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Lostruscio 1 17 novembre 2014 reloaded 17 novembre 2014 Distribuzione Gratuita :total entertainment L’ultimo Miglio La viabilità sui Monti Dauni è la prima causa dell’isolamento dei piccoli comuni. Il neo-eletto Presidente della Provincia di Foggia, Francesco Miglio, in visita a Rocchetta si è impegnato perchè questo problema diventi una priorità per Palazzo Dogana. E intanto i cittadini rischiano ogni giorno la vita, come è accaduto ai giocatori dell’Ischia...

Lo Struscio 17 novembre 2014

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Il Nuovo Numero de "Lo struscio" il Periodico d'Informazione dei Monti Dauni, in provincia di Foggia, Completamente gratuito sia nella versione cartacea distribuita nelle Attività Commerciali della provincia di Foggia, sia nella versione digitale sfogliabile qui!

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Distribuzione Gratuita

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L’ultimoMiglio

La viabilità sui Monti Dauni è la prima causa dell’isolamento dei piccoli comuni. Il neo-eletto Presidente della Provincia di Foggia, Francesco Miglio, in visita a Rocchetta si è impegnato perchè questo problema diventi una priorità per Palazzo Dogana. E intanto i cittadini rischiano ogni giorno la vita, come è accaduto ai giocatori dell’Ischia...

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TaRi ad Ascoli ed Accadia la protesta diventa movimento popolare

Presentato il progetto per un mese ricco di iniziative,

dai mercatini alla casa di Babbo Natale e le degustazioni

della Mela e di BocconDivino

I Monti Dauni e le sue strade: la speranza di Miglio

A Sant’Agata oltre un milione di euro per l’energia sostenibile

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Delicetow

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Sviluppo &eventi

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I 100 anni di Nonno Peppe e della prima guerra Mondiale

Direttore responsabile

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La collaborazione al giornale, la fornitura di articoli e foto è da ritenersi totalmente a titolo gratuito ed aperta a tutti.

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Registrazione del Tribunale di Foggia n. 32/05

Quindicinale d’informazione per giovani sull’intrattenimentoe tempo libero dei monti dauni e della provincia di Foggia

N. 9 del 17 novembre 2014

Questa testata non riceve alcun finanziamento pubblico

Candela diventa la città del Natale

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Un fondo speciale per abbassare la Tari ad Ascoli

Dopo la protesta popolare che ha visto centinaia di persone protestare in piazza l’Amministrazione Danaro destina 55mila euro a chi ha subito rincari sui rifiuti

Ascoli è diventata per qualche settimana la capitale della pro-testa anti-Tari in Italia. A testi-moniarlo anche un servizio di “Porta a Porta” nel quale si fa-

ceva riferimento alla mobilitazione popolare del centro subappenninico. Tutto è partito da un tam tam sui social network, la rabbia per gli aumenti rispetto agli anni scorsi ha fatto scattare una mobilitazione che dal-le parole (attraverso post su Facebook) è passata ai fatti. E il 21 ottobre centinaia di

persone si sono radunate in piazza per “mar-ciae” verso il comune e chiedere all’Ammini-strazione Danaro l’abbassamento della tassa sui Rifiuti. Appena arrivati in Comune i ma-nifestanti hanno letteralmente sommerso di fischi e urla il primo cittadino Savino Dana-ro, che, in compagnia dei consiglieri di mag-gioranza, ha potuto constatare di persona il malcontento della popolazione. «Noi, come ho ribadito più e più volte, abbiamo applica-to le direttive nazionali in materia di TARI; ha detto il Sindaco Danaro alla folla. Purtroppo

Un momento della protesta “Anti-TARI” ad Ascoli

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Dopo il servizio di “Porta a Porta” la tassa sui rifiuti è stato oggetto di un consiglio monotematico aperto a tutti i cittadini

alla manovra che andiamo a deliberare, con-siderate però, anche che quel numero di 900 famiglie che pagano meno, e ci sono cittadi-ni che pagano tanto meno, specialmente chi aveva quelle superfici grandi, per effetto di questa normativa, paradossalmente chi ha superfici grandissime paga meno e quindi la manovra non è più di 55, ma la manovra è già di 130, 140.000,00 euro, che dobbia-mo andare a trovare in bilancio e che non ci sono». La minoranza, infatti, attraverso le parole di Donato Ruscigno aveva chiesto l’in-nalzamento del fondo a 100mila euro.Al termine di oltre tre ore di discussioni è stato deliberato, come già previsto dall’am-ministrazione e confermato in sede di riunio-ne dei capigruppo su iniziativa del Sindaco, di aumentare dagli originari 20.000 euro a 55.000 euro il fondo, già previsto nel bilancio 2014, destinato al parziale ristoro degli au-menti della TARI per tutti i contribuenti che, rispetto all’anno 2013, a seguito della nuova normativa nazionale in materia, hanno avuto nell’anno 2014 un aumento della tassa supe-riore al 20%.«Il contributo sarà erogato d’ufficio, senza istanza alcuna, a tutti i contribuenti aventi diritto che, alla data del 30/4/2015, avranno provveduto a pagare almeno 3 delle 4 rate poste a loro carico». Fanno saper dalla ragio-neria del Comune. Ma come funzionerà questo rimborso? Se-condo i dati in possesso dell’ufficio ragione-ria del comune di Ascoli, per i contribuenti aventi diritto si è stimato che il contributo da assegnare sarà pari al 40% circa. Ad esempio:

a livello nazionale ci troviamo difronte a un grande momento di difficoltà finanziaria e quindi non era nostra intenzione penalizzare le famiglie ascolane». La protesta ha comun-que portato i risultati sperati. Il sindaco Da-naro, infatti, si è impegnato a convocare una conferenza dei capi gruppo e un consiglio comunale monotematico, aperto a tutti i cit-tadini. E così è stato, il 31 ottobre è stato con-vocato un Consiglio Comunale monotemati-co e aperto ai cittadini. Dopo l’introduzione del Sindaco, la relazione dell’Assessore al bi-lancio Giusy Sciarappa, è stata la volta degli interventi di numeros cittadini e rappresen-tanti di organizzazioni iscritti a parlare. Nel suo intervento, il Sindaco ha precisato: «Oltre

