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Spedizione in abbonamento postale 70% Regime Libero - Direzione Commerciale Business - Modena Periodico di comunicazione aziendale di CPL CONCORDIA Group 16 VOLARE ALTO COI VALORI: Il Bilancio Sociale 2005 “attento alle relazioni” COGENERAZIONE PER TUTTI I GUSTI: dal Microgen Forum alle biomasse ai Centri Fitness QUALITA’ E AMBIENTE CPL CERTIFICATI: Promossi Marigliano Gas e Sant’Omero Anno V - n° 1, Marzo 2007 Più forti in Campania Attivate la rete gas a San Giuseppe Vesuviano e la nuova Gestione Calore della Provincia di Caserta Patrizio Oliva testimonial Coopgas

Patrizio Oliva testimonial Coopgas Più forti in Campania · 107 anni la nostra missione è generare lavoro vero: regolamentato, sicuro, valorizzante la persona e le sue caratteristiche

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Periodico di comunicazione aziendale di CPL CONCORDIA Group

16VOLARE ALTO COI VALORI:Il Bilancio Sociale 2005 “attento alle relazioni”

COGENERAZIONE PER TUTTI I GUSTI: dal Microgen Forum alle biomasse ai Centri Fitness

QUALITA’ E AMBIENTE CPL CERTIFICATI: Promossi Marigliano Gas e Sant’Omero

Anno V - n° 1, Marzo 2007

Più forti in CampaniaAttivate la rete gas a San Giuseppe Vesuvianoe la nuova Gestione Calore della Provincia di Caserta

Patrizio Oliva testimonial Coopgas

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C News – Periodico trimestrale di Comunicazione Aziendale di CPL CONCORDIA Group

Anno V - n. 1 Marzo 2007Registrato al Tribunale di Modena il 26/05/2003 con il n° 1673

La tiratura di questo numero è stata di 3000 copieChiuso in Redazione il 20 Febbraio 2007

Direttore ResponsabileEVARISTO PANCALDI

RedazioneFRANCESCO MANICARDIGABRIELE GRECOROBERTO LOSCHIDARIO CAPRARA

E-mail: [email protected]

Grafica, Impaginazione e StampaTIPOLITO SALVIOLI - Cavezzo (MO)

EditoreCPL CONCORDIA Soc. Coop. Via A. Grandi, 39 – 41033 Concordia s/Secchia (MO)Tel. 0535-616.111 Fax 0535-616.300Indirizzo internet: www.cpl.it

EdITORIALE

Con la testa, con le braccia e con il cuore

AREA BUSINESS

A San Giuseppe Vesuviano inizia l’era del metano

13 giorni per dare Energia a Caserta

Marigliano Gas in qualità

Sanità ligure, CPL curerà la Gestione Calore fino al 2017

Le montagne del Piemonte confermano il calore di CPL

Budrio: tra il castello e l’ocarina

Algeria, ultima frontiera

Gli impianti a biomasse agricole: l’ “altra energia”

Quanto sei bella Roma, quando è... fitness

Le giornate della Microcogenerazione

SUCCEdE IN AZIENdA

“Scegliere oggi pensando al domani”

Le sedi CPL crescono con l’ambiente

Bilancio sociale 2005: capaci di volare alto

MONdO COOP

Legacoop Modena lancia l’Operazione Trasparenza

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Associazione di Cooperative

Modena

Sommario

CPL Concordia è associata a CPL Concordia è fornitore ufficiale di

Hanno collaborato a questo numero:BARBARA BELLELLI, LUCA BOCCHI, CLAUDIO BONETTINI, MIRIA CONTI, PAOLO COPPOLA, LUCA COSTA, TERESA DIAZZI, FLORENZA DI LORENZO, PAOLO FANIN, ALESSANDRO GAGGINI, CLAUDIO GALLETTI, ALESSANDRO GRANDI, MARCO GRILLI, GIULIO LANCIA, WALTER LUCIDI, LUCA MARCHEGIANI, MONICA MARZAIOLI, CRISTINA MICHELINI, LORENZO MOSCETTA, MATTEO NASI, SILVIA NATALUCCI, DIEGO PALTRINIERI, MAURIZIO PETA, CARLO PORTA, BRUNO SANTORELLI, LOREDANA SPOTTI, STEFANO STRAZZI, FABRIZIO TONDELLI, LUCA ZAPPAROLI, TIZIANO ZOCCHI

In copertina: Patrizio Oliva, campione del Mondo dei Pesi super leggeri e Medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca, protagonista e testimonial della campagna pubblicitaria CoopGas a San Giuseppe Vesuviano (Foto Archivio Comunicazione)

In controcopertina: CPL Concordia aderisce a “M’illumino di meno”, la 3° Giornata nazionale del Risparmio energetico proclamata il 16 Febbraio per ricordare la Firma del Protocollo di Kyoto (Foto Archivio Comunicazione)

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L’EdITORIALE 3

di Fabrizio Tondelli ([email protected]) DirettoreGenerale

Lunedì 18 dicembre il Consiglio d’Amministrazione di CPL approva

il bilancio di previsione per l’anno 2007. Duecentocinquanta milioni

di euro di produzione di cui duecentodieci già acquisiti alla data di

approvazione, ventiquattro milioni di euro di MOL, cinque milioni

di euro di utile netto, ventidue milioni di euro di investimenti, un

rapporto di indebitamento oneroso pari a zeronovantasette, e infine

un rapporto debt/Mol pari a tre e settantadue.

Per sviluppare tutto ciò un’organizzazione nuova di zecca: otto aree

produttive italiane (A1 Concordia, A2 Roma Sardegna Tirreno, A3

Milano nord ovest, A4 Sant’Omero

Adriatica, A5 Fano Umbria, A6

Campania Calabria Sicilia, A7

Padova nord est, A8 Toscana).

Sei le specializzazioni su cui lavo-

reranno le aree: S1 Costruzione reti

gas acqua elettriche, S2 Costruzione

impianti energia e reti di teleriscal-

damento, S3 Manutenzione reti,

S4 Gestione calore e global servi-

ce, S5 Pubblica illuminazione, S6

Cogenerazione.

Cinque i settori produttivi a livel-

lo nazionale: N1 Odorizzante &

service, N2 Impianti tecnologici,

N3 Distribuzione, N4 Information

& communication technology, N7

edile.

Due le aree produttive estere: E1 Grecia, E2 Romania.

Un servizio tecnico centrale che si occuperà di progettazione, pre-

ventivazione, direzione lavori e ricerca & sviluppo.

Una direzione commerciale centrale articolata territorialmente in

cinque aree.

Sedici società controllate.

Alla guida, i nostri uomini migliori.

Le strategie: quelle di un forte sviluppo nei servizi di manutenzione,

di global service, di impianti ad energie alternative e rinnovabili,

di cogenerazione, di pubblica illuminazione nonché di sistemi di

telecontrollo, contact center, fatturazione e di videosorveglianza.

Concentreremo gli investimenti nello sviluppo delle concessioni

gas nel Sud e nelle Isole, nella cogenerazione e in impianti ad alta

efficienza energetica, in ricerca e sviluppo.

Ci sarà da lavorare, e molto, con la testa, con le braccia e con il

cuore. Sì, perché per perseguire la nostra missione con successo

occorrono impegno e persone speciali. L’idea organizzativa è quella

di dare alle persone la possibilità di esprimersi al meglio, creando

una linea di contatto con il cliente più ampia possibile, in modo che

le richieste dello stesso abbiano un immediato ascolto e una veloce

concretizzazione.

E’ dal 1990 che occupo la posizio-

ne di Direttore Generale Operativo

e che quindi coordino il gruppo

che sviluppa il bilancio di pre-

visione per l’anno a venire. E’

quindi un’attività quasi quotidia-

na, ma quest’anno nello svolgerla

ho avuto un’emozione particolare:

la partecipazione all’attività e la

condivisione degli obiettivi sono

state veramente uniche ed ecce-

zionali. E’ un segno evidente che

la volontà e la determinazione di

collaborazione è un sentimento

comune. La consapevolezza che

le opportunità offerte daranno a

tutti la possibilità vera di esprime-

re il proprio valore è stata colta in

pieno.

Vorrei chiudere con una riflessione di Sally Morgan, autrice di “La

mia Australia”:

“Che perdita avremmo subìto

se avessimo lasciato

le cose come stavano.

Saremmo sopravissuti

ma non come un unico popolo.

Non avremmo mai conosciuto

la nostra Australia”.

A tutti voi auguro un buon lavoro con la testa, con le braccia e con

il cuore.

Con la testa, con le braccia e con il cuore

La nostra missioneCPL significa Cooperativa di Produzione Lavoro. Da

107 anni la nostra missione è generare lavoro vero:

regolamentato, sicuro, valorizzante la persona e le

sue caratteristiche. Un lavoro che dà dignità a chi lo

esercita, che fa crescere in capacità professionale e

in umanità. Un lavoro che diviene patrimonio per

il territorio. Un lavoro svolto al meglio delle nostre

capacità con serietà, coerenza e professionalità. Oggi

esprimiamo questa nostra missione operando nel

mondo dell’energia.

Page 4: Patrizio Oliva testimonial Coopgas Più forti in Campania · 107 anni la nostra missione è generare lavoro vero: regolamentato, sicuro, valorizzante la persona e le sue caratteristiche

di Francesco Manicardi ([email protected]) resp. Ufficio Stampa CPL

AREA BUSINESS4

I l 30 dicembre scorso San Giuseppe Vesuviano ha inaugurato ufficial-mente la rete gas metano. CPL

Concordia ha reso operativi i 63 km di reti in media e bassa pressione, compresi oltre 1600 allacci (fra prese interrate e aeree) per servire gli oltre 30.000 cittadini e le imprese. Notevole la tempistica di CPL che ha rilevato il contratto di gestione a fine luglio 2006 e ha ricevuto il verbale di entrata in esercizio da SNAM Rete Gas una sola settimana dopo, il 3 agosto. La rete, costruita da un’altra società e terminata nel 2001 dopo numerose contestazioni, non era mai entrata in esercizio.Fra la gente e nelle istituzioni c’era dunque grande attesa, non disgiun-ta da una certa dose di scetticismo: “Sarà la volta buona?...” sembravano domandarsi i sangiuseppesi, radunati in folla nel pomeriggio di sabato 30 dicembre nel cuore del centro cittadi-no, in quella piazza Garibaldi domina-ta dall’imponente e solenne Cattedrale illuminata a festa. Lì era stato montato il palco delle Autorità che si sono suc-cedute al microfono per portare saluti e un contributo di partecipazione ed orgoglio per questo traguardo.Padrone di casa e speaker d’ecce-zione il Sindaco Antonio Agostino Ambrosio, che ha ricordato “la volon-tà dell’amministrazione comunale di arrivare all’erogazione del metano per tutti i cittadini”, superando ostacoli e scegliendo finalmente l’operatore gas attento ed esperto come CPL. Il

A San Giuseppe Vesuviano inizia l’era del metanoINAUGURATA LA RETE GAS CON LA PRIMA FIAMMA, ALLA PRESENZA dI SENATORI, dEPUTATI E dEL CAMPIONE dEL MONdO PATRIZIO OLIVA

