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Infiammazione (flogosi, dal greco ϕλοξ: fiamma) Reazione di un tessuto vascolarizzato ad un danno locale Componente vascolare (angioflogosi) Componente cellulare e tissutale (istoflogosi)

INFIAMMA febbre NEW - docvadis.it · (istoflogosi) •Infiammazione acuta •Infiammazione cronica. Infiammazione acuta •Calor •Rubor •Tumor •Dolor •Functiolaesa. Fasi dell’infiammazione

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Infiammazione(flogosi, dal greco ϕλοξ: fiamma)

• Reazione di un tessuto vascolarizzato ad un danno locale

– Componente vascolare (angioflogosi)

– Componente cellulare e tissutale(istoflogosi)

• Infiammazione acuta

• Infiammazione cronica

Infiammazione acuta

• Calor

• Rubor

• Tumor

• Dolor

• Functio laesa

Fasi dell’infiammazione acuta

1) Alterazione del calibro dei vasi con aumento del flusso ematico

2) Aumento della permeabilità capillare

3) Migrazione leucocitaria (neutrofili, monociti, linfociti)

Mediatori chimici dell’infiammazione

– Amine vasoattive (mast cells, basofili)– Istamina, serotonina– Complemento, chinine, fattori della

coagulazione– Metaboliti dell’acido arachidonico

• Prostaglandine e trombossano (cicloossigenasi)• Leucotrieni (lipossigenasi)

– Citochine (linfociti e macrofagi attivati)– Chemochime– Radicali liberi dell’ossigeno e dell’azoto– Proteasi, mieloperossidasi, idrolasi– Neuropeptidi (Sostanza P), PAF…

Esiti dell’infiammazione acuta

• Entità e durata dello stimolo flogistico, sede della flogosi, risposta dell’ospite possono esitare in:

– Completa risoluzione (restitutio ad integrum)

– Formazione di un ascesso

– Cicatrice, con sostituzione del tessuto danneggiato con tessuto fibroso

– Progressione verso una flogosi cronica

Infiammazione cronica:infiammazione di durata prolungata

• Esito di una infiammazione acuta• Conseguenza di ripetuti attacchi di flogosi

acuta• Inizio insidioso

– Infezione intracellulare persistente: risposta immunitaria in assenza di flogosi acuta

– Prolungata esposizione a sostanze potenzialmente tossiche esogene o endogene

– Reazioni immunitarie, specie verso i tessuti dell’organismo (autoimmunità).

Infiammazione cronica

• Distruzione tissutale

• Tentativi di riparazione (angiogenesi, fibrosi)

Febbre: fisiopatologia e cause

Gli esseri viventi si dividono in

Poichilotermi: (dagli animali inferiori ai rettili) temperatura corporea uguale a quella dell’ambiente

Omeotermi: (uccelli e mammiferi) mantengono la temperatura corporea ad un valore costante che dipende dalla specie (uomo 37°C).

La termoregolazione

Differenti sistemi.. di regolazione della temperatura

OMEOTERMI

ECTOTERMI

Isotermia [sole]Poichilotermia [ambiente esterno]

Bradimetabolismo [letargo]

La termoregolazione è sotto il controllo di centri termoregolatori situati nella regione preottica

dell’ipotalamo i quali ricevono segnali termici locali (temperatura del sangue circolante) e periferici

(termorecettori superficiali e profondi). I neuroni presenti nei centri termoregolatori sono sensibili a variazioni

positive o negative della temperatura corporea rispetto alla temperatura di riferimento (37°C). Quando la

temperatura si sposta da quella di riferimento vengono innescati processi termogenetici o termodispersivi atti

a mantenere l’omeostasi .

Termoregolazione

Il processo di termoregolazione, cioè la capacità dell’organismo di mantenere costante la temperatura corporea ad onta delle variazioni di quella ambientale, rappresenta una condizione di equilibrio omeostatico tra la quantità di calore prodotta dall’organismo (termogenesi) e la quantità di calore da esso perduta (termodispersione).

