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Certificazione ISO 9001-2000 n. 6849 ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO "FEDELE LAMPERTICO" Viale GG. Trissino, 30 – 36100 VICENZA 0444/504324 r.a.- C.F. 80014770244 – [email protected] www.lampertico.gov.it - [email protected] ANNO SCOLASTICO 2017/18 PRIMA SIMULAZIONE ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Giorgio Caproni, Versicoli quasi ecologici, in Res amissa. Tratto da L’opera in versi, a cura di Luca Zuliani, Mondadori - I Meridiani, Milano 1998 Non uccidete il mare, la libellula, il vento. Non soffocate il lamento (il canto!) del lamantino 1 . 5 Il galagone 2 , il pino: anche di questo è fatto l’uomo. E chi per profitto vile fulmina 3 un pesce, un fiume, non fatelo cavaliere 10 del lavoro. L’amore finisce dove finisce l’erba e l’acqua muore. Dove sparendo la foresta e l’aria verde, chi resta 15 sospira nel sempre più vasto paese guasto: «Come potrebbe tornare a esser bella, scomparso l’uomo, la terra». Giorgio Caproni nacque a Livorno nel 1912. A dieci anni si trasferì con la famiglia a Genova, che considerò sempre la sua vera città e dove visse fino al 1938. Dopo studi musicali e due anni di università, a partire dal 1935 si dedicò alla professione di maestro elementare. Nel 1939 fu chiamato alle armi e combatté sul fronte occidentale. Dopo la guerra si stabilì definitivamente a Roma, dove proseguì l’attività di insegnante, dedicandosi contemporaneamente, oltre che alla poesia, anche alla traduzione, soprattutto di opere francesi. La raccolta di versi Res amissa, di cui fa parte la poesia proposta, fu pubblicata nel 1991, un anno dopo la morte dell’autore. 1 lamantino: mammifero marino diffuso soprattutto sulle coste e nei fiumi dell'Africa occidentale. 2 galagone: scimmia africana di piccole dimensioni. 3 fulmina: uccide con un colpo rapido e improvviso. 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo della lirica. 2. Analisi del testo 2.1. Il componimento fa parte di una raccolta di versi dal titolo latino Res amissa (“Cosa perduta”). In che modo il contenuto della poesia proposta può essere collegato con il titolo della raccolta? 2.2. La poesia è composta da un’unica strofa, ma può essere idealmente divisa in due parti. Quali? Qual è la funzione di ciascuna delle due parti? 2.3. Individua nella lirica i verbi che rappresentano le azioni dell’uomo nei confronti della natura, che il poeta vuole contrastare. Quale atteggiamento e quale considerazione della natura da parte dell’uomo emergono da queste azioni? 2.4. Il poeta fa riferimento a una motivazione che spinge l’uomo ad agire contro la natura: quale? 2.5. Dalla lirica emerge un atteggiamento critico del poeta verso la società moderna, che spesso premia chi compie delle azioni irrispettose verso la natura. In quali versi, in particolare, è evidente questa critica? 2.6. L’uomo ha bisogno della natura per sopravvivere, ma la natura non ha bisogno dell’uomo: individua nella lirica i punti in cui emerge questa convinzione. 2.7. Nell’ultima parte della poesia, come viene definito il mondo deturpato dall’uomo? Qual è il sentimento di “chi resta”? 2.8. Soffermati sulle scelte stilistiche dell’autore. I versi sono tutti della stessa misura? Riconosci qualche enjambement? Segnala le vere e proprie rime e le assonanze o consonanze.

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Certificazione ISO 9001-2000

n. 6849

ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO "FEDELE LAMPERTICO"

Viale GG. Trissino, 30 – 36100 VICENZA 0444/504324 r.a.- C.F. 80014770244 – [email protected]

www.lampertico.gov.it - [email protected] ANNO SCOLASTICO 2017/18 PRIMA SIMULAZIONE ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PROVA DI ITALIANO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Giorgio Caproni, Versicoli quasi ecologici, in Res amissa. Tratto da L’opera in versi, a cura di Luca Zuliani, Mondadori - I Meridiani, Milano 1998

Non uccidete il mare, la libellula, il vento. Non soffocate il lamento (il canto!) del lamantino1.

5 Il galagone2, il pino: anche di questo è fatto l’uomo. E chi per profitto vile fulmina3 un pesce, un fiume, non fatelo cavaliere

10 del lavoro. L’amore finisce dove finisce l’erba e l’acqua muore. Dove sparendo la foresta e l’aria verde, chi resta

15 sospira nel sempre più vasto paese guasto: «Come potrebbe tornare a esser bella, scomparso l’uomo, la terra».

Giorgio Caproni nacque a Livorno nel 1912. A dieci anni si trasferì con la famiglia a Genova, che considerò sempre la sua vera città e dove visse fino al 1938. Dopo studi musicali e due anni di università, a partire dal 1935 si dedicò alla professione di maestro elementare. Nel 1939 fu chiamato alle armi e combatté sul fronte occidentale. Dopo la guerra si stabilì definitivamente a Roma, dove proseguì l’attività di insegnante, dedicandosi contemporaneamente, oltre che alla poesia, anche alla traduzione, soprattutto di opere francesi. La raccolta di versi Res amissa, di cui fa parte la poesia proposta, fu pubblicata nel 1991, un anno dopo la morte dell’autore.

1 lamantino: mammifero marino diffuso soprattutto sulle coste e nei fiumi dell'Africa occidentale. 2 galagone: scimmia africana di piccole dimensioni. 3 fulmina: uccide con un colpo rapido e improvviso.

1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo della lirica. 2. Analisi del testo 2.1. Il componimento fa parte di una raccolta di versi dal titolo latino Res amissa (“Cosa perduta”). In che modo il

contenuto della poesia proposta può essere collegato con il titolo della raccolta? 2.2. La poesia è composta da un’unica strofa, ma può essere idealmente divisa in due parti. Quali? Qual è la

funzione di ciascuna delle due parti? 2.3. Individua nella lirica i verbi che rappresentano le azioni dell’uomo nei confronti della natura, che il poeta

vuole contrastare. Quale atteggiamento e quale considerazione della natura da parte dell’uomo emergono da queste azioni?

2.4. Il poeta fa riferimento a una motivazione che spinge l’uomo ad agire contro la natura: quale? 2.5. Dalla lirica emerge un atteggiamento critico del poeta verso la società moderna, che spesso premia chi compie

delle azioni irrispettose verso la natura. In quali versi, in particolare, è evidente questa critica? 2.6. L’uomo ha bisogno della natura per sopravvivere, ma la natura non ha bisogno dell’uomo: individua nella

lirica i punti in cui emerge questa convinzione. 2.7. Nell’ultima parte della poesia, come viene definito il mondo deturpato dall’uomo? Qual è il sentimento di “chi

resta”? 2.8. Soffermati sulle scelte stilistiche dell’autore. I versi sono tutti della stessa misura? Riconosci qualche

enjambement? Segnala le vere e proprie rime e le assonanze o consonanze.

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Al centro della lirica vi è il tema del rapporto fra uomo e natura. Sulla base dell’analisi condotta, proponi un’interpretazione complessiva della poesia, facendo riferimento anche ad altri testi letterari in cui è presente questo tema. Puoi arricchire l’interpretazione della poesia con tue considerazioni personali. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: La natura tra minaccia e idillio nell’arte e nella letteratura.

DOCUMENTI

William Turner, Bufera di neve: Annibale e il suo esercito attraversano le Alpi, 1812, Londra, Tate Britain

Giuseppe Pellizza da Volpedo, Idillio primaverile, 1896 – 1901, Collezione privata (www.pellizza.it/index.php/idillio-primaverile/)

«Natura. Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra? Ora sappi che nelle fatture, negli ordini e nelle operazioni mie, trattone pochissime, sempre ebbi ed ho l’intenzione a tutt’altro, che alla felicità degli uomini o all’infelicità. Quando io vi offendo in qualunque modo e con qual si sia mezzo, io non me n’avveggo, se non rarissime volte: come, ordinariamente, se io vi diletto o vi benefico, io non lo so; e non ho fatto, come credete voi, quelle tali cose, o non fo quelle tali azioni, per dilettarvi o giovarvi. E finalmente, se anche mi avvenisse di estinguere tutta la vostra specie, io non me ne avvedrei.»

Giacomo LEOPARDI, DIALOGO DELLA NATURA E DI UN ISLANDESE, da Operette morali, Barbera Editore, Siena 2010

Il lampo

E cielo e terra si mostrò qual era:

la terra ansante, livida, in sussulto; il cielo ingombro, tragico, disfatto: bianca bianca nel tacito tumulto

5 una casa apparì sparì d’un tratto; come un occhio, che, largo, esterrefatto, s’aprì si chiuse, nella notte nera.

Giovanni PASCOLI, Poesie, a cura di I. Ciani e F. Latini, UTET Classici, Torino 2002

I limoni

Meglio se le gazzarre degli uccelli si spengono inghiottite dall’azzurro: più chiaro si ascolta il susurro dei rami amici nell’aria che quasi non si muove, e i sensi di quest’odore che non sa staccarsi da terra e piove in petto una dolcezza inquieta. Qui delle divertite passioni per miracolo tace la guerra, qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza ed è l’odore dei limoni. Eugenio MONTALE, vv 11-21, Tutte le poesie, a cura di G. Zampa, Mondadori I Meridiani, Milano 1984

«Ho vagato per queste montagne. Non v’è albero, non tugurio, non erba. Tutto è bronchi; aspri e lividi macigni; e qua e là molte croci che segnano il sito de’ viandanti assassinati. – Là giù è il Roja, un torrente che quando si disfanno i ghiacci precipita dalle viscere delle Alpi, e per gran tratto ha spaccato in due questa immensa montagna. V’è un ponte presso alla marina che ricongiunge il sentiero. Mi sono fermato su quel ponte, e ho spinto gli occhi sin dove può giungere la vista; e percorrendo due argini di altissime rupi e di burroni cavernosi, appena si vedono imposte su le cervici dell’Alpi altre Alpi di neve che s’immergono nel Cielo e tutto biancheggia e si confonde – da quelle spalancate Alpi cala e passeggia ondeggiando la tramontana, e per quelle fauci invade il Mediterraneo. La Natura siede qui solitaria e minacciosa, e caccia da questo suo regno tutti i viventi.»

Ugo FOSCOLO, Ultime lettere di Jacopo Ortis (lettera del 19 e 20 febbraio), Oscar Classici Mondadori, Milano 2003 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Nuove tecnologie e lavoro.

