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Il conte Aldo Brachetti Peretti ha iniziato a lavorare nel 1957 nell'Api, anonima petroli italiana, oltre a insegnare nelle Facoltà di Economia e commercio delle Università di Roma e Parma. Nel 1965 è entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione e, per le sue capacità, ha assunto la presidenza delle consociate Api ricerche e Api gas, operanti rispettivamente nel settore della ricerca di idrocarburi e della distribuzione di gas di petrolio liquefatti. Nel 1974 è stato nominato vicepresidente esecutivo e ammini- stratore delegato dell'Api. Nel 1977 ha assunto la carica di presidente e amministratore delegato della Anonima Petroli Italiana. È presi- dente della Api holding. Attraverso questa società controlla l'intero gruppo, che ha un fatturato complessivo di circa 6 miliardi di euro e dà lavoro a oltre settemila persone. Il gruppo api ha acquisito recentemente il controllo della IP, Italiana Petroli, tra le prime società di distribuzione italiane di prodotti petroliferi. A Tolentino insiste una sua proprietà dove ha creato "Il Pollenza", vino ormai famoso in tutto il mondo. anno II n°2 - febbraio 2008 PRESS-NEWS Anno II n. 2 - Febbraio 2008 - spedizione A. P. Art. 2 Comma 20/C Legge 662/96 - Filiale di Macerata - Taxe Perçue - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Direttore Responsabile: Roberto Scorcella - Progetto grafico: K-Brush Tolentino - Stampa: Tipografia San Giuseppe segue a pagina 1 due vecchie e fatiscenti case coloniche non utilizzate e abbiamo usato dei mattoni del Cinquecento perchè tutto fosse realizzato nel modo più consono all'ambiente in cui la cantina si stava realizzando. Il vino prodotto ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti dai più grandi sommelier italiani dal 2000 al 2008 e per me è motivo di enorme gratificazione. Esportiamo il nostro vino in Giappone, negli Stati Uniti, in Russia, in Svizzera, in Germania e in Inghilterra. Siamo ancora su piccoli quantitativi rispetto alle potenzialità del vigneto e della cantina che può arrivare a un milione di bottiglie. Adesso ne stiamo producendo soltanto centomila. La mia gratificazione è quella di vederne il successo e di aver fatto qualcosa per Tolentino senza essermi mai immischiato in problemi di carattere locale o politici perchè sono questioni al di fuori della mia mentalità". Ma per Tolentino sono in arrivo novità importanti anche per ciò che riguarda l'energia alternativa. [email protected] sommario: news 1 attualità 2 rubrica i nostri figli 12 curiosità 13 attualità 14 posta 16 7500 COPIE DISTRIBUZIONE GRATUITA FRA DUE ANNI ENERGIA PULITA PER TOLENTINO Il Conte Aldo Brachetti Peretti annuncia un importante progetto C'è aria di indifferenza in città. Un'aria triste. Non si muove nulla neanche quando si parla di argomenti che interessano da vicino ognuno di noi. Stiamo correndo il rischio, qualora non fosse già successo, di lasciare il nostro destino di cittadini e di uomini nelle mani di chi ci comanda, senza intervenire e partecipa- re fattivamente. Il Palazzo è sempre più chiuso su se stesso, i cittadini sembrano disinteressarsene, forse anche per quell'inevitabile distacco e sfiducia, che aumentano ogni giorno di più, verso una politica che non piace. Non piace a destra e non piace a sinistra, da Roma a Tolentino. Nel nostro piccolo la nostra azione di stimolo continua, perchè non ci rassegneremo mai: vogliamo essere padroni del nostro destino. Per noi e per i nostri figli. Aria di indifferenza i l rapporto fra il conte Brachetti Peretti e la città di Tolentino è stretto e si consolida sempre di più con il passare del tempo. Ma come è nato? "Io sono un marchigiano nato casualmente a Fermo, ma la mia famiglia è di Urbisaglia. Una famiglia di vecchia nobiltà a cui siamo rimasti sempre profondamente legati. Vent'anni fa ho comprato una proprietà a Tolentino dalla principessa Antici Mattei dove era già impiantata una vigna che forniva soltanto una cooperativa locale. Non mi piaceva questo sistema perchè lo trovavo un contributo modesto a un'attività che mi sarebbe piaciuta su un livello diverso. Grazie a una grande nevicata il vigneto esistente di 18 ettari che avevo rilevato è andato a terra e mi si è posto il problema di come riutilizzare gli stessi spazi. Mi sono consigliato con dei grandi produttori di vino e abbiamo fatto una vigna nuova, ci siamo allargati e oggi siamo arrivati a 60 ettari di vigneto su un totale di 200 ettari. Da qui è nato il mio grande desiderio di realizzare una cantina, costruita con la demolizione di San Valentino il tuo intimo San Valentino il tuo intimo

MPN Febbraio 2008

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Forse a una svolta la questione relativa alla consegna delle nuove cappelline al cimitero I NOSTRI SERVIZI Consegna Installazione Ritiro usato Assistenza tecnica qualificata q ualcuno che abbia avuto il desiderio di un albero di Natale alternativo? Oppure qualcuno che abbia dovuto far Attualmente lo staff de La Mimosa, oltre che da Danilo e Franca, è formato da Roberto, Simona e Andrea che collaborano nel laboratorio, e da Emma, Alessia e Orietta che operano come commesse nel negozio.