Termogenesi: il calore è prodotto da tutte le cellule durante il loro metabolismo che trasforma gli alimenti in calore – sopratutto carboidrati e lipidi. Una parte di questa energia viene anche immagazzinata sotto forma di ATP. A seguito dell’irolisi dell’ATP da parte delle ATPasi (attivate da diversi ioni calcio, sodio, potassio) in ADP viene rilasciato altro calore. La produzione di calore è stimolata dagli ormoni tiroidei, adrenalina e ormoni glicorticoidi. L’organismo produce calore anche con contrazione dei muscoli volontari (striati) in modo involontario (brivido). Importante è anche la termoconservazione: vasocostrizione (pallore).

Termodispersione: principalmente attraverso la cute con possibilità di dilatazione dei vasi superficiali (rossore da riscaldamento). Il calore viene eliminato normalmente attraverso la perspiratio insensibilis (evaporazione continua del sudore che riveste la cute). In condizioni di termodispersione aumenta la sudorazione. Perdita di calore si ha anche per via respiratoria (aria) per via digerente (feci) e urinaria (urina).

Meccanismi della termoregolazione

DOVE misurare la temperatura:-Retto-Ascella-Inguine-Orecchio-Bocca-Fronte

VALORI NORMALI (misurazione ascellare)

0-3 mesi 37.4 + 0.4 °C3-12 mesi 37.5 + 0.3 °C1-5 anni 37.0 + 0.2 °C6-12 anni 36.7 + 0.2 °Cadulti 36.6 + 0.1 °C

La temperatura normale

• Temperatura rettale < 37,6°C al mattino e < 38,1°C alle ore 16.

• La temperatura orale è 0,4°C inferiore alla rettale

• La temperatura timpanica è 0,8°C inferiore alla rettale

• La temperatura più affidabile è l’esofagea inferiore

• L’ascellare è inaffidabile

VARIAZIONI FISIOLOGICHE

- lieve aumento nel pomeriggio (maggiore attività muscolare);

- non differenze di sesso nei bambini (tranne che dopo il menarca)

VARIAZIONI TEMPERATURA CORPOREA

Oscillazioni fisiologiche giornaliere della temperatura corporea in rapporto a:

• pasti• riposo• variazioni del tono neuro-vegetativo• lavoro fisico

Temperatura Max alle ore 17-18Temperatura Minima alle ore 3

FREQUENZA DEL POLSO E TEMPERATURA

La frequenza del polso di solito aumenta di 10 battiti per ogni grado di temperatura in più

Un’eccezione è data daILEO -TIFO ove c’èbradicardia relativa

Perchè ho paura della febbre?

1) provoca convulsioni

2) il bambino febbrile può avere una meningite

3) provoca la morte

4) c’è una sottostante batteriemia

5) altro

Rivisitazione della fobia della Febbre: E’cambiata la concezione erronea della febbre da

parte dei genitori in 20 anni?Pediatrics, Volume 107, Number 6, June 2001, Michael Crocetti1 MD

Tipo Schmitt (n = 81) Crocetti et al (n = 340)• Convulsioni 15% 32%

• Danni cerebrali 45% 21%

• Morte 8% 14%

• Disidratazione 4% 4%

• Malattia grave 1% 2%

• Coma 4% 2%

• Delirio 12% 1%

• Cecità 3% 1%

• Nessuna risposta 6% 9%

• Altro - 14%

• Totale 100% 100%

Effetti nocivi della febbre

ANTIBIOTICI e FEBBRE(il parere della famiglia)

1) Meglio usare sempre un antibiotico anche se il medico non me lo prescrive

2) Non userò un antibiotico, anche se il medico me lo prescrive

3) Aspetto 2 giorni prima di decidere se dare un antibiotico

GENITORI, MEDICI E ANTIBIOTICIBauchner H, et al: Pediatrics 1999; 103:395

Indagine svolta dall’AAP( 610 intervistati)

� 40% dei genitori richiedono l’uso dell’antibiotico sebbeneil medico non lo ritenga necessario

�48% dei medici affermano che i genitori spesso fannopressione affinchè prescrivano antibioticied 1/3 affermache frequentemente dà il proprio assenzo alla prescrizione

