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CHEMIOTERAPIA-1
PARASSITI
JeanJeanJeanJean----FranFranFranFranççççois DESAPHY ois DESAPHY ois DESAPHY ois DESAPHY
Corso di Farmacologia & Tossicologia, 2015Corso di Farmacologia & Tossicologia, 2015Corso di Farmacologia & Tossicologia, 2015Corso di Farmacologia & Tossicologia, 2015
CHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIA
2009© J.F. DESAPHY
Procarioti
Virus
Parassiti eucariotici
protozoifunghi
Elminti
Cellule cancerosi
ectoparassiti
I tre domini del mondo viventeI tre domini del mondo viventeI tre domini del mondo viventeI tre domini del mondo viventeI tre domini del mondo viventeI tre domini del mondo viventeI tre domini del mondo viventeI tre domini del mondo vivente
1 cambio/10 nucleotidi
Cellula
ancestrale
comune
umano
piante funghi
2011© J.F. DESAPHY
protozoi
BatteriBatteriBatteriBatteriBatteriBatteriBatteriBatteri
flagelloParete cellulare
Membrana
plasmatica DNA
Ribosomi nel citosol
Vibrio cholerae
Escherichia coli
DNA circolare
~2,5 milioni di paio di basi
~4300 proteine
Procarioti: cellule senza nucleo
La membrana plasmatica delimita l’interno (il citosol) che contiene DNA, RNA,
proteine, e altre piccole molecole necessarie alla sopravivenza
Occupano ambienti svariati
organotrofici: si nutrono di molecole organiche (aminoacidi, metano ...)
fototrofici: utilizzano l’energia luminosa per fissare la CO2
litotrofici: energia tratta da molecole inorganiche come H2S, H+, Fe2+
Homo sapiens
23 cromosomi
~3,2 miliardi di base
~30 000 proteine
2009© J.F. DESAPHY
E.coli vive nell’intestino inferiore
degli animali a sangue caldo.
Alcuni ceppi possono essere
patogeni, conteggiati tramite
alimentazione contaminata o
presidi medicali infetti.
Determinano infezioni urinarie,
intestinali, polmonari ecc…
In casi più gravi setticemia
V cholerae vive in ambiente acquatico. Entra nell’intestino per ingestione di acqiua o cibo contaminati.
Esistono ceppi patogeni e non. I patogeni sono responsabili del colera, caratterizzato da diarrea profusa,
ipokalemia, acidosi, e vomito, conducendo alla disidratazione e altri disordini
SINTESI PROTEICA
ribosoma
proteina
nascente
citosol
nucleo
pre
mRNA
maturazione
trasporto
PROCARIOTI EUCARIOTI
1. trascrizione
2. traduzione
2008© J.F. DESAPHY
DNA: acido desossiribonucleico
RNA: acido ribonucleico
sono acidi nucleici, supporto chimico dell’informazione genetica
Riproduzione BattericaRiproduzione BattericaRiproduzione BattericaRiproduzione BattericaRiproduzione BattericaRiproduzione BattericaRiproduzione BattericaRiproduzione Batterica
2011© J.F. DESAPHY
parete
batterica
membrana
plasmatica
Mesosoma (assenza di fuso mitotico)
cromosoma
citosol
FISSIONE/SCISSIONE BINARIA
Fissione binaria
di un
cocco Gram-positivo
REPLICAZIONE DEL DNA / CRESCITA
Riproduzione asessuata
per semplice divisione
Riproduzione battericaRiproduzione battericaRiproduzione battericaRiproduzione battericaRiproduzione battericaRiproduzione battericaRiproduzione battericaRiproduzione batterica
2008© J.F. DESAPHY
Formazione di
una popolazione clonale
20-40 min.x 15 ore
1 miliardo di cellule
Vibrio parahaemolyticus
Intossicazioni da cibo di mare
x4,000Formazione di 2 cellule
figlie identiche (cloni)
Crescita della popolazione batterica Crescita della popolazione batterica Crescita della popolazione batterica Crescita della popolazione batterica Crescita della popolazione batterica Crescita della popolazione batterica Crescita della popolazione batterica Crescita della popolazione batterica
2011© J.F. DESAPHY
Fase di latenza: sintesi delle molecole necessarie per la divisione (DNA, proteine, ATP, ecc…)
Fase di crescita esponenziale: divisione ogni 20-40 minuti
Fase stazionaria: le sostanze nutritive si riducono. Muoiono batteri quanto ne nascono.
