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Erika Grandi portavoce del Circolo di Trezzo sull’AddaVaprio d’Adda Legambiente e il PLIS dell’ALTO MARTESANA Trezzo sull’Adda, 26 Luglio 2010 I Comuni di Bellinzago Lombardo, Inzago, Melzo e Pozzuolo Martesana hanno manifestato la volontà di istituire un PLIS denominato Alto Martesana, che si estenderà per oltre mille ettari a cavallo del Naviglio Martesana. Il primo nucleo è stato già individuato dai Comuni di Melzo e Pozzuolo per una superficie 298 ettari ed è stato riconosciuto il 25 maggio 2009. E’ dal 1993 che Legambiente si batte per il riconoscimento del Naviglio Martesana e del suo paesaggio, del suo ambito, prima con la richiesta di vincolo, inoltrata appunto nel 1993, poi con diverse iniziative di promozione dei suoi “tesori” culturali ed ambientali, inseriti nella campagna asciutta ed irrigua e all’interno dei nuclei storici, o qua e là lungo il suo corso. Biciclettate dall’Adda al Martesana, redazione di carte topografiche dei percorsi significativi, brevi manuali per il ciclista con l’indicazione delle presenze storicoarchitettoniche ed ambientali che s’incontrano lungo il Naviglio, evidenzia delle ville storiche, contatti con i Comuni per la riqualificazione dei sentieri campestri, feste campestri e aquilonate, queste le attività svolte dai diversi circoli Legambiente di Inzago, Bussero, Pessano con Bornago, Trezzo sull’AddaVaprio d’Adda, Cassina De’ Pecchi, Gessate, MilanoCrescenzago. Ora finalmente, dopo aver proposto già allora quello che avevamo chiamato “Parco del Contado

Legambiente e il PLIS dell'ALTO MARTESANA

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Legambiente e il PLIS dell'ALTO MARTESANA

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Erika Grandi portavoce del Circolo di Trezzo sull’Adda­Vaprio d’Adda

Legambiente e il PLIS dell’ALTO MARTESANA

Trezzo sull’Adda, 26 Luglio 2010

I Comuni di Bellinzago Lombardo, Inzago, Melzo e Pozzuolo Martesana hanno manifestato lavolontà di istituire un PLIS denominato Alto Martesana, che si estenderà per oltre mille ettari acavallo del Naviglio Martesana.

Il primo nucleo è stato già individuato dai Comuni di Melzo e Pozzuolo per una superficie 298ettari ed è stato riconosciuto il 25 maggio 2009.

E’ dal 1993 che Legambiente si batte per il riconoscimento del Naviglio Martesana e del suopaesaggio, del suo ambito, prima con la richiesta di vincolo, inoltrata appunto nel 1993, poi condiverse iniziative di promozione dei suoi “tesori” culturali ed ambientali, inseriti nella campagnaasciutta ed irrigua e all’interno dei nuclei storici, o qua e là lungo il suo corso.

Biciclettate dall’Adda al Martesana, redazione di carte topografiche dei percorsi significativi, brevimanuali per il ciclista con l’indicazione delle presenze storico­architettoniche ed ambientali ches’incontrano lungo il Naviglio, evidenzia delle ville storiche, contatti con i Comuni per lariqualificazione dei sentieri campestri, feste campestri e aquilonate, queste le attività svolte dai diversicircoli Legambiente di Inzago, Bussero, Pessano con Bornago, Trezzo sull’Adda­Vaprio d’Adda,Cassina De’ Pecchi, Gessate, Milano­Crescenzago.

Ora finalmente, dopo aver proposto già allora quello che avevamo chiamato “Parco del Contado

Martesana”, finalmente qualcosa di concreto si muove!Non siamo rimasti, assieme alle altre associazioni ambientaliste, con le mani in mano ad aspettare,

tutt’altro!Abbiamo anche ottenuto appoggio dalla Provincia di Milano, allora guidata per il territoriodall’Assessore Pietro Mezzi, che ci ha sostenuto ed ha promosso diversi tavoli aperti a tutte leassociazioni e ai Comuni sull’argomento.

La partecipazione del comune di Cassano d'Adda, con le proprie aree poste tra il confine conInzago fino al Parco Adda Nord, lungo i corsi d'acqua del Naviglio Martesana e del Canale Villoresi,è indispensabile al fine di raggiungere il nostro comune obiettivo: costituire il Parco del ContadoMartesana come PLIS (Parco Locale d’Interesse Sovacomunale), elemento di raccordo di tutti iParchi fluviali – Lambro, Molgora, Adda, Rio Vallone – con il Parco Agricolo Sud Milano, tra Naturae Paesaggio, cultura ed ambiente, un ambiente da vivere con gli occhi e con i cuore, perché l’AltoMartesana dovrà estendersi all’intero Martesana.

Sollecitiamo quindi tutte le istituzioni, comunali e sovracomunali, perché si proceda nella direzionedella creazione del Parco Contado Martesana, ricordando loro le bellezze, gli edifici, le presenzenaturali d’acqua, di cascine, di opere idrauliche.