COME misurare la febbre

- Scarsa precisione-Tempo di mis. breve

-Atossici

-Infrangibili

Strisce reattive

- Meno preciso dei t. a mercurio

-Tempo di mis. breve

-Uso in diverse sediT. Elettronici

- Precisione non elevata-Tempo di mis. breve

-Gradito da genitori e bambino

-Sicuro

T. a infrarossi

-Tempo di mis. lungo

-Pericolo di rottura

-Preciso

-Affidabile

-Basso costo

-Uso in diverse sedi

T. a mercurio

METODI DI DETERMINAZIONE

- Termometro a mercurio (non quelli a cristalli liquidi che sottostimano)- Cute ben asciutta senza sudore- Non applicare borse calde o fredde- Non dopo esercizi o cibo

- Durata opportuna (7 minuti per l'ascellare-inguinale; 1 minuto per la rettale)

- Sede di determinazione: ascellare o inguinale;rettale (preferibile nel piccolo sia per la rapidità

che per la maggiore attendibilità, in quanto piùaderente alla temperatura interna);svantaggi: accurata antisepsi; errori per stipsi o diarrea.

Ipotermia diminuzione della temperatura corporea al di sotto di 37°C

permanenza per lungo tempo in ambiente molto freddo

Ipertermiaaumento della temperatura corporea al di sopra di 37°C

Ipertermia in senso stretto (non febbrile)aumento della temperatura corporea senza alterazione della temperatura di riferimento

per aumentata termogenesidi origine endocrina conseguente all’ipertiroidismoa seguito di esercizio fisico ipertermia maligna (da anestetici; malattia ereditaria)

da ostacolata termodispersionecolpo di calore

aumento della temperatura corporea con innalzamento della temperatura di riferimento.

decorso:

1) fase di rialzo termico o prodromica: la temperatura aumenta; l’individuo ha freddo, ↑ termoproduzione(brivido) e termoconservazione (vasocostrizione-pallore )

2) fase stazionaria o del fastigio: la temperatura resta costante; l’individuo ha caldo per elevata temperatura corporea

3) fase della defervescenza: la temperatura diminuisce; l’individuo ha caldo e suda; aumento termodispersioneper sudorazione; questa fase può avvenire gradualmente (per lisi) o bruscamente (per crisi)

Ipertermia febbrile

FASI DELL'INSTAURARSI DELLA FEBBRE

1) PERIODO INIZIALE O STADIO PIRETOGENO: A) brusco : es. infezioni batteriche (polmonite pneumococcica)B) lento e progressivoC) lento e irregolare

2) FASE DI STATO O "FASTIGIO"

3) FASE DI DEFERVESCENZA: A) PER CRISI (rapido) (es. infez. batteriche)B) PER LISI (lento) (es. morbillo)

Febbre vs. Ipertermia vs. Iperpiressia

Febbre

• Aumento della temperatura corporea in concomitanza con un innalzamento del punto termostatico ipotalamico per azione di citochine e prostaglandine: i neuroni vasomotori sono attivati e si ottiene vasocostrizione (conservazione del calore interno). Inoltre aumenta la produzione di calore con brividi e aumentata attività metabolica epatica.

Febbre vs. Ipertermia vs. Iperpiressia

Ipertermia• Aumento della temperatura corporea senza innalzamento

del punto termoregolatore ipotalamico. Il corpo riceve più calore di quanto ne possa eliminare.

• Colpo di calore da sforzo, tirotossicosi, feocromocitoma• Negli anziani, fattori predisponenti: antistaminici,

diuretici, antiparkinson, ambienti disagiati• Il paziente è caldo ma asciutto; presenta allucinazioni,

delirio, è midriatico; rabdomiolisi; non risponde agli antipiretici; è a rischio di morte a breve.

