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LE NOSTRE SEMENTI... ...FANNO CRESCERE I TUOI RACCOLTI! www.saatbau.at www.lacerealtecnica.it CATALOGO

LE NOSTRE SEMENTImultimedia.b2b24.it/Flipit/bus_kar_1208241556/megazine/...UNA SCELTA VARIETALE CHE CONSIDERA LE RICHIESTE QUALITATIVE DEL MERCATO. U na semina intelligente si consolida

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LE NOSTRE SEMENTI...

...FANNO CRESCERE I TUOI RACCOLTI!

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UNA SCELTA VARIETALE PER IL MERCATO… ............................................................................ 3

QUALITÀ DEL SEME ......................................................................................................................... 4

SEMINE PRECOCI ............................................................................................................................... 4

FRUMENTO TENERO ......................................................................................................................... 5

LUDWIG ........................................................................................................................... 5

MULAN ............................................................................................................................ 5

PANNONIKUS ................................................................................................................. 6

LUKULLUS ...................................................................................................................... 6

ORZO ..................................................................................................................................................... 7

HANNELORE .................................................................................................................. 7

RENI .................................................................................................................................. 7

CORDULA ........................................................................................................................ 8

SANDRA ........................................................................................................................... 8

TRITICALE ........................................................................................................................................... 9

TRIAMANT ...................................................................................................................... 9

TULUS .............................................................................................................................. 9

MUNGIS ......................................................................................................................... 10

ELPASO .......................................................................................................................... 10

SEGALE ...............................................................................................................................................11

CONDUCT .......................................................................................................................11

NIKITA .............................................................................................................................11

GUTTINO ........................................................................................................................11

LUDWIG SPECIALE ZOOTECNIA .................................................................................................. 12

SPECIALE BIOGAS: DUE MEGLIO DI UNO ................................................................................. 14

SEMINE PRIMAVERILI .................................................................................................................... 16

CONSIGLI PER UNA CORRETTA SEMINA ................................................................................... 17

CATALOGO GENERALE .................................................................................................................. 18

PROVE VARIETALI 2012 .................................................................................................................. 19

CHI SIAMO ......................................................................................................................................... 20

La Cerealtecnica TEL 0039 0432 - 865047 • FAX 0039 0432-865343 • e-mail: [email protected] • www.lacerealtecnica.it2

SommArio

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UNA SCELTA VARIETALE CHE CONSIDERALE RICHIESTE QUALITATIVE DEL MERCATO.

Una semina intelligente si consolida con una scelta varietale motivata.

La qualità richiesta dal mercato, di fatto, orienta tale scelta, e da questo punto di partenza, si è sviluppata la nostra proposta sementiera, di ricer-ca e di analisi, nell’ambito delle varie specie messe a catalogo quali grano tenero, orzo, triticale e segale. Un esempio su tutti è il lavoro da noi svolto sulla fi liera del fru mento tenero, per orientare le semine a varietà e qualità ri chieste dai molini. In questi ultimi anni di parziale abbandono della coltura, i molini hanno continuato a macinare, ap provvigionandosi di frumento di qualità dalla vicina Austria e Ungheria.Seguendo i flussi di riforni mento, abbiamo intercettato in Austria i costitutori di tali sementi, che non hanno mai smesso di fare ricerca volta al migliora mento degli aspetti qualitativi e quantita tivi dei cerealia pa glia. Si è così creata, in dieci anni, una consolidata part nership fra LA CEREALTECNICA di Mereto di Tomba (Udine) e la KÀRNTNER SAATBAU di Klagenfurt (Carinzia). Questo lavoro ci dà la possibilità di proporre un catalogo varietale com-pleto, innovativo e di comprovata affida bilità. Tutte le varietà inserite

sono state accurata mente scelte fra quelle con maggiori perfor mance, attraverso una prima severa speri-mentazione in Austria e poi un attento test nell'ambiente ita liano. Fermo restando il principio di ricer-care solo materiale resistente alle principali fito patie, per quanto riguarda frumento tenero abbiamo percorso la strada dei grani di forza, con una eccellente attitudine alla panificazione.Nel caso dell’orzo abbiamo scelto solo varietà disti che, proprio per la loro qualità intrinseca, legata al maggiore peso ettoli trico. Queste esperienze stanno accomu nando

agricol tori, molini e panifica tori, verso rapporti maturi e responsabili fra il mondo della produzione e quello della trasforma zione, al fine di for nire al cittadino consumatore un prodotto eccellente, costruito nelle nostre Aziende. Distinguere per qualificare, per meglio valoriz-zare i prodotti della nostra agri- coltura. Certi di incontrare le Vostre esigen-ze, La Cerealtecnica con il suo personale tecnico è a vostra dis-posizione.

A tutti un buon lavoro.

Loris Mestroni

4 BUONI MOTIVI PER SEMINARE LE NOSTRE VARIETÀ DI GRANO E ORZO

• Buona tolleranza alle ruggini, oidio e septoria• Ideali per agricoltura biologica• Rese produttive a livello delle migliori varietà nazionali• Qualità apprezzata dal mercato con buoni livelli di prezzi

La Cerealtecnica TEL 0039 0432 - 865047 • FAX 0039 0432-865343 • e-mail: [email protected] • www.saatbau.at

CATALOGOCEREALI VERNINI

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CErALi VErNiNi

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La Cerealtecnica TEL 0039 0432 - 865047 • FAX 0039 0432-865343 • e-mail: [email protected] • www.lacerealtecnica.it

QUALiTÀ DEL SEmE Tutto il seme commercializzato da LA CEREALTECNICA viene prodotto, certificato e selezionato, in territorio austriaco, dalla soc. KÄRNTNER SAATBAU di Klagenfurt e sue collegate. Ogni sacco è identificato con il marchio d’origine qui rappresentato, che ne attesta la provenienza. In evidenza, sulla dorsale del sacco, ben visibile, compare la sigla TKM, che significa ” peso di 1.000 semi”

Per ottenere le rese migliori è opportuno prestare molta attenzione a questo numero, in modo da calco-lare con esattezza la quantità di semi per metro quadrato, seguendo le indicazioni ed i consigli forniti nelle schede varietali. La tabella di pag. 17 aiuterà a trovare la corrispondenza in kg/Ha.

SEmiNE PrECoCi Da qualche anno abbiamo introdotto e suggerito la semina precoce a partire dai primi di ottobre. Le se-mine precoci consentono una rapida copertura del terreno, un ottimo affrancamento delle piante prima dei freddi invernali con il risultato di rese più elevate. Tale fatto è ancor più accentuato nelle varietà a ciclo medio-lungo, dove si attutisce la tardività, consentendo un recupero del ciclo nelle fasi iniziali, con un maggior periodo vegetativo di accumulo.

TKM = PESO 1.000 SEMI

L ’ORIGINE DEL SUCCESSO

4

SEMINE PRECOCI … dai primi di ottobre

VARIETÀ DOSE DI SEMINA

Frumento LUDWIG

375 semi / mq Frumento MULAN

Frumento PANNONIKUS

Frumento LUKULLUS

Orzo HANNELORE

280 semi / mq Orzo RENI

I VANTAGGI

Massima resa delle varietà Minor seme ad ettaro

Migliore impianto della coltura Certezza di realizzare i programmi di semina

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Frumento tenero

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Il frumento ideale da foraggio per l’alimentazione delle vacche da latte e il biogas

CARATTERISTICHE

SANITÀ E RUSTICITÀ TAGLIA ALTA da 120 a 150 cm. INALETTABILE SPIGA MUTICA PESO 1.000 SEMI: gr. 59 ADATTO AL SOD SEDING TRIPLICE ATTITUDINE: BIOMASSA DA FORAGGIO E

DA BIOGAS FRUMENTO DI FORZA (colore granella rossa) PRODUZIONI BIOLOGICHE

Grande produttore di biomassa, fino a 50-55 ton. per ettaro (al 25% di s.s.)