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Page 1: MPN Febbraio 2008

Il conte Aldo Brachetti Peretti ha iniziato a lavorare nel 1957 nell'Api, anonima petroli italiana, oltre a insegnare nelle Facoltà di Economia e commercio delle Università di Roma e Parma. Nel 1965 è entrato a fa r par te de l Cons ig l io d i Amministrazione e, per le sue capacità, ha assunto la presidenza delle consociate Api ricerche e Api gas, operanti rispettivamente nel settore della ricerca di idrocarburi e della distribuzione di gas di petrolio liquefatti. Nel 1974 è stato nominato vicepresidente esecutivo e ammini-stratore delegato dell'Api. Nel 1977 ha assunto la carica di presidente e amministratore delegato della Anonima Petroli Italiana. È presi-

dente della Api holding. Attraverso questa società controlla l'intero gruppo, che ha un fatturato complessivo di circa 6 miliardi di euro e dà lavoro a oltre settemila persone. Il gruppo api ha acquisito recentemente il controllo della IP, Italiana Petroli, tra le prime società di distribuzione italiane di prodotti petroliferi. A Tolentino insiste una sua proprietà dove ha creato "Il Pollenza", vino ormai famoso in tutto il mondo.

anno II n°2 - febbraio 2008

PRESS-NEWS

Anno I I n . 2 - Febbra io 2008 - sped iz ione A . P . A r t . 2 Comma 20 /C Legge 662 /96 - F i l i a le d i Macera ta - Taxe Perçue - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIOAutor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Apri le 2007 - Direttore Responsabile: Roberto Scorcella - Progetto grafico: K-Brush Tolentino - Stampa: Tipografia San Giuseppe

segue a pagina 1

due vecchie e fatiscenti case coloniche non utilizzate e abbiamo usato dei mattoni del Cinquecento perchè tutto fosse realizzato nel modo più consono all'ambiente in cui la cantina si stava realizzando. Il vino prodotto ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti dai più grandi sommelier italiani dal 2000 al 2008 e per me è motivo di enorme gratificazione. Esportiamo il nostro vino in Giappone, negli Stati Uniti, in Russia, in Svizzera, in Germania e in Inghilterra. Siamo ancora su piccoli quantitativi rispetto alle potenzialità del vigneto e della cantina che può arrivare a un milione di bottiglie. Adesso ne stiamo producendo soltanto centomila. La mia gratificazione è quella di vederne il successo e di aver fatto qualcosa per Tolentino senza essermi mai immischiato in problemi di carattere locale o politici perchè sono questioni al di fuori della mia mentalità". Ma per Tolentino sono in arrivo novità importanti anche per ciò che riguarda l'energia [email protected]

sommario:

news 1

attualità 2

rubricai nostri figli 12

curiosità 13

attualità 14

posta 16

7500COPIE

DISTRIBUZIONE

GRATUITA

FRA DUE ANNI ENERGIA PULITAPER TOLENTINOIl Conte Aldo Brachetti Peretti annuncia un importante progetto

C'è aria di indifferenza in città. Un'aria triste. Non si muove nulla neanche quando si parla di argomenti che interessano da vicino ognuno di noi. Stiamo correndo il rischio, qualora non fosse già successo, di lasciare il nos t ro des t ino d i cittadini e di uomini nelle mani di chi ci c o m a n d a , s e n z a intervenire e partecipa-re fatt ivamente. I l Palazzo è sempre più chiuso su se stesso, i c i t tadini sembrano d is in te ressarsene , f o r s e a n c h e p e r q u e l l ' i n e v i t a b i l e distacco e sfiducia, che aumentano ogni giorno di più, verso una politica che non piace. Non piace a destra e non piace a sinistra, da Roma a Tolentino. Nel nostro piccolo la nostra az ione d i s t imo lo continua, perchè non ci rassegneremo mai: v o g l i a m o e s s e r e padroni del nostro destino. Per noi e per i nostri figli.

