16
Anonimo giuliese chi è l’estensore del manoscritto? articolo a pag 6 e 7 Anno IV numero 11 del 14 giugno 2014 (71) GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

Embed Size (px)

DESCRIPTION

GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

Citation preview

Page 1: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

Anonimo giuliesechi è l’estensore del manoscritto? articolo a pag 6 e 7

Anno IV numero 11 del 14 giugno 2014 (71)GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

Page 2: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno
Page 3: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

I

Istantanee giuliesi GiuliaViva anno IV n.11 3

“Pescatori” di indumenti

Le segnalazioni cominciano ad essere frequenti, testimoniando situazioni che si vanno rapida-mente diffondendo. Con sem-pre maggiore frequenza capita di imbattersi in gruppetti di individui intenti ad armeggiare attorno alle “campane” per la raccolta degli indumenti usa-ti, “pescarne” il contenuto con mezzi di fortuna, per imposses-sarsi infine di quanto gradito ed abbandonare il resto in mezzo alla strada. Disagio economico, vandalismo o qualunque altra sia la causa del fenomeno, dedi-carvi attenzione sta diventando sempre più necessario.

Auguri

La promessa era per le vacanze pa-squali, ma, anche se nutrivamo dub-bi sul rispetto di quella scadenza, mai avremmo pensato che il litorale giuliese non sarebbe stato adegua-tamente pulito neppure a giugno inoltrato. Invece è così. A sud in maniera molto più eviden-te che a nord, cumuli di detriti pun-teggiano ancora l’arenile, con il caso eclatante della spiaggia libera limi-trofa al porto, ancora oggi deposito di tonnellate di spiaggiato. Chissà se è questa la tanto decantata pro-mozione turistica...

Promozione turistica

L’avvio dei lavori, confortato dalla data impressa sulla tabella, era in programma per la metà di maggio, ma quasi un mese dopo il fondo di molte delle strade interessate dalla riasfaltatura è ancora desolatamen-te in attesa delle prime gettate di bitume. Per dare il via alle promesse “lec-cate” d’asfalto si è forse preferito aspettare il riscontro dei risultati elettorali.

Asfalti post-elettorali

Chiuse le urne, acquisiti i risultati e spenta l’eco di una campagna eletto-rale da ricordare, purtroppo, più per le esasperazioni e gli atteggiamenti ben sopra le righe che per l’atten-zione alle proposte ed ai contenuti proposte, rivolgiamo comunque, gli auguri di buon lavoro a Francesco Mastromauro, sindaco riconfermato di Giulianova. Con l’auspicio che il quinquennio che ci aspetta veda meno trionfalismi e più fatti, meno “muro contro muro” e più dialettica costruttiva, meno pro-paganda e più trasparenza. La città ha troppe questioni in sospe-so, troppe criticità, troppo bisogno di ripartire per poter pensare di farvi fronte chiusi nella torre d’avorio del municipio. Giulianova ha un patri-monio di “voci”, tutte diverse, capaci di criticare, ma anche, e soprattutto, di proporre: darvi ascolto senza i pre-concetti del passato è un servizio da rendere alla città. Anche la vittoria, soprattutto in poli-tica, va saputa gestire.

Page 4: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

4 GiuliaViva anno IV n.11

Le urne hanno detto anche che... di Paolo Innocenti

Francesco Mastromauro sarà sindaco di Giulianova per altri cinque anni.

Questo il responso delle urne che con-segna nuovamente le chiavi della città nelle mani del primo cittadino uscente, un responso che, comunque, non si ri-solve del tutto in questo peraltro incon-futabile dato di fatto. Dalle urne è uscito anche dell’altro, malesseri ed indicazio-ni altrettanto inconfutabili che una clas-se politica che voglia smettere di essere autoreferenziale ed intenda tornare ad ascoltare la città non può pensare di continuare ad ignorare.Intanto, anche Giulianova si è allineata alla tendenza nazionale che vede in te-sta fra gli schieramenti politici il partito degli astensionisti: per la prima volta nella storia delle elezioni comunali la percentuale di chi non si è recato a vota-re, oltre il 28%, ha ampiamente supera-to quella della lista più votata, il Partito Democratico, fermatosi appena sopra il 22%. Elemento tanto più preoccupante perché verificatosi in un appuntamento locale, nel quale il coinvolgimento per-sonale è senz’altro più elevato.

È certo poi che quello nei confronti di Mastromau-ro tutto è stato tranne che un plebiscito. La per-centuale del 62,77 % trae in inganno, in realtà lo hanno votato 6.114 citta-dini su 21.122 aventi dirit-to al voto o, se vogliamo stare agli elettori che tra-

dizionalmente votano per le comunali a Giulianova, 6114 su 15.000 circa. Ha perso 1273 voti rispetto al 2009, il che non de-pone per un gran giudizio sul suo operato amministrativo, specie se si tiene conto del fatto che il PD a livello nazionale ha un trend molto positivo. Stando ai numeri, il riconfermato primo cittadino è stato l’uni-co dei sette candidati a ricevere meno voti della propria coalizione. Analogo discor-so vale anche per le liste collegate, il cui risultato complessivo segna oltre 300 voti in meno rispetto a cinque anni or sono (6081 contro 6405). E questo malgrado la “base” della coalizione di Mastromauro si fosse sensibilmente ampliata, inglobando direttamente o indirettamente, numerosi e importanti esponenti di quello che fu il centrodestra del 2009, oltre ad incas-sare l’appoggio di un’intera lista, quel “Al centro della città” che nella tornata pre-cedente bazzicava il campo avverso. In calo, generalmente, anche i risultati delle singole liste della coalizione che gover-nerà la città nel prossimo quinquennio. Con l’eccezione della “Lista civica per Ma-stromauro sindaco”, cresciuta di oltre 500