Sindaco poco prima aveva sfilato per le vie del centro alla testa del cor-teo “pro metano”, facendosi garante di persona della validità e sicurez-za dell’opera inaugurata. Anche il Vicesindaco e Consigliere Provinciale Gianni Giugliano ha rivendicato con forza l’importanza della rete gas. Il Presidente di CPL Concordia Roberto Casari ha esordito con le parole:

“Avviare la rete gas è un evento storico che tutti i presenti ricorderanno anche a distanza di decenni. Portare l’ener-gia – e l’energia pulita del metano – in un territorio significa favorirne lo sviluppo: oggi San Giuseppe si aggiun-ge a quel 90% del territorio italiano che è servito dal gas in rete”. Casari ha ricordato inoltre l’origine degli approvvigionamenti italiani di metano che in prospettiva potranno provenire dai rigassificatori. L’Ing. Carlo Porta, responsabile del Settore Distribuzione CPL, ha rimar-cato le differenze di tariffe e di ser-vizio a favore del metano, sfatando alcuni luoghi comuni e anzi invitando i cittadini a verificare personalmente

attraverso il contatore i propri con-sumi giornalieri: continuità di eroga-zione, pagamento posticipato, con-tributi per l’allacciamento sono stati i passaggi chiave del suo intervento. Porta ha rimarcato infine l’attenzione dedicata alla sicurezza sulla base di controlli interni - ricerca fughe sulle reti e odorizzazione del metano - ed esterni (Vigili del Fuoco, UTIF, ecc):

“L’onere della verifica e del collaudo dell’impianto è stato assunto dalla nostra società e svolto con procedure rigorose e grande impiego di uomini e mezzi tecnologici. Abbiamo verificato ogni tratto della rete, la tenuta delle tubazioni e il sicuro funzionamento degli impianti di riduzione e misura del gas. Questo è il nostro lavoro da oltre 40 anni”. Porta ha concluso ricor-dando i corsi per installatori che sono stati organizzati e saranno ripetuti per diffondere la “cultura del metano” e della sicurezza derivante dal suo uso.E’ stata poi la volta di diversi rappre-sentanti delle istituzioni.L’On. Alfredo Vito, responsabile del-l’Ambito energetico di Forza Italia,

ha evidenziato il grande ed impor-tante regalo fatto ai cittadini da parte dell’Amministrazione comunale e le prospettive che si aprono per San Giuseppe grazie al metano, “fonte energetica ecologicamente pura” e con maggiore sviluppo in prospettiva nei prossimi decenni: “Voi vedrete che intorno alle attività del gas metano ci sarà un indotto notevole sia per i lavori di manutenzione che di allac-ciamento”.L’On. Gioacchino Alfano, Capogruppo Commissione Finanze della Camera, ha portato la sua esperienza persona-le: “Da sindaco di Sant’Antonio Abate ho vissuto la metanizzazione e vi posso assicurare che le imprese avran-no una spinta notevole dai risparmi energetici: state dando un segnale forte, uno sprone ai comuni vicini che non hanno ancora il gas”.Il Senatore Sergio De Gregorio, Presidente della Commissione Difesa del Senato e leader di Italiani nel Mondo, ha parlato di “festa tecnolo-gica e festa di popolo”, invitando i sangiuseppesi ad essere “orgogliosi di questa terra vesuviana, come uomini e donne intraprendenti che tanta traccia di sé hanno lasciato nel mondo”. “Io sostengo – ha continuato De Gregorio - che San Giuseppe deve porsi come Comune pilota per l’energia”.Patrizio Oliva, campione del Mondo dei Pesi super leggeri e testimonial CoopGas, ha paragonato i sacrifici sopportati dai sangiuseppesi per avere la rete gas ai duri allenamenti soste-nuti da lui per diventare campione del mondo di boxe: “Le mie più belle

Nel solco dello spirito partenopeo, che traduce in poesia gli eventi quotidiani, un cittadino di Marigliano ha fatto pervenire al nostro ufficio gas una poesia a tema. La pubblichiamo - come curiosità e segno che l’arrivo del metano tocca davvero la vita della gente comune - considerandola un’attestazione di stima per l’opera di modernizzazione che la cooperativa sta portando avanti nel Napoletano.

‘O MMETANO

Si assaje freddo fa,ma nun te può scarfa’,pecché hê sparagnà’‘ncopp’a ll’elettricità,

ca troppo cara se fa pavà’…nun te desperà’:ce sta chi te po’ aiutà’e ‘o prublema alluntanà’

Si tu vuo’… ce sta ‘o mmetano,ca è ‘n’amico e te dà ‘na mano.… E nun serve ca vaje luntano,mo’ sta pur’a Marigliano!

Costa poco, nun te preoccupà’,cu quatte sorde te puo’ scarfà’e accussì ‘a fenisce ‘e tremmà’,e c’ ‘o sparagno… te puo’ scialà’.

Pirciò, nun aspettà’ dimane,c’ ‘a sciorta corre e va p’ ‘e vvie luntane;nun te ne sta’ cu ‘e mmane mmano:ajza ‘o telefono… e chiàmmate ‘o mmetano!

Vincenzo Cennamo

Sandro Canale (responsabile d’eser-cizio) e i tecnici Antonio Vivolo e Massimo Riccio durante le prove di accensione della torcia

Sul palco autorità (da sx) il Sindaco Ambrosio, il Presidente CPL Casari, l’on. Alfredo Vito, il Consigliere Giugliano, l’ing. Porta, Patrizio Oliva, il senatore De Gregorio e l’on. Alfano

In Piazza Garibaldi la folla assiste all’accensione della prima fiamma del metano al suono dell’inno di Mameli

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AREA BUSINESS 5

Un arduo impegno mantenu-to: così si è configurato il risultato che CPL ha riportato

in Campania acquisendo e avviando immediatamente la Gestione Calore della Provincia di Caserta. La commes-sa - acquisita dall’ATI composta dal raggruppamento Temporaneo d’Im-presa fra CPL Concordia e Consorzio Nazionale Servizi (CNS) di Bologna - concerne specificamente la Gestione, Manutenzione e Fornitura combustibi-li per gli Impianti Termici degli edifici scolastici ed immobili di pertinenza dell’Amministrazione Provinciale di Caserta, nonché i lavori straordinari relativi al Quinquennio 2006-2011. In numeri, si tratta di 126 Centrali ter-miche, 300 generatori e 2 impianti di condizionamento.

13 giorni per dare Energia a CasertaAL VIA LA NUOVA GESTIONE CALORE dELLA PROVINCIA FINO AL 2011

Di Giulio Lancia ([email protected]) responsabile Area Campania, Calabria e Sicilia

A pochi mesi dalla messa in gas delle reti di distribuzione del gas nel territorio Comunale, Marigliano Gas - Concessionario del servizio di distribuzione del gas nel Comune di Marigliano (NA) - ha ottenuto la Certificazione del Sistema di Qualità UNI EN ISO 9001, superando con suc-cesso le puntuali verifiche dell’Ente di Certificazione (DNV) riguardanti le modalità di costruzione, conduzione e gestione dell’impianto di distribu-zione del gas comprendente le cabine di decompressione di 1° e 2° salto, le reti di trasporto e distribuzione e gli allacciamenti alle utenze.Marigliano gas, società controllata al 100% dal gruppo CPL e dotata di struttura propria composta da perso-

Per comprendere lo sforzo logistico e organizzativo necessario a rilevare e “mettere in moto” la “macchina” ener-getica dell’intera Provincia è opportuno riportare i tempi: venerdì 3 novembre 2006 con una telefonata dei colleghi Dario Solari (Sales Area Manager) e Lorenzo Moscetta (Responsabile Area Roma-Sardegna) venivamo informa-ti del successo nella gara d’appalto riguardante la Gestione Calore degli edifici della Provincia di Caserta. Il 6 novembre entravamo negli Uffici dell’Amministrazione Provinciale per sottoscrivere la consegna dei lavori. Il giorno 15 novembre venivano attivate tutte le 126 centrali termiche.Ad un profano del Servizio Energia la cadenza delle date suddette può non dire assolutamente nulla: gli addetti ai lavori parlerebbero tranquillamen-te di “miracolo”. E di un miracolo organizzativo e operativo si è trattato: nell’arco di 13 giorni (Festività com-

prese) si è mossa tutta la struttura CPL, e sono state mobilitate tutte le aree operative d’Italia. Ognuno dei Capi Area ha messo a disposizio-ne un nucleo operativo di manutentori perfet-tamente attrezzato e autonomo per far fronte alle necessità imposte dalla situazione che si era prospettata: grazie allo sforzo congiunto e sinergico di 8 squadre coordinate dal team di Roma e dai responsabili

dell’Area Campania si sono potuti attivare tutti gli impianti termici della Provincia di Caserta. Tra gli edifici oggetto della conduzione di CPL figurano le sedi istituzionali dell’Amministrazione provinciale (il Palazzo e Aula Consiliare di Corso

Trieste), Palazzo Fimiani, Villa Vitrone, l’Auditorium di Caserta, numero-si Istituti scolastici della città e dei Comuni di Aversa, Capua, Maddaloni, Marcianise, Mondragone, Piedimonte Matese, S.Maria Capua Vetere, Sessa Aurunca, Vairano e altri.L’importo complessivo dell’appalto oggetto dell’affidamento è di circa 12.250.000 Euro, compresi oneri per la sicurezza e spese per la proget-tazione esecutiva. L’importo annuo ammonta quindi a 2.450.000 Euro, comprensivi degli oneri di fornitura

di qualsiasi combustibile (liquido o gassoso), conduzione, manutenzione ordinaria, manutenzione a guasto ed esercizio dell’impianto di telematica e, dove necessario, adeguamento alla Legge 46/90, ISPESL e VV.FF. Saranno a carico di CPL anche gli interventi di manutenzione straordinaria per la sostituzione di componenti ed acces-

sori d’impianto, nonché per i lavori

di sezionamento degli impianti degli

uffici scolastici, e/o lavori di riqualifi-

cazione e ammodernamento.Nella fase iniziale si è fatto riferimento all’Ufficio CPL (Settore Distribuzione) di Piedimonte Matese, mentre attual-mente è operativo l’Ufficio di Area

Campania a Caserta in Via Scaglione

21/31.

Nell’ambito dello stesso appalto sono

già avvenute nuove acquisizioni che

riguardano 5 Istituti scolastici e il

Palazzetto dello Sport di Caserta,

meglio noto come Palamaggiò.

Ulteriore dimostrazione che l’azienda

ha opportunità di crescita in Campania

non solo nella distribuzione gas ma

anche nella Gestione calore: la siner-

gia e capacità di collaborazione costi-

tuiscono un’ottima premessa.

Marigliano Gas “in Qualità”!nale locale, ha dimostrato di possede-re le risorse adeguate per affrontare le problematiche riguardanti le attività di gestione della rete cittadina in con-formità a standard elevati di qualità e di sicurezza.Il gruppo CPL Concordia conferma ancora una volta di possedere le capacità organizzative e strutturali per assicurare ai clienti finali il più alto livello di servizio. Una caratte-ristica che ha consentito nel 2006 il superamento di quota 5200 utenti nel solo Comune di Marigliano, mentre a livello nazionale sono oltre 42.000 i clienti serviti dalle società del Gruppo CPL.

