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Fuorionda n°7 - 2012

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Il giornale studentesco dell'Università degli Studi di Trieste.

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Page 1: Fuorionda n°7 - 2012

I L G I O R N A L E D E L L ' U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I T R I E S T E

fuorionda@units. i t Anno 201 2 - n° 7

Donare sangue: un

piccolo gesto, un

grande valore

Sportello del

Lavoro all'opera,

assunti 15 studenti

Lista di Sinistra domina,beneAutonomamente,delusione perOltre

UNI NEL MONDO

Continua a pag. 6

ESAMI "MATTONE"

Zoe:"L'Italia?Sempre stato unsogno", il raccontodella studentessadi Bristol

ADS TRIESTE

Ultima pagina

CENTRO ICGEB

DECATHLON

IgiochidelFuorionda

Un'allegra panoramicadegli esami più difficili,dedicato allematricole

BillGates incentiva

la ricerca aTrieste

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Recensionefilm: Skyfall

Ricetta: Gateau dipatate

RUBRICA

Soprevvivre allanoia: il primoconsiglio perdistrarsi a lezione

RATING

ClassificaTHE:

Trieste terza

migliore università

in ItaliaContinua a pag. 3

Continua a pag. 7

Continua a pag. 3

Continua a pag. 4

Nell'immagine qui sopra il logo di Lista di Sinistra, mentre a destra il logo di Lista Autonomamente, in alto a destrauno studente, visiblimente fuori corso di qualche anno, mentre vota

Classifica delle Facoltà per grado di difficoltà

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ATTUALITÀ2 Anno 2012 - n°7

di Laura Villalta

Sono ben 6 i milioni di dollaridonati dalla fondazione di Bill eMelinda Gates nel mese di no-vembre al centro ICGEB(International Centre for GeneticEngineering and Biotechnology),che ha sede nell’area di ricerca diPadriciano, Trieste.Quale migliore destinatariodell’ICGEB? Un centro di ri-cerca d’eccellenza, che da 25anni opera nel settore delle bio-tecnologie e della biologia mole-colare, presente anche a NewDelhi e a Cape Town, con varicentri affiliati nei 62 statimembri. I programmi di ricercadi cui si occupa il centro ri-guardano la biomedica, il mi-

glioramento della produttivitàdelle colture, la protezionedell’ambiente e la produzione dibiopesticidi e biofarmaci, rivoltiin particolare a garantire una vitamigliore alle popolazioni deipaesi in via di sviluppo.Il finanziamento dei signoriGates, che si aggiunge ai 3 mi-lioni già donati nel 2008, è desti-nato a un progetto di ricerca mi-rato alla regolamentazionenell’ambito dei prodotti agricoliOGM nei paesi dell’Africa Sub-Sahariana. La fondazione èimpegnata su più fronti per aiu-tare i paesi in via di sviluppo, inparticolare nella lotta contro i vi-rus della malaria e dell’HIV. Iltutto è in linea con gli obiettividel centro ICGEB, la cui ricercamira a garantire una migliorequalità di vita alle popolazionidei paesi più poveri, con lo sco-po di far gestire in autonomia iprogressi di cui beneficiano gra-zie al centro.Data l’entità del finanziamento,il centro di Trieste, diretto daMauro Giacca, potrà erogare 20borse di studio per giovani ri-cercatori italiani e stranieri.Una notizia che dà speranza allaricerca in Italia, che difficilmente

riesce a competere con le risorsea disposizione in altri paesi. Èimportante dare spazio e far co-noscere l’attività del centro, a po-chi passi dalla nostra università,

che nel complesso offre lavoro apiù di 400 persone, e che icervelli, invece di farli fuggire, liattrae.

BILL&MELINDA GATES FOUNDATION PER LA RICERCA A TRIESTE

Donati 6milioni di dollari al centro ICGEBIn palio 20borse di studio pergiovani ricercatori

QUANDO IL DIALOGO TRA UNIVERSITÀ E MONDO DEL LAVORO FUNZIONA

Decathlon assume quindici studentiGrazie all'aiuto dello Sportello Lavoro assunzioni immediate nel nuovo store di Muggia

di Besart Shyti

on una grande presenza distudenti all’interno del suo team,Decathlon, il colosso francese, èpronto per sbarcare a Muggia.Venerdì 30 novembre la catenadi negozi di abbigliamento eaccessori aprirà ufficialmente ilsuo primo store triestino alCentro commerciale MontedoroFreetime. La presenza deglistudenti nello staff non è casuale,ma per quindici di loro, è fruttodella collaborazione con loSportello Lavoro di Ateneo, chein data mercoledì 17 ottobre haorganizzato la presentazionedell’azienda e del nuovo store. Icandidati che sono stati selezio-nati hanno dimostrato di esseredinamici, vitali, propositivi econcreti, di avere buone capacitàdi collaborazione e di sapertrattare con i clienti. Non ultimo,ovviamente, dovevano essereappassionati di sport. I giovaniuniversitari assunti si dovranno

occupare anche di consigliare iclienti, proponendo loro queiprodotti che rispondono ai lorobisogni, nonché assicurarsil’esposizione qualitativa dei pro-dotti.Gli studenti così si sono pre-sentati numerosi all'appunta-mento prima in Campo Marzio esuccessivamente, nel pomeriggio,in Piazzale Europa.I responsabili del progetto daparte dello Sportello Lavoro sidichiarano soddisfatti del ri-sultato raggiunto, confermandopoi che “questo è il nostrocompito, agevolare gli studentinel percorso verso il mondo dellavoro e fare da tramite tra l’uni-versità e le aziende”.Al riguardo si esprime anche ilnuovo direttore dello store, Ema-nuele Tarzia, che ringrazia l’uni-versità per la disponibilità e lareattività con cui si è offerta dicollaborare, precisando che “coni nostri punti vendita, cerchiamodi mantenere un contatto diretto