.

TRIPLICE ATTITUDINE BIOMASSA GRANELLA BIOLOGICO ① ② ③

50 TON ETTARO

Il frumento con elevate rese di granella e di foraggio per l’alimentazione delle vacche da latte e il biogas

CARATTERISTICHE

SANITÀ E RUSTICITÀ TAGLIA ALTA : cm. 100-120 INALETTABILE SPIGA MUTICA PESO 1.000 SEMI: gr. 45 DUPPLICE ATTITUDINE: BIOMASSA DA FORAGGIO FRUMENTO PANIFICABILE” (colore granella rossa)

Grande produttore di granella

e buon produttore di biomassa

DUPPLICE ATTITUDINE GRANELLA BIOMASSA

② ①

WINNER

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Frumento tenero

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Il frumento di forza ideale per produzioni di qualità. Indicato inoltre per produzioni biologiche in

programmi di filiera

CARATTERISTICHE

SANITÀ E RUSTICITÀ TAGLIA MEDIA da 80-90 cm. INALETTABILE SPIGA ARISTATA PESO 1.000 SEMI: gr. 55 FRUMENTO DI FORZA , elastico e con elevato W

I risultati conseguiti

da Pannonikus pongono la varietà al vertice dei

frumenti di forza.

DUPPLICE ATTITUDINE GRANELLA BIOLOGICO ① ②

GRANO DI

FORZA

novità nella gamma dei grani di forza in Italia

CARATTERISTICHE

SANITÀ E RUSTICITÀ TAGLIA MEDIA da 80-90 cm. INALETTABILE SPIGA ARISTATA PESO 1.000 SEMI: gr. 51 FRUMENTO DI FORZA , elastico e con elevato W

Le buone produzioni e la qualità ottenuta nella campagna 2012 rendono la varietà interessante

nella gamma dei frumenti di forza.

DUPPLICE ATTITUDINE GRANELLA BIOLOGICO ① ②

GRANO DI

FORZA

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orzo Distico

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L’orzo novità 2011 che ha raggiunto produzioni record nel 2012, dal Friuli al Piemonte

CARATTERISTICHE

SPIGA DISTICA SANITÀ E RUSTICITÀ TAGLIA ALTA 100-120 cm. INALETTABILE PESO 1.000 SEMI: gr. 62 ADATTO AL SOD SEEDING

Varietà resistente alla virosi

causa del nanismo giallo

Produzioni di alta classifica nelle annate 2011 e 2012

TRIPLICE ATTITUDINE BIOMASSA GRANELLA BIOLOGICO ① ② ③

WIN

NER

L’orzo piu’ stabile e produttivo da 7 anni nell’intera pianura padana

CARATTERISTICHE

SPIGA DISTICA SANITÀ E RUSTICITÀ TAGLIA ALTA 100-120 cm. INALETTABILE PESO 1.000 SEMI: gr. 67 ADATTO AL SOD SEDING

Varietà resistente alla virosi del nanismo

DUPPLICE ATTITUDINE GRANELLA BIOLOGICO

② ③

RESE ELEVATE E STABILI

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orzo Distico

La Cerealtecnica TEL 0039 0432 - 865047 • FAX 0039 0432-865343 • e-mail: [email protected] • www.lacerealtecnica.it8

L’orzo di grande rusticità con alte rese

CARATTERISTICHE

SPIGA DISTICA SANITÀ E RUSTICITÀ TAGLIA MEDIA 100 cm. INALETTABILE PESO 1.000 SEMI: gr. 63

Varietà resistente alla virosi

del nanismo

DUPPLICE ATTITUDINE GRANELLA BIOLOGICO

② ③

RESE ELEVATE

novità 2012 dalla ricerca genetica d’oltralpe

CARATTERISTICHE

SPIGA DISTICA SANITÀ E RUSTICITÀ TAGLIA MEDIA 100 cm. INALETTABILE PESO 1.000 SEMI: gr. 65

Varietà resistente alla virosi del nanismo

DUPPLICE ATTITUDINE GRANELLA BIOLOGICO

② ③

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triticALe

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Il punto di riferimento delle produzioni austriache

CARATTERISTICHE

SANITÀ E RUSTICITÀ TAGLIA ALTA 150 cm. INALETTABILE PESO 1.000 SEMI: gr. 55 DUPPLICE ATTITUDINE:

BIOMASSA DA FORAGGIO GRANELLA

Grande produttore di granella

e buon produttore di biomassa

TRIPLICE ATTITUDINE BIOMASSA GRANELLA BIOLOGICO ① ② ③

Il triticale posizionato al massimo delle produzioni

CARATTERISTICHE

SANITÀ E RUSTICITÀ

TAGLIA ALTA 130-150 cm. INALETTABILE PESO 1.000 SEMI: gr. 51 DUPPLICE ATTITUDINE:

BIOMASSA DA FORAGGIO GRANELLA

Grande produttore di granella

e buon produttore di biomassa

TRIPLICE ATTITUDINE BIOMASSA GRANELLA BIOLOGICO ① ② ③

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triticALe

La Cerealtecnica TEL 0039 0432 - 865047 • FAX 0039 0432-865343 • e-mail: [email protected] • www.lacerealtecnica.it10

Il triticale piu’ produttivo dal Friuli al Piemonte

CARATTERISTICHE

SANITÀ E RUSTICITÀ

TAGLIA ALTA 150 cm. INALETTABILE PESO 1.000 SEMI: gr. 58 DUPPLICE ATTITUDINE:

BIOMASSA DA FORAGGIO GRANELLA

Grande produttore di granella

e buon produttore di biomassa

TRIPLICE ATTITUDINE BIOMASSA GRANELLA BIOLOGICO ① ② ③

Il triticale novità 2012

CARATTERISTICHE

SANITÀ E RUSTICITÀ

TAGLIA ALTA 140 cm. INALETTABILE PESO 1.000 SEMI: gr. 47 DUPPLICE ATTITUDINE:

BIOMASSA DA FORAGGIO GRANELLA

Grande produttore di granella

e buon produttore di biomassa

TRIPLICE ATTITUDINE BIOMASSA GRANELLA BIOLOGICO ① ② ③

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Altamente produttiva e resistente all’allettamento

CARATTERISTICHE

SANITÀ E RUSTICITÀ TAGLIA ALTA 170 cm. INALETTABILE PESO 1.000 SEMI: gr. 37 ADATTA AL SOD SEEDING DUPPLICE ATTITUDINE:

BIOMASSA DA FORAGGIO GRANELLA

Grande produttrice di granella e di biomassa

RESE ELEVATE

seGALe

La Cerealtecnica TEL 0039 0432 - 865047 • FAX 0039 0432-865343 • e-mail: [email protected] • www.lacerealtecnica.it 11

La segale piu’ conosciuta ed apprezzata

CARATTERISTICHE

SANITÀ E RUSTICITÀ TAGLIA ALTA 170-180 cm. INALETTABILE PESO 1.000 SEMI: gr. 41 ADATTA L SOD SEEDING DUPPLICE ATTITUDINE:

