Aimo V. TORINO, 4 Marzo 1906. N. 9.

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OH N u m e r o j |g j Arretrato Cent. 20 ± ^ T H I l H P O R O a _ s 6 ^ | l ' A m m i n i s t r a z i o n e Jel d o m a l e ni 11111111 » » 111 » 111111 ii 11 li il »i i n ii 111 n 11 n n 1111111111 n i ii i n iiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiniiniiiiniiiimr

LO T DEL P A T T I N O

32 Km. in un'ora sul ghiaccio. — Durante il meeting di D a v o s Piatz una magnifica p e r f o r m a n c e è stata compiuta dal campione o landese de Kooning. Egli allenato da Gundersen e Schilling ha coperto nel l 'ora 3 2 K m . 2 7 0 metri , battendo di 1 4 7 4 metri il r e c o r d detenuto da Edgington dopo il 9 gennaio 1889.

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S O M M A R I O Richiamiamo l'attenzione del lettore sull'attua-

lità e sulla ricchezza di collaborazione del pre-sente numero.

Riccone il sommario : Il grande torneo iifffernaz'onale di s c h e r m a di T r i e s t e

- La vettura automobile più veloce del mondo - S a n t o s Dumont automobilista - Il trionfo dell 'aereoplano dei fratelli W r i g h t - L e ultime ascensioni dei nostri sol -dati alpini - La Coppa d'Oro - li giuoco del pallone in Italia e la nuova s tagione sportiva - Un grande a m -maestratore di cavalli - Lo stal lone Bay Ronald

j| grande Torneo internazionale di scherma 1 | | d i T r i e s t e

Il nostro giornale ha nel suo programma spe-cialmente l'illustrazione dei grandi avvenimenti sportivi. Di quanto è avvenuto noi aggiungiamo alla semplice notizia dei giornali quotidiani il ri-cordo fotografico.

Quando però l 'avvenimento è di eccezionale im-portanza, come il torneo di scherma di Trieste, la Coppa d'oro, la Coppa Florio, la targa Florio, ecc., noi dobbiamo anche seguire lo svolgimento di ogni preparativo di queste manifestazioni.

Ed ecco perciò, come già facemmo per i sud-detti avvenimenti, che oggi presentando ai lettori l'ideatore ed organizzatore del torneo di Trieste, conte Sordina, noi riassumiamo il programma nelle sue linee generali di questo grande avveni-mento schermistico.

Esso è destinato a riportare uno strepitoso suc-cesso in tutto il mondo e ad esso parteciperanno le più forti lame del dilettantismo europeo.

Abbiamo più sopra detto come il torneo di Trieste sia speciale iniziativa del conte Sordina, e basta pensare alla sua alta competenza, al suo amore per la nobile arte della scherma, per non dubitare un momento della riuscita di questo torneo.

Per avere un'idea della serietà degli intendi-menti artistici oi quali il torneo venne organiz-zato, noteremo che, oltre al severo regolamento compilato dopo lunghi studi e vagliato da per-jone competentissime, nomi eletti di personalità ichermistiche fanno parte della Giurìa. Essa è così composta:

Maestro S. M. Arista di Bologna; maestro Carlo ìuasti di Torino ; Georges Breittmayer, Georges terger e Victor Huguet di Parigi ; il barone An-noio De Marchi di Pallanza; dott. Bela Nagy di Sudapest; Eugenio Grimaldi di Genova; maestro :av. Carlo Pessina, vice-direttore della Scuola ma-estrale militare di Roma ; il maestro cav. uff. Eu-;enio Pini, del Jockey-Club di Buenos-Aires ; il ;av. Roderico Rizzotti di Milano; il maestro Glor-iano Rossi, della Società del Giardino di Milano; 1 maggiore dei bersaglieri Renato Rosso d ' A s t i ; 1 conte Franz Sordina di Trieste; e, dulcis in 'undo, il principe Alessandro Thurn-Tasis presi-lente dell 'Union fechtclub di Vienna.

Il Comitato ha distribuito circa 2000 inviti ai riii noti schermidori dilettanti di Europa, ed ha ;ià ricevuto un bel numero di adesioni, che assi-

curano la buona riuscita dell ' importante nostro torneo.

Gl ' inviti sono accompagnati dal regolamento-programma, un vero capolavoro di ricchezza e di eleganza.

Il Comitato d 'onore è presieduto dal podestà avv. Scipione De Sandrinelli; quello esecutivo dal conte Francesco Sordina.

а) Assalti di classifica di fioretto e di sciabola. б) Seconda prova di classifica per i tiratori

di prima categoria. e) Girone di fioretto e girone di sciabola fra

i primi 10 classificati. d) Poules di eliminazione di fioretto e di

sciabola. e) Gara di spada di combattimento.

/ ) Grande accademia. Complessivamente la Società di scherma di

Trieste, organizzatrice del torneo, distribuisce 25.000 corone di premi in denaro ed oggetti , così distribuite :

Ai primi 10 classificati nelle due armi, medaglia d'oro da L. 50.

Premi di g irone: valore complessivo dei premi ai primi dieci classificati di fioretto, L . 5000.

Id. id. ai primi 10 di sciabola, L. 5000. Saranno poi distribuiti numerosi e ricchi premi

di poules. Per la spada di combattimento saranno ri-

partite L. 5000 di premi fra i 10 migliori con-correnti.

Sono già pervenuti al Comitato esecutivo oltre 50 premi di grande valore, fra cui vanno notati: un grande calamaio artistico d'argento, marmo e lapislazzuli, dono della città di Trieste ; ed una grande Coppa d'argento del Podestà avv. dottor Scipione De Sandrinelli.

Il Comitato organizzatore del torneo, tenendo calcolo che i regolamenti furono diramati in ri-tardo, prolunga il termine di iscrizione fino a tutto il 31 marzo.

La Stampa Sportiva seguirà ogni preparativo di questo grande torneo e ne illustrerà a suo tempo tutte le sue fasi. V . G .

il miglio in

Il conte Sordina, ideatore ed organizzatore del grande torneo internazionale di Trieste.

Il torneo si 'svolgerà dal 18 al 24 maggio e sarà riservato ai dilettanti che abbiano 17 anni compiuti.

Le domande di ammissione devono essere di-rette alla segreteria della Società di scherma di Trieste non più tardi del 15 marzo p. v.

Il torneo avrà luogo nei locali della Società Filarmonico-Drammatica. La grande accademia finale nel teatro comunale Giuseppe Verdi.

Durante gli assalti è obbligatoria la giubba bianca munita di corazza di sicurezza.

Le gare si svolgeranno alle seguenti armi: fioretto, sciabola e spada di com-battimento.

Le Società e le sale d 'armi che pre-senteranno non meno di quattro soci o allievi possono concorrere ai premi di rappresentanza.

Il torneo comprenderà le seguenti parti :

Una grande adunata di volontari o bersaglieri ciclisti a Mi lano

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-ili'

La vettura a vapore Stanley, la più rapida del mondo, che sulla pista di O&nond Beack ha percorso cioè ha raggiunto una veloc'tà di 205 chilometri all'ora.

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Siamo a conoscenza che, in seguito agli offici fatti dalla Presidenza della Società di Tiro a segno di Milano presso il Comitato nazionale V. Ò. A. e il Ministero della guerra, avrà luogo a Milano, nel prossimo g iugno , contemporaneamente alla grande gara internazionale di t iro , una grande adunata nazionale di volontari ciclisti e automo-bilisti (V. C. A.).

11 Ministro della guerra, con discaccio 17 f e b -braio , n. 507/3802, ha autorizzato il concentra-mento a Milano delle compagnie di bersaglieri ciclisti del 1° reggimento di stanza a Torino, del 4° a S. Remo, del 5° a Bologna, del 7° a Milano, e del 12° a Brescia. wj g» • : L'organizzazione del grandioso avvenimento sa-rebbe basata specialmente su operazioni combi-nate dal grosso contingente dei reparti bersa-glieri coi reparti volontari di tutta Italia, con tiri di combattimento in brughiera e concorso di eser-citazioni pratiche con svolgimento in Milano.

• •

.* - . . - , - , * - i l I I

LA STAMPA SPORTIVA

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CULTURA RISICA MATURALE ((Modo WehFheim)

P B T Gli originali di guaste due lettere sono depositati presso l'Amministrazione della " STAMPA SPORTIVA

Preg.mo Signor WEHRHEIM. Sono 20 giorni ohe ho intrapreso la sua cura ed il risultato

ottenuto finora è realmente prodigioso, tanto ohe, se non avessi visto coi miei occhi la misurazione, non avrei creduto.

H o aumentato il torace di 5 centim., il bicipite di 4, l 'a-vambraccio di 3 e di un centimetro il col lo, e tutto il resto del corpo in proporzione.

E tutto ciò senza fatica e un po' di buona volontà che è poi ricompensata ad usura col buon umore, l 'appetito e l 'energia.

Egregio Signor W E H R H E I M , »

Provo molto vantaggio nell 'esegnire gli esercizi da lei prescritti in questo mese, per cui desidero continuarli . R i -conosco il suo metodo semplice e razionale e dal poco, ma pure visibile miglioramento che io ne ho ottenuto ad onta l 'età (57 anni) riconosco e sono certo che la gioventù che l 'adottasse troverà immenso vantaggio. Sarebbe bene se Ella provasse a farlo conoscere al Ministero della guerra, poiché

Dopo due mesi.

il suo metodo in confronto a quello usato nell 'E-sercito non è neppure da porlo in d i s c u s s i o n e .

La ginnastica elementare, che da tanti anni è usata nell 'Esercito, non serve a rinforzare la gio-ventù.

I movimenti ginnastici in special modo non sono di alcuna utilità e se in luogo di questi fosse adot-tato il suo sistema, i giovani ne avrebbero un grande vantaggio .

Provi , se non lo ha fatto, e per quanto t nostri dirigenti siano contrari o restii ad introdurre in-novazioni, pure qualche vol ta si trova la persona intelligentemente moderna.

La ringrazio e la saluto distintamente. Maggiore B.

Sono poi l ieto di essergli utile e lo faccio con riconoscenza verso di lei, affermando a tutti co-loro che mi scrivono per informazioni, che col suo metodo si possono ottenere effetti meravigliosi.

Quest 'oggi appunto ho risposto al Signor *** e ho fatto i più ampi elogi al suo metodo, come ve-ramente lo merita.

Presto le invierò una fotografia del mio stato attuale onde possa lei stesso vedere i migliora-menti da me fatti in questo mese di cura.

Attendo fra poco l ' invio degli esercizi della 5, 6, 7 e 8 settimana con una impazienza ed entu-siasmo che mi stupisce, sicuro di ottenere sempre effetti migliori .

Suo devotissimo allievo B . P .

Dopo tre mesi.

[Dopo un mese.

Opuscolo cont ro inv io di f r ancobo l l o da 1 5 cent .

E . W E H R H E I M » T o r i n o .

T O R I N O - O f f i c i n e B a r r i e r a d i M i z z a

La J± fiDUaTi! o Ir V H TI V A 5

Io seguo con grande simpatia i tentativi di questo giovane arditissimo, che sfida serenamente ogui ostacolo, che non si turba per alcuna diffi-coltà e va dritto al suo scopo difficilissimo senza spavalderie e senza debolezze.

L o sorregge nell'opera audace una sicura fede ; possa questa non venirgli mai meno, anzi, gli avvalori nell'animo la speranza del trionfo.