Il Contado Martesana

La costruzione del Naviglio Martesana aprì una direttrice fondamentale per la sopravvivenza dei mercati milanesi. Scavato nel ceppo vivo della Valle dell'Adda, ai margini del terrazzamento della Pianura Padana, il Naviglio Martesana fu realizzato fra il 1457 e il 1465.Ordinato da Francesco Sforza nel 1457 e progettato da Bertola da Novate per collegare Milano al fiume Adda, il Naviglio Martesana fu ultimato nel 1465 e adibito ad uso irriguo.

Successivamente, tra il 1470 e il 1496, con la costruzione della Conca di Gorla, il canale veniva aperto alla navigazione fino alla città, immettendosi nella Fossa interna, che fin dal XII secolo correva a ridosso della cerchia muraria medievale. In tal modo veniva completata la rete di canali navigabili realizzata dal Ducato.Quando Lodovico il Moro ordinò nel 1496 il congiungimento del Martesana con la Fossa Interna dei navigli milanesi, si avverò finalmente l'anello di congiungimento tra essi e le acque dei grandi fiumi lombardi.La linea del percorso segnava anche la diversa natura del lavoro agricolo: a nord i campi a mezzadria, coltivati a vite e gelso, segale ed orzo, a sud il sistema delle affittanze, delle marcite, delle risaie e dei prati irrigui. Elevata è l'importanza ecologica e paesaggistica del Martesana, in quanto testimonia le tradizioni e la vita sociale di una civiltà contadina ormai quasi scomparsa.La campagna è resa irrigua dal Naviglio Martesana, a sud del suo corso, e dal Naviglio Villoresi, a nord del Martesana. La suddivisione dei campi coltivati, delle proprietà terriere, segue ancora in parte le geometrie delle centuriazioni romane, pur compromesse e modificate ma visibili a tratti.La vegetazione si dispone in filari arborei e siepi di confine tra le proprietà, la cosiddetta Piantata Padana, dalla quale si ricavava legna ed altri prodotti secondari.

Tra le specie arboree più caratteristiche del Martesana troviamo l'Ontano Nero, il Frassino, il Gelso Nero e Bianco, un tempo elemento portante del paesaggio agricolo lombardo per la coltura del baco da seta ; l'Olmo Campestre.Altre specie presenti sono l'Acero di Monte (Acer Pseudoplatanus) il Bagolaro ed il Carpino Bianco.Tra le specie arbustive il Sambuco, il Sanguinello, il Biancospino, la Fusaggine, il Prugnolo, il Nocciolo; in rari tratti fioriture primaverili di Anemoni (Anemone Nemorosa e Ranuncoloides) e Primule.

In prossimità del Naviglio nidificano la Gallinella d'acqua , l'Usignolo di fiume, la Ballerina Bianca e la

Ballerina Gialla; legati ai centri abitati per nidificazione sono la Rondine , il Rondone , il Balestruccio, la Passera d'Italia , lo Storno, la Tortora dal Collare Orientale; nei parchi, giardini e campagne con siepi e filari arborei nidificano l'Usignolo, il Fringuello, il Verdone , il Cardellino, la Cinciallegra, la Capinera, il Pigliamosche, i meno comuni Codirosso e Codibugnolo.

Legati all'ambiente agricolo sono la Tortora Selvatica, la Gazza, l'Allodola, le meno comuni Averla Piccola e Quaglia, in seguito a ripopolamenti a fini venatori il Fagiano; la presenza di rapaci notturni presso vecchie abitazioni o cascinali quali la Civetta, il Barbagianni e l'Allocco.Tra i rettili e gli anfibi, troviamo la Rana Verde, la Biscia dal Collare e la Biscia Tassellata.Legati all'acqua per il periodo riproduttivo sono il Rospo Comune ed il Rospo Smeraldino, la Raganella. Presenti anche il Tritone Punteggiato e quello Crestato.Ancora frequenti in ambienti asciutti e secchi sono la Lucertola Muraiola ed il Ramarro, meno frequente l'Orbettino. Nelle campagne sono talvolta presenti il Biacco ed il Saettone, due serpenti molto spesso uccisi per ignoranza in quanto inoffensivi per l'uomo.La fauna ittica presente nel Naviglio Martesana‚ ben rappresentata come numero di specie, per il collegamento diretto con il fiume Adda, ma relativamente limitata, a causa delle due asciutte l'anno del Naviglio, rileva le specie Alborella , Anguilla, Barbo Comune, Carassio, Carpa, Cavedano, Gobione, Lasca, Luccio, Persico Reale, Persico Sole, Persico Trota, Pesce Gatto, Scardola, Scazzone, Tinca, Trota Fario, Trota Iridea, Vairone.Tra i mammiferi sono presenti il Topolino delle case, la Talpa Comune, nelle zone coltivate, orti e giardini, il Coniglio Selvatico, la Lepre, numerose specie di pipistrelli; ovunque comuni sono il Riccio, il Topolino Selvatico, Toporagni ed il Moscardino.Tra i predatori sono ancora presenti la Donnola e raramente la Faina; recenti segnalazioni nelle zone prossime al corso dell'Adda danno in aumento la presenza della Volpe Rossa.