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ISTITUTO COMPRENSIVO “MARGHERITA HACK” CASTELLALTO SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI I° GRADO Via del Municipio, n.°1 64020 Castellalto Presidenza 0861/296790 Uffici 0861/296713 fax 0861/320114 C.F. 80003190677 Sito web www.iccastellalto.gov.it e-mail [email protected] PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P.D.P) PER ALUNNI CON SVANTAGGIO LINGUISTICO ANNO SCOLASTICO…………………………………. PLESSO……………………………………….. SCUOLA……………………………………………... A chi è rivolto? All’alunno straniero in situazione temporanea di svantaggio linguistico che non sia in grado di seguire il percorso didattico comune alla classe (categoria B.E.S. secondo la direttiva 27 dicembre 2012 e C.M. n°8 del 6/8/2013; 3. svantaggio socio- economico, linguistico e culturale, situazioni di malessere del soggetto legate al contesto familiare * ) * “…per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana è possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure dispensative, ad es. la lettura ad alta voce...”. I criteri che il Consiglio di Classe utilizzerà per stabilire la necessità di un PDP sono i seguenti: - informazioni raccolte sulla situazione personale e scolastica dell’alunno; - risultati delle prove di accertamento linguistico e/o disciplinari somministrate in ingresso; 1

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ISTITUTO COMPRENSIVO “MARGHERITA HACK” CASTELLALTOSCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI I° GRADO

Via del Municipio, n.°1 64020 Castellalto Presidenza 0861/296790 Uffici 0861/296713 fax 0861/320114C.F. 80003190677 Sito web www.iccastellalto.gov.it e-mail [email protected]

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P.D.P)PER ALUNNI CON SVANTAGGIO LINGUISTICO

ANNO SCOLASTICO…………………………………. PLESSO………………………………………..

SCUOLA……………………………………………...

A chi è rivolto?

All’alunno straniero in situazione temporanea di svantaggio linguistico che non sia in grado di seguire il percorso didattico comune alla classe (categoria B.E.S. secondo la direttiva 27 dicembre 2012 e C.M. n°8 del 6/8/2013; 3. svantaggio socio-economico, linguistico e culturale, situazioni di malessere del soggetto legate al contesto familiare*)* “…per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana è possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure dispensative, ad es. la lettura ad alta voce...”.

I criteri che il Consiglio di Classe utilizzerà per stabilire la necessità di un PDP sono i seguenti:- informazioni raccolte sulla situazione personale e scolastica dell’alunno;- risultati delle prove di accertamento linguistico e/o disciplinari somministrate in ingresso;- livello di scolarizzazione;- durata della permanenza in Italia/arrivo in Italia;- lingua di origine

Una volta deliberato, il PDP viene adottato per il tempo ritenuto strettamente necessario ad un adeguato recupero e sulla base di esso verrà espressa una valutazione in sede di scrutinio; il PDP viene periodicamente riformulato sulla base dei progressi linguistici compiuti dall’allievo, ricordando di privilegiare le strategie educativo-didattiche rispetto alle misure dispensative per la natura transitoria di tali interventi. In ogni caso, non si potrà accedere alla dispensa dalle prove scritte della lingua straniera se non in presenza di uno specifico disturbo clinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto dall’art. 6 del DM n° 5669 del 12 luglio 2011. Si rammenta, infine, che le due ore d’insegnamento della seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di 1° g. possono essere utilizzate anche per potenziare l’insegnamento della lingua italiana per gli alunni stranieri.

Il Consiglio di Classe potrà anche elaborare un percorso personalizzato che preveda la temporanea sostituzione di alcune discipline, che presuppongono una specifica competenza linguistica, con attività di alfabetizzazione e/o consolidamento linguistico. Ne consegue che le

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discipline sostituite non verranno valutate per tutta la durata del percorso personalizzato. Quando l’alunno raggiungerà il livello adeguato (B1) si procederà alla progressiva integrazione dei nuclei tematici di tali discipline.

La compilazione del PDP è effettuata dopo un periodo di osservazione dell’allievo (si consiglia di allegare la biografia linguistica prevista dal protocollo d’accoglienza). Il PDP viene deliberato dal Consiglio di classe/team, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia.________________________________________________________________________________IL CONSIGLIO DELLA CLASSE………………, ai sensi e per gli effetti della direttiva ministeriale del 27/12/2012 e della C.M. n° 8/2013, stante la sussistenza delle condizioni previste dalle norme sopra richiamate, rileva la presenza del/della seguente alunno/a con bisogno educativo speciale.

Normativa di riferimento generale

- Legge 517/77, art. 2 e 7: integrazione scolastica, individuazione degli interventi

- Legge 59/9: autonomia didattica

- DPR 275/99 art. 4: autonomia didattica

- Legge 53/03: personalizzazione del percorso scolastico

- D. Lgs 30/06/2003, n. 196 Codice in materia di protezione di dati individuali”.

- D.M. 31/07/2007: Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione.

Normativa di riferimento specifica

- Nota MIUR 1787 del 01.03.05 – Riguarda gli Esami di Stato: invito ad adottare, in particolare per la terza prova, ogni iniziativa per ridurre le difficoltà.

- Nota MIUR 4798 del 27.07.2005 “Coinvolgimento della famiglia”.

