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Pi@net@ Scuol@ Giugno 2011 Numero 7 Istituto Comprensivo Chignolo Po-Dirigente Scolastico Dott.Antonello Risoli IL GIORNALINO DELLA SCUOLA PRIMARIA DI CHIGNOLO PO 1 T ANTI AUGURI IT ALIA In questi giorni ho assistito a tante manifestazioni per la celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia e in ognuna ho visto tanti di voi, bambini e bambine. È stato bello vedere i vostri sorrisi, il vostro entusiasmo, il vostro impegno nel cantare l’Inno di Mameli. Cerchiamo di ricordarci sempre quei giorni e il senso di quelle manifestazioni. Troppe volte ci dimentichiamo che le cose belle che abbiamo oggi sono il risultato dei sacrifici di persone che oggi non ci sono più. Oggi siamo liberi: liberi di esprimere le nostre idee senza paura di essere messi in prigione. Oggi possiamo andare a scuola a imparare la nostra bella lingua italiana, sicuri che ogni bambino d’Italia può comunicare con noi e possiamo capirci. Oggi, se vogliamo comprare un regalo in Sicilia o in Abruzzo, possiamo usare la stessa moneta che usiamo nei nostri negozi. Sembrano cose semplici e ormai scontate: ma soltanto 150 anni fa la nostra Italia non era così. Quindi cerchiamo di essere felici di quello che abbiamo. E cerchiamo di difenderlo sempre, con forza e con orgoglio. Anche perché ci aspetta un compito ancora più bello: costruire l’Unità d’Europa. E mi fa piacere che il Comune di Chignolo Po abbia firmato il gemellaggio con Brindas, un bel paese della Francia. È un primo passo molto importante per conoscersi e ‘volersi bene’ anche all’interno dell’Europa. Cercheremo, con tutta la nostra Scuola, di vivere al meglio questa possibilità. Il Dirigente Scolastico Dott.Antonello Risoli PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com

Giugno 2011 Istituto Comprensivo Chignolo Po ... · Classe seconda Tanti bambini diversi…matutti uguali Tutti i bambini sono diversi: c’è chi è ... Tutte le cose belle, grandi,

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Pi@net@ Scuol@Giugno 2011

Numero 7

Istituto Comprensivo Chignolo Po-Dirigente Scolastico Dott.Antonello Risoli

IL GIORNALINO DELLA SCUOLA PRIMARIA DI CHIGNOLO PO

1

TANTIAUGURIITALIA

In questi giorni ho assistito a tante manifestazioni per la celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia e in ognuna ho visto tanti di voi, bambini e bambine. È stato bello vedere i vostri sorrisi, il vostro entusiasmo, il vostro impegno nel cantare l’Inno di Mameli.Cerchiamo di ricordarci sempre quei giorni e il senso di quelle manifestazioni. Troppe volte ci dimentichiamo che le cose belle che abbiamo oggi sono il risultato dei sacrifici di persone che oggi non ci sono più.Oggi siamo liberi: liberi di esprimere le nostre idee senza paura di essere messi in prigione.Oggi possiamo andare a scuola a imparare la nostra bella lingua italiana, sicuri che ogni bambino d’Italia può comunicare con noi e possiamo capirci.Oggi, se vogliamo comprare un regalo in Sicilia o in Abruzzo, possiamo usare la stessa moneta che usiamo nei nostri negozi.Sembrano cose semplici e ormai scontate: ma soltanto 150 anni fa la nostra Italia non era così.Quindi cerchiamo di essere felici di quello che abbiamo. E cerchiamo di difenderlo sempre, con forza e con orgoglio.Anche perché ci aspetta un compito ancora più bello: costruire l’Unità d’Europa. E mi fa piacere che il Comune di Chignolo Po abbia firmato il gemellaggio con Brindas, un bel paese della Francia. È un primo passo molto importante per conoscersi e ‘volersi bene’ anche all’interno dell’Europa. Cercheremo, con tutta la nostra Scuola, di vivere al meglio questa possibilità.

Il Dirigente ScolasticoDott.Antonello Risoli

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Girotondo intorno al mondo(Canzone di Sergio Endrigo)

Se tutte le ragazze, le ragazze del mondosi dessero la mano, si dessero la manoallora ci sarebbe un girotondointorno al mondo, intorno al mondo.