Ariadi indifferenza

il rapporto fra il conte Brachetti Peretti e la città di Tolentino è stretto e si consolida sempre di più con il passare del tempo. Ma

come è nato? "Io sono un marchigiano nato casualmente a Fermo, ma la mia famiglia è di Urbisaglia. Una famiglia di vecchia nobiltà a cui siamo rimasti sempre profondamente legati. Vent'anni fa ho comprato una proprietà a Tolentino dalla principessa Antici Mattei dove era già impiantata una vigna che forniva soltanto una cooperativa locale. Non mi piaceva questo sistema perchè lo trovavo un contributo modesto a un'attività che mi sarebbe piaciuta su un livello diverso. Grazie a una grande nevicata il vigneto esistente di 18 ettari che avevo rilevato è andato a terra e mi si è posto il problema di come riutilizzare gli stessi spazi. Mi sono consigliato con dei grandi produttori di vino e abbiamo fatto una vigna nuova, ci siamo allargati e oggi siamo arrivati a 60 ettari di vigneto su un totale di 200 ettari. Da qui è nato il mio grande desiderio di realizzare una cantina, costruita con la demolizione di

San Valentino

i l t u o i n t i m o

San Valentino

i l t u o i n t i m o

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attualità

La vicenda dei rifiuti campani smaltiti nella discarica di contrada Collina non è che abbia smosso più di tanto i tolentinati. Saranno soltanto cento

tonnellate, pochi camion e tutto finirà qui. Se le cose staranno realmente in questi termini c'è ben poco da preoccuparsi. Anzi, onestamente possiamo dire che è anche andata bene e, oltretutto, non potevamo neanche esimerci dal dimostrare solidarietà a una popolazione (non alla classe politica che li amministra, sia chiaro) che non si è tirata indietro quando le Marche e la provincia di Macerata in particolare sono state vittime del sisma del 1997. E chiaramente, esistendo in Provincia soltanto la

discarica di Tolentino non potevamo certo pensare che i rifiuti fossero scaricati da qualche altra parte. Ma il punto è proprio questo: malgrado le continue rassicurazioni sull'individuazione del nuovo sito che andrà a prendere il posto della discarica di contrada Collina al suo esaurimento fra un anno e mezzo, ancora non ci sono certezze. Ed è quello che ci preoccupa.Sulla discarica di Tolentino si è giocato uno stucchevole balletto politico bipartisan. Speriamo solo che per individuare il prossimo sito di discarica non bisognerà attendere il termine delle elezioni provinciali previste per il 2009.

“Essendo io un imprenditore nel campo della produzione di energia, mi infilo in un piano energetico regionale che è stato redatto nel 2004 e che non funziona. Tutti dobbiamo cercare di fare il nostro dovere e quindi io per primo ho chiesto alla nostra azienda di realizzare a Tolentino e a Pollenza una centrale fotovoltaica di 11/12 megawatt per poter fornire energia a circa 25mila famiglie. Sono molto orgoglioso di questo e mi sono impegnato a far investire alla nostra azienda su un terreno di mia proprietà in modo

da non essere ricattato da altri proprietari che mi avrebbero certamente messo un po' il laccio al collo sulla cessione dei terreni. Così la mia proprietà diventerà un campo fotovoltaico mischiato con le vigne. Dovrebbe essere un esempio per tanti". I lavori sono già iniziati, anche su un terreno ricevuto in concessione trentennale dal Comune di Pollenza dove esisteva un tempo una discarica. Nel giro di un paio d'anni Tolentino e Pollenza saranno servite con energia proveniente direttamente dal sole.

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Segue da pagina 1

FRA DUE ANNI ENERGIA PULITAPER TOLENTINOIl Conte Aldo Brachetti Peretti annuncia un importante progetto

QUESTIONE RIFIUTINessuna novità sulla prossima discarica

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Microfoni nuovi nella Sala Consiliare25.000 euro per rinnovarli

attualità

da anni la sala consiliare, il luogo principe di rappresenta-tività del Palazzo Comunale,

denota diverse crepe sul soffitto, per lo più coperte da una striscia bianca, forse di stucco, ma che lasciano una netta sensazione di incuria. I soldi nelle casse comunali non ci sono, questa ormai è storia nota. I trasferi-menti statali sono diminuiti, le spese aumentano: tutto giusto, ci manche-rebbe. Poi, però, malgrado situazioni evidenti come quella della sala consiliare, quando si possono spendere un po' di soldi vengono scelte altre strade. Infatti, il soffitto magari continua a restare pieno di crepe, ma intanto si comincia a mettere mano all'impianto di amplifi-cazione: la tecnologia viene sempre per prima. L'investimento è quantifi-cato in circa 24mila euro e serve per provvedere all'ammodernamento dell'impianto di amplificazione della sala consiliare, "essendo" si legge nella delibera con la quale viene autorizzata la spesa il vecchio obsoleto ed in gran parte mal funzio-nante". E giù lodi sull'impianto da acquistare: il nuovo sistema digitale per conferenze scelto viene denomi-nato "forum congress solutions" e per i tecnici comunali rappresenta la soluzione ottimale e fortemente innovativa per il Comune. Nello scorso mese di ottobre, è stata effettuata una prova dimostrativa (alla presenza dello stesso presiden-te, del sindaco, del vicesindaco e di alcuni funzionari) in sala consiliare del sistema prodotto dalla ditta RCF