- DPR n. 122 del 2009 – ART.10 – Regolamento sulla valutazione.

- Direttiva Ministeriale 27/12/2012 sui B.E.S.

- Direttiva Ministeriale 06/03/2013 sui B.E.S.

- Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.S. 2013/2014. Chiarimenti. Roma, 22 novembre 2013. Prot. N. 2563

- Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica: concetti chiave e orientamenti per l’azione. Dicembre 2013

- Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri. Febbraio 2014.

NOTA: il PDP viene redatto collegialmente dal Consiglio di Classe, completato dalle programmazioni curricolari e concordato con la famiglia. Deve essere consegnato alle famiglie all’inizio di ogni anno scolastico e deve essere consultabile dai docenti che vengono a sostituire i titolari delle classi. Il PDP deve valersi anche della partecipazione diretta dell’allievo (in età adeguata), per renderlo parte attiva del processo di apprendimento. Ai Dirigenti Scolastici e agli OOCC spetta il compito di assicurare l’ottemperanza piena e fattiva a questi impegni.

Indice

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Vademecum Modello PDP per stranieri ………………………………………………… 4

SEZIONE A

Dati Anagrafici e Informazioni Essenziali di Presentazione dell’Allievo................................6Griglia osservativa ……………………………………………………………………………… 7

SEZIONE B Tipologia di B.E.S. – Valutazione delle competenze linguistiche in ingresso -

Situazione di partenza ……………………………………………………………………….. 8

SEZIONE C

C.1 Osservazione di Aspetti Significativi Complementari ..............................................11

C. 2 Patto Formativo…………………………………………………………………………..13

SEZIONE D

INTERVENTI EDUCATIVI E DIDATTICI

Strategie di personalizzazione/individualizzazione...............................................................14

SEZIONE E (comune a tutti gli allievi con DSA e altri BES)

Quadro riassuntivo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative................15

INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE.............................................17

AZIONI SUL CONTESTO CLASSE (Didattica inclusiva)…………….......................... 19

Vademecum Modello PDP per alunni stranieri

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Il presente modello costituisce un adattamento del più completo PDP di istituto, di cui riporta le sezioni da compilare per un alunno straniero individuabile come alunno con BES esclusivamente per svantaggio sociolinguistico, culturale e familiare, in assenza di ulteriori fattori di disagio.Esso è formato dalle seguenti sezioni: - sez. A: in essa si specifica quale ente o istituto scolastico abbia identificato il BES e riporta la griglia osservativa da compilare in fase di accertamento;- sez. B: specificatamente concepita per gli alunni stranieri, permette di individuare il livello linguistico di partenza dell'alunno; - sez C: fornisce ulteriori informazioni sull'alunno e contiene il “Patto Formativo”. Si sollecita la puntuale partecipazione di tutto il C. di Cl. e non solo la supervisione del docente coordinatore o dell’insegnate di sostegno, se presente. - sez D: contiene la tabella con le strategie, gli strumenti compensativi e le misure dispensative, i criteri di valutazione e gli obiettivi personalizzati, da declinare per ogni materia/ambito disciplinare (gli spazi vanno implementati in base alle necessità)- sez E: riguarda tutti gli allievi, è una legenda di riferimento per i docenti. Riguardo la personalizzazione della verifica e della valutazione si sollecita la puntuale partecipazione di tutto il C. di C. e non la delega come supervisione del docente coordinatore. Nella parte “Valutare per formare”, per quanto riguarda gli alunni non italofoni – livello A1 e A2 – si parla di acquisizione più che di apprendimento. Ai fini inclusivi è necessario condividere il più possibile le “Azioni sul contesto classe” in riferimento anche al PAI ed al Piano di Miglioramento.

INDICAZIONI COMPILAZIONE PDP PER TUTTI I DOCENTI • Il PDP va compilato dal Coordinatore di Classe con il supporto dell’intero Consiglio di Classe • Va fatto firmare dai genitori/tutori, da tutti i componenti del Consiglio di Classe e dal referente BES d’Istituto/Integrazione e Intercultura • Va esposto al C.d.Cl. (TUTTI i docenti sono tenuti a compilare la parte di propria competenza e a prendere poi visione di tutto il documento) • Va prodotto almeno in duplice copia: una va consegnata in Segreteria per essere protocollata ed inserita nel fascicolo dello studente, l’altra va allegata al registro dei verbali del C.d.Cl. poiché rappresenta uno strumento di lavoro che può essere visionato in qualunque momento dai componenti del consiglio • Se i genitori/tutori dell’alunno dovessero aver bisogno di una copia del PDP dovranno farne richiesta scritta in segreteria compilando l’apposito modulo d’istituto • Il modello PDP è in formato “Word” quindi liberamente modificabile a seconda delle esigenze di compilazione, può dunque essere compilato al computer e poi stampato e NON redatto necessariamente a mano, ad esclusione delle voci presenti in elenchi puntati che potranno essere barrate a mano. Tuttavia, data l’esigenza di compilare alcune parti in presenza dei genitori, si potrà scegliere di compilarlo manualmente per questioni di praticità. • Si ricorda che nei Verbali di ogni Consiglio di Classe sarà fondamentale fare riferimento: agli alunni con BES certificati (sostegno, DSA, FIL, ADHD, …) e non, all’effettiva attivazione degli strumenti compensativi e dispensativi previsti nel PDP, ai progressi raggiunti dall’alunno etc ... • Per gli alunni BES NON CERTIFICATI, seguire il seguente iter prima della compilazione: 1. Individuazione alunno con BES (si intende come tale un alunno che presenta problematiche EVIDENTI dal punto di visto didattico – disciplinare - comportamentale) 2. Compilazione GRIGLIA INDIVIDUAZIONE BES 3. Approvazione all’unanimità del Consiglio di Classe della GRIGLIA 4. Decisione all’unanimità del Consiglio di Classe dell’inserimento dell’alunno nella categoria BES (si specifica che SENZA l’unanimità NON si può procedere alle fasi successive); i docenti devono comunque attivarsi con interventi individualizzati anche se non formalizzati in un PDP, ma solo registrati nei verbali e nei curricoli di classe 5. Convocazione genitori dell’alunno 6. Condivisione dell’intento di inserimento dell’alunno nella categoria BES 7. Firma da parte del genitore del CONSENSO alla stesura del PDP (il modello d’istituto va fatto firmare comunque indicando se il genitore dà o meno il consenso alla compilazione dello stesso): • Se il genitore NON dà il consenso, il

