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I doveri e le regole di condotta
del dipendente pubblico
alla luce del nuovo Codice
di Comportamento del MIUR
MIUR Dipartimento per la programmazione e la gestione
delle risorse umane, finanziarie e strumentali Direzione Generale per le risorse umane e
finanziarie
gennaio-maggio 2015
La lotta alla corruzione attenzione internazionale
2/44
• ONU (Convenzione Merida 2003, Consiglio Europeo 2005 – Legge 116/2009) istituti più importanti non vincolanti per gli Stati
• Consiglio d’Europa Criminal law convention on corruption 1999 (GRECO: group d’Etats contre la corruption)
• OCSE Convenzione 1999 (-Dlgs 231/01)
Regole di condotta e codice di comportamento
La lotta alla corruzione attenzione internazionale
3/44
• UE: Programma di Stoccolma 2010 -
decisione n. 286/2001 gruppo di esperti con
funzione consultiva e valutazione politiche
stati membri – rapporto 3.02.2014 – mancano
garanzie su alcuni settori strategici:
finanziamento ai partiti, tutela del whistleblower,
lobbismo, conflitto interessi pu, regime
prescrizione reati
Regole di condotta e codice di comportamento
La L. n. 190/2012
4/44
• Attenzione alla prevenzione
• Approccio normativo metagiuridico, che
tocca in generale la teoria
dell’organizzazione pubblica (attenzione al
processo, prima che al risultato)
• PNA, RPC, formazione su etica pubblica,
individuazione settori a rischio, PTPC)
• Rivalorizzazione del principio di legalità
Regole di condotta e codice di comportamento
La L. n. 190/2012
la definizione di corruzione
5/44
• Manca una definizione di corruzione rilevante
ai fini della legge 190
• Co 12: Rinvio alla definizione penalistica
• PNA ANAC (2013-2016) malfunzionamento
dell’amministrazione a causa dell’uso ai fini
privati delle funzioni attribuite ovvero
l’inquinamento dell’azione amministrativa
dall’esterno, sia che produca risultato sia
che sia solo tentata
Regole di condotta e codice di comportamento
Il responsabile della prevenzione
della corruzione
6/44
• Propone il piano triennale di prevenzione
• Vigila sulle attività nelle aree a rischio
• Verifica la rotazione negli incarichi
• Individua iniziative formazione etica pubblica
• Vigila sul rispetto delle norme in tema di trasparenza (di norma il RPC sarà anche RT)
• Responsabilità dirigenziale e disciplinare Regole di condotta e codice di comportamento
Il quadro normativo nazionale in cui si inseriscono i codici di comportamento
7/44
• L. 6 novembre 2012, n. 190 (cd. legge anticorruzione): art. 1, commi 44, 45, 48
• Nuovo art 54 del D.lgs. n. 165/2001
• DPR 16 aprile 2013, n. 62 Regolamento recante Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
• DM 30 giugno 2014, n. 525 (Codice di comportamento del MIUR)
• D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33
Regole di condotta e codice di comportamento
Le principali novità
8/44
• Cambio di fonte normativa (rispetto al DM 28.11.2000 che era “allegato” ai ccnl)
• Conseguenza delle violazioni (rilievo immediato senza “mediazione” del ccnl)
• Estensione ambito soggettivo di applicazione (tutti coloro che svolgono funzioni pubbliche, senza che rilevi il tipo di rapporto)
• Introduzione di nuovi obblighi di matrice etica • Introduzione di specifici obblighi dei dirigenti • Specifico legame del codice quale misura di lotta alla
corruzione (non solo quale strumento per la qualità del servizio pubblico – ma l’adozione di standard di qualità è una misura anticorruzione)
• Introduzione norma ad hoc sulla vigilanza e monitoraggio sul rispetto degli obblighi e correlativi obblighi informativi
Regole di condotta e codice di comportamento
Le responsabilità
del dipendente pubblico
9/44
• PENALE conduce all’irrogazione di una sanzione predefinita prevista dal codice in relazione alla lesione di particolari interessi tassativamente individuati
• CIVILE obbliga al risarcimento del danno ingiusto subito dal danneggiato secondo i principi del codice civile
• DISCIPLINARE consiste nella reazione del datore di lavoro nei confronti del lavoratore per infrazioni previste dal CCNL
• AMMINISTRATIVA – CONTABILE sanziona l’imperizia e la negligenza che determinano il danno erariale
Regole di condotta e codice di comportamento
Natura del potere disciplinare
10/44
• Un potere presente nei fatti e nelle entità
superindividuali ancor prima e a prescindere di una
norma che ne fornisse diretta legittimazione
giuridica
• La mancanza di una previsione normativa espressa
non ha mai impedito, sin dalle origini, l’affermazione
e il riconoscimento del potere disciplinare del datore
di lavoro
• Nel contratto di lavoro rappresenta l’anomalia e
l’alterazione più notevole al sinallagma
• Strumento di organizzazione: art.2106 c.c.
