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' 7 5 . 1 . ' 2Aet :g . {2 gala : " 11... ... il • `e- -• -• • i* i'i• •• " " " - eattilie:SUirteasatt, t, • si t .. Pisa, Domenica 21 Febbraio 1909. Num. 8. ANNO XVII. Il Ponte di Pisa GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ. E PROVINCIA •u4p211 E111'• per un anno a t re a a per un neeneeatre etre 2. Per abbonare , '`Nat ft mandare una -artnlina PLIPamminintriusInn. dal Prmr. dt Ptso -I ett.tdiavittn- ancimene.rmitailsoe • Via Giosue Cardueoi, n, 9 Pi4It è. PILlitntlerrà per avviti rdeiami in prima pagina lirs3; In seconda lire the; in terza lire 1.00; la quarta lire 0.50 per ogni linea o spazio di linea (big. ant.) Per avvisi finanziari. indastriali, commeroiali; per inserzioni; per necrologi*, per rént &'n in cronaca. 4if. comunicati, eco. eco.; prezzi da oontratt^re , Si pubblica la Domenica. La lotta politica è stata chiaramente, simpaticamente delineata da tutti i rappresentanti della Upposizioue, e delineata fra il con- senso unanime delle tendenze o delle aspirazioni: bisogna risolle- care lo spirito pubblico, attivare una feconda politica di lavoro, riformare i tributi, dare aiuto ed incremento ad iniziative, risolvere i problemi più urgenti della milizia e della SCUOLA, ed infondere insomma nelle vene intorpidite del paese la !Ma della ricostituzione civile e liberale e del risanamento morale. La Opposizione ha ben messo in chiaro col s U0 atteggiamento i termini della lotta: da una parte la operosità e la franchezza; dall' altra, da quella del Governo, la fiacchezza, la immobilità, la morte, il nulla. Il Governo vincerà un' altra volta la battaglia; sia diciamolo liabito per la dignità dal nostro paese, esso non raccoglierà che un mucchio di mosche - dopo la vittoria - le mosche niinisteriali, ed avrà la soddisfazione, la sola. di poter dire: io rimango ndisturbato. fra la folla liocorno, al poterei La opposizione riuscirà invece ci gagliardita dalla lotta, perchè in questa palestra elettorale avrà fatto vibrare. dei socialisti ai reli- giosi, pieei di fede e di coraggio della Lega Democratica Nazionale. il desiderio di un rinnovamento, di un rinsanguaniento morale della coscienza pubblica di fronte a tutto le insidie: quelle clericali or. più che letti manifeste. e quelle giolittiane che inquinano ed arre- stano ogrli preparazione di beiw. Giustainente ha ammonito la Lega Democratica: bisogna rinnovare nelle masse il senso dei problemi dello spirito. persuadere ai partiti estremi un più , ereno concetto della laicità dello Stato o della vita pubblica. e ridestare le atti- vità educatrici della coscienza morale perchè tutti gli istituti della nostra vita collettiva ne siano anch'essi pervasi e risanati. I vantaggi del protezionismo Si è parlato tanto del dazio sul grano, e più /30 ne parlerà finchè i prezzi saranno cosi elevati, fino a quel di che la pubblica opinione non avrà capito quale fonditinento cui ingiustizia po itica, di dispersione economica gli stia alla base. Storicamente è sempre esistito un contrasto tra gli interessi agricoli e gli industriali, che ha fornito poi il substrato economico di lotte poli- tiche, contrasto che andrà dieparendo solo quan- do con la indtietrializzazione crescente dell' agri- coltura si vedrà l' intimo legame che persiste tra certe industrie e le materie prime che l' agri- coltura può produrre. Rimanendo tra le nostre mura. il protezioni- smo italiann è stato il trionto indumtria sugli interessi agricoli. Bisogna risalire alla rottura dalle trattative Con la Francia . ed alla tariffa generale del 1887 per trovare l' atto legislativo che ha creato un conflitto permanente tra l' agri- coltura e l' industria, e la crisi agricola odierna. Un fenomeno rilevante di questa crisi è il deprezzaineuto della terra. Molte sono le cause che lo hanno prodotto : gli agronotni citano le cause naturali, le quali si assommano nel pro- blema idraulico; altre sono umane e dipendenti p. es, dal fatto di aver piantato troppi vigneti: l' errore è più sensibile oggi che l' Austria non ci ha più potuto mantenere la clausola dei vini; altre cause sono imputabili alla politica prote- zionista degli altri paesi. Ma c'è una causa che è in poter nostro di mutare la quale ha prodot- to gravissime conseguenze: il protezionismo indi- geno. La tariffa del 1887 nuoce in doppio modo all' agricoltura: la colpisce indirettamente coi dazi d' importazione contro i manufatti esteri, rincarando i manufatti prodotti all' interno, e cioè come consumatrice; la colpisce poi diretta- mente in quanto è esportatrice, cioè in quanto come tale mira a vendere al più alto prezzo i prodotti attuali e futuri della terra. Per un paese esportatore vendere a più alto prezzo significa vendere all' estero : ora senza dubbio il secondo effetto della tariffa dell' 87 è stata la contrazio- ne repentina degli scambi internazionali. Difetti mentre da una parte per la tariffa proibitiva è diminuita l' offerta totale dei prodotti industriali, costituita dei soli prodotti nazionali, che si pro- ducono a un maggior prezzo; dall' altra per la diminuita esportazione di derrate agricele è cre sciuta la loro offerta sul mercato e si è reso inevitabile il loro deprezzamento. La crisi vini- cola ha qui vi per tre quarti la sua ragione. Non solo il protezionismo ha svalutato i pro- dotti e la rendita della terra più che non abbia cresciuto i profitti delle industrie; ma ha anche fortemente contribuito a stornare i capiteli che prima e' investivano nelle trasfitrinazioui sgrieole per attrarli nelle industrie protette meno fecon- de. Dal che discende irresistibile una constata- zione : il credito agricolo che è la forza viva dell' alta culture- t ha veduto farsi attorno il vuoto pneumatico del suo elemento ; il capitale. Il quale sarà tratto alla terra solo dalla prospettiva il' un luiireso impiego . il credito agrario di stato si risolve in una gnomi illusioile E altra con- isee 41e : il ria lin re I . produttività 'i e na tete a. lesi ei-carre solteuto vendere n più alto prezzo i pi-odet ti a ttumli. ma ins eine muinen- tarne la quantità e mutarne la qualità. Soltauto quando sarà stata regolata nel modo migliore la questione del commercio internazionale, sarà possibile avvistare il problema delle trasforma- zioni agricole, sarà possibile avere la misura del come e del quanto si debbono trastormare le culture per adattare la produzione ai bisogni del consumo nazionale e mondiale. Ora il dazio sul grano fu il compenso politico che l'industrialismo protetto dominatore concesse agricoltura depredata. Il Giovane - liberale. IJL Due periodici autorevoli, e Il Nuovo Giornale » e la « Vita » han dato in due articoli tersi e fini, la fotografia tnorale della situazione odierna che spunta dai nuovi e vecchl equivoci e che si dilucida fra le con-tese, gli attriti, i dissensi impla- cabili della prova delle urne, che dovrebbe essere questa volta una prova del fuoco. La 1 -dct coglie in fallo il partito clericale che tentava di confondersi coi rn,derati ieri e che tenta di definirsi superbamente cattolico oggi e chiama equo e leale pre- sidio della civiltà he resistenza ad ogni invasione clericale. In guardia, popolo d' Ita- lia; — essa va gridando — i clericali tra tiri Si o un no. tra un affermarsi e un negarsi. tra un avanzarsi e un contenersi, urgono alle porte della Camera. Il Nuot:o Gribi.oiriie distingue i conbattenti in due nuclei: il nucleo di coloro che vogliono andare avanti, e il nucleo di quelli che vogliono Star fermi i o ritornare indietro. Di costituzionalità o di anticostituzionalità non si parla più, altro che da quelli che hanno interesse a portare la cenfusione e l imbroglio. I partiti popolari se non ac- cettano teoricamente le istituzioni vigenti vi si acconciano sinceramente di buona voglia. Gli organi in;.ggiori socialisti, repub- blicani e radicali predicano che si costi- tuisca una democrazia di Governo; e non si puo costituire un partito di Governo, senza adattarsi alle istituzioni sotto le quali è necessario governare. Due partiti soli, lorrnati dalla riunioni di diversi gruppi si contendono il campo: il partito della reazio- ne e quello della evoluzione pacifica. Facile é accorgersi, fra due candidati, Tiare quello che rappresenta il progresso e quello che sintetizza la stabilità politica. Tutti i con- servatori debbono votare per il secondo.a qualunque gradazione appartengano del par- tito conservatore; tutti i liberali progres- sisti ed i democratici debbono votare per il primo, qualuuque sia il gi.uppo di cui latta° parte. È questo il dovere. Il gior- nale fiorentino non sa prevedere quale dei due partiti prevarrà nefla lotta pros- sima; ma è sicuro che in Toscana trionfera Il partito che vuole andare avanti. Avanti, avanti, tulunque, tutta intera la democrazia! Ancora le case operaie ed il Comune. CARO PONTE, Ho letto nel numero di Domenica scoria 14 corte il tuo lucidissimo articolo « Odissea delle case popolari e bene ha fatto chi l'ha scritto a lumeggiare il falso concetto che hanno, del pro- blema edilizio locale, i signori della Commissione reale. Però, se l'Autorità comunale avesse pensato a compierei il dover suo, con la istituzione del ‘• Co- mitato locale secondo le disposizioni contenute negli articoli 31 e 32 della legge sulle case po- poleri eentionliche (testo unieo npprovato con R. Decreto 27 Febbraio 1908 89,) forse i nostri tutori di Roma non sarebbero caduti in errore. I E non avrebbero errato perché il comitato locale avrebbe potuto, con competenza e autorità, di- mostrare al superiore ministero i bisovii nostri in fatto di abitazioni sane ed a buon Mercato. E pel fatto che, di diritto, del Comitato locale avrebbe dovuto far parte l'Ufficiale sanitario, egli, per lo meno, non avrebbe potuto esimersi dal ri- cordare un certo studio ed una certa relazione del locale Ufficio d'igiene coi quali è provato che a Pisa vi sono quattro quartieri malsani che datino un' enorme percentuale di morti per ma- lattie infettive, al qual danno, sono degli inge- gneri e degli igienisti che lo dicono, non c' e che il piccone demolitore che possa ripararvi? Ed in vista anche della prossima demolizione delle case di Via l' Arancio perché si ostruisce I , opera veramente encomiabile della Cooperativa edificatrice di abitazioni popolari in Pisa ? E perché il Sindaco di Pisa non ottempera alle precise disposizioni dell' art. 81 del regola- mento per l'applicazione della Legge sulle case popolari pubblicato nel n. 222 della Gazzetta uffi- ciale del Regno del 23 Settembre 1908? U1■1 PISANO. 9am6acorti La Commissione per lo studio sul dazio si è ritirata. Proprio come avevamo preveduto e preannun- ziato, e come doveva ineluttabilmente accadere, la rispettabile commissione di cittadini, incari- cata degli studi sul riordinamento daziario, non ha accettato l'ufficio: sono rimasti soltanto quelli che dovevano rimanere, l' assessore ed i consi- glieri; ed era naturale perché erano quelli che facevano l' invito. Del dazio che è un' insidia con- tieuata alla borsa dei cittadini, ora più che mai aguzzata dalla presente Amministrazione, par- leremo in seguito e largamente. Oggi rileviamo l' autorità di un' Amministrazione che ha la cor- tesia di invitare della gente, dopo un anno, e che per questa mancanza di riguardo si prende la lezione.... che si è meritata. La Commissione Reale è la sola che governa; gli altri stanno soltanto al Comune a costo di qualunque sacrificio, con il segreto di ogni insen- sibilità, e vi rimarranno fino a.... L' INVENZIONE AN TONI Tutti eanno per comune esperienza che i pesci sono più leggeri dell'acqua, tanto è vero che quando un pesce muore, viene a galla. Ma a nessuno era mai passato per la testa di doman- darsi in qual modo e con quale sforzo il pesce riesce a trattenersi sott' acqua anche in stato di assoluta immobilità. Tutti hanno visto che quando il pesce sta sott'acqua agita lievemente la pin- na dorsale come un ventaglio sventolante verso l'alto, ma a nessuno era mai venuto fatto di domandarsi se per avventura non fosse quel movimento che impedisce al pesce di risalire a galla. Fenomeni comuni erano passati per secoli sotto gli occhi di tutti senza che nessuno li studiasse e ci capisse nulla, a differenza del volo degli uccelli, finora studiato da tanta gente e in compenso da nessuno capito. Ebbene questo lo hanno capito precisamente i fratelli Guido e Ugo Antoni. Fissatisi fin da piccini sullo studio del volo e messisi in testa di arrivare a rapire alla natura il suo segreto, hanno potuto dire un giorno di essere riusciti al loro intento, non solo per spiegare il volo dei volatili tutti, me anche il nuoto del pesce, fon- dato sullo stesso principio; l' uccello, l' insetto, ecc. si muovono nell' aria per vincere la forze della grav'tà che li trascinerebbe alla caduta, il pesce si muove nell' acqua per vincere la propria leggerezza che lo spingerebbe alla superficie. E gli uni e gli altri si servono di un medesimo principio tisico, e fanno uso di mezzi di propul- sione — pinne ed ali — costruite secondo la medesima legge. Da questa constatazione nacque il sottomari- no Antoni. Inventori di una macchina per volare fondata sulla loro scoperta e sulla riproduzione del volo naturale, i fratelli Antoni sentirono il bisogno di dar la conferma della loro teoria costruendo un sottomarino che si fondasse sulla medesima legge imitando il nuoto dei pesci. Il sottomarino fu costruito in piccolo e riusci, ora è stato sperimentato in grande ed è riuscito, dando la garanzia della riuscita della macchina per volare che sarà presto costruita. Non faremo la cronaca del solenne e impres- sionante esperimento che fu fatto domenica scorsa a Livorno e di cui hanno ampiamente riferito i maggiori quotidiani italiani. Diremo solo che il sottomarino Antoni mostrò il suo esattissimo funzionamento per mezzo di due alette le quali a vista di tutti agivano in modo identico alle pinne d' un pesce e la cui costruzione è appunto il segreto degli inventori. E da tutti i compe- tenti in materia — primo il tenente di vascello Giovannini comandante del Foca — furono rico- nosciuti gli immensi vantaggi di questo som- mergibile : immersione in pochi secondi anziché in parecchi minuti, prontezza di emersione, pos- sibilità di stare immobile a qualunque profondità, e risparmio di forza motrice. Registriamo con soddisfazione di italiani e di pisani questo trionfo del genio paesano. E alla compiacenza per la manifestazione di due nuove illustrazioni del paese uniamo quella per la vitalità ed energia di cui dette prova la no- stra città, unendo i nomi e i capitali dei suoi migliori nella formazione del Sindacato Nautico Pisano che assunse la invenzione per la parte nautica e preparò la fortunata esperienza, coro- nando gli sforzi dei buoni di tutti i partiti, dell' avv. Wronowski che primo prese sul serio gli inventori, ali' avv. Papeschi che ideò il piano del Sindacato e raccolse le adesioni battendo a tutti gli usci con perseveranza ed insistenza quasi importuna, dai prof. Queirolo e Bocciarlo che appoggiarono l' invenzione materialmente e moralmente, al prof. Battelli che le dette il bat- tesimo scientifico. TESTE e TASTI Pettinature. Le pettinature per bambine si usano farle a capelli sciolti, arricciati a cannoli, e pendenti ai lati delle guance con piccola coccarda su d'una tempia. Per chi avesse i capelli corti s' usano, per contrasto, grandi ciuffi di larghi nastri sul capo. Per giovani signorine le pettinature sono ondulate e divise, — la massa dei capelli si riunisce sul collo intrecciata a grandi coccarde di nastri in raso o velluto. Nel disporre le coccarde si bada molto alla simmetria, spesso per sera, nei ri- trovi eleganti, si portano i fiori, preferibilmente i cri- santemi alle tempia o intrecciati ai capelli sul collo da far capolino sui lati. Ns. A pranzo. Domenica sera anche la famiglia dei conti Giuli in attestato di simpatia e di affetto dette un pranzo intimo in onore della egregia signora Cassanello che con dispiacere dei conoscenti ha lasciato la nostra città. I commensali: la nobile signora Arianna Orsini-Baron i ed il consorte on. comm. Orsini-Baroni, la signora Cassanello ed il figlio prof. Rinaldo, il prof. Giovanni D' .Achiardi, Agostino Appolloni, ed altri. Pranzo son- tuoso che rivelò la magnifica abilità dell' artista della cucina, e brindisi, pieni di affetto alla partente ed ai gentili padroni di casa. Ospiti. Da Firenze, per visitare la madre nobile Signora Carolina Giuli e la figlia contessa Giuli-Mimbelli, è arrivata l'altro giorno la nobile signora Leonetta belli che si tratterrà fra noi qualche giorno. — La bella signora Eleonora Guerrini è stata mer- coledì a Pisa a visitare la madre signora Adriana Orsini- Baroni ed i parenti; ed è ripartita. In casa Vaccaneo. Brillante riuscì il trattenimento di Martedì sera in casa del tenente Vaccene° e della sua amabilissima signora. Si ballò e si cantò; le signore Vaccaneo e Arcangeli-Batolla cantarono con molto effettto il duo dell' Aida, la signora Vaccaneo cane!) l'aria di a » nel Barbiere di Siviglia, ed il tenente Vaccaneo cantò pure la bellissima aria del coscritto. Le danze si protrassero fino a tarda ora; ed il cotillon ricco di doni eleganti fu pieno di entrain. Fecero parte della bella riunione: le signore Magnani, Traxler Arcangeli- Batolla, Palmeri, Pirani, Gagliardi, Ricciardi coi loro mariti e le signorine Vaccaneo, sorella del tenente, Gagliardi e Milani; ed i signori cap. Fedele, cap. Fos- chini, dott. Giuseppe Merciai, Min, il signor Milani, il maestro Niccolai ed altri. Incomparabile per signorilità e per cortesia l' accoglienza dei padroni di casa. n2.190(10NairliAMORli791159%~.199(In~2e'!'e!2.77P7gilet/9~KniNglgfré5'$1 Trikr" . '" "I~P3"111"Tin.2. 19',/rWITITIgger -- evevreemeenteeee reriffeenenrervireeveger getrerarelatiatteletintenfinlInna=R7rIr"- . i'itilenitifte'T-