La conquista dell'aria sarà un giorno la più grande dimostrazione della potenza dell 'uomo.

Sergio Sergi.

7 K U T O J V l O I 3 l L * I S T I i l i

La F. 1 . 1 . T . non usa che B e n z i n a 4 4 C A R B U R I N E » TORTNO - Tia Almese, n. 10 (Fuori Barr. di Francia) - MILANO - Foro Bonaparte, n. 2.

di San Benedetto mi protegge nelle mie ascen-sioni.

Si è anche detto che Santos Dumont aveva intenzione di misurarsi in corsa coi migliori cam-pioni del volante, partecipando alla prova del Grand Prix, promossa dall 'A. C. F.

Il fatto in sè non ha nulla di straordinario, tanto più che altri « dilettanti » come Wanderbilt , Florio e Weill-Schott, per dirne qualcuno, l 'hanno preceduto; ma esso merita una speciale atten-zione, perchè Santos Dumont sarà indubbiamente un competitore temibile. Come già rilevai, il gio-vane sportsman possiede tutte le doti fisiche e morali per riuscire un ottimo chauffeur in eorsa.

Frattanto, la passione dell'au-tomobile non ha tolto a Santos Dumont quella volontà e quella tenacia che ha sempre dimostrate nei suoi esperimenti di areonau-

Santos-pumont automobilista Santos Dumont. Ecco un nome che forse nes-

suno ignora. Basta accennarlo durante una con-versazione perchè tosto il "pensiero di tutti ricorra ai famosi « dirigibili » simili a enormi sigari « avana », i quali per un pezzo hanno formato la delizia dei parigini.

Chi non ricorda i tentativi del giovane areonauta per <v girare » la Torre Eiffel e dimostrare che l'imperio dello spazio ormai sarebbe appartenuto all'uomo ?

Attorno al sno nome si levarono un tempo gli osanna dei suoi ammiratori ed anche le frecciate di coloro che ostentavano per il problema della navigazione aerea il pia profondo scetticismo. Egli lasciò fare, noncurante di tutto e di tutti, ed io ricordo con quanto fervore e con quale con-vinzione esponeva, or non è molto, ai suoi intimi, progetti nuovi per nuove prove. Si sen-tiva nel discorso, sicuro, incisivo, che la sua energia non è vinta, ma v ibra ancora pronta a misurarsi con gli osta-coli dell 'arduo problema impostosi. Da poco Santos-Dumont è diventato ardente automobilista.

Premetto subito — e lo faccio per gli appassionati di areonantica — che il popolarissimo inventore americano, or-mai fattosi completamente parigino, non pensa, almeno per ora, ad abbandonare i suoi esperimenti diretti alla conquista dell'aria. Egli è stato attratto invincibil-

Se li cade non sarà mai dall'altezza d'un pallone.

mente dal fascino del-l 'automobile, che dà così carezzevoli sensa-zioni ed ebbrezze nuo-ve, ed in questi ultimi mesi si è dedicato al modernissimo s p o r t con l'entusiasmo d'un neofita.

Un tempo Santos Dumont lo si vedeva correre al suo hangar di Neuilly in una mo-desta vettura elettri-ca; adesso il dominio d'un congegno più pos-sente l'ha conquistato, e le sue corse si sono fatte più rapide grazie aduna splendida auto-mobile di 120 cavalli di forza, ch'egli da poco possiede.

Santos Dumont è uno chauffeur abilissimo; ciò che si spiega assai facilmente quando si

La medaglia di S. Cristoforo protettore degli automobilisti.

Pensi che il giovane areonauta è dotato d'un sangue freddo ammirevole e d'nn coraggio a tutta prova.

Queste sue qualità, essenziali per un guidatore d'automobile, egli le ha esuberantemente dimo-strate in ripetuti e audacissimi esperimenti dei suoi « dirigibili » .

Agli amici che gli parlano della accentuata sua passione per l 'automobilismo, egli usa rispondere ridendo allegramente: « E' una cosa deliziosa poter vincere lo spazio con questa macchina; in caso di incidenti si cade sempre meno dall 'alto che da un pallone. D'altra parte, ho il mio talis-mano: una medaglia di San Cristoforo; quella

tica. Egli, fiducioso che un giorno o l 'altro — forse non molto lontano — gli arriderà la vittoria, persiste negli studi per risolvere il problema della «, dirigibilità » del pallone e trascorre quotidianamente nel sno hangar lun-ghe ore. Sant03 Dumont parteciperà alia gara per la Coppa che Gordon-Bennett ha assegnata alle prove di areonautica, e si ripromette fin d'ora di uscirne con onore, se pure un qualche spirito maligno non vi metterà la coda.

o

L'aereoplano dei fratelli Wriglit Un successo del "più pesante dell'aria,,

L'aereoplano dei fratelli Wright, munito di un motore di 24 cavalli, e pilotato da Wilbur Wright, ha raggiunto una velocitò, di 40 km. alVora.

L'aereonautica è classificata dalla grande acca-demia degli sporte di Parigi, una delle più emozio-nanti manifestazioni dello sport. Era dunque più che giusto che il nostro giornale, che registra ed illustra ogni performance compiuta sulla terra e sull'acqua, non si disinteressasse del regno dell'aria e seguisse ogni progresso della navigazione attraverso l'at-mosfera.

Ci volevano però dei collaboratori competenti per la trattazione di questa difficile materia, e noi, oggi, lo annunciamo ai lettori, ci siamo a tale proposito assicurata la collaborazione di uno fra i più distinti e giovani ufficiali del nostro esercito, il tenente del genio Luigi Mina, prof. della Scuola di guerra.

Oggi appunto offriamo ai nostri lettori un pre-gevolissimo suo articolo, riguardante l'ultimo suc-

cesso aereonatico, V aereoplano dei fratelli Wright. Mentre presentiamo il nostro nuovo collaboratore, portiamo pur a conoscenza di quanti specialmente si occupano di aereonautica, che la Società Aereo-nautica Italiana (Sezione di Torino) continuerà ad avere la sede presso la nostra Redazione, Via Davide Bertolotti, 3. N. d. D.

In questi giorni ha destato vivo interesse tra coloro che si occupano d'aeronautica una notizia che, quantunque americana, non è meno degna di fede : i fratelli Wright, oscuri fabbricanti di bi-ciclette in sobborgo di Dayton, nell 'Ohio, sono riusciti a percorrere notevoli distanze con un ap-parecchio di volo di loro costruzione.

Il segreto che avvolge l 'invenzione dei Wright non permette di dare attorno alla loro macchina

che delle indicazioni sommarie, che si completano con induzioni dedotte da altri apparecchi del ge-nere, e quindi non porgono ancora piena luce sul modo come i risultati vennero ottenuti, quanto importa ai cultori della materia che essi hanno as-sicurato trionfo del più « pesante dell'aria » questo, formidabile per quanto misterioso competitore del « più leggero » , nel cammino verso la conquista dell'aria.

La scoperta non sorprende chi segue passo passo le conquiste che ogni giorno va facendo l 'aerodinamica, si può dire anzi che era attesa come l'affermazione d'un idea già da gran tempo enunciata e coltivata con tenacia dai meglio inten-zionati ricercatori, ma che non si era finora affermata luminosamente nel campo pratico per le enormi difficoltà che accompagnano sempre le esperienze

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Prima della partenza.

deve studiar d 'ottenere; mentre qualunque mor-tale non ha su un tale apparecchio, almeno per \o prime prove, che un grossolano intuito del da farsi, precisamente come il bambino che barcolla allorché muove i primi passi, o l'uccello novel-lino che tenta invano a più riprese di staccarsi dall'orlo del nido per librarsi al volo.

Otto Lillienthal, martire glorioso dell'idea del volo, aveva già indicato ai sognatori, agli inven-tori, a tntti quelli a cui l'acuto spirito indagatore fa sperare possibile di creare dell 'uomo un nuovo èssere volante, aveva già indicato fino dal 1867 la via da seguire: due enormi ali ferme, della superficie di circa 16 mq. e non pesanti più di 24 kg. gli permettevano di lanciarsi giù per la ihina d'un colle, ed eseguire dei voli che rag-;innsero fino 300 m. di lunghezza. Il suo appa-•ecchio non era che un rudimentale arnese di volo, ira più propriamente un semplice attrezzo di gin-ìastica; si poteva con piccola transazione riportare il paracadute, che il veneziano Fausto Venanzio imponeva fin dal 1617, e non ebbe altro scopo :he di mettere in luce quale grande campo di isorse ancora ignote erano insite negli apparecchi per il volo.

La febbre della ricerca non ebbe bisogno di itimoli potenti perchè un'idea, così confermata iella pratica, dovesse perire colla morte malau-;urata del suo scopritore, e ne furono continua-ori gli americani Chanute ed Herring che gran-ero al tipo di apparecchi formati da due superfici li sostentamento, con un timone verticale ed uno irizzontale, non molto dissimile da quello che ira ha concesso ai fratelli Wright d'ottenere i oro risultati.

Gli apparecchi del Lillienthal e dei suoi con-inuatori sono dagli studiosi dell'aerodina mi -a lassificati nella categoria degli « aeroplani », ma enza motore, tali come erano, non potevano per-orrere che brevissimo spazio, tanto quanto glie ie concedeva la spinta che davasi l 'operatore piccando il salto per il volo. Per progredire era i assoluta necessità trovare il modo di fornire d'aeroplano una velocità propria: « pas de vi-

tesse, pas de voi » dicono gli avviatori francesi, ed eccoci dunque all'idea di sostenere gli aero-plani con una coppia di eliche giranti in senso contrario. Qui la storia è ricca di nomi di ricer-catori più o meno fortunati e tatti meritevoli di essere ricordati : Maxim, Philipps, Ader, Hargrave, Langley, Tatin, Kress, Hoffmann, ecc.

Due anni or sono sorprese gli arditi ricerca-tori del vecchio continente la no-tizia che il Langley fosse già per-venuto a costruire un apparec-chio capace di sollevare un uomo. Le esperienze furono fatte sul lago di Miehingam, e l 'apparec-chio riuscì a sostenere il suo gui-datore, ma per la difBficoltà di interpretarne l 'equilibrio e con-servarlo, il volo non potè durare a lungo ed apparecchio e guida-tore caddero senza danni nel lago.

In Francia attendono alacre-mente allo studio degli aeroplani M. Archdeacot, ed il capitano Ferber, con apparecchi a doppia superficie di sostentamento so-vrapjposte, con due timoni, ma mentre si attendevano i risultati dei loro studi la notizia di quelli ottenuti dai fratelli Wright venne a disorientare l'attenzione ed a far volgere all 'America lo sguardo indagatore.

Il 17 dicembre 1903 i fratelli Wright poterono eseguire il loro

primo volo, ma conservarono sull 'apparecchio e sulle esperienze il massimo silenzio, in seguito pro-seguirono le esperienze con risultati così 'notevoli, che merita conoscerne il resoconto: 26 settembre 1905, volo stimato 18' 9", con un percorso di 17 km. 961 m.; finito per esaurimento della provvista d'essenza ; 29 settembre, volo di 19' 55", percorso 19 km. 570 m. finito per esaurimento della prov-vista d'essenza); 30 settembre, volo di 17' 15", arrestato pel riscalda-mento di un cuscinetto; 3 ottobre, volo di 25' 5" , percorso 24 km. 535 mi terminato di nuovo pel riscalda-mento d'un cuscinetto; 4 ottobre, volo di 33' 17" percorso; 33 km. 456 m., uno dei cuscinetti era stato provvisto d'una scatola a grasso, ma l'altro si riscaldò, l 'apertore potè tuttavia far terra al punto di par-tenza; 5 ottobre, volo di 38' 3", per-corso 38 km. 956 m. ; tutti i cusci-netti con scatole a grasso funziona-rono bene, ma si era messo l'appa-recchio in moto senza che fosse pieno il serbatoio d'essenza, già consumata in parte in una espe-rienza preliminare.