Il servizio mandato in onda da “Porta a Porta”

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ad un contribuente in regola con i pagamen-ti che avesse avuto un aumento di € 100,00 verrà corrisposto un contributo di € 40,00 circa. Ma la polemica sembra lontana dall’essersi placata, infatti il Consigliere Sarcone con-tinua a chiedere chiarimenti sui costi del servizio di Nettezza Urbana assegnato alla Tecneco per un importo di 820 mila euro per l’anno in corso. Gi risponde indiretta-mente il sindaco Danaro che in una nota sul sito del comune dichiara: «Nel ribadire che il costo complessivo del servizio di nettezza urbana per il Comune di Ascoli Satriano è proporzionalmente pari o inferiore a quello di comuni limitrofi (ad esempio il costo pro capite per ogni cittadino del Comune di Tro-ia è di € 155,00, per i cittadini di Candela e di Rocchetta Sant’Antonio è di € 142,00, per i cittadini di Ascoli Satriano è di € 128,00), rin-novo ai contribuenti l’invito a recarsi presso i competenti uffici comunali per ogni infor-mazione o richiesta di agevolazioni e assicu-ro che l’Amministrazione, da sempre attenta

alle esigenze di tutti, resta a disposizione, nei limiti di quanto oggettivamente e legittima-mente possibile, per la risoluzione di specifi-che problematiche di ogni cittadino».Le acque sembrano essersi calmate ad Ascoli Satriano, ma il fermento sotto sotto resta, e il movimento popolare, nato spontaneamente per protestare contro la pressione tributaria locale, potrebbe sfociare in una espressione politica pronta a sbaragliare le carte nella prossima tornata elettorale.

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I costi eccessivi dell’imposta della Tari portano i cittadini di Accadia a protestare, incoraggiati dalla protesta avvenuta ad Ascoli, e speranzosi di poter raggiungere il medesimo risultato, de-cidono di chiedere il permesso per l’uso della sala Consiliare al fine di trovare un accordo sul pagamento o il ribasso della Tari. Dopo varie richieste e negazioni, il Sindaco Murgante, deci-de di riunire i manifestanti in sala Consiliare, per chiarire la questione Tari. «Tutti i Paesi incassa-no ulteriori entrate capaci di ricoprire il debito pubblico,- si difende il Sindaco - Accadia non riceve queste entrate per cui siamo stati costret-ti, in Consiglio Comunale ad applicare una mag-giore percentuale per la Tari- e aggiunge - La popolazione ha effettuato una mal differenziata o addirittura non effetuato, aumentando così i costi del trattamento e del riciclo dei rifiuti».Ma chi è davvero l’artefice di tutto ciò? Questa è una delle domande più frequenti che si pon-gono i cittadini,che non riescono a trovare una risposta dal momento che sono stati messi a

disposizione dei bidoni all’esterno del carcere dove poter buttare i rifiuti.I cittadini riusciranno a sostenere questi co-sti? Molti cittadini non possono permettersi di pagare questa elevata imposta, aumentata in modo paradossale.Mentre ad Ascoli la protesta ha riscontrato suc-cesso risolvendo il problema e arrivando ad un accordo con il Sindaco, ad Accadia i cittadini non hanno ricevuto nessun abbuono. Alla fine della seduta il Sindaco propone ai cittadini in-tervenuti di trovare un accordo in vista del pa-gamento della seconda RATA. Nel malcontento popolare si conclude così la protesta dei cittadini accadiesi.

rimandanta ogni decisione

Tari Ad Accadia

Il Sindaco Murgante prende tempo e prospetta una soluzione sulla seconda Rata della Tassa sui rifiuti

di Debora Stragapede

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Si scrive Alterenergy, si legge: migliorare l’efficienza energetica, aumentare il ricorso alle fonti rinnovabili, promuovere l’uso ra-zionale dell’energia.Questa, in pratica, la sintesi di un interessan-te progetto promosso dall’ufficio del Servi-zio Mediterraneo della Regione Puglia con il sostegno tecnico dell’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione. Di respiro europeo, il progetto coinvolge 8 stati che si affacciano sul Mediterraneo, e 18 organizzazioni Partner, rappresentate da Istituzioni pubbliche e agenzie specializza-te. Un progetto che ha trovato in Sant’Agata di Puglia, caratteristico borgo medievale arroccato sui Monti Dauni meridionali, il punto d’incontro tra nuove tecnologie ad

alta resa energetica e basso impatto pae-saggistico e uno stimolante programma di costante sensibilizzazione che vedrà il pa-ese destinatario di interventi di efficienza energetica che si concentreranno, in mate-ria di impianti elettrici e termici, su immobili comunali e nel settore della mobilità. Il protocollo di intesa tra Regione e Comu-ne, è stato sottoscritto a Bari qualche giorno fa tra Luigi Russo, Sindaco di Sant’Agata di Puglia e Silvia Godelli, Assessore regionale al Mediterraneo, Cultura e Turismo. L’interessante progetto, al fine di sviluppa-re una maggiore conoscenza del risparmio energetico e della produzione di energia rinnovabile è già partito col promuovere concretamente la sensibilizzazione dei cit-tadini santagatesi verso la sostenibilità.