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Page 1: NN XV. l Pnt d Popac.bibliotecauniversitaria.pi.it/opacpisa/opac/pisa/96/Il Ponte di... · lt przz pdt t ttl. n n nn ... rnl l Vt hn dt n d rtl tr fn, l ftrf tnrl dll tzn drn h pnt

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Pisa, Domenica 21 Febbraio 1909. Num. 8.ANNO XVII.

Il Ponte di Pisa

GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ. E PROVINCIA

• •u4p211 E111'• • per un anno a t re a a per un neeneeatre etre 2. Per abbonare ,

'`Nat ft mandare una -artnlina PLIPamminintriusInn. dal Prmr. dt Ptso-I ett.tdiavittn- ancimene.rmitailsoe • Via Giosue Cardueoi, n, 9 Pi4It

è.

PILlitntlerrà per avviti rdeiami in prima pagina lirs3; In seconda lire the;in terza lire 1.00; la quarta lire 0.50 per ogni linea o spazio di linea (big. ant.)

Per avvisi finanziari. indastriali, commeroiali; per inserzioni; per necrologi*,per rént &'n in cronaca. 4if. comunicati, eco. eco.; prezzi da oontratt^re ,

Si pubblica la Domenica.

La lotta politica è stata chiaramente, simpaticamente delineatada tutti i rappresentanti della Upposizioue, e delineata fra il con-senso unanime delle tendenze o delle aspirazioni: bisogna risolle-care lo spirito pubblico, attivare una feconda politica di lavoro,riformare i tributi, dare aiuto ed incremento ad iniziative, risolverei problemi più urgenti della milizia e della SCUOLA, ed infondereinsomma nelle vene intorpidite del paese la !Ma della ricostituzionecivile e liberale e del risanamento morale. La Opposizione ha benmesso in chiaro col s U0 atteggiamento i termini della lotta: da unaparte la operosità e la franchezza; dall' altra, da quella del Governo,la fiacchezza, la immobilità, la morte, il nulla. Il Governo vinceràun' altra volta la battaglia; sia diciamolo liabito per la dignità dalnostro paese, esso non raccoglierà che un mucchio di mosche - dopola vittoria - le mosche niinisteriali, ed avrà la soddisfazione, la sola.di poter dire: io rimango ndisturbato. fra la folla liocorno, al potereiLa opposizione riuscirà invece ci gagliardita dalla lotta, perchè inquesta palestra elettorale avrà fatto vibrare. dei socialisti ai reli-giosi, pieei di fede e di coraggio della Lega Democratica Nazionale.il desiderio di un rinnovamento, di un rinsanguaniento morale dellacoscienza pubblica di fronte a tutto le insidie: quelle clericali or.più che letti manifeste. e quelle giolittiane che inquinano ed arre-stano ogrli preparazione di beiw. Giustainente ha ammonito la LegaDemocratica: bisogna rinnovare nelle masse il senso dei problemidello spirito. persuadere ai partiti estremi un più , ereno concettodella laicità dello Stato o della vita pubblica. e ridestare le atti-vità educatrici della coscienza morale perchè tutti gli istituti dellanostra vita collettiva ne siano anch'essi pervasi e risanati.