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modello firmato con il rifiuto va allegato al Verbale del Consiglio di Classe specificando quindi che NON si procede alla compilazione del PDP per volere dei familiari dell’alunno • Se il genitore dà il consenso si procede alla compilazione del PDP nelle parti che si ritengono opportune e che fanno specifico riferimento alle problematiche riscontrate nell’alunno, specificando bene le motivazioni che hanno portato all’inserimento dell’alunno nella categoria BES 3 • ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL PDP: o PAG. 6 = inserire i dati dell’alunno deducibili dalla documentazione presente in segreteria oppure chiedendo specifiche informazioni alla famiglia o all’alunno stesso se ritenuto opportuno (valida anche per gli allievi non italofoni) o PAG. 7 = allegare la “Griglia osservativa” approvata all'unanimità dal Consiglio di Classe o PAG. 8 = individuare la TIPOLOGIA DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE, che identifica la specifica situazione dell'alunno straniero con svantaggio linguistico, e compilare la tabella per la VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE IN INGRESSO basandosi sugli indicatori riportati nel promemoria a pag. 9; tale sezione è SPECIFICA e non presente nel modello PDP generale; o PAG. 11 = è riservata ad altre notizie utili che vanno a completare il quadro generale, quindi non è facoltativa ma è parte integrante del PDP o PAG. 13 = è il patto tra famiglia – scuola – allievo o PAG. 14 = è dedicata alle strategie messe in atto dalla scuola, nella prima colonna si fa riferimento alle singole discipline (per gli istituti superiori) o agli ambiti (come le Indicazioni Nazionali 2012 riportano) o PAG. 15 = quadro riassuntivo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative o PAG. 17 = “valutazione”: è importante porre particolare attenzione agli allievi senza cittadinanza, neoarrivati in Italia, con competenze linguistiche di livello A1 e/o A2 poiché, in questo caso, si può parlare di acquisizione e non di apprendimento che presuppone una conoscenza linguistica di più alto grado o PAG. 18 è una tabella riassuntiva che costituisce in realtà il documento di presentazione agli esami conclusivi dei cicli o PAG. 19 = costituisce il documento di vera inclusione della classe poiché vi vengono riportati quegli adeguamenti validi non solo per i ragazzi BES, ma condivisibili con tutto il gruppo classe o PAG. 20 = è dedicata alle firme di tutti coloro che, a vario titolo, sono corresponsabili dell’attuazione del PDP

SEZIONE A 5

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1) INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE DA PARTE DI:

SCUOLA – (Consiglio Di Classe, Interclasse, Team Docenti …) Documentazione:

Griglia osservativa allievi BES (valida anche per i “non italofoni”) vedi pag. 11

Eventuale altra documentazione …………………………………………………………………………………………Redatta da: ___________________________________________________________in data ___ /___ / ____

ALTRO SERVIZIO - (Servizi sociali, altro Istituto scolastico…) Documentazione presentata alla scuola:

Redatta da: ___________________________________________________________ in data ___ /___ / ____

(documentazione da allegare)

2) INFORMAZIONI GENERALI FORNITE DALLA FAMIGLIA / ALLIEVO/ ENTI AFFIDATARI (ad esempio percorso scolastico pregresso, ripetenze …; eventuale biografia scolastica e linguistica redatta in fase di

accoglienza,)

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

GRIGLIA OSSERVATIVA1

per ALLIEVI BES (Area dello svantaggio socioeconomico,

linguistico e culturale)

Osservazionedegli INSEGNANTI

Eventuale osservazionedi altri operatori,

(es. educatori, ove presenti)

Manifesta difficoltà di lettura/scrittura 2 1 0 9 2 1 0 9Manifesta difficoltà di espressione orale 2 1 0 9 2 1 0 9

1 La presente griglia costituisce uno strumento elaborato dal prof. R. Trinchero nell’ambito del Progetto “Provaci ancora Sam”, in virtù del protocollo di intesa tra Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Fondazione per la Scuola dalla Compagnia di San Paolo, Ufficio Pio e Città di Torino.