Fase di decrescita: Le sostanze nutritive scarseggiano, e muoiono più batteri
FASE DI
DECRESCITA
Genetica dei Batteri Genetica dei Batteri Genetica dei Batteri Genetica dei Batteri Genetica dei Batteri Genetica dei Batteri Genetica dei Batteri Genetica dei Batteri
2011© J.F. DESAPHY
cromosoma
DNA circolare
Geni essenziali
plasmidi
DNA circolare
Geni non essenziali
Coniugazione: trasferimento diretto di plasmidi tra batteri
Trasduzione: trasferimento mediante batteriofagi
Trasformazione: il DNA viene assorbito dall’ambiente
Permettono scambi
ed evoluzione della
popolazione batterica
•Mutazioni geniche: cambiamenti spontanei durante la duplicazione del DNA
•Ricombinazione: trasferimento genico orizzontale (tra due batteri)
Cambio dei caratteri, adattamento, evoluzione
Pilo di coniugazione
Produzione di spora (condensato di cellula) da alcuni batteri (sporazione):
•endocellulari (endospore)
•Metabolicamente inerti
•Resistenti a condizioni di sopravvivenza difficili
essicamento
assenza di nutrienti
temperature estreme
•Resistenza a farmaci
•Caratteristico di alcuni bacilli gram +:
Genere Bacillus (aerobi)
Genere Clostridium (anaerobi)
Spore di Clostridium tetani
Spore batteriche Spore batteriche Spore batteriche Spore batteriche Spore batteriche Spore batteriche Spore batteriche Spore batteriche
Germinazione
in condizioni ambientali favorevoli
Spora Cellula vegetativa
2010© J.F. DESAPHY
SAPROFITI: su organismi animali o vegetali morti
contributo alla decomposizione organica
All’interno degli organismi vivi:
SIMBIONTI: relazione mutualista
non determinano patologie
La flora intestinale aiuta la digestione e si nutre di elementi essenziali
COMMENSALISTI: non determinano patologie
sfrutta l’organismo ospite senza danneggiarlo
PARASSITI: determinano svantaggi all’organismo ospite
Relazione batteriRelazione batteriRelazione batteriRelazione batteriRelazione batteriRelazione batteriRelazione batteriRelazione batteri--------ambiente ambiente ambiente ambiente ambiente ambiente ambiente ambiente
PATOLOGIE
Ca. 200 specie patogene sono conosciute
colera sifilide
tetano febbre tifoide
gangrena difterite
lebbra polmonite
peste dissenterie
tubercolosi raffreddori
brucellosi
Facoltativi
Obbligati
Alcuni batteri patogeniAlcuni batteri patogeniAlcuni batteri patogeniAlcuni batteri patogeniAlcuni batteri patogeniAlcuni batteri patogeniAlcuni batteri patogeniAlcuni batteri patogeni
2008© J.F. DESAPHY
Staphylococcusinfezioni da ferite
foruncoli
Streptococcus
febbre scarlata
Pneumococcus
polmonite
Enterococcus
endocardite
Morasella catarrhalis
sinusite
Neisseria meningitidis
meningite
Cocchi Bastoncelli SpirocheteCocchi Bastoncelli SpirocheteCocchi Bastoncelli Spirochete
Escherichia Colivia urinaria
Haemophilus influenzae
tratto respiratorio
orecchio, meningiti
Bordetella pertussispertosse
Vibrio cholerae
colera
Legionella pneumofiliapolmonite
Helicobacter pyloriulcera gastrica
Treponemasifilide
Borrelia recurrentis
febbre ricorrente
Borrelia burgdorferi
malattia di Lyme
ALTRI
Chlamydia
infezioni urogenitali
Actinomyces
ascessi
2008© J.F. DESAPHY
FATTORI FATTORI FATTORI FATTORI FATTORI FATTORI FATTORI FATTORI DIDIDIDIDIDIDIDI VIRULENZAVIRULENZAVIRULENZAVIRULENZAVIRULENZAVIRULENZAVIRULENZAVIRULENZA
tappo emostatico
aggregazione
danni alle membrane
difese contro i fagociti
stimolazione piastrinica
e leucocitaria:
rilascio di citochine ed istamina
ridotta capacita di fagocitosi
ed opsonizzazione
esotossine
antigeni
superantigeni
IgG
proteine di
adesioni
Staphylococcus Aureus
Agente patogeno di molte infezioni nosocomiale
Può determinare lesioni dell’epidermide, furoncoli, endocardita, osteomielitis , pneumonia
proteina A
Deficienza immunitaria
Legame non immunogeno
Intossicazioni alimentari
Reazioni allergiche
Shock anafilattico(ipotensione, attacco asmatico, orticaria,
angioedema, infiammazione severa, rischio
di ostruzione del respiro
Sindrome di shock tossico(febbre alta, vomito, diarrea, arrossamento,
vertigini, dolori muscolari, svenimento)Danni tessutali
Tossine battericheTossine battericheTossine battericheTossine battericheTossine battericheTossine battericheTossine battericheTossine batteriche
2011© J.F. DESAPHY
ENDOTOSSINE
esempio: il lipopolisaccaride (LPS) specifico dei GRAM negativi
contiene catena polisaccaridica (antigene) con lipide A (tossina)
lipide A: termostabile e pessimo antigene
Dosi piccolissime (liberate per morte naturale dei batteri) ���� stimolo del sistema immunitario
Dosi piccole ����provocano febbre, coagulazione, vasodilatazione periferica,
