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Anno I numero 8 del 31 dicembre 2011 GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie “VOLARONO ANNI CORTI COME GIORNI, sommerse ogni certezza un mare florido e vorace che dava ormai l’aspetto dubbioso dei tremanti tamarischi.” Eugenio Montale

GiuliaViva anno I n.8 del 31 dicembre 2011

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GiuliaViva anno I n.8 del 31 dicembre 2011

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Anno I numero 8 del 31 dicembre 2011GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

Buon 2012

“VOLARONO ANNI CORTI COME GIORNI, sommerse ogni certezza un mare florido e vorace che dava ormai l’aspetto dubbioso dei tremanti tamarischi.” Eugenio Montale

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La redazione di GiuliaViva rivolge a tutti i giuliesii migliori auguri per un sereno e felice 2012

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I

Istantanee giuliesiGiuliaViva anno I n.8 3

Lo scorso 19 dicembre una pimpan-te cerimonia ha festeggiato il posi-zionamento di quattro piccoli alberi nella pineta a sud del Kursaal.

Cerimonia per quattro pini

L’atto aziendale della Asl di Teramo, illustrato ai sindaci, conferma il de-classamento del Centro regionale di Fisiopatologia della Nutrizione. Il responsabile del servizio, già dimis-sionario, andrà in pensione entro il 2012: con l’assenza professionale del dottor Paolo Di Cristoforo, Giu-lianova perde un altro fondamen-tale tassello nel quadro di un sanità che funziona, oggi ai minimi storici. Nessuna speranza per la riattivazio-ne del reparto materno-infantile. L’abolizione dell’unico punto nascita costiero a nord di Pescara, sta com-portando la crescente affermazione dell’ospedale di San Benedetto del Tronto. In un edificio non nuovo, ma dove la manutenzione è frequente e l’ ammodernamento costante, ope-ra un’ ottima equipe ostetrico-gine-cologica. Tante, nell’ultimo anno, le famiglie che, residenti a Giulianova, in Val Vibrata e nell’interno, hanno dato ai propri bambini natali marchi-giani e continuano, contente, a ser-virsi dell’ospedale oltreconfine.

Golf bar. All’ombra delle povere ma-gnolie, stecchite nei vasi, il sindaco e l’assessore Roberto Mastrilli hanno salutato i due prefabbricati in legno e ferro che ospitano i box doccia, gli spogliatoi ed i servizi di pertinen-za della pista di pattinaggio, oltre, come detto, ai nuovi bagni pub-blici del lido. In un comunicato, il sindaco ha giustamente precisato: “ Preferiamo operare per soddisfare i bisogni dei cittadini”.

Ospedale: ancora buio

di rifiuti sono spuntate, fiori male-odoranti e tardivi, sui prati dell’E2 turistica o attorno alle campane del vetro. Della raccolta hanno be-neficiato, purtroppo, solo i residenti delle zone centrali. Poi, la mattina del 25, quando nessuno ci sperava più, ecco rombare per le strade i camion di Ecologica Sangro. Il pat-tume è stato prelevato dai marcia-

I grandi camion di Babbo Natale

San Silvestro regala servizi (igienici)

A poche ore dallo scadere dell’an-no, sono state inaugurate le strut-ture mancanti nella piazza dell’ ex

I giorni della vigilia sono trascor-si, per la grande maggioranza dei contribuenti giuliesi, tra i sacchi dell’immondizia non raccolta. Buste

Gli esemplari, è stato precisato in una nota, sono dono del Lions Club di Giulianova e di “Giulianova Pa-trimonio”, società patrimoniale del Comune, a totale capitale pubblico, cui è affidata la cura e la gestione del verde. E’ stato, insomma, come se il Comune avesse regalato quat-tro pini a se stesso e non avesse re-sistito alla tentazione di dirsi caloro-samente “grazie”.

piedi e dalle strade: tutto, indistin-tamente, per fronteggiare, hanno detto, l’emergenza. Carta, plastica, organico e inorganico insieme, purtroppo proprio nei giorni in cui il conferimento di imballaggi, cibo e bottiglie di plastica raggiunge il picco massimo. Finale tragico del 2011, per quanto concerne Ecolo-gia ed ambiente.

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Una variante al PRG dannosa e pure sbagliata di Franco Arboretti

Fatti ... 4 GiuliaViva anno I n.8

facile prevederlo, sarà ancora più accentuata con la rivoluzione ur-banistica ormai alle porte”.4) Sempre nel maggio 2011 (senza imbarazzo alcuno per i circa due anni trascorsi invano, dopo l’iniziale frenesia autorita-ria dei 100 giorni) prevedeva: “A giorni la Provincia, in ordine alla compatibilità della variante col

Piano Territoriale Provinciale (PTP), ci trasmetterà le proprie determinazioni. Valutato quanto perverrà dalla Provin-cia sarà possibile, procedere alla presa d’atto finale della variante. Ciò che ra-gionevolmente avverrà nel prossimo autunno. Da quel momento si metterà fine ad un’attesa durata oltre 15 anni perché si entrerà in fase operativa. De-finitivamente”. Come era prevedibile non è andata esattamente così, infatti:a) Dapprima è giunta la doccia fredda dal Comitato Beni Ambientali della Regione: è necessario sottoporre a VAS (Valutazione Ambientale Stra-tegica) la Variante. Come stabilisce chiaramente e opportunamente una legge molto civile.b) Successivamente anche dalla Se-zione Urbanistica Provinciale (SUP), unitamente a consistenti rilievi, sono giunte corpose e giustificate richieste al Comune, in particolare la predispo-sizione di alcuni “studi di approfondi-mento: sul territorio agricolo, sulle aree di interesse paesaggistico, sul dimen-sionamento sia residenziale che pro-

duttivo. Si aggiungeva: “Solo una volta esaminati gli studi e le integrazioni ri-chiesti, la SUP potrà esprimere il defini-tivo parere di compatibilità”. Un modo diplomatico per dire che la Variante sarebbe da rifare in quanto fortemen-te in contrasto col PTP.c) Infine nel recente Assestamento di Bilancio è emerso che le entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazio-ne sono crollate. La crisi dell’attività edilizia è giunta anche qui, com’era facilmente intuibile (sapendo leg-gere la realtà). Alla luce di ciò come farà l’amministrazione a convince-re la SUP che a Giulianova occorrerà consumare un altro milione di mq di territorio per edificarvi quando, tra l’altro, il PRG vigente (quello del ’94) contiene ancora tantissima possibilità edificatoria?Parleremo prossimamente di cosa non va nella Variante, di cosa ha bi-sogno veramente la città e di come recuperare il tempo perduto su alcu-ne buone cose che grazie al Cittadino Governante vennero approvate all’u-nanimità in Consiglio nel 2009. Intanto sarebbe interessante sapere dai partiti della maggioranza come fa l’avv. Mastromauro ad affermare che la città attende da oltre 15 anni la Va-riante al PRG quando il PRG vigente (che ha sbloccato l’edilizia in città) è stato adottato nel 1994, proprio poco più di 15 anni fa. A farlo, tra l’altro, non fu la stessa maggioranza che lo ha fat-to eleggere sindaco?