Febbre vs. Ipertermia vs. Iperpiressia

Iperpiressia• Aumento della temperatura corporea oltre

41,5°C• Neuropeptidi encefalici funzionano

abitualmente da antipiretici ed evitano che si superi tale limite

• L’iperpiressia si ha in soggetti con gravi sepsi o lesioni del SNC (emorragia cerebrale, trauma, affezioni ipotalamiche)

CLASSIFICAZIONE DELLA FEBBRE(IN BASE ALL'INTENSITA')

Temp. subfebbrile 37 - 37.4 °C

Febbricola 37.5 - 37.9 °C

Febbre moderata 38 - 38.9 °C

Febbre elevata 39 - 39.9 °C

Iperpiressia > 40 °C

Febbre Simulata (Factitia)

• Per lo più intermittente

• Dissociazione tra polso e temperatura

• Assenza di variazioni nictemerali, di brividi e sudorazione

• Febbre troppo elevata

Ipertermia abituale• Temperatura sino a 38°C con massimo alla sera,

che dura anni.

• La temperatura normale si assesta a livelli superiori alla media.

• Tipica di giovani donne asteniche, cefalalgiche, dispeptiche

• Diagnosi possibile dopo un adeguato periodo di osservazione

Febbre / Ipertermia da farmaci

Caratteristiche cliniche e biologiche

Meccanismi

Effetto pirogeno diretto del farmacoPerturbazione del centro termoregolatoreMeccanismo immuno- allergico

Febbre intermittente o continuaBrividiMialgieLeucocitosi > 10.000Eosinofilia (1/4 dei casi), ipotensione, cefalea, ra sh, dispepsia

Febbre / Ipertermia da farmaci

Antineoplastici: Bleomicina, 6 MP, Clorambucil, Idrossiurea

Psicotropi: Anfetamine, triciclici, cocaina, LSD, carbamazepinaClorpromazina, Aloperidolo

Antibiotici: Penicillina, Cotrimoxazolo, Vancomicina,INI, ASA, Ibuprofene

Cardiovascolari: Alfametildopa, Nifedipina, Diltiazem

Diversi: Cimetidina, Metoclopramide, Allopurinolo, Folati, In terferon

Ipertermia maligna

Sindrome neuroletticamaligna

In individui con un’anomalia congenita del reticolosarcoplasmatico muscolo- scheletrico, alotano o altri anestetici inalati o succinilcolina causano un rapid o

aumento del calcio intracellulare, aumento del metabolismo muscolare, rabdomiolisi, rigidità, acid osi,

insufficienza cardiorespiratoria, morte.

Fenotiazine, butirrofenoni, aloperidolo, fluoxetina , triciclici, metoclopramide inibiscono i recettori centrali dopam inergiciipotalamici, causando un’aumentata produzione di c alore,

sregolazione autonomica, rigidità muscolare.Antidoto: Dantrolene.

SINTOMI DI ACCOMPAGNAMENTO

All'inizio:Brividi: vasocostrizione periferica (per minimizzare

le perdite) e quindi senso di freddo, pallore cutaneo, estremità fredde; e intensa attivita'muscolare (piloerezione, tremori muscolari)

Cefalea, delirioAnoressia, nausea, astenia, artralgie

In un secondo tempo :sudorazione, tachicardia, polipnea(disidratazione)

CARATTERISTICHE DINAMICHE1) CONTINUA : temperatura elevata con oscillazioni < 1 °C (es. tifo)

2) REMITTENTE: variazioni di 1-3 °C senza raggiungere i valori normali (es. endocardite subacuta)

3) INTERMITTENTE : ampie oscillazioni con sfebbramento(ascessi) - biquotidiane: es. salmonellosi, leishmaniosi

- quotidiane: es. ascessi, setticemie- terzana, quartana, quintana

- erratiche: es. cistopieliti

4) ONDULANTE : periodi di febbre a curva crescente e calante (es. brucellosi , m. di Hodgkin)

5) RICORRENTE : periodi di febbre continua di alcuni giorni e intervalli di apiressia (es. spirochetosi)

Tipi di febbre: il rialzo termico febbrile assume andamenti caratteristici a seconda delle cause.

