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ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO Via Pergolesi, 13 – 37060 Sona (Vr) tel 045/6081300 fax 045/6081495 e-mail: [email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA anno scolastico 2015/2016 approvato dal Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo del 27/10/2015 assunto dal Consiglio di Istituto del 26/11/2015

ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO - icsona.gov.it · PRESENTAZIONE DEL POF 1. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF) ... SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ORGANIZZAZIONE ORARIA SETTIMANALE

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ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO

DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA

E SECONDARIA DI PRIMO GRADO Via Pergolesi, 13 – 37060 Sona (Vr) tel 045/6081300 fax 045/6081495

e-mail: [email protected]

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA anno scolastico 2015/2016

approvato dal Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo del 27/10/2015

assunto dal Consiglio di Istituto del 26/11/2015

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INDICE

PRESENTAZIONE DEL POF………………………………………………………………………………………………… 4

SCUOLE DEL TERRITORIO ………………………………………………………………………………………………. 5

ORARIO DELL’ATTIVITA’ SCOLASTICA ……………………………………………………………………………. 6

ANALISI DELLA SITUAZIONE …………………………………………………………………………………………… 7

ELEMENTI COMUNI …………………………………………………………………………………………………………… 7

ELEMENTI DI SPECIFICITA’ ……………………………………………………………………………………………… 7

SINTESI CONCLUSIVA ……………………………………………………………………………………………………… 8

CRITERI GUIDA CHE CARATTERIZZANO IL P.O.F. …………………………………………………………. 8

MODALITA’ DI PROGETTAZIONE DEL P.O.F. ………………….….…………………………………………… 9

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL P.O.F. ………………………………………………………………… 9

POF 2015/2016 ……………………………………………………………………………………………………………….. 10

LA SCELTA EDUCATIVA……………………………………………………………………………………………………. 11

IL NOSTRO ORIZZONTE: LA NOSTRA CITTADINANZA……………………………………………………. 11

L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE……………………………………………………………………………………. 12

SCELTA EDUCATIVA SFONDO INTEGRATORE COMUNE …………………………………………………. 12

MAPPA SFONDO INTEGRATORE ………………………………………………………………………………………. 13

DESCRIZIONE DELLA MAPPA SFONDO INTEGRATORE …………………………………………………… 14

INDIRIZZO MUSICALE ……………………………………………………………………………………………………… 15

LE ATTIVITA’ DEI DOCENTI …………………………………………………………………………………………….. 16

ATTIVITA’ D’INSEGNAMENTO …………………………………………………………………………………………. 16

ASSISTENZA AGLI ALUNNI IN CLASSI/SEZIONI TEMPORANEAMENTE SCOPERTE ………. 19

CONTEMPORANEITA’ ………………………………………………………………………………………………………… 19

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (I.R.C.) ……………………………………………… 19

PROGETTUALITA’ ……………………………………………………………………………………………………………… 20

COMPETENZE TRASVERSALI ATTESE (DALL’ATTIVAZIONE DEI DIVERSI PERCORSI EDUCATIVI)…. 20

PERCORSI EDUCATIVI E COMPETENZE ATTESE ……………………………………………………..……… 21

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ………………………………………………………………….… 22

PERCORSO 1 …………………………………………………………………………..…………….. 22

ACCOGLIENZA-INTEGRAZIONE INCLUSIONE E CONTINUITA’ – ORIENTAMENTO………… 22

ACCOGLIENZA…………………………………………………………………………………………………………………... 22

INTEGRAZIONE, INCLUSIONE E CONTINUITA’.………………………………………………………………. 22

ORIENTAMENTO …………………………………………………………………………………………………..………….. 23

PERCORSO 2 ……………………………………………………………………..………..………… 24

ANGOLI-PROGETTI ESPRESSIVI ……………………………………………………………………………………… 24

3

PERCORSO 3 …………………………………………………………..……………………….……. 24

BEN-ESSERE A SCUOLA……………………………………………………………………………………………………. 24

CONSIGLIO COMUNALE RAGAZZE E RAGAZZI ……………………………………………………….……… 24

PERCORSO 4 …………………………………………………………..…………………………….. 25

RECUPERO E POTENZIAMENTO DISCIPLINARE ……………………..……………………………….…….. 25

LEGGERE …………………………………………………………………………………………………………………………… 25

STRATEGIE PER IMPARARE ……………………………………………………………………………………………… 25

PERCORSO 5 …………………………………………………………………………………………. 25

ALFABETIZZAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI ……………………………………………………………. 25

USCITE DIDATTICHE E VISITE GUIDATE ……………………………………………………………………….. 26

ATTIVITA’ DI INTEGRAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO ………………………………………….. 26

COLLEGIALITA’ …………………………………………………………………………………………………..……………. 26

COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO …………………………………….………………………………………. 27

INCARICHI ………………………………………………………………………………………………………….……………. 28

I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO …………………………………………………………. 29

LE FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ……………………………… 31

RAPPORTI SCUOLA – GENITORI ………….……………………….……………………………………… ……….. 31

CONTINUITA’ EDUCATIVA ………………………………………………..……………………………………………… 33

AGGIORNAMENTO ………………………………………………………………………….………………………………… 34

PROGETTI IN RETE ………………………………………………………………..………………………………………… 34

ATTIVITA’ SPORTIVE ……………………………………………………………..………………………………………… 35

ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI …………………………………… 36

PATTO FORMATIVO DI CORRESPONSABILITA’ ………………………………………………………………. 38

PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI ……………………………………. 41

PROGETTI………………………………………………………………………………………………………………………….. 45

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PRESENTAZIONE DEL POF

1. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF)

L’articolo numero 3 del Decreto del Presidente della Repubblica, che contiene il “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche” (8 marzo 1999, numero 275) ci dice che:

“Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.”

1.1 - Iter del POF

Il documento che avete in mano e che state cominciando a sfogliare è dunque il Piano dell’Offerta Formativa; esso descrive la nostra scuola e contiene la proposta formativa. Dovrà essere rinnovato ogni anno, discusso e approvato dal Collegio dei Docenti e adottato dal Consiglio d’Istituto. Sarà quindi reso pubblico secondo diverse modalità: - nella sua versione completa dovrà essere affisso all’albo delle scuole dell’Istituto, messo a disposizione di chiunque ne faccia richiesta e distribuito agli insegnanti;

- il POF è pubblicato nel sito dell’Istituto. 1.2 - Riferimenti legislativi La proposta formativa contenuta in questo documento fa riferimento: - al già citato Decreto del Presidente della Repubblica 275 del 1999, “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”;

- alla Legge 53 del 2003, “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione

e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di formazione professionale”; - al Decreto Legislativo n. 59 del 2004, “Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione” che contiene le “Indicazioni nazionali per i Piani di Studio Personalizzati” e il “Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo ciclo di istruzione (6-14 anni)”. Nel corso dell’anno si prenderanno in visione anche le “Indicazioni nazionali per il curricolo”, del 4 Settembre 2012.

1.3 - Ispirazione del POF Oltre a riferirsi al quadro normativo, dunque alle disposizioni di legge citate, ma anche alle periodiche indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione e dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR) di Venezia e dell’Ufficio Scolastico Provinciale (USP) di Verona, la proposta formativa della

nostra scuola è elaborata tenendo conto delle risorse a disposizione e a partire da: 1 - la storia e l’identità della scuola; 2 - l’analisi e la relazione con il territorio; 3 - il rapporto continuo con i genitori;

4 - la collaborazione con le istituzioni, gli enti e le associazioni operanti sul territorio; 5 - la relazione con le altre scuole locali e provinciali; 6 - la professionalità dei docenti e delle altre componenti dell’istituzione scolastica.

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SCUOLE DEL TERRITORIO

INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA 1°

GRADO

SONA STATALE STATALE STATALE

PALAZZOLO PARITARIA STATALE ===

SAN GIORGIO PARITARIA STATALE ===

Dati sulla popolazione scolastica dell'istituto

SCUOLA DELL’INFANZIA

Sona n. alunni: 90

SCUOLE PRIMARIE

Sona n. alunni: 176 Palazzolo n. alunni: 164 S. Giorgio n. alunni: 98

SCUOLA SECONDARIA DI I°

Sona n. alunni: 252

Totale popolazione scolastica n. alunni: 780

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ORARIO DELL’ATTIVITA’ SCOLASTICA

Tutti i plessi scolastici con orario antimeridiano e pomeridiano sono serviti da mensa.

L'orario delle lezioni per l'anno scolastico 2015/2016 è così articolato:

SCUOLA DELL’INFANZIA:

offerta formativa: 40 ore settimanali

dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00

SCUOLA PRIMARIA

offerta formativa:

Sona e Palazzolo ore 28 settimanali (comprensive di mensa)

San Giorgio ore 28 ore settimanali (solo orario antimeridiano)

SONA e

PALAZZOLO

Dal martedì al venerdì

lunedì –

ore 8.00 -13.00

ore 8.00 - 16.00

(pausa mensa 13.00/14.00)

SAN GIORGIO IN

SALICI

lunedì – venerdì

sabato

ore 8.00 -13.00

ore 8.30 -11.30

Il tempo prolungato prevede nei 2 rientri pomeridiani attività di recupero e potenziamento disciplinare e di supporto nello studio e nei compiti assegnati per casa.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ORGANIZZAZIONE ORARIA SETTIMANALE

SETTIMANA LUNGA 30 ORE OBBLIGATORIE

DAL LUNEDÌ AL SABATO

Ore 8.00-13.00

TEMPO PROLUNGATO 36 ORE COMPRENSIVE DI MENSA 1h

DAL LUNEDÌ AL SABATO LUNEDÌ E MERCOLEDÌ

Ore 8.00-13.00 ORE 14.00-16.00

INDIRIZZO MUSICALE

DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ

In 2 pomeriggi una lezione individuale di strumento e una lezione collettiva di musica d’insieme.

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ANALISI DELLA SITUAZIONE

Il territorio su cui si estende l'Istituto scolastico è caratterizzato da colline moreniche ai confini della città di Verona, verso il lago di Garda e comprende tre delle quattro frazioni del Comune di Sona: Sona capoluogo, Palazzolo, S. Giorgio. Sona è situata a 14 Km. dalla città di Verona, ha una superficie di 41,12 kmq. e una densità

demografica superiore ai valori medi provinciali. Le tre frazioni sono dislocate territorialmente in modo poco favorevole all'incontro e all'integrazione di esperienze. Presentano gli elementi comuni e gli elementi di specificità di seguito analizzati.

ELEMENTI COMUNI

Il territorio sta attraversando un periodo di progressivo sviluppo demografico ed espansione

urbanistica con forte immigrazione dalla città e da altre regioni italiane. E' rilevante la presenza di stranieri. Sempre più marcata risulta la percezione di elementi che risentono della crisi attuale. L'Amministrazione Comunale rende omogenei alcune iniziative e servizi sul territorio sia per l'insieme della popolazione che verso le scuole, come le attività culturali e ricreative, i trasporti scolastici e mense, i servizi sociali ed educativi.

Questi ultimi in particolare hanno intensificato negli ultimi anni la collaborazione con la scuola per l'individuazione di percorsi di sostegno al successo formativo, contro il disagio scolastico e sociale e per la realizzazione di progetti integrati. Vi è sul territorio un'ampia presenza di enti ed associazioni di vario tipo (sportive, musicali, culturali, assistenziali…) che rende l'associazionismo un significativo punto di riferimento. Altri elementi unificanti possono essere considerati: - modalità di lavoro comuni alle scuole primarie, appartenenti da sempre allo stesso Istituto

Comprensivo; - la medesima scuola secondaria di 1° grado statale di riferimento nel capoluogo.

ELEMENTI DI SPECIFICITA' Sona Paese capoluogo è l'unico del Comune con una scuola dell’infanzia statale, fortemente voluta dalla popolazione e ottenuta nel 1993. Il contesto sociale presenta un ceppo "storico" e un consistente gruppo di recente immigrazione dalla città che favorisce il rinnovarsi delle relazioni sociali e l'instaurarsi di rapporti di amicizia agevolati anche dal coinvolgimento dei genitori in iniziative della scuola dell’infanzia e

dell'Associazione Cav. Romani. Si è intensificata in questi anni la presenza di famiglie straniere di varie nazionalità o comunque portatrici di altre culture (famiglie miste). A Sona è presente un centro diurno per minori (6/14 anni) con gravi disagi personali e/o familiari. Palazzolo E' presente un nucleo storico con forti ed estesi legami di parentela che esprime vissuti complessi nei confronti di nuovi inserimenti. Aumentano le famiglie che fanno da ponte tra il "vecchio" e il

nuovo. E’ consistente la presenza di famiglie straniere. La scuola primaria ha funzione "storica" di coinvolgimento delle famiglie su tematiche legate all'educazione interculturale e alla solidarietà. San Giorgio in Salici Territorio vasto con alto numero di famiglie dislocate in contrade disseminate nella campagna circostante il paese. L'incremento di nuove famiglie giovani ha evidenziato una notevole carenza di

strutture sociali ed iniziative rivolte alla comunità portando in luce bisogni sommersi. Sono presenti famiglie "accoglienti" disponibili alla collaborazione con i servizi socio-educativi anche per semiaffidi giornalieri di minori. La presenza di famiglie straniere è sempre in aumento.

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SINTESI CONCLUSIVA Come si evidenzia dalla breve analisi della situazione, i bambini che arrivano nelle scuole del nostro

Istituto presentano diversità individuali, ma anche per l'incidenza che sulla loro personalità ha esercitato la cultura dell'ambiente familiare e sociale di appartenenza: qualità delle esperienze familiari, tipo di esperienze, competenze linguistiche, bisogni ed esigenze, richieste e aspettative nei confronti della scuola. La scuola, nel prendere atto di queste diversità si propone di intervenire in modi opportuni e differenziati, compatibilmente con le risorse disponibili e con azioni volte all’ottimizzazione delle stesse, in collegamento con le famiglie, con il Comitato Genitori e con le altre agenzie del territorio

perché le diversità non si trasformino in disuguaglianze sul piano sociale e civile e per condurre tutti verso esiti scolastici comuni o almeno simili.

CRITERI GUIDA CHE CARATTERIZZANO IL P.O.F.

Collegialità, Corresponsabilità

per far fronte alla complessità delle situazioni e per una gestione condivisa dei vari progetti di Istituto da parte di tutti i componenti degli Organi Collegiali.

Flessibilità e partecipazione

per rispondere in modo adeguato alla diversità dei bisogni e coinvolgere attivamente gli alunni e le alunne alla propria formazione.

Sistematicità ed integrazione

cioè ricerca di collegamenti e connessioni tra campi di esperienza, ambiti disciplinari, discipline scolastiche al fine di individuare un “continuum armonico” nei percorsi formativi degli alunni.

Confronto e collaborazione

tra ordini di scuola, Istituti scolastici vicini, con istituzioni esterne per un utilizzo mirato delle

diverse risorse e per dare coerenza progettuale alle diverse iniziative.

Coinvolgimento delle famiglie

sul piano dell'informazione , della formazione e della partecipazione.

Formazione in servizio

a sostegno dell'innovazione e per promuovere una cultura dell'autonomia e dell'attenzione centrata sull’ "utente".

Verificabilità e valutazione

con l'individuazione di modalità e tempi per la verifica e la valutazione del POF e il monitoraggio delle iniziative che ad esso si riconducono.

9

MODALITA’ DI PROGETTAZIONE DEL P.O.F. 2015/2016

Partendo dall’analisi dei dati emersi dal lavoro delle diverse Funzioni strumentali e Commissioni, dai planning, da un confronto collegiale tra ordini di scuola, dai questionari proposti agli alunni e ai genitori delle classi quarte, quinte della Scuola Primaria e delle classi della scuola secondaria e a tutti i docenti dell’Istituto relativi ai compiti e allo studio a casa, tenuto conto del processo di

razionalizzazione del servizio scolastico in atto, individua gli elementi su cui progettare, in continuità con gli anni precedenti, il piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2015/16. Nell’elaborazione del POF sono state altresì prese in considerazione le proposte avanzate dal Comune di Sona e da altri Enti riconosciuti e atti a formulare proposte in campo educativo-formativo.