Ricordate la fretta del sindaco di controdedurre nei primi 100 giorni - calpestando tutti e tutto - le Osser-vazioni alla Variante al PRG? Sono tra-scorsi, nel frattempo circa 800 giorni e solo ora si riparla di Variante, e non per l’approvazione! Anzi, chissà se e quando se ne verrà a capo. Ricordiamo, anche, questi fatti e que-ste dichiarazioni: 1) Nel novembre 2009, sindaco e maggioranza bocciarono l’Osserva-zione del Cittadino Governante sulla necessità di fare la VAS e quella che evidenziava il contrasto della Variante col Piano Territoriale Provinciale.2) Nel dicembre 2009, il sindaco di-chiarava: “Avevo indicato come obietti-vo prioritario proprio il PRG, lungamente atteso dai giuliesi. Ebbene, in sei mesi questo ambizioso traguardo è stato rag-giunto, e la promessa mantenuta”. Il 22 dicembre 2009 sarà davvero una data storica per l’avvenire di Giulianova”.3) Nel maggio 2011 profetizzava: “Dopo la stagnazione e la crisi nel set-tore stiamo assistendo ad una ripresa dell’attività edilizia. E questa ripresa, è

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in primo piano GiuliaViva anno I n.8 5

Immondizia, ma quanto ci costi? di Paolo Innocenti

Per comprendere meglio la vicenda, occorre ritornare allo scorso mese di giugno, allorquando il consiglio di ammi-nistrazione di Cirsu approvava la bozza di accordo con cui il consorzio si impe-gnava ad acquisire, per 2,5 milioni di euro, le quote di So-gesa detenute dal

partner privato (AIA), ottenendo in contropartita la rinuncia a qualun-que pretesa da parte di quest’ultimo nei confronti del consorzio, dei suoi amministratori e dei comuni soci. L’approvazione incassava all’epoca il parere negativo del collegio dei revisori, che contestava fra gli altri anche il fatto che il 49% delle azio-ni di Sogesa detenute dal partner privato venisse valutato 2,5 milioni, quando lo stesso Cirsu, nel bilancio 2010, aveva indicato in zero euro (quindi completamente svalutato) il valore del 51% in proprio possesso. Successivamente, per motivare il pagamento di quei 2,5 milioni non si parlò più di necessità di appiana-re i rapporti fra partner pubblico e privato, bensì di consentire a Cirsu di acquisire da Sogesa l’autorizza-zione integrata ambientale, di cui la società era titolare, senza la quale non sarebbe stato possibile avviare

i lavori della nuova discarica di Gra-sciano. Senza autorizzazione, in pra-tica, Cirsu non avrebbe potuto né realizzare, né essere titolare, né ge-stire il nuovo impianto. Nulla da ec-cepire, se lo stesso Cirsu non aves-se precedentemente richiesto alla Regione la volturazione in proprio favore dell’autorizzazione detenuta da Sogesa, volturazione che sareb-be stata disposta, puntualmente ed in maniera del tutto gratuita, nelle scorse settimane.Stando così le cose, quei 2,5 milioni di euro verrebbero sborsati per acqui-sire nulla più che una scatola vuota (Sogesa), priva di qualunque appeti-bilità economica ed operativa, come dimostrerebbe l’ormai avviata proce-dura per la sua messa in liquidazione. Ma non solo. Perché con una succes-siva decisione del proprio consiglio di amministrazione, Cirsu si è fatto garante dei crediti vantati da AIA nei confronti di Sogesa, oltre 2milioni di euro, che adesso, con la liquidazione di quest’ultima, verranno anch’essi a gravare sul consorzio e, dunque, sulle casse dei Comuni soci. Possibile non ci fosse nulla da eccepi-re da parte dei nostri amministratori a queste onerosissime operazioni? E possibile che, nell’attuale congiuntu-ra e con nuovi salassi alle porte, essi non intendano fornire le dovute spie-gazioni e rassicurazioni di non trovar-si di fronte ad un altro caso di denaro pubblico buttato al vento?

Ancora stipendi non corrisposti, an-cora cumuli di immondizia ad ad-dobbare le strade cittadine, ancora ricorsi ad affidamenti d’urgenza del servizio al privato di turno. Non cam-bia trama il film visto e rivisto della gestione dell’ambiente a Giuliano-va, incredibilmente ancora distante anni luce da una soluzione definitiva, malgrado i fiumi e fiumi di denaro fuoriusciti dalle casse comunali.Se elemento di novità c’è dunque stato non riguarda purtroppo né la stabilizzazione dei lavoratori né l’otti-mizzazione del servizio, bensì la deci-sione anche da parte del Comune di Giulianova di togliere a Sogesa l’in-carico della raccolta, allineandosi alla posizione degli altri cinque comuni soci del Cirsu. Decisione da conside-rare probabilmente inevitabile, ma giunta a corollario di una una serie di iniziative quantomeno contradditto-rie susseguitesi negli ultimi mesi.