Febbre continua: si mantiene sempre al di sopra dei 37°C nonostante le oscillazioni giornaliere (tifo ← Salmonella Typhi)

Tipi di febbre

Febbre remittente: la temperatura rimane sempre al di sopra di 37°C anche se nel corso della giornata si hanno variazioni molto alte –anche un grado- (febbre settica-setticemia)

Febbre intermittente: si hanno dei picchi ipertermici alternati a fasi (ore o giorni) di apiressia (assenza di febbre): nella malaria a seconda dell’agente eziologico(plasmodium) si ha una febbre quotidiana, terzana (febbre il primo giorno, apiressia il secondo e febbre il terzo) o quartana (febbre il primo giorno, apiressia per due giorni e febbre il quarto)

Febbre ondulante: si hanno cicli febbrili e afebbrili che durano vari giorni con passaggio graduale (per crisi) dagli uni agli altri (brucellosi)

Febbre ricorrente: come sopra ma il passaggio fra una fase è l’altra e per lisi (linfoma di Hodgkin)

Pirogeno: sostanza in grado di indurre febbre

Pirogeni esogeni: scoperti per primi (endotossina) ma poi si è capito che non sono i responsabili diretti (periodo di latenza fra inoculazione ed effetti) ma agiscono determinando la produzione di pirogeni endogeni (effetto immediato)

Pirogeni esogeni: endotossina dei Gram-

esotossine dei gram +

prodotti diversi

Pirogeni endogeni: TNF

IL-1

IL-6

IF

I pirogeni endogeni vengono rilasciati nel sito della infiammazione, raggiungono i centri encefalici(barriera ematoencefalica) e inducono nei neuronidei centri termoregolatori la produzione di PGE2

che è responsabile degli effetti pirogeni. (Aspirina antifebbrile → ciclossigenasi)

Eziopatogenesi della febbre

UTILITA' DELLA FEBBRE

• RISPOSTA DELL'ORGANISMO ALLE

INFEZIONI non solo nei mammiferi, ma

anche negli uccelli, rettili, anfibi e pesci

• e a svariati antigeni: neoplasie, traumi,

infarto, immunocomplessi (malattie

autoimmuni), emolisi acuta, ipertiroidismo.

La febbre fin dai tempi di Ippocrate è considerata un processo attivo e benigno verso le infezioni e nonun processo passivo. Infatti la febbre determina:

• aumento della mobilita' dei leucociti neutrofili

• aumento della loro attivita' battericida

• produzione di linfochine

• attivazione dei linfociti B e produzione di anticorpi

• diminuzione della stabilita' dei lisosomi

• aumento della produzione di interferon

Si tratta di una risposta (molto costosa in termini energetici) mantenuta durante tutta l’evoluzione quindi deve certamente servire a qualcosa!

� Alcuni microrganismi muoiono a temperature raggiunte durante la febbre (spirochete > 41°C; pneumococchi 40°C), quindi almeno nelle infezioni sembra essere utile;

� La funzionalità dei leucociti è fortemente aumentata (mobilità per es) dall’aumento della temperatura;

� la efficacia del TNF nell’uccidere le cellule tumorali è aumentata.

E’ utile curare la febbre?

Le febbri superiori ai 40-41°C sono generalmente pericolose.

A cosa serve la febbre?

CONSEGUENZE CLINICHE

- Aumento dell'attivita' metabolica :(incremento di circa il 12 %/°C)

- Aumento delle perdite idriche (300-400 ml/m2/°C) ed elettrolitiche

- Aumento della frequenza cardiaca (15 battiti/min/°C) e respiratoria

N.B. Bradicardia relativa:tifo, ipertensione endocranica o altre affezioni del SNC (meningiti), febbre da farmaci, febbri simulate (sindrome di Munchausen)

PRINCIPALI CAUSE (in Pediatria)

1) INFEZIONI: batteri, virus, miceti, protozoi, ecc

2) CONNETTIVITI: es. m. reumatica, artrite reumatoide, lupus

3) DISIDRATAZIONE

4) FARMACI :a) a dose normale : sulfamidici, cefalosporine, eritromicina,

diuretici, antiaritmicib) a dose eccessiva : atropina, antistaminici, aloperidolo, salicilati

5) TRAUMI ed ematomi

6) DENTIZIONE (?)