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Dati Anagrafici e Informazioni Essenziali di Presentazione dell’AllievoCognome e nome allievo/a: ____________________________ classe ____________

Luogo di nascita: __________________________Data____/ ____/ _______

Lingua madre: _________________________________________________

Eventuale bilinguismo: ___________________________________________

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Manifesta difficoltà logico/matematiche 2 1 0 9 2 1 0 9Manifesta difficoltà nel rispetto delle regole 2 1 0 9 2 1 0 9Manifesta difficoltà nel mantenere l’attenzione durante le spiegazioni 2 1 0 9 2 1 0 9Non svolge regolarmente i compiti a casa 2 1 0 9 2 1 0 9Non esegue le consegne che gli vengono proposte in classe 2 1 0 9 2 1 0 9Manifesta difficoltà nella comprensione delle consegne proposte 2 1 0 9 2 1 0 9Fa domande non pertinenti all’insegnante/educatore 2 1 0 9 2 1 0 9Disturba lo svolgimento delle lezioni (distrae i compagni, ecc.) 2 1 0 9 2 1 0 9Non presta attenzione ai richiami dell’insegnante/educatore 2 1 0 9 2 1 0 9Manifesta difficoltà a stare fermo nel proprio banco 2 1 0 9 2 1 0 9Si fa distrarre dai compagni 2 1 0 9 2 1 0 9Manifesta timidezza 2 1 0 9 2 1 0 9Viene escluso dai compagni dalle attività scolastiche 2 1 0 9 2 1 0 9Viene escluso dai compagni dalle attività di gioco 2 1 0 9 2 1 0 9Tende ad autoescludersi dalle attività scolastiche 2 1 0 9 2 1 0 9Tende ad autoescludersi dalle attività di gioco/ricreative 2 1 0 9 2 1 0 9Non porta a scuola i materiali necessari alle attività scolastiche 2 1 0 9 2 1 0 9Ha scarsa cura dei materiali per le attività scolastiche (propri e della scuola) 2 1 0 9 2 1 0 9

Dimostra scarsa fiducia nelle proprie capacità 2 1 0 9 2 1 0 9

LEGENDA

0 L’elemento descritto dal criterio non mette in evidenza particolari problematicità1 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità lievi o occasionali2 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità rilevanti o reiterate9 L’elemento “negativo” descritto non si rileva, ma, al contrario, si evidenzia nell’allievo come comportamento positivo quale indicatore di un “punto di forza”, su cui fare leva nell’intervento (es: ultimo item - dimostra piena fiducia nelle proprie capacità).

SEZIONE B

B1 TIPOLOGIA DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE alunno NAI (si intendono gli alunni stranieri inseriti per la prima volta nel nostro sistema

scolastico nell’anno scolastico in corso e/o in quello precedente) alunno straniero giunto in Italia nell’ultimo triennio (si intendono gli alunni che hanno superato

la prima alfabetizzazione ma ancora non hanno raggiunto quelle competenze nella lingua italiana tali da poter affrontare le materie di studio)

alunno straniero che pur essendo in Italia da più anni trova ancora difficoltà nella lingua italiana ed in particolare in quella dello studio

alunno straniero con età anagrafica non corrispondente alla classe d’inserimento causa:□ ritardo scolastico rispetto la normativa italiana□ ripetenza□ inserito in una classe “inferiore” in accordo con la famiglia

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B2 VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE IN INGRESSO

CompetenzaDa livello (secondo il Quadro Comune di Riferimento delle

Lingue Europee)A 1 A 2 B 1 B 2 C 1 C 2

COMPRENSIONE ORALECOMPRENSIONE SCRITTAINTERAZIONE ORALE

PRODUZIONE ORALE

PRODUZIONE SCRITTA

NB: La mancata compilazione indica l’assenza assoluta di competenze

B3 SITUAZIONE DI PARTENZA

Facendo riferimento a: test di ingresso osservazioni sistematiche prime verifiche colloquio con la famigliarisulta la seguente situazione di partenza:

l’alunno /a dimostra specifiche capacità e potenzialità nei seguenti ambiti disciplinari: Linguistico- espressivo Logico-matematico Artistico-espressivo Musicale Motorio Tecnologico e Scientifico Storico-geografico

L’alunno /a dimostra difficoltà nei seguenti ambiti disciplinari: Linguistico- espressivo Logico-matematico Artistico-espressivo Musicale Motorio Tecnologico e Scientifico Storico-geografico …dovuta a … totale mancanza di conoscenza della disciplina lacune pregresse scarsa scolarizzazione mancanza di conoscenza della lingua italiana scarsa conoscenza della lingua italiana difficoltà nella “lingua dello studio” altro………………………………………………………

Da ricordare prima di procedere con la compilazione del PDP

Chi sono i destinatari e quale padronanza dell’italiano L2 possiedono Gli alunni stranieri per i quali si prevedere la progettazione di un Piano Didattico Personalizzato sono quelli non ancora in possesso di un livello di competenza in italiano L2 tale da garantire loro un uso indipendente della lingua. In base ai descrittori forniti dal Quadro Comune di Riferimento elaborato dal Consiglio d’Europa questi studenti si collocano ai livelli 0 (nessuna conoscenza della lingua), A1 e A2 (uso elementare della lingua) e, se necessario, al livello B1 (uso essenziale della lingua).

PROMEMORIALivello 0: Non ha nessuna conoscenza della lingua e non è in grado di comunicare con gli altri se non con l’aiuto o l’affiancamento di un mediatore culturale.