BIOMASSA DA FORAGGIO GRANELLA

Grande produttrice di granella e di biomassa

La segale ibrida adatta alle nuove richieste produttive

CARATTERISTICHE

SANITÀ E RUSTICITÀ TAGLIA ALTA 170 cm. INALETTABILE PESO 1.000 SEMI: gr. 45 DUPPLICE ATTITUDINE:

BIOMASSA DA FORAGGIO GRANELLA

Grande produttrice di granella e di biomassa

SEME IBRIDO

CONDUCT

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TECNiCAAZiENDE E ProDoTTi

Nell’alimentazione delle bovine da latte si con-sidera che l‘assunzione

degli alimenti nel corso della giornata deve portare amigli-orare l‘ingestione della sostanza secca, che – come noto – rimane uno dei maggiori fattori limitan-ti delle potenzialità produttive degli animali allevati.Inoltre il comportamento ali-mentare nel corso della lattazio-ne si modifica anche in funzione del rapporto foraggi/concentrati. Le bovine nella fase iniziale della lattazione, alimentate con razioni somministrate con la tecnica unifeede con una più elevata percentuale di foraggi, tendono a recarsi più rapida-mente alla mangiatoia dopo la distribuzione degli alimenti, rispetto alle bovine alimentate con una razione con un rapporto foraggi/concentrati più basso (50% di mais silo in termini di sostanza secca). Bovine alimen-tate con una razione più ricca in foraggi, tendono a ritornare alla mangiatoia dopo il primo pasto con anticipo rispetto alla altre.Da ciò, viste anche le proble-matiche legate alla possibile contaminazione da aflatossine,la razione basata in gran parte sull’insilato di mais consideraoggi più attentamente altre inte-grazioni o alternative come i foraggi di cereali autunnoverni-ni, fra cui la coltura del frumento per i suoi eccellenti standard qualitativi.

VAriETÀ DiFrUmENTo TENEro

Le varietà di frumento tenerodestinate a tale utilizzo devono avere una taglia alta in grado di fornire una buona massa vegetale abbinata a una buona resistenza all’allettamento. La spiga mutica è indispensabile per la gradevolezza da parte del bestiame.Per l’indisponibilità di varietà con queste specifiche caratte-ristiche sul mercato italiano, dal 2005 si è diffusa la varietà Ludwig di origine austriaca, dapprima nei comprensori del Parmigiano Reggiano a partire

dal Modenese per poi diffondersi in un bacino che va dal Friuli al Piemonte.La varietà Ludwig, nata in Aust-ria nel ‘97, per le sue caratteristi-che molitorie è classificata “grano di forza” ed è la seconda varietà più coltivata in quel contesto am-bientale proprio per le sue elevate rese produttive.Introdotta in Italia dal 2004 a sostegno dell’industria molitoria per migliorare la qualità pani-ficatoria delle produzioni nazi-onali, ha trovato nel comparto dell’allevamento delle bovine da latte i suoi maggiori estimatori. In particolare, l’allevamento I Giardini del Duca di Pelloni

12

Foraggi di frumento varietà Ludwig aumentano digeribilità e ingestione

La sostanza secca è maggiore rispetto al loietto.E le bovine continuano a consumare la razione

Ludwig coltivato presso l’azienda Valle di Chivasso (To).

AZIENDE E PRODOTTI

48 • IZ • n. 15 / 2011 •

TECNICA

• IZ • n. 15 / 2011 • 49

TECNICAAZIENDE E PRODOTTI

Foraggi di frumento varietà Ludwigaumentano digeribilità e ingestioneLa sostanza secca

è maggiore rispetto

al loietto. E le bovine

continuano a consumare

la razione

N ell’alimentazionedelle bovine da lat­te si considera che

l'assunzione degli alimentinel corso della giornata de­ve portare a migliorare l'in­gestione della sostanzasecca, che – come noto –rimane uno dei maggiorifattori limitanti delle po­tenzialità produttive deglianimali allevati.

Inoltre il comportamen­to alimentare nel corso del­la lattazione si modifica an­che in funzione del rappor­to foraggi/concentrati. Lebovine nella fase inizialedella lattazione, alimentatecon razioni somministratecon la tecnica unifeede conuna più elevata percentualedi foraggi, tendono a recar­si più rapidamente allamangiatoia dopo la distri­buzione degli alimenti, ri­spetto alle bovine alimenta­te con una razione con unrapporto foraggi/concen­trati più basso (50% di maissilo in termini di sostanzasecca). Bovine alimentatecon una razione più ricca inforaggi, tendono a ritornare

alla mangiatoia dopo il pri­mo pasto con anticipo ri­spetto alla altre.

Da ciò, viste anche le pro­blematiche legate alla possi­bile contaminazione da afla­tossine, la razione basata ingran parte sull’insilato dimais consi­dera oggipiù atten­tamente altre integrazioni oalternative come i foraggi dicereali autunno­vernini, fracui la coltura del frumentoper i suoi eccellenti stan­dard qualitativi.

VARIETÀ DI FRUMENTOTENEROLe varietà di frumento te­nero destinate a tale utiliz­zo devono avere una taglia

alta in grado di fornire unabuona massa vegetale abbi­nata a una buona resistenzaall’allettamento. La spigamutica è indispensabile perla gradevolezza da partedel bestiame.

Per l’indisponibilità divarietà conqueste speci­fiche caratte­

ristiche sul mercato italia­no, dal 2005 si è diffusa lavarietà Ludwig di origineaustriaca, dapprima neicomprensori del Parmigia­no Reggiano a partire dalModenese per poi diffon­dersi in un bacino che vadal Friuli al Piemonte.

La varietà Ludwig, natain Austria nel ‘97, per le suecaratteristiche molitorie è

classificata “grano di forza”ed è la seconda varietà piùcoltivata in quel contestoambientale proprio per lesue elevate rese produttive.

Introdotta in Italia dal2004 a sostegno dell’indu­stria molitoria per migliorarela qualità panificatoria delleproduzioni nazionali, ha tro­vato nel comparto dell’alle­vamento delle bovine da lat­te i suoi maggiori estimatori.

In particolare, l’alleva­mento I Giardini del Ducadi Pelloni Alessio (Castel­franco Emilia, Mo), con 80­100 ettari dedicati a fru­mento e 900 bovine da lattein lattazione, è da anni con­vinto utilizzatore ed esti­matore di tale varietà. Èuna pianta di taglia alta,

decisamente sopra gli stan­dard, variabile negli anni enegli ambienti da 105 a 150cm, resistente all’alletta­mento, con spiga muticama soprattutto con unabuona/ottima resistenzaalle maggiori fitopatie, chele consentono di mantene­re fino alla raccolta una sa­na fogliosità (dal livello ba­sale alla foglia a bandiera)fino alla raccolta. Classifi­cata “grano di forza”, hauna grande capacità di ac­cumulo di proteine e la sa­nità di pianta la rende pra­ticamente esente da tratta­menti fungini.

VALUTAZIONE QUALITATIVAI foraggi di frumento Lud­wig raccolti allo stadio dimaturazione lattea o cerosasono risultati molto simili.Per quanto riguarda il con­tenuto proteico merita os­

servare che entrambi i fo­raggi presentano contenutidiscreti (7,8­8,7% s.s.) e su­periori di circa 1­2 puntipercentuali a quelli general­mente riscontrati per l'insi­lato ceroso di mais. Pertan­to, sotto il profilo proteico,una base foraggera con fo­raggi di frumento riduce lanecessità della integrazioneproteica della dieta per bo­vine da latte, rispetto aquelle a base di mais.