DOCUMENTI «Dai droni postini alle auto che si guidano da sole […], si sapeva che le macchine minacciano parte del lavoro oggi svolto dall’uomo. La grande novità è che nel mirino dei robot ci sono soprattutto i Paesi emergenti: quelli che fino a ieri avevano sviluppato un’industria a basso valore aggiunto contando su una manodopera a costi stracciati. Quella stessa manodopera, domani, potrebbe perdere il lavoro perché superata in economia dalle macchine. Il campanello d’allarme è stato suonato dall’Onu attraverso un recente report dell’Unctad, la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo. Che mette in guardia Asia, Africa e America Latina: attenti, dice il report Robot and Industrialization in Developing Countries, perché è da voi che l’impatto dell’era dei robot sarà più pesante. […] Come evitare la desertificazione economica? Il primo consiglio che l’Onu dà ai Paesi emergenti è banale ma ovviamente validissimo: abbracciate la rivoluzione digitale, a partire dai banchi scolastici. “Bisogna ridisegnare i sistemi educativi – spiega il report – in modo da creare le competenze manageriali e professionali necessarie a lavorare con le nuove tecnologie”.»

Enrico MARRO, Allarme Onu: i robot sostituiranno il 66% del lavoro umano, in «Il Sole 24 Ore», 18 novembre 2016

«La digitalizzazione e l’automazione del lavoro rappresentano un’opportunità. A rivelarlo è una ricerca di Manpower Group – dal titolo “Skills Revolution” – presentata al World Economic Forum 2017 di Davos. L'indagine, condotta tra 18.000 datori di lavoro in 43 Paesi del mondo, affronta il tema dell'impatto della digitalizzazione sull'occupazione e dello sviluppo di nuove competenze dei lavoratori. […] L’83% del campione intervistato ritiene che l’automatizzazione e la digitalizzazione del lavoro faranno crescere il totale dei posti di lavoro. Inoltre, si prevede che questi cambiamenti avranno un impatto positivo sull’aggiornamento delle competenze dei lavoratori, rispetto al quale i datori di lavoro prevedono di implementare specifici programmi formativi nel prossimo futuro. Tra i 43 Paesi oggetto dell'indagine, è l’Italia ad aspettarsi il maggior incremento di nuovi posti di lavoro grazie alla quarta rivoluzione industriale al netto di un “upskilling”, un aggiornamento delle competenze, con una creazione di nuovi posti di lavoro prevista tra il 31% ed il 40%.»

Federica META, Industria 4.0, contrordine: i robot creano lavoro, «Corcom.it», 20 gennaio 2017 «Nei prossimi dieci anni la tecnologia creerà o cancellerà posti di lavoro? Se lo è chiesto l’autorevole Pew Research che ha girato la domanda a quasi duemila esperti, analisti e costruttori di prodotti tecnologici che hanno partecipato all’inchiesta intitolata “Future of the internet”. […] Per il 48% degli esperti, la nuova ondata dell’innovazione, fatta di auto che si guidano da sole, robot e network di intelligenza artificiale, impatterà negativamente sulla creazione di posti di lavoro. Nei prossimi anni, dunque, le macchine e i programmi sostituiranno non solo i lavoratori meno specializzati, ma anche gli impiegati. Ne conseguiranno vaste aree di ineguaglianza economica, disoccupazione e, addirittura, la rottura dell’ordine sociale. L’altra metà degli intervistati, invece, si dice fiduciosa della possibilità che la tecnologia e l’innovazione saranno in grado di creare più posti di lavoro di quanti ne andranno perduti a vantaggio dei robot. Perché l’uomo, così come ha sempre fatto dalla Rivoluzione Industriale in avanti, non smetterà di creare nuovi tipi di lavoro, nuove industrie e nuovi modi di guadagnare.»

Stefania MEDETTI, Il lavoro nel futuro: i robot saranno una minaccia o un’opportunità?, «Panorama», 12 agosto 2014 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Disastri e ricostruzione.

DOCUMENTI «[…] Montecassino […] ha subito invasioni e assedi, incendi e crolli per terremoti. Più volte è stato distrutto. L’ultima volta nel 1944 quando gli alleati – che lì nella battaglia contro i tedeschi hanno perso migliaia di soldati – sotto pressione dell’opinione pubblica anglo-americana decidono di raderlo al suolo. Convocano a pochi chilometri di distanza tutti i corrispondenti di guerra e, praticamente in diretta, danno il via al bombardamento a tappeto che riduce in macerie il monastero. “Succisa virescit”1: una dozzina di anni dopo Montecassino è in piedi. Ricostruito con una tempestività che oggi sembra incredibile ma che dice parecchio sulla vitalità di un’Italia appena uscita dal conflitto e decisa non solo a rimettere in piedi la produzione industriale ma determinata a conservare e valorizzare il suo patrimonio culturale. Una sfida, per certi versi, analoga a quella che ora, dopo il terremoto, ci troviamo ad affrontare nell’Appennino, cuore e spina dell’intero Paese.» 1 Tagliata ricresce

Giorgio BOATTI, «La Repubblica», 31 ottobre 2016 «Il fiume aveva traboccato gli argini almeno di un paio di metri e cominciava a portare con sé ogni tipo di avanzo – tronchi d’alberi sradicati, biciclette, automobili, travi che lambivano con gran fracasso i contrafforti del Ponte Vecchio per dopo quasi sempre sormontarli. […] L’acqua aumentava […]: spaventoso, fango ovunque e un terribile odore di marcio e di benzina, vetri rotti, bottiglie, migliaia di libri disfatti nell’acqua sudicia, […] l’acqua era arrivata a diversi metri d’altezza e tutto era ancor peggio. […] Quel che Firenze insegnò a tutti allora, cinquanta anni fa, è il senso della dignità e come nulla sia veramente perso se si ha la forza e la fede di non lamentarsi e di rimettersi a lavorare da capo. La natura sa distruggere infinite cose ma tutte possono essere riparate dagli uomini. Purtroppo è l’uomo ad essere in grado di annientare per sempre ciò che altri uomini hanno fatto prima di quelli che ignorano la propria missione.»

Alvar GONZÁLEZ-PALACIOS, «Il Sole 24 ore», 28 ottobre 2016

«Nondimanco, perché il nostro libero arbitrio non sia spento, iudico potere essere vero che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che etiam1 lei ne lasci governare l’altra metà, o presso2, a noi. E assimiglio quella a uno di questi fiumi rovinosi che, quando si adirano, allagano e’ piani, rovinano li arbori e li edifizi, lievano da questa parte terreno, pongono da quella altra: ciascuno fugge loro dinanzi, ognuno cede all’impeto loro sanza potervi in alcuna parte ostare3. E, benché sieno così fatti, non resta però che gli uomini, quando sono tempi queti, non vi potessino fare provedimento e con ripari e con argini: in modo che, crescendo poi, o eglino andrebbono per uno canale o l’impeto loro non sarebbe né sì dannoso né sì licenzioso. Similmente interviene della fortuna, la quale dimostra la sua potenza dove non è ordinata virtù a resisterle: e quivi volta e’ sua impeti, dove la sa che non sono fatti gli argini né e’ ripari a tenerla.» 1 etiam: anche 2 presso: poco meno 3 ostare: porre ostacolo

Niccolò MACHIAVELLI, Il Principe Cap. XXV, Einaudi, Torino 1995 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Robotica e futuro tra istruzione, ricerca e mondo del lavoro.

DOCUMENTI «L’applicazione della robotica a fini educativi […] è una tendenza in continua crescita anche nel nostro Paese e sta attirando sempre di più l’attenzione da parte di docenti e persone attive nel campo della formazione. Attraverso questo metodo, gli studenti diventano protagonisti dell’apprendimento e creatori del proprio prodotto e si sentono più coinvolti nel processo di apprendimento. La robotica li aiuta a sviluppare le competenze cognitive tipiche del pensiero computazionale, a imparare a progettare il loro lavoro e a incrementare le competenze di problem solving. Essa non rientra esclusivamente nel campo dell’informatica e della matematica, al contrario ha dimostrato di essere un’attività interdisciplinare in grado di stimolare gli alunni a mettere in pratica e quindi rafforzare anche le capacità logiche, di analisi e di sintesi.»

Fabiana BERTAZZI, All’Indire un incontro sulla robotica educativa, sito web INDIRE, 6 aprile 2016 «La crescente necessità di robot nelle attività sociali, in ambienti non strutturati, a contatto con gli esseri umani, sta aprendo nuovi scenari che puntano a superare la struttura rigida dei robot, a favore dell’introduzione di parti robotiche “morbide”, facilmente malleabili, capaci di adattarsi a vari contesti. Da qui si sviluppa la Soft Robotics, campo interdisciplinare che si occupa di robot costruiti con materiali morbidi e deformabili, in grado di interagire con gli esseri umani e l’ambiente circostante. La Soft Robotics non è solo una nuova frontiera dello sviluppo tecnologico, ma un nuovo modo di avvicinarsi alla robotica scardinando le convenzioni e sfruttando un potenziale tutto nuovo per la produzione di una nuova generazione di robot capaci di sostenere l’uomo in ambienti naturali.»

Dal sito web della Scuola Universitaria Superiore “Sant’Anna” di Pisa – Soft Robotics Area «Un nuovo quadro di norme comunitarie per disciplinare l'ascesa di robot e intelligenza artificiale in Europa, soprattutto nei suoi sviluppi più delicati: la responsabilità civile delle macchine, l'impatto sul mercato del lavoro e i risvolti etici, dalla privacy alla tutela dei dati acquisiti e trasmessi da tecnologie che invadono sempre di più la vita dei cittadini. È quanto chiedono i deputati Ue alla Commissione europea, con una risoluzione approvata ieri (396 voti favorevoli, 123 contrari, 85 astenuti) in materia di “Norme di diritto civile sulla robotica”. La relazione […] insiste su alcuni pilastri: la creazione di uno status giuridico per i robot, con la prospettiva di classificare gli automi come “persone elettroniche” responsabili delle proprie azioni; una vigilanza continuativa delle conseguenze sul mercato del lavoro e gli investimenti necessari per evitare una crisi occupazionale; un codice etico per gli ingegneri che si occupano della realizzazione di robot e, in prospettiva, il lancio di una Agenzia europea per la robotica e l'intelligenza artificiale che sia “incaricata di fornire le competenze tecniche, etiche e normative necessarie”.»

