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pagina 4 Politica Nessun licenziamento alla Molfetta Multiservizi. Salvi 10 posti di lavoro. pagina 9 Attualità Da tutto il mondo sei giovani cuochi a Molfetta per imparare i segreti della cucina pugliese. pagina 16 Cultura È in arrivo il terzo appuntamento con la saga a fumetti di Mr. Villain. pagina 18 Sport In fermento le società molfettesi. Campionati alle porte e ambizioni alle stelle. Un “ Teletopo” per “il Fatto” Un proiettile per fermare d’Ingeo Inchiesta n° 41 giovedì 6 agosto 2009 Molfetta Quindicinale gratuito di informazione. Ma quale estate… www.ilfatto.net Un concorso che punta a valorizzare e premiare le migliori web tv ita- liane. “Il Fatto” selezionato da una giuria di esperti è in nomination nella categoria video di denuncia con un servizio sullo stato di salute del nostro mare. Inquietante ritrovamento nella sede del movimento civico Liberatorio Poli- tico. Un segnale che si potrebbe collegare alle numerose battaglie a favore della legalità portate avanti da colui che fu uno dei fondatori dell’Osservato- rio 7 Luglio sulla Legalità. pag. 3 pag. 8

Il Fatto n. 041

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pagina 4

PoliticaNessun licenziamento alla Molfetta Multiservizi. Salvi 10 posti di lavoro.

pagina 9

AttualitàDa tutto il mondo sei giovani cuochi a Molfetta per imparare i segreti della cucina pugliese.

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CulturaÈ in arrivo il terzo appuntamento con la saga a fumetti di Mr. Villain.

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SportIn fermento le società molfettesi. Campionati alle porte e ambizioni alle stelle.

Un “Teletopo” per “il Fatto” Un proiettile per fermare d’Ingeo

Inchiesta

n° 41giovedì 6 agosto 2009Molfetta Quindicinale gratuito di informazione.

Ma quale estate…

w w w . i l f a t t o . n e t

Un concorso che punta a valorizzare e premiare le migliori web tv ita-liane. “Il Fatto” selezionato da una giuria di esperti è in nomination nella categoria video di denuncia con un servizio sullo stato di salute del nostro mare.

Inquietante ritrovamento nella sede del movimento civico Liberatorio Poli-tico. Un segnale che si potrebbe collegare alle numerose battaglie a favore della legalità portate avanti da colui che fu uno dei fondatori dell’Osservato-rio 7 Luglio sulla Legalità.

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Altro che Telegatti. Nasce in rete la ras-segna che mette in una competizione giocosa le micro web tv italiane. Trenta giurati esperti di comunicazione e nuo-ve tecnologie voteranno i canali online creati da cittadini videomaker per pas-sione. Tra queste non poteva certamen-te mancare la web tv de “il Fatto”. Fino a novembre anche gli utenti potranno visionare tutte le produzioni tratte dai web-palinsesti cliccando su www.te-letopi.tv oppure andando direttamen-te nel canale YouTube www.youtube.com/meetingpaesechevai.In nomination quarantacinque micro web tv che irradiano volti e voci dal basso. Cinque le categorie, espressione delle identità dei canali: si va dalle web tv puramente informative a quelle di denuncia (categoria per cui concorre la web tv de “il Fatto”), dai canali amar-cord dove il passato viene digitalizzato a quelli fatti da giovanissimi, fino ad approdare alle videocommunity.Il contest, ideato e organizzato dal team di www.altratv.tv, è uno spin off di “Paese che vai” (www.paesechevai.tv), meeting che riunisce ogni anno tutti i micro-editori italiani. La rassegna vede

il supporto di Nòva24, Università Iulm, TheBlogTV, Odeon e Movi&Co.Tra gli esperti coinvolti nella giuria Carlo Freccero, Gregorio Paolini, An-drea Pezzi, Irene Pivetti, Marco Mon-temagno, Duccio Forzano. “Gli attuali strumenti permettono una documenta-zione a basso costo. Il mito di una co-municazione dal basso diventa realiz-zabile”, afferma Carlo Freccero. “Que-ste micro web tv devono essere corsare. Non devono imitare i modelli della ge-neralista. E abbandonare la logica del palinsesto”, dice Gregorio Paolini, in un’intervista rilasciata ad Altratv.tv. Andrea Pezzi suggerisce la concretezza del messaggio: “L’utilità non va intesa in senso ideologico ma è un qualcosa di molto pratico”. I temi veicolati dai web-palinsesti appaiono diversificati. Quest’anno trionfano le tematiche lega-te all'ambiente, sia come denuncia che come valorizzazione e salvaguardia del patrimonio. A seguire gli eventi di ta-glio “cronachistico”. Si riscontra anche la politica e la trattazione degli sport spesso minori. Lo scorso anno, premia-te da Silvia Tortora, Rai Educational, sono salite sul podio la bolognese Co-

dec, l’emittente palermitana Telejato e il canale napoletano Insu^Tv.Sono 45 le micro web tv italiane par-tecipanti alla rassegna dei Teletopi. Ogni canale, come detto, è inserito in una specifica categoria. La nostra web tv è nella categoria “Micro web tv di denuncia. Migliore web tv di denuncia” con un video sullo stato di salute del no-stro mare. Nella stessa categoria anche le web tv Disco Volante di Senigallia, Handy TV di Gallarate, Ola Channel di Potenza, Ricicla TV di Roma, Senza TV di Padova, Telecitofono di Reggio Emilia e Telestrada di Catania.Non c’è dubbio che la nostra web tv

abbia oramai raggiunto il “cuore” de-gli utenti di internet. A decretarlo non è solo la prestigiosa nomination di cui abbiamo parlato ma soprattutto i “nu-meri” che descrivono il risultato del nostro quotidiano lavoro. Il nostro ca-nale video su Youtube conta oggi oltre 200 video caricati per quasi 154.000 visualizzazioni: dati che chiunque può verificare direttamente su internet. A questi numeri vanno poi aggiunte le migliaia di visualizzazioni dirette at-traverso il nostro sito internet. Numeri che premiano il nostro impegno e che sono alla base di un successo sempre più consolidato.

In rete la rassegna che mette in una competizione giocosa le micro web tv italiane. Trenta giurati esperti di comunicazione e nuove tecnologie voteranno i canali online creati da cittadini videomaker per passione.

La nostra web tv in corsa per il “Teletopo”1337Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

�Attualitàgiovedì 6 agosto 2009

“il Fatto” va in vacanza. Si riprende il 3 settembre.

Comunicazione ai lettori1338Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Dopo l’uscita di agosto, che in questo momento state sfogliando, “il Fatto” sospende la pubblicazione in conco-mitanza con le ferie estive. Il primo free press quindicinale interamente dedicato alla cronaca locale tornerà poi in distribuzione il 3 settembre per cominciare lo “sprint” che porterà al traguardo del secondo anno di pub-blicazione. La redazione de “il Fatto” continuerà comunque a garantire l’in-formazione quotidiana attraverso le

pagine del sito internet www.ilfatto.net. Ricordiamo che il quindicinale “il Fatto” viene distribuito gratuita-mente in oltre 150 esercizi commer-ciali della città (l’elenco completo è all’interno di ogni numero del gior-nale), oltre che nelle parrocchie, nelle scuole medie superiori e, per il perio-do estivo, nei lidi balneari. È poi pos-sibile scaricare la versione in formato “pdf” direttamente dal sito internet www.ilfatto.net.

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Sono salvi, almeno per i prossimi due anni, i posti di lavoro a rischio all’interno della Molfetta Multiser-vizi. A comunicarlo è stato il presi-dente dell’azienda, Maurizio Soli-mini, all’indomani della firma del-l’accordo che ha sancito la stipula di un “contratto di solidarietà” che interessa dieci lavoratori dell'azien-da. Dal primo agosto sei impiega-ti amministrativi e quattro tecnici hanno modificato il loro rapporto di lavoro con l’azienda garantendo-si un futuro pià sereno. Grazie alla mediazione della Provincia di Bari, la Multiservizi si è impegnata a ga-rantire l’occupazione dei dieci lavo-ratori. Lavoratori che subiranno un “taglio” di quindici ore settimanali con una riduzione dei compensi che si aggirerà attorno al 10%. “Abbiamo tentato di limitare al mas-simo i disagi dei lavoratori – ha det-to Maurizio Solimini – garantendo-gli tutto il sostegno possibile, anche rinunciando come azienda alle som-me derivanti dall’accordo siglato.

Somme che evidentemente abbiamo deciso di devolvere ai lavoratori stessi”. Una decisione che non solo premia lavoratori assunti da diversi anni ma che consente alla Multiser-vizi anche nuovi investimenti. “Ci stiamo dotando di macchinari nuovi per garantire alla città migliori ser-vizi. L’azienda è in fase di rilancio e siamo certi che presto i risultati saranno visibili a tutti”, ha concluso Solimini.

Politica giovedì 6 agosto 2009�

Manca il Sindaco? La città può aspettare1339Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Per ben due volte il consiglio comunale non ha potuto parlare dei lavori del nuovo porto commerciale.

Nessun licenziamento alla Multiservizi1340Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Trovato l’accordo tra Azienda e lavoratori grazie ad un contratto di solidarietà.

A Molfetta i consigli comunali non si fanno se non lo vuole il sindaco. È questa la realtà che emerge all’indo-mani delle ultime due riunioni della massima assise cittadina. La prima annullata per mancanza del numero legale vista l’assenza di tutti i con-siglieri di maggioranza, la seconda sospesa proprio quando si doveva parlare della situazione dei lavori del nuovo porto. La discussione sul pun-to, infatti, è stata rinviata su richiesta dei consiglieri di maggioranza. L’ul-timo atto della riunione di venerdì 24 luglio, che pure ha avuto altri spunti interessanti, è quello che in fondo fa più notizia: in sostanza la maggio-ranza consiliare, in assenza del sin-daco Antonio Azzollini ufficialmen-te impegnato a Roma per motivi par-lamentari (ma presente nella stessa giornata allo spettacolo di Giancarlo Giannini!), fa quadrato e decide di non rispondere alle richieste dell’op-posizione e della città. Meglio par-larne quando sarà presente il primo cittadino. In sostanza discussione

rinviata a settembre. Forse. Per An-gelo Marzano, capogruppo del PdL, la maggioranza “non vuole sottrarsi a un dibattito sul porto ma – l'invito rivolto alla minoranza – sarebbe ne-cessario concordare azioni di questo tipo senza ricorrere alle convocazio-ni d'urgenza del consiglio comuna-le”. Un’ipotesi, quella di Marzano, respinta al mittente dai rappresen-tanti dell’opposizione che, come ha affermato Giovanni Abbattista del Pd, “continueranno ad esercitare il loro mandato solo tenendo conto delle norme”. In poche parole sono esclusi confronti extra istituzionali con il sindaco come invece proposto da Marzano. Prima del rinvio della discussione sul porto, la massima assise cittadina aveva preso atto del-l’ingresso in Consiglio Comunale di Domenico la Forgia, subentrato al dimissionario Michele Palmiotti nel frattempo nominato assessore (sen-za delega così come per tutti gli al-tri membri della giunta) dal sindaco Azzollini.

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L’opinionegiovedì 6 agosto 2009 �

Nel corpo tutte le parti hanno la loro importanza1341Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Il prezzo della benzina continua a salire, il traffico in città impazzisce e trovare un parcheggio è un incubo, ma i molfettesi continuano a preferire l’auto a una camminata.

Forse ai giovani nessuno l’ha mai raccontato, ma saranno in molti a ricordare la storia di come Menenio Agrippa riuscì a domare il popolo romano, per una volta che s’era ri-bellato, mettendo in evidenza che nel corpo umano tutti gli organi sono necessari e a chi capita la sfortuna di nascere braccia, vale a dire lavo-ratore, non viene concesso neppure il gusto di prendersela con i ricchi, che nell’apologo sono lo stomaco; le parti sopravvivono solo se collabo-rano e, quindi, chi ha avuto ha avu-to e chi ha dato continuerà a dare. Nell’antico racconto non si parla di piedi, quasi che ad essi sia ricono-sciuto poco valore. Devono ispirarsi a questa scuola di pensiero i molfet-tesi, che con le estremità inferiori non hanno grande dimestichezza.Il prezzo della benzina continua a salire, il traffico in città impazzisce e trovare un parcheggio è un incubo, ma i molfettesi continuano a prefe-

rire l’auto a una camminata. Non è questione recente, da attribuire alla nascita di nuovi quartieri che hanno aumentato l’estensione della città e reso difficile spostarsi facendo a meno di un mezzo. La maggioranza utilizza l’auto indipendentemente dalla distanza da coprire o da quel che ha da fare e a piedi non va nep-pure a comprare il gelato. C’è anche una sottocategoria, quelli con l’au-toradio a tutto volume, che chissà perché trasmette sempre canzoni di pessimo gusto, girano giusto per far-le ascoltare ai passanti, tutt’altro che interessati.Sembrerebbe un’ovvietà, che nel-le calde sere d’estate si esca a fare una passeggiata, dirigendosi verso quello che rimane ancora l’ombelico della città – il corso, la villa, il bor-go e zone annesse – che si cammini cercando un filo di vento, incontran-do persone, fermandosi a comprarsi un gelato o sedendo ad un tavolino

all’aperto a bere qualcosa. Ognuno sa che non si tratta di vita mondana, che i fotografi di “Novella 2000” non sono appostati per riprendere nessu-no di noi e pensa che forse avrebbe diritto a qualcosa di più, ma se si na-sce in provincia si goda almeno de-gli aspetti positivi della provincia.Invece no, i molfettesi escono in macchina, per andare alla gelateria o in pizzeria, per far passare le calde sere d’estate. Lo si capisce andando in una sera qualsiasi a Piazza Muni-cipio, che è così bella, dove sarebbe anche vietato parcheggiare, ma che diventa una distesa di auto, quelle lasciate lì da chi va verso il mare a passare la serata. Auto lasciate in so-sta e auto che in un unico serpentone attorniano la Villa e arrivano fino a San Domenico. È una sorta di gioco di rispecchio fra governati e gover-nanti. L’Amministrazione non isti-tuisce zone pedonali, neppure quelle minime di Via Dante e Lungomare, e

i cittadini che, se ne sentono parlare, loro che accettano qualunque cosa, in questo caso saltano su a protesta-re, prospettando non si sa quali dan-ni all’economia locale, come se, con tutti i centri commerciali aperti, il danno ai negozianti locali possa ve-nire dalla chiusura al traffico estiva di borgo e lungomare E soprattutto come se fossero solo i commercianti e i loro interessi a decidere come si vive in città. Non si sa da chi possa partire l’iniziativa per cambiare; ci vorrebbe una sorta di moderno Me-nenio Agrippa, in piedi sulla scali-nata del Calvario a ricordare a tutti che anche i piedi vanno usati in un organismo, che senza di questi la città non va nessuna parte, non solo in senso reale, ma anche metafori-co. Senza i piedi e senza una testa pensante, che diciamo la verità, pure quella non è che sia tanto usata.