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Il Pungiglione (rubrica politica di GiuliaViva)6 GiuliaViva anno I n.8

La politica e i vantaggi del carnevale di Marzia Tassoni

rava con un fucile di precisione; ora si sventagliano proiettili, dodici per l’esattezza, a descrizione di una con-dotta amministrativa che facilmente si lascia impallinare. Ma la vera diffe-renza tra le due caricature sta nel fatto che se quattro mesi fa Mastromauro sopportò l’onta di non veder alzarsi nemmeno una voce, un flebile fischio di protesta, stavolta gli indolenti di ieri hanno levato per tempo gli scu-di. Le rampogne, come quelle inviate sui cellulari dei consiglieri ad agosto, evidentemente servono. Prima il Pd in un comunicato, poi la lista Mastro-mauro in una nota inviata da chi ha la fortuna di essere presidente di Giulia-nova Patrimonio, hanno punito i col-pevoli e brindato alla salute del sinda-co. All’incirca con gli stessi argomenti. Al Pd spetta almeno il merito di aver colorato lo scritto inventando l’im-maginetta di una “renna malandata”, il Pdl, appunto, “ che appende le pal-le di Natale” ( “balle”, volendo, per un benservito perfetto). Se pure diverte chi lo inventa e chi lo osserva, c’è da chiedersi se il Carnevale permanente, in politica, giovi davvero. Il sospetto è che il povero crocifisso dal foto-ritocco finisca per suscitare non lo sdegno, ma la simpatia della piazza. Offesa dalla metamorfosi del ridicolo, la vittima potrebbe fare tenerezza e contribuire a creare distrazione. Nella guerra dei derisi, anche il peggiore degli scandali rischia di restare, van-taggiosamente, sotto la cenere.

L’avevamo lasciato in pieno agosto su un volantino, sotto le mentite spoglie di Cetto La Qualunque. Il parruccone corvino ed il gessato bianco erano quelli messi addosso dalla Federa-zione della Sinistra dopo l’ingresso in giunta dell’ Udc. Oggi, il sindaco Mastromauro, lo ritroviamo in un for-mato ben più ampio, su un manifesto affisso dal Pdl, con tanto di berretto natalizio e al centro di un abete che ricorda alla città un 2011 di “retromar-ce, flop e folli spese”. In vetta, la stella cometa delle “dimissioni”, l’unica che, in realtà, “Babbo Mastro” non accet-terebbe mai di seguire (come fu di-mostrato due anni or sono, quando proprio il sindaco piantò in asso i due re Magi del Presepe vivente). Faccia cerea e patinata, la maschera natalizia ha ben poco del piglio autoritario del Cetto agostano. Allora, poi, si voleva colpire una scelta politica e si spa-

Nell’ articolo apparso sul numero scorso, in questa rubrica, era stato definito “rutilante” il passato politico di Roberto Ciccocelli. Il consigliere, dopo averlo letto, ha manifestato la sua disapprovazione precisando di non far parte dell’Udc (“almeno per ora”, ha aggiunto). Pur essendo sta-to presente all’ultima riunione del partito, pur avendo partecipato con il commissario Guidobaldi e l’asses-sore Cameli ad un incontro con gli amministratori provinciali sugli in-dirizzi delle scuole giuliesi, Ciccocelli sottolinea di non aver mai aderito al partito di Casini. Eletto nella lista “Al centro della città”, quindi conflu-ito nel gruppo “Obiettivo comune”, alla fine dichiaratosi indipendente, il consigliere ricorda di essere stato sempre nel centrodestra.

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I nostri soldi

Un milione 90.000 è quanto ha speso l’amministrazione comunale per libera-re la spiaggia dai rifiuti e la città dalla sporcizia, dopo l’alluvione di marzo. La vicenda era approdata in consiglio comunale già il 3 ottobre, quando, du-rante l’approvazione del riequilibrio di bilancio, il dirigente Roberto Olivieri aveva spiegato come gli uffici avesse-ro posto in essere due distinte attività: la prima, relativa allo spostamento dei rifiuti spiaggiati, era stato affidato alla Ca-ma Service, vincitrice, nel 2009, di una gara della durata biennale. Una se-conda fase era scaturita da un’ordinan-za del sindaco contingibile e urgente finalizzata alla messa in sicurezza da eventuali pericoli per la salute pub-blica. Le ordinanze urgenti derogano dalle norme generali e consentono l’affidamento diretto. L’impossibilità di ricorrere al Cirsu aveva fatto sì che si occupasse del trasporto dei rifiuti una nuova ditta, la Ca-ma in associazione temporanea con la Core Sas, autoriz-zata dalla Regione. L’impresa avrebbe procurato un abbattimento dei costi complessivi di 200, 250.000 euro.Diverso il contenuto della relazione

prodotta dall’ OIV. L’organismo sot-tolinea l’assenza di un specifico pro-gramma di intervento, come invece deliberato dalla giunta il 3 marzo. L’ordinanza del sindaco del 10 mar-zo, inoltre, limitava l’intervento del-la Ca-ma Service ad “operazioni di rilievo ridotto rispetto a quelle che successivamente saranno poste in

essere”. Si fa pure notare che la gara che nel 2009 aveva affidato alla Ca-ma la sistemazione delle spiagge libere era relativa al biennio 2009-2010, con la conseguenza che, a marzo 2011, quel contratto non poteva essere conside-rato operante. “Dalla documentazione a disposizione - prosegue la relazione - non emerge la contabilizzazione dei lavori eseguiti ed eventuali documenti di riconsegna che attestino oggettiva-mente quanto dichiarato dal dirigente”. Si riscontra inoltre che, in seguito alla sospensione del servizio di igiene ur-bana nei comuni del Cirsu, un’ordinan-za del 3 marzo 2011 aveva prorogato il conferimento del pattume presso gli impianti di Montesilvano e Casoni, fa-centi capo a Deco. “Tale ordinanza-scri-ve l’OIV-non consente di comprendere la motivazione che ha condotto ad af-fidare il medesimo incarico anche alla ditta Ca-ma Service, la quale preven-tivava un importo superiore di 23,46 euro a tonnellata a quanto richiesto da Deco”. L’organismo precisa di aver rela-zionat o solo sulla base dei documenti ricevuti e in assenza di un confronto con i dirigenti.