... E Sant’Agata s’illuminana

d’Alterenergydi Errebi

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Con l’attenzione rivolta soprattutto al riciclo di materiali organici, come oggetti e cose di uso quotidiano, presso la scuola primaria di primo grado di Sant’Agata di Puglia si è in-fatti dato avvio ad un progetto nel proget-to che, grazie alla collaborazione del Teatro

Pubblico Pugliese, vede i bambini santaga-tesi protagonisti da alcune settimane di una serie d’incontri dove proprio i materiali di riciclo, come bottiglie di plastica, lattine ed altro diventano oggetti di scena e di base di un laboratorio teatrale che assume così una vera e propria funzione di narrativa ludica.Un vero e proprio Comitato di Coordina-mento è stato anche costituito presso il Comune della cittadina foggiana tra il Sin-daco, coadiuvato da un gruppo di lavoro costituito da alcune risorse lavorative co-munali: Tania Giovane, Segretario Comuna-le e Giuseppe Balzano, tecnico comunale; al loro impegno si unisce quello di Giuseppe Paciello, Energy Manager e Nadia Rinaldi e Lino Marino, rispettivamente assessore e consigliere comunale di maggioranza con delega alla Programmazione. Scopo del Comitato sarà quello di moni-torare la fase dell’esecuzione dei lavori che farà seguito agli studi effettuati da Ambien-te Italia, agenzia di ricerca, consulenza e progettazione per la sostenibilità ambien-tale.

Un milione e cinquecento mila euro per migliorare

l’efficientamento energetico degli edifici e dei mezzi

pubblici.Il protocollo

di intesa tra Regione

e Comune è stato sottoscritto

a Bari

di Errebi

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Tutte le strade portano a Roma ma nessuna degna di questo nome raggiunge i Monti Dau-ni. È sempre più drammatica la situazione in cui sono abbandonate le arterie di collega-mento del preappennino. Un dato emblematico che ha obbligato le comunità a ridurre al minimo gli spostamenti. Anche l’economia locale ne risente pesantemente proprio per-

chè diversi fornitori, stanchi di dover mandare i mezzi in manutenzione ogni qualvolta si raggiun-gono i piccoli comuni foggiani, hanno limitato gli approvvigionamenti per le attività commerciali preappenniniche. Nel banco degli imputati la Provincia di Foggia, che gestisce e detiene la pro-prietà della maggior parte della rete viaria foggiana. La lunga vacatio tra Pepe e Miglio ha lasciato in eredità una situazione da terzo mondo, con strade ridotte a brandelli e opere manutenzione limitate al minimo. Esempio dello scempio è Rocchetta Sant’Antonio e Candela con l’ormai nota Sp 99. Una strada che collega i due paesini al resto della provincia e che ormai è ridotta all’osso a causa di frane e smottamenti che insistono sulla base stradale. Proprio per dare delle prime rispo-ste e per prendere visione della situazione, il neo presidente della Provincia di Foggia, Francesco Miglio, ha fissato la prima uscita istituzionale a Rocchetta Sant’Antonio, incontrando il paese e le

Viabilità sui MontiDauni: Miglio raccoglie la sfida

di Andrea Gisoldi

Il neo Presidente della Provincia di Foggia sceglie Rocchetta per iniziare il suo tour tra i comuni dauni. I cittadini a Miglio: «Ormai non si viaggia più su strade ma tratturi»

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istituzioni comunali. «Ci troviamo in una situa-zione disastrosa – ha puntualizzato il sindaco di Rocchetta, Ranieri Castelli – e per anni siamo stati dimenticati anche dalle programmazioni regionali nate proprio per arginare i problemi viari del territorio preappenninico. Non possia-mo pazientare per altro tempo – ha continua-to Castelli – vista l’inadeguatezza delle strade e la pericolosità delle stesse per i cittadini di Rocchetta e non solo. Nella pratica bisogna sbloccare le risorse economiche rinvenienti dai ribassi d’asta del progetto Strade Facendo per utilizzarli sulla SP 99 in maniera celere. Circa 6 milioni di euro – spiega Castelli – che potreb-bero in parta creare le condizioni per un canale risolutivo del problema viario di Rocchetta». Dopo aver ascoltato tutte le istanze il neo Pre-

sidente della Provincia di Foggia ha dato la sua completa disponibilità a risolvere la questione. «Sono partito da Rocchetta proprio per dare un segnale di vicinanza ai cittadini che vivono quotidianamente il disagio di una rete viaria a brandelli – spiega Miglio. Nel venire qui a Roc-chetta mi sono reso conto di persona dei disagi che vivete quotidianamente e per questo che mi attiverò di persona per avviare si da subito le iniziative di primo intervento, come la segna-letica orizzontale e di pericolo oltre a sollecitare la polizia provinciale a presidiare queste aree. Spero di poter in tempi brevi darvi buone noti-zie – conclude Miglio».

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Maiali

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Sopra uno dei tanti incidenti ai mezzi pesanti sulle provinciali dei Monti Dauni

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Tragedia sfiorataA Rocchetta si stava rischiando una vera tra-gedia. In occasione della gara di campionato Foggia – Ischia, è avvenuto quello che in molti avevano già annunciato e prospettato anche a Miglio. Il pullman della squadra dell’Ischia Iso-la Verde, indirizzato dal navigatore satellitare, ha imboccato per raggiungere Rocchetta, la Sp 99Bis che collega lo scalo ferroviario al paese. Il tratto è chiuso al traffico da anni perchè ridotto a brandelli da un numero smisurato di frane e smottamenti che hanno trascinato a valle interi pezzi di strada. La segnaletica che vieta l’acces-so è fatiscente e poco visibile anche perchè il cartello è stato letteralmente inghiottito dal fango. L’autista del mezzo ha proseguito per alcuni chilometri sulla strada dissestata fino a interrompere la corsa a causa di una voragine causata da uno smottamento. La pericolosità della strada e le condizioni non hanno permes-so al mezzo di poter effettuare una manovra per uscire fuori dalla voragine e così il mezzo e i 35 ragazzi a bordo sono rimasti bloccati sull’or-