e costante con le Università,offrendo ai laureandi una coniu-gazione studio/lavoro, dando poila possibilità ai meritevoli di pro-seguire una crescita all'internodell'azienda”.Esempio diretto di queste paroleè lo stesso Tarzia, che ha iniziatoa lavorare come responsabilenello store di Mestre per poi tra-sferirsi in quello di Padova, e cheora approda a Trieste come Di-rettore; il direttore aggiunge:“Decathlon dà molta fiducia e leopportunità di crescita sono rea-li.” Suggerisce infine “oltre alpercorso professionale, è moltoimportante la persona, il sapermettersi in gioco, essere co-struttivo e sopratutto amarequello che si fa”.La collaborazione tra universitàe imprese è una realtà semprepiù presente nel nostro ateneo, lodimostrano le numerose iniziati-ve e i diversi progetti organizzati,come il Carrier Day, una dellepiù famose giornate, tenuta a

metà Aprile, dedicata all'incontrotra l'offerta occupazionale delleaziende e gli studenti.

Quando i miliardaridiventano filantropiChi non conosce Bill Gates?Tutti sanno che è il fondatoredi Microsoft, magari sannoanche che per anni ha detenutoil record di “uomo più ricco delmondo”, ma forse non tutti so-no a conoscenza del fatto cheora dovrà essere ricordatoanche come uno dei piùinfluenti filantropi al mondo.La “Bill & Melinda GatesFoundation” è nata nel 2000,ma già nel 1994 Gates avevainiziato la sua attività di benefi-cenza in una fondazione gui-data dal padre.La fondazione, che ha comeslogan “all lives have equal va-lue”, ha sede a Seattle, ma haanche altri uffici a Washington,Londra, New Delhi e Pechino,e un patrimonio valutato in 28miliardi di dollari. I programmimessi in atto sono rivolti allo

sviluppo del terzo mondo,contro fame e povertà, si trattainfatti di programmi di ricercaper migliorare le condizioni disalute nei paesi più poveri, so-prattutto contro i virus dellamalaria e dell’HIV.Non solo, la fondazione èanche impegnata in un pro-gramma per gli Stati Uniti,battendosi per garantire un’ade-guata istruzione superiore,offrire libero accesso a biblio-teche e alla rete internet, e aiu-tare le famiglie del Nord Ovestin difficoltà .

Il centro ICGEB

Lo Sportello del Lavoro èuna delle azioni del Progetto“Università e lavoro nel FriuliVenezia Giulia” cofinanziatodal Ministero dell'Istruzionedell'Università e della Ricercanell'ambito della “Pro-grammazione del sistema uni-versitario per il triennio 2004-2006”Offre diversi servizi, utili siaper gli studenti, che per leimprese. Ad esempio, propo-ne agli studenti opportunità ditirocinio, di lavoro, ancheaccessorio, fino ai 25 anni dietà. Inoltre, ogni laureato ha lapossibilità di rendere visibileil proprio curriculum vitae inuna banca dati che potrà esse-re consultata dalle imprese.Ecco un ottimo strumento peravvicinare laureati e non almondo del lavoro.

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UNIVERSITÀ 3Anno 2012 - n°7

Senato: da sinistra a destra Ruggero Buciol (Lista Autonomamente), Riccardo But, Silvio Ruzzier (entrambi Lista di Sinistra)CUS: dall'alto in basso Andrea Abrami (Lista di Sinistra), Letizia Capitano (Autonomamente)ERDiSU: da sinistra a destra Alice Guaneri e ArpadMattossi (Lista di Sinistra), Marco Lunghi (Autonomamente)

di Besart Shyti

È Lista di Sinistra che, aggiudi-candosi 5 seggi su 8 con i suoicandidati, si riconferma forzapolitica di maggioranzaall'interno della nostra università.Lista Autonomamente, ultimaarrivata nel campo politico, con3 seggi, uno per organo maggio-re, si candida a essere la secondaforza maggiore all'internodell'ateneo. Grande esclusa dalgiro elettorale appena concluso èOltre-Student Office, che per ilbiennio 2012-2014 non avrànessun rappresentante.Delusione, anche se per certiversi aspettata, per le affluenzedegli elettori. Ammontano,infatti, a poco meno dell’86%,pari a 9.486, gli studenti che aiseggi non si sono nemmeno pre-sentati, astenuti per così dire.Solo, quindi, un 14% degli aventidiritto ha usato il proprio poteree si è recato ai seggi.Dati statistici a parte, proseguia-mo con ordine.

I preparativiI seggi sono stati aperti dalle8:30 in tutto l'ateneo, da Letteree Filosofia a Interpreti e Tra-duttori passando per il campuscentrale e fino alle sedidistaccate di Gorizia e Pordeno-ne. L'evento è stato in più ma-niere pubblicizzato, l'universitànel sito web aveva dedicato una

sezione apposita, mentre le listeavevano provveduto all’affissionedi cartelloni.Una giornata lunga per i candi-dati, contornata poi, dopo pochiistanti, dall'arrivo del primointoppo. Durante la stampa delleschede elettorali sono statiinvertiti i colori delle schede peril ERDiSU e il Senato Accade-mico. Immediata la mobilitazio-ne delle liste che avvertono glielettori dell’errore, soprattuttoattraverso i social media.