aumento permeabilità capillare, edema
Dosi elevate ���� effetti gravi fino allo shock tossico
•Endotossine: molecole interne al batterio, patogene quando liberate alla lisi del batterio
resistenti al riscaldamento
azione tossica non specifica
prive di attività enzimatica
sempre innocue per ingestione
•Esotossine: molecole peptidiche secrete dal batterio
termolabili
azioni specifiche (enzima, legame recettoriale, …)
ottimi antigeni
Tossine battericheTossine battericheTossine battericheTossine battericheTossine battericheTossine battericheTossine battericheTossine batteriche 2011© J.F. DESAPHY
ESOTOSSINE GRAM- e GRAM+, natura proteica, termolabili e ottimi antigeni
secrete dal batterio diffondendosi nell’ospite
citolitiche: formano dei pori nelle membrane cellulari permettendo la fuoriuscita
di acqua e sali, provocandone la lisi osmotica
ciliostatiche: bloccano il movimento delle ciglia degli epiteli (tossina della pertosse)
neurotrope:
tossina botulinica blocca la giunzione neuromuscolare ���� paralisi flaccida ���� morte
tossina tetanica: blocca la liberazione dei neurotrasmettitori inibitori (SNC)
���� paralisi spastica ���� morte
enterotossiche: vomito e diarrea, modificano gli scambi idrici e ionici nell’intestino
pantrope: inibiscono la sintesi proteica (tossina difterica)
superantigeni: provocano una risposta immunitaria esagerata
Infezioni da Infezioni da Infezioni da Infezioni da Infezioni da Infezioni da Infezioni da Infezioni da Escherichia coliEscherichia coliEscherichia coliEscherichia coliEscherichia coliEscherichia coliEscherichia coliEscherichia coli
Bastoncello, gram-negativo, aerobio ed anaerobio facoltativo, non sporigeno.
vive nella parte inferiore dell’intestino di animali a sangue caldo, utile alla digestione.
Alcuni ceppi possono essere patogeni, responsabili di infezioni intestinali o urinarie,
polmonari ecc… Ci si contagia spesso tramite alimentazione contaminata (carne mal
cotta, acqua contaminata da feci)
2011© J.F. DESAPHY
Infezioni da Infezioni da Infezioni da Infezioni da Infezioni da Infezioni da Infezioni da Infezioni da Escherichia coliEscherichia coliEscherichia coliEscherichia coliEscherichia coliEscherichia coliEscherichia coliEscherichia coli
2011© J.F. DESAPHY
Setticemia (colonizzazione del flusso ematico),
in seguito a traumi o cancro intestinali,
o a scarsa igiene dei presidi medico-chirurgici (cateteri)
infezioni del tratto urinario (uretrite, cistite),
comune negli anziani, diabetici, cateterizzati
Grazie alle adesine, E. coli si ancora all'epitelio di
uretra e vescica, resistendo al flusso urinario. Le
tossine danneggiano l'epitelio urinario e promuovono
chemiotassi, infiammazione e invasione dei tessuti.
gastroenteriti benigne/letali da E. Coli: diarrea
acquosa, d. emorragica, dolori intestinali,
insufficienza renale acuta, anemia emolitica, …
causa principale di meningite nei bambini
Endotossina: lipopolisaccaride in grado di provocare shock settico
Capsula: impedisce la fagocitosi e protegge dall’opsonizzazione
Secrezione di tipo 3: insieme di proteine che promuovono la liberazione di esotossine
Sequestro di fattori di crescita: proteine di trasporto del ferro e altri nutrienti nel batterio
Resistenza al killing sierico: resistenza agli anticorpi e al complemento
Resistenza agli antibiotici: espressione di beta-lattamasi e di porine
Produzione di adesine: proteine in grado di favorire l’adesione/aggregazione
(pili, recettori, proteine di adesione)
Virulenza da Virulenza da Virulenza da Virulenza da Virulenza da Virulenza da Virulenza da Virulenza da Escherichia coliEscherichia coliEscherichia coliEscherichia coliEscherichia coliEscherichia coliEscherichia coliEscherichia coli
2011© J.F. DESAPHY
Principali fattori di virulenza e di patogenicità:
Principale tossine: STa e STb: tossine stabili al calore
LT-1 e LT-2: tossine labili al calore
Stx-1 e Stx-2: inibizione della sintesi proteica, citotossicità
Emolisina HlyA: lisa degli eritrociti e altre cellule
Farmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci batteriostatitici
• inibiscono la proliferazione del batterio senza causarne la morte
• interferiscono con le vie metaboliche per la crescita (es: inibitori della sintesi proteica)
• necessita l’intervento del Sistema Immunitario dell’ospite per uccidere i batteri statici
Farmaci battericidi
• sono in grado di provocare la morte dei batteri
• esempio: lisi cellulare dei batteri in attiva proliferazione da parte degli inibitori della parete batterica
• critici per la cura di pazienti immunodepressi.