lo di un precipizio con la strada che continuava a sbriciolarsi al di sotto delle ruote. Dato l’allar-me sono intervenuti sul posto i carabinieri della locale stazione di Rocchetta, che hanno messo in salvo i giovani calciatori. Dopo aver messo al sicuro tutti, i dirigenti dell’Ischia hanno contat-tato i dirigenti del Foggia, Virgilio Caivano e Vit-torio Mancini che in pochi minuti hanno realiz-zato la situazione. La squadra dell’Ischia, a piedi, non sarebbe mai arrivata in orario. Cosi’, invece di pensare alla partita che avrebbero vinto sen-za giocare, hanno allertato la Polizia Municipa-le, la locale sezione delle Protezione Civile, ed è partita una processione di auto composta dagli abitanti di Rocchetta Sant’Antonio. Il soccorso ha dato i suoi frutti: i ragazzi dell’Ischia sono ar-rivati al campo di Rocchetta Sant’Antonio con mezz’ora di ritardo sull’orario di inizio della gara ma appena in tempo per giocare. Per la cronaca la gara é finita con il risultato di 2-0 per l’Ischia. Una beffa per il Foggia? No. Soltanto la sana legge dello sport.

Un pullman con 35 ragazzi finisce in una voraggine nei pressi di Rocchetta Scalo

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chiude anche il distretto sanitario Troia-AccadiaUn silenzio imbarazzante”, così definisce il sindaco di Troia, Leonardo Cavalieri, quanto ha fatto seguito agli appelli accorati del terri-torio per la difesa degli essenziali servizi alla comunità forniti dal Distretto Socio-Sanitario di Troia-Accadia, di cui l’ASL ha deliberato con atto d’imperio la soppressione lo scor-so 16 ottobre. Un appello passato ignorato, nonostante i richiami arrivati sino in Regione Puglia da parte di Pino Romano, capogruppo PD, che ha affermato con forza che “La rior-ganizzazione del sistema sanitario e quindi ospedaliero nella nostra Regione, deve an-dare incontro e non contro le esigenze dei territori, ragion per cui il Gruppo PD ha da tempo intrapreso la propria campagna di ascolto e, prima di prendere ogni decisione importante, come quelle sulla sanità, tiene conto dei pareri degli amministratori locali e dei cittadini”. Di assoluta urgenza attivarsi nei confronti di quello che è un atto che, attra-verso un nuovo assetto organizzativo, preve-de una riorganizzazione dei distretti in chia-ve macrodistrettuale con la quale il Distretto Socio-Sanitario Troia-Accadia va incontro alla soppressione, con il conseguente accor-pamento di tutte le attuali funzioni da esso espletate al Distretto di prossima istituzione di Lucera-Troia. È allarmante pensare ad un

Distretto che accorpi in futuro le esigenze di 30 Comuni e che dovrà rispondere contem-poraneamente alla domanda e alle istanze relative alla salute di tutti i cittadini che vivo-no in quei territori. Le scelte calate dall’alto non possono, se non tengono conto dei bi-sogni dei cittadini, rispondere alle aspettati-ve dei pugliesi e le tesi di Manfrini, Direttore Generale dell’ASL FG, secondo cui “i cittadini non si accorgeranno praticamente di nulla” e che il cambiamento non si riverserà sull’ero-gazione di servizi, saranno invece fortemen-te smentite dal modo in cui sarà difficilmente accessibile, per la popolazione residente nei 16 Comuni interessati dalla soppressione del distretto, l’iter amministrativo delle cure richieste o da richiedere, che porterà ad un reale ed oggettivo indebolimento del diritto costituzionale alla tutela della salute.

Monti Dauni sempre più abbandonati

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È di questi giorni la pubblicazione dei dati dell’in-dagine di Legambiente che vede l’inadeguatezza e pericolosità delle scuole d’Italia e in modo parti-colare del sud. Fortunatamente non tutti gli istituti sono in condizioni pietose e soprattutto nei Monti Dauni sono già stati fatti grandi passi per garan-tire agli alunni aule e strumenti di nuova genera-zione. È il caso di Pietramontecrovino e Rocchetta Sant’Antonio, dove le due amministrazioni hanno dotato i ragazzi di strumenti importanti per favo-rire la scuola 2.0. Proprio in questi giorni a Pietra è stato consegnato un tablet per ogni alunno di ter-za media. Si tratta uno strumento con caratteristi-che all’avanguardia (Sistema Operativo Android, schermo Multi-Touch, tecnologia 3G e connettivi-tà wireless, fotocamera anteriore e posteriore) che consentirà agli alunni di poter affiancare ai tradi-zionali “metodi” di studio un prezioso strumento di condivisione del sapere. Il tablet è infatti uno

strumento di lavoro e di edutainment personale ma anche un dispositivo perfetto per l’apprendi-mento e la didattica. Già due anni fa anche Roc-chetta Sant’Antonio aveva dotato gli alunni delle elementari e delle medie di un tablet proprio per valorizzare l’apprendimento attraverso nuovo strumenti di didattica tecnologica. Inoltre entra-re nelle classi del plesso Francesco De Sanctis di Rocchetta significa immergersi in un mondo inte-rattivo e molto distante da quelle scuole fatiscenti che siamo abituati a vedere. Nelle classi da ormai 5 anni sono presenti le  lavagne  interattive mul-timediali, dette anche L.I.M. o  lavagna elettroni-ca. Si tratta di una superficie interattiva su cui è possibile scrivere, disegnare, allegare immagini e tante altre funzioni. Una grande opportunità che l amministra zio i locali stanno dando ai giovani cittadini che si approcceranno con la società del domani con competenza e saper fare.