Alle ore 14:00 del 15 no-vembre i giochi sono chiusiGià la sera stessa, dai controllidegli scrutini, cominciava a defi-nirisi chi, con un buon marginedi sicurezza, avrebbe rappre-sentato gli studenti nei diversiorgani. È solo dopo qualchegiorno, però, che i dati sono statiresi ufficiali dal Rettorato. Si èscoperto così che a portare levoce di Lista Autonomamente inSenato ci sarà Ruggero Buciol(classe '86, Scienze Penalistiche),mentre Lista di Sinistra riesce aportarne due, il giovaneRiccardo But ('92, ScienzeInternazionali e Diplomatiche) eSilvio Ruzzier ('89, Economia eGestione aziendale). Stessa si-tuazione in CdA ERDiSU, perAutonomamente l'ormai già ro-dato Marco Lunghi ('86, ScienzeEconomiche), affiancato daglieletti Arpad Mattossi ('88,Scienze Politiche e dell'Ammini-

strazione) e Alice Guarnieri ('90,Chimica e Tecnologie Farma-ceutiche) per Lista di Sinistra.Gli ultimi due posti al CUSvengono divisi equamente, uno atesta. Andrea Abrami ('88, Giu-risprudenza) per Sinistra e Leti-zia Capitano ('90, Fisica) perAutonomamente.

La parola alle ListeOttimismo e dichiarazioni posi-tive da parte dei portavoce delleListe. Riccardo Spina, delegatoper Lista di Sinistra, parla di me-ritocrazia - la preferenza delcorpo studentesco l'abbiamoguadagnata con il lavoro che inostri rappresentanti compionoogni giorno e con la trasparenzache ci contraddistingue. AncheAutonomamente, nelle parole diElena Guercia, dimostra la suasoddisfazione - perché è riuscita,nonostante sia una lista molto'giovane', a riconfermarsi la se-conda forza politica dell'Ateneotriestino, ribadendo poil'intenzione da parte della lista dicontinuare il suo lavoro dirappresentanza.

Banco di prova, questo delleelezioni degli organi maggiori,per la politica universitaria, che amarzo dovrà riempire un Consi-glio degli Studenti con 159rappresentanti. Una sfida, questa,non semplice, visto l'interessedello studente medio.

L'ateneo triestino siconferma istitutod'eccelenza, terzo inItalia

Non siete orgogliosi di fre-quentare la terza migliore uni-versità italiana? A dirlo è larivista inglese “Times HigherEducation”, che ha stilato laclassifica delle migliori uni-versità del mondo.Scopriamo così che il nostroateneo si è posizionato al271esimo posto nella classifi-ca mondiale (maluccio, diretevoi…), ma se prendiamo inconsiderazione le sole uni-versità italiane possiamoandare fieri del terzo posto,subito dietro l’Universitàstatale di Milano e l’Universi-tà Milano-Bicocca, e davantialle università di Bologna,Trento e Torino.Ai primi posti, invece, i solitinomi: Harvard (USA),Cambridge (UK), Stanford(USA), Berkeley (USA), Ox-ford (UK), Princeton (USA),per citarne alcuni.Per la valutazione, il THE hautilizzato 13 indicatoriraggruppati in 5 aree: qualitàpercepita dell’insegnamento;reputazione nell’ambito dellaricerca; quantità di pubblica-zioni nelle riviste specializzatein un determinato settore;capacità di creare innovazioniutili alle imprese e di riceverefinanziamenti; internazionali-tà, intesa come attrazione distudenti e professori dall’este-ro, anche nelle collaborazionidi ricerca.Di seguto, invece, ilcommento da parte del Retto-re, nell’apprendere il risultatodella classifica.“Anche quest'anno, è motivodi grande compiacimentoconstatare come l'Universitàdi Trieste mantenga una posi-zione di testa nel ristrettogruppo di atenei italiani censi-ti dal Times e, in special mo-do, come tale riconoscimentoderivi dall'elevata penetrazio-ne internazionale che la nostraproduzione scientifica ottiene.Allo stesso tempo, non ci sipuò nascondere la preoccupa-zione che suscita il generalearretramento che, di anno inanno, registrano le universitàitaliane valutate in tale classi-fica: indice, questo, di unindebolimento del sistema na-zionale della ricerca, che do-vrebbe far riflettere e, so-prattutto, reagire i responsabilidel finanziamento al sistemamedesimo".

CONCLUSE LE ELEZIONI

Cinque seggi per LdS, tre perAutonomamente

Grande indifferenza da parte degli studenti, solo il 14% vota

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FAC4 Anno 2012 - n°7INTERVISTA

IL PRIMO ANNO ALL'UNIVERSITÀ

S.O.S. esami: istruzioni per l'usoDa Giurisprudenza a Ingegneria, passando perCTF, consigli e dritte dai veterani del settore

di Francesco Bonifazio

Molti di voi hanno iniziato lelezioni da poco più di un mese,altri da poche settimane. Ma, aprescindere dalla data d’iniziodella vostra carriera universitaria,voi matricole dovrete affrontare ivostri primi esami. E avere unaprospettiva degli insegnamenti datenere sott’occhio non è unacattiva idea, ecco perché abbia-mo pensato, noi di Fuorionda, difar una sorta di “lista” dellematerie che potrebbero risultarvidifficili (ma non impossibili,tranquilli! ). Per motivi di spazionon possiamo trattare tutte le fa-coltà.

