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RELATORE dott. Andrea Fasanelli Coordinatore Rete Clinica Disturbi Cognitivi e Demenze APSS Trento “Il percorso diagnostico terapeutico assistenziale per le persone affette da demenza ed i loro familiari: uno strumento di forte integrazione tra ospedale e territorio”

“Il percorso diagnostico terapeutico assistenziale per le ... · integrazione e lavoro in rete tra i vari Servizi territoriali del sociale, del ... MEDICO DI MEDICINA GENERALE PAZIENTE

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RELATORE

dott. Andrea Fasanelli

Coordinatore Rete Clinica Disturbi

Cognitivi e Demenze

APSS Trento

“Il percorso diagnostico terapeutico

assistenziale per le persone affette da

demenza ed i loro familiari: uno

strumento di forte integrazione tra

ospedale e territorio”

La demenza è una priorità mondiale di salute pubblica:

- nel 2010 35,6 milioni nel mondo persone ne erano affette;

- aumenteranno del doppio nel 2030 e del triplo nel 2050;

- ogni anno si verificano 7,7 milioni di nuovi casi (1 ogni 4 secondi);

- la sopravvivenza media dopo la diagnosi è di 4-8-anni.

La stima dei costi è di 604 mld di dollari/anno: sarà una sfida per tutti i sistemi

sanitari con particolare riferimento a quelli universalistici.

Tutti i Paesi devono includere le demenze nei loro programmi di salute

pubblica; a livello internazionale, nazionale regionale e locale sono

necessari programmi e coordinamento su più livelli e tra tutte le parti

interessate." (Ginevra 11 aprile 2012).

(fonte: Osservatorio Demenze ISS)

LA DEMENZA: una priorita’ Mondiale di Salute Pubblica

(Rapporto OMS 2015)

In Italia, il numero totale dei pazienti con demenza è stato stimato nel 2015 in

oltre un milione (di cui circa 600.000 con demenza di Alzheimer) e circa 3 milioni

sono le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell'assistenza dei

familiari.

(studio ILSA: Italian Longitudinal Study on Aging)

Per le famiglie le conseguenze sul piano economico ed organizzativo sono

rilevati, tenendo conto che i soli costi annuali diretti per ciascun paziente

vengono stimati , in diversi studi europei, in cifre variabili da 9.000 a 16.000 Euro a

seconda dello stadio di malattia.

Stime di calcolo circa i costi socio-sanitari delle Demenze in Italia ipotizzano cifre

complessive pari a circa 10-12 miliardi di Euro annui, e di questi 6 miliardi per la

sola Malattia di Alzheimer.

(fonte: Osservatorio Demenze ISS)

la demenza in Italia: ogni anno si stimano 80.000 nuovi casi

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Nel 2016 erano presenti in Italia oltre 13 milioni di over 65

e le previsioni demografiche dell’ISTAT ci dicono che nel

2030 saranno più di 16 milioni.

L’Italia, con i suoi 1,1 milioni di affetti, è tra i 10 Paesi al

mondo col maggior numero di soggetti

affetti da demenza, e sicuramente tra i Paesi con tassi

di prevalenza più elevati (basti pensare che la Cina,

con una popolazione oltre 20 volte superiore, ha solo 5

volte più abitanti affetti da demenza).

Superficie: Kmq. 6.207,12

Popolazione: ab. 538.604

ultra sessantacinquenni: 115.370 (19,7 %)

(65.316 donne e 50.054 uomini)

Età media 43,6 anni

1 Servizio Territoriale Provinciale

(articolato in 4 ambiti)

1 Servizio Ospedaliero Provinciale

(7 strutture ospedaliere coordinate in un’unica rete)

15 Comunità di Valle e Territorio Valle dell’Adige

La Provincia di Trento: i dati di contesto

NEL TRENTINO SI STIMA CHE ATTUALMENTE LE

PERSONE CON DEMENZA SIANO PIÙ DI 8.500:

la demenza in Trentino: si stima che

attualmente le persone con demenza

siano circa 8.500:

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Anno Prevalenza (casi presenti

sul territorio)

Incidenza

(nuovi casi/anno)

2013 7.646 1.300

2015 8.020 1.363

2020 8.719 1.482

2030 10.581 1.799

Fonte: Betta / Minervini 2014

• Rapporto mondiale Alzheimer 2013 OMS

• Piano nazionale demenze (30.10.2014)

