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“Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.” (Francois Voltaire) febbraio 2008 doversi impegnare negli oneri, ma anzi, raffigura e impersona proprio il sincero, pieno e genuino divertimento che si gusta dopo mesi di fatica nella costruzione dei carri per la sfilata, nella confezione dei vestiti od ancora nella preparazione dei cibi tipici del periodo. Questi sentimenti – sfortunatamente sempre più alla mercé della velocità della nostra società impietosa e irriverente verso le tradizioni – a meno di un tornaconto che ne giustifichi l’investimento di tempo e denaro – sono l’anima e la linfa che fa vivere quel rapporto, a sua volta costituito da altre mille relazioni parallele ed incrociate, tra chi a tutti i livelli “produce il carnevale” e chi lo assapora estasiato gustandosi per esempio la classica sfilata della domenica (3 febbraio) o passeggiando la sera tra le viottole segretamente poste di quel teatrino dell’assurdo che diventa Muggia in quella settimana. Infatti, penso che nessuno palcoscenico, neanche dei più rinomati e famosi, possa racchiudere, contenere tutto quello che accade durante il lungo weekend del teatrino “Muggia”; fatti strani, incontri ravvicinati ma lontani con persone che non si vedeno da tempo, amori e liti, amicizie e inimicizie, cotte e baci correndo dietro – se non addirittura rincorrendo scherzosamente – ad una bella gattina che però, una volta raggiunta può riservare belle e graffianti sorprese, il tutto, respirando quell’aria già di per se ebbra che rende magico, fugace, ma a volte diafano ogni incontro. Questo teatrino che rasenta, a seconda dello stato d’animo, la follia, l’ironia, la gioia, ma anche l’impazienza di chi abita nelle calli e che vorrebbe che il carnevale fosse solamente la sfilata della domenica è sicuramente da vedere, da provare; le persone che lavorano per far divertire gli spettatori, da ringraziare ed aiutare; gli agenti di polizia che vegliano sulla gioventù, da non disturbare; gli oste delle osterie, da pagare ed infine, le mura delle case, da non imbrattare. Anche quest’anno il programma della 55° edizione del carnevale muggesano è ricco di eventi (info: www.carnevaldemuja. com) e di manifestazioni tenute dalle otto storiche Compagnie di carnevale (Bulli e Pupe, Bellezze naturali, Bora, Brivido, Lampo, Mandrioi, Ongia e Trottola) e non mancheranno momenti di grande divertimento sia per bambini sia per quelli un po’ più grandi. Un appuntamento da non perdere aspetta tutti “belli e brutti” rigorosamente vestiti in maschera giovedì “grasso” 31 gennaio. Ci siamo quasi! Aprite gli armadi e spolverate vestiti e maschere messi a stagionare da un anno! Oraganizzate giochi e scherzi! Invitate chichessia, fate girare la “voce” perché fra pochi giorni inizierà, come ormai da cinquantacinque anni, e come già molti sapranno, quella stravagante settimana tanto agognata da alcuni e tanto indifferente per altri, al punto che riesce a dividere bonariamente le persone tra chi ci va e chi non ci va a Muggia. Ebbene per tutti: contrari, fautori, appasionati, organizzatori, sostenitori, indifferenti e amatori, quest’anno a fine gennaio inizia la settimana di carnevale che vede in prima linea il comune di Muggia come uno dei maggiori centri di divertimento e di folklore sia organizzato con balli, sfilate, musica e divertimenti, sia spontaneo grazie al fiume di ragazzi e ragazze di ogni età che si riversano ogni anno nelle suggestive e nascoste calli muggesane, dandosi spesso appuntamento da un’annata all’altra. Cosicché, anche se quest’anno in netto anticipo rispetto le edizioni passate, e sperando che il tempo non faccia troppi “scherzi”, la frizzante settimana del 55° Carnevale muggesano si terrà dal 31 gennaio - il “giovedì grasso” - al 6 febbraio - “le ceneri” - snodandosi in un ricco programma di appuntamenti organizzati dal Comune.Ormai da oltre mezzo secolo anno dopo anno il carnevale è divenuto un simbolo, una ricorrenza importante sotto molto aspetti che permette sia di far conoscere la cittadina, sia dar lustro al costante impegno di tutte quelle persone che nei mesi precedenti, investono gratuitamente tempo e denaro propri affiché questa settimana sia più gioviale e spensiarta possibile. Ma quasta popolarità e fama così spontanea, da cosa nasce, quale è il segreto che rende il carnevale di Muggia importante, nel caso in cui – indifferenti permettendo – lo fosse davvero? Le otto Compagnie di carnevale forse? L’importanza sociale della salvaguardia di quello che rimane oggi del folklore popolare? La trasmissione delle conoscenze connesse e relative? La creazione di quel particolare legame tra chi vive il carnevale in prima persona dedicando tempo ed energie e chi lo vive? Il mero – e necessario – indotto economico e turistico ad esso legato? Tutte queste ed altre ancora potrebbero essere delle ragioni soggetivo/particolari valide per ritenere che il carnevale di Muggia – come ogni festa popolare – sia ormai una parte integrante della cittadina, una festa assurta a tradizione, che fortunatamente non rappresenta solo l’odierna inclinazione a divertirsi senza di Daniele Fasolo