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Livello A1: E’ in grado di capire frasi ed espressioni familiari e quotidiane nonché frasi molto semplici per soddisfare bisogni concreti. E’ in grado di presentare se stesso o qualcun altro e porre a una persona domande che la riguardano – la casa, i conoscenti, gli oggetti che possiede, ecc. – e può rispondere allo stesso tipo di interrogativi. E’ in grado di comunicare in maniera molto semplice, a condizione che l’interlocutore o l’interlocutrice parli lentamente, in modo chiaro e si mostri disposto ad aiutare chi parla.

Livello A2: E’ in grado di capire frasi ed espressioni usate frequentemente e di senso immediato (p.es. informazioni sulla propria persona e sulla famiglia, oppure su acquisti, lavoro, ambiente circostante). E’ in grado di comunicare in situazioni semplici e abituali che comportano uno scambio di informazioni semplice e diretto su temi ed attività familiari e correnti. E’ in grado di descrivere, con l’ausilio di mezzi linguistici semplici, la propria provenienza e formazione, l’ambiente circostante e fatti relazionati ai bisogni immediati. A questo secondo livello l’alunno sa cogliere l’essenziale di un messaggio semplice e molto chiaro, che contenga parole di uso comune e che tratti argomenti molto familiari. Non è ancora in grado di gestire una conversazione prolungata, di prodursi in un monologo (un’interrogazione, ad esempio). Può leggere testi di qualche riga su argomenti semplici e concreti e può scrivere una brevissima comunicazione, un appunto.

Livello B1: E’ in grado di capire i punti principali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e standard e che si tratti di argomenti familiari inerenti al lavoro, alla scuola, al tempo libero, ecc. E’ in grado di esprimersi, in modo semplice e coerente, su argomenti familiari inerenti alla sfera dei suoi interessi, E’ in grado di riferire un’esperienza o un avvenimento, di descrivere un sogno, una speranza o un obiettivo e di fornire motivazioni e spiegazioni brevi relative a un’opinione o a un progetto.Giunto al livello B1 l’alunno possiede la lingua della prima comunicazione e può iniziare a far propria la lingua per lo studio. E’ utile sapere che, partendo dalla prima alfabetizzazione, il livello A2 si consegue in un tempo che va dai 4 mesi ad un anno. La lingua per lo studio richiede almeno 4 o 5 anni per svilupparsi.

Livello B2: È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione. È in grado di interagire con relativa scioltezza e spontaneità, tanto che l’interazione con un parlante nativo si sviluppa senza eccessiva fatica e tensione. Sa produrre testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti e esprimere un’opinione su un argomento d’attualità, esponendo i pro e i contro delle diverse opzioni. Livello C1: È in grado di comprendere un’ampia gamma di testi complessi e piuttosto lunghi e ne sa ricavare anche il significato implicito. Si esprime in modo scorrevole e spontaneo, senza un eccessivo sforzo per cercare le parole. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademici e professionali. Sa produrre testi chiari, ben strutturati e articolati su argomenti complessi, mostrando di saper controllare le strutture discorsive, i connettivi e i meccanismi di coesione Livello C2: È in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta o legge. Sa riassumere informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte, ristrutturando in un testo coerente le argomentazioni e le parti informative. Si esprime spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso e rende distintamente sottili sfumature di significato anche in situazioni piuttosto complesse.

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Dal livello B2 in su, l’alunno ha sufficiente padronanza della lingua da poter seguire il programma della classe nelle varie discipline.

SEZIONE C

C.1 Osservazione di aspetti significativi complementari alle informazioni di base

MOTIVAZIONE

Partecipazione al dialogo educativo □ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

□ Non adeguata

Consapevolezza delle proprie difficoltà □ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

□ Non adeguata

Consapevolezza dei propri punti di forza □ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

□ Non adeguata

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Autostima □ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

□ Non adeguata

ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI RISCONTRABILI A SCUOLA

Regolarità frequenza scolastica □ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

□ Non adeguata

Accettazione e rispetto delle regole □ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

□ Non adeguata

Rispetto degli impegni □ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

□ Non adeguata

Accettazione consapevole degli strumenti compensativi e delle misure dispensative

□ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

□ Non adeguata

Autonomia nel lavoro □ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

□ Non adeguata

STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

Sottolinea, identifica parole chiave … Efficace Da potenziare

Costruisce schemi, mappe o diagrammi Efficace Da potenziare

Utilizza strumenti informatici (computer, correttore ortografico, software …) Efficace Da potenziare

Usa strategie di memorizzazione (immagini, colori, riquadrature …) Efficace Da potenziare

Altro ……………………………………………………………………………………………………………………………………….…...…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….…………..……………………………………………………………………………………………………………………………………………

APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE

Pronuncia difficoltosa Difficoltà di acquisizione degli automatismi grammaticali di base Difficoltà nella scrittura Difficoltà acquisizione nuovo lessico Notevoli differenze tra comprensione del testo scritto e orale Notevoli differenze tra produzione scritta e orale Altro:

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

INFORMAZIONI GENERALI FORNITE DALL’ALUNNO/STUDENTE: MI PRESENTO

(Da compilare insieme agli allievi del 2° ciclo di istruzione)

Interessi, difficoltà, attività in cui mi sento capace, punti di forza, aspettative, richieste…Che cosa mi è di aiuto? Che cosa mi è difficile?...