• Linee di indirizzo Nazionali sui PDTA per le

demenze (giugno 2017)

• In Trentino: piano provinciale demenze

(maggio 2015)

- 17 azioni di miglioramento e 4 obiettivi:

− diagnosi tempestiva

− riferimenti certi e qualificati per il malato

− interventi appropriati in relazione ai

bisogni

− creazione della rete provinciale per la

demenza

• 2017 PDTA per le persone con demenza e

le loro famiglie

Alcuni importanti documenti di

riferimento:

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Una Premessa:

Il miglior setting di cura per

le persone con demenza è

rappresentato dal loro

domicilio ed è compito di

tutti favorire il miglior

progetto assistenziale

individualizzato creando un

ponte di collaborazione fra

ospedale e territorio.

Strumento: il PDTA quale

momento di condivisione e

patto assistenziale.

I PUNTI IRRINUNCIABILI NELLA COSTRUZIONE DEL DEL PDTA:

1. Continuità e raccordo con il precedente PDT;

2. Approccio multidisciplinare e multiprofessionale nella visione della

progettazione assistenziale;

3. Centralità della figura del MMG nel percorso di segnalazione, presa in

carico e condivisione del progetto assistenziale;

4. Importanza di garantire sostegno alle famiglie, favorendo la domiciliarità

anche con la garanzia di un punto di riferimento individuato e un case

manager del percorso;

5. Continuità e flessibilità del percorso di cura, dall’esordio, alla gestione delle

criticità, al fine vita;

6. Forte collegamento dei CDCD con il territorio;

7. integrazione e lavoro in rete tra i vari Servizi territoriali del sociale, del volontariato, terzo settore ecc. coinvolti nella progettualità;

8. PUA e UVM come momenti nodali del percorso di presa in carico, progettazione e verifica dei progetti assistenziali individualizzati;

9. Formazione e aggiornamento del personale dei vari servizi coinvolti;

10. Verifica e monitoraggio della qualità del servizio e della validità del PDTA in una prospettiva di miglioramento;

11. Focus sull’utilizzo di sistemi informativi e sulla qualità della documentazione (report sull’assistenza e sugli indicatori definiti nel PDTA)

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LA PRIMA VALUTAZIONE DEL MEDICO DI

MEDICINA GENERALE:

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Il MMG, risulta essere il primo e privilegiato interlocutore dei propri

assistiti; nel caso in cui, a seguito di una richiesta di aiuto o

percezione di una possibile sintomatologia riferibile a disturbi

cognitivi, sospetti un quadro di demenza, acquisisce le

informazioni anamnestiche dal paziente e dai suoi

familiari/caregivers ed effettua un accurato esame obiettivo al

fine di escludere la presenza di condizioni cliniche acute e/o

sociali reversibili.

In caso di sospetto diagnostico per demenza può somministrare

il test GPCog, prescrivere specifici esami e prescrivere la

valutazione presso i CDCD.

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Il MMG in caso di sospetto diagnostico:

Prescrive su impegnativa del SSN e seguenti accertamenti:

✓ esami ematochimici (emocromo con formula, glicemia,

cretininemia, azotemia,AST, ALT, YGT, bilirubinemia, Elettroliti, TSH,

dosaggio Vit. B12 e acido folico, esame urine.

✓ECG (se non eseguito entro i 6 mesi precedenti)

✓TAC encefalo senza mezzo di contrasto

compila la richiesta di visita presso il CDCD riportando la

seguente prescrizione: “Valutazione multidimensionale CDCD.

Prima valutazione” - codice 89.07.1, completa del quesito

diagnostico ed allega l’esito del test GPCog;

GLI AMBULATORI CDCD IN APSS:

Trento:

U.O. Cure Primarie

U.O. Geriatria Ospedale TN

U.O. Neurologia Ospedale TN

Rovereto:

U.O. Cure Primarie

U.O. Geriatria Ospedale

U.O. Neurologia Ospedale

U.O. Cure Primarie Riva del Garda

Tione:

U.O. Cure Primarie

Borgo Valsugana:

U.O. Psichiatria

Cavalese:

Psichiatria

Cles:

U.O. Cure Primarie

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LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE

NELL’AMBULATORIO CDCDLo specialista nel corso della prima visita, in collaborazione con l’equipe del CDCD (Medico, Infermiere, Neuropsicologo), effettua:

