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Anno II numero 2 del 28 gennaio 2012 GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie FERITA ANCORA APERTA Non è chiusa, la vicenda relativa alla costruzione di palazzine nell’area Migliori-Longari. Quattordici gli indagati. articolo a pag.4

GiuliaViva anno II n.2 del 28 gennaio 2012

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GiuliaViva anno II n.2 del 28 gennaio 2012

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Anno II numero 2 del 28 gennaio 2012GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

FERITA ANCORA APERTANon è chiusa, la vicenda relativa alla costruzione di palazzine nell’area Migliori-Longari. Quattordici gli indagati. articolo a pag.4

Page 2: GiuliaViva anno II n.2 del 28 gennaio 2012

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Istantanee giuliesiGiuliaViva anno II n.2 3

Corso Garibaldi e piazza Buozzi: lavori infiniti

Il Governo Monti, in base al nuovo disegno di legge per la revisione delle circoscrizioni giudiziarie, in-tende sopprimere l’Ufficio giuliese del Giudice di pace. L’allarme arriva dalla locale sezione del Pdl, che in una nota ricorda come il Comune abbia 60 giorni di tempo per chie-dere il mantenimento della sede. Unica condizione richiesta: la pre-sa in carico delle spese di funzio-namento e la messa a disposizione del personale amministrativo. Cosa intende fare il sindaco Mastromau-ro per mettere al riparo il Giudice di pace giuliese dal rischio estinzione?

Sos per il Giudice di pace

Il sindaco e l’assessore Roberto Ma-strilli hanno diramato l’elenco dei lavori pubblici in fase d’avviamen-to. Nella hit parade risulta anche il “ripristino della pavimentazione di piazza Buozzi e corso Garibaldi”, dove il rumore delle ruspe si è spen-to da poco. Imminenti pure la messa in sicurezza della Statale adriatica tra il ponte sul Salinello e via Pannel-la, la realizzazione del collettore di via Parma e del sistema di raccolta delle acque piovane della traversa di via Matteotti e di via Venezia, il completamento dei lavori di rifaci-mento della pavimentazione di via Paduni, la manutenzione del Mer-cato Ittico. Buone nuove anche per il campo polivalente di Villa Pozzo-ni, l’impianto d’ illuminazione di via Bolzano e, dulcis in fundo, il comple-tamento dei lavori di sistemazione di via Piave.

“Regione, mi s’è allargata la spiaggia”

Era una casa molto carina…

Nel corso dell’ultimo consiglio co-munale, la maggioranza ha appro-vato il progetto edilizio delle aree ex Ads-Foma, a sud del comparto ex Sadam. Sì anche alla strada che di fatto cancella dalla cartina la casa del signor Nicola Di Battista. Inutil-mente, lo sfortunato cittadino ave-va chiesto l’abolizione della via e la salvaguardia della sua abitazione. Due, ora, le possibilità che gli si pa-rano davanti: l’esproprio o l’accetta-zione degli appartamenti alternati-vi promessi dalla ditta costruttrice.

Ragni in libertà

L’alluvione dello scorso marzo ha causato danni ingenti al territo-rio, alle infrastrutture e alle case. L’assessore Archimede Forcellese, in controtendenza rispetto al pes-simismo generale, ha annunciato come, grazie alle forti piogge e alle violente mareggiate, si sia formato un braccio naturale in corrispon-denza della foce del Tordino. Lo stesso braccio ha comportato un fenomeno di progressivo aumento dell’arenile, la cui ampiezza è pas-sata da 25 a 45 metri. Urge adesso

un incontro con la Regione per rac-contare la bella sorpresa e far sì che una seconda alluvione non cancelli il risultato.

Il consigliere dell’Idv Luigi Ragni, in consiglio comunale, ha di nuovo detto la sua. E “la sua”, anche stavol-ta, non coincide con quella del di-rettivo del partito. Quest’ultimo ha infatti comunicato in una nota che, sulla questione dello spiaggiato, le parole che Ragni ha pronunciato il 18 gennaio sono il riflesso di un’o-pinione del tutto personale.

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Fatti ... 4 GiuliaViva anno II n.2

Area ex Migliori-Longari: 4 palazzine, 14 indagati. di Paolo Innocenti

di Assetto Idrogeologi-co. L’osservazione viene respinta dal consiglio co-munale, ma trova parzia-le accoglimento da parte della Sezione Urbanistica Provinciale e del Comitato per i Beni Ambientali della Regione Abruzzo, che dan-no il loro parere favorevole alla variante, sottoponen-dola però ad una prescrizione non di poco conto: in pratica, l’area edifica-bile viene “allontanata” dalla collina e ne vengono nel contempo ridotte le dimensioni. Riferendosi alla foto le costruzioni avrebbero potuto occupare solamen-te lo spazio visibile alla destra del palo dell’illuminazione in primo piano, mentre i due edifici sulla sinistra sareb-bero quelli interessati dall’ipotizzato abuso edilizio. Con queste prescrizio-ni la variante viene approvata in con-siglio comunale nell’estate 2006, ma è con il successivo passaggio alla fase

esecutiva che la vicenda inizia ad allontanarsi dalla casa comunale per imboccare la strada delle pro-cure. Quando nel settembre 2007 il progetto approda in consiglio, col parere di conformità del diri-gente comunale, non tiene infatti conto delle importanti prescrizio-ni accolte in sede di approvazione della variante. La delibera viene comunque approvata (col solo

voto contrario di Rifondazione Co-munista) e, malgrado il Cittadino Go-vernante tenti, a colpi di comunicati e prese di posizione, di scongiurare la cementificazione dell’area, nella seconda metà del 2008 il permesso di costruire viene rilasciato ed i lavori hanno inizio. Lo scontro imbocca ra-pidamente le vie legali: la Domhou-se (impresa costruttrice proprietaria del lotto) querela per diffamazione il Cittadino Governante, accusa dalla quale il suo rappresentante legale, Franco Arboretti, viene rapidamente prosciolto. L’associazione, a sua vol-ta, presenta un esposto alla Procura di Teramo, denunciando il mancato rispetto delle prescrizioni, che risul-terebbe tassativo ed obbligatorio, in particolare per quanto riguarda le disposizioni del Comitato per i Beni Ambientali.La macchina edilizia è però ormai in movimento. Se nel pieno rispetto del-le regole sarà a questo punto l’autori-tà giudiziaria a stabilirlo.