2008© J.F. DESAPHY
2008© J.F. DESAPHY
REAZIONI BIOCHIMICHE
Classe I: difficilmente sfruttabile farmacologicamente (bersaglio condiviso e vie alterne)
Classe II: bersaglio più facile, sia perché presente solo nel batterio (esclusivo), sia
perché operato da isoforme diversi (selettivo)
Classe III: bersaglio ottimale (mureina del batterio)
Farmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibatterici
Farmaci delle reazioni di classe II• Inibitori della sintesi dei folati: sulfamidici (esclusivo)
• Inibitori della DHFR: trimetoprim (selettivo)
• Analoghi pirimidinici e purinici: utilizzati nella terapia dei tumori e infezioni micotiche.
Farmaci delle reazioni di classe III• Inibitori della parete: cicloserina, vancomicina, bacitracina, ββββ-lattamici
• Inibitori della sintesi degli acidi nucleici: fluorochinoloni(selettivi per la DNA girasi batterica), rifampicina (selettiva per la RNA polimerasi batterica)
• Inibitori della sintesi proteica: tetraciclina (tRNA), aminoglicosidi (errori di lettura), cloramfenicolo e lincosamidi(transpeptidazione), eritromicina (traslocazione),
2008© J.F. DESAPHY
Farmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibattericiFarmaci antibatterici
Bersagli dei chemioterapici antibattericiBersagli dei chemioterapici antibattericiBersagli dei chemioterapici antibattericiBersagli dei chemioterapici antibattericiBersagli dei chemioterapici antibattericiBersagli dei chemioterapici antibattericiBersagli dei chemioterapici antibattericiBersagli dei chemioterapici antibatterici
2008© J.F. DESAPHY
DNA
PABA(acido para-aminobenzoico)
pteridina
DHFTHF
purine pirimidine
mRNA
proteinaInibitori
della sintesi
e
dell’integrità
del DNA
Sulfamidici
Trimetoprim
chinoloni
Inibitori della
trascrizione
e della
traduzione
Rifampicina
Aminoglicosidi
Tetracicline
Macrolidi
Cloramfenicolo
Lincosamidi
Oxazolidinoni
Inibitori della
parete celulareCicloserina
Penicilline
Cefalosporine
Isoniazide
CHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIA
2009© J.F. DESAPHY
Procarioti
Virus
Parassiti eucariotici
protozoifunghi
Elminti
Cellule cancerosi
ectoparassiti
Un pacchetto di informazione genetica (DNA/RNA) protetto da Un pacchetto di informazione genetica (DNA/RNA) protetto da una una
corazza proteica corazza proteica che ne permette la consegna allche ne permette la consegna all’’interno della interno della
cellula ospite, dove viene espresso, replicato, per poi essere cellula ospite, dove viene espresso, replicato, per poi essere
rilasciato, pronto a contaminare altre cellulerilasciato, pronto a contaminare altre cellule
VirusVirusVirusVirusVirusVirusVirusVirus
2008© J.F. DESAPHY
Struttura del VirusStruttura del VirusStruttura del VirusStruttura del VirusStruttura del VirusStruttura del VirusStruttura del VirusStruttura del Virus
2008© J.F. DESAPHY
Infezione del tessuto linfatico da virus HIV
x27,630
DNA/RNA
Farmacologia, Rang et al.
(+/-), involucro derivato dalla cellula
ospite contenente proteine virali
Morfologia (microscopia elettronica)
elicoidali icosaedrica complesse
Virus del vaioloadenovirus umanoParamyxovirus umano
2008© J.F. DESAPHY
Morfologia dei virusMorfologia dei virusMorfologia dei virusMorfologia dei virusMorfologia dei virusMorfologia dei virusMorfologia dei virusMorfologia dei virus
201© J.F. DESAPHY
Classe Esempi Malattie
I. dsDNA (Doppio filamento di DNA)
Papovavirus papilloma verruche
cancro uterino
polyoma tumori animali
Adenovirus malattie respiratorie
tumori animali
Herpesvirus herpes simplex I stomatite
herpes simplex II infezioni genitali
varicella zoster varicella
fuoco di San’Antonio
Epstein-Barr mononucleosi, linfoma
II. ssDNA (singolo filamento)
Parvovirus rosolia
(dipendono dalla co-infezione con adenovirus)
III. dsRNA
Reovirus diarrea, malattie respiratorie lievi
Classe Esempi Malattie
IV. ssRNA che serve da mRNA
Picornavirus poliovirus poliomielite
rhinovirus raffreddore comune
virus enterici
Togavirus febbre gialla
encefalite
V. ssRNA che serve da stampo per mRNA
Rhabdovirus rabbia
Paramyxovirus morbillo, orecchioni
Orthomyxovirus virus influenzali
VI. ssRNA che serve da stampo per DNA
Retrovirus virus oncogeni leucemia
virus HIV AIDS
VII. dsDNA con RNA intermedio, stampo per DNA
Hepadnavirus epatite B
Classi genetiche di virusClassi genetiche di virusClassi genetiche di virusClassi genetiche di virusClassi genetiche di virusClassi genetiche di virusClassi genetiche di virusClassi genetiche di virus