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL P.O.F.

La necessità di coordinare le iniziative attivate nelle diverse scuole rispetto ai percorsi didattici previsti nel POF e l’esigenza di non perdere di vista i processi di avanzamento in atto hanno indotto l’affidamento dell’attività di planning alle insegnanti che svolgono la funzione di collaboratori del

Dirigente Scolastico, con l’obiettivo di verificare, a conclusione del percorso, la situazione e le eventuali difficoltà. Ciascun docente responsabile di progetto è tenuto a compilare una scheda di verifica al termine del percorso previsto E’ prevista una autovalutazione periodica di questionari da somministrare ai docenti agli alunni e alle famiglie per monitorare la corrispondenza e l’aderenza del POF alle esigenze formative e organizzative. Viene demandato alla Commissione Qualità il compito di stendere il questionario, di tabularne i risultati e di presentarli al Collegio Docenti per l’aggiornamento del POF.

Per quanto concerne l’indagine conoscitiva avviata negli anni scorsi relativa ai compiti si evidenzia come essa sia stata un’opportunità forte per riflettere sul proprio operato, individuando debolezze e criticità che a volte appesantiscono inutilmente il normale svolgimento dell'attività scolastica. Le molte domande a cui si è risposto hanno offerto un esito assai positivo, facendo emergere il convincimento generalizzato che i compiti siano un valido e insostituibile strumento didattico. Si sono evidenziato tuttavia anche alcune note critiche per i compiti somministrati nei fine settimana

o nelle le cosiddette vacanze brevi (ponti, festività varie) e per la concentrazione, in particolari

giorni, di compiti e attività di studio. In alcuni casi sono emerse vere e proprie difficoltà familiari che nonostante rappresentino una minoranza, non vanno assolutamente trascurate. Da questa rilevante mole di dati il Collegio Docenti, nella convinzione che i compiti abbiano valore per il consolidamento e siano conseguenti al lavoro svolto in classe, assume le seguenti LINEE D’INDIRIZZO:

assicurare la sostenibilità

concordare tra i docenti l’assegnazione dei compiti

in occasione di vacanze brevi assegnare compiti regolari, senza aumentare le consegne

I docenti si impegnano a tener sempre conto della possibilità di personalizzare e differenziare le richieste.

10

POF 2015-16

MONITORAGGIO

interno ed esterno

alunni genitori

docenti

ANALISI

CONFRONTO RIFLESSIONE SUGLI ELEMENTI

INDIVIDUAZIONE DI ELEMENTI

DI

CAMBIAMENTO E INNOVAZIONE

POF

2015/2016 VINCOLI RISORSE

Proposte emerse da

commissioni, gruppi di

lavoro, singole scuole

11

LA SCELTA EDUCATIVA

Si articola lungo tre dimensioni, secondo un percorso rappresentato nello schema

seguente, che indica le finalità cui si deve ispirare l'azione dei docenti della scuola

dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado.

INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Campi di esperienza Aree Discipline come educazione

IDENTITA’

INIZIATIVA CREATIVITA’

PREPARAZIONE DI BASE

SVILUPPI PERSONALI

AUTONOMIA

CONVIVENZA

DEMOCRATICA

RESPONSABILITA’

VALUTAZIONE SCELTA

COMPETENZA

ALFABETIZZAZIONE CULTURALE

ORIENTAMENTO ED. PERMANENTE

CONOSCENZA COMPETENZA

CONDIVISIONE

Processi - concetti Applicazione conoscenze

Atteggiamento

SAPERI ESSENZIALI SAPER-FARE

SAPER-ESSERE/CI

IL NOSTRO ORIZZONTE: LA NUOVA CITTADINANZA

Dalle nuove “Indicazioni Nazionali per il curricolo” risulta chiaro che la NUOVA

CITTADINANZA consta di due linee formative:

una linea formativa verticale, per una formazione che possa continuare lungo

tutto l’arco della vita;

una linea formativa orizzontale, che postula la necessità di collaborazione tra

scuola ed extra-scuola, soprattutto con la famiglia.

La scuola è chiamata a INSEGNARE…EDUCARE…COSTRUIRE…

INSEGNA le regole del vivere e del convivere, compito oggi ineludibile;

EDUCA a fare scelte autonome e feconde;

COSTRUISCE un’alleanza educativa con i genitori, nel rispetto dei ruoli e non solo

in momenti di emergenza.

12

L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE

“Una concezione personalistica della cultura (…) valorizza le persone nella loro singolarità e per il

modo irripetibile con cui vivono gli aspetti identitari, l’appartenenza, il percorso migratorio. La relazione interculturale opera il riconoscimento dell’alunno con la sua storia e la sua identità, evitando, tuttavia, ogni fissazione rigida di appartenenza culturale e ogni etichetta mento. Formare in sensi interculturale significa riconoscere l’altro nella sua diversità, senza tacerla ma

neanche creando “gabbie etnico-culturali”, esprimendo conferma e attivando canali di comunicazione senza riduzionismi. La classe interculturale si presenta, in sintesi, come luogo di scambio con l’esterno, uno spazio di costruzione identitaria di tutti gli alunni, ed in particolare di quelli immigrati, dove compito dell’insegnante sarà quello di favorire l’ascolto, il dialogo, la comprensione nel senso più profondo del termine. Allo stesso tempo, si favorisce la socializzazione degli alunni anche nello spazio extra-scolastico e nei gruppi di pari.

Si tratta di fare della classe un luogo di comunicazione e cooperazione.” Fonte: Ministero della Pubblica Istruzione, Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale. “La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri”. Ottobre 2007

SCELTA EDUCATIVA SFONDO INTEGRATORE COMUNE

Obiettivi e contenuti dell'attività educativa e di insegnamento sono definiti nelle programmazioni didattiche dei Consigli di classe, Interclasse e Intersezione.

IL POF NEL RISPETTO DELLA LIBERTA' D'INSEGNAMENTO DEI DOCENTI,

INDIVIDUA LA NECESSITA' DI COSTRUIRE

PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI E DI MATURARE

UN PROFILO EDUCATIVO CULTURALE E PROFESSIONALE ATTENTO

SIA AL RECUPERO DI SITUAZIONI DI DIFFICOLTA' O SVANTAGGIO SIA ALLO SVILUPPO DELLE PIU' RICCHE POTENZIALITA'.

Ciò attraverso

percorsi disciplinari sistematici e pluriennali, percorsi trasversali ricavati a partire dalle programmazioni disciplinari

e dall'individuazione del curricolo essenziale,

percorsi pluridisciplinari, percorsi di continuità tra ordini di scuola,

percorsi di attenzione al disagio e alla disabilità.

Le intenzionalità educative sono precisate nella visualizzazione di uno SFONDO INTEGRATORE

COMUNE il quale rappresenta la dimensione articolata ma unitaria che il Progetto di Istituto si propone di realizzare.

13

MAPPA SFONDO INTEGRATORE

SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI

centro minori

appoggi educativi domiciliari

animazione pomeridiana con copertura di mensa

Percorsi Percorsi

IDENTITA' E APPARTENENZA

CONOSCENZA

COMPETENZA AUTOSTIMA

ORIENTAMENTO ETEROSTIMA

COMPETENZA

CONDIVISIONE

DIVERSITA' E INTEGRAZIONE

Percorsi Percorsi

TANTE TINTE U.L.S.S. CENTRI TERRITORIALI INTEGRAZIONE

Mediatori

FORMAZIONE IN SERVIZIO PROGETTI IN RETE E COL TERRITORIO

AGENZI

E

EDUCA

TIVE

DEL

TERRIR

ORIO

BIBIOT

ECHE

COMU

NALI

ASSOC

IAZION

I

ENTI

BIBLIOTE

CHE

ED ENTI

LOCALI

14

DESCRIZIONE DELLA MAPPA SFONDO INTEGRATORE

Si è individuato nel titolo conoscenza, competenza, condivisione (tre dimensioni significative

per un equilibrato sviluppo dei bambini/e, dei ragazzi/e in tutta la scuola di base) il centro promotore del POF. La configurazione dello schema è a centri concentrici che, partendo dall'interno si diramano con gradualità verso l'esterno. Si sono precisate quattro aree educative d'intervento:

IDENTITA' E APPARTENENZA, AUTOSTIMA ED ETEROSTIMA,

DIVERSITA', INCLUSIONE E INTEGRAZIONE, COMPETENZA E ORIENTAMENTO.

Ciascuna di esse fa riferimento ad agenzie territoriali cui collegarsi nell'ottica della continuità orizzontale e del lavoro di rete.

Poiché tutte le aree sono tra loro collegate risulta possibile intrecciare dei nodi di attività generati

proprio dai collegamenti scelti dai docenti. Allo stesso tempo, per l'arricchimento dell'offerta formativa, si possono individuare percorsi longitudinali comuni che danno coerenza progettuale alle diverse iniziative e alle relazioni della scuola con il territorio. I percorsi saranno un'articolazione del nucleo centrale riferito ai curricoli e alle discipline.

A partire da tale nucleo, i diversi percorsi longitudinali o specifici consentono di perseguire competenze trasversali riferibili a : saperi irrinunciabili saper fare saper essere/esserci

La mappa del P.O.F. fa infine riferimento: all'aggiornamento e alla formazione in servizio dei docenti, attività indispensabile

all'innovazione;

alla sensibilizzazione dei genitori su problematiche educative e relazionali attraverso un Progetto Genitori , in collegamento con l’Amministrazione Comunale e gli Enti

territoriali.

15

INDIRIZZO MUSICALE Questa attività si svolge durante le ore del pomeriggio. Per potervi accedere si presenta domanda all’atto di iscrizione e si viene sottoposti ad un test attitudinale e si viene inseriti ini una graduatoria secondo modalità disposte dal regolamento di Istituto. Una volta ammessi la frequenza è obbligatoria per il triennio. L’insegnamento dello strumento musicale costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio della musica nel più ampio quadro delle finalità di formazione della persona. La musica è un canale di comunicazione non verbale ed è momento di aggregazione e

superamento delle diversità; lo studio della musica è inoltre un’opportunità di crescita umana, emotiva ed intellettuale. L’introduzione di corsi ad indirizzo musicale nella scuola serve a promuovere un’esperienza più diretta della musica. La scelta della scuola ad indirizzo musicale è opportunamente preparata dalle attività di base svolte fin dalla scuola primaria che possono favorire una scelta più motivata; per questo motivo è previsto un progetto di continuità tra scuola primaria e secondaria di 1° grado che prevede interventi di propedeutica strumentale, guida all’ascolto, lezioni

concerto, laboratori durante la giornata dell’accoglienza e lezioni aperte.

SCELTA DEGLI STRUMENTI ED ORGANIZZAZIONE Specialità strumentali: chitarra, violino, pianoforte, fisarmonica. Coloro che aderiscono all’indirizzo musicale esprimono, con preferenza da uno a quattro, la scelta

dello strumento; l’assegnazione dello strumento scelto non è garantita in quanto l’organico prevede sei alunni per ciascun strumento. DOCENTI Quattro, uno per ogni strumento.

ALUNNI

Eventuali posti che si rendessero liberi (Per es.: per trasferimento alunni) possono essere occupati da alunni in lista d’attesa, desunti dalle domande presentate al momento dell’iscrizione. LEZIONI

Gli alunni che frequentano l’indirizzo musicale hanno due rientri pomeridiani la settimana, uno per effettuare la lezione individuale di strumento (45/50 minuti) e uno per la lezione collettiva di

musica d’insieme/teoria e solfeggio (60 minuti). Durante la lezione individuale vengono impartite le tecniche di base per lo studio dello strumento (postura, lettura dello spartito, coordinazione dei movimenti); il programma è individualizzato e stabilito dal docente in base alle attitudini dell’alunno. Per lo studio a casa è necessario lo strumento che può essere acquistato o noleggiato, a prezzo contenuto, dalle famiglie; inoltre si richiede l’acquisto di uno o più spartiti, facilmente reperibili in

commercio. Durante le lezioni collettive vengono affrontati gli aspetti teorici della musica, il solfeggio e soprattutto viene favorita l’esperienza della musica d’insieme. Tali esercitazioni sono attuate anche con la compresenza dei docenti di strumento con lo scopo di affrontare repertori con un’ampia gamma di organici strumentali. Gli strumenti sono utilizzati insieme fin dall’inizio della classe prima valorizzando fin da subito le capacità, anche minime, degli alunni nel singolo strumento. Nel corso del triennio lo studio dello strumento dovrà essere supportato da un adeguato impegno individuale

a casa.

SPAZI E STRUMENTI A DISPOSIZIONE La scuola dispone di un’aula di musica; altre aule possono essere utilizzate per le lezioni individuali di chitarra, violino e fisarmonica; per la musica d’insieme e per le lezioni di pianoforte è disponibile l’Aula Magna.

La scuola dispone di una tastiera, di un pianoforte verticale, di un pianoforte digitale 88 tasti pesati, vario strumentario Orff.

16

LE ATTIVITA' DEI DOCENTI

PROGETTUALITA' ATTIVITA’ DI INSEGNAMENTO COLLEGIALITA’

ORGANIZZAZIONE

DEL POF

RETI

CONTINUITA’ RAPPORTI

EDUCATIVA SCUOLA –

FAMIGLIE

ATTIVITA' D'INSEGNAMENTO

Le attività d'insegnamento si svolgono in modi, tempi e luoghi diversi, ma si integrano

reciprocamente.

Le attività con gli alunni si svolgono di norma a scuola sia negli spazi interni che in quelli esterni.

Per la realizzazione dell'attività di insegnamento, si devono utilizzare in maniera razionale e

coordinata le risorse umane (personale), logistiche e sussidi (materiali didattici ed audiovisivi),

presenti nelle singole scuole. Per quanto riguarda gli insegnanti si ribadisce che "il modo" di

svolgere la funzione docente non deve assolutamente dar luogo a gerarchie nei rapporti tra i

docenti in quanto esiste pari responsabilità tra tutti i docenti contitolari come da CCNL .

L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità nelle sezioni e nelle classi comuni di ogni

ordine e grado, in base alla Legge Quadro 104/92, ha come obiettivo “lo sviluppo delle potenzialità

della persona handicappata nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella

socializzazione”.

In questo quadro l’insegnante specializzato per il sostegno rappresenta una risorsa aggiuntiva

per la classe in cui è inserito l’alunno con disabilità e “assume la contitolarità delle sezioni e delle

classi in cui opera, partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e

verifica delle attività” (L.104/92).

17

L’insegnante specializzato per il sostegno:

è di supporto alla classe nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e

didattiche integrative;

collabora con tutti i docenti della classe sul piano della progettualità, della programmazione

dell’azione educativa e sul piano della realizzazione operativa dei progetti;

predispone, d’intesa e in collaborazione con gli insegnanti di classe, sulla base della diagnosi

funzionale, il Piano Educativo Individualizzato(PEI), strumento costante di riferimento per lo

svolgimento e il controllo dell’azione educativo-didattica;

evidenzia gli specifici bisogni personali degli alunni in difficoltà evitando un eccesso di

individualizzazione.

Per favorire un confronto proficuo tra tutti i docenti della classe sul processo di integrazione, si

ritiene necessario inserire al primo punto dell’ordine del giorno dei Consigli di classe, di Interclasse e di Intersezione, l’analisi delle situazioni di disabilità e disagio. Come ricordato nell’ ”ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE

DEGLI ALLIEVI CON DISABILITÀ 2012“ sottoscritto dall’UST di Verona con le ULSS della Provincia “…Il gruppo docente, composto dagli insegnanti curricolari e di sostegno, è chiamato a collaborare

in forma attiva per realizzare una scuola inclusiva. L’insegnante di sostegno è assegnato alla classe/sezione, di cui è contitolare e rappresenta una risorsa di contesto per garantire all’allievo con disabilità idonee strategie educative, didattiche e relazionali.”

ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPPRENDIMENTO (DSA) La legge n.170 dell’8 ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento” riconosce “la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di appren-dimento (DSA) che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patolo-gie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune

attività della vita quotidiana”.

Definizione dei DSA Dislessia = disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell’imparare a leggere, in parti-

colare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura. Disgrafia = disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica. Disortografia = disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. Discalculia = disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri.

In riferimento a tale legge, il nostro Istituto Comprensivo si è attivato per individuare precocemen-te i DSA e per intervenire adeguatamente, applicando strategie didattiche, metodologiche e valuta-tive efficaci per rispondere ai bisogni educativi degli alunni con questi disturbi. Come scritto nelle Linee Guida, 12 luglio 2011, “Risulta...indispensabile che sia l'intera comunità educante a possedere gli strumenti di conoscenza e competenza, affinché tutti siano corresponsabi-li del progetto formativo elaborato e realizzato per gli alunni con DSA”.

I docenti di ogni ordine e grado si impegnano a mettere in atto azioni finalizzate a:

promuovere all’interno dell’Istituto una cultura dell’inclusività;

sensibilizzare e diffondere fra i docenti di ogni ordine di scuola, dall’infanzia alla secondaria,

la conoscenza dei DSA e delle strategie metodologiche e didattiche;

favorire il dialogo con le famiglie.

In un'ottica di prevenzione e di eventuale segnalazione sono messe in atto le seguenti pratiche di-dattiche: i docenti della scuola dell'infanzia

favoriscono l’avvicinarsi alla lingua scritta, offrendo al bambino la possibilità di esplorare e

sperimentare prime forme di comunicazione attraverso la scrittura;

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propongono giochi fonologici (rime, filastrocche, invenzione di parole nuove, ricerca di

assonanze, somiglianze, analogie tra suoni e significati…) per favorire l’acquisizione di competenze fonologiche e meta-fonologiche, premessa per l’apprendimento della lingua scritta;

promuovono attività di lettura ad alta voce da parte dell’insegnante e dei genitori a casa,

perché produce vantaggi cognitivi e relazionali in età prescolare, arricchisce un vocabolario più ampio, linguaggio più evoluto, capacità espressive, miglior rendimento a scuola e favorisce nell'infanzia la stimolazione di zone cerebrali che, se non addestrate in quegli anni, rischiano di addormentarsi;

individuano difficoltà nel campo d'esperienza “La conoscenza del mondo” attraverso le Prove

Bin 4-6 anni, Erickson. I docenti della scuola primaria

individuano le difficoltà di letto-scrittura con prove mirate, da effettuare nelle classi prime in

primavera;

promuovono attività di lettura ad alta voce da parte dell’insegnante e dei genitori a casa, per i

più piccoli perché produce vantaggi cognitivi e relazionali in età prescolare, arricchisce di un vocabolario più ampio, linguaggio più evoluto, capacità espressive e miglior rendimento a scuo-la, favorisce nell'infanzia la stimolazione di zone cerebrali che, se non addestrate in quegli anni, rischiano di addormentarsi;

somministrano, in ogni classe, le prove AC-MT 6 -10 anni Erickson al fine di individuare difficol-

tà in matematica; I docenti della scuola secondaria

Individuano e condividono con l’alunno le difficoltà al compito, dispensandolo da alcune

prestazioni. Si accordano sulle prove privilegiando tempi più lunghi; interrogazioni preferibilmente programmate e orali; assegnazioni di compiti a casa in misura ridotta.

Mettono in atto strategie per rendere efficace il lavoro in classe, proponendo testi semplificati e

se possibile con supporto audio-visivo.

Permettono l’uso di strumenti compensativi, in particolare tecnologici: tabelle di ogni tipo, schemi, tracce ecc., calcolatrice, registratore, computer ecc. Per by-passare le difficoltà e far acquisire agli alunni un buon livello di autonomia nello studio.

I docenti con alunni DSA, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico, predispongono per cia-scun alunno un Piano Didattico Personalizzato. All'interno del nostro Istituto è prevista la figura di referente DSA, punto di riferimento all'interno della scuola, con compiti nell'ambito della sensibilizzazione ed approfondimento delle tematiche,

nonché di supporto ai colleghi direttamente coinvolti.

Referente anno scolastico 2015-2016: Rossella Pasquetto. Le figure che si occupano degli alunni con Bisogni Educativi Speciali: F.S Inclusione, F.S. Intercul-tura, Referente DSA si impegnano ad incontrarsi per parlare delle problematiche da affrontare e per coordinare le attività all’interno dell’Istituto. Tali figure costituiscono il nucleo portante del GLIS (Gruppo di lavoro di Istituto)

Assumendo l’orizzonte dell’integrazione/inclusione come prospettiva di valore e orientamento

dell’azione educativo-didattica di ciascun docente, si intende prestare attenzione attiva anche alla possibile presenza nelle nostre classi di ALUNNI AD ALTO POTENZIALE COGNITIVO, approvando la

realizzazione del progetto E.T. EDUCATION TO TALENT. Consapevoli della imprescindibile necessità di personalizzare i processi di insegnamento–apprendimento la Scuola ha come proprio fine quello di garantire il successo formativo attraverso il potenziamento dei talenti individuali, permettendo così ad ognuna/o di svilupparsi nel migliore dei modi. Misure di differenziazione e di sostegno sono utili per ogni tipo di differenza e vanno applicate an-che per gli allievi ad alto potenziale cognitivo (gifted), sostenendo le capacità e le problematiche di

questi bambini, anche all'interno del loro gruppo "classe".

Il progetto E.T. EDUCATION TO TALENT (attivato per ora solo in alcune classi della scuola seconda-ria di primo grado) intende sperimentare attività utili per affrontare il fenomeno degli allievi ad alto

potenziale (gifted children) nella scuola, perché ritiene fondamentale rispondere al diritto delle pari opportunità di tutti i bambini/ragazzi nel realizzare le proprie capacità.

Le attività proposte dal progetto sviluppano tematiche relative alle questioni collegate ai gifted children al fine di facilitare l’adozione di misure di sostegno per gli allievi ad alto potenziale, per sensibilizzare l’intera comunità scolastica, per implementare le misure di differenziazione

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pedagogica e didattica, per permettere l’intervento efficace sia sul singolo allievo che sull’intera

classe.

“Un pittore che voglia dipingere un quadro e abbia a disposizione solo due colori, può scegliere tra

due alternative: mescolare i due colori per ottenerne uno nuovo con il quale dipingere, è

l’integrazione; affiancare le due tinte mantenendole ben separate, è l’inserimento.”

ASSISTENZA AGLI ALUNNI IN CLASSI/SEZIONI TEMPORANEAMENTE SCOPERTE

Qualora una classe risultasse scoperta per l’assenza dell’insegnante sarà cura dei colleghi

segnalarlo a chi di competenza.

Criteri per la copertura della classe in situazione di emergenza:

a. utilizzo ore di contemporaneità o eventuali ore di completamento;

b. accorpamento classi, ove possibile, (classi con pochi alunni la cui somma non superi i limiti

massimi previsti per la costituzione di una classe);

c. utilizzo dei docenti di sostegno che operano nella classe;

d. disponibilità docenti per ore eccedenti (anche in altro plesso per la primaria);

e. distribuzione degli alunni in altre classi.

CONTEMPORANEITA'

I docenti elaboreranno progetti o un piano di utilizzo delle ore di contemporaneità, ai fini di

supportare la didattica, con particolare riferimento a situazioni di difficoltà e fatte salve le necessità

organizzative e di funzionamento in caso di sostituzione dei colleghi assenti.

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (I.R.C.)

SVOLGIMENTO DI ATTIVITA' ALTERNATIVE (AA.AA.)

O DI STUDIO ASSISTITO

L'insegnamento della religione cattolica e delle attività alternative è regolato dalle leggi e dalle

CC.MM. pubblicate dal marzo dell'85 ad oggi. In particolare, si precisa che gli insegnanti di classe

disponibili e gli insegnanti incaricati per l'I.R.C. dovranno predisporre una programmazione delle

attività sulla base del Programma Ministeriale di I.R.C. di cui al D.P.R. n. 204 del 30/03/04, che

costituirà parte integrante della Programmazione Didattica di classe. L'insegnante incaricato

dell'I.R.C. è membro di diritto del Collegio dei Docenti e dei Consigli di classe, Interclasse

d’Intersezione.

Gli alunni della scuola che non si avvalgono dell'IRC, possono svolgere, con scelta effettuata al

momento dell’iscrizione, attività alternative o attività di studio assistito, fatta salva la possibilità di

entrate posticipate o uscite anticipate su richiesta della famiglia.

Per la scuola secondaria si procede alla nomina di un docente interno (con ore eccedenti) o

esterno, per quelle situazioni in cui siano presenti nella medesima classe più di due alunni che non

si avvalgono dell’IRC.

20

PROGETTUALITA’

Il piano dell’offerta formativa oltre a scelte educative comuni ha individuato percorsi specifici e

percorsi longitudinali comuni ai tre ordini di scuola nell’ottica della continuità educativa, della

costruzione di un progetto formativo unitario.

I percorsi si sviluppano sui piani: dell’accoglienza, dello sviluppo delle competenze relazionali ed

espressivo – comunicative e dei recuperi e dei potenziamenti disciplinari.

COMPETENZE TRASVERSALI ATTESE DALL'ATTIVAZIONE DEI

DIVERSI PERCORSI EDUCATIVI

Le competenze trasversali sono sottese a tutti i percorsi educativi indicati; tuttavia ciascuno di essi ne privilegia e sviluppa alcune in modo prioritario, in relazione all'età degli alunni, ai percorsi già attivati (presenza di prerequisiti) ad elementi contingenti e concreti (es.: inserimento di nuovi alunni). I percorsi specifici evidenzieranno, a partire dalle singole competenze, anche esiti attesi a breve, medio e lungo termine. In tal modo il curricolo di ogni alunno sarà caratterizzato da:

curricolo nazionale (minimo 80%) attraverso percorsi disciplinari (soggetti a monte ore annuale predefinito);

curricolo locale (massimo 20%) attraverso percorsi trasversali e pluridisciplinari

(competenze di tipo cognitivo, relazionale, emotivo); percorsi di potenziamento (attività di sviluppo, individualizzazione e attenzione al disagio).

I Docenti dell’Istituto si impegnano ad approfondire e attuare gradualmente, ma sempre più capillarmente, la didattica per competenze, anche a seguito del corso di formazione tenutosi nell’Istituto all’inizio dello scorso anno scolastico relativo a “COMPETENZE E INSEGNAMENTO”. I Docenti sono consapevoli che la conoscenza da sola non fa competenza e che la Scuola è chiamata ad organizzare le conoscenze degli allievi al fine di rivestirle di senso e ad offrire strumenti e chiavi di lettura per recuperarle, ampliarle, usarle; sono convinti altresì che “non ci

si può permettere di perdere neanche un giovane, fin dalla più tenera età i ragazzi devono imparare ad AGIRE LE CONOSCENZE. Alla scuola spetta in primis il compito di FORMARE I

ESPLORARE

COMUNICARE

CONOSCERE PIANIFICARE

motivazione,

interesse curiosità

COOPERARE CONDIVIDERE

relazione

solidarietà

PRODURRE

VALUTARE

RIELABORARE

ARGOMENTARE CONCORDARE

organizzazione,

consapevolezza

metacognizione

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CITTADINI…. La didattica per competenze è estremamente esigente, non è affatto buonista.

Facilita l’apprendimento ma non è “facilona”, tiene conto di ciò che produce, il compito è l’AUTONOMIA E LA RESPONSABILITA’, caratteristiche della PERSONA COMPETENTE…” (Franca

Da Re)

In relazione alla somministrazione delle PROVE D’INGRESSO e di VERIFICA degli apprendimenti,

parte essenziale nel processo di insegnamento-apprendimento, il Collegio dei Docenti di Scuola

Primaria, si impegna ad un utilizzo diffuso e istituzionale del materiale elaborato nel corso degli

incontri di Classi Parallele degli ultimi anni.

PERCORSI EDUCATIVI E COMPETENZE ATTESE

ESPLORARE COMUNICARE

CONOSCERE

LEGGERE

PERCORSI DI PONTENZIAMENTO

DISCIPLINARE

ACCOGLIENZA

CITTADINANZA E

COSTITUZIONE

ALFABETIZZAZIONE

ARGOMENTARE

CONCORDARE

COOPERARE

CONDIVIDERE

PIANIFICARE PRODURRE

VALUTARE RIELABORARE

PROGETTI / ANGOLI

ESPRESSIVI

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

ORIENTAMENTO

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AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

Percorsi specifici e percorsi longitudinali comuni

PERCORSO 1: ACCOGLIENZA – INTEGRAZIONE E CONTINUITA’ –

ORIENTAMENTO Il Progetto nasce dal desiderio di far sentire accolto ogni singolo alunno. Le varie attività didattiche hanno l’intento di stabilire una maggior comunicazione e un rapporto più diretto, corretto e

responsabile tra alunni, genitori e insegnanti, nonché un dialogo aperto e costruttivo con le più significative iniziative che si svolgono sul territorio. Il progetto viene aggiornato ogni anno con l’inserimento di uno sfondo integratore sul quale verranno impostate le varie attività. La fase più significativa viene attuata nel corso della prima settimana di scuola, chiamata “SETTIMANA DELL’ACCOGLIENZA”. Il Percorso è particolarmente curato alla scuola dell’infanzia con i bambini di tre anni, nella fase di ambientamento, ma coinvolge i tre ordini di scuola nell’ambito della continuità educativa e nei

collegamenti con le iniziative dei servizi socio educativi: Baby Doposcuola, Collage, Help Compiti, Imparare Insieme, Centro minori e attività per la prevenzione delle dipendenze. L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità nelle sezioni e nelle classi comuni di ogni ordine e grado in base alla Legge Quadro 104/92 ha come obiettivo “lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione”.

In una comunità scolastica in cui si incontrano sempre più “differenze” a cui essere sensibili, l’integrazione dell’alunno con disabilità va realizzata nel contesto dell’individualizzazione e della personalizzazione dell’insegnamento e delle relazioni per tutti gli alunni. Questo richiede una collaborazione molto stretta tra tutti i docenti, curricolari e di sostegno, in modo da poter predisporre una programmazione personalizzata il più possibile collegata a quella della classe.

ACCOGLIENZA

Per l’accoglienza degli alunni stranieri e delle loro famiglie e per facilitarne l’inserimento nelle scuole dell’Istituto, viene adottato un Protocollo, quale strumento concreto e procedura chiara volta a realizzare una efficace collaborazione tra Dirigente Scolastico, insegnanti, personale ATA,

ufficio stranieri dell’USL 22 e servizi sociali ed educativi territoriali. Nelle classi dove sono inseriti alunni stranieri, si possono prevedere Laboratori Interculturali e interventi di mediatori culturali.

