16
2 Le formule che ti servono Cariche elettriche e campi elettrici 1 L’origine dell’elettricità Esistono due tipi di carica elettrica: positiva e negativa. Nel SI l’unità di misura della carica elettrica è il coulomb (C). La carica elettrica di un elettrone o di un protone vale: e = 1,6021 10 19 C Oggetti carichi e forza elettrica Conduttori e isolanti Legge di conservazione della carica elettrica La carica elettrica totale di un sistema isolato rimane co- stante durante un processo Cariche uguali si respingono. Cariche opposte si attraggono Conduttore elettrico È un materiale che conduce facilmente le cariche elettriche. Isolante elettrico È un materiale che non conduce le cariche elettriche o lo fa con grande difficoltà. Elettrizzazione per contatto e per induzione. Polarizzazione Carica per contatto La carica elettrica viene fornita a un oggetto ponendolo a contatto con un oggetto già carico. Carica per induzione La carica elettrica viene fornita a un oggetto ponendolo nelle vicinanze di un oggetto già carico. Polarizzazione di un isolante Modifica temporanea della distribuzione della carica elettrica. Il campo elettrico E q F 0 = Si misura in newton per coulomb (N/C) Campo elettrico creato da una carica puntiforme q E k r q 2 = Campo elettrico fra le armature di un condensatore piano E 0 v f = Il teorema di Gauss Flusso elettrico attraverso una superficie piana cos E E A E A S $ z U = = ^ h Flusso elettrico attraverso una superficie (caso generale) .... E E A E A E A E A S k k k 1 2 1 2 3 3 $ $ $ $ U = + + = + ^ h / Teorema di Gauss E Q S 0 f U = ^ h Legge di Coulomb F k r q q 2 1 2 = La forza agisce lungo la linea che congiunge le due cariche. forza elettrica che due cariche elettriche puntiformi q 1 e q 2 esercitano una sull’altra. campo elettrico superficie chiusa (superficie gaussiana) carica di prova carica totale contenuta all’interno di S distanza dalla carica angolo che il campo E forma col vettore A area della superficie S carica per unità di superficie sulle armature 8,99 10 9 N m 2 /C 2 = 4 1 0 rf 8,85 10 12 C 2 /(N m 2 ) = costante dielettrica del vuoto

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2

Le formule che ti servono

Cariche elettriche e campi elettrici1

L’origine dell’elettricità

Esistono due tipi di carica elettrica: positiva e negativa.Nel SI l’unità di misura della carica elettrica è il coulomb (C).La carica elettrica di un elettrone o di un protone vale:

e = 1,6021 ⋅ 10–19 C

Oggetti carichi e forza elettrica

Conduttori e isolanti

Legge di conservazione della carica elettrica

La carica elettrica totale di un sistema isolato rimane co-stante durante un processo

Cariche uguali si respingono. Cariche opposte si attraggono

Conduttore elettrico

È un materiale che conduce facilmente le cariche elettriche.

Isolante elettrico

È un materiale che non conduce le cariche elettriche o lo fa con grande difficoltà.

Elettrizzazione per contatto e per induzione.

Polarizzazione

Carica per contatto

La carica elettrica viene fornita a un oggetto ponendolo a contatto con un oggetto già carico.

Carica per induzione

La carica elettrica viene fornita a un oggetto ponendolo nelle vicinanze di un oggetto già carico.

Polarizzazione di un isolante

Modifica temporanea della distribuzione della carica elettrica.

Il campo elettrico

EqF

0=

Si misura in newton per coulomb (N/C)

Campo elettrico creato da una carica puntiforme q

E kr

q2=

Campo elettrico fra le armature di un condensatore piano

E0

v

f=

Il teorema di Gauss

Flusso elettrico attraverso una superficie piana

cosE E A E AS $ zU = =^ h

Flusso elettrico attraverso una superficie (caso generale)

....E E A E A E A E AS

k

k k1 21 2 3 3$ $ $ $U = + + =+^ h /

Teorema di Gauss

EQ

S0f

U =^ h

Legge di Coulomb

F kr

q q2

1 2

=

La forza agisce lungo la linea che congiunge le due cariche.

forza elettrica che due cariche elettriche puntiformi q1 e q2 esercitano una sull’altra.

campo elettrico

superficie chiusa (superficie gaussiana)

carica di prova

carica totale contenuta all’interno di S

distanza dalla carica

angolo che il campo E forma col vettore A

area della superficie S

carica per unità di superficie sulle armature

8,99 ⋅ 109 N ⋅ m2/C2 = 41

0rf

8,85 ⋅ 10–12 C2/(N ⋅ m2) = costante dielettrica del vuoto

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3

Le formule che ti servono

Il potenziale elettrico2

La circuitazione del campo elettrico

Circuitazione di un campo vettoriale

Z Z sk k

k

$DC =c^ h /

Circuitazione del campo elettrico

E 0C =c^ h

Condensatori e dielettrici

Condensatore

È un dispositivo, formato da due armature conduttrici vicine, che immagazzinano carica ed energia.