Testimoni di queste esperienze furono parecchie notabilità di Day-ton, ed ecco come le descrive il giornale americano che ha diffuso il successo dei Wright .

« * *

Dayton (O). — Orwille e Wilbnr Wright , i due cittadini di Dayton che nel dicembre scorso hanno fatto sulla costa dell 'Atlantico (Ca-rolina del Nord) parecchie esperienze di una mac-china volante, hanno ora ripreso le loro prove, esperimentando il loro ultimo apparecchio davanti ad una dozzina di testimoni nella grande prateria Huffman.

La macchina si è sollevata sul principio ad una altezza di 25 piedi circa, ma la mancanza d'es-senza fu causa d'un arresto nel motore. L'aero-

plano è allora disceso lentamente sul prato. Il tubo dell'essenza fa subito riparato sul posto ed un'ora più tardi fu eseguita un'altra prova.

Questa volta la macchina fece il giro completo della prateria che misura più d'un quarto di miglio ogni lato. Prima di rientrare nell'hangar, l'areo-nauta ebbe il capriccio di descrivere un grande otto all'altezza di circa 40 piedi.

Il problema della nuova locomozione è dunque risolto. Durante otto settimane i Wright hanno la-vorato misteriosamente notte e giorno.

Ieri, quando essi giunsero a Springfield, erano sicuri del successo.

Essi avevano tuttavia da inaugurare un nuovo sistema di messa in moto, ed anche in questo il successo fu completo.

La macchina esce dall'hangar su un tavolato incli-nato largo al massimo un piede. Posta su un carrello molto ingegnoso , essa scivola su una guida fino all'estremità del tavolato dove, avviato il motore, essa spicca immediatamente il volo.

Il motore impiegato è di 24 cavalli. L'apparecchio è lungo 40 piedi e largo 6, le

superfici sostentatoci sono in tela da vele. Nel mezzo c 'è l 'apparecchio motore. L'operatore si mette pancia a terra col petto sopra un cuscino e dirige l 'apparecchio con due guide di stoffa. Le eliche, quando la macchina è in moto, girano con una velocità .straordinaria. Sembra che tra poco i fratelli Wright raggiungeranno la velocità di 40 miglia all'ora.

Essi dichiarano che la mancanza di vento nuoce loro come la presenza d'un vento molto forte.

E' da sperare, per il progresso dell 'aviazione, che queste notizie ricevano tosto nuove conferme da numerose altre esperienze, che valgano non solo a divulgarle, ma in genere a diffondere le re-centi scoperte nel campo dell 'aeronautica, ren-dendo sempre più vivo l'interesse per le questioni ad essa relative, che oggidì vanno presentandosi sotto un punto di vista speciale e quasi insperato.

I molti progressi verificatisi ormai nelle industrie

In piena volata.

hanno reso le questioni dell 'aerodinamica assai più facili e prossime alla soluzione, un notevole esempio si ha nel motore leggero quale è fornito dagli odierni motori ad essenza, coi quali è pos-sibile dare alle eliche velocità rilevanti senza ec-cessivo peso negli apparecchi.

Inoltre recenti studi sulle eliche aeree e sulla resistenza dell'aria hanno chiarito assai molte questioni sulla disposizione e configurazione delle superfici di sostentamento, e trasportato lo studio

e che sono inerenti alle delicate e costose costru-zioni dei meccanismi, nonché all' operatore che deve formare la sua pratica a spese dei mec-canismi stessi. È ovvio infatti che anche quando si avesse pronto il più perfetto apparecchio per vo-lare, occorrerebbe sempre trovare l'essere volante che sappia sfruttarlo, con piena cognizione degli sforzi coi quali deve lottare, dell 'equilibrio che

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La pagina alpinistica odierna trae argomento dalle ultime ascensioni, dalle diffìcili marcie com-piute in questi giorni dai nostri forti soldati alpini.

L 'uso degli skys, da qualche anno adottato per le truppe alpine, facilita l'effettuazione di lunghe

Capitano Luigi Moda comandante la 73' c ompagnia alpini.

marcie sulle nostre Alpi durante la stagione in-vernale.

In questi giorni è ritornata a Milano la Com-pagnia skyatori del 5° reggimento alpini, eoe si trovava assente da circa 40 giorni per le annuali esercitazioni ed escursioni sulla neve.

La grossa squadra, composta di 56 uomini fra i più forti e robusti, era sotto il comando del capitano signor Vincenzo Conforti, dei tenenti signori Fruttola, Spelta, Tronchetti, Villani, e dei sottufficiali signori Guidi, Rotta, Trauner e Ventura.

Le operazioni skyistiehe si svolsero in modo perfetto dapprima nel territorio di Bormio; ma essendo poi venuta a mancare la neve, si dovette passare nel territorio neutro di Livigno.

Notevole, fra le altre, l 'ascensione al passo della Forcola (Livigno-Bernina).

Il capitano Muratori Edoardo con quattro sol-dati e due guide compì l'ardita ascensione al monte Tabor (m. 3177).

Partito il 29 gennaio da Bardonecchia, pernottò in una grangia in Valle Stretta (m. 1774), m il ripa-rata dalla temperatura esterna, discesa a 18 gradi sotto zero. Ripresa alle sei del mattino seguente rascensione, nonostante una fortissima tormenta e la copiosa neve variante dai due ai cinque metri, g iungeva alla cappella sulla vetta del Tabor alle ore 12,30. Prese quivi alcune fotografie, faceva ri-torno in sei ore a Bardonecchia, senza iucidente alcuno,compiendo un'ascensione da nessuno degli alpigiani creduta effettuabile.

Ed ora abbiamo da ricordare l 'ultimo tour de forre compiuto dalla 73" compagnia appartenente al 6° reggimento alpiui.

Illustriamo con alcune fotografie la cronaca delle due difficili marcie compiute dai nostri forti soldati, sotto la direzione del capitano Luigi Moda, uno dei giovani e pia distinti ufficiali del nostro esercito. Piemontese di nascita, il capitano Moda è un appassionato e coraggioso alpinista; egli ha compiuto arditissime ascensioni su tutta la catena delle Alpi, per cui conosce alla perfezione la re-gione alpestre dell'Italia settentrionale.

La prima marcia fu esegnita dalla 73" compa-gnia (6° alpini) il 25 gennaio 1906 da Caprino Veronese alla Punta del Telegrafo e ritorno a Caprino.

La compagnia era così composta: Capitano Moda Luigi, tenente Ettore Bozzetti,

sottotenente Fronzadott . Aleardo, sergente Fabris Carlo, caporali e soldati 118 (anziani e reclute).

L 'escursione di questa stagione alla Punta del Telegrafo era ritenuta ardita e da qualche alpi-nista era stata fatta, ma scindendola in due gior-nate di marcia.

Il capitano Moda non conosceva quella mon-tagna altro che dall'esame della carta topografica.

La compagnia partì mentre Caprino era ancora avvolto nell'oscurità e raggiunse Ferrara di Monte Baldo sotto nn cielo splendido, ma con freddo intenso (12° sotto zero).

Dopo una breve refezione calda ed il tempo per applicare i chiodi da ghiaccio, la compagnia si rimise in marcia senza che il suo duce mani-festasse, uè proponesse una mèta da raggiungere.

Passando per Ferrara di Monte Baldo, il segre-tario di quel paese, signor Luigi Lorenzi, vedendo il capitano Moda gli si face va incontro dicendogli :

— Dove va, capitano 1 — E' presto, ed ho intenzione di arrivare un

po ' più alto — rispose il Moda. — Ma... fin dove potrà — soggiunse Lorenzi

squadrando il capitano con occhio di compati-mento da vecchio alpino.

— Naturalmente, fin dove si potrà arrivare — ripigliò il capitano.

Ed i terrazzani stessi dicevano pericoloso il cammino perchè ghiacciato e, indovinando il pen-siero o meglio il desiderio del duce di quei gio-vani soldati, asserivano impossibile il raggiungere la Punta del Telegrafo.

Il capitano Moda fece deporre gli zaini e, pre-cedendo sempre la compagnia, la guidava a co-lonna lunga, ma serrata, attenta e silente, fin sulla cresta coltelliforme del Baldo senza mai arrestarla nel ripidissimo gelato pend io , che qualche volta metteva i brividi.

Il tratto di creste nevose che separava dalla Punta venne poscia compiuto celere tri ente e, in una mezz'oretta, sotto un vento algido (20 gradi sotto zero), la compagnia si portò al rifugio.

Il capitano Moda ebbe forte preoccupazione della neve, che temeva disposta in qualche tratto a ventre mascherato e che il peso della compa-gnia facesse precipitare in vero disastro; ma pre-cedeva sempre di una ventina di passi e guardingo.

Nel rifugio si fece liquefare l'inchiostro gelato, e dopo di aver scritte poche firme si fece ritorno a Ferrara con soldati e con reclute (da due soli mesi sotto le armi) soddisfatte di aver ricevuto quel battesimo.

* * *

La seconda marcia invernale fu compiuta dalla 73" compagnia Alpini, il 7 dello scorso febbraio, da Caprino Veronese alla Podestaria e ritorno a Caprino.

La compagnia era così composta : capitano Moda Luigi, tenente Bozzetti Ettore, militari di truppa 120 (anziani e recinte).

L'elogio rimuneratore del colonnello Salsa e del generale Oocito per la brillante marcia alla Punta del Telegrafo aveva elevato di molto lo spirito alpino della compagnia, ed il cap. Moda uè appro-fittò per tradurre in atto il pensiero che da qualche giorno gli era balenato: portare il saluto agli skyatori del 6" Alpini confinati alla Podestaria.

La marcia presentava delle difficoltà di lun-ghezza (quattro valli da attraversare due volte: Tasso-Adige-Progno di Fumane e tutta la Val Pantena colle sue tre ampie testate) con relativi dislivelli, e, per giunta ancora, l ' incognita della neve.

In breve dalle pendici del Baldo si doveva at-traversare l 'Adige e percorrere per ben due volte tutti i Lessi ni nella loro parte più elevata e ri-tornare al Baldo.

La sera del 6 febbraio, riunita la compagnia, il cap. Moda espone ai soldati che aveva bisogno di cimentare il loro spirito militare alpino, di espe-rimentare ancora i loro muscoli, ma questa volta coll'affardellamento e coll 'armamento di marcia perchè non si dicesse che la compagnia faceva semplicemente delio sport.

Diede ordine d' immediato trasporto a Dolcè dei viveri, del caffè e dei generi di miglioramento vitto.

In paese le congetture più strane: si buccinava: il Corno d'Acqlùglio ed altri obiettava: impossi-bile, troppo distante (poverini se così fo bastato !).

E l'indomani sotto un cielo imbroncito, la co-lonna saliva grave l'erta faticosa ed impervia di Nogarole. Fra i soldati eran corse delle scom-messe di litri e mezzi litri: il più quotato era il Corno d'Acquiglio, alquanto l'abitato di Fono, nessuno aveva immaginato Podestaria.