INTEGRAZIONE, INCLUSIONE E

CONTINUITA’

In previsione del passaggio di un alunno con disabilità alla scuola primaria o secondaria di primo grado, nel mese di giugno si può prevedere che l’insegnante di sostegno della scuola di ordine superiore possa svolgere ore di servizio nella scuola di provenienza dell’alunno per anticiparne la

conoscenza. Nel caso in cui, per problematiche connesse alla situazione di disabilità, il primo ambientamento nel nuovo ordine di scuola risulti difficoltoso, si potranno prevedere interventi rivolti all’alunno da parte dell’insegnante di sostegno o di classe che lo ha seguito nel precedente ordine di scuola. L’utilizzazione dell’insegnante di sostegno sarà motivata e programmata dal Consiglio di classe o dal team sulla base di un’attenta individuazione degli interventi e quantificando l’impegno orario strettamente necessario. ( C.M. 1/1988)

Nell’Istituto verrà costituito il GLIS (Gruppo di Lavoro presso l’Istituto Scolastico) previsto dalla L.104/92 che ha la funzione di determinare le migliori condizioni per l’attuazione di tutte le iniziative a livello interistituzionale e scolastico previste per l’integrazione degli alunni con disabilità.

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Per questi alunni viene predisposto il PDF (Profilo Dinamico Funzionale). L’Istituto fa parte della

rete CTI con istituto capofila l’I.C. Povegliano.

Si prevedono iniziative volte alla continuità che riguarderanno il passaggio dall’asilo nido alla scuola dell’infanzia, dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado e dalla secondaria di primo grado alla secondaria di secondo grado. Si prevede che tale procedura possa essere applicata anche per alunni provenienti da scuole non

appartenenti all’Istituto. Esiti attesi:

Conoscere e comprendere il nuovo contesto scolastico. Soddisfare specifiche esigenze utilizzando la rete territoriale. Sviluppare il senso di appartenenza. Saper accogliere e relazionarsi con l’altro.

Maturare rapporti conoscitivi utili per individuare procedure comuni di lavoro con gli alunni.

Favorire l’inserimento e l’integrazione degli alunni con disabilità o in situazione di disagio.

ORIENTAMENTO Educare alla scelta

Il percorso “Orientamento” inizia nelle classi seconde della scuola secondaria di primo grado, per proseguire nelle classi terze, dove assumerà particolare rilevanza e consistenza. Prevede attività mirate, rivolte agli alunni e ai genitori (avvalendosi anche dell’intervento di esperti del COSP – VERONA) finalizzate alla scelta del futuro corso di studi. Tale percorso si inserisce nel progetto educativo d’Istituto e comporta il coinvolgimento di tutti i docenti. Le attività di orientamento verranno estese, gradualmente, alla scuola dell’infanzia, primaria e alla

classe prima della sec. di 1° grado. Si intende, cosi, realizzare un “Progetto Orientamento” di Istituto che accompagni gli alunni lungo tutto il percorso di studi, al fine di sviluppare una più profonda conoscenza di sé, come persona, e

di mettere in luce le caratteristiche più rilevanti, come studente.

Esiti attesi:

- Promuovere piena coscienza di sé e delle proprie risorse;

- individuare attitudini, interessi, motivazioni scolastiche e professionali.

Per gli alunni:

- test, questionari, analisi finalizzate a maturare consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità;

- lavoro a gruppi;

- analisi materiale informativo riguardante gli istituti superiori;

- incontri con esperti dell’orientamento scolastico;

- visita a scuole superiori ( progetto scuola aperta);

- incontro diretto con studenti delle scuole superiori, ex allievi;

- colloqui individuali con esperti;

Per i genitori:

- incontri (per le classi seconde, e terze) con esperti;

- incontro individuale con insegnanti in occasione della consegna del consiglio orientativo

formulato dal Consiglio di classe;

- incontro con esperti dell’orientamento scolastico e delle logiche del mercato del lavoro;

- sportello informativo.

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PERCORSO 2 ANGOLI – PROGETTI ESPRESSIVI Percorso comune alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado. Esiti attesi: - Conseguire la capacità di usare, in modo sempre più consapevole e significativo vari tipi di codici espressivi;

- affinare le capacità percettive e sensoriali attraverso stimoli e strumenti per favorire la creatività e la fantasia; - potenziare tutti i canali espressivi; - promuovere l'identità competente; - usare spazi e tempi per il benessere e il riposo mentale.

PERCORSO 3: BEN-ESSERE A SCUOLA - (Ed. alla cittadinanza, allo sport, stradale,

ambientale, alla salute, alimentare, all’affettività)

Il percorso comune ai tre ordini di scuola si realizza anche in collaborazione con l’Az. ULSS 22 di Bussolengo e le Istituzioni presenti sul territorio. Per quanto riguarda l’ed.alla salute, sono previsti percorsi di potenziamento anche in collaborazione con associazioni di volontari e associazioni sportive.

Esiti attesi:

Conoscere le potenzialità e la percezione del proprio corpo in relazione ai diversi ambienti;

Rafforzare l'equilibrio dinamico;

Sviluppare le capacità di gioco e lo spirito di squadra;

Conoscere l'ambiente della montagna;

Acquisire le tecniche delle di diverse pratiche sportive;

Acquisire la capacità di esprimere e condividere riflessioni sull’importanza del gioco e

dell’attività sportiva per la crescita armonica e globale dell’individuo;

Testimoniare il valore delle regole e delle leggi nei diversi ambienti di vita quotidiana (vita

familiare, gioco, sport, ecc.);

Prendersi cura di sé e degli ambienti di vita per migliorare lo “star bene” proprio e altrui;

Distinguere diritti e doveri sentendosi impegnati ad esercitare gli uni e gli altri

Acquisire consapevolezza delle dinamiche relazionali nelle dimensioni dell’affettività e della comunicazione tra persone diverse.

CONSIGLIO COMUNALE RAGAZZE E RAGAZZI

Consiglio Comunale ragazze e ragazzi in collaborazione con il Comune di Sona e in rete con l’I. C. di Lugagnano. Esiti attesi:

rafforzare il senso di appartenenza alla comunità scolastica; conoscere e comprendere il funzionamento di un consiglio comunale e il suo significato

rispetto alla comunità; assumere atteggiamenti responsabili nei confronti della “cosa pubblica”; argomentare con i pari e con adulti su problematiche di tipo amministrativo comunale.

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PERCORSO 4 RECUPERO E POTENZIAMENTO DISCIPLINARE

Esiti attesi: Sollecitare l’alunno affinché sviluppi un’adeguata motivazione allo studio

colmare lacune in alcune discipline sviluppare e consolidare alcuni argomenti e il relativo linguaggio specifico disciplinare acquisire una metodologia adeguata alle varie discipline

E’ attivo dal giugno 2008 un gruppo di lavoro che si occupa della MATEMATICA ANALOGICA. Tale gruppo, composto da insegnanti della scuola primaria, si pone l’obiettivo di approfondire lo studio delle ricerche relative al funzionamento del cervello nell’apprendimento della matematica, si rivolge prevalentemente agli insegnanti di prima e seconda per la loro formazione, coinvolge alunni e insegnanti della scuola dell’infanzia e si propone di estendere studio ed interventi anche nella scuola secondaria.

LEGGERE

Percorso comune ai tre ordini di scuola, in collegamento con la Biblioteca Comunale e l'Assessorato alla cultura. Il progetto verrà attivato solo a fronte della disponibilità, da parte della Biblioteca comunale e dell’Assessorato alla cultura, di supportarlo, purché espressa in tempo utile per una adeguata progettazione didattica.

Si apprezza la proposta dell’Amministrazione di offrire la possibilità di visitare la biblioteca Esiti attesi:

Sviluppare e sostenere il desiderio e il piacere di leggere un libro;

avviare ad una maggiore confidenza con il libro nei suoi molteplici aspetti;

promuovere la motivazione e l’amore per la lettura attraverso l’incontro e la conoscenza di autori di testi per ragazzi;

acquisire stimoli e strumenti per favorire e sviluppare la creatività e la fantasia,

rinforzare la competenza linguistica;

realizzare testi con l'uso di varie tecniche;

conoscere la biblioteca e il suo funzionamento

STRATEGIE PER IMPARARE

In corso d’anno, compatibilmente con le risorse a disposizione, verranno attivati progetti rivolti ad alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado in situazione di difficoltà o di ritardo nell’apprendimento. Modalità organizzative e tempi saranno definiti dai consigli di classe/interclasse.

PERCORSO 5 ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI

Percorso comune ai tre ordini di scuola per l’insegnamento della lingua italiana.

(Vedi il protocollo di accoglienza degli alunni stranieri)

Esiti attesi:

Promuovere la motivazione alla comunicazione reciproca;

Facilitare lo scambio di esperienze tra alunni di diversa cultura;

Sviluppare e consolidare competenze comunicative orali;

Sostenere l'apprendimento graduale della lettura e della scrittura in lingua italiana.

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USCITE DIDATTICHE E VISITE GUIDATE

In conformità alla normativa vigente, si ritengono pedagogicamente valide ed efficacemente inserite nelle programmazioni le uscite didattiche e le visite guidate approvate dai Consigli d’intersezione, d'interclasse e di classe, dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto. Ogni visita guidata sarà adeguatamente preparata dagli insegnanti che avranno

cura di coinvolgere nell'informazione anche le famiglie per rendere più ricca e stimolante ogni iniziativa.

ATTIVITÀ DI INTEGRAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO REALIZZATE DA ENTI

E DA ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO

Si tratta di attività condotte da educatori esterni alla scuola che si svolgono su richiesta delle famiglie. La scuola partecipa al coordinamento delle attività. Baby-doposcuola (prolungamento del tempo scuola per bambini della scuola dell’infanzia statale di Sona con attività di animazione, erogato dall'associazione Cav. Romani). Imparare Insieme (interventi educativi per alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado, coordinati dai servizi socio-educativi e realizzati da volontari.) Centro Minori (Luogo di accoglienza per alunni con gravi disagi socio-familiari, nei giorni non coperti

dalla scuola, Nei mesi di giugno, luglio, settembre è attivo anche in orario mattutino). Collage (Animazione pomeridiana, con mensa nelle scuole primarie, nei giorni non coperti dalla scuola); è gestito dai servizi educativi comunali e può prevedere anche attività con personale docente in orario aggiuntivo.

COLLEGIALITA’

Gli Organi Collegiali concorrono a organizzare, programmare, verificare, coordinare tutte le

attività dei tre ordini di scuola ai fini di un armonico svolgimento del lavoro scolastico.

CONSIGLIO D’ISTITUTO

GIUNTA DEL

CONSIGLIO D’ISTITUTO

COLLEGIO DOCENTI UNITARIO

COLLEGIO SCUOLA

DELL’INFANZIA

COLLEGIO SCUOLA PRIMARIA

COLLEGIO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

COMMISSIONI

GRUPPI DI LAVORO

CONSIGLI DI:

INTERSEZIONE

INTERCLASSE

CLASSE

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COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO

Le commissioni operano per conto del collegio di docenti, saranno coordinate da una funzione strumentale al piano dell’offerta formativa su incarico del Dirigente Scolastico. Le attività delle commissioni consisteranno nella raccolta di informazioni e dati, nella formulazione di soluzioni da presentare al Collegio per l'approvazione.

La verbalizzazione degli incontri sarà effettuata su appositi moduli conservati in un raccoglitore in segreteria, ovvero sarà eseguita in formato elettronico e conservata in una cartella in segreteria. Sarà cura dei membri di commissione che rappresentano le varie scuole informare i colleghi dell’oggetto degli incontri, informarli delle decisioni assunte e verificarne la realizzazione.

COMMISIONE Infanzia Sona Palazzolo S. Giorgio Secondaria

POF Collaboratori DS, Coordinatori di sede e Funzioni Strumentali

Inclusione - GLI Castagnini Gonella

Ramponi Torresendi

Caceffo Palmieri Passarella

Biasi

Castagnaro Pasquetto

Carcereri Faccincani

Fiorin

Intercultura Cipriani Ranzato Casini

Scapin Neri Castelletti Borghesi Micari

Qualità e Innova-zione

Vicentini Giacopuzzi Aldegheri

Cailotto Tomelleri

Armani Mazzi Romanello

Orientamento Leoni Fedrigo Moletta Vicentini A. Cetrangolo Cammelli

Attività sportive Ferrari Zandonà Sartori Fasoli

Passarini Tonolli Giusti

Ben-essere a scuo-la

Mazzi F. Tedeschi Polato

Zaffani

Lauciello Lombardo

Cittadinanza Perlati Di Vita

Artioli Di Fiore Re Perrotta

Progetto genitori Pizzighella Anderle

Perin Ambrosi Racchiolli

Tondello Zito Napponi

Continuità Incrocci Pozzato Arduini

Furci Tommasi

Testa

Giugliano Tomelleri

Attività musicali Festa Berti Asmundo Fedeli

Lazzarini Bovi Giust Di Spirito

Peloso

Le attività saranno mirate essenzialmente alla pianificazione, realizzazione, verifica e documentazione di iniziative e percorsi previsti nel POF, perciò si riuniranno con maggior frequenza nei periodi dell’anno in cui si attivano i diversi percorsi. Le Commissioni vengono costituite e formalizzate con atti ufficiali dalla Direzione e si riuniscono su convocazione del coordinatore o del Dirigente Scolastico.

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INCARICHI

Oltre alle commissioni il C.D. intende utilizzare le opportunità offerte dal nuovo CCNL (attività aggiuntive all’insegnamento, attività funzionali all’insegnamento…) assegnando incarichi per

compiti specifici. Figure di sistema: collaboratori del dirigente, referenti di plesso, funzioni strumentali Responsabili Laboratori di Informatica Referente di Istituto commissione mensa Responsabili Biblioteche scolastiche Coordinatori di classe per la scuola secondaria (vedi elenco sotto) Verbalista Consiglio di Istituto

Responsabili della documentazione Referenti per l’orario settimanale (scuola secondaria) Posta (sc. dell’infanzia e sc. primaria) Tutor dei docenti immessi in ruolo

Referente di istituto per la Valutazione Referente del Progetto genitori

Referente DSA

Elenco Coordinatori di classe sc. Second. 1° gr.

1 A

TONOLLI ANDREA

1 C LAUCIELLO MARIA CAMILLA

2 A DI FIORE OLGA VERONICA

2 C CAMMELLI ANNAMARIA

3 A CETRANGOLO NICOLETTA

3 C ROMANELLO DANIELA

1 B SCAPIN CARMEN

1 D RE ANNA

2 B TOMELLERI GABRIELLA

2 D ZITO VINCENZO

3 B ARTIOLI CHIARA

3 D CASTELLETTI FRANCESCA

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I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Ai sensi dell’art. 25, comma 5 del D.lgs. n 165/2001, il Dirigente scolastico si avvale, nello

svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative, di due docenti da lui individuati, ai quali delega compiti specifici.

DOCENTI INCARICATI

Obiettivo: Fare in modo che nell’Istituto si realizzi il POF, secondo i criteri indicati.

GABRIELLA TOMELLERI: COLLABORATRICE CON FUNZIONE VICARIA FESTA MARIALUISA: COORDINATRICE SCUOLA DELL’INFANZIA ILARIA ALDEGHERI: COORDINATRICE SCUOLA PRIMARIA DI SONA MARCELLA FURCI: COORDINATRICE SCUOLA PRIMARIA DI PALAZZOLO MANUELA FEDELI: COORDINATRICE SCUOLA PRIMARIA DI S. GIORGIO

FIGURE DI SISTEMA I Collaboratori del Dirigente Scolastico L’articolo 5 del D. L.vo 59/98 chiarisce che “nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il dirigente può avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti”. Il collaboratore con funzioni vicarie:

sostituisce a tutti gli effetti il Dirigente Scolastico quando questi è assente dall’istituto;

rappresenta, su delega, il Dirigente Scolastico nelle manifestazioni pubbliche;

partecipa agli incontri di coordinamento, di progettazione, di valutazione e di riprogettazione del servizio scolastico in caso di necessità;

redige il verbale delle riunioni del Collegio dei Docenti;

facilita la comunicazione tra Dirigente Scolastico e i colleghi docenti, tra genitori e docenti;

presiede, su delega del Dirigente Scolastico, riunioni di docenti su progetti o commissioni di lavoro;

provvede a definire le eventuali sostituzioni di docenti assenti;

controlla e verifica le firme di giustificazione delle assenze di allievi là dove ci sono dubbi da parte dei docenti di classe;

tiene i contatti con i docenti coordinatori degli altri plessi

concorda con il Dirigente Scolastico le comunicazioni ai genitori, agli studenti e ai docenti;

partecipa agli incontri di Staff della Dirigenza Scolastica per operazioni di progettazione e di valutazione dei processi formativi in atto e dei risultati da conseguire.