Carlo Porta

affermazioni agonistiche le ho avute qui a San Giuseppe, e sono contento che voi vi siate affidati all’esperienza di un’azienda che dà sicurezza e pro-spettive di sviluppo”.Dopo gli interventi, il coro dei bambini “Enzo Bonagura” ha intonato l’inno di Mameli e Oliva ha acceso la prima fiamma, benedetta dal Parroco presen-te, dando il via ai festeggiamenti: negli stand si potevano gustare i prodotti tipici della cucina emiliana e della tra-dizione sangiuseppese, mentre i fuochi d’artificio rischiaravano la serata.Ora l’impegno principale è rivolto alle attività di gestione e vendita del meta-no, già iniziate nell’agosto scorso: CPL Concordia gestirà la rete gas per i prossimi 12 anni, vendendo il metano tramite la controllata CoopGas, che ha aperto il nuovo ufficio (proprio in Piazza Garibaldi ai nn. 35 e 36) per accogliere le domande di allacciamen-to che si preannunciano numerose.

Villa Vitrone ospita una parte degli uffici e la sala conferenze dell’Amministrazione Provinciale

L’interno del Palamaggiò di Castel Morrone, impianto che ospita gli incontri di Basket della Pepsi Caserta, concerti ed eventi nazionali

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AREA BUSINESS6

Di Tiziano Zocchi ([email protected]) sales area manager Nord Ovest

Sanità ligure, CPL curerà la Gestione Calore fino al 2017NEL CONTRATTO (403 MILIONI dI EURO) ANChE L’OSPEdALE SAN PAOLO dI SAVONA, SECONdO PER IMPORTANZA IN REGIONE

Giovedì 1 marzo 2007, una data importante per CPL Concordia. Finalmente, dopo innumere-

voli peripezie legali e difficoltà di ogni tipo, partirà ufficialmente il contratto di gestione energetica degli Ospedali della Regione Liguria. E’ una sfida sotto molti punti di vista, sia tecnici che gestionali. Oltre trenta Ospedali, molte RSA e più di cinquecento pre-sidi minori, questa è la dimensione del Sistema Ospedaliero Ligure che la Società Consortile Micenes - di cui CPL detiene il 20% - gestirà sino al 31 dicembre 2017.Un impegno notevole che vede coin-volti i maggiori protagonisti del mer-cato della gestione calore e, ovvia-mente, vede CPL in primo piano con un ruolo da protagonista. Il nostro ambito di azione sarà la provincia di Savona, con la gestione dei Presidi Ospedalieri di competenza della ASL 2

Savonese, tra i quali spiccano l’Ospe-dale S.Paolo - che con i suoi 750 posti letto è il secondo ospedale Ligure -, l’Ospedale S.Maria della Misericordia di Albenga e l’Ospedale S.Giuseppe di Cairo Montenotte. Le distanze tra i numerosi siti da gestire, sparsi nella provincia anche a 50 Km da Savona, le attività di censimento e progettazione della riqualificazione degli impianti, richiederanno a Michele Forino, Luigi Fiumarelli e agli altri colleghi coinvol-ti, sforzi non indifferenti per partire nel migliore dei modi.Negli ultimi mesi, da quando la Regione Liguria ha ufficialmente deli-berato l’inizio delle attività, abbiamo partecipato a innumerevoli riunioni, comitati tecnici e comitati direttivi, per pianificare attività, suddividere compiti, smussare le ovvie difficoltà di rapporti con i colleghi-concorrenti che condividono con CPL la respon-

sabilità di questo contratto; non meno importante è stata l’attività di relazio-ne con la Regione Liguria, le ASL, gli Enti Ospedalieri e le Organizzazioni Sindacali per fugare i dubbi che, di fronte a un contratto di tale rilevanza ed impatto sociale, sorgevano di volta in volta; decisivo, in questo caso, è stato l’apporto del collega Andrea Marchelli.Come siamo stati accolti? Potremmo dire bene, sia dalla Direzione dell’ASL che dalle Organizzazioni Sindacali; infatti, superata la naturale e istintiva diffidenza verso “l’appaltatore” di un servizio esternalizzato - quindi teori-camente foriero di mentalità troppo “privatistica” e automatico peggio-ramento delle condizioni di lavoro - resisi conto che CPL ha nel DNA il rispetto dei lavoratori, la creazione di lavoro vero (come recita la mission aziendale), la volontà di dialogare e cercare insieme soluzioni condivise, si è instaurato un clima di collaborazio-ne che, nei prossimi giorni, ci consen-tirà di prendere in carico ufficialmente gli impianti.Abbiamo utilizzato, crediamo con successo, il Bilancio Sociale come strumento commerciale di presenta-zione della Cooperativa, riscuotendo,

SAVONA, CAPOLUOGO EPORTO TURISTICOSavona (61.000 abitanti) è il secondo porto per traffico della Regione; città industriale, che negli ultimi decenni ha subìto la profonda crisi industriale, è ora rifiorita grazie al turismo e alla riconversione del porto con la costruzione della nuova Stazione Marittima, progettata dall’architetto catalano Ricardo Bofill; la strut-tura accoglie ogni anno circa 800.000 turisti. E’ inoltre Capoluogo della provincia omonima che conta 280.000 abitanti e vanta un primato sconosciuto ai più, quello della provincia più boscosa d’Italia. Molto noti sono invece due prodotti tipici del Savonese: il pesto, che non ha bisogno di presentazioni, e il Pigato, rinomato vino bianco che accompagna egregiamente i piatti di pesce e, naturalmente, il pesto!

ad onor del vero, notevoli apprezza-menti non solo per l’aspetto grafico, ma soprattutto per i contenuti che, a nostro avviso, marcano la differenza tra le aziende come la nostra e chi si presenta con la classica brochure aziendale.Cosa ci aspetta? Certamente un perio-do molto impegnativo. Michele Forino è ormai impegnato praticamente a tempo pieno nell’organizzazione del servizio, partecipa settimanalmente al Comitato Tecnico di Micenes che sta fissando i criteri generali di progetto e di gestione ai quali ogni azienda coinvolta nella gestione del Contratto si dovrà uniformare. Poi partiranno i lavori di riqualificazione degli impian-ti e di installazione dei cogeneratori, per la fornitura dei quali CPL giocherà tutte le carte a propria disposizione (stiamo parlando di diverse decine di macchine…). Insomma, nel giro di pochi mesi il Sistema Ospedaliero Ligure potrà contare su una serie di importanti innovazioni tecnologiche che hanno lo scopo di incrementare l’efficienza gestionale degli impianti e ridurre i costi. A proposito, il contrat-to, complessivamente, vale 403 milio-ni di Euro e prevede investimenti per 12 milioni di Euro. E’ una bella sfida, e noi siamo pronti per vincerla.

Ottobre 2006. Mi arriva una dele-ga: gara per il Servizio Energia del Comune di Bubrio. Budrio

è una cittadina della provincia bolo-gnese che conta circa 60.000 abitanti ed è il comune più vasto dell’associa-zione Terre di pianura, che comprende 6 comuni (oltre a Budrio, Baricella, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella). Sopraggiunto il giorno della prima apertura, trovo parcheggio in una zona limitrofa al centro: non ero mai stato in centro a Budrio e dopo pochi passi mi ritrovo davanti una bella torre con merletti in evidenza. Mi domando: cos’è, un castello? E’ proprio il Municipio. Entro e rimango a bocca aperta: lo scalone con tutti gli affreschi e le travature in legno che caratterizzano l’interno sono veramente di una bellezza unica che

Tra il Castello e l’ocarinaNUOVO SERVIZIO ENERGIA AL COMUNE dI BUdRIO (BO)

di Marco Grilli ([email protected]) responsabile Commessa Budrio

Tecnici CPL all’interno dell’Ufficio di presidio nella Palazzina Vigiola presso l’Ospedale S.Paolo di Savona

La RSA (Residenza Sanitario-Assi-stenziale) di Alassio compresa tra i presidi dell’ASL n° 2 Savonese

Veduta panoramica dell’Ospedale San Paolo di Savona, il secondo nosocomio ligure per rilevanza

IL CONTACT CENTER FA 100.000!Lo scorso 3 gennaio il contact Center di CPL Concordia ha ricevuto la sua chiamata in ingresso numero 100.000. Un traguardo di rilievo, vista l’importanza che questo servizio ricopre per numerose attività del Gruppo: attualmente infatti i servizi di Call Center vengono utilizzati per le attività di global service, gestione calore, cogenerazione, ecc., per il pronto intervento gas del Settore Distribuzione gas e per alcune aziende esterne (Gastecnica Galliera e Padania Acque), per la gestione del pronto intervento sulle cabine gas del Settore Impianti Tecnologici. Con l’inizio della nuova stagione termica inoltre il Contact Center si è dotato di un nuovo centralino Selta (piattaforma hardware Instant Office con software di gestione IpValue), che ha permesso di migliorare le funzionalità di call center per la gestione di tutte le segnalazioni dei clienti. Il nuovo centralino Selta è dotato di 30 linee per la ricezione contemporanea di 30 chiamate e supporta la gestione completa di tutte le fonti di informazione in formato digitale (compresi i fax), sia in inbound che in outbound.

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AREA BUSINESS 7

di Maurizio Peta ([email protected]) tecnico di gestione commessa Provincia VCO

La sede della Provincia del Verbano Cusio Ossola, all’interno del parco tecnologico denomi-nato Tecnoparco

Le montagne del Piemonte confermano il Calore di CPL RINNOVATO FINO AL 2012 IL SERVIZIO ENERGIA dELLA PROVINCIA dEL VERBANO CUSIO OSSOLA

L’Area Milano di CPL Concordia gestisce dall’ottobre del 1996 le centrali termiche a servizio

dei plessi di proprietà della Provincia del Verbano Cusio Ossola (VCO) in Piemonte. Il contratto iniziale preve-deva la gestione di 7 centrali termiche, di cui 5 alimentate a gasolio, per un volume totale riscaldato pari a circa 215.000 m3 e un importo annuo allora pari a 800 milioni di lire.Il contratto è stato oggetto di una prima modifica nel 1998, con l’integra-

Tra il Castello e l’ocarinaNUOVO SERVIZIO ENERGIA AL COMUNE dI BUdRIO (BO)

zione di una nuova utenza ubicata a Domossola, e una seconda modifica nel 2001 con l’affidamento di altri due plessi ubicati a Omegna. Durante i primi anni di gestione dell’appalto le centrali termiche sono state interessa-te da opere di riqualificazione tecnolo-gica e di adeguamento normativo. In particolare, sono stati sostituiti in tutte le utenze i gruppi termici, coiben-tate le tubazioni, messi a norma gli impianti elettrici; le 5 centrali alimen-tate a gasolio sono state trasformate a gas metano, e 8 utenze sono state

sa di antico. Trovo i responsabili della procedura di gara; inizia l’apertura, la curiosità è alta ed alimenta la speranza di un buon esito. Tutte le documenta-

zioni richieste fluiscono veloci per le mani degli esaminatori; finalmente l’esito: siamo ammessi e soprattutto – apprendo dopo alcune settimane

dalla telefonata della collega Mirna Gozzi - siamo vincitori con il miglior punteggio tecnico/economico.Il nuovo contratto – che avrà una dura-ta di 9 anni - com-prende 32 immobili di proprietà comuna-le, fra i quali, oltre al Palazzo Comunale, sono di particolare pregio la Biblioteca Civica, il Portico delle Armi, il Museo dell’ocarina e degli strumenti musicali in terracotta, il Museo civico archeologico e