Fuorionda febbraio - 2008

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Il giornale dell'Università degli Studi di Trieste

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“Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.” (Francois Voltaire)

febbraio 2008

doversi impegnare negli oneri, ma anzi, raffigura e impersona proprio il sincero, pieno e genuino divertimento che si gusta dopo mesi di fatica nella costruzione dei carri per la sfilata, nella confezione dei vestiti od ancora nella preparazione dei cibi tipici del periodo. Questi sentimenti – sfortunatamente sempre più alla mercé della velocità della nostra società impietosa e irriverente verso le tradizioni – a meno di un tornaconto che ne giustifichi l’investimento di tempo e denaro – sono l’anima e la linfa che fa vivere quel rapporto, a sua volta costituito da altre mille relazioni parallele ed incrociate, tra chi a tutti i livelli “produce il carnevale” e chi lo assapora estasiato gustandosi per esempio la classica sfilata della domenica (3 febbraio) o passeggiando la sera tra le viottole segretamente poste di quel teatrino dell’assurdo che diventa Muggia in quella settimana. Infatti, penso che nessuno palcoscenico, neanche dei più rinomati e famosi, possa racchiudere, contenere tutto quello che accade durante il lungo weekend del teatrino “Muggia”; fatti strani, incontri ravvicinati ma lontani con persone che non si vedeno da tempo, amori e liti, amicizie e inimicizie, cotte e baci correndo dietro – se non addirittura rincorrendo scherzosamente – ad una bella gattina che però, una volta

raggiunta può riservare belle e graffianti sorprese, il tutto, respirando quell’aria già di per se ebbra che rende magico, fugace, ma a volte diafano ogni incontro. Questo teatrino che rasenta, a seconda dello stato d’animo, la follia, l’ironia, la gioia, ma anche l’impazienza di chi abita nelle calli e che vorrebbe che il carnevale fosse solamente la sfilata della domenica è sicuramente da vedere, da provare; le persone che lavorano per far divertire gli spettatori, da ringraziare ed aiutare; gli agenti di polizia che vegliano sulla gioventù, da non disturbare; gli oste delle osterie, da pagare ed infine, le mura delle case, da non imbrattare. Anche quest’anno il programma della 55° edizione del carnevale muggesano è ricco di eventi (info: www.carnevaldemuja.com) e di manifestazioni tenute dalle otto storiche Compagnie di carnevale (Bulli e Pupe, Bellezze naturali, Bora, Brivido, Lampo, Mandrioi, Ongia e Trottola) e non mancheranno momenti di grande divertimento sia per bambini sia per quelli un po’ più grandi. Un appuntamento da non perdere aspetta tutti “belli e brutti” rigorosamente vestiti in maschera giovedì “grasso” 31 gennaio.

Ci siamo quasi! Aprite gli armadi e spolverate vestiti e maschere messi a stagionare da un anno! Oraganizzate giochi e scherzi! Invitate chichessia, fate girare la “voce” perché fra pochi giorni inizierà, come ormai da cinquantacinque anni, e come già molti sapranno, quella stravagante settimana tanto agognata da alcuni e tanto indifferente per altri, al punto che riesce a dividere bonariamente le persone tra chi ci va e chi non ci va a Muggia. Ebbene per tutti: contrari, fautori, appasionati, organizzatori, sostenitori, indifferenti e amatori, quest’anno a fine gennaio inizia la settimana di carnevale che vede in prima linea il comune di Muggia come uno dei maggiori centri di divertimento e di folklore sia organizzato con balli, sfilate, musica e divertimenti, sia spontaneo grazie al fiume di ragazzi e ragazze di ogni età che si riversano ogni anno nelle suggestive e nascoste calli muggesane, dandosi spesso appuntamento da un’annata all’altra. Cosicché, anche se quest’anno in netto anticipo rispetto le edizioni passate, e sperando che il tempo non faccia troppi “scherzi”, la frizzante settimana del 55° Carnevale muggesano si terrà dal 31 gennaio - il “giovedì grasso” - al 6 febbraio - “le ceneri” - snodandosi in un ricco programma di appuntamenti organizzati