I Coordinatori di sede I docenti coordinatori di sede hanno il compito di:

svolgere funzioni di preposto alla sicurezza nei rispettivi plessi;

definire e concordare con il Dirigente Scolastico le comunicazioni per i colleghi docenti, per i

genitori e per gli allievi;

prendere decisioni autonome in situazione di emergenza;

provvedere a disporre eventuali sostituzioni di colleghi docenti assenti;

controllare, su richiesta dei docenti, la veridicità delle firme dei genitori per la giustificazione delle assenze;

autorizzare eventuali permessi di uscita in coerenza con le norme del regolamento d’istituto;

tenere contatti con le locali Amministrazioni per problemi collegati con il trasporto degli allievi,

la mensa ed eventuali problemi di disagio scolastico, previo accordo con il Dirigente Scolastico;

garantire il regolare funzionamento del plesso;

partecipare agli incontri di staff della Dirigenza Scolastica per operazioni di progettazione e di

valutazione dei processi formativi in atto e dei risultati da conseguire.

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LE FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto e per la realizzazione dei progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Tali funzioni strumentali sono identificate con delibera del Collegio dei Docenti in coerenza con il piano dell’offerta formativa che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e

destinatari (art. 28 del CCNL 26/05/99). La Funzione Strumentale è a tutti gli effetti membro della commissione P.O.F. e come tale ha nei lineamenti dell’incarico la partecipazione agli incontri della commissione stessa e elabora iniziative di aggiornamento.

□ COMPETENZE NECESSARIE:

Conoscenza della legislazione scolastica in merito a:

opportunità offerte dalla legge sull'Autonomia,

CCNL con particolare riferimento ai diritti/doveri dei docenti in ordine

all'aggiornamento, alla flessibilità organizzativa, alla funzione della scuola.

Conoscenze e competenze nell'ambito delle relazioni interpersonali, nella gestione del

lavoro di gruppo e delle dinamiche relazionali.

Competenze multimediali con particolare riferimento alle tecniche di documentazione.

Competenze psicopedagogiche e didattiche in riferimento a:

osservazione degli alunni,

valutazione dei processi formativi,

orientamento formativo,

organizzazione scolastica.

Documentazione di:

esperienze, corsi di formazione e aggiornamento inerenti l'area prescelta,

partecipazione a progetti significativi,

collaborazioni e incarichi,

partecipazione ad attività di Commissioni,

pubblicazioni,

anni di servizio.

I docenti che svolgeranno la Funzione Strumentale potranno partecipare ad eventuali corsi di

formazione, funzionali ai compiti specifici loro assegnati, previa delibera del Collegio Docenti.

□ DOCENTI INCARICATI

FUNZIONE STRUMENTALE PER L’ORIENTAMENTO NICOLETTA CETRANGOLO Compiti specifici:

Coordinamento delle attività di orientamento formativo e informativo rivolte agli alunni e ai genitori della scuola secondaria di primo grado. Coordinamento del Progetto A.T.O.F. Coordinamento della Commissione orientamento.

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FUNZIONE STRUMENTALE PER LA QUALITA’ E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA

ANTONIO MAZZI

Compiti specifici:

Coordinamento Commissione Qualità.

Monitoraggi relativi al POF, ai progetti, all’organizzazione della scuola e alle competenze degli alunni in entrata ed in uscita, con particolare attenzione agli anni-ponte.

Cura degli strumenti e delle modalità della comunicazione interna ed esterna.

REGISTRO ELETTRONICO

FUNZIONE STRUMENTALE PER L’INTERCULTURA SCAPIN CARMEN

Compiti specifici:

Coordinamento commissione intercultura. Partecipazione incontri “Tante Tinte” in rete – Bussolengo.

Coordinare l’inserimento degli alunni stranieri nei tre ordini di scuola (vedi protocollo accoglienza).

Compilare richiesta fondi ex art. 9 (progetto in rete alfabetizzazione). Acquisto e mantenimento sussidi.

Partecipazione convegni, seminari promossi da università, Ufficio Scolastico Territoriale.

FUNZIONE STRUMENTALE PER L’INCLUSIONE CASTAGNARO STEFANIA

CARCERERI RITA Compiti specifici:

Coordinamento dei rapporti tra scuola, famiglia, specialisti dell’USL e operatori in riferimento alle situazioni complesse

Coordinamento della gruppo di lavoro di Istituto per l’inclusione (GLI)

Coordinamento dei docenti di sostegno supplenti

Raccolte e revisione delle relazioni per la richiesta delle ore in deroga per i tre ordini di scuola

Passaggio di informazione tra le scuole dell’infanzia e le scuole primarie per gli alunni disabili o

segnalati

Passaggio di informazione tra le scuole primarie e la scuola secondaria di primo grado per gli alunni disabili o segnalati (situazioni complesse).

Referente C.T.I.

RAPPORTI SCUOLA - GENITORI

L’attenzione e la cura delle relazioni che la scuola stabilisce con le famiglie degli alunni è considerata di fondamentale importanza per favorire un positivo percorso di crescita degli alunni. Pertanto nel piano dell’offerta formativa, accogliendo esigenze emerse dai questionari ai genitori, si

sono previste modalità di incontro articolate su più piani: assemblee di classe, colloqui individuali, assemblee di plesso, per l’orientamento, sportelli informativi, incontri di tipo comunitario, incontri formativi.

ASSEMBLEE DI CLASSE O SEZIONE Sono riconosciute come un istituto molto importante per il funzionamento della Scuola. Condotte in clima di dialogo, esse avranno lo scopo di affrontare e discutere problemi di carattere generale che investono la vita della classe e che, sia pure con responsabilità diverse, vedono coinvolti genitori e

docenti.

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COLLOQUI INDIVIDUALI

SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE

Si ritiene di estrema importanza favorire un positivo approccio iniziale del bambino alla scuola dell’infanzia ed instaurare un clima di fiducia tra genitori e personale scolastico. Per questo motivo le insegnanti hanno programmato un percorso denominato: “Progetto accoglienza” che prevede le seguenti fasi: 1) assemblea con i genitori dei futuri iscritti, nel mese di Maggio: le insegnanti portano a

conoscenza dei genitori l'organizzazione della scuola, le modalità di accoglienza dei bambini e le linee dell'intervento educativo; 2) preinserimento: a giugno le insegnanti organizzano delle giornate durante le quali i bambini futuri frequentanti, accompagnati dai genitori, potranno fermarsi qualche ora a scuola per una prima conoscenza dell'ambiente. 3) Colloquio individuale: a settembre, prima della frequenza, vengono invitati i genitori per il primo colloquio. Insieme si definirà la situazione di partenza del bambino.

Nel mese di gennaio si svolgerà un altro colloquio per i genitori dei bambini di tre anni. Sono previsti colloqui individuali con le famiglie dei bambini di quattro anni nel mese di febbraio; a gennaio e a giugno sono previsti colloqui con le famiglie dei bambini di cinque anni.

Durante l’anno scolastico si convocano due assemblee generali per i genitori: una nel mese di ottobre, un’altra a maggio/giugno.

SCUOLA PRIMARIA

I colloqui individuali con i genitori degli alunni sono previsti circa ogni bimestre per una puntuale valutazione dell'andamento scolastico. In casi di particolare necessità è possibile richiedere incontri ulteriori. Per questi incontri, di norma, si fisserà l'appuntamento al termine della programmazione settimanale di modulo. All'inizio dell'anno scolastico si attua uno specifico incontro assembleare con le famiglie o si

attivano sportelli informativi per l'accoglienza degli alunni.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

I colloqui con le famiglie si attuano in orario antimeridiano, secondo un calendario di ricevimento settimanale. I colloqui sono sospesi in due periodi dell’anno corrispondenti alla fine del primo e del secondo quadrimestre. Si tengono, inoltre, due ricevimenti generali pomeridiani con l’opportunità di

incontrare tutti i docenti. Sono previsti, per il mese di settembre, sportelli informativi per gli alunni

delle classi prime.

INCONTRI E SPORTELLI INFORMATIVI

Per la continuità tra ordini di scuola si organizzano per i genitori incontri e visite alle scuole di ordine superiore. Nei mesi di dicembre e/o gennaio saranno aperti sportelli in tutte le scuole per

facilitare la relazione anche sul piano individuale.

INCONTRI COMUNITARI/FESTE

Gli incontri comunitari hanno il duplice scopo di: - intensificare i rapporti scuola-famiglia attraverso momenti di convivialità;

- presentare attraverso mostre o attività ludico-espressive, una sintesi dei percorsi formativi realizzati nel modulo, nel ciclo, nelle scuole.

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CONTINUITA’ EDUCATIVA L'istituto Comprensivo, come si può ricavare anche dallo sfondo integratore, oltre a promuovere la continuità tra ordini di scuola, intende mantenere e consolidare la rete dei collegamenti e delle collaborazioni con gli Enti locali, i servizi socio-educativi, le diverse agenzie educative e le risorse presenti sul territorio. Ciò allo scopo di coordinare efficacemente risorse e interventi educativi.

CONTINUITA’ VERTICALE

Allo scopo di integrare le esperienze della scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, si sono costituite commissioni miste sulla continuità educativa, che definiscono il progetto operativo in conformità alle indicazioni contenute nella C.M.339/'92. Particolare attenzione viene prestata alla realizzazione di incontri di accoglienza, alle modalità di

passaggio delle informazioni per la costituzione delle classi, allo studio di tematiche comuni negli “anni ponte”. Le scuole dell’infanzia statali di Sona e Lugagnano manterranno collegamenti con l’asilo nido di

Lugagnano allo scopo di progettare attività-ponte per l’accoglienza dei nuovi alunni. Saranno inoltre organizzati incontri e attività per la continuità educativa anche tra la scuola dell’infanzia statale di Sona e le scuole dell’infanzia parificate di Palazzolo e di S. Giorgio in Salici.

CONTINUITA' ORIZZONTALE

L'impegno è di assicurare una piena continuità educativa:

- coordinando i rapporti scuola – famiglia,

- valorizzando, interessi e competenze degli alunni;

- partecipando alla organizzazione delle iniziative del CTI (Centro Territoriale Integrazione) e della rete Tante Tinte (Bussolengo);

La collaborazione si esplica attraverso:

- percorsi che si realizzano nel normale orario scolastico (vedere mappa generale dei percorsi);

- ambiente e sport (Assessorato all'Istruzione);

- accoglienza e integrazione alunni Stranieri e giostrai (Assessorato ai servizi sociali, ULS-Ufficio stranieri- rete “Il mondo di Irene”, CESTIM , sportello di Bardolino “Tante tinte”, Mediatori culturali);

- prevenzione delle dipendenze (Assessorato ai Servizi sociali, ULS).

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AGGIORNAMENTO

L'offerta formativa si qualifica e si ottimizza se, partendo dalla rilevazione dei bisogni, fa riferimento ad un contesto di intenzioni e linee teoriche chiare e condivise. Si ritiene pertanto necessario pianificare l’attività di formazione per promuovere un'identità unitaria di Istituto attraverso l'individuazione di elementi unificanti i vari ordini di scuola, come:

Linee generali per gli aggiornamenti di Istituto:

Formazione sul disturbo oppositivo del comportamento

Progetti di formazione e di ricerca-azione sulle Indicazioni Nazionali e curricoli in

verticale

Sicurezza

Ambiti di approfondimento individuati in collegamento con Istituti vicini ed Enti

Territoriali

PROGETTI IN RETE L’Istituto Comprensivo di Sona, oltre alle collaborazioni con le agenzie esterne alla scuola

(biblioteche, U.S.L., Comune, …) è entrato in un rapporto di scambio e collaborazione con altri istituti o agenzie formative. In collaborazione con altre scuole o enti si intendono realizzare:

Progetto genitori collaborazione con il Comune di Sona

Sportello psicopedagogico territoriale

Progetto di formazione e ricerca sulle Indicazioni Nazionali

Progetto per la diffusione della cultura musicale nelle scuole del primo ciclo

Progetto contro la dispersione scolastica

PROGETTO GENITORI

Tutte le scuole dell’Istituto aderiscono a questo progetto proponendo varie attività che prevedono il coinvolgimento attivo dei genitori alla vita scolastica. Il punto di partenza è la convinzione che

l’azione educativa, per essere efficace, deve avere scuola e famiglia che si muovono insieme per trasmettere valori condivisi in un’alleanza educativa basata sull’ ascolto, il dialogo, la fiducia reciproca, la collaborazione. Oggi si vive una realtà dove diventa sempre più difficile accompagnare la crescita e la formazione dei bambini e dei ragazzi e solo il pieno coinvolgimento di tutti può migliorare la pratica educativa nel rispetto dei diversi ruoli. ” Stare in relazione” condividendo esperienze significative per alunni, genitori ed insegnanti, aiuta a costruire un dialogo costante che

è la base di una vera corresponsabilità educativa. Attività promosse dalle insegnanti per il coinvolgimento dei genitori: - momenti di condivisione con partecipazione attiva alle feste organizzate nei vari plessi (Feste dell’Accoglienza, Concerto di Natale, Auguri in musica, recite, feste e concerti di fine anno); - incontri con i genitori per la restituzione degli esperti di Progetto alla fine dei percorsi didattico-educativo condotti nelle classi (Progetto Affettività rivolto a tutte le classi V e condotto dalla

dottoressa Cobelli, Progetto Psicomotricità per le classi I e II, ecc.);

- adesione a vari Progetti di Solidarietà con organizzazione di mercatini e bancarelle; - partecipazione a lavori per il miglioramento delle strutture scolastiche (sistemazione degli spazi esterni, ecc.) - assemblee di classe, colloqui individuali anche su richiesta in base alle esigenze delle famiglie; - incontri nei plessi con la psicopedagogista Manzani che gestisce lo “Sportello” educativo; - incontri di formazione “GENITORI A CONFRONTO”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e i Servizi Educativi dell’ ASL 22, nell’aula magna nella scuola Secondaria di I Grado di

Sona.

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ATTIVITA’ SPORTIVE

Il piano dell’offerta formativa presta particolare attenzione anche alle attività sportive. In particolare vengono attivati 2 macro progetti: PIU' SPORT @ SCUOLA

La Regione del Veneto in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale per il

Veneto, promuove il progetto "Più sport @ Scuola" per incrementare le attività motorie-fisico sportive nelle scuole primarie, mettendo in contatto diretto i giovani con gli organismi sportivi del territorio. Il Progetto si sviluppa avvalendosi degli insegnanti di educazione fisica e/o diplomati ISEF o laureati in Scienze Motorie, per attivare sinergie con federazioni sportive, enti di promozione sportiva, società ed associazioni loro affiliate al fine di realizzare una concreta azione di avviamento allo sport. Da alcuni anni il nostro istituto partecipa al progetto "Più sport @

Scuola"; per il presente anno scolastico e al momento della redazione del POF si è ancora in attesa del bando.

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI I Giochi Sportivi Studenteschi sono volti a promuovere e diffondere l'attività motoria e sportiva

nella scuola e sono organizzati e realizzati, ogni anno, con la collaborazione del C.O.N.I. e delle Federazioni Sportive interessate.

CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO - ATTIVITA’ COMPLEMENTARI DI EDUCAZIONE FISICA

Preparazione degli alunni in vista della partecipazione a competizioni connesse ai G.S.S., ad altre attività promozionali promosse dall’Ufficio di Educazione Fisica dell’U.S.P. di Verona e a quelle del gruppo sportivo scolastico.