La nuova centrale termica del Liceo Scientifico e Classico “B. Cavalieri” a Verbania

dotate (per la prima volta nella storia di CPL) di un sistema di telecontrollo Honeywell. Il contratto, giunto a conclusione il 30 giugno 2006, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2006, in attesa che fosse individuata la ditta aggiudica-taria della nuova gara d’appalto. Lo scorso ottobre 2006 CPL Concordia è risultata aggiudicataria della gara per l’affidamento del “Servizio Energia – Gestione Calore” per il periodo 01/01/07 – 31/12/2012, per un impor-to netto complessivo presunto pari a

3 milioni di Euro, con possibilità di proroga per un ulteriore periodo di tre anni.Il nuovo bando prevede la gestione di 14 centrali termiche di potenzialità compresa tra i 116 kW e i 2.300 kW, tutte alimentate a gas metano, per un volume totale riscaldato stimato pari a circa 300.000 m3. Inoltre la Provincia del VCO ha affidato con contratto annuale, rinnovabile alla scadenza, la

Conduzione, Manutenzione e l’incari-co di Terzo Responsabile di 2 centrali termiche (di cui una alimentata a gasolio).Gli interventi di miglioria previsti riguarderanno principalmente l’instal-lazione del sistema di telecontrollo Honeywell presso le utenze che al momento non sono telegestite e inter-venti di adeguamento normativo pres-so alcune delle nuove utenze in gestio-ne (rifacimento dell’impianto elettrico, coibentazione delle tubazioni).

paleoambientale. In alcuni immobili è previsto un Servizio Energia (ter-mico ed elettrico), la manutenzione e conduzione impianti ed assunzione dell’incarico di terzo responsabile, la manutenzione ordinaria e straordina-ria elettrica ed idraulica interna agli immobili, la manutenzione ordinaria degli impianti di condizionamento e antincendio. La caratteristica del contratto sviluppa un interesse recipro-co all’allargamento verso nuove solu-zioni energetiche finalizzate al rispar-mio e alla diminu-zione di emissioni inquinanti in atmo-sfera: sarà quindi una sfida ottenere il massimo risparmio che verrà beneficia-to da ambo le parti. Un particolare del-l’Amministrazione comunale - che ha dimostrato fin dal-l’inizio una buona disponibilità e dina-

micità - è la numerosa presenza di per-

sonale femminile a differenza di altri

comuni in nostra gestione. Scorgendo

infine un opuscolo all’ingresso della

sede municipale, dal titolo “Hic mane-

bimus optime” (Qui staremo benissi-

mo), penso che sia di buon auspicio

per il rapporto che nei prossimi anni

instaureremo con questa nuova ammi-

nistrazione bolognese.

Il Teatro Consorziale di Budrio, che presenta una ricca stagione di eventi, è compreso nel contratto di gestione calore

“Palazzo Torre”, sede del Municipio, con la Torre detta ora dell’Orologio, anticamente della Guardia: era la più importante fortificazione del paese e risale al secolo XIV

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AREA BUSINESS8

di Bruno Santorelli ([email protected]) sales promoter Africa del Nord

Algeria, l’ultima frontiera

Scrivere o parlare del-l’Algeria e resistere agli stimoli che posso-

no portare a considerazioni qualunquiste è tutt’altro che facile, soprattutto a causa di una massiccia e costan-te campagna di disinforma-zione creata ad arte con lo scopo di dividere e denigrare culture e religioni differen-ti. Il velo di cui si parla e straparla in realtà ci è stato messo davanti agli occhi e non ci permette di avere una visione chiara di una realtà con la quale abbiamo molto in comune. L’Italia, avendo intrapreso azioni importanti in favore dello sviluppo del paese, ha sempre occupato un posto particolare nel cuore dell’Al-geria. Essendo il popolo alge-rino dotato di uno smisurato sentimento di orgoglio, tutti sanno, e fanno sapere, che l’Algeria è stata colonizzata per 130 anni; come tutti celebrano fieri il giorno dell’indipen-denza. Questo orgoglio impedisce loro di dimenticare tutte le azioni svolte dall’Italia, nella persona di Enrico Mattei, sia a sostegno dell’indipen-denza dell’Algeria, con quello che fu definito il governo ombra, che del-l’affrancamento del paese dalle politi-che economiche dei cartelli petroliferi. Come peraltro non è stata dimenticata la presenza ininterrotta delle aziende italiane, le uniche durante il lacerante decennio 1992-2002 che sconvolse il paese, nonché il sostegno economico dato all’Algeria in quegli anni bui. La consapevolezza, inoltre, di appar-

tenere a quello che gli algerini stessi definiscono, non senza rammarico, il terzo mondo, imprime una spinta al riscatto che si mani-festa nella ricerca di una sponda amica nel bacino mediter-raneo prima e nel-l’Europa poi. La presenza italiana in Algeria, pluride-cennale, può con-tare quindi su un ambiente favorevole allo sviluppo delle imprese e su mercato in continua crescita, tanto che ad oggi sono più di 120 le aziende italiane presenti stabilmente nel paese, sostenute dallo Stato italiano con manifestazioni fieri-

stiche annuali per la promozione del Made in Italy. In un paese con tasso di crescita annuo da paese emergente,

il cui PIL è costi-tuito per il 98% dal mercato degli idrocarburi, l’Italia è il secondo clien-te (dietro a Stati Uniti) e secondo fornitore in notevo-le crescita, dietro alla Francia. Il giro di boa del-l’economia del-

l’Algeria avviene nel 2004, quan-do il Fondo Monetario Internazionale impone una svalutazione della moneta e delle riforme strutturali, che portano ad un ininterrotto processo di privatizzazione delle imprese giunte ad oggi a circa 1200 unità: questa trasformazione fa esplodere il mercato interno comple-tamente impreparato.CPL, nel 2006, si inserisce in questo contesto estre-mamente dinamico e più maturo, con l’esperienza e il know-how che la con-traddistingue. Italian style, dinamicità nel seguire il mercato, un feeling mai sopito con il paese sono le armi vincenti di un’azienda che ai nuovi mercati volge lo sguardo e nei quali, per vocazione, intende svolgere un ruolo da leader. L’anno

appena trascorso, ricco di soddisfa-zioni oltre le più rosee previsioni, ha decretato CPL azienda vincente in Algeria con tutte le doti necessarie per soddisfare pienamente un merca-to esigente e complesso. I risultati lo dimostrano: 5 progetti in 9 mesi per un totale di 2,5 milioni di euro, fra i quali un complesso progetto turn-key per l’alimentazione in gas della più importante centrale elettrica di Algeri,

la centrale di Hamma situata nel porto della capitale.Questo progetto, seguito fin dalla sua fase embrionale dai massimi vertici di Sonelgaz - l’azienda statale di gas ed elettricità - riveste un’impor-tanza strategica: nel 2004 un malfunzionamento della sta-zione di alimentazione delle turbine a gas causò un black-out generalizzato in tutta l’Algeria. Questi accadimenti, di cui la stampa nazionale ha lungamente enfatizzato le responsabilità, portarono alla drastica decisione di sostitui-re completamente un impian-to praticamente nuovo, del quale però si erano visti già i limiti funzionali, e quindi al bando di una gara vinta da CPL a colpi di innovazio-ne tecnologica contro avver-sari di notevole esperienza. La realizzazione di questo

impianto presenta non poche difficol-tà, legate soprattutto all’importanza del sito del quale l’Algeria non può fare a meno. L’impegno assunto da CPL prevede la fornitura dell’impianto alimentazione delle due turbine da 209 megawatt, diviso in diversi skid, in un tempo di 9 mesi e la sua messa in servizio entro un mese al massimo, sfruttando un unico fermo impianto per lo smontaggio degli skid attuali e l’installazione dei nostri: una grande sfida che comporta una cura ossessiva della progettazione e della gestione delle risorse locali.

Uno scorcio del sistema di pre-riscaldo e riduzione pressione gas metano

Particolare del riduttore di pressione a flusso avviato

Elaborazione 3D dell’insieme della stazione di riduzione gas che sarà realizzata ad Algeri

“5 progetti per un totale

di 2,5 milioni di Euro”

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AREA BUSINESS 9

Gli impianti a biomasseagricole: l’“altra energia” diventa opportunità di businessL’ESPERIENZA dEL SERVIZIO COGENERAZIONE PRESSO L’AZIENdA AGRICOLA CASTELLO (PAVIA)

In Italia la coltivazione delle colture cerealicole è profondamente radi-cata e costituisce uno dei principali

comparti della produzione agricola del nostro Paese: mais, grano, orzo sono solo alcune delle colture più diffuse. Colture… o meglio fonti di bioenergia, più generalmente biomasse agricole, ovvero “contenitori” in cui la natu-ra ha condensato preziosa energia. Tradizionalmente siamo sempre stati orientati a vedere i prodotti agricoli come alimenti, destinati ad approvvi-gionare direttamente o indirettamente la catena alimentare umana. Oggi le biomasse agricole sono in parte utiliz-zate per la produzione di gas biologico e biocombustibili (come l’etanolo), assumendo quindi un ruolo di grande interesse nel mercato dell’energia. Tale interesse è ancor più rafforzato da 3 constatazioni:1. la “civiltà del petrolio” sta affron-

tando una delle sue crisi periodiche (come sempre più spesso avverrà anche nel prossimo futuro, a seguito dell’assottigliamento delle riserve disponibili di olio nero) e la conse-guenza più immediata di tutto ciò è la fluttuazione dei prezzi di combu-stibili ed energia, beni ormai indi-spensabili per la vita di ognuno;

2. diventa sempre più necessario indi-viduare fonti di energia alternative, tra cui le energie rinnovabili (bio-masse, eolico, fotovoltaico, ecc.);

3. il prezzo di mercato delle colture agricole in generale sta subendo un lento ma inesorabile calo.