2008© J.F. DESAPHY
Herpes Simplex virus
Ciclo virale: Virus a DNACiclo virale: Virus a DNACiclo virale: Virus a DNACiclo virale: Virus a DNACiclo virale: Virus a DNACiclo virale: Virus a DNACiclo virale: Virus a DNACiclo virale: Virus a DNA
Replicazione dei virus
adsorbimento
penetrazione
uncoating
sintesi di acidi nucleici
sintesi di proteine
assemblaggio
maturazione
rilascio
adsorbimento
rilascio
penetrazione
DNA
RNA
enzimi
sintesi
proteica
precocetrascrizione
precoce
sintesi
DNA
trascrizione
tardiva
sintesi
proteica
tardiva
DNA
RNA
capsomeri
assemblaggio
uncoating
lipoproteine del
pericapside
maturazione
2008© J.F. DESAPHY
Influenza virus
Ciclo virale: Virus a RNACiclo virale: Virus a RNACiclo virale: Virus a RNACiclo virale: Virus a RNACiclo virale: Virus a RNACiclo virale: Virus a RNACiclo virale: Virus a RNACiclo virale: Virus a RNA
2008© J.F. DESAPHY
Ciclo virale: retrovirusCiclo virale: retrovirusCiclo virale: retrovirusCiclo virale: retrovirusCiclo virale: retrovirusCiclo virale: retrovirusCiclo virale: retrovirusCiclo virale: retrovirus
2008© J.F. DESAPHY
Lisi cellulare da virus virulenti per il rilascio delle particelle virali
Infezioni persistenti sono dovute al rilascio progressivo senza lisi cellulare
Infezioni latenti sono caratterizzate da un tempo di latenza tra l’infezione e
la comparsa dei sintomi (herpes virus 1)
Infezioni cancerogeni (virus oncogeni) quando il virus ha la capacità di
trasformare la cellula infetta in cellula tumorale modificando il suo genoma.
La maggior parte delle infezioni virali sono asintomatiche. Solo alcuni
provocano dei sintomi clinici che portano alla malattia.
Virulenza da virusVirulenza da virusVirulenza da virusVirulenza da virusVirulenza da virusVirulenza da virusVirulenza da virusVirulenza da virus
2008© J.F. DESAPHY
VirusVirusVirusVirusVirusVirusVirusVirusVirus a DNA
Adenovirus umani – infezioni delle vie respiratorie e congiuntivite
Astrovirus - raffreddore
Herpes virus
Herpes simplex virus type 1 - stomatite
Herpes simplex virus type 2 – infezioni genitali
Varicella-zoster – varicella e fuoco di Sant’Antonio
Cytomegalovirus umano - ittero; danni cerebrali; morte
Virus Epstein-Barr – carcinoma nasofaringeo; mononucleosi virale
Papovaviridae
virus papilloma umano – verruche ; carcinoma della cervice uterina
virus polyoma umano - leucoencefalopatia progressiva (PML)
Poxvirus
Variola - vaiolo
Cowpox – lesioni vescicolari dell’epidermide
2008© J.F. DESAPHY
VirusVirusVirusVirusVirusVirusVirusVirusVirus a RNA
Arenaviridae
Lymphocytic choriomeningitis virus (LCM) – meningite fatale
Lassa virus – febbre emorragica, spesso fatale
Bunyaviridae
Hantavirus – febbre emorragica con sindrome renale, ecc…
Coronavirus umano - SARS – sindrome respiratoria acuta severe
Filoviridae
Ebola – febbre emorragica acuta, fatale
Marburg - febbre emorragica, spesso fatale
Flaviviridae
Febbre gialla - febbre emorragica, epatite, nefrite
Dengue - febbre, artralgia, edema
West Nile - febbre, artralgia, edema
Hepatitis C virus - epatite
2008© J.F. DESAPHY
VirusVirusVirusVirusVirusVirusVirusVirusVirus a RNA
Orthomyxoviridae
virus influenzale tipo A – malattia respiratoria acuta
virus influenzale tipo B - malattia respiratoria acuta
virus influenzale tipo C - malattia respiratoria acuta
Paramyxoviridae
virus parainfluenzale - raffreddore, malattia respiratoria lieve
virus della parotite - orecchioni meningoencefalite
virus del morbillo
Subacute sclerosing panencephalitis (SSPE) - chronic degeneration of CNS
virus respiratorio sinciziale (RSV) - pneumonia e bronchiolite nel bambino,
raffreddore
Picornaviridae
Enterovirus umani
Poliovirus - poliomielite
virus Coxsackie A - meningite, paralisi, raffreddore
virus Coxsackie B - meningite, paralisi, malattia del sangue del neonato
Hepatitis A virus - epatite
Rhinovirus umano - raffreddore, bronchite, bronchopneumonia
2008© J.F. DESAPHY
VirusVirusVirusVirusVirusVirusVirusVirusVirus a RNA
Reoviridae
virus della febbre da zecche del Colorado - encefalite
Rotavirus umano - diarrea nei bambini
Retrovirus (RNA-tumor viruses)
virus dell’immunodeficienza umana (HIV)- AIDS
Rhabdoviridae
Virus della rabbia- encefalite, spesso fatale
Togaviridae
Virus dell’encefalite di Saint-Louis - encefalite
Virus dell’encefalite giapponese - encefalite
Rubella – malformazioni severi del feto nel terzo mese di gravidanza
VirusVirusVirusVirusVirusVirusVirusVirus1500-1200 B.C.