Prende la strada delle aule giudizia-rie la vicenda Migliori-Longari, con le indagini susseguenti all’esposto pre-sentato quattro anni or sono dall’as-sociazione “Il Cittadino Governante” sfociate in un’ipotesi di reato per abu-so edilizio per 14 fra amministratori, consiglieri comunali, dirigente dell’uf-ficio urbanistico, tecnici e responsabi-li dell’impresa proprietaria.Come si ricorderà, la vicenda trova ori-gine, nell’ottobre 2005, nell’adozione da parte del consiglio comunale della variante al PRG che rende edificabile la porzione di terreno compresa fra il campo di atletica e via delle Fonta-nelle, a ridosso dell’asilo nido. Sulla variante, che interessa una delle zone paesaggisticamente più di pregio della città, viene presentata un’osser-vazione congiunta dall’associazione “Il Cittadino Governante” e da “Italia Nostra”, volta a salvaguardare dall’e-dificazione quel tratto di panorama della collina giuliese, ancora protetto, all’epoca, dalle limitazioni del Piano

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in primo piano GiuliaViva anno I I n.2 5

• Cancellazione della famo-sa passeggiata panoramica delle Fontanelle, collegata con Salita Montegrappa.• Sovraccarico di case, abi-tanti, auto in un ambito urbano già densamente popolato.• Deviazione delle condot-te principali dell’acquedot-to del Ruzzo con taglio an-

che di quella in eternit e conseguente rischio di inquinamento dell’acqua potabile con fibre di amianto.Sono tre anni che lottiamo per evitare questa devastazione in una delle aree più belle di Giulianova, evidenziando le conseguenze e avanzando proposte al-ternative. Di fronte alla protervia degli amministratori, siamo solo riusciti a ritar-dare l’inizio dei lavori. Alla fine però, cal-pestando il buon senso e molte regole, è stata permessa l’apertura del cantiere. Si sono già avuti i primi danni ai beni co-muni, anche oltre quelli temuti.Nonostante tutto quello che abbiamo detto, pubblicamente, a più riprese, c’è attorno a questo argomento un RUMO-ROSO SILENZIO. E non ci riferiamo, ovvia-mente, ai cittadini, che probabilmente sono sgomenti di fronte al fatto che tutto ciò sia possibile nella nostra bella città. Quanto abbiamo evidenziato finora era purtroppo occultato dalle recinzioni di cantiere. Ormai, però, ci siamo, guardan-do da Piazza Dalla Chiesa o da Via Alleva, si vedono spuntare i primi pilastri del

massiccio intervento edificatorio (40 ap-partamenti circa). Si può cominciare a ca-pire cosa ne sarà del paesaggio collinare, nei vari punti di vista circostanti. Basta immaginare i muri che colleghe-ranno quelle colonne e proiettarli fino a circa 15 metri di altezza. Per questo, in-vitiamo tutti i cittadini giuliesi a passare in questi giorni in Via Alleva, ad andare al Mercato Coperto, a farsi una passeggiata per la stradina panoramica delle Fonta-nelle o ad alzare lo sguardo verso la col-lina trovandosi nel campo di atletica leg-gera e nell’area della Scuola Media Bindi. Potranno, almeno, ammirare per l’ultima volta il magnifico scorcio collinare del Centro Storico e nel dare l’addio ad un tratto fondamentale dell’ identità giu-liese, potranno scattare qualche foto da conservare per quando saranno costretti a dire: “una volta la nostra città era molto bella”.Come ha, pero’, dimostrato la vicenda di Piazza Dalla Chiesa, insieme potremmo fare il miracolo. Anche questa volta è pos-sibile far vincere il bene comune: occorre però esprimere pubblicamente tutta la nostra indignazione e la nostra contrarie-tà. Occorre farlo presto ed essere in tanti.Inviamo mail di protesta al Comune, alle redazioni dei giornali con l’informazione locale, telefoniamo a Radio G, intervenia-mo nel blog sull’argomento presente sul nostro sito Facciamo sentire la nostra indignazione per evitare l’irreversibile scempio.

Giulianova, 10 marzo 2009

AMMIRATELO PER L’ULTIMA VOLTA. Fra qualche settimana, questo ma-gnifico paesaggio collinare scompa-rira’ per sempre!!!

Una politica cinica ed indifferente ai beni comuni è riuscita a concepire una scelta orribile, fortemente penalizzante per la nostra città: Quattro palazzi di circa 15 metri di altezza nell’area ex Migliori Lon-gari.Pensate, in un sol colpo, subiremo:• Sfregio al paesaggio collinare sotto al Centro Storico.• Aumento dei rischi idrogeologici nelle aree circostanti e nella instabile collina retrostante, come documenta-to dalla Relazione geologica fatta nel 1977 dal compianto Dott. Luigi Cava-glià e da noi inviato al Comune.• Accerchiamento con cemento ed auto dell’asilo nido “Le coccinelle”.• Perdita della parte sud del campo di atletica leggera con compromissione della funzionalità e dell’agibilità.