consensi, calano il Partito Democratico i cui 3918 consensi si riducono a 3021, “Al centro della città” scesa da 1044 a 637 (il cambio di casacca non sembra essere stato poi così apprezzato) e soprattutto la “Sinistra Unita”: SeL, PSI e PdCI che, sotto due simboli, nel 2009 avevano raccolto 787 preferenze complessive sono crollati a 289, pesantemente puniti dal proprio elettorato e senza alcuna rappresentanza nel prossimo consiglio comunale. Certo, il risultato finale non cambia: Ma-stromauro è nuovamente sindaco ed assieme alla sua coalizione governerà Giulianova per il prossimo quinquen-nio. Difficilmente, però, potrà non tene-re conto di quello che le urne, neppure troppo nascostamente, hanno messo in evidenza. La maggioranza degli elettori ha mostrato con chiarezza, astenendo-si o votando contro, di non condividere l’azione della passata amministrazione, disperdendo il proprio dissenso in un panorama politico mai come questa volta frantumato, ma esprimendo chia-ramente il proprio “non apprezzamento” per gli ultimi cinque anni di governo. E la medesima maggioranza ha dimostrato anche di non apprezzare, evidentemen-te, l’informe coalizione messa in piedi per mantenere, non sappiamo quanto salda-mente, il potere nelle mani dei soliti noti. Ignorare queste indicazioni per bearsi di un trionfo tutto teorico e confutato direttamente dai numeri sarebbe non solo irrealistico, ma soprattutto deleterio per il futuro della città.

Fatti in primo piano

Page 5: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

Non è da primo cittadino diffamare Il sindaco uscente ha questa volta superato abbondantemente i limiti dei comportamenti civili ed è tempo che qualcuno sanzioni la sua arroganza e il suo sistematico uso della menzogna nel dibattito pubblico. Ieri sera in vista del ballottaggio di domenica prossima, nel confronto con il suo antagonista avv. Fabrizio Retko, svoltosi su TelePonte alle 21, ad un certo punto messo alle strette sui temi della legalità, nel goffo tentativo di svicolare, ha avuto l’improntitudine di additare il Dr. Franco Arboretti come responsabile dei reati penali commessi nell’area ex Migliori Longari e nel cantiere posto sotto sequestro dalla magistratura accanto al Kursaal. La verità è che gli esposti alla magistratura per tutelare la collina del centro storico, la sicurezza idrogeologica, l’asilo nido ed il campo di atletica leggera nella vicenda dell’area ex Migliori Longari ed il palazzo storico Kursaal nella vicenda di palazzo Gavioli li ha presentati Il Cittadino Governante dopo che la Giunta Mastromauro aveva avallato in consiglio comunale i due gravi abusi edilizi autorizzati dagli uffici comunali.Due falsificazioni così clamorose effettuate ieri sera di fronte al pubblico televisivo che stava seguendo il dibattito - aggravate dal fatto che il destinatario della gravissima diffamazione in quel momento era assente – e riproposte stamattina da Radio G, non possono, ovviamente, passare sotto silenzio, pena l’imbarbarimento del confronto politico. Sarà, per questo, avviata ogni opportuna azione a tutela del buon nome di una persona seria, onesta, e corretta, da tutti stimata proprio per unanime riconoscimento di queste qualità.In questa sede vogliamo solo ricordare che su ambedue i casi - che, negli ultimi anni, hanno corposamente introdotto per la prima volta il tema della questione morale nella nostra città – il rinvio a giudizio riguarda, tra gli altri, funzionari e dirigenti del Comune di Giulianova per violazione delle norme urbanistiche del PRG. Essi, inoltre, come tutti sanno erano indirizzati e controllati come prevede la legge proprio dalle Amministrazioni comunali di cui l’avv. Mastromauro era vicesindaco o sindaco.

Giulianova 4 giugno 2014 Il Cittadino Governante associazione di cultura politica

GiuliaViva anno IV n.11 5 Fatti in primo piano

Le vicende di palazzo Gavioli (accanto al Kursaal) e dell’area ex Migliori Lon-

gari (zona delle Fonatanelle) hanno attra-versato l’intera consiliatura, fra sequestri giudiziari, avvisi di garanzia, rinvii a giudi-zio e battaglia politica e, inevitabilmente, hanno finito col lasciare il segno anche sulla recentissima campagna elettorale. Un segno pesante, giacché l’ennesima im-motivata esternazione diffamatoria con-tro Franco Arboretti da parte di Francesco Mastromauro sulle suddette vicende fatte in un confronto televisivo per il ballottag-gio, pone una base concreta a futuri, ed annunciati, strascichi giudiziari. La cronaca e il commento a questo en-nesimo episodio di una controversia infi-nita li lasciamo al comunicato diffuso da “Il Cittadino Governante”, che riportiamo di seguito. Crediamo però doveroso pun-tualizzare, ancora una volta, quali siano i termini reali di questioni la cui “colpa” è stata più di una volta attribuita, incredi-bilmente, da parte del primo cittadino, ad Arboretti. Quanto a palazzo Gavioli, il PRG del ’94 prevede precise norme (con-fermate anche dalla Variante al PRG) che prescrivono in maniera chiara: 1) Le distanze dell’edificio in costruzione (poi sequestrato) devono essere, sia a nord che a sud, di circa 17 metri e non 10.2) Il fronte dell’edificio in costruzione deve essere più arretrato rispetto al Kursaal e non addirittura superarlo di molto.Quanto all’area ex Migliori Longari il PRG consente l’edificazione di solo due dei quattro edifici realizzati.