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_______________________________________________________________________________________________

INFORMAZIONI GENERALI FORNITE DALLA FAMIGLIA

Interessi, difficoltà, punti di forza, aspettative, richieste, elementi di conoscenza utili…

……………………………………………………………………………………………………………………………………………

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C. 2 PATTO FORMATIVO

Si concorda con la famiglia e lo studente:

Nelle attività di studio l’allievo:

è seguito da un Tutor nelle discipline: _______________________________________________________________________

con cadenza: □ quotidiana □ bisettimanale □ settimanale □ quindicinale

è seguito da familiari

ricorre all’aiuto di compagni

utilizza strumenti compensativi

frequenta la scuola in ospedale

fruisce dell’istruzione domiciliare

è affiancato da volontari

…………………………………………………………………………………………………………………………………..……………..

Strumenti da utilizzare nel lavoro a casa

strumenti informatici (pc, videoscrittura con correttore ortografico)

tecnologia di sintesi vocale

appunti scritti al pc

registrazioni digitali

materiali multimediali (video, simulazioni…)

testi semplificati e/o ridotti

fotocopie (debitamente adattate in relazione ai bisogni dell’allievo)

schemi e mappe

ogni risorsa didattica informatizzata che gli insegnanti predisporranno appositamente …………………………………………………………………………………………………………………………………

Attività scolastiche individualizzate programmate

attività di recupero

attività di consolidamento e/o di potenziamento

attività di laboratorio

attività di classi aperte

attività formative all’esterno dell’ambiente scolastico

attività di carattere culturale, formativo, socializzante

altro ……………………………………………………………………………………………………………………………………….

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SEZIONE D: INTERVENTI EDUCATIVI E DIDATTICI

D.1: STRATEGIE DI PERSONALIZZAZIONE/INDIVIDUALIZZAZIONE(la tabella è stata compilata a titolo di esempio per suggerire descrittori plausibili in presenza di un alunno straniero ma va adattata alle specifiche situazioni)

DISCIPLINA o AMBITO

DISCIPLINARE

STRATEGIE DIDATTICHEINCLUSIVE

(didattica laboratoriale; lavori di gruppo; apprendimento

cooperativo; uso delle tecnologie; apprendimento

tra pari; simulazione di ruolo)

STRUMENTI COMPENSATIVI

(l’elenco è esemplificativo e

suscettibile di modifiche e integrazioni)

MISURE DISPENS

ATIVE

(Porre particolare attenzione

in vista degli esami conclusivi)

OBIETTIVI DISCIPLINARI PERSONALIZZ

ATIconoscenze, abilità e, se necessario,

attitudini, atteggiamenti

MODALITA’ e CRITERI

DI VALUTAZI

ONE(da

raccordare con la tabella

riepilogativa di pag. 21)

COMUNI A TUTTI GLI AMBITI

□ Organizzare lezioni frontali che utilizzino contemporaneamente più linguaggi comunicativi (es. codice linguistico, iconico.) □ Utilizzare la classe come risorsa in apprendimenti e attività laboratoriale in piccoli gruppo□ attività in coppia □ attività di tutoring e aiuto tra pari □ attività di cooperative learning □ Introduzione operativa e contestualizzazione dell’attività didattica □ Semplificare il linguaggio □ Fornire spiegazioni individualizzate □ Semplificare il testo □ Fornire conoscenze per le strategie di studio, parole chiave, sottolineatura, osservazione delle immagini e del titolo, ecc. □ Semplificare le consegne □ Rispettare i tempi di assimilazione dei contenuti disciplinari □ Guidare alla comprensione del testo attraverso

Ausilio di un compagno che spieghi comandi e lessico specifico;

Tabelle, schemi, grafici, mappe concettuali

Testi con immagini

Supporti informatici, LIM, audiovisivi, software didattici…

Testi di studio alternativi e/o semplificati/ridotti

Testi facilitati ad alta comprensibilità

Dizionario Registratore Uso di

linguaggi non verbali (foto, immagini, cartine, materiali autentici…)

Schede suppletive, adattate o semplificate

Uso di altra lingua veicolare (se possibile)

Dispensa dalla correzione di errori ortografici comuni nella fase di interlingua (grafie scorrette, uso delle doppie, scansione sillabica, uso dell’apostrofo ecc.)

RISPETTO AI CONTENUTI DISCIPLINARI specificare se:

completamente differenziati ridotti (contenuti della programmazione di classe quantitativamente ridotti e qualitativamente adattati

.TIPOLOGIA DI PROVE

Interrogazioni programmate

□ Quesiti a risposta multipla anziché aperta

□ Riempimento (close) con parole indicate a fondo testo e illustrate

□ Associazione immagine/parola, testo/immagine, per individuazione/corrispondenza

□ Prove con domande semplici, brevi, corredate da immagini facilitanti la comprensione

Tempi più lunghi per i compiti scritti

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semplici domande strutturate □ Verificare la comprensione delle indicazioni ricevute per un compito (consegne) □ Concedere tempi più lunghi nell’esecuzione di alcuni compiti

alla competenza linguistica) gli stessi programmati per la classe ma con esplicitazione dei nuclei tematici fondamentali in relazione agli obiettivi minimi disciplinari.