q = C ∆V

Costante dielettrica relativa 𝛆r di un materiale

E

Er

0f =

Forza di Coulomb fra due cariche puntiformi all’interno di

un dielettrico

r

q qF

4

1

r 02

1 2

rf f=

Capacità di un condensatore a facce piane e parallele

AC

d

r 0f f=

Energia accumulata in un condensatore

C V21

energia 2D=

Densità di energia

(energia immagazzinata nell’unità di volume)

densità di energia E2

1r 0

2f f=

Energia potenziale in un campo elettrico

Lavoro ed energia potenziale elettrica

LAB = UA − UB

Energia potenziale elettrica U fra due cariche puntiformi

q1 e q2

rq q

U kr

q q

4

1 1 21 2

0rf= =

Il potenziale elettrico

Potenziale elettrico V in un punto

VqU

0=

Differenza di potenziale elettrico fra due punti

V VqU

qU

qL

B AB ABA

0 0 0- = - = -

Elettronvolt. Unità di misura per l’energia: 1 eV = 1,60 ∙ 10−19 J

La differenza di potenziale elettrico

di una carica puntiforme

Potenziale elettrico di una carica puntiforme

V krq

=

Potenziale elettrico totale: in un dato punto il potenziale dovuto a due o più cariche è la somma dei potenziali delle singole cariche.

Le superfici equipotenziali

e la loro relazione con il campo elettrico

Campo elettrico fra due superfici equipotenziali vicine

s

VE

DD

= -

lavoro elettrico

curva chiusa orientata

curva chiusa orientata

carica su ciascuna armatura

intensità del campo elettrico con dielettrico

costante dielettrica relativa del materiale

intensità del campo elettrico senza dielettrico

distanza fra le cariche q1 e q2

area di ciascuna armatura

distanza fra le armature

capacità del condensatore (misurata in farad)

carica di prova posta nel punto in cui si valuta V

distanza del punto considerato dalla carica q

differenza di potenziale fra le superfici

distanza fra le superfici

distanza fra le cariche q1 e q2

8,99 ⋅ 109 N⋅m2/C2

energia potenziale elettrico in B

campo vettoriale

campo elettrico generato da cariche in quiete

differenza di potenziale fra le armature

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4

Le formule che ti servono

La corrente elettrica e i circuiti elettrici3

Forza elettromotrice e corrente elettrica

Corrente elettrica

t

qiDD

=

L’unità di misura della corrente è l’ampère (A).

Le leggi di Ohm

Prima legge di Ohm

iR

VD= oppure ∆V = Ri

Seconda legge di Ohm

RA

Lt=

Resistività e resistenza al variare della temperatura

ρ = ρ0 [1 + α (T − T0)] R = R0 [1 + α (T − T0)]

ρ e ρ0 = resistività alle temperature T e T0

R e R0 = resistenze alle temperature T e T0

α = coefficiente di temperatura della resistività

Resistori in serie

RS = R1 + R2 + R3 + ...

Resistori in parallelo

R R R R

1 1 1 1

P 1 2 3

f= + + +

12 La corrente elettrica nei liquidi

Prima legge di Faraday

La massa di una sostanza liberata a un elettrodo è diret-tamente proporzionale alla carica che ha attraversato la soluzione.

Seconda legge di Faraday

Una stessa quantità di carica libera agli elettrodi masse di sostanze direttamente proporzionali ai loro equivalenti chimici.

quantità di carica che attraversa la sezione di un conduttore

resistività del materiale

differenza di potenziale agli estremi del conduttore

intervallo di tempo considerato

resistenza di un filo conduttore di lunghezza L e sezione A

resistenza equivalente delle resistenze R1 , R2 , R3 , ... in serie

resistenza equivalente delle resistenze R1 , R2 , R3 ,... in parallelo

resistenza elettrica del conduttore misurata in ohm (Ω)

corrente che attraversa un conduttore a temperatura costante

La potenza elettrica

Potenza elettrica associata a un circuito

P = i ∆V

Potenza dissipata da un resistore

P RiR

V22D

= =

corrente che scorre tra due punti di un circuito

differenza di potenziale fra due punti

Le leggi di Kirchhoff

Legge dei nodi

La somma delle intensità di corrente entranti in un nodo è uguale alla somma delle intensità di corrente uscenti dal nodo.

Legge delle maglie

In una maglia la somma algebrica delle differenze di potenziale è uguale a zero.

Condensatori in parallelo e in serie

Condensatori in parallelo

CP = C1 + C2 + C3 + ...

