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"" E Funzioni di Bessel In questa appendice sono elencate alcune proprietà delle funzioni di Bessel. Per un 'elencazione molto più ampia si veda: Abramowitz-Stegun, Handbook ofMathematical Functions, Dover PubI., N.Y. 1965. FUNZIONI DIBESSELDELPRIMOE DEL SECONDOTIPO Le funzioni di Bessel, indicate in generale con Zv =Zv( z), sono definite sul piano complesso z =x + jy. Esse sono le soluzio- ni dell'equazione di Bessel (E.1) dove v è una costante (generalmente complessa) detta "ordine" dell'equazione e delle funzioni. Nello studio delle onde interessa il caso in cui v è reale, in particolare intero. In questo ultimo caso l'ordine viene indicato con il simbolo n. Se l'ordine non è intero la soluzione generale della (E. I) può essere posta nella forma (A, B costanti arbitrarie) (B.2) dove Jy(z) e Ly(z) sono due soluzioni indipendenti (funzioni di Bessel del primo tipo) date da: () y 00 ( l m () 2m J(z)- ~ -) ~ y - 2 ~m m!['(m+v+l) 2 (E.3a) largzl<1t ( z ) -y 00 (-l)m ( z ) 2m J (z) =- - -y 2 ~m m!r(m-v+l) 2 (E.3b) In queste espressioni la funzione r indica il cosiddetto "fattoriale generalizzato". Quando v è intero si ha:

Funzioni di Bessel...E Funzioni di Bessel In questa appendice sono elencate alcune proprietà delle funzioni di Bessel. Per un 'elencazione molto più ampia si veda: Abramowitz-Stegun,

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EFunzioni di Bessel

In questa appendice sono elencate alcune proprietà delle funzioni di Bessel. Per un 'elencazionemolto più ampia si veda: Abramowitz-Stegun, Handbook ofMathematical Functions, DoverPubI., N.Y. 1965.

FUNZIONIDIBESSELDELPRIMOE DEL SECONDOTIPO Le funzioni di Bessel, indicatein generale con Zv =Zv( z), sono definite sul piano complesso z =x + jy. Esse sono le soluzio-ni dell'equazione di Bessel

(E.1)

dove v è una costante (generalmente complessa) detta "ordine" dell'equazione e dellefunzioni. Nello studio delle onde interessa il caso in cui v è reale, in particolare intero. Inquesto ultimo caso l'ordine viene indicato con il simbolo n.

Se l'ordine non è intero la soluzione generale della (E.I) può essere posta nella forma

(A, B costanti arbitrarie) (B.2)

dove Jy(z) e Ly(z) sono due soluzioni indipendenti (funzioni di Bessel del primo tipo) dateda:

( )y 00

( l m

( )2 m

J(z)- ~ -) ~y - 2 ~m m!['(m+v+l) 2

(E.3a)

largzl<1t

(z

)-y 00 (-l)m (z

)2m

J (z) = - --y 2 ~m m!r(m-v+l) 2 (E.3b)

In queste espressioni la funzione r indica il cosiddetto "fattoriale generalizzato". Quando vè intero si ha:

462 Appendice E

r(m+n+ l)=(m+n)!

e risulta Ln(z) = (_l)n Jn(z). In questo caso la soluzione generale della (E. 1) non è più la (E.2),perchè Jn e Ln non sono più indipendenti. Un'altra soluzione particolare dell'equazione diBessel è evidentemente:

Ny(z) = Jy(z)COSV1t - J_y(z)sin V1t (funzione di Ressel del secondo tipo)

Pertanto si può anche scrivere:

(EA)

Quando l'ordine è intero l'espressione che definisce Nydiviene indeterminata, e quindi Nndeve essere definita mediante il seguente limite:

La funzione così ottenuta è indipendente da Jn, così che la (EA) rappresenta la soluzionegenerale dell'equazione di Bessel, anche quando l'ordine è intero.Le funzioni Jn(z) sono analitiche in tutto il piano z. Le altre funzioni di Bessel sonoanalitiche in tutto il piano z, escluso il semiasse x :::;O (l'origine è un punto didiramazi one ).

Le funzioni di Bessel Jo e No sono rappresentate dalle seguenti serie di potenze:

00

Jo(z)= Lm (-1)m(~)2m

o (m!)2 2(E.5)

2

(Z

)200 (1)m+l (

z

)2m

No(z) =- y + ln- Jo(z)+- L m - 2 - 4>(m)1t 2 1t O (m!) 2

(E.6)

dove

4>(m) = l + 112+ ... + 11m y =0.5772... (costante di Eulero)

Se l'ordine è un intero diverso da zero si ha:

( )n 00

( l)m

( )2m

J ( )- z - Zn Z - "2 ~m m!(m+n)! "2

(E.7)

Funzionidi Bessel 463

2

( )n-I

Nn(z)= 1t 'Y+ln~ Jn(Z)-! Lm (n-m-I)! (~)2m-n +

1t O m! 2

_! f (-l)m (z

)2m+n

1t o m m!(m+n)! "2 [<I>(m)+<I>(m+n)](B.8)

L'andamento di alcune funzioni di Bessel sull'asse reale positivo è rappresentato nelleFigure E.I e E.2. I valori numerici possono essere ottenuti mediante comuni routine dicalcolo numerico, o possono essere reperiti su tabelle.

0.8

0.6

004

0.2

O

-0.2

-004 L.