Quando la scuolasi fa hi-tech

La tecnologia arriva sui banchi: A Rocchetta lavagne multimediali di nuova generazione e a Pietramontecorvino si va in classe con l’Ipad

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Riapre dopo molti anni di restauro il Teatro comu-nale foggiano “Umberto Giordano”. Ad illustrare gli eventi in programma, il sindaco di Foggia Franco Landella e il direttore ar-tistico, l’ascolano, Michele Placido. Il concerto inau-gurale dell’Orchestra Gio-vanile “Luigi Cherubini”, di-retta dal maestro Riccardo Muti, è in programma il 10 dicembre. La Stagione tea-trale 2014-15 avrà inizio il 13 dicembre. In cartellone grandi nomi da Pietrafran-cesco Favino a Beppe Fio-rello, da Ambra Angiolini a d antonio Albanese. « Non si poteva che riaprire alla grande il Giordano» ha commentato Placido.

“Ben Fraj Arbia ha giurato fedeltà alla Repubblica Italiana e alle sue leggi. Per la prima volta un cittadi-no straniero, residente a Candela dalla nascita, acquista la cittadi-nanza italiana. Ad Arbia vanno i migliori auguri da parte di tutta la comunità candelese”. Così il sin-daco di Candela Nicola Gatta ha annunciato l’importante traguar-do di integrazione sul suo profilo Facebook. Candela si conferma un paese dalle larghe vedute e dalla grande ospitalità. La storia di Arbia è una storia simi-le a tante altre che però a trovato nella comunità di Candela una vera casa è una vera comunità. Sono storie come queste che ren-dono il crinale del preappennino un luogo unico e ancora carico di tanti valori spesso dimenticati altrove.

I comuni di Faeto, Celle di San Vito, Casalvecchio di Puglia e Chieuti in collaborazione con la Provincia di Foggia e l’Euromediterranea, nell’am-bito delle “Azioni per la Tutela delle Minoranze Linguistiche Storiche”, hanno bandito un concorso fotografico, artisti-co, letterario, dal titolo “Ri-cordi Senza tempo”. Possono partecipare i giovani dai 9 ai 17 anni residenti nella Pro-vincia di Foggia, con un’opera inedita. L’obiettivo generale è avvicinare le nuove genera-zioni alla ricerca e riscoperta della realtà culturale delle comunità francoprovenzali e arberesche, ancora presenti nei comuni della provincia di Foggia. Per info www.comu-ne.faeto.fg.it .

Una cittadina speciale” per ”

Candela

A Faeto un concorso per la tutela delle

minoranze linguistiche

Michele Placidoriapre alla grande il teatro Giordano

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Per la cabala niente è causale. Numeri e eventi fanno parte tutti di un unico progetto. E forse è proprio vero se si tiene conto della storia di Giuseppe Antonaccio di Deliceto che ha rag-giunto il traguardo dei 100 anni proprio nel giorno della festa delle forze armate, che se-gna la fine del primo conflitto mondiale.100 anni dalla grande guerra e 100 anni di vita a favore della Patria, proprio perchè no-nostante la veneranda età Antonaccio è an-cora il presidente dell’associazione reduci e combattenti nel paese dei Monti Dauni e non ha nessuna intenzione di lasciare quest’im-

portante compito, sopratutto se di mezzo c’è il futuro dei bambini ai quali tramandare gli orrori della guerra per far si che tutto questo non capiti mai più. «Intere città distrutte, leg-gi razziali, la barbarie dei forni crematori, poi la guerra si estese a tutti i continenti e così all’improvviso si muore e si vive. Questa è la guerra – dichiara l’arzillo presidente – Io sono stato in Grecia e in Russia ed ho visto gli orrori della guerra. Immagini bruttissime che non di-menticherò mai anche oggi che ho ormai 100 anni». E sull’attendibilità dei ricordi di nonno Giuseppe c’è la testimonianza del figlio Luigi

di Alessandro Gisoldi

Deliceto Festeggia

della grande Guerra e di Nonno Giuseppe

i 100 anni

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Antonaccio, che ci spiega quanto suo padre sia importante per l’intera comunità perchè i suoi aneddoti rappresentano un vero e pro-prio libro di storia illustrato per i più giovani. «Ti racconta tanti episodi – spiega il figlio Luigi – ricorda i nomi di tutti i commilitoni». Dello stesso avviso Antonio Montanino, sindaco di Deliceto che racconta parlando di Antonaccio «Ogni anno ci fa la cronaca delle due guerre, per noi è un grandissimo esempio soprattutto tenendo conto delle 122 vittime tra i soldati di Deliceto. E proprio a loro è dedicata una mostra con i cimeli dell’epoca». Mostra curata dalla Proloco del paese che attraverso il suo presidente Tino Baldassarre auspica di «voler

creare in questo posto un museo con una mo-stra permanente». «Ogni volta che guardo il tricolore – racconta il neo centenario – è sem-pre una grande emozione. Dietro quel vessillo abbiamo combattuto alacremente senza mai venir meno al senso del dovere. Oggi vediamo una generazione che non ha più rispetto delle istituzioni dei simboli e della Repubblica frut-to del sangue di tanti miei commilitoni morti in battaglia per darci la possibilità di vivere questa libertà. Io continuerò sempre a gridare viva l’Italia anche se gli anni mi porteranno via le forze non dimenticherò mai quanto è co-stata questa nostra società attuale». L’elisir di lunga vita di nonno Giuseppe probabilmente sta proprio nel ricordo. Quella memoria incan-cellabile che ogni giorno ti rende libero ed importante grazie al bagaglio di esperienze maturato in 100 anni.