Classe prima

Se tutta la gente si desse la manose il mondo, veramente, si desse una manoallora si farebbe un girotondointorno al mondo, intorno al mondo.

Se tutti i ragazzi, i ragazzi del mondovolessero una volta diventare marinai,allora si farebbe un grande pontecon tante barche, intorno al mare.

TRE COLORI(canzone di Francesco Tricarico)

Mezza luna cilentananebbia padana

soldatini non ne abbiamo piùtutti pronti sull’attenti

partono i fanticolorati con le giacche blu

quelli nella nebbia hanno una bandiera verdericorda che la nostra tre colori ha

la battaglia è già iniziatabuona giornata

cannoncini con le bocche in supartiremo noi da dietrocon l’aiuto di San Pietroil destino poi ci guiderà

quelli sul confine hanno una bandiera rossaricorda che la nostra tre colori ha

quelli nella nebbia hanno una bandiera verdericorda che la nostra tre colori ha

soldatini di frontieramille madri aspettano

cercate di non farvi fucilarquesta storia è stata scritta

e già studiatapensavate di doverla ripassar?

Quelli in cima al monte hanno una bandiera biancaricorda che la nostra tre colori ha

verde la speranza rosso il sangue di frontieraneve bianca neve i cuori abbraccerà

tre colori come i fiorinon son per caso

ta tata tata tata tata.

Articolo 12La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande

verticali di eguali dimensioni.

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Colora:RossoBiancoVerde

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Classe secondaTanti bambini diversi…ma tutti uguali

Tutti i bambini sono diversi: c’è chi è biondo, chi è bruno, chi ha la pelle scura, chi ha la pelle chiara, chi parla una lingua, chi ne parla un’altra…..

ma allo stesso tempo…

Tutti i bambini sono uguali: piangono, ridono, giocano, hanno bisogno di affetto, di essere rassicurati quando hanno paura…….

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Che tu sia maschio o femmina

Che tu sia giallo, nero, bianco…nON C’E’ DIFFERENZA!!!

nON C’E’ DIFFERENZA!!!Che tu dica…SALUT

BUNA CIAO SAYONARA

nON C’E’ DIFFERENZA!!!Da fratello a fratello dal mio cuore al tuo cuore, se la pelle è diversa non facciamo l'errore di parlare di razze, come con gli animali, di pensare sbagliando di non essere uguali.Sì, bianco, nero e gialloTutti uniti è più bello.

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“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,

economica e sociale del Paese.”

L’UGUAGLIANZA E’ IMPORTANTE E TOCCA A NOI CITTADINI

AIUTARE CHI HA BISOGNO PER SENTIRCI PIU’ UGUALI E PIU’

VICINI

ARTICOLO 33

La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per

tutti gli ordini e gradi.

ARTICOLO 34La scuola è aperta a tutti

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Classe terzaI simboli della nostra Italia

Questa è l'Italia, la nostra Patria. E' una Repubblica democratica fondata sul lavoro.

Lo stemma della Repubblica Italiana, è composto da simboli che richiamano alcuni valori fondamentali della nostra Costituzione.

Le foglie d'ulivo simboleggiano la pacee richiamano l'art.11 della Costituzione: “L'Italia ripudia la guerra”.

Le foglie di quercia sono simbolo di solidità e robustezza. Insieme all'ulivo, la quercia è un tipico albero italiano.

La ruota dentata d'acciaio simboleggia il lavoroe richiama l'art.1 della Costituzione:” L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro

La stella è uno dei simboli più antichi del nostro Paese. Appariva nelle antiche rappresentazioni dell’Italia unita, dove splendeva sulla fronte di una fanciulla rappresentante appunto la nazione

ARTICOLO 30

È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.

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IL TRICOLORETutte le cose belle, grandi, tutte le cose buone, hanno un segno che le distingue. La primavera ha i fiori, le nostre chiese hanno la croce... L'Italia ha il suo tricolore verde, bianco e rosso... Una sola bandiera ha la Patria, una per tutti, e sotto questa bandiera

noi siamo Italiani e fratelli.

Verde come il colore delle nostre pianure.Bianco come la neve delle nostre cime.

Rosso come il sangue dei caduti.