Infine a tutti gli studenti che siapprestano a cominciare il loroprimo anno di studi universitari,in generale, auguriamo di passa-re quanti più esami possibile e diavere una brillante performancein questo prestigioso contesto(beh, ve lo auguriamo, ma non èdetto che succeda! ).

Detto ciò, iniziamo con la fa-coltà di Ingegneria, sicuramentemolto ambita per gli sbocchi la-vorativi che può offrire: ci sonodue esami, in particolare, chevanno “presi con le pinze” e unodi questi è assolutamente Analisi1 (poi c’è la 2 che vi aspetta alsecondo anno, lo sa bene AndreaD.V.) seguito da Geometria(parola di Augusto D.P. e MatteoB.), due insegnamenti fonda-

mentali nel corso dell’anno, che,una volta superati -soprattuttonel primo caso- vi libereranno diun bel peso.Vi affidiamo poi, per ogni tipodi richiesta (appunti, consigli, le-zioni private, dritte etc.) alle curedi Regi J.

In secondo luogo, ci concentria-mo sulla facoltà di Scienze Poli-tiche, che ha il merito di formarelo studente su più fronti (ma poiche si fa?). A riguardo possiamosoffermarci sugli insegnamenti diStoria contemporanea (che vidarà modo di acculturarvi un pòe di leggere qualcosa che non èmai male, o pretendete di farviuna cultura uscendo tutte le se-re?) e Scienza della politica (po-trebbe già non piacervi di vostro,ma c’è il rischio che possiateconsiderarlo ultrasupernoioso permerito del prof, che però si di-letta nell’individuare i cosiddetti“turisti”, ecco loro non sono be-ne accetti). Rappresentano duematerie rilevanti nell’ambito delvostro piano di studi e che costi-tuiscono un bel bottino di crediti,fattore da non trascurare (so-prattutto alla fine ragazzi, all’ini-zio potete anche passare e ba-sta.. . Farlo meglio vi convieneperò, consiglio di Luca L. e UgoF.)

Poi passiamo alla facoltà diScuola Superiore di LingueModerne per Interpreti e Tra-duttori (SSLMIT), che presentaun buon numero di esami “tosti”,

che riguardano principalmente lelingue: Italiano (il prof delloscorso anno dovrebbe andare inpensione ed è difficile che vengaqualcuno che possa rendereancora più complicato l’esame,basta chiedere a El Mehdi H.),Spagnolo, Tedesco e, infine,Russo. Le prime due meritanoattenzione in quanto sono ca-ratterizzate dal fatto di avereprofessori esigenti e modalitàd’esame pesanti, le altre inveceper le evidenti insidie che na-scondono, legate in particolarmodo alla loro comprensione.Come dimenticare poi Inglese -“è già un problema andare a le-zione, è vietato distrarsi o andareimpreparati! Figuriamoci l’esa-me!” - assicura Martina B.Inoltre, vi sembrerà di non averlasciato la vostra “cara” vecchiascuola.. . Perché solo in questabella facoltà, tutto vi farà pensa-re ai tempi passati e ragionereteancora in termini di compiti percasa e traduzioni da fare. Meglionon farsi trovare impreparatiallora, no?Piccolo avvertimento: passatol’esame di Italiano, non pensateche sia finita lì. Alla specialisticave lo ritroverete di nuovo eancora più pesante! Per cui go-detevi il momento e divertitevi!

La facoltà successiva è quelladei futuri avvocati (Giurispru-denza), la quale ha, al primoanno, un insegnamento che pe-sante è dir poco (testimoniaMarco N.): Diritto privato!

Passerete quindi tutto il secondosemestre (e non solo)gingillandovi, sollazzandovi etrastullandovi tra la macchinettadel caffè e la generale,confrontandovi tra obbligazioni,contratti, validità e clausole qui elà! L’esame rappresenta il primovero approccio al diritto ed è ladisciplina cardine del corso inquanto è incentrata sul codicecivile. Passato l’esame è tradi-zione offrire da bere a tutto ilcorso, anzi a tutti i corsidell’università!

In seguito, andiamo a esaminarela facoltà di Economia, i cuistudenti sono rinomati fre-quentatori del viale e dintorni,nei suoi vari percorsi/curricula(EC01 , EC11 e EC21). L’esamepiù difficile che tutti i percorsihanno in comune è Economiaaziendale, un insegnamento chevale ben 12 crediti e che quindi èbene valutare con attenzione(come dice saggiamente VittoriaL.). Molto c’è da dire su questoesame che ruba intere notti disonno ai poveri studenti, comeconfermano le occhiaie di GiulioS., che portano al ritiro di altri oche comunque ritardano i tempidi laurea degl’ultimi. Ci limitia-mo a dire che statisticamente unpaio di tentativi li fanno tutti. Poicon riferimento ai primi dueordinamenti, ci sarà un altro“bell’esame” di cui abbiamoparlato e che qui è noto comeIstituzioni di Diritto privato, percui è necessario mettere la giusta

A sinistra, il frutto della crisi colpisce fortemente gli studenti laureati in Giurisprudenza, mentre a destra immagine dello studente medio, che non sa più che pesci pigliare

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ATTUALITÀ 5Anno 2012 - n°7

volontà nello studio e impegnarsiper abbattere questo “scoglio”.