Alberto MAGNANI, Robot e intelligenza artificiale, i deputati Ue chiedono norme europee, «Il Sole 24 ore», 17 febbraio 2017

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

La rotta di Caporetto nel Diario di guerra di Carlo Emilio Gadda: (Diario di guerra per l’anno 1917, in Carlo Emilio Gadda, Giornale di guerra e di prigionia, Garzanti, 2002). «Kosĕc, sopra Drezenca. - Drezenca, 18 ottobre 1917. Ore 19. Stamane m'adoperai, sotto la pioggia, per far funzionare il servizio: ottenni il caffè alla Compagnia, dal Comando di Tappa: diedi disposizioni d'ogni genere. Tutto ciò a Caporetto. - Lasciai Caporetto con le salmerie della Compagnia, per arrivar presto a Drezenca e far preparare il rancio. - A Drezenca1 ci siamo accantonati in baraccamenti aperti ai quattro venti. -

Lasciammo la linea dopo averla vigilata e mantenuta il 25 ottobre 1917 dopo le tre, essendo venuto l'ordine di ritirata. Portammo con noi tutte le quattro mitragliatrici, dal Krašjj (Krasii) all'Isonzo (tra Ternova e Caporetto), a prezzo di estrema fatica. All'Isonzo, mentre invano cercavamo di passarlo, fummo fatti prigionieri. - La fila di soldati sulla strada d'oltre Isonzo: li credo rinforzi italiani. Sono tedeschi! Gli orrori spirituali della giornata (artiglierie abbandonate, mitragliatrici fracassate, ecc.). Io guastai le mie due armi.-A sera la marcia faticosissima fino a Tolmino ed oltre, per luoghi ignoti.

26 ottobre: marcia notturna e diurna per luoghi ignoti. I maltrattamenti: nessun cibo ci è dato. Cola si sperde. Sassella solo rimane con me. La tragica fine. »

Il candidato rifletta sul significato di questo evento e sulle implicazioni sul piano militare, politico e sociale in Italia a seguito di questa drammatica fase del primo conflitto mondiale.

1. O meglio a Kosĕc

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

«Per progresso si possono intendere almeno due diversi tipi di successione di eventi. Da una parte c’è un progresso materiale, fatto di realizzazioni e conoscenze, di natura prevalentemente tecnico-scientifica; dall’altra, un progresso morale e civile, che coinvolge soprattutto i comportamenti e gli atteggiamenti mentali. Il primo corre veloce, soprattutto oggi, e raramente mostra ondeggiamenti. È il nostro vanto e il nostro orgoglio. Il secondo stenta, e a volte sembra retrocedere, seppur temporaneamente. I problemi nascono in gran parte dal confondere tra loro questi due tipi di progresso. Che sono molto diversi. Di natura esterna, collettiva e culturale il primo; di natura interna, individuale e biologica il secondo. E con due velocità molto diverse: veloce il primo, lento o lentissimo il secondo. Perché? Perché acquisire nuove conoscenze e nuove tecniche si può fare insieme ad altri esseri umani, che si trovano intorno a noi, e a volte anche a distanza, nello spazio e magari nel tempo: posso imparare infatti leggendo e studiando cose scritte da persone che non ci sono più come Einstein, Kant, Platone o Talete. I comportamenti, al contrario, sono individuali: posso leggere e ascoltare precetti meravigliosi, ma metterli in pratica è un’altra cosa. L’imitazione e l’emulazione sono spinte potentissime, ma dall’esito non garantito, anche se a volte c’è una costrizione. Se gli insegnamenti sono poi fuorvianti o perversi, buonanotte! Questo è in fondo il motivo per cui le società possono essere civili o civilissime, mentre non tutti i loro membri si comportano come si deve. Da sempre.»

Edoardo BONCINELLI, Per migliorarci serve una mutazione, «Corriere della Sera - la Lettura», 7 agosto 2016

Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, se vuoi, potrai sviluppare il tuo elaborato riflettendo: sul significato di «progresso», di «civiltà» e sulle reciproche interazioni; sul significato da attribuire a «progresso materiale» ed a «progresso morale e civile»; sulle ragioni e sulle cause che sono alla base della difficoltà di mettere in pratica «precetti» virtuosi; sulla forza e sulle conseguenze dell’«emulazione»; sul paradosso rappresentato dalla coesistenza del livello civile della società e della devianza di (taluni) singoli che ne

fanno parte. I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza all’elaborato. Infine, se lo ritieni, potrai concludere lo svolgimento con l’esemplificazione di uno o più casi, appresi dalla cronaca, in cui il paradosso civiltà/devianza si rende particolarmente evidente e aggiungere una tua personale riflessione critica.

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Durata massima della prova: 6 ore. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

Certificazione

ISO 9001-2000

n. 6849

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Viale GG. Trissino, 30 – 36100 VICENZA 0444/504324 r.a.- C.F. 80014770244 – [email protected]

www.lampertico.gov.it - [email protected] ANNO SCOLASTICO 2017/18 SECONDA SIMULAZIONE ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, in Romanzi e racconti, Vol. I, edizione diretta da C. Milanini, a cura di M. Barenghi e B. Falcetto, Mondadori, Milano 1991. A volte il fare uno scherzo cattivo lascia un gusto amaro, e Pin si trova solo a girare nei vicoli, con tutti che gli gridano improperi e lo cacciano via. Si avrebbe voglia d’andare con una banda di compagni, allora, compagni cui spiegare il posto dove fanno il nido i ragni, o con cui fare battaglie con le canne, nel fossato. Ma i ragazzi non vogliono bene a Pin: è l’amico dei grandi, Pin, sa dire ai grandi cose che li fanno ridere e arrabbiare, non come loro che non capiscono nulla quando i grandi parlano. Pin alle volte vorrebbe mettersi coi ragazzi della sua età, chiedere che lo lascino giocare a testa e pila, e che gli spieghino la via per un sotterraneo che arriva fino in piazza Mercato. Ma i ragazzi lo lasciano a parte, e a un certo punto si mettono a picchiarlo; perché Pin ha due braccine smilze smilze ed è il più debole di tutti. Da Pin vanno alle volte a chiedere spiegazioni su cose che succedono tra le donne e gli uomini; ma Pin comincia a canzonarli gridando per il carrugio e le madri richiamano i ragazzi: - Costanzo! Giacomino! Quante volte te l’ho detto che non devi andare con quel ragazzo così maleducato! Le madri hanno ragione: Pin non sa che raccontare storie d’uomini e donne nei letti e di uomini ammazzati o messi in prigione, storie insegnategli dai grandi, specie di fiabe che i grandi si raccontano tra loro e che pure sarebbe bello stare a sentire se Pin non le intercalasse di canzonature e di cose che non si capiscono da indovinare. E a Pin non resta che rifugiarsi nel mondo dei grandi, dei grandi che pure gli voltano la schiena, dei grandi che pure sono incomprensibili e distanti per lui come per gli altri ragazzi, ma che sono più facili da prendere in giro, con quella voglia delle donne e quella paura dei carabinieri, finché non si stancano e cominciano a scapaccionarlo. Ora Pin entrerà nell’osteria fumosa e viola, e dirà cose oscene, improperi mai uditi a quegli uomini fino a farli imbestialire e a farsi battere, e canterà canzoni commoventi, struggendosi fino a piangere e a farli piangere, e inventerà scherzi e smorfie così nuove da ubriacarsi di risate, tutto per smaltire la nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto le sere come quella. Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino (1923 -1985), pubblicato nel 1947, è ambientato in Liguria, dopo l’8settembre 1943, all’epoca della Resistenza. Pin, orfano di madre e affidato alla sorella che per vivere si prostituisce, cresce per strada abbandonato a se stesso, troppo maturo per giocare con i bambini e estraneo, per la sua età, al mondo degli adulti. Il suo unico rifugio è un luogo segreto in campagna, in cui i ragni fanno il nido. In carcere, dove finisce per un furto, entra in contatto con i partigiani ai quali si aggrega non appena riesce a fuggire di prigione; con loro condivide le esperienze drammatiche della fine della guerra. 1. Comprensione del testo Riassumi sinteticamente il contenuto del brano. 2. Analisi del testo 2.1. Il sentimento di inadeguatezza di Pin e la sua difficoltà di ragazzino a collocarsi nel mondo sono temi esistenziali, comuni a tutte le generazioni. Rifletti su come questi motivi si sviluppano nel brano. 2.2. L’autore utilizza strategie retoriche come ripetizioni, enumerazioni, metafore e altre; introduce inoltre usi morfologici, sintattici e scelte lessicali particolari per rendere più incisivo il suo racconto; ne sai individuare qualcuno nel testo? 2.3. Cosa vuole significare l’espressione “nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto”? Ti sembra che sia

efficace nell’orientare la valutazione su tutto ciò che precede? 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Il sentiero dei nidi di ragno parla della tragedia della seconda guerra mondiale e della lotta partigiana, ma racconta anche la vicenda universale di un ragazzino che passa drammaticamente dal mondo dell’infanzia a quello della maturità. Il brano si sofferma proprio su questo. Svolgi qualche riflessione relativa a questo aspetto anche utilizzando altri testi (poesie e romanzi, italiani e stranieri) che raccontano esperienze simili di formazione o ingresso nella vita adulta. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: L’ITALIA COME CREAZIONE ARTISTICO-letteraria

DOCUMENTI

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!

Quell’anima gentil fu così presta, sol per lo dolce suon de la sua terra, di fare al cittadin suo quivi festa;

e ora in te non stanno sanza guerra li vivi tuoi, e l’un l’altro si rode di quei ch’un muro e una fossa serra.

Cerca, misera, intorno da le prode le tue marine, e poi ti guarda in seno, s’alcuna parte in te di pace gode.

Dante Alighieri, Purgatorio, VI, vv. 76-87 (edizione Mondadori, Milano 1994)

O patria mia, vedo le mura e gli archi E le colonne e i simulacri e l’erme Torri degli avi nostri, Ma la gloria non vedo, Non vedo il lauro e il ferro ond’eran carchi I nostri padri antichi. Or fatta inerme, Nuda la fronte e nudo il petto mostri.