LA BANDIERA

Di tre colori cucita,così piena di vita,

anche un bimbo la può portare.Orna la terra e corre il mare.

E il cuore che la vedebrillare come una fiamma

agitata dal vento,si fa subito contento

come vedesse la mamma.

Buon compleanno anche alla maglia azzurra che quest’anno ha compiuto 100 anni. Anch’essa simbolo di identificazione nazionale.

Ha avuto mille fogge, lo scudetto sabaudo o quello tricolore sul petto. Ma il colore no, quello è rimasto sempre lo stesso attraverso un secolo di grandi emozioni. In tutto il mondo li chiamano Azzurri e per noi italiani quando scendono in campo sembra aprirsi uno sprazzo di cielo.

Lo sapevate che…La maglia azzurra venne indossata per la prima volta il 6 gennaio 1911, in occasione della partita della Nazionale di calcio italiana con l’Ungheria, giocata a Milano. Sino ad allora l’Italia aveva disputato solo due incontri, tutti con la maglia bianca. Il colore azzurro venne scelto in onore della casa regnante dei Savoia. Sullo stemma nobiliare della famiglia che regnò sino al 1946 era infatti presente una fascia di colore azzurro, disposta trasversalmente.

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IL NOSTRO CRUCIVERBA

1 Sta in mezzo alla bandiera italiana.2 L’Italia è la nostra…3 Il mese in cui è entrata in vigore la Costituzione Italiana…anno 1948.4 Il lavoro è un … per tutti i cittadini.5 Noi l’abbiamo definita come “Il grande libro delle regole”6 Studiare e fare i compiti è un nostro …7 139 sono i suoi…8 Lo è la Repubblica Italiana.

Completa il cruciverba e alla fine, nella colonna evidenziata, leggerai il nome di un simbolo importante.

1 Bianco 2 Patria 3 Gennaio 4 Diritto 5 Costituzione 6 Dovere 7 Articoli 8 Democratica

Articolo 1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo,che la esercita nelle forme e nei limiti

della Costituzione.

Articolo 8Tutte le confessioni religiose sono

egualmente libere davanti alla legge.

Articolo 21Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni

altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad

autorizzazioni o censure.

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classe quartaArticolo n. 11.

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

L’Italia ripudia la guerra, cioè non ne vuole proprio sapere, perché la guerra uccide le persone e questo non viene permesso dalla nostra Costituzione. Per lo stesso motivo l’Italia si è sempre contro la pena di morte.Tuttavia potrebbe succedere che qualche altro Stato aggredisca l’Italia per portarle via una parte del suo territorio, o perché si senta offeso da qualche cosa che il popolo italiano ha fatto nei suoi confronti. In questo caso la Costituzione ammette l’uso della guerra come mezzo di difesa dall’aggressore. Per questo in Italia esiste una esercito che viene usato per difendere il suolo italiano.Per spiegare ciò, in un modo più semplice, facciamo un esempio: anche i bambini litigano fra loro e i più prepotenti alzano le mani contro i più deboli per far valere la loro autorità o per imporre il loro volere. Questo è sbagliato perché equivale ad una aggressione; talvolta, alcuni bambini coraggiosi, si contrappongono ai prepotenti e litigano per difendersi: anche se questo potrebbe essere sbagliato, si può paragonare a quello che potrebbe fare l’Italia se venisse attaccata da una paese a lei ostile.Il diritto alla difesa del territorio mediante l’uso della forza è sancito dall’articolo 52 della Costituzione che dice che “ladifesa della Patria è un dovere per ogni cittadino”.

Esercito di “guerra” o esercito di “pace”?

In questo pazzo scorcio di nuovo millennio una domanda ci sta inquietando: se la guerra è così orribile, perché ci

affanniamo ad impiegarla?Molte potrebbero essere le risposte, certo è che questa antichissima pratica viene soprannominata “ operazione di polizia internazionale contro il terrorismo globale” come in Afghanistan, oppure “operazione umanitaria”. Mentre parliamo in Libia si combatte selvaggiamente una guerra civile contro il dittatore Gheddafi. Gli stati europei e della Lega Araba hanno deciso l’imposizione di una “no fly zone (zona di non volo)” per i caccia libici che bombardano i ribelli ma anche molti civili e bambini.