Condensatori in serie

C C C C1 1 1 1

S 1 2 3f= + + +

capacità equivalente dei condensatori C1 , C2 , C3 , ... in parallelo

capacità equivalente dei condensatori C1 , C2 , C3 , ... in serie

I circuiti RC

Carica e scarica di un condensatore in un circuito in corrente continua con resistenza R e capacità C

Costante tempo del circuito

τ = RC

Carica di un condensatore

q q e1 RCt

0= --^ h

Scarica di un condensatore

q q e RCt

0=-

carica massima carica all’istante iniziale

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5

Le formule che ti servono

Campo magnetico4

Il moto circolare di una carica

in un campo magnetico

Una carica q di massa m, in moto con velocità vperpendicolare a un campo B uniforme, percorre una traiettoria circolare di raggio

rqBmv

=

La forza di Lorentz

Forza di Lorentz: su una carica elettrica q positiva, in moto con velocità v in un campo magnetico B , agisce la forza

F qv B#=

Direzione e verso di F possono essere stabiliti dalla prima

regola della mano destra. Ne consegue che

Bqv

Fseni=

Il momento torcente su una spira

percorsa da corrente

Su una spira di area A immersa in un campo B agisce un momento torcente τ tale che

τ = iAB sen ϕ

Momento magnetico

Il momento magnetico di una spira di area A percorsa dalla corrente i è

Aimn =

Unità di misura

1 ampere = intensità di corrente elettrica che, scorrendo in due fili paralleli rettilinei molto lunghi e distanti 1 m, provoca una forza di 2 ⋅ 10−7 N su un tratto di 1 m di filo.

1 coulomb = quantità di carica elettrica che attraversa in 1 s la sezione di un filo percorso da una corrente di 1 A.

La forza magnetica su un filo

percorso da corrente

La forza magnetica agente su un filo rettilineo lungo L, percor-so da una corrente i e immerso in un campo magnetico B, ha intensità

F = iLB sen θ

Direzione e verso di F si determinano con la regola della mano destra.

angolo fra la direzione di i eB .

angolo formato da B e dalla normale al piano della spira

angolo formato da ve da B

Campi magnetici prodotti da correnti

Legge di Biot-Savart: per un filo molto esteso e percorso da una corrente I, il campo magnetico B a una distanza r dal filo vale

Br

i

2

0

r

n=

permeabilità magnetica del vuoto = 4π ∙ 10−7 T ∙ m/A

Spire e solenoidi

Intensità di un campo magnetico al centro di una spira circo-

lare piana

B NR

i

2

0n=

All’interno di un solenoide

BL

Ni0n=

avvolgimenti della spira

numero di spire

raggio della spira

lunghezza del solenide

Il teorema di Gauss per il campo

magnetico

Flusso del campo magnetico

AB BS k k

k

$U =^ h /

Teorema di Gauss

B 0SU =^ h

flusso di B superficie S di area A

Il teorema di Ampère

Circuitazione del campo magnetico

B B Ak k

k

$C D=c^ h /

Teorema di Ampère

Lungo una curva chiusa γ risulta

B i jj

0nC =c^ h /

circuitazione diB

curva chiusa

curva chiusa orientata

corrente concatenata con γ

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6

Le formule che ti servono

Induzione elettromagnetica5

L’alternatore e la corrente alternata

F.e.m. di un alternatore (spira di area A che ruota con velo-cità angolare ω in un campo magnetico uniforme B ):

fem = f0 sen ωt = ωAB sen ωt

Corrente in un circuito di soli resistori:

i(t) = i0 sen ωt R

f0= sen ωt

Valori efficaci per correnti e forza elettromotrice alternata (con I0 e f0 valori di picco):

I effI

2

0= f eff

f

2

0=

Potenza media in un circuito in corrente alternata:

P = i eff f eff

Circuiti RLC in corrente alternata

Impedenza: quando un resistore, un condensatore e un induttore sono connessi in serie si ha

feff = ZIeff

Z R X XC L2 2

= + -^ h

L’angolo di sfasamento ϕ tra corrente e tensione è tale che

L

X Xtg

L Cz =-

La potenza media dissipata sul resistore vale

P = I eff f eff cosϕ

Legge di Lenz

La corrente indotta ha un verso tale da generare un campo magnetico indotto che si oppone alla variazione di flusso magnetico che l’ha provocata.

La legge dell’induzione elettromagnetica

di Faraday-Neumann

femt

B

D

DU= -

^ h

f.e.m. media indotta nel circuito considerato

variazione di flusso magnetico attraverso una superficie delimitata dal circuito

intervallo di tempo in cui avviene la variazione ∆Φ

valori di picco

impedenza

C1~

~L

Mutua induzione e autoinduzione

Per effetto della mutua induzione, la f.e.m. media fem

indotta nella bobina secondaria da una variazione di corrente ∆Ip nella bobina primaria nel tempo ∆t vale:

fem Mt

ip

DD

= -

Per effetto dell’autoinduzione, la variazione di corrente ∆i in una bobina induce nella stessa bobina una f.e.m. media

fem Lt

i

DD

= -

Per un solenoide lungo l, con N avvolgimenti di area A, valgono le relazioni

LI

NA0

2

n= Li21

energia 2=

In ogni punto dello spazio in cui esiste un campo magnetico B la densità di energia (energia immagazzinata per unità di volume) è espressa dalla relazione

densità di energia B2

1

0

2

n=

mutua induttanza fra le bobine

induttanza della bobina

Trasformatore

In un trasformatore con Np avvolgimenti nella bobina primaria e Ns avvolgimenti nella bobina secondaria, le tensioni Vs e Vp

ai capi delle bobine sono tali che

V

V

N

N

p

s

p

s= rapporto di

trasformazione

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7

Le formule che ti servono

Le equazioni di Maxwell e le onde elettromagnetiche6

Lo spettro elettromagnetico

c = f λ

L’insieme delle onde elettromagnetiche formano lo spettro elettromagnetico. La luce visibile è compresa tra 380 nm (violetto) e 750 nm (rosso).