dal Comune.Ormai da oltre mezzo secolo anno dopo anno il carnevale è divenuto un simbolo, una ricorrenza importante sotto molto aspetti che permette sia di far conoscere la cittadina, sia dar lustro al costante impegno di tutte quelle persone che nei mesi precedenti, investono gratuitamente tempo e denaro propri affiché questa settimana sia più gioviale e spensiarta possibile. Ma quasta popolarità e fama così spontanea, da cosa nasce, quale è il segreto che rende il carnevale di Muggia importante, nel caso in cui – indifferenti permettendo – lo fosse davvero? Le otto Compagnie di carnevale forse? L’importanza sociale della salvaguardia di quello che rimane oggi del folklore popolare? La trasmissione delle conoscenze connesse e relative? La creazione di quel particolare legame tra chi vive il carnevale in prima persona dedicando tempo ed energie e chi lo vive? Il mero – e necessario – indotto economico e turistico ad esso legato? Tutte queste ed altre ancora potrebbero essere delle ragioni soggetivo/particolari valide per ritenere che il carnevale di Muggia – come ogni festa popolare – sia ormai una parte integrante della cittadina, una festa assurta a tradizione, che fortunatamente non rappresenta solo l’odierna inclinazione a divertirsi senza

di Daniele Fasolo

stancamente e un pò trascinate,tra le altre suona Fly e Un kilo le uniche 2 dall’album nuovo mi pare (e non è un caso...)e per tutto questo tempo l’artista non degna di attenzione il pubblico,nessun cenno,nessun saluto....mi vengono i primi dubbi o meglio mi viene da pensare che forse è tutto vero quello che temevo: cioè di trovare un’ artista svogliato e non più motivato come un tempo. Il dubbio termina mentre ci stavo pensando,il trono scompare,Zucchero saluta,Trieste risponde... evvai ci siamo forse il concerto comincia ora!! Ed è così: ci invita a ballare e parte Sexy Thing, il Palatrieste è in piedi,in fin dei conti bastava poco,attendevano tutti il segnale. Si balla e ci si scuote per un pò fino all’arrivo di un trittico che credo pochissimi artisti possano permettersi di vantare nel proprio curriculum, mi riferisco a Il volo, Diamante e Così celeste; per me autentici capolavori della musica italiana! Sono finalmente soddisfatto ed emozionato erano queste le emozioni che cercavo andando a vederlo ancora e la risposta c’è stata, i miei dubbi dissipati. Zucchero c’è, si è svegliato dal torpore iniziale e a sorpresa mia tenta pure di coinvolgere il pubblico: si balla ancora senza soluzione di continuità con Overdose d’amore,Con le mani,Il mare,Solo una sana e consapevole libidine.....il pubblico gradisce e risponde adeguatamente. Il momento ritorna riflessivo con alcune canzoni suonate da lui al pianoforte e l’esecuzione di Senza una donna prima dei saluti con un’energica Diavolo in me. Saluti si fa per dire. Zucchero e la sua gran band ritornano dopo poco invocati dal pubblico e ricomincia con un’altra strepitosa canzone come Hey man, per me da brividi e infatti il ricordo andò a

5 LUGLIO 1997-5 DICEMBRE 2007: Il mio primo concerto “importante” ed il mio quasi ultimo (è arrivato il boss poi..) concerto importante e Morandi che era venuto prima mi scuserà...Questi 10 anni di concerti hanno come estremi lui: Adelmo Fornaciari noto a tutti come Zucchero. Quella volta allo stadio Rocco mi entusiasmò,in quel periodo il mio mangiacassete si cibava di Spirito Divino e del successivo Greates hits, era insomma un importante colonna sonora di quel periodo. Bravo artista con sonorità inusali per appartenere alla cultura musicale italiana, infatti gran parte della sua fama la deve a collaborazioni internazionali che l’hanno portato ad essere conosciuto in tutto il mondo, a volte (soprattutto ultimamente) più discusso per fatti negativi quali plagi o comportamenti non proprio oxfordiani; artista che ahimè dal mio modesto punto di vista ha abbandonato le scene (almeno dal punto di vista ispirativo) proprio nel periodo che per me è l’estremo inferiore: 10 anni fa. Con questo spirito mi son presentato al Palatrieste non con troppe aspettative,nonostante indelebile sia ancora il ricordo di quella prima volta. Palazzo pieno,tutti a sedere, non erano previsti posti in piedi davanti il palco e già questo mi dispiaceva un pò perchè comunque l’atmosfera ne risente in vitalità dal momento che vedere gente trascinata dalla musica anche se tu non hai nessuna intenzione di alzare il sedere dal seggiolino può portarti inaspettatamente a scrollare il tuo posteriore...ma si parte,si apre il sipario e Zucchero si presenta seduto su un trono di velluto rosso a cantare Dune Mosse,bel pezzo blues datato esattamente 20 anni fa. Le prime 4/5 canzoni passano comunque