Pulizia post-alluvione: quel milione che non va giù di Marzia Tassoni

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28 febbraio/2 marzo 2011: Giulianova è colpita da piogge intense. Il Comune avvia le operazioni di pulizia post-alluvione. Se ne occupa, nella prima fase, la ditta Ca-ma Service di Giulianova, nella seconda la stessa Cama costituitasi in Ati (Associa-zione temporanea d’impresa) con la Eredi Core Alfonso Sas di Mosciano, spendendo complessivamente poco più di un milione 90.000 euro.3 ottobre 2011: il consiglio comunale ap-prova il riequilibrio di bilancio. Il dirigente del Terzo settore Roberto Olivieri, in segui-to all’intervento del consigliere Gianluca Antelli, motiva la procedura seguita e le spese sostenute.7 ottobre 2011: l’ Organismo di valutazio-ne indipendente (OIV), composto da Carlo Di Marco, Alberto Falini e Marco Lamolina-ra, “anche in considerazione delle recenti no-tizie apparse sulla stampa” chiede al segre-tario comunale Daniela Marini e ai dirigenti del Terzo e Primo settore Luciano Massa-rotti e Donato Simeone, di inviare copia degli atti relativi alle operazioni di pulizia e di comunicare la propria disponibilità ad un incontro fissato per il 17 novembre. La lettera è inviata per conoscenza anche al sindaco. I dirigenti non rispondono alle richieste (salvo il segretario comunale che, invece, trasmette parte della documenta-zione). L’incontro non si tiene.14 novembre 2011: Pdl e Progresso giuliese presentano una mozione sull’argomento.17 novembre 2011: il sindaco chiede chiarimenti al dirigente18 novembre 2011 : undici giorni dopo la sollecitazione scritta dell’ Organismo indi-pendente di valutazione, il sindaco richie-de allo stesso di relazionare sulla vicenda.12 dicembre 2011: l’OIV rimette la rela-zione richiesta e, in calce, precisa che le criticità riscontrate saranno comunicate ai competenti organi come per legge.15 dicembre 2011: il consiglio comunale rin-via la discussione della mozione presentata da Pdl e Progresso giuliese. Qualche ora prima, in conferenza stampa, il sindaco aveva annun-ciato l’invio degli atti alla Corte dei conti.

I Fatti

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Noi allo specchio

11 Agosto 1998: a Giulianova, ultime luci per De Andrè di Marzia Tassoni

fu montato ma il con-certo non si tenne. La malattia che lo avrebbe portato alla morte, il 9 gennaio dell’anno suc-cessivo, gli aveva dato i primi segnali. Il con-certo giuliese è quindi la penultima esibizione in pubblico del cantan-te: un’occasione che chi mancò (per distrazio-ne, pigrizia o semplice coincidenza) ancora va rimproverandosi. Il

pubblico non era foltissimo: tutti occupati i posti a sedere, poi, oltre le transenne, una discreta cortina di spettatori in piedi. Solo l’anno prima, sulla stessa erba, il concerto di Franco Battiato. Quello di De An-drè, che chiuse di fatto la stagione dei grandi appuntamenti musicali al Chico Mendez, confermò la vo-lontà del cantante di non blandi-re i presenti con la riproposizione delle canzoni più celebri, ma di fare della sua esibizione un personale percorso a tema, scegliendo i bra-ni migliori del repertorio, anche il meno noto. Nel silenzio del parco esplosero alle nove le prime note di “Dolcenera”, poi ancora alcuni pezzi di “Anime salve”, fino ai capolavori della “Buona novella”, di “Creuza de ma” e delle vecchie raccolte. Di De Andrè resta la lezione di chi non ha

mai ceduto alle tentazioni del mer-cato: la sua storia di grande auto-re vive su un crescendo di forme e contenuti, un esercizio intellettuale instancabile compiuto da un uomo in perenne ricerca, mai contento di se stesso, meticolosamente attento all’ assenza di sbavature, di dettagli brutti o inutili. De Andrè amava rac-contare storie o dipingere memo-rabili affreschi di paese (come nel caso di “Bocca di rosa”), ma sempre evitando di dare giudizi: il messag-gio finale o il paradosso, nelle sue canzoni, restano nella memoria perché evocati da una costruzione leggera, nitida, praticamente per-fetta. In platea potevano sedere per questo anziane signore altoborghe-si e giovani anarchici. Giulianova ha avuto l’onore di aver acceso, per una serata, le ultime luci su Fabrizio De Andrè. Mario Luzi lo ha chiama-to “poeta”, ma a chi gli chiedeva se si considerasse appunto un poeta o un cantautore, rispondeva: “precau-zionalmente preferisco definirmi un cantautore”. Il perché lo affidava ad una frase di Benedetto Croce: “pri-ma di 18 anni - diceva - tutti scrivo-no poesie. Dopo i 18 restano i poeti e i cretini”. Una considerazione che non dimentico e che credo scorag-gerebbe molti di quelli che oggi scrivono e pubblicano, sentendosi, purtroppo per noi, eredi di Monta-le. O di De Andrè.

Due mesi fa, sul piccolo palco del Kursaal, Antonello Persico ha canta-to De Andrè. Il concerto, inserito nel cartellone 2011 del premio “Paolo Borsellino”, era stato pubblicizzato nei giorni precedenti da grandi ma-nifesti in bianco e nero con il volto del cantautore genovese. Vedere Fabrizio De Andrè sorridere sui muri della città ha ricordato, e credo non solo a me, che Giulianova ha incon-sapevolmente avuto una parte im-portante nella vita dell’unico can-tante italiano entrato di diritto nella storia culturale italiana. A Giuliano-va Fabrizio De Andrè si è esibito l’11 agosto 1998 nel parco “Chico Men-dez”, in una delle tappe del tour “Mi innamoravo di tutto”, partito a feb-braio dal teatro Brancaccio di Roma. Dopo Giulianova, Roccella Jonica, quindi Saint Vincent, dove il palco

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sapeva che la casa non era delle Ferro-vie, ma mia e di mio padre. Da lì è partita tutta la vicenda, an-cora irrisolta.”Quando hai appu-rato che la notizia non era una sem-plice battuta, a chi ti sei rivolto?Ci siamo recati subito all’ufficio tecnico del

Comune e abbiamo evidenziato che lo stabile era mio e di mio padre. Scru-polosamente abbiamo anche con-trollato le misure catastali e gli atti notarili: tutto era in perfetta regola. Ci chiediamo perché, dopo aver ap-purato che la casa era di proprietà privata, il Comune ha perseverato nella richiesta di esproprio per otte-nere spazio da destinare ad una stra-da ad uso di un privato. Si parla di uso privato perché la lottizzazione ex ADS-FOMA appartiene appunto ad un privato. Pare che abbiano credu-to che la casa fosse di un ente, quin-di non abitata, per il fatto che le luci alle finestre erano spente. Durante un consiglio comunale, ci è stato pure detto che se non avessimo spento le luci, sarebbe stato evidente che la casa non era vuota.Tra l’altro la casa era già in ristrut-turazione.. Addirittura, ancora prima di quel consiglio comunale, avevo una d.i.a.