8) M. ENDOCRINE: ipertiroidismo, (eziocolanolone)

9) M. NEUROLOGICHE: ipertensione endocranica

10) AD ORIGINE PSICOGENA

7) NEOPLASIE: es. m. di Hodgkin, neuroblastoma

11) IPERPIRESSIA MALIGNA (> 41 °C) :

Complicanza rara (1:14.000 a Toronto) e spesso mortale (70%) di un'anestesia generale a base di alotano e derivati, usati per via ventilatoria

Eziologia: ereditaria (autosomica dominante); il gene responsabile (cromosoma 19) sembra sia quello che codifica il recettore della rianodina, che controlla i canali del calcio nel reticoloendoplasmatico.

Clinica: Segno premonitore: anziché miorilassamento si ha contrazione muscolare generalizzata (massetere all'inizio).

Profilassi : CPK elevata (familiarità); lievi turbe ECG. In realta' l'unico test diagnostico e' quello di contrazione muscolare in vitro (dopo prelievo bioptico) e si basa sulla contrazione delle fibre muscolari dopo aggiunta di alotanoe caffeina. Oppure RICERCA DEL GENE ALTERATO

Terapia : sospendere anestesia, iper-insufflazione di O2, dandrolene e.v.

LA FEBBRE DI ORIGINE LA FEBBRE DI ORIGINE SCONOSCIUTA (FUO)SCONOSCIUTA (FUO)

CONDIZIONE FEBBRILE PERDURANTE DA ALMENO DUE SETTIMANE LA CUI CAUSA E’

DIFFICILMENTE INDIVIDUABILE AD UNA PRIMA VALUTAZIONE

CLINICA

CAUSE DI FUO

•• DALLDALL’’ANALISI DI ALCUNE CASISTICHE AMERICANE ANALISI DI ALCUNE CASISTICHE AMERICANE EUROPEE ED ASIATICHE:EUROPEE ED ASIATICHE:

�� A) SU 895 PAZIENTI AFFETTI DA FUO, SOLO IN 707 EA) SU 895 PAZIENTI AFFETTI DA FUO, SOLO IN 707 E’’

POSSIBILE RAGGIUNGERE UNA DIAGNOSI FINALE. POSSIBILE RAGGIUNGERE UNA DIAGNOSI FINALE.

�� B) IL 77% ERA INQUADRABILE IN UN NUMERO RISTRETTO DI B) IL 77% ERA INQUADRABILE IN UN NUMERO RISTRETTO DI

FORME CLINICHE (24).FORME CLINICHE (24).

�� C) IL RESTANTE 23% DEI PAZIENTI C) IL RESTANTE 23% DEI PAZIENTI DIAGNOSTICATI SI DIAGNOSTICATI SI

DISPERDEVA NELLE RESTANTI 52 FORME CLINICHEDISPERDEVA NELLE RESTANTI 52 FORME CLINICHE

•• IL NUMERO DEI PAZIENTI RIMASTI SENZA DIAGNOSI NELLE IL NUMERO DEI PAZIENTI RIMASTI SENZA DIAGNOSI NELLE CASISTICHE PEDIATRICHE DISPONIBILI ECASISTICHE PEDIATRICHE DISPONIBILI E’’ MOLTO ELEVATO MOLTO ELEVATO OSCILLANDO TRA IL 18 ED IL 26%OSCILLANDO TRA IL 18 ED IL 26%

CAUSE DI FUO

•• QUESTI 4 GRUPPI POSSONO PRESENTARE QUADRI CLINICI SIMILIQUESTI 4 GRUPPI POSSONO PRESENTARE QUADRI CLINICI SIMILI

•• LE INFEZIONI RAPPRESENTANO LA CAUSA LE INFEZIONI RAPPRESENTANO LA CAUSA PIUPIU’’ FREQUENTE DI FEBBRE FREQUENTE DI FEBBRE NEL BAMBINONEL BAMBINO

•• IL 5IL 5--20% DI FUO SONO CAUSATE DA MALATTIE REUMATOLOGICHE20% DI FUO SONO CAUSATE DA MALATTIE REUMATOLOGICHE

•• LE MALATTIE REUMATOLOGICHE POSSONO RICHIEDERE SETTIMANE O LE MALATTIE REUMATOLOGICHE POSSONO RICHIEDERE SETTIMANE O MESI PER LA DIAGNOSI O SONO SPESSO UNA DIAGNOSI CLINICA O MESI PER LA DIAGNOSI O SONO SPESSO UNA DIAGNOSI CLINICA O DI ESCLUSIONE!DI ESCLUSIONE!