quella notte d’estate (parole citate nel testo..) di 10 anni fa quando il concerto si aprì con questo capolavoro; arriva poi forse il momento più emozionante della serata, presenta una canzone che ha scritto con un amico che non c’è più: è una Miserere da brividi, il Palatrieste ad ogni intervento di Big Luciano applaude con commosa sentitezza, è l’apice delle emozioni. I saluti questa volta sono affidati a Per colpa di chi con tanto di presentazione dell’ottima Band, uno su tutti il pianista David Sancius già membro della primissima E street band di Bruce Springsteen. Sembrano saluti veri,il pubblico inizia quasi a sfollare quando ricompare ancora Zucchero portandosi dietro solo David, e dedica a Trieste una canzone perchè è bella,bella bella....parte una versione bellissima di You’re so beautiful,canzone di Joe Cocker che mette in risalto la gran voce da bluesman che il nostro artista può vantare .Gran momento senza dubbio, probabilmente la farà sempre, probabilmente era in programma ma io voglio sentirla come mia e voglio credere che l’ha dedicata alla nostra città e a noi triestini che stasera non gli abbiamo fatto mancare il calore. E per me sarà così. Son passati 10 anni forse non mi fidavo,facevo male. Grazie di avermi smentito.

aerea tor1 in possesso dell’Iran, pochi minuti dopo missili americani vengono lanciati dalle navi da guerra presenti in tutto il Golfo Persico verso altri obiettivi sensibili in Iran, i morti sono oltre il migliaio, pochi istanti dopo Al-jazzeera la CNN araba annuncia che decine di missili Shahab3 sono caduti in Israele, le notizie si susseguono senza interruzioni, l’Iran annuncia di aver affondato 2 navi da guerra e una portaerei, le immagini vengono diffuse in tv.Ore 8.30 il leader degli Hezbollah libanese Hassan Nasrallah dichiara guerra santa all’America e ad Israele, mentre pronunciava le sue parole centinaia di missili stavano cadendo in Israele seminando il panico e la distruzione ovunque e, poco dopo, l’ambasciatore americano a Beirut viene preso in ostaggio con tutto lo

esclude l’uso della forza.Secondo tanti analisti strategici, Israele è riuscito a convincere Bush a fornirgli il pieno appoggio per colpire il programma nucleare iraniano; l’attacco potrebbe partire in qualsiasi momento entro l’anno, in altre parole entro la fine del mandato di Bush.Ma qualcuno di voi si è mai chiesto come sarà questa guerra? Quali effetti avrà sulla nostra vita quotidiana? Io vorrei rispondere a queste domande prevedendo solo le prime ore del conflitto:(nel mese di Marzo)Il primo giorno: all’alba aerei israeliani violano lo spazio aereo iracheno e colpiscono il sito nucleare situato a Bushahr in Iran, seguono altri attacchi su postazioni militari e siti per l’arricchimento dell’uranio, tanti aerei vengono abbattuti dai missili terra

staff dell’Ambasciata.Ore 8.40 aerei israeliani bombardano senza interruzioni la periferia sud di Beirut, la roccaforte degli Hezbollah.Ore 8.50 le truppe siriane, attaccano le alture del Golan “territorio siriano occupato da Israel nel 1967”, Israel risponde bombardando Damasco.Ore 9.00 l’Iran chiude lo stretto di Hermoz colpendo ogni nave senza distinguere tra civile o militare.Ore 9.02 il prezzo del petrolio viene scambiato a 120 $.Ore 9.10 vengono colpiti tutte le basi militari americane nel Golfo con attacchi aerei guidati da kamikaze e con missili lanciati dall’Iran.Ore 9.30 le milizie shiite in Iraq attaccano le truppe americane appoggiate da 20.000 iraniani che hanno attraversato il confine.Ore 9.40 il leader spirituale dell’Iran Khamenaie chiama i musulmani alla guerra santa in tutto il mondo contro gli americani e i loro alleati.Ore 9.50 rivolta in tutto il Medio Oriente, i paesi sono nel caos.Ore 10.00 si registrano chilometri di code sulle stazioni di benzina in tutto il mondo. Ore 10.10 il prezzo del petrolio viene scambiato a 135 $.Le notizie raccontate fino ad ora, sono poco o niente su quello che accadrà nelle prossime ore.