Per ultima, ma non menoimportante, andiamo a vedere lafacoltà di Chimica e Tecnologiefarmaceutiche (CTF). Le mate-rie che danno più problemi aglistudenti sono due: Fisica e Chi-

mica fisica. Il prof del primoesame è bravo, ma il lavoro ètroppo per 5 crediti e così glistudenti si scoraggiano a farel’esame. Quest’ultimo è fatto indue tempi, prima lo scritto e inun secondo tempo l’orale, cherappresenta la parte più difficile.Solo per farvi capire: Cliff A. ci

racconta che due amici avevanolasciato l’esame alla fine (cioèdopo i cinque anni di studio),sperando che il prof andasse inpensione e il nuovo prof fossepiù benevolo. Per quanto ri-guarda Chimica fisica, possiamodire che è un’insegnamento diffi-cile di per sè, che prende un bel

po' di tempo e qui c’è poco dafare ragazzi, bisogna mettersi a“lavoro”!

Beh, a questo punto non ci restache dire una cosa a tutti voi(enoi) studenti: buona fortuna!

DONAZIONE SANGUE

Salvare vite: un modo facile per farlo!I camper dell'ADS a disposizione degli studenti davanti alla facoltà di Economia

di Letizia Maria Cardillo

Cosa vuol dire salvare vite? Percapirlo, basta pensare a una si-tuazione con la quale i medici siconfrontano tutti i giorni. Pro-viamo a immaginare che in que-sto momento una persona abbiaavuto un incidente automobilisti-co, e che abbia urgentemente bi-sogno di una trasfusione disangue. Questa trasfusione lesalverà la vita.   Un esempiosemplice e diretto che spiega ilgrande lavoro dell'ADS (Asso-ciazione Donatori Sangue), cheda otto anni fa tappa nella nostrauniversità, per dare l'opportunitàa chiunque voglia (studenti, manon solo) di donare il propriosangue, compiendo così ungrande gesto di solidarietà.   Pe-riodicamente, infatti, davanti allaFacoltà di Economia sono pre-senti due camper dell’associazio-ne.Nella prima unità mobile glistudenti interessati dovrannocompilare un questionario il cuiscopo è verificare lo stato di sa-lute del donatore. Vi sono,

infatti, dei requisiti fondamentaliper diventare tale: bisogna avereun'età compresa tra i 18 e i 65anni, il peso corporeo deve esse-re di almeno 50 kg e bisogna go-dere di ottima salute. Nel se-condo camper, invece, in unambiente accogliente e conforte-vole, avviene, sotto la supervisio-ne di volontari esperti del setto-re, la vera e propria donazione,che di norma dura tra i 15 e i 30minuti. La quantità di sangueestratta per volta è di 450 ml; gliuomini possono donare sangueogni tre mesi, mentre le donneogni sei.Il sangue donato, inoltre, verràanalizzato e il donatore disporràdi analisi del sangue gratuite, chegli saranno inviate a casa dopoqualche giorno. Il sangue persoviene rigenerato dall'organismoin pochissimo tempo; il soggetto,dopo la donazione, non ri-scontrerà particolari problemi eavrà le forze necessarie percontinuare la giornata. L’unicoavvertimento è quello di nonesagerare con lo sforzo fisiconelle ore successive.“L'iniziativa è ben accettata da

tutti gli studenti, al punto chesono loro stessi a farsi avanti! "spiega il sig. Bianchi G. Paolodell’associazione, rivelando poicon soddisfazione che si arrivanoa raccogliere anche sessantasacche al giorno. Gli studenti, daparte loro, sottolineanol'importanza del gesto, come faMaria, studentessa al secondoanno di giurisprudenza, che pre-cisa: “l'iniziativa è buonissima,anche perché c'è gente menofortunata di noi, che ne ha biso-gno.”Francesco, anche lui donatoreabituale, parla della sua espe-rienza: “Il personale è moltocordiale e accogliente e, inentrambi i camper, ci si sente aproprio agio, cosa che favoriscel’affluenza. Merito di ciò anche ilfatto che i camper sono moltovisibili e c’è chi, incuriosito, siavvicina per chiedere informa-zioni e poi si ferma a donare.”Come “premio”, e anche pernecessità, alla fine si ha la possi-bilità di rinvigorirsi con del buoncioccolato o, in alternativa, conun sostanzioso panino oppurecon una brioche.

In alto uno dei camper dell'ADS davanti alla fa-

coltà di economia, sotto Maria

A sinistra, studentessa di ingegneria alle prese con l'esame di Analisi, mentre a destra studente medio indeciso tra lo studio e il viale