-0.6O 2 4 6 8 lO 12 14 16

Figura E. l

0.6

0.4

0.2

O

-0.2

-0.4

-0.6

-0.8 l' I I I +

-1.0 '."..' I ....

-1.2 O 2 4 6 8 lO 12 14 16

FiguraE.2

464 Appendice E

Altre soluzioni particolari della (E. l ) sono le funzioni di Hankel (o funzioni di Bessel delterzo tipo), definite come segue:

(E.9)

È evidente che la soluzione generale (E.4) può trasformata nella seguente espressione:

(M, N costanti arbitrarie)

La Figura E.3 mostra l'andamento delle funzioni di Hankel di ordine Oe l, per valori realipositivi dell' argomento.

APPROSSIMAZIONIPER PICCOLIVALORIDELL' ARGOMENTO Dalle precedenti definizio-ni si deduce facilmente che, per piccoli valori di Izl, si ha:

2No(z) ""-lnz]t

(E. IO)

Nv(Z)",,_r~v)(~r (E.II)(v>O)

APPROSSIMAZIONIPER GRANDI VALORI DELL' ARGOMENTO Per valori molto grandi diIzi si ha:

0.6 ,-

.~ 0.4caI::

.~ 0.2S.5 o~:;; -0.2Q.,

-0.4

-0.6

-0.4 -0.2 o 0.2 0.4 0.6 0.8parte reale

0.6

0.4

0.2

o

-0.2

-0.4

-0.6

-0.4 -0.2 o 0.2 0.4 0.6 0.8

parte reale

Figura E.3

Il

Funzionidi Bessei 465

~ (1t V1t

)J (z) "" -cos z----Y 1tZ 4 2 ~ .

(1t V1t

)N (z)"" -SIn z----Y 1tZ 4 2 (E.I2)

(E. B)

Al crescere di x lungo l'asse reale positivo le funzioni Jn(x) e Nn(x) tendono a comportarsicome sinusoidi smorzate, la cui ampiezza decresce come x-ll2; il modulo delle funzioni diHankel decresce con la stessa legge e l'argomento varia proporzionalmente a x.

FORMULEDI RICORRENZA Detta Zv una funzione di Bessel qualsiasi, vale la seguenterelazione:

(E. 14)

Questa formula permette di dedurre per ricorrenza le funzioni di ordine intero maggiore diI partendo dalle funzioni Zo e ZI.

Indicando con un apice la derivata si ha:

(E.15)

(E.16)

Z'y(z) = ZY-I -ZY+I2 (E.I?)

In particolare risulta:

(E.18)

ZERIDELLEFUNZIONIJn(z) e J~(z) Quando l'ordine è reale le funzioni del primo e delsecondo tipo e le loro derivate prime hanno un numero infinito di zeri reali, ciascuno dei qualiè semplice, con la possibile esclusione dell'eventuale zero sull'origine (che può esseremultiplo).

Gli zeri positivi delle funzioni Jn(z) e J~(z) costituiscono due successioni, i cui termini

sono indicati con xnpe x~ per le due funzioni rispettivamente (p =I, 2, ... ). I valori di alcunizeri sono riportati nelle Tabelle E.I e E.2

466 Appendice E

Tabella E.I Alcuni valori degli zeri xnpdi Jn

Tabella E.2 Alcunivalorideglizeri x~pdi J~

INTEGRALI DI LOMMEL Indicate con h e k due costanti diverse si ha:

z

f t Jy (ht)J y(kt) dt = 2 Z 2 {h J y(kz)J y+l (hz) - kJ y(hz)J y+1(kz)} =h -ko

(v> -l) (E.19)

(v > -I) (E.20)

I precedenti integrali sono noti come integrali di Lommel.

RAPPRESENTAZIONEINTEGRALEDI Jn(z) Esistono diverse rappresentazioni integralidelle funzioni di Bessel, fra le quali la seguente:

n n1 '-n .

Jn (z) = - fcos(ne - zsine)de =L feJZCOSacos(ne)de1t 21t

O -n(E.2I)

"

np O I 2 3 4 5

] 2.405 3.832 5.136 6.380 7.588 8.7712 5.520 7.0]6 8.417 9.761 Il.065 12.3393 8.654 10.173 Il.620 13.015 14.3724 Il. 792 13.324 14.796

np O I 2 3 4 5

I 3.832 ].841 3.054 4.201 5.317 6.4]62 7.016 5.331 6.706 8.0]5 9.282 10.5203 10.173 8.536 9.969 Il.346 12.682 13.9874 13.324 11.706 13.170

Funzioni di Bessel 467

FUNZIONI DI BESSEL MODIFICATE

Bessel modificata:Vengono così indicate le soluzioni dell'equazione di

d

(

dZ

)2 2-

z- z- -(z +v )Z=Odz dz

(E.22)

Nello studio dei campi è particolarmente interessante il caso in cui z è reale non negativo.In questo caso la soluzione generale della (E.22) è data da:

(E.23)

dove:

K (x) =(- Jy+1 1t H(2)( - J'x)v 2 v

(x 2:O) (E.24)

L'andamento di lo, I], Ko, K) è rappresentato nella Figura E.4.Per valori grandi di x si ha:

(E.25)

Le formule di ricorrenza per le funzioni modificate possono essere facilmente dedotte dalle(E.14-18).

\O l,O

8 0,8

6 0,6

4 0,4

2 0,2

° o° I 2 3 4 ° ] 2 3 4

x -- x --

Figura EA