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ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

Del progetto delle attività amministrative generali, approvato e depositato agli atti della scuola come parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa, si riportano di seguito solo gli aspetti relativi ai compiti e all’organizzazione del servizio dei collaboratori scolastici e degli assistenti amministrativi.

Sede Centrale (scuola secondaria di primo grado e sede dell’Istituto Comprensivo)

n. 1 Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi;

n. 4 assistenti amministrativi;

n. 5 collaboratori scolastici + 1 part-time.

Sede Sona (primaria)

n. 2 collaboratori scolastici.

Sede di S.Giorgio (primaria)

n. 1 collaboratore scolastico + 1 part-time.

Sede di Palazzolo (primaria)

n. 2 collaboratori scolastici + 1 part-time.

Scuola dell’infanzia

n. 2 collaboratori scolastici + 1 part-time.

SERVIZI E COMPITI DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO Orario di apertura al pubblico ufficio di segreteria: dal lunedì al sabato dalle ore 11.00 alle ore 13.15 lunedì dalle ore 14.30 alle ore 15.30

Servizi contabili e finanziari: Dsga sig.ra Trebbi Nicoletta Predisposizione programma annuale- modifiche in corso d’anno e conto consuntivo- tenuta scritture contabili e liquidazione fatture elettroniche. Elaborazione compensi da liquidare anche con modalità “cedolino unico” per accessori e tenuta registro con suddivisione piani di riparto- autorizzazione retribuzioni s.t.- adempimenti e rendiconti connessi ai progetti e finanziamenti del Comune. Organizzazione dei servizi amministrativi-contabili e organizzazione del personale.

Assistente amm.va sig.ra Zivelonghi Nella:

Liquidazione compensi accessori e indennità al personale- adempimenti fiscali erariali previdenziali- mod F24- uniemens- TFR, dichiarazioni annuali 770, IRAP- definizione dei contratti per prestazioni inerenti al P.o.f. e altri progetti - anagrafe delle prestazioni - scarico software, ecc…inserimento dati sito – collaborazione inserimento dati in Sidi inerenti Cig e fatturazione elettronica/split payment per adempimenti file xml cig e indice tempestività pagamenti.

Amministrazione del personale docente: Assistente amm.va sig.ra Basso Maria Chiara: Docenti a T.I. Stipula contratti di assunzione, assunzione in servizio, periodo di prova, documenti di rito, dichiarazioni di servizio, autorizzazione esercizio libera professione. Decreti di congedo ed aspettativa, visite fiscali, decreti ricostruzione carriera, procedimenti pensionistici. Docenti T.D. Predisposizione contratti prospetto dati con inserimento dati per elaborazione

retribuzioni in Sidi. Graduatorie e nomine personale supplente, circolari personale docente, infortuni. Adempimenti vari: co-veneto, certificati penali ecc.. - Posta certificata Gestione alunni: Assistente amm.va Sig ra Ballarini Sara Sostituisce la d.s.g.a. in caso assenza o impedimento.

Iscrizioni, trasferimento alunni, esami, rilascio pagelle, attestazioni e certificazioni degli alunni,

diplomi, infortuni alunni, assenze alunni, tenuta fascicoli, registri, circolari alunni, rilevazioni e statistiche varie. Rapporti con Comune di Sona per servizi scolastici comprese le segnalazioni riferite alla manutenzione degli edifici, collaborazione per adempimenti previsti dalla normativa sulla sicurezza. Circolari scioperi-assemblee sindacali e comunicazioni alle famiglie. Amministrazione personale ata-Protocollo –acquisti/inventario: Assistente amm.va sig. ra Begnini Daniela

Posta: stampa della posta informatica- protocollo e archiviazione atti–convocazioni rsu e invio dati permessi sindacali - altra corrispondenza esterna. Tenuta degli inventari, discarico, ecc…/acquisti

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vari con utilizzo procedura mercato elettronico PA – acquisizione Durc e registrazione beni facile

consumo e inventario. Personale A.T.A. a T.I. e T.D. stipula contratti di assunzione, assunzione in servizio, periodo di

prova, documenti di rito, registrazione assenze/ferie- decreti di congedo e aspettativa, visite fiscali. Graduatorie, nomine personale A.T.A. assente e pratiche infortuni. Registrazione cartellini orari personale A.T.A

Predisposizione contratti e nomine: sig.ra Callea Marika Predisposizione atti contratti personale esterno relativi al POF/altri progetti e nomine varie personale in servizio.

SERVIZI E COMPITI DEI COLLABORATORI SCOLASTICI

Rapporti con gli alunni: sorveglianza degli alunni nelle aule, laboratori vari (aula informatica - ed. artistica – ed. tecnica, ed. musicale, aula video, mensa), spazi comuni in caso di momentanea assenza del docente. Collaborazione con il docente per il trasferimento degli alunni dai locali scolastici in altri locali e in palestra comprese eventualmente le visite guidate, uscite nel territorio.

Sorveglianza generica: apertura e chiusura dei locali scolastici, centralino, portineria, ricevimento pubblico.

Pulizia : pulizia dei locali scolastici, spazi scoperti e arredi, spostamento suppellettili. Interventi speciali: piccola manutenzione non specialistica. Supporto didattico/amministrativo: duplicazione atti, predisposizione e approntamento dei sussidi didattici, assistenza ai docenti, assistenza ai vari progetti (POF).

Servizi esterni: uffici postali, banche, uffici comunali e negozi del territorio per acquisto materiali didattici, sorveglianza esterna.

SEDE CENTRALE SCUOLA SEC. 1° GRADO DI SONA

sig. Di Leo Mario Giuseppe

sig.ra Piccoli Emanuela (*)

sig.ra Piubello Milena (h.24 sett.li)

sig.ra Rossi Claudia

sig.ra Zanoni Patrizia

sig.ra Zuliani Brunetta SCUOLA PRIMARIA DI SONA

sig.ra Girelli Paola

sig.ra Oliosi Luciana

sig. Di Leo Mario Giuseppe (il lunedì turno pomeridiano da sc. Secondaria) (*) SCUOLA PRIMARIA DI SAN GIORGIO IN SALICI)

sig.ra Gaburro Sandra

sig. Monicelli Giovanni (il sabato)

SCUOLA PRIMARIA DI PALAZZOLO

sig.ra Canonico Giuseppina

sig.ra Manzati Barbara

sig. Veronesi Giorgio (h.18 sett.li)

SCUOLA DELL’ INFANZIA DI SONA

sig.ra Miozzi Silvana

sig.ra Sartori Maria Teresa

sig. Monicelli Giovanni (dal lunedì al venerdi) (*)

(*) in alternativa il lunedì Monicelli (da scuola infanzia) e Piccoli da scuola secondaria a infanzia.

Ai collaboratori scolastici viene assegnata la ripartizione dei locali (ripartizione allegata al presente progetto) e per la quale dovranno assicurare il rispetto delle mansioni ricevute. Si ribadisce che in caso di assenza, il reparto temporaneamente scoperto dovrà essere ripartito in maniera equa tra i colleghi in servizio in quella sede e ai quali verrà riconosciuto il maggior carico di lavoro straordinario da recuperare o, in alternativa, da liquidare con il fondo apposito. Al fine di assicurare a tutto il personale collaboratore scolastico parità di carichi di lavoro, di controllo del servizio e di verifica dei risultati la D.S.G.A. ha chiesto la collaborazione dei docenti e

dei collaboratori del dirigente.

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PATTO FORMATIVO DI CORRESPONSABILITA’

Agli alunni, ai genitori, ai docenti, per un buon funzionamento dell’organizzazione scolastica

Il “Patto” sostituisce e integra lo “Statuto degli studenti e delle studentesse” ed è frutto del percorso formativo biennale per genitori e insegnanti promosso dall’Istituto in collaborazione con l’ULSS 22, iniziato nell’anno scolastico 2007/2008 (vedi progetto genitori).

La scuola è luogo di crescita civile e culturale per una piena valorizzazione della persona, è una comunità edu-

cante in cui ragazzi e adulti, docenti e genitori sono coinvolti in un’alleanza educativa che contribuisca ad indi-

viduare non solo contenuti e competenze da acquisire ma anche obiettivi e valori da trasmettere per costruire

insieme identità, appartenenza e responsabilità.

Per il raggiungimento di tali finalità ciascuna Istituzione Scolastica, nell’esercizio della propria autonomia ha

la possibilità di concertare, confrontarsi, costruire accordi, creare lo spazio in cui famiglie, studenti, operatori

scolastici si ascoltano, assumono impegni e responsabilità, condividono un percorso di crescita umana e civile

della persona. Un’educazione efficace dei giovani è il risultato di un’azione coordinata tra famiglia e scuola in

cui tutti i componenti, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo, devono impegnarsi a sviluppare un atteggiamento

sereno, positivo e propositivo nei confronti della scuola.

Insegnanti e genitori stabiliscono, condividono un’ “idea di scuola” e si adoperano per raggiungere un innal-

zamento del successo formativo degli alunni, tenendo presente, per quanto è possibile, le necessità e le aspetta-

tive di tutte le componenti.

Il Patto Educativo vuole rendere esplicite alle sopraindicate componenti quelle norme che, se accettate e condi-

vise, facilitano il buon andamento dell’Istituto nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno.

L'ALUNNO…

Ha il diritto di essere ascoltato e rispettato nella sua personalità e nei tempi d’apprendimento e di essere

ripreso in modo educativo.

Ha il diritto di avere un carico di compiti assegnati per casa adeguato e ben distribuito nella settimana.

Partecipa alle attività didattiche con impegno e senso di responsabilità.

Deve essere provvisto del materiale occorrente e svolgere regolarmente i compiti assegnati per casa.

Entra a scuola al suono della campanella. Se è in ritardo presenta giustificazione scritta sul libretto perso-nale il giorno stesso o il giorno successivo. Qualora i ritardi fossero frequenti saranno convocati i genitori per sentirne le motivazioni.

Dopo un’assenza porta giustificazione firmata dal genitore. Se l'assenza, dovuta a malattia, ha superato i

cinque giorni (sei giorni e più), conteggiati anche comprendendo il sabato la domenica e le festività (se all’interno del periodo dell’assenza), dovrà presentare anche certificato medico. L’assenza superiore ai cin-que giorni per motivi diversi da quelli di salute, va comunicata in anticipo alla scuola e autorizzata dal Diri-gente Scolastico; senza comunicazione preventiva verrà richiesto, al rientro, certificato medico.

Qualora debba uscire in anticipo da scuola, deve presentare autorizzazione scritta ed essere prelevato da

un genitore o da persona delegata.

Viene a scuola pulito e con un abbigliamento adatto al luogo.

Al cambio della lezione resta al proprio posto, predisponendo l'occorrente per la lezione successiva, rispet-

tando il personale ausiliario di sorveglianza.

Utilizza l’aula di informatica e i laboratori solo in presenza del docente.

Deve mantenere un comportamento corretto e avere rispetto per le persone e per l'ambiente scolastico in

ogni situazione.

Sa che ogni comportamento non adeguato alle regole di convivenza civile può comportare un confronto tra

docenti e genitori per individuare percorsi e strategie finalizzati a migliorare le competenze sociali e civiche.

È consapevole che ogni suo comportamento scorretto o danno arrecato è soggetto ad un risarcimento di

carattere anche economico.

Esce, al termine delle lezioni, in modo ordinato e tranquillo sotto la sorveglianza dell’insegnante.

Sa che a scuola il cellulare deve essere spento e tenuto nello zaino anche durante l’intervallo. In caso con-trario verrà ritirato e consegnato all’ufficio didattica, dove un genitore potrà chiederne la restituzione.

Sa che una valutazione inferiore al sei nel comportamento implica la non ammissione alla classe successiva

o agli esami conclusivi del primo ciclo d’istruzione.

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L'INSEGNANTE…

Può contare sulla collaborazione della famiglia.

Svolge l’attività didattica attenendosi al piano dell’offerta formativa.

Collabora con i colleghi per la gestione della classe e del piano dell’offerta formativa.

Ascolta, dialoga, informa, motiva l’alunno allo studio e lo valuta in modo trasparente.

Assegna i compiti a casa e verifica che vengano eseguiti.

Informa i genitori sulla programmazione, sulle strategie didattiche, sui criteri di valutazione.

Informa i genitori sul rendimento scolastico e sul comportamento degli alunni secondo tempi stabiliti.

Accoglie gli alunni 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni, controlla e annota i ritardi, le uscite anticipate e le

assenze e, se frequenti, convoca i genitori.

In caso di uscita anticipata, previa autorizzazione, affida l’alunno ad un collaboratore scolastico, che lo darà

in consegna ad un genitore o a persona da lui delegata.

Sorveglia attentamente gli alunni durante gli eventuali spostamenti della classe da un’aula ad un’altra e

durante le uscite programmate e autorizzate.

Se per qualsiasi motivo deve lasciare la classe dove ha lezione, provvede ad affidarla temporaneamente al personale ausiliario.

Si impegna a far sì che i ragazzi rispettino i compagni, il personale della scuola e l’ambiente scolastico.

Informa i ragazzi che ogni comportamento non adeguato alle regole di convivenza civile può comportare un

confronto con i genitori per individuare percorsi e strategie finalizzati a migliorare le competenze sociali e civiche.

Informa che per danni arrecati è commisurato un risarcimento pecuniario.

Al termine delle lezioni accompagna la classe fino all’uscita.

IL GENITORE ...

Ha il diritto di conoscere il piano dell’offerta formativa e collabora per la sua realizzazione.

Ha il diritto di essere informato sul percorso formativo del figlio e di partecipare agli incontri programmati.

Ha cura che il proprio figlio entri in orario a scuola.

Ritira all'inizio dell'anno scolastico il libretto personale dell’alunno sul quale depositerà la propria firma, apposta alla presenza di persona delegata dal dirigente scolastico (per la scuola secondaria).

Comunica e giustifica alla scuola i ritardi, le uscite anticipate, le assenze del figlio; in caso di assenze dovu-

te a malattia, superiori a 5 giorni, presenta anche un certificato medico che attesti l'idoneità del ragazzo a tornare a scuola.

Sa che se il ritardo è inferiore ai 30 minuti dell’ora di lezione, è consentito entrare in classe; in caso contra-

rio si è ammessi in classe all’inizio dell’ora successiva e si resta affidati al personale ausiliario (scuola se-condaria).

Controlla che il proprio figlio esegua i compiti assegnati per casa.

Controlla che il proprio figlio si rechi a scuola curato nella persona e con tutto il materiale scolastico neces-

sario.

Sa che non è permesso recapitare a scuola il materiale dimenticato a casa dal figlio.

Periodicamente si informa sul comportamento e andamento del proprio figlio e collabora con gli insegnanti

di ogni disciplina per il superamento delle eventuali difficoltà.

Controlla la presenza di avvisi, comunicazioni e verifiche e appone la propria firma per presa visione.

Dialoga, si informa, collabora per la riuscita scolastica del proprio figlio e per il buon funzionamento della

scuola.

Deve sapere che, in caso di temporanea assenza dell'insegnante, la classe rimane momentaneamente affi-

data al personale ausiliario, al quale l'alunno deve rispetto.

Deve sapere che la ricreazione è il tempo stabilito per rilassarsi e per recarsi ai servizi igienici;

Deve sapere che la “mensa” è il tempo stabilito per la ristorazione, per la ricreazione e per recarsi ai servizi

igienici; se il ragazzo ha bisogno di un menù personalizzato, dovrà presentare richiesta scritta con allegata certificazione medica appropriata.

Deve sapere che ogni comportamento non adeguato alle regole di convivenza civile del figlio può comporta-

re un confronto con i docenti per individuare percorsi e strategie finalizzati a migliorare le competenze so-ciali e civiche.