Nella prima settimana del 2008 abbiamo assistito al primo attrito militare tra Stati Uniti ed Iran nelle acque dello stretto di Hermoz, in quel piccolo mare del Golfo Persico stava per scoppiare il conflitto più temuto dal mondo intero. Secondo il Pentagono Piccoli motoscafi delle Guardie Rivoluzionarie Iraniane hanno minacciato di colpire tre navi da guerra della Marina Americana, affermazioni negate dall’Iran che ha parlato invece di un’operazione di routine.La miccia per una nuova guerra nella zona più strategica del pianeta si è spenta per ora, ma il pericolo di riaccenderla resta altissimo, soprattutto se prendiamo in considerazione le continue minacce da parte di Israele, l’alleato numero uno degli Stati Uniti, all’Iran. Il capo del Mossad (il servizio di spionaggio estero) ha fornito prove a Bush durante la sua recente visita in Medio Oriente sulle attività sporche del programma nucleare iraniano; dette prove secondo Israele dovrebbero neutralizzare l’ultimo rapporto fornito dalla CIA alla fine del 2007, nel quale si affermava che l’Iran ha bloccato il suo programma nucleare a scopi militari nel 2003.L’attuale primo ministro israeliano Olmert, ha dichiarato pubblicamente che Israele non permetterà all’Iran di dotarsi dell’atomica e, per raggiungere detto obiettivo, il suo paese non

La scintilla che può bruciare il mondo

Basta un poco di zucchero di Raphael Udovici

musica

attualitàdi Alì Mansour

ERASMUS: STAGE DI FORMAzIONE PROFESSIONALE IN EUROPA

Prorogata fino al 1 febbraio la scadenza per le domande Prorogata fino al 1 febbraio 2008 la scadenza del Programma “Erasmus tirocini: key to Europe EP: Training students for the future”, che consente agli studenti di svolgere stage di formazione professionale in università, imprese, enti, centri di formazione e ricerca in 30 Paesi europei, grazie a borse di tirocinio riservate a studenti universitari, specializzandi e dottorandi. Obiettivo: acquisire competenze professionali specifiche, una migliore comprensione della cultura socio-economica del Paese ospitante e migliorare la lingua. Si tratta di una novità assoluta. L’iniziativa, infatti, «arricchisce» Erasmus, tradizionalmente destinato alla mobilità studentesca finalizzata allo studio all’estero, della possibilità di svolgimento da parte degli studenti universitari anche di tirocini di formazione professionale in ambito lavorativo. Tutte le informazioni e il bando sono consultabili sul sito www.units.it/internationalia nella sezione NEWS.

- conferenze, seminari, film, simulazioni di assembleeinternazionali (ONU, NATO)

- accoglienza e socialità con gli studenti ERASMUS e preziososcambio delle proprie esperienze

- attività ricreative (partite di calcio, pizze, gran ballodell’Università, evento unico nel suo genere a Trieste)

E’ vero, il tempo che gli studenti possono dedicare a un’associazionedurante il frenetico periodo universitario, tra lezioni, studio, esami,fidanzati (vecchi e nuovi…) è purtroppo limitato

L’esperienza che integra lo studio sono però le relazioni con i propricoetanei ma anche con le persone che si conoscono nelle opportunitàsopracitate.

E tutto ciò, alla fine del ciclo universitario, vi rimarrà impresso come unodei momenti più belli della vostra vita.

Siete pronti allora a offrire le vostre capacità nell’ASSP?

Venite a trovarci e partiamo assieme per questo viaggio!

ragazzi che hanno capacità dialettica, che non temono di esprimere le proprie opinioni, nel rispetto e dialogo costruttivo, né con i docenti, nécon eventuali rappresentanti di istituzioni governative e non.

Lo studente “modello” di scienze politiche è una persona sveglia, che amaviaggiare, che deve conoscere le lingue straniere, ha abilità informatiche,riesce a relazionarsi facilmente con le persone per raggiungere undeterminato obiettivo.

Lo studente di scienze politiche, conosce líambiente in cui vive, ne seguele dinamiche quotidiane, sa passare dalla dimensione locale a quellainternazionale, cogliendone le reciproche influenze.