Lella Salvemini

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Il sindaco ironizza sui risultati dello studio dell’Autorità di Bacino.

Il Comune non accetta correzioni1342Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Dopo le mille polemiche suscitate dalla nuova zana P.I.P., l’Amministra-zione Comunale ha voluto finalmente cercare di fare chiarezza circa l’oscu-ra questione incontrando i cittadini molfettesi presso la sala “Finocchia-ro” nella Fabbrica di San Domenico. Erano presenti il sindaco Azzollini, il suo vice Uva, il neo consigliere pro-vinciale Tammacco, l’ing. Altomare e l’ing. Giustolisi. Dalla conferenza è emerso che né il sindaco né natural-mente i “suoi” uomini condividono la linea dell’Autorità di Bacino (AdB) e il suo nuovo PAI. Nel nuovo “Piano assetto idrogeologico” (PAI) è emerso, infatti, che la città di Molfetta sareb-be a fortissimo rischio idrogeologico a causa del suo territorio tagliato da delle ferite nel terreno dette “lame”. Le lame non sono altro che una specie di corridoi naturali attraverso i quali l’acqua in eccesso, dovuta a forti piog-ge e proveniente dall’entroterra, viene

convogliata in mare. Queste lame, se-condo l’AdB, sarebbero state occupa-te e addirittura occluse da vari edifici esponendo così Molfetta ad un forte rischio dato che le acque trovando ostacoli sul proprio percorso naturale potrebbero allagare le zone circostanti causando possibili danni a cose e per-sone. Azzollini ha minimizzato ed ha anche ironizzato su questo rischio rite-nuto assurdo e frutto di una congettura politica volta ad ostacolare lo sviluppo produttivo della città di Molfetta. Ecco perché ha deciso di avventurarsi in un ennesimo ricorso questa volta presso il “Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche” contestando l’AdB “rea” di aver non solo bloccato il sorgere della nuova zona P.I.P., ma di aver an-che lanciato un allarme esagerato sulla città. Per affrontare il ricorso il Comu-ne di Molfetta si è avvalso della valu-tazione tecnica dell’ing. Giustolisi che ha dichiarato di non aver riscontrato

in città un tale rischio idrogeologi-co schierandosi quindi contro le idee dei suoi altrettanto illustri colleghi dell’AdB. Nell’incontro purtroppo è emersa l’intolleranza di alcuni indi-vidui, politicamente schierati, verso quella parte presente in sala che si è di-mostrata insofferente al progetto P.I.P. A subire insulti e frasi di cattivo gusto, da parte di persone (immediatamente zittite e fatte allontanare dal Sindaco) talmente ignoranti da non poter regge-re un confronto fra parti opposte, è sta-to soprattutto il dottor Facchini, rap-presentante dei proprietari dei terreni espropriati da destinarsi alla nuova zona P.I.P. Egli ha interrotto più volte l’assemblea (a volte non proprio con il massimo della correttezza) e ha voluto leggere a tutti i costi un comunicato inerente il rischio “lame”. A volte ba-sterebbero dei modi più garbati per far emergere le proprie giustissime ragio-ni, perché così facendo è facile passare

dalla parte del torto. Ammettiamo che quella fosse una ghiotta occasione per Facchini per parlare faccia a faccia con un Sindaco sempre più impegnato, ma così facendo è stata negata un’altret-tanto ghiotta occasione alle domande “pungenti” dei giornalisti circa la con-torta questione P.I.P!

Francesco Tempesta

È guerra dichiarata tra amministrazione comunale, privati cittadini ed Autorità di Bacino.

La lunga storia della Nuova Zona P.I.P.1343Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Lame e zona P.I.P., una vicenda che si trascina a colpi di proclami, conferenze e comunicati da circa un anno e mezzo e che farà parlare ancora a lungo di sé. Il tutto aveva inizio allorché il Consiglio Comunale il 7 marzo 2008 approvava la variante Putt/P del piano P.I.P. Questa nuova espansione della zona artigiana-le avrebbe dovuto vedere il sorgere di circa 150 nuove aziende nonché la co-struzione di due torri gemelle alte venti metri destinate ad un centro direzionale. In data 10 aprile 2008, dopo le dimis-sioni del sindaco Azzollini, il commis-sario prefettizio Antonella Bellomo ap-provava il piano che comunque sarebbe diventato esecutivo soltanto dopo aver ricevuto parere favorevole dall’Autorità di Bacino. Il 12 maggio 2008 ecco che il

dottor Facchini, rappresentante dei pro-prietari terrieri “vittime” dell’esproprio a favore della nuova zona P.I.P., annun-ciava con una conferenza stampa l’ine-dificabilità di quei luoghi a causa della presenza di alcune lame che avrebbero comportato in caso di forti piogge un pericolo per l’uomo. Immediata, il 13 maggio 2008, arrivava la controreplica del Capo Settore Territorio Rocco Al-tomare che smentiva Facchini dichia-rando le lame in questione ormai spen-te o addirittura fuori dalla zona P.I.P. A questa, il 15 maggio 2008, seguiva un’ulteriore presa di posizione contra-ria di Facchini. È ormai battaglia. Il 30 luglio 2008 la questione P.I.P. approda-va, tramite un’interrogazione del con-sigliere Carlo de Santis, alla Regione

Puglia. Anche Legambiente prendeva le distanze dal Comune di Molfetta chie-dendo al sindaco Azzollini il 22 dicem-bre 2008 di sospendere il piano. Il 22 aprile 2009 arrivavano le dichiarazione dell’Assessore Regionale Barbanente che rivelava che il Comune di Molfetta sino a quel momento non aveva inviato nessuna risposta in merito alla Regione Puglia. Un nuovo comunicato di Rocco Altomare veniva diffuso il 12 maggio 2009, comunicato con il quale si difen-deva la genuinità del piano P.I.P. Ma il 19 maggio 2009 Legambiente annun-ciava che l’Autorità di Bacino aveva deliberato il nuovo PAI (Piano assetto idrologico) della zona di Molfetta rile-vando che gran parte del nostro territo-rio era a forte rischio idrogeologico. Il

29 maggio 2009 anche Rifondazione Comunista assieme ai Comunisti Ita-liani presentava un dossier relativo al rischio “lame”. Il 4 luglio 2009 l’Am-ministrazione Comunale annunciava che avrebbe fatto ricorso presso il Tri-bunale delle Acque contro l’Autorità di Bacino. Anche Guglielmo Minervini assieme all’assessore regionale Angela Barbanente il 16 luglio 2009 prendeva posizione invitando il Comune di Mol-fetta a mettere da parte la politica e a pensare alla sicurezza dei cittadini. Il 20 luglio 2009 l’Amministrazione Co-munale incontrava i cittadini per spie-gare le ragioni di un ennesimo ricorso. Cosa succederà adesso?

Francesco Tempesta

� Primo Piano giovedì 6 agosto 2009

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Cronaca giovedì 6 agosto 2009� Attualitàgiovedì 6 agosto 2009 �

Le coste molfettesi bocciate da una indagine dell’Agenzia del Demanio.

Bandiera Nera: “ignobile” vessillo

Il coordinatore del Liberatorio Politico vittima di un vile gesto intimidatorio.

Un proiettile e una minaccia: obiettivo su d’Ingeo1344Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Un proiettile calibro 7,62 avvolto in un foglio di carta con su scritta una minaccia. A ritrovarlo lo scorso 22 luglio nella cassetta della posta del-la sede del movimento civico “Li-beratorio Politico” in via Federico Campanella, il coordinatore Matteo d’Ingeo. Il proiettile, che dallo stato

di conservazione sembrerebbe esse-re stato immerso in mare per qualche tempo, è stato sequestrato dai Cara-binieri della Compagnia di Molfetta giunti sul posto per effettuare i rilie-vi del caso.D’Ingeo, che è stato tra i fondato-ri dell’Osservatorio 7 luglio sulla Legalità, costituitosi all’indomani dell’omicidio del sindaco Giovan-ni Carnicella, negli ultimi tempi sta portando avanti assieme al Liberato-rio Politico, una battaglia contro il commercio abusivo sia nelle strade cittadine che sul litorale. Di recen-te d’Ingeo si è anche costituito parte civile nel processo in corso a Trani contro la cosiddetta “multopoli mol-fettese” che vede coinvolti esponenti del mondo della politica locale e l’ex comandante della Polizia Municipa-le. Un’altra richiesta di costituzione di parte civile è stata invece avanza-ta nel processo relativo all’indagine che qualche anno fa ha sgominato a Molfetta una banda di usurai.

Solidarietà a d’Ingeo è stata im-mediatamente espressa dall’ammi-nistrazione comunale: “Il sindaco Antonio Azzollini e tutta l’ammi-nistrazione comunale – si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa – condannano con fermezza l’atto intimidatorio compiuto nei riguardi di Matteo D’Ingeo e del Movimen-to Liberatorio Politico ed esprimono sentimenti di indignazione per tutti gli atti di aggressione che ledono la dignità delle persone e l’immagine della città”. Un messaggio che d’In-geo ha dichiarato di accettare seppur con riserva, considerando l’ammini-strazione comunale responsabile del degrado morale in cui versa la città. Attestazioni di solidarietà sono ar-rivate anche da numerosi partiti po-litici oltre che da privati cittadini e dai rappresentanti dell’Associazione Nazionale Antiracket il cui vice pre-sidente, Renato de Scisciolo, poco tempo fa era stato destinatario di un altro proiettile inviato da una mano

rimasta ancora anonima.Certo è che la situazione in città sta degenerando suscitando l’indigna-zione dei molfettesi a cui però non corrisponde una decisa presa di po-sizione delle istituzioni, specie po-litiche, che sembrano non essere interessate da quanto accade. La ri-chiesta di chiedere la convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza sembrerebbe essere rimasta inascoltata dal sindaco, così come quella di procedere al più pre-sto alla redazione di un nuovo pia-no del commercio e alla repressione delle violazioni, specie in materia di ambulantato, che sempre più spes-so diventano di ordinaria ammini-strazione in città. Nelle ultime tre settimane poi sembra aver ritrovato vigore l’attacco dei rapinatori oltre che il fenomeno dell’incendio delle autovetture. Problemi che a questo punto risulta davvero difficile con-tinuare a ritenere fatti isolati e non collegati tra loro.

Molfetta è “Bandiera Nera”. Non si trat-ta di un proclama politico o ideologico ma del “meritato” premio che la nostra città ha ricevuto per la cattiva gestione delle sue coste. È stata l’Agenzia del Demanio che dopo un’attenta analisi della costa molfettese (anche se non era difficile accorgersene), non ha potuto che assegnarle “l’ambita bandiera”. Infatti sembrerebbe proprio che le ulti-me amministrazioni comunali abbiano fatto a gara per accaparrarsela dato che ormai la spiaggia molfettese è costel-lata da sconcertanti esempi di edilizia abusiva. L’Agenzia del Demanio ha rilevato infatti, che l’intera costa meri-dionale in direzione Giovinazzo è stata

quella più bersagliata dalle colate di ce-mento. Meno colpita quella in direzio-ne Bisceglie, forse perché destinata ad accogliere il nuovo porto e più a nord centinaia di piccole discariche abusiva bagnate dal mare. Uno scenario a dir poco romantico!Adesso non rimane che ammettere la triste verità, verità sventolata ai quattro venti da una bandiera, e cominciare a pensare a dei seri programmi di recupe-ro. Occorre pensare meno ai tornaconti personali degli imprenditori e di più al nostro mare, una fonte di attrazio-ne turistica che da sempre è stata sot-tovalutata in città. Finora si sono fatti grandiosi proclami per i premi conqui-stati dalla città e questo ci, sta ma per-ché non fare anche proclami per premi negativi vergognosamente ricevuti? Sarebbe un modo per aprire gli occhi una volta per tutte, guardare in faccia la realtà ed uscire dal finto buonismo. Soltanto così Molfetta potrà riavere la sua vera Molfetta!