Se quelle norme sono state violate, come il sequestro giudiziario del cantiere accan-to al Kursaal e i rinvii a giudizio per i due scandali edilizi stanno a indicare, la re-sponsabilità non può dunque essere attri-buita al PRG né tanto meno ad Arboretti, ma, con ogni evidenza, a chi sul rispetto delle regole non ha vigilato. Una responsabilità che non può limitar-si ai soli uffici tecnici comunali, come più volte Mastromauro ha tentato di far appa-rire, ma che, quantomeno sul piano poli-tico, investe anche gli amministratori, cui spetta il potere di indirizzo e l’onere del

controllo. Una responsabilità tanto più grave considerato che in più di un’occa-sione, dentro e fuori le sedi istituzionali, c’è stato chi sul mancato rispetto delle regole aveva puntato preventivamente, con cognizione di causa, ben più di un riflettore: il gruppo consiliare de “Il Citta-dino Governante”. Aver lasciato inascolta-te quelle legittime obiezioni con tutte le conseguenze, anche giudiziarie, del caso è stato colpevolmente sconsiderato, ma addirittura attribuire ad altri le proprie evidenti responsabilità è un inaccettabile ribaltamento della verità dei fatti.

La questione morale a Giulianova: l’ora delle querele di Paolo Innocenti

Page 6: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

6 GiuliaViva anno IV n.11 Accade

Anonimo, ma non troppo...vergognosa con il fascista Retko”, av-versario al ballottaggio di Francesco Mastromauro. Alleanza, peraltro, mai nata visto che, come è sapere comu-ne, Il Cittadino Governante non solo non si è “apparentato”, ma ha diffuso il 31 maggio un chiaro comunicato ufficiale in cui anticipava la propria futura collocazione in consiglio co-munale all’opposizione (il testo è nel riquadro a fianco)Sia chiaro fin da subito: dietro quel-

le righe e quella firma non c’è nessun gruppo di antifascisti, ma si nascondono molto più semplicemente quelli che il linguaggio abituale della carta stampata definirebbe personaggi di primo piano, da tempo immemore sul palcoscenico o, per lo meno, dietro le quinte del teatrino politico, locale e non. Lo sanno tutti, ma fingere di non sapere chi si cela dietro a quelle quattro pagine piene di livore ed a quella ridicola firma apposta in calce, fornisce l’alibi per perseverare in quella volgare campagna denigratoria nei con-fronti di Franco Arboretti che certa infor-mazione porta avanti, strumentalmente, ormai da anni.Chissà che ne penserà la “Giulianova democratica e antifascista”, quella vera però non quella immaginaria citata nei comunicati anonimi, di personaggi che vomitano odio evidente e manifeste falsità sul conto di una persona, Franco Arboretti, sulla cui integrità etica e politi-ca sfidiamo chiunque a trovare qualcosa da ridire. E chissà che ne penserà di uno pseudo documento che trasuda bassez-

za morale e malafede, e soprattutto dei suoi autori, pavidi e vigliacchi al punto di lanciare il sasso e nascondere la mano dietro ad una sigla inesistente. Capiamo che sia difficile rivendicare la paternità di uno scritto tanto rancoro-so quanto politicamente insulso, di un “documento” che offende prima di tutto l’intelligenza di chi lo ha scritto, ma pen-siamo sia davvero il minimo pretendere dagli autori almeno il coraggio di farsi avanti. Va preso atto, comunque, del fat-to che quello scritto anonimo ha orien-tato il comizio finale di Mastromauro e le sue dichiarazioni immediatamente suc-cessive al risultato elettorale. Ai sedicen-ti antifascisti di Giulianova vorremmo comunque far notare ciò di cui, pur con tanta sicumera e presunzione, evidente-mente non si sono ancora accorti, o, più probabilmente, avallano e sostengono per convenienza e tornaconto persona-le. Dal 1995, dall’epoca del primo man-dato Cameli, Giulianova è in mano ad un “circolo magico”, ad una ristretta cerchia di persone che sono andate via via avvi-cinandosi e fondendosi, travalicando gli schieramenti, fino a costituire un unico gruppo di potere. Questa grosse koali-tion alla giuliese si è pienamente realizza-ta sotto l’amministrazione Mastromauro ed è stata certificata con le alleanze mes-se in campo all’ultima tornata elettorale. In un unico calderone sono finiti sindaci, vicesindaci ed assessori, presidenti e fac-totum di società partecipate che, da de-stra e da sinistra, hanno governato Giu-lianova negli ultimi quattro lustri. Una

riceviamo e pubblichiamo

La firma originaria era un’altra e racco-glieva, in ordine sparso, quasi tutte le

sigle che hanno appoggiato Francesco Mastromauro. Ma la cosa deve essere sembrata eccessiva persino agli autori se, cancellati con rapidi tratti di penna i riferimenti a partiti e liste, ad assumersi la paternità dello scritto è stato infine il ge-nerico, fantomatico e sconosciuto grup-po degli “antifascisti di Giulianova”.Parliamo del “documento”, se così posso-no essere definiti quattro fogli raffazzo-nati e manoscritti, che a firma, appunto, di sedicenti antifascisti giuliesi e per il tra-mite, sembra, di un’esponente della carta stampata, è finito sui tavoli delle redazio-ni locali, a pochi giorni dal ballottaggio. Il contenuto? Una sequela di offese ed insulti, di accuse tanto infondate quanto diffamatorie, snocciolate con una violen-za senza freni, e indirizzate contro un uni-co bersaglio: Franco Arboretti. Su cui sarebbe ricaduta la colpa innomi-nabile di aver “messo in piedi un’alleanza