CPL Concordia dispone di un Servizio Cogenerazione che sin dai primi anni anni ’90 ha sviluppato l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili (liqua-mi zootecnici, fanghi di depurazione

acque, rifiuti solidi urbani in abbanca-mento) per l’alimentazione di sistemi di cogenerazione, e che attualmente sta affrontando la sua prima esperien-za nel settore dello sfruttamento delle biomasse agricole presso l’Azienda Agricola Castello (PV). In particolare, il Servizio Cogenerazione sta curando la realizzazione della sezione di valo-rizzazione energetica tramite sistemi di cogenerazione del biogas derivato dalla digestione anaerobica delle bio-

masse agricole prodotte dalla stessa azienda. Iniziati i lavori nel luglio 2006, il collaudo del primo lotto pro-duttivo di impianto avverrà ad aprile 2007 per una potenzialità installata pari a 330 kWe; entro il 2008 è previsto il completamento dell’intero impianto per una potenza totale di 530 kWe.Qual è il principio di funzionamen-to del sistema? Le colture di mais e orzo, raccolte integralmente prima della maturazione dalle campa-gne dell’azienda e opportunamente immagazzinate, vengono immesse in quantità giornaliere prefissate all’in-terno di grandi vasche coperte (fer-mentatori) dove sono amalgamate ad

acqua. All’interno dei fermentatori, le biomasse agricole iniziano ad ali-mentare un processo di digestione anaerobica attraverso cui la sostanza organica viene aggredita da una flora microbica sprigionando biogas, un prodotto costituito per oltre il 50% da metano, e quindi di interesse per una valorizzazione come combustibile. Il gas biologico prodotto è convogliato per l’utilizzo ad un impianto di coge-nerazione, dove viene combusto per

produrre energia elettrica e calore. L’energia elettrica prodotta verrà uti-lizzata per:- alimentare le utenze dell’azienda e

dell’impianto;- la vendita in rete per la quota ecce-

dente all’auto-consumo;- la valorizzazione secondo i

Certificati Verdi per l’intera quota di produzione (tolti gli autoconsu-mi di impianto).

Il calore recuperato verrà interamente utilizzato per il riscaldamento dei fermentatori, permettendo l’ottimiza-zione dei processi di digestione in atto tramite la massimizzazione delle produzioni di biogas.

E’ utile introdurre qualche nume-ro sull’impianto. L’Azienda Castello presenta un’estensione terriera dedi-cata all’alimentazione dell’impianto di cogenerazione a biomasse pari a 130 ettari, suddivisi equamente per la coltivazione di mais e orzo. Il biogas ottenibile dall’immissione controllata nei fermentatori del trinciato di mais e orzo prodotti (circa 5850 tonnella-te/anno) permetterà di produrre una portata di biogas pari a circa 2.340 m3/giorno, sufficienti per alimentare un gruppo di cogenerazione da 330 kWe. Nell’ottica del prossimo amplia-mento impiantistico verranno propor-zionalmente incrementati i volumi di biomasse immessi per poter produrre gas biologico sufficiente ad alimentare un ulteriore gruppo di cogenerazione di potenzialità pari a 200 kWe.Considerando l’attuale lotto funziona-le d’impianto da 330 kWe, emergono le seguenti valutazioni economiche.

A) Valorizzando la produzione agrico-la tramite la vendita delle granelle sul mercato si ottengono i macro numeri. La produttività agricola dei 130 ettari iniziali dedicati all’impianto di coge-nerazione a biomasse è pari a:- 9 tonnellate/ettaro per il mais, per

un totale di 585 tonnellate annue di granella di mais;

- 5 tonnellate/ettaro per l’orzo, per un totale di 325 tonnellate annue di granella di orzo.

Considerando i prezzi di mercato (fonte ERSAF - Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) del mais (a 160 Euro per tonnellata) e dell’orzo (a 154 Euro per tonnellata) si ottiene un massimo gettito annuo lordo pari a 143.650 Euro.

B) Valorizzando la produzione agri-cola tramite l’impianto a biomasse si ottiene una produzione elettrica annua pari a circa 2.640.000 kWhe, valorizzata secondo i principi guida indicati. In particolare: - l’intera produzione, tolti gli autocon-

sumi di impianto (stimati in massi-mo un 10% della produzione totale), nella logica dei Certificati Verdi;

- l’energia prodotta e immessa in rete senza essere consumata dal-l’azienda (circa il 70% dell’energia totale prodotta) venduta a prezzo di mercato in regime agevolato per impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili.

Presupponendo che 105 Euro/MWh sia la valorizzazione del Certificato Verde (nonostante le stime indichino il valore del titolo in aumento) e che 75 Euro/MWh sia il prezzo medio dell’energia venduta in rete, si ottiene un introito annuo lordo pari a 388.080 Euro, da cui vanno detratti i costi e gli ammortamenti impiantistici spalmati su scala pluriennale (12 anni).

Credo si tratti di cifre interessanti per il comparto agricolo italiano, che sta attraversando un periodo di forte crisi d’identità legata ai processi di integra-zione in atto con il mercato globale.

di Stefano Strazzi ([email protected]) responsabile di commessa sistemi di Cogenerazione

All’interno dei fermentatori le biomasse agricole, amalgamate ad acqua, iniziano ad alimentare un processo di digestione anaerobica

Scorcio dell’impianto di cogenerazione capace di una potenzialità installata pari a 330 kWe

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AREA BUSINESS10

Didascalia

Dopo l’articolo sul Centro

Sportivo HIDRON di Campi

Bisenzio (FI) pubblicato sul

numero 14 di C-news, oggi inten-

diamo presentare la case history del

Forum Sport Center. Il centro sorge su

una piccola collina nella zona Ovest

di Roma e rappresenta la moderna

espressione degli impianti dedicati allo

sport e al fitness che

basano la propria

identità sul princi-

pio di wellness: il

raggiungimento di

uno stato di benes-

sere per la mente

e per il corpo. Il

Forum offre la pos-

sibilità di praticare

un’ampia gamma di discipline sporti-

ve sia al coperto che a contatto con la

natura (grazie ai grandi spazi esterni),

in un ambiente accogliente, rilassante

ed estremamente confortevole. Il cen-

tro è diventato un punto di riferimento

per l’attività sportiva di professionisti,

imprenditori e personaggi del mondo

dello spettacolo.

CPL Concordia nel 1997 ha fornito al

Forum Sport Center due cogeneratori

sincroni a gas metano da 90 kW elettri-

ci e 170 kW termici cadauno. Essendo

sincroni, oltre a fornire una potenza

elettrica di 180 kW in parallelo con la

rete di distribuzione, garantiscono in

caso di black out la stessa potenzialità

elettrica (isola). I continui sviluppi

della struttura, il desiderio d’indipen-

denza energetica, la soddisfazione

Quanto sei bella Roma, quando è… fitnessTERZO COGENERATORE INSTALLATO AL FORUM SPORT CENTER, CENTRO wELLNESS dA 110.000 METRI QUAdRATI NEL VERdE dELLA CAPITALE

di Alessandro Gaggini ([email protected]), responsabile di commessa Forum Sport Center

per i risultati e risparmi ottenuti,

anche per merito della Manutenzione

Impianti di Cogenerazione (ogni coge-

neratore ha più di 40.000 ore di fun-

zionamento, pari a una produzione

totale di 7.309.461 kWh elettrici),

hanno convinto i dirigenti del Centro

ad inserire un terzo cogeneratore.

Nel giugno del 2006, grazie all’espe-

rienza ventennale di CPL nel setto-

re della cogenerazione, il servizio

Manutenzione Impianti ha avviato il

terzo cogeneratore

(modello CES165)

che sviluppa una

potenza di 165 kW

elettrici e 261 kW

termici.

La potenza ora for-

nita dal sistema di

cogenerazione è

pari a 355 kW elet-

trici in parallelo con la rete di distri-

buzione e 601 kW termici. Con queste

potenzialità, il Forum Sport Center

limita i prelievi d’energia elettrica

dalla rete del Distributore e l’uso dei

generatori di calore, ottenendo così un

risparmio economico - considerate le

agevolazione fiscali sull’acquisto del

gas metano utilizzato ai fini dell’im-

pianto di cogenerazione – e una mino-

re emissione di CO2 in atmosfera.

Per quanto descritto possiamo affer-

mare che l’investimento nella coge-

nerazione ha un ritorno economico

(pay back) in tempi brevi, proprio

per le sue caratteristiche di efficienza.

Un altro fattore, sotto l’aspetto eco-

nomico, è costituito dalla possibilità

di ottenere finanziamenti, incentivi e

contributi per realizzare un impianto

LE CARATTERISTIChE dEL FORUM SPORT CENTER

L’estensione del Forum Sport Center è di 110.000 metri quadrati. Le 11 palestre attrezzate, le 3 piscine al coperto e le 3 esterne, i 15 campi da tennis, i 3 campi da calcio a cinque, le 2 sale isotoniche, la sala cardio fitness, il campo da beach volley e quello da basket/volley pongono il Centro fra i più prestigiosi impianti dedicati al fitness e allo sport del panorama Italiano. Le sue strutture sono in grado di accogliere convention aziendali, meeting, corsi e altri eventi, fornendo una dotazione tecnica di alto livello in una cornice unica.

di cogenerazione. Le proprietà par-

ticolari della cogenerazione, sotto il

profilo energetico e ambientale, sono

oggi ampiamente riconosciute e incen-

tivate, sia nell’ambito della Comunità

Europea che nello stesso quadro

legislativo italiano. Il D.P.R. 412/93

(punto E3 dell’allegato D) prescrive al

progettista di valutare le fonti rinnova-

bili e la cogenerazione come soluzione

prioritaria per soddisfare il fabbisogno

energetico degli edifici di proprietà

pubblica o adibiti ad uso pubblico.

All’interno del “Piano energetico

nazionale” la cogenerazione viene

assimilata alle “fonti di energia rin-

novabili”, con una serie di interventi

mirati ad agevolare anche le piccole

e medie imprese nel miglioramento

della loro efficienza energetica. Infatti

la tariffa del gas metano utilizzato per

la produzione di energia elettrica nelle

condizioni stabilite dalla normativa,

usufruisce della defiscalizzazione, con

finanziamenti agevolati e contributi

messi periodicamente a disposizione

da Stato e Regioni.