Regole di condotta e codice di comportamento
Il potere disciplinare
11/44
• Assicura che la prestazione di energia lavorativa del
dipendente sia conforme agli interessi dell’impresa e
reprime, con diversa intensità, le condotte dei lavoratori
devianti rispetto a tale scopo
• Gli atti del procedimento disciplinare sono contestabili
alla stregua degli atti di diritto privato:
• Vizi del consenso di cui al c.c. -> nullità o annullabilità
dell’atto
• Violazione delle clausole generali di correttezza e buona
fede (artt.1175 e 1375 c.c.)
• Violazione delle disposizioni speciali in materia di
licenziamento (artt.2119 c.c., art.7 L.300/1970 o legge
604/1966)
Regole di condotta e codice di comportamento
Il vecchio regime: l’art.55 D.lvo n.165/2001
12/44
• E’ la chiave dell’intero sistema
• Rinvia agli artt.2106 c.c., nonché ai commi
I, V, VIII Statuto Lavoratori
• Tiene fermi i regimi della responsabilità
dirigenziale, incompatibilità, e doveri dei
dipendenti di cui a codici di
comportamento
• Fissa la scansione del procedimento
• Principio del contraddittorio
• Patteggiamento disciplinare
Regole di condotta e codice di comportamento
Adempimento della prestazione e
performance nel lavoro pubblico
13/44
• Solo in epoca recente l’adempimento della prestazione
del pubblico dipendente ha avuto una chiara visibilità
• Il D.Lgs n.150/2009 ha messo al centro del disegno di
riforma del lavoro pubblico la controversa nozione di
performance organizzativa e individuale
• Introduzione di metodi e strumenti per “misurare,
valutare e premiare” in modo da comporre un ciclo di
gestione di cui si possono conoscere FASI, TEMPI,
MODALITA’ SOGGETTI e RESPONSABILITA’
• La responsabilità disciplinare si affianca e s’interseca in
più punti con l’esito negativo della performance e il
mancato conseguimento degli obiettivi
Regole di condotta e codice di comportamento
L’ambito della contrattazione
collettiva in materia disciplinare
14/44
• Le disposizioni da art. 55 a 55 octies sono qualificate
come inderogabili inserite di diritto nel contratto
collettivo ai sensi degli artt 1339 e 1419,II, c.c.
• Art.54 D.Lgs 165 -> contrattazione collettiva ammessa
negli esclusivi limiti previsti dalle norme di legge
• Art.55 D.Lgs 165 -> la contrattazione può solo individuare
nuove infrazioni e le relative sanzioni
• Eliminato il rinvio all’art.7 dello Statuto dei Lavoratori e
con esso la possibilità per il CCNL di intervenire in
materia di procedure
Regole di condotta e codice di comportamento
Rafforzamento dei poteri gestionali
del dirigente
15/44
• Le determinazioni per l’organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro sono assunte dalla dirigenza in via esclusiva … fatta salva la sola informazione ai sindacati
• La riserva dirigenziale riguarda in particolare “le misure inerenti la gestione delle risorse umane … nonché la direzione, l’organizzazione del lavoro nell’ambito degli uffici” (art.2,V, D.165)
• I poteri disciplinari sono rafforzati: il capo struttura può comminare una sanzione fino a dieci giorni di sospensione
Regole di condotta e codice di comportamento
Obbligatorietà / facoltatività
dell’azione disciplinare
16/44
• Nel settore privato -> ampia discrezionalità con il solo
limite del divieto di discriminazioni
• Parere ARAN 16 maggio 2001 -> anche il capo struttura
gode di discrezionalità circa l’opportunità di effettuare o
meno la segnalazione
• Parte della dottrina -> la segnalazione è doverosa alla
luce dei principi costituzionali di legalità, imparzialità e
buon andamento
• In ragione dell’ufficiosità dell’azione disciplinare, l’UPD
potrebbe procedere indipendentemente dalla
segnalazione (Trib. Benevento, ord. 4 luglio 2001)
Regole di condotta e codice di comportamento
Obbligatorietà “derogabile”?