Energia e quantità di moto di un’onda

elettromagnetica

Densità di energia totale nel vuoto

u E B2

1

2

10

2

0

2f

n= + E = cB

Irradiamento S di un’onda elettromagnetica nel vuoto

S = cu

Densità della quantità di moto trasportata da un’onda

elettromagnetica

P E B Pc

u0 #f= =^ h

Pressione di radiazione dovuta a radiazione incidente

perpendicolarmente

p = u

(superficie assorbente)

p = 2u

(superficie riflettente)

Pressione di radiazione dovuta a radiazione diffusa

up3

1=

(superficie assorbente)

p u3

2=

(superficie riflettente)

Le equazioni di Maxwell

Teorema di Gauss

QES

T

0fU =^ h

Legge di Faraday-Neumann-Lenz

Et

BC

D

DU= -c

^^

hh

Teorema di Gauss per il campo magnetico

B 0SU =^ h

Teorema di Ampère generalizzato

Bt

Ei0 0n fC

DDU

= +c^ ^bh h l

Le onde elettromagnetiche

Un’onda elettromagnetica consiste di campi elettrici e campi magnetici oscillanti perpendicolari fra loro. L’onda è trasversale perché i campi sono perpendicolari alla direzione di propagazione dell’onda. Le onde elettromagnetiche si propagano nel vuoto alla velocità della luce

c1

0 0f n=

costante dielettrica del vuoto

frequenza

permeabilità magnetica del vuoto

L’effetto Doppler

f fc

vv c1 se0 s

rel

rel! %= b l

Segno +: sorgente e osservatore in avvicinamento.

frequenza osservata

velocità relativa fra osservatore e sorgente

frequenza emessa dalla sorgente

La polarizzazione delle onde

elettromagnetiche

Legge di Malus

cosS S02i=

irradiamento medio della luce che esce dall’analizzatore

angolo fra gli assi di trasmissione

irradiamento medio della luce polarizzata incidente sull’analizzatore

lunghezza d’onda

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8

Le formule che ti servono

Relatività7

I postulati della relatività ristretta

1. Principio di relatività. Le leggi fisiche sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali.

2. Principio di invarianza della velocità della luce. La velocità della luce nel vuoto, misurata in qualsiasi sistema inerziale, ha sempre lo stesso valore c, indipendentemente dalla velocità relativa fra la sorgente di luce e l’osservatore.

La relatività della simultaneità

Stabilire la simultaneità o meno di due eventi in punti diversi dipende dallo stato di moto dell’osservatore.

La relatività del tempo:

dilatazione temporale

t

c

v

t tt

11

2

2

0

2

0

0

bcD

D DD=

-

=

-

=

La relatività delle distanze:

contrazione delle lunghezze

L Lc

v L10 2

20

c= - =

La contrazione si verifica solo lungo la direzione del moto relativo.

velocità relativa tra l’osservatore che misura ∆t0 e l’osservatore che misura ∆t

coefficiente di dilatazione

lunghezza contratta

lunghezza propria

velocità relativa

La quantità di moto relativistica

p

c

v

mv

12

2=

-

massa del corpo

velocità della particella

quantità di moto relativistica

La composizione relativistica delle velocità

Per corpi in moto lungo la stessa direzione

c

v v

v vv

12

1 2

1 2=

+

+ velocità dell’oggetto rispetto al sistema di riferimento S′

velocità del sistema S′ rispetto al sistema S

velocità di un oggetto rispetto al sistema di riferimento S

Le trasformazioni di Lorentz

Sono le trasformazioni sotto le quali le equazioni dell’elettro-magnetismo rimangono invariati nel passare da un sistema di riferimento a un altro in moto relativo

xx vt

x vt1

2bc=

-

-

= -l ^ h

y = y ′

z = z ′

cxt

tc

vx

t1

2

2

bc

b=

-

= -

-

l b l

L’equivalenza tra massa ed energia

Energia e massa sono

c

vE

mc

12

2

2

=

-

Energia a riposo E0: equivale all’energia totale di un corpo fermo

E0 = mc2

Energia cinetica: l’energia totale di un corpo è la somma della sua energia a riposo e della sua energia cinetica K.

mc

c

vK E E

1

112

2

20 =

-

-= -

J

L

KKKK

N

P

OOOO

Energia totale e quantità di moto

E2 = p2c2 + m2c4

massa del corpo

velocità del corpo

energia totale del corpo

quantità di moto relativistica

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9

Le formule che ti servono

Oltre la fisica classica8

I fotoni e l’effetto fotoelettrico

Energia di un fotone: la radiazione elettromagnetica è forma-ta da fotoni, che sono pacchetti di energia

E = hf

Caratteristiche dell’effetto fotoelettrico

∙ Un metallo emette fotoelettroni solo se la frequenza della luce incidente è superiore a un valore soglia f0 che dipende dal metallo.

∙ L’energia cinetica massima dei fotoelettroni espulsi non varia quando l’intensità della luce aumenta ma rimane costante la sua frequenza.