Page 7: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

GiuliaViva anno IV n.11 7 in Città

Comunicato stampa

Il Cittadino Governante ringrazia i quasi 2000 elettori che hanno scelto di votare le liste a sostegno della can-didatura di Franco Arboretti, e che rappresentano in città una importane forza politica, radicata e resa ora ancora più rappresentativa dal consenso popolare. Un ringraziamento va anche a Franco Arboretti che ha conseguito un risultato personale significativamente

superiore alle liste di sostegno a testimonianza della sua credibilità e della stima di cui gode, e che gli elettori hanno voluto riconoscergli con il voto.C’è il rammarico che per soli 178 voti la cittadinanza non potrà avere la possibilità di votare al ballottaggio dell’8 giugno per la prospettiva di cambiamento propo-sta nel programma del Cittadino Governante.Un cambiamento che dopo il devastante malgoverno della giunta Mastromauro sarebbe assolutamente necessario.Resta il nostro impegno civile e politico che si profonderà di nuovo in un lavoro di seria opposizione in consiglio comunale e di contributo alla crescita della cultura politica e della partecipazione consapevole in città.

Il Cittadino Governante Giulianova 31 maggio 2014

ormai ben nota casta locale accasatasi nel medesimo carrozzone il cui unico scopo è la pura e semplice spartizione del po-tere e che organizza il consenso con una pervasiva azione clientelare. Ma su di una simile “alleanza”, questa sì indecente, i fa-sulli antifascisti di Giulianova non sembra aver nulla da dire, anzi crediamo proprio la condividano e ne siano stati persino promotori.Ma non solo. Un’altra cosa è sfuggita agli zelanti antifascisti di Giulianova, ovvero che il connubio con i nostalgici del ven-tennio di cui, strappandosi le vesti, accu-sano senza fondamento alcuno Franco Arboretti, è stato da tempo sancito, sot-toscritto ed approvato proprio da chi sta loro tanto a cuore. Ruffini prima e Mastro-mauro poi hanno accolto a braccia aperte in lista e in giunta, un reduce non secon-dario di Alleanza Nazionale, quel Marcello Mellozzi al quale pose e saluti di stampo mussoliniano sembrano essere per lo meno non sgraditi, come la foto a lato sta

a dimostrare.Ma forse non sia-mo tanto lontani dalla verità se af-fermiamo che a costoro, in verità, di fascismo ed an-tifascismo non im-porta granchè, ma la gazzarra messa scorrettamente e sguaiatamente in piedi è derivata dal-le preoccupazioni

che si saldasse il fronte degli 8.190 giuliesi che non hanno votato Mastromauro al primo turno, quando dopo 9 anni di go-verno e in pieno boom nazionale del PD ha conseguito solo 5.973 voti. Non si può, infine, non rimarcare il poco professionale comportamento de Il Messaggero, de La Città e della radio locale che hanno ripor-tato notizie false fornite da fonti anonime, mentre hanno tenuto sostanzialmente sotto silenzio il comunicato chiarificatore del Cittadino Governante.

Il Cittadino Governante

Page 8: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

8 GiuliaViva anno IV n.11 Una Città per cantare

String Theory di Aldo Minosse Malatesta

In questo numero vi parliamo di un gruppo di Giulianova, STRING THE-

ORY, e dei suoi lavori autoprodotti e pubblicati in download gratuito sulla pagina bandcamp(http://stringthe-oryitaly.bandcamp.com/). Il gruppo prende il nome dalla teoria delle stringhe, che sostiene l’esisten-za in ogni cosa di anelli incredibil-mente piccoli di energia che vibra-no in modo diverso dando vita alle componenti prime della natura e concepisce l’universo come una sin-fonia prodotta da questi minuscoli anelli di energia vibrante. Il trio è composto da 3 musicisti - Ser-gio Pomante, sassofono elettrico ed effetti sonori, Silvano Marcozzi, batte-ria e percussioni  e Lorenzo Castagna, chitarra elettrica ed effetti sonori - che come stringhe vibrano insieme dan-do vita a brani strumentali di grande interesse.E’ musica improvvisata - i pezzi sono da loro stessi definiti flussi – che però

non presenta spigolosità, cali di ten-sione e scarsa omogeneità che spesso caratterizzano questo genere. Una batteria granitica in alcuni mo-menti e leggera come una piuma in altri, fa si che la ritmica dei flus-si/canzoni tenga sempre la barra a dritta. Un sax elettrico ed una chi-tarra che in certi passaggi non sono distinguibili nei suoni, fanno volare i pezzi sempre a livello altissimo di musicalità, completano la ricetta musicale del gruppo tastiere e cam-pionamenti, questi ultimi unica fon-te di provenienza delle voci. Finora due i lavori registrati in studio. Il primo contiene 10 improvvisazioni e il titolo, 3ROOMS (tre stanze), rimanda al metodo di lavoro utilizzato. Infatti, i tre musicisti, prima decidono quali suoni adottare, poi in tre stanze diver-se, improvvisano e registrano. Quan-do riascoltano ciò che hanno pro-dotto, danno il titolo ai flussi/canzoni basandosi sulle sensazioni provate. Il gruppo intitola il secondo lavoro FLUTTEREGO (ego svolazzante) e pro-pone in copertina l’immagine di un impiccato. L’impressione è che, rispet-to al precedente, presenti una più ele-vata compressione del suono e quindi una maggiore corposità. A dare a questi due dischi un ulterio-re carattere di artigianalità è la regi-strazione al Noisebab Studio di Giu-lianova (https://www.facebook.com/noiselabstudio), di proprietà di Sergio