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INTERVISTA6 Anno 2012 - n°7

di Sara Frusca

Tra le motivazioni che spingonogli studenti a scegliere l’Uni-versità degli Studi di Trieste c’èlo stile di vita e le opportunitàche la città offre. Ma come ve-dono Trieste gli studenti stranie-ri? Chiediamolo a Zoe.Sei qui grazie al progetto“Erasmus Placement”. Cosafai e ti piace Trieste?Il progetto consiste nelsoggiornare e fare un tirocinionel paese della lingua che si stu-dia, per poi scrivere alla finedell’esperienza una tesi su un te-ma culturale della nazione ospi-

tante. Nel mio caso lavorerò al“Trieste Film Festival”. Qui mitrovo benissimo: è una cittàmolto artistica e poi c’è il mare!Inoltre cambiare un po’ il mioritmo di vita mi serviva molto.In che senso?Non per creare stereotipi, manoi inglesi viviamo molto piùfreneticamente e, dopo due annidi studio intenso, avevo bisognodi rallentare un po’ primadell’ultimo anno. Qui invece siprende tutto più “easy”: in uffi-cio, in posta,…Come trovi gli italiani?Beh, siete molto meno riservati,soprattutto i maschi. Per strada o

sull’autobus i ragazzi ti guardanoin modo intenso e capita chefacciano complimenti. InInghilterra se qualcuno ti trovacarina, ti guarda per una frazionedi secondo e poi abbassa losguardo intimidito.E la cosa più imbarazzanteche ti è capitata?Qualsiasi cosa di bello si debbafare, i giovani inglesi dicono:<<I’m excited!>>. Una volta,quando i miei amici qui in Italiami hanno proposto un’attività chemi interessava molto, ho escla-mato in maniera molto convinta:<<Wow, sono eccitata!>>. Vi la-scio immaginare la reazione!

di Sara Frusca

Alle porte del 2013 se uno stu-dente vuole avere anche la piùpiccola speranza di trovare unimpiego futuro, deve conoscerealmeno qualche parolina d’ingle-se. Ma c’è qualcuno d’oltremani-ca che invece si laureerà in ita-liano. Scopriamo chi è!Ciao: chi sei e cosa studi?Sono Zoe e sono al terzo annoalla Faculty of Arts dell’Univesi-tà di Bristol, dove studio france-se e italiano. Ho scelto l’italiano,perché sono innamorata…dell’Italia. Da anni vengo a tro-vare un’amica inglese che ora vi-ve a Orvieto e ho sempre volutoimparare bene la lingua.Come funziona l’ammissio-ne all’Università?Gli Atenei più prestigiosi richie-dono una “A”, cioè il punteggiomassimo, in almeno tre deiquattro esami "A-Levels" alla fi-ne del Liceo. Servono poi un“Personal Statement”, ovvero un

tema sui motivi che spingono lostudente a frequentare quella Fa-coltà, e una “Reference” (letteradi raccomandazione) dal liceo.Spesso si è anche sottoposti auna “interview”, dove vengonovalutate anche personalità, capa-cità di istaurare rapportiinterpersonali e attività extra-curriculari.Quali sono le maggioridifferenze tra l’università quie in Inghilterra?Per prima cosa ho notato che aTrieste gli studenti non della cittàspesso approfittano di weekend eponti, per tornare dalla famiglia edagli amici di casa. L’Universitàè quindi il puro e semplice luogoin cui studiare e, se capita, fareconoscenza. Da noi invece l’uni-versità è un modo di vivere. Lamaggior parte degli studenti vivein residenze universitarie, dove sicrea una vera e propria comuni-tà con cui condividere i momentipiù belli e più brutti. Spesso siorganizzano feste ed eventi comela “Freshers’ week”, una settima-na in cui le matricole si travesto-no.I costi poi sono più alti: le tasseuniversitarie sono state triplicatedal Governo Cameron (da 3000a 9000 sterline), senza contarepoi l’affitto e le spese di tutti igiorni. Un’altra differenza è ri-scontrabile nella vita sociale enelle attività extracurriculari: esi-ste un evento all’inizio dell’anno,la “Freshers Fair”, dove ognunosceglie cosa più gli interessa, co-me la “Hot Air Ballooning So-ciety” o “Medici senza frontie-re”.

Ci sono molti studenti stra-nieri a Bristol?Prima si incentivava moltissimol’arrivo di studenti stranieri.perché pagavano rette più alte equindi avevano un bel peso nelbilancio delle università. Adessoè più una questione di prestigio etradizione.Quali sono i tuoi progettifuturi?Mi piacerebbe prendere un Ma-ster in Interpretazione, mamancano ancora due anni, quindichi lo sa?

INTERVISTA A ZOE, STUDENTESSA A BRISTOL

Università Made in England: uno stile di vitaAndare all’Università è come stare in una comunità, ma i costi sono troppo alti.

In alto la sede centrale dell 'università, sotto la residenza del primo anno ‘Goldney Hall.’

@Wikipedia

Trieste da un diverso point ofviewTrieste è vista come città culturale e “easy”

Logo dell'università

Zoe Grimes

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ATTUALITÀ 7Anno 2012 - n°7

NOIAALEZIONE?

Gioco delle macchinineCome passare il tempo a lezione (ma non l'esame)di Matteo Santarossa

"Nulla di più noioso di questalezione!". Quanti di voi, carilettori, avranno pensato o condi-viso con il collega vicino, questafrase lapidaria su una qualsiasilezione di un qualsivoglia profes-sore. E allora giù a pensare cosafare, per aiutare la lancetta piùlunga dell'orologio a completareil proprio giro più velocementepossibile e far sì che sicontragga, quale pallina anti-stress stretta tra le dita, il tempoche separa dalla tanto agognatafrase del professore "A domani,ragazzi! " .Di seguito alcuni consigli,puntata per puntata, perammazzare il tempo (il tempo,non il professore! Quelli forsenel prossimo numero.. .), che sa-