Giuseppe Antonaccio raggiunge il traguardo dei 100 anni proprio nel giorno della festa delle forze armate, il 4 novembre e nello stesso giorno la Proloco di Deliceto inaugura una mostra sul centenario della Prima Guerra Mondiale

i 100 anni

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Imparare a prendersi cura di se stessi, ad avere fi-ducia nelle proprie capacità, relazionandosi con l’ambiente, le piante e l’universo vivente di un orto: è questo l’obiettivo di “Agro/Hortocultural Therapy”, l’iniziativa che sarà attivata a Orsara di Puglia. Il Comune di Orsara di Puglia, rispon-dendo a un bando finanziato con fondi struttu-rali ed emanato dal Gal Meridaunia, ha ideato un progetto di cui beneficeranno persone con lievi disabilità cognitive. La sottoscrizione di un protocollo d’intesa ha assicurato la preziosa col-laborazione dell’Arif (Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali) e dell’Asl Foggia. Alle figure tutoriali e ai partecipanti sarà possibile utilizzare spazi e strumenti del vivaio forestale di Orsara, nel Bosco Acquara. Ed è proprio nel vivaio che gli utenti del progetto realizzeranno il loro orto. Ci riusciranno dopo aver appreso sem-plici conoscenze relative alle tecniche vivaisti-che. Il percorso che sarà intrapreso ha l’obiettivo

di stimolare il lavoro di gruppo, favorire la capa-cità di prendersi cura di organismi viventi, aiuta-re a riconoscere i tempi della natura. Le attività si svolgeranno in aula e all’interno del vivaio fo-restale: in aula si procederà alla formazione teo-rica, mentre nel bosco sarà sviluppata la pratica. I partecipanti impareranno a seminare, avranno modo di sperimentare direttamente la messa a dimora delle piantine che vedranno crescere, potranno creare aiuole e realizzare piccoli inter-venti di ingegneria naturalistica. Si utilizzerà un approccio ludico e, con l’aiuto dei partecipanti, si creerà una storia attorno al piccolo orto-vivaio da curare nel tempo.La coltivazione di un orto, dunque, assume un valore diverso rispetto al solo dato nutrizionale e produttivo, diventando un modo per far cre-scere l’autostima, per relazionarsi felicemente con se stessi, con gli altri e con la natura, una vera e propria terapia.

Orsara insegna a vivere meglio partendo dall’orto

Ortoterapia: Un’opportunità che arriva sui Monti Dauni, grazie al progetto

“Agro/Horticultural Therapy”

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Non si era ancora spenta a Sant’Agata di Puglia l’eco della festa dei paesi Bandiera Arancione, che già il paese si preparava ad ac-cogliere e vivere un’altra iniziativa di apprez-zabile rilevanza turistica. Proprio “La Loggia delle Puglie”, infatti, con le sue bellezze pae-saggistiche e il suo patrimonio di arte, storia e cultura ha accolto ed ospitato la tradizionale “Festa della Montagna”.L’ottima iniziativa è stata promossa ed orga-nizzata dalla sezione di Foggia del Club Al-pino Italiano al fine di suscitare e diffondere l’amore per la montagna e per la natura, con escursioni che vanno dalle semplici cammina-te di inizio e fine stagione, fino ad arrivare a

vere e proprie passeggiate per sentieri d’alta montagna.Quale occasione migliore, allora, di una bella escursione a Sant’Agata di Puglia, stupendo angolo della provincia foggiana, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e suggestivo borgo medievale, con il suo ma-gnifico castello, dal quale si gode uno splen-dido panorama che abbraccia l’incrocio di più paesi, un centro storico dai caratteristici vicoli che conservano intatti valori e sapori tipici di un paese ricco di memoria e dove boschi e pinete ancora si vestono dei colori splendidi delle stagioni.A rendere possibile e realizzabile l’importante e valida iniziativa che ha coinvolto tantissi-

Montagna in festa con le escursionia Sant’Agata

La tradizionale manifestazione organizzata dalla sezione di Foggia del Club Alpino Italiano si è tenuta sulla “Loggia delle Puglie”. Centinaia di visitatori per l’occasione hanno gremito il paese.

di ErrebiLe foto a corredo dell’articolo sono di Michele Perrone

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mi appassionati della montagna e l’intero piccolo borgo subappen-ninico, ha contri-buito in maniera fondamentale an-zitutto l’impegno attivo della sezione foggiana del Club Alpino Italiano con il suo dinamico Presidente, ing. Ferdinando Lelario che ha incontrato la pre-murosa disponibilità del Sindaco di Sant’Agata di Puglia Gino Russo, sempre sensibile alle ini-ziative volte alla promozione turistica del suo paese. Apprezzabile, ai fini dell’organizzazione a Santagata, è stata anche la dedizione delle varie associazioni locali: Pro Loco, Il Belvedere del Calzolaio, l’asso-ciazione Vita, la disponibilità di alcune ditte del luogo e il fon-damentale im-

pegno del prof. Michele Perrone, punto di riferi-mento locale del Club Alpino e Presidente pro-prio dell’Associa-zione Culturale

con museo etnografico “Il Belvedere del Calzo-laio”. Gli ingredienti ci sono stati tutti, quindi, affinché l’interessante iniziativa si trasformasse subito in una vera e propria festa, con oltre cin-quecento visitatori giunti a Sant’Agata per tra-scorrere una bella giornata tra pinete, boschi e sentieri, tra i piccoli e stretti vicoli e numerose testimonianze storiche ed artistiche. E di una

grande e bella festa si è trattato, con al centro pro-prio la montagna: punto d’incontro gioioso tra chi la ama e la visita e chi, quotidiana-mente, la vive.di Errebi