Dopo una breve refezione a Fone si riprese la marcia, ma per pochi istanti, perchè fermata d'im-provviso la compagnia, il cap. Moda rivolse ai

Tenente Ettore Buzzetti.

soldati queste parole: « Un pugno di soldati del 6° alpini, scelti per ardimento, è sulla montagna nevosa della Podestaria, dove per l 'ultimo giorno si cimenta nell'ardito esercizio dello sley. Io vorrei arrivare a Podestaria per tributare loro il nostro saluto. Domani, ritornando a Verona, quei soldati riceveranno il plauso del colonnello. Ambirei elio unito vi fosse il plauso per la 73" compagni»'

EADIE WILSON DERBY Si è impos ta ag l ' i n te l l i gent i per la squisita e l e g a n z a e b o n t à ! Si è d i f fusa o r a n q u e per la sua e o n t e n i e n i a in r a p p o r t o a l la s t raord inar ia qua l i tà del m a l e r i a l e ! S e g n e r à per il 1909 nn rero t r i on fo

Rappresentanze esclusive della Ditta: G I U L I O M A . R Q C A . R T - M i L A V O , v i a M e i e i > ; i r f » i i o , n .

Per questo non è assurdo ritenere non lontano il tempo in cui un uuovo sport competerà il posto agli sportsmoderni,anuuoziaudosicome il profetad'una nuova èi a : lo sport del volo. Ten. Luigi Mina.

jVe/ prossimo numero pubblicheremo interessanti articoli di noti scrittori trattanti : Le vetture automobi i digli americani - 11 pattinaggio In Ittita - Le riunioni tpp che della Costa Azzu , ra - Il C mento invernate di Genova - Il più vecchio Rari Nantes d'Italia - L'alp n smo ed i T r e n -tino - La moda sportiva e le novi à di m i r z o - Il Gra d P ix automobilist co di Parigi - Il Touring Club a Nevi Ligure.

Il numero sarà completato da tutte le notizie sportive di secondaria importanza della settimana, dal movimento commerciale e dalla biblioteca. Nu-merose incisioni illustreranno il decimo numero del quinto anno della Stampa Sportiva.

Alpinismo militare invernale

La stazione per gli esperimenti dell'aereoplano dei fratelli Wright.

Esperienze, per il distacco dell'apparecchio Wright, zavoriato per trovarne il centro di gravità.

d'un apparecchio pel volo dal campo della fantasia in quello rigorosamente scientifico.

L'Automobile Club di Milano, preoccupato del bisogno ognor crescente per gli automo-oilisti di buoni meccanici, ha deciso l ' isti-tuzione di uno speciale ufficio che è desti-nato al più vivo successo, perchè esso avrà per compito di fare una lista degli chauf-

feurs raccomandabili, munendoli di uno spe-ciale libretto sul quale saranno segnate tutte

Il capitnti Edoardo Muratori sulla vetta del Monte Tubor I " 1 , 0 osservazioni che potranno tornare a lode o biasimo del titolare, così che l 'auto-mobilista che desidera uno chauffeur possa

sempre sapere se i meccanici che gli si presen-tano sono consigliabili o meno.

Un' altra iniziativa dello stesso Club si rife-risce pure agli chauffeur che certamente costi-tuiscono una fra le questioni vexatae o piuttosto vexantes dell 'automobilismo.

LA TARGA FLORIO

del cielo imbonito e fece apparire la luna argentea a proteggere il cammino dei baldi giovanotti ancor lungo. '

Questi pochi dati positivi sono abbastanza elo-quenti perchè ognuno possa giudicare quanto co-raggio ci sia stato nell'ardita iniziativa con tanta avvedutezza predisposta e compiuta, e quali con-tinue prove di eccelse qualità militari diano in ogni occasione i nostri valorosi alpini.

L ' a l p i n o .

Il HI Congresso Internazionale di Antomobiiismo a M i l a n o

Il III Congresso internazionale di automobi-lismo si terrà a Milano dal 24 al 29 maggio 1906 organizzato dal Touring Club Italiano e dal l 'Au-tomobile Club di Milano, col concor so dell 'Au-tomobile Club di Francia e sotto l'alto patronato nel Re .

Il Congresso è destinato al più grande successo ?er 1 importanza vitale dei temi che verranno trattati, riguardanti l'industria automobilistica.

Il Congresso è diviso in tre sezioni: la prima, sonica: la seconda, economica e la terza legisla-'tva. Nella prima sezione hanno già accettato di redigere e svolgere rapporti l 'ine. Gino Turri-ttelli, per ie vetture elettriche: il cav. Giovanni ^nrico, per i motori a scoppio; Leone Serpo!let, Per le vetture automobili a vapore; il sig. Giorgio heflner, per la carrozzeria; il comandante del M> artiglieria francese a Vincennes, Leone Ferrus Per le ruote elastiche; il dott. Alberto Pirelli di odano, per i pneumatici e le altre guarniture di 'Oiurna per ruote di automobil i : l'ing. prof. Mas-ino Tedeschi, per le strade in riguardo alla Io-

Col suggerimento e col concorso dell ' A. C. M la Società d'Incoraggiamento d ' Arti e Mestieri di Milano, sempre pronta a promuovere l 'educa-zione tecnica e professio-nale delle classi lavora-trici, istituirà un corso pratico specialmente de-stinato agli chauffeurs privati. La scuola degli automobilisti che, diretta dal l ' ing. Le id i , già così proficuamente f u n z i o n a presso la Società d ' Inco -raggiamento, mira piut-tosto alla formazione di bravi operai costruttori, soddisf cendo al t e m p o stesso alla lodevole curio-sità di molti che, anche non automobilisti, deside-rano rendersi conto delle costruzioni de l l 'automo-bile e del sno modo di funzionare.

Il nuovo corso invece è p i ù specialmente de-stinato allo chauffeur p r i v a t o — al cocchiere d e l l ' a u t o m o b i l e — che deve, o meglio, dovrebbe rimediare alle pannes.

Al momento di andare in macchina il cav. Vin-cenzo Florio ci invia il seguente telegramma:

Palermo, 27. — Favoriti da un tempo ottimo e dall'ottima condizione delle strade, una comi-tiva di automobilisti francesi ha visitato oggi il circuito della corsa Targa Florio.

L'impressione che essi ne riportarono, superiore ad ogni loro aspettativa, li rese entusiasti. Ciò che più ammirarono fa lo sviluppo del circuito, sopratutto per ciò che concerne ie difficoltà pre-sentate dalle lunghe salite, dalle frequenti discese e dai forti tourniquets.

Dal canto mio sono d'avviso che la corsa non potrà raggiungere una velocità superiore alla media di 55 chilometri all'ora, e ritengo assai dif-ficile che essa possa essere di tre giri.

La Commissione lavora alacremente all 'orga-nizzazione della corsa, la quale non lascierà nulla a desiderare.

La 73' compagnia alpina dopo la discesa dalla punta del Telegrafo (Monte Baldo).

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-- u x J3. m.r & a P U J » I l VA

comozione automobile, ed il sig. Alfredo Loreau, per gii esperimenti di labo-ratorio.

Nella sezione seconda — Questioni economiche — hanno accettato di trat-tare e svolgere temi l'in-geniere Ugo Baldini, per i confronti tra i differenti sistemi di trazione auto-mobile, l'ing. H. G. Baillie di Londra (Westminster), i 'onor. avv. Angelo Maio-r a n a , sull 'automobilismo nei rispetti economici e fiscali.

Nella sezione 3" — Que-stioni legislative e doga-nali — l 'avv. Gatti-Goria Cesare riferirà sulla legi-slazione per la circolazione degli automobili nei dif-ferenti Stati, ed il signor Antonio Colard, sulla re-golamentazione per il pas-saggio degli automobili da un territorio all'altro agli effetti delle dogane.

L'ufficio del Congresso è così costituito : Presi-dente effettivo • sen. Giu-seppe Colombo ; Vice-presidenti . fonso Ferrerò di Ventimiglia, presidente dell 'Au-tomobile Club d'Italia; commendato!" Giov Sil-vestri, del Consiglio direttivo del T. C. I. • Ballif Abel , presidente del Touring Club di Francia.

Segretari generali : dott. Gildo Guastalla, per il T . C. I. e l 'A. C. M. ; Alfredo Loreau, pre-sidente della Commissione tecnica dell 'Auto-mobile Club di Francia. Segretari aggiunti: Lumet di Parigi, segretario della Commis-sione tecnica dell 'A. C. di Francia ; A . Mer-canti, segretario di direzione del T. C. I.

Due nuove iniziative dell 'Automobile Club di Milano

La 73' compagnia del 6" reggimento alpini dunnte un alt sul pendio roccioso di Nogarole.

marchese Al- Esso consisterà quindi di alcune lezioni pra-tiche e dimostrative sul modo di rendersi ragione e di localizzare le principali pannes e sul modo di porvi riparo, un po' di clinica automobilistica. E siccome anche in automobilismo l ' i g iene è la miglior alleata della terapia, agli chauffeurs verrà insegnato come si tiene in ordine la macchina, e si evitino le maggiori cause di guasti.

Il corso comprenderà inoltre un breve cenno sul modo di servirsi delle carte geografiche, delle guide ed apnnari del Touring e dell 'Automobile Club, e, utile freno alle eccessive andature, porrà dinanzi agli occhi degli chauffeurs lo spauracchio delle contravvenzioni e lo spettro delle respon-sabilità civili e penali.

Vorrei che tutti poteste stringere oggi cordial-mente la vostra mano con quella degli skyatori come in intreccio armonico di resistenza e di ardimento. Alla Podestaria è ostensibile un re-gistro dei visitatori, per il quale nota si rende la nobile passione dei pellegrini della montagna Vorrei che quest'oggi tutti quanti poteste su quei registro rimuneratore scrivere le nostre firme quale affermazione che la canzone dell'alpino non cade silente. Però non intendo che alcuno di troppo si sforzi, e perciò chiunque di voi non si senta di sopportare la fatica è autorizzato a rima-nere qu i : si riunirà a noi al r i t o rno» .

Nessuno si volle fermare e la colonna s'avanzò gaiamente sulla neve imitando colla voce il teuf-teuf dell 'automobile.

Per fortuna la neve, sebbene in quantità, era buona e consentì di compiere tntta quanta la marcia.

Le guardie della finanza, distribuite lungo la linea confinaria, si presentavano premurosamente e anche si offrivano per provvedere mezzi di conforto.

Sono invero ammirevoli ! Confinati in mezzo alla neve e sulla linea di cresta in ricoveri mal sistemati per il riparo dai freddo e dai venti in-demoniati di lassù.

Il Governo dovrebbe rendere meno sacrificato questo loro servigio confortandoli con ricoveri sistemati o rimaneggiati secondo norme dettate dal Club Alpino.

A Podestaria tutta la compagnia ebbe festosa e generosa accoglienza e i soldati misero la loro firma sul registro dei passeggeri.

Al ritorno verso le 17 '/2 si notò un repen-tino passaggio dal giorno alla notte con ma-nifestazione di forte vento che diradò le nubi

1U XI xx o x x i x n x r x i o x w x » x x r xj

SFERISTERI DI PHLL0NI E Marzo ha fatto capolino, e ben presto vedremo

schiudersi i maggiori sferisteri per la stagione 1906. Non è senza interesse fare una breve rivista di essi e delle compagnie chiamate a funzionarvi nel corso della stagione.