LíASSP consente ai ragazzi di crescere in uníassociazione apolitica (ognunoporta il suo carico di esperienze, ambizioni, desideri di diversoorientamento), pronta ad accogliere le proposte dei suoi iscritti seguendole basilari regole democratiche, contribuendo alla formazione degli studentiattraverso diversi modi:

- viaggi di studio, divertimento e socializzazione in Europa,

- incontri settimanali nei quali si programma le attivitàdell’associazione durante l’anno accademico

’Associazione degli studenti di scienze politiche compie questo anno 10anni e, a pochi mesi dall’inizio del nuovo anno accademico, è il momento di spiegare ai nuovi e “vecchi” studenti dell’Università di Trieste che cosaoffre e chi cerca l’ASSP.

L’ASSP è aperta a tutti gli studenti dell’Ateneo, e ha come target di riferimento gli studenti della Facoltà di Scienze Politiche e ScienzeInternazionali e Diplomatiche.

La Facoltà di Scienze Politiche offre un panorama di conoscenza ad ampio raggio, è tagliata direi su misura per ragazzi curiosi, attenti al mondo incui vivono, che desiderano essere protagonisti attivi della loro vita,

campagna di comunicazione sociale, che comprende distribuzione di materiale informativo e assemblee sul territorio.L’obiettivo dell’autorecupero è la realizzazione di alloggi completi, regolarmente certificati e a prezzi molto più bassi di quelli di mercato. Tutto ciò a partire da uno studio di fattibilità comunale e dalla costituzione di una cooperativa ad opera dei rappresentanti dei nuclei famigliari partecipanti.I fondi necessari all’acquisto del terreno ed alla realizzazione di questi progetti non provengono da finanziamenti pubblici ma da enti fiduciari come Banca Etica, la quale eroga mutui ipotecari a favore delle cooperative e degli autocostruttori. Il capitale pubblico eventualmente reso disponibile da Regioni e Province può essere utilizzato come garanzia nei confronti degli enti fiduciari.Le organizzazioni di supporto ricoprono un ruolo fondamentale sia per quanto riguarda gli aspetti tecnico-legali del progetto, sia dal punto di vista della mediazione socio-culturale che favorisce l’integrazione dei beneficiari del progetto: immigrati o famiglie a basso reddito.Allo stato attuale un progetto analogo da realizzare nella città di Trieste si trova nella fase preliminare: tale progetto ha come obiettivo quello di proporre una soluzione al problema degli alloggi sfitti, particolarmente sentito a Trieste così come in altre realtà regionali. A tal fine è nata la collaborazione tra tre associazioni: Ingegneria Senza Frontiere Trieste, l’ ONG Alisei e l’associazione Kallipolis che si occupa attivamente

l’occupazione massiccia di edifici scolastici portò a varie proposte di riutilizzo di immobili abbandonati in seguito all’esaurimento delle case popolari assegnabili. La situazione sfociò nella presa di coscienza della situazione da parte della classe politica della Regione Lazio che, a differenza del latitante Stato Italiano, legiferò in materia grazie all’approvazione all’unanimità della prima Legge Regionale per l’Autorecupero del Patrimonio Pubblico mediante cooperative senza casa, risalente al 1998.L’Organizzazione Non Governativa che più si occupa di queste attività in Italia è Alisei: essa collabora alla fase tecnico-informativa dei progetti mediante consulenze ai soggetti protagonisti dell’autorecupero, in concomitanza con la Pubblica Amministrazione che sostiene i progetti attraverso la pubblicazione di appositi bandi e mediante la messa a disposizione di fondi in misura adeguata a sostegno delle campagne di comunicazione. Queste iniziative infatti sono in genere accompagnate da una

di sviluppo urbano sostenibile; in particolare ISF Trieste sta cercando un laureando da affiancare al gruppo di realizzazione del progetto (info al link http://isftrieste.units.it/).ISF Trieste, assieme alle associazioni partner, sta muovendosi per far sì che all’interno del D.D.L.R. “Disciplina organica dell’intervento regionale nell’edilizia residenziale” attualmente in fase di approvazione, venga esplicitato l’intervento di autorecupero come uno dei possibili strumenti per la realizzazione di nuovi alloggi. Le tre associazioni stanno inoltre collaborando con la Regione Friuli Venezia Giulia allo scopo di redigere una legge specifica riguardante autorecupero ed autocostruzione assistiti. Al contempo sono stati presi in considerazione quattro edifici di enti pubblici che allo stato attuale sono sfitti per valutarne la fattibilità di intervento mediante autorecupero assistito. E’ in fase di stesura un manuale di autorecupero che preveda le modalità di intervento sia dal punto di vista economico che tecnico.Definiti i risvolti tecnici, la fase di realizzazione costruttiva del progetto avrà come protagonisti principali i beneficiari stessi, supportati da organizzazioni universitarie e non di volontariato sparse su tutto il territorio nazionale. Queste organizzano campi di lavoro estivi facendosi chiamare nei modi più svariati: muratori con lode, universitari costruttori…insomma, se quest’estate ve la sentite di darvi un po’ da fare non avete che da chiedere!