Francesco Tempesta

Page 9: Il Fatto n. 041

Cronaca giovedì 6 agosto 2009� Attualitàgiovedì 6 agosto 2009 �

Le coste molfettesi bocciate da una indagine dell’Agenzia del Demanio.

Bandiera Nera: “ignobile” vessillo1345Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Il coordinatore del Liberatorio Politico vittima di un vile gesto intimidatorio.

Un proiettile e una minaccia: obiettivo su d’Ingeo

Un proiettile calibro 7,62 avvolto in un foglio di carta con su scritta una minaccia. A ritrovarlo lo scorso 22 luglio nella cassetta della posta del-la sede del movimento civico “Li-beratorio Politico” in via Federico Campanella, il coordinatore Matteo d’Ingeo. Il proiettile, che dallo stato

di conservazione sembrerebbe esse-re stato immerso in mare per qualche tempo, è stato sequestrato dai Cara-binieri della Compagnia di Molfetta giunti sul posto per effettuare i rilie-vi del caso.D’Ingeo, che è stato tra i fondato-ri dell’Osservatorio 7 luglio sulla Legalità, costituitosi all’indomani dell’omicidio del sindaco Giovan-ni Carnicella, negli ultimi tempi sta portando avanti assieme al Liberato-rio Politico, una battaglia contro il commercio abusivo sia nelle strade cittadine che sul litorale. Di recen-te d’Ingeo si è anche costituito parte civile nel processo in corso a Trani contro la cosiddetta “multopoli mol-fettese” che vede coinvolti esponenti del mondo della politica locale e l’ex comandante della Polizia Municipa-le. Un’altra richiesta di costituzione di parte civile è stata invece avanza-ta nel processo relativo all’indagine che qualche anno fa ha sgominato a Molfetta una banda di usurai.

Solidarietà a d’Ingeo è stata im-mediatamente espressa dall’ammi-nistrazione comunale: “Il sindaco Antonio Azzollini e tutta l’ammi-nistrazione comunale – si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa – condannano con fermezza l’atto intimidatorio compiuto nei riguardi di Matteo D’Ingeo e del Movimen-to Liberatorio Politico ed esprimono sentimenti di indignazione per tutti gli atti di aggressione che ledono la dignità delle persone e l’immagine della città”. Un messaggio che d’In-geo ha dichiarato di accettare seppur con riserva, considerando l’ammini-strazione comunale responsabile del degrado morale in cui versa la città. Attestazioni di solidarietà sono ar-rivate anche da numerosi partiti po-litici oltre che da privati cittadini e dai rappresentanti dell’Associazione Nazionale Antiracket il cui vice pre-sidente, Renato de Scisciolo, poco tempo fa era stato destinatario di un altro proiettile inviato da una mano

rimasta ancora anonima.Certo è che la situazione in città sta degenerando suscitando l’indigna-zione dei molfettesi a cui però non corrisponde una decisa presa di po-sizione delle istituzioni, specie po-litiche, che sembrano non essere interessate da quanto accade. La ri-chiesta di chiedere la convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza sembrerebbe essere rimasta inascoltata dal sindaco, così come quella di procedere al più pre-sto alla redazione di un nuovo pia-no del commercio e alla repressione delle violazioni, specie in materia di ambulantato, che sempre più spes-so diventano di ordinaria ammini-strazione in città. Nelle ultime tre settimane poi sembra aver ritrovato vigore l’attacco dei rapinatori oltre che il fenomeno dell’incendio delle autovetture. Problemi che a questo punto risulta davvero difficile con-tinuare a ritenere fatti isolati e non collegati tra loro.

In via Martiri di Via Fani un pericolo sottovalutato.

Una discarica in città1346Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Una vera e propria discarica tra i pa-lazzi abitati. Non certo l’unica della città ma sicuramente una delle più nascoste e che per questo evidente-mente è difficile che faccia notizia. A meno che non ci sia qualcuno pronto a denunciare e a far conoscere i pro-blemi. È quello che è successo nella vecchia zona 167 nell’area interna di

via Martiri di Via Fani. A denuncia-re la situazione è un residente dello stabile al civico 19: “Abbiamo sot-to casa un’area completamente ab-bandonata e che periodicamente si trasforma in una vera e propria di-scarica a cielo aperto. Non mancano così topi, insetti e scarafaggi. Oltre al pericolo di possibili incendi pro-vocati dalla sterpaglia che cresce in-controllata”.La zona, recintata in maniera pre-caria, appartiene per una parte al Comune di Molfetta, per l’altra ad una impresa edile. Nessuno dei due proprietari sinora ha però provve-duto a eliminare i possibili pericoli intervenendo con un’opera di riqua-lificazione.“Io stesso – ha proseguito il cittadi-no – sono stato colpito da un pezzo della recinzione e ho dovuto far ri-corso alle cure del pronto soccorso. È necessario che si intervenga al più presto: prima che possa accadere qualcosa di grave”. Qualcuno ascol-terà il grido d’allarme di questo cit-tadino? Staremo a vedere.

Molfetta è “Bandiera Nera”. Non si trat-ta di un proclama politico o ideologico ma del “meritato” premio che la nostra città ha ricevuto per la cattiva gestione delle sue coste. È stata l’Agenzia del Demanio che dopo un’attenta analisi della costa molfettese (anche se non era difficile accorgersene), non ha potuto che assegnarle “l’ambita bandiera”. Infatti sembrerebbe proprio che le ulti-me amministrazioni comunali abbiano fatto a gara per accaparrarsela dato che ormai la spiaggia molfettese è costel-lata da sconcertanti esempi di edilizia abusiva. L’Agenzia del Demanio ha rilevato infatti, che l’intera costa meri-dionale in direzione Giovinazzo è stata

quella più bersagliata dalle colate di ce-mento. Meno colpita quella in direzio-ne Bisceglie, forse perché destinata ad accogliere il nuovo porto e più a nord centinaia di piccole discariche abusiva bagnate dal mare. Uno scenario a dir poco romantico!Adesso non rimane che ammettere la triste verità, verità sventolata ai quattro venti da una bandiera, e cominciare a pensare a dei seri programmi di recupe-ro. Occorre pensare meno ai tornaconti personali degli imprenditori e di più al nostro mare, una fonte di attrazio-ne turistica che da sempre è stata sot-tovalutata in città. Finora si sono fatti grandiosi proclami per i premi conqui-stati dalla città e questo ci, sta ma per-ché non fare anche proclami per premi negativi vergognosamente ricevuti? Sarebbe un modo per aprire gli occhi una volta per tutte, guardare in faccia la realtà ed uscire dal finto buonismo. Soltanto così Molfetta potrà riavere la sua vera Molfetta!

Francesco Tempesta

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A pensarci bene, non ha un solo vol-to l’estate ma tanti: aspetti diversi e contrastanti, umori e colori che la pervadono in maniera differente, luci ed ombre che ne attraversano il tempo e i tempi rendendola stagio-ne complessa, non sempre facile da vivere. Forse è per questo che viene definita “stagione a rischio” (vedre-mo poi di cosa) da esperti e psicologi che, nel dichiarare che esiste un vero e proprio “mal d’estate”con disturbi di insonnia, agorafobia, paura della luce, senso di panico, ansia e depres-sione più alta del 12% rispetto agli standard invernali, ne attribuiscono le cause alle modificazioni del clima e del ritmo circadiano che condizio-nerebbero l’equilibrio omeostatico di noi tutti, ed ai vari cambiamenti che

avvengono nelmicrocosmo familiare e lavorativo. Ma l’estate, si sa, è tem-po di vacanze e la vacanza, termine che deriva latino “vacuum”, cioè li-bero, sgombro, propone ed impone il “vuoto” in tutti i sensi, proprio quello che crea angoscia e destruttu-razione di sé nei soggetti più vulne-rabili, incapaci di programmare e di riempire i giorni privi di impegni. Le persone maggiormente a rischio sono quelle considerate “passive”, affette da“field dependance”, cioè“campo dipendenti” che rappresentano il 7% della popolazione: non amano la so-spensione delle attività quotidiane né l’eccesso di tempo libero, temono la mancanza di impegni e responsabili-tà, odiano tutte le festività, come il Natale, che portano novità, indeside-

rati confronti, rapporti umani diversi e destabilizzanti. Che dire poi delle emergenze sociali come l’abuso di alcool e droghe da parte di giovani, e di quelle ambientali, l’isolamento e la solitudine degli anziani, la recru-descenza di casi di violenza e crimi-nalità cittadina e familiare,il maggior numero di abusi, violenze sessuali, incidenti stradali, il rallentamento delle attività sanitarie, il non funzio-namento di certi organismi sociali ed amministrativi, l’interruzione della vita politica locale e nazionale: sem-brache tutto questo faccia da enorme e disturbante contrappeso ad una vo-glia, sana e legittima, di fare altro e di essere altrove, avvertita dalla maggior parte della popolazione che vorrebbe vivere l’estate come sta-gione euforica e disinibente, in mol-

ti casi anche trasgressiva, o per lo meno riposarsi, annegare nel nulla, contravvenire per un po’ alla cultura del fare e dell’esserci a tutti i costi che impera nelle società odierne e che la stessa “industria vacanziera” tende a riproporre e a replicare nei contesti di certi villaggi e resort. Ci piace, però, conoscere l’estate e le estati di Molfetta, la città in cui viviamo, così abbiamo “fotografato” per i nostri lettori, realtà totalmente diverse che paiono avere ben poco in comune nello scenario abbagliante ma, in fondo, anche malinconico di una stagione che acutizza i contrasti e porta all’esterno, scoprendoli, non solo i nostri corpi ma anche i senti-menti più nascosti.

Beatrice De Gennaro

Un’estate, tante estatiTempo di riposo ma anche fonte di distrazioni pericolose e di paura del “non far niente”.

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Inchiestagiovedì 6 agosto 2009 11

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Inchiesta12

Caldo e... culturaLa città cambia e le abitudini pure

1349Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice1348

La folla dei gaudenti e dei patiti della forma fisicaA due passi dalla spiaggia libera ecco l’estate in un lido balneare.

C’è chi al divertimento “rumoroso” di feste e spiagge affollate preferisce una sana

“immersione” nella cultura.

Lungomare: “divertimento” assicurato!

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Per la serie: come brutalizzare una vasta parte della città.

In estate il caffè si beveva vicino al mare, giusto per essere rinfrescati dalla brezza e, se maschi, anche per sciacquarsi gli occhi guardando pas-sare le bellezze locali, abbronzate e di leggero vestite. Mai davvero de-collato il lungomare, contrariamente alle altre città della costa, nel nostro i bar con tavolini all’aperto non sono mai durati più di tanto, per l’ape-ritivo, le chiacchiere, l’espressino freddo che è di moda, ci si trovava comunque vicino al duomo o sulla banchina. Tutto questo prima, prima che Molfetta si moltiplicasse, prima che producesse una propaggine com-merciale, priva di mare, ma dotata di aria condizionata. Ora l’appuntamento per il caffè la domenica mattina è all’Ipercoop. Non ci sarà il sole e l’aria aperta, la carezza del vento sulla pelle, ma il fresco sì. Quindi ecco l’incontro fra amici, seduti ai tavolini della finta piazza, Molfetta si può digerirla me-glio a guardarla solo nelle foto appe-se in alto, non è neppure necessario andare per negozi, non è quello lo scopo, il molfettese ci va perché non fa caldo e c’è il parcheggio.Stessa cosa di domenica, tornando dal mare con ancora il costume ad-dosso o se in spiaggia non ci si è po-tuti andare, per passare la giornata e svagarsi come si può, basta passarci sul finire della giornata per renderse-ne conto. Famigliole con il bambino piccolo nel passeggiano e il ricambio dei pannolini, gruppi con la nonna al seguito, che tanto ci sono i divani per sedersi. Gente che viene da fuori, ma tanti molfettesi, per i quali andare al centro commerciale è ormai preferi-bile all’appuntamento alla Villa co-munale, in qualche modo le giornate bisogna farle passare.È l’estate a Molfetta, che è però un’altra Molfetta oltre quella che co-noscevamo.