••

MALIGNITAMALIGNITA’’ MALATTIEMALATTIEREUMATOLOGICHEREUMATOLOGICHE

INFEZIONIINFEZIONI

MISCELLANEAMISCELLANEA

CAUSE DI FUO

�� MALATTIE INFETTIVE SISTEMICHEMALATTIE INFETTIVE SISTEMICHE (batteriche, virali, (batteriche, virali,

protozoarieprotozoarie))

�� MALATTIE INFETTIVE A LOCALIZZAZIONE DIMALATTIE INFETTIVE A LOCALIZZAZIONE DI

ORGANO ORGANO (endocarditi, osteomieliti)(endocarditi, osteomieliti)

�� MALATTIE INFIAMMATORIE A PATOGENESI NON MALATTIE INFIAMMATORIE A PATOGENESI NON

INFETTIVA (INFETTIVA (malattie malattie reumatologichereumatologiche, , granulomatosegranulomatose))

�� MALATTIE NEOPLASTICHEMALATTIE NEOPLASTICHE (leucemie, linfomi, (leucemie, linfomi,

neuroblastomineuroblastomi))

�� MALATTIE EREDITARIOMALATTIE EREDITARIO--METABOLICHE (METABOLICHE (ittiosiittiosi, ,

disautonomiadisautonomia familiare)familiare)

�� FEBBRE DA INGANNOFEBBRE DA INGANNO (fittizia, (fittizia, MunchausenMunchausen byby proxyproxy))

�� ASSUNZIONEASSUNZIONE DIDI FARMACIFARMACI (antibiotici, FANS, (antibiotici, FANS,

anticomiziali)anticomiziali)

CAUSE DI FUO NEI PAESI CAUSE DI FUO NEI PAESI INDUSTRIALIZZATIINDUSTRIALIZZATI

AIGAIG

Malattia di KawasakiMalattia di Kawasaki

Malattia di Malattia di CrohnCrohn

LESLES

NEOPLASIENEOPLASIE

LLALLA

LinfomaLinfoma

Infezione da Infezione da EBVEBV

TubercolosiTubercolosi

BartonellaBartonella

SalmonellosiSalmonellosi

DA FARMACIDA FARMACI

FansFans

AnticomizialiAnticomiziali

AtropinaAtropina

DA INGANNODA INGANNO

Infezioni vie UrinarieInfezioni vie Urinarie

BroncopolmoniteBroncopolmonite

OsteomieliteOsteomielite

EndocarditeEndocardite

Ascesso Ascesso peritonsillareperitonsillare

MeningiteMeningite

Ascesso addominaleAscesso addominale

SinusiteSinusite

FORME FORME INFIAMMATORIEINFIAMMATORIE

FORME FORME INFETTIVE INFETTIVE SISTEMICHESISTEMICHE

FORME INFETTIVE DI FORME INFETTIVE DI ORGANOORGANO

FEBBRE DA CAUSA IGNOTA (F.U.O.)