A Torino, poco o nulla di mutato ; i giuocatori del 1905 continueranno anche per il 1906, e così i Gay, i fratelli Amati, Sardi, Pacini, Palazzolo,

Ghindo, Guglielmo Rasera, Dacolt e parecchi altri. La Direzione dello sferisterio ha però deciso, per aderire al desiderio manifestato ripetutamente dai frequentatori, di mutare spesso i giuocatori, approfittando delia facilità in cui si trova di fare dei cambi con altre piazze, e così i frequentatori stessi uniranno al vantaggio della novità quello di non dover assistere per tutta la durata delia stagione alle esibizioni di giuocatori o poco abili 0 non troppo graditi.

I giuocatori di pallone, come tutti gli artisti che si producono in pubblico e che di una qualche speciale valentìa o virtuosità formano la loro prò fessione, hanno degli artisti tutte le qualità e tutti i difetti.

E così anche nel giuoco del pallone vi sono gli artisti veri e gli artisti guitti, vi sono gli appas-sionati del bracciale clie si prodigano giornal-mente nelle partite a cui prendono parte, e quelli che entrano in lizza con una svogliatezza enorme, e fanno l'effetto di marionette vestite da giuoca-tore, apatiche ed antipatiche.

Guai alle compagnie in cui questi elementi sono trapiantati, il loro contagio è deleterio e gli spettacoli ne sortono freddi, inorganici e niente soddisfacenti.

Se a questa apatia poi si aggiunge, come per certi giuocatori avviene, l'insofterenza a qualsiasi rimarco da parte del pubblico, le astiosità tra giuocatore e giuocatore, o tra questi e l'impresa, allora addio suort, addio belle ed emozionanti partite, addio emozionanti palleggi e colpi pro-digiosi; tutto scompare e resta uno spettacolo privo di ogni interesse e di ogni attrattiva.

Torino ha, colla nuova palestra sorta in corso Peschiera nello scorso anno, assunto il primo posto fra le città che coltivano il tradizionale giuoco del pallone, e la Direzione dello Sferisterio tori-nese ha sempre curato di portare a Torino i giuo-catori piò abili e più corretti; ma noi non sap-piamo abbastanza consigliarla a perseverare con ogni suo potere in questi sani criteri sportivi per eliminare dalla sua squadra tutti gli elementi che per apatia, per deficienza di capacità o per cat-tivo carattere riescono meno simpatici e meno ac-cetti agli spettatori.

* * *

Nelle altre città le novità sono anche pochine ; se si eccettua la trasformazione della Società per lo Sferisterio di Roma in società per azioni, con aumento di capitale, per abbellire l'impianto e sostituire all'infelicissimo bastione in legname un elegaute e solido muro in ferro e mattoni.

Questi lavóri però, che sono appena ora stati iniziati e che richiederanno indubbiamente qualche mese, porteranno probabilmente un ritardo nel-l'inizio della stagione di giuoco che dovrebbe farsi, secondo le previsioni, il primo maggio prossimo. Se per quell'epoca tutto sarà pronto, del che, ri-petiamo, si deve molto dubitare, si farà una inau-gurazione monstre, coll'intervento di Mazzoni, Gay, Gabri, Martini Domenico, e di parecchi altri fra 1 migliori bracciali.

Si lavora anche a Pisa per la costruzione di un nuovo Sferisterio, molto più modesto però, ed adatto alle piccole esigenze di quella simpatica cittadina, che è stata finora il campo di prova delle reclute del pallone ed il rifugio dei giuoca-tori privi di buone scritture. Al vecchio giuoco battuto dal sole e privo di ogni comodità, sarà, per iniziativa del signor Baccani e di alcuni di-

lettanti toscani, so-stituito un mode-sto giuoco in le-gname, e s e r c i t o d a l l a Compagnia sociale italiana am-ministrata dal det-to signor Baccani, uno fra i più an-ziani e simpatici or-ganizzatori di spet-tacoli di pallone ; il fondatore anzi del giuoco in Firenze.

Mazzoni Giulio, il campione i n d i -scusso del giuoco del pallone sta pure trattando per eri-gere un nuovo Sfe-risterio a Livorno, d o v e da qualche anno manca questo gradito spettacolo, ecioèdaquandoun violento uragano ha demolito con un

soffio il fragile schermo di legno che vi aveva impiantato il Romoli, ed all'ombra del quale ave-vano fatto le loro prime prove il Mazzoni e quasi tutti gli attuali campioni della Toscana, dai più valenti ai più... modesti.

Quattro anni di mancanza dello Sferisterio e la desiderata presenza di Mazzoni, che vi ritorna con una accresciuta nomea, faranno certamente di Livorno uno dei migliori centri, di second'or-dine, in fatto di spettacoli sferisteri,?, se il Maz-zoni riuscirà veramente a procedere all'impianto, per il quale sta ora adoperandosi, farà una cosa buona dal lato sportivo ed utile per lui.

A Firenze si inizierà pure presto la nuova sta-gione nel grandioso Sferisterio delle Cascine, con una buona Compagnia diretta da Bruno Ban-chini, l'astro tramontato del bracciale, l'energico ed infaticabile direttore, il quale per la sua com-petenza, per l'energia sua verso i giuocatori e per la serietà colla quale sovraintende agli spettacoli nello Sferisterio fiorentino, si è acquistata tutta la simpatia di quel pubblico così appassionato, ma anche così esigente in fatto di giuocatori.

Nello sferisterio di

E' ben vero che la severità del Banchini gli valse finora una sorda guerra da parte dei giuo-catori coalizzati, i quali hanno fatto di tutto per levargli la concessione del giuoco di Firenze per l'anno 1906, ma fra gli interessi dei giuocatori e quelli del pubblico, la Società civile proprietaria di quello Sferisterio non ha esitato ed ha, con

G i u © e n T © R i savio criterio, mantenuto il Banchini alla direzione di quella palestra anche per la corrente stagione.

La coalizione dei giuocatori, diretta dal Bac-cani ed amministrata dal Nidiaci, dal Gay Paolo, Sconfienza, Gabri, Busoni, Belloni Foscaro, Mar-tini, Nardini, agirà invece a Roma ed a Milano.

Di Roma, già dicemmo più innanzi ; quanto a Milano, per l'occasione dell'Esposizione, e se si verificherà un ritardo nell'apertura dello Sferi-sterio di Roma, faranno il loro debutto i migliori giuocatori della Compagnia sociale, nello Sferi-sterio di Porta Vittoria.

* * #

Il numero delle piazze in esercizio e la scarsità di buoni elementi, porterà certamente con sè la deficienza di talune compagnie, specie di quelle destinate alle piazze di secondaria importanza, ove, accanto a qualche bravo giuocatore, si radu-neranno parecchi dilettanti o reclute del brac-ciale, ma il vivaio di giuocatori di pallone, sia nel Piemonte, sia ancora nella Toscana, è ricco di promettentissimi elementi, e le file dei nostri campioni, purtroppo molto esigue, si rinforze-ranno bentosto ed i vuoti saranno presto riem-piti da nuovi campioni.

E ciò è tanto più necessario in quanto che è imperiosa necessità per le Direzioni sportive dei varii sferisteri di eliminare senza riguardo ed in modo rigoroso tutti gli elementi meno corretti o meno abili che, sebbene in minore proporzione per le epurazioni fatte finora, inquinano pur troppo ancora certe compagnie sociali.

Il pallonaio.

Il nuovo sferisterio bergamasco Nella parte dell'alta città, denominata « La

Fara », a poca distanza dall'artistica chiesa di Sant'Agostino, ora ridotta a caserma militare, è sorto, per iniziativa dell'egregio signor Giovanni Ferrari, il nuovo sferisterio bergamasco, il quale, per la sua ampiezza ed accurata costruzione, si presenta come uno dei migliori.

Misura una lunghezza di centoquaranta metri ed una larghezza di metri diciotto; è limitato a sinistra da una muraglia alta venti metri circa, ed a destra da una robusta rete metallica assi-curata alla tribuna di prospetto.

Nella stagione invernale serve allo sport del pattino, e l'acqua, che viene introdotta per mezzo di tubi metallici appositamente collocati, gh;ac-ciata presenta una lastra da pattinaggio delle migliori che si possano avere.

Nella prossima stagione avranno luogo nello sferisterio in parola varie ed importanti gare. C

Firenze, (Fot. Sbisà - Firenze).

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AUTOMOBILISMO NOTE D'IPPICA

L a C o p p a d'oro Un grande ammaestratore di cavalli La Commissione organizzatrice della Coppa d'oro

ha proceduto all'apertura delle buste contenenti l 'indicazione dei premi condizionati offerti dalle Case ebe saranno particolarmente impegnate nel

Muraglia e campo del nuovo sferisterio di Bergamo.

Circuito Italiano. La cifra complessiva^ offerta è superiore alle 90.000 lire.

Ma non ci fermeremo qui. Si ha fiducia che la cifra raggiunta verrà di molto aumentata e forse anco raddoppiata. Inviarono offerte di premi le Case : Micbelin, di Clermont-Ferrand ; Pirelli, di Milano; Diatto-Clément, di Torino ; Bayard-Clé-ment, di Par ig i ; Gladiator, di Pré Saint-Gervais; Bianchi, di Milano, Darracq, di Suresnes; Ganlois, di Clermont-Ferrand; Samson, di Parigi; Reinacli, di Milano; Case costruttrici di gomme, di vetture, e fabbriche di lubrificanti.

* * *

Per talune Case la cifra sottoscritta fu notevo-lissima, così da superare i 5000 franchi, come Bianchi, Gladiator, Darracq; per altre vennero su-perate anche le 10.000, come Diatto e Bayard-Clément, o le 18.000, come Pirelli. Ma la Casa che fece l'offerta più grandiosa, e anche più nuova, fu la Michelin, di Clermont-Ferrand, che inviò una lista di premi sommante a L. 44.500.

Così i premi, che già raggiungevano la graziosa somma di L. 150.000, sono aumentati ed ora la Coppa d'oro si trova dotata di L. 200.000, cifra

Veduta generale della grande palestra Umberto I di Torino.

di un'eloquenza che non ha bisogno di com-menti.

Fra le ultime iscrizioni pervenute se ne notano tre inviate dalla Casa tedesca Benz, di Mann-

Da qualche anno fa il giro dei teatri italiani un grande circo equestre rumeno che riscuote ovunque il plauso generale del pubblico spetta-tore. Intendiamo parlare del circo diretto dal

comm. Cesare Sidoli, che fu fino a ieri ospite dei to-rinesi e che da oggi inizia al teatro Dal Verme di Mi-lano l'ultima tappa della sua grande tournée in Italia.

Generalmente, q u a n d o sui cartelloni teatrali si legge il debutto di un circo equestre, il nostro pubblico accoglie bene tale annuncio e accorre al teatro di via Andrea Doria sempre nu-meroso.

Il programma dei mo-derni circhi equestri non si limita agli esercizi del cavallo; esso comprende una serie variatissima di altri esercizi ginnastici ed atletici.

Il c irco equestre di pro-prietà del comm. Cesare Sidoli, che annovera quasi sempre ottimi acrobati, fa-mosi tiratori, equilibristi di p r i m ' o r d i n e , ecc., è quello che conserva, forse più di ogni altro, la ca-ratteristica dell ' ippica.