L’aria fresca adesso si respira nei centri

commerciali.Estate, per fortuna o purtroppo, dipende dai punti di vista. C’è chi par-te; quasi inaspettatamente c’è chi arriva e chi come al solito resta a “go-dersi” il sole, il mare ed una città che continua ad essere in movimento. E proprio per queste ultime due “tipologie d’abitanti estivi”, cosa offre la città di Molfetta? Oltre alle immancabili passeggiate al porto, al lun-gomare, in villa – tappe fondamentali per il molfettese che si rispetti, che probabilmente pensa, ad ogni giro, che qualcosa sia cambiato lun-go quelle vie, invece resta tutto immutato – oltre al destreggiarsi tra locali e feste sparse qua e là e che sembrano spuntare all’improvviso come funghi, c’è chi può soddisfare la propria sete di “cultura” con un variegato calendario d’eventi. Per gli amanti dell’arte, in tutte le sue forme, le scelte sono molte-plici. Ci sono le visite e gli spettacoli notturni al Pulo, che stanno riscuotendo un notevole successo di pubblico, complice la straordi-naria partecipazione della luna piena; ed ancora, fino al 31 agosto, la mostra “Artypo 1966-1975” delle opere di Mimmo Rotella, presso l’Ospedaletto dei Crociati della Basilica della Madonna dei Martiri, un’occasione da non perdere per i fruitori di un’arte contemporanea di qualità e sempre fresca.Ma non solo. Il Centro Storico diventa una sorta di “culla dell’arte”: la creatività esce dalle botteghe, si riversa nei vicoli popolandoli di artisti, di nomi noti al panorama culturale molfettese e non, ma soprattutto giovani talenti, linfa nuova tutta da scoprire. E’ questo il caso della manifestazione “E State Insieme – Arte nel Centro Storico” che già dal mese di luglio sta animando il nostro Centro Storico, con l’appunta-mento inaugurale “Le Vie dell’arte”, e proseguendo con le esposizioni “Duetto” e “Segni e Colore” fino al 9 agosto, rispettivamente presso lo Spazio Aperto all’Arte e la Chiesa della Morte; “Metamorfosi della materia” dal 2 al 20 agosto, al Torrione Passari e per concludere “Il Quadrato Dipinto” dal 9 al 20 agosto, nella Sala dei Templari. Tutto questo e altro ancora è presente nel grande contenitore del-l’“Estate Molfettese 2009”, un ricco programma di musiche, spettacoli, mostre, rassegne cinematografiche, sagre sotto il patrocinio dell’Am-ministrazione Comunale e che interesserà i mesi da luglio ad ottobre. Appuntamenti che sicuramente potranno vivacizzare e lenire le calde sere estive in città; peccato però per l’irreperibilità del programma det-tagliato di tutte le manifestazioni. In molti si chiedono, infatti, dove sono i manifesti e i depliant informativi? Aspettiamo, mentre le giorna-te estive cadono una ad una.

Isabel Romano

La tendenza attuale dei lidi è quel-la di non essere semplici strutture di balneazione e permanenza in spiaggia ma di offrire una serie svariata di ser-vizi tesi,oltre che al relax ed al diver-timento, anche alla cura della forma fisica, sull’onda di una moda risalente agli anni ’80, giunta fino a noi dalle coste assolate degli Stati Uniti e ormai attecchita anche nella cultura euro-pea. Coniugare riposo ed attenzione al proprio corpo, sia dal punto di vista estetico che funzionale, sembra essere quasi un dovere per coloro che dalla vacanza vogliono trarre tutti i benefici possibili e ne fanno un’occasione per intensificare trattamenti e cure. Nicola Spadavecchia, gestore del lido Bahia, ma anche di quattro centri estetici a Molfetta, Barletta e Trani, con una esperienza ventennale nel settore, ci dice: “Qui accogliamo un’utenza al-quanto eterogenea, fatta di famiglie che vogliono semplicemente soggior-nare in spiaggia e rilassarsi ma anche di persone estremamente attente al proprio aspetto: a quest’ultime of-

friamo trattamenti estetici, massag-gi di vario tipo da parte di personale specializzato, vasca idromassaggio. Sono le stesse persone che abitual-mente amano abbronzare, tonificare e “coccolare” il proprio corpo e non vi rinunciano in un periodo dell’anno in cui esso è davvero in primo piano. Ad agosto i nostri centri sono chiusi e molti continuano qui gli stessi tratta-menti in un clima rilassato e tranquil-lo, senza ritmi ed orari incalzanti”. Gli chiediamo se esiste un target ben preciso dei“patiti” della forma fisica e lui risponde che non c’è distinzione di ceto sociale ed economico “perché il bisogno e la voglia di apparire al me-glio sui luoghi di lavoro, in famiglia, nei rapporti interpersonali appartiene ormai a tutti, a prescindere dall’età e dalle condizioni economiche”.“La crisi non ha influito molto sui compor-tamenti e le abitudini dei nostri clienti che a volte scelgono pagamenti rateiz-zati o si rivolgono a qualche finanzia-ria ma non rinunciano al piacere di migliorare, in qualche modo, il loro

aspetto fisico, ricavandone anche be-nefici psicologici” aggiunge. Al lido Bahia la tessera stagionale costa 230 euro e dà diritto a sdraio e cabina ma non all’ombrellone che quest’anno si paga da parte (100 euro)perché pare che negli scorsi anni qualche cliente “furbo” si servisse di più ombrelloni creando disagio e confusione. Di sera c’è animazione di tutti i tipi e si può cenare nella sede estiva del ristoran-te barese “L’Ambasciata di Bari vec-chia” a base di pesce e frutti di mare. La spiaggia è piccola, suggestiva, un po’ impervia, ma consente una bellis-sima vista sul mare anche dalle terraz-ze sovrastanti, preferite da coloro che amano raggrupparsi, giocare a carte, ascoltare musica, socializzare in mil-le modi. Semplici paletti in legno de-limitano ai due lati il confine con la spiaggia libera, meta giornaliera di fa-miglie numerose e vocianti, di giovani e comitive rumorose, di persone sole in cerca di un’ipotetica tranquillità: il mare è lo stesso, a volte trasparente, a volte no, e uguale è il cielo che sovra-

E se d'estate non vi va di passeggiare tra i "condizionati" corridoi dei centri commer-ciali, o le sale di una galleria d'arte, o an-cora farvi coccolare dai raggi del sole non fa per voi, ecco che viene in vostro aiuto il "salotto" estivo della città. Il lungomare Colonna è pronto ad accogliervi e ad of-frirvi gratis una serie di servizi esclusivi: aerosol di gas di scarico, gimcana tra le auto parcheggiate in doppia, tripla, qua-drupla fila, slalom tra le bottiglie di vetro rotte e, per i più temerari, lancio del rifiuto sulla battigia. Prima dell’estate c’era sta-to chi aveva tentato di modificare lo stato delle cose proponendo delle assurdità, a cominciare dal rendere l’area interamente pedonale. Una vera e propria “bestem-mia” che ha suscitato la levata di scudi dei commercianti (così come avvenuto in corso Dante e sul borgo): “i clienti –han-no protestato- a Molfetta devono arrivare con l’auto direttamente nei nostri locali”. Affermazione non solo figurata ma reale: passeggiare al lungomare per verificare!

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Caldo e... cultura

La folla dei gaudenti e dei patiti della forma fisicaA due passi dalla spiaggia libera ecco l’estate in un lido balneare.

1351Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Lungomare: “divertimento” assicurato!

Per la serie: come brutalizzare una vasta parte della città.

La tendenza attuale dei lidi è quel-la di non essere semplici strutture di balneazione e permanenza in spiaggia ma di offrire una serie svariata di ser-vizi tesi,oltre che al relax ed al diver-timento, anche alla cura della forma fisica, sull’onda di una moda risalente agli anni ’80, giunta fino a noi dalle coste assolate degli Stati Uniti e ormai attecchita anche nella cultura euro-pea. Coniugare riposo ed attenzione al proprio corpo, sia dal punto di vista estetico che funzionale, sembra essere quasi un dovere per coloro che dalla vacanza vogliono trarre tutti i benefici possibili e ne fanno un’occasione per intensificare trattamenti e cure. Nicola Spadavecchia, gestore del lido Bahia, ma anche di quattro centri estetici a Molfetta, Barletta e Trani, con una esperienza ventennale nel settore, ci dice: “Qui accogliamo un’utenza al-quanto eterogenea, fatta di famiglie che vogliono semplicemente soggior-nare in spiaggia e rilassarsi ma anche di persone estremamente attente al proprio aspetto: a quest’ultime of-

friamo trattamenti estetici, massag-gi di vario tipo da parte di personale specializzato, vasca idromassaggio. Sono le stesse persone che abitual-mente amano abbronzare, tonificare e “coccolare” il proprio corpo e non vi rinunciano in un periodo dell’anno in cui esso è davvero in primo piano. Ad agosto i nostri centri sono chiusi e molti continuano qui gli stessi tratta-menti in un clima rilassato e tranquil-lo, senza ritmi ed orari incalzanti”. Gli chiediamo se esiste un target ben preciso dei“patiti” della forma fisica e lui risponde che non c’è distinzione di ceto sociale ed economico “perché il bisogno e la voglia di apparire al me-glio sui luoghi di lavoro, in famiglia, nei rapporti interpersonali appartiene ormai a tutti, a prescindere dall’età e dalle condizioni economiche”.“La crisi non ha influito molto sui compor-tamenti e le abitudini dei nostri clienti che a volte scelgono pagamenti rateiz-zati o si rivolgono a qualche finanzia-ria ma non rinunciano al piacere di migliorare, in qualche modo, il loro

aspetto fisico, ricavandone anche be-nefici psicologici” aggiunge. Al lido Bahia la tessera stagionale costa 230 euro e dà diritto a sdraio e cabina ma non all’ombrellone che quest’anno si paga da parte (100 euro)perché pare che negli scorsi anni qualche cliente “furbo” si servisse di più ombrelloni creando disagio e confusione. Di sera c’è animazione di tutti i tipi e si può cenare nella sede estiva del ristoran-te barese “L’Ambasciata di Bari vec-chia” a base di pesce e frutti di mare. La spiaggia è piccola, suggestiva, un po’ impervia, ma consente una bellis-sima vista sul mare anche dalle terraz-ze sovrastanti, preferite da coloro che amano raggrupparsi, giocare a carte, ascoltare musica, socializzare in mil-le modi. Semplici paletti in legno de-limitano ai due lati il confine con la spiaggia libera, meta giornaliera di fa-miglie numerose e vocianti, di giovani e comitive rumorose, di persone sole in cerca di un’ipotetica tranquillità: il mare è lo stesso, a volte trasparente, a volte no, e uguale è il cielo che sovra-

sta una comunità di persone solo all’ap-parenza diverse ma animate, in fondo, dagli stessi desideri e bisogni che non sempre possono essere soddisfatti. Cor-pi lucidi ed abbronzati, stesi morbida-mente al sole, stridono con la visione, più in là, di una coppia di anziani che ogni giorno, alla stessa ora, si reca sulla spiaggia, senza ombrellone né sedie e trascorre diverse ore in riva al mare os-servando l’orizzonte lontano, bagnan-dosi ogni tanto, conversando. Bambini iperattivi giocano a lungo in acqua, sordi ai nervosi richiami di mamme e parenti; giovani coppie litigano e poi si baciano promettendosi un improbabile amore eterno; qualcuno parla a voce alta al cellulare chiedendo spiegazio-ni per un appuntamento mancato e c’è chi arriva ma va via subito perché vede troppa gente, chi corre a prendere in macchina qualcosa che ha dimenticato, chi beve semplice acqua da una botti-gliae non i colorati cocktail che servo-no al piccolobar del lido. Verso ora di pranzo l’odore di pizze, focacce e pasti cucinati in precedenza a casa per esse-re consumati allegramente lì, si unisce a quello acre del mare; a volte si alza il vento e numerosi uccelli scendono a terra attirati dai rifiuti che qualcuno, come al solito, ha dimenticato di portar via. Il pomeriggio è fatto di giochi, di silenzio, di parole e gesti rarefatti.Da uno stereo Vasco Rossi urla il mondo che vorrebbe, alcuni ragazzi smettono di spintonarsi e lo ascoltano assorti, improvvisamente seri. L’aria, traspa-rente e fulgida, è piena di promesse, di attese, di cose che forse accadranno o forse no. Sono così i giorni dell’estate e delle estati a Molfetta: giorni dolci e amari, già vissuti o da vivere ancora, “sorvolando le montagne”, “spingendo l’acceleratore” anche se poi “ogni cosa resta uguale” e“si può solo piangere”: proprio come nel mondo, introvabile, di Vasco Rossi.

Beatrice De GennaroE se d'estate non vi va di passeggiare tra i "condizionati" corridoi dei centri commer-ciali, o le sale di una galleria d'arte, o an-cora farvi coccolare dai raggi del sole non fa per voi, ecco che viene in vostro aiuto il "salotto" estivo della città. Il lungomare Colonna è pronto ad accogliervi e ad of-frirvi gratis una serie di servizi esclusivi: aerosol di gas di scarico, gimcana tra le auto parcheggiate in doppia, tripla, qua-drupla fila, slalom tra le bottiglie di vetro rotte e, per i più temerari, lancio del rifiuto sulla battigia. Prima dell’estate c’era sta-to chi aveva tentato di modificare lo stato delle cose proponendo delle assurdità, a cominciare dal rendere l’area interamente pedonale. Una vera e propria “bestem-mia” che ha suscitato la levata di scudi dei commercianti (così come avvenuto in corso Dante e sul borgo): “i clienti –han-no protestato- a Molfetta devono arrivare con l’auto direttamente nei nostri locali”. Affermazione non solo figurata ma reale: passeggiare al lungomare per verificare!