poliomielite vaiolo
Mummia Ramses V
2008© J.F. DESAPHY
Malformazioni tipiche associate alla poliomielite
Negli ultimi cent’anni, un nuovo ceppo di virus
influenzale ha ucciso 20 milioni di persone negli
anni 1918-1919. Dieci anni dopo, la poliomielite
era una delle infezioni più comune nei bambini e
giovani adulti
Negli ultimi 20 anni del secolo scorso, un
nuovo virus letale, HIV, si è esteso rapidamente
sull’intero pianeta grazie alla trasmissione
attraverso i fluidi biologici
VirusVirusVirusVirusVirusVirusVirusVirusI virus del vaiolo e del morbillo, introdotti in America dai
conquistatori, hanno disseminato le popolazioni di nativi
americani che non erano mai stati immunizzati.
Secolo XVI
2008© J.F. DESAPHY
VirusVirusVirusVirusVirusVirusVirusVirus
2008© J.F. DESAPHY
Immunomodulatori: stimolano l’ospite
vaccini
interferoni
Chemioterapici: inibiscono l’intruso
APPROCI TERAPEUTICI
vaiolo: vaccino efficace; E’ l’unico virus che è stato sradicato dal pianeta
morbillo: vaccino efficace dal 1963; il virus potrebbe scomparire
Influenza: vaccino efficace ceppo-dipendente, ma nuove varianti emergono
periodicamente
Polio: vaccino efficace; dovrebbe scomparire presto
HIV: nessun vaccino; farmaci efficaci ma costosi e tossici. Comparsa di ceppi
resistenti. Epidemia continua con più di 50 milioni di persone affette
Ebola: nessun vaccino; specie ospite ancora sconosciuta (scimmie, ratti ?).
Epidemia controllata perché trasmissione solo sanguigna tra umani e molto letale
Hanta: nessun vaccino; roditori ospite; trasmissione facile agli uomini ma epidemia
controllata
ALTRI: epatite, malattie respiratorie, mononucleosi, diarrea, herpes, verruche
Vaccini antiviraliVaccini antiviraliVaccini antiviraliVaccini antiviraliVaccini antiviraliVaccini antiviraliVaccini antiviraliVaccini antivirali
2008© J.F. DESAPHY
2014© J.F. DESAPHY
tosse caninatosse caninatosse caninatosse canina morbillo, morbillo, morbillo, morbillo,
parotite, orecchioniparotite, orecchioniparotite, orecchioniparotite, orecchioni
rosoliarosoliarosoliarosolia
Inizio delle campagne di vaccinazione negli Stati Uniti:
1948: trivalente difterite, pertosse, tetano da + di 100 000 casi annuali di difterite a qualche decine oggi
1955: poliomelite 1952:53 000 morti, 20 000 paralizzati���� 1979: poliomelite sradicata dagli USA
1963: morbillo
1967: parotite
1969: rossolia
1995: epatite A
2008© J.F. DESAPHY
La Suisse devient un inquiétant réservoir du virus de la rougeole (Morbillo)LE MONDE | 21.02.09 | 14h49 • Mis à jour le 21.02.09 | 19h29
On connaissait la Suisse comme patrie des laboratoires pharmaceutiques et siège de l'Organisation mondiale de la santé (OMS), autant que symbole du respect de la nature et de l'hygiène. Mais la Confédération helvétique est aussi un inquiétant réservoir du virus de la rougeole. Début janvier, le sujet était évoqué dans les colonnes du Lancet, la revue médicale britannique, avec la publication d'un travail dirigé par le docteur Mark Muscat (Statens Serum Institut de Copenhague, au Danemark). Ce dernier et son équipe ont analysé les 12 132 cas de rougeole officiellement recensés en 2006 et 2007 dans les Etats membres de l'Union européenne (UE) ainsi qu'en Croatie, Islande, Norvège, Suisse et Turquie (Le Monde du 9 janvier 2009).