1.ascessi (epatico, perirenale, sottodiaframmatico, dentario);

2.endocardite batterica; 3.osteomielite; 4.pielonefrite; 5.mastoidite; 6.sarcoidosi; 7.connettiviti

CAUSE DI FEBBRICOLA PERSISTENTE (> 10 gg)(da Pocecco e Panizon, n=100)

1) COMPLESSO PRIMARIO TBC 282) F. "SENZA SUBSTRATO ORGANICO" 223) INFEZIONI RESPIRATORIE 134) F. DA ANTIBIOTICI 105) SINUSITE 96) INFEZ. STREPTOCOCCICA SUBACUTA 97) MONONUCLEOSI 38) ENTERITE DA COLI PATOGENO 29) FEBBRE DA TENSIONE 210) FEBBRE DA INGANNO 1

CAUSE DI IPERPIRESSIA (> 40 C) IN BAMBINI < 24 MESI (N=330)

(casistica di un Pronto Soccorso Americano)

1) OTITE MEDIA 37.0 %2) M. NON SPECIFICA 25.5 %3) BRONCOPOLMONITE 15.5 %4) SEPSI 6.1 %5) M. VIRALI ESANTEMATICHE 5.8 %6) MENINGITI VIRALI 3.6 %7) GASTRO-ENTERITI 1.8 %7) LARINGITI 1.5 %8) MENINGITI BATTERICHE 1.2 %9) INFEZ. VIE URINARIE 0.6 %

PRINCIPALI ESAMI PER LA DIAGNOSI1) EMOCROMO CON FORMULA LEUCOCITARIA,

indici infiammatori (VES, proteina C, alfa2-globuline); transaminasi

2) ES. URINE3) ES. CULTURALI : urine, feci, sangue, escreati, essudati, midollo4) REAZIONE DI MANTOUX alla tubercolina5) TASL (e Streptozyme test)6) SIERODIAGNOSI: per tifo e paratifo (WIDAL), brucellosi

(WRIGHT), toxoplasmosi, mononucleosi (Paul Bunnele anticorpi anti-EB virus), adenovirus, ecc.

7) VALUTAZIONE AUTOANTICORPI: antinucleo (ANA), anti-DNA, cellule LE, Waaler-Rose o Reuma-Test, C3 e C4

8) ESAMI RADIOLOGICI e ECOGRAFICI: torace, seni paranasali, mastoide

9) CONSULENZE: ORL E ODONTOIATRICA 10) BIOPSIE : linfonodi, midollo, ecc

TERAPIA DELLA FEBBREEZIOLOGICA: antibiotici, cortisonici, ecc

SINTOMATICA:

a) TERAPIA FISICA : borse di ghiaccio, spugnature con acqua e alcol, poche coperte, ADEGUATA IDRATAZIONE

b) ANTIPIRETICI:1)ACIDO ACETIL-SALICILICO (Aspirina, Cemirit, Bufferin)

alla dose di 10-20 mg/Kg/dose ripetibile2)ACETIL-SALICILATO DI LISINA (Flectadol, Aspegic)3)PARACETAMOLO (Tachipirina, Puernol) alla dose di

10 mg/Kg/dose ripetibile (dopo 4-6 ore); puo' essere associato ai precedenti, ma l'effetto antipiretico e' lo stesso,anche se forse un po’ piu' prolungato (6 ore).

4)PIRAZOLONICI (Novalgina, 4)PIRAZOLONICI (Novalgina, CausithCausith)])]

Quando fare la terapia sintomatica ?

- nei bambini “sani” quando la temperatura supera i 38,5-39 °C

- nei bambini con problemi neurologici e in quelli che hanno già presentato crisi convulsive ‘febbrili’ già a temperature più basse: 37,5 (-38) °C

EFFETTI SECONDARI DEGLI ANTIPIRETICI

L'Aspirina può dare:

1) allungamento del tempo di emorragia (diminuzione del

Fattore VII): non usare nei soggetti sottoposti a

intervento chirurgico

2) broncospasmo nei soggetti sani (0.3 %) e nei soggetti

asmatici (3%). L'azione spastica non e' di tipo

allergico, ma da intolleranza

3) epato-tossicità se dato a lungo e a forti dosi (sindrome

di Reye specie se si usa durante varicella e influenza)

4) gastro-lesività

Il paracetamolopuò dare:

1) epato-tossicita' solo se a forti dosi acute (scopo suicida)2) meta-emoglobinemia (emoglobina ossidata)3) anemia emolitica, piastrinopenia

I pirazolonici possono dare :1) agranulocitosi, 2) piastrinopenia, 3) danni renali e gastrici (negli USA la Novalginanon e' usata).