- il colloquio clinico, per la raccolta dell’anamnesi;

- la valutazione neuropsicologica tramite scale validate di rilevazione del deterioramento cognitivo (MMSE);

- l’inquadramento delle abilità nelle attività quotidiane di base e strumentali attraverso la compilazione di scale specifiche (ADL, IADL);

- la valutazione della sintomatologia comportamentale, psichica e affettiva attraverso l’applicazione di strumenti appropriati (NPI e GDS);

- lo stress familiare (CBI) ;

- l’esame obiettivo;

Ai fini dell’inquadramento diagnostico a completamento della visita il medico, può indirizzare il paziente alla valutazione neuropsicologica

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Gli ambulatori CDCD mediante un sistema informatizzato inviano

ai servizi territoriali (PUA) il nominativo del paziente affetto da

demenza per la valutazione e l’eventuale attivazione di servizi . Al

Medico di Medicina generale viene inviato in formato elettronico

il referto della valutazione.

Anche i familiari, il MMG, i Servizi Sociali, gli specialisti Ospedalieri e

gli infermieri delle cure territoriali, possono segnalare il caso al

Punto Unico d’Accesso di riferimento, presente in ogni ambito di

Comunità di Valle. Tale servizio prevede una prima valutazione

dei bisogni socio-sanitari da parte dell’équipe composta

dall’infermiere (coordinatore di percorso), dall’assistente sociale e

dal dirigente medico dell’U.O. Cure Primarie.

La presa in carico da parte dei servizi territoriali:

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La rete assistenziale TERRITORIALE

d

La rete assistenziale è costituita dai Medici di medicina generale, dagli

operatori dell’Unità Operativa Cure primarie, dai Servizi sociali delle

Comunità di Valle, dalla Rete delle cure palliative, inclusi gli Hospice, dalle

Strutture semiresidenziali e residenziali territoriali (dedicate e non)e dalle

associazioni;

La rete,

tramite l’UVM ha il comune obiettivo di creare le condizioni per mantenere la

persona al proprio domicilio il più possibile e di supportare la sua famiglia. In

tal senso definisce il Percorso Assistenziale individualizzato (PAI)

Resta punto fermo che eventuali situazioni di particolare criticità o fragilità,

tali da rendere controindicato il mantenimento della persona al proprio

domicilio, orienterà verso scelte alternative condivise, nel rispetto della

dignità ed integrità della persona.

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II Medico di Medicina Generale tramite il programma informatico

“Ampere” riceve in tempo reale il referto della valutazione specialistica del

CDCD e così ha l’opportunità di confrontarsi con i familiari concordando

l’eventuale successivo coinvolgimento dei servizi territoriali, dando le più

esaustive informazioni in merito all’assistenza del paziente affetto da

demenza.

Funzione nodale del MMG è quella di seguire il paziente a domicilio, con

l'obiettivo di assicurare le migliori condizioni finalizzate a mantenere la

persona più a lungo possibile nel proprio ambiente sociale e familiare.

Egli interagisce con la rete assistenziale e con l’UVM per affrontare le varie

criticità che si dovessero presentare durante il percorso di cura,

programmando assieme ad infermieri e specialisti gli eventuali periodici

controlli clinici, strumentali e di laboratorio e l’eventuale ridefinizione del

Percorso Assistenziale Individualizzato.

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I progetti assistenziali attivabili sul territorio tramite un PAI:

- Centri di ascolto Alzheimer;

- Centri servizi per anziani;

- Servizio pasti a domicilio o presso strutture;

- Servizio Assistenza Domiciliare;

- Servizio Telesoccorso- Telecontrollo

- Alloggi protetti; co-Housing;

- Centri diurni Anziani / Alzheimer;

- Assistenza Domiciliare Persone affette da Demenza (ADPD)

- Prestazioni domiciliari occasionali infermieristiche; assistenza domiciliare

programmata medica e infermieristica;

- Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)

-Assistenza Domiciliare Integrata Cure Palliatice (ADICP)

- Residenzialità in RSA su posto di sollievo o definitivo o in nuclei Alzheimer

VISITA GENERALE PER SOSPETTO DEFICIT COGNITIVOPAZIENTE

SINTOMATICO

VALUTAZIONE

CLINICA E

ESITO TEST

NEGATIVO

PRESCRIZIONE ESAMI EMATOCHIMICI

NEUROIMAGING

VALUTAZIONE

REFERTI

PRESCRIZIONE VISITA CDCD

POSITIVO

VISITA

PRESCRITTA

PRENOTAZIONE A CUP DELLA VISITA

VISITA

PRENOTATA

CENTRI PER IL DISTURBO DELCOMPORTAMENTO E LA DEMENZA (CDCD)