Potere – dovere?
17/44
• Art.55 sexies -> sanzione conservativa per
decadenza dall’esercizio del potere o per il suo
mancato esercizio senza giustificato motivo
• Se il dirigente ritarda o omette l’avvio del procedimento
risponde personalmente
• Se si attiva e sbaglia -> limitazione di responsabilità
(civile) alle ipotesi di dolo e colpa grave (art.55 sexies,
co.4)
Regole di condotta e codice di comportamento
I doveri e le corrispettive infrazioni
fondamentali sono previsti
dalla legge
18/44
Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura
della prestazione dovuta e dall’interesse dell’impresa (obbligo di
diligenza: art. 2104, co1, c.c.)
Deve inoltre osservare le disposizioni per l’esecuzione e per la
disciplina del lavoro impartite dall’imprenditore e dai collaboratori
di questo dai quali gerarchicamente dipende (obbligo di
obbedienza: art. 2104, co2, c.c.)
Il prestatore di lavoro non deve trattare affari, per conto proprio o
di terzi, in concorrenza con l’imprenditore, né divulgare notizie
attinenti all’organizzazione del lavoro e ai metodi di produzione
dell’impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio (obbligo di fedeltà: art. 2015 c.c.)
Regole di condotta e codice di comportamento
Obblighi di condotta del dipendente (1)
19/44
• Gli artt. 2104 e 2105 c.c. individuano sinteticamente le infrazioni
DOVERI
FONDAMENTALI
DILIGENZA OBBEDIENZA FEDELTA’
Codici disciplinari della contrattazione collettiva
Ulteriori infrazioni che comportano il licenziamento
Regole di condotta e codice di comportamento
Progressiva intensificazione delle
prescrizioni etiche – comportamentali che
integrano la prestazione del dipendente
20/44
• I codici di comportamento pongono un problema di
determinatezza delle prescrizioni suscettibili di causare
la responsabilità disciplinare
• La contestazione dell’addebito deve garantire un
adeguato livello di SPECIFICITA’
Regole di condotta e codice di comportamento
Codici di comportamento (art.54 vecchia stesura D.Lgs n.165/2001)
21/44
• La FP, sentite le confederazioni sindacali rappresentative, definisce
un codice di comportamento dei dipendenti delle P.A., anche in
relazione alle misure necessarie per assicurare la qualità dei servizi
• Il Codice è pubblicato sulla G.U. e consegnato al dipendente all’atto
dell’assunzione
• Le P.A. formulano all’ARAN indirizzi affinché il Codice venga
recepito nei contratti, in allegato, e perché i suoi principi vengano
coordinati con le previsioni contrattuali in materia disciplinare
Non aveva natura regolamentare; difficoltà di attribuire efficacia cogente
e diretta nell’ambito del rapporto di lavoro a una fonte unilaterale in materia
riservata alla contrattazione.
Efficacia obbligatoria e rilevanza disciplinare solo quando le norme
siano recepite nei CCNL e collegate a sanzioni specifiche
Regole di condotta e codice di comportamento
Nuovo testo art.54 D.Lgs 165/2001
introdotto dalla legge n.190/2012 delega al Governo di definire un Codice
22/44
• Approvato con D.P.R. previa deliberazione del Consiglio dei
Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e
la semplificazione, previa intesa in sede di Conferenza unificata
• Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
• Consegnato al dipendente, che lo sottoscrive all'atto dell'assunzione
La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi
quelli relativi all’attuazione dei Piano di prevenzione della corruzione è fonte
di responsabilità disciplinare.