Pomante, il quale, oltre che essere un validissimo ed originale sassofonista, è anche un eccellente ingegnere del suono.Ottime le recensioni della stampa specializzata nazionale quale Rumo-re, Ondarock, Rockambula, Distorsio-ni e Impatto Sonoro.Le coordinate musicali tra le quali questi musicisti si muovono sono talmente tante e ben amalgama-te da rendere difficile un lavoro di definizione senza scadere in un elenco smisurato di generi musi-cali. Possiamo solo dirvi che, se amate il math-rock e se siete patiti di musica elettronica con venature di drum’n’bass, leggere atmosfere dub, improvvisazione d’avanguar-dia e pennellate di psichedelia, af-frettatevi a collegarvi alla loro pagi-na e a godere delle loro spiazzanti improvvisazioni musicali. Così le ha definite Rumore, che ha dato a FLUTTEREGO voto 8.

Page 9: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

GiuliaViva anno IV n.11 9Qualche domanda a ....

Gli Organizzatori del Festival delle Bande Musicali di Mirella Lelli

Ma anche le italiane si sono fatte valere. Parliamo di numeri: quante bande sono arrivate a Giulianova per il Festival?(GT) 20 bande in concorso, e 22 duran-te la parata del Lido. Un en-plein di co-reografie. Voglio parlare dell’Ucraina, che vive un momento difficile. Qui han-no trovato un po’ di serenità e un po’ di pace, trovando bei momenti di integra-

zione con le altre bande; una cosa, secon-do me, molto positiva.Molto positiva anche l’apertura al Fe-stival del territorio. Quest’anno la no-vità è stata la grande parata ospitata da Alba Adriatica.(MM) E’ vero, con grande successo. Vo-glio anche ringraziare il comandante del Porto che ha permesso la partenza delle Bande dall’interno dell’area portuale. Spe-riamo, il prossimo anno, di poter ripetere e migliorare quest’esperienza.Giulianova, attraverso il Festival, con l’immagine delle bande all’interno dell’area portuale, diventa un po’ la cartolina del nostro splendido terri-torio. Una promozione turistica molto positiva. Possiamo immaginare per un prossimo futuro una diversa col-laborazione e apertura da parte delle Istituzioni per l’organizzazione del Fe-stival? Un veicolo anche per Provincia e Regione?

GiuliaViva apre una finestra sul Festival internazionale di Bande

musicali. Si è appena chiusa la 15a edizione con un numero record di presenze, sia per il numero di bande che per il pubblico, che ha seguito in maniera massiccia tutte le attività pro-poste nelle 5 giornate. Ne parliamo con gli ideatori e promotori, dell’ass.ne culturale Padre Candido Donatelli: il presidente Mario Orsini, il vice Gian-ni Tancredi e Michele Maruccia. Che bilancio possiamo fare per questa 15a edizione?(MO) Un bilancio certamente positivo. Il festival è cresciuto, nei numeri e nella qualità. Bande sempre più prestigiose provenienti da tutto il mondo. Ne siamo davvero soddisfatti. Una giuria molto qualificata ci ha fatto i complimenti per le belle bande, tra cui voglio citare il Giappone (di gran qualità), la Lituania, la Polonia.

segue a pag.15

su www.giuliaviva.it il filmato dell’intervista

Page 10: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

10 GiuliaViva anno IV n.11

Ridere non qualunquemente di Angelo Moscariello

Interferenze visive

Se volete ridere davvero e non vi

accontentate delle tristi ghignate alle battute deprimenti degli Zalone e degli Albanese da troppo tempo in circolazio-ne, allora è altrove e non al cinema italiano che dovete guardare. Per esem-pio, dovete guarda-re il buddy –movie di Todd Philipps Parto col folle dove la coppia Robert Downing jr. – Zach Galifianakis si produce in numeri di umorismo intelligente in una storia on the road ben costruita sul piano narrativo e capace di agire in pro-fondità nonostante i ripetuti omag-gi alla slapstick comedy che ne vivacizzano lo svolgimento. L’incon-tro disastroso all’aeroporto tra il fi-chetto Downing e il bestiale Galifia-nakis prelude alle disavventure che la coppia si troverà a vivere durante il viaggio in auto da co-sta a costa per giungere in tem-po al momento del parto della moglie del primo, un viaggio nel corso del quale due mondi che più diversi non si potrebbe si in-contrano e finiscono con l’accet-tarsi a vicenda. Nello scontro tra la classe di Robert e la brutalità di Zach, le rispettive personali-

tà si rivelano nei loro aspetti segreti (vendi-cativo pur se con stile Robert, generoso pur se animalesco Zach) mentre il viaggio di-venta un percorso di crescita umana nella miglior tradizione del road movie. Nel film di Philipps ogni tappa geografica scandisce un progresso spiritua-le (i sospetti del ma-

rito sull’identità del vero padre del nascituro, la confessione del com-pagno sul furto ai suoi danni) il cui esito è un rovesciamento delle fun-zioni; da diffidente Robert diventa fiducioso verso l’inaffidabile guida, da vilain fisico e mentale Zach si ri-vela essere un amorevole “mammo” non soltanto nella fiction televisiva della quale nell’ultima scena lo ve-dremo protagonista.