Giacomo Leopardi, All’Italia, vv. 1-7 (edizione BUR, Milano 1998)

«Il fatto che l’Italia sia stata, prima di essere una nazione e ben prima di essere uno Stato, un topos letterario, un tema, un motivo, una retorica, un’occorrenza, una creazione di poeti, un azzardo dell’immaginario può essere considerato, finalmente, tutt’altro che un deficit, una fragilità costitutiva, una deformazione originaria. Al contrario, abbandonando ogni residua velleità nazionalistica, rinnovare un’autocoscienza comunitaria fondata su questa “immagine debole”, come è stata definita, o meglio sul presupposto originario secondo il quale l’Italia è “un’espressione letteraria, una tradizione poetica”, mi sembra una sorte propizia e straordinaria, una debolezza ancora potenzialmente feconda, un viatico inclusivo piuttosto che escludente, un lascito libertario che conserva ancora promesse di futuro.»

Matteo DI GESÙ, Una nazione di carta, Carocci, Roma 2013

«Una peculiarità del caso italiano e di altri casi simili, cioè di nazioni arrivate all’appuntamento di una moderna ricerca dell’identità senza forti strutture economiche e statali, è stata […] la funzione determinante e centrale svolta, nel processo di costruzione nazionale, dalla tradizione letteraria, che è stata chiamata, dalle classi dirigenti del Risorgimento, a offrire un modello non solo al progetto di unificazione linguistica del paese ma a quello dell’educazione culturale. Era una scelta quasi obbligata: in un paese fortemente differenziato nelle sue componenti solo la letteratura offriva un collante abbastanza efficace.»

Remo CESERANI, Guida allo studio della letteratura, Laterza, Bari 1999

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Tecnologia digitale e impatto sui lavoratori: opportunità o minaccia?

DOCUMENTI «Il dibattito sull’impatto che la tecnologia esercita sul lavoro, l’occupazione e i salari è antico quanto la stessa era industriale. […] ogni nuovo avanzamento tecnologico ha scatenato il timore di una possibile sostituzione in massa della forza lavoro. Un fronte vede schierati quanti ritengono che le nuove tecnologie rimpiazzeranno con ogni probabilità i lavoratori. […] Di recente, molti hanno sostenuto che il rapido progresso delle tecnologie digitali potrebbe lasciare per strada molti lavoratori – e questo è certamente vero. Sull’altro fronte ci sono coloro che non vedono pericoli per i lavoratori. La storia è dalla loro parte: i salari reali e il numero dei posti di lavoro hanno conosciuto un aumento relativamente costante in tutto il mondo industrializzato sin dalla metà dell’Ottocento, anche a fronte di uno sviluppo tecnologico senza precedenti. […] Nel 1983 l’economista premio Nobel Wassily Leontief rese il dibattito più popolare e pepato introducendo un confronto tra gli esseri umani e i cavalli. Per molti decenni, l’impiego dei cavalli era sembrato resistere ai cambiamenti tecnologici. Perfino quando il telegrafo aveva soppiantato il Pony Express, la popolazione equina degli Stati Uniti aveva continuato a crescere, aumentando di sei volte tra il 1840 e il 1900, sino a superare i 21 milioni tra cavalli e muli. Gli animali erano fondamentali non soltanto nelle fattorie ma anche nei centri urbani in rapido sviluppo, dove trasportavano merci e persone trainando vetture di piazza e omnibus. Poi, però, con l’avvento e la diffusione del motore a combustione interna, la tendenza subì una brusca inversione. Quando i motori furono applicati alle automobili in città e ai trattori in campagna i cavalli divennero in larga misura irrilevanti. […] E’ possibile una svolta simile per la forza umana? I veicoli autonomi, i chioschi self service, i robot da magazzino e i super computer sono i segni premonitori di un’ondata di progresso tecnologico che alla fine spazzerà via gli esseri umani dalla scena economica? […] A meno che, ovviamente, non ci rifiutiamo di farci servire esclusivamente da robot e intelligenze artificiali. È questa la barriera più solida contro un’economia totalmente automatizzata e il motivo più valido per cui la forza lavoro umana non scomparirà in un prossimo futuro. Noi siamo una specie profondamente sociale, e il desiderio di contatti umani si riflette sulla nostra vita economica. […] I clienti abituali di un certo bar o ristorante vi si recano non soltanto per il cibo e le bevande ma anche per l’ospitalità offerta. Allenatori e trainer forniscono una motivazione che è impossibile trovare nei libri o nei video di esercizi. I buoni insegnanti trasmettono agli studenti l’ispirazione per continuare ad apprendere, psicologi e terapeuti stringono con i pazienti legami che li aiutano a guarire. […] Gli esseri umani hanno bisogni economici che possono essere soddisfatti soltanto da altri esseri umani, e ciò rende meno probabile che facciamo la fine dei cavalli.»

E. BRYNJOLFSSON e A. MCAFEE “Macchine e lavoro: perché l’uomo vincerà sui cavalli”, da Rivista “Aspenia n. 71/2015”

«Di fronte all’inarrestabile ascesa della quarta rivoluzione industriale (informatica più intelligenza artificiale) economisti e analisti finanziari […] hanno tentato di accreditare la tesi che, magari non subito ma almeno a lungo termine, tutti abbiamo da guadagnare dall’invasione dei robot in fabbriche e uffici. […] A Davos si è calcolato che, entro il 2020 nelle quindici maggiori economie mondiali l’automazione taglierà 5 milioni di posti di lavoro. […] si salva un posto di lavoro su tre. Appunto. Quale? Di fronte allo tsunami al rallentatore che sta investendo la società, nessuno è in grado di dire come ne usciremo. Al massimo, gli economisti assicurano che, come in passato, ci inventeremo nuovi lavori che oggi non immaginiamo. Ma qualche traccia più ampia, sul futuro, esiste. E consente di dire, in due parole, che se vostro figlio non ha la stoffa dell’amministratore delegato, è bene che si convinca a fare il giardiniere. La distinzione fondamentale, infatti, non è fra lavori qualificati e ben pagati e quelli che non lo sono, ma fra lavori di routine (in cui i compiti sono standardizzabili e ripetibili) e quelli che non lo sono. […] i lavori non di routine – manuali o intellettuali – sono raddoppiati: […] i lavori più impermeabili all’invasione di robot e software sono quelli legati alla professione medica, ma anche alla scuola o più direttamente creativi, come designer e coreografi. […] Il più impervio alla quarta rivoluzione industriale risulta però essere il “terapista ricreativo”, che non si fa fatica a immaginare come maestro di tango.»

Maurizio RICCI, La Repubblica, 9 febbraio 2016.

3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Il campo di concentramento come elemento della storia del Novecento.

DOCUMENTI «Il XX secolo potrebbe essere raccontato attraverso la storia del sistema concentrazionario. La guerra di liberazione cubana e quella algerina, la repressione coloniale in Africa, la rivoluzione bolscevica, la seconda guerra mondiale - dall’Indonesia agli Stati Uniti, passando per la Francia e Vichy -, la disgregazione della Iugoslavia, la repressione in Cecenia sono infatti accomunate dalla presenza dei campi detti “di concentramento”, nonostante dietro tale definizione si nascondano realtà non del tutto omogenee tra loro.»

Joël Kotek e Pierre Rigoulot, Il secolo dei campi. Detenzione, concentramento e sterminio: la tragedia del Novecento, tr. it. Mondadori, Milano 2002

«Le vittime di Stalin e di Hitler non furono uccise per conquistare e colonizzare il territorio da esse occupato. Spesso furono assassinate in modo ottuso e automatico, non animato da nessuna emozione umana, ivi compreso l’odio. Esse furono uccise perché non rientravano, per una ragione o per un’altra, nel progetto di una società perfetta. Furono eliminate affinché fosse possibile fondare un mondo umano obiettivamente migliore: più efficiente, più morale, più bello. Un mondo comunista. O un mondo ariano, puro dal punto di vista razziale. In entrambi i casi, un mondo armonioso, libero da conflitti, docile nelle mani dei propri governanti, ordinato, controllato. Gli individui macchiati dall’ineliminabile tara del proprio passato o della propria origine non potevano entrare a far parte di un tale mondo immacolato, sano, splendente.»

Zygmunt Bauman, Modernità e Olocausto, tr. it. Il Mulino, Bologna, 1992

«Ci viene chiesto dai giovani, tanto piú spesso e tanto piú insistentemente quanto piú quel tempo si allontana, chi erano, di che stoffa erano fatti, i nostri “aguzzini”. Il termine allude ai nostri ex custodi, alle SS, e a mio parere è improprio: fa pensare a individui distorti, nati male, sadici, affetti da un vizio d’origine. Invece erano fatti della nostra stessa stoffa, erano esseri umani medi, mediamente intelligenti, mediamente malvagi: salvo eccezioni, non erano mostri, avevano il nostro viso, ma erano stati educati male. Erano, in massima parte, gregari e funzionari rozzi e diligenti: alcuni fanaticamente convinti del verbo nazista, molti indifferenti, o paurosi di punizioni, o desiderosi di fare carriera, o troppo obbedienti. Tutti avevano subito la terrificante diseducazione fornita ed imposta dalla scuola quale era stata voluta da Hitler e dai suoi collaboratori, e completata poi dal Drill1 delle SS. A questa milizia parecchi avevano aderito per il prestigio che conferiva, per la sua onnipotenza, o anche solo per sfuggire a difficoltà famigliari.» 1 Addestramento

Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino, 1986

5

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Einstein aveva ragione.

DOCUMENTI «Da giorni si rincorrono le voci su un annuncio atteso da un secolo, la prima osservazione diretta delle onde gravitazionali previste dalla teoria generale della relatività formulata da Albert Einstein proprio un secolo fa. A confermare la sospirata notizia sarà una conferenza stampa congiunta delle équipe di Ligo e Virgo prevista per giovedì 11 febbraio. Statunitense la prima, italo-francese la seconda, i due gruppi di ricercatori hanno finalmente avuto una risposta dai giganteschi rivelatori costruiti per misurare le minuscole increspature dello spazio-tempo prodotte da corpi celesti di grande massa. Ligo ha tre strumenti, tutti negli Stati Uniti. Virgo, finanziato dall'Istituto nazionale di fisica nucleare e dal Centre National de la Recherche Scientifique, ne ha uno a Cascina, a due passi da Pisa.»