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“La fragilità dell’anziano in estate è estrema per ovvie ragioni di salute ma noi riscontriamo, nella maggior parte dei nostri utenti, tutti autosufficienti, voglia di vivere e di partecipare tant’è che aumentiamo le attività esterne, or-ganizziamo pomeriggi e serate all’aper-to, assecondiamo il loro naturale desi-derio di uscire e li stimoliamo, quando occorre, con attività ludiche, ricreative e culturali affinché vincano il senso di esclusione che molti avvertono, specie quelli che vivono da soli o sono lontani, in questo periodo, dai loro familiari. Li incitiamo ad avere maggior cura di sé e della propria persona, offriamo loro occasioni di più intensa aggregazione e visibilità esterna quando il tempo e le loro stesse condizioni lo consentono” ci dice la coordinatrice del Centro diur-no per anziani di via Fremantle, gestito dalla Cooperativa Sociale GEA, Ga-briella Tamboia che sottolinea quanto esso sia importante come “risorsa men-tale” per gli utenti che lo frequentano da anni. “Noi abbiamo acquisito il loro vissuto e li stiamo accompagnando da

tempo in un percorso della vita non fa-cile perché vede l’affiorare di un disa-gio e di una vulnerabilitàche li colgono spesso impreparati ed indifesi. Cammi-niamo insieme ed essi qui imparano o riscoprono, nel gruppo dei pari, la con-divisione, il rispetto, la tolleranza, il confronto, l’amicizia vera e disinteres-

sata. Alcuni si innamorano e sembrano rinascere, riscoprono lati di sé e della vita che erano stati costretti ad igno-rare, vivono a pieno la stagione della tenerezza che infonde loro vitalità ed ottimismo” continua l’educatrice Fan-ny Cilli mentre l’educatrice Susanna Amato ribadisce “la quasi dipendenza

mentale dal centro di molti utenti che dichiarano di sentirsi più motivati ed entusiasti da quando ne fanno parte”. Ricordiamo che dal primo luglio il Co-mune di Molfetta, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Gea, ha avviato il progetto “Anziani mai più soli” per i cittadiniultra sessantacinquenni che, attraverso il numero verde 800637811, potranno usufruire di una serie di servi-zi: assistenza psicologica, segretariato sociale, servizio di consegna gratuita a domicilio di spesa, farmaci ed ausiliari sanitari, consulenze mediche e specia-listiche programmate, spazio tempo libero. Il progetto, che proseguirà fino al 30 settembre 2009, è realizzato in collaborazione con l’Unità Operativa “Ambiente e Protezione Civile” del Settore Sicurezza della Polizia Munici-pale di Molfetta, la Mobiltà e Trasporti Spa, l’Asl Bari Distretto Socio Sanita-rio 1 – Molfetta-Giovinazzo, la Croce Rossa Italiana e il Rotary International Club di Molfetta.

Beatrice De Gennaro

Inchiesta1� giovedì 6 agosto 2009

Anziani più fragili in estate ma pieni di voglia di vivere

Grazie alle attività organizzate dalla Cooperativa Gea la lotta alla solitudine si può vincere.

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Page 15: Il Fatto n. 041

In Cittàgiovedì 6 agosto 2009 1�

In Puglia “giovani cuochi” del Mondo

In sei hanno seguito per un mese i corsi dell’Accademia della Enogastronomia.

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Lo scorso 27 giugno nella Tenuta Tor-re Domini è stata presentata la nuova composizione del consiglio Direttivo e degli Organi statutari del Lions Club Molfetta per l’anno sociale 2009/2010. Il nuovo presidente è il professor Mi-chele De Palma, vice presidente Mi-chele Serlenga, segretario Francesco Scardigno, tesoriere Pasquale Marro-ne, cerimoniere Drago, censore signo-ra Lapaccia, consiglieri Trombetta, De Pietro, Petruzzella, Rutigliani; revisori contabili Pinto, Rossini, Siragusa. Pri-ma dell’ufficializzazione della nuo-

va giunta, il presidente Carlo Lentini (oggi past Presidente) ha presentato tutte le attività svolte, con particolare successo per la raccolta fondi Telethon, raccolta occhiali usati per i bambini bisognosi e soprattutto la straordi-naria raccolta fondi per i terremotati d’Abruzzo grazie al concerto sinfoni-co di beneficenza dell’Orchestra della Provincia di Bari fondi a cui si sono aggiunti i proventi dell’autotassazio-ne dei soci del club. A questi eventi si aggiungono i meeting di importanza sociale che sono stati organizzati nel corso dell’anno.Il Lions Club Molfetta è un’associa-zione sempre viva e disponibile ad aiutare i bisognosi con ogni tipo di attività e che si rivolge anche ai gio-vani per lo sviluppo e l’arricchimento morale del club che valuta con accu-ratezza l’eventuale ingresso di nuovi partecipanti che, come è noto, devo-no essere cooptati e sottoposti ad un attento esame preliminare prima del-l’ingresso.

Nuovo presidente per il Lions

Michele De Palma succede a Carlo Lentini.

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Si chiamano Julieta, Rocio, Muzio, Enzo, Natasha e Paolo. Provengono da Stati Uniti, Venezuela, Argentina, Ca-nada e Australia. Sono giovanissimi ed hanno due cose in comune: sono tutti di-scendenti di emigranti pugliesi e hanno una grande passione per la gastronomia della loro terra d’origine.Sono i sei partecipanti alla seconda edizione del progetto formativo “Acca-demia dell’enogastronomia pugliese” ideato dal C.N.I.P.A. Puglia e organiz-zato grazie ai fondi messi a disposi-zione dal competente assessorato della Regione Puglia.Gli allievi sono stati selezionati in base al possesso dei titoli e sulla base di compro-

vata esperienza nel settore alberghiero e della ristorazione. I sei ragazzi, ospiti anche del maestro Franco Lanza nel la-boratorio della pasticceria “Al Duomo” di Molfetta, hanno studiato la storia del-la cucina pugliese, le caratteristiche dei prodotti tipici regionali, i principi fonda-mentali dell’enologia e le norme di sicu-rezza degli alimenti. Già la prima edizio-ne dell’Accademia dell’enogastronomia pugliese ha rappresentato un modello significativo di innovazione nella pro-mozione del territorio pugliese all’este-ro. La seconda edizione si è svolta dal 22 giugno al 24 luglio 2009, riscuotendo enorme successo tra gli allievi.“Sono felice di questa nuova esperienza – ha commentato Franco Lanza – è sem-pre un piacere lavorare con i giovani e far scoprire loro i segreti e le ricchezze dei nostri prodotti. Si tratta di un percor-so importante da seguire e che può co-stituire un punto di partenza importante per il rilancio e la promozione a livello internazionale delle nostre risorse.”

Ricordiamo un amico: la musica di Angelo Ribera

Una serata dedicata a ripercorrere la storia musicale di un protagonista della vita sociale molfettese.

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Un appuntamento da non perdere. Per ricordare un uomo ma soprattutto per ricordare un pezzo importante della sto-ria musicale e culturale della città. Il 12 agosto, a partire dalle 20 nell’anfiteatro di ponente, i New Poker porteranno in scena il concerto dal titolo “Ricordiamo un amico”, manifestazione organizza-ta in occasione del quinto anniversario della scomparsa di Angelo Ribera, mu-sicista autodidatta che della sua passio-ne per la musica fece professione. Nel corso della serata i New Poker, forma-zione composta da Corrado Ribera alla

chitarra, Giuseppe Petruzzella al basso, Raffaele Nuovo alla batteria, Domenico Muti alle tastiere, Sergio Vacca al man-dolino e con la voce Lillino Messina, saranno accompagnati da tanti ospiti di indiscusso valore nel panorama musica-le locale. Sul palco si alterneranno quin-di i Molfetta Sound Project, il Modern Jazz Trio, il Guitar Trio e i Blu Friends Sound. Tutti insieme si esibiranno per riscoprire tonalità e emozioni che nel secolo scorso resero celebre Angelo Ri-bera e ne fecero punto di riferimento per decine di giovani molfettesi che in lui

vedevano una guida e un vero e proprio “mito” musicale.“Abbiamo deciso di ricordare nostro pa-dre – hanno commentato i figli di Ange-lo Ribera – perché sappiamo quanto lui abbia amato Molfetta e la musica: il suo mandolino era sempre presente in occa-sione dei matrimoni e delle serenate. In tanti si sono innamorati grazie alla sua musica. Diciamo che Angelo Ribera fa parte della storia personale di molti con-cittadini”. Una storia, mille emozioni. Le stesse che torneranno a vivere nella serata dedicata al “ricordo di un amico”.

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Cultura & Spettacoli giovedì 6 agosto 20091�

In arrivo il terzo albo di Mr. VillainNuovo appuntamento con la divertente saga a fumetti.

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GraphicBoulevard: un mondo di grafica!Successo per il contenitore virtuale ideato e nato a Molfetta.

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Sunshine: the musical showL’associazione culturale Tin Pan Alley torna in scena il 5 e 6 settembre.

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“La nuova rotta della grafica”, questo lo slogan scelto da GraphicBoulevard per presentarsi nel vasto mare del web e na-vigare spedito fra i gorghi delle decine di siti internet e forum dedicati alla grafica, appunto, che ha applicazioni nei campi più disparati, dal marketing alla comuni-cazione, dal giornalismo alla pubblicità, fino alla vita quotidiana. “GraphicBou-levard” si propone di svelare, anche con dei tutorials, tutti i trucchi per utilizzare e sfruttare al meglio le risorse offerte dai programmi di grafica, montaggio video e fotoritocco, in un forum interamente concepito e realizzato a Molfetta. Nato dall’idea di Salvatore Mancini, grafico 25enne, coadiuvato dal co-amministra-tore del forum Salvatore Modugno, vi-gnettista e fumettista 21enne, dopo tre mesi di attività il progetto “GB” conta già 6000 visite anche da Germania, In-ghilterra, Francia, Irlanda e America, 1200 visitatori unici assoluti e 62300 visualizzazioni di pagina, altre che la partecipazione di oltre 100 utenti attivi.

A far parte dell’equipaggio di “GB”, an-che la reporter Athena Promachos e le due moderatrici del forum, Valentina e Sara in Wonderland. Tutto ciò che è fon-te di comunicazione visiva ad espres-sione artistica, specie attraverso i mezzi forniti dalle nuove tecnologie informa-tiche, è presentato e discusso all'interno delle decine di sezioni del forum. Nella macro-sezione Grafica e nella sezione Art-Museum è ad esempio possibile per gli utenti postare i propri lavori, mentre periodicamente sono indetti dei contest, gare on-line che partono da una tematica da sviluppare secondo le regole stabilite dagli amministratori, oltre che esercita-zioni a scadenza settimanale per metter-si alla prova con esercizi grafici propo-sti dallo staff. Per scoprire il mondo di “GraphicBoulevard” è sufficiente col-legarsi all'indirizzo www.graphicboule-vard.com/forum/ e attraverso un’apposi-ta icona è possibile diventarne fan all’in-terno di Facebook, il social network più famoso al mondo.

Nulla più del titolo stesso è in grado di esprimere la tematica centrale della terza parte della saga di Mr. Villain, in distribu-zione a partire da settembre. “Rancori” è infatti il tema del nuovo albo disegnato e sceneggiato da Salvatore Modugno. Evaso dalla prigione di massima sicurez-za di Rockville, il nostro “marrano”, alla conclusione dello scorso albo, ha giurato vendetta contro tutti coloro che l’hanno fatto arrestare. Beh, Villain non è uno che parla a vanvera... o meglio, lo fa, ma su certe cose è più serio di quanto si pensi. In questo terzo episodio, quindi, assisteremo

all’avanzata devastante (ma anche diver-tentissima) del noto supercriminale che, come una falce, inizia a mietere vittime tra coloro che l’hanno incastrato. Ma la vera falce se la troverà davanti quando scoprirà, a proprie spese, che qualcun altro ha avuto la medesima idea: tra i suoi avversari, in-fatti, c’è chi ha impugnato falce e costume ed ha intrapreso il suo stesso cammino di morte. E quando i due si incontreranno, ne vedremo delle belle! Dal punto di vi-sta tecnico, questo albo presenta parecchie novità. Il tratto si inspessisce e i toni diven-tano più cupi, con una prevalenza del nero più rilevante degli albi precedenti. Lo stile si definisce maggiormente (anche se ve-drà una più completa evoluzione solo nel quarto albo) e le atmosfere si tingono di gotico. Ma ciò che non cambia è l’umori-smo cartoonesco che fa da filo conduttore tra il primo e l’ultimo capitolo della storia e la voglia di fare parodia su un mondo af-fascinante come quello dei fumetti supere-roistici o meglio, di quella parte del genere che riguarda i villains!

L’associazione culturale Tin Pan Alley torna in scena con “Sunshine – The musical show”, un ambizioso progetto che si propone di portare in scena in tutta la Puglia uno spettacolo teatrale di elevato livello artistico che comprende un medley di tre storici musical: “The Rocky Horror Show”, “Moulin Rouge” ed “Hair”. Un la-voro che nasce dalla passione per il musical come espressione massima dell’arte che ingloba in un insieme armonico musica, canto, recitazione e danza, riunendo in una ensemble unica giovani talenti e affermati pro-fessionisti pugliesi.È proprio questa comune passione che ha spinto gli autori a ripetere lo stes-so percorso artistico sfociato nel 2004 nella produzione del musical “Jesus

Christ Superstar”, rappresentato pres-so il Teatro di Ponente con unanime consenso di critica e pubblico. Lo spettacolo “Sunshine – The mu-sical show”, suddiviso in due atti per una durata complessiva di due ore, porta in scena la storia di una compa-gnia teatrale che si ritrova dopo qual-che anno dall’ultima rappresentazio-ne grazie all’invito di un personaggio misterioso. L’incontro avviene all’in-terno del magazzino che custodisce le scenografie dei loro spettacoli; ed è proprio rispolverando il materiale sce-nico e i costumi usati dalla compagnia che scocca la scintilla artistica che mette in moto l’azione. Si alternano così i momenti salienti dei tre musical (“The Rocky Horror Show”, “Mou-lin Rouge”, “Hair”), opportunamente

riassunti e adattati, che cattureranno lo spettatore grazie alle loro storie intriganti, a un ritmo coinvolgente e alla perfetta fusione di immagini, luci e musica sullo sfondo di un contesto scenografico di grande dinamicità.Il progetto si avvale di un imponen-te cast di più di 30 pregevoli artisti pugliesi. La band diretta dal maestro Giovanni Astorino è composta da una sezione ritmica di quattro elementi, da un terzetto d’archi e da una cop-pia di fiati. I musicisti, alcuni con una lunga esperienza musicale alle spalle e altri giovani talenti emergenti, sono professionisti in grado di confrontarsi con successo con la complessità musi-cale dei tre musical. I cantanti e attori sono stati selezionati nel panorama musicale pugliese in modo da adattare

perfettamente l’attitudine recitati-va e le qualità canore ai personaggi dei musical. La regia teatrale dello spettacolo è curata da Antonella Sal-lustio, attrice e già regista del “Jesus Christ Superstar 2004”. I testi sono a cura di Giordano Cozzoli, affermato attore e regista molfettese. Le coreo-grafie sono a cura di Antonella Bat-tista. La scenografia e i costumi sono curati da Checco Guarino e Michele Sallustio. La direzione artistica ge-nerale del progetto è affidata a Pier-luigi Capurso, presidente dell’Asso-ciazione Tin Pan Alley.La prima assoluta del musical si ter-rà a Molfetta il 5 e 6 settembre 2009, la tourneé proseguirà poi in autunno e inverno in alcuni teatri della pro-vincia barese.