Conservazione dell’energia ed effetto fotoelettrico:

gli elettroni emessi dal metallo possono avere un’energia cine-tica massima Kmax lagata all’energia hf del fotone incidente e al lavoro di estrazione W0 del metallo:

hf = Kmax + W0

energia di un fotone

costante di Planck

frequenza del fotone

La radiazione di corpo nero

e l’ ipotesi di Planck

Legge di Stefan-Boltzmann: un corpo nero a temperatura as-soluta T irradia in 1 s da 1 m2 di superficie una energia totale

E = σT 4

Energie degli oscillatori atomici

Planck ipotizzò che un corpo nero sia costituito da oscillatori atomici che possono avere solo energie quantizzate espresse da

E = nhf con n = 1, 2, 3, ...

costante di Stefan-Boltzmann =

= 5,67 ⋅ 10−8 J/(s ⋅ m2 ⋅ K4)

frequenza di vibrazione dell’oscillatore

costante di Planck = = 6,626 068 76 ∙ 10−34 J ∙ s

La quantità di moto di un fotone

e l’effetto Compton

Quantità di moto di un fotone

ph

m=

Variazione della lunghezza d’onda nell’effetto Compton

cosh

mc1 im m = --l ^ h

lunghezza d’onda del fotone

differenza fra la lunghezza d’onda λ′ del fotone diffuso e la lunghezza d’onda λ del fotone incidente

massa dell’elettrone

lunghezza d’onda Compton del fotone diffuso

angolo di diffusione

costante di Planck

Il modello di Bohr dell’atomo di idrogeno

Il modello atomico di Bohr vale per atomi o ioni con un solo elettrone orbitante attorno a un nucleo contenente Z protoni. L’elettrone percorre orbite circolari dette orbite stazionarie.

Emissione di fotoni

hf = Ei − Ef

Momento angolare orbitale dell’elettrone: il suo modulo può avere solo i seguenti valori discreti

, , ,L nnh

21 2 3conn fr= =

Raggio ed energia totale dell’orbita: il raggio rn dell’orbita n-esima e l’energia totale associata En hanno i seguenti valori discreti

, , , ,rn h

nm e

n5 29 10 1 2 3m conn

e

20

211

22

$ ff

r= = =

-^ h

, , , ,Eh

m e

n nn

8

15 29 10

11 2 3m conn

e

02 2

4

211

2$ ff

= = =-^ h

energia meno elevata

energia più elevata

costante di Planck

frequenza del fotone emesso

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10

Le formule che ti servono

La meccanica quantistica9

L’atomo di idrogeno secondo

la meccanica quantistica

Numeri quantici: la meccanica quantistica descrive l’atomo di idrogeno in termini di quattro numeri quantici:∙ numero quantico principale n (n = 1, 2, 3, ...)∙ numero quantico azimutale l (l = 0, 1, 2, ..., n – 1)∙ numero quantico magnetico ml (ml = –l, ..., –2, –1, 0,

+1, +2, ..., +l)∙ numero quantico di spin ms (ms = + 1/2, – 1/2)

Il principio di esclusione di Pauli

e la tavola periodica degli elementi

Principio di esclusione di Pauli: in un atomo due elettroninon possono avere lo stesso insieme di valori dei quattro numeri quantici. Questo principio determina il modo in cui gli elettroni di un atomo a più elettroni si distribuiscono in gusci (determinati da n) e in sottogusci (determinati da l).

I raggi X

Spettro dei raggi X: contiene righe (o picchi) pronunciati, sovrapposti a un intervallo continuo di lunghezze d’onda; la riga Kα corrisponde al salto di un elettrone dal livello n = 2 al livello n = 1; la riga Kβ al salto di un elettrone da n = 3 a n = 1.

Lunghezza d’onda di taglio

(V = differenza di potenziale ai capi del tubo a raggi X):

eV

hc0m =

Il principio di indeterminazione

di Heisenberg

Fissa dei limiti alla possibilità di conoscere il comportamento di una particella

ph

x4x $r

D D^ ^h h

Può essere espresso dalla relazione (energia e tempo):

hE t

4$r

D D^ ^h h

indeterminazione nella componente x della posizione di una particella

indeterminazione nell’intervallo di tempo

indeterminazione nella componente x della quantità di moto della particella

indeterminazione nell’energia della particella

La lunghezza d’onda di de Broglie

e la natura ondulatoria dei corpi materiali

hp

m =costante di Planck

modulo della quantità di moto relativistica della particella

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11

Le formule che ti servono

Fisica nucleare10

La struttura del nucleo

Il raggio approssimato (in metri) di un nucleo è

r ≈ (1,2 ∙ 10−15 m) A1/3

La radioattività

Decadimento 𝛂: i raggi α sono formati da particelle cariche positivamente, corrispondenti a un nucleo di elio. La forma del decadimento è

P F HeZ

A

Z

A

24

24

" +-

-

Decadimento 𝛃–: i raggi β sono costituiti da elettroni. La forma del decadimento è

eP FZA

Z

A

1 10

" + -+

Decadimento 𝛃+: avviene per emissione di un positrone, particella che ha la stessa massa dell’elettrone e carica +e (anziché −e)

eP FZA

Z

A

1 10

" +-

Decadimento 𝛄: i raggi γ sono fotoni ad alta energia emessi da un nucleo radioattivo. La forma del decadimento è

*P PZ

A

Z

A" c+

Il difetto di massa del nucleo

e l’energia di legame

energia di legame = ∆mc2

difetto di massa del nucleo = (differenza tra la somma delle masse dei singoli nucleoni e la massa del nucleo completo)

velocità della luce

Decadimento radioattivo e attività

Tempo di dimezzamento T1/2 di un isotopo radioattivo:

è il tempo necessario affinché la metà dei nuclei inizialmente presenti decadano.