Essa costituisce i mi-gliori numeri dpi ricco pro-

gramma che la Compagnia svolge seralmente nei nostri teatri.

Dei circhi equestri oggi esistenti in Europa, non erriamo nel sostenerlo, quello del comm. Si-doli è fra i più ricchi. Nelle scuderie di questo circo voi trovate sempre non meno di 100 cavalli, d 'ogni razza, d'ogni età e d'ogni prezzo, dal pic-colo poney allo stallone; tutta una serie di ani-mali ammaestrati alla parola.

Non potremmo infatti usare espressione migliore per ricordare la scuola di ammaestramento di questo grande allevatore rumeno, il quale vuole sempre tenere alta la fama della sua Compagnia, riunendo in questa, il miglior elemento oggi dato dall 'ippica acrobatica.

Perchè un programma ippico possa interessare tutto il pubblico dei nostri teatri, occorre ch'esso sia variato. Quello del Circo Sidoli, a cui parte-cipano jockeys ed amazzoni di fama mondiale, riesce tale, ed è perciò che si svolge sempre alla presenza di una vera folla di spettatori.

Il comm. Sidoli, nativo di Berlino e figlio di italiani, è un appassionatissimo ammaestratore di cavalli, e pi iPche tutto*un direttore energico,

un lavoratore instan-cabile.

Egli non ama !«. ridarne esagerata a parole, ma con i fatti ci conferma la bontà del suo spettacolo, la ricchezza della sua scuderia, il valore dei suoi artisti, la lussuosità di tutto l 'equipaggiamento.

Figura simpatica, facilmente ben viso al p u b b l i c o delle grandi città italiane, il quale saluta sem-pre con piacere il ritorno di questa nu-merosa c o m p a g n i a composta di oltre 120 persone di nazione diversa.

La grandiosità di questo circo l 'abbia-mo comprovata una volta di più con la pantomima testé data al teatro Balbo e che si ripeterà al Dal Verme di Milano.

Sidoli, il quale è, fra

• M i

heim.

Basti dire che il comm. . . c no, l'altro, uno di quegli impresari moderni ohe non si spaventano delle spese, vi trasforma la pista del suo circo in un laghetto in brevissimo tempo, facendovi agire contemporaneamente tutta la sua

compagnia. Noi speriamo che il comm. Sidoli, un entusiasta del nostro Paese, ritorni presto in Italia. Lui e la sua compagnia saranno sempre i benvenuti. v. G.

Il Programma dei Giuochi Olimpici ad Atene E' stato deliberato definitivamente il programma

dei giuochi e delle feste per l 'Olimpiade di Atene. Domenica 22 aprile, nel pomeriggio , apertura

solenne dei giuochi olimpici nello stadio Pante-naico ; Concorso di ginnastica per squadre ; dimo-strazioni degli esercizi. Alla sera illuminazione dell 'Acropoli.

Lunedì 22: alla mattina, apertura del Concorso di tiro, del Concorso di scherma e dei giuochi atletici. Nel pomeriggio corse ciclistiche. Alla sera, ricevimento dei ginnasti e degli atleti per opera del Comitato dei giuochi olimpici.

Martedì 24: alla mattina, Concorso di nuoto 100 e 1600 metri ; nel pomeriggio, seguito dei Concorsi di tiro, di scherma e dei giuochi atletici.

Escursione a Egina e Salamina. Mercoledì 25 : alla mattina, Concorso di scherma

e giuochi atletici. Nel pomeriggio chiusura dei giuochi atletici. Alla sera spettacolo di gala.

Giovedì 26: alla mattina, Concorso di nuoto, metri 400. Concorso artistico e delle squadre. Se-

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Il comm. Cesare Sidoli.

guito dei Concorsi di scherma e tiro. Nel pome-riggio prove del Concorso di scherma e visita uf-ficiale allo stand di tiro. Alla sera ricevimento della Società letteraria « Il Parnaso ».

Venerdì 26: nel pomeriggio sports atletici e gin-nastici nello stadio e seguito del Concorso di gin-nastica per gruppi.

Al mattino, visita dell 'Acropoli e alla sera festa veneziana al Pireo.

Sabato 28, nel pomeriggio, sports attici e gin-nastici nello stadio.

Alia sera illuminazione del l 'Acropoli . Domenica 29, alla mattina, gare nautiche ; nel

pomeriggio rappresentazione nello stadio del-VFdipo Se, dalla compagnia del Teatro Reale. Alla sera corteo luminoso.

Lunedì 30, alla mattina, sports atletici e gin-nastici nello stadio. Alla sera conferenza del co-lonnello Balck sopra Lo sport del Nord.

Martedì, 1° maggio, alla mattina, fine degli sports atletici e ginnatici nello stadio. Visita ar-cheologica.

Mercoledì, 2 maggio, a mezzogiorno, proclama-zione dei vincitor i , dimostrazioni ginnastiche delle scuole, e alla sera festa d'addio ai parteci-panti.

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B A Y R O N A L D Una Società d'allevatori francesi ha caquistato

10 splendido stallone Bay Donald, famoso in In-ghilterra per i suoi prodotti, fra i quali si distinse maggior-mente Macdonald II. E' a La- F * Celle-Saint-Cloud che da poco j l'hanno installato.. I

Bay Donald è nato da Black ! 11 Duchee» e da Hiimpion, uno i H I degli stalloni più ammirati una diecina d 'anni fa. Bay Donald ha della madre l'alta statura ed il mantello d'un baio molto scuro, quasi nero.

Come cavallo da corsa Bay Donald fu molto ineguale. Se si adotta il principio che per giudicare un cavallo è d 'uopo contare sulle sue migliori per-formances, il figlio (li Ham-pli'fi dovrebbe essere innalzato quasi ai meriti del suo geni-tore. Le qualità per cui Bay Ronald meglio si rivelò come 11 vero erede della sua razza sono la robustezza e la resi-stenza, che gli hanno permesso di sopportare quattro anui di allenamento ed una serie di corse difficilissime, in alcune delle quali ha vinto terribili prove. Porse la sua Scuderia non seppe sempre bene uti-lizzare le attitudini di que-ito forte corridore; gli ha cliie-to anche troppo presto degli (forzi, per i quali il suo or-ganismo non era abbastanza preparato o io ha costretto a ipetuti tentativi su distanze ;roppo brevi per essere asso-utamente convenienti alla sua ìostituzione.

A due anni, nel 1895, Bay Ronald debuttava a Epsom e iusciva terzo, seguendo i due àvoriti, due cavalli ormai affatto dimenticati : lenii May Care e Froteard. Non riusciva però >iù tardi a piazzarsi ad Ascot e a Goodwood. Su

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otto corse di tkree years old, due solamente fu-rono le sue vittorie alla riunione di Newmarket, dove egli batteva fra gli altri Avilion, Damvion, Utica Earwig, Bareno e Degret.

A quattro anni corse sei volte e non ebbe che

Lo stallone Bay Ronald, il padre di Macdonald II.

nn successo, battendo senza fatica cinque puledri e puledre di tre anni, di merito mediocre.

La sua ultima campagna, nel 1898, fu in so-

stanza la migliore: poiché allora ebbe due vit-torie, l'una nella City and Suburban, l 'altra nel-1 Epsom Gap, in cui superava brillantemente Nem-haven II, Winkfield's Pride, l'australiano Herman e Champ de mars. Riceveva però uno scacco poco

dopo ad Ascot, dove The Bush lo batteva facilmente. Restava pure vinto da Ve-lasqueze Cartouehe, da Ni-nne e Batt.

Bay Donald chiudeva in modo assai infelice la sua carriera di corridore, bat-tuto ancora da The Bush nella corsa deU'Fpsom Cup.

Lo stallone però si clas-sificava subito come un ma-gnifico r iproduttore: sua figlia Dondau, specialmente, nata dalla prima produ-zione nel 1900, confermava assai largamente i prono-stici. US Una sorellastra di Bay Donald, Black Cherry, da Bendigo e Black Duchess, ha dato successivamente con Ayrshire, Jean's Folly ; nel 1902, con Tsinglass, Cherry Iass\ e nel 1903, con Count Scliomberg, Black Arrow, uno dei candidati più quotati, malgrado qual-che debolezza, nelle prove classiche inglesi del 1906.

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Li A U T A M t A STORTI V A 15

Notiziario Sportivo a u t o m o b i l i s m o

f t . A Napoli sorgerà prestissimo una succursale della gran Casa francese La Darracq.

f , Segnalano che S. M. la Eegina Madre intraprenderà prestissimo un viag-gio di 15 giorni attraverso la Sardegna in automobile (con una 18 HP Itala) e quasi subito dopo salperà per l'America del Nord (con una 50 HP Itala) dove viaggerà per circa due mesi.

Dappertutto queste auguste visite sono desidera tissime.

*** A Torino sono annunziate le se-guenti modifiche nel ramo dei campioni del volante pel 1906: Lancia, Nazzaro e dott. Weillschott correranno per la fiat ; Oirano, Cagno e Pabry per P Itala; Raggio per la debuttante Marchand. Presto si conosceranno i nomi dei gui-datori dell1 Isotta, Rapid, Ziist e Bianchi.

Le Case preparano alacremente le formi-dabili vetture della nuova stagione. Si sa che la Rapid sta preparando una 140 HP,

A Torino, la creazione d'un Palazzo'""' degli Sports pel 1907 sembra ormai un fatto compiuto. Un milione è già stato sottoscritto da un nucleo di appassionati automobilisti. Ora si attende dal Muni-cipio il terreno per iniziare i lavori.

,-** A Torino il bilancio della 3«Espo sizione d'Automobili ha dato le seguenti cifre: Incasso lordo L. 100.000; visitatori a pagamento 35.312; tessere gratuite 700; abbonamenti 650; tasse di posteggio, ri-cavate L. 49.000 ; ricavo servizio omnibus L. 6124.

Un vero successo. f i A Napoli si stanno gettando le basi

per la fondazione d'un Automobile-Club. Fra i patrocinatori trovansi il Principe di Pescara, Pandolfetti, barone Corsi, Joung, conte Diego Gonzaga, Mastrilli e Hensemberger.

A Torino, nella prima quindicina di marzo sono convocati i rappresentanti delle sezioni di Milano, fioma, Verona e Genova per convalidare il passaggio del Moto-Club di Torino a Moto-Club d'Italia.

e i e L i s m ©

zarri Renato, Bizzarri Rodolfo, Black-burn, Cassola Armando, Cassola Fer-ruccio, Cbiericoni, Evans, Gabrielli C., Lissemore, junior, Livermoor, Luciani, Rhymes A., Rhymes G., Sabatini, Sella, Smith, Taddei e Vernucci.

*** Col 1" marzo è andata in vigore la nuova legge che dazia i cavalli importati dall'Austria-Ungheria.

*** A Parigi, all'Ippodromo di Auteuil, nel premio Billancourt (L. 15,000, m.4200) è giunto 1. Renegat, 2. Beaurepaire, 3. Frisquet.

Nel premio Kergm (L. 10,000, metri 2800 siepi) vinse Gibichung del deputato Arch-deacon, che presente alla corsa poco dopo veniva colto da malore e trasportato fuori in stato gravissimo ; 2. La belle 8. Cloud, 3, Diego.

i p p i c a

.*•** A Roma la Società Parioli, orga-nizzatrice all'Ippodromo dei Pini, ha trricchito il suo programma con una mule d'essai, dotata di lire 50 mila, e »ortò V Omnium del 1907 a L. 25 mila di >remio.