I foraggi di frumentoLudwig si caratterizzano perun elevato contenuto di fibraNDF (61­64% s.s.) e pertantola valutazione della quantitàcomplessiva di NDF degra­dato nel rumine (NDFD) èun elemento cruciale nellastima del loro apporto inenergia netta. I risultati diNDFD presentano valori me­dio­alti (51­55%) se si consi­derano i range di variazione

dei numerosi alimenti zoo­tecnici testati presso il dipar­timento di Scienze animalidell’università di Udine.

I foraggi di graminacee(fieni di prati e insilati dicereali a.v.) si riconfermanocaratterizzati da un NDFmolto più degradabile (52­65%) rispetto a quello delleleguminose (fieni di medi­che, da 30 a 52%). Il silomaispresenta una degradabilitàintermedia (in media 51%).

Sulla base della compo­sizione chimica e dell’uti­lizzazione della compo­nente fibrosa la stima delcontenuto di EN di latta­zione è pari a 1.043 kcal/kg s.s. nel foraggio allo sta­dio di botticella, mentre sa­le a valori di 1.200 kcal nelforaggio ceroso.

Pertanto, allo stadio ve­getativo ceroso si può affer­mare che il valore energeti­co del foraggio di frumentoè molto elevato ed è pari acirca l’80% di quello gene­ralmente attribuito al silo­mais (32­38% s.s. 1.500 kcaldi ENl2 Mcal/kg s.s.).

Va aggiunto che la fibradel foraggio di frumento, ri­sultando molto digeribile,scompare velocemente dal­l’ambiente ruminale lascian­

do spazio per ulteriore inge­stione da parte dell’animale.

PER L’ALIMENTAZIONEZOOTECNICALa diffusione del frumentoLudwig per l’alimentazionezootecnica si fonda in sostan­za sulle seguenti esperienzee motivazioni:3 produzionisull’ordinedi11­12t/hadis.s.al13%umidità;3 rispetto al loietto, la rac­colta è posticipata di circa 20giorni, tale da cadere in unperiodo in cui risultano mag­giori le probabilità di beltempo per una buona affie­nagione e conseguente elimi­nazione dei rischi di auto­combustione per eccessivaumidità;3 si sfalcia allo stadio di ma­turazione latteo­cerosa;3 il suo ciclo medio­tardivoconsente un maggior periododi raccolta rispetto al loietto;3 libera il terreno nella se­conda metà di maggio, in tem­po per un’eventuale secondasemina di altra foraggera;3 il rapporto fibra/proteinerisulta ben equilibrato tale darenderla alternativa al loietto.La sostanziale differenza ri­spetto al loietto sta nella di­geribilità del fieno di frumen­to e nella sua particolare fibrache gli consente, nel mix del­la razione, a parità di peso, dioccupare nel rumine un vo­lume minore e conseguente­mente stimola l'animale amangiare di più senza che simanifesti il senso di sazietà. l

Si ringrazia il sig. Mauriziodell’az. agr. I Giardini del Duca­ Castelfranco Emilia (Mo), peri dati e l’esperienza forniti.

Per informazioni: La Cereal­tecnica di Mestroni Loreto & C.snc, via Div. Julia, 24, 33036Mereto di Tomba (Ud), tel. 0432865047, fax 0432 865343, in­[email protected]

l Ludwig coltivato presso l’azienda Valle di Chivasso (To).

• ANALISI CAMPIONE DI FIENO DI FRUMENTO FORAGGERO LUDWIG

Parametri Tal quale S.S.

Sostanza secca 91,72 ­

Proetina greggia 8,32 9,07

Estratto etereo 1,88 2,05

Ceneri 7,44 8,11

NDF 54,11 58,99

NSC 19,98 21,78

ADF 29,01 31,83

UFL (unità foraggere latte) 0,65 0,71

Analisi eseguite dal laboratorio Neotron (Mo), 20­12­2006

In collaborazionecon Lallemand

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La Cerealtecnica TEL 0039 0432 - 865047 • FAX 0039 0432-865343 • e-mail: [email protected] • www.lacerealtecnica.it 13

Alessio (Castelfranco Emilia, Mo), con 80100 ettari dedicati a frumento e 900 bovine da latte in lattazione, è da anni convin-to utilizzatore ed estimatore di tale varietà. È una pianta di taglia alta, decisamente sopra gli standard, variabile negli anni e negli ambienti da 105 a 150 cm, resistente all’allettamento, con spiga mutica ma soprattutto con una buona/ottima resistenza alle maggiori fitopatie, che le consentono di mantenere fino alla raccolta una sana fogliosità (dal livello basale alla foglia a bandiera) fino alla raccolta. Classificata “grano di forza”, ha una grande capacità di accumulo di proteine e la sanità di pianta la rende praticamenteesente da trattamenti fungini.

VALUTAZioNEQUALiTATiVA

I foraggi di frumento Ludwigraccolti allo stadio dimaturazione lattea o cerosa sono risultati molto simili.Per quanto riguarda il contenuto proteico merita osservare che entrambi i foraggi presentano contenuti discreti (7,88,7% s.s.) e superiori di circa 12 punti percentuali a quelli generalmen-te riscontrati per l‘insilato ceroso di mais. Pertanto, sotto il profilo proteico, una base foraggera con foraggi di frumento riduce la necessità della integrazione proteica della dieta per bovine da latte, rispetto a quelle a base di mais.I foraggi di frumento Ludwig si caratterizzano per un elevato contenuto di fibra NDF (6164% s.s.) e pertanto la valutazione della quantità complessiva di NDF degradato nel rumine (NDFD) è un elemento cruciale nella stima del loro apporto in energia netta. I risultati di ND-FDpresentano valori medioalti(5155%) se si considerano i range di variazione dei numerosi alimenti zootecnici testati presso il dipartimento di Scienze ani-mali dell’università di Udine.

I foraggi di graminacee (fieni di prati e insilati di cereali a.v.) si riconfermano caratterizzati da un NDF molto più degradabile (5265%) rispetto a quello delleleguminose (fieni di mediche, da 30 a 52%). Il silomais presenta una degradabilità intermedia (in media 51%).Sulla base della composizione chimica e dell’utilizzazione della componente fibrosa la stima del contenuto di EN di lattazione è pari a 1.043 kcal/kg s.s. nel foraggio allo stadio di botticella,mentre sale a valori di 1.200 kcal nel foraggio ceroso.Pertanto, allo stadio vegetativo ceroso si può affermare che il valore energetico del foraggio di frumento è molto elevato ed è pari a circa l’80% di quello ge-neralmente attribuito al silomais(3238% s.s. 1.500 kcal di ENl2 Mcal/kg s.s.).Va aggiunto che la fibra del foraggio di frumento, risultando molto digeribile, scompare velo-cemente dall’ambiente ruminale lasciando spazio per ulteriore ingestione da parte dell’animale.