con gradimento del risultato. Il sistema Forum 9000 è stato proget-tato per applicazioni quali la gestione di consigli comunali, provinciali, regionali e governativi, consigli di amministrazione, centri congressi, sale parlamentari; è completamente digitale nella gestione di audio e dati. Comprende numerose soluzioni per la conferenza e la votazione, alcune delle quali specifiche per sale consiliari, tutte ampiamente persona-lizzabili, configurabili e controllabili da pc. L'Ufficio Manutenzioni ha preso contatti con la ditta RCF (tramite la società di manutenzione della stessa delle Marche ovvero la ditta Cidiemme di Ancona) ed ha provveduto ad effettuare una verifica tecnica sulla tipologia di impianto da istallare che prevedesse nella sua semplicità però caratteristiche di prenotazione e voto elettroni-co con un sistema digitale. La sala consiliare ha attualmente diciassette postazioni più la postazio-ne del presidente del consiglio, ma visto il numero dei consi-glieri e la possibilità di poter inserire nel sistema successiva-mente anche il voto e le t t ron ico , è s ta to proposto di aumentare le postazioni a ventitre così suddivise: 1 postazione presidente; 1 postazione sindaco; postazioni tavolo assessori; 19

postazioni consiglieri comunali; 1 radiomicrofono. Ora, statisticamente, alle sedute del consiglio comunale assistono mediamente fra le tre e le cinque persone, eccezion fatta per consigli nei quali siano all'ordine del giorno argomenti di particolare interesse. L'impianto di amplificazione serve per le persone che seguono la seduta in Comune oppure, anche in questo caso, si deve pensare all'immagine e a ciò che compare sugli schermi televisivi? Recentemente un consi-gliere comunale di maggioranza ha dichiarato in un'intervista "Quello che mi è difficile sopportare è l'infinita durata delle sedute consiliari. Con la tv presente, argomenti che potrebbe-ro esser liquidati in cinque minuti durano ore ed ore. E' per questo che cerco di prendere la parola solo

quando serve". Una frase da analizzare attentamente, perchè recentemente, oltre alla consueta, lunghissima ripresa integrale del consi-

glio comunale, è stata a g g i u n t a u n ' a l t r a trasmissione.Insomma, visibi l i tà

raddoppiata (e costi aumentati) per tutti sul

tubo catodico e nessuna protesta neanche dai banchi de l l ' oppos iz ione . G ià ,

perchè l'immagine, si sa, non ha colore politico.

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Pare (il condizionale in questi casi è sempre d'obbligo) si sia giunti finalmente a una conclusione sulla vicenda della mancata consegna delle cappelline al cimitero comunale che interessa tantissime famiglie di Tolentino. Proprio mentre il capogruppo di Popolo delle Libertà, Giuseppe Pezzanesi, scatenava la polemica sulla stampa affer-mando che "il Comune, come il mago Silvan ormai da anni a seconda dei periodi e delle necessità di cassa fa apparire e scomparire agli occhi dei cittadini sia i nuovi loculi che le cappelline cimiteriali. L'Amministrazione di Tolentino è riuscita a prorogare per anni la consegna dei nuovi loculi e delle nuove cappelline, in barba agli accordi, ai contratti, alle reiterate promesse", come d'incanto è spuntato fuori un comunicato stampa dell'Ammini-

Forse a una svolta la questione relativaalla consegna delle nuove cappelline al cimitero

strazione Comunale che ci informa che la questione è risolta. "L'Amministrazione Comunale fa sapere che in questi giorni l'Ufficio Servizi Cimiteriali sta provvedendo a scrivere a tutti gli assegnatari sia delle cappelline che dei loculi collettivi per la consegna ufficiale. E' stata, infatti, comunicata ai proprietari la disponibilità delle chiavi delle cappelline e dei loculi collettivi in zona nord-ovest. Spetta quindi ai rispettivi proprietari avviare le opere di finitura". Il tutto riassunto in un "a breve" che dice tutto e non dice niente. Di certo, quanti sono interessati e da anni attendo-no, dopo aver regolarmente pagato, la propria cappellina o il proprio loculo, non vedono l'ora di poter scrivere la parola fine a questa vicenda.

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Sparito un albero da via Foro Boario

qualcuno che abbia avuto il desiderio di un albero di Natale alternativo? Oppure qualcuno che abbia dovuto far fronte ai rincari dei carburanti per il riscaldamento? O addirittura potrebbe essersi trattato di un dono originale per un grande amore? Diverse le ipotesi possibili, ma una sola certezza: da qualche tempo un albero in viale

Foro Boario non c'è più. E' stato tagliato e portato via da qualche scono-sciuto e non se ne sono avute più notizie. Il vicepresidente del comitato di quartiere Foro Boario, Francesco Fineschi, fa sapere che "le richieste d'informazioni all'Ufficio Ambiente del Comune sono state vane: nessuno ha autorizzato tagli a garanzia della sicurezza o per altri motivi. Così ha garantito la dottoressa Faraoni, che ringrazio per l'interessamento prestato, dopo aver chiesto ai colleghi degli uffici comunali". Dunque vandali o ladruncoli la tesi più plausibile, con leggera preferenza per la seconda ipotesi vista la cura con cui l'albero è stato tagliato. "Peccato. L'impegno delle Amministrazioni per la piantumazione è buono" dice Fineschi "ma scriteriata è l'azione di qualcuno".