Le foto a corredo dell’articolo sono di Michele Perrone

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Candela si candida quest’an-no a diventare la “Città del Natale” dei Monti Dauni. L’intenzione dell’Ammini-strazione Comunale Guida-ta da Nicola Gatta, è infatti

quella di essere centro attrattore nei giorni delle festività che precedono e seguono il Natale. Per farlo si è puntato sulla continuità dei mercatini di Natale e sull’introduzione di

un luogo magico, chiamato “Casa di Babbo Natale”.Anche quest’anno Candela rinnova il tradi-zionale appuntamento con il Mercatino di Natale: lungo il corso principale, in casette in legno, in perfetto stile montano, oltre qua-ranta espositori vi aspettano per il vostro shopping natalizio con dolci, prodotti tipici, articoli da regalo e artigianato. Per questa edizione la durata si è allungata

Un ricco mercatino natalizio con oltre 40 espositori. Luci, colori, sapori e at-mosfere del Natale. Artigianato e prodotti tipici, e per i più piccoli la grande “Casa di Babbo Natale”.Appuntamenti a partire dal 6 dicembre

Candela diventa la città del Natale

Le foto a corredo dell’articolo sono di Peppe Bellofatto

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a tre giorni: da sabato 6 dicembre a lunedì 8 dicembre. Lungo il corso principale di Candela sarà incante-vole passeggiare e ove si potranno acquistare souvenir, prodotti tipici, abbigliamento e manufatti arti-gianali. Ma il mercatino sarà anche una via del gusto, dove scoprirela

gastronomia dei Monti Dauni, attraverso gli stand di botteghe di pro-dotti enogastronomici, ristoranti e pasticcerie locali. E poi la il tributo della cittadina dei Colli Ameni ad un prodotto che da qualche anno è divetato simbolo indiscutibile dell’autunno gastronomico candelese, la Mela coltivata nelle campagne che circondano la cittadina. A far da cornice, poi, agli stand artiginali, gastronomici e di idee re-galo, quest’anno ci sarà una spettacolare scenografia realizzata con le luminarie natalizie. Un modo unico di far respirare la giusta aria di festa in vista del Natale.

A partire dai giorni del mercatino, sarà possibile visitare la Casa di Babbo Natale, all’interno del sugge-stivo scenario di Palazzo Ripandelli. Quest’anno non perdete l’occasione di fare un regalo speciale ai vostri figli: una visita alla Casa di Babbo Natale. Dal 6 dicembre al 6 genna-io, la dimora del ‘nonnino’ più ama-to dai bambini si mostrerà in tutto il suo splendore a quanti vorranno farsi incantare dalla magia dei suoi interni dalla grande sala con il cami-

no allo studio dove Babbo Natale legge le letterine dei bimbi di tutto il mondo.Ma non solo! Babbo Natale in persona sarà lì ad accogliere i più picco-li per ricevere le letterine e scattare foto ricordo.Il 7 dicembre, inoltre, si terrà l’immancabile appuntamento con i falò dell’Immacolata: alle ore 19:30, in P.zza Plebiscito, in concomitanza con la benedizione e accensione dei falò, verranno accese anche le

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storico della città. In questo senso, l’ammi-nistrazione comunale ha dato una spinta propulsiva all’inizia-tiva “La città del Na-tale”, fornendo stru-menti e sinergie per il buon funzionamento della stessa. «In occasione delle feste natalizie 2014 - dice il sindaco Nicola Gatta - assieme alle categorie economi-che della città, l’am-ministrazione comu-nale ha ritenuto di facilitare la nascita e lo sviluppo di un pro-

gramma di intrattenimento per il target turi-stico attratto originariamente dai Mercatini di Natale, giunti alla decima edizione a Candela.

luminarie d’autore, che ab-belliranno il paese durante tutto il periodo natalizio.Appuntamento gastro-nomico invece è per il 13 dicembre, con la terza edizione di BocconDivino, l’appuntamento con i piat-ti della tradizione culinaria locali e con i pù pregiati vini di Capitanata. A far da cornice, gli splendidi interni di Palazzo Ripandelli che accoglierà gli ospiti.La giunta Gatta ha sposato dunque l’idea di rilanciare l’immagine di una mani-festazione che avrà come target quella delle famiglie con bambini, anche attra-verso attenzioni nell’accoglienza, negli alle-stimenti a basso impatto ambientale, nella valorizzazione della natura e del patrimonio

«E’ un programma che prende il nome della Città del Natale perchè se i mercatini di Natale a Candela rap-presentano un elemento di forte ri-chiamo turistico, da quest’anno sarà più ampio lo spazio espositivo e più ricca l’offerta di eventi : dalla casa di Babbo Natale, al BocconDivino fino anche alle spettacolari luminarie »

(Nicola Gatta, sindaco di Candela)

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“Il racconto della festa dei morti sui monti Dauni tra saperi e sapori”. È stato questo il ti-tolo di un interessante incontro culturale che si è tenuto a Sant’Agata di Puglia in occasione della celebrazione dei defunti e che in qual-che modo ha perfezionato e arricchito un’al-tra ottima e interessante iniziativa, la “Sagra dei Ciccecuòtte”.Le due valide manifestazioni sono state pro-mosse e realizzate dalla Pro Loco di Sant’A-gata, con il patrocinio del Comune. La Sagra, svoltasi in collaborazione con l’Associazione Santagatesi nel Mondo, ha in qualche modo riproposto l’antica tradizione dei Ciccecuòtte,

tradizionale dolce santagatese tipico del pe-riodo dei morti. L’incontro culturale, invece, si è svolto il giorno dopo la Sagra in collabora-zione con la dinamica Associazione Culturale “LiberaMente” di Rocchetta Sant’Antonio e in qualche modo ha illustrato e commentato questa e altre tradizioni legate al periodo dei defunti .E se una buona e attenta organizzazione ha portato ad una magnifica riuscita della Sagra, con centinaia di persone venute anche da fuori provincia ad immergersi nel clima fami-liare della valida iniziativa, un interesse altret-tanto particolare ed attento ha ottenuto pure

LA Festa dei Mortitra fede e folclore a

sant’agata di puglia Uno stimolante incontro culturale

tenutosi in occasione della celebrazione dei defunti

ha perfezionato e arricchito quest’anno

la valida e ben riuscita

“Sagra dei Ciccecuòtte”.

di ErrebiLe foto a corredo dell’articolo sono di Gino Magnisio.