La sala cardio fitness con dotazioni attrezzistiche d’avanguardia

Nelle piscine coperte si svolgono diverse attività che richiedono energia

Panoramica delle 3 piscine scoperte (una olimpionica) per elioterapia e corsi

“L’investimento in cogenerazione ha un pay back in tempi brevi”

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AREA BUSINESS 11

Le giornate della Microcogenerazione

Il 24 e il 25 gennaio scorso si è svolto a Milano un interessante evento sul tema della microcoge-

nerazione. Le due giornate, organizza-te con dalla Camera di Commercio di Milano, E-Gazette e Updating, si sono poste l’obbiettivo di fare il punto sullo stato dell’arte di questo settore, esa-minandone le principali tendenze tec-nologiche, applicative e normative. Le giornate della microgenerazione si sono articolate su due momenti: uno dedicato alla microgenerazione da fonti rinnovabili, l’altro alla cogene-razione diffusa, coprendo così l’intero settore con contenuti e impostazioni mirati sugli specifici segmenti.CPL Concordia, da anni leader del-la micro e piccola cogenerazione, ha sponsorizzato la seconda giornata in-sieme ai principali costruttori interna-zionali quali GEJenbacher e CGT-Ca-terpillar. L’affluenza continua all’area espositiva CPL Concordia ha dimostra-to quanto alto sia l’interesse per que-sto settore che risente, da due anni, di un’enorme cassa di risonanza media-tica. In presenza di un peggioramento generale della bolletta energetica, deri-vante principalmente dalla dipendenza da fonti provenienti dall’importazione (petrolio, gas naturale), un modello di generazione elettrica impostato sul-la generazione diffusa è ritenuto una valida alternativa, resa sempre più appetibile dalle nuove e sempre più efficienti tecnologie di cogenerazione, ormai economiche anche sotto il limi-te del Megawatt. Non a caso il target della giornata è stato principalmente quello degli operatori, delle associazio-

di Roberto Loschi ([email protected]), responsabile Settore Cogenerazione

ni pubbliche, dei consulenti; un target tecnicamente preparato ma alla ricerca di risposte professionali in un mercato dove l’ingresso di nuove aziende non è sempre sinonimo di qualità.Punto focale della seconda giornata è stato il convegno “Nuova Cogenerazio-

ne - guadagni e risparmi per le PMI”. Il forum sulla cogenerazione diffusa ha offerto a tutti coloro che sono interes-sati alle potenzialità del settore o alla necessità di esaminare il capitolo costi energetici per la propria impresa una panoramica esaustiva delle tecnologie disponibili e delle relative opportunità di investimento e di risparmio, econo-mico ed energetico. Attraverso presen-tazioni puntuali delle caratteristiche di ciascuna tecnologia oggi disponibile sul mercato e di alcuni esempi di suc-

cesso realizzati, i partecipanti hanno potuto immediatamente individuare le opportunità di intervento e di ritorno economico. Sono stati inoltre messi in evidenza i possibili finanziamenti at-traverso i Titoli di Efficienza energeti-ca (TEE) e i Certificati verdi (CV).

CPL Concordia ha dato il proprio con-

tributo presentando una case history

particolarmente significativa che abbi-

na l’analisi progettuale delle soluzioni

tecniche ad alta efficienza con i criteri

gestionali indispensabili per ottenere il

massimo risultato economico da que-

sti soluzioni. In qualità di responsabi-

le della cogenerazione, il sottoscritto

ha presentato “La cogenerazione nel

settore ospedaliero: l’esperienza del

Bolognini di Seriate” (Abstract e pre-

MANUTENZIONE RETI CONFERMATA FINO AL 2008 NEI COMUNI PESARESI

CPL Concordia si è aggiudicata la nuova gara di appalto bien-nale per la manutenzione delle reti gas, acqua e fognatura, reperibilità e pronto intervento nei Comuni di Fano, Mondolfo e Monteporzio (PU) fino al 2008. Si tratta di una conferma, dato che la cooperativa era già attiva sulle manutenzioni (e altri servi-zi) in questi comuni dal 2003 per conto dell’ASET Fano. L’importo dei lavori ammonta a circa 4.350.000 Euro, e il contratto prevede la possibilità di proroga per ulteriori due anni, fino al 2010. L’aggiudicazione della nuova gara ha consentito di creare una squadra - con personale locale specializzato assunto diret-tamente da CPL – composta da escavatorista, saldatore e manovale e relativi mezzi (camion, escavatore 35 q.li, escavatore piccolo) che sono già operativi sia sulla manutenzione che sugli estendimenti di rete.

Luca Marchegiani

AMGA UdINE AFFIdA A CPL LA MANUTENZIONE RETI SU 42 COMUNI dA TOLMEZZO A MARANO LAGUNARE

Confermarsi a volte è più difficile che entrare in un mercato. A Udine ci siamo riusciti grazie alla recente acquisizione di un contratto biennale di manutenzione delle reti gas in area esterna che ci vedrà presenti sul territorio friulano fino ai primi giorni del 2009. Questo ci consente di dare un séguito al lavoro svolto nel 2006, consolidare un rapporto con la bella realtà udinese e iniziare quel processo di integrazione territoriale che sta diventando il nostro modus operandi in giro per il Belpaese. L’Amga Multiservizi, caso raro nel panorama italiano, ha radici più antiche delle nostre, anche se nel 1853 era un’azienda privata che si occupava della produzione di gas illuminante per illuminare la città. Da allora di strada ne ha fatta tanta ed è diventata una Spa con partecipazioni variegate nel panorama economico friulano e non solo (guarda un po’ chi c’è: Thuga!).Il contratto, del valore di circa 900.000 euro, prevede l’esecuzione degli interventi di manutenzione ordi-naria e straordinaria delle reti gas metano, allacciamenti, potenziamenti e sostituzioni di piccole reti nel territorio dei 42 comuni (da Tolmezzo a Marano Lagunare) gestiti dalla società, Udine esclusa. Rispetto al lavoro svolto da CPL a Padova o a Bologna, il grado di operatività non prevede la reperibilità, il pronto intervento, le riparazioni, la realizzazione degli zincati e la posa dei contatori; per ora è circoscritto alla costruzione di allacciamenti e condotte “chiavi in mano”, ma chissà che in AMGA non cambino idea... Per dirla alla friulana, “mandi” a tutti.

Luca Zapparoli

sentazione sono visionabili sul portale

www.cpl.it).Sono state illustrate, a due anni dal-l’entrata in esercizio dell’impianto, le prime conclusioni e in particolare il ri-sparmio ottenuto dall’azienda ospeda-liera e dalla società concessionaria gra-

zie all’introdu-zione in modo corretto della cogenerazione. L’abbinamen-to con gruppi frigoriferi di nuova conce-zione ad alto valore di COP (Coefficient of Performance, il rendimento di conversio-ne del gruppo frigo) anche in parzializzazio-ne, sistemi di recupero ener-getico trasver-sale (ad esem-pio il calore di condensazione per la produ-zione di ACS, Acqua Calda

Sanitaria), logiche evolute di governo e monitoraggio degli impianti con si-stemi Honeywell hanno permesso alla cogenerazione di operare all’interno del sistema sempre al massimo punto di rendimento.

Ha suscitato l’interesse della platea

l’approccio innovativo del contratto

di concessione in essere con l’Azienda

Ospedaliera che, precorrendo di due

anni il diffondersi della filosofia ESCO

(Energy Service Company), destinata

a diventare nei prossimi anni

sempre più utilizzata, prevede

che il gestore (Serio Energia,

società partecipata CPL Con-

cordia) s’incarichi di tutti gli

investimenti necessari e dei

costi gestionali della produ-

zione, e fornisca tutti i vettori

energetici (elettrico, termico e

frigorifero) in qualità e quan-

tità prestabilite a fronte del ri-

conoscimento di un corrispet-

tivo. CPL Concordia ha dimo-

strato quanto è importante in

questo settore avere nel DNA

la mission di seguire il cliente,

di farsi sempre parte attiva nel

miglioramento e nella risolu-

zione dei problemi: nell’esse-

re, in definitiva, meno fornito-

re e più partner.

Un modulo di cogenerazione Bibloc: CPL Concordia conta più di 350 cogeneratori installati, 300 attualmente in funzione di cui 250 in manutenzione full-service

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SUCCEdE IN A ZIENdA12

E’ questo lo slogan scel-

to per accompagnare la

prima fase della campagna

di comunicazione sul Trattamento

di Fine Rapporto (TFR), realizzata

dal Dipartimento Informazione ed

Editoria, dalla Rai, d’intesa con il

Ministero del Lavoro e della previ-

denza sociale, diretta a sottolineare

l’importante evoluzione che la riforma

riveste nella storia della previdenza

italiana.

Infatti, per i lavoratori entrati nel

mondo del lavoro dopo il 1° gennaio

1996 o con pochi anni di servizio

a quella data, la pensione pubblica

sarà notevolmente inferiore all’ultimo

stipendio percepito. Per attenuare tali

effetti, la riforma ha previsto la possi-

bilità di aderire alle forme pensionisti-

che complementari per affiancare alla

pensione obbligatoria che assicura la

pensione di base (erogata da Inps,

Inpdap, Casse professionali ecc.),

una pensione aggiuntiva rappresen-

tata dalla previdenza complementare,

volta ad assicurare più elevati livelli di

copertura previdenziale.

Per la scelta da compiere in ordine

alla destinazione del TFR, va tenuto

presente che l’adesione alle forme

pensionistiche complementari, pur

non essendo obbligatoria, è un impor-

tante strumento finalizzato ad evitare

di trovarsi nell’età anziana privi dei

mezzi necessari a mantenere il prece-

dente tenore di vita.

Va inoltre considerato che non aderen-

do si rinuncerà ad una serie di van-

taggi: alla contribuzione del datore di

lavoro (laddove prevista), alla dedu-

cibilità fiscale dei contributi versati,

ad un regime fiscale dei rendimenti e

delle prestazioni di particolare favore

e ai rendimenti prodotti dal mercato

finanziario, che negli ultimi anni sono

stati nettamente superiori rispetto alla

rivalutazione del TFR. Inoltre, con la

scelta di conferire il TFR ad una forma

“Scegliere oggi pensando al domani”

di Teresa Diazzi ([email protected]) Ufficio Risorse Umane

pensionistica complementare non solo

non si perde la possibilità di ottenere

anticipazioni per far fronte alle pro-

prie esigenze personali e familiari ma

l’importo anticipabile riguarderà, oltre

al TFR, anche il proprio contributo,

quello del datore di lavoro e i rendi-

menti conseguiti.

Nel recente decreto del Ministero del

lavoro e della Previdenza Sociale del

30 gennaio 2007 viene espressamen-

te previsto che la manifestazione di

volontà del dipendente debba avveni-

re esclusivamente attraverso la compi-

lazione dei moduli allegati al decreto

stesso. Ricordiamo che tale modulo è

stato distribuito unitamente alla busta

paga relativa al mese di gennaio 2007

e che solo questo stampato dovrà esse-

re utilizzato per esprimere la volontà

circa la destinazione del TFR.

Credendo di fare cosa gradita a soci e

dipendenti, riproponiamo di seguito

l’informativa distribuita unitamente

all’erogazione della tredicesima mensi-

lità (alla data del 20 dicembre 2006).

L’informativa riporta contenuti di

massima e volutamente non di det-

taglio, poiché l’intento era di tra-

smettere le informazioni essenziali

della riforma ed agevolarne la com-

prensione immediata. Per chiarire e

approfondire ulteriormente la materia

della Previdenza Complementare e le

innumerevoli casistiche connesse alla

riforma, anticipiamo sin d’ora che a

metà marzo verrà indetta un’apposita

Assemblea sindacale presso la Sala

Bighi, nel corso della quale interverrà

anche il Responsabile della gestione

operativa di Cooperlavoro Dott. Flavio

Casetti. Per maggiori informazioni ed

aggiornamenti invitiamo, comunque,

a consultare il sito appositamente

allestito dal Governo (www.tfr.gov.

it), fermo restando che l’ufficio Paghe,

nella persona di Linda Veratti, è a

completa disposizione per qualsiasi

eventuale chiarimento o necessità.

“Dal 1° gennaio 2007, con l’entrata in vigore della riforma previdenziale in tema di Trattamento di Fine Rapporto, i lavoratori dipendenti del settore privato sono invitati a scegliere la destinazione della liquidazione. Una scelta di grande importanza al fine di garantirsi serenità economica e sociale anche dopo la conclusione dell’attività lavorativa. L’informazione completa e dettagliata sul tema in questione è indispensabile per orientarsi nelle diverse opportunità che la riforma propone.”