Pubblichiamo di seguito un documento con il quale l’associazione “Il Cittadino Governante”, all’indomani dell’inizio dei lavori, effettuò un ennesimo tentativo per impedire l’edificazione nell’area ex Migliori-Longari

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Tutto in un Click6 GiuliaViva anno II n.2

Gli argini dei nostri fiumi, un anno dopo…

nudo condizioni che, in caso di ulte-riori calamità, potrebbero diventare ben peggiori. I rischi, per la popo-lazione e per il territorio circostanti, sono alti. Un filmato, completo di contributi forniti da passanti e resi-denti, è visionabile sul nostro sito. www.giuliaviva.it.

Con macchine digitali e videocame-re, siamo tornati lungo il Tordino ed il Salinello per renderci conto del re-ale stato degli argini.Sono trascorsi undici mesi dalla pioggia del primo marzo 2011 e la situazione è sconfortante. Qualche ora di pioggia battente ha messo a

Salinello

Tordino

La situazione è leggermente miglio-rata dopo la sommaria pulizia degli argini. Sono comunque urgenti la-vori massicci di consolidamento.

Si è solo provveduto a deviare la pi-sta ciclabile, lasciando inalterato il pessimo stato dei luoghi. Un isolotto a monte del ponte ci-clabile, con sopra due piante, po-trebbe ostruire la piena. La com-promissione dell’area del vecchio depuratore è evidente. Eppure, c’era chi prometteva di realizzare in loco un palazzetto dello sport…

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Accade anche questo

L’urbanistica è l’arte di costruire una cit-tà rendendola quanto più vivibile, bella e “sostenibilmente” operosa per tutti i cittadini nel rispetto dell’ambiente, del paesaggio e delle vocazioni del territorio. I politici e gli urbanisti responsabili della Variante al Piano Regolatore Generale (PRG) dovrebbero guidare l’evoluzione cittadina consentendo certamente di costruire, ma quello che serve, nei luoghi più indicati e dettando le linee di indi-rizzo per farlo bene. Evitare il consumo inutile di nuovo territorio, stimare i veri fabbisogni edilizi (residenziali, ricettivi e produttivi), valutare quante possibili-tà edificatorie sono ancora presenti nel vigente PRG, quello del ’94, sono alcuni dei principi guida di una buona urbani-stica così come prevedere spazi pubblici adeguati (verde urbano, piazze, parchi, impianti sportivi, strutture per la cultura e per i servizi sociali) e prima casa a co-sti ridotti per giovani coppie e famiglie meno abbienti, salvaguardare bellezze paesaggistiche, preservare dal dissesto idrogeologico le aree a rischio, indirizzare verso i quartieri ecologici e la bioedilizia,

prevedere infrastrutture per una mobilità sicura e sostenibile.Il PRG del ’94 ha consentito finora la realizzazione di almeno 2.500 nuovi alloggi ma l’incremento della popolazione è stato solo di un migliaio di abitanti. La Va-riante prevede di urbanizzare un ulteriore milione di mq. senza te-ner conto della grande possibilità edificatoria che ancora presenta il vigente PRG (circa 10.000 alloggi e

oltre 150.000 mq. per insediamenti pro-duttivi); se l’intento, come si dice, è solo quello di fare piccoli aggiustamenti, allo-ra è illogica una variante così ampia che addirittura va a segnare profondamente la collina, la campagna, e riduce forte-mente la qualità insediativa al Lido: chi farebbe costruire ora nel parco Franchi? Eppure oggi si prevede di costruire nell’a-rea del “cannocchiale verde” sul lungo-mare sud! Come si fa ad ipotizzare l’arrivo di 20.000 nuovi abitanti, se negli ultimi 14 anni nonostante quello che si è costruito la popolazione giuliese è aumentata so-lamente di poco più di mille abitanti? Il Cittadino Governante, per tutte queste ragioni, presentò 23 osservazioni, per la gran parte respinte poi dalla maggioran-za in Consiglio comunale. Oggi quegli argomenti sono ribaditi sia dalla SUP (Se-zione Urbanistica Provinciale) che invita a rivedere la Variante in maniera signifi-cativa, sia dalla Regione che conferma la necessità della VAS (Valutazione Am-bientale Strategica) al fine di promuove-re i livelli di qualità della vita, realizzare la salvaguardia delle condizioni ambientali

e utilizzare in modo razionale le risorse naturali in un quadro di sviluppo soste-nibile.Gli esponenti del Cittadino Governante, evidenziando una contraddizione “come mai l’Amministrazione da una parte ri-sponde “picche” alla SUP (e alla Provincia) e dall’altra dice che sta facendo la VAS? La Valutazione Ambientale Strategica sarà, quindi, un’operazione di facciata?” in questi giorni hanno avanzato all’Am-ministrazione ed ai partiti della maggio-ranza una proposta: 1. Rendere noto il Rapporto Ambientale della VAS alle autorità che hanno com-petenza ambientale e paesaggistica (per acquisire il loro parere) ed alla cittadinan-za così che tutti i cittadini e le associazio-ni ambientaliste abbiano la possibilità di dire la propria come prevede la legge.2. Proseguire con i lavori in Commissione Urbanistica per ridefinire una risposta più consona alle razionali richieste fatte dalla SUP raccordando il tutto con le risultanze delle consultazioni previste dalla VAS.3. Successivamente andare in Consiglio Comunale per approvare il testo da man-dare alla SUP. Sarebbe il modo corretto per compiere le scelte migliori e più ra-pide per la nostra città evitando valuta-zioni sbagliate e contrastanti con il Piano Territoriale Provinciale. La non conformi-tà con il Piano suddetto sta già causando un passaggio consiliare in più (che nell’i-ter del PRG del ’94 non ci fu), in seguito potrebbe farne aggiungere un altro sen-za poterlo approvare a Giulianova ma di doverlo rimandare in Provincia per l’ap-provazione definitiva.