Deve sapere che la scuola applicherà le sanzioni disciplinari previste dal regolamento d’istituto per i com-

portamenti scorretti (scuola secondaria; vedi allegato) e chiederà un risarcimento economico per i danni arrecati.

In caso di uscita anticipata alle ore 13.00 può utilizzare il pulmino o andare a casa da solo, su specifica

autorizzazione dei genitori.

Si invitano i genitori a controllare il comportamento dei figli al di fuori dell’edificio scolastico (pulmino, uso dei dispositivi elettronici ed in particolare dei social-network).

Si ricorda che la frequenza per l’indirizzo musicale è obbligatoria ed è sempre necessaria la giustificazione

nei casi di assenza e della richiesta di permesso per l’uscita anticipata.

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PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

La mancanza di disciplina sarà individuata in riferimento ai doveri degli alunni e potrà

essere sanzionata dai seguenti provvedimenti disciplinari.

MANCANZE

DISCIPLINARI

PROVVEDIMENTI

(organo competente)

1)Negligenza ripetuta nello svolgimento dei compiti.

Nota sul libretto personale e sul registro del docente (docenti).

2)Disturbo ripetuto della lezione. Nota sul libretto personale e sul registro di classe. Le note di comportamento sul registro di classe influiranno sul relativo voto (docenti).

3)Inosservanza grave e ripetuta delle regole della vita scolastica.

Convocazione dei genitori, nota sul registro di classe (docenti, capo d’istituto).

4)Mancanza di rispetto verso i compagni(oltraggi, aggressioni); danni a materiali e ambienti scolastici/extrascolastici durante le uscite e le visite.

Lettera ufficiale ai genitori e convocazione degli stessi, previa annotazione sul registro di classe (coordinatore di classe, docenti, capo d’Istituto). Per i danni a materiali e ambiente è previsto il risarcimento del danno.

5)Grave o ripetuta mancanza di rispetto ai compagni, ai docenti e al personale della scuola; gravi danni all’ambiente. Pericolo per l’incolumità delle persone.

Sospensione delle lezioni:

- con obbligo di presenza a scuola (per attività a favore della comunità scolastica);

- da 1 a 15 giorni con allontanamento dalla scuola (una persona tiene

i contatti con l’alunno/a e la famiglia per preparare il rientro nella comunità scolastica)

(Consiglio di classe allargato, capo d’istituto).

6) Reati che violino la dignità e il

rispetto della persona umana, di gravità tale da richiedere la deroga del limite dei 15 giorni di allontanamento

Sospensione dalle lezioni per un periodo superiore ai 15 giorni con:

percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro nella comunità scolastica, in coordinamento con la famiglia e ove necessario con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria (Consiglio di istituto).

7) Reiterazione di reati di cui al punto 6, con connotazione di gravità tale da non rendere possibile il reinserimento durante l’anno scolastico in corso

Allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico (Consiglio di istituto).

8) reiterazione di reati di cui al punto 6 con la connotazione di particolare gravità

Esclusione dello studente dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi (Consiglio di istituto).

FINALITA’ EDUCATIVA DEI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

I provvedimenti disciplinari sono finalizzati a rafforzare il senso di responsabilità, il senso civico e la riflessione critica sui propri comportamenti; hanno durata temporanea e sono ispirati al principio della riparazione del danno. I provvedimenti disciplinari tengono conto della situazione personale dell’alunno a cui viene data la possibilità di esporre le proprie ragioni e, per quanto possibile, di convertire il provvedimento in attività a favore della comunità scolastica. Una relazione di incoraggiamento nei confronti del ragazzo/a, uno stretto collegamento scuola – genitori e l’eventuale apporto di contributi esterni avranno lo scopo di far evolvere positivamente le situazioni difficili. Contro i provvedimenti disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori entro 15 giorni dalla notificazione all’Organo di Garanzia interno alla scuola. L’Organo di garanzia è costituito da:

capo d’istituto o docente collaboratore; un docente di scuola secondaria di 1° grado, componente del Consiglio d’istituto e nominato dal

Consiglio stesso; due genitori facente parte del Consiglio di Istituto e nominati dal Consiglio stesso (più un genitore

supplente); il docente coordinatore del consiglio di classe dell’alunno.

41

PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI.

“Il tuo Cristo è ebreo. La tua pizza è italiana. La tua macchina è giapponese. La tua democrazia è greca. Il tuo caffè brasiliano. La tua vacanza è turca.

I tuoi numeri sono arabi. Il tuo alfabeto latino. Solo il tuo vicino è straniero!”

(Daria Stena, Io e la mia famiglia linguistica)

Contiene

1. ACCOGLIENZA

2. REGOLARE ACCESSO ALLA SCUOLA 3. VALUTAZIONE 4. ORIENTAMENTO 5. L’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO COME SECONDA LINGUA

6. IL PLURILINGUISMO

1. ACCOGLIENZA

1^ FASE

ISCRIZIONE (Segreteria – Incaricato individuato) Raccolta documentazione sulla precedente scolarità e stato di salute (vaccinazioni e altro) Fornitura materiali ai genitori (se non parlano italiano in lingua d’origine o bilingue):

avvisi (sospensione delle lezioni, ricevimento degli insegnanti, ecc.)

moduli (giustificazione delle assenze, richiesta di permessi, partecipazione a visite

didattiche ecc.) scheda di presentazione della scuola regolamento dei vari ordini di scuola

Compilazione modulo di iscrizione. Il personale di segreteria, inoltre, registra i numeri di telefono utili per comunicare con la famiglia informa il Dirigente scolastico, informa la figura strumentale per l’Intercultura.

2^ FASE

PRIMA CONOSCENZA (Funzione strumentale referente) La funzione strumentale contatta il mediatore linguistico e i genitori per un incontro al quale

partecipa l’eventuale referente di plesso (probabile insegnante di classe) (storia personale e scolastica dell’alunno, situazione familiare) SOMMINISTRAZIONE PROVE a cura di: funzione strumentale e un docente di italiano (nella secondaria) – referente( nella primaria, probabile insegnante di classe) – eventuale presenza del

mediatore per verificare le competenze linguistiche (comprensione del testo) e logico-matematiche mediante

tecniche scritte, verbali e non verbali. 3^ FASE ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE Scuola primaria: il referente convoca gli insegnanti delle classi interessate per età e iter scolastico dell’alunno immigrato.

Scuola secondaria di primo grado: il referente convoca la commissione formazione classi (relativamente all’assegnazione alla classe dell’alunno immigrato il referente prende parte alle operazioni della Commissione)

42

La commissione redige un verbale da presentare al Dirigente Scolastico per l’assegnazione

dell’alunno immigrato alla classe. Il criterio primario per l’inserimento nella classe dell’alunno straniero è quello dell’età

anagrafica, in seconda istanza, si considera il livello di scolarizzazione effettivamente conseguito (non solo anni di frequenza nel Paese d’origine). La figura strumentale della scuola secondaria di 1° grado informa il Coordinatore della classe alla quale è stato assegnato l’alunno.

Nel caso la Commissione non ritenga opportuno seguire tali criteri si convocherà il Collegio dei Docenti per l’approvazione (in alternativa la proposta potrà essere approvata dalla stessa commissione presieduta dal Dirigente scolastico). Il Collegio concorda che, di norma, il tempo che intercorre tra l’iscrizione e l’inserimento nella classe dell’alunno straniero non debba superare la settimana.

4^ FASE

INSERIMENTO (Coordinatore – Consiglio di classe, scuola secondaria di 1° grado; Team docenti – Funzione strumentale, scuola primaria)

Il coordinatore di classe per la scuola secondaria di primo grado, un docente delegato per la scuola primaria incontra i genitori (eventuale presenza del mediatore linguistico).

Il coordinatore o l’insegnante delegato ha un colloquio con l’alunno (eventuale presenza del mediatore linguistico).

La figura strumentale individua e attiva le risorse interne ed esterne. La frequenza alla scuola dell’infanzia sarà limitata al turno antimeridiano (9/11.30) per la

prima settimana e sarà concordata con i genitori per la seconda settimana; il trasporto sarà utilizzato soltanto a partire dalla seconda settimana per favorire i contatti scuola-famiglia.

2. REGOLARE FREQUENZA DELLA SCUOLA

Il Consiglio di classe / Team docenti E’ prioritario che la scuola favorisca, con specifiche strategie e percorsi personalizzati, a partire dalle Indicazioni nazionali per il curricolo…, un possibile adattamento dei programmi per singoli alunni, garantendo una valutazione che tenga conto, per quanto possibile, della loro storia scolastica precedente, degli esiti raggiunti, delle abilità e competenze essenziali acquisite. Inoltre, la direttiva ministeriale del 27/12/2012 sui Bisogni Educativi Speciali, stabilisce che gli

alunni con cittadinanza non italiana necessitano anzitutto di interventi didattici di natura transitoria

relativi all’apprendimento della lingua e che solo in via eccezionale si può ricorrere alla formalizzazione di un vero e proprio piano didattico personalizzato. Dunque, la correttezza del principio pedagogico sulla valutazione degli alunni stranieri, come equivalente a quella degli alunni italiani, implica una contestuale attenzione alla cultura, alla storia e alle competenze in italiano di ciascun alunno. Pertanto, è opportuno prevedere una valutazione modulata in modo specifico ed attenta alla complessa esperienza umana di apprendere in un contesto culturale e linguistico nuovo, senza abbassare in alcun modo gli obiettivi richiesti, ma

adattando gli strumenti e le modalità con cui attuare la valutazione stessa. La Commissione Intercultura:

contatta le associazioni di volontariato del territorio; si occupa della documentazione e materiale;

si occupa dell’acquisto del materiale (dizionari, testi ecc.); lavora con la Commissione Orientamento per gli alunni immigrati inseriti nelle classi terze

della scuola secondaria di 1° grado

collabora con la Commissione Inclusione effettua monitoraggi elabora il progetto di rete attiva collaborazioni con l’Amministrazione Comunale (protocollo 2006/2007)

43

3. LA VALUTAZIONE

I minori con cittadinanza non italiana sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani (DPR122/2009).

ESAME DI STATO

La normativa non permette di differenziare formalmente le prove per gli alunni stranieri se non forniti di un piano didattico personalizzato. E’ importante che nella relazione di presentazione della classe all’esame di stato, vi sia una particolare attenzione nel descrivere le modalità con cui si sono svolti i rispettivi percorsi di inserimento scolastico e di apprendimento degli alunni stranieri.

Per l’esame di stato, nel caso di notevoli difficoltà comunicative, è possibile prevedere la presenza di docenti o mediatori linguistici competenti nella lingua d’origine degli studenti per facilitare la comprensione. Nel caso sia stato possibile allo studente l’utilizzo della lingua madre per alcune discipline, potrà essere effettuato l’accertamento delle competenze maturate. Nel colloquio orale possono essere valorizzati contenuti relativi alla cultura e alla lingua del Paese

d’origine.

4. L’ORIENTAMENTO

Per le famiglie di origine immigrata, il problema dell’orientamento nasce già con la scuola

dell’infanzia. Mentre per le famiglie italiane la frequenza a questo ordine di scuola è generalizzata, per molte famiglie di immigrati la frequenza della scuola dell’infanzia non è considerata importante. Ed è, invece, in particolare per loro che la scuola dell’infanzia riveste un ruolo decisivo per la socializzazione e per un corretto apprendimento della lingua italiana. E’ opportuno che le scuole e le amministrazioni comunali incentivino le famiglie a compiere questa scelta, promuovendo contemporaneamente azioni di supporto delle istituzioni pubbliche e del privato sociale. Negli anni successivi, è della massima importanza che nell’attività di orientamento le scuole e gli

insegnanti curino con grande attenzione l’informazione delle famiglie straniere sulle diverse opzione e opportunità formative, dedicando al rapporto con i genitori stranieri modalità e tempi specifici, incoraggiando sempre scelte coerenti con le capacità e le vocazioni effettive dei ragazzi.

5. L’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO COME LINGUA SECONDA (L2)

Alcune importanti peculiarità connotano il percorso didattico dell’italiano L2 e ne fanno un compito innovativo che si discosta sia dall’insegnamento di una lingua materna semplificata, sia da quello di una lingua straniera, limitata quasi sempre allo sviluppo della competenza comunicativa:

1. esso rappresenta un campo d’intervento specifico e tuttavia in transizione;

2. diversi sono i tempi richiesti dall’apprendimento dell’italiano L2 per la comunicazione e dall’apprendimento dell’italiano come lingua veicolare di studio disciplinare;

3. ogni docente deve assumere il ruolo di facilitatore dell’apprendimento; 4. l’acquisizione dell’italiano concreto è resa più rapida ed efficace dalla situazione di

apprendimento mista e eterogenea: gli alunni stranieri imparano a scuola e fuori dalla scuola e i pari italofoni rappresentano, infatti, la vera “autorità” linguistica e il modello d’uso al quale riferirsi.

La prima fase dell’apprendimento dell’italiano L2 per comunicare, necessaria per affrontare le scuole superiori di 2^grado, corrisponde grosso modo alla descrizione dei livelli A1 e A2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Gli obiettivi di questa fase sono soprattutto:

1. lo sviluppo delle capacità di ascolto e comprensione dei messaggi orali; 2. l’acquisizione del lessico fondamentale della lingua italiana (le circa 2000 parole più usate);

3. l’acquisizione e la riflessione sulle strutture grammaticali di base; 4. il consolidamento della capacità tecniche di lettura/scrittura in italiano.

44

6. IL PLURILINGUISMO

In questi anni, nelle nostre scuole, si sono diffuse alcune consapevolezze e attenzioni che vanno

consolidate. Tra queste: l’importanza di conoscere la situazione linguistica degli alunni; la visibilità che deve essere data alle lingue d’origine degli alunni negli spazi della scuola

(indicazioni, avvisi, orari, messaggi plurilingui),

la valorizzazione, quando è possibile, della diversità linguistica, attraverso momenti di narrazione, disponibilità di testi e libri bilingui, proposte laboratoriali di scrittura, confrontata tra gli alunni su come si dice, come si scrive, ecc.

Come valorizzare la diversità linguistica

Segni d’accoglienza

Per rendere più vicina la scuola di inserimento e dare un messaggio di attenzione e visibilità linguistica, vengono realizzati e utilizzati nelle scuole cartelloni, opuscoli, libretti e segni plurilingui di accoglienza e di “benvenuto”.

Per rilevare competenze e capacità Per conoscere l’alunno straniero neo inserito, rilevandone le capacità anche in L1, si

possono utilizzare i questionari plurilingui e le “schede d’ingresso” un versione bilingue, che

si propongono di cogliere le capacità logico-matematiche e di comprensione di un testo proposti nella lingua materna dell’alunno.

Storie bilingui Attraverso la diffusione di fiabe del mondo in versione bi/plurilingue, si possono far

conoscere a tutti gli alunni esempi di un patrimonio narrativo ampio e intrecciato; presentare alla classe lingue, scritture e alfabeti differenti; facilitare la comprensione del testo in italiano da parte dell’alunno straniero, dal momento che può contare su una prima lettura nella lingua d’origine.

Parole per studiare Uno dei modi per facilitare la comprensione di un contenuto di studio, può essere, nella

fase iniziale, anche quello di proporre una breve lista di termini-chiave o un piccolo glossario bilingue inerente il tema.

Lo scambio tra le lingue

All’interno dei temi trattati nel curricolo comune, si può presentare la ricchezza e la varietà delle lingue in modi diversi: accennando ai prestiti linguistici che intercorrono fra una lingua e l’altra (moltissimi sono ad esempio i prestiti dall’arabo all’italiano); proponendo di

scoprire come si nomina uno stesso oggetto o si declina un nome proprio nelle differenti lingue.