Les auteurs de ce travail concluaient que, contrairement aux prévisions de l'OMS, cette infection virale hautement contagieuse ne pourrait être éradiquée à court terme en Europe. Ils observaient aussi que 85 % des cas avaient étédiagnostiqués dans cinq pays : la Roumanie, l'Allemagne, le Royaume-Uni, la Suisse et Italie ; des Etats qui n'étaient pas parvenus à obtenir, chez les jeunes enfants, le taux de 95 % de couverture vaccinale permettant d'interrompre la circulation du virus rougeoleux au sein de la population humaine.Ce constat épidémiologique vient de prendre une nouvelle dimension après la mort, survenue fin janvier à Genève, d'une petite fille infectée par le virus. Ce décès a conduit plusieurs professionnels suisses de la santé à dénoncer le laxisme de la politique vaccinale.RESPONSABILITÉ DE PAYS RICHE
La récente bouffée épidémique est partie de la région de Lucerne, dans le centre du pays, qui reste aujourd'hui l'un des principaux foyers infectieux. Une centaine de cas d'infection virale ont été signalés en janvier, soit deux fois plus que pendant toute une année, observe l'Office fédéral suisse de la santé publique, qui rappelle qu'au cours des deux dernières années, 3 400 cas ont été recensés, nécessitant environ 250 hospitalisations.En Suisse alémanique, comme dans certains Länder allemands, la couverture vaccinale antirougeoleuse chez les enfants âgés de 2 ans est inférieure à 90 %. Plusieurs responsables sanitaires cantonaux dénoncent la responsabilité de la Confédération et le manque de volonté politique et financière pour contrer les actions des militants antivaccinaux. Les écoles de type Steiner ont notamment été incriminées après que celle de Crissier, près de Lausanne, a déclaré une quarantaine de cas.Pour sa part le docteur Bertrand Kiefer, directeur de La Revue médicale suisse, estime qu'il existe aujourd'hui dans son pays "une minorité active de médecins qui refusent le vaccin et qui, contre l'évidence, mettent en doute son efficacité". Regrettant la culture "très individualiste" de la Confédération, il dénonce "une ambiance de déni scientifique" et observe que "les personnes qui refusent de se faire vacciner oublient qu'elles sont protégées par ceux qui se font vacciner". La Suisse est ainsi devenue, selon lui, "un réservoir du virus rougeoleux susceptible de réinfecter des pays qui n'ont pas les moyens de se vacciner" et qui, de ce point de vue "manque à sa responsabilité de pays riche".Pour certains spécialistes, le moment serait venu de réfléchir à la nécessité de passer d'une simple "recommandation" à une véritable "obligation" vaccinale.
Jean-Yves Nau
Article paru dans l'édition du 22.02.09
Territori con una copertura inadeguata di vaccinazione possono costituire bacini idonei per lo sviluppo di epidemie.
DNA
mRNA
proteina
Virusrecettore
adsorbimento/penetrazione
uncoating
replicazione
del genoma
assemblaggio
rilascio
VirusVirusVirusVirusVirusVirusVirusVirus
2008© J.F. DESAPHY
BERSAGLI DEI CHEMIOTERAPICI
inibitori
della fusione
Enfuvirtide (HIV)
bloccanti
canali ionici
amantadina
Rimantadina
(epatita A)
inibitori delle
polimerasi
Aciclovir
Zidovudina
Efavirenz
(epatita B, HIV,
herpes)
inibitori
delle
proteasi
saquinavir
Ritonavir
(HIV)
inibitori della
neuraminidasi
zanamivir
oseltamir
sintesi
proteica
inibitori delle
integrasi Reltigravir (HIV)
CHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIACHEMIOTERAPIA
2008© J.F. DESAPHY
Procarioti
Virus
Parassiti eucariotici
protozoifunghi
Elminti
Cellule cancerosi
ectoparassiti
Parassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti Eucariotici
2008© J.F. DESAPHY
protozoi
funghi
nucleo
centriolo
cromosoma
PROFASI METAFASI
TELOFASIANAFASI
cromosomi cellule figlie
fuso mitotico
Utilizzano la MITOSI
per la divisione cellulare
���� simili all’uomo
ectoparassitiElminti
Funghi (miceti)Funghi (miceti)Funghi (miceti)Funghi (miceti)Funghi (miceti)Funghi (miceti)Funghi (miceti)Funghi (miceti)
2008© J.F. DESAPHY
Saccharomyces cerevisiae(lievito da cucina)
membranacitoplasmatica
nucleo
paretecellulare
mitocondrio
Funghi unicellulari
Lieviti Saccharaomyces cerevisiae
Candida albicans (candidosi)
Funghi pluricellulari
Macromiceti funghi da bosco,
commestibili o velenosi
Muffe forma spugnosa,
commestibili o velenosi
Riproduzione
asessuata (scissione, gemmazione)
sessuata (spore)
MicosiMicosiMicosiMicosiMicosiMicosiMicosiMicosi
2008© J.F. DESAPHY
• Micosi superficiali
cute, capelli, unghie
• Micosi sottocutanee
derma
• Micosi sistemiche
polmoni, meningi, tratto gastrointestinale
Micosi Primitive
(assenza di fattori predisponenti)
Micosi opportunistiche
(presenza di fattori predisponenti)
Ind. Immunodepressi
(AIDS, farmaci, ecc...)
Diabetici
Uso eccessivo di detergenti
Dalle oltre 100.000 specie di funghi,
circa 100 specie sono patogene per gli animali.