MEDICO DIMEDICINA GENERALE

PAZIENTE

PRIMA VISITA

TEST

SCREENING

POSITIVO

DISTURBO MNESICO SOGGETTIVO

VALUTAZIONE CLINICA E TEST DA PARTE DEL MMG A

DISTANZA DI UN ANNO

ESAMI

PRESCRITTI

EFFETTUAZIONE ESAMINEGATIVO

PRESENZA DI CONDIZIONI CLINICHE REVERSIBILI

GESTIONE CLINICA DEI PROBLEMI SPECIFICI DA PARTE

DEL MMG

STRUMENTI DI VALUTAZIONESCHEDA SIO AMBULATORIALE

(REFERTI PRECEDENTI)

NECESSITÀ DI

APPROFONDIMENTO

DIAGNOSTICO

SI’

1. PRESCRIZIONE ESAMI DIAGNOSTICI

2. PRESCRIZIONE E PRENOTAZIONE RIVALUTAZIONE AL CDCDESAMI

PRESCRITTI

EFFETTUAZIONE ESAMI RIVALUTAZIONE

DEMENZA?NO

ALTRO SOSPETTO DIAGNOSTICO

RACCORDO CON MMG O ALTRI SPECIALISTI PER DEFINIRE UN

PERCORSO DIAGNOSTICO

(GESTIONE COMORBILITÀ) SI’

1. COMUNICAZIONE DIAGNOSI

2. IMPOSTAZIONE TRATTAMENTO FARMACOLOGICO E NON

3. PRECRIZIONE ESAMI DI CONTROLLO

4. PRESCRIZIONE E PRENOTAZIONE FOLLOW-UP

5. INFORMAZIONE E ORIENTAMENTO

NO

BISOGNI SOCIO

SANITARI

SEGNALAZIONE AL PUA

SI, TRAMITE

VALUTAZIONE PUA

(previo consenso)

SI, SUFFICIENTE

COPERTURA DEI BISOGNI

DA PARTE DELLA RETE

COMUNICAZIONE AL MMG

ATTIVAZIONE

PUA

ESAMI

PRESCRITTI

E DATA

CONTROLLO

EFFETTUAZIONE ESAMI DI

CONTROLLO

REFERTI

ESAMIVISITA DI

FOLLOW UP

VALUTAZIONE DEI BISOGNI IN EQUIPEAttivazione

UVM

da PUA

SERVIZI SOCIALI (Comunità di Valle o

Comuni di Trento e RoveretoUVMPUA

DEFINIZIONE PAI

CON IDENTIFICAZIONE

SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI

PAI

ATTIVAZIONE DEI SERVIZI

RSA COOPERATIVE TERZO SETTORE APSS

EROGAZIONE SERVIZI

- SAD;

- Telesoccorso

- Telecontrollo;

- pasti a domicilio;

- Centro Servizi;

EROGAZIONE SERVIZI

- Centro Diurno Anziani

- Accoglienza temporanea

di sollievo;

- Centro Diurno Alzheimer;

- Inserimenti definitivi

EROGAZIONE SERVIZI

- ADPD

- Assistenza domiciliare

mirata

- Assistenza domiciliare di

tregua

- Assistenza domiciliare

urgente

- Affiancamento e supporto

all’assistenza familiare

- Stimolazione

cognitiva/fisica

- Supporto psicologico e

counselling;

EROGAZIONE SERVIZI

- Punti di ascolto dedicati

- Interventi di sostegno per

favorire socializzazione

- Caffè Alzheimer

EROGAZIONE SERVIZI

- Attivazione AIO

- Attivazione ADINF

- Attivazione ADI

- Attivazione ADCP

- Dimissioni protette

RIVALUTAZOINE PERIODICA

ESITO

RIDEFINIZIONE

PAI

RE –INVIO AL CDCD PER RIVALUTAZOINE

Richiesta

Rivalutazione

CDCD

CONFERMA PROGETTO

IN ATTO

Il percorso è stato tracciato ora necessita dell’impegno di

tutti gli operatori