti sono l’espansione termica e il trasporto di calore.
Fenomeni anarmonici
ΦGià da considerazioni di simmetria risulta
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Φ
rR
U0u(R)
Già da considerazioni di simmetria risulta
perciò chiaro che la posizione di
equilibrio di una particella che vibra
intorno al suo minimo ad ogni
temperatura coincide con il minimo
stesso. Se tale minimo rappresenta la
lunghezza di legame non ne osserveremo
variazioni con la temperatura.
In generale risulta che si può esprimere il coefficiente di espansione in funzione del
calore specifico:
con B modulo di bulk
Solo termini anarmonici, sviluppando la serie almeno al terzo ordine, possono portare
ad un potenziale asimmetrico e quindi ad una posizione di equilibrio dipendente dalla
temperatura.
Il coefficiente di espansione termica per un cubo di volume V sia:
Espansione termica
47Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato Solido
Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
e P pressione: .
Il termine γ (parametro di Grunesein) include la variazione di tutti i modi normali nel
cristallo che sta variando il suo volume:
con:
In generale non è una funzione semplice. Spesso però si ha γ ≈ 1 ( es. NaCl = 1.6, KBr =
1.5) perciò α esibisce una dipendente dalla temperatura simile a cV, in particolare
tende ad essere costante a T elevate mentre a basse T dipende da T3.
Trasporto di CaloreDa un confronto della conducibilità termica di semiconduttori, isolanti e metalli
Vediamo come un materiale isolantecome il diamante ( gap 5.5eV) presentiuna conducibilità termica atemperatura ambiente sensibilmentesuperiore a quella dei metalli!
48Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato Solido
Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Questo è dovuto al fatto che il calore viene trasportato sia dagli elettroni di
conduzione (metalli) che dalle vibrazioni reticolari ( tutti i solidi)
superiore a quella dei metalli!
Conducibilità termica – contributo elettronico
Oltre alla carica elettrica, elettroni e lacune trasportano energia. Se determiniamo ungradiente di T nel campione si instaura un flusso di calore W (energia trasmessaattraverso l’area per unità di tempo ) tale che:
Con K conducibilità termica. All’equilibrio si instaura un campo elettrico ( campotermoelettrico) a contrastare il flusso dei portatori carichi liberi che trasportanol’energia termica. Abbiamo già visto che la teoria di Sommerfeld della conduzionedimostra che il numero di Lorentz L è:
TKW ∇−=
L = 1/3 (π KB/e)2 = 2.45 10-8 W Ω / K2
L’indipendenza dalla temperatura di L è nota come legge di Wiedemann Franz. Nelmetallo con la più alta conducibilità, l’argento, K (273K) = 4.33 W/(cm K) mentre in SiK = 1.4 W/(cmK), circa 1/3 di quello di Ag, anche se la conducibilità elettrica del Si èparecchi ordini di grandezza più bassa di quella di Ag. Quindi anche neisemiconduttori si ha conducibilità termica apprezzabile ma questa è dovutaessenzialmente al trasporto energetico tramite le onde vibrazionali del reticolo. Nelseguito valutiamo quindi il contributo delle onde vibrazionali del reticolo allaconducibilità termica.
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Conducibilità termica e Anarmonicità
Interpretando le vibrazioni reticolari del solido con il modello degli oscillatoriarmonici, si considera il gas di fononi come un gas ideale di particelle noninteragenti tra loro. Il gas è all’equilibrio termico, quindi tutti i punti del solidohanno stessa temperatura. In un arrangiamento di oscillatori armonici
accoppiati quindi la conducibilità termica risulterebbe infinita. E’ l’anarmonicità
degli oscillatori reticolari che determina il valore della conducibilità termica.Tale anarmonicità si descrive considerando un gas di fononi che interagisconotra di loro. Nel modello si considera anche l’interazione del gas di fononi con leimperfezioni del reticolo.