Page 17: Il Fatto n. 041

“San Corrado non è stato un santo taumaturgo, non si ricordano mira-coli ad personam, non ha santuari, né cappelle o altari maggiori. Quello che è certo: era un giovane nobile di Baviera divenuto monaco, ricco di saggezza e spiritualità; suscita nei fedeli tenerezza e simpatia”. Sono le parole pronunciate dal vescovo don Luigi Martella domenica 12 luglio, durante la messa Pontificale celebrata in onore di San Corrado nel Duomo di Molfetta. “San Cor-rado è ancora patrono della Diocesi di Molfetta?”. “Ho provato tristez-za e delusione su come si è svolta la processione, ho visto pochi par-tecipanti”. “Eppure San Corrado è da secoli il santo protettore di Mol-fetta”. Questi i commenti di alcuni fedeli che attendevano, nella Cat-tedrale quasi deserta, la ritirata del simulacro. L’impegno liturgico non manca, grazie al nostro vescovo don

Luigi Martella. Infatti, fin dal 2005 in occasione dell’Anno Corradiano, per recuperare la memoria della fi-gura del Santo fu istituita la Pere-grinatio Sancti Conradi, con l’espo-sizione itinerante del busto argenteo del Santo nelle Chiese della Diocesi, con l’intento non di commemorare una data, quanto di voler rafforzare la pietà popolare. Tutte le confrater-nite di Molfetta sono legate al Santo patrono, ma pochissimi confratelli partecipano alla celebrazione reli-giosa. Non si spiega inoltre come mai le varie processioni attraversano diverse strade della città, mentre con San Corrado ci si limita a percorre-re solo il tratto Duomo-Cattedrale. È venuta meno la divinità? Eppure su di Lui sono state fatte indagini scientifiche inconfutabili. La prima forma di santità attribuita a Corra-do si coglie nel formulario liturgico contenuto nel messale manoscritto

della Cattedrale di Molfetta, risalen-te al XIV secolo. Corrado è rimasto nella storia della cristianità molfet-tese proprio su richiesta della gente comune: divenne così il protettore della città. In passato, nel mese di luglio si svolgeva la grande“Festa di San Corrado”. Era un evento tanto atteso dai molfettesi, veniva allestita l’illuminazione lungo Cor-so Dante, la gente accorreva anche dai paesi limitrofi ed era l’occasio-ne per far ritorno nella città anche per i nostri emigranti. L’ultima festa patronale in onore del Santo risale al luglio 1970. L’anno successivo il festeggiamento fu abolito per pro-blemi vari, anche di carattere econo-mico, dall’amministratore Apostoli-co mons. Settimio Todisco, d’intesa con la Civica Amministrazione. San Corrado non doveva più “uscire in processione” per le vie della Città, ma essere esposto e venerato in Cat-

tedrale. Oggi sembra quasi che non si abbia più bisogno di Lui, che se ne possa fare a meno…

Pantaleo de Trizio

Cultura & Spettacoligiovedì 6 agosto 2009 17

San Corrado: patrono dimenticato?Anche quest’anno festeggiamenti in tono minore per il Santo protettore di Molfetta.

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La rivoluzione di Rotella a MolfettaAppuntamento artistico di rilevanza nazionale nell’Ospedaletto dei Crociati.

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Sarà visibile al pubblico fino al 31 agosto la mostra “Artypo 1966-1975” dell’artista Mimmo Rotella, presso il sito dell’Ospedaletto dei Crociati del-la Basilica della Madonna dei Martiri. L’Associazione Culturale “Il Cavallet-to”, nelle persone di Franco Valente e Gaetano Centrone, con la collabora-zione e il patrocinio della “Fondazione

Mimmo Rotella”, propone, alla città di Molfetta e oltre, le opere di un nome di primo piano nello scenario culturale della “rampante” Italia degli anni Cin-quanta, un momento in cui la potenza creatrice di Rotella si concretizza e dà inizio ad una vera e propria rivoluzione artistica grazie ai suoi “décollage”, che ben presto permettono alla sua fama di valicare i confini nazionali entrando a far parte di un circuito artistico più am-pio. Lo stesso termine “Artypo” sem-bra sintetizzare perfettamente le parole arte e typographie, indicando la nuova tecnica artistica adottata dal Rotella che utilizza “fogli di prove di stampa sui quali sono stampate una sull’altra casualmente diverse immagini, per poi trasporli su tela, plastica o lamiera”, con il risultato di opere di forte impatto, dai

colori vivi e forme in chiara assonanza con le moderne tecniche grafiche. Nel-l’esposizione sono presenti opere anche inedite, provenienti da collezioni priva-te e che per la prima volta mostrano in un unico percorso l’attività di Rotella in quelli che si potrebbero definire “i suoi anni d’oro”. Come affermato dagli stessi curatori, la mostra sta riscuoten-do un grande successo di pubblico, at-tirando non solo i consensi della critica esperta, ma anche di coloro, e soprat-tutto giovani, che nelle opere di Rotella riescono ad intravedere echi della più celebre pop art americana. È questo un evento che vuole essere l’apripista ad una serie d’eventi ed esposizioni volte ad avvicinare il pubblico ad un’arte ma-tura e ai suoi artisti, “facendo interveni-re gli stessi artisti, facendoli conoscere

al grande pubblico, senza presentare invece critici e personaggi che vivono di luce riflessa”, come afferma Gaetano Centrone, ma che in questo caso non si è potuta realizzare a causa della scom-parsa del maestro nel 2006. La stessa mostra di Mimmo Rotella si presenta come un chiaro segno del “modus ope-randi” dell’Associazione, che predilige un’arte di qualità, un’arte che sappia comprendersi ed essere compresa sen-za divenire però elitaria, un’arte insom-ma che abbia alle spalle solide basi di contenuto. A questo e agli altri appun-tamenti farà seguito la pubblicazione di cataloghi che raccoglieranno e testimo-nieranno le scelte artistiche e culturali intraprese dalla stessa Associazione.

Isabel Romano

Page 18: Il Fatto n. 041

Non è necessario raggiungere i mari tropicali per praticare questi sport: da diversi anni anche in Puglia è possibile conoscere più da vicino il nostro mare. Anche Molfetta da qual-che anno ha scoperto la passione per questi sport tanto da poter annoverare tra i suoi cittadini numerosi praticanti non solo adulti ma anche molto giova-ni. Ma scopriamo più da vicino questi sport. Lo snorkeling si può definire un’attività che si pratica utilizzan-do maschera per vedere sott’acqua, snorkel (tubo o aeratore) per respira-re in maniera confortevole mentre si osserva tutto dalla superficie, pinne, muta e, se necessario indossando un giubbetto galleggiante. Chi pratica snorkeling nuota in superficie, an-che se occasionalmente può eseguire

piccole immersioni in apnea per os-servare più da vicino gli organismi marini che vivono in prossimità dei fondali. Con l’apnea si riscopre, at-traverso l’esercizio delle tecniche di rilassamento e della respirazione con-trollata, la nostra innata acquaticità, ricordo ancestrale non solo dell’ori-gine della vita sul nostro pianeta ma anche della nostra che prende inizio e si sviluppa proprio all’interno di una biosfera liquida: l’utero materno. La

subacquea è un’attività sportiva che prevede l'uso di un equipaggiamento di respirazione autonomo per immer-gersi e rimanere sott'acqua per lunghi periodi di tempo. Anche se sport per tutti, le attività subacquee non posso-no comunque mai prescindere dal ri-spetto di alcune norme fondamentali: rispetto dell’ambiente marino, osser-vanza delle norme di sicurezza e co-noscenza delle procedure di emergen-za. Da diversi anni Paolo de Gennaro,

per le immersioni tecniche, Ottavio Balducci per la subacquea ricreativa e Raffaele Annese per lo snorkeling, hanno messo a servizio di grandi e piccoli la loro passione proponendo, in collaborazione con la Divisione Sub dell’Associazione Ambientalista Marevivo, un nuovo modo di vive-re il mare basato sulla conoscenza e sul rispetto di questo infinito eco-sistema. Quest’anno lo staff tecnico di Marevivo si è arricchito ulterior-mente della neo adesione di Massimo De Palma, appassionato e preparato apneista, che curerà il settore apnea sia dal punto di vista divulgativo che tecnico oltre alla preparazione degli atleti, che dall’età di 14 anni, vorran-no avvicinarsi a questa affascinante disciplina.

Sport giovedì 6 agosto 20091�

Mare, sport e divertimentoSnorkeling, sub e apnea sono gli sport ideali per scoprire il continente più esteso e misterioso, il

mare, e per imparare a rispettarlo.

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Cresce l’entusiasmo dei “pallonari”Progetti ambiziosi per la Liberty e la Molfetta Sportiva.

Intanto il Real approda nel campionato di Serie B.

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Mercato “indoor” in fermentoAttivissime le società molfettesi di basket, pallavolo

e hockey su pista.

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Sono tante come sempre le notizie che giungono dalle formazioni mol-fettesi impegnate nei cosiddetti "sport indoor", quelli che si disputano al-l'interno dei palazzetti. Cominciamo con la Virtus Basket che rinuncia al-l'ottimo apporto di Giorgio Mapelli e contemporaneamente tessera altre tre pedine chiudendo di fatto la campa-gna acquisti. In biancoazzurro arriva quindi Maurizio Cucinelli, brindisino di nascita, classe ’78, guardia prove-niente da Ferentino dove ha disputato un campionato sottotono a causa di un noioso infortunio che ne ha pregiudi-cato le prestazioni. Filippo Tagliabue sarà un altro under a disposizione di Carolillo. Nato a Carate il 4 novembre 1988, Tagliabue è un'ala – pivot dalle indiscutibili qualità tecniche. Proviene

dal Castelfiorentino (B Diletanti) ma ha già conosciuto l’esperienza della A Dilettanti indossando la maglia del Casalpusterlengo. Infine l'ultimo arri-vo porta il nome di Federico Zambrini (guardia), nato a Faenza il 17 dicembre 1985, nella scorsa stagione ha vestito la maglia della Virtus Siena. In casa Pallavolo Molfetta si conti-nua a lavorare per affidare a coach Lorenzoni una squadra capace di fare la voce grossa in campionato. Nelle ultime settimane in biancorosso sono arrivati Davide Carbonara e Daniele Illuzzi dall'Andria, Andrea Segnalini dalla Diatec Trentino ed Emiliano Gi-glioli dal Genova. Inoltre sono stati ri-confermati Gabriel Kunda e Dario Ca-relli. I presupposti per far più che bene ci sono tutti. Chiudiamo il capitolo pallavolo con l'Azzurra di Annagrazia Matera che ha confermato per la pros-sima stagione Valeria Brattoli mentre ha ceduto la Giovine al Bari in serie C e la d'Agostino al Trani in B1.Ultima nota per l'Hockey Club Molfet-ta che, dopo aver rinnovato l'accordo con lo sponsor, ha tesserato il portie-re giovinazzese Tommaso Belgiovine proveniente dal Seregno.