I vantaggi del protezionismoSi è parlato tanto del dazio sul grano, e più

/30 ne parlerà finchè i prezzi saranno cosi elevati,fino a quel di che la pubblica opinione non avràcapito quale fonditinento cui ingiustizia po itica,di dispersione economica gli stia alla base.

Storicamente è sempre esistito un contrastotra gli interessi agricoli e gli industriali, che hafornito poi il substrato economico di lotte poli-tiche, contrasto che andrà dieparendo solo quan-do con la indtietrializzazione crescente dell' agri-coltura si vedrà l' intimo legame che persiste

tra certe industrie e le materie prime che l' agri-coltura può produrre.

Rimanendo tra le nostre mura. il protezioni-smo italiann è stato il trionto indumtria sugliinteressi agricoli. Bisogna risalire alla rotturadalle trattative Con la Francia . ed alla tariffagenerale del 1887 per trovare l' atto legislativoche ha creato un conflitto permanente tra l' agri-coltura e l' industria, e la crisi agricola odierna.

Un fenomeno rilevante di questa crisi è ildeprezzaineuto della terra. Molte sono le cause

che lo hanno prodotto : gli agronotni citano lecause naturali, le quali si assommano nel pro-blema idraulico; altre sono umane e dipendentip. es, dal fatto di aver piantato troppi vigneti:

l' errore è più sensibile oggi che l' Austria non

ci ha più potuto mantenere la clausola dei vini;

altre cause sono imputabili alla politica prote-zionista degli altri paesi. Ma c'è una causa che

è in poter nostro di mutare la quale ha prodot-to gravissime conseguenze: il protezionismo indi-geno. La tariffa del 1887 nuoce in doppio modoall' agricoltura: la colpisce indirettamente coi

dazi d' importazione contro i manufatti esteri,rincarando i manufatti prodotti all' interno, ecioè come consumatrice; la colpisce poi diretta-mente in quanto è esportatrice, cioè in quantocome tale mira a vendere al più alto prezzo i

prodotti attuali e futuri della terra. Per un paeseesportatore vendere a più alto prezzo significavendere all' estero : ora senza dubbio il secondoeffetto della tariffa dell' 87 è stata la contrazio-ne repentina degli scambi internazionali. Difetti

mentre da una parte per la tariffa proibitiva èdiminuita l' offerta totale dei prodotti industriali,costituita dei soli prodotti nazionali, che si pro-ducono a un maggior prezzo; dall' altra per la

diminuita esportazione di derrate agricele è cresciuta la loro offerta sul mercato e si è resoinevitabile il loro deprezzamento. La crisi vini-

cola ha qui vi per tre quarti la sua ragione.Non solo il protezionismo ha svalutato i pro-

dotti e la rendita della terra più che non abbiacresciuto i profitti delle industrie; ma ha anchefortemente contribuito a stornare i capiteli che

prima e' investivano nelle trasfitrinazioui sgrieoleper attrarli nelle industrie protette meno fecon-de. Dal che discende irresistibile una constata-zione : il credito agricolo che è la forza vivadell' alta culture-t ha veduto farsi attorno il vuotopneumatico del suo elemento ; il capitale. Il qualesarà tratto alla terra solo dalla prospettiva il' unluiireso impiego . il credito agrario di stato si

risolve in una gnomi illusioile E altra con-isee 41e : il ria lin re I . produttività

'i ena tete a. lesi ei-carre solteuto vendere n più

alto prezzo i pi-odet ti a ttumli. ma ins eine muinen-

tarne la quantità e mutarne la qualità. Soltauto

quando sarà stata regolata nel modo migliorela questione del commercio internazionale, saràpossibile avvistare il problema delle trasforma-zioni agricole, sarà possibile avere la misuradel come e del quanto si debbono trastormarele culture per adattare la produzione ai bisognidel consumo nazionale e mondiale.

Ora il dazio sul grano fu il compenso politicoche l'industrialismo protetto dominatore concesse

agricoltura depredata.

Il Giovane - liberale.

IJLDue periodici autorevoli, e Il Nuovo

Giornale » e la « Vita » han dato in duearticoli tersi e fini, la fotografia tnoraledella situazione odierna che spunta dainuovi e vecchl equivoci e che si dilucidafra le con-tese, gli attriti, i dissensi impla-cabili della prova delle urne, che dovrebbeessere questa volta una prova del fuoco.La 1 -dct coglie in fallo il partito clericaleche tentava di confondersi coi rn,deratiieri e che tenta di definirsi superbamentecattolico oggi e chiama equo e leale pre-sidio della civiltà he resistenza ad ogniinvasione clericale. In guardia, popolo d' Ita-lia; — essa va gridando — i clericali tratiri Si o un no. tra un affermarsi e unnegarsi. tra un avanzarsi e un contenersi,urgono alle porte della Camera. Il Nuot:o

Gribi.oiriie distingue i conbattenti in duenuclei: il nucleo di coloro che voglionoandare avanti, e il nucleo di quelli chevogliono Star fermi i o ritornare indietro.Di costituzionalità o di anticostituzionalitànon si parla più, altro che da quelli chehanno interesse a portare la cenfusione el imbroglio. I partiti popolari se non ac-cettano teoricamente le istituzioni vigentivi si acconciano sinceramente di buonavoglia.

Gli organi in;.ggiori socialisti, repub-blicani e radicali predicano che si costi-tuisca una democrazia di Governo; e nonsi puo costituire un partito di Governo,senza adattarsi alle istituzioni sotto le qualiè necessario governare. Due partiti soli,lorrnati dalla riunioni di diversi gruppi sicontendono il campo: il partito della reazio-ne e quello della evoluzione pacifica. Facileé accorgersi, fra due candidati, Tiare quelloche rappresenta il progresso e quello chesintetizza la stabilità politica. Tutti i con-servatori debbono votare per il secondo.aqualunque gradazione appartengano del par-tito conservatore; tutti i liberali progres-sisti ed i democratici debbono votare peril primo, qualuuque sia il gi.uppo di cuilatta° parte. È questo il dovere. Il gior-nale fiorentino non sa prevedere qualedei due partiti prevarrà nefla lotta pros-sima; ma è sicuro che in Toscana trionferaIl partito che vuole andare avanti. Avanti,avanti, tulunque, tutta intera la democrazia!

Ancora le case operaie ed il Comune.CARO PONTE,

Ho letto nel numero di Domenica scoria 14corte il tuo lucidissimo articolo « Odissea dellecase popolari e bene ha fatto chi l'ha scrittoa lumeggiare il falso concetto che hanno, del pro-blema edilizio locale, i signori della Commissionereale.

Però, se l'Autorità comunale avesse pensato acompierei il dover suo, con la istituzione del ‘• Co-mitato locale „ secondo le disposizioni contenutenegli articoli 31 e 32 della legge sulle case po-poleri eentionliche (testo unieo npprovato conR. Decreto 27 Febbraio 1908 89,) forse i nostritutori di Roma non sarebbero caduti in errore. I

E non avrebbero errato perché il comitato localeavrebbe potuto, con competenza e autorità, di-

mostrare al superiore ministero i bisovii nostriin fatto di abitazioni sane ed a buon Mercato.

E pel fatto che, di diritto, del Comitato localeavrebbe dovuto far parte l'Ufficiale sanitario, egli,per lo meno, non avrebbe potuto esimersi dal ri-cordare un certo studio ed una certa relazionedel locale Ufficio d'igiene coi quali è provato chea Pisa vi sono quattro quartieri malsani chedatino un' enorme percentuale di morti per ma-lattie infettive, al qual danno, sono degli inge-gneri e degli igienisti che lo dicono, non c' e cheil piccone demolitore che possa ripararvi?

Ed in vista anche della prossima demolizionedelle case di Via l' Arancio perché si ostruisceI , opera veramente encomiabile della Cooperativaedificatrice di abitazioni popolari in Pisa ?

E perché il Sindaco di Pisa non ottemperaalle precise disposizioni dell' art. 81 del regola-mento per l'applicazione della Legge sulle casepopolari pubblicato nel n. 222 della Gazzetta uffi-ciale del Regno del 23 Settembre 1908?

U1■1 PISANO.

9am6acortiLa Commissione per lo studio sul dazio si è

ritirata.

Proprio come avevamo preveduto e preannun-ziato, e come doveva ineluttabilmente accadere,la rispettabile commissione di cittadini, incari-cata degli studi sul riordinamento daziario, nonha accettato l'ufficio: sono rimasti soltanto quelliche dovevano rimanere, l' assessore ed i consi-glieri; ed era naturale perché erano quelli chefacevano l' invito. Del dazio che è un' insidia con-tieuata alla borsa dei cittadini, ora più che maiaguzzata dalla presente Amministrazione, par-leremo in seguito e largamente. Oggi rileviamol' autorità di un' Amministrazione che ha la cor-tesia di invitare della gente, dopo un anno, eche per questa mancanza di riguardo si prendela lezione.... che si è meritata.

La Commissione Reale è la sola che governa;gli altri stanno soltanto al Comune a costo diqualunque sacrificio, con il segreto di ogni insen-sibilità, e vi rimarranno fino a....

L' INVENZIONE AN TONITutti eanno per comune esperienza che i

pesci sono più leggeri dell'acqua, tanto è veroche quando un pesce muore, viene a galla. Maa nessuno era mai passato per la testa di doman-darsi in qual modo e con quale sforzo il pesceriesce a trattenersi sott' acqua anche in stato diassoluta immobilità. Tutti hanno visto che quandoil pesce sta sott'acqua agita lievemente la pin-na dorsale come un ventaglio sventolante versol'alto, ma a nessuno era mai venuto fatto didomandarsi se per avventura non fosse quelmovimento che impedisce al pesce di risalire agalla. Fenomeni comuni erano passati per secolisotto gli occhi di tutti senza che nessuno listudiasse e ci capisse nulla, a differenza delvolo degli uccelli, finora studiato da tanta gentee in compenso da nessuno capito.