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Nicola Di Battista di Roberta Dal Pozzo

Nicola Di Battista è un giovane giu-liese comproprietario, insieme al padre, di una casa, un tempo dete-nuta dalle Ferrovie dello Stato, si-tuata in Via del Carso, nei pressi del sottopassaggio di via Lepanto. Tra meno di sei mesi si sposerà e i la-vori di ristrutturazione sono a buon punto. Tutto sembra tranquillo, ma, dietro un mazzo di carte napoleta-ne, ecco spuntare l’imprevisto. “Durante una partita a briscola svol-tasi prima di Pasqua 2010 - racconta Nicola - uno dei colleghi di mio pa-dre esclama : “Allora sulla tua pro-prietà ci fanno una bella strada”! Ci siamo informati ed effettivamen-te, nel consiglio comunale del 31 marzo 2010, avevano annuncia-to che una casa di proprietà delle Ferrovie dello Stato veniva espro-priata per costruire una strada sfo-ciante direttamente su via Lepanto, nell’ambito della lottizzazione ex Ads-Foma. Evidentemente, nessuno

(denuncia di inizio attività) del mar-zo 2009 per ristrutturazione straordi-naria dell’interno. Quindi in Comune c’erano già dei documenti che atte-stavano la ristrutturazione della mia casa.Che reazione c’è stata nei vostri confronti da parte del Comune?A volte, per avere i documenti, abbia-mo aspettato una o due settimane; altre volte ci hanno risposto che non avevamo diritto alle carte perché non interessati all’area alle nostre spalle. Però siamo comunque stati tirati in ballo dall’esproprio della nostra abi-tazione!Cosa pensi delle proposte avan-zate dall’amministrazione e dal proprietario dell’area ex Ads-Fo-ma?Mi sono stati proposti due apparta-menti a piano terra con giardino e tre camere, ma mi hanno detto che non c’erano disegni da poter visionare. Nessuno farebbe un accordo alla cie-ca, senza sapere dove, come e soprat-tutto quando!A giugno ti sposerai e hai anche una certa urgenza nel terminare la ristrutturazione…Io chiedo solo di poter abitare tran-quillo con la mia famiglia nella no-stra casa, acquistata legittimamente. Spero che, durante l’approvazione definitiva, nel prossimo consiglio co-munale, qualche consigliere dica che questa strada, al di là del fatto che sia necessaria o meno, non va realizzata.

Cinque domande a…

Il video dell’intervista è visionabile in streaming su www.giuliaviva.it

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La pagina della cultura10 GiuliaViva anno I n.8

Accanto ai più antichi noti luoghi di culto di Santa Maria a Mare e di San Flaviano, Giulianova può an-noverare anche un originario culto per Santa Maria dell’Arco, Chiesa un tempo nel tenimento di Giulia e di cui oggi si conserva la sola memoria documentaria. Sita sul confine con Mosciano Sant’Angelo, nell’attua-le Villa Volpe (villa Giordani), essa risultava essere fra le dipendenze di S. Salvatore a Bozzino (Tordino), storico monastero nel territorio di Cologna subordinato alla Badia di S. Salvatore maggiore della Contea di Rieti; con la dicitura di “Ecclesia S. Marie ad Arcum” la troviamo nel-la relazione delle decime del 1324 accanto alle nostre “Ecclesia S. Fla-viani cum cappellis suis videlicet” e “Ecclesia S. Marie ad mare”. L’inedito documento archivistico di cui si an-ticipa in questo articolo l’individua-zione è presente nella sezione dei Catasti antichi di Teramo, Chiese e Cappelle (Archivio di Stato di Tera-mo, busta 6 pezzo 7) e risale al 1644. Il passo riporta un terreno con ulive-to intestato al titolo S.TA Maria del

arco: “Haue oliueto soda in cont.a delle case di sant Angelo con quaranta cinque piede d’oliue justa da capo Rodomonte di vini.o et compagno da piede santo Do-menico dauno lato

ed l’altro Mutio Mutij per tomoli tre…”, p.72v).Altro novello riferimento è stato trovato all’interno dei rilievi napo-leonici per la formazione del nuovo Catasto per la Contribuzione fon-diaria relativi a Teramo. Alla voce n.178 compare il “Beneficio della Madonna dell’Arco in Forcella” con le seguenti proprietà: capannato (5 tomoli), querciato buono (sic!) (3 quarte) e Pascolo (2 quarte), tut-te in località “Taddocco”, aventi una rendita totale di ducati 119 e grana 46. Ciò ad indicare come la Chie-sa avesse beni-fondi anche lontani dal territorio moscianese e giuliese, probabilmente frutto di donazioni e quindi indizio di devozione.La Chiesa è inoltre presente sia all’interno del catasto onciario di Giulia, Libro degli apprezzi (1742) in cui è menzionata la contrada della Madonna dell’Arco, ma non più il sito religioso; ed ancora nel catasto di epoca francese (1812) in cui dà il nome alla Terza Sezione detta, ap-punto, di Santa Maria dell’Arco. Gli ultimi documenti che menzionano

il luogo pio risalgono agli inizi del 1800 e sono conservati nell’Archivio vescovile di Teramo, vi si legge: “…nel tenimento di Giulia…vi ha un esteso Territorio del Beneficio pa-dronato della M.V. sotto il tit.o di S. Maria dell’arco, che si trova affittato da un tal Villano per nome Giam-bernardino Gualà (che poi venderà casa e proprietà alla famiglia Gior-dani), costui si è avanzato demolire una antica sontuosa fabrica di Chie-sa del tit.o suddetto la quale per in-giuria del tempo, e per qualsivoglia incuria si trova in difetto, quantun-que in esserle ben fondate e grosse muraglie…”.Una indagine storica conduce non solo a scoprire curiosità ed aspetti sconosciuti, ma rende meritevoli di una antica appartenenza, rende alla comunità una preziosa memoria, accresce, rievocandolo, sia il vissuto delle passate generazioni che il no-stro patrimonio di usi e costumi. Il culto per Santa Maria dell’Arco, oggi professato solo nel napoletano, po-trebbe tornare in vita, a ragion ve-duta, anche nel nostro territorio.