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attualità

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La pasticceria La Mimosa nasce 25 anni fa da un'idea di Danilo Garbini. La passione per l'arte pasticcera e la voglia di fare qualcosa di nuovo sono lo spunto per quello che era solo un sogno e oggi è una delle realtà più affermate d'Italia nel suo ramo.La storia de La Mimosa è frutto di un rinnovamento continuo.Danilo Garbini, fin dagli esordi, non ha mai smesso di aggiornarsi con corsi di specializzazione che gli hanno consentito di conoscere i più grandi maestri internazionali dell'arte pasticcera.Durante uno di questi corsi, nel 1985, Garbini conosce il maestro francese Charles Ceva dal quale apprende l'arte dello zucchero artistico. Ma il punto di riferimento maggiore per il fondatore de La Mimosa rimane il maestro Graziano Giovannini grazie al quale impara tutti i segreti delle decorazioni e delle uova di Pasqua.

Danilo Garbini nel corso degli anni ottiene riconoscimenti in Italia e nel mondo: dalla vittoria del 1996 al Sigep di Rimini alla medaglia d'oro conquistata nel 1998 in Lussemburgo ai Campionati Mondiali di Pasticceria, alle Olimpiadi dei Cuochi del 2002 a Erfurt in Germania.I successi ottenuti da Danilo Garbini nel corso di questi 25 anni di attività non sarebbero stati possibili senza la stretta collaborazione della moglie Franca, suo insostituibile e infaticabile braccio destro.

Attualmente lo staff de La Mimosa, oltre che da Danilo e Franca, è formato da Roberto, Simona e Andrea che collaborano nel laboratorio, e da Emma, Alessia e Orietta che operano come commesse nel negozio.

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La "direttrice dei lavori" è saltuariamente Chiara, figlia di Danilo e Franca.Tante e tutte deliziose le specialità de La Mimosa. Sempre originali e raffinate le torte, sia tradizionali che le moderne mousse.Un successo particolare lo riscuotono tutti gli anni i panettoni artigianali. Un estimatore d'eccezione è il "gastronauta" del Sole 24 Ore David Paolini, passato in incognito a prendere un panettone qualche anno fa alla Mimosa. Da allora Paolini è un cliente fisso e ha inserito La Mimosa fra i primi locali d'Italia dove si mangia meglio il panettone.

Un altro dei pezzi forti de La Mimosa sono le uova pasquali e le colombe fatte della stessa pasta del panettone rispetto alla quale cambia soltanto qualche ingrediente.La proposta nuova sono i "dolci al bicchiere", morbide creme in piccoli contenitori con sfiziose decorazioni che appagano l'occhio e la bocca. Una novità per chi non vuol rinunciare al dolce senza poi piangere sulla bilancia...

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attualità43 piante a rischio in Viale della RepubblicaMa non potevano pensarci prima

sarà valutata caso per caso la decisione di abbattere le 43 piante situate lungo viale

della Repubblica. Il progetto di rifacimento del viale, infatti, prevede il rifacimento dei marciapiede e dell'asfalto, in lunghi tratti rovinato proprio dalle radici delle piante. Infatti, la maggior parte degli alberi presenti lungo viale della Repubblica appartengono alla famiglia "pinus pinea" e sono caratterizzati da grosse radici. Nella delibera di approvazione del progetto per i lavori si legge "sono presenti tracce visibili e danneggiamenti dovuti alle stesse radici in grado di rompere elementi in calcestruzzo armato o rimuovere i cordoli prefabbricati in calcestruzzo. Numerose sono le sconnessioni del la sede pedonale dovute all'azione delle radici con la creazio-ne di rialzi e buche sui marciapiede, con conseguente pericolo per i pedoni, così come testimoniato dalle numerose richieste di risarcimento danni per cadute o incidenti. Sempre le radici, inoltre, in alcune zone sono

arrivate ad interessa-re la carreggiata s t r a d a l e c o n l a creazione di rialzi p a r t i c o l a r m e n t e per ico los i per la c i r c o l a z i o n e d e i ciclomotori e comun-que insidiosi anche per le autovetture.P a r t i c o l a r m e n t e e v i d e n t e , i n f i n e , l ' impraticabil i tà di a l c u n i t r a t t i d e i marciapiede in quanto completamente occupati dagli alberi e ulteriori problemi si riscontrano per la vicinanza degli alberi agli edifici. Il taglio delle radici creerebbe una situazione di pericolo relativo alla caduta della pianta in presenza di vento forte. Inoltre, in caso di precipi-tazioni nevose la notevole consisten-za della chioma potrebbe portare ad una caduta dei rami principali con pericolo alla sicurezza stradale e pedonale, come già accaduto nell'anno 2005".