Attività

t

NNm

D

D= -

,

T

0 693

/1 2m =

Integrando l’espressione precedente si ha (N0 = numero di nuclei inizialmente presenti)

N = N0 e−λt

variazione del numero N di nuclei radioattivi

tempo di dimezzamento

tempo in cui avviene tale variazione

Datazioni radiometriche

A = A0 e−λt

attività attualeattività iniziale

costante di decadimento

età dell’oggetto

Gli effetti biologici delle radiazioni

ionizzanti

Le radiazioni ionizzanti sono costituite da fotoni o particelle in movimento in grado di ionizzare un atomo o una molecola.

Esposizione (in C/kg): fornisce una misura della ionizzazione prodotta in aria da raggi X o γ. Quando un fascio di raggi X o γ passa attraverso una massa m di aria secca e produce ioni positivi aventi carica totale q, si ha

m

qesposizione =

Esposizione (in roentgen):

, m

q

2 58 10

1esposizione 4

$=

-

Dose assorbita: è il rapporto tra l’energia assorbita e la massa di materiale assorbente. Si misura in gray (Gy) o in rad (1 rad = 0,01 Gy).

Fattore di qualità Q di una radiazione: è definito come la dose assorbita di raggi X a 200 keV in grado di produrre un certo danno biologico divisa per la dose della radiazione in grado di produrre lo stesso effetto.

Equivalente di dose: è il prodotto tra la dose assorbita e il fattore di qualità Q. Si misura in sievert (Sv) o in rem (1 Sv = 100 rem).

Famiglie radioattive

Il decadimento in sequenza di un tipo di nucleo dopo l’altro dà luogo a famiglie radioattive. Una serie di decadimento ini-zia con un nucleo radioattivo e termina con un nucleo stabile.

numero di massa

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1Cariche elettriche e campi elettrici

QUESITI

1 Quesito

Considera i quattro schemi seguenti.

Spiega perché tre di essi non possono rappresentare l’andamento delle linee di forza del campo elettrico nelle immediate vicinanze del punto P.

2 Quesito

Una carica q =+18 μC posta in P risente di una forza elettrica di 5,2 ⋅ 10–3 N.

a. Calcola l’intensità del campo elettrico in P.

b. Considera una superficie sferica S che racchiude solo la carica q. È possibile calcolare il flusso del campo elettrico attraverso S? Spiega ed eventualmente calcolane il valore.

[290 N/C; 2,0 ⋅ 106 N ⋅ m2/C]

3 Quesito svolto

In una certa regione dello spazio si trova un cilindro carico di lunghezza infinita, di raggio pari a r =1,00 cm e di densità di volume t =1,00 ⋅ 10–7 C/m3. All’esterno del cilindro, si muove un elettrone su un’orbita circolare, con asse coincidente a quello del cilindro, di raggio R =50,0 cm.

a. Dopo aver determinato il campo elettrico E agente su tale particella, trova la sua velocità v.

b. Tale velocità dipende dal raggio dell’orbita dell’elettrone?

[1,13 N/C; 3,15 ⋅ 105 m/s; no]

P

P

P

PE

E

E

E

E

A B C D

e Ð

R

r

ρ

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Mettiti alla prova Ð Quesiti, problemi, problemi esperti

Soluzione

Per determinare il campo elettrico è sufficiente considerare un cilindro di altezza L co-assiale al cilindro carico di raggio R e applicare il teorema di Gauss unito alle usuali considerazioni di simmetria, e al fatto che il flusso di campo elettrico attraverso le due basi del cilindro è nullo. Si ottiene:

ESV

0ft

=

dove S = 2rRL, V = rr2. Dunque, si ha:

,E Rr

2 1 13 N/C0

2

t f= =

Inoltre, per le stesse ragioni di simmetria, il campo agente sull’elettrone è radiale verso l’esterno.Per determinare la velocità dell’elettrone, è sufficiente osservare che la forza elettrosta-tica agente su di esso determina la forza centripeta; dunque, si ha:

eE Rmv2

=

da cui si ha:

,r me

v meER

2 3 15 10 m/s0

5$f

t= ==

Dall’espressione della velocità risulta che essa non dipende dalla distanza a cui si trova l’elettrone rispetto all’asse del cilindro.