Il culto di Santa Maria dell’Arco a Giulianova di Andrea Palandrani

Villa Giordani, un tempo luogo della Chiesa di Santa Maria dell’Arco in Giulia

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Dove Cosa Quando GiuliaViva anno I n.8 11

Al cinema spettacoli in prima visione

L’incredibile storia di Winter il delfino

Genere: DrammaticoRegia: Charles Martin SmithHarry Connick Jr., Ashley Judd, Nathan Gam-ble, Kris Kristoffersonin programmazione dal 13 gennaio

Alvin Superstar 3Si salvi chi può!

Genere: AnimazioneRegia: Mike MitchellAnna Faris, Justin Long, Matthew Gray Gu-bler, Christina Applegate,In programmazione dal 3 gennaio

La bella e la bestia 3DGenere: AnimazioneRegia: Gary Trousdale e Kirk Wiseaige O’Hara (Belle), Robby Benson (Beast), Richard White (Gaston), Jerry Orbach In programmazione dal 13 gennaio

Sagre e festein provincia e fuori

5 gennaio Rivisondoli (AQ) Preseve vivente5 gennaio Scanno (AQ) Serenate delle Chezette8 gennaio Sant’Omero (TE) Fiera dell’Epifania

Concerti mostre ed eventi

“La merenda” è di scenaIl 6 gennaio, giorno dell’Epi-fania, alle 16 e 30 negli spazi della scuola dell’infanzia pa-ritaria “E. De Amicis” in viale Cavour 4 (dietro la sede del Comune) a Giulianova Paese spettacolo di animazione per ragazzi a cura dell’asso-ciazione Artisti Aquilani.

Il 31/12 a Giulianova Capo-danno in Piazza Buozzi20:00 Apertura stand gastro-nomici21:30 Pressure drop22:30 BILLY BALLA REGGAE 23:30 NICO SuperSummerdalle 00:30Dj Set Stefano De Sanctis

Capodanno in Piazza Buozzi

L’Officina, L’Arte e i mestieri, Giulianova

Domenica 1, ore 18.00: “CONCERTO DI CAPODANNO”Palazzo Kursaal I Sinfonici, Direttore M° Sergio Pic-cone Stella

Giovedì 5, ore 16.oo: Aspettando la Befana: “La Befana e i suoi spazzaca-mini” Centro Annunziata

Venerdì 6, ore 17.30: CONCERTO DELL’EPIFANIA”: Orchestra dei FiatiPalazzo Kursaal Istituto Musicale Superiore G. Bra-ga, Direttore M° Federico Paci

Domenica 8, ore 8.00-12.00: 21° Motoraduno Nazionale Invernale “I lupi del Mare” Piazza Fosse Ardeatine

Il circolo “Il Nome della Rosa”Giovedì 5 gennaio ORE 21,30

MUSICA LIVE “DEAD MAN SINGING 2” Venerdì 6 gennaio ORE 22,00

MOSTRA FOTOGRAFICA “CINA: CIttà-NAtura”Sabato 7 gennaio ORE 22,00

MUSICA LIVE “IL POLLINE DI DIO DI DIO IL SORRISO”Omaggio a Fabrizio De André

Venerdì 13 gennaio ORE 21,30“ZEMANLANDIA” Incontro con: Oscar BUONAMANO

Da martedì 10 gennaio Corso di fotoritocco digitale a cura di: Giovanni Lattanzi

Giulia Eventi Natale 2011

Free folk spezzettato in diversi bozzetti proprio come lui stesso indica tra le note del disco.

Per chi ama la storia, ancora un romanzo di Valerio Massimo Manfredi, OTEL BRU-NI, pubblicato con la Mondadori. L’auto-re, conduce programmi culturali per la televisione in Italia e all’estero; collabora al “Messaggero” e a “Panorama”. Manfredi è un archeologo specializzato in topo-grafia antica ed ha diretto campagne di scavo in diversi siti lungo le coste del Me-diterraneo. Quest’ultimo lavoro si misu-ra con un materiale piuttosto scottante, la storia del novecento i cui segni sono ancora freschi sulla nostra pelle. Con la meticolosità dello storico attinge a me-morie vive componendo, in una saga

familiare, la storia vici-nissima e senza tem-po di uomini e donne semplici destinati a rimanere impressi nel-la memoria per la ric-chezza di valori di una umanità che credeva ancora in se stessa.

“Otel Bruni” l’ultimo romanzo di Valerio Massimo Manfredi

Sherlock Holmes -Genere: Azione, Mistero, DrammaticoRegia: Guy RitchieRobert Downey Jr., Jude Law, Rachel McA-dams, Kelly Reilly, Eddie Marsan, Geraldine James, Gilles LelloucheIn programmazione dal 30 dicembre

6 gennaio Mattia Coletti

13 gennaio MEZZALA Il problema di di girarsi Per questo disco il ‘buon’ Bitossi, ha scelto di giocare da fuoriclasse, da solista, una nuova avventura intitolata “Il Problema Di Girarsi”.

Capodanno a Pescara con Marco PapaA Pescara si saluterà la fine del 2011, come tradizione, in piazza Salotto, tra musica e di-vertimento. Alle ore 23 lo spet-tacolo di Marco Papa e Matteo Laudadio. La serata sarà con-dotta da Grazia Di Dio.