Dopo la scomparsa Dal calcio professionistico Del 2012,

i rossoneri ritornano in serie “c”

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l’incontro culturale successivo alla Sagra, dal momento che è riuscito a coinvolgere le per-sone con competenza e completezza su un tema forte ed importante che trova riscontro nel valore antropologico dei riti legati proprio al culto dei morti.L’iniziativa si proponeva infatti di tracciare un excursus narrativo in quelle che sono le nu-merose tradizioni e le molteplici usanze lega-te alle celebrazioni dell’antichissimo culto dei defunti non solo a Sant’Agata di Puglia, ma anche nei tanti altri paesi del Subapennino Dauno.Tra fede e folclore, allora, l’attivissimo giorna-lista Andrea Gisoldi, de “Lo Struscio” e ospite gradito dell’iniziativa ha coinvolto le persone intervenute presso il saloncino degli incontri della Pro Loco santagatese narrando degli ideali e delle tradizioni che da sempre legano tra loro i nostri paesi con il sottile ma indele-bile filo della cultura dei defunti.Attraverso la narrazione antropologica dei riti e delle usanze che pur nella loro diversità rap-presentano comunque un unico e singolare momento forte che unisce le diverse realtà locali, Andrea Gisoldi ha illustrato come in ef-fetti il comune sentimento di esorcizzazione

della paura della morte unisce da sempre i nostri paesi che davanti all’evento estremo si trasformano in un’unica grande comunità in cammino verso la speranza dell’eterno desi-derio di ri-unione con i propri defunti.Interessanti e significativi anche gli interventi di altri ospiti, come quello dello studioso e ri-cercatore santagatese Raffaele Letterio e del Sindaco di Sant’Agata di Puglia, Gino Russo. Attraverso il racconto delle realtà dei vari pa-esi, il noto giornalista Gisoldi ha dimostrato come le distanze e le diversità diminuisco-no e si annullano attraverso sentimenti che, ponendosi come particolare momento d’in-contro, ci riportano alle nostre comuni radici, rafforzando in questo particolare periodo la Storia. Nostra, e dei nostri avi.

Dopo la scomparsa Dal calcio professionistico Del 2012,

i rossoneri ritornano in serie “c”

Il culto dei defunti sui Monti Dauni nel racconto del Presidente dell’associazione

Culturale “LiberaMente” di Rocchetta

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Domenica 19 ottobre a Roseto Valforto-re, si è tenuta la cerimonia di premia-zione dei vincitori del “Premio Lupo”, il

premio letterario del Subappennino Dauno. Erano presenti all’evento la dott.ssa Berardino Lucia in rappresentanza dell’assessorato al Me-diterraneo, Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, il aindaco di Faeto Antonio Melillo, il vi-cesindaco Maria De Rosa, il primo cittadino di Alberona Antonio Fucci, di Biccari Gianfilippo Mignogna e di Volturino Antonio Santacroce.Regista del concorso e della cerimonia, il rose-tano, inossidabile e sempre fidato Pasquale Frisi, che con il suo impegno, la sua incessante perseveranza, ha reso possibile un’edizione in “forma dualistica”. Il concorso letterario, infat-ti, quest’anno, ha aperto le porte ad un’altra forma d’arte: la pittura; quindi, non solo pa-role, ma anche immagini e colori, che raccon-tano paesaggi, monumenti, luoghi e persone dell’Appennino Dauno,“Il “Premio Lupo”, nato nel lontano 2006, con lo scopo di promuovere e valorizzare la meravi-gliosa terra dei Monti Dauni, la sua storia e le sue tradizioni, attraverso la scrittura, ha visto la partecipazione di concorrenti da tutte le re-

gioni d’Italia. Sono stati premiati i vincitori del concorso nelle due sezioni, ma anche i lavori meritevoli di segnalazione, pur non rientran-ti nei primi tre: Roberto Barbato da Catania, Greco Sebastiano da Acireale (CT), Margaret Palumbo del (Mississauga) Canada, Amalia Te-sta da San Severo, Pasquale Guerrieri da Luce-ra, Giovanni Salcito da Lucera, Pietro Petti da Lucera e Anna Russo da Biccari.Sono risultati vincitori del Concorso sezione Pittura al terzo posto Domenico Ingino da Serino (AV),; al 2° posto Giovanni Maglio da Mercogliano (AV), e 1° classificato Carmine Antonio Mazziale da Campobasso.Anche per la sezione scrittura ci sono state menzioni speciali e premiati; menzione spe-ciale a Vittorio Caratozzolo di Trento, a Matilde D’Imperio di Biccari, a Erika Salvagno di Bovino e all’adolescente Gelsomino Morena. I vinci-tori del Concorso sezione scrittura sono stati: 3° classificato Francesca Piscioneri di Caulonia (Reggio Calabria); 2° classificato Lucia Guida da Pescara e 1° classificato Elisabetta Papa di Chiaravalle (Ancona). Colonna sonora della ce-rimonia le note del maestro pianista Giuseppe Perna.

Il lupo ha trovato un vincitore

Cerimonia di Premiazione a Roseto Valfortore

per l’edizione 2014 del “ Premio Lupo”

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