A TUTTO IL PERSONALE dIPENdENTE

OGGETTO: “Fondo Pensione e TFR” – Informativa ai sensi dell’art. 8, comma 8, del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252

Il 1° gennaio 2007 entrerà in vigore il D.Lgs. 252/05, Decreto che introduce notevoli cambiamenti della legislazione sulla previdenza complementare. Alcune delle modifiche più importanti riguardano le modalità di adesione e l’uso del TFR.

Chi non ha ancora aderito al Fondo Pensione, avrà sei mesi di tempo a de-correre dal 1° gennaio 2007 e fino al 30 giugno 2007 per decidere la destinazione del TFR maturando. Tale scelta potrà avvenire in maniera esplicita (per iscritto) oppure in maniera tacita.

In caso di scelta esplicita sappiate che il Fondo di categoria attivo nella nostra azienda è Cooperlavoro, Fondo Pensione dei Lavoratori - Soci e Di-pendenti - delle Cooperative di Lavoro. Cooperlavoro è iscritto all’Albo dei Fondi Pensione con il n. 96, è attivo dall’anno 2000 ed è, a oggi, l’unico fondo pensione di natura negoziale costituito per i soci lavoratori delle coo-perative. A Cooperlavoro, per accordo sindacale, aderiscono anche i dipen-denti delle cooperative di lavoro.

Chi sceglierà Cooperlavoro avrà diritto, oltre al TFR, al versamento della contribuzione prevista dagli accordi e dai contratti collettivi di lavoro ap-plicati in azienda.

Chi non intende iscriversi a Cooperlavoro, può sottoscrivere una forma pen-sionistica individuale attuata tramite fondi pensione aperti ad adesione in-dividuale o tramite contratti di assicurazione sulla vita e devolvere a questa il TFR maturando.

Chi intende rinunciare alla previdenza complementare e continua-re ad accantonare il TFR in azienda deve darne comunicazione in tal senso all’azienda. Avendo CPL più di 50 dipendenti questa opzione comporta il trasferimento dell’intero TFR maturando al Fondo per l’erogazione del TFR ai dipendenti del settore privato, gestito, per conto dello Stato, dall’INPS. Tale scelta potrà essere successivamente modificata.

Se al 30 giugno 2007 non avrete espresso alcuna scelta, il Decreto prevede che tutto il TFR che matura dopo tale data sia versato, per tacito consenso, al fondo pensione di categoria che nel nostro caso è Cooperlavo-ro. Maggiori informazioni sul Fondo possono essere trovate sul sito www.cooperlavoro.it.

Coloro che sono già iscritti a Cooperlavoro e versano solo una quota di TFR maturando dovranno decidere negli stessi termini di cui sopra l’utilizzo del-la quota residua di TFR.

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SUCCEdE IN A ZIENdA 13

Visuale dell’ingresso: alla sede di Sant’Omero nel 2007 fanno riferimento 58 addetti

di Miria Conti ([email protected]) servizio Ambiente di CPL

Un Sistema di Gestione Ambientale può essere defini-to come un gruppo di elemen-

ti correlati che funzionano insieme per raggiungere l’obiettivo di una cor-retta gestione ambientale. La finalità di un sistema di gestione ambientale è quella del miglioramento continuo delle proprie prestazioni nei confron-ti dell’ambiente. CPL Concordia ha mostrato una crescente attenzione nei confronti dell’ambiente evidenziata dalla scelta di dotarsi di un Sistema di Gestione Ambientale secondo la Norma UNI EN ISO 14001. La socie-tà ha certificato il proprio Sistema di Gestione Ambientale già nel 2001 e rinnovato la sua conformità alla Norma UNI EN ISO 14001 nel 2003 con l’ottenimento del nuovo certifica-to di Sistema di Gestione Ambientale ampliando il campo applicativo con il complesso procedimento ADR (acro-nimo di “Accord Dangereuses Route”, l’accordo europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada, nel nostro caso gli odorizzanti THT e TBM).L’impegno di CPL nei confronti del-l’ambiente si è rinnovato nel corso del 2006, anno in cui è stata intrapresa la strada che ha portato a un’ulteriore estensione dello scopo di certifica-zione ambientale che ha coinvolto la sede esterna di Sant’Omero. Le fasi percorse per l’ottenimento della certi-ficazione del sito sono state:

- l’adozione della politica ambientale che, oltre all’impegno alla confor-mità normativa vigente, impegna l’azienda a un ragionevole e costan-te miglioramento dell’efficienza ambientale;

- l’esistenza di un’analisi ambienta-le iniziale (una sorta di fotografia dell’azienda nel momento in cui intraprende la strada della certifica-zione) finalizzata all’individuazione dei fattori di impatto ambientale e dei relativi effetti legati con le atti-vità proprie dall’azienda. Sono state stilate istruzioni e procedure speci-fiche; in sede è stato predisposto un deposito temporaneo rifiuti (per la raccolta differenziata dei materiali), sono state effettuate analisi delle emissioni sonore nella sede, ana-lisi delle emissioni in atmosfera e degli scarichi idrici, raccolte di dati sull’acqua scaricata e sull’energia elettrica utilizzata. A questo pro-posito è opportuno sottolineare il ruolo attribuito all’energie rinnova-bili: la sede di Sant’Omero è dotata di un impianto fotovoltaico con una potenza di 12,3KWp, costituito da 60 pannelli, con una produzione annua di 17000KWh.

- Si è passati poi all’individuazione degli aspetti significativi e delle atti-vità da mettere in atto nella gestione delle problematiche ambientali indi-viduando le carenze, i problemi e le priorità di intervento.

- Ci si è posti degli obiettivi e un programma che operativamente permette il raggiungimento degli

Le sedi CPL crescono con l’ambienteOTTENUTA LA CERTIFICAZIONE ISO 14001 PER LA SEdE dI SANT’OMERO (TE) E LE ATTIVITà dI GESTIONE CALORE

Esterno della nuova sede, dotata di un impianto fotovoltaico per la produzione annua di 17.000 KWp

Il Direttore Commerciale CPL Pizzingrilli e il Responsabile dell’Area Sant’Omero Adriatica Lupi

obiettivi stabiliti in termini di tempi, risorse, responsabilità.

È pertanto stato inserito un sistema di gestione ambientale integrato nel sistema di gestione globale dell’azien-da che ha visto la partecipazione attiva di tutto il personale della sede abruzzese con una loro crescente con-sapevolezza e una loro naturale sensi-bilità nei confronti dell’ambiente.Per quanto riguarda la Gestione calo-re, presso l’ospedale di Sant’Omero si sono verificate tutte le registrazioni relative alle attività manutentive ine-renti le centrali termiche, con parti-colare attenzione a quelle aventi un impatto ambientale; è stato verificato l’impianto fotovoltaico dell’ospedale di Sant’Omero. A Pescara sono state

oggetto di valutazione a campione 2 centrali termiche di istituti scolastici, ed è stata effettuata la verifica del comportamento del personale in caso di incendio o sversamenti accidentali di olio, nonché della gestione dei rifiuti prodotti nel corso delle attività ordinarie di manutenzione.Grazie alla collaborazione e parteci-pazione di tutto il personale, il lavoro svolto è stato premiato con l’esito positivo della visita di certificazione da parte dell’ente terzo DNV (orga-nismo accreditato), che ha valutato le attività del sito di Sant’Omero e le attività di cantiere relativamen-te alla gestione calore. Sant’Omero diviene così la prima sede esterna di CPL Concordia certificata secondo la Norma UNI EN ISO 14001:2004.

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SUCCEdE IN A ZIENdA14

Capaci di volare altoPRESENTATO IL BILANCIO SOCIALE 2005 dI CPL CONCORdIA, “ATTENTO ALLE RELAZIONI”

Ed eccoci alla quinta edizione del Bilancio Sociale CPL. Dopo aver ribadito che la nostra

Missione è “generare lavoro vero”, quest’anno il Bilancio Sociale è “atten-to alle relazioni”. Il dialogo aperto con gli interlocutori di CPL Concordia, dipendenti ed istituti di credito, è il segno dell’attenzione ad ogni tipo di relazione con la società cooperativa.Il programma della mattinata di saba-to 2 dicembre 2006 è stato aperto dal saluto del Presidente di CPL Roberto Casari alla numerosa platea di soci ed ospiti presenti. Nel suo interven-to Casari ha rivendicato l’alternativa imprenditoriale costituita dal modello cooperativo, che si pone come obietti-vo principale la tutela del patrimonio sociale a servizio delle future gene-razioni. Parlando di posizionamento dell’impresa e ricordando le recenti acquisizioni in Campania e Calabria il Presidente ha ricordato che creare opportu-nità di lavoro nel Mezzogiorno ha un valore particolare, riconosciuto anche dal territorio e dalle Amministrazioni locali.Ne l l ’ i n t e rven to successivo Mario Guarnieri, Vice Presidente di CPL, ha presentato uffi-cialmente il Bilancio Sociale di CPL Concordia per il 2005. Il Vice Presidente ha ricordato il percorso di misurazione della responsabilità sociale di CPL che è stato compiuto in 5 anni ed è partito dall’interno, riportando all’attenzione di tutti quanto la nostra cooperativa sia riuscita a concretizzare in rela-zione ai propri obiettivi. Tra le novità

di Paolo Fanin ([email protected]) servizio CED

di quest’anno vi è l’analisi interna somministrata a soci e dipendenti per capire il clima che c’è in azienda. La volontà della cooperativa di cercare al proprio interno gli elementi di

criticità per tentare di superarli e per migliorarsi conti-nuamente è vista come il volo dei gabbiani nel cele-berrimo testo “Il gabbiano Jonathan Livingston”. Per noi, così come per lo stormo, è fonda-mentale la forza del gruppo, la quale

permette di puntare verso la stessa direzione per raggiungere i traguardi più importanti ed ambiziosi. Per il futuro Guarnieri ha ricordato tre impe-gni: la formazione ai valori mutuali-stici, la predisposizione di un budget sociale e un focus group riservato agli stakeholders.Paolo Martinelli, componente del Gruppo di lavoro per il Bilancio