Sono anni che l’esercito italiano ha varcato i suoi confini per partecipare a operazioni più o meno umanitarie. Ecco un

brevissimo resoconto di quelle più note:

Missione Libano 1 (23 agosto – 11 settembre 1982).La missione fu affidata all’allora Tenente Colonnello Bruno Tosetti che comandava il 2° battaglione bersaglieri “Governalo” che era composto

da 1 compagnia comando, 2 compagnie meccanizzate, 1 plotone genio.La missione si è risolta senza incidenti.

Missione Libano 2 ( 24 settembre 1982 – 6 marzo 1984).La missione comandata dal Gen. Angioni fu decisa dalle Nazioni Unite con risoluzione n. 521 per porre fine alle violenze in atto nel paese e per

far terminare una lunghissima guerra civile che lo aveva dilaniato.La missione si concluse con 75 feriti e un morto: il marò Filippo Montesi.

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Missione Pellicano (16 settembre 1991 – 3 dicembre 1993).

La missione pellicano venne decisa per aiutare il popolo albanese che era disperato e per frenare le ondate di

profughi che giungevano dall’Albania sulle coste pugliesi con i gommoni. Infatti dopo la morte di Enver Hoxha

padre padrone dell’Albania, il popolo si era ribellato al regime comunista ed aveva rovesciato lo Stato

abbattendo le statue e gli emblemi del Potere. La missione umanitaria assicurò generi di prima necessità e

medicine ad un paese affamato.

Missione Allied Harbour ( aprile – agosto 1999).L’esercito italiano venne impegnato in Albania per far

fronte alla crivi nel Kosovo generata dalla guerra che la Serbia aveva scatenato contro la minoranza albanese del

Kosovo. La missione finì il 31 agosto 1999 e fu affidata alla Brigata Alpina “Taurinense

Missione Antica Babilonia (15 luglio 2003 – 1 dicembre 2006)

Operazione inquadrata nell’ambito del progetto di lotta al terrorismo decisa dagli USA e autorizzata dalla risoluzione n. 1483 dell’ ONU.

Di fatto questa guerra fu la continuazione del Desert Storm del ’91 contro Saddam Hussein reo di aver appoggiato frange del terrorismo di Al Qaeda che avevano

provocato il disastro dell’11 settembre.

Missione in Afghanistan (dal 15 aprile 2003).L’operazione Enduring Freedom decisa dagli USA per combattere il

terrorismo, che aveva le sue basi nell’Afghanistan dei Talebani.L’esercito italiano partecipò e partecipa tuttora a questa spedizione che è difficile dire “di pace”. A tutt’oggi si contano diversi deceduti a seguito di

attentati, l’ultimo solo un mese fa.

Concludendo

La maggior parte delle azioni militari ha avuto bisogno dell’uso della forza, compresa l’attuale questione libica, che ci viene rendicontata, giorno per giorno, dai TG.

Pertanto la domanda è sempre la stessa:

esercito di pace o di guerra?A voi l’ardua risposta.

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Classe quintaCOME È NATA LA COSTITUZIONE ITALIANA?

Nel 1945, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale si doveva decidere se l’Italiapreferiva rimanere una monarchia o diventare una repubblica.Il 2 Giugno 1946 fu indetto un referendum per chiedere agli Italiani di scegliere tra ledue forme di governo. Per la prima volta anche le donne parteciparono al voto. Bendodici milioni di Italiani votarono per la repubblica e solo dieci milioni per la monarchia.Il re Umberto I di Savoia venne mandato in esilio all’estero. Nello stesso giornovennero eletti 556 Deputati, di cui 22 donne, per formare l’Assemblea Costituente, cheaveva il compito di preparare la nuova Costituzione dello Stato Italiano.Il 22 Dicembre 1947 la Costituzione della Repubblica Italiana fu approvatadall’Assemblea Costituente, il 27 Dicembre venne pubblicata e firmata da Enrico DeNicola, il Capo provvisorio dello Stato.

L’ASSEMBLEA COSTITUENTEL’assemblea costituente è stata eletta dagli italiani il 2 Giugno 1946 riuscì a far confluire nel nuovo progetto costituzionale le tre anime del paese: cattolica, liberale e socialista.Fra i padri della Costituzione possiamo ricordare:

Sandro Pertini, avvocato, giornalista, partigiano, condannato a morte dai fascisti. Sarà Presidente della Repubblica e aprirà il Quirinale alle visite degli studenti.