Ebbene questo lo hanno capito precisamentei fratelli Guido e Ugo Antoni. Fissatisi fin dapiccini sullo studio del volo e messisi in testadi arrivare a rapire alla natura il suo segreto,hanno potuto dire un giorno di essere riuscitial loro intento, non solo per spiegare il volo deivolatili tutti, me anche il nuoto del pesce, fon-dato sullo stesso principio; l' uccello, l' insetto,ecc. si muovono nell' aria per vincere la forzedella grav'tà che li trascinerebbe alla caduta, ilpesce si muove nell' acqua per vincere la proprialeggerezza che lo spingerebbe alla superficie. Egli uni e gli altri si servono di un medesimoprincipio tisico, e fanno uso di mezzi di propul-sione — pinne ed ali — costruite secondo lamedesima legge.

Da questa constatazione nacque il sottomari-no Antoni. Inventori di una macchina per volarefondata sulla loro scoperta e sulla riproduzionedel volo naturale, i fratelli Antoni sentirono ilbisogno di dar la conferma della loro teoriacostruendo un sottomarino che si fondasse sullamedesima legge imitando il nuoto dei pesci. Il

sottomarino fu costruito in piccolo e riusci, oraè stato sperimentato in grande ed è riuscito,dando la garanzia della riuscita della macchinaper volare che sarà presto costruita.

Non faremo la cronaca del solenne e impres-sionante esperimento che fu fatto domenica scorsaa Livorno e di cui hanno ampiamente riferito imaggiori quotidiani italiani. Diremo solo che ilsottomarino Antoni mostrò il suo esattissimofunzionamento per mezzo di due alette le qualia vista di tutti agivano in modo identico allepinne d' un pesce e la cui costruzione è appuntoil segreto degli inventori. E da tutti i compe-tenti in materia — primo il tenente di vascelloGiovannini comandante del Foca — furono rico-nosciuti gli immensi vantaggi di questo som-mergibile : immersione in pochi secondi anzichéin parecchi minuti, prontezza di emersione, pos-sibilità di stare immobile a qualunque profondità,e risparmio di forza motrice.

Registriamo con soddisfazione di italiani edi pisani questo trionfo del genio paesano. Ealla compiacenza per la manifestazione di duenuove illustrazioni del paese uniamo quella perla vitalità ed energia di cui dette prova la no-stra città, unendo i nomi e i capitali dei suoimigliori nella formazione del Sindacato NauticoPisano che assunse la invenzione per la partenautica e preparò la fortunata esperienza, coro-nando gli sforzi dei buoni di tutti i partiti,dell' avv. Wronowski che primo prese sul seriogli inventori, ali' avv. Papeschi che ideò il pianodel Sindacato e raccolse le adesioni battendoa tutti gli usci con perseveranza ed insistenzaquasi importuna, dai prof. Queirolo e Bocciarloche appoggiarono l' invenzione materialmente emoralmente, al prof. Battelli che le dette il bat-tesimo scientifico.

TESTE e TASTIPettinature.Le pettinature per bambine si usano farle a capelli

sciolti, arricciati a cannoli, e pendenti ai lati delleguance con piccola coccarda su d'una tempia. Per chiavesse i capelli corti s' usano, per contrasto, grandiciuffi di larghi nastri sul capo. Per giovani signorinele pettinature sono ondulate e divise, — la massa deicapelli si riunisce sul collo intrecciata a grandi coccardedi nastri in raso o velluto. Nel disporre le coccardesi bada molto alla simmetria, spesso per sera, nei ri-trovi eleganti, si portano i fiori, preferibilmente i cri-santemi alle tempia o intrecciati ai capelli sul colloda far capolino sui lati.

Ns.A pranzo.

Domenica sera anche la famiglia dei conti Giuliin attestato di simpatia e di affetto dette un pranzointimo in onore della egregia signora Cassanello checon dispiacere dei conoscenti ha lasciato la nostra città.I commensali: la nobile signora Arianna Orsini-Baron ied il consorte on. comm. Orsini-Baroni, la signoraCassanello ed il figlio prof. Rinaldo, il prof. GiovanniD' .Achiardi, Agostino Appolloni, ed altri. Pranzo son-tuoso che rivelò la magnifica abilità dell' artista dellacucina, e brindisi, pieni di affetto alla partente ed aigentili padroni di casa.

Ospiti.Da Firenze, per visitare la madre nobile Signora

Carolina Giuli e la figlia contessa Giuli-Mimbelli, èarrivata l'altro giorno la nobile signora Leonettabelli che si tratterrà fra noi qualche giorno.

— La bella signora Eleonora Guerrini è stata mer-coledì a Pisa a visitare la madre signora Adriana Orsini-Baroni ed i parenti; ed è ripartita.

In casa Vaccaneo.Brillante riuscì il trattenimento di Martedì sera in

casa del tenente Vaccene° e della sua amabilissimasignora. Si ballò e si cantò; le signore Vaccaneo eArcangeli-Batolla cantarono con molto effettto il duodell' Aida, la signora Vaccaneo cane!) l'aria di a

» nel Barbiere di Siviglia, ed il tenente Vaccaneocantò pure la bellissima aria del coscritto. Le danzesi protrassero fino a tarda ora; ed il cotillon ricco didoni eleganti fu pieno di entrain. Fecero parte dellabella riunione: le signore Magnani, Traxler Arcangeli-Batolla, Palmeri, Pirani, Gagliardi, Ricciardi coi loromariti e le signorine Vaccaneo, sorella del tenente,Gagliardi e Milani; ed i signori cap. Fedele, cap. Fos-chini, dott. Giuseppe Merciai, Min, il signor Milani, ilmaestro Niccolai ed altri. Incomparabile per signorilitàe per cortesia l' accoglienza dei padroni di casa.

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rata ad una ineffabile dolcezza. Ma so pure che ilfremito della tempesta e del mare agitato è sublime;e rapisce I' uomo al freddo calcolo e all' egoismo in-dividuale. »

Sciarada.Il primo dell' 1 .ntiero

Il mio secondoNon lo ì'ci davvero !

Spiegazione della precedente sciarada:Re - te.

5Per finire.Gigetta ad una signora in visita— Vorreste signora, farmi vedere la vostra lingua ?— Perchè, carina mia ?— Perché mamma dice sempre che ne avete una

senza fine l

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Le chiacchere della Domenica

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Le Nozze.Lunedi la contessina bella, graziosa e colta, la

signorina Luisa Franceschi - Bicchierai e l' ottimo gio-vane signor avv. Ferdinando Cioni consacrarono colladuplice cerimonia nuziale il loro amore. La cerimoniareligiosa fu celebrata nella Chiesa di San Sepolcro dalpriore don Gabbrielli e coi testimoni on. conte F. Guic-ciardini e signor Michelini per la sposa e prof. GiunioSalvi e capitano barone Minneci d' Albamonte per losposo; e quella civile al Comune dove il Sindacogrande uff. Gambini rivolse agli sposi parole di occa-sione ed offrì la penna d' oro e dove furono testimoniP on. prof. Queirolo ed il prof. Lessona per la sposaed il prof. comm. Achille Ballori ed il conte GaetanoFranceschi per lo sposo.

Il rinfresco in casa Franceschi - Bicchierai fu son-tuoso; e si presero parte i rappresentanti di tutta lanobiltà pisana. Gli sposi partirono per Alica a salutareil conte dott. Francesco Franceschi - Bicchierai indi-sposto, fratello della sposa, e poi si diressero a Roma,Napoli

I doni.Lo sposo: orecchini in brillanti, anello perle bril-

lanti, orologio e porta biglietti in argento. Dai genitoridello sposo: servito di argenteria da tavola e anello dibrillanti. Dalla madre della sposa contessa Sofia Fran-cesehi B. pendentif in brillanti con zaffiro e perla esigillo in argento. Dal fratello conte Francesco Fran-ceschi orologio d'oro. Dalle sorelle: Laura Michelinicontessa Franceschi B. ricco boa di struzzo: SignoraMaria Salvi contessa Franceschi B. anello con brillantie rubini. Baronessa Dianora Minneci Albamonte, pel-liccia in skung e manicotto e dal figlio: pendentif conametista. Dalle zie Principessa Ruspoli: ricco nécéssaireda tolette in argento, Contessa Agostini della Seta,servito argento, cucchiaini e zuccheriera stile impero.Contessa Franceschi Parra, guanciale con trina rina-scimento, Contessa Péon de Regil, porte bijoux, cri-stallo stile impero. Contessa Arete: fibbia antica conturchese cabocon. Contessa Baiveri: ventaglio in madre-perla e trine Bruxelles. Conte Francesco Guicciardini:ricco servito in argento per 1 2 persone. Dalla sorelladello sposo: servito completo giapponese per the. Daicugini e cugine: Conte Paolo Guicciardini e consortericco manico d' ombrello in argento. Conte Serristori:due bocce baccarat in argento. Conte Tozzoni: spillosmalto con perle e scarabeo. Contessa Martini Mare-scotti: porta odori in cristallo e argento. Contesse Ca-tanti Boezi: broche d' oro con perle. Contesse Agostini:porta dolci in argento. Contessa Franceschi Parra Car-rega: ventaglio in trine. Contessa Maria Giuli-Mirnbelli:ombrello con manico d' oro. Avv. Mancini e signora:astuccio di cucchiai per il pesce, Signor Cioni: spec-chio con cornice in argento. Dagli amici, Prof. Taran-tino: ricca catena d' oro. Comm. Ballori: ventagliofinissimo di madreperla, intarsiato con trine di Venezia.Marchesa Niccolini: tre spilli d'oro con perle. ContessaBoni: binoccolo in madreperla. Contessa Bellini delleStelle: fibbia d' argento con ametiste. Conte e ContessaCioja; ricco guanciale con gli emblemi del PalazzoRiccardi. Conte e Contessa Rosselmini Gualandi: untripode con vaso di porcellana e fiori. Signora Borrini:caraffa in cristallo e argento e dalle figlie, borsina dimaglia in argento. Signotina Achiardi: sottocoppa incristallo, guarnita in oro, Signora Torrini: sveglia insmalto. Signorina Venzi: calamaio in argento. SignorinaGabba: portabiglietti in cuoio e cifre argento. SignorinePaces: astuccio da arrosto in argento. Signorina Apol-ioni: artistico coche - pot con incróstazio di pietre, dalei stessa lavorato. Signora Jeri Ciniselli: porte bijouxin cristallo e argento. Signora Queirolo: porta dolci inargento. Prof. Lessona: ricchissimo vaso d'argento stilepompeiano. Senatore D' Ancona: vaso artistico d' ar-gento con orchidee. Signor Giovanni Landucci, ricchis-simo trionfo in argento per tavola. Signora Donnini:grande servito completo da pesce e principi di tavola.Ditta Cioni e C. ricco trionfo da tavola in cristallo epiedistallo in argento. Signora Pistoi, elegante corbeilled'argento. Signora Avanzati-Orsini Baroni: porta bijouxin argento. Signora Ugolini - Castelli: nécéssaire perscrivere. Signora Cesaris-Demel: porta fiori in biscuit.Signora Margherita Supino: piccola medaglia in oro.Signora Carini Franceschi: fibbia artistica d' argento.Signorina Pardi: porte bijoux in argento. Signora Ot-tavia Pucci: bomboniera. Signora Nasini: panierina difiori in terra di Faenza. Famiglia Mariani di Adriano:bomboniera di cristallo. Agente Bacciardi: broche d'orocon rubini. Ingegnere Saccardi: borsa da viaggio connécéssaire. Signora Benvenuti Tominelli: un tripodecon vaso da fiori. Signora Tangorra: piumino in trinarinascimento. Contessa Eleonora Dal Borgo: Netoliskyvoile de fanteinl con trine. Bigazzi Faustino: scatolada cipria in cristallo e fregi d' oro. Signora LucreziaLeoli: centro da tavola. Signorina Maria Borghini: tra-mezzo a fuselli. Signorina Anita Monari: porta bigliettiin punto pisano. Maria Cerrai: penna in argento bru-nito. Amabilia Ciardelli: guancialino da spilli. Giuliae Annina Cini: porta spazzole e guancialino per spilliin punto pisano.