Prove orali in compensazione delle scritte, con attenzione ai contenuti anziché alla forma

CRITERI

La valutazione per ogni singola disciplina, coerente con il PDP, terrà conto:degli obiettivi indicati e raggiunti;delle attività integrative eventualmente seguite dall’alunno (es. laboratorio di L2);di motivazione e impegno;dei progressi in italiano L2; delle previsioni di sviluppo linguistico, potenzialità e competenze acquisite.

MATERIA/AMBITO

………………

Competenza chiave

………………………………

………………CompetenzaDisciplinare (obiettivi di

apprendimento)…………………

……….…………………

………

Firma docente:

……………………………….

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…………………………

…………………………

…………………………

………………………….

…………………………

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…………………………

…………………………

…………………………

…………………………

………………………….

…………………………

………………

…………………………

…………………………

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…………………………

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………………………….

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…………………………

……………………

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SEZIONE E: (legenda ad uso del Consiglio di Classe per la compilazione) Quadro riassuntivo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative

STRUMENTI COMPENSATIVI (legge 170/10 e linee guida 12/07/11)

C1. Utilizzo di computer e tablet (possibilmente con stampante)

C2. Utilizzo di programmi di video-scrittura con correttore ortografico (possibilmente vocale) e con tecnologie di sintesi vocale (anche per le lingue straniere)

C3. Utilizzo di risorse audio (file audio digitali, audiolibri…).

C4. Utilizzo del registratore digitale o di altri strumenti di registrazione per uso personale

C5. Utilizzo di ausili per il calcolo (tavola pitagorica, linee dei numeri…) ed eventualmente della calcolatrice con foglio di calcolo (possibilmente calcolatrice vocale)

C6. Utilizzo di schemi, tabelle, mappe e diagrammi di flusso come supporto durante compiti e verifiche scritte

C7. Utilizzo di formulari e di schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supporto durante compiti e verifiche scritte

C8. Utilizzo di mappe e schemi durante le interrogazioni, eventualmente anche su supporto digitalizzato (presentazioni multimediali), per facilitare il recupero delle informazioni

C9. Utilizzo di dizionari digitali (cd rom, risorse on line)

C10. Utilizzo di software didattici e compensativi (free e/o commerciali)

C11.Altro_______________________________________________________________________

NB: In caso di esame di stato, gli strumenti adottati andranno indicati nella riunione preliminare per l’esame conclusivo del primo ciclo e nel documento del 15 maggio (nota MPI n 1787/05 – MPI maggio 2007), in cui il Consiglio di Classe dovrà indicare modalità, tempi e sistema valutativo previsti-VEDI P. 19

MISURE DISPENSATIVE (legge 170/10 e linee guida 12/07/11)E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE

D1. Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe

D2. Dispensa dall’uso dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell’apprendimento

D3. Dispensa dall’uso del corsivo e dello stampato minuscolo

D4. Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti

D5. Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna

D6. Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie

D7. Dispensa dall’utilizzo di tempi standard

D8. Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riadattamento e riduzione delle pagine da studiare, senza modificare gli obiettivi formativi

D9. Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in percentuale minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling

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INDICAZIONI PER LA PERSONALIZZAZIONE DELLA VERIFICA E DELLA VALUTAZIONE (parametri e criteri per la verifica/valutazione)

Valutare per formare

Valorizzare il processo di apprendimento dell’allievo (per gli allievi stranieri di livello A1 e A2 si parla di acquisizione) e non valutare solo il prodotto/risultato; valutare per “dare valore” all’allievo e al suo percorso

Favorire un clima di classe sereno e tranquillo, anche dal punto di vista dell’ambiente fisico e organizzativo (rumori, luci, ritmi…)

Considerare gli aspetti emotivi connessi ai processi valutativi Rassicurare sulle conseguenze delle valutazioni Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto che della forma

V1. Predisporre verifiche scritte scalari, accessibili, brevi, strutturateV2. Facilitare la decodifica della consegna e del testoV3. Controllare la gestione del diario (corretta trascrizione di compiti/avvisi e della loro comprensione)V4. Introdurre prove informatizzate e supporti tecnologiciV5. Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle proveV6 Programmare e concordare con l’alunno le verificheV7 Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera) ove necessarioV8 Fare usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia oraliV9 Accordarsi su modalità e tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare supporti multimedialiV10 Accordarsi su tempi e su modalità delle interrogazioni V11 Accordarsi su modalità e tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare supporti multimediali V12 Nelle verifiche scritte, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi formativiV13 Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e (con possibilità di completamento e/o arricchimento

con una discussione orale); riduzione al minimo delle domande a risposte aperte V14 Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto digitalizzato leggibili dalla

sintesi vocale V15 Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l’uso di schemi riadattati e/o

mappe durante l’interrogazione V16 Valorizzare il contenuto nell’esposizione orale, tenendo conto di eventuali difficoltà espositiveV17 Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemiV18 Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici negli elaborati

TABELLA RIASSUNTIVA DELL’ IMPIANTO VALUTATIVO PERSONALIZZATO

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(da presentare in sede di esami conclusivi dei cicli)

Disciplina Eventuali Misure dispensative

Strumenti compensativi

Tempi aggiuntivi Obiettivi

Che cosa valutare?2

conoscenze, abilità e, se necessario,

attitudini, atteggiamenti

Criteri valutativi

Altro

Disciplina…………CompetenzaDisciplinare (obiettivi di apprendimento)………………………..Competenza chiave………………………….Disciplina…………CompetenzaDisciplinare(obiettivi di apprendimento)……………………….Competenza chiave………………………….Disciplina…………CompetenzaDisciplinare(obiettivi di apprendimento)……………………….Competenza chiave………………………….