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Il segreto del sale di Andrea Beccaceci

220° per 30 minuti, permettono la cottura di diversi alimenti mante-nendone inalterate le caratteristi-che organolettiche, donando al cibo la giusta sapidità.

periodi, assumen-do così nel tempo una propria valen-za gastronomica. Si pensi al pro-sciutto, al baccalà, ai salumi, alle alici ed tutti alimenti che in generale dalla salatura ot-tengono valore aggiunto.Anche la cottura al sale è una tec-nica antichissima

di preparazione degli alimenti, in qualche modo simile ad un “sotto-vuoto”. Molti non l’hanno mai pro-vata pensando che sia complessa o difficile, invece è quanto di più semplice si possa immaginare. Si tratta di un sistema molto ricerca-to. Inoltre, poiché il cibo cuoce sen-za l’aggiunta di grassi, è un modo dietetico di cucinare un alimento. Con la cottura del pesce sotto sale si crea una sorta di sottovuoto in cui tutti gli umori e gli aromi riman-gono ben conservati all’interno. Terminata la cottura, nel momen-to in cui si rompe la crosta di sale, si sprigiona del vapore che è tanto più profumato ed invitante quanto più il pesce è buono e fresco. Altro modo è la cottura sulla pietra di sale. Iniziano a trovarsi in com-mercio delle pietre di sale rosa hi-malaiano che, scaldate in forno a

Primo e Secondo12 GiuliaViva anno I n.8

“Cloruro di sodio”. Detto così si è portati a pensare ad un mondo lontano da noi, a luoghi e situazio-ni estranei al nostro quotidiano. Immaginiamo provette, ampolle e fumi, camici bianchi e guanti: un la-boratorio, per intenderci. Invece, se diciamo “sale da cucina” evochiamo qualcosa di familiare: pentole, stoviglie e acqua che bolle. Anche qui fumi, ma grembiuli e pa-rannanze al posto dei camici; grandi o piccoli ambienti adibiti a cucina, il luogo dove si elabora, ci si aggrega e ci si nutre, anch’esso in qualche modo un laboratorio.Da sempre il sale è stato fonda-mentale nel nutrimento del genere umano, come additivo per l’arricchi-mento del sapore delle pietanze e, soprattutto negli anni passati, - qua-le unico elemento che permetteva la conservazione dei cibi per lunghi

SPIGOLA AL SALERicetta per 4 personeIngredienti :1 spigola da 1,5 kg;sale grosso marino quanto basta.

PREPARAZIONE :Accendere il forno a 220 gradi e, nel frat-tempo, su di una placca capiente mettere uno strato di sale grosso integrale e poi la spigola eviscerata - ma con le squame - e altro sale a coprire per bene tutto il pesce.

I tempi di cottura sono l’unico inghippo di questa procedimento facile, facile: siamo abituati ad affacciarci nel forno per vedere come procede la cottura, in questo caso non si vede niente e quindi dobbiamo af-fidarci al nostro intuito e al nostro forno. In genere è corretto calcolare 25 minuti per chilo.

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A tutto sport GiuliaViva anno I n.8 13

ASD Delfino nuoto Giulianova di Giancarlo De Falco

base all’età dei suoi atleti: Propaganda (da 6 a10 anni), Esordienti (da 10 a 13 anni); Agonistica (da 13 a 18 anni). Tutta l’attività è seguita da tecnici e collaboratori di alta competenza e professionalità: Rosanna Di Pietro (tecnico propaganda); Manuel De Vincentis (tecnico settore agonistico); Cinzia Recinella (collaboratore); France-sca Pica, Cinzia Verrigni e Giuliana Milani (istruttori); Rosanna Crescenzo (addetta alla segreteria).L’associazione da quest’anno è affiliata alla F. I. N. P. (Federazione Italiana Nuoto Para-linpico) e svolge attività natatoria e agoni-stica con soggetti diversamente abili.Per info: [email protected]. cell. 333/8117067

Il nuoto è una disciplina sportiva di base tra le più complete e salutari. È adattissi-mo ai ragazzi e ragazze perché non richie-de doti eccezionali di forza fisica, ma qua-lità specifiche di scioltezza muscolare e di mobilita articolare, pertanto è importante che venga diffuso tra i giovanissimi al fine di uno sviluppo corporeo equilibrato. Im-

parare a nuotare consente sia di difendersi non solo dalle insidie che si nascondono nei fiumi, nei laghi e nei mari ma di sco-prirne anche il suo meraviglioso mondo sommerso. Nella nostra bellissima piscina comunale fin dai primi anni Ottanta sotto l’egida della U. I .S. P. e dal 2010 , dopo l’ af-filiazione alla F. I. N. l’associazione sportiva “Delfino nuoto Giulianova” svolge una in-tensa attività sia come di scuola di nuoto, con il preciso intento di avviare alla pratica natatoria ragazzi e ragazze di età compre-sa tra i 3 e 15 anni e sia un settore agonisti-co con l’obiettivo di sviluppare nei giovani il sano spirito di competizione nel pieno rispetto delle regole sportive. La formazio-ne agonistica è suddivisa in categorie, in

Calcio giuliese, tempo di bilanci di Daniele Adriani

Al termine dell’anno solare, a metà del campionato in corso, ci sembra oppor-tuno tracciare un bilancio dello sport più seguito a Giulianova (almeno un tempo lo era). Il primo aspetto, quello tecnico, ha visto l’alternarsi di due allenatori che hanno dato un’impronta decisiva al gio-co poi visto in campo. Di Meo. suben-trato in corsa ad un poco convincente Cerone, portò in salvo la squadra nello

scorso campionato; oggi De Patre, alla fine del girone d’andata, ha condotto il Giulianova immediatamente alle spal-le della zona play-off. Tutto bene fin qui. Il contorno, però, è fatto di cattiva gestione, con parecchi lati oscuri, mai chiariti fino in fondo. Tanto contraddit-toria, la situazione, da avere oggi una società al limite del fallimento, con la certezza che, se nessuno subentrerà, le sorti del calcio giuliese sono segnate. Da che punto ripartire? Certamente dal far sentire più vicini ai tifosi la gestione ed il comportamento di tutti i protagonisti principali (non a caso nell’ultima partita con il Catanzaro, il presunto comporta-mento non consono di alcuni giocatori, ha fatto andare su tutte le furie i pochi

tifosi ancora presenti al Fadini). Altro aspetto che comunque è fondamenta-le per continuare a fare calcio, sono le strutture. Il Fadini presenta un settore est mai aperto quest’anno, il Castrum ha una serie di problemi, soprattutto il ter-reno di gioco, indegno per far crescere i giovani calciatori ed anche per ospitare le gare di tutte le società che non hanno altri spazi (Colleranesco, Real Giuliano-va, ASD Memy Team, etc). E la cittadella dello sport in via Cupa ancora tarda a nascere. Un impegno maggiore è richie-sto sìa all’ amministrazione comunale che all’imprenditoria giuliese altrimenti le vittorie sul campo resteranno solo bei ricordi. Confidiamo in un 2012 di rinasci-ta per il calcio, sotto tutti i punti di vista.