Umberto Nobile, esploratore, professore universitario di costruzioniaeronautiche sorvolò per primo il Polo Nord in dirigibile

Oscar Luigi Scalfaro, magistrato, cattolico, sarà Presidente della Repubblica

Nilde Iotti, insegnante e partigiana, sarà Presidente della Camera dei deputati

Palmiro Togliatti, fu tra i fondatori del Partito Comunista.

Giulio Andreotti, giovane giornalista democristiano, sarà a lungo Capo del Governo e Ministro.

Teresa Mattei, la più giovane eletta, a 26 anni, fu una delle 21 donne. Partigiana, autrice di molte iniziative per i bambini ideò l’uso della mimosa l’8 Marzo

Alcilde De Gasperi, fondatore della Democrazia Cristiana, fu fra i fondatori dell’Unione Europea. Sarà a lungo Capo del Governo.

Aldo Moro, giovane politico della DC, sarà 5 volte Capo del Governo ma verrà rapito e ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978.

ARTICOLO 37La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni

che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una

speciale adeguata protezione.

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PAESE CHE VAI, COSTITUZIONE CHE TROVI!!!La Costituzione italiana è in vigore dal 1° Gennaio 1948.

E NEGLI ALTRI PAESI?FRANCIA Nella storia francese sono presenti ben quindici costituzioni, la più antica risale al 1791 e teneva già conto dei diritti dell’uomo e del cittadino. Quella attuale è entrata in vigore il 4 Ottobre 1958. Il testo, redatto da un’apposita commissione, era stata approvata a larga maggioranza dall’elettorato il 28 Settembre 1958. Analogamente a quella italiana stabilisce che la Francia è una repubblica democratica. Come elemento fondante della democrazia è affermata l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, senza distinzione di razza, origine, religione. Inoltre vengono ribaditi i simboli della nazione: l’inno, il tricolore e il motto usato durante la Rivoluzione Francese, “Uguaglianza, Libertà, FraternitàSPAGNA La Costituzione spagnola entrò in vigore nel 1978, quando dopo la fine della dittatura di Francisco Franco, in Spagna venne istituita una monarchia parlamentare. Essa è formata da 169 articoli ed è rigida, cioè non può essere oggetto di revisione totale o di modifica. Analogamente a quella italiana viene ribadito il principio della dignità umana e lo sviluppodella personalità. Proclama la libertà, l’uguaglianza e il rispetto dei diritti inviolabili della persona come valori imprescindibili

PORTOGALLO La Costituzione portoghese è lapiù lunga tra quelle europee, contiene infatticirca trecento articoli, nel preambolo vienericordata la caduta della dittatura avvenuta nel1974. Nel 1976 l’Assemblea Costituente haredatto la nuova carta costituzionaleattualmente in vigore. Analogamente a quellaitaliana, viene sancito che il Portogallo è unostato di diritto fondato sulla separazione deipoteri e sul rispetto dei diritti fondamentali. Lasovranità appartiene al popolo ed è compito delloStato realizzare l’uguaglianza fra tutti icittadini.

ARTICOLO 48Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.

Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio

è dovere civico.

ARTICOLO 54Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla

Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il

dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

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I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE ITALIANALa Costituzione Italiana è formata da 139 articoli di cui i primi dodici sono:

I PRINCIPI FONDAMENTALI Così chiamati perché come dice la parola stessa i primi dodici articoli si riferiscono ai principi che sono il fondamento di tutte le norme successive, in particolare:

Art.1 - L’Italia è una Repubblicademocratica, fondata sullavoro. La sovranitàappartiene al popolo, che laesercita nelle forme e neilimiti della Costituzione.

Art.2 - La Repubblica riconosce egarantisce i diritti inviolabilidell’uomo, sia come singolo, sia nelleformazioni sociali ove si svolge la suapersonalità, e richiede l’adempimentodei doveri inderogabili di solidarietàpolitica, economica e sociale.

Art.3 - Tutti i cittadini hanno paridignità sociale e sono eguali davantialla legge, senza distinzione di sesso,di razza, di lingua, di religione, diopinioni politiche, di condizionipersonali e sociali.