Riferimenti normativi:

L.n.40/1998 (legge sull’immigrazione) DLvo n. 286/1998 (testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e

norme sulla condizione dello straniero) DPR n. 275/1999; L. n. 189/2002 (procedure di accoglienza degli alunni stranieri a scuola);

L. n. 53/2003; Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione

(MIUR 2012); Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (MIUR febbraio 2014);

45

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SONA PROGETTI A.S. 2015/16

MACROPROGETTI

Aree di progetto di Istituto a cui si riferiscono sotto-progetti elencati nelle schede dei singoli plessi

Area di progetto Ordini di scuola Coordinatore/i

Accoglienza e continuità Infanzia Primaria Secondaria

Furci

Affettività e sessualità Primaria Secondaria

Tedeschi

Lombardo

Ecologia e ambiente

Infanzia Primaria

Secondaria Tommasi

Imparare ad imparare Primaria Fedeli

Individuazione Dsa Primaria Pasquetto

Lingua inglese Secondaria Lombardo

Neri

Lingua italiana

Infanzia

Primaria Secondaria

Tomelleri

Matematica Infanzia Primaria Secondaria

Aldegheri

Scapin

Musica Infanzia Primaria Secondaria

Bovi

Orientamento Infanzia Primaria

Secondaria Cetrangolo

Psicomotricità

Infanzia Primaria

Fasoli

Sicurezza sulle strade

Infanzia

Primaria Secondaria

Aldegheri

Sport e movimento:

Infanzia Primaria Secondaria

Passarini

Progetto di Istituto Descrizione Responsabile

PON

Realizzazione infrastruttura wi-fi nel-le aree riservate alle attività didatti-che scuole di Palazzolo, San Giorgio

e Sona

Asse II Infrastrutture per

l’istruzione – Fondo Europeo

di Sviluppo Regionale (FESR)

- Obiettivo specifico – 10.8 –

“Diffusione della società della

conoscenza nel mondo della

scuola e della formazione e

adozione di approcci didattici

innovativi” – Azione 10.8.1

Interventi infrastrutturali per

l’innovazione tecnologica, la-

boratori di settore e per

l’apprendimento delle compe-

tenze chiave”;

Dirigente Scolastico

46

INFANZIA

DESTINATARI

DENOMINAZIONE PROGETTO (INDICARE IL RIFERIMENTO NUMERICO

RELATIVO ALLA TIPOLOGIA DI PROGET-TI DEL POF)

DOCENTE RESP.LE Esperto esterno (sì/no)

CLASSI periodo N.ALUNNI n.

TUTTI 1°-2°QUADR 91 P2 ACCOGLIENZA:

FESTE, CONTINUITÀ NIDO-PRIMARIA

FESTA M. NO

TUTTI 1°-2°QUADR 91 P2 MOTORIO: STRA…SONA FERRARI A. NO

5 ANNI 1° QUADR. 35 P2 TODAY ALDEGHERI SI

TUTTI 1°-2° QUADR 91 P2 PSICOMOTRICITA'-BIODANZA CASTAGNINI-

MAZZI SI

5 ANNI 1-2° QUADR 35 P2 BIBLIOTECA PIZZIGHELLA N. NO

5 ANNI 2° QUADR 35 P2 MUSICA FESTA M. SI

5 ANNI 2° QUADR 35 P2 MATEMATICA:B.I.N. MAZZI-FESTA NO

TUTTI 1-2° QUADR 91 P2 DIFFERENZIAMOCI:

UN TAPPO TIRA L'ALTRO VICENTINI O. NO

5 ANNI 2° QUADR 35 P2 ORIENTAMENTO LEONI G. NO

4 ANNI 1°-2° QUADR 28 P2 PROGETTO GUSTO LEONI-FESTA NO

TUTTI 1°-2° QUADR 91 P2 SCATOLA AZZURRA CIPRIANI NO

TUTTI 1°-2° QUADR 91 P2 ALBERO AMICO MIO FESTA M. SI

PRIMARIA PALAZZOLO

DESTINATARI

DENOMINAZIONE PROGETTO (INDICARE IL RIFERIMENTO NUMERICO

RELATIVO ALLA TIPOLOGIA DI PROGET-TI DEL POF)

DOCENTE RESP.LE Esperto esterno (sì/no)

CLASSI periodo N.ALUNNI n.

TUTTE SETT 167 1 ACCOGLIENZA FURCI NO

TUTTE DICEMB 167 2 CONCERTO DI NATALE POLATO NO

3^ 4^ ANNO SCOL 77 2 IMPARO PER LE VIE DI PA-

LAZZOLO TOMELLERI NO

TUTTE ANNO SCOL 167 3 INCONTRO CON… AMBROSI SI'

1^ 22 2 LA STORIA DI PHILIP ASMUNDO SI'

5^ II QUADR 37 3 ED. AFFETTIVA E SEX LOMBARDO SI'

3^ 4^ 5^ ANNO SCOL 115 3 STORIA-GEOGRAFIA LOCALE AMBROSI SI'

1^ 2^ OTT/DIC 52 3 PSICOMOTRICITA' SARTORI SI'

3^ 4^ 5^ II QUADRIM 115 3 ATLETICA SARTORI SI'

4^ DICEM/MAGGIO 38 3 TODAY ED STRADALE ALDEGHERI SI'

TUTTE NOV/GIUGNO 167 4 STRATEGIE PER IMPARARE FEDELI NO

TUTTE 167 3 KARATE SARTORI

TUTTE ANNO SCOL 167 3 MINI BASKET SARTORI SI'

TUTTE MAGG/GIUGN 167 3 GIORNATE DELLO SPORT SARTORI SI'

4^ TUTTO ANNO 38 I COMPAGNI DI JANEBA CACEFFO

4^ aprile 38 3 SIAMO SICURI CACEFFO SI'

4^ 5^ 75 UFRE TOMELLERI FURCI SI'

5^ I QUADR 37 2 VERSO INIDIRIZZO MUSICALE BOVI

4^ 38 LABORATORIO MOVIMENTO, RESPIRO, RILASSAMENTO

PALMIERI SI'

2^ NOVEMBRE 30 2 MAN MANO... MOLETTA SI'

TUTTE OTT/MAGG 167 4 DIAMOCI UNA MANO BIASI SI'

3^ NOVEMBRE 39 2 MANI ABILI MOLETTA NO

TUTTE TUTTO ANNO 167 1 UN TAPPO TIRA L'ALTRO AMBROSI NO

TUTTE TUTTO ANNO 167 3 DIFFERENZIAMOCI TOMMASI

2^ 3^ NOV/MARZO 70 3 CIRCO A SCUOLA MOLETTA SI'

47

PRIMARIA SAN GIORGIO

DESTINATARI

DENOMINAZIONE PROGETTO (INDICARE IL RIFERIMENTO NUMERICO

RELATIVO ALLA TIPOLOGIA DI PROGET-TI DEL POF)

DOCENTE RESP.LE Esperto esterno (sì/no)

CLASSI periodo N.ALUNNI n.

TUTTE 2° q 108 1,2 LABORATORIO TEATRALE CASTAGNARO Sì

1^ 1° q 16 3 PSICOMOTRICITA' CASTAGNARO Sì

3^ 4^ 5^ 2° q 64 4 ORIENTEERING ARMANI SI

4^ 5^ 2° q 41 3,4 TODAY ALDEGHERI Sì

5^ 2° q 23 3,4 AFFETTIVITA' FASOLI SI

TUTTE A.S. 1 ORE CON OPERATORI PASQUETTO NO

3^ 4^ 5^ A.S. 108 3 ATLETICA FASOLI SI'

TUTTE 2° Q 108 3 GIORNATE SPORT * TRA-

SPORTO FASOLI SI'

TUTTE A.S. 108 4 MATEMATICA ALDEGHERI NO

TUTTE A.S. 5 ALFABETIZZAZIONE PASQUETTO NO

TUTTE A.S. 109 3 DIFFERENZIAMOCI TOMMASI NO

TUTTE A.S. 109 1 ACCOGLIENZA CONTINUITA'

E INTEGRAZIONE PASQUETTO NO

TUTTE A.S. 109 2,5

INCONTRO CON...ANIMAZ LETTURA, SCRITT CREAT,

STORIA LOCALE, SPORT, AR-TE IMMAGINE, AVIS

DOCENTI DI CL SI'

5^ 1^ 22 POTENZIAMENTO LINGUA

INGLESE RACCHIOLLI NO

PROGETTO PRIMO LAVORO BIASI N0

TUTTE A.S. 108 UN TAPPO TIRA L'ALTRO FEDELI NO

1^ 1^ 2^ 1'8 PROVE DI COMPETENZA DI

LETTOSCRITTURA PASQUETTO NO

TUTTE A.S. 108 PC AULA INFORMATICA ARMANI NO

5^ A.S. 21 1 VERSO L'INDIRIZZO MUSICA-

LE SECONDARIA NO

TUTTE A.S. 108 5 IMPARARE PER IMPARARE VICENTINI NO

2^ A.S. 108 SOSTENERE LA CLASSE CON

L'ARTE SI

PRIMARIA SONA

DESTINATARI

DENOMINAZIONE PROGETTO (INDICARE IL RIFERIMENTO NUMERICO

RELATIVO ALLA TIPOLOGIA DI PROGET-TI DEL POF)

DOCENTE RESP.LE Esperto esterno (sì/no)

CLASSI periodo N.ALUNNI n.

1^ 2^ M 1° QUAD PSICOMOTRICITÀ SARTORI/RANZATO SÌ

1^ 2° QUAD PROVE DI COMPETENZA IN

LETTO-SCRITTURA PASQUETTO NO

Tutte ANNO MUSICA ED IMMAGINE PERIN NO

2^ ANNO LEGGIAMO-COSTRUIAMO

UNA STORIA RAMPONI SI

Tutte ANNO ATTREZZIAMO LA PALESTRA ZANDONÀ NO

3^4^5^ M 2° QUAD 105 ATLETICA SARTORI SÌ

3^ ANNO 33 KARATE ZANDONÀ SÌ

3^ 33 LE MANI NELA STORIA BERTI SÌ

Tutte ANNO UN LIBRO PER TUTTI BERTI SÌ

4^ 5^ 1° QUAD 42+31 SCACCHI TEDESCHI SÌ

4^ ANNO IN VIAGGIO CON LA SCRITTURA FEDRIGO NO

48

4^ 42 SCIENZE: LE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI

ALDEGHERI SÌ

4^ 42 DIARIO DI UN ANNO... GIACOPUZZI NO

4^ 42 ARTEFATTI E PROBLEMI ALDEGHERI NO

5^ 2° QUAD 31 AFFETTIVITÀ-SESSUALITÀ LOMBARDO SÌ

5^ ANNO 31 ALLENAMENTE ARDUINI NO

5^ 2° QUAD TODAY ED.STARDALE ALDEGHERI SÌ

4^ ANNO 1 RICERCO PER CONOSCERE TORRESENDI NO

Tutte M ANNO TUTTI DIFFERENZIAMOCI TOMMASI NO

Tutte M ANNO TUTTI MATEMATICA ALDEGHERI NO

Tutte M 1° QUAD TUTTI ACCOGLIENZA FURCI NO

Tutte ANNO TUTTI INCONTRO CON... RANZATO SÌ

Tutte 2° QUAD TUTTI GIORNATE DELLO SPORT ZANDONÀ SÌ

Tutte ANNO TUTTI UN TAPPO TIRA L'ALTRO AMBROSI

PALAZZOLO NO

Tutte ANNO TUTTI BASKET NELLE SCUOLE ZANDONÀ NO

ANNO TUTTI INTERCULTURA SCAPIN NO

ANNO TUTTI VERSO L'INDIRIZZO MUSICA-

LE BOVI NO

Tutte M ANNO TUTTI IMPARARE AD IMPARARE FEDELI NO

SECONDARIA DI 1° GRADO

DESTINATARI

DENOMINAZIONE PROGETTO (INDICARE IL RIFERIMENTO NUMERICO

RELATIVO ALLA TIPOLOGIA DI PROGET-TI DEL POF)

DOCENTE RESP.LE Esperto esterno (sì/no)

CLASSI periodo N.ALUNNI n.

2^-3^ INTERO ANNO 175 P1 ORIENTAMENTO CETRANGOLO SÌ

TUTTE OTT 252 P4 LIBRIAMOCI TOMELLERI NO

TUTTE NOV-MAG TUTTE P4 LIBRIADI TOMELLERI-PASSARINI

NO

3^ GEN-MAG 20 P4 LATINO ARTIOLI NO

5^ PRIM. E 5 AL. SEC.

DIC-GEN CA.90 P1 PRESENTAZIONE TEMPI

SCUOLA TOMELLERI NO

3^ FEB-MAG 90 P4 CERTIFICAZIONE LINGUA

INGL LOMBARDO NO

2^-3^ NOV 175 P3 EDUCAZIONE STRADALE LOMBARDO SÌ

3^ NOV 90 P3 EDUCAZIONE ALLA LEGALITA' LOMBARDO NO

2^-3^ DA DEFINIRE 175 P3 ALTERANTI LOMBARDO NO

2^-3^ DA DEFINIRE 175 P3 EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVI-

TA' E ALLA SESS. LOMBARDO SÌ

TUTTE MARZO CA.80 P4 GIOCHI MATEMATICI SCAPIN NO

2^ GEN-MAG 18 P4 ROBOTICA SCAPIN SÌ

TUTTE

(AL.STRANIERI) INTERO ANNO P5 CESTIM SCAPIN SÌ

1^B-3^A-B NOV-GIU 61 P4 MAESTRA NATURA SCAPIN

TUTTE GEN-MAG 252 P2 MUSICA IN CATTEDRA GIUST SÌ

3^B-3^C GEN-APR 48 P2 MUSICA ELETTRONICA GIUST-DI SPIRITO NO

2^B INTERO ANNO 21 P2 SPEAK YOUR MUSIC GIUST NO

TUTTE OTT-GIU 252 CCRR FACCINCANI-PASSARINI

NO

3^ SET-GIU 90 P4 ENERGIA AMICA MAZZI NO

2^ NOV-GIU 85 P4 BIO-ORTO MAZZI SÌ

TUTTE INTERO ANNO 252 P3 PULIAMO IL NOSTRO MONDO CASTELLETTI NO

49

1^ FEB-MAR 78 P4 LA MIA SPESA FELICE DI FIORE NO

5^ 2^-3^ B-C

17-DIC IND. MUS P6 CONCERTO DI NATALE BOVI NO

SEZ.B-C + CO-RO

04-GIU P6 CONCERTO FINE ANNO VILLA

GIUSTI LAZZARINI NO

SEZ.B-C OTT-MAG P6 LEZIONI CONCERTO BOVI NO

TUTTE APR-MAG 252 P3 RAFTING SULL'ADIGE NERI NO

3^D MAGGIO 24 P4 CICERONE PER UN GIORNO NERI NO

2^ APR-MAG 85 P4 DANTE A VERONA NERI NO

TUTTE GEN-APR 252 P4 PALLAVOLO PASSARINI NO

TUTTE OTT-MAG 252 P4 OLIMPIADI DELLA DANZA PASSARINI SÌ

TUTTE OTT-MAG 252 P4 MULTISPORT PASSARINI NO

3^ FEB-GIU 90 P4 CONVERSAZIONE INGLESE CON INS.MADRELINGUA NERI

NO

P1 GIORNATA DELL'ACCOGLIENZA TOMELLERI NO

P4 RECUPERO TOMELLERI NO

TUTTE (AL.INTER.)

NOV-MAG 28 CA. P4 IL PENSIERO IN AZIONE CARCERERI NO

3^ GIUGNO 90 P1 CARPE DIEM GIUGLIANO NO

2^ NOV-MAG 85 P3 COUNSELING SCAPIN SI

TUTTE GEN-MAR 252 P4 RAGAZZI IN SICUREZZA PASSARINI SI

TUTTE INTERO ANNO 252 P4 CENTRO SPORTIVO

SCOLASTICO PASSARINI NO