3
GLICINE Wisteria Nutt. - genere delle Fabaceae, noto col nome comune di Glicine , comprende meno di dieci specie arbustive rampicanti, un tempo attribuite al genere Glycine, e classificate da alcuni autori anche con il nome di Wistaria. Il nome del genere è stato attribuito in onore di Gaspare Wister (1761-1818), rinomato studioso di anatomia di Filadelfia. Il Glicine è originario della Cina, del Giappone, della Corea e dell'America. È un arbusto rampicante di forte crescita, deciduo, con una spettacolare fioritura primaverile ed un fogliame di un fresco verde brillante in estate. Rustico, resistente al freddo ed alla maggior parte delle malattie, i rami si attorcigliano ai loro sostegni come liane e possono essere utilizzati su pergolati, trillage, muri o ringhiere a guisa di cordoni, ghirlande o spalliere, per coprire pareti, fatti arrampicare su altri alberi, essere allevati come arbusti isolati o ad alberello. Può essere impiegato con ottimi risultati sia in giardini storici che in moderne ambientazioni. Il Glicine comune (Wisteria sinensis) con i suoi fiori color lilla violaceo è la varietà più conosciuta e diffusa. Per i cinesi ed i giapponesi il Glicine rappresenta l'amicizia, tenera e reciproca; si narra, infatti, che gli Imperatori giapponesi, durante i lunghi viaggi di rappresentanza, portassero con sé bonsai di glicine; quando giungevano in luoghi stranieri si facevano precedere dagli uomini del seguito, che sostenevano alberelli di Glicine fiorito, al fine di rendere note le proprie intenzioni, amichevoli e di riguardo, per gli abitanti di quelle terre. Il significato che il dono del Glicine ha conservato è quello di segno di disponibilità ed anche prova di amicizia. Metodi di coltivazione II glicine è una pianta poco esigente che sopporta anche l'atmosfera inquinata delle città. Si pianta tra ottobre e marzo in qualsiasi terreno, purché non troppo calcareo, meglio se fertile e ben drenato. Ha però bisogno di un'esposizione molto soleggiata per dare il meglio della fioritura. Anche se talvolta può avere qualche difficoltà nell'attecchimento (perciò è meglio piantare esemplari cresciuti in vaso), dopo il primo anno cresce vigorosamente, non necessita di cure particolari e non teme il gelo.

Glicine.pdf

Embed Size (px)

DESCRIPTION

glicine

Citation preview

Page 1: Glicine.pdf

GLICINE Wisteria Nutt. - genere delle Fabaceae, noto col nome comune di Glicine, comprende meno di dieci specie arbustive rampicanti, un tempo attribuite al genere Glycine, e classificate da alcuni autori anche con il nome di Wistaria. Il nome del genere è stato attribuito in onore di Gaspare Wister (1761-1818), rinomato studioso di anatomia di Filadelfia. Il Glicine è originario della Cina, del Giappone, della Corea e dell'America. È un arbusto rampicante di forte crescita, deciduo, con una spettacolare fioritura primaverile ed un fogliame di un fresco verde brillante in estate. Rustico, resistente al freddo ed alla maggior parte delle malattie, i rami si attorcigliano ai loro sostegni come liane e possono essere utilizzati su pergolati, trillage, muri o ringhiere a guisa di cordoni, ghirlande o spalliere, per coprire pareti, fatti arrampicare su altri alberi, essere allevati come arbusti isolati o ad alberello. Può essere impiegato con ottimi risultati sia in giardini storici che in moderne ambientazioni. Il Glicine comune (Wisteria sinensis) con i suoi fiori color lilla violaceo è la varietà più conosciuta e diffusa. Per i cinesi ed i giapponesi il Glicine rappresenta l'amicizia, tenera e reciproca; si narra, infatti, che gli Imperatori giapponesi, durante i lunghi viaggi di rappresentanza, portassero con sé bonsai di glicine; quando giungevano in luoghi stranieri si facevano precedere dagli uomini del seguito, che sostenevano alberelli di Glicine fiorito, al fine di rendere note le proprie intenzioni, amichevoli e di riguardo, per gli abitanti di quelle terre. Il significato che il dono del Glicine ha conservato è quello di segno di disponibilità ed anche prova di amicizia.

Metodi di coltivazione II glicine è una pianta poco esigente che sopporta anche l'atmosfera inquinata delle città.