Con queste premesse, l'unica soluzione ritenuta praticabile dal Comune è quella che comporta l'abbattimento delle piante che ammontano complessivamente a 43. I lavori prevedono, comunque, la sostituzione delle piante presenti.Durante l'esecuzione verrà valutata caso per caso l'eventualità di abbatti-mento della singola pianta. Fare battaglie per questi alberi non serve.E' sotto gli occhi di tutti, infatti, come effettivamente creino situazioni di pericolo sia sui marciapiede che lungo la sede stradale. Non abbiamo neanche dubbi sul fatto che tutte saranno adeguatamente sostituite, perchè senza verde diventa difficile vivere. Ma una riflessione viene spontanea: quando sono stati rifatti l'ultima volta i marciapiede non ci si era resi conto che quelle piante stavano provocando o avrebbero potuto provocare problemi? Non si poteva aggirare la questione magari realizzando delle piccole aiuole intorno agli alberi? Se stavolta il sacrificio di qualche pianta sarà inevitabile, auguriamoci che perlo-meno sia di monito per il futuro così da evitare spreco di denaro pubblico e fine precoce di alberi che, sotto certi aspetti, appartengono alla storia della città.

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400 milioni di lire liquidati in 15 mesi:L’assicurazione del Comune fa marcia indietro

sapete quanto ha speso l'assicurazione del Comune di Tolentino nel periodo fra il 30 giugno 2006 e il 30 settembre 2007 per liquidare i sinistri la

cui responsabilità ricade sull'ente? 204.974,50 euro, qualcosa come 400 milioni circa delle vecchie lire. Una cifra enorme che ha fatto fare marcia indietro anche all'assicurazione: rescissione del contratto con il Comune per elevata sinistrosità o considerevole aumento del premio da pagare. La storia: nel mese di marzo 2006, in seguito ad espletamento di procedura di gara ad evidenza pubblica, il Comune di Tolentino ha stipulato con la compagnia Ina-Assitalia (agenzia di Macerata) una polizza assicurativa RCT/O per la responsabilità civile verso terzi e dipendenti verso un premio annuo di 70mila euro e una franchigia di 1000 euro. Il 26 novembre scorso, tramite il broker Aon spa, l'Ina-Assitalia ha palesato la volontà di recedere dal contratto a decorrere dalla data del 15 marzo 2008, in funzione di un negativo "andamento tecnico" della polizza, essendosi prospettata, nel periodo compreso tra il 30 giugno 2006 e il 30 settembre 2007 una

situazione con 34 sinistri liquidati (125.275,56 euro), 27 sinistri posti a riserva (79.669 euro) per un totale di 61 sinistri pari a 204.974,50 euro. A questo punto, essendo possibile per la compagnia assicurativa recedere dal contratto ai sensi dell'articolo 10 delle Condizioni Generali di Assicurazione o, in alternativa, di procedere a una riforma del contratto medesimo nei termini indicati dalla stessa compagnia. Ulteriori contrattazioni hanno portato a un'ultima proposta di riforma contrattuale: un premio lordo complessivo sul periodo 15 dicembre 2007 - 31 marzo 2009 di 153mila euro con franchigia di 1500 euro. E' stata questa la proposta accettata dall'Amministrazione Comunale, in quanto giudicata come quella maggiormente conveniente. La compagnia assicurativa deve comunque restituire il premio non goduto a titolo di abbuono sulla polizza in corso per il periodo sino al 31 marzo 2008, premio pari a circa 12mila euro. Conseguentemente, la differenza da versare per l'Amministrazione Comunale sarà pari a circa 140mila euro per tutto il periodo. E il cittadino paga...

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Per ridere

Per sapere

È CARNEVALEC’era una voltaun cappello senza testa,passeggiava sul corsoin un giorno di festa.

Oltre che senza testaera anche senza pancia.Senza piedi e senza manipasseggiava in corso Francia.

La gente lo chiacchierava:- È scappato dalla vetrina!- Certo, è un cappello ladro!- Portatelo in guardina!- Calma - disse il cappello,- oggi ogni scherzo vale.Molta gente va in giro senza testa,anche quando non è Carnevale.(Gianni Rodari)

PERCHÈ FESTEGGIAMO IL CARNEVALE?Il carnevale è un'usanza degli antichi romani, che cele-bravano l'inizio dell'anno o di una e nuova stagione con feste speciali. Di solito in Marzo e in Dicembre si svolgevano i SATURNALI, in onore del dio SATURNO.Si pensava che il dio avesse assicurato agli uomini felicità e benessere in una lontana epoca chiamata “ETÀ D’ORO”.Si organizzavano perciò, in suo nome, giochi all'aperto e banchetti succulenti.Per le strade si lanciavano fiori, frutta e confetti.C’era anche l’uso di indossare maschere di corteccia d’albero, di legno intagliato, di cuoio o addirittura d’avorio.