Variante: l’invito alla riflessione del Cittadino Governante di Andrea Palandrani

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Noi allo specchio

Una città per tutti

bagni pubblici idonei per disabili anche nei bar, nei ristoranti e nei locali in genere; ottenere (quando è necessario anche attraverso san-zioni) il rispetto degli spazi e dei parcheggi riservati. Sarebbe ora di predisporre la pre-senza, nei pubblici uffici, di per-sonale capace di interloquire con i sordomuti. Questo è quanto ci sentiamo di consigliare per stimo-lare l’attenzione di tutta la città e delle autorità. E’ necessario farlo per evitare di assistere troppo spesso a scene che, malgrado l’esistenza di leggi in merito, hanno ben poco a che fare con la civiltà.Sarebbero tante le cose da dire e le disfunzioni da segnalare, ma ci rendiamo conto che il momento è finanziariamente difficile. Voglia-mo in ogni modo confidare nel ri-spetto dovuto dalle istituzioni ad ogni cittadino: un rispetto che im-pone di consentire a tutti una vita normale, la possibilità di parteci-pare attivamente alle iniziative so-ciali e di godere delle bellezze che il territorio offre.Con la certezza della vostra atten-zione si porgono distinti saluti.

Il Forum delle Associazioni.

Gentile redazione,scriviamo al vostro giornale, che sfogliamo molto volentieri, certi di essere letti e forse, chissà, presi in considerazione. Non scriviamo per noi, ma per la nostra città e per quei cittadini che sono meno fortunati. Anche se a Giulianova ci sono stati dei cambiamenti, è ne-cessario riconoscere che nei con-fronti del rispetto delle regole, an-cora molto è il da farsi. Quello che ovviamente salta più all’occhio è il disagio che una per-sona diversamente abile o una mamma con la carrozzina o chiun-que abbia una difficoltà di deam-bulazione è costretto a sostenere quotidianamente, spostandosi per la città. A creare problemi, più che l’assenza di presìdi, è il loro mancato rispetto. Suggeriamo all’amministrazione alcuni consigli: azioni demagogi-camente utilizzate nei discorsi e poi, troppo spesso, disattese nella quotidianità. Urgono la messa a norma di tutti i marciapiedi (alcuni hanno una sola rampa di accesso), l’adeguamento completo delle scuole, degli edifici e dei trasporti pubblici. Sarebbe opportuno ren-dere sonori i semafori, attrezzare percorsi per non vedenti sia nel-le strade che negli uffici, creare

8 GiuliaViva anno II n.2

Lungo il marciapiede di via Gorizia, già stret-tissimo, è posizionato da anni un contenitore per i rifiuti che impedisce il passaggio di car-rozzelle, passeggini e biciclette spinte a mano. Le macchine parcheggiate, talvolta, impedi-scono di scendere in strada. Si può solo torna-re indietro e cambiare marciapiede.

Il molo vecchio, considerato la più bella pas-seggiata a mare, è precluso ai disabili e alle mamme con carrozzine da un inutile e arrug-ginito paletto di ferro che nessuno (nè ammi-nistratore comunale nè esponente dell’ente porto) è mai riuscito a far rimuovere.

Impossibile, per un portatore di handicap, scendere in strada una volta giunto all’estre-mità sud del lungomare monumentale. L’uni-ca opportunità è data dall’utilizzo di uno degli ultimi scivoli laterali che immetterebbe la car-rozzina direttamente sulla pista ciclabile.

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che fanno parte stabil-mente della nostra or-chestra, sono stati stu-denti del Conservatorio che hanno frequentato il nostro corso di Forma-zione Musicale.Cosa pensa del rappor-to tra questa musica che ha bisogno, come lei dice, di un ascolto consapevole e le città

in cui la sua orchestra è nata e cre-sce ?Devo dire che l’attenzione è cresciu-ta nel tempo, negli ultimi dieci anni c’è stata un’ottima collaborazione con molti Comuni del territorio del-la provincia e con la stessa Teramo. Mosciano è rimasta sempre molto affezionata all’orchestra che collabo-ra alle attività culturali con almeno due concerti, ma in questi ultimi sei o sette anni è certamente Giulianova a farla da protagonista, ci sono appun-tamenti entrati ormai nella consuetu-dine. Inoltre, la collaborazione con la Fondazione Tercas ci ha permesso di realizzare il concerto “Le quattro sta-gioni” di Vivaldi in occasione dell’an-niversario della sua nascita e alcuni concerti dedicati ad Haydn . Dobbia-mo dire che a Giulianova si dedica molta attenzione a “I Sinfonici”, per questo possiamo affermare che oggi l’orchestra è soprattutto giuliese.Possiamo dire che se le scelte cul-turali sono di valore, aiutano la crescita culturale di un territorio,

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Maestro Piccone Stella di Irene Lattanzi