MARCO CATTANEO, Scienza-show così si rivela una scoperta, La Repubblica, 9 febbraio 2016

«Il mondo della fisica era in fibrillazione da settimane. Le regole del gioco che servono per ridurre il rischio di falsi allarmi imponevano riserbo fino all’annuncio ufficiale e i colleghi tenevano la bocca cucita. Ma lo scintillio dei loro occhi li tradiva. In fondo è un Nobel praticamente certo. Ieri in un’emozionante conferenza stampa seguita in diretta sul web nel mondo intero è arrivato l’annuncio ufficiale: rilevate le onde gravitazionali. Per i fisici è un momento estatico. Fino al giorno prima le uniche onde fondamentali osservate dall’uomo erano le onde elettromagnetiche, quelle di cui sono fatti i segnali radio e la luce. Ieri è stato osservato un altro tipo di onda. È come se dovessimo riscrivere la Genesi sostituendo «Fiat lux» con «Fiat lux et gravitatis fluctus». Sono onde un po’ simili a quelle elettromagnetiche, ma anche qualcosa di diverso e strano: sono oscillazioni dello spazio. Lo spazio si increspa e oscilla come la superficie di un lago. NE CONOSCEVAMO GIÀ L’ESISTENZA MOLTO PRIMA DI VEDERLE. L’aspetto più spettacolare di questa storia non è la stranezza della Natura, né la maestria degli scienziati che hanno costruito l’antenna capace di rilevare le onde di spazio. Quello che è straordinario è che noi conoscevamo l’esistenza di queste onde molto prima di vederle: la loro esistenza è predetta della relatività generale di Albert Einstein, di cui abbiamo appena festeggiato il centenario. Se la Natura benigna voleva onorare Einstein a cent’anni dalla sua teoria, ha trovato il modo più elegante. Difficile immaginare un’indicazione più chiara della forza di un pensiero che, appoggiandosi sugli indizi e sulla ragione, è capace di vedere così lontano; tanto che occhi e mani hanno bisogno di un altro secolo per seguirlo. Per arrivarci, è stata necessaria una vasta collaborazione internazionale, dove gli italiani hanno — ancora una volta — un ruolo maggiore. Eravamo convinti che queste onde esistessero. Ma una cosa è essere convinti che esistano leoni. Un’altra è cercare un leone vero e guardarlo negli occhi. La differenza è ciò che chiamiamo “scienza”.»

CARLO ROVELLI, Storia delle onde gravitazionali. Lo spazio s’increspa come un lago.http://www.corriere.it/cronache/ 16_febbraio_12/carlo-rovelli-onde-gravitazionali-einstein-scoperta-dc83ff40-d10b-11e5-9819-2c2b53be318b_print.html

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Settant’anni fa, nel marzo del 1946 in occasione delle elezioni amministrative e il 2 giugno 1946 in occasione del referendum tra monarchia e repubblica, in Italia le donne votavano per la prima volta. Dopo la tragedia della seconda guerra mondiale, il suffragio universale perfetto portava a compimento una battaglia cominciata in Italia all’indomani dell’Unità, passata attraverso le petizioni delle prime femministe all’inizio del Novecento e corroborata dalla partecipazione delle donne alla guerra di Resistenza. Dalle testimonianze di due scrittrici, riportate di seguito, si coglie la coscienza e l’emozione per il progetto di società democratica

6

e partecipativa che si stava delineando, in cui le donne avrebbero continuato a lottare per affermare la parità dei loro diritti in ogni campo della vita privata e pubblica, dall’economia alla politica e alla cultura. Il 1946 nei ricordi di: Alba De Céspedesp (1911-1997). «Né posso passare sotto silenzio il giorno che chiuse una lunga e difficile avventura, e cioè il giorno delle elezioni. Era quella un’avventura cominciata molti anni fa, prima dell’armistizio, del 25 luglio, il giorno – avevo poco più di vent’anni – in cui vennero a prendermi per condurmi in prigione. Ero accusata di aver detto liberamente quel che pensavo. Da allora fu come se un’altra persona abitasse in me, segreta, muta, nascosta, alla quale non era neppure permesso di respirare. È stata sì, un’avventura umiliante e penosa. Ma con quel segno in croce sulla scheda mi pareva di aver disegnato uno di quei fregi che sostituiscono la parola fine. Uscii, poi, liberata e giovane, come quando ci si sente i capelli ben ravviati sulla fronte.» Anna Banti (1895-1985). «Quanto al ’46 […] e a quel che di “importante” per me, ci ho visto e ci ho sentito, dove mai ravvisarlo se non in quel due giugno che, nella cabina di votazione, avevo il cuore in gola e avevo paura di sbagliarmi fra il segno della repubblica e quello della monarchia? Forse solo le donne possono capirmi e gli analfabeti.» Patrizia GABRIELLI, “2 giugno 1946: una giornata memorabile” saggio contenuto nel quadrimestrale Storia e problemi contemporanei, N. 41, anno XIX gen/apr 2006; CUEB TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

«L’uomo che ha stupito il festival è un italiano che gira il mondo in carrozzina e domani dirigerà la Lithuanian Orchestra a Vilnius. Non aveva mai inciso un disco. […] Ezio Bosso dal 2011 fa i conti con una malattia neurodegenerativa che agisce sui neuroni. […] È un uomo sereno. ”Forse esiste un bisogno di ascoltare cose meno urlate e più sincere.[…] La musica è un’azione condivisa”.[…] In che cosa trova ristoro? “Nell'ascolto degli altri, negli sguardi, nella capacità di farsi compagnia. Amo le preghiere. [...] Credo nella poesia. [...] La musica mi ha dato una bella vita, mi ha fatto viaggiare, conoscere la filosofia, [...]. Mi ha fatto incontrare l’amore”. […] Bosso, c'è qualcosa che le fa paura? “Le paure servono. Non è utile scacciarle. Ho paura che la paura un giorno mi paralizzi. Questo sì. Ma non vale solo per me. Mi spaventa che possa accadere a chiunque”. »

Angelo Carotenuto, Bosso, magia oltre la malattia: ”Che noia prendersi sul serio” – Parla il

maestro che ha stregato il festival di Sanremo, La Repubblica, R2, 12 febbraio 2016

Esprimi le tue riflessioni personali sul rapporto tra disabilità, socialità e musica/arti sulla base delle parole tratte dall’intervista sopra riportata.

Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l‟uso del dizionario italiano. È consentito l‟uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema

ITALIANO Griglia di valutazione ANALISI DEL TESTO (tipologia A)

IL COMPITO CHE NON RISPONDE A NESSUN QUESITO, IL COSIDDETTO “FOGLIO IN BIANCO”: PUNTI UNO

Nome ……………………………………..Classe……. Data………………………………..

VOTO ............./10 PUNTEGGIO…..……../15

Quindicesimi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Decimi 1 2 2.5 3 3.5 4 4.5 5 5.5 6 6.5

7

7.5

8

8.5

9

9.5

10

Indicatori descrittori Punti

CONOSCENZE

Quantità e qualità delle

conoscenze

(approfondimenti

contestualizzazione)

(3 punti max)

a. molteplici, organizzate efficacemente

contestualizzazione ampia ed esauriente

3

b. pertinenti, discusse

contestualizzazione efficace

2.5

c. sufficienti, corrette/contestualizzazione adeguata 2

d. parziali, poco approfondite e/o poco

precise/contestualizzazione parziale

1.5

e. scarse e/o poco pertinenti/contestualizzazione

inadeguata

1

CAPACITA’

Analisi

(riconoscimento degli aspetti stilistici,

metrici, strutturali)

(3 punti max)

a. analisi corretta ed esauriente 3

b. analisi corretta, con qualche approfondimento 2.5

c. analisi svolta globalmente, ma con qualche

imprecisione

2

d. analisi parziale e/o superficiale, non sempre corretta 1.5

e. analisi parziale, molto imprecisa ed errata 1

Interpretazione e

rielaborazione

(2,5 punti max)

a. interpretazione efficace, ampiamente motivata e con

apporti critici

2.5

b. interpretazione efficace, con qualche spunto di

riflessione

2

c. interpretazione generalmente corretta, ma poco

rielaborata

1.5

d. interpretazione confusa, poco meditata e poco

rielaborata

1

e. scarse capacità interpretative e rielaborative 0.5

COMPETENZE

Comprensione del testo

(2,5 punti max)

a. piena comprensione del testo 2.5

b. globale comprensione del testo 2

c. comprensione degli aspetti essenziali del testo 1.5

d. parziale comprensione del testo 1

e. scarsa comprensione del testo 0,5

Correttezza espositiva

(4 punti max)

Ortografia,

morfosintassi e

punteggiatura

a. nessun errore o imprecisioni ininfluenti 2

b. qualche errore 1.5

c. numerosi errori 1

d. gravi errori 0,5

Stile, competenze

lessicali

a. esposizione fluida, lessico ricco ed efficace

2

b. esposizione scorrevole, lessico generalmente

appropriato

1.5

c. esposizione non sempre scorrevole, lessico a volte poco appropriato

1

d. esposizione pesante, lessico impreciso, elementare e

ripetitivo

0,5

ITALIANO Griglia di valutazione SAGGIO BREVE (tipologia B) IL COMPITO CHE NON RISPONDE A NESSUN QUESITO, IL COSIDDETTO “FOGLIO IN BIANCO”: PUNTI UNO

Nome …………………………………… Classe......... Data………………………………..