Mandarono fiori: on. Queirolo, prof. Maggi, Lami, co-loni Bartalini, comm. Supino, Orsini-Baroni, LanducciGiovanni, contessa Tadini, dott. Mariani, prof. Supino,marchesa Laureati, Cesare e Mary Nissim, conti Ros-selminì-Gualandi, Marianna Arcangeli-Batolla,

comm. prefetto Musi, marchese Assereto,contessa de Cardenas, contessa Dal Borgo Netolitzky,contessa Parra-Franceschi, Signora Santarelli - Carmi-gnani, Augusto e Maria Benassi, ditta Cioni, AmabiliaCiardelli, Maria Cerrai, Guiscardo Vanni e altri molti.

Moltissimi telegrammi, tra i quali: contessa Masetti,contèssina Midleton, contessa Mastiani-Brunacci, conteTozzoni, marchese Bottini, marchese Mazzarosa, prof.Vanni, contessa Arese, Contessa Baiveri, avv. Moggi,

avv. Silvio Lessona, Chetoni, Viviani, Pardo Roques,Giuseppe e Maria Giuli, conte Serristori, avv. Pozzolini,conte e contessa Cioia, prof. Ugo Matteucci, Toscanelli,Bascherini, Alberto Mimbelli, famiglia Chetoni, MetildeFranceschi-Carrni, signora Pardi, signora Virginia Berta,comm. Ballori principessa Ruspoli ecc. ecc.

eksRitorni.Dalla tenuta di Vignale è tornata a Pisa anche la

contessa Emma Rosselmini Peverada ed il marito dilei comm. dott. Leopoldo Peverada. Cosi tutta la fa-miglia è quì riunita.

In casa Lelli.La festa da ballo di Lunedì sera fu anche più

lieta e più attraente delle altre : la padrona di casa,amabilissima, fece gli onori colla insuperata cordialità;molte signore, quasi tutte quelle della elite, preseroparte al ballo che riuscì vivacissimo.

Lawn - tennis Club.Simpatico convegno fu quello del Giovedì Grasso

al Nettuno per il the danzante. Per la comissione di-rettiva del Lawn - tennis Club avevan mandato l' invitoI signori prof. G. D' Achiardi e l' avv. U. Tizzoni. Nonmancò neppure uno : società briosa, elegante, e danzeanimate. Martedì 23 avrà luogo il secondo tratteni-mennto.

Sponsali.Domenica mattina 14, si celebrarono ai Bagni di

S. Giuliano le nozze della bella e brava signorina —una pianista elettissima — Signorina Alice Bandirli edel signor Francesco D' Aste. Furono testimoni per lacerimonia civile i signori Ugo, Guido e Cesare Bandini,Francesco Tellini ed Ulderigo Bressan; il Sindaco cav.prof. Fogliata regalò alla sposa un bouquet di fiori: perla cerimonia religiosa furono testimoni ì signori cav.ing. Annibale Biglieri, ingegner capo dell' Ufficio delGenio Civile ed il signor Giovanni Olivari di Genova,zio dello sposo.

La sposa ammirata dal popolo che numeroso assistèalla celebrazione delle nozze, vestiva un elegante abitoin panno bianco, confezionato dalla sarta Emma Meuc-ci; e le fecero corteo d' onore, oltre i genitori raggiantidi letizia per la felicità della loro figlia, la signoraVirginia Biglieri, madrina della sposa, colle figlie Mar-gherita e Chiara, le piccole dame di compagnia, la si-gnora Jone Mei, la signora Alaide Bandini, la signoraFosca Conti, la signora Guglielmina Poinelli-Banclinisorella della sposa, la signora Giulia Bressan, le signo-rine Giulia e Gemma Tellini, Pia Bandirli, Alfidea Fo-gli, Lara Grugnì, Pia Perodi, Giuseppina Poinelli, eMarcella Mei ed i signori cav. ing. Biglieri, LuigiD' Aste padre dello sposo, Giovanni Olivari, FrancescoTellini, Ugo, Guido, Cesare, Gino Bandini, UlderigoBressan, David ed Alessandrino Poinelli e Giulio Bi-glieri. Alla sposa furono inviati ricchissimi doni daGenova, da Tortona, da Roma, da Napoli, da Pisa eda S. Giuliano, e fiori e telegrammi riboccanti di au-guri.

Nella sala del Nettuno si riunirono a Pisa, peril lunch, gli sposi, i parenti e gli amici; il cav. ing.Biglieri aprì la serie dei brindisi, e gli tennero dietro,insieme ad altri il signor Cesare Bandini ed il giova-netto Giulio Biglieri che destò l' emozione più viva. Glisposi partirono per il viaggio di nozze Genova - Nizza;poi si fermeranno a città di Cansogli presso Genova,loro residenza. Ad essi rinnovo gli auguri più dolci,ed alle loro famiglie porgo i rallegramenti più schiettiper questa festa d'amore che ha giocondato le loro case.

Al Circolo degli impiegati.Dopo la festa di Giovedì, le altre feste carneva-

lesche procederanno con quest' ordine : Martedì serafesta da ballo (abito da società) e Domenica (Pento-laccia) rottura della pentola.

Al Circolo Babilonia.Jeri sera una brillante festa da ballo radunò le

famiglie dei soci; Lunedì sera, con inviti larghissimi,sarà dato un concerto musicale.

La buona usanza.Il cav. Pellegrino Pontecorvo e signora hanno in-

viato L. i 5 agli Asili Infantili di Carità in omaggioalla memoria della compianta signora Elisa Ascarelli.

Lutti.Alla famiglia Toccafondo di Pappiana mando vive

condoglianze per la morte di Antonio Toccafondo Chefu commerciante pieno di rettitudine, cittadino ed uomodi casa pieno di bontà; ed ugualmente alla famigliaMonacci di Ripafratta invio una parola di cordoglioaffettuosa per la sventura che l' ha colpita colla mortedel bellissimo bambino Ezio Monacci, di appena quat-tro anni e mezzo, un bambino forte e sano che unmale repentino ha strappato all' affetto di tutti.

Contro la ruggine.Allorchè la ruggine di un oggetto resiste a tutti

gli altri tentativi, si può rimuoverla immergendolo perqualche tempo nella stearina fusa. Questa ammorbidiràla ruggine in guisa da renderla facilmente staccabilemediante il solo strofinamento; poi si pulisce l' oggettonel modo ordinario.

Per album. (Di Mazzirn).« Il sorriso d' un bel cielo azzurro in una notte

serena d' estate, è bello e commuove l' anima innamo-

"C7n. perclon.o.Lalla si torse le mani. se le cacciò nei rapalli

strappami sel s' isflase le neghi. nel seno lacerali Ionela pelle fine, di raso, e in•rr dì sentendovi palpitare ilgerme di una vita nueva,...

Le parole irose del padre nell' atto in cui l' avevascacciata dalla sua casa, le risuonarono e rivide I' altafigura sdegnata, che le u•lava forte la sua vergogna,la sua colpa.

Si, dia era colpevole. aveva soffocato la vocedel dosa re, del rispetto, di ogni sentimento buono perdarsi in b dia dl vile che aveia abusata della suagiovinezza inesperta e che era rimaste muto all'appellodisperato in cui ella lo invecava. non cm'- amante.,lini come padre di Ha creatura die &d'ebbe nata...

Ah, era giusta dunque qn sta società che non rico-nosceva e non proteggeva i nati da un padre vile,tintati tato ?

Si cantarse le mani nervasameate, ormai nati leritnal.eva nè un, speranza, l'è un affetto n , uirifugiarsi: ella aveva disonorata la casa in cui suamadre l'aveva iillevata con cura lo lisca, ee avevain i cchiata la soglia pura. aveva ai vel. patii la vevehia adi sua padre che »v va sognata per i suei ultimiarmi un ue ma forte a cui coafirlarhe dei nipotinia cui con orgoglio, con gioia, avrebbe insegnato a ma-irovrare la vela ed il remo.

Ella doveva morire, lutto ormai era perduto irre-misarbilmente, tutto infranto, distrutto.. e si diresseve.so il molo dove l' acqua aveva una profondità edun sii. nzio cupo, tragico di morte. Si volse indietroun' ultima volta p. r rivedere la sua casetta in cuinon sarebbe più tornata. N , Il' oscu ità brillava urr filosottile di luce che uticiva dall' uscii, socchiuso, suopadre era là solo, afflitto, e per colpa ssun.

Non voleva più vedere, e si diresse p. r la seiag-gia verso I' ignato che I' affascinava irresistibilmente:com' era calma la natura! Il ciela era tutto un . scin-tillio di nelle, il mare una massa inutiensa, oscu a,sulla cui superfieie i raggi della luna riflettendosi,producevano mille tremai misteriasi, arg.ntei.