ranno utilissimi a coloro che nondispongono di uno smartphone eche con tal oggetto si possonofacilmente trastullare.Nome gioco: corsa dellemacchinineNumero di giocatori: 2Tempo di preparazione: lessthan 2 min.Materiale necessario: foglio aquadretti, matita, penne di colorediverso (per distinguere i gio-catori).Preparazione: disegnare con lamatita in un foglio a quadretti uncircuito, dove si svolgerà la gara.Bisogna stabilire un punto dipartenza e un punto di arrivo.Successivamente, le macchine,segnalate ad ogni mossa con unpuntino sul foglio, vanno posi-zionate sulla griglia di partenza,sull'incrocio dei quadretti, e poi aturno ciascun giocatore muove la

macchina secondo le regole delgioco.Regole del gioco: i giocatori,dopo aver sorteggiato chi iniziaper primo, disegnano, sopra le li-nee dei quadratini del foglio, ilproprio spostamento dellamacchina in base alla marciacorrispondente partendo dallaprima. La marcia massima è lasesta. Si può aumentare o dimi-nuire la marcia solo di un'unitàper volta. Si può muovere solo in

verticale, orizzontale e diagonale(45°). Non è permesso, alla finedel turno, trovarsi nella stessaposizione dell'avversario. Non èpermesso toccare gli estremi delcircuito, in caso contrario si"crasha" e bisogna ripartire dalpunto in cui si è "crashati" dallaprima marcia. Vince chi arrivaper primo all'arrivo. Enjoy it!Altri preziosi consigli sul pros-simo numero.

Foto scattata durante una delle lezioni noiose nel piano di studi di Matteo

di Giorgia Fava

Il libro di Cameron, relativa-mente recente (pubblicato nel2007), racconta il passaggiofatidico dal mondo adolescenzia-le a quello degli adulti, un mo-mento in cui le contraddizioniinterne creano una barrierainsormontabile che ci impediscedi capire cosa vogliamo vera-mente. È un libro di un’agilità dilettura straordinaria, si procedespediti, talmente spediti chespesso, dalla foga, si ha l’impres-sione di essersi persi qualcosaper strada. Il giovane protagoni-sta, il diciottenne James Sveckdeve affrontare un grandecambiamento: andare all’uni-versità. James viene assalito dallapaura di non farcela e cerca diaggirare l’ostacolo sognando unfuturo di completa solitudine, inuna casa sperduta nel nulla, evi-tando così il confronto con glialtri esseri umani. A questo siaggiunge una situazione familia-re confusa, l’omosessualità, lasua grande cultura, la consape-volezza di sé e dei propri limiti.Agli occhi degli altri James è undisadattato, di fronte a un pro-blema sceglie sempre ilcomportamento più sconsigliato,

il più imbarazzante e fuori daglischemi che con tacita precisioneregolano i rapporti umani. Nonriesce a stare coi suoi coetanei, ècome se si sentisse vecchiodentro, ma questo suo atteggia-mento sembra piuttosto unaforma di difesa, di ribellione sevogliamo. In fondo non è succes-so a tutti noi di sentirciincompresi dall’intero universo?Di sentirci superiori a tutti, digiudicare chi ci circonda conquasi un po’ di compassione perla loro miseria? Eppure quelloche desideriamo di più è proprioricevere le attenzioni di questi“miseri”, lo stesso vale per Ja-mes.Il suo unico punto d’appoggio èla nonna, il simbolo della sicu-rezza, della pace, del focolare,del rifugio dalle porte sempreaperte e dalle orecchie semprepronte ad ascoltare e a dispensa-re buoni consigli: a volte lebrutte esperienze aiutano, servo-no a chiarire che cosa dobbiamofare davvero. Forse ti sembropoco ottimista, ma io penso chele persone che fanno solo belleesperienze non sono molto inte-ressanti. Possono essere appa-gate, e magari a modo loroanche felici, ma non sono moltoprofonde. Ora la tua ti può

sembrare una sciagura che ticomplica la vita, ma sai… go-dersi i momenti felici è facile.Non che la felicità sia necessa-riamente semplice[…] il difficileè non lasciarsi abbattere dai mo-menti brutti. Devi considerarliun dono – un dono crudele, mapur sempre un dono.”Quante sono le persone che vo-gliono esistere senza però farsinotare e quante al contrario, maspinte infondo dallo stesso disa-gio, devono a tutti i costi farsinotare per sentire di esistere?Qui a mio parere si concentratutta l’attualità di questo libro.La ricerca di un equilibrio non èun’impresa facile e tutti noidobbiamo confrontarci con que-sto momento fatidico, in cui de-terminiamo il nostro carattere, cichiediamo per la prima volta chivogliamo essere.Ma non vorrei trarre in inganno,non è un libro pesante, gliincontri e le avventure del prota-gonista sono interessanti, curiosi,soprattutto quelli con la psicolo-ga. Il loro dialogo viaggia co-stantemente su due binariparalleli e le risposte di Jamessono vivaci e incalzanti.Nel 2011 il regista italiano Ro-berto Faenza ha realizzato laversione cinematografica di que-

sto libro, dal titolo omonimo.Come spesso accade, il film nonè all’altezza della carta stampata,la coproduzione italo-americanascade nella banale rappresenta-zione di personaggi stereotipati etipici della commedia leggeraamericana, ma qui si aprel’eterno e irrisolvibile interro-gativo, ossia quanto l’adattamentocinematografico debba esserefedele all’originale e quanto pos-sa esserlo, se l’obiettivo princi-pale è quello di conquistare lapiù grande fetta di pubblico pos-sibile. A voi il giudizio.