Se la struttura del racconto ricorda quella di precedenti famosi (uno per tutti Un biglietto per due di Hu-ghes), originale è la capacità di Phi-lipps di fondere comicità e poesia, catastrofismo e analisi psicologi-ca in una rilettura del tema del-l’”attraversamento” caro al western classico con la ripresa del tema ad esso connesso dell’amicizia virile. Parto col folle è un esempio di co-micità non regressiva che funge da salutare antidoto a quella qualun-quista e banale di cui da troppi anni è prodigo il nostro cinema vernaco-lare nell’ispirazione e televisivo nel-la forma. Oltre al film di Philipps, chi ha vo-glia di una comicità esilarante e non beota può rivolgersi, non solo ai classici perlopiù americani del genere (in primis L’aereo più pazzo del mondo degli Zucker), ma anche a piccoli film Bmovie spesso igno-rati dalla critica ma che possono

rivelare perle di umorismo post-moderno. Come il mitico Donne amazzoni sulla luna della coppia Landis-Dante e, soprattutto, chi vuol davvero morire dal ridere cor-ra a rivedersi il cult assoluto Frankenstein Junior. Altro che i risaputi fiacchi numeri del bam-boccione pugliese e i lugubri proclami del qualunque nostra-no Cetto.

Page 11: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

Dove Cosa Quando GiuliaViva anno IV n.11 11

Pubblica utilitàFarmacie di turno

14/15 giugno Farmacia Ielo16/22 giugno Farmacia Del Leone23/29 giugno Farmacia ComunaleGuardia Medica festiva e di urgenza Tel.: 085.8020362Ospedale Civile Via Gramsci 085.80201Pronto Soccorso 085.8020238 085.8020366118 085.8020442 / 085.8020373Croce Rossa Via Simoncini, 41/A 085.8007733Consultorio Familiare Via Ospizio Marino 085.8020816Polizia Veterinaria Pronto Intervento 085.8020818 (08.00-20.00)

Concerti mostre ed eventi

Giulianova:Basket Giovanile

7° Torneo Nazionale Under 13

Io sono Red Baker

Titolo: Io sono red BakerAutore: Robert Ward Casa ed: Barney, 16.50 €

L’anthem di Joe Grushecky con gli Iron City Houserockers, Pumping Iron, potrebbe es-sere il riassunto efficace delle prime pagine di Io sono Red Baker. La fierezza operaia, blue collar fino al midollo, è tale e quale a Pittsburgh così come a Baltimora. La deregolamen-

tazione reaganiana, i cui frutti amari ingoiamo ancora oggi, e le guerre commerciali con il Giap-pone porteranno le fabbriche a chiudere. La rete di legami e di amicizie creata per sopportare il durissimo lavoro in acciaieria, dove un errore può costarti la vita, non basta più. Le famiglie non rie-scono a tenere a freno la disperazione di uomini che si vedono spazzati via e cominciano a cercare oltre la linea del consentito la soluzione alla loro precarietà. Qui c’è la seconda, per quanto non dichiarata, connessione con Nebraska, perché i perdenti di Io sono Red Baker sono gli stessi di Sta-te Trooper, Highway Patrolman e Atlantic City e altrettanto cruda, viscerale, grezza è la ricostruzio-ne di Robert Ward che esprime con un romanzo sanguigno e scomodo quello che i libri di storia non racconteranno mai.

Prime visioni di Stefania Sacchini

Edge of Tomorrow – Senza domaniIn un futuro prossimo, in cui una razza aliena ha colpito la Terra con un assalto senza precedenti, il ten. William Cage viene inviato senza prepara-zione a compiere una pericolosissima missione. Ucciso in pochi minuti, incredibilmente Cage si risveglia ed è costretto a combattere e morire an-cora e ancora, in un continuo loop temporale. Ma ad ogni scontro Cage diventa sempre più abile nell’affrontare il nemico, insieme alla combattente delle Forze Speciali Rita Vrataski. Mentre Cage e Rita continuano la lotta contro gli alieni, la ripetizione di ogni battaglia li fa avvicinare sempre più alla soluzione per annientare il nemico. Edge of Tomorrow – Senza domani è diretto da Doug Liman ed interpretato da Tom Cruise, Emily Blunt, Bill Paxton In programmazione dal 29 maggio

Grande Musica a Vasto

Si apre l’estate del basket:Si gioca in piazza del mare, le date da ricordare sono: 16-21 giugno 7° torneo nazionale Under 13; 24-25 giugno 1° torneo miniBasket; 26-28 giugno 1°torneo 3vs3 open; 2-5 luglio 3° torneo nazionale Under 15. Quest’anno giovanissimi atleti e giocatori se-nior provenienti da tutta Italia si affronteranno all’ultimo canestro! Sono attesi cestisti, tecnici e supporters dal Piemonte alla Puglia, dal Veneto alla Sicilia.

Page 12: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

12 GiuliaViva anno IV n.11

La Farina”……patrimonio dell’umanità. di Biagio Saccomandi

Primo e Secondo

Come nasce la farina……quale fa-rina devo usare per fare una buo-

na pizza, dei biscotti, il pane…ecc ecc. Siamo abituati a parlare di farina, comperarla negli scaffali del super-mercato (spesso erroneamente com-periamo quella più economica) ma in tanti non sanno come viene prodot-ta. Noi inizieremo da questo numero e nei prossimi a conoscere sia come si “fa la farina”, e tutte le tipologie di grano che ci permettono di avere de-gli sfarinati che useremo per creare le nostre ricette.La farina è di fatto ottenuta dalla ma-cinazione di cereali, i più conosciuti e consumati da noi e nel mondo ovvia-mente sono il grano tenero (Triticum aestivum) e il grano duro (Triticum durum) ma esistono altre tipologie di cereali da cui otteniamo delle farine e tra questi annoveriamo la segale, l’or-zo, l’avena, il mais, il farro ecc. Partia-mo dal grano tenero, pianta dal fusto alto (può arrivare fino a 180 cm.); vie-ne seminato tra ottobre e novembre e viene mietuto e trebbiato nei campi