Violazioni gravi e reiterate -> licenziamento. La violazione è rilevante
ai fini della responsabilità civile, amministrativa e contabile ogniqualvolta
le stesse responsabilità siano collegate a violazioni di doveri, obblighi
e regolamenti
Regole di condotta e codice di comportamento
D.P.R. 16 aprile 2013, n.62 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 giugno 2013
-> Codice di comportamento
23/44
• Entrato in vigore il 19.06.2013
• Sostituisce il precedente decreto del Ministro per la funzione
pubblica del 28 novembre 2000
• Definisce i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e
buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad
osservare
• Sarà integrato dai codici di comportamento adottati dalle
singole amministrazioni
• Estensione, per quanto compatibili, degli obblighi di condotta
a tutti i collaboratori o consulenti
Regole di condotta e codice di comportamento
Nuovo testo art.54 D.Lgs 165/2001
introdotto dalla legge n.190/2012
delega al Governo di definire un Codice
24/44
• Qualità dei servizi, prevenzione corruzione, rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico
• Specifica sezione dedicata ai doveri dei dirigenti
• Divieto per tutti i dipendenti pubblici di chiedere o di accettare, a qualsiasi titolo, compensi, regali o altre utilità, in connessione con l'espletamento delle proprie funzioni o dei compiti affidati
• Fatti salvi i regali d'uso, purché di modico valore e nei limiti delle normali relazioni di cortesia
Contenuto del Codice di comportamento come previsto dall’art. 54
Regole di condotta e codice di comportamento
La violazione del codice
di comportamento
25/44
• Integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio
• Ferme restando le ipotesi in cui la violazione dà luogo
anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o
contabile del pubblico dipendente, essa è fonte di
responsabilità disciplinare
• Accertata all'esito del procedimento disciplinare, nel
rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità delle
sanzioni
• Le sanzioni applicabili sono quelle previste dalla legge,
dai regolamenti (e dai contratti collettivi)
Regole di condotta e codice di comportamento
Rapporti tra il Codice Nazionale,
quello delle singole amministrazioni
e CCNL
26/44
• Il Codice Nazionale può essere integrato (NON
MODIFICATO E DEROGATO) dalle P.A.
• I contratti collettivi possono prevedere ulteriori
criteri di individuazione delle sanzioni applicabili
in relazione alle tipologie di violazione del
presente codice (art.16, co.2, DPR 62/2013)
Regole di condotta e codice di comportamento
Disposizioni di carattere generale (art 1 DPR 62/2013 – art 1 DM 535/2014)
27/44
• Doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e
buona condotta che i pubblici dipendenti sono
tenuti ad osservare (giuridicizzazione degli
obblighi)
• Ruolo integrativo del DM rispetto al DPR
Regole di condotta e codice di comportamento
Ambito di applicazione (art 2 DPR 62/2013 - art 2 DM 535/2014)
28/44
• Applicabilità al personale dipendente, quale che sia il tipo di rapporto
• Applicabilità ai collaboratori o consulenti, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo, ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione delle autorità politiche, nonché nei confronti dei collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell'amministrazione. A tale fine, negli atti di incarico o nei contratti di acquisizioni delle collaborazioni, delle consulenze o dei servizi, le amministrazioni inseriscono apposite disposizioni o clausole di risoluzione o decadenza del rapporto in caso di violazione degli obblighi derivanti dal presente codice.