Art. 4 - La Repubblicariconosce a tutti i cittadini ildiritto al lavoro e promuovele condizioni che rendanoeffettivo questo diritto.

Art.5 - La Repubblica, una eindivisibile, riconosce e promuove leautonomie locali.

Art.6 - La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze Linguistiche.

Art. 7 - Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

Art. 8 - Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge

Art. 9 - La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Art. 10 - L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.

Art. 11 - L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali

Art. 12 - La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

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FRATELLI D’ITALIAMercoledì 16 marzo 2011,noi alunni della Scuola Primaria di Chignolo Po abbiamo festeggiato i 150 anni dell'Unità d'Italia. Durante la giornata abbiamo indossato una coccarda tricolore e le maestre ci hanno truccato sul viso con il colore verde, bianco e rosso. . Prima del termine della lezione, nonostante fosse una giornata fredda e piovosa, ci siamo ritrovati tutti insieme sotto l’androne della Scuola per cantare l'inno di Mameli, perché siamo orgogliosi di essere cittadini italiani e perché ci sentiamo "cittadini del mondo! ".

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INNO DI MAMELI

Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta,

Dell'elmo di ScipioS'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria?

Le porga la chioma, Ché schiava di Roma

Iddio la creò. Stringiamci a coorte

Siam pronti alla morteSiam pronti alla morte

L'Italia chiamò. Stringiamci a coorte

Siam pronti alla morteSiam pronti alla morte

L’Italia chiamò!

Dobbiamo alla città di Genova Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli. Scritto nell'autunno del 1847 dall'allora ventenne studente e patriota Goffredo Mameli, musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro, il Canto degli Italiani nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l'Austria. L'immediatezza dei versi e l'impeto della melodia ne fecero il più amato canto dell'unificazione, non solo durante la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni successivi. Non a caso Giuseppe Verdi, nel suo Inno delle Nazioni del 1862, affidò proprio al Canto degli Italiani - e non alla Marcia Reale - il compito di simboleggiare la nostra Patria, ponendolo accanto a God Save the Queen e alla Marsigliese. Fu quasi naturale, dunque, che il 12 ottobre 1946 l'Inno di Mameli divenisse l'inno nazionale della Repubblica Italiana.

Sabato 28 maggio alle ore 9:30 presso il Campo SportivoComunale non mancate alla cerimonia commemorativa

per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.

NOI CI SAREMO PER CANTARE GLI AUGURI ALLA NOSTRA ITALIA!!!

Prepareremo una grande torta per la nostra Italia!150 candeline accese!

Tutti siete invitati!Chi avrà l’onore di spegnere queste candeline tricolore?

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Noi pensiamo che…• E’ bello che ci siano manifestazioni che ricordino l’unione dell’Italia e che ci facciano alzare fieramente in alto il Tricolore.

• Il momento che mi ha emozionato di più è stato quando abbiamo cantato tutti insieme l’ inno d’Italia e ci siamo detti che essere italiani è molto bello.

•Ricorderò sempre i soldati morti e come si sono sacrificati per noi. VIVA ITALIA!!!

• Il 17 marzo 2011 è stato il grande giorno in cui l’Italia ha compiuto 150 anni .

• Anche se sono straniero mi sento fiero di essere Italiano.

•Sono arrivata in Italia da pochi mesi e sono stata molto contenta di festeggiare la festa dell’Unità d’Italia. Mi sono sentita italiana anch’io!!

•Mi sarebbe piaciuto festeggiare il 17 marzo a scuola anziché stare a casa in vacanza. Avremmo potuto organizzare una giornata tutti insieme e sarebbe stato senz’altro emozionante!

•Ho sentito al telegiornale che qualcuno non era contento di questa festa. E’ così bello cantare a squarciagola che siamo “ Fratelli d’Italia”.

•Che bello quando la maestra Mara ci ha pitturato la faccia con il tricolore!!!

•E’ molto bello vivere in un paese Unito!

•Io non sono italiano e mi è piaciuto molto conoscere meglio la Storia d’Italia.

•Se fossi vissuto molti anni fa avrei voluto essere uno dei Mille per contribuire all’Unità d’Italia.

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Per la stampa di questo numero si ringraziano:

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