“I Sinfonici”, un’orchestra che rappresen-ta una gran bella realtà per la città, na-sce nel 1994 con uno Statuto che i gio-vani professori d’orchestra si diedero e che prevedeva attività culturali e, ovvia-mente, musica da camera, concertistica, lirica, sinfonica; nello Statuto si leggeva “formazione musicale permanente”; questa precisazione permise all’orche-stra che allora era dei “Giovani sinfonici” di avere il riconoscimento a pieno titolo quando la Regione, nel 2000, emise la legge n. 15, che prevedeva tra le attività culturali proprio quella “musicale per-manente”. Il Sindaco di Mosciano, Ora-zio Di Marcello, propose la città come sede artistica dell’orchestra.Maestro quale percorso porta l’orchestra alla realtà di oggi?Abbiamo realizzato molte e bel-le situazioni musicali, siamo anche cresciuti di numero come esecutori, abbiamo avuto grandi concertisti come ospiti, ma la cosa che mi piace sempre far rilevare è come la nostra orchestra sia formata da un gruppo molto coeso: gran parte dei musicisti

di una città ?Questo e certamente vero; negli ultimi tre anni l’orchestra ha offerto una serie nutrita di “concerti-aperitivo” al Kursa-al, nel salone all’Annunziata e nel salo-ne sotto il Belvedere. Fin dal primo con-certo la presenza del pubblico è andata via via aumentando, è cresciuta la sen-sibilità e registriamo un gran numero di presenze anche ai concerti sinfonici organizzati nel corso di ogni anno.Dietro ogni esibizione oltre che un corposo lavoro di preparazione e prove, c’è anche uno sforzo or-ganizzativo. Quanto pesa in tutto questo la mancanza a Giulianova di una struttura adeguata? Pesa parecchio perché avere una sede utile per tutte le manifestazioni cultu-rali, un palcoscenico adeguato, una buca per l’orchestra, una buona acu-stica sono una necessità, non solo una mera richiesta! Sicuramente questo è un grande problema, se ci fosse uno spazio adeguato con 500/ 600 posti, tutte le attività culturali ne trarrebbero grande vantaggio, ci sarebbe un salto in avanti di qualità enorme.Parlando di crescita, di sviluppo, c’è qualcosa che bolle in pentola, qualche novità in vista? In effetti, si sta aprendo un nuovo ver-sante per la nostra attività musicale, parliamo della Banda cittadina ma è ancora tutto da definire, progettare e organizzare; c’è anche l’idea di cre-are una banda per piccolissimi e, tra ì progetti, anche la realizzazione di un’opera lirica.

Cinque domande al ...

Il video dell’intervista è visionabile in streaming su www.giuliaviva.it

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La pagina della cultura10 GiuliaViva anno II n.2

Gli attuali orientamenti didattici con-siderano la visita ad un museo come parte di un percorso organicamente inserito nel curricolo scolastico. Ne sono consapevoli i docenti delle scuo-le materne e della primaria di Giulia-nova, che, già da anni, accolgono le proposte degli operatori del Museo d’Arte dello Splendore, in un’ottica di reciproca collaborazione. Dirigenti e docenti hanno adottato nel piano dell’offerta formativa i progetti pre-sentati dal Mas, giudicandolo come punto di riferimento didattico, cul-turale, sociale. Nell’anno scolastico 2007-2008, con le opere in mostra temporanea di Mimmo Palladino su “Pinocchio” è iniziato questo cam-mino nel quale gli esperti museali hanno messo in campo competenze tecniche, conoscenze pedagogiche, strategie stimolanti, oltre ad una pa-ziente dedizione nel guidare i bambi-ni, prima all’osservazione finalizzata,

alla riflessione perso-nale, e poi nell’indurli a manipolare materiali, sperimentare abilità, a produrre la propria “opera d’arte”. Nei suc-cessivi progetti, “Il mare nell’arte”, “Emozioni a colori”, “Smascheriamo le emozioni”, mediante visite animate, i bambi-ni sono stati portati a scoprire la capacità dei colori e degli oggetti

di evocare stati d’animo, e a servirsi di tali acquisizioni nei loro “quadri” per esprimere il senso del bello e le emozioni. La vista di tutti i parteci-panti veniva catturata dalla “Casa delle Emozioni”, una grande casa di cartone, molto colorata e ricca di ele-menti e di spunti. Anche la proposta dello scorso anno, “Che combiniamo al museo”, ha riscosso molto successo. I partecipanti, ispirandosi alle opere di Antonio Del Donno che combina la pittura con oggetti e immagini di uso quotidiano, hanno impiegato la parti-colare tecnica del “combine painting” per manifestare il proprio pensiero su alcune tematiche. Un treno di cartone attraversava lo spazio espositivo trasportando mate-riali diversi di cui i bambini sco-privano le caratteristiche visive e tattili e il legame con i temi trattati dall’artista. I progetti di quest’anno, “Fantasia in forma”

e “Io scultore”, sono impostati sulla conoscenza della potenzialità espres-siva della scultura astratta che si con-cretizza nella realizzazione di una propria scultura, dopo aver disegnato il bozzetto dell’opera. In fase di pro-gettazione sono a disposizione aiuti visivi, nel momento dell’esecuzione sono utilizzabili strumenti e colori. Accattivante è il tornio di cui ogni pic-colo scultore si serve nel dare forma e colore al suo pezzo di argilla grigio. In tutte le attività proposte nel corso degli anni, i piccoli artisti hanno di-mostrato vivo interesse, hanno dato sfogo alla loro creatività e alla loro fervida fantasia, favoriti dal contesto accogliente e dall’atmosfera giocosa. Se i progetti hanno avuto ed han-no grande successo, se le adesioni aumentano di anno in anno, coin-volgendo non solo le scuole locali e raggiungendo quest’anno circa 4.000 unità, il merito va soprattutto a Fede-rica De Lucia e ad Alessandro Braccili, che, con rigore organizzativo, con la-voro instancabile e con la passione di chi crede fermamente in quello che fa, riescono a rendere fattibili “impre-se” quasi impossibili.