Si pianta tra ottobre e marzo in qualsiasi terreno, purché non troppo calcareo, meglio se fertile e ben drenato. Ha però bisogno di un'esposizione molto soleggiata per dare il meglio della fioritura. Anche se talvolta può avere qualche difficoltà nell'attecchimento (perciò è meglio piantare esemplari cresciuti in vaso), dopo il primo anno cresce vigorosamente, non necessita di cure particolari e non teme il gelo.

Page 2: Glicine.pdf

2 i-bei

gia

rdin

i

Tutti i glicini sono piante di sviluppo notevole e molto vigorose: è meglio tenerne conto e lasciar loro ampio spazio a disposizione. Anche le radici si espandono notevolmente e, se troppo a ridosso di pavimentazioni o muretti, possono danneggiarli.

I fusti, sarmentosi e volubili, necessitano di un supporto nelle prime fasi di sviluppo per avviarli su superfici prive di appigli. In seguito lignificano e diventano veri e propri tronchi, anche di notevole diametro alla base. Dato il vigore delle piante, è bene fornire un sostegno ai rami evitando che possano avvolgersi tra le sbarre delle cancellate o intrecciarsi nelle reti: con il tempo finirebbero per inglobarle e danneggiarle.

Si moltiplica d'estate per talea o propaggine, per alcune varietà si pratica in marzo l'innesto su soggetto di Wisteria sinensis.

Avversità: può essere attaccata da afidi e acari. Può essere soggetta a clorosi.

Potatura e concimazioni

Dopo qualche anno di coltivazione in vaso, il glicine allevato secondo il suo portamento naturale dovrebbe essere trapiantato in terra, in quanto per svilupparsi le radici necessitano di notevoli quantità di terra. Oppure, provvedete ad una drastica riduzione della parte aerea e dell'apparato radicale e ricominciate la coltivazione a partire da un solo fusto, come se fosse un alberello, accorciando regolarmente i rami.

Raccogliete le foglie ormai secche del glicine e concimatelo con fertilizzanti minerali poveri di azoto, altrimenti si ripresenteranno ancora afidi e ragnetti rossi che lo hanno infestalo durante l'estate.

Per ottenere forme compatte e fioriture raccolte, è necessario effettuare ogni anno prima della ripresa vegetativa una potatura 'a sperone', tagliando cioè le cacciate di 1 anno, lasciando solo alcune gemme, è prevista anche una potatura verde estiva per alcune specie.

Una bella forma che potete dare al glicine del vostro balcone (coltivato in vaso), perché sappia regalarvi sempre un effetto piacevole, è quella ad ombrello. Educate il glicine ad alberello, lasciandogli solo un fusto. Agganciatelo ad un lutare e togliete i germogli laterali. Il terzo anno allargherete i rami nella forma prevista, fermandoli ad una piccola intelaiatura.

Dati per la coltivazione

ESPOSIZIONE pieno sole

DISTANZA 30 cm

PROFONDITÀ SEMINA 2/4 mm

ANNAFFIATURE regolari

SEMINA ALL’APERTO aprile, maggio, giugno

SEMINA IN SEMENZAIO aprile, maggio

DIRADAMENTO/TRAPIANTO maggio

Page 3: Glicine.pdf

3

i-bei giardini Negozio ebay gestito da Brasi74 http://stores.ebay.it/i-bei-giardini

Come realizzare un “albero” di glicine

1. In primavera, mettere a dimora un glicine con 2 o 3 fusti principali, e sistemare un sostegno in modo che i fusti, intrecciat tra loro, crescano verticalmente fino all'altezza di circa due metri. In seguito si salderanno in, modo da formare un unico tronco.

2. Raggiunta l'altezza desiderata per il tronco, disporre dei sostegni orizzontali per i rami, che andranno inizialmente guidati per formare la chioma.

3. Contemporaneamente, accorciare di un terzo i rami orizzontali per farli ingrossare e lignificare; questa potatura ha anche lo scopo di stimolare la produzione dei getti laterali che andranno a riempire la chioma.

Togliere il sostegno al tronco, che una volta lignificato sarà in grado di sostenersi da solo; in seguito sarà possibile eliminare gradualmente tutti i sostegni, non appena anche i rami orizzontali saranno diventati legnosi. Per ottenere una chioma molto larga, sarà necessario sostenere i nuovi getti terminali man mano che crescono, mantenendoli orizzontali.