A u t e i l (Parigi) il premio Viaduc lire 10 mila, metri 3000) è toccato a La-tetnni, 2. Occillade, 3. Ponsa.

Nel premio Castiglione (lire 4 mila), innse 1. Kruger, 2. Hameau, 3. Firos-•orphe. Nel premio Beaumanoir (lire 4 mila),

"lfj'„ Are en ciel, 2. Beo d'Ambes, • JJiflamme. •}} Premio Lafaisanderie toccò a Fraqi-

2. Kan, 3. Cantiniere. *** A Roma il Jockey Club ha pubbli-™ i elenco dei fantini autorizzati a

nontare in Italia nel 1906. Eccoli : fantini: Bartlest, Beckwith, Biasci, £?p.m*?> Clut, Cook, Dewey Emery

pannelli, Goddard, Grassini, Hagger emtning, Hill, Jacobs, Leyton. Lilse-

III ' Manchester, Michelotti, Miliani, 3 «7, Parola, Phillips, Rhymes, Rossini, Wright ' 0 r i a n i ' Whelan, Woodcoek é Allievi fantini: Amedio, Arnotti, Biz-

*** A Parigi è terminata la corsa delle 12 ore a vppie lasciando quasi total-mente insoddisfatto il pubblico che non ha potuto gustare le emozioni d'una lotta ohe poteva prevedersi.

Per dimostrare questo suo malcontento non ha mancato di lanciare dalle gallerie sui corridori e sulla pista, quanto gli oapitò fra le mani. Un vero baccano con relativi danni per L. 2000.

La Giurìa classificò i concorrenti in quest'ordine d'arrivo: Ingold, Tuhau, Kudela, Hansen, Deschamps.

A Mantova la corsa di 20 km. in-ietta, dal Pedale Mantovano è stata vinta ia Portioli, 2. Toni, 3. Martelli, 4. Ono-

rante, 5. Moro. * * A Lisbona il premio internazionale

. vinto dall'italiano Messori, 2. Neyra spagnuolo), 3. Abrich (francese).

*** A Pisa è stato collaudato dal Regio Governo l'allevamento di Barbacina. Vi assistevano il generale Berta, barone Pa-voncelli, conte Del Balzo, Centurini e l'ambasciatore inglese Egerton. Quest'ul-timo è stato, dietro invito, a visitare la scuderia del conte Scbeibler.

*** A Nizza (Francia) nel Premio d'Ame-rica {handicap- 6000 lire, m. 1800-1900), è 1. A Ih. soli Bismout, di Dorgnesse ; 2. Mary Rachel, dei fratelli Giorgi ; 3. Axmère, di Tamberi e Gargiulo.

Nel Premio degli Stranieri (Lire 2000, m. 2800 3000), 1. Mirthful, di G. Courbe; 2. Tivilight, di Cape; 3. Mary Avenel, di Boyer.

Nel Premio del Consiglio generale (L. 1500, m. 2800-3000), è 1. Bravoure, di Brau| 2. Sans Peur, di Ulysse ; 3. Utilité, di Cerati.

Nel Gran Premio del Circolo del Medi-terraneo (L. 3000, m. 2800-2860), è 1. Allison Bismouth', 2. Astruc ; 3. Printemps.

Nel Premio dei Vincitori (int.: handicap: L. 4000, metri 2000-2150), è 1. Royal Nor-mand-, 2. Vert-tìalant; 3. Brillantine.

*** Nei pressi di Verona ebbe luogo il 2 febbraio un brillante drag degli usseri di Piacenza, al quale concorsero 25 ca-valieri.

Vennero messe in campo 6 coppie di cani che lanciati a full-cry dalla Croce Bianca, rapidamente compatti arrivarono sul posto a sud delia località Chievo, ove avvenne il h'U.

Erano come huntsman il barone capi-tano Airoldi e master il tenente-colon-nello marchese Viti.

Lungo tutto il percorso, che venne at-traversato in 50 m nuti di consecutivo gran galoppo vi si trovavano disseminati, oltre ai naturali molti ostacoli artificiali superati mirabilmente e senza alcun in-cidente.

Al kilt eranvi a convegno lieto molte elegantissime signore e signorine, alle quali gli usseri offrirono il thè.

Dal Chievo il ritorno fu animato ed allegro in lunga serie di splendidi equipaggi.

L O T T A

*** A Palermo sono terminate le lotte pel torneo internazionale.

Nel Premio consolazione Jonsseuff (turco) batte Milo (italiano).

Clément (francese) vince Amalhon (se-negalese).

Nel Premio campionato Romanoff (russo) atterra Steurs (belga).

Dickmann (ted.) vince Carpini (ita].). Raoul (francese) atterra Schackmann

(tedesco). Il lottatore Fabra (ital.) è caduto ma-

lamente fratturandosi una costola. Nel Premio consolazione Milo (italiano)

vince Clément (francese). Limousin (francese) atterra Jousseuff

(turco). Nel Premio campionato Steurs (belga)

vince Dickmann (tedesco). Raoul (francese) si assalta ad oltranza

col suo compatriota Aimable. Schackmann (tedesco) si misura col

compatriota Witzler per un assalto alla lotta giapponese ju-jutsu.

La prova accanita e breve lascia a terra mezzo svenuto lo Schackmann che ha avuto pressioni sulle glandoiedelcollo.

Il frapcese Raoul seduta stante sfida il vincitore Witzler per la dimane.

Nel Premio consolazione Limousin (fran-cese) vince Giovannoni (italiano).

Amalhon (senegalese) atterra Jousseuff (turco).

Nel Premio campionato Romanoff (russo) vince Schackmann (tedesco).

Steurs (belga) atterra Carpini (ital.). Pons (francese) vince Dickmann (ted.). Raoul (francese) atterra il compatriota

Aimable. Nel Premio consolazione Limousin (fran-

cese) vince Milo (italiano). Jousseuff (turco) atterra Clément (fr.). Nel Premio campionato Steurs (belga)

vince Schackmann (tedesco). Romanoff (russo) atterra Carpini (ital.). Pons (francese) vince il compatriota

Aimable. L'assalto alla lotta giapponese tra Raoul

frane.) e Witzler (ted.) termina con una vittoria stupefacente del primo.

La finale del Premio consolazione dà 1° Carpini (Livorno), 2» Giovannoni (Ge-nova),

La finale Campionato dà vincitori : 1° Raoul (francese), 2° Pons (id.) 3° Ai-mable (id.), 4° Dickmann (tedesco).

A Napoli continua il torneo di lotta per la Coppa Florio. Giovannoni (ita-liano) vince Jousseuff (turco); Bomanoff (russo) atterra Limousin (francese); Ai-mable (francese) vince Steurs (belga); Raoul (francese) atterra Carpini (ita-liano) ; Pons (francese) vince Dickmann (tedesco).

S S H E R M S

*** A Catania nel teatro San Giorgi, dinanzi a un pubblico sceltissimo, il campione della scherma A. Greco ha

•incrociato il suo ferro coi maestri Car-letti e Buccellato. Applausi intermina-bili furono la ricompensa della sua bravura.

3,** Da Parigi si annuncia che alla Coppa Gautier che sì disputerà nei giorni 17, 18, 19 aprile a Monaco, presso lo Spor-ting Club, sono iscritti gli italiani : No-vack(Bergamo),Cavalchini (Torino), Gia-nese (Venezia), Bertinetti (Vercelli), Spe-ciale (Palermo) e Olivier (Milano).

Da molti si lamenta il fatto che non vi sia stato girone per la scelta di que-sti campioni; noi ci auguriamo che essi abbiano a riportare completa vittoria.

*** A Trani i maestri Perulli e Can-fora coi signori Arnone, Casieri, avv. De Michele e Petta, hanno tirato di scherma in una riuscita accademia, posta sotto la direzione del Duca Carvano di Montal-dino.

*** A Roma alla Sala Umberto I si è svolta brillante l'accademia Migliorini a cui presero parte bravi schermidori. Ti-rarono Tedodi, Gioberti Frattini, Man-dini, Giorgini, Paoletti, e il colonnello eubano Baralt. Dirigeva gli assalti il conte Calori.

S P O R T P E D E S T R E

**.». A Moncalieri il 1° marzo si riunirà la Sezione Ac\VAudax Podistico Italiano, ben diretta dal signor Dalmasso, per con-certarsi circa la prima marcia ufficiale di km. 75, già fissata pel 18 marzo, sul percorso : Moncalieri, Torino , Rivoli, Avigliana, Giaveno, Trana, Piossasco, Beinasco, Moncalieri.

A Parigi, sul terreno di Saint-Clond, si è disputata la Coppa C'hallenge Inter-scolare per l'educazione fisica. Il percorso di km. 12 dà 1» Kolser (Scuola Elettri-cità), in 49'; 2" Rebut (Liceo Janson); 3° l'italiano Agostini; 4° Petersen ; 5" Laiicelin.

•VUOTO

*** A Torino si è radunata la Sezione della Società Italiana di salvamento. Si approvarono i bilanci e si assegni una medaglia di benemerenza alla Società Armida per l'appoggio prestato all'Asso-ciazione. Per gli stessi motivi toccò un diploma di benemerenza all'avv. Moglia e un plauso al prof. Monti.

La nuova Direzione pel 1906 è risul-tata così: cav. Marchetti (presidente), cav. Rolando (vice), Cocchi (segretario), Clerici, dottor Marchetti, Silva, Vaudano (consiglieri), Peghini (revisore dei conti).

nistre

*** A Firenze si è nominato il Consi-glio Direttivo della Sezione Rari Nantes. Vennero eletti: dott. Lanari (presidente), Baroni (economo), Mennier (segretario), Nischi (vice), rag. Baldi, avv, Pimpinelli, Pucci, Lamati, Nelli, Giorgini (consi-glieri), rag. Ginotti, Failli, Mariani (re-visori), Andreotti (cassiere).

e a r c o T T f l G G i o

*** Da Roma avvertono che Sua Maestà il Re ha donato una ricca Coppa d'ar-gento per essere disputata nelle pros-sime regate interuniversitarie sul lago di Como. G I M N A S T i e a

*** A Roma, l'onorevole Boselli, mi" -o della pubblica istruzione, faceva

consegnare all'oti. Luigi Lucchini, presi-dente della Commissione italiana per le Olimpiadi di Atene, una magnifica Coppa di bronzo e argento dorato, opera della fonderia Nelli, con una lusinghiera let-tera di accompagnamento.

F O O T - B H L L

*** A Livorno il Virlus Juventusque ha vinto con 4 goals a 0 un team di ufficiali inglesi del piroscafo Italia. flREOiVflUTIgfl

*** Da Londra si annuncia ché l'aereo-nauta Brower ha traversato la Man ca in pallone. Alle 15,15 il pallone lasciava le coste inglesi, ed alle 17,30 toccava il suolo francese.

T I R © *** A Roma, allo stand di Garbatella,

si è disputato il 3° Campionato di Tiro al piccione, vinto quest'anno dal mar-chese Giulio Merighi (20 su 20), 2. il marchese Paolo Merighi (19 su 20), 3. e 4. il conte Czernin e Montani (18 su 21), 5. ing. Farina (17 su 21).

La poule fu pel Conte Grasselli (3 su 3), 2. e 3. Aldura e Giorgi (2 su 3).