Se esprimo l’energia potenziale del reticolo come:
U(x) = cx2 – gx3 - fx4
Osservo che valgono le seguenti considerazioni:Termine quadratico: gas di fononi liberi (non interagenti)Termine cubico: gas di fononi interagenti. Processi di scattering a tre fononi q1 + q2 = q3
Termine quartico: scattering a quattro fononi
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Utilizzando la teoria cinetica elementare, il trasporto di calore è determinato dal
flusso di fononi nella direzione del gradiente (x). Se n è la concentrazione di
fononi, il flusso lungo la direzione x è pari a + ½ nvx*, ho flusso uguale ed
opposto nel verso opposto. Se c è la capacità termica di una particella,
muovendosi da un punto con temperatura T + ∆T ad uno temperatura T la
particella cede il calore c∆T. Se il tempo di vita medio del fonone tra collisioni
successive è τ , il suo libero cammino medio è l = vx τ . Il ∆T tra gli estremi del
libero cammino medio è:
τxvdx
dTT =∆→≈
∆
dx
dTT
l dx
Ed il flusso di calore risultante:
dx
dTcn
dx
dTcnW x ττ 22
3
1vv −=−=
Se C = nc capacità termica per unità di volume, otteniamo:
dxl
xxtotaletotale nvvV
N
St
N
tempoSezione
particelleNumeroflusso
2
1
2
1
2
1===
⋅=→(*)
τxx vvdx
dTcntotaleflussoTcW −=∆−=
lCvK3
1=
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Quindi la conducibilità termica è regolata dal libero cammino medio dei fononi l.
Questo parametro è determinato principalmente da due processi, scattering daimpurezze e scattering da fononi. In quest’ultimo caso, la presenza di un fonone
produce una deformazione elastica periodica che modula nello spazio e nel tempole costanti elastiche del cristallo. Un secondo fonone percepisce la modulazionedelle costanti elastiche ed è quindi deviato, il risultato è la produzione di un terzofonone. Lo scattering a tre fononi è descritto dal termine cubico nell’energiapotenziale del reticolo.
Ucubico=Aexxeyyezz ejj sono le componenti della deformazione, A una costante.
potenziale del reticolo.
q1
q2
q3 Esempio di interazione di due fononilongitudinali paralleli che dà luogo ad unterzo fonone longitudinale
Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato SolidoLaurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
Heat in the form of a once created wave packet of lattice vibrations would travel
indefinitely in a rigorously harmonic crystal, since the phonons are perfect solutions.
Consequently, a harmonic solid would exhibit an infinite thermal conductance, which
is analogous to the fact that a metal with a perfect rigid lattice (without defects or
vibrations) would exhibit an infinite electric conductance.
For such effects, anharmonic terms beyond the quadratic one must be considered.
Trasporto di Calore mediante vibrazione
reticolari
53Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato Solido
Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
For such effects, anharmonic terms beyond the quadratic one must be considered.
Although this is straightforward to realize, it is extremely tedious in practice.
An exact treatment as in the harmonic case is then no longer possible, since the
formal decoupling of the vibrational modes can no longer be achieved. Considering
the effect of anharmonic terms as small perturbations, one therefore often stays
within the phonon picture developed for the harmonic crystal.
Phonons are now, however, no longer perfect solutions to the
equations of motions, but only a first approximation. Even if one had
found that the vibrations of a solids would be exactly describable by a
phonon wave at a given time t, this description would become worse
and worse with progressing time as the wave does not exactly fulfill
the equations of motion.
In the quasi-particle picture, this leads to a finite lifetime of the
phonon. Phonons can therefore “decay” or scatter at each other, and
we immediately see that such a concept will for example yield a finite
54Prof. Mara Bruzzi – Lezione n. 8 - Fisica dello Stato Solido
Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a.a.14-15
we immediately see that such a concept will for example yield a finite
thermal conductance.