Il museo nella didattica, la didattica nel museo di Paola Belfiore

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Dove Cosa Quando GiuliaViva anno II n.2 11

Al Moderno Multiscreen spettacoli in prima visione

Rassegna Film D’Essai

(spettacolo unico ore ventuno)ingresso € 4,00

Martedì 31Mercoledì 1Giovedì 2FEBBRAIO 2012

Sagre e festein provincia e fuori

3 febbraio Taranta Peligna (CH) Le Panicelle di San Biagio 3 febbraio Vittorito (AQ) Festa di San Biagio 10 febbraio Ravigliano di Corropoli (TE) Festa Santa Scolastica

Concerti mostre ed eventi

Gad Lerner a Chieti

Il giornalista sarà a Chieti mer-coledì 1 febbraio 2012 al Teatro Marrucino alle ore 17:30 insie-me con Bruno Forte, Arcivesco-vo di Chieti - Vasto in occasione della terza edizione della tavola

rotonda del ciclo “Immigrazione eè Integrazione”, che quest’anno affronterà il tema “Immigrazione, lavoro e Sviluppo”.

Sabato 28 gennaio ore 21TEATRI POSSIBILI                                DON CHISCIOTTEda Miguel De CervantesProgetto e regia di Corrado D’Elia Con Corrado D’Elia

Stagione teatrale al Kursaal di Giulianova

A Scuola Di Clown A Giulianova 

Khota.teatro e Teatro Stabile d’AbruzzoALESSANDRO PREZIOSICyrano De BergeracTeatro Comuna-le Teramo

Turno A • martedì 7 febbraio 2012 - ore 21.00 Turno B • mercoledì 8 febbraio 2012 - ore 21.00 Turno C • giovedì 9 febbraio 2012 - ore 17.00

Il circolo “Il Nome della Rosa”

Domenica 29 gennaio ORE 18,00 NARRATIVA“LA PIU’ BELLA DEL REAME”

Da febbraio 2012CORSO DI SCRITTURA CREATIVA

A cura di: Domenico SPINADa marzo 2012

CORSO DI “ELEMENTI DI REGIA”A cura di: Maurizio FORCELLA

Al via dal 30 gennaio il secondo seminario intensivo ‘Faccia da clown’ organizzato dalla Com-pagnia dei Merli Bianchi di Giu-lianova in collaborazione con gli Istituti Riuniti Castorani-De Amicis. Le lezioni si svolgeranno

negli spazi della scuola materna “E. De Amicis” a Giulia-nova Paese in viale Cavour 4 (dietro il Comune).info 340.6072621 - [email protected]

Francesco Galgano, professore nella Fa-coltà di Giurisprudenza di Bologna e membro effettivo dell’Accademia delle scienze, nel denso e documentato “La forza del numero e la legge della ra-gione” edito da Il Mulino illustra l’origi-ne, lo sviluppo e , alla fine, il declino di un principio di diritto qual è il principio di maggioranza. Nell’affrontare questo tema, prendendo in esame istituzioni politiche ed economiche dall’antichità all’età moderna, naturalmente l’autore considera anche il principio antagonista, che alle ragioni del numero contrappo-

ne la legge della ra-gione. Vie parallele dunque, sempre più destinate a coesiste-re, sia nella società politica sia nella società civile: “ossia purchè sia ragione-vole ciò che la mag-gioranza decide”

“La forza del numero e la legge della ragione”

Mission: Impossible Protocollo Fantasma

Genere: Azione, ThrillerRegia: Brad BirdTom Cruise, Jeremy Renner, Simon Pegg, Paula Patton, Léa Seydoux, Josh Holloway, Ving Rhames, Tom Wilkinson, In programmazione dal 27 Gennaio

Al Comunale di Teramo“Cyrano De Bergerac”

I Muppet

Genere: CommediaRegia: James BobinMila Kunis, Emily Blunt, Amy Adams, Zach Galifianakis, Jason Segel, Rashida Jones, Chris Cooper, Selena Gomez, John Krasinski, In programmazione dal 3 febbraio

Le idi di marzo La pelle che abito

Martedì 7Mercoledì 8Giovedì 9FEBBRAIO 2012

L’Officina, L’Arte e i mestieri, Giulianova

Domenica 12 febbraio Sea and Air

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Arriva al “Crocetti” l’indirizzo tecnico-turistico

Energia. L’indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica del Pagliaccetti offre una salda formazione in setto-ri occupazionali che non conoscono crisi. “La sfida- prosegue la Maloni- è quella di mantenere e consolidare in qualità e quantità l’offerta formativa e continuare a crescere nella fiducia delle famiglie e dei partner. “

di una nuova offerta nell’ istruzione tecnica del settore economico: il Tec-nico turistico. Indirizzo sicuramente qualificante per la presenza nel curri-colo di discipline fondamentali come tre lingue straniere, geografia, eco-nomia: un indirizzo per lo sviluppo del proprio territorio e delle proprie opportunità di crescita.” Il traino dei servizi enogastronomici e turistici ha fatto sì che il Crocetti possa vantare oggi circa 800 allievi. I tre tradizionali indirizzi tecnologici del Cerulli (Mec-canica, Elettronica e Informatica) si arricchiscono delle articolazioni del nuovo ordinamento legate agli svi-luppi settoriali di Meccatronica ed