PERCHÈ LA MASCHERA?Forse per non farsi riconoscere quando combinavano burle, forse per sentirsi più liberi, capaci di inventare gesti nuovi, parole nuove, modi nuovi di vivere.Sin dall’antichità l’uomo ha sentito sempre il desiderio di poter riscoprire quella parte del suo inconscio nascosta e diventare un altro. Ecco il perché del travestimento: ESSERE PER UN GIORNO IL CONTRARIO DI CIÒ CHE SI È.

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i nostri figliOGNI SCHERZO VALE...di Luciana Zengarini

C’era inoltre, il desiderio di fare spettacolo, di spaventare e di divertire.Sin dall’antichità stare allegri, cantare, ballare e mangiare in compagnia era considerato di BUON AUGURIO.L’ALLEGRIA di tante persone aveva POTERE MAGICO...

ALLORA...

TUTTI IN MASCHERAPulcinella, cow-boy, arlecchino, damine, uomo ragno, principi e regine, sono tutti in piazza.Come sono buffi! Corrono e, spargendo stelle filanti a destra e a manca, suonano trombette stonate alle orecchie dei passanti. Chi li riconosce sotto quel pezzetto di stoffa che nasconde il viso, facendo brillare solo gli occhi?Tutti belli, soprattutto i piccolini; col visetto pitturato e vestiti variopinti, guardano in su.Una pioggia di dischetti colorati danza nell'aria ancora gelida: sono bianchi, rossi, gialli, verdi e blu, sono corian-doli multicolori. Essi, dopo un volo leggero e rapido, si posano a terra, rendendo la piazza più festosa e più vivace.I sorrisi dei bambini, sapete, hanno uno strano potere: i loro visetti allegri, le loro risa e le loro grida ci regalano inconsapevolmente attimi di gioia. Ma ricordiamo... REGALANO CiÒ CHE VIVONO!In questi giorni più che mai cogliamo nei loro visi la GIOIA DELL’AMICIZIA, L’ALLEGRIA dello scherzo, la FANTASIA dei t ravest iment i e la SPONTANEITÀ delle risate; il carnevale è tutto questo, rendiamolo possibile.Per un attimo il mondo sarà coperto da tanti dischetti colorati, capaci di far nascere ARCOBALENI DI PACE, perché hanno dato un attimo di gioia anche a te!

Per riflettere

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curiosità

nei prossimi mesi tanta pioggia, rispetto alla siccità del 2007. Questo il responso delle cipolle di Urbania. Emanuela Forlini, dal 1995 prosegue

la tradizione tramandatale da nonno e papà 'leggendo' le foglie dei bulbi. Le cipolle sono piene di bolle: che significa? Che per il 2008 ci dobbia-mo aspettare tanta umidità. In estate si tradurrà in una fastidiosa afa e in inverno in impenetra-bili banchi di nebbia.Le cipolle di Emanuela Forlini, maestra elemen-tare che dal 1995 prosegue una tradizione tramandatale da nonno e papà, si sono espresse anche quest'anno sulle condizio-ni meteo del 2008. Rispetto al 2007, per il quale le cipolle con preoccupazione della loro interprete avevano azzeccato l'incredibile siccità, nei prossimi 11 mesi ci saranno maggiori precipitazioni, distribuite in tutto l'arco del 2008: tempo variabile quasi in tutti i mesi, ma le piogge, e in marzo e dicembre le nevicate, non saranno di beneficio ai terreni e di conseguenza all 'agricoltura. Ci saranno acquazzoni anche violenti ma piuttosto brevi che non permetteranno

LE PREVISIONI DEL TEMPO...fatte dalle cipolle di Urbania

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alle acque di penetrare adeguatamente nella terra e di rigenerarla. Nel dettaglio, a gennaio si avrà tempo freddo

e asciutto (già sperimentato), a febbraio per lo più ci saranno gelo, galaverna e brina, a marzo ancora piuttosto freddo, con precipitazioni e nevicate estemporanee. In primavera, comincerà la

variabilità: aprile avrà piogge concentrate alla fine del mese a cavallo con maggio, che a sua volta sarà ancora instabile e con frequenti

precipitazioni. Giugno darà inizio alla bella stagione, a parte qualche giorno proprio

all'inizio del mese, in luglio le giornate saranno afose, seguite da rovesci prepotenti, agosto invece sarà di nuovo variabile ma con abbondanza di giorni di brutto tempo. Nel cambio di stagione, all'arrivo dell'autunno torna ancora la variabilità delle condizioni e settembre avrà alti tassi di umidità, ad ottobre per lo più il tempo sarà sereno con giorni

soleggiati, a novembre forte presenza di nebbie e precipitazioni a cavallo con l'inizio di dicembre, che presenterà consistenti piogge ed anche la neve, tanto attesa.