“L’autocostruzione e l’autorecupero collettivo di case sono dei tentatavi di affrontare in modo nuovo e creativo il problema del disagio abitativo, favorendo nuove relazioni sociali.” Potrebbe essere proprio questa una definizione della pratica dell’autorecupero assistito. Tale attività è una soluzione maggiormente sostenibile e più economica rispetto alla nuova edificazione: attraverso questa attività, persone che necessitano di una casa si autorganizzano, progettano, mettono insieme le loro reciproche conoscenze, cooperano trasformandosi da utenti passivi a soggetti attivi. Questo crea relazioni di appartenenza e reciprocità; inoltre attiva dei percorsi di solidarietà concreta e permette l’accesso alla casa a quegli strati sociali normalmente esclusi dal mercato immobiliare a causa della loro scarsa capacità di acquisto.Negl’anni 70 si svilupparono in tutto il Nord Europa, movimenti di lotta per il diritto alla casa dai quali nacque la proposta dell’autorecupero ad uso abitativo del patrimonio pubblico abbandonato. Iniziative simili tardarono fino al 1982 per farsi vedere nel nostro Paese: in quell’anno la cooperativa bolognese “Chi non occupa preoccupa” promosse attivamente la pubblicazione del primo bando pubblico di alloggi da ristrutturare nel centro storico della città. Contemporaneamente, risvolti analoghi si concretizzarono a Padova, Livorno oltre che a Pistoia, Firenze e Roma. Proprio in quest’ultima città, a cavallo fra gli anni ottanta e novanta,

L’autorecupero assistito: un valido ed originale movimento di lotta per la casa.

ASSP - Associazione Studenti Di Scienze PoliticheCos’è e perché farne parte

Ragioni per cui una pistola è meglio di una donna: per le pistole esistono i silenziatori.E’ possibile scambiare una calibro .44 per due calibro .22.E’ possibile averne una a casa e un’altra da portare fuori.Se fai un complimento alla pistola di un amico, lui sarà così contento che ti proporrà di fare qualche tiro di prova.La tua pistola principale non si preoccupa se tu ne hai anche altre.La tua pistola resta con te anche se sei a corto di munizioni.Una pistola non occupa così

tanto spazio nell’armadietto del bagno.Le pistole funzionano normalmente in qualsiasi giorno dell’anno.Una pistola non ti chiederà mai ‘Sembro grassa in questa fondina?’Una pistola non si offende se ti addormenti subito dopo averla usata.Nella stessa casa possono convivere più pistole senza problemi.Una pistola non è interessata alla grossezza del dito sul grilletto.Una pistola non racconterà mai in giro che sei un tipo dal grilletto facile.

barzelletta

di Antonio Minin

di Marco Chiandoni

Attualità, cultura, sport, spettacolo e tutto ciò che riguarda il mondo universitario.Se vuoi collaborare con noicontattaci al nostro indirizzo e-mail:[email protected] nostro socio e collabora on noi: mandaci le tue opinioni, suggerimenti e domande.Fuorionda, un nuovo modo di vivere l’università!

REDAzIONE

Direttore:Alessio Glavina

Vicedirettore:Alì Mansour

Segretario e Tesoriere:Raphael Udovici

Collaboratori:Daniele Fasolo, Matteo Cianciolo, Tamara Littamè, Stefano Strami, Francesco Iuretig, Antonio Minin, Marco Chiandoni, Denis Petretich.

Grafica ed impaginazione: A.M..

Dal 13 Gennaio al 10 FebbraioLa pace con l’arte in un mondo

senza confini [Mostra]TRIESTE

Sala di Palazzo Costanzi, Passo Costanzi 1

Mostra internazionale d’arte contemporanea, itinerante,

alla quale parteciperanno un centinaio di artisti italiani e di

altri paesi

Dal 6 Dicembre 2007 al 2 MarzoVorrei sapere perchË

[Mostra]TRIESTE

Salone degli Incanti (ex Pescheria Centrale),Riva Nazario

Sauro Io penso ad una mostra

piccola ma molto emozionante; mi piacerebbe che uscissero

piangendo, cioè con un’ emozione.