PEr L’ALimENTAZioNEZooTECNiCA

La diffusione del frumento Ludwig per l’alimentazione zootecnica si fonda in sostan-za sulle seguenti esperienze e motivazioni:3 produzioni sull’ordinedi1112t/hadi s.s.al13%umidità;

3 rispetto al loietto, la raccoltaè posticipata di circa 20 giorni, tale da cadere in un periodo in cui risultano maggiori le probabilità di bel tempo per una buona affie-nagione e conseguente eliminazi-one dei rischi di autocombustione per eccessivaumidità;3 si sfalcia allo stadio di matura-zione latteocerosa;3 il suo ciclo mediotardivoconsente unmaggior periododi raccolta rispetto al loietto;3 libera il terreno nella secon-dametà dimaggio, in tempo per un’eventuale seconda semina di altra foraggera;3 il rapporto fibra/proteine risulta ben equilibrato tale da renderla alternativa al loietto.La sostanziale differenza rispetto al loietto sta nella digeribilitàdel fieno di frumento e nella sua particolare fibra che gli consente, nel mix della razione, a parità di peso, di occupare nel rumine un volume minore e conseguente-mente stimola l‘animale a mangi-are di più senza che si manifesti il senso di sazietà.l Si ringrazia il sig. Mauriziodell’az. agr. I Giardini del DucaCastelfranco Emilia (Mo), per i dati e l’esperienza forniti. Per informazioni: La Cerealtecnicadi Mestroni Loreto & C.snc, via Div. Julia, 24, 33036Mereto di Tomba (Ud), tel. 0432865047, fax 0432 865343, [email protected]

AZIENDE E PRODOTTI

48 • IZ • n. 15 / 2011 •

TECNICA

• IZ • n. 15 / 2011 • 49

TECNICAAZIENDE E PRODOTTI

Foraggi di frumento varietà Ludwigaumentano digeribilità e ingestioneLa sostanza secca

è maggiore rispetto

al loietto. E le bovine

continuano a consumare

la razione

N ell’alimentazionedelle bovine da lat­te si considera che

l'assunzione degli alimentinel corso della giornata de­ve portare a migliorare l'in­gestione della sostanzasecca, che – come noto –rimane uno dei maggiorifattori limitanti delle po­tenzialità produttive deglianimali allevati.

Inoltre il comportamen­to alimentare nel corso del­la lattazione si modifica an­che in funzione del rappor­to foraggi/concentrati. Lebovine nella fase inizialedella lattazione, alimentatecon razioni somministratecon la tecnica unifeede conuna più elevata percentualedi foraggi, tendono a recar­si più rapidamente allamangiatoia dopo la distri­buzione degli alimenti, ri­spetto alle bovine alimenta­te con una razione con unrapporto foraggi/concen­trati più basso (50% di maissilo in termini di sostanzasecca). Bovine alimentatecon una razione più ricca inforaggi, tendono a ritornare

alla mangiatoia dopo il pri­mo pasto con anticipo ri­spetto alla altre.

Da ciò, viste anche le pro­blematiche legate alla possi­bile contaminazione da afla­tossine, la razione basata ingran parte sull’insilato dimais consi­dera oggipiù atten­tamente altre integrazioni oalternative come i foraggi dicereali autunno­vernini, fracui la coltura del frumentoper i suoi eccellenti stan­dard qualitativi.

VARIETÀ DI FRUMENTOTENEROLe varietà di frumento te­nero destinate a tale utiliz­zo devono avere una taglia

alta in grado di fornire unabuona massa vegetale abbi­nata a una buona resistenzaall’allettamento. La spigamutica è indispensabile perla gradevolezza da partedel bestiame.

Per l’indisponibilità divarietà conqueste speci­fiche caratte­

ristiche sul mercato italia­no, dal 2005 si è diffusa lavarietà Ludwig di origineaustriaca, dapprima neicomprensori del Parmigia­no Reggiano a partire dalModenese per poi diffon­dersi in un bacino che vadal Friuli al Piemonte.

La varietà Ludwig, natain Austria nel ‘97, per le suecaratteristiche molitorie è

classificata “grano di forza”ed è la seconda varietà piùcoltivata in quel contestoambientale proprio per lesue elevate rese produttive.

Introdotta in Italia dal2004 a sostegno dell’indu­stria molitoria per migliorarela qualità panificatoria delleproduzioni nazionali, ha tro­vato nel comparto dell’alle­vamento delle bovine da lat­te i suoi maggiori estimatori.

In particolare, l’alleva­mento I Giardini del Ducadi Pelloni Alessio (Castel­franco Emilia, Mo), con 80­100 ettari dedicati a fru­mento e 900 bovine da lattein lattazione, è da anni con­vinto utilizzatore ed esti­matore di tale varietà. Èuna pianta di taglia alta,

decisamente sopra gli stan­dard, variabile negli anni enegli ambienti da 105 a 150cm, resistente all’alletta­mento, con spiga muticama soprattutto con unabuona/ottima resistenzaalle maggiori fitopatie, chele consentono di mantene­re fino alla raccolta una sa­na fogliosità (dal livello ba­sale alla foglia a bandiera)fino alla raccolta. Classifi­cata “grano di forza”, hauna grande capacità di ac­cumulo di proteine e la sa­nità di pianta la rende pra­ticamente esente da tratta­menti fungini.

VALUTAZIONE QUALITATIVAI foraggi di frumento Lud­wig raccolti allo stadio dimaturazione lattea o cerosasono risultati molto simili.Per quanto riguarda il con­tenuto proteico merita os­

servare che entrambi i fo­raggi presentano contenutidiscreti (7,8­8,7% s.s.) e su­periori di circa 1­2 puntipercentuali a quelli general­mente riscontrati per l'insi­lato ceroso di mais. Pertan­to, sotto il profilo proteico,una base foraggera con fo­raggi di frumento riduce lanecessità della integrazioneproteica della dieta per bo­vine da latte, rispetto aquelle a base di mais.

I foraggi di frumentoLudwig si caratterizzano perun elevato contenuto di fibraNDF (61­64% s.s.) e pertantola valutazione della quantitàcomplessiva di NDF degra­dato nel rumine (NDFD) èun elemento cruciale nellastima del loro apporto inenergia netta. I risultati diNDFD presentano valori me­dio­alti (51­55%) se si consi­derano i range di variazione

dei numerosi alimenti zoo­tecnici testati presso il dipar­timento di Scienze animalidell’università di Udine.

I foraggi di graminacee(fieni di prati e insilati dicereali a.v.) si riconfermanocaratterizzati da un NDFmolto più degradabile (52­65%) rispetto a quello delleleguminose (fieni di medi­che, da 30 a 52%). Il silomaispresenta una degradabilitàintermedia (in media 51%).

Sulla base della compo­sizione chimica e dell’uti­lizzazione della compo­nente fibrosa la stima delcontenuto di EN di latta­zione è pari a 1.043 kcal/kg s.s. nel foraggio allo sta­dio di botticella, mentre sa­le a valori di 1.200 kcal nelforaggio ceroso.

Pertanto, allo stadio ve­getativo ceroso si può affer­mare che il valore energeti­co del foraggio di frumentoè molto elevato ed è pari acirca l’80% di quello gene­ralmente attribuito al silo­mais (32­38% s.s. 1.500 kcaldi ENl2 Mcal/kg s.s.).

Va aggiunto che la fibradel foraggio di frumento, ri­sultando molto digeribile,scompare velocemente dal­l’ambiente ruminale lascian­

do spazio per ulteriore inge­stione da parte dell’animale.