VOTO ............./10 PUNTEGGIO…..……../15 Quindicesimi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Decimi 1 2 2.5 3 3.5 4 4.5 5 5.5 6 6.5

7

7.5

8

8.5

9

9.5

10

Indicatori descrittori Punti

CONOSCENZE

Quantità e qualità delle

conoscenze

Utilizzo dei dati forniti

e loro integrazione

(3 punti max)

a. conoscenze pertinenti e molteplici, utilizzo pieno ed

efficace dei dati, ottima integrazione con le proprie

esperienze culturali

3

b. conoscenze pertinenti, utilizzo adeguato dei dati,

qualche riferimento alle proprie esperienze culturali

2.5

c. conoscenze sufficienti ,utilizzo parziale dei dati,

occasionali riferimenti alle proprie esperienze

culturali

2

d. conoscenze generiche, poco approfondite, utilizzo

forzato dei dati, riferimenti culturali poco significativi

1.5

e. conoscenze scarse, scarso utilizzo dei dati,scarsi

riferimenti culturali

1

CAPACITA’

Capacità argomentative, di

analisi e di sintesi

(3 punti max)

a. ottime capacità argomentative, di analisi e sintesi,

tesi evidente, convincente e ampiamente dimostrata

3

b. discrete capacità argomentative, di analisi e sintesi,

tesi fondata e abbastanza discussa

2.5

c. sufficienti capacità argomentative, di analisi e

sintesi, tesi non sempre evidente 2

d. insufficiente capacità argomentative, di analisi e

sintesi, tesi poco riconoscibile

1.5

e. scarse capacità argomentative e di analisi e sintesi,

tesi non riconoscibile

1

Capacità critiche e

rielaborative

(2,5 punti max)

a. ottime capacità rielaborative, spunti critici e di

originalità

2.5

b. discrete capacità rielaborative 2

c. osservazioni rielaborate in modo parziale 1.5

d. rielaborazione limitata e parziale 1

e. scarsa rielaborazione 0.5

COMPETENZE

Comprensione

dell’argomento,

rispetto delle consegne

impostazione

del testo

(2,5 punti max)

a. piena comprensione dell’argomento, titolo originale

ed efficace, impostazione originale e rigorosa

2.5

b. discreta comprensione dell’argomento, titolo

appropriato, impostazione coerente

2

c. globale comprensione dell’argomento, titolo

generico, impostazione abbastanza coerente

1.5

d. parziale comprensione dell’argomento, titolo poco

significativo, testo poco coerente e consequenziale

1

e. scarsa comprensione dell’argomento, titolo

scarsamente fondato,

scarsa coerenza e consequenzialità del testo

0.5

Correttezza espositiva

(4 punti max)

Ortografia,

morfosintassi e

punteggiatura

a. nessun errore o imprecisioni ininfluenti 2

b. qualche errore 1.5

c. errori numerosi e/o gravi 1

Stile, registro

linguistico,

competenze lessicali

a. esposizione fluida, registro pienamente adeguato, lessico ricco e specifico

2

b. esposizione scorrevole, registro generalmente

adeguato, qualche imprecisione lessicale

1.5

c. esposizione pesante, registro inadeguato, lessico

elementare e ripetitivo

1

ITALIANO Griglia di valutazione ARTICOLO DI GIORNALE (tipologia B)

IL COMPITO CHE NON RISPONDE A NESSUN QUESITO, IL COSIDDETTO “FOGLIO IN BIANCO”: PUNTI UNO

Nome …………………………………… Classe......... Data………………………………..

VOTO ............./10 PUNTEGGIO…..……../15 Quindicesimi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Decimi 1 2 2.5 3 3.5 4 4.5 5 5.5 6 6.5

7

7.5

8

8.5

9

9.5

10

Indicatori descrittori Punti

CONOSCENZE

Quantità e qualità delle

conoscenze

Utilizzo dei dati forniti

e loro integrazione

(3 punti max)

a. conoscenze pertinenti e molteplici, utilizzo pieno ed

efficace dei dati, ottima integrazione con le proprie

esperienze culturali

3

b. conoscenze pertinenti, utilizzo adeguato dei dati,

qualche riferimento alle proprie esperienze culturali

2.5

c. conoscenze sufficienti ,utilizzo parziale dei dati,

occasionali riferimenti alle proprie esperienze

culturali

2

d. conoscenze generiche, poco approfondite, utilizzo

forzato dei dati, riferimenti culturali poco significativi

1.5

e. conoscenze scarse, scarso utilizzo dei dati,scarsi

riferimenti culturali

1

CAPACITA’

Capacità

argomentative, di

analisi e di sintesi

(3 punti max)

a. ottime capacità argomentative, di analisi e sintesi,

tesi evidente, convincente e ampiamente dimostrata

3

b. discrete capacità argomentative, di analisi e sintesi,

tesi fondata e abbastanza discussa

2.5

c. sufficienti capacità argomentative, di analisi e

sintesi, tesi non sempre evidente

2

d. insufficiente capacità argomentative, di analisi e

sintesi, tesi poco riconoscibile

1.5

e. scarse capacità argomentative e di analisi e sintesi,

tesi non riconoscibile

1

Capacità critiche e

rielaborative

(2,5 punti max)

a. ottime capacità rielaborative, spunti critici e di

originalità

2.5

b. discrete capacità rielaborative 2

c. osservazioni rielaborate in modo parziale 1.5

d. rielaborazione limitata e parziale 1

e. scarsa rielaborazione 0.5

COMPETENZE

Comprensione

dell’argomento,

rispetto delle consegne impostazione

del testo

(2,5 punti max)

a. piena comprensione dell’argomento, titolo originale

ed efficace, impostazione originale e rigorosa

2.5

b. discreta comprensione dell’argomento, titolo

appropriato, impostazione coerente

2

c. globale comprensione dell’argomento, titolo

generico, impostazione abbastanza coerente

1.5

d. parziale comprensione dell’argomento, titolo poco

significativo, testo poco coerente e consequenziale

1

e. scarsa comprensione dell’argomento, titolo

scarsamente fondato, scarsa coerenza e consequenzialità del testo

0.5

Correttezza espositiva

(4 punti max)

Ortografia,

morfosintassi e

punteggiatura

a. nessun errore o imprecisioni ininfluenti 2

b. qualche errore 1.5

c. errori numerosi e/o gravi 1

Stile, registro

linguistico,

competenze lessicali

a. esposizione fluida, registro pienamente adeguato,

lessico ricco e specifico

2

b. esposizione scorrevole, registro generalmente

adeguato, qualche imprecisione lessicale

1.5

c. esposizione pesante, registro inadeguato, lessico

elementare e ripetitivo

1

ITALIANO Griglia di valutazione TEMA STORICO/ DI ATTUALITA’ (tipologia C/D) IL COMPITO CHE NON RISPONDE A NESSUN QUESITO, IL COSIDDETTO “FOGLIO IN BIANCO”: PUNTI UNO

Nome …………………………………… Classe......... Data………………………………..

VOTO ............./10 PUNTEGGIO…..……../15 Quindicesimi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Decimi 1 2 2.5 3 3.5 4 4.5 5 5.5 6 6.5

7

7.5

8

8.5

9

9.5

10

Indicatori descrittori Punti

CONOSCENZE

Quantità e qualità delle

conoscenze

(3 punti max)

a. pertinenti, molteplici, organizzate efficacemente 3

b. pertinenti, abbastanza convincenti 2.5

c. sufficienti, corrette 2

d. generiche, poco approfondite e/o poco precise 1.5

e. scarse e/o poco pertinenti 1

f. conoscenze nulle o errate 0

CAPACITA’

Capacità di

analisi,sintesi e di organizzazione del

testo

(2,5 punti max)

a. argomenti analizzati in modo esauriente ed

efficacemente selezionati, testo coeso ed organico

2,5

b. analisi e sintesi abbastanza efficaci, testo

sufficientemente coeso ed organico

2

c. analisi sufficiente, ma con qualche divagazione,

generale coesione ed organicità del testo

1,5

d. analisi non sempre efficace e/o parziale, testo poco organico

1

e. scarse capacità di analisi e sintesi, testo disorganico,

dispersivo, a tratti incoerente

0,5

Capacità logico-

critiche e rielaborative

(3 punti max)

a. tesi sostenute con argomentazioni logiche,

convincenti, rielaborate criticamente e in modo

originale

3

b. argomentazioni logiche, qualche spunto personale 2,5

c. argomentazioni consequenziali, ma poco

rielaborate

2

d. tesi non sempre chiaramente enucleate e poco

rielaborate

1,5

e. tesi confuse, non dimostrate né rielaborate 1

COMPETENZE

Aderenza alla traccia

Individuazione e

comprensione

dei nodi concettuali

(2,5 punti max)

a. piena rispondenza alla traccia,piena individuazione e

comprensione dei nodi concettuali

2.5

b. generale rispondenza alla traccia, discreta

comprensione e individuazione dei nodi concettuali

2

c. parziale rispondenza alla traccia, sufficiente

individuazione e comprensione dei nodi concettuali

1.5

d. parziale rispondenza alla traccia, parziale

individuazione e comprensione dei nodi concettuali

1

e. scarsa rispondenza alla traccia, scarsa individuazione

e comprensione dei nodi concettuali

0.5

Correttezza espositiva

(4 punti max)

Ortografia,

morfosintassi e

punteggiatura

a. nessun errore o imprecisioni ininfluenti 2

b. qualche errore 1.5

c. errori numerosi 1

d. gravi errori 0,5

Stile, registro

linguistico,

competenze lessicali

a. esposizione fluida, registro pienamente adeguato,

lessico ricco ed efficace

2

b. esposizione scorrevole, registro generalmente

adeguato, lessico appropriato

1.5

c. esposizione non sempre scorrevole, registro non

sempre adeguato, lessico a volte poco appropriato

1

c. esposizione pesante, registro inadeguato, lessico

elementare e ripetitivo

0,5

ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO

"FEDELE LAMPERTICO" V.LE GG. TRISSINO, 30 36100 VICENZA

! 0444/501850 r.a.- Fax 0444/301244 - C.F. 80014770244 – www.lampertico.gov.it

Anno scolastico 2017 – 2018 SIMULAZIONE TERZA PROVA TERZA PROVA 1 Tipologia B CLASSE 5CE Vicenza, 14 marzo 2018

DISCIPLINA: MATEMATICA

Candidato………………………………………………………..

Rispondete ai seguenti quesiti aperti (è consentito l’uso della calcolatrice non dotata di capacità di calcolo simbolico):

1) Data la funzione

f (x) =x 2 − 4x +1

2x

a) indicate il suo dominio b) ricercate eventuali asintoti verticali, orizzontali o obliqui.

Accreditato dalla Regione Veneto per la Formazione Superiore

Aut.n.A0186 D.n.19 del 09/08/2002

2) Data la funzione

f (x) =x 2 + 2x − 3x 2 − 3x + 2 :

a) determinate e classificate i punti di discontinuità b) in caso di discontinuità di terza specie, indicate come modificare f(x) per

renderla continua in tale punto

3) Data la funzione

f x( ) =x − 2x + 2 , scrivete le equazioni della retta tangente e della

retta perpendicolare al grafico di

f x( ) nel punto A di ascissa

x0 = 0

ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO

"FEDELE LAMPERTICO" V.LE GG. TRISSINO, 30 36100 VICENZA

! 0444/501850 r.a.- Fax 0444/301244 - C.F. 80014770244 – www.lampertico.gov.it

Anno scolastico 2017 – 2018 SIMULAZIONE TERZA PROVA TERZA PROVA 1 Tipologia B CLASSE 5CE Vicenza, 8 maggio 2018

DISCIPLINA: MATEMATICA

Candidato………………………………………………………..