Pianeta Scuola12 GiuliaViva anno II n.2

Lo scorso settembre è nato un Polo Tecnico Professionale importante, che mette insieme la migliore tradizione nella formazione tecnologica dell’ Iti Ipias “Cerulli-Pagliaccetti”, con quella del settore alberghiero e commercia-le del “Crocetti”. “Con l’approssimarsi del momento delle iscrizioni- spiega la dirigente Leonilde Maloni- molti genitori stanno affrontando insieme ai loro figli la difficoltà di orientarsi nella scelta della scuola superiore. Per aiutarli, parto da una considerazione: qualsiasi scelta va fatta ascoltando i ragazzi, valutando i loro talenti e non i nostri sogni su di loro. Dal 1 settem-bre 2012 il nostro polo si arricchirà

Liceo “Curie”: una scuola aperta al mondo desco e spagnolo e scambi culturali con Francia, Germania, Olanda e Sve-zia. A questi si aggiungono i progetti “Comenius” e “Luci della Scienza” , ol-tre alle Olimpiadi della Matematica, dell’Informatica, della Fisica, dell’A-stronomia e del Sapere e della Cultu-ra.

istituzioni scolastiche più conosciute in Provincia, sicuramente in grado di soddisfare le nuove esigenze didat-tiche senza perdere di vista un oriz-zonte allargato alla globalizzazione. Il liceo offre una formazione scientifica, linguistica, umanistica e artistica ar-ticolata ed equilibrata, coniugando le conoscenze teoriche con le abilità operativo-applicative. La scuola vol-ge addirittura lo sguardo ad oriente con il ‘Progetto Cina’. L’iniziativa offre agli studenti l’occasione di orientare la loro scelta di una terza lingua an-che verso il cinese o il giapponese”.Il Liceo “Curie”, una scuola aperta al mondo, offre inoltre corsi di perfe-zionamento in inglese, francese, te-

Una scuola, una storia. Potremmo dire che il liceo “Curie” è sempre sta-to, per Giulianova, un vanto. E’ anche vero che, negli ultimi anni, questa scuola ha subito i danni derivanti da decisioni mancate, riforme non sem-pre lungimiranti, timori più o meno fondati. Già dal settembre 2011, con l’attivazione del corso di Scienze Ap-plicate ed ancora di più quest’anno, con il corso Linguistico, l’istituto ha recuperato pienamente la posizione privilegiata di sempre. A confermar-lo è il dirigente Luigi Valentini che ci racconta con entusiasmo la bella realtà della sua scuola. “Il Liceo “Cu-rie”- ci conferma- rappresenta oggi, con i suoi nuovi indirizzi, una delle

di Irene Lattanzi

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A tutto sport GiuliaViva anno II n.2 13

Allegria, semplicità e buona mira: il gioco delle bocce di Giancarlo De Falco

in alto il buon nome  dell’ associazione, la bocciofila “Centro Sportivo”  organiz-za il “V Trofeo Città di Giulianova”  (Gara regionale serale a coppie) dal 13 al 17 febbraio 2012. Essere presenti signifi-ca conoscere ed appassionarsi ad uno sport che ha in se tantissimi momenti di generosa ed allegra convivialità.

Il gioco delle bocce ha tradizioni  mol-to antiche. Gli emigranti italiani hanno avuto un ruolo importante per la diffu-sione nel mondo della sua forma mo-derna. Negli anni Ottanta, a Giulianova,  grazie ad un gruppo di appassionati provenienti per lo più dal dopolavoro ferroviario (dove esistevano due cam-pi coperti) ed alla sensibilità degli am-ministratori dell’ epoca, si realizzò, nel complesso sportivo di via ippodromo, un bocciodromo con quattro campi da gioco coperti. Il circolo bocciofilo  “Centro Sporti-vo“ gestisce la struttura da tanti anni e con merito, visto che non si limita a svolgere l’importante  funzione sociale tipica delle associazioni sportive, ma accoglie  gare per lo svolgimento del Campionato italiano e gare  a caratte-

re  nazionale, regionale e provinciale. Nel contesto della provincia teramana, che conta 28 bocciofile, il    “Centro Sportivo” è il crocevia di tutti gli atleti del settore: chi si iscrive alle varie gare settimanali  riconosce che la struttura  possiede le qualità di uno dei migliori bocciodromi del centro Italia.L’obiettivo del presidente Antonio Ma-iorani e di tutto lo staff dirigenziale è quello di portare questa disciplina sportiva semplice, ma ricca di abilità coordinative,  ad una più alta  atten-zione  dei giovani attraverso  attività promozionali tendenti a favorire la loro partecipazione. Per portare sempre più

Occasioni perse o sospiri di sollievo di Daniele Adriani

Il passare delle settimane, purtroppo, non porta notizie felici in casa giallorossa. Non ci sono eventi clamorosi: c’è solo l’agonia del povero Giulianova Calcio che sta len-tamente spegnendosi. Alcuni giocatori si trovano costretti a mettere in mora la società, poiché non hanno ricevuto lo sti-

pendio. Come criticare, d’altronde, un lavoratore che non percepisce la retri-buzione pattuita? Siamo certi che non si sta parlando di contratti faraonici, ma per alcuni di un mezzo di sostenta-mento vitale. Questo è il preludio all’ab-bandono della squadra di quei pezzi che hanno mercato, cioè che, una volta svincolati dal Giulianova, trovano un nuovo contratto con un’altra squadra.