PROBLEMI

4 Problema

Un dipolo elettricoUn dipolo elettrico è un sistema formato da due cariche puntiformi uguali e opposte Q e −Q, separate da una distanza d. Considera come asse x la retta che passa per le due cariche e come verso positivo sulla retta quello che va dalla carica negativa a quella positiva. Le cariche sono poste nel vuoto.Indica con A il punto occupato dalla carica negativa e con B quello in cui si trova la carica positiva. Considera poi una terza carica puntiforme positiva q, che può essere posta in qualunque punto P dello spazio, diverso da A e da B.

a. Mostra che, quando P si trova sull’asse x all’esterno del segmento AB, la forza su q ha la stessa direzione e lo stesso verso dell’asse x. Mostra anche che, per i punti P compresi tra A e B, la forza sulla carica positiva q è rivolta verso A.

b. Calcola il modulo della forza su q quando questa è posta nel punto medio tra A e B.

c. Trova il modulo della forza su q quanto essa si trova in un punto C dell’asse x, che dista d da A e 2d da B.

d. Determina il modulo, la direzione e il verso della forza su q quando essa si trova in un punto D che forma, con le posizioni delle cariche del dipolo, un triangolo equilatero ABD.

[8 k0d

qQ2 ; 3 k0

d

qQ

4 2 ; k0d

qQ2 ]

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1 ◾ Cariche elettriche e campi elettrici

5 Problema

Piano infinito di caricaNello spazio vuoto sono dati un piano infinito e omogeneo di carica positiva con densità di carica σ e una distribuzione sferica omogenea di carica negativa di raggio R, carica complessiva Q e centro C. La distanza tra C e il piano di carica è uguale a 2R.Indichiamo con a una semiretta che passa per C, che è perpendicolare al piano di carica e ha l’origine sul piano stesso.

a. Determina qual è la parte di a, interna alla sfera di carica, in cui è possibile che il campo elettrico complessivo sia nullo.

b. Stabilisci qual è il valore di Q per il quale il campo elettrico si annulla, nella zona individuata in precedenza, a distanza R/2 da C;

c. Trova la posizione dell’altro punto P di a in cui, con il valore di Q appena calcolato, il campo elettrico complessivo è nullo.

d. Dimostra che non esiste nessun altro punto dello spazio, oltre ai due già individuati, in cui il campo elettrico complessivo possa essere nullo.

[Q = –4πσR2; CP R2= ]

6 Problema

Cariche, forze e campi elettriciLa carica q1=+7,4 nC posta nel punto A esercita sulla carica q2= –4,5 nC posta nel punto B una forza attrattiva F12 di 0,56 N.

a. Che cosa puoi affermare della forza F21 che la carica q2 esercita sulla carica q1?

b. Calcola la distanza fra le due cariche. Esiste un punto sul segmento AB tale che il campo elettrico totale dovuto alle due cariche sia nullo? Spiega.

c. Il punto C appartiene all’asse di AB. Spiega perché uno dei due campi elettrici rap-presentati non può essere il campo elettrico generato da q1 e q2 in C.

d. Considera la sfera S1 centrata su q1 con raggio r1 = 1,5 m e la sfera centrata su q2 con raggio r2 = 15 cm. Calcola il flusso del campo elettrico totale attraverso rispettiva-mente S1 e S2.

[0,73 m; 3,28 ⋅ 105 N ⋅ m2; –5,08 ⋅ 105 N ⋅ m2/C]

A B

C

E1

E2

+7,4μC –4,5μC

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7 Problema

Cariche di segno oppostoDue cariche, rispettivamente Q1 = –3,5 nC e Q2 = +2,6 nC, sono poste a 32 cm di di-stanza.

a. Determina intensità, direzione e verso della forze che si esercitano fra di esse.Determina intensità, direzione e verso del campo elettrico nel punto medio del seg-mento di cui le cariche sono estremi.

b. Traccia l’andamento qualitativo del campo elettrico generato dalle due cariche. Il numero di linee di forza che entra in Q1 è uguale a quello delle linee di forza che escono da Q2? Spiega.

c. Calcola il flusso del campo elettrico attraverso una superficie sferica di raggio 15 cm centrata sulla carica Q2.

d. Dimostra che non esiste alcun punto sulla retta passante per le due cariche in cui il campo elettrico sia nullo.

[–8 ⋅ 10−7 N; –2,1 ⋅ 103 N/C; 2,9 N ⋅ m2/C]

PROBLEMI ESPERTI

8 Problema esperto

Tre sfere conduttriciSono date tre sferette A, B e C conduttrici identiche, tutte dotate di supporti isolanti. All’inizio la sfera A è elettrizzata con una carica positiva Q, mentre le sfere B e C sono scariche. Poi B è messa a contatto con A, C è posta in contatto con B e infine C è messa in contatto ancora con A.La figura seguente mostra i risultati di un esperimento in cui si è misurata la forza di repulsione tra le sfere A e B nella loro condizione finale e poste in aria. La distanza r è quella tra i centri delle sferette.