APPARTAMENTI

Libero dal primo di febbraio 1 posto in stanza doppia in appartamento in via della Galleria numero 16, 5 minuti a piedi da Piazza Unità. 136 euro al mese più 20 euro di spese di acqua, luce e gas ogni 2 mesi. info: [email protected]

FACOLTÀ DI ECONOMIA

Vendo i seguenti libri:Come affrontare e superare l’esame di diritto privato: 12 euro.

Istituzioni di diritto privato, Pietro Trimorchi: 18 euro.

Probabilità e statistica, Giuseppe Cicchitelli: 15 euro.

Il metodo applicato. Esercizi svolti di ragioneria, Bruno De Rosa : 10 euro (fotocopie).

Diritto dell’ unione europea, Luigi Daniele: 10 euro.

Il metodo contabile, Maurizio Fanni e Livio Cossar: 20 euro.

English for economics, David HuntCell. 339 62 76 032

calendario

bacheca

1 FebbraioBuz Selecta, Bassi Gradassi,

Burnin Fhya, Zion Cuts Bad From Di Born

-dance all night- from 22 @studio15 via la pira, 10 san donà

di piave(ve)

13 Febbraio 2008 - 20.45Francesco De Gregori in concerto

[Musica]PORDENONE

Teatro Comunale Giuseppe Verdi Viale Martelli 2

15 Febbraio 2008 - ore 20.30I the betolers in concertocanzoni tipiche triestine

Casa del Popolo di Sottolongera - via Masaccio

15 Febbraio 2008 - ore 21.00 I THE BETOLERS in concerto

canzoni tipiche triestine rivisitate Casa del popoplo di Sottolongera

Via Masaccio 24, Trieste

22 Febbraio 2008 - 21.00Korn

[Musica]PORDENONE

Palazzetto dello sport Via Fratelli Rosselli

22 Febbraio 2008 - ore 21.00 Balkan evening - dj set di

COCODUB suoni balcanici e dub si

incontrano Casa del popoplo di Sottolongera

Via Masaccio 24, Trieste

22 Febbraio 2008I LINCEI PER LA SCUOLA - Lezioni

Lincee di FisicaPiazzale Europa, 1

Aula Magna, III piano Edificio centrale Inizio ore 9.00

22-23 Febbraio 2008Acque, terre e spazi dei mercanti.

Istituzioni, gerarchie, conflitti e pratiche dello scambio nel

meditrraneo dall’ età antica alla moderna - Prof. Claudio Zaccaria

Sala “ Giorgio Costantinides” Civico Museo Sartorio

Largo Papa Giovanni XXIII, 1

24-29 Febbraio 2008Tullio Kezich presenta:

ACCATTONE: I PRIMI CIAK DI P.P. PASOLINI

Facoltà di Scienze della Formazione

Via Principe di Montfort, 3

Benedetto XVI invitato dal Rettore a partecipare all’inaugurazione dell’anno accademico presso l’Università La Sapienza di Roma, a causa delle contestazioni, annulla l’impegno.A mio avviso sembra sia stata un’occasione persa per il prestigio dell’Università La Sapienza. Inoltre ciò ha prodotto ancora una volta – dopo Napoli - un immagine negativa dell’Italia agli occhi del mondo.Sembra un paradosso che il Papa Sapiente non possa recarsi ad una conferenza nel luogo dove per eccellenza nasce La Sapienza, bloccato dalle proteste dei professori e dei studenti sapienti(ni).Interessava relativamente poco sapere quale fosse il discorso del Papa fino a quando non è esploso l’accaduto che ha portato ad un interesse morboso sulla vicenda. E che ha determinato l’effetto contrario auspicato dagli stessi manifestanti: anche le persone in dubbio sulla opportunità di tale visita si sono schierate apertamente con il Rettore.

Qualcuno ritiene che il Papa possa esprimere le sue considerazioni ogni domenica mattina all’Angelus e anche in altri luoghi. Appunto. Uno di questi potrebbe essere l’ambito universitario – luogo dove si forma la conoscenza.Il “no” a priori dei contestatori per l’intervento di una figura come quella del Papa – che in Italia conta innumerevoli fedeli – è stato improduttivo perché oltre ad apparire come una mancanza di libertà di opinione in un luogo dove l’opinione si forma, è apparso come una dimostrazione di timore e di incapacità a confrontarsi. Una debolezza del pensiero scientifico rispetto a quello cattolico.Sarebbe stato semmai auspicabile un dibattito successivo al discorso del massimo esponente del mondo cattolico.Come qualcuno diceva “La democrazia è bella perché tutti possono parlare, ma non si è costretti ad ascoltare”.

l’opinioneIl Papa della Sapienza

a.g.

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