Come avevamo preannunciato, il merca-to di gennaio per il Giulianova rischia di essere un mercato di indebolimento. Se a tutto questo si sommano gli infortuni e le lacune che indubbiamente ci sono, le previsioni per il resto del campionato diventano nere. A fine mese arriveranno i

2 punti (si spera solo quelli) di penalizza-zione per il mancato pagamento nei ter-mini degli emolumenti, e così la posizione in classifica subirà un arretramento, con il riavvicinarsi della zona calda dei play-out .L’ultima sconfitta per mano dell’Arzanese è figlia anche di un trattamento della clas-se arbitrale che, nelle migliori delle ipo-tesi, è assolutamente non adeguato. Un classico, vedere squadre in difficoltà che vengono penalizzate, quasi per spingerle prima fuori dal calcio che conta. Ma è pos-sibile che una città come Giulianova abbia smarrito la passione per il calcio? Noi non ci crediamo e fino alla fine abbiamo la spe-ranza di non perdere un simbolo identita-rio della nostra comunità.

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GiuliaVivaRegistrazione al Tribunale di Teramo

n. 647 del 07 06 2011Direttore Responsabile

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Editrice: Associazione “Giulianova Media & Communications”Redazione e Amministrazione64021 Giulianova Piazza Buozzi 22 tel. 3461035861 fax. [email protected]@giuliaviva.it tel.3473612374

stampato da Tipolitografia LA RAPIDAVia G. Galilei Giulianova Lido

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Inviateci le vostre lettere, segnala-zioni o foto a: [email protected]

Precisazione

Il rebus delle buste

Salve! Mi spiegate perché non si par-la più del secondo lotto dei lavori nel parco Franchi? Finiti gli interventi nell’area giochi, davano per immi-nenti quelli a ovest e nella zona cen-trale. Sotto la pineta, la situazione è spettrale. Mi viene il dubbio che, come al solito, si chiuderanno i giar-dini in piena estate. Ammesso, ov-viamente, che siano ancora dell’idea di completare l’opera. F. R

Gentile redazione, vorrei segnalare quanto mi è più vol-te capitato. Gli operatori della raccolta dei rifiuti, per ben due volte, non han-no portato via le buste biodegradabili in cui conferisco l’organico. Mi hanno detto di utilizzare quelle del Comune e la cosa non mi sembra giusta. Un’altra annotazione: vivo in una casa bifami-liare. I due contenitori per la raccolta del vetro mi sono stati consegnati uno dentro l’altro. Per separare i due bidoni, dopo i calci, abbiamo dovuto adoperare il martello. Una faticaccia. Franca D. M.Cara lettrice, abbiamo chiesto al perso-nale addetto alla raccolta i motivi del mancato ritiro. Ci hanno spiegato che esistono sacchetti, distribuiti da numero-si negozi e supermercati, su cui compa-re la scritta “biodegradabile”. Malgrado ciò, quelle buste non sono adatte a conte-nere l’umido (su alcuni la non idoneità è anche segnalata). Gli unici sacchetti uti-lizzabili sono quelli in Mater B, in dota-zione all’ecosportello ed in alcuni grandi magazzini. La consistenza è visibilmen-te diversa e la conformità è riportata a chiare lettere.

Cara GiuliaViva,seguo in maniera non proprio continua i fatti della nostra città. Vedo che sui giornali si parla spesso della questione dei rifiuti spiaggiati, con relative pole-miche su costi e procedure seguite. Io, che sono un pensionato e quasi ogni giorno passeggio sul lungomare nord, ho constatato che il problema concreto non si è affatto risolto. Noto infatti che, in prossimità della foce del Salinello, è accumulata un’immensa montagna di sabbia. Chi provvedderà a spargere quel cumulo di rena lungo l’arenile? Va pure detto che quell’enorme mole grigia copre la vista del mare lungo una delle nostre passeggiate più belle. Ma gli am-ministratori se la fanno mai una sgam-bata da quelle parti? Credo di no, anche perché altrimenti avrebbero sicuramen-te notato i lampioni rotti vicino al ponte di legno e la staccionata traballante, in più parti divelta. Il cestino metallico dei rifiuti è stato preso e gettato sulla sabbia. Ma anche questo, sono certo, non l’ha visto nessuno…. E-mail firmata

Parco Franchi : a quando i lavori?

Una sola precisazione in merito a ciò che ho letto sul numero scorso di Giu-liaViva circa la Mensa San Francesco. Da almeno 10 anni, nella sede di Via

Raffaello Sanzio n. 4, la Piccola Opera Charitas gestisce la Mensa San Fran-cesco provvedendo alla preparazione di oltre quaranta pasti giornalieri per i bisognosi. Alla gestione della mensa, a totale carico della Piccola Opera Cha-ritas collabora un gruppo di volontari che si occupa della distribuzione dei pasti. Nei locali della mensa è anche attivo un servizio di ascolto con uno psicologo. Lettera firmata

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Carissima Giuliaviva, come sempre da semplice cittadina cerco di tenermi aggiornata su quanto, nel bene e nel male, va accaden-do in città; in primis con la vostra rivista e poi con la stampa locale. In questi ultimi giorni si susseguono articoli sulla questione Migliori-Longari. Ora io non sono assolutamente ben documentata sulla questione come mi auguro siano invece quelli che ne scrivono, so quello che ne raccontano i giornali, di conseguenzami chiedo se veramente nella nostra società funziona così: le “colpe” non sono mai di chi sbaglia, ma di chi trova o rileva l’errore, magari solo per cercare una cor-rezione. Sarebbe come dire che se ricorro al medico per crampi alla mano e questo, sbagliando medicina, mi guarisce dal dolore alla mano ma con il medicinale prescritto mi fa perforare lo stomaco, l’errore l’ho fatto io facendo ricorso a lui?!?!?!Grazie per lo spazio e buon proseguimento di lavoro.

Lucilla

Ma le colpe non sono mai di chi sbaglia?

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