Un pallone e tre realtà con grandi ambizioni e pronte ad accendere an-cora una volta le emozioni degli ap-passionati molfettesi di calcio. Dal-l’Eccellenza alla Prima Categoria, passando per il Calcio a 5, la stagio-ne sportiva che sta per avere inizio sembra proprio essere destinata al ri-torno in grande stile dell’entusiasmo per il re degli sport italiani.Si comincia con il progetto Liber-ty: la società del presidente Nicola Canonico non può certamente na-scondere le sue grandi ambizioni. Lo stesso patron lo ha detto a chiare let-tere in occasione della presentazione della squadra: “Puntiamo alla pro-mozione in Serie D”. Un’afferma-zione che ha fatto esplodere la gioia di centinaia di tifosi pronti ad affol-lare le gradinate del “Paolo Poli”, lo stadio che accoglierà Suarez, Uva, Carlucci e compagni al ritorno dal ritiro di Badia Tedalda, in Toscana. Poi, a partire dalla fine di agosto, via con il calcio ufficiale della Cop-pa Italia, degno prologo al torneo di Eccellenza.Entusiasmanti novità giungono an-che dal mondo del Calcio a 5 con il

Real Molfetta di Leonardo Mele e Gigi Metta ripescato nel campiona-to nazionale di Serie B. Una prima assoluta per la società molfettese che ora entra di diritto nella storia sportiva cittadina. I “galacticos” biancorossi si esibiranno oltre che in Puglia anche in Abruzzo e Basilicata con l’obiettivo di conservare questa prestigiosa categoria. Problemi po-trebbero nascere per l’utilizzo del “PalaPoli” struttura che ora dovrà ospitare ben quattro società (oltre al Real, anche la Virtus, la Pallavolo Molfetta e l’Azzurra) impegnate in tornei di rilevanza nazionale.Ottime notizie giungono anche dalla Molfetta Sportiva. La ex Bari Sport di Carlo Tattoli disputerà il torneo di Prima Categoria e potrà vantare tra le sue fila uomini di assoluto valore a cominciare dal bomber Giuseppe Paparella per proseguire con i vari Mauro Del Vescovo, Saverio Belvi-so. Una rosa affidata al riconferma-to mister Angelo Germinario con la speranza di raggiungere il traguardo del salto nel torneo di Promozione. Tutti pronti quindi per un altro anno all’insegna del buon calcio.

Page 19: Il Fatto n. 041

Effetti visivi e video animazioni da urlo

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Linux e Ubuntu non sono secondi a nessuno anche come effetti visivi, infatti oltre alle decine di temi grafici inclusi e sempre gratuiti abbiamo anche numerosi effetti visivi che rendono il nostro sistema incredibil-mente efficiente. Il progetto più noto prende il nome di Compiz. Vedia-mo cosa dice Wikipedia a riguardo (http://it.wikipedia.org/wiki/Compiz): Compiz è un compositing window manager per Window System. Si tratta in sostanza di un software che gestisce sia l’estetica e il piazzamento delle finestre delle applicazioni sia una serie di effetti che possono essere applicati a tali finestre (a partire da semplici effetti di ombreggiatura fino ad arrivare a complessi effetti tridimensionali). Compiz è stato il primo software di questo tipo a sfruttare le librerie OpenGL e di conseguenza la potenza delle schede video per gestire tali effetti. Compiz può prendere il posto di altri window manager come Metacity in GNOME, KWin in KDE e Xfwm4 in Xfce. In tal modo vengono im-plementati all’interno dei vari ambienti desktop una serie di effetti come un uso generalizzato delle trasparenze, un sistema per mostrare tutte le applicazioni aperte allo stesso tempo simile all’Exposé di OSX o un se-lettore di applicazione (ALT-TAB) con anteprime in tempo reale delle finestre. I due effetti più conosciuti sono la mappatura dei vari desktop sulle facce di un cubo in 3D e le finestre tremolanti come se fossero di gelatina quando vengono spostate.

L’effetto più noto e più d’impatto e il desktop cubico che su Ubuntu si attiva in questa maniera: lanciare l’applicazione dal menù Sistema -> Preferenze -> CompizConfig Set-tings Manger. Per Ubuntu 9.04: mella categoria Generale, sceglie-re Opzioni generali e verificare che alla voce «Dimensioni desk-top», i parametri siano configurati

come segue: dimensioni virtuali orizzontali: 4; Dimensioni virtuali verticali: 1; Numero di desktop: 1. Nella categoria Desktop selezionare Desktop cubico e Ruota cubo. Niente di più semplice con la sola accortezza di utilizzare una scheda vi-deo supportata ma ormai lo sono quasi tutte. Dato il prezzo ormai molto economico conviene sempre utilizzare delle NVIDIA O ATI che sono sempre ben supportate da Ubuntu. Ce ne sono tantissimi di progetti gra-

fici per Ubuntu ma io suggerisco di usare Compiz perchè più diffuso e supportato, anche se il bello di Linux è proprio quello di sperimentare le mille possibilità di personalizzazione che ci sono. Con Ubuntu oltre a divertirsi con la grafica la si può anche produrre sotto forma di immagini come abbiamo già visto negli scorsi articoli con Gimp http://www.gimp.org/ ma possiamo anche entrare nel mondo delle animazioni 3D e qui troviamo il famosissimo Blender (http://www.blender.org/).Wikipedia come sempre ci supporta e ci spiega: in origine, il programma è stato sviluppato come applicazione interna dallo studio di animazione olandese NeoGeo. L'autore principale, Ton Roosendaal, fondò la società Not a Number Technologies (NaN) nel 1998 per continuare lo sviluppo e distribuire il programma che inizialmente fu distribuito come software proprietario a costo zero (freeware) fino alla bancarotta di NaN nel 2002. I creditori acconsentirono a rilasciare Blender come software libero, sot-to i termini della licenza GNU General Public License, per il pagamento una-tantum di 100.000 euro. Il 18 giugno 2002 fu iniziata da Roosendaal una campagna di raccolta fondi e il 7 settembre 2002 fu annunciato che l'obiettivo era stato raggiunto e il codice sorgente di Blender fu rilasciato in ottobre. Ora Blender è un progetto open source molto attivo ed è gui-dato dalla Blender Foundation; l'ultima versione, rilasciata il 30 maggio 2009, è la 2.49 Blender richiede poco spazio per essere installato e può essere eseguito su molte piattaforme. Sebbene sia spesso distribuito senza documenta-

zione o esempi il software è ricco di caratteristiche tipiche di sistemi avan-zati di modellazione. Tra le sue poten-zialità, possiamo ricordare: supporto per una grande varietà di primitive geo-metriche, incluse le mesh poligonali, le curve di Bézier, le NURBS, le metaball e i font vettoriali; conversione da e ver-so numerosi formati per applicazione 3D, come Wings 3D, 3D Studio Max, Lightwave e altri; strumenti per gestire le animazioni, come la cinematica inversa, le armature (scheletri) e la deformazione lattice, la gestione dei key-frame, le animazioni non lineari, i vincoli, il calcolo pesato dei vertici e la capacità delle mesh di gestione delle particelle; gestione dell'editing video non lineare; caratteristiche interattive, come la collisione degli ostacoli, il motore dinamico e la programmazione della logica, permettendo la creazione di programmi stand-alone o applicazioni real time come la visione di ele-menti architetturali o la creazione di videogiochi; motore di rendering inter-no versatile ed integrazione nativa col motore esterno YafRay (un raytracer open source); scripting in python per automatizzare e/o controllare nume-rosi aspetti del programma e della scena. Un software del genere non open source costerebbe tantissimo e quindi bloccherebbe le potenzialità di crescita di giovani talenti che senza spendere tanti soldi potrebbero competere con aziende specializzate. Anche le piattaforme hardware diventano sempre più a buon mercato e diventa facile avere potenza di calcolo per fare bellissime animazioni. Serve solo il talento che guardando nella gallery del progetto non manca a molti giovani e non... Sarebbe bello organizzare un gruppo di lavoro a Molfetta che sperimenti proprio su piattaforma Blender e magari finire in uno dei tanti concorsi organizzati a livello europeo. Io la sfida la lancio chis-

sà che non esca un gruppetto sprint in salsa locale. L’animazione più famosa e che a me fa impazzire la trovate a questo link. www.elephantsdream.org mi piacerebbe sapere che ne pensate... a presto.

[email protected]

Page 20: Il Fatto n. 041

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JoBCRAWLER

Siamo ormai abituati, in periodo di crisi, a notizie riguardanti tagli al personale operati dalle varie aziende presenti in tutto il mondo. In questa moltitudine di licenziamentiè notizia di questi giorni che, entro luglio del prossimo anno, la società Enel assumerà 600 nuovi lavoratori. Nello specifico, il piano prevede l’assun-zione di 500 operai diplomati e 100 tecnici, per la maggior parte ingegneri, oltre alle assunzioni già concordate in alcune realtà locali. Lo si apprende da un comunicato della Filcem Cgil, specificando che le selezioni verranno svolte mediante tirocini di sei mesi

che a sua volta si trasformeranno in assunzioni realizzate con regolare contratto in forma di ”apprendistato professionalizzante”.In base all’intesa siglata nella metà di luglio di que-st’anno tra i sindacati del settore (Filcem Cgil, Flaei Cisl, Uilcem Uil) e la Divisione Infrastrutture e reti dell'Enel, si è giunti alla crea-zione di un piano di assunzioni che riguarderà tutto il territorio nazionale e coinvolgerà giovani con età al di sotto dei 29 anni. In base ad una nota ufficiale di Enel si apprende come l’azienda abbia, per l’appunto, intenzione di contrattualizzare, tramite tirocini formativi, un certo numero di “elettricisti”. Questi tirocini si svolgeranno tramite l’integrazione tra formazione in aula con l’operatività sul campo. Il tutto verràcaratte-rizzato da attività pratiche tipiche delle squadre della rete elettrica. Si provvederà pertanto a stipulare, per ciascun tirocinante, apposita convenzione con l’istituto tecnico o il centro dell’impiego. Il tirocinante sarà assicurato e gli verrà assicurata una borsa di studio. In caso di esito

positivo del tirocinio i tirocinanti saranno assunti con contratto di apprendistato così come regolato dal vigente C.C.N.L. di settore. Al termine del tirocinio, ove previsto, si procederà a formalizzare l’assunzione, la stessa verrà effettuata con contratto di apprendistato per il conseguimento della qualifica di Elettricita della durata di 38 mesi e 120 ore medie annue di formazione. Al momento l’azienda ricerca sia neolaureati in “ingegneria” sia “esperti”. Di seguito ecco tutte le figure professionali ricercate, attualmente, nel dettaglio. Neolaureati in ingegneria: ingegneria meccanica triennale per esercizio impianti geotermici (rif. 18/09), ingegneria meccanica per esercizio coordinamento e supervisione cantieri di perforazione (rif. 19/09), scienze geologiche (rif. 20/09), ingegneria elettronica/elettrica (rif.21/09). Esperti: drilling enginieer (rif. 06/09), facilities Engineered (rif. 07/09), senior reservoir geophysicist (rif. 08/09), senior reservoir geologist (rif.09/09), senior reservoir engineer (rif. 10/09), senior geochimico (rif.

17/09), senior gas buyer (rif. 24/09), web senior (rif. 33/09), account commerciale pubblica (rif. 34/09), analista funzionali di processi di amministrazione del personale SAP-HR (rif. 35/09), tecnico di laboratorio ricerca (rif. 36/09), senior oil trader (rif. 37/09), senior qualità forniture (rif. 39/09), specialista progettazione impiantistica (rif. 41/09), ML implementazione prodotti (rif. 41/09), ML attivazione (rif. 42/09), sistemi customer service - quality assurance senior (rif. 43/09), profilo coal junior treader (rif. 44/09). Per candidarsi alle posizioni lavorative sopraindicate visitate il sito internet www.enel.it, poi dal menù posizionato a sinistra cliccate su “posizioni aperte”, selezionate infine la categoria di vostro interesse.

Marco Roberto Spadavecchia

Quanto più si diffonde il sapere, tan-to più numerosi sono i problemi che affiorano.

Goethe

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Rubrichegiovedì 6 agosto 2009 21

IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni,puntuale come sempre il giovedì.

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Bar Bayron piazza RomaBar 2000 piazza Garibaldi 66 Bar Arcobaleno banchina S. Domenico Bar Ariston via Santa Lucia 11Bar Astoria corso Umberto 16Bar Blues via Dante 49Bar Byblos piazza Principe di Napoli 6Bar Caffetteria, via Salvucci 46Bar Camera Cafè via XX Settembre 43Bar Cavour via Fornari 47Bar Central piazza Vittorio Emanuele 17Bar Crystal via F. Campanella 33Bar degli Artisti, via Gesmundo 4Bar del Ponte, via Ruvo 18Bar Euro via San Francesco d’AssisiBar Europa, via Cavallotti 10Bar Fausta, corso Umberto 150Bar Filisia via M. di Savoia 67Bar Football, via la Malfa 11Bar Gabbiano, corso Umberto 48Bar Gardenia via Respa 12 Bar Green, via Baccarini 111Bar Haiti via San Domenico Bar Ideal, via TerlizziBar Kennedy, via Germano 49Bar la Fenice, corso UmbertoBar Le chic j’adore, via G. Salvemini 15Bar London via Terlizzi 6 Bar Mary corso Umberto 122 Bar Mezzina, via Einaudi 6Bar Minervini, via Pio la Torre 33Bar Miramare banchina S. Domenico Bar Miramare, via San Domenico 9Bar Mirror via cap. Azzarita 124 Bar Mixer Cafè 6^ strada ovest Lama MartinaBar Moka via Annunziata 68Bar Mongelli via Baccarini 35Bar Mongelli via cap. de Candia 30 Bar Murolo piazza Paradiso 10 Bar New Meeting, via Alberto MarioBar Orchidea via Fornari 50 Bar Pasticceria Casa del Dolce, via S. F. d’AssisiBar Peter Pan, via Monda 48Bar Rio, via Bari 92Bar Roma 2, via San Domenico 4Bar San Marco, corso Umberto