S mbrava quasi che si sprigionasse un senso ar-eater di calma, una voce tenue di speranza e di con-forta, ella sentiva al dolore Lila, irragionavole, delprim maniere, di disperavi:me. sul,. ntrare un dolorepiù calmo, più composto. Si fermò nuovamente, guardòanco , a una volta il filo di luce che te sprigionavadalla sua capanna e maccidualtuente ritornò sui anoipassi.

Ma non aveva il diritto di uccidere il germeI della tru eva vita che palpitava nel suo se na, se il

padre era stato vile ella avrebbe trovata nell' animasua ori tesoro tale di amore da non fargliene io ntirela mancanza; attrae l' avrebbe amata quella creaturasua!

Sentì il m:1.re gonfi rlesi di tenerezza, di penti-mento, di rimorso, tutti i s. ntirnenti più disparati epiù forti lottavano, si urtavano; flaalinerite potè pian-gere, quelle lagrim.• furono ;a sua sal , ezza.

Senza saperlo, quasi automaticamenta, Si traiòdinanzi all' uscio di casa sua, lo spiane pian piano;gli oggetti &mastici parlarou • con una voce nuovaal 6I10 cuore: il grande letto matrimoniale caparbidella caltre turchina, le reti atiaccate in un amala,il piccola ritratto di sua madre scolorito, quasi cancel-lato dai baci che su., padre e lei tante volte vi ave-vano impressi. Oh sua madre, la sua madre buonache l' amava tanto e che I' aveva lasciata senza la suaguida amorosa e saggia così presto !

In punta di piedi entrò nella stanza misera eguardé suo padre. che le volge%a le Si a le: ',eli- anamaveva qualche cosa, n n distineu va bene •he era

ciò eh' elj baetaia piangendo !Gli apaoggiò una mano sulla spalla e gli sus,iurrò

con un filo di voce, trauma° tutta al pensiero eh'la respingesse: — Perdonami, per mia madre. per miamadre ! —

Il vecchio barcollò, lasciò cadere quell'oggetto cheprima baciava piangendo... era la sua fotografia io cuiella era riprodotta in tutta la grazia della sua giovi-nezza fiorente; gli si buttò tra le braccia con lo stessoslancio impetuoso con cui la bambina lo attendeva al811 ,, ritorno dalla pesa e co ;fuse le sue lagrime aqn. Ile del vecchia che sco.ravano sulle giance rtnoisee rreavarm RUIN Le 1:111 grigia, iriealta.

171i de. rest.

TUFE in terra refrattaria e . in me-tallo, Franeltn- Caenznettt. -

Oggetti di Fumisteria. - Impianti Calori-fari, Riparazioni. — Al negozio Cementi e GrèsCeramica Lung'Arno Mediceo, Ponte alla Fortezza.

Piaggia che se ne va, Chiesa che viene.CARISSIMO PONTE,

Nella mia bibliotechetta tengo cinque o seilibri umoristici ai quali ricorro quando sento lamaliconia invadermi, come si ricorre alla tìnace-tina quando minaccia il mal di capo. Guai a nonprendere il mondo in burla e il ridere di tuttosarà sempre la migliore saviezza.

Dopo averti letto nel Ponte che a Marina ilelullet Castelli pericolava e che nulla si faceva diserio per difendere quella spiaggia dagli assaltidel mare, ma un in compenso vi erano 270 000lire disponibili per la costuzione i vi di un' altrachiesa, ho provato il bisogno di afferrare uno deilibri suddetti. E mi è capitato sotto mano la Mi-tologia tintamarresca di Touchatout, opera chenon saprei abbastanza raccomandare a coloro chesoffrono di fegato o sono nevrastenici.Ora siccomemi pare che la conclusione, cirudina si ma non as-surda, del giocondo scrittore possa applicarsi alcaso attuale, eccola pari pari nel suo testo ori-ginale:

Nei tempi antichi si credeva :Qu' egorger des veaux éta • t agréa•de aux dieux;Qae Janon mutat fare un enfant respi,ant

une fleur;Que Mereure ara; t des ailes aux pieds;Que Jupiter raccomoda. t Hippolyte, détaillé

une plage en eing cent vingt huit morceaux

Oggi si crede

Que de ne pas »tanger de veau le rendredi faittrlpigner de joie le Seegneur;

Que la Vierge Marte en a fai? un en nr re9v-rane rien da imiti

Q .t: ,lux peti te (no,- a • néS un peu d eaU 'Mitresar la langue falt poasser 8 ailes dans le dos;

Que enti de Lourdes remet les péqtés. les jam Jesfoulées et les rendez - vons génants.

Et nona dema , .dons: guels sont les eroyants lesphes jobards?

Le raccernando la parola jobard,che suona min-chione con una leggiera tinta di scempiaggine,proprio babbeo.

Gran bella cosa la fede in tutti i tempi ! Maè proprio la vera fede cristiana - quella basatasull'amore del prossimo — che fa trovare quasi300.000 lire per un edificio di discutibile utilità?A te più di me pratico dell'ambiente pisano, larisposta.

Saluti cordialissimi.Bob.

..211a Sapienza.Le lezioni — Alla Scuola vaterinaria. —

Lauree in farmacia.Il Consiglio Accademico, vista la data delle

elezioni politiche, ha deliberato che l' Universitàrimanga chiusa dal giorno 18 febbraio a tuttoil 14 marzo, che le vacanze pasquali, le qualisecondo il calendario scolastico erano stabilitedal giorno 5 a tutto il 17 aprile, siano ridottedal giorno 8 al giorno 14 inclusivi.

» II dottor ITinberto Cortopassi è stato nomi-nato, con recente decreto rettoriale, infermieredella Scuola di Veterinaria.

m Martedì 16 Febbraio si sono laureati infarmacia con bellissima, votazione i signori Vit-torio Sal vadori di Laiatico, Guglielmo Michettidi Viareggio, Enrico Gasparini di Ponsacco eCuster di Lucca. A tutti un rallegrainento; mapiù sentito e più affettuoso a.IP amico Salvadoriche ha compiuto g li studY con onore e con plauso.

LA RELAZIONE DEI NOSTRI CACCIATORIal Ministero di Agricoltura, industria e Confinerei°

Il memoriale che la commissione presceltadalla Società dei cacciatori della provincia pisauainvierà al Ministero di A. I. e C. riassume i con-cetti più apprezzabili intorno alle più importantidisposizioni che regolano la caccia.

Dopo avere raccomandato la maggiori restri-zioni, sia riguardo ai termini che alle disposi-zioni di caccia, una oculata e solerte vigilanzacontro i bracconieri, la istituzione di agenti spe-ciali da retribuirsi coll' aumento di qualche lirasul porto d' armi, e col raddoppiamento della tas-sa per le caccie fisse e da incoraggiarsi con pre-mi in denaro rieavato dalle contravvenzioni, sidilunga a rispondere ai vari quesiti.

Riguardo al periodo di tempo da stabilirsiper l' esercizio della caccia, il Memoriale lo de-signa fra le date 20 agosto e 31 gennaio per gliuccelli stanziali e di passo — e bene inteso perl'Italia centrale divindendosi così la penisola in3 regioni — lo prolunga fino al 15 aprile per

alcune specie di passo di uccelli acquatici, di ripaetc; lo limita fino al 30 novembre per le penare insi-stendo sull'abolizione delle reti verticali, archetti,

gabbiuzze etc; e per la selvaggina da peloconsiglia la caccia dal 1 settembre al 31 dicembreper la lepre, e dal I novembre al 3 gennaio peril cinghiale ed il capriolo: non permette oltre il15 aprile Paucupio colle reti a maglia per glistorni e i trampolieri. Si intende che deve essereproibita la caccia quando è caduta la neve, e nellanotte da un' ora dopo il tramonto fino ad un' ora

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dopo la levata del sole anche nei paduli. La re-lazione conclude col far voti per la proibizionedelle caccie collettive (scaccie), della vendita dellacacciagione in tempo di divieto, perchè si limitisoltanto l piccione il tiro al volo e perchè nonsi concedano le licenze di caccia per esti scien-tifico altro che ai direttori degli istituti. Essaosserva giustamente che non si puo applicaredalle Alpi alla Sicilia un' unica disposizione rego-lamentare: ami esempio da Grosseto e Rimini ingiù non puo proibirsi la caccia alle queglie lungoil litorale dal 1 al 15 maggio: col solo fucile masarà opportuno e decoroso che il rispetto alledisposizioni della legge complessiva sia dal Go-verno e dalle autorità mantenuto e fatto man-tenere con scrupolo e con onore.

S 1=> O P,r11

Ippica. — Il 16 febbraio hanno dichiaratoforfeit per il premio di Pisa : Quecen of GraceDasodi, Chioinailor0, Ayah, Sparviero, .Rifredi:sono rimasti iscritti:

Origine cg. 54, alolgorie 54, Fin de siede 56,Assed 52, Makainba 54, Chelinila 54, AngelicaRaufman 54,

— Il premio della città di Napoli L. 8000m.1800 è stato vinto da Uakarnba di Sir Rholand.La puledra che già. aveva fatto la migliore im-pressione ali' esame nel paddok, confermava lasaperiorità dimostrata a 2 anni vincendo abba-stanza facilmenle.

Nello stesso giorno la scuderia Sir RholatelVinceva altre 2 corse con M.ulia e Kainba.

Lotta. — Martedì scorso nel Teatro DalVerme di Milano ebbe luogo il inatch finale perla conquista del titolo di Campione Mondiale diLotta 1909.

A contendersi l' ambito titolo si trovaronodi fronte Paul Pons il colossale campione francesedetentore della cintura d'oro e Giovanni Raice-vich il forte campione italiano e già campionedel inondo nel 1907. Dopo un assalto accanito daambo le parti al 47° minuto, fra gli applausiscrosciatiti dei 6000 spettatori che gremivano ilTeatro, Giovanni Raicevich aveva ragione delsuo forte avversario gettandolo sulle spalle conun braccio girato a terra seguito da triplice schiac-ciato.

jZra parrucche e 16E1)3AI Verdi. — Sommo già a buon punto le prove

di orchestra e dei cori dell' opera Loteley. che lasagace direzione del teatro ha voluto che. fosseeseguita per prima Le prime parti saranno sullapiazza Mercoledì prossimo.

Al Rossi. — Procedono con grande successole rappresentazioni del lktllo in Maschera, accla-mate dal pubblico numeroso che fa feste egliartisti ed apprezza la buona esecuzione dell' or-chestra e dei cori.

Il concerto di beneficenza. — Il concertomusicale a beneficio dei danneggiati dal terremotonon poteva riuscire più ordinato e più attraente:il merito principale ne spetta al direttore maestroUgo Bianchi.