in giugno o luglio. Dopo una fase di stoccaggio e una di riposo il grano viene messo nei silos dove esso viene tenuto a temperatura controllata per evitare funghi e batteri. Dopo questa fase alcuni mulini ”lavano” il grano per eliminare le impurità e solo dopo si avvia la fase molitoria. Ho assistito a questa fase in un mulino moderno per certi procedimenti (selezione dei chicchi con sensore ottico) ma con procedimenti nella fase della maci-natura antica (macine a pietra) per evitare il surriscaldamento del chic-co ma soprattutto per lasciare parti di germe e crusca (parti del chicco di grano) che poi ritroveremo nella fari-na migliorandone la composizione. Il molino moderno invece utilizza una sequenza di passaggi che permette al chicco di essere macinato e raffina-to sempre di più a seconda del tipo di farina che si vuol produrre. Questa fase si chiama abburattamento, pro-cesso di separazione della farina dal-la crusca per mezzo di un setaccio, il buratto; questa fase ci permette di catalogare le farine in tipo 0,00, 1,2 e integrale. La ricet-ta di questa settima-na prevede l’uso di una farina di tipo 0. Consiglio di usarne una di tipo biolo-gico; prepareremo questa volta una fo-caccia dolce con un

Impasto tipo pan –brioche1,1 kg farinaLievito di birra secco attivo 5 grammi oppure 10 grammi di quello fresco250 gr. di latte intero150 gr. di zucchero400 gr. di uova intere250 gr. di burro20 gr. di saleImpastare gli ingredienti e far riposare la pasta almeno per 3 ore e formare i panetti, stendere la pasta nelle appo-site teglie tonde e far riposare ancora 3 ore. A lievitazione avvenuta, cuocere

al forno per 20-25 minuti alla tempe-ratura di 160-170 gradi. Una volta cotte le focacce farciamole come nelle foto o a vo-stra fantasia.

impasto buono anche per fare un pan brioche farcito con crema chantilly e vista la bella stagione con aggiunta di fragole.

Page 13: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

GiuliaViva anno IV n.11 13 A tutto sportGiulianova Calcio, quale futuro? di Daniele Adriani

Terminato il campionato con le ultime giornate da dimenticare,

il Giulianova deve riorganizzarsi per programmare il prossimo campio-nato. Il Presidente Mattucci deve ancora comunicare le sue intenzio-ni, poiché nell’ultima conferenza stampa ha detto che è sua inten-zione rafforzare i quadri societari,

per poi iniziare a struttura tecni-camente il team. Sicuramente non ci sarà Ronci alla guida del Giulia-nova, probabile un nuovo ritorno di Giorgini, che, giustamente, vor-rà garanzie suffi-cienti, poiché non vuole di certo fare brutte figure nel-la sua città. Mattucci ha rimandato le proprie scelte a dopo le elezioni amministrative, poiché nelle sue in-tenzioni c’è la volontà di risolvere il problema “campi di allenamento” ed il coinvolgimento delle forze im-prenditoriali cittadine. Per entram-be gioca un ruolo fondamentale la figura del futuro Sindaco, ma con il ballottaggio rischia di vedersi al-lungare i tempi di attesa, che, per le incombenze burocratiche, por-

terebbero ad una rincorsa negli ultimi giorni utili. La speranza è che si utilizzi questi giorni per l’al-tro grande progetto che dovrebbe essere una scuola calcio ed un set-tore giovanile quanto più riunito, in modo da gettare le basi per una nuova rinascita. Anche per il Col-leranesco la stagione si è conclu-sa con 45 punti, senza però poter disputare i playoff, disputando comunque con un altro buon cam-pionato in 1° Categoria.

Page 14: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

[email protected] GiuliaViva anno IV n.11

In data 31 Maggio 2014, a cura dell’E-quipe Territoriale Adozioni Nazionali e Internazionali di Giulianova (TE), presso il Palazzo “Kursaal”, sul Lungomare Zara. si è svolto il seminario di formazione “Scuola e Adozione” condotto dalla Dott.ssa Giusy Valvo e avente per tema “L’inserimento del bambino adottivo nel contesto scolastico”.Detto seminario è stato ideato e realizzato per il sostegno post - adozione rivolto ai ge-nitori adottivi e agli insegnanti.L’iniziativa ha avuto positivo riscontro da parte di noi famiglie adottive, che abbiamo partecipato numerose e con vivo interesse, rilevando, purtroppo, con rammarico, la to-tale assenza degli operatori scolastici.L’obbiettivo principale della giornata semina-riale era rappresentato da una prima azione di sensibilizzazione sulla delicata tematica dell’accoglienza dei minori adottati a scuola per il raggiungimento di una più completa sinergia con le Istituzioni Scolastiche.Considerato pertanto, che gli interventi e i contributi dei soggetti rappresentativi del sistema di accoglienza del bambino adotta-to e della sua famiglia, consentiranno una conoscenza reciproca e l’avvio di un dialogo tra équipe adozioni, famiglie e scuola, si auspica per il futuro una fattiva collabora-zione. I genitori adottivi