Rispondete ai seguenti quesiti aperti (è consentito l’uso della calcolatrice non dotata di capacità di calcolo simbolico):

1) Data la funzione:

f (x) = xe−x indicate il suo dominio, quindi: a) trovate gli intervalli in cui il grafico rivolge la concavità verso l'alto o verso il

basso b) determinate le coordinate di eventuali punti di flesso e le equazioni delle

rette tangenti al grafico di f(x) in tali punti

Accreditato dalla Regione Veneto per la Formazione Superiore

Aut.n.A0186 D.n.19 del 09/08/2002

2) Data la funzione

f (x) = ln(x) − 2x , indicate il suo dominio, quindi trovate: a) gli intervalli in cui è crescente e quelli in cui è decrescente b) gli eventuali punti stazionari e la loro classificazione (massimo/minimo)

3) Una sfera di acciaio si stacca dal gancio di una gru che la sta sollevando, mentre si trova a un'altezza di 98 metri rispetto al terreno. Sapendo che lo spazio percorso dalla sfera che cade segue la legge oraria:

s(t) =12⋅ 9,8⋅ t 2 (s in metri e t in secondi)

calcolate: a) dopo quanto tempo (in secondi) la sfera colpisce il suolo b) la velocità della sfera nel momento in cui colpisce il suolo

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA: MATEMATICA – TI P. B Candidato : ….......................................................... Classe:

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

QUESITO 1 PUNTI

QUESITO 2 PUNTI

QUESITO 3

A. Conoscenza dei contenuti

Non valutabile 0.5 0.5 0.5

Gravemente lacunosa e/o frammentaria 1 - 1.5 1 - 1.5 1 - 1.5

Superficiale e/o incerta 2 - 2.5 2 - 2.5 2 - 2.5

Essenziale 3 3 3

Completa 3.5 - 4 3.5 - 4 3.5 - 4

Strutturata e approfondita 4.5 4.5 4.5

B. Utilizzo di tecniche e procedure di calcolo e di risoluzione

Non valutabile 0.25 0.25 0.25

Gravemente scorretto e/o incompleto nell’impostazione e nella risoluzione

0.5 - 1 0.5 - 1 0.5 - 1

Scorretto e/o incompleto nella risoluzione

1.5 - 2 1.5 - 2 1.5 - 2

Incompleto e/o con errori non gravi 2.5 - 3 - 3.5 2.5 - 3 - 3.5 2.5 - 3 - 3.5

Sostanzialmente corretto e completo 4 4 4

Corretto e/o completo 4.5 - 5 - 5.5 4.5 - 5 - 5.5 4.5 - 5 - 5.5

Preciso e sintetico 6 6 6

C. Utilizzo dei linguaggi specifici (formale e grafico)

Non valutabile 0.25 0.25 0.25

Gravemente scorretto 0.5 - 1 0.5 - 1 0.5 - 1

Incompleto e/o con errori non gravi e/o impreciso

1.5 - 2 - 2.5 1.5 - 2 - 2.5 1.5 – 2 - 2.5

Sostanzialmente corretto 3 3 3

Corretto 3.5 - 4 3.5 - 4 3.5 - 4

Completo e preciso 4.5 4.5 4.5

TOTALE QUESITO 1

TOTALE QUESITO 2

TOTALE QUESITO 3

PUNTEGGIO 15

Pag. 1/2 Sessione suppletiva 2017

Seconda prova scritta

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca

IPAE – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: IPAE - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA

OPZIONE APPARATI, IMPIANTI E SERVIZI TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI

CURVATURA ELETTRICO ELETTRONICO

Tema di: TECNOLOGIE INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE

APPARATI IMPIANTI CIVILI INDUSTRIALI

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda soltanto a due tra i quesiti proposti nella

seconda parte.

PRIMA PARTE

Uno stabile con 12 appartamenti è servito da un impianto di terra realizzato con picchetto a croce

avente una lunghezza pari a 1,5 metri e profondità d’interramento pari a 1,3 metri.

In seguito ad un cambio di destinazione d’uso, un appartamento viene adibito a studio dentistico.

Tutti gli appartamenti, compreso lo studio dentistico, sono dotati di interruttore differenziale ad alta

sensibilità da 30 mA, coordinato con l’impianto di terra per la protezione dai contatti indiretti.

Il terreno presenta una resistività media di 350 Ωm.

Viene richiesto ad una ditta di manutenzione di verificare l’impianto di terra nell’ipotesi che tutti gli

appartamenti siano interessati da un guasto verso terra.

In candidato fatte le eventuali ipotesi aggiuntive:

1. indichi il procedimento per la verifica di coordinamento dell’impianto di terra;

2. indichi le soluzioni possibili in caso di verifica negativa;

3. indichi la tipologia di controlli da effettuare secondo la norma vigente;

4. proponga un format per la registrazione delle verifiche e degli interventi di manutenzione.

Pag. 2/2 Sessione suppletiva 2017

Seconda prova scritta

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca

IPAE – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: IPAE - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA

OPZIONE APPARATI, IMPIANTI E SERVIZI TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI

CURVATURA ELETTRICO ELETTRONICO

Tema di: TECNOLOGIE INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE

APPARATI IMPIANTI CIVILI INDUSTRIALI

SECONDA PARTE

1. Calcolare l’affidabilità del sistema seguente per un tempo di 2500 ore. Sono noti i valori dei tassi

di guasto dei singoli componenti

cuscinetto = 2 *10-6 guasti/ora

ruota = 3 *10-5 guasti/ora

albero = 6 *10-6 guasti/ora

2. Il candidato illustri la funzione e il principio di funzionamento degli interruttori differenziali e ne

descriva i parametri caratteristici.

3. In riferimento al circuito di figura, sapendo che Vi =18 V, il candidato verifichi che il diodo con

le seguenti caratteristiche: PZ =1 W VZ = 9,1 V IZmin = 5 mA IZMAX = 70 mA resistenza

dinamica rZ = 8 consente di ottenere una variazione della tensione di uscita Vo minore del 2%

se quella d’ingresso varia del 10%.

Infine il candidato indichi le conseguenze se la resistenza R diminuisce e vale R = 68

4. La ditta produttrice di una elettrovalvola dichiara B10 = 10.000 cicli. L’elettrovalvola è installata

in un circuito d’acqua che lavora 16 ore al giorno per 250 giorni all’anno, ed effettua una

apertura ogni 5 minuti. Calcolare il tasso di guasto annuo e il valore di MTTF (Mean Time To

Failure).

____________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili.

È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

Cuscinetto Ruota Albero

Pag. 1/2 Sessione ordinaria 2017

Seconda prova scritta

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IPAE – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: IPAE - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA

OPZIONE APPARATI, IMPIANTI E SERVIZI TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI

CURVATURA ELETTRICO ELETTRONICO

Tema di: TECNOLOGIE INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE

APPARATI IMPIANTI CIVILI INDUSTRIALI

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda soltanto a due tra i quesiti proposti

nella seconda parte.

PRIMA PARTE

Un’impresa di manutenzione deve garantire il corretto funzionamento e l’efficienza degli impianti

presenti in una scuola elementare. La struttura comprende al piano terra uffici e aule, al primo e

secondo piano soltanto aule infine al terzo piano laboratori. L’accesso avviene attraverso un viale

alberato.

Il candidato, fatte le ipotesi aggiuntive ritenute necessarie:

1. descriva, anche tramite schema, la struttura dell’impianto elettrico/elettronico elencando le

tipologie di servizi forniti e specificando la funzione di ciascun dispositivo;

2. considerato che in seguito all’adeguamento delle norme di prevenzione incendi la struttura

scolastica viene dotata di un impianto di diffusione sonora per emergenza alimentato da un

gruppo di continuità di 20kW trifase, rappresenti lo schema di collegamento e determini la

corrente assorbita dal gruppo di continuità;

3. ipotizzando di dover sostituire la linea di alimentazione del gruppo di continuità a partire dal

quadro generale posto alla distanza di 30 metri, scelga la sezione del cavo (rif tab.1) per

garantire una caduta di tensione inferiore al 2%

4. descriva tramite uno schema a blocchi il sistema di conversione da corrente alternata a continua

indicando i parametri caratteristici da considerare nella scelta di ciascun componente;

5. illustri, secondo quanto richiesto dalla normativa, le tipologie di verifiche relative all’impianto

elettrico/elettronico, gli strumenti e le metodologie per effettuarle.

Sezione

(mm2)

Portata (A) Resistenza unitaria

/km

Reattanza unitaria

/km

2,5 27 9.08 0.109

4 36 5.68 0.101

6 48 3.78 0.0955

10 63 2.27 0.0864

Pag. 2/2 Sessione ordinaria 2017

Seconda prova scritta

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca

IPAE – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: IPAE - MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA

OPZIONE APPARATI, IMPIANTI E SERVIZI TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI

CURVATURA ELETTRICO ELETTRONICO

Tema di: TECNOLOGIE INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE

APPARATI IMPIANTI CIVILI INDUSTRIALI

SECONDA PARTE

1. Un sistema non ridondante è costituito da 3 dispositivi A, B e C. I dispositivi A e B sono

caratterizzati dai seguenti valori del M.T.T.F. (Mean Time To Failure):

M.T.T.F.A = 104 mesi, M.T.T.F.B = 104 mesi. Il tasso di guasto del dispositivo C vale

C=0,00015 mesi -1. Il candidato determini l’affidabilità del sistema dopo 10 anni e dopo quanto

tempo la stessa è pari al 90%.

2. Il candidato proponga un format per la registrazione delle verifiche e degli interventi di

manutenzione effettuati sull’impianto di alimentazione di sicurezza della scuola.

3. Nell’ambito della riqualificazione energetica si desidera installare sul tetto della scuola un

sistema di pannelli fotovoltaici. Il candidato illustri, anche tramite diagramma, la sequenza

delle fasi operative fino al collaudo dell’impianto ed effettui una valutazione dei costi.

4. Il candidato indichi gli strumenti e le metodologie per ricavare sperimentalmente i parametri

caratteristici del filtro di figura. Illustri, infine, come verificare il corretto funzionamento

dell’amplificatore operazionale.

____________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili.

È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

IPSIA F. LAMPERTICO ESAME DI STATO 2018

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL TEMA DI II PROVA:

TECNOLOGIE INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE APP., IMPIANTI CIVILI E IND.

IPAE- MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA.

OPZIONE APPARATI, IMPIANTI E SERVIZI TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI

CURVATURA ELETTRICO ELETTRONICO

A.S. 2017-2018

CANDIDATO:....................................................................................................