Carlo Borsa, già da tempo conosciuto CO 1110

musicista e pubbliciste di coltura e di geitialilà.ragguardevoli (ricordo il -suo carme « San Ros-sore » dedicato a S. Maestà il Re e per il qualesi guadagnò tante lodi ed ano spillo in brillanti)ebbe a dimostrare attitudini di conferenziere eccel-lente trattando questo argomento: la musica del

dolore, e fu applaudito specialmente nel ricordodella regina Elena, infermiera e madre amorosa.

Il signor Arturo Barghini abilissimo violinista,si distinse in due pezzi di grande effetto se' pureirti di difficoltà per il valore della meccanica eper la correttezza dell' esecuzione magistrale; enon ha che 17 anni. -Ma gli furono maestri UgoBianchi per il violino e Pietro Pecchiai per l'esamedi armonia e storia della musica. L'arp sta signo-rina Resi Beldini entusiasmò l' uditorio; e . glialtri esecutori, tutti • quanti, e cioè G. Bottini,D. Bazzell, P. e C. I3orsò, G. Colombini, G. MariottiV. Martin Wedard, Maggi, F. Mei, L. Oreolini,O. Ricci, A. Raspolli, G. Salvestroni, C.P. Pacchini, O. Bianchi, G. Toguini, ed il valorosoaccompagnatore al piano ed all'Armonium maestroAlfredo Luchi, contribuirono al succeeeo,. dallosplendido concerto. • I P

e-?

Cronaca ElettoraleMercoledì sera dai popolari fu praclantata

concordemente /a candidatura dell' ing. GiovanniCuppari, democratico Al Cuppari che è cittadinopiscino, è preparata dagli amici politici e dai con-cittadini itua bella domostrazione.

— Per appoggiare la candidatura dell' on Queirolo -i è co.nituito un Comitato d , onore

— Ne/ i onegio Pomi tedera la candidatura di

Nello Toscanelli avrà Una votazione pletusei-

taria..— Si fa vivace la lotta in quello di Lari. dove

il prof. Bianchi e l' orv. Dello Sbarba scen-

deranno a contraddittorio.

P Conte Teodoro Mastiani- Brunacci,proeisma go eand;da to i, un' imponente adunanzadi elettori a Rosignano ed acclamato poi in moltealtre fraztoni, annunzia il suo programma in sensoliberale. Lotta aspra che renderà inevitabile il bal-lotta ogio.

-- A Vicopisano il ~Neri ha preso terreno:specialmente nei paesi della valle del Serchio le sim-patie per lui sono largamente oumentate.

Non ci pos‹ono essere grandi spostamentieol'egin Volterra: se, il sucialista ha fada,,a ìoqualche promessa di maggior numero di voti, moltivoti di più guadagnerà l' on Ginori-Conti per

interes , amento generoso da lui spiegato in favoredel collegio.

Il giorno 10 Gennaio è morto a Montevideo,ove dimorava da 25 anni creandosi una bellaposizione, Egidio Turini, repubblicano di fedeinconcussa. organizzatore fervente nella città no-stra dal 1874 al 1883 insieme a Italo Possenti,Pilade Dell' Oinoilarme ed altri. Anche in Ame-rica fu attivo, zelante propagandista delle idea-ljt inazainiane. Il cordoglio per la sua morte,sarà diviso da molti nella nostra città oveamici e parenti in gran numero, la vecchia edottima madre ed i congiunti Suggi, Pini e Con-tino.

2.1~1122CIMMIlli~:5111~111.

Mercoledì sera, l'e] borgo di Porta a Lucca,dopo una malattia invincibile che le procurò permes , sofferenze grandissime, mori Adele Si-vieri, che fu donna di squisite virtù domestiche.Al marito Ferdinando, ai figli Alfredo e Alessan-dra, alle figlie, *ai generi, a tutti i parenti man-diamo col cuore addolorato le condoglianze piùvive e più affettuose.

La famiglia Sivieri ed i congiunti ringrazianotutti quei gentili che si sono associati al lorolutto, e che intervennero ai funebri commoven-tissimi della loro aniatissima Adele Sivieri.

STATO CIVILEdal 13 al 19 Febbraio 1909.

NASCITE.Maschi 23 — Femmina , 14 — Nati morti 2.

MATRIMONI.

Viviatii Ighto con Gabbri.-ili Nella, celibi — Ba-recidili Giuseppe celo Gelli Odella, celibi — MatifortiGiulio -con Ghelardricci Iene, celibi — Samucei Sergiocon Stefaniiii Ofalia, celibi — Marcati Armata& conGuidetti Me, et-libi — Carlesi Ovidio, con SbranaZ 'nide. e libm — Grassi Angiolo Pentani Carolinace.ibi — Pila P. hope rmmI, Beuedettini 0.Impiii, celibi— Giseemerti Pii no, celibe con Argini Argia, vedeva— laidem Gui.10, ceti Gasa riai Virginia. celibi —Antoni Aiatiere ceri Cotiticiui Ala, celibi —Neilu, eitt Purri Ovidia, celibi — Bagnati' Gialli conSbrana Ami- ie. celibi — Martelli Corredo, con Ger-alla Rigettata, celibi — Cima itv v. Ferdinando conFiaba mim hi - Biechisiai estrema Luisa, celibi — &udiiFraecese., aie D s.-alzi Fulvia. cedbi — Cordedda -CasiA -gioie, celi M 'laici' Maria, celibi — Marchi Giuseppecon Renueci Cas Id., celibi — Saviuzzi Galla). con Ber-tent Pat mira. celibi Pistola Giuseppe, con CausiMaria, ci libi — I3.11agaiiba Carlo con Duumzelli Aristea,I.. ib— Croci Rulli!, cen Iacopini Delfina, celibi.

MORTI

Col bi Maria, nubile di anni 43 — CeccarelliEgiste, coniugate 54 — Dulbecco Paolina nei Restano69 — Metani Maria vi d. Dell' Este, 73 — BaldacciClance ni i Narde 58 — Pagateci Ferdinando, coniu-gate, 74 — Ci nti Leepoldo, coniugato 78 — ChesiResa, eubile 58 — Ternasella Augusta, ved. Armel-lini 70 — Bezai Giuseppina, nubile 17 — MarchiGi venni v. d B iehini 75 — Malaso a Maria, ved.ero:cheti:li, 73 Salvaderi Cieli]. nona ved Vincen-lel ti, 78 — R sa ved. Cesta, 34 — Landucci

dii, cutilug. 25 — Duè Dionisio, celibe, 43 —Radicchi Alt rei., celai , 44 — Palla Flaiteesco Cunitsgare 64 — B n 1 tri Teresita. mi) Partii:n 34 — Tad-de Airle, ei Sivirri 62 — Castelvecchi Amabile ved.Natditii 59 — Pannecilia Duilia, 9.

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Azienda Autonoma del Gaz.Il Consiglio d' amministrazione dell' Azienda

Autonoma Municipalizzata del Gas, si pregia dicomunicare alla On. Cittadinanza Pisana che,presso P Officina del Gas (Viale Bonaini n. 84) epresso •la sede Centrale (Via S. Francesco n. 17)viene eseguita la vendita all' ingrosso ed al mi-nuto di quanto appresso:

a) Apparecchi per illuminazione e riscalda-mento a gas di ogni genere fra i più perfezionatie rispondenti alle esigenze dei Signori abbonatied ali' economia di un minimo consumo;

b) Reticelle, cilindri e vetrerie in genere;c) Tubi di ferro e di piombo per impianti,

rubinetterie ed accessori diversi ecc.;Per facilitare la clientela e lo sviluppo del-

l' uso del gas anche nella nostra Città, la dettavendita sarà fatta ai prezzi più ridotti che risul-tano dell' applicazione - dei ribassi, dei quali que-st' Azienda gode presso i principali fornitori.

L' Azienda si assume anche l' incarico di ese-guire il collocamento delle tubazioni interne aprezzo di costo e la manutenzione di quelli im-pianti che per la loro importanza la richiedono,come quelli presso Istituti, Teatri, Stabilimentiecc. ecc.

Il pagamento degli impianti potrà essere fattoanche in sei rate mensili, qualora il richiedentesottoscriva un contratto speciale stabilito dai re-golamenti di quest' Amministrazione.

Presso gli Uffici dell' Azienda verranno datitutti gli schiarimenti e le indicazioni che potrannorichiedersi e saranno compilati i preventivi asemplice richiesta della spettabile clientela senzanessuna spesa od impegno da parte di questa.

Pisa, li 5 settembre 1908.

11 Consiglio O' Amministrazione. •

CONCERTI GRATUITIOggi, domenica, in Piazza -San Nicccila

dalle 16 alle 17,30, la Musica del 18° reg.Fanteria eseguirà il seguente programma:1. PALOMBI. — Marcia militare.

2. MASCAGNI. — Cavalleria Rusticana.3. a) VESSELLA. - Pastorale dal Quintetto op. 37,

N. 2 di Boccherini. - 5) VESSELI.A. - Minuetto- dal Quintetto VI. in.Mi maggiore di Bocche-Fini. - BERLIGZ. - Marche Hongroise. -Dannazione di Faust. ( a richiesta )

4. BATTISTA. — Marcia. - 'Un Salta° a Pisa.

Piè del PonteLa Guida di Pisa. — La sezione pisana

della Società per il movimento dei forestieri, com-forme al deliberato dell'assemblea dei soci del 31Gennaio, ha nominato la Commissione che dovràredigere e creare la pubblicazione della Guidaartistica illustrata della città di Pisa e d'intornied ha chiamato a farne parte il Presidente, ilSegretario, i consiglieri cav. Niccolai, ing. Ber-nieri e Satti ea i soci senatore prof. D' Anconaed E. Mazzarini.

.Per un collega. — Riceviamo e pubblichia-mo questa nobilissima dichiarazione che onora unnostro egregio amico:

« I sottoscritti insegnanti nella R. Scuola tecni-ca di Pisa, dolorosamente meravigliati dei con-tinui attacchi del periodico locale e Giornale di

Pisa contro il loro collega prof. Luigi Falcucci,che nella scuola e nella vita è un vero esempiodi rettitudine, di gentilezza e di bontà, respin-gono le insinuazioni e confermano ali' egregioinsegnante la loro stima ed amicizia.

Prof. Torello Del Chicca, Giuseppe Regoli,Osane° Mungai, Giuseppe Morigi. Giuseppe Ma-lagoli, Benvenuto Giunti, Arturo Bartolomei,TorquatoGigli, Giuseppe Gatti, Gino Mosti, GiulioGrimaldi, Temistocle Favilli, Giovanni °morbiZoriui, Emilio Pasetto, Pietro Pranzò, Gino Luz-zatto, Michele Longhi, Giuseppe Ghimenti, Fer-ruccio Pretesi, Francesco Lancella, G. ArdinoSerra, Ennio Baschieri, Carlo Grillone, EgidioBerseli, Angiolo Cerri.