MicosiMicosiMicosiMicosiMicosiMicosiMicosiMicosi
2008© J.F. DESAPHY
(mughetto)
MicosiMicosiMicosiMicosi
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Popolazioni a rischio elevato:
�pazienti chirurgici ed unità di terapia intensiva
�portatori di protesi, uso di cateteri
�soggetti immunocompromessi HIV
terapia immunosoppressive
chemioterapia anti-tumorale
diabete
anziani
�condizione socio-economica sfavorevole
Stima:
�USA: ogni anno, 1.3 milioni di pazienti ospedalizzati contraggono
una infezione micotica invasiva
�Profilassi e trattamenti difficili dovuta a variabilità individuale elevata,
fenomeni di resistenza, tossicità elevata, e interazioni tra farmaci
�Mortalità dal 40 all’80% secondo la storia del paziente e il tipo di fungo
�Mercato USA/Europa di ~2.5 miliardi di dollari
Farmaci antimicoticiFarmaci antimicoticiFarmaci antimicoticiFarmaci antimicotici
Uso topico (limitare gli effetti avversi) o sistemico (infezioni sistemiche o diffuse)
2008© J.F. DESAPHY
APPROCCIO CHEMIOTERAPICO
FUNGO – UOMO vie metaboliche omologhe per
la produzione di energia
la sintesi proteica
la divisione cellulare
Difficoltà per individuare trattamenti selettivi
nucleo
RE
Membrana
plasmatica
parete
cellulare
AZOLI
terbinafina
Inibitori
Sintesi dell’ergosterolo
POLIENI:
amfotericina B
nistatina
modulatori delle membrane
flucitosina
inibitori sintesi del DNA
Inibitori
Sintesi del 1,3-ββββglicano
ECHINOCANDINEgriseofulvina
inibitori fuso mitotico
Parassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti Eucariotici
2008© J.F. DESAPHY
protozoi
funghi
nucleo
centriolo
cromosoma
PROFASI METAFASI
TELOFASIANAFASI
cromosomi cellule figlie
fuso mitotico
Utilizzano la MITOSI
per la divisione cellulare
���� simili all’uomo
ectoparassitiElminti
ProtozoiProtozoiProtozoiProtozoiProtozoiProtozoiProtozoiProtozoi
protozoi
2008© J.F. DESAPHY
Protozoi flagellati
Protozoi ameboidi
Protozoi formanti spore
Protozoi ciliati
Tripanosomi
Leishmania
Trichomona
Malattia di Chagas
Malattia del sonno
Leishmaniosi
Amebe ulcerazioni intestinali
diarrea
vaginite, uretrite
toxoplasma
plasmodia
microsporidiamalaria
toxoplasmosi
vedi tabella
Alcune sindromi umanesuperfamiglie esempi
ProtozoiProtozoiProtozoiProtozoiProtozoiProtozoiProtozoiProtozoi
2008© J.F. DESAPHY
Microsporidia: infezioni opportunistiche in pazienti immunodepressi (AIDS)
Interazioni parasita/ospite: malariaInterazioni parasita/ospite: malariaInterazioni parasita/ospite: malariaInterazioni parasita/ospite: malariaInterazioni parasita/ospite: malariaInterazioni parasita/ospite: malariaInterazioni parasita/ospite: malariaInterazioni parasita/ospite: malaria
2008© J.F. DESAPHY
MALARIA causata dai protozoi del genere Plasmodia.
In 14 giorni un singolo sporozoita può produrre 250 milioni di merozoiti.
Ciclo sessuato
Ciclo asessuato
♀
10-14 giorni
30 minuti
Merozoiti
Trofozoiti
Merozoiti
SchizontiSchizonti
ipnozoiti
Chinoloni
Antifolati
Primachina
Chinoloni
Antifolati
Primachina
pirimetamina
Parassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti Eucariotici
2008© J.F. DESAPHY
protozoi
funghi
nucleo
centriolo
cromosoma
PROFASI METAFASI
TELOFASIANAFASI
cromosomi cellule figlie
fuso mitotico
Utilizzano la MITOSI
per la divisione cellulare
���� simili all’uomo
ectoparassitiElminti
ElmintiElmintiElmintiElmintiElmintiElmintiElmintiElminti
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Elminti
Platelminti (vermi piatti)
cestodiasi umana
(taenia, ...)
Nematodi (vermi cilindrici)
filariosi umana
Ospite definito
Ospiti
intermedi
Parassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti EucarioticiParassiti Eucariotici
2008© J.F. DESAPHY
protozoi
funghi
nucleo
centriolo
cromosoma
PROFASI METAFASI
TELOFASIANAFASI
cromosomi cellule figlie
fuso mitotico
Utilizzano la MITOSI
per la divisione cellulare
���� simili all’uomo
ectoparassitiElminti
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LARVA DI MOSCHE
(miasi)Provocano lesioni tessutali
EctoparassitiEctoparassitiEctoparassitiEctoparassitiEctoparassitiEctoparassitiEctoparassitiEctoparassiti
PEDICULUS (pidocchi)SARCOPTES-Acari (scabbia)
Determina prurito intense, eruzioni cutanee,
fino a reazioni allergiche
TUNGA PENETRANS (tungiasi)pulce ematofaga di piccola dimensione
(< 1 µm) che si infiltra nella cute
Determina prurito e dolori
ZECCHELa malattia di Lyme (borreliosi)
è una malattia di origine
batterica trasmessa dalle
zecche. E’ una malattia in
rapida diffusione
FINE
2008© J.F. DESAPHY