PER L’ALIMENTAZIONEZOOTECNICALa diffusione del frumentoLudwig per l’alimentazionezootecnica si fonda in sostan­za sulle seguenti esperienzee motivazioni:3 produzionisull’ordinedi11­12t/hadis.s.al13%umidità;3 rispetto al loietto, la rac­colta è posticipata di circa 20giorni, tale da cadere in unperiodo in cui risultano mag­giori le probabilità di beltempo per una buona affie­nagione e conseguente elimi­nazione dei rischi di auto­combustione per eccessivaumidità;3 si sfalcia allo stadio di ma­turazione latteo­cerosa;3 il suo ciclo medio­tardivoconsente un maggior periododi raccolta rispetto al loietto;3 libera il terreno nella se­conda metà di maggio, in tem­po per un’eventuale secondasemina di altra foraggera;3 il rapporto fibra/proteinerisulta ben equilibrato tale darenderla alternativa al loietto.La sostanziale differenza ri­spetto al loietto sta nella di­geribilità del fieno di frumen­to e nella sua particolare fibrache gli consente, nel mix del­la razione, a parità di peso, dioccupare nel rumine un vo­lume minore e conseguente­mente stimola l'animale amangiare di più senza che simanifesti il senso di sazietà. l

Si ringrazia il sig. Mauriziodell’az. agr. I Giardini del Duca­ Castelfranco Emilia (Mo), peri dati e l’esperienza forniti.

Per informazioni: La Cereal­tecnica di Mestroni Loreto & C.snc, via Div. Julia, 24, 33036Mereto di Tomba (Ud), tel. 0432865047, fax 0432 865343, in­[email protected]

l Ludwig coltivato presso l’azienda Valle di Chivasso (To).

• ANALISI CAMPIONE DI FIENO DI FRUMENTO FORAGGERO LUDWIG

Parametri Tal quale S.S.

Sostanza secca 91,72 ­

Proetina greggia 8,32 9,07

Estratto etereo 1,88 2,05

Ceneri 7,44 8,11

NDF 54,11 58,99

NSC 19,98 21,78

ADF 29,01 31,83

UFL (unità foraggere latte) 0,65 0,71

Analisi eseguite dal laboratorio Neotron (Mo), 20­12­2006

In collaborazionecon Lallemand

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La Cerealtecnica TEL 0039 0432 - 865047 • FAX 0039 0432-865343 • e-mail: [email protected] • www.lacerealtecnica.it

Il nostro focus è come raggi-ungere le maggiori produzi-oni di biogas (biomassa) per

unità di superficie (per ettaro). L’ insilato di mais rimane e rimarrà la coltura principe per gli impia-nti di Biogas, peraltro non semp-re le condizioni pedoclimatiche ne consentono la coltivazione nelle forme ideali, ed in alcuni contesti della Pianura Padana i cereali autunno-vernini hanno realizzato delle performances produttive veramente interes-santi, registrando minor rischi di perdite, dovute ai climi estremi di queste ultime annate (siccità). Inoltre, per le zone più vocate e/o irrigue, la combinazione ce-reale vernino + mais di secondo raccolto permette di raggiungere delle produzioni globali di un 30% in più rispetto alla coltura singola.

Noi ci proponiamo per l’ appun-to di ampliare al massimole opzioni di semina, e quindile scelte, anche in considerazi-one alle varie situazioni azien-dali, agronomiche e soprattutto pedoclimatiche.

Grazie all’ importante partner-ship con la società sementiera KARNTNER SAATBAU di Klagenfurt , da anni testiamo e sviluppiamo in Italia le varietà

austriache più idonee, inizial-mente per l’industria molitoria, e oggi per la zootecnia e il biogas.

I cereali vernini più interessanti per uso energetico sono: il fru-mento, il triticale e la segale.Le scelte varietali sono state guidate dai seguenti criteri:

■ Elevata produzione di biomassa; ■ Ottima sanità generale della pianta a partire dalle foglie basali;■ Resistenza all’allettamento;■ Resistenza alle principali fitopatie, quali oidio, ruggi- ni, septoriosi.

Dalla decennale esperienza e collaborazione con gli Austriaci confermiamo alcune varietà, già ormai affermate nelle aziende agricole Italiane, e proponiamo alcune novità:

■ Frumento: LUDWIG – MULAN*, ambedue di taglia alta e mutiche.

■ Triticale: TRIAMANT, TULUS, MUNGIS ed ELPASO*

■ Segale: CONDUCT, NIKITA e GUTTINO*

Nel programma di semina tutte e tre le specie sono veramente inte-ressanti, poiché la differenza di

14

DUE mEGLio Di UNoDoppio raccolto con i cereali vernini in precessione al mais per una

produzione quantitativamente e qualitativamente elevata.

SPECiALE BioGASoBiETTiVo 100 ToN

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ciclo vegetativo consente la più appropriata ed efficace scelta, in funzione di tutte le operazioni colturali, a partire dalla semina, preparazione terreno e raccolta, non dimenticando le condizioni pedoclimatiche.

L’ esperienza di campo ci insegna che la combinazione trinciatura del cereale vernino con la successiva semina del 2° raccolto , necessita di un’ ottima organizzazione azienda-le e di uno sforzo intenso. La tempestività è un fattore decisi-vo. In quest’ ottica la scalarità di maturazione rappresenta un evento indispensabile per riusci-re a trovare i tempi giusti per le

varie operazioni, dando anche una maggior flessibilità ai vari lavori ed alle eventuali scelte su cosa seminare in seconda coltu-ra: mais – sorgo – soja.

La segale, a volte leggermen-te meno produttiva rispetto al triticale o al frumento, grazie alla sua precocità, (si raccog-lie dai 7 a 14 giorni prima del triticale), consente la semina di un ibrido d imais di classe Fao 600, in grado di compensare ampiamente le eventuali minor produzioni. La sommatoria della biomassa in tutti i casi risulta molto alta, decisamente supe-riore al mais in unica coltura (Grafico 1 e 2)

La semina del mais entro la terza decade di maggio permette una produzione di biomassa molto vicina se non uguale a quella di in 1° raccolto. Una semina leggermente più ritardata, fino alla prima decade di giugno, porta ad una produzione minore, certamente compensata dalla precedente maggior produzione del cereale vernino, triticale e/o frumento (Grafico n. 2). Le pro-duzioni misurate nella campagna 2011 e 2012, (Grafico 3) con-fermano la validità del doppio, raccolto.

In conclusione la nostra propos-ta “OBIETTIVO 100 ton” rap-presenta per il mondo del biogas una concreta possibilità di ottenere rese elevate di biomassa per ettaro (s.s. non superiore al 35-40%), sfruttando le potenzia-lità dai vari cereali vernini, sceg-liendo quelli più appropriati per ogni singola realtà aziendale.

FATTIBILITÀ DEL DOPPIO RACCOLTO NEL RAGGIUNGIMENTO DI QUOTA 100 TON/HA

Segale NIKITA

Segale CONDUCT

Triticale TRIAMANT

Triticale MUNGIS

Grano MULAN

Grano LUDWIG

38,40 38,70 39,30 40,42 42,27 43,80

61,60 61,30 60,70 59,58 57,73 56,20

CEREALI VERNINI MAIS 2° RACC.