Regole di condotta e codice di comportamento
Principi generali (art 3 DPR 62/2013 - art 3 DM 535/2014)
29/44
• Riassunto dei doveri contenuti negli articoli successivi (in particolare dal 4 al 14) connessi a principi costituzionali di azione della PA (che diventano doveri di condotta del dipendente)
• Buon andamento e imparzialità (focus su conflitto di interessi)
• Proporzionalità e ragionevolezza
• Trasparenza (D.Lgs 33/2013)
Regole di condotta e codice di comportamento
Regali, compensi e altre utilità (art 4 DPR 62/2013 - art 4 DM 535/2014)
30/44
• Divieto di chiedere, sollecitare, accettare per se o per altri regali o altre utilità da parte di terzi, o colleghi di lavoro, sovraordinati o subordinati
• Divieto di accettare regali (salvo il modico valore nelle relazioni di cortesia: quantificazione € 150 v. circolare PCM 2012) – precisazione DM MIUR: anno solare
• La sanzione per la violazione del divieto di ricevere regali comporta (comma 4 DPR e 5 DM) l’immediata messa a disposizione dell’amministrazione del regalo o dell’utilità
• Quid iuris per chi non è più in servizio? Questione generale della sopravvivenza del potere disciplinare alla cessazione del rapporto di lavoro
• Obbligo di vigilanza assegnato esclusivamente ai dirigenti (u.c. DM; versus più ampia locuzione di “responsabile dell’ufficio” DPR)
Regole di condotta e codice di comportamento
Partecipazione ad associazioni e
organizzazioni (art 5 DPR 62/2013 - art 5 DM 535/2014)
31/44
• Obbligo di comunicazione di appartenenza ad associazioni i cui ambiti di interessi possano interferire con lo svolgimento dell'attività dell'ufficio (eccettuali partiti politici o sindacati)
• “tempestivamente” – entro 10 giorni
• Obbligo del dirigente di valutare la sussistenza di condizioni atte a ingenerare anche potenzialmente ipotesi di incompatibilità
Regole di condotta e codice di comportamento
Comunicazione interessi finanziari
e conflitti d'interesse (art 6 DPR 62/2013 - art 6 DM 535/2014)
32/44
• Obbligo di “informazione” che consenta di conoscere l’esistenza di precedenti rapporti economici del dipendente con soggetti privati e quindi con soggetti portatori di interessi astrattamente concorrenti o comunque interferenti con quello pubblico
• Obbligo di astensione
• Obbligo del “dipendente” (non di altri collaboratori)
• Quid iuris per coloro che sono già in servizio?
• Correlazione con attuazione art 53 Dlgs 165/2001
Regole di condotta e codice di comportamento
Obbligo di astensione (art 7 DPR 62/2013 - art 7 DM 535/2014)
33/44
• La norma fissa, in termini oggettivi, i requisiti dell’obbligo sulla cui ricorrenza in concreto dovrà pronunciarsi il responsabile dell’ufficio di appartenenza (dirigente per MIUR), la cui valutazione assume una notevole importanza tenuto conto dell’ampiezza delle previsioni. In particolare si tratterà verosimilmente di verificare il nesso esistente fra la decisione o l’attività concreta da assumere e l’impatto della stessa sugli interessi appartenenti a soggetti “non indifferenti” per il dipendente. Il dirigente dovrà anche disporre la sostituzione in caso di accoglimento dell’istanza.
• Registro delle astensioni per conflitto di interessi
Regole di condotta e codice di comportamento
Prevenzione della corruzione (art 8 DPR 62/2013 - art 8 DM 535/2014)
34/44
• Norma generica e anodina
• Correlazione con il sistema di cui al D.Lgs
150/09 (sub programma triennale trasparenza e
integrità)
• Correlazione obblighi di segnalazione con
struttura gerarchica interna
Regole di condotta e codice di comportamento
Trasparenza e tracciabilità (art 9 DPR 62/2013 - art 9 DM 535/2014)
35/44
• La norma richiama gli obblighi di trasparenza e
di pubblicazione sui siti istituzionali previsti dalla
normativa vigente
• Rinvio alle norme sulla trasparenza (D.lgs
33/2013)
Regole di condotta e codice di comportamento
Comportamento nei rapporti privati (art 10 DPR 62/2013 - art 10 DM 535/2014)
36/44
A) Tipizzazione della condotta illecita: divieto di sfruttare o anche solo menzionare la posizione che ricopre nell’Amministrazione per ottenere utilità indebite
B) Tipizzazione del solo evento illecito: condotte che possano nuocere all’immagine della PA; in quest’ultimo caso è sufficiente che si realizzi anche il solo pericolo di nocumento alla PA (si pensi ad esempio al contrarre relazioni o amicizie non confacenti ai già esaminati obblighi di serietà, decoro e integrità del pubblico dipendente).