100,00

90,00

80,00

70,00

60,00

50,00

40,00

30,00

20,00

10,00

0,00

0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00

Distanza r (cm)

Forz

a F

10

^(–

6)

N)

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1 ◾ Cariche elettriche e campi elettrici

a. Individua la legge sperimentale che si può dedurre dall’analisi dei dati.

b. Sulla base del risultato precedente, calcola la forza che si sarebbe dovuta misurare tra le sferette se la misura fosse stata effettuata anche con r = 6,0 cm.

c. Individua quanto valgono, in funzione di Q, le tre cariche che si trovano sulle diverse sferette prima che inizi l’esperimento.

d. Determina i valori della carica Q posta all’inizio sulla sferetta A e quelli delle due cariche QA e QB utilizzate per l’esperimento.

[F = (7,8 ⋅ 10−8 N ⋅ m2)/r2; 2,2 ⋅ 10−5 N; 3Q/8, Q/4; 3Q/8; 9,6 nC, 3,6 nC, 2,4 nC]

9 Problema esperto

Tra una sfera elettrizzata e una carica puntiformeUna sfera con centro fisso nel punto A = (0 m; 0,12 m) e raggio R = 1,0 cm ha una carica Q = +2,8 nC distribuita in modo uniforme nel suo volume. Una carica puntiforme q = +2,8 nC è fissa nel punto B = (0,0 m; –0,12 m). Supponi che la carica q non alteri la distribuzione di carica elettrica sul guscio.

a. Spiega perché nell’origine degli assi O è nullo il campo elettrico totale generato dalla sfera e dalla carica.

b. Dimostra che nei punti dell’asse x il modulo Et del campo elettrico è

, /,

Ex

x50 40 12

N m Cm /t

22 3 2$=+

^^h

h6 @

c. Il grafico mostra i valori del modulo Et del campo elettrico totale nei punti dell’asse x da x = 0 m a x = 0,50 m. Stabilisci direzione e verso del campo elettrico nei punti dell’asse x.

d. Descrivi il moto di una particella avente carica q2 = 1,3 nC lasciata libera nel punto D = (0,001 m; 0,0 m).Supponi che la particella carica abbia una massa m = 2,4 g. Calcola il valore massimo dell’accelerazione che subisce nei primi 50 cm del suo moto.

[7,3 ⋅ 10−4 m/s2]

O

Ð0,12

0,12

y (m)

x (m)

EEE (N/C)C((N/C)EE

14000400

12000200

10000000

8000800

6000600

4000400

0550500 0,1,0 1 0,15500 15 0,2,0 2 0,255200 25 0,3,0 3 0,355300 35 000,4,0 4 0,455400 45x x m)m)(((

0,50 5

222000200

00 0,00 0

000

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10 Problema esperto

Induzione… e non solo!Una sfera metallica S1 di raggio R = 20 cm è montata su un supporto isolante e ha una carica Q1 = 65 nC. La sfera non può essere spostata. Hai a disposizione una sfera metallica S2 più piccola, montata su supporto isolante, filo conduttore e una connessione a terra.

a. Spiega qual è l’esito finale di questa sequenza di operazioni:∙ colleghi S2 a terra mediante il filo;∙ avvicini S2 a S1;∙ stacchi il filo da S2;∙ allontani S2 da S1.

b. Descrivi una procedura mediante la quale puoi caricare una sfera metallica S3 di rag-gio R = 50 cm, posta in un’altra stanza, con una carica maggiore in valore assoluto a Q1.

c. Calcola la forza che agisce su un elettrone (e = 1,60 ⋅ 10–19 C) a 1,5 m di distanza da S1.

d. Supponi che S2 abbia una carica 0,1 Q1 e sia posta a 1 m da S1. Traccia l’andamento qualitativo delle linee di forza del campo elettrico generato dalle due sfere:

∙ immediatamente fuori della superficie di S2;∙ a distanza molto maggiore del raggio di S1.

Determina intensità, direzione e verso del campo elettrico generato nel punto medio della congiungente i centri delle due sfere.

11 Problema esperto

Una pallina su un piano di caricaLa figura mostra, in blu, un piano infinito di carica inclinato di 45° rispetto alla verticale e disposto in modo da formare un angolo di 135° con la direzione positiva dell’asse delle ascisse, che è orizzontale.Una pallina di massa m = 2,5 g e carica q = 7,2 ⋅ 10−8 C si trova nel vuoto ed è lascia-ta partire da ferma da un punto A che si trova nel primo quadrante del sistema di riferimento indicato.

a. Stabilisci di quale segno deve essere la carica presente sul piano infinito, per fare in modo che la pallina acquisti una velocità orizzontale come quella indicata nella figura.

b. Stabilisci, nella maniera più rapida, qual è il valore dell’accelerazione con cui la palli-na si muove quando procede in orizzontale. Quanto valgono la velocità della pallina e la distanza percorsa rispetto al punto A dopo 0,40 s dal momento in cui la pallina è stata libera di muoversi?

c. Descrivi un esperimento ideale, effettuato con oggetti che si trovano normalmente in casa, in cui si fornisce a una pallina da ping-pong lo stesso moto descritto nella figura precedente mediante una forza analoga a quella dovuta al piano di carica.

d. Calcola quanto deve valere la densità superficiale di carica elettrica del piano infinito per fare sì che il moto della pallina sia orizzontale.

[g, 3,9 m/s, 78 cm; 8,5 ⋅ 10−6 C/m2]

y

q

135¡

v

x

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