Indicatori Descrittori Punti

Conoscenza dei contenuti Lacunosa 0.25

Frammentaria 1

Superficiale 2

Abbastanza sicura 3

Sicura 4

Sicura e precisa 5

Applicazione delle conoscenze Errata 0.25

Confusa 1

Incompleta 2

Imprecisa 3

Abbastanza corretta 4

Corretta e precisa 5

Uso della terminologia, del linguaggio Errato 0.25

specifico (grafico e simbolico) e degli stru Impreciso 1

menti matematici Abbastanza preciso e corretto 2

Preciso e corretto 3

Organizzazione dei dati forniti ed esposi- Disorganizzata 0.25

zione dell’elaborato Confusa 0.5

Sufficientemente organizzata 1

Chiara ed organizzata 1.5

Esauriente 2

Totale punti /15

Simulazione di Terza Prova Tecnologie Elettrico- Elettroniche ed Applicazioni

Data: 14.03.2018 studente: classe 5CE

Rispondi alle domande utilizzando le righe a disposizione. Non è permessa la consultazione né di appunti né di libri di testo.

1. Sensore NTC: Disegna la curva caratteristica, dai la definizione, fai una descrizione esauriente.

2. Convertitore A/D: dai la definizione, disegna lo schema a blocchi, fai una descrizione esauriente.

3. Filtro passa basso: dai una definizione; fai una descrizione esauriente con grafici, definizione di parametri utili ed esempi .

Simulazione di Terza Prova Tecnologie Elettrico- Elettroniche ed Applicazioni

Data: 8.05.2018 studente: classe 5CE

Rispondi alle domande utilizzando le righe a disposizione. Non è permessa la consultazione né di appunti né di libri di testo.

1. Encoder assoluto: disegna uno schema, dai la definizione, fai una descrizione esauriente.

2. Sistema di acquisizione dei segnali: dai la definizione, disegna lo schema a blocchi, fai una descrizione esauriente, fai un esempio.

3. Filtro passa banda: dai una definizione; fai una descrizione esauriente con grafici, definizione di parametri utili ed esempi .

GRIGLIA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONI TERZA PROVA TEEA A.S. 2017-2018

Cognome ………………………... Nome…………….............. Classe:……….

TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE E APPLICAZIONI Punteggio

Indicatori Descrittori Punti Punti

Compito che non risponde a nessun quesito 1

Conoscenza dei contenuti

Errata e molto confusa 1

Lacunosa o frammentaria 2

Superficiale 3

Essenziale 4

Esauriente 5

Completa 6

Applicazione e organizzazione delle

conoscenze

Incoerente e incompleta 1

Con gravi errori 2

Imprecisa o parziale 3

Sostanzialmente corretta 4

Adeguata e corretta 5

Corretta efficace e ben sviluppata 6

Uso della terminologia, del linguaggio

specifico (grafico e simbolico)

Errato 0

Impreciso 0,5

Sufficientemente preciso 1

Preciso e corretto 1,5

Organizzazione ed esposizione

dell’elaborato

Disorganizzata e confusa 0

Poco chiara e organizzata 0,5

Sufficientemente chiara e organizzata 1

Chiara ed organizzata 1,5

Totale punti 15

ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO

"FEDELE LAMPERTICO"

V.LE GG. TRISSINO, 30 36100 VICENZA

0444/504324 r.a.- Fax 0444/301244 - C.F. 80014770244 – [email protected]; www.lampertico.vi.it

Simulazione Terza Prova Scritta - Esame di Stato – Tipologia B Materia: Lingua Inglese - Anno Scolastico 2017-2018

Nome: Classe: Data:

1) What is the difference between series and parallel circuits?

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................……………………………………….

2) What are AC and DC?

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................……………………………………….

3) Write about the Battle of the Currents.

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................………………………………………..

.….........................................................................................................................................................……………………………………….

ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO

"FEDELE LAMPERTICO"

V.LE GG. TRISSINO, 30 36100 VICENZA

0444/504324 r.a.- Fax 0444/301244 - C.F. 80014770244 – [email protected]; www.lampertico.vi.it

Simulazione Terza Prova Scritta - Esame di Stato – Tipologia B Materia: Lingua Inglese - Anno Scolastico 2017-2018

Nome: Classe: Data: 1) How do solar cells work?

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................……………………………………….

2) Write about the solar-powered plane called Solar Impulse.

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................……………………………………….

3) What are renewable energy sources? What are their benefits and drawbacks?

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................……………………………………….

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................………………………………………..

….........................................................................................................................................................………………………………………..

.….........................................................................................................................................................……………………………………….

ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO

"FEDELE LAMPERTICO"

V.LE GG. TRISSINO, 30 36100 VICENZA

0444/504324 r.a.- Fax 0444/301244 - C.F. 80014770244 – [email protected]; www.lampertico.vi.it

Griglia di Valutazione Terza Prova Scritta - Esame di Stato – Tipologia B

Materia: Lingua Inglese - Anno Scolastico 2017-2018

Candidato: ……………………………………… Classe: ………... Data: …………...

Indicatori Descrittori Domanda

n. 1 Domanda

n. 2 Domanda

n. 3

Domanda non

svolta o

assolutamente

nulla

Mancata comprensione o mancata risposta

1

1

1

Scarso Risposta parziale con errori morfo-sintattici che

pregiudicano la comprensione del messaggio e

priva di linguaggio specifico

2-3

2-3

2-3

Gravemente

insufficiente

Risposta parziale molto confusa e lacunosa

nelle conoscenze e

uso limitato del linguaggio specifico

4-5-6

4-5-6

4-5-6

Insufficiente Risposta parziale e lacunosa nelle conoscenze e

uso limitato del linguaggio specifico

7-8-9

7-8-9

7-8-9

Sufficiente Risposta essenziale con sufficienti conoscenze e

uso del linguaggio specifico

10

10

10

Discreto Risposta essenziale/esauriente con adeguate

conoscenze, uso pertinente del linguaggio

specifico

11-12

11-12

11-12

Buono Risposta pertinente con apprezzabile

conoscenza dei contenuti, uso adeguato del

linguaggio specifico e capacità di sintesi

13

13

13

Ottimo Risposta completa, esauriente e corretta, con

uso appropriato del linguaggio specifico, ottima

conoscenza dei contenuti e capacità di sintesi

14-15

14-15

14-15

Media … /15

La Commissione

ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO

"FEDELE LAMPERTICO"

Viale GG. Trissino, 30 – 36100 VICENZA

0444/504324 r.a.- C.F. 80014770244 – [email protected]

www.lampertico.gov.it - [email protected]

Simulazione di terza Prova, classe: 5CE data: 08/05/2018 - LTE

Alunno:

1) Spiegare il funzionamento dei circuito di comando PWM. Riportare i grafici dei segnali se

di aiuto. Nel caso si volesse attivare un more CC di piccola potenza, aggiungere la rete

opportuna.

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2) Spiegare in cosa consiste la distinta base e quali ne sono gli elementi costitutivi.

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3) Trasformare il seguente circuito di comando di un MAT in un diagramma Ladder

corrispondente.

ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO

"FEDELE LAMPERTICO"

V.LE GG. TRISSINO, 30 36100 VICENZA

Simulazione di terza prova di Laboratori tecnologici del 14/03/2018, classe V CE

Alunno.........................................................................

1) Completare gli schemi con le corrette etichette mancanti. Spiegarne il funzionamento

definendo le azioni a seconda dell’intervento dei vari comandi.

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2) Come si procede per il controllo ed il collaudo di una scheda elettronica?

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3) Spiegare come si tarano, praticamente, l’offset ed il valore massimo il seguente circuito.

Definire perché il circuito a ponte è definito linearizzato.

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A.S. 2017-2018

Classe 5CE Alunno____________________________ Data____________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI

Pertinenza e

conoscenza/compre

nsione dei contenuti

Punti

Valutazione

IND

ICA

TO

RI

Nulla 0 - 1 Il candidato non conosce /comprende l’argomento.

DE

SC

RIT

TO

RI

Carente 2 Il candidato ha conoscenze frammentarie e lacunose/comprende in modo

lacunoso e frammentario; le risposte ai quesiti non sono pertinenti

Grav.Insufficiente 3

Il candidato possiede conoscenze confuse/ comprende in modo confuso;

le risposte risultano poco pertinenti.

Insufficiente 4 Il candidato dimostra di possedere conoscenze superficiali/comprende in

modo superficiale; le risposte non sono del tutto pertinenti.

Sufficiente 5

Il candidato ha delle conoscenze essenziali/comprende l’essenziale e

dimostra una accettabile pertinenza nelle risposte.

Discreta 6 Il candidato ha conoscenze quasi complete/comprende quasi

completamente; le risposte sono pertinenti.

Buona 7 Il candidato ha conoscenze complete/comprende completamente; le

risposte sono pertinenti.

Ottima 8

Il candidato ha conoscenze complete ed approfondite/ comprende in

modo completo e autonomo; le risposte sono pertinenti.

Proprietà

linguistica,

correttezza

terminologica, di

procedimento e/o di

calcolo

Punti

Valutazione

IND

ICA

TO

RI

Carente

0 - 1

Il candidato non ha abilità linguistiche non conosce la terminologia

specifica delle discipline, nessuna applicazione.

DE

SC

RIT

TO

RI

Insufficiente

2

Il candidato commette errori di sintassi e manifesta difficoltà

nell’utilizzo della terminologia specifica. Commette errori nel

procedimento e/o nel calcolo. / La correttezza formale non può essere

valutata perché corrisponde a quella del testo originale.

Sufficiente/discreta

3

Il candidato utilizza in maniera esauriente i linguaggi specifici delle

discipline anche se con qualche imprecisione sintattica, di procedimento

e/o di calcolo.

Buona/ottima

4

Il candidato si esprime con correttezza e padronanza di linguaggi

specifici; applica correttamente le conoscenze e giustifica in maniera

dettagliata le procedure applicate.

Capacità espositive Punti

Valutazione

IND

ICA

TO

RI

Gravemente

insufficiente/insuffic

iente

0 - 1

L’esposizione è oscura, disorganica e priva di correttezza formale o non

presenta alcuna elaborazione personale.

DE

SC

RIT

TO

RI

Sufficiente/discreto 2 L’esposizione è lineare ed articolata / pur essendo parzialmente

ripresa dal testo, presenta una minima elaborazione personale.

Buono/ottimo 3

L’esposizione è chiara, articolata, efficace ed è rielaborata in forma

autonoma e personale

Valutazione

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