AZIONI SUL CONTESTO CLASSE (Verso una didattica inclusiva in riferimento al PAI ed al Piano di Miglioramento)

2N.B. È importante ricordare che la valutazione costituisce un processo multidimensionale, in virtù del quale occorre valutare tutte le dimensioni, anche quelle relative ai fattori personali (relazionali, emotivi, motivazionali, corporei…), che vanno considerati in ottica pedagogica (non clinica o diagnostica) entro il contesto della didattica e della valutazione per competenze. Ad esempio, aspetti come ’autoefficacia, la motivazione o la capacità espressiva corporea costituiscono elementi – chiave delle competenze generali (disciplinari e trasversali) di un allievo/a.

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Tab. 3: PROPOSTE DI ADEGUAMENTI-ARRICCHIMENTI DELLA DIDATTICA “DI CLASSE” IN RELAZIONE AGLI STRUMENTI/STRATEGIE INTRODOTTE PER L’ALLIEVO CON BES 3

Strumento/strategia scelti per l’allievo

(Introduzione di facilitatori)

Modifiche per la classe

(descrivere sinteticamente come si intende modificare/adeguare la didattica per tutti)

Si consideri che i seguenti campi sono stati compilati a titolo esemplificativo. Si consiglia di adattare e/o integrare in base alle situazioni.

Esempi…USO DI LINGUAGGI E CODICI COMUNICATIVI PARALINGUISTICI

L’uso di linguaggi e canali comunicativi alternativi a quello linguistico può favorire tutti gli alunni, specie quelli con stile di apprendimento prevalentemente visivo o cinestetico. Si possono ampliare le situazioni-stimolo e proporre approcci diversificati agli stessi contenuti, aumentando anche i livelli di attenzione e motivazione, in particolare se si utilizzano strumenti tecnologici che gli alunni usano con piacere e competenza.

USO DI FACILITATORI LINGUISTICI (IMMAGINI, SCHEMI, MAPPE)

Sono strumenti versatili, utili nella compensazione di molteplici forme di svantaggio, dai DSA al divario linguistico, ma anche efficaci nell’acquisizione del metodo di studio, nelle fasi di ripasso e recupero mnestico delle informazioni. Guidano i processi mentali sequenziali e contengono l’ansia.

STRATEGIE ORGANIZZATIVE E METODOLOGICHE DEL GRUPPO CLASSE E DEL SETTING FORMATICO IN CHIAVE COLLABORATIVA E LABORATORIALE

Tutta la classe può trarre beneficio dalla rottura degli schemi tradizionali della lezione frontale e dall’incentivazione di forme di cooperazione che permettono la divisione dei ruoli, la scoperta dei propri punti di forza, il superamento di posizione egocentriche e di pregiudizi, la messa in discussione di false credenze e la rinegoziazione delle relazioni, in funzione di obiettivi comuni; la valutazione del prodotto collettivo è meno ansiogena e l’osservazione sistematica del processo creativo, nella didattica laboratoriale, fornisce informazioni inaccessibili in altre modalità di verifica, in quanto l’interazione tra i pari comporta spesso la necessità di verbalizzare ed esplicitare i passaggi mentali che possono fornire la chiave interpretativa degli errori logici o procedurali commessi da alcuni alunni. Il rinforzo positivo e la correzione del gruppo inoltre sono solitamente più incisivi.Lavorare insieme infine è la via più naturale per realizzare un’autentica integrazione.

Le parti coinvolte si impegnano a rispettare quanto condiviso e concordato, nel presente PDP, per il successo formativo dell'alunno.

Si ricorda che il PDP è uno strumento di lavoro dinamico da aggiornarsi in itinere, da parte di tutti gli attori. Per l’interazione docenti di classe - docenti di scuola ospedale o domiciliare questo avviene non solo come scambio di informazioni, ma anche per la definizione della programmazione e di forme e modalità di valutazione in itinere e finale.

3 Si ricorda che molti strumenti compensativi non costituiscono un ausilio “eccezionale” o alternativo a quelli utilizzati nella didattica ordinaria per tutta la classe; al contrario, essi possono rappresentare un’occasione di arricchimento e differenziazione della stimolazione didattica a favore di tutta la classe (come ad esempio per quanto riguarda l’uso delle mappe concettuali o di altri organizzatori concettuali e di supporti informatici). Si consiglia di esplicitare/documentare i miglioramenti della didattica per tutti in tal senso, attraverso la compilazione della tabella sopra riportata.

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FIRMA DEI DOCENTI

COGNOME E NOME DISCIPLINA FIRMA

Coordinatore di classe/Team

Referente/i BES (DSA - FIL - ADHD - …) /Referente Integrazione e Intercultura

________________________________________________________________________

Coordinatore GLI ________________________________________________________

FIRMA DEI GENITORI

___________________________ ___________________________

FIRMA DELL’ALLIEVO (per la scuola sec. di II gr.)

_______________________________

__________________, lì ___________

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

________________________________

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