Bar Seven via Germano 33Bar SeventyBar Snack, via Giovinazzo 1Bar Sottocoperta, piazza Garibaldi Bar Spadavecchia, via Papa Montini 60Bar Sport corso Umberto I Bar Stazione piazza MoroBar Sweet piazza Garibaldi 32 Bar Umberto corso Umberto I Bar Universo corso Umberto I Bar Venere, via Martiri di Via Fani 6Bar Vittoria via Alighieri 68 Baro Oasi, via Cormio 18Bettie Page piazza Municipio 6 Biblioteca Comunale, via San DomenicoBlanc la Nuit lungomare M.A. ColonnaBuffetti piazza GaribaldiCaffè al Duomo via Banchina Seminario 8/10 Caffè Colorado via XX SettembreCaffè Metropolis via cap. de Gennaro 16 Caffè Silver via Fremantel 19/I Caffetteria Gonzaga via PiazzaCaffetteria Manattan viale dei CrociatiCaffetteria Paninoteca Grease via Molfettesi d’Argentina 75 Caffetteria Venere via Martiri di via Fani 6Calì Caffè via Puccini 7Cin Cin Bar via Dante Coffee Room viale Pio XI Compagnia Carabinieri via Caduti di Nassiriya Edicola “l’altra Edicola” via TerlizziEdicola Andreula via Baccarini 67 Edicola Caputi via San F. d’Assisi 55 Edicola De Palma via Bari 1 Edicola delle Rose via Madonna della RosaEdicola di Sciancalepore Domenico piazza M. di Savoia Edicola Gigotti via Bari 74 Edicola Grosso via Pappagallo Edicola piazza GaribaldiEdicola Spazio Libero via gen. PoliEdicola Stazione piazza A. MoroEdicola via Cormio rione ParadisoEdicola via Dante Edicola via Einaudi rione ParadisoEdicola via Fornari nei pressi Istituto Apicella

Edicola via Giovinazzo 1Edicola via Giovinazzo 45Edicola via PaniscottiEdicola via ten. SilvestriEdicola via Togliatti zona 167Edicola viale Pio XIFamm Immobiliare, via de Luca 15Farmacia Grillo, largo Sant’AngeloFlory’s Cafè via gen. Poli 3Lido Alga Marina, ss16 Molfetta-Giovinazzo Lido Bahia, località Torre RotondaLido Belvedere, ss16 Molfetta-GiovinazzoLido Lafayette, ss16 Molfetta-GiovinazzoLido Marina Piccola, ss16 Molfetta-GiovinazzoLido Nautilus, ss16 Molfetta-GiovinazzoLido Nettuno, ss16 Molfetta-BisceglieLido Scoglio d’Inghilterra, località Torre RotondaMattia’s Cafè, via Dante 14Medi Max via TerlizziMister Toto via LositoMondo Casa Immobiliare, piazza Effrem 12Note&Book Cartolibreria, via Tommaso Fiore 24Off Street piazza Garibaldi 15 Palazzetto dello Sport “G. Poli” via Martiri di Via FaniPanificio Annese via Cappellini 28Panificio Biancaneve via de Luca 59 Panificio Biancaneve via Molfettesi del Venezuela 41Panificio Cangelli via cap. de Candia 49Panificio Centrale via Respa 40 Panificio de Gennaro via cap. de Candia 155Panificio de Pinto via Edoardo GermanoPanificio don Bosco corso Fornari 36 Panificio don Bosco via Cormio 36Panificio Europa via Rattazzi 41Panificio Il Cugino Via D’Azeglio Massimo,91Panificio il Forno zona 167Panificio Jolly viale Pio 11 9/a Panificio La Sfornata via E. Fermi Panificio Minervini via Bixio 25 Panificio Non Solo Pane via gen. Poli 13 Panificio Non Solo Pane via Paniscotti 44 Panificio Petruzzella via Bovio 18 Panificio Posta via Ricasoli 29 Panificio Sant’Achille via Martiri di via Fani 15 Panificio Trionfo via ten. Fiorino 71 Parrocchia Cattedrale, via D. Alighieri

Parrocchia Cuore Immacolato di Maria via MascagniParrocchia Immacolata, piazza Immacolata 62Parrocchia Madonna della Pace viale XXV AprileParrocchia Madonna della Rosa via C. A. Dalla Chiesa 19Parrocchia Sacro Cuore di Gesù c.so UmbertoParrocchia San Berardino via TattoliParrocchia San Corrado Duomo, banchina SeminarioParrocchia San Domenico via San Domenico 1Parrocchia San Gennaro via S. PansiniParrocchia San Giuseppe via A. Saffi 1Parrocchia San Pio X viale Gramsci 1Parrocchia Santa Famiglia via Innocenzo VIIIParrocchia Santa Teresa piazza V. Emanuele 3Parrocchia Sant’Achille via A. SalvucciPlace Blanc Cafè piazza M. di Savoia 4 Stazione di rifornimento AGIP via Terlizzi Stazione di rifornimento Madogas via Terlizzi Stazione di rifornimento AGIP via GiovinazzoStazione di rifornimento API Zona Artigianale Stazione di rifornimento ESSO via Bisceglie Stazione di rifornimento Q8 via dei Lavoratori Zona Ar tigianaleSupermercato Granrisparmio v. Martiri della ResistenzaSwing Pub viale Pio XI 27 Pub Flower via GiovinazzoTabaccheria corso Umberto 74Tabaccheria piazza Garibaldi 6Tabaccheria piazza Roma 4Tabaccheria via Azzarita 65Tabaccheria via Bari 68Tabaccheria via Fiorini 41Tabaccheria via Fornari 66Tabaccheria via G. Salvemini 124Tabaccheria via Hugo 3Tabaccheria via Madonna dei Martiri 2Tabaccheria via Madonna dei Martiri 67Tabaccheria via Margherita di Savoia 5Tabaccheria via Pansini 52Tabaccheria via Paradiso 2Tabaccheria via Roma 32Tabaccheria via Rossini 12Tabaccheria via Silvestri 68Tabaccheria viale Pio XITenenza Guardia di Finanza viale dei Crociati Ufficio Relazioni con il Pubblico

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Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo

del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, co-lonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni.Fonte:(it.wikipedia.org)

SOLUZIONI

Rubriche giovedì 6 agosto 200922

FACILE DIFFICILE

Consigli per una sana alimentazionePelle perfetta a tavola

1366Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Mai come in questa stagio-ne ci riempia-mo di creme protettive e solari per viso, corpo e capel-li. Al mare ci abbronziamo

grazie al sole che stimola la produzione di melanina da parte dei melanociti e ci difendiamo dalle radiazioni dannose con i filtri solari. Ma possiamo aiutare la nostra pelle a mantenersi giovane e sana, idrata-ta, protetta dagli effetti di ossidazione e invecchiamento che il sole induce anche e soprattutto a tavola. Scegliamo allora cibi che contengono betacarotene: albicocche, anguria, broccoli, carote, melone, pepero-ni, pomodoro, rucola e zucca, insomma frutta e ortaggi di colore giallo-arancio o rosso, ma anche spezie. Il betacarotene, infatti, ha azione antiossidante proteg-gendoci così in maniera naturale dalle aggressioni del sole e in più dà anche un maggiore spessore alla nostra abbronza-tura. Indispensabile per la salute della pelle e dei capelli è la vitamina A in cui il

betacarotene si trasforma dopo aver rag-giunto l’intestino ma che si trova anche in alimenti di origine animale come cala-mari, tonno fresco, latte e derivati e uova. La vitamina C di kiwi, agrumi, peperoni e peperoncino, broccoli, papaia, mango, prezzemolo, ribes, fragole, cavoli e spi-naci neutralizza poi l’azione dannosa dei radicali liberi, le scorie dell'organismo re-sponsabili dell'invecchiamento. A questo contribuisce anche la vitamina E presente in olio di oliva di cui però in un regime dietetico non dovete esagerare. Infine il pesce azzurro, trota e salmone, oltre a es-sere ricco dei grassi buoni Omega 3, aiuta la pelle a mantenere il suo film idrolipidi-co e l'idratazione, contribuisce a mantene-re l'abbronzatura più uniforme e compatta più a lungo, oltre a proteggere da scottatu-re ed eritemi. Aggiungerei anche l’effetto protettivo della vitamina B5 presente in lievito di birra, piselli, lenticchie, frumen-to integrale e direi che avete ampia scelta per organizzare il vostro menù estivo e garantirvi una bella tintarella!

dott.ssa Annalisa MiraBiologa Nutrizionista

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Sformatino di ricotta e caciocavallo

Ingredienti per porzione

Procedimento

Chef: Giuseppe Fumarola

�00 gr. di ricotta fresca2�0 gr. di caciocavallo 100 gr. di pecorino grattugiato200 gr. di panna fresca� uovasale q.b.

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ARIETE LEONE SAGITTARIO

Accontentatevi di quello che avete già, poi-ché sia che siate in coppia o single, non ci saranno grandi passioni da vivere. Purtrop-po non sempre si può creare la situazione adatta e questo è un dato di fatto in questo agosto di ferie! Sono proprio le vacanze il problema, forse vi aspettate troppo.

Settimane travolgenti per chi ha il cuore e la mente libera e che non vive con particolare problema un incontro fugace. Sarà sicuramente una estate di passione. Certamente vi darete da fare, quindi qualsiasi consiglio in me-rito sarebbe superfluo.

È inutile continuare il doppio gioco, ca-pirete presto che non ne vale la pena. Chi si è voluto sfogare per un po’, spe-rimentando situazioni nuove dal punto di vista sentimentale, in questo mese si stancherà ben presto, capendo che non è un tipo di vita che vi si addice.

TORO VERGINE CAPRICORNO

Tutto procederà a gonfie vele, poiché tutti avranno qualcosa di positivo da raccontare alla fine di questo agosto di vacanze. Non abbiate paura di farvi avanti, anche nelle si-tuazioni più impensabili, perché è il momen-to giusto per provare nuove sensazioni e per mettersi in gioco da questo punto di vista.

Pensieri in meno, almeno dal punto di vi-sta sentimentale, poiché chi nutriva dubbi ed incertezze sul proprio rapporto, si con-vincerà a lasciarsi andare e chi invece si ritrova senza nessuno, sarà pronto a pro-varci di nuovo, senza pregiudizi nei con-fronti delle persone che si incontreranno.

Se alzerete un muro intorno a voi, non ve la passerete molto serenamente in questo mese, che per la maggior par-te delle persone significa invece puro divertimento. Cercate di porvi con le persone che conoscerete in maniera più propositiva e meno prevenuta.

GEMELLI BILANCIA ACQUARIO

Non lasciatevi andare troppo a conside-razioni poco edificanti sui vostri rapporti poiché non potete sapere ancora cosa vi riservano, se nemmeno ci provate a fare uno sforzo e ad impegnarvi. Mettetevi in testa che il pessimismo non vi aiuterà mai a mantenere in vita una relazione.

Giornate assolutamente tranquille in quanto non vivrete particolari tumul-ti interiori a causa dei sentimenti. In questo senso sarete molto fortunati rispetto ad altri segni dello Zodiaco che, al contrario, non potranno dire lo stesso.

Amore: siete in un periodo di stallo, in quanto la vostra libertà viene prima di tutto e quindi tale modo di pensare non è sem-pre apprezzato, nemmeno da coloro che vi sono vicino da più tempo, i quali hanno bisogno di stabilità e non di incertezza, dal momento che cercate sempre di scappare.

CANCRO SCORPIONE PESCI

Rancori e rammarichi non dovranno più far parte dei vostri pensieri e, cosa più importante, dovrete iniziare a pen-sare al futuro. Anche se avete vissuto una storia disastrosa, questo non vuol dire che sulla vostra strada incontrerete sempre gente di questo tipo.

Se vi lascerete andare frequentan-do posti nuovi, vedrete che anche per voi questo mese sarà più che positivo. Il passato va dimenticato, soprattutto chi vi ha fatto soffrire e questo è un buon momento per ri-partire.

Mentre per la maggior parte del-le persone sarà all’insegna del divertimento, voi preferirete pren-dervi un attimo per analizzare la vostra situazione sentimentale e questo indica grande maturità e buon senso.

I CONSIGLI DELLO ZODIACO

Rubrichegiovedì 6 agosto 2009 2�

IL FATTOQuindicinale gratuito di informazione

EDITOREActiva S.r.l. con unico socio

PRESIDENTEGiulio Cosentino | cell. 334.1758150e-mail: [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILECorrado Germinario

COLLABORATORIPantaleo de Trizio, Marta Marzocca, Paola Pansini, Isabel Romano, Roberto Sciannamea, Lella Salvemini, Marco Roberto Spadavecchia, Francesco Tempesta, Annalisa Mira, Giordano Germinario, Beatrice De Gennaro.

Registrato presso il Tribunale di Trani · aut. del 19 ottobre 2007 n. 17/07

REDAZIONEVia degli Antichi Pastifici,Zona Artigianale A/8 · [email protected]

PROGETTO GRAFICO Vincenzo de Pinto

IMPAGINAZIONENELLOPOLI.com | HIDESIGN.it

STAMPAMASTER PRINTING S.R.L.VIA DELLE MARGHERITE 20/22 MODUGNO BA

CONCES. DELLA PUBBLICITA’Ufficio Commerciale · tel. 334.17.58.150

Frullare la ricotta con le uova, la panna e il pecorino, salare e incorporare il caciocavallo a cubetti.Versare il composto dentro dei stampini precedentemente oleati, porli in una teglia contenente dell’acqua (cottura a bagno-maria) e cuocere in forno a 160°C per 15/20 minuti.Dopo la cottura sformare su un piatto e servire con una salsa di pomodoro.

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