Qualora dalla condotta derivi un danno all’immagine della PA connesso a un reato, potrà configurarsi una responsabilità risarcitoria erariale
Regole di condotta e codice di comportamento
Comportamento in servizio (art 11 DPR 62/2013 - art 11 DM 535/2014)
37/44
La norma costituisce applicazione dei doveri di
lealtà e integrità del pubblico dipendente in
relazione a specifici aspetti dello svolgimento della
prestazione lavorativa:
• I rapporti con i colleghi
• I permessi di lavoro
• Il materiale o le attrezzature di lavoro (tra cui uso
internet ed email)
Regole di condotta e codice di comportamento
Rapporto con il pubblico (art 12 DPR 62/2013 - art 12 DM 535/2014)
38/44
a) Dovere di esporre in modo visibile il badge o altro supporto identificativo messo a disposizione dalla PA (art. 55novies del Dlgs n. 165/2001 per i dipendenti pubblici c.d. contrattualizzati)
b) Dovere di operare con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità: chi lavora con il pubblico ha dunque ulteriori specifici doveri, che investono “l’atteggiamento” con il quale il dipendente deve porsi nei confronti del cittadino (qualità percepita)
Regole di condotta e codice di comportamento
Disposizioni sui dirigenti (art.13)
39/44
• Obbligo di diligenza nell’assolvimento
• Comunica all'amministrazione le partecipazioni azionarie e gli altri
interessi finanziari che possano porlo in conflitto di interessi
• Dichiara se ha parenti e affini entro il secondo grado, coniuge o
convivente che esercitano attività politiche, professionali o
economiche che li pongano in contatti frequenti con l'ufficio che
dovrà dirigere o che siano coinvolti nelle decisioni o nelle attività
inerenti all'ufficio
• Fornisce le informazioni sulla propria situazione patrimoniale e
reddituali
• Adotta un comportamento esemplare e imparziale
• Utilizza e risorse per finalità esclusivamente istituzionali
Regole di condotta e codice di comportamento
Disposizioni sui dirigenti (art.13) segue
40/44
• Cura il benessere organizzativo nella struttura
• Ripartisce equamente il carico di lavoro, tenendo conto delle capacità, delle
attitudini e della professionalità del personale a sua disposizione
• Affida gli incarichi aggiuntivi in base alla professionalità e, per quanto
possibile, secondo criteri di rotazione
• Svolge la valutazione del personale con imparzialità e rispettando le
indicazioni ed i tempi prescritti
• Intraprende con tempestività le iniziative necessarie ove venga a conoscenza
di un illecito, attiva e conclude, se competente, il procedimento disciplinare,
ovvero segnala tempestivamente l'illecito all'autorità disciplinare, prestando
ove richiesta la propria collaborazione e provvede ad inoltrare tempestiva
denuncia all'autorità giudiziaria penale o segnalazione alla corte dei conti per
le rispettive competenze. Nel caso in cui riceva segnalazione di un illecito da
parte di un dipendente, adotta ogni cautela di legge affinché sia tutelato il
segnalante e non sia indebitamente rivelata la sua identità nel procedimento
disciplinare -> VEDI ART.54 BIS D.Lgs 165/2001
Regole di condotta e codice di comportamento
Disposizioni di settore
previste dal D.M.
41/44
• Art.14 personale ispettivo
• Art.15 revisori dei conti
• Art.17 contratti, appalti e atti negoziali
• Art.18 vigilanza, monitoraggio e attività
formative
Regole di condotta e codice di comportamento
Responsabilità conseguenti alla
violazione del Codice MIUR: art.19
42/44
• Fonte di responsabilità disciplinare
• La violazione è valutata in ogni singolo caso con riguardo alla gravità del singolo comportamento e all’entità del pregiudizio
• Sanzioni applicabili: legge, regolamenti e CCNL
• Co.3: sanzioni espulsive solo nei casi di cui alle lettere a),b) c) (da valutare secondo la gravità) e, in caso di recidiva, nei casi sub. co.4 a), b) e c)
Regole di condotta e codice di comportamento
Art.54 bis D.Lgs n.165/2001:
il Whistleblowing
43/44
• Tutela il dipendente che denuncia all’Aut. Giud.,
Corte Conti, ANAC o riferisce al superiore gerarchico condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio lavoro
• Divieto di sanzionare, licenziare e discriminare • Esclusione dal diritto di accesso della denuncia • Protezione dell’identità del segnalante nel
procedimento disciplinare (divieto di rivelarla senza consenso dell’interessato purché la contestazione sia fondata su elementi distinti dalla segnalazione)
Regole di condotta e codice di comportamento
LINK ISTITUZIONALI
Regole di condotta e codice di comportamento 44/44
• http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/
operazione-trasparenza/codice-disciplinare;jsessionid=37CDB71106EB2496FE3ED9B1518FDCD6
• www.istruzione.it/allegati/2014/Codice_di_comportamento_DEF.pdf
• www.istruzione.it/allegati/2015Piano_anticorruzione2015.pdf