Sociale, ha in seguito illustrato i risul-tati delle 99 domande contenute nel questionario per i soci e i dipen-denti. Secondo quanto spiegato da Martinelli, “il senso del questionario era quello di sapere come il lavoratore

della nostra cooperativa vive il pro-prio lavoro: capire se CPL crea ‘lavoro vero’, dignitoso, e se questo lavoro sia percepito come un percorso di crescita attraverso le modalità attuate dalla cooperativa”.Tenendo conto della complessa dislo-cazione territoriale di CPL, si può considerare un dato molto positivo il fatto che il 61% dei dipendenti abbia riconsegnato il questionario. Questo riscontro di interesse ha fatto nascere nel Gruppo del Bilancio Sociale la proposta, approvata dalla Direzione, di organizzare una presentazione iti-nerante del Bilancio e dei risultati del questionario in ognuna delle sedi peri-feriche italiane della cooperativa.Nel riassumere i dati emersi dal que-

stionario si può affermare che l’obiet-tivo della Missione di CPL Concordia sia stato in buona parte raggiunto e comunque risulta che il cammi-no della nostra cooperativa va nella giusta direzione. Nel contesto gene-rale emergono però nel confronto tra azienda e lavoratore alcuni elementi di criticità che vanno analizzati e capiti per migliorare le relazioni aziendali. Ad esempio, i dipendenti, anche se soddisfatti del proprio lavoro e delle prospettive che esso può riservare, non si sentono sufficientemente valu-tati e valorizzati. Un’altra criticità è stata riscontrata nella sensazione che le regole aziendali non vengano sem-pre applicate o rispettate per intero.Ha fatto séguito l’intervento di Pierluigi Capelli, Responsabile del Servizio Finanziario, che ha parlato del questionario inviato agli Istituti di credito che intrattengono rapporti con CPL Concordia. Capelli ha illustrato i motivi di questa scelta: “Volevamo verificare la qualità dei rapporti tra cooperativa e Istituti di credito, anche in vista dell’accordo internazionale “Basilea 2”, e ottenere un riscontro sul modo di operare della cooperativa per intervenire con eventuali azioni cor-rettive”. Al questionario di 24 doman-de hanno fornito risposte ben 20 isti-tuti sui 23 contattati: un risultato più che positivo. È stato riconosciuto che

CPL Concordia, nel perseguire aspetti qualitativi nei rapporti col sistema cre-ditizio, crea valore aggiunto. Inoltre, questi elementi qualitativi contribui-scono a consolidare e ad accrescere il rapporto tra istituto di credito ed azienda. Una considerazione finale, determinante per la nostra cooperati-va, è che la qualità del rapporto possa migliorare e facilitare la concessione di affidamenti creditizi: “I lavori a medio lungo termine che caratteriz-zano la cooperativa – ha ricordato Capelli - comportano rapporti decen-nali e una necessaria condivisione dei nostri obiettivi da parte degli istituti di credito”. Catia Allegretti, Responsabile Cooperative Industriali di Legacoop

Il Prof. Gabriele Racugno dell’Università di Cagliari ha ricordato la funzione sociale dell’im-presa cooperativa

Tra i presenti il Senatore Lorenzo Diana e numerosi rappresentanti degli istituti di Credito

L’intervento di Pierluigi capelli, Responsabile del Servizio Finanziario di CPL Concordia

“Le Cooperative conservano al loro interno la maggior parte

del valore creato”

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MONdO COOP 15

Legacoop Modena lancia l’Operazione TrasparenzaPRESENTATO IL 1° BILANCIO SOCIALE dELLE COOPERATIVE AdERENTI

a cura di Francesco Manicardi ([email protected])responsabile Ufficio Stampa

Il 22 novembre, in occasione del-l’annuale Assemblea delle coope-rative, è stato presentato il primo

Bilancio Sociale delle cooperative ade-renti a Legacoop Modena. L’incontro tra struttura associativa (Legacoop), componenti dell’Assemblea delle Cooperative ed esponenti della socie-tà e dell’economia, ha dato vita, nella sala gremita della Cittadella, a un confronto sui valori, le aspettative e il futuro del fare impresa in cooperazio-ne a Modena: un sereno confronto sti-molato dal corposo materiale raccolto nel Bilancio Sociale 2005 e illustrato per l’occasione. “Questa è solo la prima tappa di un percorso di discus-sione e trasparenza che Legacoop - ha specificato, nel primo intervento della giornata, il Presidente di Legacoop Modena Roberto Vezzelli - intende intensificare tra i propri aderenti e nei confronti della società civile di cui rappresenta una risorsa”. Il “Bilancio Sociale 2005” ha come scopo la produzione di informazioni certe per gli interlocutori interni ed esterni della Cooperazione modenese, “ma ancor di più – ha sottolineato Vezzelli - ha come scopo l’avvio di processi sociali, cioè di momenti di dialogo e di confronto tra imprese e protagonisti dell’economia, della società e della politica con l’obiettivo di arricchire e migliorare il contesto economico e civile di riferimento”.Di questa volontà di dialogo sono già esempi i risultati di alcune indagini (interviste e focus group) compiute su alcune categorie (sindacati, imprendi-tori e giovani) di importanti interlocu-tori della Cooperazione che riportano considerazioni interessanti che diver-ranno spunti di lavoro.I dati quantitativi e qualitativi rile-vati dall’analisi, condotta da grup-pi di lavoro di presidenti e quadri cooperativi (ai quali hanno preso parte per CPL Concordia il Presidente Roberto Casari e Alessandro Baraldi del Gruppo di lavoro per il Bilancio Sociale) e avvalorata da una società di consulenza (DTN di Bologna), si riferiscono a tre esercizi (2003-2005) sui quali sono disegnate le tendenze di un campione di 35 cooperative. Un campione ampiamente rappresentati-vo dell’intero “universo cooperativo” (179 cooperative) aderente a Legacoop Modena, perché ne riflette circa l’80% del fatturato e il 70% dell’occupazio-ne: “Un campione che sarà mantenuto fermo nelle successive elaborazioni

annuali”, ha spiegato nel suo inter-vento Catia Allegretti, Responsabile Cooperative Industriali di Legacoop Modena “per poter disporre di serie storiche omogenee, facilitando l’anali-si dei trend e degli effetti”.Tra il 2003 e il 2005 non sono mancati dati positivi: innanzitutto la crescita aziendale, che è continuata nonostan-te la crisi dei mercati; poi l’aumento del 5% del numero di soci (oggi quasi 556.000) e l’aumento medio del 4% degli occupati. Positive anche le cifre sul reale coinvolgimento e la par-tecipazione dei soci ad Assemblee e Consigli; note positive anche su preca-riato e integrazione: l’87% degli occu-pati è assunto a tempo indeterminato; solo lo 0,5% è assunto con contratto di collaborazione; il 4%,degli occupa-ti è composto da immigrati. Dato in costante crescita e favorito da politi-che (vedi alloggi) mirate. Nel periodo 2003-2005 il valore aggiunto è cresciu-to del 15,25%. Ma nelle cooperative modenesi a chi viene distribuita per-centualmente questa nuova ricchezza

prodotta? La risposta: al lavoro (sti-pendi e altri fattori di remunerazione) il 62,3%; all’impresa (ammortamenti per investimenti e accantonamenti a riserva che diventano ricchezza sociale in quanto mai ripartibili) il 24,1%; ai soci (dividendi, ristorni, rivalutazione e remunerazione del capitale) il 2,1%; ai finanziatori (interessi pagati su pre-stiti delle banche e dei soci prestatori) il 6,3%; allo Stato (in tasse e impo-ste pagate) il 4,7%; a Coopfond (per accantonamento del 3% degli utili ai fondi mutualistici) lo 0,5%. Una ripar-tizione che, se comparata con l’impresa privata, mostra chiaramente il carattere intergenerazionale e l’utilità distintiva del modello cooperativo.Alla spiegazione dei tanti dati forniti si è alternata la proiezione di alcuni video con interviste. Le voci di soci-lavoratori (per CPL Gianni Prandini), soci-imprenditori o soci-consumatori e utenti delle cooperative di Legacoop hanno così espresso “dal vivo” le moti-vazioni, il coinvolgimento e le attese di una diversificata base sociale coopera-tiva. Uno spaccato delle tante tipologie di rapporti mutualistici e della straordi-naria “normalità dei cooperatori”. Un ulteriore esempio della volontà di ascolto di Legacoop è stato rappre-sentato dalla tavola rotonda (“Quale Cooperazione per quale Società”) cui hanno preso parte fra gli altri Andrea Landi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Gian Carlo Pellacani il Rettore dell’Universi-tà di Modena e Reggio Emilia, Giorgio Pighi Sindaco di Modena, Mons. Bartolomeo Santo Quadri, Vescovo Emerito della Diocesi di Modena e Nonantola, Elio Pierazzi, Presidente

Comunità Montana Modena Ovest.

Modena, ha presentato il primo Bilancio Sociale di Legacoop Modena, basato sull’analisi di un campione significativo della cooperazione mode-nese: 35 aziende (fra le quali CPL) che rappresentano l’80% del fatturato e il 70% dell’occupazione complessiva e operano in settori diversi. Allegretti ha ricordato, tra i dati positivi: la cre-scita aziendale, continuata nonostante la crisi dei mercati; l’aumento del numero di soci (oggi quasi 556.000, +5%) e degli occupati (+4%), dei quali ben l’87% è assunto a tempo indeterminato. “Ancora tanto, però, si deve fare per le pari opportunità – ha sottolineato Allegretti, – e lo dimostra la rarefatta presenza femminile fra i dirigenti (solo il 4%), e tra i quadri (solo il 18%). Anche i numeri inerenti l’età media sono significativi: il 50% dei consiglieri di amministrazione ha tra i 46 e i 65 anni e il 17% più di 55; numeri che confermano la necessità di favorire il ricambio generazionale e un maggior impegno nell’attività formativa dei giovani.Il Prof. Gabriele Racugno, ordinario di Diritto Commerciale all’Università di Cagliari, ha ricordato che l’anima dell’impresa cooperativa è inscritta nell’Art. 45 della Costituzione Italiana, che afferma “la funzione sociale di questo tipo di impresa”. Il Bilancio Sociale viene quindi visto come “logi-ca conseguenza del suo essere e foto-grafia vera di ciò che la cooperati-va fa”. “Si potrebbe perfino valutare l’idea – ha proposto Racugno - che nello Statuto di CPL venga affermata l’obbligatorietà della redazione del Bilancio Sociale”. Tre gli elementi di spicco dell’efficacia cooperativa: la mutualità (autogestione), la variabili-tà del capitale (il principio della “porta aperta”) e il voto capitario (democra-ticità). “Tutte le cooperative inoltre hanno una funzione calmieratrice nei confronti del mercato e conservano al loro interno la maggiorparte del valore creato”.Tra i presenti, il senatore Lorenzo Diana ha raccontato che CPL si impe-gnò nella costruzione delle reti gas nel Bacino Campania 30 senza avere la sicurezza dei contributi pubblici: “Si può agire in terre difficili – ha ricorda-to Diana, membro della Commissione Antimafia – se si ha chiaro il senso di marcia”. Piero Schirripa, presidente della cooperativa calabrese “Valle del Bonamico”, confermando lo slogan “Osare il lavoro” come alternativa concreta alle tentazioni malavitose, ha raccontato lo sviluppo agricolo del Consorzio che da 2000 mq iniziali di serre ha già superato i 400.000, occupando attualmente un migliaio di lavoratori compresi ex detenuti e dis-sociati dai clan della ‘ndrangheta.Nel prossimo Bilancio sociale 2006 sarà presente anche il contributo dato da CPL alle cooperative calabresi sorte su iniziativa del Vescovo di Locri

Mons. Giancarlo Bregantini.

L’intervento di Roberto Vezzelli, presi-dente Legacoop Modena

Momenti della tavola rotonda “Quale Cooperazione per quale società” che ha concluso l’ini-ziativa

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