Grafico 2. Produzioni 2012 dei cereali vernini con simulazione della resa in 2° raccolto di trinciato di mais a partire dalle raccolte più precoci della segale

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SEmiNE PrimAVEriLi

FRUMENTO TENERO

KADRILJ

MICHAEL

Semine primaverili Newsletter GENNAIO 2011 SPECIALE SEMINE PRIMAVERILI

ORZODISTICO

FELICITAS

KONTIKI

PISELLOPROTEICO

SANTANACONCORDE

JET SETANGELA

CARATTERISTICHE MORFO-FISIOLOGICHE

RESISTENZE

TAGLIA MEDIA ALLETTAMENTO RESISTENTE

SPIGA MUTICA MALATTIE FUNGINE RESISTENTE

CARATTERISTICHE QUALITATIVE

CLASSIFICAZIONE QUALITA' GRANO PANIFICABILE

PESO ETTOLITRICO BUONO: 78÷82 Kg/Hl

INDICE ALVEOGRAFICO MEDIO W: 180÷210 P/L: 0,5÷0,7

CONSIGLI COLTURALI

EPOCA DI SEMINA FEBBRAIODENSITA' DI SEMINA 450÷500 semi/mq

CARATTERISTICHE MORFO-FISIOLOGICHE

RESISTENZE

TAGLIA MEDIO BASSA ALLETTAMENTO RESISTENTE

SPIGA DISTICA MALATTIE FUNGINE RESISTENTE

CARATTERISTICHE QUALITATIVE

PESO ETTOLITRICO Elevato 68÷70 kg/hl

CONSIGLI COLTURALI

EPOCA DI SEMINA FEBBRAIO / MARZO

DENSITA’ DI SEMINA 400÷450 semi / mq

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE E FISIOLOGICHE

COLORE DELLA GRANELLA: GIALLA

FIORITURA: PRECOCE

CICLO: PRECOCE

TAGLIA PIANTA: MEDIA

ALLETTAMENTO: OTTIMA RESISTENZA

RESISTENZA ALLE FITOPATIE: OTTIMA

CONSIGLI COLTURALI AREA DI COLTIVAZIONE: ADATTO A TUTTI I TIPI DI TERRENO

EPOCA DI SEMINA: FEBBRAIO

DENSITA’ DI SEMINA: 100 semi/mq corrispondenti a 900.000÷1.000.000 semi/Ha = 220÷250 kg/Ha di seme (9÷10 confezioni/Ha)

CONFEZIONE: SACCO DA 100.000 SEMI

LA CEREALTECNICA è esclusivista per l’Italia dei prodotti della

www.saatbau.at

Kärntner Saatbau GenmbH Krassnigstraße, 45 -(A) 9020 Klagenfurt

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La Cerealtecnica TEL 0039 0432 - 865047 • FAX 0039 0432-865343 • e-mail: [email protected] • www.lacerealtecnica.it 17

Esempio:ilT.K.M.(peso1000semi)delgranodaseminare,inbasealcartellinosulsacco,èparia46g,laquantitàrichiestaperavere400semi/m2èdi204kg/ettaro

www.saatbau.at

Quantità di semina in kg per ettaro

semi/m2

300TKM

ingrammi

325 350 375 400 425 450

12036 130 140 150 160 170 180

12738 137 148 158 169 179 190

13340 144 156 167 178 189 200

14042 152 163 175 187 198 210

14744 159 171 183 196 207 220

14346 166 179 192 204 217 230

16048 173 187 200 213 227 240

16750 181 194 208 222 236 250

17352 188 202 217 231 246 260

18054 195 210 225 240 255 270

18756 202 217 233 249 264 280

CONSIGLI PER UNA CORRETTA SEMINA Densità di semina Per determinare la giusta dose di seme è necessario considerare: •epocadisemina•condizioniterreno•capacitàdiaccestimento •sensibilitàallettamento•sensibilitàmalattie•disponibilitàidricaafineciclo

A fronte della variabilità delle dimensioni delle cariossidi è importante considerare sempre il peso dei 1000 semi.E' indicato su un lato di tutti i nostri sacchi o sul cartellino con la sigla T.K.M.

Calcolo della dose di semeQuantitativi di seme da impiegare per ettaro (kg), in funzione del numero di piante desiderate per MQ e del peso dei 1000 semi (calcolati con germinabilità media del 90%).

B A S S A Q U A N T I T À D I S E M E = 3 5 0 S E M I / M Q A LT A Q U A N T I T À D I S E M E = 4 5 0 S E M I / M Q

• Semina precoce • Semina tardiva• Terreni da buoni a medi • Terreni leggeri• Buona disponibilità idrica • Scarsa disponibilità idrica • Semina su sodo

INVESTIMENTO (Kg/Ha) = Peso 1000 semi (g) x investimento desiderato (semi/mq)Germinabilità %

La Cerealtecnica

IMPORTATORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA

LA CEREALTECNICA SNCVIA DIVISIONE JULIA, 2433036 MERETO DI TOMBA (UDINE)

TEL 0039 0432 - 865047 FAX 0039 0432 - 865343E-MAIL: [email protected]

CoNSiGLi PEr UNA CorrETTA SEmiNALa giusta dose di seme si determina in base ad alcuni aspetti:■ Momento di semina ■ Condizioni del terreno ■ Tipo di terreno■ Caratteristiche varietali ■ Semina su sodo

Dose minima semi/mq Dose massima semi/mqSemina precoce Semina tardivaTerreni fertili Terreni leggeriBuona disponibilità idrica Semina su sodo

Il peso dei 1.000 semi (TKM) è molto variabile in funzione della specie e varietà.

Calcolo della dose di seme per ettaro. Su tutti i sacchi è riportato il TKM, “peso dei 1.000 semi”Esempio di come calcolare l’investimento.

Esempio:ilT.K.M.(peso1000semi)delgranodaseminare,inbasealcartellinosulsacco,èparia46g,laquantitàrichiestaperavere400semi/m2èdi204kg/ettaro

www.saatbau.at

Quantità di semina in kg per ettaro

semi/m2

300TKM

ingrammi

325 350 375 400 425 450

12036 130 140 150 160 170 180

12738 137 148 158 169 179 190

13340 144 156 167 178 189 200

14042 152 163 175 187 198 210

14744 159 171 183 196 207 220

14346 166 179 192 204 217 230

16048 173 187 200 213 227 240

16750 181 194 208 222 236 250

17352 188 202 217 231 246 260

18054 195 210 225 240 255 270

18756 202 217 233 249 264 280

CONSIGLI PER UNA CORRETTA SEMINA Densità di semina Per determinare la giusta dose di seme è necessario considerare: •epocadisemina•condizioniterreno•capacitàdiaccestimento •sensibilitàallettamento•sensibilitàmalattie•disponibilitàidricaafineciclo

A fronte della variabilità delle dimensioni delle cariossidi è importante considerare sempre il peso dei 1000 semi.E' indicato su un lato di tutti i nostri sacchi o sul cartellino con la sigla T.K.M.

Calcolo della dose di semeQuantitativi di seme da impiegare per ettaro (kg), in funzione del numero di piante desiderate per MQ e del peso dei 1000 semi (calcolati con germinabilità media del 90%).

B A S S A Q U A N T I T À D I S E M E = 3 5 0 S E M I / M Q A LT A Q U A N T I T À D I S E M E = 4 5 0 S E M I / M Q

• Semina precoce • Semina tardiva• Terreni da buoni a medi • Terreni leggeri• Buona disponibilità idrica • Scarsa disponibilità idrica • Semina su sodo

INVESTIMENTO (Kg/Ha) = Peso 1000 semi (g) x investimento desiderato (semi/mq)Germinabilità %

La Cerealtecnica

IMPORTATORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA

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TEL 0039 0432 - 865047 FAX 0039 0432 - 865343E-MAIL: [email protected]

Il TKM è di 46 gr., vogliamo investire 400 semi/mq, scorrendo la tabella si ottiene, in questo caso, la quantità di 204 kg/ettaro (germinabilità 90%).