RettificaLettera ad Arboretti

Gentile dott.Arboretti,sono un cittadino giuliese che sta an-cora “rosicando” per il ballottaggio e il secondo consigliere entrambi sfuggiti per pochi voti e proprio di questo vo-levo parlarle, per la prima volta in vita mia ho seguito davvero con passione l’e-sito di una tornata elettorale la ragione è presto detta, per la prima volta non sono stato costretto a votare il “meno peggio”, al contrario grazie a lei ho avu-to la possibilità di votare la persona che ritengo più competente, più capace, più onesta; è stato bellissimo poter eserci-tare il fondamentale diritto al voto con profonda convinzione e perchè no an-che soddisfazione, purtroppo il risulta-to finale non è stato quello sperato ma casomai fosse necessario volevo solo dirle che tutto il suo impegno di questi anni non è stato inutile, se dovesse aver avuto questo dubbio la invito a guarda-re fuori dalla finestra e a pensare che li fuori, da qualche parte, ci sono 1929 suoi concittadini, uomini e donne, vec-chi e giovani, ai quali lei e il suo gruppo avete regalato la straordinaria esperien-za di votare respirando a pieni polmoni, spero andiate avanti così perchè all’aria fresca ci si abitua facilmente e sarebbe difficile tornare a votare turandosi il naso.In attesa delle prossime elezioni e con-fidando nel fatto che come si suol dire il “tempo è galantuomo” (o se preferisce “li cavall bun se ved a la madonn”) la saluto e ringrazio lei e il suo gruppo per quanto avete fatto e farete per Giuliano-va e per i giuliesi.Cordiali saluti

un suo elettorelettera pervenuta via mail

Egregio sig. Direttore del periodico Giuliaviva.Sono venuto per caso a conoscenza di un articolo senza firma sul numero del vostro giornale n.10 del 17 maggio 2014, pag.3 “istantanee giuliesi”, dal titolo “La conferma” nella quale per la “cosiddetta lottizzazione Lido delle Palme” si scrive “...e’ passata pressochè sotto silenzio la notizia, tutt’altro che di poco conto, che il consiglio di stato ha rigettato il ri-corso avanzato contro la decisione del TAR che, nello scorso gennaio, aveva di fatto bloccato la cosiddetta...”La notizia non corrisponde al vero in quanto, nella mia qualità di avvocato del consorzio, ho espresso giudizio di non introdurre appello avverso la indi-cata decisione del TAR, facendo salve le ulteriori azioni volte alla realizzazio-ne del piano di lottizzazione. Il mio parere è stato accolto dal con-sorzio. Quindi mai si è pronunciato il consiglio di stato, come noto, organo di secondo grado. Tanto premesso, per la corretta informazione, invito a pub-blicare la presente comunicazione a valere a garanzia di ogni tutela anche in sede di applicazione della normativa sulla stampa.Si prega di assicurare e far conoscere il numero e la data della pubblicazione in rettifica.Cordiali saluti avv.Giuseppe Massi.

pubblichiamo come da richiesta; rileviano però che la lottizzazione “Lido delle Palme” è ancora bloccata.

Lettera aperta dei genitori adottivi ai dirigenti

scolastici e agli insegnanti

Page 15: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno

Segue da pag. 5

(MO) Direi proprio di sì. Il Festival è un fiore all’occhiello per l’A-bruzzo, con tutte queste persone che arrivano da ogni parte del mondo. Da questa iniziativa potrebbero nascere importan-ti collaborazioni.Quante persone sono arrivate a Giulianova, tra Bande e turisti?(GT) Con le bande abbiamo ospitato 1500 persone. Come flus-so turistico, abbiamo stimato circa 20 mila persone, soprattut-to il giorno della parata.Un grande evento, quindi, che richiama appassionati e curiosi, baciato quest’anno da un clima favorevole. La grande partecipazione di pubblico, da una parte vi ralle-gra, dall’altro crea qualche disagio?(MM) Ci sono momenti da gestire, soprattutto perché gli spazi dove ospitare il Festival sono sempre più piccoli. Cerchiamo di adottare sistemazioni (tribune) per ospitare più persone, ma diventa fondamentale l’aiuto delle Istituzioni. C’è sicuramente da migliorare qualcosa, ma con la collaborazione di tutti po-tremo riuscirci.Questo mi fa pensare che state già lavorando alla prossi-ma edizione.(MO) Non ci fermiamo mai. Abbiamo già stabilito le date 2015, dal 29 maggio al 2 giugno. Siamo in contatto con diverse ban-de; speriamo di portare a Giulianova nazioni prestigiose, come l’Australia, con possibilità di avere anche un gruppo delle Ha-waii, e uno del Bangladesh. Stiamo lavorando.La particolarità di quest’edizione, l’abbiamo già detto, la pre-senza dell’Ucraina, che ha superato momenti complicati in pa-tria. Come l’avete vissuta voi, in generale, da dietro le quinte?(GT) Sempre con un po’ di tensione, perché la manifestazione è cresciuta notevolmente. Siamo pochi, un gruppo di amici, e il lavoro è tanto. Però la soddisfazione per la riuscita del Festival ci ripaga. Riceviamo elogi, e le Bande che hanno partecipato cominciano già a scrivere per ringraziarci dell’organizzazione offerta. Direi che qualcosa di buono l’abbiamo fatto.Lo testimoniano le dichiarazioni che troviamo sul sito in-ternet e sulla pagina facebook del Festival, dove stanno confluendo immagini e video. Il Festival si è chiuso lunedì 2 giugno ma in realtà continua a far vivere i suoi momenti di musica, di leggerezza, di armonia, grazie agli strumenti informatici. In qualche modo continua ad elargire la sua gioia, la sua felicità. Un auspicio per la prossima edizione?(MO) Cercheremo di migliorarci sempre più. Pur se pochi, ci im-pegneremo molto.

Page 16: GiuliaViva anno IV n.11 del 14 giugno