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GiuliaVivaRegistrazione al Tribunale di Teramo

n. 647 del 07 06 2011Direttore Responsabile

Marzia [email protected]

Editrice: Associazione “Giulianova Media & Communications”Redazione e Amministrazione64021 Giulianova Piazza Buozzi 22 tel. 3461035861 fax. [email protected]@giuliaviva.it tel.3473612374

stampato da Tipolitografia LA RAPIDAVia G. Galilei Giulianova Lido

[email protected]

Cara GiuliaViva,aspetto ogni tuo numero e ti leggo con interesse. Approfitto delle tue pagine per suggerire all’amministrazione comunale di organizzare meglio il concerto Gospel di Natale. Per quanto suggestiva, la chiesa di Sant’Antonio è fredda, fuori mano e so-prattutto con pochi posti a sedere. Perché non cambiare sede, pensando ad esempio a concerti itineranti? Perché non sostitu-ite i concerti di Caleidoscopio, così poco seguiti, con una vera rassegna gospel? Fa-rebbe bene il paio con il festival delle ban-de di primavera. Non vi sembra?

R. V.

14 GiuliaViva anno I n.8

Inviateci le vostre lettere, segnala-zioni o foto a: [email protected] Più spazio al Gospel

Gentile redazione, sta per prendere il via a Giulianova la terza edizione del progetto “Aprire gli occhi, liberare la felicità”, animato e so-stenuto dall’ormai consolidato gruppo di associazioni che operano del territorio costiero e che si riconoscono nel Forum delle Associazioni (Anffas, Archeoclub, Avulss, Caritas, Dono di Maria, Ecologi-ca G, Madre Teresa, Piccola Opera Cari-tas, Unitalsi, Via del Sole, Gruppo Scout Agesci) coordinate dalla Dott.ssa Grazia Corini e supportate dall’Amministrazio-ne comunale di Giulianova e dal Centro Servizi di Volontariato. Proprio quest’ul-timo ha voluto in questo anno assegna-re al progetto il Premio del Volontariato 2011, riconoscendo nell’opera delle asso-ciazioni coinvolte una effettiva incisività nel territorio, in particolare dal punto di vista educativo nell’ambito sociale.

Volontariato ancora in primo piano

Le prime fasi dell’avvio del progetto per questo terzo anno sono state segnate dal-la scomparsa della Maestra Maria Braga, che, come presidente dell’Archeoclub, tanto si è spesa per la buona riuscita delle precedenti edizioni: di certo la memoria del suo luminoso esempio sarà un ulte-riore stimolo a continuare con decisione nel perseguire l’obiettivo di coltivare e animare un canale di comunicazione tra il mondo del volontariato e i giovani.Dalle prime iscrizioni possiamo dire che di certo supereranno il numero di 150 i giovani che dal 2009 hanno scelto di vi-vere una intensa e gratuita esperienza, sempre riconosciuta, nelle verifiche e nei confronti a fine progetto, come impor-tante per la propria crescita e formazio-ne. E’ la scommessa del progetto: credere nei giovani, nelle loro capacità e intelli-genza, e mettersi in loro ascolto per un confronto utile e costruttivo … per aprire gli occhi sul mondo e per liberare una fe-licità che sempre più appare nascosta tra le pieghe della sofferenza e della crisi, ma che crediamo sia invece una prospettiva reale e ragionevole per ciascun uomo.Un valore aggiunto del progetto sta nella collaborazione stretta che le associazioni aderenti riescono a coltivare ormai da anni: è un’esperienza di quella “rete” che spesso si auspica, ma la cui realizzazio-ne passa attraverso un lavoro lungo, ma possibile, fatto di disponibilità, condivi-sione degli obiettivi e corresponsabilità.

Fabio Di Dionisio

Interrogativi di vetroCi è stato detto che a partire da genna-io sarebbe partita la raccolta domiciliare del vetro. E’ davvero così? E’ già possi-bile avere le buste? Quando ne sapremo di più? Mafalda

Spese intelligenti

Salve! La scorsa settimana ho trascorso una serata con amici nel ristorante del centro Anffas nella zona E2 turistica. Si mangia benissimo, l’ambiente è allegro ed accogliente, i ragazzi entusiasti. Sono sicuro che ci tornerò presto ed invito tut-ti i miei concittadini a fare altrettanto. Un altro consiglio: i miei regali di Natale sono stati acquistati nel punto vendita che la Piccola Opera ha allestito all’an-golo tra via Gasbarrini ed il lungomare Zara. Sono oggetti originali, molto ap-prezzati. Credo che i nostri soldi vada-no spesi intelligentemente, premiando iniziative utili che giovano alla crescita civile di Giulianova.

lettera firmata

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VOCI DAI QUARTIERI

Si è parlato di Colleranesco e delle zone vicine, nel primo incontro che l’associazione “Il cittadino governante” ha organizzato, lo scorso 19 dicem-bre, nella nuova sede di via del Canale. Dai citta-dini presenti all’incontro, sono emerse la voglia di esprimere il proprio pensiero sulle scelte dell’am-ministrazione e l’esigenza di essere informati con completezza su quanto, nei mesi, si va realizzan-do. In molti hanno segnalato la necessità di una rotonda da realizzare nella zona di Villa Volpe con il duplice intento di abbellire sensibilmente il quartiere e di rallentare il traffico delle auto e dei mezzi pesanti che, specie di giorno, rendono rischioso l’attraversamento pedonale. Durante la riunione è circolata la foto della rotonda che acco-glie i turisti all’ingresso di Salsomaggiore.

Somiglia a quelle giu-liesi? Ne-anche un po’. Eppure, una roton-da fiorita può essere un elemen-to assai ca-

ratterizzante nell’arredo urbano, un modo civile per dare il benvenuto ai visitatori e rendere più gradevole la passeggiata ai residenti. Nell’incon-tro del 19 si è discusso anche di un mercato set-timanale da tenere nella piazza di Colleranesco, dell’imminente apertura dell’ isola ecologica, de-gli argomenti che hanno impegnato l’ultima se-duta del consiglio comunale.

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