Marzo:FREDDO, PIOGGIAE POSSIBILI NEVICATE

Maggio:PIOGGIA

Giugno:TEMPO BELLO(eccetto i primi giorni)

Luglio:AFA, ROVESCI E TEMPORALI

Agosto:VARIABILE CON DIVERSIGIORNI DI BRUTTO TEMPO

Settembre:VARIABILE,UMIDITA’

Ottobre:SERENO

Novembre:NEBBIEE PIOGGIA

Dicembre:PIOGGIA E NEVE(prima decade del mese)

Gennaio / Febbraio:FREDDO, ASCIUTTO,GELO, GALAVERNA,BRINA

Aprile:VARIABILE E PIOGGIAA FINE MESE

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attualitàCHE FINE HA FATTOL’INFORMATORE CITTADINO?

o Da più di un anno è rmai è diventato un caso, anche se di lui non ne s p a r i t o d a l l a parla più nessuno, tanto tempo è passato da

quando è stato avvistato per l'ultima volta. circolazione e ci Forse anche i suoi parenti più stretti hanno smesso di p i a c e r e b b e cercarlo: anche l'illusione di poterne trovare qualche sapere (ma tanto traccia è svanita. g l i o r g a n i Anzi, c'è chi propone di dichiararne la morte presunta. is t i tuz ional i a Si dice che se ne parlerà in una delle prossime puntate quelli di Multiradio della notissima trasmissione di RaiTre "Chi l'ha visto?".

Press News non Stiamo parlando di una creatura del Comune, il mitico

rispondono, come se "Informatore Cittadino", quell'enorme giornale che

non esistessimo) se dal sporadicamente negli anni scorsi arrivava piegato in

bilancio è sparita anche qualsiasi quattro nelle nostre cassette della posta. Quel foglio che

voce che facesse riferimento nel 2007 all'Informatore faceva sempre discutere partiti e partitini, tutti nel fare a Cittadino. Noi, onestamente, e come noi tanti altri, non è gara per consegnare per ultimi il loro articolo.che ne sentiamo particolarmente la mancanza, anzi... se Quella pubblicazione che ci rassicurava sempre, così serve per risparmiare qualcosa, nessuno lo rimpiangerà.piena di buoni intenti e propositi per il futuro.

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E' trascorso oltre un mese, ormai, dalla fine delle festività natalizie, ma passando nei pressi di piazza della

Libertà tutti possono notare come sia ancora presente quella bella composizione verde che era stata

posizionata proprio per festeggiare il Natale. Al di là dell'effetto estetico, senz'altro gradevole, non si è ben

capito se quegli alberi resteranno ancora lì in maniera stabile o verranno spostati. Era questa seconda ipotesi

quella di cui si era sentito parlare sotto Natale, ma ad oggi ancora non è stato fatto. Il problema sta sorgendo

negli ultimi giorni, in quanto diverse persone di scarsa educazione e senso civico, soprattutto in orario notturno,

hanno scambiato quella composizione per una sorta di bagno pubblico e, spesso per puro divertimento, vanno

proprio lì ad espletare i propri bisogni. Il tutto senza il benchè minimo controllo. La piazza, in modo particolare la

nostra piazza della Libertà, dovrebbe essere il simbolo della città, il salotto buono, il biglietto da visita per chi

arriva da fuori. Vederla trasformata in una "cloaca a cielo aperto" fa male al cuore di chi a Tolentino ancora

tiene. Ecco perchè sentiamo il dovere di fare presente questa situazione a chi di dovere attraverso le colonne

del giornale più popolare della città affinchè possano essere presi gli opportuni provvedimenti: o aumentare i

controlli e punire severamente chi usa quegli alberi per i propri bisogni oppure, come era preventivato,

spostare definitivamente la composizione verde in attesa delle prossime festività natalizie. Nè l'una nè l'altra

soluzione sembrerebbero particolarmente impegnative e onerose. Basta volerlo, ma farlo restituirebbe

maggiore dignità alla nostra piazza e alla nostra città.

Un gruppo di cittadini di Tolentino

Carabinieri 112Caserma di Tolentino 0733.976500

Polizia 113

Vigili del Fuoco 115Caserma di Tolentino 0733.967404

Emergenza Sanitaria 118

Ospedale di Tolentino 0733.9001Centro Unico di Prenotazione 0733.900299-234

ASSM 0733.95601Pronto intervento (24 ore) 0733.956030

Guardia di Finanza 117

Corpo Forestale dello Stato 1515

Emergenza Infanzia 114

Servizio antiviolenza donna 1522

Comune (centralino) 0733.9011

Polizia Municipale 0733.901263

Multiradio 0733.960241

numeri utili

posta

PER I VOSTRI CONSIGLI, SUGGERIMENTI,

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VI VENGA IN MENTE CONTATTATECI A:

Multiradio - casella postale 143 - Tolentino

[email protected]

Che fine farà l’area verdein piazza della Libertà?