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La Cerealtecnica TEL 0039 0432 - 865047 • FAX 0039 0432-865343 • e-mail: [email protected] • www.lacerealtecnica.it18

L ’ORIGINE DEL SUCCESSO

CARATTERISTICHE RESISTENZE QUALITA' SEME

TIP

O  D

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FRUMENTO  TENERO

LUDWIG M 1 1 A 1 *** R R R R R R MR ** ** ** FF 400 450LUKULLUS A 2 2 A 2 ** R R R R R R MR *** ** *** FF 400 450MULAN M 2 2 A 1 *** R R R R R R MR ** ** * FP 400 450PANNONIKUS A 2 2 A 2 ** R R R R R R MR *** *** *** FF 400 450MONSUN M 3 3 P 2 *** R R R R R R MR ** ** * FP  -­‐ 450KADRILJ M 3 3 P 2 *** R R R R R R MR ** ** * FP  -­‐ 450ORZO  DISTICO

HANNELORE A 2 2 A 2 *** R R R R R R *** *** 270 350RENI A 2 2 A 1 *** R R R R R R *** *** 270 350CORDULA A 3 3 A 3 ** R R R R R R *** *** 270 350SANDRA A 2 2 A 2 *** R R R R R R *** *** 270 350FELICITAS A 3 3 P 3 *** R R R R R R *** *** 350ESTANA A 3 3 P 3 *** R R R R R R *** *** 350CHRISTINA A 3 3 P 3 *** R R R R R R *** *** 350TRITICALETRIAMANT A 2 2 A 1 *** R R R R R R *** *** 370 430TULUS A 2 2 A 1 *** R R R R R R *** *** 370 430MUNGIS A 2 2 A 1 *** R R R R R R *** *** 370 430ELPASO A 2 2 A 1 *** R R R R R R *** *** 370 430SEGALECONDUCT A 3 3 A 1 *** R R R R R R *** *** 350 400GUTTINO A 3 3 A 1 *** R R R R R R *** *** 350 400NIKITA A 3 3 A 1 *** R R R R R R *** *** 350 400

CLASSIFICA  MOLITORIA PRECOCITA' RESISTENZE ALTEZZA PRODUTIVITA'PESO  ETTOL.

R          resistente TENORE  PROTEINE3  basso

SEM

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rossorossorossorossorossorosso

FF  frumento  di  forza 1  tardivo MR  moderatamente  resistente 1  altoFP  frumento  paniPicabile 2  medio  tardivo 2  medio

3  medio ***  elevato

semina  primaverile  P**      buono*          medio

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ProVE VAriETALi 2012

AUBUSSON MULAN test - AL test - BR LUDWIG test - AS PANNONIKUS test - QU

8,27 8,20 8,04 7,98 7,90 7,83 7,80

7,13

ton/Ha (13% um.)

FRUMENTI - PROVE VARIETALI 2012 Azienda agricola VALLE ROBERTO (TO)

HANNELORE (d)

RENI (d) MA-TEST (p) ME-TEST (p) SF-TEST (d) CO-TEST (d) CORDULA (d)

7,56

7,24 7,17

7,08 7,05

6,89

6,52

ton/Ha (13% um.)

ORZI - PROVE VARIETALI 2012 Azienda agricola VALLE ROBERTO (TO)

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CHI SIAMO LA CEREALTECNICA, oltre a vendere mezzi tecnici quali agrofarmaci, fertilizzanti e sementi, fornisce alle Aziende Agricole un'assistenza tecnica qualificata, al fine di ottenere produzioni di alta qualità. In tale modo è stato possibile incrociare ed integrare le ottime potenzialità del territorio con la filiera della trasformazione, realizzando intese fra il mondo agricolo e le industrie che operano nell’agroalimentare, in particolare per i frumenti di forza e per i mais ad uso alimentare. In quest’ ottica La Cerealtecnica si è dotata di tutti i mezzi possibili per il miglioramento delle produzioni (come il trampolo per gli interventi sopra chioma del mais) e il kit quick scan della Generon per il controllo e monitoraggio delle micotossine. Sono attivi due impianti di essicazione e stoccaggio, uno presso la sede di Mereto di Tomba (UD), ed uno a Noventa di Piave (VE); le due strutture separate consentono la migliore gestione delle varie produzioni.. Il rapporto ormai più che decennale con la Carinzia, ha permesso di allargare l’attività aziendale, creando uno stabile scambio commerciale sia come vendita di mezzi tecnici direttamente agli agricoltori, sia come acquisto di granella di mais, caratterizzata dall’ assenza di micotossine, e pertanto destinata alle primarie industrie molitorie nazionali. Molto importante, infine, è l'attività sementiera sviluppata di recente in Italia, che prevede la commercializzazione delle migliori varietà austriache di cereali a paglia, in particolare frumenti teneri di forza, orzi distici e colture da biomassa. Questo si è reso possibile grazie alla collaborazione con la KARNTNER SAATBAU di Klagenfurt (A,) che ha concesso in esclusiva per tutta Italia il suo catalogo a La Cerealtecnica di Mestroni.

DOVE SIAMO

LA CERALTECNICA di Mestroni Loreto & C. s.n.c. 33036 Mereto di Tomba (UD) via Divisione Julia, 24 Tel. (+39) 0432 865047 Fax (+39) 0432 865343

30020 Noventa Di Piave (VE) V. Romanziol, 171 Tel/Fax (+39) 0421307934

e-mail: [email protected] web: http://www.saatbau.at/italiano/

KÄRNTNER SAATBAU GenmbH Krassnigstraße 45

9020 Klagenfurt (A)

[email protected] +43 (0) 463 / 51 22 08

+43 (0) 463 / 51 22 08 - 85

www.saatbau.at

www.lacerealtecnica.it

La Cerealtecnica

imPorTATorE ESCLUSiVo PEr L’iTALiALA CErEALTECNiCA SNC, ViA DiViSioNE JULiA, 2433036 mErETo Di TomBA (UDiNE)TEL 0039 0432 - 865047FAX 0039 0432 - 865343E-mAiL: [email protected]

LA CEREALTECNICA, oltre a vendere mezzi tecnici quali agrofarmaci, fertilizzanti e sementi, fornisce alle Aziende Agricole un‘assistenza tecnica qualificata, al fine di ottenere produzioni di alta qualità. In tale modo è stato possibile incrociare ed integrare le ottime potenzialità del territorio con la filiera della trasformazione, realizzando intese fra il mondo agricolo e le industrie che operano nell’agroalimentare, in particolare per i frumenti di forza e per i mais ad uso alimentare. In quest’ ot-tica La Cerealtecnica si è dotata di tutti i mezzi possibili per il miglioramento delle produzioni (come il trampolo per gli interventi sopra chioma del mais) e il kit quick scan della Generon per il controllo e monitoraggio delle micotossine.Sono attivi due impianti di essiccazione e stoccaggio, uno presso la sede di Mereto di Tomba (UD), ed uno a Noventa di Piave (VE); le due strutture separate consentono la migliore gestione di produ-zioni diversificate.Il rapporto più che decennale con la Carinzia ha permesso di allargare l’attività aziendale, creando uno stabile scambio commerciale sia come vendita di mezzi tecnici agli agricoltori, sia per l’acquisto di granella di mais, caratterizzata da elevata qualità alimentare da destinare alle primarie industrie molitorie nazionali.Molto importante, infine, è l‘attività sementiera sviluppata di recente in Italia, che prevede la com-mercializzazione delle migliori varietà austriache di cereali a paglia, in particolare frumenti teneri di forza, orzi distici e colture da biomassa. Questo si è reso possibile grazie alla collaborazione con la KARNTNER SAATBAU di Klagenfurt (A) che ha concesso in esclusiva per tutta Italia il suo catalogo a La Cerealtecnica di Mestroni.

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9020 KlagenfurtKraßniggstraße 45Tel: 0043 (0) 463 51 22 08 0Fax: 0043 (0) 463 51 22 08 85e-mail: [email protected]