Dai luoghi del dolore. — È tornato ilmaestro Nicoletti Mercoldl sera da Gioia Taurodove ha atteso alla direzione dei lavori per contodel comitato pisano; da qualche giorno è andatoa sostituirlo l'ing. Omero Pampana che a Castel-Ince, dove si fabbricano le baracche per contodel comitato di Pisa, comanda una squadra dinove carpentieri. L' ing. Pampa.na, come . già tuttii membri del comitato che furono in quei luoghi,è coadiuvato dai bravi ufficiali capitano. V. Borsa,tenente Evangelisti', sottotenente .D' Ortensia edagli infaticabili soldati che da oltre un mesefanno vita di sacrificio in quel desolato villaggio.

Scuota di taglio e confezione di abiti ebiancheria. — Le lezioni tenute alla scuola ditaglio dalla colta e distinta signora Virginia DeBenedetti, procedono molto regolarmente. Parec-chie sono già le signore e signorine che frequen-tano, con crescente entusiasmo, questa scuolache viene a riempire nella- nostra città, niut la-cuna all'educazione femminile. Tali sono: signorineD. Collodi, A. Manetti Sartori e signorine Bre-sciani, Lepri, Loschi, Marianelli, Marziali, Pini,Puntoni, Torricini e un buon numero .di bambinedelle seste classi elementari di Pisa. •

Il metodo tenuto dalla signora De Benedetti,è, senza dubbio, il più razionale e pratico, nell'oliòrapido e geniale, quindi la detta scuola non tar-derà a popolarsi di colte e volenterose signore esignorine della nostra città.

Per iscriversi al detto corso basta rivolgersialla segretaria signora Ida Marziali Via S. Fre-diano n. 8 Pisa.

Una protesta di studenti. — Ci preganodi pubblicare, ed augurandoci chiusa la polemica,pubblichiamo:

« Noi, alunni della Scuola Normale di *Pisa,sentiamo il dovere di manifestare il nostro dolo-roso e vivo risentimento per la calunnia pub-blicamente scagliata da un giornale cittadinocalunnia di offesa alla dignità della nostra scuolae all' onore del nostro insegnante prof. Grillone.Noi non vogliamo che questa dignità sia cosivillanamente profanata per lotte politiche e permire di parte, che si nascondano sotto fiuti ecalunniosi giudizi sulla morale scolastica.

La nostra scuola è stata ed. é per noi unafamiglia dove è vivo l' alto sentimento di affettoreciproco. Perciò, è necessario, anzi doveroso,affermare che il prof. Grillone è veramente unpadre per noi, suoi alunni : sa comprendere lenostre debolezze e le nostre virtù, ci compatiscee c' incoraggia.

Dopo questa pubblicazione scandalosa -, - siaitiospinti, Io ripetiamo, a gridare a.pettainente - chela stima, la fiducia' e l' affezione Sincera, per -. ilnostro Professore si sono rese ancor Più grandi,salde e forti »

Seguono le firme di tutti gli alunni, traed ne.

Tiro a segno. Col primo di:Marzo- hannoprincipio le esercitazioni regolamentari di tiroe le gare domenicali.

Cassa di Risparmio. -i- Il Consigliodi Amministrazione annunzia l' erogazione de-gli utili della gestione 1908 con queste cifre: utileL. 119,379.78; alla massa di rispetto in aumentodel patrimonio 59,689,89: al Consorzio Universi-tario (V ie) 11,937,97; el fondo di beneficenza 1 :3f011,937,97; al fondo di pubblica utilità 10,813,95:al fondo per la costruzione di una Seziorie pér itubercolosi 25,000.

rei. gli organici. 7-- Sappiamo che il Sin-dai() grande ufficiale_ e 1' assessore anziano Clio.Giuli si sono recati a Roma per andare a soffiaresotto le pentola nella .quale bollono gli organici.Almeno questi famosi, decantati e consacratiorganici servono a qualche cosa: sono uno spec-chietto di richiamo per le prossime elezioni po-litiche!

.Societit per V Arte e doni al Mitseo— L'assemblea dei soci della Società per

l' Arte è convocata per il 18 Marzo, ed in secondaconvocazione il 21.

— Il chiaro prof. Carlo Fedeli ha donato alMuseo Civico frammenti di marmo, terre cotte,due spade, ed una punta di lancia in ferro del-l'epoca romana.

prof. Giglioli. — L' illustre prof. Gigliolidella nostra Università come rappresentante ilGoverno è stato chiamato a far parte della com-missione amministrativa della R. Scuola praticadi Agricoltura, fondata a l'esciti.

Romeo Landi e Pigli

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I giovani razionalisti. - Hanno eletto lacommissione esecutiva, composta del segretario%stavo Mattei, del cassiere Francesco Valentini,di cinque consiglieri e di tre soci che costitui-ranno la commissione di censura.

Scuola festiva per le figlie del popolo. -Domenica scorsa la conferenza alle alunne dellasezione fu tenuta dal Direttore della scuola, sig.cav. prof. Alfredo Della Pura ed ebbe per titolo« Il libro ». La interessante conferenza, tenutacon la spigliatezza e la rara competenza che sonounanitnemente riconosciute all'egregio professoresi riassume nei seguenti capi

« Storia della carta e del libro. Dal manoscrittoalla stampa. Come si fa un volume stampato.Quanto abbia giovato alla civiltà e al progressoumano. Libri utili e libri dannosi. Il libro deisogni ».

La bella conferenza fu gustata dal numerosouditorio, che segnalò la sua approvazione con unafestosa acclamazione all'egregio uomo.

Continuano oggi le conferenze. i; attesa quellache la signorina Erminia Forni ha promesso difare:

Servizio di Polizia Municipale. - durante ilmese di Gennaio sono stati fatti i seguenti servizi

N. Il alle Ordinanze e Notificazioni municipali,6 al Regolamento per le vetture pubbliche, 34 al Re-golamento per la tassa sui cani, 28 alla Legge e Rego-lamento sui velocipedi, 6 al Regolamento per la vuo-tatura dei pozzi neri, 8 al Codice Penale, 5 alleConvenzioni per la illuminazione pubblica, 74 al Rego-lamento di Polizia Urbana, 3 cani requisiti dagliagenti municipali, 10 atti di denunzia per oggettismarriti, 1 Oggetti rinvenuti e consegnati a questoufficio, 1 Atti di denunzia per ingiurie, I Arrestioperati dalle Guardie Municipali, 2 Sepuestri di velo-cipedi.

il 21Tuttaccitto.

Cronaca ScolasticaElezioni alla Sezione magistrale pisana. - Una circo-

lare ministeriale sulla mutualità scolastica. - Perun esperimento di mutualità scolastica a Pisa.

Domenica scorsa ebbe luogo P elezione dellaCommissione direttiva della Sezione magistralepisana. Molti furono i votanti e si affermaronocon grande compattezza sui nomi seguenti: Bal-dacci Torquato, Bartorelli Ruffo, Giannotti Fer-nando, Lenzi Armando, Nicoletti Massimo, OrziEerruccio.

La Commissione direttiva provvisoria, che hapreparato le riforme dello statuto sociale a cuiavemmo occasione di accennare, è stata cosi con-fermata interamente, coli' aggiunta del M. Bal-dacci.

- In data 1° febbraio, il Ministro della P.I. ha diramato ai provveditori, agi' ispettori eag' inseganti elementari una circolare intorno• istituzione della mutualità scolastica nellescuole elementari.

La circolare si intrattiene dapprima, sull' im-portanza. educativa ebilelle associazioni di mutuosoccorso fra alunni, che vanno sotto il nome dimutualità scolastica e che hanno per iscopo im-mediato lo scambievole aiuto in caso di malattiae la formazione di una rendita vitalizia per lavecchiaia. » Accenna poi alle già fiorenti associa-zioni di mutualità di Ancona, di Milano, di Pia-cenza, ecc., e infine fissa i capisaldi che debbonoregolare l' azione dei maestri e di quanti inten-dono farsi promotori di associazioni consimili.

- Anche a Pisa, a cura degli insegnanti dellescuole elementari del quartiere di San Francescosi stanno gettando le basi, per un primo esperi-mento di mutualità al quale - è lecito sperare- ne susseguiranno presto altri, nelle altre scuole.

La Sezione magistrale pisana ha già dato lasua adesione; ma è necessario che non manchiil contributo del Comune, del Governo, delleistituzioni filantropiche e di quanti hanno a cuorel' educazione e il benessere delle classi popolari.

A questo proposito, non Si può fare a menodi osservare che la circolare dell' on. Rava èuna bella cosa; ma meglio sarebbe stato avercondotto in porto un disegno di legge che datempo attende di esser discusso, nella Camera,e che alla mutualità scolastica italiana avrebbeassicurato davvero una vita rigogliosa, da gareg-giare presto con le consimili isitituzioni dellaFrancia e del Belgio.

Cronachetta AgrariaSemina del grano Marzuole.

La sementa del grano autunnale è an-data così bene, da non potersi desideraredi meglio, e quindi ben poca è la super-ficie di terreno rimasta disponibile per ilgrano. marzuolo. Ma poichè anche questoha una certa importanza in alcune localitàdella nostra provincia, ricordiamo che èbene anticipare per quanto è possibile l'epo-ca della sementa. Dicemmo gia altra volta,che esso, stando alla semina, dovrebbe chia-marsi più esattamente febbraiolo o gen-

naiolo, poiché fino dalla fine di gennaio ilsuo seme può essere affidato al terreno.

Si ricordi anche che il grano primave-rile non ha tempo di aspettare che i con-cimi si scempongano nel terreno, ma habisogno di un nutrimento rapidamente as-similabile. Dare del letame grossolano algrano marzuolo sarebbe quindi errore piùgrave che quello di letamare il grano au-tunnale. Ottimi concimi per il grano mar-zuolo sono quelli chimici (per ettaro: 5q.li di peí.fos/ido 2roil•ra1e e 75 kg. disolfato ammonico alla sementa: 75 kg. dinitrato di soda in copertura, sparso in duevolte, al principio e alla metà di marzo).Ottimi sono anche i concimi organici dirapida decomposizione, quali i lupini ma-cinati, il sangue secco, ecc.

Le migliori varietà di grano marzuolosono il reronese ed il rosso americano.

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