La poule libera fu pel conte Czernin e Dalla Casapiccola (6 su 6).

Furono uccisi 428 piccioni. *** A Genova, allo stand di Quinto al

Mare, il tiro sociale è per Viganego (15 su 15), 2. Merli (14 su 15), 3. e 4. Quei-rolo e Pareto (13 su 14), 5. Oderò (11 su 12).

Il tiro a un piccione dà 1. e 2. conte Gaioli-Boidi e Setto (11 su 11), 3. Bru-netti (10 su 11), 4. e 5. Queirole e Mal-fettani (9 su 10), 6. Fortunio (9 su 11), 7. Sciallero (9 su 12).

Le altre poules spettarono al conte An-tonelli, Pienori e Lagorio.

*** A Montecarlo il Premio Roquebrune (L. 2000, 54 tiratori), è stato cosi diviso: 1., 2. e 3. march. Scala, Vander Heyder e Galfon (11 su 11).

*** A Montecarlo il Premio 0. Brien (L. 3000), radunò 79 tiratori.

Il 1„ 2. e 3. premio fu per Leblond, Mocremans e Langhendock (8 su 8); il 4. fra Padovani e lord Aosslyn (11 su 13).

La poule a doppietto fu per Mackin-slocb.

*** A Lucca, allo stand di S. Concordio, la poule d'ap-rtura fu per il conte Mina-toli e Franuira.

Il tiro Montecarlo toccò al conte Minu-tali, 2. e 3. Pacini e Grassini.

La poule di chiusura spetta a Pacini. f . t . A Roma, allo stand di Garbatella,

il tiro handicap fu pel cav. Boccardo e marchese Merighi.

Il tiro ai 5 piccioni spettò a Montani, 2. Vitalini, 3. marchese Merighi, 4. Dalla Casapiccola.

Le poules libere per Dalla Casapiccola, cav. Boccardo, marchese Merighi e Mon-tani.

La poule di chiusura pel barone Coletti, 2. Boccardo.

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Vincitrice nella Corsa Internazionale di Motociclette in Francia 1905, della Coppa Gordon Bennett. P e r C a t a l o g h i , Cer t i f i ca t i e « c h i a r i m e n t i , r i v o l g e r s i a l la D i t t a f . WOLLMANN - Padova - Kappresentanza Generale per l'Italia.

JJ ZL o J: JI in jf o r y n i J VAI

H U T O M 0 B I L I S M ©

Esposizione Svizzera del ciclo e auto-mobile.

*** La Coppa del Club Nautico di Nizza per canotti automobili è stata vinta da Loup Siane, 2. Mercédès II.

*** A Parigi si è radunata la Com-missione internazionale del Circuito eu-ropeo; erano presenti il march. Ferrerò di Ventimiglia per l'Italia; Fasbender per l'Austria ; Sierstorpf per la Germania; Liedekerke pel Belgio; De Dion per la Francia.

La Commissione decise la costituzione di un Comitato esecutivo, chiamando a presidente il marchese De Dion.

La data della gara è stata anticipata al 26 luglio.

La gara del Circuito europeo si svol-gerà su un percorso di 100.000 chilometri. L1 itinerario comprende, fra le altre città: Grenoble, Milano, Torino, Modane, Chambery.

Venne aggiunta una categoria di vet-ture a vapore.

*** Da New York sono partiti per l 'Europa gli italiani Lancia e Aiassa (della Fiat) reduci dalla Florida.

A Torino la Scuola per gli chauf-feurs studia l'impianto d'una sezione femminile per lo studio dell'automobile.

Si comincierebbe con 20 allieve.

ippien

volpe, Vhuntsman sig. Monconi si incontrò in volata col ten. di cavalleria Bianchetti. Il cozzo dei due cavalli fu cosi secco che il Moriconi stramazzò al suolo con frat-tura dell'osso temporale e fu portato in grave stato all'ospedale.

*** All'Ippodromo di Auteuil (Parigi), il premio Suresme (L. 3000), è toccato ad Avignon, 2. Brezonec, 3. Laureat II.

Nel premio Hypothese (L. 6000), è 1. Mont Joie, 2. La Reaute, 3. Planete.

Nel premio Finot (L. 20.000), 1. Bur-grave II, 2. Ci.neas, 3. Bec d'Ambes.

Nel premio Bruyeres (L. 4000), 1. Vieux Jeu del principe Doria, 2. Chita, 3. Ar-taban li.

Lo steeple-chase militare (L 4000), è vinto da Juvisy. 2. Bel Ami II, 3. Gratin II.

Il premio Belle Isle (L. 3000) è per Le Brelteur II, 2. Le Belvedere.

*** A Milano, nei pressi di Oleggio, si è svolta un bella partita di caccia al daino, che procurò una galoppata di 47 minuti. Quindici i cavalieri e ventotto i cani.

*** A Nizza le Scuderie italiane che fecero maggiori guadagni sono: Lamma (L. 6500), Tamberi (4600), Giorgi (2600). S C H E R M A

si è tenuta l'interessante accademia di-retta dal maestro Foresti. Tirarono bril-lantemente il campione italiano Cino Ceni, Baldi. Castelnuovo, Levi. Lari, Mo-digliani, Petrini, Piacenti, Raggetti e Volpini.

*** A Genova, la Società Genovese di Scherma ha nominata la sua nuova Di-rezione, così composta: avv. Fiamberti, presidente; Gardella, vice; avv. Fracassi, segretario; avv. Chiappe, Massone, Sa-viotti, cav. uff. Denegri, Vallembona, Barabino, Costa, ragioniere Trovati, con-siglieri.

Y A C H T I N G

Da Londra segnalano che le pros-sime gare del Yachts Solent sono destinate a gran successo. Lo si giudica dalle ri-petute ordinazioni ai cantieri.

*** Fra un mese sarà completato un ma-gnifico yacht a vapore di 600 tonnellate per Mr. Alfred Farquahar, presidente del « Royal Yacht Squadron », ed a Sou-thampton se ne stanno ultimando altri tre, di 500 tonnellate ciascuno, per cro-ciere nel Mediterraneo.

Nei circoli sportivi si è dolenti che la Francia si sia rifiutata di accettare la formula proposta dalla recente confe-renza di Londra per le dimensioni di un tipo unico di yacht.

T I R ©

tiro 29 dà l .o e 2.0 Dezza e Marchesi (8 su 8), 3.o Zonda (7 su 8). 4.o e 5.o Schiantimi e Fumagalli (5 su 6), 6.o, 7.o, 8.o Ognibene, Ciletta, Gianzini e Vanin (4 su 5).

Il tiro 30 dà l .o e 2.o Fumagalli e Gianzini.

A Pavia, allo sland di Guinzano, il tiro di prova è per Rovida, 2.o, 3.o dott. Sassi e avv. Sozzi.

Il Uro generale, l.o, 2.0, 3.0 vanno a Cabrini, Cavalli e Sozzi, il 4.0, 5.o a Rovida e Martinotti.

La prima poule dà l.o e 2.0 avv. Sozzi e dott. Sassi.

La seconda poule è per Rovida, 2.o e 3.0 Sozzi e Aimone.

*** A Modena, allo stand di S. Faustino, il tiro Vaciglio è pel dott. Alberti e Rova (8 su 8), 3.0 avv. Boselli, 4.o Braidi, 5.o Severi.

Le poules spettarono a dott. Alberti, Sacerdoti, Severi e Braidi.

*** A Firenze, allo stand di S. Donato, il tiro 24 è per Ciofi (4 su 4).

Il tiro 25 handicap dà l.o Sorel (5 su 5), 2.o dott. Del Greco, 3.0 maggiore Lega.

Le poules spettarono a Liccioli, Guar-nieri, Ciofi e Sorel.

A'-jf A Verona si lavora alacremente pel programma della grandiosa Gara in-ternazionale di Tiro a segno, che si svol-gerà poi a Milano.

*** A Montecarlo il premio Montagel (lire 1000) va diviso: l .o, 2.o De Robiano e Paccard (10 su 10), 3.o fra Le Clond, Horodetsk e D. Barbarin (9 su 10).

A Torino, allo stand Villa Marchesa, la poule d'apertura è per l'avv. Voli.

Il tiro generale dà l .o Colombo, 2.o e 3.o Gresy e Durio, 4.o avv. Voli, 5.0 in-gegnere. Demonte.

La poule è per Colombo e Gresy. *** A Varese il tiro di prova dà l .o

Mozzoni, 2.o Malassina, 3.o Fumagalli. Il tiro generale, l .o Rossi, 2.0 Schian-

nini, 3.o Colombo. 4.o Masseri. Il tiro finale, l .o Fumagalli, 2.o Rossi,

3.0 Frasohini.

nella poule libera il l .o premio (lire 1000) è per Vitalini (12 su 12), il 2.o da Dalla Casapiccola (12 su 13), il 3.o Potenziani (11 su. 13), il 4.o Montani (13 su 15), il 5.o Grasselli (12 su 15), il 6.0 Spinola (13 sn 16); furono uccisi 444 piccioni.

*** A Genova, allo sland di Quinto al Mare, il tiro sociale è per Lavarello (23 su 23), 2 o Oliva (22 su 23), 3.o Viganego (11 su 12).

Nel tiro handicap, l .o Oderò (20 su 20), 2.o e 3.o Letti e Lagorio (19 su 20), 4.o cav. Tassara (18 su 19), 5.0 cav. Oliva

(14 su 15), 6.o Piccaluga (12 su 13), 7 0 Brunetti (10 su 11), 8.0 e 9.o Santamari. e Lavarello.

Le altre poules furono pei fratelli Que; rolo.

Da Londra annunziano che si levata una crociata per l'abolizione d̂ tiro al piccione ritenendolo sport crudele La decisione è stranissima e dà luogo ì commenti sfavorevoli, appunto ora eh( gli inglesi cominciano a perdere terreno in questo sport.

P 0 P I S M 0

*** A Pinerolo, la fiorente Robur hi svolte due gare.

La prima di metri 100 è vinta da Tesi (Unione Ginnica di Saluzzo), e la secondi di metri 2400 da Fhk (Ginnastica di T0 rino.

* * * da Colia. 2. Bedda. 3. Ghecchi.

A Milano, al Trotter si è disputati la corsa dei 7 km. dello Sport Club ci è vinta da Serniani, 2. Ferrari.

IL CALENDARIO SPORTIVO (da domenica 4 a sabato 10 marzo).

4 marzo. — Torino - Formazione zione Àudax Podistico. — Genova - Mate di foot-ball delle p ime squadre pel cam pionato italiano, Genova contro Milano — Milano - Id. seconde squadre, Torin contro Milano. — Novara - Aceademi di scherma. — Roma - Riunione ippic a Bracciano. — Trevi-o - Corsa ciclistic di allenamento del Routier autonom italiano. — Milano - Tiro a volo nell stand di Precotto. — Parigi - Fine coro motociclistica di 24 ore. Concorso di ve ture a vendere dell'A. C. di Turenni Corse ciclistiche al Velodromo d'inverni

5 marzo. — Cannes - Regate di yacht fino al giorno 11 marzo.

7 marzo. — Pau - Concorso ippico. 8 marzo. — Cannes - Inizio settiman

automobilistica fino al 24. 10 marzo. — Verona - Iuaugurazion

Esposizione di sport. — Alessandria - Coi tinuazione del Congresso dell'Unione V locipedistica Italiana.

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