DAL LIBRO AL FILM

Ungiornoquesto dolore ti saràutile, PeterCameron

Peter Cameron

Page 8: Fuorionda n°7 - 2012

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Hanno callaborato: Viola Paradiso,Veronica De Franco, Roberto Bottoni,Marina Napoletano

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Redazione: Francesco Bonifazio,Jennifer Mori, Giorgia Fava,Sara Frusca, Beatrice Bellavere, SaraPaccagni, Andrea De Vincenzis

ULTIMA PAGINA8 Anno 2012 - n°7

di Beatrice Bellavere

Daniel Craig torna più in formache mai per il capitolo conclusi-vo della saga di 007 che lo vedeprotagonista. La tonicità psicofi-sica dell’attore si contrapponenettamente a quella del perso-naggio che interpreta. Il film ini-zia infatti, con un Bond fiaccato,che si affretta a sparire dalle sce-ne lasciando credere di esseremorto, inghiottito dalle acque diuna cascata, in seguito al falli-mento della missione iniziale(quella dove cade da un treno incorsa dopo essere stato colpitodal tiro sbagliato di una tipa acui non darei in mano neancheun triciclo). “L’aldilà” non è peròdi tutto riposo, quanto piuttostofrustrante e James passa le suegiornate, - o meglio nottate -, trasfide di alcool e (per citare unoche ne sa) tra “cosce e zanzare”in un paradiso marittimo che perquanto esotico rimane ‘estraneo’.Il fallimento della missione hasegnato la perdita dei file conte-nenti le identità di tutti gli agentisotto copertura dell’MI6, desta-bilizzando la sicurezza nazionale.Mosso dunque da rimorso, ‘sau-dade’ e soprattutto dall’affetto

per M (capo dei servizi segreti),Bond decide di far ritorno inInghilterra.Un attentato ai servizi segretiaccompagna la minaccia appa-rentemente anonima a M, sul cuicomputer, compare la foto dellaregina Elisabetta con le suesembianze, seguite dalla scritta:“Think on your sins”. E da subi-to, la mancanza di una figuranella quale catalizzare sentimentidi avversione e odio alimenta latensione del film. Quando arrivala tanto attesa entrata in scenadel ‘nemico’, il volto della ne-mesi assume le sembianze di Ja-vier Bardem nel ruolo di RaoulSilva. Silva è una presenza mi-steriosa e impenetrabile, tantoche non si riesce a capire se sitratti veramente del figlio biolo-gico di M o solo del suo exagente migliore. È certo che daquando M l’ha venduto agliavversari, egli nutre nei suoiconfronti un amore malato ed èanimato dalla sola sete divendetta…

La versione che contiene i rife-rimenti al simbolismo del film èpubblicata sulla pagina facebookdel Fuorionda.

Skyfall

Preparazione:

Lavate e lessate le patate per 40min circa, fino a quando nonsaranno morbide. Fateleraffreddare per poterle sbucciare.Preriscaldate intanto il forno a180 °C.Schiacciate le patate con unoschiacciapatate o, se non lo avetein casa, con una forchetta, eversate il composto in unaciotola capiente. Aggiungetel’uovo, il parmigiano, la metà delburro, un po’ di sale e un po’ dipepe e mescolate bene con uncucchiaio di legno.Poi unite la mozzarella e lascamorza (o il formaggio fresco)precedentemente tagliati a dadinie il prosciutto cotto sminuzzato.Per amalgamare, aggiungete unpo’ di parmigianoContinuate a mescolare bene,finché il tutto sarà diventatoabbastanza omogeneo. Imburratee rivestite il fondo di una pirofilada forno o di una vaschetta dialluminio con il pan grattato eadagiatevi il composto.

Livellatelo con un cucchiaio ecospargete la superficie delgateau con parmigiano, pangrattato e fiocchetti di burro.Infornate e lasciate cuocere per25 min circa.

Marina Napoletano

Gateau di patate

Tempo di preparazione:60 min circaTempo di cottura:25 min circaCottura:a 180 °C in forno ventilato

Ingredienti per 6:1 ,5 kg di patate1 uovoparmigianomozzarellascamorza o formaggio fresco(a scelta)pan grattato100 g di burro150 g di prosciutto cottosale finopepe

Pochi e semplici ingredienti per un piatto delizioso, da degustare inogni occasione: a pranzo o a cena, come secondo piatto o contorno!

Trova il titolo di questa canzone famosa, sostituendo tutte le parolecon il loro contrario.Es. io senza te resterò Soluzione: io con te partirò (bocelli).

1 .don't call me, definitely!2. la recitazione della nuvola3.Loosers ofpeace4.we don't need anything, but hate

Metti in ordine cronologico questi film e con le iniziali otterrai iltitolo del film che ha reso celebre Mel Gibson come regista:

Ratatouille - PixarAmadeus - M. FormanEdward mani di forbice - Tim BurtonErin Brockovich, forte come la verità - Steven SoderbergHarry a pezzi - Woody AllenRambo - Ted KorcheffTake this Waltz - Sarah PolleyAsterix e Obelix, Missione Cleopatra - Alain ChabatBarry Lindon - Stanley KubrickVivere in fuga - Sidney Lumet

Le soluzioni sulla pagina facebook del Fuorionda.

Giochia cura di Giorgia Fava

Si ringraziano amici,

colleghi e passanti, siete

stati preziosi tutti

quanti!;)

We want you!Mandaci una mail: [email protected]